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Nunzio Miccoli


 

 

 

ECONOMIA E POLITICA – 30/1/2023

USA

Di solito, l’informazione italiana fornisce solo dati positivi sull’economia americana, eppure questa è in crisi, in decadenza e spinge a rivolte interne; ebbene pare che gli Usa abbiano raggiunto il tetto stabilito dalla legge sul debito pubblico, che è pari 31,4 trilioni di dollari, perciò il Tesoro è intervenuto e il paese rischia il default perché non può più finanziare altra spesa con i prestiti. I professori dell’informazione italiana dovrebbero tenerlo presente, invece di denunciare sempre solo il debito pubblico italiano.

Il governo federale ha chiesto al legislatore di alzare il tetto del debito o di sospenderlo, con il QE questo aveva già emesso tantissimi dollari senza copertura da parte di prestiti. I repubblicani hanno chiesto di ridurre le spese, ora è a rischio la sanità pubblica e il rinnovo dei titoli in scadenza; nel 2021 Biden aveva già ottenuto l’aumento del tetto senza concessioni. Sono stati i democratici ad aver esteso la spesa pubblica, nel 2022 la spesa federale ha raggiunto i 6.000 miliardi di dollari e il deficit di bilancio ha superato i 1.000 miliardi, Biden non vuole accettare riduzioni di spese.

Biden, dopo aver colpito la Russia con le sanzioni, facendo danno all’Europa e dando un colpo al libero scambio, ha proposto di riservare globalizzazione e delocalizzazioni occidentali solo a paesi amici come India, Vietnam e Messico, ignorando, oltre la Cina, la Russia, e l’Iran,  anche Africa e America Latina, La direttrice del WTO l’ha criticato osservando che gli amici non sono sempre gli stessi.

Visti i progressi tecnologici e lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, un altro tema è quello della difesa dei posti di lavoro, però alcune imprese italiane, soprattutto nel settore farmaceutico, furono cedute allo straniero che ne acquisì l’esperienza poi le chiuse. I governi europeisti e atlantisti italiani, nemici degli italianisti, non capiscono che senza una sua moneta l’Italia è un paese zoppo.

Infatti, mentre l’Italia si deve procurare, per investimenti all’estero, valuta estera, gli Usa si possono comprare, senza limiti, aziende italiane; per queste operazioni all’estero, creano moneta senza difficoltà e poi la usano per acquisire aziende, ma anche per eliminare la concorrenza, infatti, poi le possono chiudere perché sono i proprietari.

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LE TAPPE DEL GOVERNO GLOBALE

L’evoluzione del progetto del Nuovo Ordine del Mondo va dal 1773 a oggi, nacque nella mente dell’alta finanza e dalla massoneria; però le società segrete esistevano anche nel mondo antico, erano partiti segreti che tramavano contro il potere, spesso assoluto e teocratico, ma a volte, com'è accaduto anche con la mafia, erano ispirate o controllate anche dal governo. A metà del settecento gli inglesi diedero vita alla massoneria moderna, che fece base a Londra, divenuta importante centro finanziario, questa massoneria era antipapista e ispirò la rivoluzione americana, la rivoluzione francese e il risorgimento italiano.

A metà dell’ottocento gli ebrei, usciti dai ghetti, svilupparono la cultura e animarono la finanza,  entrarono anche nelle organizzazioni massoniche inglesi; in finanza erano prestanomi dell’aristocrazia, che voleva restare anonima, anche perché i banchieri non lavorano mai con capitali propri; anche i gesuiti avevano società segrete. Oggi però, massoneria e finanza sono animati da esponenti di diverse etnie e religioni e la Chiesa, per gli affari, si è riconciliata con la massoneria e gli ebrei, ha tolto loro la scomunica e, come centro finanziario, ha partecipato alle trame sul Nuovo Ordine Mondiale; chiesa e ebrei non condannano più l’usura o prestito a interesse; però, come succede all’interno dei partiti e della chiesa, ci sono scontri di potere anche all’interno delle organizzazioni massoniche.

 

Nel 1773 l’ebreo Mayer Amschel Rothschild, a Francoforte, sede attuale della BCE, varò un progetto di dominazione del mondo, era aiutato dall’ebreo Johann Adam Weishaupt, ex gesuita, che nel 1776 fondò l’ordine segreto degli illuminati bavaresi, finanziati da Rothschild; il loro scopo era realizzare il Nuovo Ordine del mondo, che prevedeva l’abolizione dei governi, della proprietà privata, della famiglia e della religione. Anche il fondatore dei gesuiti era stato un ebreo, Ignazio di Loyola.

 

Nel 1782 l’ordine degli illuminati confluì nella massoneria inglese, nel 1785 l’illuminato Johan Jakob Lanz, ex sacerdote cattolico, possedeva un piano per la rivoluzione francese, che avvenne effettivamente nel 1789; comunque, nel 1796 il presidente americano John Adams affermò che le logge massoniche minacciavano la nazione, nel 1997 il docente universitario scozzese John Robinson affermò che gli illuminati perseguivano scopi diabolici.

 

Seguendo l’impostazione della dialettica hegeliana, cara anche a Marx, che sosteneva che il progresso umano passa per tesi, antitesi e sintesi, il complotto massonico fomentava le crisi, il popolo chiedeva di risolverle a qualunque prezzo, ma la soluzione proposta conteneva progetti che la gente, in tempi normali, non avrebbe mai accettato; questi progetti o riforme antipopolari erano però congeniali al progetto di Nuovo Ordine del Mondo.

 

Nel 1828 Rothschild criticò i governi che volevano controllare le banche, nel 1848 l’ebreo Karl Marx, nel corso di rivolte europee e della prima guerra d’indipendenza italiana, pubblicò il manifesto del partito comunista; anche lui faceva parte degli illuminati, era contro religione e stato; Marx fece base a Londra, con Mazzini e Garibaldi, tutti massoni finanziati dalla City.

 

Nel 1870 il massone esoterico statunitense Albert Pike, che era anticlericale, propose la creazione di un’altra società segreta dentro la sua società segreta, cioè una specie di P2, doveva ospitare massoni di alto grado, ignoti agli altri massoni; nel 1893 il massone Cecil John Rhodes, primo ministro sudafricano, sostenne finanziariamente il progetto di Nuovo Ordine del Mondo. Nel 1913 il presidente americano Woodrow Wilson affermò allarmato che tanti avevano paura di un potere occulto.

 

Nel 1913, su ispirazione del colonnello House Edward Mandell, fu creata la Riserva Federale, controllata da banche private, era simile alle banche centrali europee; stampava denaro al posto del governo, un affare redditizio; Abramo Lincoln e Jhon Kennedy cercarono di abrogare questo privilegio e furono assassinati. Rothschild affermò che la creazione del denaro era più redditizia del controllo sulla legislazione, tenuto anche conto che le leggi si fanno su commissione delle lobby, ma anche della massoneria.

 

Nel 1916 il presidente Widrow Wilson affermò che l’America e il suo governo erano controllati dalle banche e chi stava loro dietro; nel 1917 Lenin fu finanziato da banche estere, com’era accaduto in precedenza con Mazzini, Garibaldi e Marx, il suo più stretto collaboratore, Trotsky, era ebreo. Nel 1919 nacque a Londra l’Istituto per gli affari internazionali, un’altra società segreta, ne facevano parte i socialisti fabiani, temporeggiatori o gradualisti, e l’economista inglese John Maynard Keynes.

 

Nel 1920 Winston Churchill affermò che c’era un collegamento tra illuminati bavaresi e bolscevichi; nel 1925 il banchiere Luis McFadden, riferendosi alla Federal Reserve, affermò che con essa era stato inaugurato il governo delle banche; disse anche che la Riserva Federale aveva usurpato il ruolo del governo, poteva creare governi e destituirli. McFadden affermò che la crisi del 1929 era stata preparata e che il New Deal di Roosevelt fu proposto dalla Riserva Federale; la disperazione e le crisi favorivano il dominio dei banchieri, dietro i quali era la massoneria.

 

Nel 1921 il colonnello House riorganizzò la filiale americana dell’Istituto per gli Affari Internazionali, divenuto Consiglio per le Relazioni Estere, esaltava il Nuovo Ordine Mondiale, che avrebbe garantito la pace mondiale; invocava un governo mondiale che avrebbe sostituito i governi nazionali.  Nel 1933 lo scrittore Herbert Gordon Wells, al corrente delle trame, affermò che, a causa della disputa tedesco-polacca, nel 1940 sarebbe scoppiata la seconda guerra mondiale e che nel 1945 si sarebbe abbozzato il piano per il governo mondiale.

 

Lo stesso anno Franklin Delano Roosevelt affermò che, dai tempi del presidente Andrew Jackson, le banche si erano impossessate del governo americano. Poiché i massoni si erano riaccostati alle autorità religiose, nel 1942 il Consiglio nazionale delle chiese americane sostenne un progetto di un’autorità religiosa globale e un governo mondiale, con il controllo sulle forze armate; il progetto si doveva realizzare all’interno della democrazia, ma con la rivoluzione.

 

Nel 1945 nacque l’ONU che si dichiarava favorevole a una repubblica mondiale e a una forza di polizia internazionale, perciò il presidente americano Harry Truman esaltò il prossimo governo mondiale; nel 1948 Jean Monnet, socialista francese, legato a inglesi e americani, voleva l’Unione Europea, affermò che all’unione economica dell’Europa sarebbe seguita l’unione politica, affermò anche che l’Europa Unita era un passo importante per la creazione del mondo unito.

 

Nel 1950 l’ebreo James Warburg, membro del Consiglio per le Relazioni Estere, affermò: “Avremo il governo mondiale, con il consenso o con la forza”, poi il consiglio propose che lo statuto delle nazioni unite fosse trasformato in una costituzione mondiale. Nel 1952 l’Associazione mondiale dei parlamentari per il governo mondiale, affermò che, sotto il governo mondiale, Usa e Canada sarebbero stati divisi in sei macroregioni; nel 1957 nacque l’Unione Europea  e perciò si tornò a parlare di macroregioni europee, che avrebbero eliminato gli stati nazionali. Nel 1961 il Dipartimento di stato Usa propose una forza di pace sotto l’egida ONU e il disarmo delle nazioni.

 

Nel 1966 il professore universitario Carroll Quigley, legato a Bill Clinton, affermava che esisteva una rete internazionale legata alla Tavola Rotonda, era un’altra società segreta massonica, collegata alle altre. Nel 1973 il banchiere ebreo, membro del consiglio per le relazioni estere, David Rockefeller, assieme a Jimmy Carter e Zbigniew Brzezinski, fondò la massonica Commissione Trilaterale, tra Europa, Usa e Giappone, tre superstati, che dovevano avvicinare il traguardo del governo mondiale; nel 1973 il Club di Roma, organismo legato all’Onu, guardando al Nuovo Ordine del Mondo, progettò la divisone del mondo in dieci aree, il parere della gente non contava.

 

Nel 1979 in Usa l’Agenzia Federale per le emergenze, per fronteggiare terrorismo, catastrofi naturali e crollo di borsa, con decreto presidenziale e senza voto del congresso, ricevette poteri enormi; poteva sospendere le leggi, spostare popolazioni, imprigionare senza processo, confiscare proprietà, requisire mezzi di trasporto, controllare energia e trasporti, sospendere la costituzione e controllare i salari.

 

Nel 1991, caduta l’Unione Sovietica, il presidente Usa, George Bush senior, affermò che il Nuovo Ordine Mondiale era una grande idea e lo stesso anno David Rockefeller ringraziò i direttori delle grandi testate giornalistiche che, malgrado fossero stati presenti alle riunioni dei massoni, non avevano fatto trapelare indiscrezioni, cioè avevano nascosto le notizie; il piano per il Nuovo Ordine Mondiale sarebbe stato più difficile con un’informazione più attiva; Rockefeller ribadì che il governo di un’élite e dei banchieri era preferibile all’autodeterminazione dei popoli.

 

George Bush si circondava di uomini che credevano al governo mondiale e credeva che socialismo e capitalismo erano destinati a fondersi. Nel 1992 Henry Kissinger, segretario di Stato americano, sosteneva che le truppe dell’ONU dovevano intervenire in tutto il mondo, per fronteggiare una minaccia, reale o fittizia che fosse; in cambio di pace e ordine, garantiti dal governo mondiale, sarebbero stati ridotti i diritti individuali.

 

Nel 1992 Strobe Talbott, direttore del Consiglio per le Relazioni Estere, affermò che la sovranità nazionale era superata e che presto gli stati sarebbero stati superati da un’autorità globale mondiale. Nel 1993 in Europa fu siglato il trattato di Maastricht, che abolì barriere commerciali e consegnò la politica valutaria e fiscale dei governi europei alla commissione europea, riducendo poi anche l’autonomia legislativa dei parlamenti. Seguendo l’evoluzione dell’Unione Europea, in un secondo tempo, in nord America nacque una zona di libero scambio tra Usa, Canada e Messico, progettando la sua estensione, con un piano di espansione, anche al Sudamerica.

 

Com’era accaduto alla nascita di cristianesimo e del manicheismo, nel 1993, al secondo parlamento mondiale delle religioni, riunito a Chicago, si propose di fondere le religioni.  Nel 1994 Henry Kissinger al congresso americano propose un nuovo ordinamento internazionale, necessario per arrivare al Nuovo Ordine Mondiale; affermò che i problemi dell’umanità non potevano più essere risolti dai governi nazionali, ma potevano essere risolti da un governo mondiale, anche con il rafforzamento delle Nazioni Unite.

 

Nel 1994 David Rockefeller affermò che eravamo vicini alla trasformazione globale, ma c’era bisogno di una crisi per far accettare il nuovo ordine mondiale; nel 1995 delegati dell’Onu si incontrarono a Copenaghen per progettare l’imposizione di tasse mondiali; nel 1995 a San Francisco il World Economic Forum parlò del futuro governo globale, nel 1996 un rapporto Onu parlò ancora di un piano per il governo globale, con accordi da ratificare entro il 2000.

 

Nel 2002 nacque l’euro, nel 2003 il trattato di Nizza ampliò i poteri della commissione europea; nel 2003, in ambienti massonici, per realizzare il progetto mondialista, si propose la legge marziale e il controllo della popolazione; per accelerare il processo, nel 2008 si fece scoppiare una crisi finanziaria, presentando le banche come le vittime del sistema economico e perciò bisognose di aiuto da parte degli stati. Per il risanamento erano necessarie riforme antipopolari, la riduzione dello stato sociale, le privatizzazioni, l’aumento dei poteri del governo federale americano e della commissione europea.

 

Lo stato è sempre stato una sovrastruttura economica, il suddito non è stato mai sovrano, paga le tasse in cambio di protezione statale; sono nate prima le federazioni di tribù e di regioni e poi gli stati unitari, oggi però si punta verso poteri più grandi, con centri decisionali sempre più lontani dal popolo. Si è progettato anche, dopo la Nato militare, di realizzare una zona di libero scambio tra Usa ed Europa, altre zone di libero scambio sono previste  in tutti i continenti, con il rafforzamento delle politiche militari e monetarie comuni.

 

Non tutti i progetti dell’élite ignota sono attuati, a volte sono attuati gradualmente, secondo un disegno annunciato a chi vuole sentire. Sono tutte tappe che, sulla falsariga del mercato comune europeo, puntano gradualmente a esautorare i governi nazionali e a realizzare il governo unico del mondo, da parte di un’élite a noi sconosciuta, ma che si serve dei pupazzi della politica.

ITALIA

Nel 2022 1,7 milioni d’italiani, alla ricerca di nuove opportunità, si è dimesso dal proprio lavoro, il che non ha niente a che fare con i pensionamenti; a livello mondiale, le dimissioni dei lavoratori sono moltissime, aspirano a paghe più alte, carriera, libertà, indipendenza e flessibilità. A volte, le nuove assunzioni, a vantaggio delle imprese che, da parte loro, fanno profitto con i lavoratori e con i clienti, superano le dimissioni; però c’è chi, tra i lavoratori, si preoccupa per la concorrenza fatta al lavoro da parte di robot e d’intelligenza artificiale, rimane il problema della formazione, comunque, all’interno del mercato del lavoro, è aumentata la concorrenza.

Alle scelte individuali si aggiungono i licenziamenti, nel 2022 in Usa, nelle imprese big tech, molte persone sono state licenziate; in Italia, con il lockdown, molte persone si sono spostate verso il loro paese natale, dove hanno trovato un lavoro; in Europa, tanti si spostano per lavorare con maggiore libertà, anche da remoto.

C’è chi vuole che il mercato si regoli da solo e chi, per non perdere dipendenti, poiché questi non si possono legare al posto di lavoro, vuole modificare o migliorare le condizioni lavoro. Ad ogni modo nel 2022 in Italia 100.000 persone si sono trasferite, per lavoro, all’estero, compensate da 100.000 immigrati clandestini, come fosse una compensazione, fatti passare, da chi alimenta e sfrutta il traffico di uomini, per profughi di guerra. Perciò, da parte di UE e governo italiano, la politica del lavoro dovrebbe includere, per rispetto verso il lavoro, anche la politica immigratoria; senza farsi impressionare dalle proteste delle ONG e dai sermoni del papa.

Riguardo all’immigrazione più rilevante, sarebbe logico indirizzarla verso i paesi meno popolati, come Canada e Australia (nel mondo ci sono 50 persone per chilometro quadrato, invece in Italia 200); la popolazione mondiale non è eccessiva, ma è malamente distribuita, soprattutto in alcuni paesi e nelle grandi città. Intanto c’è una novità, il calo delle nascite non è tipico solo dell’Italia, perché si sta verificando anche in Cina, India e Usa dove, in genere, la famiglia non ha più di due figli; pare che tanti abbiano capito, che il benessere familiare può essere inversamente proporzionale al numero dei figli.

EUROPA

Per ridurre l’inquinamento da carbonio, con gli accordi Kyoto, accade che aziende vendono i crediti dichiarando la propria neutralità al carbonio, ma senza modificare i loro metodi di produzione. Il credito di carbonio equivale a una tonnellata di anidride carbonica, per la quale una grande impresa paga affinché l’anidride carbonica sia rimossa dall’ambiente.

Ora la concentrazione di anidride carbonica in atmosfera, che alza la temperatura del pianeta, è pari allo 0,04%, mentre in era pre-industriale, era dello 0,03%, l’aumento potrebbe essere dovuto all’aumento della popolazione e dello sviluppo economico del pianeta. Con gli accordi di Kyoto, le società continuano a emettere CO2, acquistando da società terze crediti di carbonio e dichiarando di essere neutri al carbonio, ad esempio piantando alberi o proteggendo una foresta in pericolo di deforestazione.

In Italia, la società Verra, invece di produrre in Calabria olive e frutta, vende crediti di carbone, anche se non precisa il periodo dell’operazione e quanto vale un credito; in Calabria un progetto del genere ha riguardato 62 ettari, ad Alessandria un altro ha riguardato 83 ettari, ma in Amazzonia si superano 5.000 ettari, anche se Bolsonaro avrebbe voluto estendere la deforestazione, a vantaggio del bestiame da allevamenti. Sembra che solo il 6% dei progetti riduce effettivamente l’emissione, mentre il 94% è inutile o dannoso, forse si tratta di una truffa ambientalista, come quella sull’immigrazione. (fonte: nicolaporro.it).

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it viruslibertrario@gmail.co.

 

 

ECONOMIA E POLITICA – 30/1/2023

USA

Di solito, l’informazione italiana fornisce solo dati positivi sull’economia, americana, eppure questa è in crisi, in decadenza e spinge a rivolte interne; ebbene pare che gli Usa abbiano raggiunto il tetto stabilito dalla legge sul debito pubblico, che è pari 31,4 trilioni di dollari, perciò il Tesoro è intervenuto e il paese rischia il default perché non può più finanziare altra spesa con i prestiti. I professori dell’informazione italiana dovrebbero tenerlo presente, invece di denunciare sempre solo il debito pubblico italiano.

Il governo federale ha chiesto al legislatore di alzare il tetto del debito o di sospenderlo, con il QE questo aveva già emesso tantissimi dollari senza copertura da parte di prestiti. I repubblicani hanno chiesto di ridurre le spese, ora è a rischio la sanità pubblica e il rinnovo dei titoli in scadenza; nel 2021 Biden aveva già ottenuto l’aumento del tetto senza concessioni. Sono stati i democratici ad aver esteso la spesa pubblica, nel 2022 la spesa federale ha raggiunto i 6.000 miliardi di dollari e il deficit di bilancio ha superato i 1.000 miliardi, Biden non vuole accettare riduzioni di spese.

Biden, dopo aver colpito la Russia con le sanzioni, facendo danno all’Europa e dando un colpo al libero scambio, ha proposto di riservare globalizzazione e delocalizzazioni occidentali solo a paesi amici come India, Vietnam e Messico, ignorando, oltre la Cina, la Russia, e l’Iran,  anche Africa e America Latina, La direttrice del WTO l’ha criticato osservando che gli amici non sono sempre gli stessi.

Visti i progressi tecnologici e lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, un altro tema è quello della difesa dei posti di lavoro, però alcune imprese italiane, soprattutto nel settore farmaceutico, furono cedute allo straniero che ne acquisì l’esperienza poi le chiuse. I governi europeisti e atlantisti italiani, nemici degli italianisti, non capiscono che senza una sua moneta l’Italia è un paese zoppo.

Infatti, mentre l’Italia si deve procurare, per investimenti all’estero, valuta estera, gli Usa si possono comprare, senza limiti, aziende italiane; per queste operazioni all’estero, creano moneta senza difficoltà e poi la usano per acquisire aziende, ma anche per eliminare la concorrenza, infatti, poi le possono chiudere perché sono i proprietari.

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LE TAPPE DEL GOVERNO GLOBALE

L’evoluzione del progetto del Nuovo Ordine del Mondo va dal 1773 a oggi, nacque nella mente dell’alta finanza e dalla massoneria; però le società segrete esistevano anche nel mondo antico, erano partiti segreti che tramavano contro il potere, spesso assoluto e teocratico, ma a volte, com'è accaduto anche con la mafia, erano ispirate o controllate anche dal governo. A metà del settecento gli inglesi diedero vita alla massoneria moderna, che fece base a Londra, divenuta importante centro finanziario, questa massoneria era antipapista e ispirò la rivoluzione americana, la rivoluzione francese e il risorgimento italiano.

A metà dell’ottocento gli ebrei, usciti dai ghetti, svilupparono la cultura e animarono la finanza,  entrarono anche nelle organizzazioni massoniche inglesi; in finanza erano prestanomi dell’aristocrazia, che voleva restare anonima, anche perché i banchieri non lavorano mai con capitali propri; anche i gesuiti avevano società segrete. Oggi però, massoneria e finanza sono animati da esponenti di diverse etnie e religioni e la Chiesa, per gli affari, si è riconciliata con la massoneria e gli ebrei, ha tolto loro la scomunica e, come centro finanziario, ha partecipato alle trame sul Nuovo Ordine Mondiale; chiesa e ebrei non condannano più l’usura o prestito a interesse; però, come succede all’interno dei partiti e della chiesa, ci sono scontri di potere anche all’interno delle organizzazioni massoniche.

Nel 1773 l’ebreo Mayer Amschel Rothschild, a Francoforte, sede attuale della BCE, varò un progetto di dominazione del mondo, era aiutato dall’ebreo Johann Adam Weishaupt, ex gesuita, che nel 1776 fondò l’ordine segreto degli illuminati bavaresi, finanziati da Rothschild; il loro scopo era realizzare il Nuovo Ordine del mondo, che prevedeva l’abolizione dei governi, della proprietà privata, della famiglia e della religione. Anche il fondatore dei gesuiti era stato un ebreo, Ignazio di Loyola.

Nel 1782 l’ordine degli illuminati confluì nella massoneria inglese, nel 1785 l’illuminato Johan Jakob Lanz, ex sacerdote cattolico, possedeva un piano per la rivoluzione francese, che avvenne effettivamente nel 1789; comunque, nel 1796 il presidente americano John Adams affermò che le logge massoniche minacciavano la nazione, nel 1997 il docente universitario scozzese John Robinson affermò che gli illuminati perseguivano scopi diabolici.

Seguendo l’impostazione della dialettica hegeliana, cara anche a Marx, che sosteneva che il progresso umano passa per tesi, antitesi e sintesi, il complotto massonico fomentava le crisi, il popolo chiedeva di risolverle a qualunque prezzo, ma la soluzione proposta conteneva progetti che la gente, in tempi normali, non avrebbe mai accettato; questi progetti o riforme antipopolari erano però congeniali al progetto di Nuovo Ordine del Mondo.

Nel 1828 Rothschild criticò i governi che volevano controllare le banche, nel 1848 l’ebreo Karl Marx, nel corso di rivolte europee e della prima guerra d’indipendenza italiana, pubblicò il manifesto del partito comunista; anche lui faceva parte degli illuminati, era contro religione e stato; Marx fece base a Londra, con Mazzini e Garibaldi, tutti massoni finanziati dalla City.

Nel 1870 il massone esoterico statunitense Albert Pike, che era anticlericale, propose la creazione di un’altra società segreta dentro la sua società segreta, cioè una specie di P2, doveva ospitare massoni di alto grado, ignoti agli altri massoni; nel 1893 il massone Cecil John Rhodes, primo ministro sudafricano, sostenne finanziariamente il progetto di Nuovo Ordine del Mondo. Nel 1913 il presidente americano Woodrow Wilson affermò allarmato che tanti avevano paura di un potere occulto.

Nel 1913, su ispirazione del colonnello House Edward Mandell, fu creata la Riserva Federale, controllata da banche private, era simile alle banche centrali europee; stampava denaro al posto del governo, un affare redditizio; Abramo Lincoln e Jhon Kennedy cercarono di abrogare questo privilegio e furono assassinati. Rothschild affermò che la creazione del denaro era più redditizia del controllo sulla legislazione, tenuto anche conto che le leggi si fanno su commissione delle lobby, ma anche della massoneria.

Nel 1916 il presidente Widrow Wilson affermò che l’America e il suo governo erano controllati dalle banche e chi stava loro dietro; nel 1917 Lenin fu finanziato da banche estere, com’era accaduto in precedenza con Mazzini, Garibaldi e Marx, il suo più stretto collaboratore, Trotsky, era ebreo. Nel 1919 nacque a Londra l’Istituto per gli affari internazionali, un’altra società segreta, ne facevano parte i socialisti fabiani, temporeggiatori o gradualisti, e l’economista inglese John Maynard Keynes.

Nel 1920 Winston Churchill affermò che c’era un collegamento tra illuminati bavaresi e bolscevichi; nel 1925 il banchiere Luis McFadden, riferendosi alla Federal Reserve, affermò che con essa era stato inaugurato il governo delle banche; disse anche che la Riserva Federale aveva usurpato il ruolo del governo, poteva creare governi e destituirli. McFadden affermò che la crisi del 1929 era stata preparata e che il New Deal di Roosevelt fu proposto dalla Riserva Federale; la disperazione e le crisi favorivano il dominio dei banchieri, dietro i quali era la massoneria.

Nel 1921 il colonnello House riorganizzò la filiale americana dell’Istituto per gli Affari Internazionali, divenuto Consiglio per le Relazioni Estere, esaltava il Nuovo Ordine Mondiale, che avrebbe garantito la pace mondiale; invocava un governo mondiale che avrebbe sostituito i governi nazionali.  Nel 1933 lo scrittore Herbert Gordon Wells, al corrente delle trame, affermò che, a causa della disputa tedesco-polacca, nel 1940 sarebbe scoppiata la seconda guerra mondiale e che nel 1945 si sarebbe abbozzato il piano per il governo mondiale.

Lo stesso anno Franklin Delano Roosevelt affermò che, dai tempi del presidente Andrew Jackson, le banche si erano impossessate del governo americano. Poiché i massoni si erano riaccostati alle autorità religiose, nel 1942 il Consiglio nazionale delle chiese americane sostenne un progetto di un’autorità religiosa globale e un governo mondiale, con il controllo sulle forze armate; il progetto si doveva realizzare all’interno della democrazia, ma con la rivoluzione.

Nel 1945 nacque l’ONU che si dichiarava favorevole a una repubblica mondiale e a una forza di polizia internazionale, perciò il presidente americano Harry Truman esaltò il prossimo governo mondiale; nel 1948 Jean Monnet, socialista francese, legato a inglesi e americani, voleva l’Unione Europea, affermò che all’unione economica dell’Europa sarebbe seguita l’unione politica, affermò anche che l’Europa Unita era un passo importante per la creazione del mondo unito.

Nel 1950 l’ebreo James Warburg, membro del Consiglio per le Relazioni Estere, affermò: “Avremo il governo mondiale, con il consenso o con la forza”, poi il consiglio propose che lo statuto delle nazioni unite fosse trasformato in una costituzione mondiale. Nel 1952 l’Associazione mondiale dei parlamentari per il governo mondiale, affermò che, sotto il governo mondiale, Usa e Canada sarebbero stati divisi in sei macroregioni; nel 1957 nacque l’Unione Europea  e perciò si tornò a parlare di macroregioni europee, che avrebbero eliminato gli stati nazionali. Nel 1961 il Dipartimento di stato Usa propose una forza di pace sotto l’egida ONU e il disarmo delle nazioni.

Nel 1966 il professore universitario Carroll Quigley, legato a Bill Clinton, affermava che esisteva una rete internazionale legata alla Tavola Rotonda, era un’altra società segreta massonica, collegata alle altre. Nel 1973 il banchiere ebreo, membro del consiglio per le relazioni estere, David Rockefeller, assieme a Jimmy Carter e Zbigniew Brzezinski, fondò la massonica Commissione Trilaterale, tra Europa, Usa e Giappone, tre superstati, che dovevano avvicinare il traguardo del governo mondiale; nel 1973 il Club di Roma, organismo legato all’Onu, guardando al Nuovo Ordine del Mondo, progettò la divisone del mondo in dieci aree, il parere della gente non contava.

Nel 1979 in Usa l’Agenzia Federale per le emergenze, per fronteggiare terrorismo, catastrofi naturali e crollo di borsa, con decreto presidenziale e senza voto del congresso, ricevette poteri enormi; poteva sospendere le leggi, spostare popolazioni, imprigionare senza processo, confiscare proprietà, requisire mezzi di trasporto, controllare energia e trasporti, sospendere la costituzione e controllare i salari.

Nel 1991, caduta l’Unione Sovietica, il presidente Usa, George Bush senior, affermò che il Nuovo Ordine Mondiale era una grande idea e lo stesso anno David Rockefeller ringraziò i direttori delle grandi testate giornalistiche che, malgrado fossero stati presenti alle riunioni dei massoni, non avevano fatto trapelare indiscrezioni, cioè avevano nascosto le notizie; il piano per il Nuovo Ordine Mondiale sarebbe stato più difficile con un’informazione più attiva; Rockefeller ribadì che il governo di un’élite e dei banchieri era preferibile all’autodeterminazione dei popoli.

George Bush si circondava di uomini che credevano al governo mondiale e credeva che socialismo e capitalismo erano destinati a fondersi. Nel 1992 Henry Kissinger, segretario di Stato americano, sosteneva che le truppe dell’ONU dovevano intervenire in tutto il mondo, per fronteggiare una minaccia, reale o fittizia che fosse; in cambio di pace e ordine, garantiti dal governo mondiale, sarebbero stati ridotti i diritti individuali.

Nel 1992 Strobe Talbott, direttore del Consiglio per le Relazioni Estere, affermò che la sovranità nazionale era superata e che presto gli stati sarebbero stati superati da un’autorità globale mondiale. Nel 1993 in Europa fu siglato il trattato di Maastricht, che abolì barriere commerciali e consegnò la politica valutaria e fiscale dei governi europei alla commissione europea, riducendo poi anche l’autonomia legislativa dei parlamenti. Seguendo l’evoluzione dell’Unione Europea, in un secondo tempo, in nord America nacque una zona di libero scambio tra Usa, Canada e Messico, progettando la sua estensione, con un piano di espansione, anche al Sudamerica.

Com’era accaduto alla nascita di cristianesimo e del manicheismo, nel 1993, al secondo parlamento mondiale delle religioni, riunito a Chicago, si propose di fondere le religioni.  Nel 1994 Henry Kissinger al congresso americano propose un nuovo ordinamento internazionale, necessario per arrivare al Nuovo Ordine Mondiale; affermò che i problemi dell’umanità non potevano più essere risolti dai governi nazionali, ma potevano essere risolti da un governo mondiale, anche con il rafforzamento delle Nazioni Unite.

Nel 1994 David Rockefeller affermò che eravamo vicini alla trasformazione globale, ma c’era bisogno di una crisi per far accettare il nuovo ordine mondiale; nel 1995 delegati dell’Onu si incontrarono a Copenaghen per progettare l’imposizione di tasse mondiali; nel 1995 a San Francisco il World Economic Forum parlò del futuro governo globale, nel 1996 un rapporto Onu parlò ancora di un piano per il governo globale, con accordi da ratificare entro il 2000.

Nel 2002 nacque l’euro, nel 2003 il trattato di Nizza ampliò i poteri della commissione europea; nel 2003, in ambienti massonici, per realizzare il progetto mondialista, si propose la legge marziale e il controllo della popolazione; per accelerare il processo, nel 2008 si fece scoppiare una crisi finanziaria, presentando le banche come le vittime del sistema economico e perciò bisognose di aiuto da parte degli stati. Per il risanamento erano necessarie riforme antipopolari, la riduzione dello stato sociale, le privatizzazioni, l’aumento dei poteri del governo federale americano e della commissione europea.

Lo stato è sempre stato una sovrastruttura economica, il suddito non è stato mai sovrano, paga le tasse in cambio di protezione statale; sono nate prima le federazioni di tribù e di regioni e poi gli stati unitari, oggi però si punta verso poteri più grandi, con centri decisionali sempre più lontani dal popolo. Si è progettato anche, dopo la Nato militare, di realizzare una zona di libero scambio tra Usa ed Europa, altre zone di libero scambio sono previste  in tutti i continenti, con il rafforzamento delle politiche militari e monetarie comuni.

Non tutti i progetti dell’élite ignota sono attuali, a volte sono attuali gradualmente, secondo un disegno annunciato per chi vuole sentire. Sono tutte tappe che, sulla falsariga del mercato comune europeo, puntano gradualmente a esautorare i governi nazionali e a realizzare il governo unico del mondo, da parte di un’élite a noi sconosciuta, ma che si serve dei pupazzi della politica.

ITALIA

Nel 2022 1,7 milioni d’italiani, alla ricerca di nuove opportunità, si è dimesso dal proprio lavoro, il che non ha niente a che fare con i pensionamenti; a livello mondiale, le dimissioni dei lavoratori sono moltissime, aspirano a paghe più alte, carriera, libertà, indipendenza e flessibilità. A volte, le nuove assunzioni, a vantaggio delle imprese che, da parte loro, fanno profitto con i lavoratori e con i clienti, superano le dimissioni; però c’è chi, tra i lavoratori, si preoccupa per la concorrenza fatta al lavoro da parte di robot e d’intelligenza artificiale, rimane il problema della formazione, comunque, all’interno del mercato del lavoro, è aumentata la concorrenza.

Alle scelte individuali si aggiungono i licenziamenti, nel 2022 in Usa, nelle imprese big tech, molte persone sono state licenziate; in Italia, con il lockdown, molte persone si sono spostate verso il loro paese natale, dove hanno trovato un lavoro; in Europa, tanti si spostano per lavorare con maggiore libertà, anche da remoto.

C’è chi vuole che il mercato si regoli da solo e chi, per non perdere dipendenti, poiché questi non si possono legare al posto di lavoro, vuole modificare o migliorare le condizioni lavoro. Ad ogni modo nel 2022 in Italia 100.000 persone si sono trasferite, per lavoro, all’estero, compensate da 100.000 immigrati clandestini, come fosse una compensazione, fatti passare, da chi alimenta e sfrutta il traffico di uomini, per profughi di guerra. Perciò, da parte di UE e governo italiano, la politica del lavoro dovrebbe includere, per rispetto verso il lavoro, anche la politica immigratoria; senza farsi impressionare dalle proteste delle ONG e dai sermoni del papa.

Riguardo all’immigrazione più rilevante, sarebbe logico indirizzarla verso i paesi meno popolati, come Canada e Australia (nel mondo ci sono 50 persone per chilometro quadrato, invece in Italia 200); la popolazione mondiale non è eccessiva, ma è malamente distribuita, soprattutto in alcuni paesi e nelle grandi città. Intanto c’è una novità, il calo delle nascite non è tipico solo dell’Italia, perché si sta verificando anche in Cina, India e Usa dove, in genere, la famiglia non ha più di due figli; pare che tanti abbiano capito, che il benessere familiare può essere inversamente proporzionale al numero dei figli.

EUROPA

Per ridurre l’inquinamento da carbonio, con gli accordi Kyoto, accade che aziende vendono i crediti dichiarando la propria neutralità al carbonio, ma senza modificare i loro metodi di produzione. Il credito di carbonio equivale a una tonnellata di anidride carbonica, per la quale una grande impresa paga affinché l’anidride carbonica sia rimossa dall’ambiente.

Ora la concentrazione di anidride carbonica in atmosfera, che alza la temperatura del pianeta, è pari allo 0,04%, mentre in era pre-industriale, era dello 0,03%, l’aumento potrebbe essere dovuto all’aumento della popolazione e dello sviluppo economico del pianeta. Con gli accordi di Kyoto, le società continuano a emettere CO2, acquistando da società terze crediti di carbonio e dichiarando di essere neutri al carbonio, ad esempio piantando alberi o proteggendo una foresta in pericolo di deforestazione.

In Italia, la società Verra, invece di produrre in Calabria olive e frutta, vende crediti di carbone, anche se non precisa il periodo dell’operazione e quanto vale un credito; in Calabria un progetto del genere ha riguardato 62 ettari, ad Alessandria un altro ha riguardato 83 ettari, ma in Amazzonia si superano 5.000 ettari, anche se Bolsonaro avrebbe voluto estendere la deforestazione, a vantaggio del bestiame da allevamenti. Sembra che solo il 6% dei progetti riduce effettivamente l’emissione, mentre il 94% è inutile o dannoso, forse si tratta di una truffa ambientalista, come quella sull’immigrazione. (fonte: nicolaporro.it).

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it viruslibertrario@gmail.co.

  

ECONOMIA E POLITICA NEWS – 23/1/2023

IL NUOVO ORDINE DEL MONDO

Le Ur-Lodges o Logge di Ur, che era la città di Abramo, capostipite delle tre religioni monoteiste, dagli anni sessanta, si dividono dialetticamente in superlogge oligarchiche e superlogge democratiche; controllano le varie logge nazionali e le logge unite o federazioni di logge, come quella inglese, francese e italiana, come le organizzazioni come la commissione trilaterale, il gruppo Bilderberg, il Consiglio per le Relazioni estere, ecc.

All’inizio, cioè nel settecento e ottocento, la massoneria era soprattutto libertaria e democratica, sono stati liberi muratori democratici Franklin, Washington, Jefferson, Mozart, Mazzini, Garibaldi, Cavour, Ataturk, Lenin, Keynes, Roosevelt, Giovanni XXIII, Antonio Giolitti, Carlo Maria Martini, Nelson Mandela e Gandhi.

Delle superlogge sovrannazionali oligarchiche hanno fatto parte Brzezinski, Rockefeller, Kissinger, i presidenti americani, Truman, Carter, Reagan, Bush padre e figlio, Clinton, Obama, Thatcher, Angela Merkel, Vladimir Putin, i presidenti francesi Valery Giscard d’Estaing, Francois Mitterand, Jaques Chirac, Sarkozy, Hollande, Jean-Claude Trichet; inoltre Christine Lagarde, Tony Blair, Margaret Thatcher, Deng Xiaoping, Lenin, Stalin, Gorbaciov, Eltsin, Reza Pahlavi, Golda Meir, Moshe Dayan, gli italiani Carlo Azeglio Ciampi, Berlusconi, Giorgio Napolitano, Mario Monti e Mario Draghi, Agnelli, Cossiga, D’Alema, tutti personaggi impegnati nella globalizzazione.

Alcuni personaggi hanno aderito, contemporaneamente, a logge democratiche e a logge oligarchiche. Tra le superlogge democratiche esistenti più antiche si citano la Ur loggia Thomas Paine, che ha sede a Londra, alla quale, a metà dell’ottocento furono iscritti Mazzini e Garibaldi, che erano agenti inglesi come Edgardo Sogno, inoltre Ecclesia, Ioannes, Montesquieu, Columbus, Hiram. Le logge oligarchiche dominano dal 1960 e sono le Ur Lodges Edmund Burke di Londra (la superloggia di Rothschild), poi la Compass, Leviathan, Three Eyes (la super loggia di Rockefeller e Kissinger), White Eagle, De Maistre, Pan-Europa, Hathor Penthalfa.

Oggi nel mondo, logge e superlogge non sono più segrete e se ne conoscono i membri; i massoni progressisti diedero vita alla dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948, favorirono il piano Marshall e, con Keynes, il welfare state. Oggi, da parte delle Ur-Lodges oligarchiche, si tenta la restaurazione e il ritorno all’Ancien Regime, però la massoneria di destra e di sinistra è infiltrata dai servizi segreti, assieme alle nunziature vaticane e alle ONG; i servizi infiltrano anche tutti i partiti, le sette e i movimenti rivoluzionari.

Nel settecento e ottocento hanno prevalso le Ur-Lodges democratiche, nel novecento e nel duemila le oligarchiche; entrambe lottano per la supremazia e per il controllo dei governi e delle logge nazionali e le logge oligarchiche lottano anche per la globalizzazione e la restaurazione dell’Ancien Régime. Le associazioni paramassoniche, sono paraventi delle Ur-Lodges o logge sovranazionali, tra esse sono la commissione trilaterale fondata dalla Ur-Lodge Three Eyes e il Gruppo Bilderberg.

Governanti, governatori di banche centrali e alti dirigenti sono generalmente massoni, con l’iscrizione massonica si è cooptati e, se obbedienti, si fa carriera alla grande; ai massoni comuni si chiede obbedienza e discrezione, la massoneria ha anche coltivato rapporti con la mafia, con la chiesa, le banche, gli affari e la politica, cioè con tutti i centri di potere; l’alta massoneria, con il progetto di globalizzazione, dirige il mondo, cioè il governo invisibile del mondo già esiste.

I massoni ispirarono le rivoluzioni nazionali sette-ottocentesche, come il rinascimento italiano, e, nel novecento, comunismo, fascismo e nazismo, poi abortiti; esiste un back office massonico. I protagonisti della politica sono generalmente massoni o legati alla massoneria. I gesuiti, dalla loro nascita, sono stati maestri di complotti e di società segrete, anche la chiesa, ufficialmente contraria alle società segrete, ha società segrete come l’Opus Dei e le Ur-Lodges della chiesa cattolica, cioè Ecclesia, Ioannes, ecc.

Nelle logge democratiche possono esistere conservatori e in quelle oligarchiche democratici, accade anche nei partiti, infatti, nei partiti di sinistra spesso si annidano uomini di destra. I massoni del sette-ottocento avevano promosso libertà, eguaglianze e fratellanza e le conseguenti rivoluzioni nazionali e libertarie.  I poteri occulti intessono trame segrete per far girare indietro le ruote e l’orologio della storia, come la chiesa, la massoneria non è monolitica, perché  è governata da conservatori e libertari; la più antica loggia sovranazionale è la Thomas Paine di Londra, nata nel 1850, vi furono iscritti Mazzini e Garibaldi, Mario Draghi è affiliato a cinque Ur-Lodges oligarchiche.

Le superlogge sono protagoniste della storia moderna e contemporanea, affiliano i più eminenti personaggi della massoneria ordinaria e nazionale e altri uomini di prestigio; come i gesuiti e l’Opus Dei, puntano a cooptare uomini dell’élite o loro figli, che poi fanno una carriera prestigiosa, perciò ostacolano la mobilità sociale e non riconoscono il merito e l’indipendenza. Il vero potere è in mano ai massoni, soprattutto sovranazionali, il mondo moderno è stato costruito dai massoni che hanno distrutto la vecchia aristocrazia del sangue e hanno creato una nuova aristocrazia dello spirito, anche senza meriti; la massoneria moderna ha cominciato i passi con un programma democratico favorendo le rivoluzioni occidentali, poi i massoni oligarchici hanno finanziato Lenin, Mussolini e Hitler, il fatto è che i massoni hanno sempre giocato su più tavoli.

Dirigenti comunisti, fascisti, nazisti, malgrado le proibizioni, erano affiliati a super logge reazionarie e internazionali, le Ur-Lodges erano in grado di connettere circuiti segreti internazionali, fare alleanze e ottenere informazioni; la stagione dei diritti è l’epoca d’oro della massoneria, mentre la stagione che stiamo vivendo è la stagione della globalizzazione oligarchica. Il programma nuova frontiera, fu proposto dal massone democratico Arthur Schlesinger, che voleva il disgelo tra est e ovest, inoltre difendeva diritti civili, welfare, istruzione e occupazione.

Angelo Roncalli era un massone sostento da Ur-Logge democratiche e cattoliche, come l’Ecclesia, Ionnes, inoltre dalle Ur logge Thomas Paine, Columbus, Montesquieu, Ghedullah, Simon Bolivar, Daath; Roncalli fu iniziato nel 1940 a Istanbul, alla Ghedullah rosacrociana, nel 1949 fu iniziato alla Montesquieu a Parigi e nel 1950 si fece rosacroce.  Nel 1738 Clemente XII aveva scomunicato la massoneria che per esso costituiva un antipotere laico e antipapale, però oggi molti cardinali sono affiliati all’Ecclesia, alla Ioannes, alla Columbus o ad altre Ur-Lodges; anche Paolo VI e Giovanni Paolo II sono stati in rapporto con massoni anglo americani, come Marcinkus e Brzizinsky, cattolico e polacco come Giovanni Paolo II.

Il 1963 morirono Giovanni XXIII e JFK, spari dalla scena Krushov e s’interruppe il programma nuova frontiera di Schlesinger; Krushov era affiliato alla Ur loggia Golden Eurasia, come Putin e Merkel, invece Breznev era affiliato alla de Maistre; nel 1968, uccisi il massone democratico Martin Luther King e Robert Kennedy, si aprì una nuova epoca all’insegna della restaurazione e della globalizzazione, con lo svuotamento della democrazia e della sovranità statale.

Nel 1967, per liquidare la democrazia, nacque la superloggia Three Eyes, un back office massonico utile a promuovere complotti e speculazioni, fu opera di David Rockefeller, Henry Kissinger e Brzezinski, che nel 1978 favorì l’elezione a pontefice di Wojtyla, polacco come lui. La Three Eyes o tre occhi, assieme alla Edmund  Burke approvò la repressione della primavera di Praga, organizzata da massoni reazionari sovietici e cecoslovacchi, affiliati alla Ur Lodge Joseph de Maistre; mentre in America Latina queste logge sostennero le dittature militari e in Cina affiliarono Ciu En Lai e Deng Xiaoping, formalmente comunisti, ma in realtà, oligarchici.

L’Italia era un laboratorio per una svolta oligarchica occidentale, si salvò da tre tentativi di colpi di stato appoggiati da Kissinger, nel 1969 e nel 1970 per  opera di Borghese, nel 1974 per opera di Sogno, lo scopo ufficiale dei golpe, voluti dalla Three Eyes, era fermare l’avanzata comunista; questi disegni furono stoppati dal massone democratico Arthur Schlesinger, favorevole al centrosinistra, delle Ur logge Thomas Paine e Benjamin Franklin, ne facevano parte anche Gerard Ford, Pompidou, Valery Giscard d’Estaing, Milton Friedman, Agnelli e Cuccia.

Al’Italia, paese sconfitto in  guerra, era negato dotarsi, come fece la Germania  con la Der Ring, di superlogge sovranazionali autonomi, tentarono di farlo Gelli, la chiesa, dirigenti politici italiani  come Craxi e Belusconi, ma sollevarono il sospetto dei nostri padroni atlantici e perciò i loro progetti furono bloccati. Gelli non era iscritto alla loggia tre occhi, ma la P2 era il braccio armato della Three Eyes; il gruppo Bilderberg, la Commissione Trilaterale e altri gruppi del genere sono associazioni paramassoniche controllate dalle Ur-Lodges e non decidono niente d’importante, è il back office massonico che decide, dietro la commissione trilaterale c’è la Three Eyes.

Licio Gelli, ex fascista, ex spia, ex dirigente di fabbrica, maestro venerabile della loggia P2, in rapporti con il Vaticano, come Calvi e Sindona, stava creando una sua Ur Lodge personale e internazionale, perciò i suoi padroni ne erano gelosi; comunque, era organico a progetti sovranazionali dei fratelli conservatori euroatlantici, prendeva ordini da Londra ed era sostenuto da Frank Gigliotti, Kissinger, Hoover, d’Estaing, lo scopo era sostenere i golpe di Borghese e Sogno, agente inglese, ma furono stoppati da Schlesinger.

La tre occhi favorì la rivoluzione iraniana, la guerra del Kippur del 1973 e il nuovo corso in Cina, poi altre superlogge conservatrici crearono la Ur loggia White Eagle o aquila bianca; quando andò al potere Ronald Reagan, sostenuto dall’aquila bianca,  Reagan subì un attentato, perciò, per vendetta, subì un attentato anche Giovanni Paolo II, sostenuto dalla tre occhi e da Kissinger.

Il sicario Ali Agca, terrorista noto ai servizi segreti, arruolato dai servizi segreti russi e facente parte della Ur loggia de Maistre, aveva colpito il papa per colpire Brzezinski, uno dei padri, con Rockefeller e Kissinger, della tre occhi. Fu lotta tra le due superlogge oligarchiche White Eagle e Three Eyes e nel 1981, con il programma United Freemasons for Globalisation, fu la pace, la P2 fu chiusa; Craxi, affiliato alla Ur loggia Amun, divenne capo del governo italiano e le brigate rosse furono smantellate. Si progettava un Nuovo Ordine Mondiale, Mitterand fu eletto presidente per intervento  della Three Eyes, della quale facevano parte anche Ciampi e Andreatta.

Il programma United Freemasons, con il sostegno di Deng Xiaoping, ha portato alla liquidazione dell’Urss e del Patto di Varsavia, con l’appoggio di Gorbaciov della Ur loggia Golden Eurasia; secondo il programma di Kalergi di Pan Europa e di Monnet di Thomas Paine, ma non di Altiero Spinelli, che voleva gli Stati Uniti d’Europa, fu accelerato il programma d’integrazione europea poi approvato dalla Ur loggia Edmund Burke.

Fu favorita la riunificazione tedesca e il ritorno dell’Argentina alla democrazia, la fine dell’apartheid in Sudafrica e la liberazione di Mandela della Ur loggia Phoenix, si favorì l’alternanza di governi conservatori con progressisti e s’inserirono Al Fatah e OLP nei circuiti massonici internazionali. I massoni sovranazionali usano informazioni riservate che sfruttano in materia finanziaria, disfano governi, un democratico cinese della Thomas Paine, pezzo grosso del partito comunista, è uno dei registi della contestazione studentesca di Hong Kong.

Hollande, dopo le promesse elettorali, è stato sottoposto a minacce e al ricatto del denaro, perché non si sottragga all’austerità, ha fondato la superloggia Maat, alla quale appartiene anche Obama, ed è uno dei padri della globalizzazione, avviata trent’anni fa. Il patto United Freemasons ha garantito la pax massonica tra massoni conservatori e progressisti, con fraterna gestione delle elezioni americane; nel 1996 Clinton fu accolto nella Ur loggia Janus e nella Ur loggia Three Eyes, che ospita anche Bush, però, a causa di questo patto di pacificazione, per reazione, come succede nei partiti, nacque la Ur loggia ultra conservatrice Hathor Penthalpa.

Osama Bin Laden, in funzione antirussa, era affiliato alla Ur loggia Three Eyes, nel mondo islamico operavano la Ur loggia Edmund Burke e la Three Eyes, poi Osama entrò nella nuova Ur loggia Hathor, che progettava qualcosa di spaventoso e nella Geburah, che era a favore della guerra. Il 20.1.2001 George W. Bush prese possesso della Casa Bianca, appoggiato dalla Hathor Penthalpha, e ci fu l’attacco dell’11.9.2001 alle torri gemelle e l’invasione dell’Afghanistan.

Anche Blair era affiliato alla Hathor, nel 2004 i fratelli progressisti e aristocratici fondarono la Ur loggia Maat di Hollande, cui aderì Obama; la Hathor ha affiliato Aznar, Sarkozy, Erdogan e Marcello Pera; il 23.6.2014 fu proclamata la nascita del califfato di Baghdadi, che era stato un affiliato di Al Qaeda poi fu imprigionato, liberato e fatto capo del califfato; la Hathor è la Ur loggia della famiglia Bush.

Bush ha proclamato la guerra al terrorismo, ha fatto le guerre in Medio Oriente e ha varato leggi liberticide; il 14.8.1941 Roosevelt e Churchill vararono la carta atlantica che rispettava l’aspirazione dei popoli a scegliersi la forma di governo e l’autonomia, affermava che le nazioni erano uguali e dovevano accantonare la forza per risolvere le controversie, favorendo disarmo e riduzione degli  armamenti.

La dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948 voleva prevenire la rivoluzione puntato sull’eguaglianza dei diritti, affermava che tutti gli uomini nascono uguali e che tutti hanno diritto di accedere al governo del loro paese, agli impieghi pubblici e al suffragio universale, che ogni individuo ha diritto alla sicurezza sociale, al lavoro e a una retribuzione equa che gli permetta di vivere dignitosamente. Affermava che l’organizzazione sindacale era libera, le ore di lavoro dovevano essere limitate, con riposo settimanale e ferie, lo stato doveva garantire la sicurezza sociale e la maternità; il riferimento ai pari diritti dei cittadini ad accedere agli impieghi pubblici attestava che questi erano spesso lavoratori protetti dalla politica e assunti per favore.

Mussolini e Hitler misero ufficialmente fuori legge la massoneria, in realtà, Mussolini fece del Gran Consiglio fascista una Gran loggia nazionale, perché popolata in maggioranza di massoni; Hitler si appoggiava al massone Schacht, in rapporto con confratelli della city di Londra e di Wall Street, e Goering si appoggiava a massoni sovranazionali delle Ur Lodges che avevano favorito l’ascesa di fascismo e nazismo e gli accordi di Monaco del 1938.

Churchill, massone aristocratico, fu a favore dell’ascesa di Mussolini, poi offrì la sua collaborazione al massone progressista Roosevelt; come il comunismo, anche il nazifascismo era stato creato dai massoni. Alla vigilia della seconda guerra, i massoni angloamericani conservatori, a causa dei suoi eccessi, presero le distanze da Hitler. Seguendo l’esoterismo massonico, Himmler, a capo dell’ordine nero delle SS, progettò la soluzione finale per gli ebrei, cercava il Gral, l’arca dell’alleanza ebraica, l’entrata di Atlantide e al nord la terra di Thule o Eden ariano.

Come i massoni, anche i nazisti erano attratti dall’esoterismo, Hitler venerava la lancia di Longino, i nazisti organizzarono missioni in Tibet; nel castello di Himmler, dodici cavalieri SS avevano diete speciali, i matrimoni delle SS erano officiati da un uomo di Himmler, munito di pastorale; gli ospiti facevano parte di un ordine di monaci combattenti che costituivano l’ordine nero. In questa Wahlalla, il numero dodici era ricorrente, dodici sedie, dodici stanze, come presso gli ebrei e presso la tavola rotonda di re Artù; Hess era un esoterista esperto in magia, si facevano meditazioni, esercizi spirituali, come quelli dei gesuiti e dell’opus dei, e si praticava il controllo del respiro come in oriente.

Cristo era considerato l’ariano più puro, si credeva all’età dell’oro; Hitler era il messia e Himmler il sommo sacerdote, si riteneva che, con la soluzione finale, si poteva governare il mondo, Thule era l’età dell’oro e si progettava il nuovo regno dei cieli. Helena Blavatasky, fondatrice della società teosofica, fu iniziata da Garibaldi alla prima Ur loggia inglese Thomas Paine ed è poi diventata madrina della Ur-Lodge Parsifal.

La società massonica ospitava massoni ed esoteristi, la Blavatasky studiava l’albero della conoscenza che aveva portato a ogni cultura, inoltre, tradizione gnostica, ermetismo, magia, cabala, alchimia, discipline sapienziali, religioni orientali, occultismo, demonologia, spiritismo, religione egizia; la religione ermetica era considerata di matrice gnostico-rosacrociana, il Tibet era visto come la fonte religiosa mondiale.

La svastica era il simbolo del sole, di origine indiana, la razza ariana era ritenuta la quinta razza madre, preceduta dalla quarta razza di Atlantide, le altre tre erano la nera, la rossa e la gialla; massoni e nazisti hanno coltivato l’esoterismo, per i nazisti, grandi cataclismi avevano portato al caos razziale; Himmler, cultore di un misticismo nordico, credeva alla reincarnazione e si credeva l’imperatore Federico I di Sassonia reincarnato, per trovare l’ingresso di una mitica città sotterranea, organizzò una spedizione in Tibet e nel deserto del Gobi; grazie alla dottrina teosofica, in Germania si cercava la possibile ubicazione di Atlantide.

Anche Stalin era stato iniziato massone, per la massoneria unita del XVIII secolo, il nemico da abbattere era l’Ancien Régime tirannico, l’esoterismo massonico progressista si nutriva di una spiritualità egualitaria, liberale, libertaria e democratica e voleva la fratellanza e la pace tra gli uomini; perciò nel 1948 ispirò la nascita dell’ONU e nel 1948 Eleonor Roosevelt diete vita alla dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.

La modernità era scaturita dalle rivoluzioni massoniche progressiste del sette-ottocento e dagli illuminati di Baviera, in seguito, questi progressisti furono contrastati da massoni oligarchici  fautori della globalizzazione e di un nuovo ordine mondiale aristocratico nello spirito ma non nel sangue; in realtà, anche i vecchi aristocratici avevano il sangue degli altri uomini, inoltre, le dinastie reali cambiavano sempre. Quasi tutti gli uomini di successo, miranti al potere, sono stati legati a sette massoniche, Gandhi fu affiliato, come Mazzini e Garibaldi, alla Ur loggia inglese Thomas Paine e all’Ariuna Phoenix, voleva la pace tra indiani e musulmani, la tolleranza religiosa e l’eguaglianza, anche Roosevelt, massone pure lui, sosteneva queste idee.

Dopo l’insuccesso nazi-fascista, esperimento nato per volontà di logge euro-atlantiche, la rivincita dei conservatori avvenne negli anni sessanta del XX secolo; Merkel e Putin furono iniziati alla superloggia Golden Eurasia, che poi cambiò il nome in Speculum, alleata con la Ur loggia Lux a Orientem, fondata dal massone Brzezinski. La bandiera della Nato, nata nel 1949, ha come simbolo esoterico la rosa dei venti, quella del patto di Varsavia, nato nel 1955, aveva come simbolo il simbolo massonico della stella a cinque punte.

Avevano un passato massonico Otto Grotewohl, primo ministro della DDR, Walter Ulbritch, segretario generale e capo del governo delle DDR, in Germania Ovest, Adenauer era membro di ordini cavallereschi massonici vaticani; anche gli ordini cavallereschi, come quello di Malta, sono state associazioni segrete e di mutuo soccorso. Fino al 1960, i massoni progressisti, allora dominanti, sostenevano  welfare e pace interna e internazionale, purtroppo, il maccartismo degli anni cinquanta iniziò la rivincita della destra massonica.

Perciò Truman cercò di bloccare una legge che riduceva i diritti civili, McCarthy voleva equiparare liberali e progressisti come Marshall ai comunisti,  Eisenhower era un paramassone repubblicano e moderato. In Italia, dopo la seconda guerra mondiale, gli Usa sostennero la DC, la chiesa e la mafia, in funzione anticomunista, erano sostenuti dal Grande Oriente d’Italia di palazzo Giustiniani; l’ambasciatrice Luce era un massone conservatore, affiliata alle Ur logge Geburah, Edmund Burke e Leviathan.

Il controllo d’istituzioni ed enti pubblici era nelle mani di massoni di Ur logge atlantiche, che in Sicilia sostennero anche la mafia; per contrastare l’avanzata del comunismo, chiesero ai massoni italiani di costituire un back office segreto, per non disturbare la chiesa; in realtà, anche la chiesa, come l’Egitto, la Grecia e Roma antica, aveva una storia di società segrete ed era infiltrata dalla mafia poi, con papa Roncalli, che era massone, si riaccostò alla massoneria moderna sovrannazionale.

Le agenzie d’intelligence, a caccia d’informazioni, infiltravano tutti i movimenti e i partiti che erano legati a circoli massonici, nel 1978 Berlusconi fu iscritto alla P2, di lui, come ora di Renzi, erano gelose le alte gerarchie massoniche internazionali, non volevano uomini indipendenti che lavoravano solo per se stessi e per il loro paese; Napolitano era iscritto alla Ur loggia Three Eyes o Three Architects, Giorgio Amendola fu iscritto da Brzezinski alla Ur loggia Lux a Orientem. Nel 1954, le Ur Lodges Compass e Pan Europa crearono l’associazione paramassonica Bilderberg e la rosa dei venti italiana, con simbolo massonico.

Come la chiesa che nel medioevo, per effettuare le esecuzioni capitali delegava l’operazione all’autorità civile o braccio secolare, i massoni sovranazionali, fanno svolgere compiti sporchi al braccio secolare statale, a bracci disarmati fatti da partiti e movimenti, a bracci armati, fatti di eserciti e polizie private, a bracci finanziari e bancari e ad associazioni paramassoniche, come la Giovane italia, la Giovane Europa e la Carboneria.

Le superlogge sono spesso di emanazione o ispirazione britannica  o atlantica, esistono anche in Portogallo e America Latina, tra gli organismi internazionali paramassonici sono la commissione trilaterale e il gruppo Bilderberg, ne fanno arte il jet set di politica, economia, cultura, informazione, massoni e amici di massoni, nel primo caso Monti e nel secondo Letta; alcuni di essi, se obbedienti, sono convocati stabilmente e poi cooptati da Ur Lodges

Oggi in massoneria si accede per fare carriera, se si è accettati da Ur logge, si può diventare ministri, amministratori delegati di banche o governatori di banche centrali; in Italia, per fare carriera, conviene prima andare in chiesa e poi collegarsi alla mafia e quindi alla massoneria dei due tipi. Le logge aristocratiche Parsifal, Valhalla e Der Ring sono tedesche e conservatrici, la Fabian Society è paramassonica e progressista.

I massoni aristocratici stanno facendo guerra a quelli progressisti, vogliono instaurare una nuova aristocrazia non fondata sul sangue, erano massoni anche Freud e Jung; l’Istituto Tavistock di Londra, poi esteso in Usa, fa manipolazioni occulte, vuole il pensiero unico e l’omologazione sociale degli individui, prima di esso, anche i sovietici avevano praticato il lavaggio del cervello; anche l’Ancien Régime era fondato sul pensiero unico confessionale e combatteva il dissenso, era contrario alla libertà di pensiero e di associazione, manipolando le masse, affermava che il potere derivava da Dio.

Invece i massoni progressisti affermavano il valore della conoscenza e, contro il dogma, favorirono il progresso scientifico; come crede l’Istituto Tavistock, con il lavaggio del cervello, usato anche dai sovietici, è più facile raggiungere l’obbedienza, oggi i massoni conservatori sovranazionali se ne servono per bloccare l’onda lunga della democrazia e purtroppo, dagli anni sessanta, stanno vincendo.

L’Istituto Tavistock di Londra, per il controllo mentale e la guerra psicologica, fu fondato da massoni, grazie all’impiego della droga Lsd, esercita manipolazioni mentali ed è finanziato da Rockefeller, cerca di influenzare la scuola ed è in rapporto con Kissinger e con il Bnai Brith, che è una massoneria ebraica, inoltre, con i servizi inglesi e americani e con la Fondazione Ford; è un centro di ricerche militari e per la guerra psicologica e mira al controllo sociale.

Per Jean Monnet, gli stati sovrani alimentano la guerra, per Altiero Spinelli, il nazionalismo alimenta gli stati totalitari e la guerra, il nazionalismo esalta la razza, purifica le biblioteche dai libri non ortodossi e i cittadini diventano sudditi; perciò la globalizzazione vuole combattere il nazionalismo o meglio, annichilire gli stati. Paolo VI valorizzò Andreotti e Moro e controllava i servizi segreti vaticani; anche il Vaticano, per amore della pace, ha influito sul processo di formazione dell’Europa. Fino alla prima guerra mondiale, il Vaticano aveva sempre parteggiato per una parte in guerra.

Il Tavistock è consulente delle multinazionali di Rothschild e della Banca d’America, con il Consiglio per le Relazioni Estere o CFR, controlla la politica americana, il che significa che il governo americano è controllato da Londra dove risiede lord Rothschild, recentemente integratosi con Rockefeller che risiede in Usa; oggi gli Usa sono solo il braccio secolare e militare di Londra. I massoni aristocratici hanno favorito il processo di formazione dell’Unione Europea, per i progressisti come Spinelli doveva nascere un’Europa federale, per gli aristocratici l’unione economica, una moneta e poteri sovranazionali, con i cittadini messi da parte.

Mazzini era a favore di una patria sovranazionale, Carlo Cattaneo voleva gli Stati Uniti democratici d’Europa, erano d’accordo i massoni Garibaldi, Mill, Hugo, Bakunin; purtroppo poi nacque l’idea aristocratica paneuropea di Kalergi che, dopo la prima guerra mondiale, creò la Ur loggia Pan Europa con il denaro dal massone Max Warburg, aderirono Schacht, Rothschild, Adenauer, Freud, Einstein, Monnet, Keynes; Kalergi era multiculturale, aristocratico e federalista, voleva come primo passo l’integrazione economica europea e poi una corte federale europea.

George Orwell, diversamente da Kalergi, era progressista e affiliato alla Ur-Lodge Thomas Paine, alla quale fu iniziato da Eleonor Roosevelt; gli industriali americani sostenevano Hitler ed erano contro il new deal di Roosevelt, il quale credeva che la gente, più era informata, più agiva razionalmente. Poi i conservatori fecero passare l’idea che il liberalismo rafforzava la democrazia, ma, dopo il nazifascismo, il progetto elitario metteva di nuovo in pericolo la democrazia.

Il parlamento europeo è privo di sovranità, il trattato di Maastricht è un’unione doganale, anche il Vaticano, con Montini divenuto Paolo VI, è stato coinvolto nel progetto di unità europea, questo papa era stato a capo dei servizi segreti vaticani, cioè aveva rapporti con le nunziature, ed era in rapporto con il cardinale americano Spellman. JFK non era massone ma amico di massoni democratici, era contrario alle società segrete, riteneva che la segretezza favorisse l’omertà, la censura di stampa, impediva la divulgazione di notizie, favoriva l’intimidazione; affermava che la segretezza era contro la trasparenza, limitava il dibattito e riduceva l’informazione.

Le Ur Lodges progressiste Ghedullah in medio oriente, Ecclesia cattolica, Bnai Brith, associazione paramassonica ebraica, la Ur loggia Daath ebraica, la Columbus cattolica, Ioannes cattolica, Montesquieu e Hiram progressiste, fecero eleggere papa il massone iniziato a Istanbul, Angelo Roncalli, con il nome di Giovanni XXIII, che è stato il primo papa massone; inoltre fecero eleggere a presidente Usa il cattolico JFK, non massone ma amico di massoni democratici.

Roncalli era amico del sacerdote massone progressista, Ernesto Bonaiuti, anche Ataturk era massone, il fascismo colpì i massoni di basso rango e metabolizzo quelli di alto rango, lo fece anche con la mafia. Roncalli era vicino ai rosacrociani e la sua loggia Ghedullah ospitava cattolici, ebrei e riti orientali, seguiva cabala, esoterismo, ermetismo e sincretismo rosacrociano; Von Papen, cancelliere cattolico tedesco e cavaliere di Malta, fu iniziano nella stessa superloggia, d’accordo con il futuro Pio XII, nunzio in Baviera, aiutò l’ascesa di Hitler, con il quale poi il Vaticano fece il concordato.

Nel 1944 Roncalli divenne nunzio in Francia e fu affiliato anche alla Ur loggia democratica Montesquieu; per Roncalli, solo i massoni rosacrociani potevano essere buoni sacerdoti, solo chi praticava l’alchimia e la cabala poteva capire i misteri di Cristo. Roncalli si prodigò per salvare molti ebrei e fece aperture ai socialisti.

La massoneria moderna nacque il 24.6.1717, giorno dedicato a Giovanni Battista, con il concilio riformatore Vaticano II, Roncalli voleva superare il concilio Vaticano I del 1870, la chiesa era stata sempre contro la democrazia.

Tra i papi successivi, Paolo VI era amico di massoni e Giovanni Paolo II fu vicino a massoni conservatori, Roncalli nominò il primo cardinale africano e un giapponese, vedeva vicine la spiritualità cattolica e quella massonica; con l’aiuto di Roncalli, si superò la crisi dei missili a Cuba, Roncalli era in rapporto con l’arcivescovo di Boston, Cushing, affiliato alla Ur loggia democratica Ioannes, Cushing era amico della famiglia Kennedy.

Krushov, Merkel e Putin hanno fatto parte della Ur loggia Golden Eurasia, le Ur logge operavano liberamente, da una parte e dall’altra della cortina di ferro, alimentarono e fecero cessare la guerra fredda. Enrico Mattei era affiliato alla Golden Eurasia e alla Ibn Arabi, che operava tra medio oriente e Africa settentrionale e prediligeva il sufismo, contro di lui erano le logge conservatrici Joseph de Maistre, Edmund Burke, Compass, che aveva fondato il Bilderberg, Pan Europa e Geburah, estesa in Usa e paesi petroliferi; a Mattei successe, alla guida dell’Eni, il massone conservatore Cefis, delle Ur logge Compass, De Maistre e Geburah.

JFK promise agli americani una nuova frontiera, era alleato con il massone progressista Schlesinger, difendeva diritti civili e giustizia sociale; in Italia Moro voleva aprire a sinistra, purtroppo morirono Mattei, Roncalli, Kennedy, Moro, Luther King e Krushov fu esautorato da Breznev, affiliato alla Ur loggia de Maistre, la stessa di Cefis; Breznev non desiderava la distensione, mentre Krushov faceva parte della Ur loggia progressista Golden Eurasia, anche Lenin, Suslov, Antropov e Cernenko facevano parte della de Maistre.

Le logge sovrannazionali connettevano i circuiti sovietici e occidentali, fascisti e nazisti, tra i membri fondatori della de Maistre, creata in Svizzera, vi fu Lenin, questa Ur loggia era in rapporti con la superloggia tedesca Der Ring, che aiutò Lenin nella presa del potere; Joseph de Maistre era stato ambasciatore in Russia, presso lo zar Alessandro I, e fu coinvolto in attività cospirative assieme ai gesuiti, usi alle cospirazioni; allora erano contrari alla democrazia liberale, comunisti, leninisti, gesuiti e neo aristocratici occidentali.

Kennedy e Krushov volevano porre fine alla guerra fredda, disarmare i missili nucleari e collaborare nelle missioni spaziali, dopo di loro hanno comandato i falchi di Wall Street, d’accordo con ex nazisti; Gerge Bush era amico di Wall Street e dei petrolieri, anche la Cia serviva l’alta finanza e collaborava con ex nazisti; con Kennedy ce l’aveva anche la Federal Reserve, perché il presidente voleva emettere un dollaro del governo, ce l’avevano anche la mafia che aveva perso Cuba e i sudisti contrari ai diritti civili.

La mafia è stato lo strumento principale della Cia, per le operazioni coperte e per finanziarsi con la droga, la Permindex di Gelli era una società di copertura di CIA e MI6 britannico, faceva riciclaggio di denaro e traffico d’armi; i servizi segreti americani erano ostili alla politica dei diritti civili, i petrolieri consideravano Kennedy un comunista e controllavano Johnson. Secondo Gore Vidal, in Usa vi è un partito unico con due destre, che favorisce operazioni segrete e il Nuovo Ordine Mondiale.

Però alta finanza, Cia e Chiesa non sono monolitici, hanno vari anticorpi al loro interno; dalla morte di Kennedy, in Usa comanda il complesso finanziario-militare-industriale che aveva turbato i sonni anche del paramassone Eisenhower; la morte di Kennedy fu voluta dalle superlogge de Maistre, Burke, Compass e Geburah, che poi avrebbero condannato anche Martin Luther King e Robert Kennedy, non ancora iniziato massone.

La morte di Giovanni XXIII e di JFK favorì il maggiore impiego americano in Vietnam, guerra lucrosa anche per sovietici e cinesi, il massone senatore Goldwater era contro diritti civili e comunisti e a favore della guerra, poi adottò idee libertarie; fu scaricato alla presidenza per Johnson, più malleabile, ma non direttamente responsabile degli eventi riguardanti la morte di Kennedy. Per Kennedy, la guerra fredda era il risultato di una cospirazione delle superlogge presenti anche nel blocco comunista.

Kennedy attaccò le società segrete e il culto della segretezza, si riferiva alle superlogge trasversali e conservatrici che sbandieravano il pericolo comunista e poi collaboravano, per lucro, con i paesi comunisti; aveva conquistato la casa bianca con l’aiuto delle superlogge progressiste; nel patto di Varsavia, Breznev postulava la dottrina imperiale della sovranità limitata degli stati, poi adottata dall’Unione Europea.

Nel 1964 Lyndon Johnson riprese il programma della nuova frontiera di Kennedy, dichiarò illegale ogni forma di segregazione e nominò un negro giudice della corte suprema, mentre il massone democratico Marshall introdusse un programma di welfare. Intanto le logge progressiste Paine, Columbus, Ioannes, Montesquieu, Daath, Bolivar, Ghedullah, Fraternité, Hiram, Newton-Keynes, Franklin, Carroll, pensavano alla riscossa; erano combattute da quelle conservatrici come Compass, Geburah, Burke, de Maistre, Pan Europa e Leviathan che volevano instaurare un ordine oligarchico.

Martin Luther King prese anche le difese degli ebrei e di Israele e criticò l’antisemitismo, i libertari volevano limitare i poteri dello stato e risvegliare dall’apatia il popolo povero, passivo ed emarginato. Nel 1968 nacque la superloggia conservatrice Three Architects o Three eyes, che doveva coordinare le altre logge conservatrici; Johnson voleva mettere fine alla guerra del Vietnam e potenziare il welfare, ma le logge conservatrici transazionali, che comprendevano anche cinesi e russi, erano contrarie.

Johnson chiese aiuto alla loggia progressista Janus e alle altre logge, ma non lo ebbe, lo accusavano di aver occultato i fatti sulla morte di Kennedy, di aver avallato la commissione Warren e perciò poi sostennero Robert Kennedy alla presidenza. I repubblicani puntarono su Nixon, sostenuto da Kissinger e Rockefeller, per evitare una lotta fratricida, le superlogge fecero un patto, ma non durò e furono uccisi Martin Luther King e Robert Kennedy.

La Ur loggia Carroll era di fede cattolica, Gandhi face parte della Ur loggia Hiram e King di un’altra loggia progressista; la Ur loggia tre occhi nacque in concomitanza con la presidenza Nixon, che portò alla degenerazione liberista e all’avvento di Thatcher e Reagan. Della tre occhi facevano parte Rockefeller, Kissinger, Brzezinski, Agnelli, Cuccia, Sogno, Rothschild, il prete cattolico Guarino, Frank Gigliotti, prete protestante che introdusse Gelli nel Grande Oriente d’Italia, Friedman, Marcinkus, arcivescovo cattolico di Chicago, Ciu En Lai, Deng Xiaoping, e Schlesinger, che non era d’accordo con i programmi più truci dei conservatori.

Il programma mirava a ridimensionare la sovranità del popolo e dello stato, a favore del mondo degli affari, però non tutti gli aderenti sostenevano eversione, guerra e terrorismo, che erano normali strumenti della politica; nel 1975 Nixon firmò la pace con il Vietnam, tanti ne avevano guadagnato, ma gli americani ne erano stanchi, con la guerra, ne avevano guadagnato anche russi e cinesi. Nel 1971 Kissinger, Ciu En lai e Deng Xiaoping furono affiliati alla tre occhi e la Cina fu ammessa all’Onu, più avanti avrebbe preso il posto di Formosa al consiglio di sicurezza.

Avevano vinto i pacifisti assecondati da Nixon, perciò le superlogge Geburha e Leviathan si vendicarono e fecero scoppiare lo scandalo Watergate, nel 1973 la tre occhi fondò la commissione trilaterale, società paramassonica. I politici massoni di destra e di sinistra non sempre coincidevano con le rispettive iniziazioni, anche nei partiti di sinistra possono esserci uomini di destra; in Grecia, la giunta dei colonnelli impose di celebrare la Pasqua, di frequentare la messa, bandì i capelloni e le minigonne.

Al tempo di Peron in Argentina era assiduo Licio Gelli, il regime era stato preceduto dal generale Vileda, membro della P2; Kissinger andò in Cina per incarico di Nixon, quando i rapporti tra Mosca e Pechino non erano buoni; nel 1976 Wojtyla andò in Usa e incontrò Brzezinski, suo compaesano e fondatore della Commissione Trilaterale, perciò gli Usa contribuirono all’elezione a papa di Wojtyla, succeduto a Montini o Paolo VI.

L’Italia è un laboratorio sperimentale dei mercati e della massoneria, ma anche l’Europa, per il Nuovo Ordine Mondiale, le Ur logge aristocratiche crearono la tre occhi in vista del terzo millennio, seguendo uno slogan delle logge scozzesi che affermavano che, per creare un Nuovo Ordine, bisognava prima far sprofondare il mondo nel caos. Cioè bisognava destabilizzare per stabilizzare, hanno progettato di riportare ordine partendo dal caos da loro alimentato; comunque, nel 1975 in Portogallo, a opera di militari progressisti, ci fu la rivoluzioni dei garofani che mise fine alla dittatura nata nel 1933, assieme al governo nazista tedesco.

In Grecia la dittatura dei colonnelli si consolidò nel 1967 e il governo prese a legiferare con i decreti, Grecia e Portogallo erano paesi Nato, in Grecia diresse il regime militare il massone reazionario Papadopulos, lo scopo ufficiale della giunta era estirpare il comunismo; con la morte di JFK, Giovanni XXIII, Luther King e la rimozione di Krushov, la tre occhi bloccava l’onda democratica del 1968. Breznev voleva la sovranità limitata per gli stati e, con la Ur loggia de Maistre di Lenin, la Russia era interessata a tenere alta la tensione; però in Jugoslavia il massone Tito dialogava, comunque Tito era, come Krushov, membro della Ur loggia Golden Eurasia e creò il cartello dei paesi non allineati.

Nel 1991 l’URSS cessò di esistere, nel 1956 c’era stata la rivolta d’Ungheria,  nel 1967 quella di Cecoslovacchia e nel 1968 quella di Polonia, in Cecoslovacchia  andò al potere il massone Dubcek della Ur loggia Golden Eurasia, in collaborazione con altri massoni progressisti delle Ur logge Thomas Paine, Montesquieu e della conservatrice de Maistre, alla quale erano iscritti  Suslov, Antropov e Cernenko. L’involuzione oligarchica era più difficile in paesi a tradizione democratica, dove esistevano Ur logge progressiste ben insidiate.

In questi paesi la democrazia poteva essere svuotata solo dall’interno, gli individui rassegnati si gestiscono meglio di quelli indipendenti, la rassegnazione è stata coltivata dai regimi autoritari e dalla chiesa, i rassegnati sono consolati con il regno dei cieli; perciò in Usa sono aumentati i poteri del governo federale, in Europa si è svuotato il potere degli stati. In tutti gli stati, occorreva anche ridurre il potere dei parlamenti, a vantaggio di governo, poteri sovrannazionali e autorità varie; lo scopo era ridurre l’eccesso di democrazia, la partecipazione democratica e, con l’aiuto de media, favorire l’apatia e l’indifferenza popolare.

La crisi della democrazia, analizzata in un documento della commissione trilaterale, invitava i conservatori a ridurre debito e deficit pubblico, alle privatizzazioni, alla deregolamentazione e al taglio della spesa sociale; con l’elezione di Thatcher e Reagan, ci fu il rafforzamento dell’esecutivo rispetto al parlamento, con leggi elettorali ad hoc furono marginalizzati i partiti estremi, imposta austerità e moderazione salariale. Occorreva infiltrare, delegittimare ed eliminare la sinistra e mettere potere e ricchezza in mano a pochi, si affermava di voler difendere la libertà, quanto si voleva solo difendere gli interessi delle corporazioni e delle banche.

I massoni, tramite le lobby, facevano eleggere i presidenti americani, i papi e i presidenti italiani, regolavano le guerre e la politica europea, volevano il controllo sull’istruzione, sull’informazione e sulla magistratura, sostenevano  il fondamentalismo liberista e di mercato. 35 anni fa ci fu l’attacco alla democrazia, però, per l’oligarchia, è meglio la democrazia teleguidata che la dittatura, anche se mirano sempre a esorcizzare la democrazia.

Nel rapporto “la crisi della democrazia”, stilato nel 1975 dalla commissione trilaterale, alle cui sedute partecipa Monti, si afferma che la democrazia è resa più difficile dalla ricerca di eguaglianza, dalla partecipazione politica, dalla competizione politica, dall’attenzione verso l’elettorato, dall’idea di stato sociale, dalla concertazione con il sindacato; perciò il governo doveva ritornare nelle mani delle élite, il popolo doveva  essere governato da superburocrati e politici nominati dall’élite e non eletti dal popolo.

Secondo questo rapporto, anche il giornalismo televisivo, anche se in parte imbavagliato, ha indebolito l’autorità di governo, le logge massoniche aristocratiche e sovranazionali sono contro sovranità diffusa, giustizia sociale, pluralismo e laicità, perché anche la religione serve a governare. Nei secoli XVIII e XIX, massoni illuminati e libertari distrussero l’Ancien Régime, con gli slogan libertà, eguaglianza e fratellanza, volevano togliere il potere ai pochi per darlo ai molti, i socialisti lo volevano fare anche con i patrimoni, oggi la politica ha girato pagina.

Per la restaurazione aristocratica, dopo gli eventi del 1968 e la fine di nazifascismo e comunismo, favoriti anche da super logge aristocratiche, la Ur loggia tre occhi, ha messo in  piedi un piano. Nel medioevo il popolo era sotto il controllo della chiesa e delle monarchie, anche se  avevano conflitti interni bisognava tornare a quel modello. Nel 1969 l’Italia era una potenza egemone del Mediterraneo ed esercitava influenza in Medio Oriente, Russia e Iran, purtroppo crebbe l’eversione di tutti i colori; ogni volta che gli italiani hanno provato a decidere del proprio destino, la massoneria ha voluto dire la sua.

Mattei e Moro sono stati eliminati e in Italia si è favorita crisi economica, instabilità politica e terrorismo, la scusa era fermare l’avanzata del comunismo, le Ur logge conservatrici inglesi comprano politici e informazione italiana, hanno speculato sulla lira, alimentano il terrorismo e in Italia hanno ispirato tre colpi di stato.

L’Inghilterra, con la sua loggia Thomas Paine, in cui erano iscritti Mazzini e Garibaldi, per interesse economico, ha favorito l’unità italiana, ma poi ha anche favorito colpi di stato in Italia, dal 1860 a oggi. L’Inghilterra,  fino a mani pulite nel 1992, ha determinato cambiamenti nella politica italiana, creando divisioni grazie a politici italiani asserviti all’Inghilterra. Nel XX secolo, l’imperialismo inglese favorì l’avvento dell’imperialismo americano, che oggi ne è il suo braccio armato o secolare.

Oggi il potere cosmopolita è fatto di comitati d’affari massonici sovranazionali, la politica non è più trasparente e controllabile, dominano, senza controlli, i poteri occulti delle multinazionali, delle banche e dei loro mandanti; è il primato del profitto e della globalizzazione, l’immigrazione incontrollata serve ad abbassare i salari e a frantumare gli stati, si manipolano le elezioni e le istituzioni, mentre la strategia della tensione serve a destabilizzare e poi a creare un nuovo ordine.

Gelli fu iscritto al Grande Oriente d’Italia di palazzo Giustiniani dal reverendo cattolico Frank Gigliotti, membro della loggia Garibaldi di New York, fu messo a capo della P2 o Propaganda, istituita nel 1877 da Mazzini. Kissinger e la Cia proibirono di cacciare Gelli, considerato ambizioso e fascista, poi il Grande Oriente d’Italia, nato dallo scozzismo francese, ottenne il riconoscimento della Gran Loggia Unita d’Inghilterra, guidata dal duca di Kent.

La P2 affiliò le massime autorità italiane, protetta dalla Ur loggia tre occhi, Gelli era protetto da Kissinger e da Giscard d’Estaing, della Tre occhi; nel 1969-1970 si tentò il colpo di stato di Borghese, l’attentato alla banca dell’Agricoltura di Milano doveva far salire una richiesta di ordine; Mariano Rumor aderiva alle Ur logge Pan Europa e alla tre occhi, l’operazione fu bloccata soprattutto dal massone progressista Schlesinger.

Fallito il golpe italiano, i massoni si concentrarono nell’operazione Condor, in America Latina, che negli anni settanta e ottanta consegnò tanti paesi in mano a dittature, grazie all’alleanza tra massoni locali e Ur logge sovranazionali oligarchiche, come la tre occhi, la Burke, la Leviathan, la Geburah, che misero da parte quelle democratiche Bolivar e Columbus. L’avvento dei regimi di destra prese pretesto dalle formazioni di guerriglieri di sinistra, mossi da ignoti.

In Cile, il socialista Allende era iscritto alle logge Bolivar e Unione Fraterna, divenuto presidente, migliorò il lavoro in fabbrica, aumentò pensioni e salari, distribuì gratuitamente del cibo e latte ai bambini, calmierò il prezzo del pane, migliorò l’istruzione pubblica, costruì case popolari e infrastrutture pubbliche, introdusse il congedo per maternità e il divorzio. Dispose la sospensione del pagamento del debito estero, espropriò latifondi e nazionalizzò industrie, banche e assicurazioni.

Perciò arrivò l’embargo Usa e ci furono scioperi devastanti, forse manipolati, la propaganda lo accusò d’intenti golpisti, l’inflazione crebbe; lo stato possedeva due terzi delle grandi imprese e delle banche e Allende era a favore dello statalismo. I circuiti massonici sovranazionali infiltrarono nel paese agenti segreti e provocatori, nel 1973 Allende nominò Pinochet capo di stato maggiore, le logge conservatrici già avevano generali affiliati e perciò Pinochet passò al partito aristocratico.

Il fine non era, come si diceva, realizzare la libertà di mercato, ma favorire gli oligopoli multinazionali, secondo le ricette dell’Università di Chicago, di Friedman e della Ur loggia tre occhi. Le grandi imprese furono privatizzate a favore dello straniero e quelle piccole fallirono (oggi anche Draghi vuole far chiudere le piccole imprese), si tagliò la spesa pubblica, si neutralizzarono i sindacati e si fece una liberalizzazione selvaggia, perciò fu la recessione economica e aumentò la disoccupazione; sembra di leggere la storia odierna dell’Italia, l’oligarchia applica sempre le stesse ricette.

I circuiti massonici aristocratici pensavano di ripetere il colpo in Italia e perciò ci fu un tentativo del genere nel 1974; Kissinger accusava Allende di aver violato i diritti umani, ignorando le atrocità commesse dalle dittature militari sudamericane, sostenute dalla sua Ur loggia tre occhi. Allora il governo Andreotti indagava sul golpe in preparazione da parte di Borghese, Sogno e Pacciardi.

Agenti inglesi erano infiltrati nei gangli dello stato, Sogno affermò di voler impedire ai comunisti di andare al potere, il presidente Leone era pronto a sciogliere le camere e imporre una repubblica presidenziale poi, con un parlamento fantasma, reclamata da Berlusconi. Sogno, fin dalla liberazione, era agente inglese e perciò ottenne il via libera anche dai servizi segreti americani, allora la maggior parte degli ufficiali italiani aveva servito il regime fascista.

Kissinger, con la Ur loggia tre occhi e la commissione trilaterale, approvava il progetto di colpo di stato di Sogno, contrastato dal massone democratico Arthur Schlesinger, delle Ur logge Paine e Franklin, che salvò ancora una volta l’Italia da un progetto golpista e mise anche fine alla dittatura di Salazar in Portogallo e alla dittatura dei colonnelli in Grecia, dove il governo fu affidato a Karamanlis, della Ur loggia Atlantis di Max Weber.

In Italia ci furono attentati e perciò il premier inglese Harold Wilson richiamò all’ordine i servizi segreti inglesi; Kissinger, alleato con Colby, direttore della Cia, non voleva rinunciare al golpe di Sogno, ma Rockefeller, capo della Ur loggia tre occhi, ordinò a Kissinger e Colby di fare dietro front. Gli americani avvertirono, anche se in ritardo, Andreotti e Taviani del tentativo di colpo di stato, ma cercarono di proteggere Sogno, ma Schlesinger avvertì Andreotti e Taviani dei disegni di questo conte ambasciatore.

Sogno era protetto da Rockefeller, Kissinger, Brzezinski e Agnelli, nella seconda metà degli anni settanta, la Ur loggia tre occhi e la commissione trilaterale, da essa dipendente, favorirono la carriera di Licio Gelli e la sua loggia nazionale P2, che dipendeva direttamente dalla Ur loggia tre occhi. Gelli ricevette delle condanne, ma poi fu prosciolto da ogni accusa, miracolo della magistratura indipendente, che ospita anche massoni.

Gli oligarchi erano stati sconfitti in Portogallo, Grecia e Italia e stavano per essere sconfitti in Spagna e i massoni pensarono di limitare le loro azioni in America Latina, con l’operazione condor; il piano di rinascita democratico di Gelli era nato perché la Nato voleva impedire l’accesso al potere dei comunisti, il Field Manual del fratello delle Tre occhi, Westmoreland, affermava che si doveva destabilizzare per stabilizzare, gli strumenti erano il terrorismo, gli attentati e la guerra psicologica.

La magistratura milanese trasmise al presidente del consiglio Forlani l’elenco degli iscritti alla P2, nell’elenco di 962 persone c’erano ministri, militari, banchieri, tutta la classe dirigente italiana; Berlusconi era iscritto alla P2 e Gelli voleva estendersi, con una sua superloggia sovranazionale, d’accordo con il Vaticano, in America Latina, Wojtyla era affiliato alla Ur loggia tre occhi che voleva la globalizzazione.

La commissione trilaterale, secondo una strategia globale e sovranazionale, esercitava pressioni sui governi, in Cile, il generale golpista Vileda era accompagnato da Kissinger e Gelli era di casa in Cile e Argentina, Andreotti lo incontrò in Argentina all’insediamento di Peron, che aveva grande devozione per Gelli perché era protetto dalla Ur loggia tre occhi e dal Vaticano; Umberto II conferì a Gelli il titolo di conte, Gelli era presente all’insediamento di Carter.

Nel 1982 il parlamento sciolse la loggia P2, Calvi fu trovato impiccato a Londra, Marcinkus, capo dello Ior, fu accusato di truffa, Gelli fu arrestato in Francia ma, grazie a complicità, evase; Sindona fu arrestato come mandante dell’omicidio del giudice Ambrosoli e fu avvelenato in carcere. Dal 1974 al 1991, sotto Thatcher e Reagan, un patto segreto legava i massoni impegnati nella globalizzazione, erano chiamati United Freemasons for Globalisation, obbedienti alla Ur loggia tre occhi e altre logge aristocratiche sovranazionali.

Dopo mani pulite, il partito comunista assorbì le macerie di DC e PSI, però senza dar vita a un partito e una democrazia moderna, senza riformare i codici fascisti, perché la chiesa era contraria, senza abolire il divieto di appartenenza alle logge, che non esiste negli altri paesi occidentali; però il PCI denunciò Cossiga di attentato alla costituzione, Gelli fu prosciolto, la P2 assolta dall’accusa di cospirazione. Nel 1992 ci fu mani pulite, le privatizzazioni, il patto di Maastricht e, nel nuovo millennio, l’euro; nel 2008, con la crisi dei subprime americani, il debito pubblico italiano raggiunse il 107% del PIL.

Gelli ricevette diverse condanne, comunisti e democristiani erano ufficialmente contrari ai massoni, ma il back office, con la loro complicità, aveva sempre funzionato, ambienti atlantici erano interessati a colpi di stato, privatizzazioni, riduzione del welfare, contenimento dei salari e riduzioni della spesa pubblica; non erano piani solo dell’Unione Europea. La Gran Bretagna entrò nell’Unione con un piede solo, partecipando contemporaneamente, come una potenza imperiale, al signoraggio monetario su sterlina ed euro ed esigendo annualmente restituzioni finanziarie dall’Unione e nessuno stato europeo ha mosso obiezioni.

All'Italia, paese sconfitto in guerra e con basi militari e servizi segreti controllati dagli americani, non lo avrebbero consentito. La Banca d’Inghilterra, nata nel 1694, era una banca privata e nel 1946 fu nazionalizzata, altre banche centrali, inclusa la BCE, sono private e nessuno muove obiezioni; lo stato inglese e i servizi segreti inglesi controllano anche le superlogge sovrannazionali. 

Il piano di rinascita democratico di Gelli del 1975 rifletteva la strategia delle Ur logge oligarchiche che, alla commissione trilaterale, avevano presentato la relazione sulla crisi della democrazia. Volevano ridurre la libertà per ottenere più governabilità e potenziare il liberismo, poi i piduisti furono riciclati dal regime democristiano, come del resto fece il fascismo con i massoni importanti e il Piemonte con alti ufficiali borbonici.

Il piano di rinascita democratica ispirò il programma d Berlusconi, nel 2000 il debito pubblico esplose con l’entrata nell’euro, poiché l’Italia era priva di una sua moneta, l’euro era emesso dalle banche centrali, su autorizzazione della BCE; il bilancio del governo Berlusconi fu deludente come quello successivo di sinistra. L’ex fascista Gelli voleva una dittatura temporanea e aveva simpatie anche per Stalin, il Grande Oriente d’Italia, ricostituito nel 1943, fu riconosciuto dalla Gran Loggia Unita d’Inghilterra nel 1972, la P2 obbediva al GOI; i magistrati acconsentirono alla manipolazione della lista degli aderenti alla P2, tra i quali pare ci fosse anche Dalla Chiesa.

Nel 1967 l’Egitto bloccò il canale di Suez e Israele intervenne, nel 1973 fu la guerra del Kippur, Kissinger, sotto Rockefeller e Ur loggia tre occhi, spinse gli israeliani alla guerra e poi li costrinse a ritirarsi, fu la crisi energetica che alimentò la speculazione. Nel 1979 ci fu la guerra tra Irak e Iran, ci furono riflessi su prezzi del petrolio e le grandi compagnie petrolifere, come quella di Rockefeller, ne guadagnarono; in questi eventi, la Ur loggia tre occhi operava di concerto con la Burke, la Geburah e la Amun, nata nel 1972 in Medio Oriente; da allora, le logge aristocratiche, nel favorire gli eventi per speculare, agivano di concerto anche con gli emiri dell’OPEC.

Nel 1978 nacque la Ur loggia aristocratica White Eagle e, d’accordo con Breznev e Andropov, la Ur loggia tre occhi fece nascere l’Ur loggia Amun, che orchestrò la guerra del Kippur, ne facevano parte Andropov, Kissinger, Moshe Dayan, Assad, Bumedienne, Sadat; Golda Meier rifiutò l’affiliazione perché iscritta alle Ur logge progressiste Ghedullah e Daath. La Amun, diretta dalla tre occhi, ebbe una voce fondamentale nelle decisioni dell’Opec e nelle guerre successive in Medio Oriente.

Lo stato minimo e l’esaltazione del mercato erano voluti da Friedman e Von Hayek, contrari al deficit spending di Keynes e al welfare, la crisi energetica del 1973 aiutò i loro piani, la Thatcher era affiliata alla Ur loggia Burke ed era seguace di Hayek, suo confratello massone, fu seguita dall’affermazione di Reagan. La dottrina di Keynes era avversata e il monetarismo di Friedman era contro l’inflazione, ma alzava i tassi che potevano farla risalire.

I monetaristi erano contro l’inflazione, nata dal deficit spending o di bilancio, la crescita dei salari e la spesa pubblica, chiedevano meno tasse. Furono tagliati gli aiuti alle famiglie povere, imposta la deregolamentazione legislativa, le compagnie di servizi Usa furono privatizzate; perciò cadde l’inflazione, ma aumentò la disoccupazione, crebbe la povertà e in Usa il deficit commerciale, crebbero debiti e spese militari. In Gran Bretagna, la Thatcher fece delle privatizzazioni, ridusse le imposte sui redditi più alti e aumentò le imposte sui consumi, era il programma anche di Berlusconi, nel 1981 in Gran Bretagna la disoccupazione arrivò al 13%.

In Usa, nella corsa alla presidenza, la Ur loggia tre occhi di Brzezinski controllava sia Ford che Carter, dei due partiti in corsa, vinse Carter e divenne papa il compaesano di Brzezinski, Wojtyla; la Ur loggia tre occhi, grazie anche alle affiliazioni, si estendeva anche in Cina, in America Latina e in Medio Oriente; perciò nel 1978, per contrastarla, sempre da posizioni conservatrici, le Ur logge Burke e Geburah fecero nasce la White Eagle, che favorirono l’affermazione di Thatcher e Reagan, vi aderì anche Casey, direttore della Cia.

Affiliato alla Ur logga tre occhi era anche lo scià Reza Pahlavi, iniziato anche alle Ur logge Ibn Arabi, alla Leviathan, la Burke, la Geburah, la Amun  e la de Maistre; però, con un tradimento, nel 1979 queste logge favorirono anche la rivoluzione iraniana e la cacciata dello scià, con l’avvento di Khomeyni e l’alleanza provvisoria tra marxisti e islamisti; allo scià successe provvisoriamente il massone democratico Bakhtiar, della Ur loggia Ibn Arabi, scalzato poi dal regime teocratico.

In pratica, massoni oligarchici dell’aquila bianca avevano detronizzato lo scià Pahlavi della tre occhi; poi i massoni dell’aquila bianca organizzarono manifestazioni antiamericane che culminarono nell’occupazione dell’ambasciata americana; infine, la tre occhi e l’aquila bianca decisero, con la mediazione della Burke, la pace; come succede tra galantuomini, ci furono trattative per la spartizione delle poltrone, però alcuni carrieristi avevano la doppia appartenenza.

Nel 1981 il massone della tre occhi, Hinckley, sparò a Reagan senza ucciderlo, in quegli anni i sovietici sostenevano la loggia Amun. I membri della White Eagle decisero di vendicarsi per l’attentato a Reagan e perciò ci fu l’attentato a Wojtyla, della tre occhi; per la pace si battevano la democratica Ur loggia Paine e l’oligarchica Ur loggia Burke, alla prima erano stati iniziati Mazzini e Garibaldi, questo clima diede vita alla Fabian Society, della Burke facevano parte i Rothschild.

Erano affiliati alla P2 Peron e Vileda, Gelli dipendeva dal Grande Oriente d’Italia e dalla tre occhi, senza affiliazione in quest’ultima. Moro aveva una strategia mediterranea e terzomondista, volva aprire a sinistra, ridurre la sudditanza italiana e modernizzate il paese, come Mattei, pagò con la vita; allora il PCI era tenuto distante dal governo, anche per impedirgli di fare rivelazioni ai russi sull’alleanza atlantica. A Moro successe Andreotti e si chiuse il dialogo con il PCI; nel governo c’erano anglofili e filoamericani, prima delle Merkel, Berlinguer predicava austerità e lotta al consumismo.

Dal 1993, dopo mani pulite, la grande industria di stato fu smembrata e venduta a banche d’affari anglosassoni, queste industrie, in un’economia mista, avevano visto lo stato imprenditore come terza via tra capitalismo e comunismo, trasformarono l’Italia nella quinta potenza industriale; dal 1978 al 1992 il pentapartito difendette l’industria di stato, la svendita fu effettuata dal 1993, con la regia di Mario Draghi delle Ur logge tre occhi e aquila bianca, queste privatizzazioni furono fatte da Amato, Ciampi, Dini, Berlusconi, Prodi e D’Alema.

Un patto legava le logge aristocratiche aquila bianca e tre occhi, crearono disuguaglianza e disoccupati in nome del pareggio di bilancio, del primato del mercato, dell’indipendenza delle banche centrali, del primato dei tecnocrati e dell’economia; l’Italia fu anche segnata da attentati terroristici. In Italia, Gigliotti, agente della Cia, ottenne l’apertura di logge americane extraterritoriali; in contrasto con le norme massoniche, volevano colonizzare la massoneria italiana, cercando un accordo con la chiesa; l’accordo fu favorito da padre Rosario Esposito e dal gesuita Giovanni Caprile.

Le logge americane erano meno invasive di quelle sovranazionali, operanti in Italia dalla metà dell’ottocento, era il caso della Ur loggia Paine, il gran maestro Gamberini favorì il riavvicinamento tra chiesa e massoneria, collaborò anche il massone Angelo Roncalli e Paolo VI; alla P2 di Gelli partecipavano servizi atlantici e italiani, come accertò la commissione Anselmi, questa aveva una piramide superiore e una inferiore.

Non esiste una loggia madre del mondo, tipo la gran loggia unita d’Inghilterra, risalente al 1717, data in cui la massoneria speculativa fu rifondata, esiste però un rito scozzese e delle logge segrete o riservate, soprattutto in Italia, la chiesa ha rapporti con i massoni, sono stretti i rapporti tra massoni e servizi segreti. Gelli progettava di trasferirsi in Usa, Moro fu minacciato da Kissinger e poi si disse che la P2 era responsabile della sua morte, la Ur loggia tre occhi è diretta da esponenti britannici.

Gli omicidi di Mattei e Moro e gli atti terroristici furono depistati dai servizi del Supersismi o Nuova P2, Gelli contava sull’amicizia di Phil Guarino, fratello della tre occhi e dell’aquila bianca e amico di Reagan; poco dopo la perquisizione a danno di Gelli ci fu l’attentato a Reagan e poi ci fu l’attentato a Giovanni Paolo II. Nel luglio del 1981 Brzezinski, Albright, Chirac, del fronte massonico oligarchico, presentarono il progetto United Freemasons for Globalisation, prendendo contatto con i democratici Schlesinger, Galbraith, Mitterand, con il rosacrociano Roncalli, con Rabin e Palme.

Schlesinger rivelò il suo piano contrario ai disegni della Ur loggia tre occhi, però gli oligarchici controllavano i governi di Usa e di Gran Bretagna e le istituzioni internazionali; per la creazione del nuovo ordine mondiale, nell’obiettivo c’era la Russia, perciò, si diede scacco alla superloggia democratica de Maistre creata in Svizzera da Lenin e si accelerò il progetto d’integrazione europea, secondo il disegno aristocratico di Kalergi- Monnet e non di quello democratico di Spinelli e si favorì la riunificazione tedesca.

Si mise fine all’operazione condor e alle dittature sudamericane e all’apartheid sudafricano, facendo scarcerare il massone Mandela, affiliato alle superlogge Arjuna, fondata da Gandhi, alla Hiram e alla Paine; bisognava anche smantellare le organizzazioni terroristiche come le brigate rosse, la  tedesca Baader Meinov  e la P2. Questi accordi tra superlogge aristocratiche e democratiche andavano dal 1981  al 1992, poiché non sono galantuomini i partiti e gli stati, non lo sono nemmeno le superlogge, perciò non furono sempre rispettati, ciò malgrado, se ne fecero degli altri dal 1992 al 2001.

Le banche centrali agivano di concerto con il vertice della Banca dei Regolamenti Internazionali di Basilea, controllata dalle banche centrali private; le banche centrali controllavano i governi, con i prestiti e comprando i politici. I prestiti concessi dal FMI alla Grecia e all’Europa Orientale servivano a rimborsare prestiti fatti alle loro banche, poi il FMI impose le privatizzazioni, che, com’era accaduto in Russia con la fine del comunismo,  arricchirono banchieri, politici e uomini d’affari.

Il FMI aveva stretto legami con gruppi finanziari internazionali, con le sue ricette provocò grandi danni all’Argentina e alla Russia postsovietica, che svendette le industrie, mentre, in altri paesi, il neoliberismo provocò il fallimento di tante aziende; nel 1994 Clinton firmò il trattato Nafta con il Messico e il Canada, che fu l’atto ufficiale di nascita dell'inizio della globalizzazione, l’effetto fu catastrofico su occupazione, redditi di lavoro, povertà e ambiente.

In America settentrionale cadevano le restrizioni sul movimento dei capitali ma non sui movimenti delle persone, in Usa si privatizzò e si tagliò il Welfare, le multinazionali americani e giapponesi delocalizzavano in Messico e in Cina e perciò in Usa si persero molti posti di lavoro. La concorrenza di paesi senza sindacato, come la Cina, era grandissima, però all’inizio i comunisti cinesi temevano gli investimenti occidentali perché non volevano essere colonizzati.

Con questa politica sono aumentati gli stipendi dei manager e la mobilità sociale, da una classe alle altre, è stata bloccata ed è stata favorita la rendita finanziaria; nel 2001, al G8 di Genova, le corporazioni internazionali amarono i provocatori. I servizi di sicurezza Usa sapevano dei preparativi per l’attentato dell’11 settembre 2001 che favorì l’emanazione del Patriot Act e di leggi successive che intaccavano le libertà personali, con sorveglianza delle comunicazioni, perquisizioni domiciliari senza mandato, riduzione dei poteri della magistratura e detenzione dei sospetti a tempo indeterminato.

In Gran Bretagna il socialismo democratico si riteneva lo sviluppo logico del liberalismo, era sostenuto dalla Società Fabiana e da Keynes, chiedeva riforme sociali e uno stato interventista, cioè assistenza medica gratuita, lavori pubblici e nazionalizzazioni; la Banca d’Inghilterra fu nazionalizzata, come le miniere e l’acciaio e l’economia inglese divenne un’economia mista; in Svezia, per coprire i servizi sociali, s’introdusse un’imposta fortemente progressiva, si voleva un socialismo redistributivo che salvasse il mercato; in tal modo si bloccava il processo rivoluzionario, lo stato combatteva le disuguaglianze, faceva nascere il welfare state e i cittadini partecipavano al processo decisionale.

Invece In Usa Reagan, Hayek e Friedman volevano lo stato minimo,  all’ombra dello stato, si annidano, privilegi, rendite, sprechi e parassitismo, in quel paese si rifiutò il welfare, si ridussero le tasse, si deregolamentò e si privatizzò; questa politica fece aumentare la povertà, il sottoproletariato, la delinquenza e la disoccupazione. 45 milioni di cittadini erano senza assistenza sanitaria e nel paese mancava una politica di redistribuzione della ricchezza.

Secondo Hayek, con l’aumento della ricchezza nazionale, tutti ne avrebbero ricevuto dei vantaggi, affermava che disuguaglianze nascevano da scelte sbagliate del governo, affermava che il mercato coincideva con la libertà, era contro Keynes, solidarietà e giustizia sociale, affermava che il capitalismo era la società migliore; però, nelle faccende di governo, era sempre il denaro delle Ur logge che comprava o condizionava l’accesso al potere, la corruzione politica esiste in tutti i paesi.

Nel 1992, con il trattato di Maastricht, le logge oligarchiche investirono su Mario Draghi, superbanchiere della BCE di Francoforte ed ex dirigente della Goldman Sachs, affiliato alla tre occhi, alla Compass, alla Burke, alla Der Ring e alla Pan-Europa, il quale, dal 2012, era vicino alla lobby finanziaria di Bruxelles, cioè dava denaro alle banche, controllate dai soliti ignoti; l’Unione Europea, con il fiscal Compact, contrastava il deficit di bilancio, rendeva il lavoro più flessibile, favoriva le privatizzazioni, declassava gli stati, inoltre, dal 2013 i bilanci degli stati erano validati da Bruxelles.

Per conseguenza, calò l’inflazione ma fu la decrescita economica, aumentò lo spread italiano e la BCE finanziò le banche all’1%, spingendo le banche a investire in titoli pubblici di paesi poi risultati insolventi, aumentando la pressione fiscale e favorendo la riduzione della spesa pubblica. Mario Draghi, Giorgio Napolitano, Mario Monti, Carlo Padoan, Massimo D’Alema, Corrado Passera, Visco, Barroso, Lagarde, Sarkozy, Hollande, Blair, Merkel, Schauble, Bill Gates, erano tutti affiliati a logge oligarchiche; inoltre dirigenti cinesi come Deng Xiaoping, giapponesi, arabi, turchi e russi, tutti accumunati dall’interesse e alcuni di loro sostenevano scontri militari e terrorismo.

Nel programma massoni uniti per la globalizzazione del 1980-2001, si erano uniti massoni oligarchici e massoni democratici, le Ur logge oligarchiche White Eagle, Three eyes e Burke volevano introdurre il capitalismo in Cina, però senza democratizzazione, invece i massoni democratici cinesi della Paine volevano la democratizzazione, perciò nel 1989 esplose la protesta di piazza a Tienanmen, con studenti che chiedevano la democrazia.

Tra i protestanti c’erano ex comunisti, in Cina i dirigenti sono tutti comunisti, anche se solo di nome, criticavano la svolta pseudoliberista di Deng Xiaoping, i manifestanti chiedevano anche la fine della corruzione e del nepotismo, il multipartitismo, la fine della censura e più attenzione ai problemi sociali. Esaltavano il massone progressista e libertario Sun Yat-sun, che fece cadere l’ultima dinastia Manciù (1912), Deng optò per la repressione, senza tener conto del moderatismo di Gorbaciov, aderente alla Ur loggia Golden Eurasia; dopo la repressione del 1989, nel 1990 nacque la superloggia cinese Tao Lodge, collegata alla Tre occhi.

Gli Usa sfruttarono la guerra in Afganistan per indebolire l’URSS, Osama Bin  Laden fu iniziato nel 1957 alla Tre occhi da Brzezinski, gli esponenti del PCUS della de Maistre furono messi fuori gioco e fu favorito Gorbaciov che voleva arrivare a un sistema democratico, in realtà, con le privatizzazioni, questo favorì oligarchi russi e speculatori esteri, in queste operazioni fu manipolato dalle superlogge Pan Europa e Lux ad Orientem, poi cedette il posto a Boris Eltsin, della superloggia Lux, fondata nel 1967 da Brzezinski.

Gli organismi internazionali FMI e Banca Mondiale avevano sede a Washington, il paese che riceveva da loro finanziamenti doveva ridurre debito e deficit, deregolamentare e privatizzare, alzare i tassi, aumentare le tasse e ridurre il welfare, come nella politica di austerità europea; con questa cura, in Russia di ridussero produzione industriale, redditi individuali e Pil e aumentò la disoccupazione, la povertà, l’alcolismo e la criminalità.

Nel 2004, con Putin, la Russia ha ripreso a crescere e ha nazionalizzato grandi compagnie, stesso copione nei paesi del vecchio patto di Varsavia, nel 1992 fu firmato il trattato di Maastricht e nel 2007 quello di Lisbona, fu creato l’euro senza eurobond; in Inghilterra alla Thatcher era succeduto Tony Blair, socialdemocratico e massone oligarchico, della superloggia Burke, in Israele, la morte di Rabin, della superloggia Daath, impedì la pace con Arafat, appartenente alla superloggia Amun, c’era chi aveva interesse a far durare il conflitto tra israeliani e palestinesi.

Craxi, vicino al mondo arabo, fu affiliato alla Amun, i massoni oligarchici volevano separare la finanza dal controllo politico, Ciampi e Andreatta erano massoni e approvavano questo progetto; perciò Andreatta smantellò l’industria statale e Ciampi sganciò la Banca d’Italia dal Tesoro, in modo che smettesse di finanziare il Tesoro. Tedeschi e francesi erano gelosi della concorrenza italiana; l’Italia aveva il primato commerciale nel Mediterraneo, con la Russia e con l’Iran, Andreotti temeva la riunificazione tedesca ed era al corrente dei piani anglo-americani e dei mercati contro l’Italia.

Prima di controllare totalmente i governi italiani loro agenti, i nostri grandi soci europei hanno sempre temuto le potenzialità dell’Italia, per la politica filoaraba di Mattei, quella di Moro e di Craxi, l’aereo di Mattei fu sabotato dalla mafia, al servizio degli inglesi dal 1860 e degli americani dal 1945; Moro fu ucciso perché era l’uomo dell’apertura a sinistra, Mario Moretti era collegato ai servizi americani, Edgardo Sogno a quelli inglesi; fu la stagione delle stragi, Ciampi, Andreatta e De Mita lavoravano per svendere l’Italia allo straniero, Napolitano avrebbe seguito il loro esempio.

Abolita la lira, aumentò l’interesse sul debito pubblico perché lo stato non poteva più finanziarsi a costo zero come fanno gli Usa e il Giappone, le grandi imprese italiane non investivano più nelle aziende, ma in titoli di stato che rendevano di più, aumentò flessibilità del lavoro e precariato; negli anni novanta cominciarono le privatizzazioni, così le partecipazioni statali, temute da francesi e tedeschi, quasi scomparvero; la fine dell’Iri fu gestita da Prodi, Andreatta e Amato, il dogma dell’Europa e dell’euro c’è costato caro.

Tutte le banche si dedicavano ad attività speculative, che generavano derivati senza copertura, perciò nel 2007 in Usa il sistema bancario era saltato, le loro perdite superavano il valore dell’economia reale, perciò la Fed, per salvarle, ha trasferito alle banche 17.000 miliardi di dollari. Prima del loro collasso, i profitti bancari erano aumentati con le operazioni speculative, con il QE, le banche centrali fornivano le banche sempre di nuova liquidità, come fa oggi la BCE.

Il divorzio tra Tesoro e Banca d’Italia aveva impedito allo stato di finanziarsi a basso costo, l’ingresso nell’eurozona toglieva alla Banca d’Italia la sovranità monetaria e Fiscal Compact toglieva allo stato il controllo sul bilancio; però il pareggio di bilancio è difficile senza ripresa, al suo posto invece arriva la depressione. Invece bisognerebbe che i tassi d’interesse fossero più bassi del tasso di crescita, in Italia la ricchezza nazionale è molto più alta del Pil, il che è una forma di garanzia per i creditori dello stato.

L’oligarchia internazionale vuole togliere di mezzi gli stati nazionali, facendoli indebitare e infiltrandoli con suoi agenti, usando la corruzione; anche gli Usa paiono preda dei britannici che vogliono aumentare i conflitti e usano la forza militare Usa, mentre la corona inglese vuole ridurre la popolazione mondiale (Galloni); in questo quadro, la Germania si consola con l’esportazione, però la Cina vuole aumentare la domanda interna.

Bisogna contrastare i sicari dell’Italia e le controriforme che hanno azzoppato il paese, gli Usa hanno dimostrato che la moneta non crea sempre spinte inflazionistiche, anche perché la maggior parte di essa è virtuale, cioè elettronica o di conto; bisogna sostenere l’economia reale, contro Bruxelles che obbedisce ai globalizzatori, non si rispetta l’ambiente, né la salute. Andreatta e Ciampi erano garanti per l’Italia del patto massonico per la globalizzazione, insieme a Napolitano, Cossiga, Spadolini e Amato.

In Italia, fino agli anni ottanta, i lavoratori hanno visto migliorare la loro condizione sociale, sono aumentati i salari, ferie e dritti dei lavoratori, è stata adottata una democrazia partecipata e lo statuto dei lavoratori; per paura del comunismo, le classi dominanti hanno ceduto potere e margini di profitto, caduta l’Urss, hanno voluto recuperare privilegi, profitto e potere, la democrazia è stata minata e i lavoratori, traditi dai partiti di sinistra e dai sindacati, sono diventati più arrendevoli.

Nel 1978 il capitalismo si affermò in Cina, con i costi più bassi il paese attirò investimenti esteri, il turbocapitalismo vuole il controllo delle risorse, l’abbassamento dei costi e delle imposte sul capitale, favorisce il falso di  bilancio, elezioni truccate e controllo pagato sulla politica. Portare il salario al livello di sussistenza significa reintrodurre la schiavitù, inoltre, con i conflitti, le multinazionali ricevono grandi profitti con le armi.

Alla fine però tutti gli imperi sono desinati a cadere, perché pochi sguazzano nella ricchezza e tanti nella miseria, nell’inquinamento e nella violenza, oggi un impero invisibile, tramite persone non elette, controlla governo, partiti e media; politici e dirigenti sono nominati perché obbedienti e discreti e rimangono in carica a prescindere dal partito di appartenenza; oggi pare che gli americani abbiano rinunciato alla dichiarazione d’Indipendenza e gli occidentali alla dichiarazione dei diritti, cioè ai vecchi ideali occidentali di eguaglianza e di giustizia.

L’impero occidentale ha imposto la disciplina con il G8, la Nato, la Banca Mondiale, il Fondo Monetario, il WTO, l’OCSE, il TTIP, però oggi, con l’aristocrazia della finanza internazionale e con la globalizzazione, si apre dialetticamente lo spazio per una rivoluzione mondiale, sperando che anche questa non sia manipolata o tele diretta da poteri occulti. Per realizzare il disegno del Nuovo Ordine Mondiale, si è preferito provocare il declino dei parlamenti e degli stati, che hanno sempre meno potere, anche all’interno dei loro confini.

Il terzo emarginato mondo si trova anche nel primo, il secolo XIX era britannico e il XX era americano, il XXI potrebbe essere cinese; una plutocrazia segreta internazionale non è interessata a difendere la sovranità del popolo, il back office dirigenziale è fatto da Usa e Gran Bretagna, dove sono nate le prime Ur logge che hanno creato altre superlogge a loro soggette in tutto il mondo. L’ordine finanziario mondiale non può esistere senza corruzione, violenza e guerra, perché vuole estrarre il massimo di plus valore dagli esseri umani, come si fa con le vacche degli allevamenti intensivi. 

Bisognerebbe essere governati da sovrani illuminati, l’oligarchia massonica dovrebbe essere fatto di superuomini invisibili che dovrebbero lavorare anche per il benessere del popolo bestiame; però le Ur logge sono divise tra loro e al loro interno, alcuni loro rappresentanti sono stati contro l’ancien regime e le sue ingiustizie e contro il potere della chiesa, altri difendono la religione, alcuni sono libertari. Altri sono contrari a estendere l’eguaglianza agli uomini immeritevoli o disubbidienti, cioè sono anche contro il suffragio universale, per alcuni di loro, la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo è velleitaria, mentre altri la difendono.

Il nuovo ordine mondiale dovrebbe fermare l’onda lunga democratica, in genere, i massoni oligarchici sono contro l’autorità immeritata, vogliono il governo dello spirito e della finanza, finanziano opere filantropiche e ritengono la libera muratoria la più giusta delle associazioni. Però i massoni non sono profeti disarmati, alimentano guerre, terrorismo e omicidi e si fanno guerra, si ritengono destinati al dominio mondiale.

Malgrado le loro divisioni interne, aiutati dai loro servitori politici, hanno elaborato un piano per far precipitare le economie delle democrazie occidentali e abrogare la sovranità nazionale e popolare. A causa della dialettica interna, la massoneria è bifronte, non crede al diritto di sangue, però tanti massoni credono ai diritti civili e ritengono che il diritto a governare spetti all’aristocrazia dello spirito, perciò forse un giorno faranno i conti anche con i pupazzi modesti che, al governo, li hanno serviti in cambio di privilegi. 

I massoni, mutuando al pensiero gnostico-valentiniano, che divideva gli uomini in materiali, razionali e spirituali, ritengono che l’umanità sia da perfezionare gradualmente per mano di maestri illuminati. Anche dagli ambienti elitari è nato il fascismo, oggi per gli iperliberisti e i globalizzatori, lo stato è un problema come la democrazia e perciò deve essere indebolito, gli oligarchici si muovono anche per eliminare ogni tipo di sovranità, monetaria, politica, nazionale e personale.

Non vogliono istituzioni funzionanti e controllabili dal popolo, per piegare gli stati, li costringono a reperire risorse nel mercato dei capitali e ad indebitarsi, la BCE vuole solo garantire la stabilità dei prezzi; in Unione Europea una commissione non eletta legifera al posto del parlamento, favorendo politiche recessive, mentre Draghi era intento solo a finanziare le banche. I mondialisti vogliono creare un nuovo ordine sociale, però all’interno del back office esistono lotte di potere per la strada giusta da prendere, oligarchica o democratica.

Con una rinata nobiltà nera (ex vaticana) tornerà la dicotomia padroni-schiavi, trasformando l’uomo in una merce; mentre una minoranza accumula ricchezze, la BCE, stampando banconote, che sono pezzi di carta, e con la moneta virtuale ed elettronica, per conto dei suoi mandanti, ha in mano l’eldorado e può comprasi il mondo. L’abbattimento delle torri gemelle dell’11/9/2001 è stato un complotto, le crisi sono create e risolte secondo i desideri delle logge sovranazionali che vogliono vedere se l’umanità è in grado di reagire alle trame o subire per diventare schiava per mille anni.

Al Qaeda era funzionale alla superloggia tre occhi, ma anche alle superlogge aquila bianca e Burke, però nel 2001 Bin Laden e Al Qaeda passarono alla dipendenza della superloggia Hathor e della Geburah, per recitare un nuovo copione del nuovo ordine mondiale; Berlusconi fu rifiutato dalla Hathor e Renzi dalla Tre occhi. La nuova stagione imperiale era diretta dalla Hathor, dalla Geburah e dalla Amun, forte in medio oriente.

Nel 2004, con un compromesso tra oligarchici e democratici, nacque la super loggia Maat, degli oligarchici facevano parte Hathor, Compass e i guerrafondai della Geburah, alla Maat fu iniziato Obama, però vi confluirono anche Ted Kennedy e Clinton. La crisi Usa del 2008 è stata programmata, come la crisi di alcuni paesi europei del 2011; la Hathor e la Geburah hanno favorito le guerre in Afganistan e Iraq.

In gioco c’era il petrolio iracheno e l’oppio afgano, perciò la Hathor lasciò il medio oriente nel caos, la costruzione europea prevedeva una gestione tecnocratica e oligarchica, la BCE aveva potere di vita e di morte sugli stati, senza dover rispondere a un potere politico; con la crisi degli spread, non ha fatto il prestatore di ultima istanza agli stati, come fanno le banche centrali, la troika lavorava solo al servizio delle logge sovranazionali e dell’alta finanza.

Il programma, secondo il dogma dello stato minimo, chiedeva riforme strutturali, che era una definizione ambigua, rigore nei conti pubblici, aumento delle tasse e dell’età pensionabile, diminuzione del costo del lavoro e sua precarizzazione, inoltre privatizzazioni, diminuzione del welfare e dei servizi pubblici, praticamente ciò che è stato richiesto all’Italia e alla Grecia. Per l’oligarchia, la democrazia deve essere formale, mentre il vero potere deve appartenere agli spiriti elevati e in parte a quelli che li servono, l’élite sa maneggiare bene il denaro che, in realtà, non ha nessun valore intrinseco.

Nel 2006 l’egemonia della Hathor era sfumata ed era il momento della tre occhi, di Pan Europa, Compass, Burke, Babel, Der Rring, Tao Lodge, con il fine di attuare un nuovo secolo europeo e realizzare un nuovo feudalesimo, con al vertice massoni privi del lignaggio del sangue, un modello da esportare negli altri continenti e ispirato all’oligarchia comunista cinese; Monti doveva solo destabilizzare l’Italia, senza spargimento di sangue, senza fisime democratiche ed egualitarie.

Però ci fu il risveglio della democratica Paine e del Grande Oriente Democratico Italiano, che cercarono di spingere Obama a una svolta rooseveltiana; dietro le recenti manifestazioni studentesche di Hong Kong c’è lo zampino di logge cinesi e della Paine, mentre la Hathor è tornata in scena con la nascita dell’ISIS da essa patrocinato. Dopo due secoli di dominio democratico, gli oligarchici avevano ripreso l’iniziativa; l’Europa è un laboratorio e la Grecia e l’Italia un laboratorio nel laboratorio, vogliono trasformare i cittadini in sudditi degli aristocratici di spirito; se si fossero creati gli eurobond, sarebbe cessata la speculazione sui titoli a causa dei differenziali degli spread.

Vogliono puntare sulle privatizzazioni e su una manodopera immigrata a buon mercato e arrendevole e trasformare i cittadini in sudditi; Enrico Letta è legato all’OPUS Dei e alle organizzazioni paramassoniche, a Vaticano, Bruxelles, Francoforte e Berlino; Schauble, ministro delle finanze tedesco, è un massone reazionario e intransigente, tuttavia è elogiato dalla nostra informazione.

In Francia sono state bloccate le riforme elettorali promesse da Hollande, Matteo Renzi vorrebbe essere iniziato alla superloggia tre occhi, ma non si fidano di lui, come non si fidavano di Berlusconi, anche se li hanno utilizzati entrambi; a questa loggia sono iscritti Napolitano, Draghi, Schauble e Lagarde; credono che Renzi sia un arrivista spregiudicato, un voltafaccia ambizioso, in realtà, ritengono di non poterlo controllare, cioè che è poco obbediente; ma Renzi, come Berlusconi,  non è peggiore di tanti politici europei al servizio della nomenclatura, perciò Renzi, sentitosi rifiutato, ha chiesto l’affiliazione alla superloggia Leviathan.

Secondo Rino Formica, Renzi porta avanti il programma di Rinascita democratica di Gelli, il quale si uniformava al testo del 1975 sulla crisi della democrazia, redatto dalla commissione trilaterale, dipendente dalla superloggia tre occhi. Sono stati massoni i presidenti italiani Einaudi, Saragat, Cossiga, Ciampi e Napolitano, furono sostenuti dai massoni Leone e Pertini; Mario Draghi, uomo di fiducia delle superlogge reazionarie e dell’alta finanza,  è tra i massimi responsabili della governance europea.

Nel 2012 il massone democratico Hollande, del Grande Oriente di Francia e della loggia Lassalle, appoggiato dalle superlogge Paine e Montesquieu, prevalse sull’oligarchico Sarkozy della superloggia Hathor, legato alla Cia; sono stati i massoni a creare le istituzioni internazionali, il mondo politico moderno è stato creato dai massoni, con tutte le libertà; dal novecento e soprattutto dagli anni sessanta i massoni oligarchici hanno voluto la rivincita.

Poiché l’Italia era un paese in bilico tra comunisti e clericali, i massoni italiani, condannati ufficialmente dalla chiesa, dal fascismo e dal comunismo, grazie a un’informazione asservita ai potenti e alla legge che vietava le associazioni segrete, vivevano nascosti; i comunisti si dichiararono contro la massoneria, eppure erano stati massoni Bauer, Marx, Engels, Lenin, Stalin, Trotsky.

I libri di storia italiani hanno parlato solo di carbonari, che erano però massoni; anche alti dirigenti fascisti erano stati massoni, la tendenza a nascondersi dei massoni italiani è stata aiutata dall’informazione, comunque, la legge italiana, ereditata dall’era fascista, proibiva le società segrete; tuttavia, dopo la seconda guerra mondiale, praticamente la massoneria nazionale non era più segreta e se ne conoscevano anche degli iscritti, era infiltrata dalla polizia e dai servizi, ma, per i cittadini, l’informazione non ne parlava.

Le superlogge oligarchiche tedesche sono Der Ring, cui sono iscritti Draghi e Schauble, mentre la Merkel fa parte della Golden Eurasia, della Valhalla e della Parsifal, le quali favorirono l’avvento del nazismo, appoggiate dalle superlogge oligarchiche anglo-americane; i tedeschi sono manipolabili, invece gli italiani, a causa della presenza della chiesa, sono ipocriti, il nazismo fu finanziato da massoni oligarchici angloamericani.

In Italia la massoneria fu messa fuori legge dal fascismo, ma il Gran Consiglio era composto, quasi esclusivamente, di ex massoni, il fascismo fece la stessa cosa con la mafia, ne combatté la base e ne tesserò il vertice; gli stati, dal tempo delle corti dei miracoli di Venezia, Parigi e Londra, per tutelare le massime autorità, hanno sempre collaborato con l’alta criminalità. Il nazismo fu bloccato dal massone progressista Roosevelt, la Merkel aveva il progetto di destrutturare i paesi europei, controllandone i governi, era indifferente alla sorte dei cittadini europei.

I tedeschi, con le loro eccedenze commerciali, si godono i dividendi delle privatizzazioni d’industrie europee acquistate a prezzi stracciati; il francese Hollande è stato acquisito dalla Germania, per cui,  si è mosso in continuità con il reazionario Sarkozy. Se si vuole salvare il concetto di Unione Europea, bisognerebbe dare più potere al parlamento europeo e fare gli Stati Uniti d’Europa, favorendo una politica europea più solidale; i politici di successo sono predicatori laici al servizio del governo occulto, Hollande, durante la campagna elettorale, era contro l’austerità, poi ha proposto di tagliare la spesa di 50 miliardi di euro in due anni.

Draghi ha finanziato con bassi interessi le banche, controllate dai soliti ignoti, le quali hanno comprato industrie e servizi di paesi in crisi; mentre in occidente tramonta l’ideale democratico, in Cina, la superloggia democratica Tao Lodge promuove la democrazia e la sovranità popolare, questa superloggia ha favorito le manifestazioni di Hong Kong. Nel 2013 Al Qaeda si è trasformata, in Isis, Al Baghdadi fu imprigionato, liberato e iscritto dalla loggia Hathor, diretta da George Bush che, con Geburah, Der Ring e Amun, in un accordo anglo americano e tedesco, puntava alla destrutturazione oligarchica dell’Europa, per cinesizzare e feudalizzare l’area euroatlantica.

Massone di rilievo della Hathor è Erdogan, nel 2010 scoppiò la primavera araba, sembrava una sollevazione spontanea, in realtà, tramavano la Hathor, Geburah, Compass, Amun, Der Ring; generalmente, i capi politici e militari tengono celati i grembiulini massonici, cioè un po’ di segreto massonico esiste in tutti i paesi; la Hathor dirige gli eventi, se avesse voluto, Obama, di razza scura, avrebbe potuto sbaragliare l’Isis, invece ha bombardato le abitazioni civili.

Tra le superlogge aristocratiche, ci fu anche lo scontro tra aquila bianca e tre occhi, il golpe cileno del 1973 fu voluto dalla tre occhi e dalla Hathor, nel 2014 nacque il califfato di Baghdadi, sostenuto da Hathor, Geburah e Der Ring, cioè anche dalla massoneria aristocratica tedesca e degli emirati arabi, d’accordo con superlogge oligarchiche inglesi e americani, alle quale però partecipano personaggi di rilievo di tutto il mondo.

II fine  potrebbe essere, con il benestare anglo americano, cioè dei loro servizi segreti e delle loro superlogge aristocratiche, aperte a tutta la crema plutocratica del mondo, la dominazione tedesca in Europa e la globalizzazione angloamericana nel mondo, senza democrazia, libertà e diritti; ora pare che, oltre che in Ucraina e medio oriente, anche in Italia, grazie ai suoi governi fantoccio, si stia giocando il destino del mondo (fonte: Massoni – le Ur-Lodges - di Gioele Magaldi - Ediz. Chiarelettere).

Le società segrete sono assai antiche, esistevano in Egitto, in Grecia e a Roma, erano partiti segreti rivoluzionari che si opponevano a governi autoritari ed erano costrette a nascondersi, è accaduto anche alla massoneria. Come lo stato ha nel DNA la mafia, i partiti o fazioni hanno nel DNA le società segrete, perciò a volte sono extraparlamentari, rivoluzionari e armati; anche la mafia è una società segreta. Anche in Africa sono esistite società segrete, parlo degli uomini leone, degli uomini pantera e degli uomini leopardo, confinati nelle fitte foreste di Congo, Ruanda e Uganda.

Dal 1920 al 1930 gli adepti africani, erano sottoposti a un rito, avevano maschere delle belve, pelli degli animali, erano dipinti a macchie come i leopardi e avevano degli strumenti per simulare le zampate con le unghie delle belve; prima di compiere i riti d’iniziazione, i Mau Mau si spogliavano degli oggetti di fabbricazione europea. I giovani erano sottoposti a dolorose iniziazioni.

Erano una reazione di difesa dei negri di fronte all’avanzata e alla potenza dei bianchi; in genere, le società segrete, come i partiti, sono state minoritarie in partenza, rispetto allo stato, e perciò tramavano nell’ombra, erano perseguite.

queste società segrete erano, per altri versi, simili alle società terroristiche, così nacquero gli uomini pantera, gli uomini leone, gli uomini caimano e gli uomini coccodrillo. Erano tutti animali temuti dagli indigeni e venerati da tempo immemorabile, fin dalla nascita del totemismo; queste società segrete erano organizzate in bande feroci ed erano spinte all’azione da riti cruenti.

Anche le società segrete moderne, come la massoneria, hanno i loro riti e i loro simboli, i cavalieri del Tempio o Templari o di Cristo sorsero in Terrasanta per proteggere Santo Sepolcro e pellegrini, divennero banchieri dei re e furono distrutti, per cupidigia, da re Filippo IV il bello, nel 1310 furono bruciati vivi da Filippo IV e l’ordine fu sciolto da Clemente V. All’inizio non erano una fratellanza occulta, ma una società di mutuo soccorso, fratellanze e società di mutuo soccorso sono dei modi di nascita dei partiti e delle società segrete, per proteggere e favorire i membri e per ricercare potere e ricchezza.

Alla fine del 1200 i templari erano migliaia sparsi per l’Europa, con castelli e ricchezze, erano uno Stato nello Stato, che è un’altra caratteristica delle mafie, delle società segrete e dei partiti. Come tutte le società e i club importanti, avevano privilegi, esenzioni e immunità e potevano essere giudicati solo dal papa. Come la chiesa, i templari ricevevano donazioni, avanzarono nella scala sociale, economica e di potere e misero da parte il voto di povertà e conservarono solo l’obbedienza, sulla quale si costruiva la gerarchia e l’organizzazione.

Come ebrei e italiani, si fecero banchieri, perciò non seguirono più il comandamento del divieto dell’usura, la stessa attività bancaria li costringeva al segreto, la loro iniziazione era segreta, come quella della mafia e della massoneria, avevano riti e simboli suggestivi, mutuati dalla massoneria. I Templari subirono la stessa sorte in Francia, Spagna e Inghilterra, però i superstiti arrivarono, con le loro ricchezze mobili, prima in Portogallo e poi in Scozia, dove nacque la massoneria speculativa di rito scozzese. Nel 1717, in Inghilterra nacque la massoneria speculativa moderna.

Seguendo le tracce della Federal Reserve americana, anche la banca centrale europea, per evitarne il collasso, ha concesso prestiti alle banche per centinaia di miliardi di euro, a breve termine ed al tasso dell’1%; la rivista Economist della City di Londra, posseduto dal finanziere  Rothshild, ha affermato che,  per costringere i paesi europei a pagare i loro debiti esteri e a non reintrodurre il protezionismo,  occorrerebbe una dittatura europea.

L’11.6.2010 il presidente della commissione europea, Barroso, ha minacciato i paesi europei  membri della UE di un colpo di stato militare se non si fossero applicate le misure d’austerità proposte dalla commissione per salvare le banche. Intanto dall’America Rockefeller fa sapere che, per tutelare l’ambiente, occorre ridurre la popolazione terrestre a due miliardi, cosa che si può fare solo con l’inquinamento, con la cattiva medicina e con la cattiva alimentazione, le guerre non bastano a tale fine.

Coma si sa, per i globalizzatori il liberismo è un dogma, a tale fine, aiutati da accademici e giornalisti prezzolati, hanno favorito anche la delocalizzazione d’industrie all’estero, dove la manodopera costa meno, favorendo così la decadenza economica dell’occidente; il collasso delle famiglie, delle piccole imprese e degli stati nasce con il loro indebitamento, che favorisce la reintroduzione dalla schiavitù, infatti, si può lavorare gratis sia quando si nasce schiavi che quando bisogna rimborsare un debito. In  generale, si tolgono risorse ai sudditi con le imposte, emettendo banconote e facendo lievitare il debito dello stato e dei cittadini.

A causa dei disordini, anche  l’austerità favorisce la dittatura, come avvenne in Europa dopo la grande depressione degli anni trenta; sembra una beffa, i governi hanno espanso il debito statale per salvare le banche che hanno sempre speculato su risparmiatori e  piccole imprese,  poi sono stati costretti ad abbassare il livello di vita della popolazione perché la commissione europea chiede programmi d’austerità; contemporaneamente, la situazione deficitaria dei bilanci dello stato,  favorisce anche  l’inflazione che è destinata ad esplodere.

Pur non facendo parte della moneta unica, Londra manovra dietro la politica economica dell’eurozona, in quel paese ha sede la massoneria mondiale e Londra ha sempre ordito complotti  fin dal 1700, a spese di europei e americani, è lì che esiste la testa del serpente, che però non è fatta solo da ebrei, ma dalla crema mondialista, mentre alcuni ebrei sono solo dei prestanome; lo scopo è dare vita ad una nuova aristocrazia mondiale e seppellire la democrazia.

Per quelli che credono ancora possibile una riforma del sistema economico, si afferma che  bisogna separare le banche d’affari speculative da quelle commerciali, proibire la negoziazione di derivati e tutelare i depositi in  conto corrente; tuttavia in nessun  paese del mondo i governi obbediscono ai cittadini, ma obbediscono all’élite e alle lobby, la democrazia è una farsa. Oggi le riforme si possono fare solo togliendo diritti ai cittadini e favorendo le speculazioni di grandi gruppi, in USA la riforma sanitaria del presidente Obama ha favorito più l’industria farmaceutica che le assicurazioni private; la politica dei governi è dettata dai grandi cartelli, controllati dai soliti ignoti.

Il progetto del Nuovo Ordine Mondiale o NWO è all’ordine del giorno dei summit segreti, come quelli di Davos, superprotetti dalla polizia, del gruppo Bilderberg che è una  supercupola massonica, ai quali partecipano regolarmente direttori ed editori delle più grandi testate giornalistiche del mondo, che poi non informano i lettori dei contenuti di queste riunioni. Il 3 giugno 2010 c’è stata a Barcellona un’altra di queste riunioni, per gli italiani era presente l’amministratore delegato della Telecom Italia, Franco Bernabé.

Altri membri italiani del Bilderberg sono stati Giulio Tremonti, Romano Prodi, Tommaso Padoa Schioppa e Mario Draghi, indipendentemente dal fatto che facciano parte di maggioranza o opposizione; il potere vero ma occulto sa che i suoi uomini vanno piazzati nella  maggioranza, nell’opposizione, nella stampa, nelle università, in magistratura, in polizia, a capo di grandi imprese e nella Banca Centrale, perché ha bisogno di persuasori occulti che lo spalleggiano, a tale fine li remunera profumatamente.

Uno dei padri del Bilderberg è Brzezinski, naturalmente  favorevole al governo mondiale, i fautori del Nuovo Ordine Mondiale vogliano abbassare il tenore di vita delle popolazioni con misure d’austerità e nuove tasse; è utile ricordare che al vertice della massoneria modera vi è il duca di Kent,  parente della regina d’Inghilterra Elisabetta II, mentre suo marito Filippo d’Edimburgo era presidente del WWF.

Lo scopo di questi summit è creare una nuova aristocrazia che governi il mondo e bandisca le democrazie difettose, della cricca dell’oligarchia finanziaria fanno parte i banchieri centrali che hanno chiuso gli occhi davanti alla crisi finanziaria che si stava preparando; ora acquistano titoli di stati emessi dagli stati dell’eurozona, senza che i cittadini siano informati adeguatamente. Questi banchieri centrali hanno regalato liquidità alle banche che avevano speculato con i sub-prime e non pagheranno  per la loro mancanza di vigilanza, come si fa ancora a credere nella giustizia.

La mafia è sempre stata diretta dalla massoneria, i giuramenti mafiosi sono identici a quelli massonici, a volte nuove mafie si scontrano con vecchie mafie e lo stato opera in accordo con la vecchia mafia per far fuori la nuova; lo stato collabora con gruppi mafiosi per la ragion di stato e per affari sporchi, la mafia non  potrebbe esistere se non fosse tollerata da politica, polizia e parte della magistratura; in Sicilia, la loggia massonica di rito scozzese dei cavalieri del Santo Sepolcro era frequentata dall’élite della società, da nobili, da vescovi e da capi mafiosi.  

Il Principe siciliano massone Alliata di Montereale, iscritto alla P2,  fu l’anello di congiunzione tra massoneria  e mafia; su ispirazione del Principe Alliata, il bandito Giuliano, controllato dalla mafia e dai suoi mandanti aristocratici agrari e massoni, organizzò la strage di Portella della Ginestra, pare che il principe abbia anche goduto di una visita della regina Elisabetta II. Alliata di Montereale fu coinvolto anche in un tentativo di golpe, a Trapani esisteva la loggia Gladio a cui partecipavano i servizi.

I cavalieri del Santo Sepolcro erano cavalieri di Malta che erano legati a un giuramento a favore del papa, risalenti al tempo delle crociate;  la mafia e l’Inghilterra sostennero l’impresa dei mille di Garibaldi e nel 1943, per appoggiare lo sbarco degli americani in Sicilia, Alliata aveva contribuito alla mobilitazione di massoni e mafiosi; la loggia Comunicazione era forse una propaggine della superloggia di Montecarlo. Allora la Trade Devlopment Bank era il braccio operativo degli agenti della corona inglesi, nati nel 1833 per seguire gli affari coloniali della corona.

Ancora oggi, gli agenti della corona forniscono armi a paesi esteri e fomentano complotti e rivoluzioni; la Trade Devlopment Bank faceva traffico d’armi e stupefacenti, era in rapporto con Calvi e con Gelli, fino a che, con la fine di questi, gli agenti della corona non decisero di  appoggiarsi alla banca BCCI pakistana, che faceva affari sporchi e perciò fu costretta a chiudere, a causa degli scandali.

Le agenzie di rating come Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch hanno rapporti incestuosi con banche e organismi finanziari, da quali sono controllati,  che dovrebbero controllare prima della loro valutazione; il fatto è che queste agenzie americane sono società private e società per azioni, perciò ricercano il profitto e hanno partecipazioni in corporazioni e banche. Crisi sistemiche sono state causare da giudizi prezzolati di queste agenzie che hanno favorito anche le speculazioni sulla lira.

Oggi queste agenzie sfornano rating sulla solvibilità degli stati sovrani, dopo aver favorito indirettamente banche speculative, derivati, sub-prime e obbligazioni strutturate, in tal modo sono stati venduti titoli bidone anche ai fondi pensione americani;  assieme alla banche centrali e alle banche d’affari, queste agenzie di rating sono tra i maggiori responsabili della crisi economica globale che ha arricchito pochi e impoverito molti, riducendo la solvibilità degli stati e procurando nuovi sacrifici ai cittadini.

Alan Greespan, ex governatore della Federal Reserve, favorì lo sviluppo del credito al consumo, anche con garanzia ipotecaria, in pratica l’indebitamento delle famiglie con scarso reddito, al tasso di favore dell’1%; contemporaneamente, il resto del mondo, con le rimesse in dollari,  finanziava i consumi americani ed il tesoro americano, dopo che la finanza americana aveva deciso di delocalizzare all’estero le industrie, riducendo base produttiva del paese e capacità di domanda dei lavoratori, mentre la bilancia commerciale del paese era in deficit.

Poi la finanza creativa inventò i derivati che hanno raggiunto il valore di 12 volte il PIL mondiale, questi sono carta straccia, mentre dovrebbe essere fatta ripartire l’economia produttiva; con la distruzione dei derivati ne scaturirebbe però la perdita da parte di quelli che li posseggono. Da ricordare che le tre società di rating hanno emesso giudizi di massima affidabilità  su questi prodotti, come sulla banca Lehman Brothers che è fallita.

La cupola finanziaria è composta da banchieri centrali, banche d’affari e agenzie di rating, la connivenza degli organi di controllo delle banche centrali ha travolto milioni di risparmiatori, in Italia con i casi  Cirio, Parmalat e bond argentini; tra gli enti locali, il comune di Napoli è stato il primo ad entrare  nella trappola dei derivati, ne sottoscrisse per 300 miliardi di lire, rastrellati dalla Banca d’affari Merrill Linch; in precedenza, i comuni erano controllati dal Coreco, poi soppresso, e si finanziavano alla Cassa Depositi e Prestiti, perciò non potevano incorrere in queste disavventure.

A causa della situazione del bilancio dello stato e dei suoi sprechi e privilegi, i creditori dello stato e degli enti locali aspettano i pagamenti delle forniture ed i rimborsi fiscali, però i ritardi nei pagamenti avvengono anche da parte delle grandi imprese nei confronti delle piccole; sembra che  lo stato o una mano estera voglia ammazzare la nostra economia, non solo con  le tasse, fortuna che esiste il lavoro nero e l’evasione fiscale.

In questi anni c’è stato il massimo di trasferimento di ricchezza verso le  banche e le assicurazioni ed oggi le prime si dicono insolventi. Come faceva Guido Carli, che si lamentava che gli italiani sono ingovernabili, anche Mario Draghi predica sacrifici per i lavoratori ed i pensionati,  però la Banca d’Italia ha troppi dipendenti, visti i trasferimenti di funzioni alla BCE e l’abolizione della tesoreria unica per gli enti locali; questi dipendenti costano in media oltre 100.000 euro l’anno.

Oggi in  Italia il riciclaggio si fa anche grazie all’asse Londra-San Marino-Vaticano, siamo alla fine dell’economia dei consumi e dello stato dei diritti; l’accordo di Pomigliano D’Arco con la Fiat violava i diritti inviolabili sanciti dalla costituzione, in materia di tutele sul lavoro e sciopero. Eppure, per favorire l’occupazione, bisognerebbe ridurre l’orario di lavoro, abolire lo straordinario, il doppio lavoro, il lavoro dei pensionati e favorire il turnover, invece di procrastinare l’età per la pensione, cosa fattibile perché il bilancio dell’Inps è stato generalmente attivo ed i contributi dell'Inps e dell'Inail sono a destinazione specifica e non dovrebbero essere usati per sanare i buchi del bilancio dello stato.

Gli ottimisti affermano che, alla luce della costituzione, domani qualsiasi giudice avrebbe potuto invalidare l’accordo con la FIAT, però non è sempre vero che i giudici sono attenti ad applicare la legge, spesso girano la testa dall’altra parte, lo hanno fatto tante volte per proteggere le banche, contro le quali erano state presentate migliaia di denunce; parte della magistratura è collusa fino al collo con il potere.

Si afferma che la prima parte della costituzione  tutela diritti inviolabili, non derogabili da contratto e non soggetti a procedure di revisione costituzionale, ignorando che dal 1945 parlamento, presidente della repubblica, corte costituzionale e corte di cassazione hanno provveduto a conservare leggi anticostituzionali ed a crearne di nuove; la costituzione è un grande bluff e un inganno, è usata dalla classe politica come un feticcio, essa è sempre pronta a calpestarla; il diritto del lavoro, la legge sulla stampa  e il diritto tributario da tanto tempo hanno ereditato dal fascismo numerose norme anticostituzionali e lesive dell’art. 3; è fatale, pare che in Italia una legge ordinaria cattiva prevalga tuttora su una legge costituzionale buona.

Dal 2001 al 2006, in Italia  sono stati dossierati dal Sismi magistrati, giornalisti e politici, si è imposto il segreto di stato  in ambiti non costituzionalmente ammissibili ed a finalità estranee  allo stato, lo stato ha ordinato intercettazioni contro cittadini inconsapevoli, violando la loro privacy; pare che questo stato non accetta le intercettazioni autonome della magistratura, ma ispira quelle illegali  della polizia, da ricordare che le leggi di polizia fasciste non sono state abrogate.

L’economia sommersa nasce dall’evasione fiscale e dalle attività criminali e  illegali, perciò la pressione fiscale reale è maggiore per chi paga le tasse; la lotta all’evasione dovrebbe essere anche un problema di giustizia distributiva delle tasse, perché lo stato non dovrebbe incassare più del 40% del reddito nazionale in tasse; da ricordare però che lo stato si è date anche norme per favore i contribuenti amici,  parlo dell’elusione fiscale o evasione legale.

Pare che in Italia i mafiosi posseggano 1000 miliardi di euro di beni, però ne possiedono tanti altri all’estero, dove i loro investimenti da riciclo sono bene accetti; in Italia il riciclaggio si fa soprattutto a Milano che è la principale piazza finanziaria, il che dimostra che il riciclaggio si fa soprattutto con l’aiuto delle banche che indirizzano i soldi anche verso i paradisi fiscali.

Sembra che in occidente gli unici affari floridi siano quelli della mafia, che non è solo italiana, dagli anni ’80 nella costa spagnola del Sol investe anche la criminalità britannica, fu Francisco Franco che  favorì lo sviluppo urbanistico della Costa del Sol, la criminalità britannica si appoggia sulle banche off-shore di Gibilterra;  anche gli irlandesi hanno una rete criminale in 20 paesi. La mafia russa è fatta anche di georgiani, curdi, armeni, ucraini e ceceni; a Cipro, il porto di Limassol è gestito dai russi, pare che la mafia cecena abbia trattato con Bin Laden e  Mossad anche la vendita di plutonio.

Oggi in Italia la mafia gestisce supermercati, ipermercati, centri commerciali, mercati ortofrutticoli e case da gioco, il Vaticano e la CEI sono in rapporti d’affari con la mafia, le banche nazionali dipendono dal Vaticano e quelle locali dai vescovi; queste banche, oltre a favorire il traffico di armi, riciclano anche denaro mafioso, lo hanno fatto Banco di Roma, Banco Ambrosiano e IOR, travolte dagli scandali. Il fatto è che il denaro non puzza mai e tanti lo vogliono, poco importa da dove provenga.

STATO E MAFIA

Da tempo si sa che la criminalità organizzata, in tutto mondo, ha controllo di parte del territorio dello stato, controlla quartieri cittadini, partecipa alla lotta politica ed è  ospitata a palazzo; era vero anche nell’ottocento, sia a Londra, che a Parigi, a New York e a Napoli. Le corti dei miracoli di queste città sono state zone cittadine franche appaltate dallo stato alla criminalità, la quale però rendeva anche dei servigi allo stato, per il quale era più importante contrastare le forze sociali centrifughe che la mafia; anzi, si serviva della mafia per prevenire rivoluzione, rivolte, devoluzioni territoriali e disgregazione sociale.

I piemontesi realizzarono la conquista del sud d’Italia con l’aiuto della mafia, poi i Savoia riconoscenti concessero a dirigenti mafiosi posti in parlamento e intestarono loro strade e piazze; prima dell’unità a Napoli, il capo camorrista Liborio Romano era anche a capo della polizia borbonica, poi Garibaldi lo fece ministro del suo governo provvisorio a Napoli; dopo l’unità, furono mafiosi Francesco Crispi e Vittorio Emanuele Orlando.

In generale, la mafia è stata corrispondente dello stato e, fino ad un certo punto, protetta e utilizzata per operazioni sporche, in raccordo con polizia e servizi segreti; con lo stato ha scambiato dei favori, però è stata anche concorrente e competitiva con lo stato, nel senso che, essendo legalmente contribuente unico, lo stato pretendeva di riscuote monopolisticamente imposte, mentre la mafia, in un’ottica liberista, mirava a riscuotere il pizzo, che era la stessa cosa.

Il mestiere di mafioso rende ma è anche rischioso, infatti, i mafiosi cessano la loro esistenza a causa conflitti interni o con lo stato; se possono conservare il loro patrimonio, non vedono negativamente un periodo di carcere. Tramite gli avvocati a colloquio, visite di parenti o smartphone, dal carcere fanno arrivare ordini all’esterno; quando sono vecchi, per salvare la faccia, lo stato li pensiona, stabilendo per loro un periodo di reclusione, mentre il loro ruolo di comando passa ad altri.

Numerose inchieste giudiziarie, al tempo di Sindona, Calvi e Gelli, hanno evidenziato i rapporti tra mafia, massoneria, chiesa, politica, affari, servizi segreti; la mafia usa corrompere politici magistrati, alti funzionari e polizia; tanti politici italiani sono stati collusi con la mafia o uomini d’onore, i quali sono sempre alla ricerca di un collegamento con il potere.

Nel 1943 il siciliano Frank Gigliotti, massone e mafioso, durante lo sbarco americano in Sicilia, era in collegamento con i servizi segreti americani. Nel 1945 Salvatore Giuliano  fu reclutato dal movimento separatista, ricevette denaro dagli americani, ebbe il grado di colonnello e armi, attaccò cinque caserme di carabinieri, svaligiò un treno; aveva ucciso poliziotti, faceva mercato nero, rapine, sequestri, però era protetto dagli uomini d’onore ed era stato anche iniziato alla mafia, che era solita anche tassare Giuliano sui proventi dei suoi sequestri.

L’ispettore dei servizi segreti italiani Ciro Verdiani, che doveva arrestare Giuliano, ne aveva protetto la latitanza e spesso invitava a cena Giuliano e Michail Stern, agente segreto americano che aveva un lasciapassare per incontrare a suo piacimento Giuliano.  Gli americani liberarono anche dei mafiosi detenuti nel carcere di Favignana;  Charles Poletti, governatore militare alleato in Sicilia, nominò diversi mafiosi sindaci, consulenti e interpreti degli alleati.

Il 7/7/47 Frank Gigliotti propose a Giuseppe Saragat di utilizzare il bandito Giuliano, contro i comunisti e i contadini che volevano togliere la terra ai latifondisti; allora i mafiosi erano al vertice del caporalato dei latifondisti. Poiché i contadini volevano la riforma agraria e occupavano i latifondi, per reazione si arrivò, alla strage di Portella Della Ginestra del 1947, ordinata dalla mafia e in particolare dal principe massone Gianfranco Alliata di Montereale, fu eseguita da Giuliano, che fece assassinare 38 contadini.

A volte la mafia aveva protetto e utilizzato i banditi, altre volte li aveva consegnati alla polizia,  con l’Italia alleata degli Usa, dal 1946 il separatismo era in declino, scaricato dalla mafia e dagli americani; grazie alla collaborazione tra mafia e polizia, i banditi furono catturati o uccisi, mentre la mafia appariva forza dell’ordine in Sicilia. Con l’aiuto della mafia, membri della banda Giuliano caddero nelle mani della polizia, però nel 1948 Giuliano si vendicò, uccidendo cinque mafiosi, tra cui il boss di Partinico. Giuliano confessò al senatore Girolamo Li Causi  che era stato appoggiato dal ministro degli interni Mario Scelba e aveva avuto rapporti con il capo della polizia locale e con rappresentanti del governo americano.

Nel 1950 il residuo della banda di Giuliano fu catturato e Giuliano fu ucciso, probabilmente su mandato di altri, da suo cugino Gaspare Pisciotta, che era suo luogotenente; al processo di Viterbo, Pisciotta affermò che banditi, polizia e mafia erano soliti cooperare, al magistrato inquirente disse che poteva rivelare cose scottanti, perciò il 9.2.1954 fu avvelenato in carcere con una tazza di caffè.

Il giudice Ferdinando Imposimato ha scritto un libro, dal titolo: “Doveva morire”, che tratta dell’assassinio da parte delle brigate rosse Aldo Moro, dopo 14 anni dalla sua morte, si fece luce su fatti rimasti sconosciuti anche ai magistrati. Se vogliamo credergli, disse che i mandanti del sequestro erano stati i servizi segreti dell’est comunista, che usavano il terrorismo per destabilizzare l’occidente; anche in Germania c’erano stati attentati e sequestri ad industriali e politici. Il terrorismo è stato sempre uno strumento della politica; il KGB  era il mandante di brigate rosse, Eta, Raf, Fplp, Ira, cioè di diversi movimenti marxisti o nazionalisti, armava i terroristi e li addestrava; però anche gli Usa hanno poi seguito questa strategia, non solo in Italia.

In cambio della liberazione d’alcuni brigatisti, la democrazia cristiana avrebbe potuto liberare Moro, cioè trattando e facendo delle concessioni, come anni dopo fece con la liberazione di Ciro Cirillo, assessore campano ai lavori pubblici; in realtà, siccome Moro voleva l’apertura ai comunisti, malvista da Usa e URSS, si decise di sacrificarlo. Avvenne ciò, malgrado alcune spie infiltrate dai servizi segreti tra i brigatisti, avessero fatto conoscere i covi delle brigate rosse ed il luogo in cui era custodito Moro, dopo il sequestro.

Moro fu sacrificato e, com’è accaduto ai capi mafiosi scaricati e pensionati dallo stato, il suo memoriale sugli scandali di stato in parte spari; durante il sequestro Moro, il ministro dell’interno Cossiga era a capo del comitato di crisi creato allo scopo, Cossiga non voleva la liberazione di Moro, non voleva fare concessioni ai brigatisti e sapeva che questi, senza contropartite, lo avrebbero sacrificato. I membri del comitato di crisi erano uomini dei servizi segreti italiani, della P2, agenti della CIA e del KGB; i servizi, in Italia, Russia e Usa, erano spesso in rapporto  con la mafia, né la CIA, né il KGB volevano il PCI al governo in  Italia.

Un falso comunicato del 16.4.1978 di Moro prigioniero era stato preparato da Antonio Chicchiarelli, della Banda della Magliana,collegato ai servizi segreti del generale Sontovito; Chicchiarelli era legato a Danilo Abbruciati, della Banda romana della Magliana, vicina al Vaticano, ed al mafioso Domenico Balducci, pure legato a Santovito, tanto da usare un aereo dei servizi segreti per i suoi spostamenti.

L’accenno a Moro sembrerebbe una digressione dal tema sulla mafia, però Imposimato ricorda che dopo molti anni dalla morte di Moro, si è saputo che il  boss della criminalità milanese Francis Turatello, d’accordo con il mafioso Tommaso Buscetta, avrebbe voluto salvare Moro, però la Democrazia cristiana bloccò i contatti allo scopo e, Turatello, a causa del suo interessamento, fu ucciso dal mafioso Luciano Liggio, forse su mandato della CIA.

Il 17.3.1978, nella tenuta del mafioso Michele Greco, si era riunita la commissione o cupola o governo della mafia o Cosa Nostra, fatta da Badalamenti, Bontate, Greco, Rijna, Pippo Calò e Bernardo Provenzano, con la proposta d’iniziative per liberare Moro. Bontate e Badalamenti rappresentavano l’ala moderata, Rijna, Pippo Calò e Provenzano quella del corleonesi, favorevoli allo scontro con il potere politico centrale.

Per Cosa Nostra, le brigate rosse erano una sfida anche alla mafia, comunque, Buscetta, Nino Salvo, Ignazio Salvo e Bontate proposero di fare il possibile per liberare Moro, perciò la commissione  diede incarico a Buscetta, allora detenuto, in rapporto d’amicizia con alcuni brigatisti,  di prendere i contatti con i brigatisti Renato Curcio e Alberto Franceschini, pure detenuti. Da ricordare che allora erano membri della P2 i capi mafiosi Michele Greco, Stefano Bontate e Pino Mandalari.

Con falsi documenti, Giovanni Bontate incontrò Buscetta, recluso al carcere di Palermo, e si decise di farlo trasferire al carcere di Torino, dove erano reclusi i capi storici delle brigate rosse; prima considerazione, la mafia ha rapporti con i dirigenti del ministero di Grazia e giustizia che decide sui trasferimenti dei detenuti. L’indisponibilità della DC a liberare Moro, bloccò l’operazione, a Roma  il mafioso Pippo Calò era legato al mondo della finanza e della politica  ed era diventato il vero capo della banda della Magliana, che aveva entrature anche in Vaticano, il quale usava riciclare denaro sporco tramite la sua banca IOR e con la mediazione di Sindona e Calvi.

Pippo Calò, grazie alle sue relazioni politiche, comunicò a Stefano Bontate che i dirigenti della DC non volevano Moro libero, perciò Bontate, Nino e Ignazio Salvo ritornarono sui loro passi. La democrazia cristiana, che anni dopo avrebbe usato la camorra di Raffaele Cutolo, nel trattare con le brigate rosse la liberazione dell’assessore napoletano Ciro Cirillo, non volle muoversi a favore di Moro.

L’assessore regionale campano ai lavori pubblici, il democristiano Ciro Cirillo, fu liberato dopo quattro mesi, grazie alla  mediazione del camorrista Raffaele Cutolo e dei servizi segreti, con il pagamento di un miliardo e quattrocentomilioni; i terroristi ottennero anche alloggi sfitti ed assegni di disoccupazione per i loro protetti; per il suo sequestro furono uccise tre persone, come del resto era avvenuto nel sequestro Moro.

Buscetta ricordò che c’era stato un altro tentativo di salvare Moro, da parte d’esponenti della malavita milanese (Turatello e Bossi), Turatello era in rapporti con Frank Coppola; Abbruciati, della banda della Magliana, fece capire che era  inutile intervenire a favore di Moro. Flavio Carboni, braccio destro di Calò, confermò che c’era stato un dietrofront negli approcci per salvare Moro.

Flavio Carboni, su incarico di Calò, per salvare lo statista, si era assunto il ruolo di mediatore tra stato e mafia, era faccendiere e finanziere, in rapporto con De Mita,  Calvi e Banda della Magliana.  Frank Coppola intervenne per bloccare il salvataggio di Moro, affermando  che doveva morire, è probabile che su questa questione anche la CIA avesse rapporti con la mafia. Perciò dal carcere arrivò la sentenza definitiva, anche i brigatisti che aspettavano la liberazione, si pronunciarono per l’uccisione di Moro.

La mafia è sempre alla ricerca di un collegamento con il potere, cioè con il partito di governo, qualunque esso sia, anche nelle amministrazioni locali, con il denaro, ricerca il consenso ed espande la corruzione; compra poliziotti, giudici e funzionari pubblici, influenza informazione e politica, controlla banche e finanziarie, controlla il territorio e il voto, fa eleggere suoi uomini. In Italia Sono 171 i comuni sciolti per infiltrazioni mafiose, soprattutto  nelle province di Napoli, Reggio Calabria e Palermo, quattro banche sono state poste in liquidazione dalla Banca d’Italia per condizionamenti criminali; 40 magistrati sono stati processati per collusioni mafiose, non si contano i poliziotti ed i funzionari pubblici collusi.

Il parlamento ha contato tanti inquisiti e condannati per corruzione, finanziamento illecito, truffa, associazione mafiosa, bancarotta fraudolenta, turbativa d’asta, falso in bilancio, concussione, frode fiscale, abuso edilizio, favoreggiamento mafioso; numerosi ministri sono stati processati per concorso esterno in associazione mafiosa, oggi dalla criminalità è minacciata la stessa democrazia. (“Mafia pulita” di Elio Veltri e Antonio Laudati – Longanesi Editore).

A Napoli la camorra controlla anche i concorsi pubblici  e le attività sportive; lavora in sintonia con la politica; la giustizia penale dovrebbe essere rapida e dovrebbe finanziarsi con i beni sequestrati alla mafia, ma ciò non avviene. La sua classe politica è indagata dalla magistratura, a cominciare da Rosa Russo Jervolino e da Antonio Bassolino; come il Vaticano, la camorra commissiona o blocca le leggi, ordina alla politica, fa eleggere i politici e tenta di bloccare le azioni della magistratura.

Non si sa bene dove finisce la mafia e dove incomincia la politica, onorevole e uomo d’onore hanno la stessa radice, val la pena di ricordare che Francesco Saverio Nitti affermava che a Napoli il più grande camorrista era il governo; in Sicilia Andreotti aveva rapporti con  Salvo Lima che era organico con la mafia. Oggi si può dire che i politici sono i predicatori laici, affermano di lottare per la democrazia, per lo stato di diritto e per contrastare la mafia, però sono collusi con la mafia, assieme a  diversi banchieri, magistrati e poliziotti  (“Mafia pulita” di Elio Veltri e Antonio Laudati – Longanesi Editore).

Esiste ed è attivo un gruppo finanziario d’estrema potenza economica che programma gli eventi a livello mondiale. Questo gruppo finanziario internazionale, in nome del Nuovo Ordine Mondiale,  controlla e ricatta i governi nazionali; anche l’ex Presidente Napolitano, in un discorso pubblico e dinanzi alle telecamere, ha citato il Nuovo Ordine Mondiale, forse voleva mandare  un segnale tranquillizzante a chi comanda, dietro le quinte, il teatro politico mondiale; anche la Banca d’Italia, con Mario Draghi,  sta a questo gioco.

La globalizzazione economica, preludio di quella politica, è il primo degli strumenti per imporre una progressiva esautorazione dei governi nazionali, a favore di entità soprannazionali; l'Unione Europea  è il primo passo, queste unioni di stati sono prive dei requisiti di democraticità e calpestano la sovranità dei popoli. Il trattato di Lisbona n’è la prova, infatti,  prevede che le competenze principali degli stati-nazione  siano affidate alla commissione europea, non eletta dal popolo, la quale può, a sua volta, delegarle ad entità superiori e, perfino, a società private.

In caso di disordini, il trattato prevede praticamente la pena di morte, anche se per mano della  polizia, e la legge marziale, ne nasce cioè una nuova santa alleanza, un stato autoritario, la repressione del dissenso  e lo stato di polizia. È un altro passo verso la costituzione del Governo Unico Mondiale, progettato dai grandi finanziari internazionali, di cui si conoscono nomi e cognomi e che fanno parte delle peggiori logge massoniche occulte.

Durante l'ultima campagna elettorale, Giulio Tremonti ha citato più volte, di fronte alle telecamere, i responsabili della globalizzazione selvaggia a tappe forzate, senza regole, definendoli "un gruppo di pazzi che si definiscono Illuminati". Gli illuminati ordiscono congiure, il loro obiettivo finale è stato sempre la creazione di un Nuovo Ordine Mondiale.

Il massone americano Albert Pike (1809-1891) progettava cospirazioni, anche Mazzini era un massone cospiratore, in collegamento con i servizi inglesi ed ancora oggi la City di Londra dirige un progetto di dominio mondiale, la massoneria moderna ha la sede in Gran Bretagna. Il 15.8.1871 Pike, per arrivare al Nuovo Ordine Mondiale,  con una lettera, annunciò prima, seconda e terza guerra mondiale.

La prima guerra mondiale doveva servire ad abbattere gli zar in Russia ed a trasformare questo paese nella fortezza del comunismo ateo, vagheggiato nel 1848 da Marx; il confronto tra pangermanesimo e panslavismo doveva servire a fomentare la guerra, il comunismo doveva servire ed indebolire le religioni; allora i massoni erano nemici della chiesa cattolica e anticlericali, oggi sono alleati e Roma, la città del papa, si è riconciliata con Londra, per gabbare assieme il popolo.

La seconda guerra mondiale, secondo Pike, si sarebbe nutrita d’antisemitismo e, caduto il nazismo, avrebbe favorito la nascita di Israele. La terza guerra mondiale sarebbe nata  sfruttando la contesa tra sionismo e islamismo, fino ad arrivare al Nuovo Ordine Mondiale. Il sogno degli Illuminati è destabilizzare gli stati-nazione e sostituirli con un governo globale autoritario; questo traguardo sarà preceduto da disordini per cui sarà il popolo stesso, per fermare gli orrori, a rinunciare ad ogni forma di democrazia e di libertà.

Secondo il prof. Giacinto Auriti, il sistema monetario moderno è stato creato dalla Banca d'Inghilterra nel 1649 e poi si è diffuso in tutto il mondo, è responsabile di aver espropriato illegittimamente i popoli del diritto naturale a stampare denaro, attribuendolo ad istituzioni private con a capo i soliti Illuminati; fornendo così loro le risorse finanziarie per attuare i loro piani.

Lord Palmerston (1784-1865), dal 1855 primo ministro inglese sotto la regina Vittoria (1837-1901), a capo della frammassoneria di rito scozzese  fu l’artefice di tante cospirazioni, suo cancelliere era Gladstone che era anticlericale, avverso al papa e a favore dell’unità italiana; Palmerston intervenne nella guerra civile americana a favore dei confederati e nel risorgimento italiano, non con l’incoraggiamento ma con il denaro; allora Giovanni Mazzini era il capo della frammassoneria italiana ed agente di Londra assieme a Garibaldi. Del resto, anche il papa ha finanziato le rivolte antinglesi in Irlanda, come poi avrebbero fatto anche nazisti e comunisti.

Durante la guerra civile americana, i frammassoni erano in entrambi gli schieramenti, il presidente dei confederati era il framassone Jefferson Davis. Anche se il governo di Londra sosteneva militarmente i confederati, poiché la guerra è sempre un buon affare economico, anche Abramo Lincoln al nord era vicino ai banchieri massonici di Londra, ai quali promise la creazione di una banca centrale privata americana, ad imitazione della Banca centrale di Londra.

Così i frammassoni crearono in America una banca federale privata che emetteva banconote, coperte da titoli di stato, in cambio di un certo tasso d’interesse; a favorirne l’innovazione fu anche il ministro del tesoro Salomon Chase; i frammassoni, per onorarne il nome, diedero il suo nome ad una banca, la Chase Manhattan Bank, controllata da David Rockefeller, pure ubbidiente a Londra.

Vinta la guerra, Lincoln fece un voltafaccia e capì che la stampa di banconote da parte di una banca centrale privata era una truffa, perciò fece stampare denaro direttamente dal Tesoro del governo, in modo da non essere costretto a pagare gli interessi alla banca centrale; nel 1865, per questo suo tradimento nei confronti dei frammassoni  di Londra, fu assassinato. Era coinvolto nella congiura anche il generale confederato Albert Pike, gran maestro della loggia di rito scozzese dell’Arkansas, anche Pike come Mazzini, era agente inglese.

La Carboneria era una società segreta creata da Filippo Buonarrotti (m.1837), amico di Robespierre, per alimentare complotti ed insurrezioni, ed operava in Italia, Francia e Spagna. Mazzini sconfisse le tendenze napoleoniche all’interno della Carboneria, a vantaggio dei servizi segreti inglesi, per lui la Carboneria doveva costituire una società segreta all’interno della massoneria, per attività cospirative nell’interesse britannico, favorendo l’unità italiana, ostacolando l’espansionismo austro-francese in  Europa  e destabilizzando l’impero austriaco nei Balcani.

Nel 1870 Mazzini a Londra, seguendo le disposizioni dei servizi segreti inglesi SIS, riorganizzò la massoneria internazionale e, d’accordo con Albert Pike, agente segreto britannico, diede vita al Rito Supremo, una banca segreta all’interno del rito scozzese; questa banca si serviva dei suoi mezzi, cioè del denaro stampato dai frammassoni,  per i complotti. Nel SIS Mazzini era un alto funzionario di collegamento tra gli interessi inglesi  e quelli della nobiltà nera italiana, dedita alla finanza, con basi in Svizzera ma originaria  dell’Italia centro-settentrionale, soprattutto genovese e veneziana, ma anche fiorentina, milanese e romana, si tratta dei guelfi neri del papa.

Negli anni in cui Mazzini era a Londra anche Marx era in quella città, come gli inglesi, era  fiero nemico degli zar e ricevette aiuti dagli inglesi; oggi pare che anche Hamas abbia sede a Londra e il governo inglese è molto disponibile con l’Islam,  pare che a Londra abbia la sede anche la Jihad egiziana, con le proteste del governo egiziano.

Nel 1864 la capitale era stata trasferita a Firenze e cominciarono le invasioni del Lazio da parte dei volontari garibaldini, il massone Adriano Lemmi aveva raccolto, a tale proposito, soldi a Londra che era sempre avversa al papa. Nel 1972 Adriano Lemmi prese il posto di Mazzini come gran maestro massonico, anche lui aveva dietro i  servizi segreti britannici, dietro Lemmi c’era anche Francesco Crispi, seguace di Mazzini; Crispi  fu mafioso e massone di 33° grado e divenne primo ministro italiano dal 1887 al 1896.

Nel 1855, durante un viaggio a Malta, Crispi si era iscritto nella loggia massonica Zetland, a giurisdizione inglese, a Londra conobbe Mazzini, ne divenne amico e si legò anche a  Lord Palmerston, gran maestro del rito scozzese antico e accettato; in pratica divenne agente inglese come Mazzini. L’ebreo d’origine veneziana Disraeli, rappresentante della nobiltà nera italiana dedita alla finanza, convertito al protestantesimo, fu nel 1859 cancelliere inglese e  dal 1875 al 1880 primo ministro; seguendo l’ispirazione di Pike, fece una politica contraria agli zar che poi sfociò nella prima guerra mondiale.

DEMOCRAZIA E COSTITUZIONE

La costituzione dovrebbe essere breve, con pochi principi, con articoli brevi ed estesa come un manifesto, non è essenziale per la vita di una nazione perché l’Inghilterra n’è priva, infatti, tutto l’ordinamento giuridico può contenerne i principi; è norma programmatica e legge quadro fondamentale, però in Italia, dopo la sua entrata in vigore l’1.1.1948,  la corte di cassazione non ebbe mandato per ripulire l’ordinamento di leggi anticostituzionali d’epoca fascista o anteriori e la corte costituzionale non ebbe mandato di dare parere obbligatorio sulla costituzionalità delle nuove leggi; il presidente della repubblica non fu richiamato all’obbligo di non promulgare le leggi anticostituzionali, per cui, leggi anticostituzionali si sono fatte anche in era repubblicana.

Perciò oggi sono ancora tante le leggi vigenti anticostituzionali; gli statuti anteriori all’era liberale erano d’esclusa concessione reale, non erano un patto fatto con i rappresentanti dei cittadini, su un piano inferiore esistono anche statuti e regolamenti comunitari, regionali e comunali, quelli comunali contengono più divieti che regolamentazioni. Fin dalla sua nascita, la nostra costituzione è regolarmente disattesa dal legislatore ordinario e dalla prassi politica di governo, inoltre contiene anche delle contraddizioni interne, ad esempio in materia d’eguaglianza religiosa, per l’inserimento del concordato nella costituzione.

Le costituzioni si possono sempre cambiare e possono essere superate, alcuni articoli della nostra sono stati modificati, quelle rigide come la nostra, che richiedono un processo complesso di revisione, sono cestinate quando una rivoluzione cambia tutto l’ordinamento giuridico; le costituzioni sono spiriti dei tempi e tuttavia la nostra costituzione è stata tradita fin dall’inizio delle sua applicazione perciò, di fronte alla realtà delle leggi ordinarie e della prassi di governo, la costituzione sembra tanto una burla o uno scherzo.

Quando si propone di modificare la costituzione, si replica che bisogna tenere fermi i principi fondamentali della prima parte, che contiene principi filosofici e non programmatici dell’ordinamento dello stato, che sarebbero immodificabili, cioè non soggetti a revisione costituzionale; non ci facciamo illusioni, questo rispetto può avvenire solo se c’è la volontà politica e se vige un ordinamento coerente al rispetto di quei principi; le rivoluzioni, senza alcuna formalità, cambiano ordinamenti e costituzioni.

Ad ogni modo, la costituzione non è un dogma o un feticcio a cui aggrapparsi,  è una carta giuridica fondamentale che fissa un percorso. E’ falsa la tesi che esista un patto sociale tra stato e popolo, sancito dalla costituzione, il potere si è sempre retto senza l’aiuto del popolo, poi però ne cerca il consenso, per rendere più agevole o meno difficile la governabilità.

Lo stato dovrebbe astenersi dall’abusare continuamente della credulità popolare, con principi conclamati  mai applicati, con i principi fondamentali della costituzione non deve coltivare illusioni o addormentare; lo stato, per reggersi, si deve fondare su privilegi, favori e concessioni,  perciò non può e non vuole che gli articoli della costituzione siano veramente attuati; per proteggere gli amici, non vuole che i cittadini siano uguali avanti alla legge.

La costituzione è bicefala, è pasticciata perché è nata da un compromesso tra cattolici e marxisti, con piccoli apporti liberali, è smentita dalle leggi ordinarie anticostituzionali, che sono tante, nacque per compensare la sinistra di una rivoluzione mancata, promettendo una rivoluzione costituzionale che rimase però sulla carta; le costituzioni rivoluzionarie come la nostra si riconosco da tre principi: l’eguaglianza dei cittadini davanti alla legge, il suffragio universale e l’imposta progressiva, di questi tre principi solo il suffragio universale è stato veramente concesso nella realtà.

Nel test del russo Ivan Pavlov (1849-1936) sull’apprendimento ed il riflesso condizionato, alcuni cani erano addestrati a riconoscere dei cerchi, con i quali ricevevano scariche elettriche, e dei quadrati, con i quali ricevevano della carne, per ricevere la carne premevano il tasto giusto; ad un certo punto, con un artifizio grafico, progressivamente si facevano assomigliare i  quadrati sempre più a cerchi e, quando la somiglianza diventava troppo forte, non sapendo più cosa fare, i cani impazzivano.

Analogamente, con le costituzioni possono impazzire tutte le persone legate alle regole, più che al pensiero critico, perché queste  costituzioni sono  lontane dalle leggi ordinarie, dalla politica, dalla realtà, dal diritto naturale e dalle consuetudini. In psichiatria, la schizofrenia determina una perdita di contatto con la realtà, è caratterizzata da confusione mentale, difficoltà di comunicazione, deficit emozionale, alterazione dell’affettività fino al mutismo e alla mancanza di interesse per la vita; il suo sviluppo è favorito anche da fattori ambientali. In breve, si può affermare che tanti fattori, di origine sociale,  come la cultura, contribuiscono a far perdere il senno all’uomo; per non perdere il senno, l’uomo generalmente ancora il suo cervello ad una ideologia, come fattore di sicurezza e di certezza.

Esaminiamo la costituzione italiana - Articolo 1: “L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro, la sovranità appartiene al popolo”. Tanti si sono affannati a dare una definizione della democrazia, che dovrebbe essere il governo del popolo e dovrebbe garantire l’eguaglianza, almeno giuridica dei cittadini; in realtà il popolo è  senza sovranità ed è privo di eguaglianza avanti alla legge; sono tante le leggine, le leggi ad personam  e le leggi di favore, ad esempio in materia fiscale ed in materia di lavoro. Come i vecchi regimi, anche la nostra repubblica è fondata sui favori, sui conflitti d’interesse e sui privilegi, oggi riconosciuti per legge anche alle donne.

Articolo 3: “ Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, d’opinione politica, di condizioni personali e sociali”. In realtà, le discriminazioni sono tante, le più gravi sono quelle sancite non dai pregiudizi e dai comportamenti umani, ma dalle leggi dello stato, che mettono in posizione superiore una religione, si fanno leggi, con la scusa di tutelarle, solo a  favore delle donne; inoltre, la politica e la religione, quando possono, discriminano regolarmente in base all’ideale politico o al censo.

Articolo  4: “ La repubblica riconosce a tutti il diritto al lavoro”. Questo articolo rafforza l’articolo 1, però lo stato non è capace di garantire il lavoro a tutti, garantire il lavoro a tutti è come garantire la salute a tutti o la fortuna a tutti; lo stato, in spregio all’articolo 3,  può fare dei favori e concedere dei privilegi, però non può garantire il lavoro a tutti.

Articolo 5: “La repubblica promuove le autonomie locali”. L’Italia è nata unita con la forza e senza consenso, è stata restia a riconoscere le autonomie comunali e regionali; il fascismo sostituì il sindaco con il potestà di nomina governativa e le regioni, che avevano una base culturale, sono nate in ritardo, soggette ad un controllo statale ed al controllo sul bilancio da parte dello stato, perciò chiedono un’autonomi rafforzata, che è diversa dall’autonomia differenziata come esiste oggi. Vista la sua storia, in Italia la sovranità originale dovrebbe essere non dello stato, ma delle regioni e dei comuni, perciò il federalismo dovrebbe essere lo sbocco logico della autonomie; però è da considerare che, in tutti gli stati, il popolo di una regione non è libero di chiedere la secessione nemmeno quando la richiede la maggioranza, il che dimostra che il popolo non è sovrano.

Articolo 6: “ La repubblica tutela le minoranze linguistiche”. Certamente ognuno in casa è libero di parlare la sua lingua o il suo dialetto o scrivere un giornale in dialetto, ma libri, giornali, testi scolastici e leggi sono tutti scritti in italiano e forse  è meglio così; dialetti e lingue minori sono meno spendibili in economia e nelle relazioni a distanza e perciò sono sacrificati naturalmente. Non si capisce il senso dell’articolo e la sua utilità, però l’articolo merita una osservazione, dopo l’unità, l’italiano è stato utilizzato per omologare gli italiani, smentendo così l’articolo.

Articolo 7: ” La chiesa e lo stato sono indipendenti e sovrani reciprocamente, i loro rapporti sono regolati dai patti lateranensi”. I patti lateranensi privilegiano la chiesa e, grazie ad essi, lo stato non è indipendente dalla chiesa, oggi l’Italia   sembra un protettorato del Vaticano o il giardino del Vaticano. La Trinità che dirige i governi italiani è fatta da Vaticano, Nato e UE.

Articolo 8: “Tutte le confessioni religiose sono libere avanti alla legge”. Premesso che libere non significa uguali, perché la chiesa ha i privilegi del concordato e di tante leggi, in realtà, sotto questa costituzione, furono boicottati anche testimoni di Geova ed evangelici; la religione acattolica è privilegiata e sovvenzionata dallo stato, le confessioni minori sono ammesse ma hanno meno diritti di quella cattolica; ad esempio, in omaggio della chiesa cattolica, l’ora di religione e il crocefisso sono imposti a scuola.

Articolo 10: “L’ordinamento giuridico italiano si uniforma al diritto internazionale”. Fonti del diritto internazionale sono le convenzioni internazionali  ed i trattati, spesse volte violati o non ratificati dal parlamento, in Italia e all’estero, l’Italia non rispetta nemmeno direttive, regolamenti e sentenze dell’Unione Europea. Anche questo articolo sembra una bella predica, la sua fonte sono i predicatori laici della politica.

Articolo 11: "L'Italia ripudia la guerra come strumento per la risoluzione delle controversie internazionali". In realtà l'Italia ha aderito ad alleanze militari, ufficialmente difensive, è intervenuta in guerra contro Serbia e Libia, e anche per difendersi si usano le armi; ha un esercito e partecipa all'estero a missioni militari, per lo più con copertura ONU; tutte queste partecipazioni implicano la spesa e la presenza di truppe italiane impegnate su teatri di guerra, la difesa della pace, fatta con le nostre truppe, non può essere un alibi.

Articolo 15: “La segretezza della corrispondenza è inviolabile”. In realtà lo stato ha usato il servizio postale statale per fare queste violazioni, in Usa l’unico monopolio statale è stato il servizio postale, nato a tale scopo;  si violano comunicazioni private e privacy anche con satelliti spia, con i droni, con le intercettazioni telefoniche, con la videosorveglianza e con le schedature; in carcere ed in convento si controlla la corrispondenza dei detenuti e delle suore.

Articolo17: “I cittadini hanno diritto di riunirsi liberamente senza armi e senza preavviso; però, per le riunioni in luogo pubblico, devono darne preavviso alle autorità, che possono vietarle per motivi di sicurezza”. Premesso che le riunioni fatte in casa sono sempre libere, la seconda parte dell’articolo sembra smentire la prima; oggi per le riunioni in luogo pubblico occorre chiedere il permesso alla polizia; la ragione risiede nel fatto che le leggi fasciste restrittive non sono state mai modificate ed, in generale, le leggi di polizia sono ancora d’epoca fascista, come codice penale Rocco e Concordato; in omaggio alla chiesa, nessuno ha provveduto ad abrogarle, però in cambio c’è stato regalato questo bell’articolo della costituzione.

Articolo 18: “I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, però sono proibite le associazioni segrete  con  carattere politico- militare”. Lo stato cerca di difendersi da rivoluzioni e complotti, in effetti,  ci sono sempre ottime ragioni per promuovere, da sinistra, le rivoluzioni, anche se poi riescono male tutte; invece i complotti si fanno soprattutto da destra e con la copertura dello stato, è un fatto che  la segretezza sembra minare la democrazia, perché la repubblica dovrebbe essere una cosa pubblica o trasparente, diversa da Cosa Nostra. Guardiamo la realtà, mafia, partiti e massoneria sono nate come società segrete ed anche in era repubblicana lo stato ha tollerato  società segrete come queste.

I servizi segreti, operando in segreto e nell’illegalità, hanno agito al riparo del controllo popolare,  lo stato repubblicano ha protetto organizzazioni segrete come Gladio e la P2; il comitato di crisi, nato per seguire il sequestro Moro, era fatto  di piduisti, i servizi segreti erano diretti da piduisti, perciò l’onorevole Tina Anselmi  fece varare una legge che sciolse la loggia P2 e vietò le associazioni segrete; ma non erano già state vietate dalla costituzione?

Il segreto di stato ha impedito che si risalisse a mandanti di tanti fatti oscuri d’Italia, il segreto di stato nacque nel 1941, con un regio decreto di Mussolini e di Vittorio Emanuele III, serviva ad impedire al popolo di conoscere cose  note solo alle istituzioni più alte e ai servizi segreti. Nel 1977 fu pubblicata la legge 801/1977 su "Istituzione e ordinamento dei servizi, per le informazioni e la sicurezza e la disciplina del segreto di Stato". Comunque i Savoia avevano diffidato gli storici a stare attenti a quello che scrivevano sul risorgimento, pena provvedimenti disciplinari, licenziamento e carcere.

Nel codice penale ci sono due livelli di segreto, il segreto in senso proprio e il divieto di  divulgazione, Cossiga vietò  alla magistratura di intervenire su materie secretate e di spettanza ai servizi segreti, nel 2003 il divieto alla magistratura servì a  bloccare ogni indagine. I servizi segreti sono agli ordini del presidente del consiglio,  il  governo Prodi allargò il segreto di stato alle centrali nucleari ed ai depositi di scorie, Berlusconi lo applicò anche all’ambito militare.

La legge stabilisce che il segreto di Stato decada dopo 15 anni, può essere prorogato, ma che in nessun caso può superare i 30 anni, però le leggi si possono sempre modificare, Berlusconi ha voluto che il tempo decorra  dall'entrata in vigore della legge e non dal fatto. Nel maggio 2010 sono scaduti i termini del segreto sul rapimento di Moro, la strage dell'Italicus e quella di piazza Fontana, ma non si è saputo niente lo stesso, la strage di Piazza della Loggia a Brescia si è chiusa dopo 36 anni con un nulla di fatto.  Nel 2009 Berlusconi ha posto il segreto di Stato il segreto di stato anche  sullo scandalo Telecom-Sismi e sui dossier illegali di Telecom.

Con Berlusconi  c'è stato un uso esagerato e non corretto del segreto di stato, coprendo l'accertamento della verità su fatti gravissimi, perciò i servizi segreti possono fare quello che vogliono, tanto poi possono appellarsi al segreto e tutto finisce lì. Il segreto di stato si affianca al controllo sull’informazione e sulla magistratura, impedendo che la giustizia raccolga le sue prove, anche con le   intercettazioni, il buio deve essere totale per i cittadini.

La conservazione del segreto di stato sulle maggiori stragi italiane ha lo scopo di tutelare  persone che sono coinvolte in esse, sottraendole alla legge, solo una stampa libera, che in realtà manca,  può svelare gli inganni del governo fatti al popolo. La libertà di un popolo può  derivare solo dalla conoscenza della verità, il dispotismo si riconosce dal bavaglio alla conoscenza della verità.

Le legge sul segreto di stato viola l’obbligatorietà dell’azione penale, l’indipendenza della magistratura, l’eguaglianza dei cittadini davanti alla legge, il  contraddittorio nel giusto processo e serve a garantire immunità e impunità le più larghe possibili, cioè serve ad evitare condanne certe per  persone intoccabili responsabili di fatti criminosi; tra queste persone sono spesso politici ed alti funzionari dello stato, come dire che lo stato  è contro la trasparenza che dovrebbe caratterizzare la vita di una repubblica.

Articolo 21: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero, anche per iscritto, la stampa non è soggetta né ad autorizzazione né a censura”. La libertà di pensiero è sacrificata quando non si vogliono cambiare le cose; proprietà di giornali, sovvenzioni statali agli stessi, pubblicità sui giornali, legge fascista sulla stampa, ruolo del direttore del giornale, concorsi per esercitare la professione di giornalista, sono tutti sistemi creati da fascismo e repubblica per condizionale la libertà di stampa, introducendo così una forma subdola di controllo sulla stampa.

Se si evita di esternarlo, il pensiero è sempre libero, quando lo si vuole esternare, man mano che si passa dalla famiglia, al posto di lavoro ed ai luoghi pubblici, si riduce progressivamente questa libertà. Quando il pensiero passa dalla parola alla scrittura, aumenta il controllo subdolo dello stato, fino al controllo sulla stampa, la quale perciò oggi ha poco da dire, oltre i pettegolezzi della politica.

Articolo 24: “Tutti possono adire la magistratura, gli errori giudiziari vanno risarciti”. L’affollamento di cause in magistratura serve a garantire il lavoro degli avvocati e una posizione ai giudici, con poche speranze di avere giustizia, soprattutto in tempi brevi, la riforma della giustizia è impedita dalla lobby trasversale degli avvocato in parlamento. Poche persone sono state risarcite dagli errori e dai ritardi della giustizia, alcuni ritardi sono stati risarciti in misura risibile, qualcuno è andato in galera innocente e sta ancora aspettando risarcimenti; la corte dei diritti europea ha condannato ripetutamente l’Italia per i ritardi della sua giustizia.

Articolo 27: ”L’imputato è innocente fino alla condanna definitiva”. Andava meglio scritto che il condannato in primo grado, quello colto in fragrante e quello reo confesso, se condannati in primo grado, sono condannati definitivi e non innocenti, anche se possono appellarsi solo per un grado. La formulazione dell’articolo incoraggia appelli e lavori degli avvocati, e allunga i tempi della giustizia; gli appelli e quindi il lavoro degli avvocati sono incentivati, in materia civile, da norme oscure e contraddittorie e, in materia penale, perché, per legge, la condanna penale d’appello non può essere peggiore di quella del grado precedente.

Articolo 29: “La famiglia è una società naturale fondata sul matrimonio”. Qui non si dice che i coniugi devono essere di sesso diverso e nemmeno che il matrimonio deve essere certificato  od omologato dall’autorità. La famiglia allargata include coniuge, consanguinei, figli, parenti ed affini conviventi  ed è una società naturale; il matrimonio civile è il risultato della volontà dello stato di omologare tutto, anche le cose più naturali ed accettate, mentre il matrimonio religioso è un fatto privato e non dovrebbe avere effetti civili.

Articolo 32: “La repubblica tutela il diritto alla salute, nessuno può essere obbligato ad un trattamento sanitario se non per disposizione di legge”. La salute dipende da tante cose, soprattutto dallo stile di vita, la medicina non serve a garantire la salute, è solo un grosso business, anche i medici si ammalano e non riescono a guarire.

L’articolo da una parte afferma la libertà nella scelta della cura e dall’altro afferma, contraddittoriamente, che uno, in caso di epidemia, può essere obbligato per legge ad un  trattamento sanitario a mezzo vaccino; però vaccini e farmaci sono pericolosi per la salute, sono costosi ed i medici, facendo poca informazione, non favoriscono una scelta consapevole dei pazienti, preferiscono seguire le indicazioni delle case farmaceutiche e dei protocolli medici; in pratica le mode e gli interessi economici, destinano tutti a farmaci, bisturi e pratiche mediche, costose per la collettività.

Articolo 33: “L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento, si possono aprire anche scuole private, ma senza oneri per lo stato”. Sarà libera l’arte ma non l’insegnamento, per insegnare bisogna anche essere abilitati o plagiati dallo stato, i libri di testo sono approvati dallo stato e gli insegnanti sono sotto una gerarchia; lo stato e la chiesa hanno sempre considerato la scuola un investimento, perciò hanno tenuto sotto osservazione o esame gli insegnanti, che devono superare esami d’idoneità di stato e concorsi che sono la stessa cosa, inoltre, gli insegnanti sono legati a programmi ed a libri di testo approvati. Il docente di scuola è un registratore di nozioni, privato della libertà di pensiero.

Nel 1999 il governo della sinistra, con D'Alema e Berlinguer, ha stabilito  finanziamenti a favore della scuola privata, senza rilievi da parte del presidente della repubblica, che doveva promulgare la legge, della corte di cassazione e della corte costituzionale; dal 2000 al 2004 i governi di destra hanno concesso agevolazioni fiscali alle scuole private e contributi anche alle università private.

Articolo 34: “La  scuola pubblica è aperta a tutti, gli studenti poveri e  meritevoli hanno diritto a borse di studio statali”. Se la scuola è aperta a tutti, perché esiste il numero chiuso nelle università, lo stato dovrebbe limitarsi solo a segnalare le facoltà che danno più sbocco di lavoro; lo stato limita l’intervento a favore degli studenti poveri ma meritevoli, semplicemente prevedendo poche borse di studio rispetto al numero dei bisognosi; perciò l’articolo sa tanto di propagandistico.

L’istruzione obbligatoria pubblica è omologazione statale, all’istruzione ha diritto di provvedere anche la famiglia, in concorrenza con lo stato, però non mi riferisco alla scuola privata, che è un business retto dalla stessa mistica della scuola statale; attraverso le materie d’insegnamento, la chiesa e lo stato fanno anche propaganda, non insegnano solo un mestiere e non danno solo formazione, scuola, diritto, religione e lingua servono a tenere unito un paese, sotto un  ordinamento o un regime.

Articolo 35:  “La repubblica tutela il diritto al lavoro, la formazione professionale ed il lavoro italiano all’estero”. La costituzione, dopo aver detto all’art. 1 che la repubblica è fondata sul lavoro ed all’art. 4 che lo stato garantisce il lavoro, adesso  afferma di tutelare il diritto al lavoro, però lo stato tutela anche le rendite parassitarie e speculative ed i parassiti che non hanno mai lavorato; lo stato italiano ha fatto poco per tutelare il lavoro italiano all’estero, che faceva rimesse valutarie compensate dalle esportazioni illegali di capitali da parte di speculatori italiani.

Articolo 36: “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e alla qualità del suo lavoro, sufficiente per le necessità della sua famiglia; la durata della giornata lavorativa è stabilità per legge, il lavoratore ha diritto a riposo settimanale e ferie”. Lo stato si è astenuto da fissare con legge salari minimi, orari di lavoro, riposo e ferie, però ha approvato le tabelle con le tariffe minime degli ordini professionali, cioè questo articolo non ha trovato realizzazione e praticamente ne è nata una disparità di trattamento.

E’ il sindacato, con gli accordi contrattuali, che stabilisce il salario adeguato o minimo, recepito anche dai giudici del lavoro, però non sempre questi accordi rispettano le leggi di mercato. Infatti, nelle varie categorie, se i salari sono alti, si crea disoccupazione, se sono bassi, si crea  penuria di lavoratori; calpestando le categorie più produttive per l’economia, cioè contadini, operai ed artigiani, generalmente gli addetti ai servizi e i colletti bianchi sono pagati di più. La durata della giornata lavorativa è vanificata da alcuni contratti, dagli straordinari e da un mercato del lavoro diventato più selvaggio; le ferie non sono uguali per tutti; con lo scopo di tutelare alte cariche e i professionisti, nemmeno il trattamento pensionistico è stato unificato.

Articolo 37: “La donna lavoratrice ha gli stessi diritti dell’uomo e la stessa retribuzione” . La norma non significa solo che la donna ha diritto alla carriera ed a parità di salario, in conformità all’art. 3, purtroppo oggi, a causa della caduta industriale, si assumono soprattutto nei servizi e, secondo le agenzie, in generale, si assumono soprattutto donne; è un caso di strabismo politico che femministe e politici non riescono a cogliere. Comunque, si fanno spesso norme lesive dell'articolo 3 solo a vantaggio del lavoro femminile e delle donne.

Articolo 38: “I poveri senza lavoro o altre entrate hanno diritto all’assistenza sociale”. In occidente l’Italia è all’ultimo posto per assistenza sociale alle famiglie bisognose, che sono abbandonate a se stesse, perciò chi è povero si deve arrangiare; ci si chiede perciò perché è stato scritto questo articolo, forse per abusare, ancora una volta, della credulità popolare.

Articolo 39: “L’organizzazione sindacale è libera, però i sindacati devono essere registrati, in tal modo acquistano la personalità giuridica e possono stipulare i contratti collettivi”. Sembra un’altra vocazione statale all’omologazione, però i sindacati confederali, legati ai partiti, intendendo ostacolare il sindacalismo libero, si sono opposti al riconoscimento, ma stipulano ugualmente contratti collettivi che sono anche fonte di diritto per i giudici del lavoro. I sindacati  non sono organi di rilevanza costituzionale, però di fatto, nel passato recente ma meno oggi, si sono imposti a pubblica amministrazione, partiti ed organizzazioni imprenditoriali.

I sindacalisti  svolgono funzioni pubbliche in materia d’assistenza ai lavoratori, inoltre, dirigenti sindacali occupano posti di rilievo nella pubblica amministrazione, nelle grandi aziende e nelle banche, dove sono spesso in conflitto d’interesse, perché rappresentano contemporaneamente lavoratori e datori di lavoro; sono in parlamento ed  hanno altri incarichi dallo stato, sono un potere non regolato o previsto dalla costituzione e sono collusi con la politica.

La Costituzione garantisce la rappresentatività sindacale però, con gli accordi nella Fiat, in contrasto con la costituzione, non saranno più rappresentati sindacalisti liberamente eletti; anche in  questo caso bisogna decidere se leggi e contratti devono uniformarsi alla costituzione o se invece bisogna cambiare la costituzione, la quale non  può essere solo un dogma o un feticcio in grado di coltivare le illusioni nei sudditi contribuenti.   

Articolo 40: “Il diritto di sciopero si esercita nell’ambito delle leggi che lo regolano”. Queste leggi non sono state fatte perché il sindacato non le ha volute, il parlamento si è accodato, le leggi sullo sciopero erano viste dal sindacato come una regolamentazione o limitazione del diritto allo sciopero. Ci si chiede, com’è potuto avvenire ciò, a 60 anni dalla entrata in vigore della costituzione, se la costituzione è una norma programmatica ed una norma cogente o inderogabile?

L’intesa voluta  nel 2010 dalla Fiat obbliga ogni dipendente a firmare un accordo in cui si impegna a non scioperare contro l’accordo sindacale, pare in contrasto con questo articolo. Insomma continua l'uso strumentale e propagandistico della Costituzione, osannata da tutti, ma praticamente in disuso fin dalla sua nascita, anche per merito del ministro della giustizia Togliatti che, per restare al governo, vi inserì l'articolo 7 e non abrogò codice Rocco, legge sulla stampa e leggi di polizia fasciste. 

Articolo .41: “L’iniziativa economica privata è libera”. Però le pastoie burocratiche e le tagliole fiscali non aiutano l’esercizio di questa libertà, né lo sviluppo dell’economia, i mancati rimborsi  fiscali alle ditte che esportano favoriscono le delocalizzazioni all’estero e l’impoverimento del paese. La costituzione di nuove imprese richiede tempi e costi notevoli dal punto di vista burocratico, prima che essa possano cominciare a produrre reddito.

Articolo 47: “La repubblica tutela il risparmio in tutte le sue forme”. In realtà, la Banca d’Italia non ha vigilato sulle banche ed è stata privatizzata, la Consob non ha vigilato sulle borse così, soprattutto in questi ultimi anni, si è sviluppata la speculazione finanziaria ed il risparmio delle famiglie è stato falcidiato.

Articolo 50: ”Tutte i cittadini possono rivolgere petizioni alle camere”. Queste petizioni si fanno anche ai comuni, quasi mai danno soddisfazioni al popolo che le fa, anche le interpellanze in parlamento sono un rito inutile; come i referendum, questi strumenti sono utili quando il potere è disponibile ad ascoltare ed a provvedere, invece oggi il potere, con il suo silenzio e le sue omissioni, vuole solo stancare il popolo in vena di reclami.

Articolo 52: “L’ordinamento delle forze armate si uniforma allo spirito democratico della repubblica”. In realtà non sono democratiche né le caserme, né i conventi, i militari sono più asserviti degli altri cittadini, però  non è democratica nemmeno la repubblica, che ama questi spropositi e questi enunciati.

Articolo 54: “I cittadini devono osservare la costituzione  e le leggi”. Le leggi sono tante e per osservarle bisogna almeno conoscerle, però per lo stato l’ignoranza della legge non è ammessa; dall’altra parte, il legislatore ordinario non sempre osserva la costituzione e sono tante le leggi anticostituzionali. Consideriamo che i politici che fanno le leggi seguono anche il principio d’opportunità politica, che è opposto a quello d’eguaglianza o equità, cioè fanno favori agli altri, alle lobby ed a se stessi, perciò risultano spesso in conflitto d’interesse.

Articolo 67: "I parlamentari esercitano la loro funzione senza vincolo di mandato". Diversamente da altre costituzioni, questo articolo permette i ribaltoni e il cambio di maggioranza con gli stessi parlamentari; il fatto è che, se in economia il mercato non funziona, in parlamento il mercato ha sempre funzionato bene, grazie soprattutto al potere economico delle lobby e degli interessi personali dei singoli parlamentari. Il mercato esiste anche nella chiesa, definito peccato di simonia. 

Articolo 68: “I membri del parlamento non rispondono dei voti e delle opinioni espresse, possono essere perquisiti o arrestati solo su autorizzazione del parlamento, salvo il caso di condanna irrevocabile o arresto in flagranza, analoga autorizzazione è richiesta per le intercettazioni telefoniche e per controllare la loro corrispondenza”.

Si sta parlando d’immunità non garantite al resto dei cittadini, anche se i parlamentari si  giustificano affermando di volersi  difendere dalla lotta politica effettuata per via giudiziaria; comunque, per lo spirito di corpo, raramente il parlamento concede queste autorizzazioni, anche se ne ricorrerebbero gli estremi; i parlamentari non sono uguali agli altri cittadini.

Articolo 70: “La funzione legislativa è esercitata dalle due camere”.

Ciò avviene senza distinzione di ruolo e senza che le due camere siano di diversa emanazione, mentre, sotto la monarchia, il senato era di nomina regia; alcuni giuristi hanno sostenuto che due camere con gli stessi poteri, abilitate ad approvare una legge con una votazione per camera, garantiscono una legislazione più accurata e aggiungono che esistono due camere come esistono nel corpo due orecchie, due occhi, due reni, due polmoni, due braccia e due gambe.

Però in Italia, adottato il bicameralismo perfetto, non  abbiamo ottenuto una legislazione più accurata, ma più lenta, infatti, le norme sono troppe, incerte, contraddittorie e scritte male, cioè di difficile interpretazione, perciò utile ad alimentare la litigiosità e il lavorio degli avvocati che perciò le hanno votate. Le leggi sono nate dalle circostanze, dal caso, dalla convenzione, dalla moda, dall’ignoranza, dalla superstizione, dai pregiudizi e dall’abuso di potere; hanno l’oscurità degli oracoli, si contraddicono, tendono a smantellare i costumi ed il diritto naturale; quando sono detestate da tutti, sono disapplicate dai giudici che dovrebbero applicarle.

Articolo 71: “Sono competenti a proporre le leggi il governo, le camere ed il popolo con 50.000 firme”. Secondo la costituzione, la nostra repubblica è parlamentare, in realtà il governo legifera più del parlamento, soprattutto a mezzo di decreti, e le riforme si aspettano più dal governo che dal parlamento; i partiti prevalgono sul parlamento ed oggi esistono anche le Autorità che rubano spazio al parlamento; la conclamata divisione dei poteri è perciò imperfetta ed il parlamento non pare  titolare della sovranità popolare. Il popolo non propone leggi in parlamento perché non assistito dai partiti che non amano ingerenze popolari, non può proporre referendum propositivi e l’Unione Europea, con le sue leggi, ha ridotto la sovranità dell’Italia e degli italiani.

Articoli 73-74: “Le leggi sono promulgate dal presidente della Repubblica, che le può temporaneamente rinviare alle camere con un messaggio motivato, ma se le camere le approvano di nuovo, le deve promulgare”.

In realtà, poiché il presidente della repubblica può essere accusato d’attentato alla costituzione, può sempre rifiutarsi di firmare leggi anticostituzionali, però fino ad oggi i nostri presidenti hanno preferito fare i notai, perciò non hanno utilizzato queste prerogative ma altri loro larghi poteri; la conseguenza è un numero elevato di leggi anticostituzionali in vigore. A leggere la costituzione, il nostro capo del governo ha meno poteri del cancelliere tedesco, del presidente della repubblica e del  parlamento; però, come il parlamento, è superato dai partiti; dal punto di vista pratico e non costituzionale, la realtà sembra un po' diversa, cioè pare contare qualche cosa, però il sovrano effettivo del governo pare il presidente della repubblica.

Caduto il fascismo, i costituzionalisti si erano preoccupati di controllare i poteri del capo del governo, valorizzando parlamento e presidente della repubblica, i Savoia invece, con poca fiducia verso la politica, tendevano a valorizzare forze armate e carabinieri.

Articolo 75: “500.000 elettori o cinque consigli regionali possono proporre l’abrogazione di leggi con referendum popolare, esclusa le materie tributaria, trattati e amnistie, il voto è valido se al referendum partecipa la almeno la metàla reop degli aventi diritto. In Svizzera non esistono queste limitazioni, gli italiani, anche con queste limitazioni, avevano abolito ministero dell’agricoltura e finanziamento ai partiti, poi ripristinati dal parlamento, perciò oggi si rifiutano di votare a nuovi referendum  e nessun referendum ha più successo.

In Svizzera si tengono referendum anche nelle materie negate agli italiani, siccome l’Unione Europea è stata accettata con un trattato, questa può abrogare il residuo di sovranità rimasto agli italiani, senza tema di voto popolare referendario; le maggioranze richieste per il successo dei referendum non ne facilita il successo. Il referendum propositivo non è stato voluto dai partiti, che vogliono il monopolio della legislazione, subendo le iniziative legislative del governo e del presidente  della repubblica, e contrastano le riforme vere volute dal popolo.

Articolo 76: “L’esercizio della funzione legislativa può essere delegata al governo solo per tempi e oggetti definiti, perciò, in caso d’urgenza, il governo emana decreti che devono essere immediatamente  convertiti in legge dalle camere”. In realtà, il governo, anche a causa della passività del parlamento, ha abusato spesso della decretazione d’urgenza, minando con ciò il principio della separazione dei poteri e la sovranità teorica del parlamento.

Articolo 79: “L’amnistia e l’indulto sono concessi a maggioranza dei due terzi dalle camere”. Questi provvedimenti di clemenza sono stati emanati con frequenza, sia in era monarchica che repubblicana, in occasioni di ricorrenze particolari o per sfollare le carceri; per sfollare le carceri, in assenza d’amnistie e indulti, il presidente della repubblica emana più grazie individuali, violando con ciò il principio della separazione dei poteri, cioè intaccando le prerogative del parlamento, il quale però spesso è impedito da veti incrociati dei partiti. Va detto comunque che questi provvedimenti di clemenza hanno carattere demagogico e minano il principio della certezza della pena che dovrebbe essere un deterrente al delinquere, meglio sarebbero pene certe e la depenalizzazione di certe norme.

Articolo 82: “Ciascuno camera può disporre inchieste”. Queste inchieste hanno un costo e pochi risultati pratici, perché ogni gruppo espone una tesi diversa e non si arriva a capo di niente; inoltre le inchieste parlamentari sono concorrenti con il potere d’indagine della magistratura; anche questo fatto mina il principio della separazione dei poteri, perché la magistratura è organo costituzionale.

Articolo 84: “L’ufficio di presidente della repubblica è incompatibile con qualsiasi altra carica”. Questa incompatibilità così formulata ed estesa non esiste per i membri del parlamento e  del governo, che spesso hanno ruoli molteplici ed in conflitto d’interesse, con confusione di ruoli tra controllore e controllato; evidentemente i costituzionalisti volevano dare un ruolo importante al presidente e non simbolico come si dice spesso.

Articoli 87-88: “Il presidente indice le elezioni, autorizza la presentazione alle camere di leggi d’iniziativa del governo, promulga le leggi, indice i referendum popolari, ratifica i trattati internazionali, ha il comando delle forze armate, dichiara lo stato di guerra, presiede il consiglio superiore della magistratura, può concedere grazie, può sciogliere le camere”. I poteri del presidente sembrano estesi, può anche bloccare le leggi, per la costituzione non è, come si dice, un notaio o un simbolo che rappresenta l’unità, non è organo di garanzia della costituzione perché questo ruolo appartiene alla corte costituzionale, che però non sempre lo ha esercitato.

Articoli 89-90: “Gli atti del presidente della repubblica devono essere controfirmati dai ministri o dal presidente del consiglio che se n’assumono la responsabilità; il presidente è responsabile solo d’alto tradimento e attentato alla costituzione”. Il presidente è irresponsabile come il re ed al di sopra della legge, il potere assoluto aveva queste caratteristiche, però aveva come ulteriore caratteristica il fatto di riscuotere a suo beneficio le tasse e di beneficiare del signoraggio monetario. In generale, la democrazia esiste quando i cittadini sono uguali davanti alla legge e la rivoluzione fu fatta per togliere privilegi e immunità a re e aristocrazia. Alcuni di questi privilegi legali ed immunità sono stati ereditati dal presidente della repubblica ed, in misura minora, dai parlamentari.

Articolo 92: “Il presidente della repubblica nomina il presidente del consiglio e, su proposta di questo, i singoli ministri”. Altro segno degli ampi poteri costituzionali del presidente della repubblica, in Italia questi poteri non si sono visti perché abbiamo avuto presidenti opachi e succubi dei partiti, che hanno preferito inviare messaggi al paese e fare i notai; il potere occulto che governa l’Italia ha sempre temuto un presidente di carattere che esercitasse i suoi poteri costituzionali.

Articolo 94: “Il governo deve avere la fiducia da parte della camere”. Questo articolo pare ricordare che l’Italia è un repubblica parlamentare e che il parlamento è il depositario della sovranità popolare, ma non è vero.

Articoli 95-96: “Il presidente del consiglio è responsabile della politica del governo, mentre i ministri sono responsabili degli atti dei loro dicasteri; i ministri, per i reati da loro commessi, con autorizzazione delle camere sono sottoposti alla giustizia ordinaria “. Di fatto il parlamento ha esteso questa immunità negando spesso l’autorizzazione, a vantaggio di ministri, ex ministri o parlamentari; però, diversamente dal presidente della repubblica, secondo la costituzione, i ministri sono responsabili dei loro atti politici e dei loro reati, non hanno il privilegio dell’irresponsabilità quasi totale del presidente o del re.  La legge stabilisce che il presidente del consiglio ed i ministri, per reati connessi alle loro funzioni, sono giudicati da un  tribunale speciale, chiamato tribunale dei ministri, i cui membri sono sorteggiati.

Le repubbliche possono essere presidenziali o possono concedere preminenza al presidente del consiglio o cancellierati, quindi queste due figure dovrebbero essere le massime cariche dello stato; i poteri o organi costituzionali sono costituiti da presidenza della repubblica, governo, parlamento e magistratura. Tuttavia l’Italia è rimasto un paese un po’ monarchico perché il presidente ha conservato alloggio e parte dei poteri del re, conservandone l’aureola; come ieri si esaltava, da parte di tutti, il sovrano, oggi si esalta il presidente della repubblica.

Per timori di bonapartismo, si vuole il presidente del consiglio in posizione subalterna,  perché le colpe dello stato sono sempre addebitate al capo del governo, in una logica di capro espiatorio; infatti i Savoia erano irresponsabili, tiravano il sasso e nascondevano la mano, mentre il capo del governo era il capro espiatorio,  le crisi di governo sotto la monarchia erano numerose come nella prima repubblica.

Da questa schizofrenia esorcistica,  ne discende che spesso i commentatori televisivi, quando parlano di poteri, si riferiscono al primo che sarebbe la presidenza della repubblica, al secondo che è il presidente del senato, al terzo che è il  presidente della camera ed al quarto, pronunciato a denti stretti, che dovrebbe essere il presidente del consiglio. Non sarebbe più giusto che questo fosse chiamato il primo o il secondo, come in tutte le costituzioni?

Articoli 101-102: “La giustizia è amministrata in nome del popolo, i giudici sono soggetti solo alla legge, la giurisdizione è unica e non possono essere istituiti giudici speciali, ma possono essere create sezioni speciali giudicanti presso i tribunali, dedicate a materie speciali”. La giustizia è amministrata in nome del popolo ed esistono dei partiti che si chiamano popolari, perciò il popolo è sempre preso in giro; quanto è distante la costituzione dalla realtà, il vezzo di chiamare sempre in causa il popolo è un difetto della politica e dei demagoghi, la costituzione  si dovrebbe limitare a dettare delle norme per far funzionare meglio lo stato e la legislazione.

I giudici sono soggetti alla legge, però la loro fortuna dipende anche dagli appoggi politici e sindacali e la politica segue il principio d’opportunità, che è opposto a quello di legalità e d’eguaglianza dei cittadini; perciò la storia insegna che  a volte i giudice fanno finta di non vedere e non sentire e girano la testa dall’altra parte. Si dice che lo stato di diritto deve avere una giurisdizione unica e non tribunali speciali e che nessuno deve essere distolto dal suo giudice naturale, però l’Italia ha ancora tribunali speciali; non parlo dell’Inquisizione, mai dei tribunali militari, della magistratura delle acque, dei tribunali amministrativi, dei collegi arbitrali, delle commissioni tributarie, della Corte dei Conti, dei giudici del lavoro, forse solo questi ultimi possono passare come sezioni specializzate del tribunale. Un sofisma politico naturalmente afferma che in Italia siamo sempre nel campo della giurisdizione unica, anche se esistono sezioni specializzate della giustizia ordinaria per materie speciali e non giudici speciali; del resto, anche per la trinità si afferma che Dio è uno e trino.

Articolo 104: “La magistratura è un organo autonomo e indipendente ed i membri del suo consiglio superiore della magistratura, organo di autogoverno, sono eletti  parte dai magistrati e parte dal parlamento”. Queste elezioni si svolgono con criteri politici, perché i magistrati sono divisi in correnti politiche ed il parlamento vota seguendo le indicazioni politiche; quindi anche se i magistrati italiani sono di carriera e non eletti come in Usa, sono legati per qualche verso alla politica, soprattutto quelli che desiderano emergere. Questo fatto mina la loro indipendenza dai partiti, come dal governo che è espressione di una maggioranza parlamentare; è per questa ragione che parlamento e magistratura non si sono sforzati per rendere più celere la nostra giustizia che, così com’è formulata, serve solo a garantire lavoro agli avvocati e una posizione ai giudici.

Dopo le tante stragi avvenute in Italia nei decenni scorsi, le sentenze sono state di assoluzione per mancanza di prove per gli imputati, cioè non è stata accertato nessun colpevole, chi crede alla bontà di queste sentenze, osserva che perciò questi processi, lunghi e costosi, in grado di immobilizzare i palazzi di giustizia, non dovrebbero nemmeno iniziare; nemmeno sui disastri naturali si sono accertate delle responsabilità, così nei casi di alta corruzione nella pubblica amministrazione, perciò i presunti responsabili non sono stati allontanati.

Tra magistratura e governo il conflitto è sempre stato fittizio e un bluff, però è servito a ricattare il potere politico, per concedere maggiori privilegi ai magistrati; salvo eccezioni, le toghe sono generalmente colluse, in passato dipendevano anche ufficialmente dal governo, oggi spesso chiudono un occhio e, con il decorso del tempo, grazia alla durata dei processi, ci si dimentica dei fatti; alcune sentenze sono politiche, a parte le immunità riservate alla politica, prescrizioni, avocazioni, archiviazione e cancellazione di sentenze scomode da parte della cassazione, servono a mettere al riparo da responsabilità; l’obbligatorietà dell’azione penale è una chimera.

I magistrati eroici che hanno a cuore legge e giustizia sono una minoranza, a volte sono trasferiti per opera del Consiglio Superiore della Magistratura, organo di autogoverno che serve solo a tutelare i privilegi dei magistrati, più che l'indipendenza della magistratura, contenendo l’invadenza degli altri poteri; però la magistratura invade il campo legislativo, perché giudica le leggi, in vigore o da approvare.

Diversamente dagli altri dipendenti dello stato, che sono lavoratori subordinati, i magistrati sono pagati dallo stato ma godono di speciale autonomia, non tanto per tutelare un principio di equità e di legalità o per essere indipendenti dai partiti, ma per contrattare un’occasionale dipendenza con il governo o con i potenti, perché anche in magistratura esiste la corruzione.

A causa di leggi di privilegio, in Italia il mercato non funziona, però ha sempre funzionato bene in parlamento (lobby e compravendita dei deputati), in chiesa (simonia) e in magistratura (mercato delle sentenze), la magistratura è stata sempre succube del potere e collusa e non disinteressatamente. La corruzione della politica ha sempre richiesto, per mettersi al riparo dalla legge, la stipula di una polizza assicurativa presso i giudici, polizza pagata alla classe dei magistrati con carriera, privilegi, favori, altre cariche remunerate e denaro. 

Articoli 107-108: “I magistrati possono essere sottoposti a provvedimento disciplinare, trasferiti o sospesi solo dal consiglio superiore della magistratura, la legge assicura l’indipendenza dei giudici delle giurisdizioni speciali”. I magistrati sono stati sospesi e trasferiti per ragioni ideologiche e politiche che niente hanno a che fare con la giustizia; quindi il consiglio superiore della magistratura, organo d’autogoverno della magistratura, fa anche politica ed emana sentenze politiche d’opportunità che rivelano spesso scarsa indipendenza dagli altri poteri o dai partiti. I giudici dovrebbero essere dipendenti dalla legge e indipendenti dai partiti e dal governo; poiché spesso fanno politica o sono pavidi od opportunisti, generalmente ciò non avviene.

Raramente nella storia i magistrati sono stati indipendenti dal governo; il procuratore della repubblica rappresenta lo stato, cioè il governo e la corte di cassazione è servita a cancellare sentenze scomode per il governo. I giudici delle giurisdizioni speciali sono indipendenti, oltre che dagli altri poteri, anche dai giudici ordinari, perciò rafforzano l’autonomia dei loro uffici che appaiono come veri tribunali speciali. Il tribunale speciale non è necessariamente un tribunale di tipo fascista,  ma è un tribunale legato ad una materia specifica, con uffici speciali, giudici specializzati e speciale autonomia; quando esiste vige una giurisdizione plurima anziché unica.

Articolo 112: “Il Pubblico Ministero esercita l'azione penale". Nei processi penali il pubblico ministero esercita l’accusa e,  rappresenta l’interesse all’ordine pubblico ed, in pratica, dovrebbe rappresentare il ministro dell’interno; di fatto, oggi L’Italia è l’unico paese in occidente in cui il pubblico ministero non dipende dal governo, questo vuole essere  indipendente dal governo,  dal ministro degli interni e da quello della giustizia. Per non perdere in stipendio, lustro e carriera, vuole essere chiamato giudice, anche se il suo ruolo è diverso da quello del giudice o della magistratura giudicante, infatti nei processi penali rappresenta l’accusa per conto dello stato, la polizia giudiziaria lo relaziona sui fatti.

Questa figura non esiste in tutti gli ordinamenti, in alcuni l’accusa è sostenuta da un avvocato di parte, reso forte dai rapporti della polizia giudiziaria, oppure il pubblico ministero è un dipendente dello stato, separato dal giudice ordinario giudicante; in generale, il pubblico ministero rappresenta l’interesse dello stato alla difesa dell’ordine pubblico minacciato da gravi delitti. Il legame con ministero degli interni e con la sicurezza ne  rivela il  rapporto originale con la politica ed il governo, anziché l’indipendenza.

Articolo 116: ”Sono  istituite regioni a statuto speciale”. Queste regioni hanno maggiori autonomie e maggiori risorse di quelle ordinarie, il che è lesivi dell’art. 3, il privilegio nacque per difendere con incentivi l’unità del paese, cioè comprando i dirigenti politici di quelle regioni; come accade a tanti paesi, alcune regioni confinarie, con popolazione mista, sono votate alla secessione, perciò il governo italiano preferì fare delle concessioni, soprattutto in materia di trasferimenti economici statali. A parte le disuguaglianze per legge tra regioni e cittadini, è da ricordare che se i cittadini fossero sovrani, le regioni di frontiera, con una votazione a maggioranza, avrebbero diritto alla secessione; ma nessuno stato è capace di riconoscere questo diritto, gli stati sono a favore dell’autodeterminazione solo per i popoli degli altri stati.

Articolo 117: "Lista competenze delle regioni". La riforma del titolo V della costituzione ha attribuito alle regioni, in alcune materie, competenza legislativa concorrente con lo stato, il che ha  creato costosi doppioni ed hanno  favorito la proliferazione burocratica e conflitti di competenza, contribuendo ad inceppare la macchina amministrativa. Sarebbe stato meglio, in una logica federale, conferire a comuni e regioni la sovranità originaria, con loro competenze esclusive, demandando le rimanenti funzioni allo stato.

Articolo 119: “Le entrate delle regioni sono fissate dalle leggi dello stato”. Le regioni non hanno autonomia finanziaria, non esiste federalismo fiscale, lo stato è geloso dei suoi contribuenti e, quando il federalismo nascerà, nelle regioni ci saranno sempre politici e funzionari commissari fiduciari di Roma, quindi sarà difficile un vero federalismo e vere autonomie. Comunque,  l’autonomia differenziata chiesta per le regioni, lede la loro eguaglianza di trattamento, anche con le regioni a statuto speciale che esistono oggi.

Articolo 120: “Le regioni devono garantire libera circolazione di merci e di persone e non possono limitare il diritto ad esercitare professioni e lavori”. L’articolo serve a prevenire frontiere economiche interne, però è lo stato che ha creato con le sue norme degli steccati, concedendo privilegi economici  alle regioni a statuto speciale, rilasciando concessioni e creando corporazioni ed albi che impediscono il libero esercizio di una professione; lo ha fatto con concorsi fasulli e abilitazioni discutibili, aventi lo scopo di estendere aree di privilegio per gli amici dello stato, escludendo altri  da una professione; questo fatto ha procurato un danno economica  all’Italia, discriminazioni ed intralci al mercato.

Articolo 122: “Nessuno può far parte contemporaneamente di un consiglio regionale e di una camera; come i parlamentari, anche i consiglieri regionali non rispondono delle opinioni e dei voti  espressi”. Circa le discriminazioni volute dalla legge, si può essere contemporaneamente sindaco e parlamentare e, fino a poco tempo fa, prima che  l’Europa lo vietasse, parlamentare italiano ed europeo. L’irresponsabilità dei parlamentari è stata estesa ai consiglieri regionali perché allo stato costa poco estendere questi privilegi, calpestando i comuni cittadini che credono all’eguaglianza davanti alla legge.

Articolo 124: “Un commissario del governo, residente nel capoluogo della regione, esercita il controllo politico sulla regione”. Le cautele non sono mai troppe e lo stato centralista non vuole perdere il controllo sulle regioni; il fascismo eliminò sindaco e creò i podestà di nomina governativa, affiancato dal segretario comunale pure di nomina governativa, inoltre, impose i prefetti alle province per esercitarne il controllo;  per il controllo delle regioni, la repubblica ha inventato i commissari del governo. Non poteva essere diversamente, in fondo, la repubblica non ha eliminato nemmeno codice Rocco, concordato, leggi di polizia, legge sulla stampa e leggi anticostituzionali di era fascista.

Articolo 127: “Ogni legge approvata dal consiglio regionale è comunicata al commissario del governo per l’approvazione e per controllare che  non ecceda le competenze della regione; eventuali conflitti tra stato e regione sono risolti dalla corte costituzionale”. Insomma il nostro stato controlla in maniera maniacale comuni, province e regioni, avvenne ciò perché era nato, come gli altri stati, con la forza e non per volontà popolare, perciò dall’inizio temeva la sua disintegrazione, le autonomie e l’autodeterminazione dei popoli viventi in Italia.

Articolo134: “La corte costituzionale giudica sulla costituzionalità delle leggi, sui conflitti di competenza  tra organi costituzionali dello stato e tra stato e regioni, inoltre giudica  sulle accuse mosse contro il presidente della repubblica per alto tradimento e attentato alla costituzione”. Sul controllo della costituzionalità delle leggi l’articolo non afferma che la pronuncia si debba chiedere solo nel corso di processi ordinari; la corte costituzionale avrebbe anche potuto muoversi con spinta autonoma per cancellare le vecchie leggi anticostituzionali, come avrebbe potuto impedire l’entrata in vigore di nuove leggi anticostituzionali; non lo ha fatto perché fin dall’inizio era legata alla politica, la quale segue il principio di opportunità e non  quello di legalità.

Vale la pena di ricordare che di alto tradimento si sono macchiati anche ministri e parlamentari, facendo spionaggio durante la guerra fredda a favore del nemico, il reato di tradimento è imprescrittibile; la magistratura non se n’è mai occupata, ignorando, ancora una volta, l’eguaglianza dei cittadini avanti alla legge. Per quanto riguarda l’attentato alla costituzione, c’è stata la promulgazione regolare di leggi anticostituzionali da parte dei presidenti, e la corte costituzionale non  si è resa parte attiva nell’eliminazione delle leggi anticostituzionali fasciste, ma parte passiva di richieste d’incostituzionalità di norme durante i processi; qualche volta sancì anche che erano costituzionali norme che erano, in realtà, anticostituzionali.

Infatti, una norma penale puniva l’adulterio femminile più pesantemente di quello maschile e la corte lo dichiarò costituzionale, poi, in un secondo tempo, a costituzione invariata, lo dichiarò anticostituzionale. Alla luce dell’articolo 3, non si capisce il diverso orientamento, cosa centra il fatto che la costituzione è una norma programmatica se può trovare immediatamente applicazione. La costituzione non deve seguire la moda ma applicare alcuni principi fondamentali, purtroppo però anche la corte costituzionale segue la politica e la chiesa. La corte, assecondando governo e parlamento, non ha ammesso proposte di referendum abrogativi perfettamente ammissibili

Articolo135: “I membri della corte costituzionale sono nominati per un terzo dal presidente della repubblica, per un terzo dal parlamento e per un terzo della magistratura ordinaria”. Continuano le prerogative importanti del presidente della repubblica, che è non è una figura scialba della costituzione, se gli si fanno esercitare i suoi poteri e se decide di esercitarli; comunque, i membri scelti dal presidente sarebbero indipendenti nel giudizio del presidente? Vista la politica, direi di No.  Sembrano cose teoriche perché, per quietismo, i presidenti non sono mai stati accusati di tradimento o attentato alla costituzione.

Articoli138-139: “Le modifiche alla costituzione sono fatte con due deliberazioni, una per ogni camera, a maggioranza assoluta e quindi con referendum popolare, il referendum non occorre se l’approvazione delle camere avviene con i due terzi. La forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale”. Questa norma ha valore fino a che la politica e l’ordinamento su cui si sostiene intende rispettarla, si dice anche che i principi fondamentali della costituzione non sono modificabili e che la costituzione è rigida e non flessibile, perché richiede un processo laborioso di modifica; tuttavia, alcuni articoli sono stati modificati con questa procedura ed, in generale, quando cambia l’ordinamento, con una rivoluzione o una seconda repubblica, che in Italia non è mai nata, cambia la costituzione, con l’intervento di una nuova assemblea costituente che ignora rigidità e  blocchi della vecchia costituzione.

Secondo la disposizioni transitoria finale n. XII: “E’ vietata la riorganizzazione del partito fascista”. In realtà, sotto nome diverso, in Italia, diversamente che in Germania, partiti extraparlamentari o parlamentari, di diversa denominazione, ma d’ispirazione fascista, nacquero con la tolleranza dello stato, il Vaticano propose anche un’alleanza con loro al governo e al comune di Roma; è la solita schizofrenia della politica, della legge e della costituzione italiana. Secondo la disposizione transitoria finale n. XIII: “Ai membri di casa Savoia è vietato l’ingresso in Italia”. Anche questa norma, poiché il tempo è galantuomo, è stata accantonata.

Secondo la disposizione transitoria finale n. XIV: “I titoli nobiliari non sono riconosciuti”. Però lo stato e la chiesa conferiscono onorificenze e titoli e di titoli nobiliari si fa anche mercato, se un nobile è senza beni si può vendere il titolo, se ha beni li usa o li vende assieme al suo titolo. Una volta questi nobili avevano privilegi fiscali, ma oggi lo stato ha esteso questi privilegi ad altre categorie, invece di abolirli. Se  un nobile usa il suo titolo, lo stato non lo persegue, se uno si fa passare per nobile, usando falsi titoli, lo stato lo può perseguire; da questi fatti si può capire se i titoli nobiliari sono riconosciuti, tutelati o meno. E' un'altra delle prese in giro della costituzione.

Le scelte della politica, cioè della maggioranza, non sono scelte scientifiche, perché la scienza non si pronuncia a maggioranza, le leggi sono commissionate dalle lobby; a livello legislativo, il popolo non conta niente, le maggioranze cambiano e le leggi sono cambiate, perciò e leggi sono solo il risultato di un compromesso, è successo anche con la costituzione. Le decisioni prese a maggioranza non sono una caratteristica esclusiva della falsa democrazia, infatti, decidevano a maggioranza anche corsari e briganti. Le decisioni prese a maggioranza non sono infallibili, ma sono prese per scontentare il minor numero di possibile di persone.

Oggi gli italiano votano soprattutto per ricevere dei favori, perciò nella nostra democrazia è stato falsato ed è stato stravolto l’uso del voto, che è uno stanco rituale, si è perso il concetto di benessere comune. Il parlamento è nato per controllare il re, in altre parole  la spesa pubblica e le tasse, la costituzione è nata per controllare il re e il parlamento, cioè per controllare la legislazione; però in Italia, soprattutto i controlli, a tutti i livelli, non funzionano, in Italia tutto ciò che è pubblico, sembra proprietà dei partiti che sono prestanomi di altri poteri occulti, come la massoneria.

I parlamentari sono stati ricoperti di privilegi perché accettino il sistema senza cambiarlo, così hanno rinunciato a fare un servizio pubblico; oggi esistono i professionisti della politica, tanti hanno capito che la politica è la cuccagna; i politici si ergono a difensori dell’ordine sociale esistente e, sostanzialmente, non vogliono cambiare più niente; d’altra parte, la pubblica amministrazione non corregge i  vizi, perché i pubblici funzionari sono assunti grazie ai buoni uffici dei partiti, i concorsi pubblici sono truccati.

L’oligarchia anonima ha interesse a porre suoi uomini nei gangli del potere, questi suoi garanti locali sono i  suoi occhi e sue orecchie, non vuole uomini preparati, seri, indipendenti ed onesti, ma piuttosto servi e corruttibili, obbedienti e discreti, che si facciano condizionare dai privilegi e dal denaro; questi oscuri personaggi  si assumono  la responsabilità di scelte che non sono loro, ma dell’oligarchia anonima.

Questi uomini nel medioevo si chiamavano capitani di ventura, nell’organizzazione mafiosa si chiamano teste di legno, uomini di paglia e pupazzi, perché privi di veri poteri d’iniziativa, anche se si afferma falsamente che sono indipendenti e autonomi, diversamente dagli impiegati. La politica fa scelte o favori per clientelismo, interessi privati e ricerca del voto, gli stessi tecnici non sono  indipendenti dai partiti e sono mossi anche da interessi corporativi.

Gli sprechi della capitale sono emulati dalla periferia, così il deficit del bilancio dello stato è dovuto anche al deficit degli enti locali, dei quali non si riesce a controllare la spesa; lo stato moderno è posseduto da un gruppo di parassiti che hanno occupato lo stato che non può più essere riformarlo. Chi è vicino al Palazzo, diventa amico e complice di chi lo abita e non ascolta più le richieste di riforma che arrivano da fuori o dalla loro anima originale; chi frequenta  classe dirigente ed oligarchia diventa suo cortigiano, tra questi cortigiani sono molti giornalisti.

Giornali e televisione servono per ricattare o influenzare la politica, per avere aiuti dallo stato, dalle corporazioni e per sostenere dei potentati; la televisione pubblica non è usata per l’informazione o per elevare il livello culturale della gente, ma per la propaganda. Secondo la sinistra che segue i suoi miti, i qualunquisti fanno di tutta l’erba un  fascio,  sono gli avversari dei manichei, perché non distinguono il partito del bene (cioè quello loro) da quello del male; in  pratica sono uomini regrediti a  prima del peccato originale, mentre i manichei sono guidati da una fede incrollabile e da un’idea fissa, sono militanti organici di una fede, sono i portatori del regno del bene, mentre i loro avversari sono portatori del regno del male.

I militanti sono portatori di un’ideologia e ritengono di dover votare sempre lo stesso partito; come i  militari, non possono disertare o evadere, anche se il loro partito cambia politica; per loro, il peccato d’apostasia è grave come quello di qualunquismo, sono degli schiavi per scelta libera. Se i partiti cambiano politica, i loro militanti devono seguirli lo stesso, i militari fanno lo stesso quando cambiano alleanze o nemici; allo stato, alla chiesa ed ai partiti convengono uomini che, grazie anche all'obbedienza, alla discrezione ed alla disciplina, si possano manovrare come fossero un solo uomo.

E’ bello parlare senza preconcetti ideologici, cioè senza rete, tutte le ideologie politiche di liberazione sono state tradite, così, da un punto di vista pratico, sono diventate utopie democrazia, repubblica, stato di diritto, liberismo, socialismo, comunismo, uguaglianza dei diritti e sovranità popolare. Quando i comunisti sollecitano l’intervento dello stato, lo rafforzano e così questo più diventare sempre più intromissivo e invasivo; lo stato è una finanziaria anonima al cubo che sfrutta con le tasse e fa complessivamente pagare i servizi pubblici quattro volte quello che costano.

Sono stati trasformisti tutti i più grossi politici italiani, cioè Giolitti, Crispi, Mussolini, Andreotti, Berlusconi; accade che le ideologie, calate nella pratica, tendono ad avvicinarsi, forse perché sono tradite nei loro principi; mentre i militanti sono disposti a farsi scannare per principi astratti, i loro dirigenti di partito sono sempre disposti a vendersi e sanno che quei principi non li applicheranno mai; perciò, le ideologie vanno giudicate nelle realizzazioni pratiche e non in base alle promesse.

Cioè è vero anche per il cristianesimo, che è un’ideologia religiosa, ideata dallo stato di Costantino, per fare soldi e per il potere, le religioni bottega, con il loro clero, vivono parassitariamente sulle spalle dei sudditi. Il potere, in dittatura e in democrazia, rimane sostanzialmente esclusivo e non partecipativo, il governo è ancora l’emarginazione politica dei più da parte dei meno, le elezioni sono un inutile e stanco rituale e non cambiano sostanzialmente niente; le leggi si fanno su commissione delle lobbies, in  cambio di cesti di denaro per i partiti.

Dalla fine della seconda guerra, in Europa e in Africa, i signori della guerra, della rivoluzione o della resistenza, sono diventati capi di stato, di governo, dell’esercito o ministri, poi, potendo ricattare poteri forti e multinazionali, in cambio di privilegi e regalie, si sono accordati con essi;  in Italia il trasformismo è un costume normale della politica. La laicità dello stato italiano è un mito, lo stato italiano è quello che spende di più per la religione, i governi italiani sono controllati dalla chiesa.

Dal punto di vista del popolo, ci sono state sempre delle ottime ragioni per fare la rivoluzione, la protesta fiscale o per secedere dallo stato centrale, ciò è vero ancora oggi, però tutte le rivoluzioni sono fallite o degenerate, il potere, comprando alcuni capipopolo e perseguendo altri, ha riassorbito il dissenso ed il popolo, che attende sempre la salvezza, è stato scaricato.

Vecchi dirigenti di sinistra sono stati cooptati dal potere e rivoluzionari politici e sindacalisti sono diventati dirigenti, resi inoffensivi dai privilegi, oggi anche il sindacato è ricchissimo di denari e privilegi. Non bisogna mai dimenticare che gli stati criminali e illiberali sono la maggioranza, che la corruzione è diffusa a livello politico, che notevoli sono i rapporti tra politica e mafia, che è legata alla massoneria. L’informazione e gli intellettuali di sinistra hanno fatto fatica a riconoscere che i profughi di guerra non sono solo palestinesi.

Contro tutte i condizionamenti della politica, oggi i lavoratori preferiscono i padroncini allo stato, infatti, quando il loro padroni violano la legge, non fanno la spia, cioè non li denunciano, entrano in conflitto con loro solo per difendere i loro diritti di lavoro. Esiste un trattato internazionale a favore dell’autodeterminazione dei popoli, recepito nel 1956 dalla legislazione italiana, inattuato come tanti buoni trattati, perciò in Italia è una bestemmia parlare di devolution, mentre bisognerebbe dire che se la chiedono la maggioranza dei votanti di una regione, è una richiesta legittima. Da sempre, dietro il terrorismo ci sono mandanti, che sono stati o multinazionali, il terrorismo è uno dei modi di fare politica, soprattutto quando non ci si vuole impegnare in  una guerra.

Lo stato e la religione si nutrono di divieti, i tabù sono sempre serviti a condizionare gli uomini, i divieti calpestano la libertà, in Italia è tutto vietato, salvo ciò che è permesso. Però, in barba a  regolamenti o divieti, si possono ottenere favori, che sono come i miracoli; guai all’ipotesi che i cittadini abbiano uguali diritti,  perché in questo caso non  si potrebbe più fare un  favore o un miracolo a nessuno; in queste cose, stato e  religione si compenetrano a vicenda.

Per quanto riguarda il perdurare della criminalità organizzata, in tutta la storia d’Europa, la nobiltà e gli stati hanno protetto i briganti e i bravi, questi erano spesso delinquenti comuni, sottratti alla giustizia, cioè amnistiati di fatto dai potenti, ai quali erano affidate operazioni sporche; i papi avevano protetto i briganti poi evolutesi nella banda della Magliana, i borboni avevano favorito, per ragioni  politiche e contro i piemontesi, lo sviluppo del brigantaggio; nello stato della chiesa, i briganti facevano politica a favore di clan familiari.

In tutta Europa la nobiltà accordava protezione alla criminalità ed ai briganti, dai quali si sentiva protetta ed attratta e con i quali aveva un’origine comune; infatti, in origine gli aristocratici furono capi clan e signori della guerra che esercitavano l’eversione e l’estorsione, prima di assumere il potere.  Il Piemonte  non considerava immorale l’alleanza con il brigantaggio.

Si dice da più parti che lo stato deve essere laico, sovrano, di diritto, democratico, costituzionale, con libertà di pensiero e liberista. Lo stato italiano, per i condizionamenti politici e culturali che subisce da parte della chiesa cattolica, non è laico, anche in forza del concordato inserito come corpo estraneo, nella costituzione; non è sovrano ma protettorato vaticano, della Nato e dell’UE, per le stesse ragioni di cui sopra, l’Italia non è stato di diritto perché privo di un vero servizio di giustizia, come testimoniano le numerose condanne della corte dei diritti europea. Non è uno stato democratico perché la democrazia presuppone il governo del popolo, in realtà i governi si fondano sull’emarginazione politica dei sudditi; la democrazia rappresentativa è un concetto assurdo, come la transustanziazione o presenza reale di Cristo nell’ostia.

In Italia non esiste la libertà di pensiero, che concretamente significa libertà di stampa, perché tutti sono liberi di pensare e poi di parlare in casa, perché esistono reati d’opinione e la legge fascista sulla stampa è ancora vigente; l’Italia non rispetta l’articolo 3 della costituzione, centrale in tutto l’impianto costituzionale, violato dallo stato clientelare e concordatario, perciò i cittadini non hanno gli stessi diritti davanti alla legge. Il mercato non esiste perché è sabotato da monopoli, corporazioni,  regolamenti, concessioni, autorizzazioni e licenze, per avere le quali si paga.

La democrazia è una mistificazione, i rappresentanti non sono vincolati agli elettori ed in Italia i referendum sono invisi alla classe politica, che si sente scavalcata, li accettano solo per i rimborsi elettorali e poi li fa fallire, nel senso che non si raggiunge il quorum richiesto per i votanti o perché non sono applicati. Diversamente dalla scienza, la politica fa promesse e gira sempre intorno, non vuole progredire, ma progredisce solo nella forma, forse ciò è accaduto per il fine primario della tassazione che ha giustificato la nascita dello stato; la quale è la sua vera vocazione, senza la quale lo stato si estinguerebbe, perché,  quando l’oggetto sociale non si può raggiungere,  un’impresa si estingue.

I militanti hanno culto dell’obbedienza, del dogma e dell’ortodossia, non vogliono dissentire o essere anticonformisti od originali, hanno rinunciato volontariamente alla libertà di pensiero, per i militanti, chi dissente rischia  il linciaggio morale; sono manipolati dai partiti e dall’oligarchia che sa che se l’uomo non crede, non obbedisce e combatte ancora peggio ed allora le guerre giuste chi le fa?

In Italia la separazione dei poteri non esiste, perché sindacati, autorità, magistrati, partiti, presidente della repubblica e governo hanno espropriato i poteri del parlamento, perciò la sovranità parlamentare è minata e la nostra democrazia non è più una democrazia parlamentare, ma accade anche nell’UE; i parlamentari hanno rinunciato a legiferare ed a proporre riforme e, per acquistarne la complicità, sono stati coperti d’oro. Tuttavia, nemmeno in Europa il parlamento conta, oggi anche in Usa il governo federale è prevalente sul congresso; in Italia, Europa e Usa la democrazia rappresentativa è in crisi; chi, in base alla costituzione ha il potere, non lo ha effettivamente ma è succube d’altri poteri, spesso soprannazionali e occulti.

Anche se remunerati, militari e basso clero sono gli ultimi schiavi dell’era democratica, soggetti a gerarchia, subordinazione, obbedienza, ordine, disciplina, omertà, devono reprimere la libertà di pensiero e di movimento. Durante il feudalesimo, i servi della gleba prestavano lavoro gratuito, non potevano allontanarsi dal fondo, non potevano sposarsi senza l’autorizzazione dei feudatario, facevano testamento a suo favore e non potevano cambiare mestiere. Oggi i preti cattolici non possono facilmente cambiare mestiere, non possono sposarsi e assieme ai membri degli ordini religiosi  fanno testamento a favore della chiesa, le prestano lavoro gratuito perché sono pagati dallo stato; anche i militari sono limitati nelle libertà, nel movimento e nel matrimonio.

Con la schiavitù, un uomo normale può perdere l’autoconsiderazione di se stesso, l’uomo non può essere usato come una macchina, ma la televisione afferma che accade solo alle donne;  però l’uomo obbedisce per abitudine alle gerarchie sociali, nate per ereditarietà,  istruzione, classismo e clientelismo; alcuni uomini, per il ruolo rivestito, ne sono sopravvalutati ed altri sottovalutati, così alcuni si convincono, a torto, di valere più di altri e la società complessivamente ci rimette.

L’individuo è plagiato da religione e ideologia, è omologato e si sente più protetto dal gruppo, tuttavia l’individualismo di alcuni uomini sarebbe da coltivare e non da combattere, perché è critico, creativo e porta alla curiosità scientifica; purtroppo, stato e religione congiurano contro l’individualismo. I politici, una volta che sono stati screditati dalla politica loro imposta dai poteri occulti, sono messi da parte e sostituiti con volti nuovi, intanto il popolo continua a sperare nel giorno della salvezza e della liberazione.

Quando non esistono libere elezioni per cambiare il governo, si ricorre ai complotti ed agli omicidi politici, è accaduto sotto papi, sovrani assoluti e governi autoritari, che aspiravano a durare a lungo. Prima che nascesse il parlamentarismo inglese, i partiti erano delle sette e le persone dabbene affermavano di non appartenere ad un  partito ma di essere a favore della società; allora i partiti erano contrapposti alla società e rappresentavano etnie, religioni, classi, famiglie; comunque, volevano il controllo dello stato, contro il partito o la dinastia al potere  e contro il bene comune.

I complotti erano a favore di pochi, ma le rivoluzioni avevano programmi egualitari, purtroppo favorivano solo alcuni che n’erano promossi cambiando di classe; i programmi dei partiti per il popolo sono una scusa, le promesse elettorali non sono mantenute. I signori della guerra, arrivati al potere, occupano i posti migliori e ne hanno una promozione sociale, mentre i contadini, come nel vecchio regime, continuano a lavorare la terra. In pratica, le rivoluzioni non hanno mai abolito le classi sociali.

La rivoluzione è causa di cambiamenti sociali solo per alcuni, cioè è una rivoluzione ristretta, le società segrete sono partiti segreti costituiti per il potere e gli affari; anche le gang sono società segrete mentre la repubblica dovrebbe essere una cosa pubblica trasparente, in realtà, il comune cittadino è emarginato dalla politica che serve solo ad avere il consenso delle masse. Lo stato è diretto da una società segreta in mano a pochi, avente per fine lo sfruttamento dei sudditi, con l’uso dello strumento monetario, delle tasse, delle requisizioni, degli espropri, del lavoro coatto, della coscrizione; i servizi concessi al cittadino sono da lui pagati a caro prezzo; con L’Unione Europea, il cittadino è ancora più estraneo di prima al potere.

La monarchia costituzionale fu un compromesso accettato dal liberalismo, che all’inizio reclamava la repubblica, però fu un inganno, se fosse nata, i monarchi avrebbero dovuto essere uguali agli altri cittadini davanti alla legge, invece il re rimase irresponsabile per i suoi atti, anche se ispirava l’azione di governo, al suo posto rispondevano i ministri; l’istituto dell’irresponsabilità del re è stato ereditato dal nostro presidente della repubblica, perciò l’Italia è una repubblica semipresidenziale o una repubblica semimonarchica. Il presidente è indipendente dal parlamento  ma dipendente da alcuni stati esteri e dalla massoneria.

Il vero potere è quello anonimo dell’oligarchia che non risponde mai di niente, il vero potere si fonda sull’irresponsabilità e l’anonimato, è vero anche per le società commerciali per azioni, le società anonime e le finanziarie. I poteri ufficiali sono chiamati a rispondere senza che abbiano vera libertà di decidere, sono strumenti pagati per assumersi la responsabilità di decisioni altrui, è ciò che accade in parlamento ed al governo.

Comunque, anche l’alta politica chiede di essere irresponsabile, alcuni vorrebbero far derivare l’irresponsabilità dal loro ruolo, non contenti delle protezioni delle loro corporazioni e dei loro privilegi; in era aristocratica i privilegi significavano immunità giudiziarie, esenzioni fiscali e franchigie. Con la repubblica questi privilegi esistono ancora, l’irresponsabilità l’hanno desiderata anche medici, fiscalisti, magistrati e governatori della Banca d’Italia. Stipendi, liquidazioni e pensioni favolose di dirigenti, diligentemente selezionati,  sono il prezzo per comprare silenzio, obbedienza e complicità, per ottenere la loro discrezione e perché si portino i segreti nella tomba, altrimenti bisognerebbe ammazzarli.

A causa di questa pretesa discrezione, sono nati segreto d’ufficio, segreti di stato, segreti militari e segreti d’impresa, i personaggi tenuti alla discrezione devono portarsi i segreti nella tomba, perché  la schiavitù dell’uomo non deve cessare. Anche nella pubblica amministrazione esiste l’irresponsabilità, anche se non prevista dalla legge; infatti, dal punto di vista pratico, pochi rispondono dei loro atti.

L’indipendenza è un valore per tutte le istituzioni dello stato, per magistrati, sindacalisti, dirigenti, insegnanti e giornalisti, non solo per gli organi costituzionali o per quelli di rilevanza costituzionale; di fatto, è raramente effettiva, perché gli uomini di successo, cioè che fanno carriera, si piegano al potere o ad un  partito  o sono vittime d’ideologie; non desiderano veramente fare un servizio al popolo, usano questo argomento per ricattare il potere e ricevere privilegi, forse sono anche incapaci di decidere autonomamente.

Giornalisti, sindacalisti, insegnanti e  magistrati sono legati a partiti, i dirigenti sono condizionati nelle scelte riguardanti il personale e i contratti; il potere preferisce uomini servi, anche se di lusso, cioè pagati bene, piuttosto che uomini indipendenti e responsabili, la chiesa li voleva obbedienti, soprattutto fedeli e preti.  La chiesa predica l’obbedienza, però Don Milani, un prete oppositore, ha affermato che l’obbedienza non  è una virtù; comunque, al potere fanno paura gli uomini indipendenti, li controlla attraverso i suoi garanti locali, uomini posti ai vertici dell’amministrazione e garanti dell’oligarchia, i quali possono provocare la caduta di un ministro o del governo interno, anche per mezzo di complotti e assassini.

L’uomo, forse perché, salvo eccezioni, è sociale, obbedisce al principio d’autorità e di gerarchia, l’obbedienza è insegnata in famiglia, a scuola, in caserma ed in convento; chi obbedisce, anche ad ordini sbagliati, ritiene di doverlo fare per dovere, con l’obbedienza, individui normali possono diventare sadici, perché la loro lealtà verso i superiori supera le considerazioni morali, questi uomini sono spesso militanti o militari, ma anche opportunisti per convenienza o privilegi, dipende dalla loro intelligenza.

Lo stato è costituto da una popolazione stanziata su un territorio, soggetta all’autorità di un’oligarchia occulta, mediata dall’ordinaria classe politica che partecipa ai fasti dello stato; l’oligarchia opera in concreto attraverso forme di governo monarchica, aristocratica, repubblicana, dittatura, democrazia, ecc. Queste sono le forme apparenti del potere, il quale, in realtà, si concreta sempre in un’oligarchia, la forma di governo apparente è solo grancassa e messa in  scena per abbagliare il popolo.

Gli stati riscuotono coattivamente le imposte, in cambio di una generica protezione accordata ai sudditi, però in realtà non riescono ad assicurare ordine pubblico e giustizia; però, anche con l’evasione, riescono meglio nella riscossione delle imposte, funzione originaria ed autentica vocazione dello stato. Lo stato ha punito duramente i cittadini che non pagavano le tasse o protezione, con espropriazioni e  fino alla condanna a morte, ai contadini che non pagavano sequestravano le pecore e incendiavano la casa, la mafia non si comporta diversamente, il che rivela l’origine comune; lo stato è solo una mafia più evoluta, è un’organizzazione più scientifica; la mafia ordinaria combatte il suo  monopolio fiscale, però talvolta lavora anche in sintonia con lo stato.

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

Fonti:

“Massoni – le Ur-Lodges” - di Gioele Magaldi - Ediz. Chiarelettere,

“Il segreto più nascosto” di David Icke – Macroedizioni,

“La verità vi renderà liberi” di David Icke – Macroedizioni,

"Affari di Stato" di Giorgio Galli" - Kaos Edizioni,

"Trame Atlantiche" di Sergio Flamigni - Kaos Edizioni,

"Il quarto livello" di Carlo Palermo - Editori Riuniti,

“Politica, magia  e satanismo”  di Giuseppe Cosco – Edizioni Segno,

“Mafia pulita” di Elio Veltri e Antonio Laudati – Longanesi Editore.

ECONOMIA E POLITICA - 16/1/2023

EUROPA

Poiché in Usa il piano IRA ha stanziato miliardi di dollari per finanziare le produzioni di battere e auto elettriche, anche la commissione europea vuole competere alla pari, sul terreno economico, con Usa e Cina, che aiutano le loro industrie strategiche; perciò, ha anche deciso di non condannare più gli aiuti degli stati dell’Unione all’industria.

Il Trattato di Maastricht del 1993 aveva dettato le regole per la concorrenza, proibendo gli aiuti di stato all’industria, fu allora che iniziò la recessione italiana; allora, dichiarando di voler tutelare la concorrenza, non si tenne conto delle distorsioni salariali, dei diversi prezzi energetici, dei diversi interessi e degli aiuti europei all’agricoltura, soprattutto a vantaggio della Francia.

Il 19/3/2020 l’UE ha sospeso il divieto di elargire aiuti di stato e, con il piano denominato Next Generation EU, ha autorizzato il debito comune europeo, che ha generato i piani nazionali di ripresa, autorizzando anche gli aiuti di stato alle imprese.  Nel 2022 la commissione ha stanziato allo scopo, 540 miliardi di euro di aiuti, che avranno per l’80%, come beneficiari principali, Germania e Francia, che così forse, gettando la maschera, ritengono che l’Unione sia arrivata al capolinea.

Fino ad oggi l’UE aveva finanziato abbondantemente e prevalentemente l’agricoltura, a beneficio soprattutto della Francia, poi ha ritirato il divieto degli aiuti di stato all’industria. La Svezia e la Spagna hanno criticato questi aiuti europei e statali che distorcono la concorrenza, invece il governo europeista italiano è rimasto, come al solito, passivo e  nell’indifferenza. (open online).

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La presidente della BCE, Schnabel, e il presidente della FED, Powell, hanno avuto uno scambio di opinione sul ruolo della banca centrale, la BCE ritiene di dover controllare l’inflazione da domanda e lo fa favorendo il rialzo dei tassi che favorisce l’inflazione da costi; la BCE è anche impegnata nella lotta contro il cambiamento climatico.

Per Powell la banca centrale deve seguire i vincoli di mandato fissati dalla legge, cioè dal parlamento, però nell’UE, un parlamento sovrano con questo ruolo non esiste; la BCE è anche impegnata sul terreno della transizione verde e lo fa acquistando soprattutto obbligazioni pubbliche e private impegnate nei settori green. Per Powell non sono compiti della banca centrale i temi di tipo sociale e climatico.

 

ITALIA

 

Marta Cartabia, ex presidente della corte costituzionale ed ex ministro della giustizia, per velocizzare i processi, ha emanato una specie di amnistia che sancisce che, senza querela di parte, diversi gravi reati non possano essere perseguiti; perciò ha prosciolto diversi delinquenti rei di stupro, mafia, sfruttamento della prostituzione ed estorsione. Il nuovo ministro della giustizia Nordio, per riparare a questa situazione, vuole reintrodurre il precedente procedimento d’ufficio.

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L’ARTICOLO 3 DELLA COSTITUZIONE

Questo articolo della costituzione italiana proclama l’eguaglianza dei cittadini avanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, d’opinione politica e di religione e costituisce il cardine di tutto l’impianto costituzionale. Malgrado l’articolo 3, ancora oggi gli italiani, nei fatti, non hanno gli stessi diritti, lo Stato non garantisce le stesse possibilità di studio, cura, giustizia e carriera  a tutti; ciò che è più grave, è che la stessa legge ordinaria fa delle discriminazioni, in barba all’articolo 3, la corte costituzionale non le rileva.

Le costituzioni moderne sono nate per affermare l’eguaglianza dei cittadini davanti alla legge, in  precedenza, le classi privilegiate, come il clero e l’aristocrazia, avevano privilegi economici,  politici,  legali, non rispondevano davanti alla giustizia e non pagavano le tasse, avevano immunità giudiziarie, esenzioni e privilegi fiscali; nella monarchia assoluta, il bilancio dello Stato ed il bilancio personale del re erano confusi.

I democratici si dicono difensori della costituzione italiana, la quale però è lettera morta nelle sue parti migliori, d’altra parte una legge e una giustizia uguali per tutti significherebbero effettivamente sollevare dall’irresponsabilità categorie di potere che sono state sempre praticamente irresponsabili davanti alla legge, ciò sarebbe una vera rivoluzione. In pratica, con la nostra “democrazia” che sembra uno scherzo, pare che niente sia cambiato.

Purtroppo; la costituzione è scritta sulla carta invece i comandamenti sulla pietra. L’eguaglianza dei cittadini davanti alla legge è stato il primo principio rivoluzionario, eppure ancora oggi il presidente della repubblica, per i suoi atti è, come il re, irresponsabile avanti alla legge e i parlamentari, diversamente  dai comuni cittadini, sono immuni  per le loro dichiarazioni. In politica è esistito sempre un gap tra teoria e pratica, la repubblica dovrebbe essere la cosa pubblica e sancire la trasparenza, di fatto è stata eclissata da cosa nostra, cioè da una cosa privata.

Di fatto, democrazia e sovranità popolari paiono irraggiungibili, la sovranità del popolo è un’illusione terrestre; anche liberalismo, socialismo e comunismo si sono smentiti nelle realizzazioni pratiche, la sovranità appartiene a chi riscuote le tasse e non le paga per legge e appartiene a chi beneficia del signoraggio monetario, si tratta di un’élite lontana dal vero lavoro. La sovranità appartiene agli uomini d’onore o onorevoli, che hanno le immunità giudiziarie e non  perdono la faccia lavorando e pagando le tasse, i signori, aristocratici o gentiluomini borghesi, non lavoravano ed erano esenti dalle tasse.

Non bisogna mai perdere di vista il fatto che lo Stato è un’impresa economica più privata delle altre, nata per riscuotere le tasse in cambio di una protezione concessa ai sudditi, garantendo l’anonimato ai proprietari dello Stato. La religione ha coltivato la credulità popolare costruendo il suddito ideale per lo Stato, utile anche al commercio; che differenza esiste, infatti, tra una promessa elettorale, una promessa commerciale e la promessa del regno di Dio?

La politica ci addormenta insistendo sulla sovranità popolare, però i partiti, che da sempre lottano per il potere, sono al servizio di un’élite anonima che domina sullo Stato che possono ricattare in cambio di privilegi; la conseguenza è che lo Stato, invece di garantire l’eguaglianza dei cittadini, favorisce, anche con la legge ordinaria, parassitismo, privilegi e arricchimenti; in frode all’articolo 3.

La costituzione è un immenso inganno, perché disattesa soprattutto dallo Stato, con le sue leggi ordinarie e con i trattati internazionali come il concordato richiamato nella costituzione (art.7). L’elusione fiscale o evasione legale viola l’articolo 3, il diritto del lavoro è spesso anticostituzionale perché, per fare solo un esempio, prevede diversi trattamenti per i dipendenti delle varie amministrazioni dello Stato, anche se con la stessa qualifica ed anzianità.

L’esenzione fiscale di cui gode il Vaticano è un privilegio in contrasto con l’articolo 3, in Italia i  membri di religioni non cattoliche sono discriminati; in Italia si sono fatte leggi anticostituzionali con la complicità del parlamento, del governo,  dei presidenti della repubblica che le promulgano e della corte costituzionale e della corte di cassazione che non sempre sono intervenuti per correggere gli errori della legislazione. A causa dell’articolo 7 della costituzione, in contrasto con il resto della costituzione, l’Italia non è uno Stato laico, non è uno Stato sovrano, ma telediretto dal Vaticano, dalla Nato e dall’UE; il Vaticano ha imposto i suoi simboli allo Stato italiano, perciò ad esso s’inchinano i politici italiani desiderosi di fare carriera.

Mentre la discriminazione tra i sessi sta scomparendo, l’Italia attribuisce ancora diversi diritti ai cittadini in base alla loro appartenenza religiosa, infatti, l’art. 8 della costituzione non afferma che tutte le religioni sono uguali avanti alla legge, ma che tutte sono ugualmente libere avanti alla legge, perciò la costituzione è un documento contraddittorio.

I cittadini sono divisi in due categorie, in barba all’articolo 3 della costituzione, quelli che professano religioni riconosciute dallo Stato, come quella cattolica, e quelli che professano religioni ammesse; infatti, ai seguaci d’altre religioni l’assistenza religiosa è concessa per favore e non per diritto, anche perché l’Italia è una repubblica fondata sui favori, il che contrasta con uno Stato di diritto che garantisce l’eguaglianza dei cittadini.

Secondo la legge italiana, un rabbino, un pastore valdese e un prete cattolico sono ministri di culto e, pertanto, non sono tenuti a testimoniare davanti all’autorità giudiziaria, mentre un pope ortodosso, un lama e in imam sono privati cittadini, perciò, se, nelle stesse circostanze, mantengono il silenzio, possono essere accusati di favoreggiamento.

Mentre il codice Zanardelli del 1889 garantì la stessa libertà a tutti i culti ammessi nello Stato, con il concordato del 1929, la religione cattolica ritornò religione di Stato, come nello statuto albertino del 1848, e le minoranze religiose, nella migliore delle ipotesi, erano solo tollerate; infatti, anche dopo la seconda guerra mondiale, cioè a costituzione democratica vigente, in Italia evangelici e testimoni di Geova furono boicottati dalle forze dell’ordine.

Eppure l’articolo 21 della costituzione riconosce la libertà di pensiero e l’articolo 8, la libertà di religione. Per la nostra costituzione, Stato e Chiesa cattolica sono reciprocamente indipendenti e sovrani, mentre i rapporti con le altre religioni sono regolati dalla legge dello Stato che oggi è controllato dalla Chiesa, è un altro caso di palese discriminazione, in barba all’articolo 3. In Italia il diritto al riposo nei giorni di festività del proprio culto, trova applicazioni solo per le confessioni che hanno stipulato intese con lo Stato, cioè non è un diritto automatico.

L’art 724 del c.p. puniva solo chi bestemmiava contro la religione di Stato, nel 1995 la corte costituzionale intervenne  per tutelare anche le altre religioni, poi, per ragioni pratiche e inconfessabili, il reato fu abolito. La religione adottata dallo Stato costringe a questi giri assurdi di valzer, solo nel 1995 la corte costituzionale ha eliminato il giuramento cattolico di dire la verità nei processi.

A costituzione democratica vigente, con sentenza 508/2000 la corte costituzionale ha modificato il reato di vilipendio della religione cattolica, estendendo la tutela alle altre religioni, con sentenza 327/2002 ha abolito la norma che puniva più gravemente il turbamento delle funzioni cattoliche, rispetto alle altre religioni; però, per sudditanza verso la Chiesa, la corte costituzionale ha rinunziato ad intervenire in altre questioni. Comunque, questi suoi interventi, dal 1995 al 2002, attestano che nel 1984 l’Italia rimase paese confessionale e lo è praticamente tuttora.

Con lo statuto albertino del 1848 ed il concordato del 1929, lo Stato italiano era dichiaratamente confessionale, con il concordato del 1984, pur eliminando il richiamo alla religione cattolica come religione di Stato, a causa di tante norme, costituzionali e ordinarie, nei fatti lo Stato rimase confessionale. Il reato di plagio è stato eliminato dal nostro ordinamento, però le sette religiose paiono proprio plagiare, manipolando le menti dei proseliti, i quali poi sono consegnati allo Stato come sudditi perfetti, disposti anche a morire in guerra.

Tante sette religiose e la chiesa cattolica sono state responsabili di pedofilia, violenza a bambini e truffa, inoltre, sfruttando la credulità popolare, si sono costituiti dei grandi patrimoni. Le religioni sono delle belle botteghe, non solo la chiesa cattolica, nel 1950 in Corea nacque l’associazione spirituale per l’unificazione del mondo cristiano ad opera di Sun Myung Moon, il quale in breve divenne  proprietario d’imprese, fattorie, scuole, alberghi, fabbriche d’armi e produttore cinematografico, anche i santuari cattolici rendono molto e, del resto, i soldi ricevuti abusando della credulità popolare, bisogna pur impiegali da qualche parte.

L’Islam, in diversi paesi,  ha risolto il dilemma tra leggi civili e leggi religiose, imponendo la legge islamica per tutti, così ha voluto prevenire le contraddizioni tra leggi ordinarie, leggi costituzionali, leggi civili e leggi religiose. L’Istat, appena si delineò la tendenza degli italiani a dichiararsi atei, ha smesso di censire la religione degli italiani, così il Vaticano e Radio Apostolica Italiana (la Rai) possono continuare ad affermare che in Italia i cattolici sono il 99% della popolazione.

In Italia sembra che il parlamento, prima di fare le leggi, debba chiedere il benestare alla conferenza episcopale italiana, nella televisione italiana il papa è presente in ogni telegiornale, sacerdoti fanno parte di commissioni televisive, è evidente l’influenza del Vaticano in tutti i canali televisivi, il Vaticano oggi straripa su tutta la vita pubblica e privata italiana.

All’ONU il Vaticano strizza l’occhio ai musulmani in materia sessuale, sul controllo sulle nascite, su omosessualità, sui diritti civili, su aborto e su anticoncezionali, i dirigenti della Chiesa guardano sempre con nostalgia al medioevo, quando non esisteva democrazia, liberalismo e socialismo; non a caso, nel XX secolo la Chiesa ha sostenuto le dittature dell’Europa e dell’America latina, il Vaticano non ha ratificato la convenzione dei diritti dell’uomo del 1950.

Oggi la Chiesa governa anche tramite laici, al governo o nelle banche, cioè per interposta persona, negli edifici pubblici e in banca troneggia la croce, i mass media italiani sono succubi del Vaticano, ma anche di Nato e UE, sono reticenti, si autocensurano e non hanno rispetto per la verità e per i lettori; all’ingresso dell’Enea, il più importante ente scientifico italiano, è stata posta una statua della madonna. La chiesa cattolica ha peso anche all’estero, un concordato stipulato recentemente con la Croazia, prevede la restituzione dei beni della Chiesa espropriati da Tito, mentre i profughi italiani non hanno avuto in restituzione le loro case confiscate dal regime di Tito.

Comunque, le cose non sono molto diverse nelle altre religioni, in Grecia la religione, fino a poco tempo fa, doveva essere dichiarata sulla carta d’identità, il presidente della repubblica vi giura in nome della trinità, in questo paese è ostacolato il proselitismo a favore delle altre religioni, nell’Islam è impedito. Nel 2001 il clero ortodosso macedone si è opposto alla parificazione dei culti religiosi, reclamando  il massimo potere sulla società, anche la costituzione irlandese è stata emanata nel nome della santissima trinità, anche la Gran Bretagna  punisce la bestemmia solo nei confronti della religione cristiana, in questo paese l’anglicanesimo è religione di Stato e lo Stato non è separato dalla religione.

La chiesa cattolica usa volontari ed il lavoro a costo zero del basso clero e di civili, possiede ospedali, banche e scuole,  perciò la sua ricchezza, in Italia e nel mondo, cresce più velocemente della ricchezza italiana o di quella mondiale. Anche le entrate fiscali dello Stato italiano, controllato dalla Chiesa, crescono più velocemente del reddito nazionale; quando non si correggono queste forbici si va inevitabilmente verso il generale pauperismo e la concentrazione estrema della ricchezza.

Oggi in Italia le leggi malviste dal Vaticano non passano, il Vaticano vuole che la morale cattolica valga per tutti. L’articolo 3 della costituzione afferma che lo Stato non fa favori a nessuno, questa burla, inserita nella costituzione, ha acquistato una certa solennità; anche lo Stato abusa della credulità popolare, tante leggi dello Stato sono incostituzionali e in violazione dell’articolo 3; l’inattività dello Stato, che non intende riparare alla situazione, attesta il deficit di legalità, di democrazia, di sovranità e di diritto esistenti in Italia.

Se i giuristi affermando che il nostro è uno Stato di diritto, qualcuno ci crede, se  i politici affermano che il nostro è uno Stato laico, qualcuno ci crede, se i giuristi affermano che in Italia esiste una giustizia, qualcuno ci crede, se i magistrati affermano che tutti sono uguali avanti alla legge (art.3), qualcuno ci crede; di fatto però, in Italia i diritti, come quelli costituzionali, non possono essere automatici, altrimenti non si potrebbe più fare un favore a nessuno e a nessuno si potrebbe chiedere, in cambio, favori, una mazzetta o un voto.

Generalmente, si proclama una cosa in costituzione e una opposta in una legge ordinaria, senza che, normalmente, gli organi costituzionali dello Stato rivelino la contraddizioni, qualche volta lo fanno per favorire una parte politica o un sesso; la costituzione è letteralmente baipassata dalla legge ordinaria. Se esiste l’art.3 perché esistono i privilegi corporativi degli albi professionali? Perché esistono leggi elusive in materia fiscale, perché le ragioni a statuto speciali hanno più trasferimenti economici da parte dello stato rispetto a quelle a statuto ordinario?

Secondo me, il presidente della repubblica attenta alla costituzione quando promulga leggi anticostituzionali, però nessun alto magistrato o il parlamento, che fa le leggi, ha mai affermato ciò; la corte costituzionale ha emesso sentenze contraddittorie sulla costituzionalità di norme a costituzione invariata, però non dovrebbe limitarsi a seguire la moda. In Italia l’abuso di credulità popolare è reato, è un’altra beffa, di fatto, abusano della credulità popolare, politica, religione e commercio, da  tale abuso sono anche nati, con l’aiuto di dotti di corte,  falsi storici, falsi religiosi e falsi politici.

Gli storici di corte, di partito o di religione sono abituati a fare omissioni dolose importanti, del resto, lo Stato ha imposto il segreto di Stato (od omertà statale) su fatti politicamente censurabili; anche l’attuale papa, dopo tanti scandali, ha imposto la segretezza sulla vita interna della Chiesa, nella pubblica amministrazione è imposto il segreto. Anche la censura ed il controllo sulla stampa sono serviti ad influenzare il verdetto della storia ed a favorire la governabilità dei sudditi contribuenti. Per quanto da me affermato, gli italiani, nominalmente cittadini, in realtà sono ancora sudditi.

Nunzio Miccoli   www.viruslibertario.it; viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA – 9/1/2023

ITALIA

In Italia il mercato dell’energia è una giungla, i prezzi cambiano spesso,  sale il prezzo del gas al  consumo e scende quello all’ingrosso, come scende il prezzo dell’elettricità che si fa con il gas. Nella passività e nell’incompetenza del governo, sembra che l’informazione lavori per alimentare l’attesa di rincari che favoriscono la speculazione; eppure  sembra che in Europa l’energia elettrica si paghi meno che in Italia.

Con il nuovo anno, anche il prezzo del metano è crollato, facendo crollare quello dell’elettricità, che in Italia si fa con il gas, però la Francia è rifornita di energia elettrica anche dall’Italia, ma a quale prezzo? Da considerare che il costo medio delle riserve di gas italiane stoccate è probabilmente maggiore dell’attuale prezzo di mercato, con perdite per Eni, Enel ed Edison.

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Il decreto sicurezza del governo sulle ONG è stato emanato perché queste operano liberamente e senza nessun codice di condotta, cioè anche senza rispettare l’incolumità dei migranti; tuttavia, il Mediterraneo è sorvegliato dalla guardia costiera italiana, dalla guardia di finanza italiana e dalla marina militare italiana.

Secondo Frontex, la presenza delle ONG fa si che gli scafisti mettano in mare i barconi quando esse li soccorrono sotto le coste libiche. Invece le attività delle ONG devono essere normate, è l’Italia che deve decidere il porto assegnato per gli sbarchi e il controllo spetta alla guardia costiera che nel 2021 ha controllato un quinto delle navi arrivate, senza esentare le ONG. I naufraghi salvati, se sono tali, devono essere portati subito nel porto più sicuro e le ONG non devono trattenere i naufraghi, per plurimi salvataggi di barconi avvenuti nell’arco di una settimana.

Le ONG sono finanziate da privati speculatori di questi business e da governi come quello tedesco e francese che puntano al collasso dell’Italia; da parte loro, le ONG rifiutano il coordinamento dei soccorsi e vogliono arrivare nel porto che loro decidono, appellandosi alle leggi del mare che fanno loro comodo, non vogliono rispettare le leggi italiane e vogliono cambiare le regole italiane in materia d’immigrazione.

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Papa Ratzinger o Benedetto XVI è deceduto dopo otto anni di pontificato, era stato luogotenente di Giovanni Paolo II, era un intellettuale conservatore irrisoluto nei cambiamenti invisi alla curia e ai vescovi, soprattutto in materia di abusi sessuali commessi dai sacerdoti cattolici sui bambini. Praticamente la curia, eleggendo papa il conservatore Ratzinger, che aveva affiancato Giovanni Paolo II, voleva continuità e pochi cambiamenti.

Il programma di Benedetto XVI era rievangelizzare l’Europa, nel 2001 Giovanni Paolo II aveva affidato la gestione degli abusi alla congregazione per la dottrina della fede diretta da Ratzinger, che aveva rilevato l’omissione delle denunce all’autorità civile da parte dei vescovi. Purtroppo Ratzinger dimostrò scarso impegno nel perseguire i suoi scopi, per esempio non allontanò i potenziali violentatori segnalati. Nel 2008 Ratzinger fu invitato dal rettore dell’università Sapienza a intervenire all’inaugurazione dell’anno accademico, l’invito fu criticato da 67 docenti, e perciò questo declinò l’invito. Secondo Alì Agca, Ratzinger avrebbe potuto liberare Emanuela Orlandi, ma non lo fece.

Sotto Giovanni Paolo II e Benedetto XVI c’è stato un diverbio, nascosto dall’informazione mainstream, tra Vaticano e Usa, a causa del sostegno americano alla fratellanza musulmana (gli stati hanno sostenuto spesso i terroristi) e perché gli Usa e Putin erano contrari alla riconciliazione del papa con il patriarcato di Mosca, voluta da Germania e Berlusconi; però anche il papa aveva avuto incontri diplomatici con esponenti islamici della fratellanza.

La curia aveva bisogno di modernizzazione, in gerarchia, dottrina e finanza, ma Ratzinger non era riuscito nemmeno a unificare alcuni dipartimenti e fece suo segretario Bertone che non aveva esperienza in materia di preti pedofili. Nel 2006 Benedetto XVI, criticando gli insegnamenti di Maometto, ha fatto infuriare i musulmani, poi ha affermato erroneamente che in America Latina gli europei non avevano imposto una cultura straniera; gli ebrei lo attaccarono per le critiche a loro rivolte nella preghiera del venerdì santo.

Nel 2009 Ratzinger ritirò la scomunica comminata a un vescovo britannico che negava l’olocausto. Da ragazzo, Ratzinger aveva fatto parte della gioventù hitleriana, ma era successo, senza convinzioni precise, a tanti altri ragazzi; nel 2009 rilasciò dichiarazioni contraddittorie sull’uso dei preservativi in Africa, anche se la chiesa era contraria al controllo delle nascite e alla denatalità, mentre in Italia è a favore dell’immigrazione, che è contrastata anche negli Usa.

In Italia esistono 200 abitanti per chilometro quadrato, nel mondo 50, la solidarietà redistributiva non dovrebbe riguardare solo i valori mobiliari, ma anche le terre, le riforma fondiarie sono stata chieste per questo. I regimi autoritari hanno sempre affermato che il numero dei lavoratori, liberi o coatti, è potenza; infatti il latifondo aristocratico aumentava di valore quando aumentava la popolazione e la schiavitù favoriva i lavori pubblici e il movimento delle navi. Ancora oggi, gli uomini di seconda classe servono il potere per la guerra, per produrre e distribuire beni, per procreare e per pagare le imposte.

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Da parte dell’informazione italiana, sulla guerra in Ucraina s’è imposta una narrazione schierata e semplicistica, che divide aprioristicamente le parti in guerra in buoni e cattivi, accreditando solo un pensiero dominante; questa propaganda ha come vittima il giornalismo e spinge al riarmo e alla guerra, invece che della pace.

I media non approfondiscono su quello che è successo e sulle vere responsabilità, preferiscono proporre immagini di dolore e comunicare solo informazioni a senso unico, non sono interessati a una vera informazione e ai dubbi, vogliono unità e unanimità contro la Russia; tuttavia, i fatti non sono univoci e sono anche censurati, l’informazione non dovrebbe essere il frutto di simpatie e di partigianeria verso chi foraggia, favorisce e dirige i giornalisti. Così agendo, una generazione di giornalisti nasconde la propria inadeguatezza e apre la strada al suo declino. 

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LE RIVOLTE CONTADINE

I contadini, che erano la maggioranza della popolazione, sono stati disprezzati, erano analfabeti ma conoscevano piante e animali, conoscevano i cicli stagionali della natura; archiviata la proprietà comune della terra e poi il feudalesimo, anelavano sempre alla proprietà della terra; perciò, i bolscevichi che volevano la collettivizzazione delle terre, li chiamavano populisti. Oggi i contadini sono più liberi dei militari, dei preti e dei proletari perché sono più liberi nelle loro scelte di lavoro, cioè possono autodeterminarsi nel loro lavoro; raramente le rivolte contadine sono ricordate nei libri degli storici di corte e nella scuola, perché si è erroneamente ritenuto che non potevano essere un motore della storia.

I primi contadini adoravano divinità solari, perché comprendevano che il sole era il padre della vita sulla terra e adoravano anche la madre terra; poiché la terra era considerata bene comune della tribù, i primi contadini conoscevano solo la proprietà privata della propria casa, delle proprie armi, del proprio bestiame e dei propri utensili. I campi però erano a gestione comunitaria e il loro godimento era regolato da assemblee di villaggio di uomini liberi, assemblee d’anziani, dalle quali nacque anche il senatus romano, senator viene da senior, anziano.

La terra era collettiva del villaggio e non oggetto di accaparramento anche perché abbondante come le acque, mentre la popolazione era scarsa. A Roma l’ager publicus rappresentava campi, pascoli e boschi comuni dei coltivatori e dei pastori latini e sabini. Quando si formò una piccola proprietà contadina, i finanzieri etruschi, classe che dominava la città, prestando a interesse, diventarono proprietari dei terreni espropriati ai contadini insolventi, che andò a costituire il latifondo coltivato dagli schiavi.

I bottini di guerra costituiti da terre conquistate erano divisi, le terre migliori andavano agli speculatori e quelle peggiori ai veterani. La ribellione degli italici contro Roma fu anche una rivolta di popoli contadini privati dei loro diritti comuni sulla terra. Nel nord d’Italia i galli furono privati delle terre migliori e, non riuscendo a sopravvivere nelle zone in cui furono confinati, razziavano i coloni romani; perciò ci furono campagne militari per punire i ribelli che si concludevano con eccidi e deportazioni di massa.

A Roma Tiberio e Caio Gracco nel II secolo a.c. cercarono di favorire la formazione della piccola proprietà contadina; Tiberio fissò un limite alla superficie di terra posseduta in 25 ettari, perciò fu assassinato dai latifondisti. Suo fratello Caio si alleò con i piccoli contadini e i cavalieri, che avevano un certo censo, contro il senato, ripresentò la riforma agraria, distribuì grano ai poveri, fece una riforma fiscale e propose la concessione della cittadinanza romana agli italici. Anche lui fu però sconfitto dagli oligarchici e fu costretto a suicidarsi.

Poi scoppiò una guerra sociale, una rivoluzione, perché Livio Druso nel 91 a.c. voleva ripristinare le leggi agrarie gracchiane e concedere la cittadinanza agli italici, ma fu assassinato e nell’82 a.c. i superstiti ribelli italici, guidati dal sannita Ponzio Telesino, furono sconfitti da Cornelio Silla che fece feroci repressioni. Il diritto romano, accresciutosi nei secoli, fu codificato definitivamente dall’imperatore Giustiniano fra il 528 e il 534 d.c., il basso impero, apertosi nel 303 con Costantino e finito nel 565 con la morte di Giustiniano, segnò l’irruzione del diritto romano.

In Francia, Clodoveo (498) convertì al cristianesimo il popolo franco e fondò il regno dei merovingi che favorì l’integrazione di franchi e gallo-romani. Nel 492 papa Gelasio I sosteneva che chiesa e impero avevano diverse sfere di competenza, ma non sosteneva una separazione dei poteri, ma solo un loro coordinamento, esso si oppose al cesaropapismo dell’imperatore d’oriente.

Con la caduta dell’impero romano, i germani riportarono nella penisola e in Europa la tradizione della terra comunitaria, accanto alla proprietà privata di piccoli appezzamenti; anche presso le tribù germaniche vi era il consiglio degli anziani, come nei pellirosse americani. I longobardi reintrodussero in Italia la gestione comunitaria dei prati da pascolo e dei boschi, fecero però assegnazione di terre a guerrieri e funzionari; però, a causa della scarsità di mano d’opera agricola, si diffusero i contratti di enfiteusi o miglioria terriera e si diffuse la servitù della gleba.

Sotto i longobardi cristianizzati, gli enti ecclesiastici, cioè diocesi, parrocchie, monasteri e ordini religiosi, cominciavano a concentrare vaste proprietà fondiarie trasferite a essi dalla monarchia o, con lasciti, da privati che volevano andare in paradiso. Accadeva anche che piccoli proprietari cedessero la loro terra a enti religiosi, per ottenerne in concessione una superficie maggiore ed essere così protetti dalle requisizioni dei potenti.

Sotto il re longobardo Astolfo (750) i quadri dell’esercito erano costituiti da proprietari fondiari, furono creati degli ospitali o alberghi per gli eserciti che, con la vittoria dei franchi, passarono in gestione ai benedettini. Questi ospitali divennero rifugio di coloni spodestati della terra dai franchi e dal clero, presso di loro covò anche la rivolta contadina.

Furono i franchi a inventare il feudalesimo trasformando l’allodo comunitario e inalienabile in proprietà personale del feudatario, essi assegnarono ad aristocratici guerrieri le terre conquistate, che divennero ereditarie. I franchi elevarono all’aristocrazia anche i funzionari statali, mentre presso antichi romani e presso i germani solo patrizi e guerrieri erano proprietari di terre. Con il dominio franco, introdotta la proprietà personale e alienabile della terra, si andò anche verso lo spezzettamento della terra.

Con lo sviluppo delle città, a direzione borghese, cresceva il parassitismo urbano e la rapina tassatoria e poliziesca sulla campagna. I contadini, per difendersi dalla cupidigia di nobiltà e clero e poi della borghesia, giunsero a delle sollevazioni armate. Con la vittoria dei guelfi prevalsero i comuni e con la morte di Federico II di Svevia cessarono le libere comunità agricole, con proprietà a base collettiva.

Il potere dei guelfi, il partito ecclesiastico, fu funesto per i contadini, i nobili aumentavano in ricchezza e potere politico, gli enti ecclesiastici acquisirono le terre delle libere comunità rurali e i contadini persero indipendenza economica e libertà. La chiesa si servì della falsa donazione di Costantino e del diritto romano per attribuirsi falsi titoli di proprietà; con l’espropriazione delle terre comuni, dal 1500 al 1800 in Europa scoppiarono tante rivolte contadine.

I franchi erano diventati il braccio armato del papato e Carlo Magno (768-814), come Costantino, intendeva servirsi della religione cristiana come collante per tenere uniti i popoli sottomessi, in Germania gli eserciti franchi erano accompagnati da missionari cristiani. La guerra di Carlo contro i sassoni fu una guerra contro contadini in armi, con schiere di preti che predicavano e battezzavano, fu a essi imposto di pagare la decima del raccolto alla chiesa e di pagare imposte all’impero. Nella guerra di sterminio contro i sassoni, la bassa Sassonia ne fu svuotata di abitanti e al loro posto s’infiltrarono gli slavi.

Nel 1442 Lorenzo Valla dimostrò la falsità della donazione di Costantino, fabbricata nel 750 dalla cancelleria pontificia, la quale sosteneva che l’imperatore Costantino aveva ceduto a papa Silvestro I il potere su Roma e l’occidente. Il documento fu utilizzato per affermare il potere temporale del papa in occidente, dopo che Costantino e i suoi eredi si erano ritirati a Costantinopoli. I sostenitori di questo documento vedevano nell’imperatore d’occidente un funzionario della chiesa che doveva assicurare pace e indire crociate, esso era incoronato dal papa e poteva anche essere da lui revocato.

Nel 758 Bonifacio, sassone dell’ovest, evangelizzava la Germania e nell’Assia fece abbattere una quercia sacra, prima del cristianesimo, il culto della quercia era diffuso. Bonifacio creò vescovadi e indisse sinodi, consacrò Pipino il Breve, com’era stato consacrato il padre Carlo Martello, entrambi bracci secolari utili per convertire la Germania e civilizzarla infiltrandovi dei missionari. Bonifacio si accanì contro idoli, querce, megaliti, menhir e pietre sacre, radendo al suolo santuari e uccidendo pagani non convertibili.

L’evangelizzazione ebbe sempre carattere repressivo, alcune volte però si tentò di sostituire antichi culti pagani, favorendo la nascita del sincretismo cristiano; il Natale si sovrappose al solstizio d’inverno e ai saturnali pagani romani. Gregorio Magno (590-604) scriveva all’abate Mellito che i templi pagani non dovevano essere distrutti ma dovevano essere distrutti solo gli idoli, al posto degli idoli andavano costruiti altari cristiani, perché la gente doveva recarsi a pregare in luoghi a lei familiari. I sacrifici pagani andavano sostituirti con banchetti cristiani, le agapi, perché era difficile estirpare subito le abitudine pagane.

La storia è un intreccio di mille storie, un po’ di verità va sempre persa e gli storici di corte, la censura di Stato e Chiesa, la fanno da padroni. Tra il XIV e il XVII secolo esplose in Europa la caccia alle streghe, le streghe erano popolane e contadine, erano levatrici, facevano pozioni e aborti, nelle danze delle streghe ci si faceva beffe di signori e preti, i sabba arrivarono alle messe nere. Un anno dopo la conclusione della cattività avignonese, durata settant’anni, nel 1378 si consumò lo scisma protestante d’occidente.

Le sollevazioni dei contadini furono sollevazioni antinobiliari, in Vandea si prese a odiare la rivoluzione, accolta all’inizio, quando i borghesi presero ad acquistare la terra, così nacque l’avversione contro i centri urbani diretti da borghesi giacobini; inoltre, il contadino vandeano, come succederà in Italia meridionale, era contro la coscrizione obbligatoria. Carlo Magno accettò di diventare braccio armato della chiesa in cambio della corona imperiale e portò in dote al papato un popolo convertito, ma senza sovranità o libertà di scelta.

I contadini avevano creduto più all’imperatore che ai nobili e ai vescovi, erano insofferenti verso il potere centrale e verso le città. I rivoltosi si servivano delle donne perché più tollerate dal potere e con maggiore possibilità di manovra, esse erano vicine alla natura, alla vita e alla morte e conoscevano piante e animali. Paracelso, bruciando i libri di medicina, dichiarava di aver appreso qualcosa della medicina popolare dalle buone donne, indicando le streghe.

Le contadine si affidavano alle levatrici e le cittadine ai medici; la parola strega, in greco e in latino, indica gli uccelli notturni come la civetta, sacra a Pallade, e ai rapaci notturni; tutte le religioni precristiane conoscevano animali totemici, il gatto era l’animale stregonesco oggetto di odio, anche se guardiano di granai come cacciatore di topi. Come gli ebrei sotto il nazismo, le streghe divennero capro espiatorio, risiedevano in zone alpine o collinari, culla di eresie e rivolte contadine, lontane dalle città e da luoghi limitrofi.

Negli anni 1228 e 1233 i frisoni, valorosi guerrieri contadini. si ribellarono diroccando castelli di nobili e monasteri, contro di essi Gregorio IX allestì una crociata, poi i tributi furono aumentati e le terre furono espropriate. Analoga rivolta contadine ci fu nelle Fiandre negli anni 1323-1328 e nel 1336-1339 in Germania meridionale, i contadini attaccarono castelli e monasteri. A causa delle tasse e perché erano stati privati dei pascoli comuni, nel 1370 in Abruzzo i pastori si ribellarono contro la borghesia cittadina, ma furono sconfitti dall’intervento di mercenari.

Negli anni 1419-1436 Giovanni Huss, rettore dell’università di Praga, con la rivolta degli ussiti chiedeva una riforma religiosa e l’indipendenza della Boemia. Contro di lui fu bandita un’altra crociata, tra gli ussiti i contadini erano l’ala più radicale, volevano un comunismo evangelico, come quello delle antiche genti arie. I contadini europei, per deliberare, si riunivano sotto una quercia, se erano celti, o sotto un olmo, se erano germani, successivamente nella chiesa, dalla quale nacque la parrocchia, gruppo di case in greco. Nell’assemblea si riunivano i capifamiglia, per decidere sulle coltivazioni, sullo sfruttamento del bosco e sui diritti collettivi.

I contadini furono spesso repressi dalle milizie cittadine, erano vicini al re che pensavano fosse in grado di moderare le pretese della nobiltà e della borghesia cittadina; fu così per i vandeani in Francia e per i cafoni dell’Italia meridionale. I servi della gleba non potevano trasferirsi liberamente, non potevano sposarsi liberamente, né trasmettere liberamente la loro proprietà. Malgrado queste pastoie, nei secoli successivi ci fu l’incremento della popolazione rurale e il boom del settore agricolo, che creò le risorse per il successivo sviluppo industriale cittadino.

Nel 1478 l’Europa fu difesa dall’invasione turca da contadini e minatori armati; nel XVI secolo in Europa la maggior parte della terra apparteneva alla nobiltà e alla chiesa e in Inghilterra, finiti i servi della gleba, anche i piccoli contadini proprietari scomparvero, per essere sostituirti dai braccianti e dai salariati agricoli dei latifondi. Presso i germani ereditavano la terra i primogeniti, presso i romani si seguiva il volere del testatore, per cui ne beneficiarono anche gli altri figli, con la rivoluzione francese ereditavano, di diritto, tutti i figli.

I contadini si abituarono ad avere un appezzamento in proprietà e altri diritti sulle terre comuni, spesso lottarono per trasformare in proprietà privata la terra che coltivavano per altri e sulla quale pagavano tributi al Signore e alla Chiesa. Si anelava una riforma fondiaria e le rivolte contadine miravano anche a ristabilire norme e valori infranti che appartenevano al passato, riguardanti l’uso comune delle terre attorno al villaggio.

In Inghilterra i contadini furono spossessati e diventarono braccianti o salariati agricoli, a vantaggio di borghesia e nobiltà terriera. Una rivolta dei contadini senza terra fu sconfitta nel 1537, nel 1549 ci fu un’altra rivolta contadina contro le recinzioni delle terre, prima comuni, da parte dei nuovi proprietari. Negli anni 1626-1660 ci furono rivolte per il libero accesso nelle foreste e nelle paludi, dove si poteva cacciare e pescare. I contadini irlandesi, scozzesi e i mugiki russi erano i più poveri d’Europa.

Dal 1500 al 1600 in Francia ci furono rivolte contadine contro la nobiltà, il clero, contro lo stato centralistico, contro le imposte, contro la città e a favore del localismo; la borghesia cittadina all’inizio appoggiò la rivolta contadina, poi si alleò a nobiltà e clero contro i contadini. Nel 1860 in Russia la maggior parte della popolazione era costituita da servi della gleba non liberi, la popolazione libera pagava poche imposte ed era esentata dalle corvé; i cosacchi, che parteciparono a rivolte contadine, discendevano dai mercenari variaghi vichinghi, erano il nerbo delle truppe zariste, inoltre in Russia, lungo il Volga, esistevano contadini di origine germanica.

Contro il centralismo moscovita, nel 1603 ci fu una rivolta contadina, un’altra avvenne nel 1606 e vi parteciparono tutte le nazioni e anche i cosacchi. Una rivolta cosacca ci fu nel 1671, contro i nobili vampiri del sangue dei contadini e contro le imposte, un’altra rivolta ci fu nel 1707. Nel 1500 in Italia e in Germania la piccola nobiltà rurale era schierata con i contadini, essa formava i cavalieri, piccoli proprietari terrieri che spesso vivevano nella povertà, mentre alti prelati, principi e borghesi si arricchivano tiranneggiando il contado.

Questi cavalieri arrivarono ad assalire conventi e mercanti e a imporre balzelli; questa rivolta fu combattuta dai borghesi alleati dei nobili e lo stesso Lutero si alleò con i nobili, contro contadini e cavalieri. Negli anni 1524-1526 in Germania ci furono rivolte contadine, per la libera elezione dei parroci, per la riforma della giustizia, per la restituzione ai contadini dei terreni comunitari, in Turingia la rivolta fu diretta da Thomas Muntzer. A Trento i contadini costituirono una lega con minatori, proletari, nobili spiantati e preti spretati, essi distrussero chiostri e chiese, odiavano gli aristocratici ma avevano fiducia nell’imperatore.

Crescevano i contadini poveri, senza libertà e senza terra, cresceva l’usura che accelerava gli espropri, aumentava la povertà della nobiltà rurale dei cavalieri, cresceva la corruzione del clero romano che portò alla rivolta di Lutero. Thomas Muntzer nacque nel 1490, era un sacerdote che faceva comizi alla folla, predicava nella lingua del popolo e affermava che la rivolta era giusta se il potere era ingiusto, si rivolgeva a operai, contadini e minatori e preoccupò i sovrani di Sassonia; in Svizzera Ulrich Zwinglki, cappellano delle truppe elvetiche, ispirò un’altra rivolta contadina e una riforma religiosa.

Il sud tirolese Michael Gaismair si rivoltò contro gli Asburgo, proponendo una società comunistica, era contro usurai e clero; fu ucciso da un bandito prezzolato da Ferdinando d’Asburgo. I conti del Tirolo dal XIII secolo avevano garantito ai coloni alcuni diritti, allo scopo di farseli alleati contro la nobiltà locale, questi mandavano un loro rappresentante alla dieta di Innsbruck. I tirolesi avevano diritto ereditario e libero accesso alla proprietà della terra, inoltre accorrevano in armi in cambio di terre, com’era avvenuto con i romani, i germani, i franchi e principi medioevali.

Nel 1462 ci fu la rivolta contro le angherie del principe vescovo di Salisburgo, furono uccisi frati concubini e saccheggiate case di nobili, borghesi e monasteri. A Trento Clester voleva togliere il potere temporale al vescovo, alcuni preti si unirono alla rivolta contadina, si reclamavano gli antichi diritti contro il Principe vescovo e l’arciduca. La rivolta fu repressa con le cannonate, però ne nacque una guerriglia antiasburgica, guidata da Michael Gaismair, che desiderava uno stato tirolese indipendente, egli era contro l’ordine feudale, contro quello capitalistico e a favore dei contadini.

Reclamava una giustizia giusta, contro la corruzione della curia romana, voleva una società di uguali, senza padroni né servi, e voleva sopprimere la grande proprietà fondiaria, era contro i finanzieri bavaresi e contro chi accumulava denaro con il sangue degli uomini, era contro speculatori, accaparratori e usurai. Gaismair voleva una repubblica di contadini, minatori e operai a base multietnica, con la sconfitta degli Asburgo, con capitale Innsbruck, centro culturale Bressanone e centro industriale e commerciale Trento. Gaismair voleva abbattere le mura delle città, castelli e roccaforti.

In quel momento nacquero degli scritti anonimi contro i tributi eccessivi e a favore della rivolta, che proponevano l’elezione diretta dell’autorità da parte della comunità, si voleva abbattere la monarchia ereditaria per ritornare all’antico sistema germanico del re eletto dal popolo. Martin Lutero, che aveva bisogno dell’appoggio dei sovrani di Sassonia per lottare contro Roma, scaricò i contadini, come fece Garibaldi, invitando i signori tedeschi a distruggerli. Così la borghesia, impaurita dalle richieste dei contadini, si mise a difendere i privilegi feudali.

I veneziani si impossessarono del Friuli nel 1420, con la guerra austro-veneziana; dopo la lega di Cambrai del 1509, i cittadini furono alleati con l’imperatore e contro i contadini di Venezia, in quella guerra i contadini distrussero castelli e residenze borghesie e nobiliari. Nel 1599 in Calabria Tommaso Campanella diresse un’insurrezione progettando uno stato teocratico, una repubblica basata sul diritto naturale, avente come Dio il sole, le sue idee sono riportate nella sua opera: “La città del Sole”.

Enrico VIII d’Inghilterra divorziò da Caterina d’Aragona, per sposare Anna Bolena, ma il papa non volle annullare il matrimonio perché Caterina era nipote di Carlo V che dominava in Italia; dopo la vittoria del 1525 di Carlo a Pavia sui francesi, il papa aveva bisogno di lui per lottare contro la rivoluzione protestante. Enrico VIII ruppe con il papa creò una chiesa inglese autonoma con il re come capo supremo con poteri temporali e spirituali e con l’abolizione della giurisdizione papale sul regno inglese. Privò il papa di qualunque entrata fiscale proveniente dall’Inghilterra, inoltre tra il 1536 e il 1540 soppresse i monasteri.

Il popolo di Londra fu favorevole a queste innovazioni, però in campagna la soppressione dei monasteri causò una ribellione; i contadini si sentivano anche colpiti nei loro diritti di sfruttamento delle terre prima comuni, recintate e accaparrate, e nei loro diritti di proprietà, essi erano appoggiati da preti cattolici. Nel seicento, il prosciugamento delle paludi inglesi, che aveva consentito il libero pascolo, provocò reazioni contadine; in precedenza ogni contadino aveva avuto libero accesso ai terreni comuni ma, dopo la bonifica, la scarsità di terreni da pascoli divenne acuta, si ebbe meno foraggio per gli animali e meno letame per concimare i campi.

Perciò in Inghilterra, come accadde in Italia con la bonifica delle paludi pontine, gli abitanti delle paludi distrussero dighe e chiuse, cercando di impedire ai nuovi proprietari di far pascolare le bestie in terreni e paludi prima appartenenti alle comunità di villaggio. Nel XVI secolo gli ideologi delle rivolte delle campagne furono anche i preti cattolici, anche perché avevano la cultura, molti di essi poi abbracciarono l’eresia luterana; erano contro i privilegi della chiesa, dei nobili e dei borghesi. Dopo la rivoluzione francese, questi privilegi, esautorata l’aristocrazia, si concentrarono nelle mani della borghesia che ebbe contro i contadini. All’inizio della rivoluzione francese i contadini erano stati contro la monarchia centralizzatrice e contro l’aristocrazia terriera ed ecclesiastica, poi però la borghesia, una volta preso il potere, fece incetta di terre e deluse le aspettative dei contadini.

In Tirolo gli Schutzen erano disposti a morire nel nome del Kaiser e Andreas Hofer divenne campione della lotta contro l’oppressione francese; con operazioni di guerriglia, l’armata napoleonica ricevette sonore sconfitte da parte di contadini veneti, tirolesi, meridionali e spagnoli. Nel 1730, sotto il dominio genovese, si sollevarono i corsi a causa delle imposte eccessive, nel 1755 ci fu un’altra rivolta, con un esercito di contadini, Pasquale Paoli liberò la parte interna dell’isola, fece leggi, unificò i pesi e la moneta; perciò Genova cedette la Corsica ai francesi, contro i quali tornarono a ribellarsi i contadini corsi.

I corsi si avvicinarono alla rivoluzione francese poi se ne allontanarono appoggiandosi all’Inghilterra, per lottare contro i giacobini e per l’indipendenza della Corsica, invece il papa finanziava l’autonomismo irlandese; peccato che gli storici di corte raccontino poco queste cose, la censura ha vigilato sempre, soprattutto in chiesa e nelle scuole. Nel 1791 la Francia divenne monarchia costituzionale, con il predominio della borghesia e l’emarginazione dell’aristocrazia, della plebe cittadina e del proletariato rurale. I contadini della Vandea, con i loro preti, presero le armi contro la rivoluzione, bruciarono il tricolore e inalberarono la coccarda realista.

Come avevano lottato contro il centralismo monarchico ora lottavano contro la politica antiautonomista della borghesia, le armi furono fornite dalla Gran Bretagna. Le guerre napoleoniche arricchirono speculatori e fabbricanti d’armi, mentre impoverivano la campagna; ma la borghesia commerciale e i nuovi proprietari terrieri si dimostravano più spietati con i contadini e più attenti ai loro interessi della precedente nobiltà.

In Italia la repubblica cisalpina, voluta dal Bonaparte, ridusse le autonomie dei piccoli comuni, confiscò i terreni comunitari e quelli degli ordini religiosi, le casse comunali furono svuotate, ci furono tagli indiscriminati nei boschi comunitari, ci furono espropri, le chiese furono saccheggiate. Perciò i contadini insorsero e, a Brescia e a Bergamo, presero le armi per difendere l’autonomia e le antiche tradizioni comunitarie; a Verona i saccheggi dei francesi provocarono una rivolta contro gli occupanti, anche in Emilia Romagna i contadini insorsero contro i francesi occupanti, pur essendo stati contro il governo papalino.

Nel 1799 nelle Marche scoppiò una rivolta contro i francesi e i rivoltosi furono padroni delle campagne mentre i francesi si asserragliavano nelle città, gli insorti erano guidati dal generale Giuseppe Lahoz che, rigettata l’ideologia illuminista, proponeva una confederazione italica collegata a quella germanica. A Napoli nel 1789 i lazzaroni insorsero contro i giacobini, le armi buttate dai soldati furono raccolte dai contadini, i cafoni, chiamati anche briganti.

La repressione francese fu violenta, appoggiata dai borghesi galantuomini che volevano impadronirsi dei terreni demaniali preservati dai Borboni per i contadini che erano quanto rimaneva degli antichi beni comunitari; i cafoni o sanfedisti erano chiamati briganti dai democratici. In Valdaosta nel 1799 ci fu una rivolta dei contadini contro i giacobini e contro alcuni borghesi illuminati che ci lasciarono la pelle; questa scoppiò contro la politica di Cavour che aveva aumentato le imposte, i villici erano arrivati a chiedere l’abolizione dello statuto e le dimissioni del ministro delle finanze, al grido: “Viva il re, abbasso il tricolore e abbasso la costituzione!”.

In Portogallo i francesi furono sbaragliati da guerriglieri, soprattutto contadini, che formavano bande partigiane. Nel 1808 in Baviera la nuova costituzione bavarese ridusse le autonomie locali e lo stato, satellite della Francia, chiamò alle armi i tirolesi, ma gli Schutzen, che desideravano combattere solo per difendere la loro terra tirolese, disertarono in massa e presero la via delle montagne.

Gli osti Andreas Hofer e Peter Mayr, divennero capi dei contadini ribelli e nel 1809 costrinsero i francesi a ritirarsi dal Tirolo; Hofer governava il Tirolo in nome del Kaiser Franz e diffidava della borghesia cittadina, voleva ritornare ai tempi antichi. Purtroppo fu sconfitto e fucilato dai francesi, verso la fine, Hofer capì che non poteva fidarsi nemmeno della corte di Vienna e vagheggiò un Tirolo indipendente.

Dopo il 1860, i cafoni meridionali accolsero a fucilate i piemontesi, come si erano opposti ai francesi, perché i galantuomini borghesi tendevano a usurpare i territori demaniali che i contadini difendevano in nome degli antichi diritti, per coltivarli, far legna e pascolare gli armenti. Nell’agosto del 1860 un generale borbonico, che si era arreso ai garibaldini, forse perché liberale, fu ucciso dai suoi soldati per il tradimento. Tra i difensori di Civitella del Tronto c’erano contadini e pastori che rifornivano la città di viveri e munizioni con l’aiuto dei guerriglieri delle campagne; in diversi paesi meridionali furono massacrati dei liberali.

Dopo la morte di Cavour, avvenuta nel 1861, si temeva la rivolta dei contadini meridionali, chiamati briganti, la banda di Carmine Donatelli, detto Crocco, raggiunse 2.000 uomini e nel 1861 mille briganti dell’Irpinia costrinsero i piemontesi a ripiegare; in Abruzzo le bande di briganti erano ben dirette ed ebbero grande successo. I piemontesi avevano eliminato i diritti comuni, avevano imposto tasse e costrizione obbligatoria, nel 1920 Antonio Gramsci aveva scritto che lo stato italiano aveva messo a ferro e fuoco l’Italia meridionale, crocifiggendo, squartando e seppellendo vivi i contadini poveri, chiamati briganti.

In Unione Sovietica i Kulaki, piccoli e medi contadini, furono sterminati dai bolscevichi, la rivoluzione d’ottobre fu finanziata anche da banchieri ebrei, i Kulaki si opposero ai soviet che volevano la collettivizzazione della terra e prestarono aiuto alle armate bianche zariste. In Palestina gli ebrei hanno fondato delle comunità agricole, i Kibbutz, che hanno anche il compito dell’autodifesa.

In Ucraina, Walther Darré sosteneva la necessità del fondo inalienabile e non frazionabile, come il maso chiuso tirolese, per esso solo i contadini potevano salvaguardare il popolo indoeuropeo per il loro legame con la terra, mentre il proletariato urbano era solo spazzatura. Darré, sotto l’occupazione nazista, distribuì la terra ai contadini, perciò gli ucraini accolsero i tedeschi come liberatori e, si arruolarono nel loro esercito; Darré si opponeva alla colonizzazione dei territori slavi, mentre favoriva la colonizzazione di territori già abitati dai tedeschi. Anche Gorbaciov, con il ripristino della proprietà in Russia, s’ispirò ai principi di Darré.

In Transilvania nacque il movimento dei Kuruc, il suo capo, il principe Rakoczi I, voleva abolire la servitù della gleba e voleva l’autonomia da Vienna; prima di lui, l’altro capo dei Kuruk, Imre Thokoly, aveva combattuto a fianco dei turchi. Nel 1848 i contadini romeni di Transilvania portavano avanti rivendicazioni nazionali e sociali e sbarrarono il passo ai rivoluzionari ungheresi diretti dalla borghesia e dalla nobiltà liberale; i contadini transilvani in rivolta reclamavano gli antichi diritti, contro le sopraffazioni e a difesa delle comunità di villaggio. A est i nobili imponevano tasse ai contadini, trasformati poi in diritti feudali, e corvée, perciò anche lì nacque la servitù della gleba, com’era accaduto in occidente; il feudalesimo transilvano fu un feudalesimo tardivo che scardinava il villaggio tradizionale.

La Transilvania, incorporata nel XIII secolo nel regno ungherese, nella prima metà del quattrocento fu teatro di una serie di rivolte contadine; contro le imposizioni fiscali e altri diritti feudali del vescovo di Transilvania si unirono contadini romeni e ungheresi, inoltre artigiani e la piccola nobiltà. Contro la rivolta si unirono la nobiltà ungherese e quella sassone.

L’arcivescovo di Esztergom, in Transilvania, bandì una crociata contro l’impero ottomano, cui parteciparono contadini, minatori, nobili impoveriti e servi della gleba transilvani e ungheresi. I feudatari tentarono di impedire la partenza dei contadini perché temevano che i campi rimanessero senza mano d’opera, perciò nel 1514 i contadini rivolsero le armi contro nobili ed ecclesiastici e contro l’esercito feudale, proclamando la repubblica che pose fine al potere dei nobili. I contadini romeni e ungheresi, nel corso della rivolta, espugnarono castelli e reclutarono anche elementi del basso clero.

Nel 1515 il re d’Ungheria domò la rivolta e consolidò l’istituto della servitù della gleba, inoltre stabilì i tributi da versare da parte dei contadini ai feudatari e alla chiesa. A un certo punto l’Ungheria era divisa in tre parti, una parte dipendeva da Istanbul, una da Vienna e la terza, la Transilvania, era indipendente formalmente, ma era un protettorato della sublime porta turca. Con la pace di Westfalia del 1648, la Germania si frantumò e gli Asburgo austriaci orientarono le loro mire verso sudest, contro l’impero ottomano e la Transilvania.

L’imperatore Leopoldo I (1657-1795) voleva cattolicizzare l’Ungheria, secondo il principio cuius regio eius religio, e fece una campagna contro i protestanti ungheresi, allora nacque in Transilvania un movimento di resistenza antiaustriaco, i ribelli si chiamavano Kuruk, in ricordo della rivolta del 1514. Nel 1691 la Transilvania perdette ogni autonomia e fu annessa all’impero asburgico che la fece colonizzare da etnie tedesche, slave e romene. I feudi dei nobili ribelli furono concessi ai nobili fedeli alla corona, la nobiltà conservò l’esenzione fiscale, così il carico d’imposte rimase a carico dei servi della gleba.

Perciò nel 1735 ci fu un’altra rivolta, capeggiata da Ferenc II Rakoczi, che si rivolse a tutti gli ungheresi promettendo di abolire la servitù della gleba, perciò ebbe dalla sua parte i contadini; la pace venne con un condono e restaurando la libertà di culto per i protestanti. Debellata la rivolta, gli Asburgo aumentarono le imposte sulla Transilvania e aumentarono i giorni di corvée o lavoro gratuito; però nel 1764 l’imperatrice Maria Teresa riuscì a far pagare le imposte anche agli enti ecclesiastici e alla nobiltà.

Nel 1767 in Ungheria entrò in vigore la riforma agraria che aboliva la servitù della gleba e ridusse le corvée dei contadini, inoltre istituì la mappa catastale. La riforma fu reiterata nel 1783, ma fu osteggiata dai nobili, per cui nel 1784 ne nacque un’altra rivolta contadina. I contadini romeni si opposero anche alla novità fiscale che sottoponeva a concessione statale il loro antico diritto di aprire locande e osterie.

La rivolta del 1784 nacque a causa dell’abolizione degli antichi privilegi di pascolo, legnatico, assenza di corvée, era diretta dal contadino Horia che, trattando con l’imperatore, ottenne per i contadini romeni arruolati nell’esercito, l’esenzione dai tributi, ottenne anche un’amnistia. Durante la rivolta un altro capo contadino, Crisan, aveva incitato i contadini al saccheggio della proprietà della nobiltà imperiale; in Transilvania i contadini erano arrivati a chiedere ai nobili assediati di rinunciare alle loro esenzioni fiscali e a cedere la loro terra ai coltivatori.

L’imperatore Giuseppe II, impressionato dall’insurrezione, accorse a fianco dei nobili per reprimere la rivolta; Horia forse voleva anche ricostituire il vecchio regno romeno con Transilvania e Valacchia. La rivolta fu stroncata e nel 1785 Giuseppe II abolì la servitù e concesso ai contadini il diritto di sposarsi liberamente, senza l’assenso dei loro padroni, e di fare testamento liberamente.

La rivoluzione transilvana fu un movimento contadino con risvolti nazionali, voleva l’abolizione della servitù della gleba senza risarcimento per i feudatari. L’abolizione della servitù fu introdotta prima in Ungheria e poi in Transilvania perché i nobili ungheresi erano interessati a conservare i latifondi transilvani e la borghesia ungherese era interessata a conservare le miniere transilvane. Nel 1848 la Transilvania fu unita all’Ungheria, poi però in Ungheria Kossuth si ribellò a Vienna e l’imperatore, per rappresaglia, promise l’autonomia alla Transilvania. I contadini si rivoltarono contro la nobiltà ungherese e occuparono le terre, anche in Transilvania fu abolita la servitù, però i romeni dichiararono di non riconoscere l’annessione della Transilvania all’Ungheria.

In Transilvania un esercito contadino romeno, comandato da Avram Lancu, si mise contro i liberali ungheresi di Kossuth che voleva costituire uno stato nazionale ungherese a spese dei romeni della Transilvania. Kossuth riusciva a cacciare gli austriaci dall’Ungheria, mentre alcuni romeni erano favorevoli a una collaborazione con la monarchia asburgica. Allora accadeva che il servo della gleba non poteva lasciare il fondo ma questo nemmeno gli poteva essere tolto; mentre il coltivatore libero, se s’indebitava, perdeva la terra, era costretto a partecipare alla guerra, le sue terre potevano essere saccheggiate o espropriate ed era tassato.

In Francia contadini catari e albigesi furono massacrati dai nobili; Innocenzo VIII nel 1525 volle la lotta alle streghe, per conseguenza, Colonia non ebbe più sollevazioni popolari, però le rivolte esplosero con la riforma e arrivarono fino all’avvento del capitalismo. Oggi le rivolte contadine, per una riforma fondiaria, avvengono in Russia, Cina, Africa, America Latina e Messico, dove armate contadine dei senza terra, accantonata dal governo la terra comune di villaggio e il feudo, chiedono una riforma fondiaria e la terra in proprietà personale.

In Italia la riforma fondiaria, con la distribuzione in proprietà della terra, fu promessa durante il risorgimento, fu reiterata durante la prima guerra mondiale e fu realizzata parzialmente solo negli anni 1950. (Per le notizie, fonte: “Rivolte e guerre contadine” di G. Ciola, A. Colla, C. Mutti e T. Mudry - Società Editrice Barbarossa).

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario.it;    viruslibertariio@gmaiI.com.

 

ECONOMIA E POLITICA – 2/1/2023

EUROPA

Non sono solo Fratelli d’Italia a essere contrari alla ratifica della riforma del MES, mi riferisco a diversi accademici, soprattutto di sinistra, però Forza Italia è favorevole alla ratifica. Il MES è un’istituzione intergovernativa, nata nel 2012, per rispondere alla crisi finanziaria di Grecia Cipro, Irlanda e Portogallo e ufficialmente per impedire che questa mettesse a rischio l’esistenza della stessa Unione Europea.

Il MES non è sottoposto al diritto comunitario ma al diritto internazionale e ha sede nel Lussemburgo, è diretto da un consiglio fatto dai ministri delle finanze dell’UE. C’è chi propone la sua abolizione e chi afferma che la ratifica serve per completare l’unione bancaria, a tutela dei depositi; alcuni paesi ritengono però che, prima della ratifica, sia necessario ridurre i rischi, cioè il possesso da parte delle banche dei titoli di stato; sembra un’altra misura tedesca contro l’Italia.

Deutsche Bank lo fece per i titoli di stato italiani, provocando, a danno dell’equilibrio del bilancio dello stato italiano, l’aumento dei loro interessi; il salvataggio della Grecia richiese alti costi europei per i crediti insoluti di Germania e Francia verso la Grecia e sacrifici di aggiustamento economico per la Grecia; perciò i prestiti europei poi offerti per la pandemia, per prudenza, non sono stati richiesti da nessun paese; il MES include le regole del Patto di Stabilità, pure da riformare.

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A causa del freddo e delle centrali nucleari guaste, dal 6/12 la Francia è diventata importatore netto di energia elettrica dall’Italia e da altri paesi europei confinanti, succede anche alla Svizzera, che però, a sua volta, rifornisce la Francia. In precedenza, l’Italia importava dall’estero il 13% dell’energia elettrica.

L’Italia produce l’elettricità soprattutto con il gas e, con queste esportazioni, si spera che guadagni sul prezzo che, a causa della speculazione, è sempre volatile, perciò, invece del tetto al prezzo, la legge dovrebbe segnalare mensilmente solo il prezzo medio, ponendo fine ai prezzi di mercato tutelati, che sono dei privilegi, perché non riconosciuti a tutti. Il governo ha vietato la modifica unilaterale dei contratti energetici, con eccezione per l’aggiornamento periodico dei prezzi dell’energia.

Il governo, per prepararsi all’inverno, aveva stoccato una grande quantità di gas, che può servire a calmierare i prezzi dell’energia, che crescono anche in Germania e in Gran Bretagna e perciò l’UE invita a una riduzione dei consumi, fortunatamente raggiunta con il caldo autunnale; comunque, il governo italiano, dopo la Germania, ha anche riacceso vecchi impianti a carbone.

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Secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia, nel 2022 il consumo totale di carbone, che è l’idrocarburo più inquinante, raggiungerà il picco più alto, ma dal 2026 comincerà a diminuire; oggi è diventata la fonte più utilizzata per generare elettricità (invece in Italia, che impiega poco carbone, è il gas). Con i piani nazionali di transizione ecologica verso le energie alternative, nel 2020 l’Agenzia aveva previsto una riduzione, ma la guerra in Ucraina, la siccità in Cina, il ritorno al carbone in Germania e i problemi ai reattori nucleari francesi, hanno sconvolto queste previsioni; comunque, nei prossimi anni, la produzione di energia pulita raddoppierà da 2400 a 5640 GW. (startmag.It).

ITALIA

In Italia il debito pubblico è pari a 2.770 miliardi di euro, cioè il 145,7% del Pil, il rendimento dei Btp decennali è arrivato al 4,47%; poiché la BCE vuole ridurre il suo portafoglio di titoli di stato, il governo italiano vuole riportare il debito pubblico detenuto dalle famiglie al 20% del debito complessivo, mentre ora è sceso al 7,42%.

I non residenti posseggono 640 miliardi del debito italiano, mentre le banche 750, 140 miliardi sono detenuti dalle famiglie. Visto il rendimento di questi titoli, la Germania aveva proposto di ridurne il portafoglio detenuto dalle banche, a vantaggio anche dei creditori esteri che speculano su debito italiano.

Per contrastare le turbolenze dei mercati, Il ministro Giorgetti, vuole emettere Btp Italia per gli italiani, indicizzati all’inflazione, con sconto fiscale e con un premio di fedeltà, il che farà aumentare il costo del servizio del debito pubblico. Nel 2023 scadranno 260 miliardi di titoli, cui vanno aggiunti 60 miliardi di nuovo fabbisogno dello stato; la Banca d’Italia ha acquistato debito pubblico per conto della BCE.

I Btp Italia decennali indicizzati garantiscono alti interessi anche del 7% (il tasso nominale è al 4%) a chi riesce a comprarli, perché bisogna prenotarli alle aste; se però l’inflazione scende al 2%, come programmato dalla BCE, i guadagni maggiori o plusvalenze andranno a chi li rivende, diventando così un’altra  speculazione. Poiché la banche comprano alle aste tanti Btp, mentre i Bot a basso rendimento sono lasciati ai privati, li comprano a interessi elevati e li rivendono quando i tassi tornano al 2%.

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In Italia la natalità è scesa a 400.000 persone e la mortalità supera le 600.000 persone, emigrati e immigrati sono circa 100.000 persone l’anno, però oggi gli emigrati italiani non sono definitivi e sono fatti soprattutto di laureati e diplomati. Si emigra soprattutto per migliorare la propria condizione economica, gli italiani all’estero, fatti di più generazioni, sono complessivamente oltre cinque milioni, gli immigrati sono pure oltre cinque milioni, la mobilità interna riguarda oltre un milione di persone l’anno.

In Italia arrivano illegalmente immigrati e zingari senza documenti, cioè sono apolidi non segnalati e non si possono rispedire in nessun paese, questi si riproducono senza denuncia; quindi le statistiche Istat sugli immigrati residenti sono sicuramente sottostimate. Alcuni di essi emigrano in Francia dall’Italia e perciò Macron, come è solito fare, con l’indifferenza di Mattarella, insulta l’Italia; la raccolta in mare degli immigrati clandestini e loro ospitalità temporanea, poiché la maggior parte di loro vuole andare in Europa settentrionale, comporta notevoli spese per l’Italia.

Comunque e tutto sommato, il paese non è destinato a spopolarsi, come annunciano i profeti di sventure. L’immigrazione illegale è diversa da quella fatta tramite consolati e aerei, ma è diversa anche dalla tratta dei negri, perché con quest’ultima gli importatori di schiavi dovevano pagare il pizzo ad arabi e capi tribù, mentre ora le ONG che fanno questo traffico, sono pagate da tanti e difesi dalle mafie politiche e dal papa.

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Il governo Meloni ha approvato la legge sul bilancio, evitando l’esercizio provvisorio, ha raggiunto gli obiettivi fissati per il PNRR, vuole una confederazione europea che poggi sul principio della sussidiarietà, un’UE più politica e meno burocratica; vuole l’alternanza dei governi e la fine dei governi tecnici, ha promesso che il suo governo durerà cinque anni, ha revocato dalla sospensione in servizio i medici no-vax.

In magistratura vuole la separazione delle carriere e per le regioni vuole l’autonomia differenziata, che già esisteva in parte per le regioni a statuto  speciale, sostiene il presidenzialismo e il sistema elettorale maggioritario. Si è dimostrata ferma con Francia e Germania, che afferma che la Nutella si fabbrica sfruttando all’estero, per le noccioline, lavoratori minori e ha criticato il tampone chiesto dal governo italiano ai turisti cinesi, poi replicato da altri paesi europei.

La Germania ha criticato il decreto sicurezza per le navi ONG che traghettano gli immigrati che, fra le altre cose, chiede idoneità tecnica e sicurezza a queste navi, perciò Meloni è stata contestata dalla CEI che vuole più immigrati, comunque arrivino. La Sea Eye, che batte bandiera tedesca e opera tra Libia e Italia, ha chiesto protezione al governo tedesco ha replicato che seguirà la legge tedesca e si è appellata al diritto internazionale, al diritto del mare, a una convenzione del 1982 e alle Nazioni Unite, che hanno accusato l’Italia di ostacolare l’immigrazione e di razzismo.

Per arrivare al governo, forse Meloni si è appiattita su Vaticano, Nato e UE, soprattutto, per bilanciare Francia e Germania, sugli Usa, però non doveva sostenere apertamente le pretese assurde di Zelensky, mortificando la Russia. Purtroppo, il parlamento è un grande mercato e i politici sono mossi da interessi economici.

Secondo la costituzione materiale, i governi italiani allargati, dal 1945 dipendenti dallo straniero, sono fatti dal presidente della repubblica, dal capo del governo, dal ministro delle finanze, dal ministro della difesa e dal governatore della banca d’Italia, tutti referenti dallo straniero; la sovranità dello stato e quella degli italiani, anche se difesi da Meloni, sono delle chimere. 

USA

Con lo sviluppo dei mercati digitali, nella Silicon Valley, si è avuta una  perdita di pubblicità per le Big americane Facebook, Alphabet, Google, Amazon, Apple, Netflix, Meta e Microsoft, che perciò sono in crisi; perdono utenti, clienti, profitti e perdono in borsa. Google aveva il monopolio nelle ricerche online, Facebook nei social media, ma sono state ridimensionate da Tik Tok, c’è lo scontro tra Amazon e Google, mentre Netflix subisce la concorrenza di Apple e Amazon.

Anche lo sviluppo dei chip ha avuto un ruolo nella crisi delle Big Tech, con le restrizioni americane all’export in Cina dei semiconduttori, ha costretto Apple a trasferire in India e in Vietnam le sue produzioni cinesi. Per il contenimento dei costi, ora queste aziende in crisi puntano al taglio dei posti di lavoro (startmag.it).

Nunzio Miccoli wwti w.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA - 26 dicembre 2022

 

LA CONQUISTA DEL MEZZOGIORNO D’ITALIA

Nel 1860, l’impresa dei mille di Garibaldi, volontari di diverse classi e regioni italiane, ma mancavano i meridionali, diretta contro il mezzogiorno borbonico, fu un’azione organizzata dal governo piemontese e dall’Inghilterra che, in incognito, fornirono soldi, armi e navi; grazie all’audacia di Garibaldi ed al tradimento comprato di tanti ufficiali napoletani, il sud fu conquistato e annesso al Piemonte.

Il governo di Napoli era informato dei preparativi ed il generale Carlo Filangeri, a capo del governo borbonico, prendeva sul serio la minaccia di Garibaldi; la Francia rimase passiva e non intervenne, perché aveva ricevuto come compenso Nizza e Savoia. L’Inghilterra appoggiò l’Unità d’Italia perché  lo stato italiano si accollò i debiti esteri degli stari preunitari, anche se aveva denunciato i suoi debiti rinascimentali verso l’Italia. 

L’Inghilterra era stata ostile verso Ferdinando II di Borbone per lo zolfo siciliano assegnato ai francesi e aveva ambizioni verso al Sicilia, dove la flotta napoletana dava fastidio agli inglesi, che vi controllavano traffico di vino, marsala, limoni, velluto e zolfo. Nel 1859 gli inglesi pensavano che l’Italia unita avrebbe potuto bilanciare la Francia però  chiedevano il liberismo e la fine delle dogane. Perciò i preparativi dell’antipapista Garibaldi raccoglievano molte simpatie a Londra, a cui si appoggiarono, anche tramite la Svizzera,  anche Mazzini, Marx e Mussolini.

Prima dell’impresa dei mille, nel 1844 ci fu una spedizione armata nel regno di Napoli, con i fratelli Bandiera, e nel 1857 un’altra, con Carlo Pisacane, entrambe fallite.  Mazzini spinse per convincere Garibaldi a ritentare l’impresa, però questo, visti i precedenti, era prudente e fece preparativi adeguati, chiese a Cavour appoggi in Sicilia, denaro ed armi. Nel 1859 Mazzini, poiché cercava di accelerare i tempi, mandò sull’isola due suoi fedelissimi, i siciliani Rosolino Pilo e Francesco Crispi.

Al contrario di Mazzini, Garibaldi era in buoni rapporti con Vittorio Emanuele II che, prima di convertirsi all’unità, aveva represso i moti mazziniani; a Londra Mazzini, anche se repubblicano,  raccoglieva fondi per l’Italia nelle logge massoniche, sostenuto dal deputato Lord Gladstone e dal governo di Lord Palmerston. Poi, con la mediazione dell’Inghilterra, anche i Savoia decisero di servirsi di Mazzini.

Le simpatie inglesi per Garibaldi e per la causa italiana, sponsorizzata dai circoli liberali vicini a Lord Palmerston, erano alimentate dall’antipapismo inglese; a Londra era nata l’associazione Amici dell’Italia, Mazzini n’era l’animatore, d’accordo con il governo inglese, vi raccoglieva denaro per la spedizione in Sicilia. A Malta, per Garibaldi,  furono creati depositi d’armi, vicino Genova si confezionavano bombe per lui, in Sicilia il siciliano Rosalino Pilo, d’accordo con Cavour, preparava il terreno e si rivolse ai baroni latifondisti, contigui alla mafia, i quali controllavano piccole milizie personali. Francesco Crispi comunicava a Garibaldi che l’isola era vicina alla rivolta.

Inglesi, italiani, l’Ansaldo e la Società Nazionale di La Farina, una società segreta che faceva cospirazioni, fornirono armi; nacque un Fondo per Garibaldi creato da Mazzini; i quotidiani londinesi promuovevano sottoscrizioni ed il governo di Londra non frapponeva ostacoli. Dopo lo sbarco a Marsala dei mille, arrivarono anche 800 volontari inglesi, per tutti erano pronte le camicie rosse, adottate da Garibaldi in Sudamerica, il rosso serviva a nascondere il sangue.

Il siciliano Risalino Pilo, sbarcato a Messina, aveva ricevuto dalla loggia massonica “Trionfo Ligure” un cospicuo finanziamento, la loggia massonica di Nino Bixio gli fece avere un altro finanziamento, a cui si aggiunsero soldi di altre logge. I siciliani Pilo e Corrao organizzarono delle rivolte in Sicilia con armi arrivate da Malta, chi, tra i siciliani, si faceva reclutare, era pagato; la compagnia armatoriale Rubattino di Genova fornì a Garibaldi due piroscafi per la Sicilia.

La Società Nazionale di La Farina aveva due milioni di franchi oro per corrompere funzionari e ufficiali borbonici, le logge massoniche scozzesi raccoglievano per Garibaldi denaro in Inghilterra, Canada e Stati Uniti. Si finse che i due piroscafi della società Ribattino, che trasportarono i mille,  fossero stati presi con la forza, però le navi erano fornite delle mappe del regno di Napoli; Cavour fece anche presidiare i mari da attraversare ed andò a Genova a controllare i preparativi della spedizione.

Il marchese Gaspare Trecchi faceva da tramite tra Garibaldi e Vittorio Emanuele II, Costantino Nigra tra Cavour e Napoleone III; Nigra comunicò falsamente all’imperatore francese che il governo piemontese non era stato capace di fermare Garibaldi. Le navi inglesi pattugliavano le acque siciliane, ufficialmente per proteggere dall’insurrezione i sudditi e le proprietà britanniche in Sicilia.

L’ammiraglio Persano, al comando di una flotta, e Giuseppe La Farina diedero l’avvio alla spedizione segreta di Garibaldì, però i Borboni di Napoli erano informati, a Torino arrivarono anche le proteste di Napoli, per i preparativi fatti a Genova. I volontari sbarcati a Marsala furono 1084, poi arrivarono anche cacciatori delle Alpi, volontari inglesi, l’artiglieria ed il genio con 18 operai; vi erano pochi meridionali e degli stranieri. Le navi napoletane, che dovevano intercettare lo sbarco, si mossero con strana inerzia, mentre quelle britanniche erano a Marsala, dove era una colonia inglese interessata al vino; perciò Garibaldi, protetto dagli inglesi, scelse di sbarcare proprio a Marsala, per l’operazione, il console inglese Collins chiese protezione al comando navale inglese di Malta.

In Sicilia occidentale, dove era più sviluppata la mafia, una ricca comunità inglese era interessata al commercio di vino, tessuti, velluto, olio, agrumi e zolfo; i velieri inglesi informavano le navi di Garibaldi sulle posizioni delle navi napoletane, pescatori siciliani, spalleggiati dalla mafia, fecero altrettanto; perciò i due piroscafi di Garibaldi procedettero tranquilli, le navi napoletane non si videro. Da terra non si sparò sulle due navi, ufficialmente per paura di colpire le navi inglesi, lo sbarco fu aiutato dai pescatori di Marsala legati agli inglesi, i quali accolsero a braccia aperte gli sbarcati. Con lo sbarco, fu dichiarata decaduta la dinastia borbonica, a vantaggio di Vittorio Emanuele II, e Garibaldi fu proclamato dittatore provvisorio dell’isola.

Tre giorni dopo lo sbarco, i mille erano diventati 15.000, con l’arruolamento di picciotti mafiosi siciliani; la Sicilia non voleva essere né italiana, né napoletana, con Garibaldi voleva raggiungere l’autonomia;  dal punto di vista economico, l’isola era in mano ai baroni latifondisti. Nei paesi vi erano fratellanze o sette o partiti che dipendevano da un possidente, alcuni contadini facevano le guardie armate nei campi, erano i campieri, trasformatisi poi in gabellotti o esattori o mafiosi per conto dei baroni.

La Sicilia voleva staccarsi dal regno di Napoli, nel 1849 fu repressa la ribellione di Messina ed allora si formarono i protagonisti dell’impresa garibaldina, cioè Francesco Crispi, Rosolino Pilo e Giuseppe La Farina; questi cercarono agganci ed uomini capaci di menare le mani, si accostarono anche alla mafia e avvicinarono baroni e gabellotti. I baroni aiutarono ad arruolare i picciotti ed il barone Sant’Anna di Alcamo incontrò Garibaldi, i primi decreti di Garibaldi prevedevano la distribuzione di alcune terre demaniali ed ecclesiastiche a favore dei combattenti, però i baroni temevano la rivoluzione sociale dei contadini e il loro spossessamento delle terre.

In Sicilia Garibaldi fece un’amnistia che portò alla liberazione del carcere di tanti mafiosi; poiché tanti credevano alle promesse di Garibaldi, i contadini si ribellarono e occuparono le terre siciliane; a luglio del 1860 Nino Bixio, per proteggere gli interesso d’inglesi e baroni latifondisti, fece una repressione, a Bronte i proprietari erano inglesi. Francesco Crispi, ministro degli interni siciliano del governo di Garibaldi, era stato sollecitato dagli inglesi a intervenire.

Bixio decretò lo stato d’assedio, cinque contadini furono condannati a morte e 25 furono condannati all’ergastolo. Francesco II, per salvarsi, emanò la costituzione, indisse le elezioni, concesse un’amnistia, adottò il tricolore con il suo stemma e fece entrare dei liberali al governo. In Sicilia, il conte Nisco di Siracusa tramava a vantaggio del Piemonte; il generale Alessandro Nunziante diede le dimissioni, passò ai piemontesi e riparò all’estero, era in contatto con Cavour e Persano.

A Calatafimi, il generale Francesco Landi tradì, per la sua ritirata, i garibaldini gli avevano promesso 14.000 ducati,  il generale Ferdinando Lanza tradì e fu il primo ad incontrare Garibaldi in Sicilia; il generale Giuseppe Letizia aveva migliaia di soldati a Palermo, però firmò lo stesso la capitolazione e poi entrò nell’esercito piemontese; anche il generale Camillo Bonaparte, di stanza a Palermo, fu riciclato tra i vincitori. In Sicilia, il generale Francesco Bonanno perse una brigata e ottenne una pensione dal governo italiano; il maresciallo Flores, comandante in capo in Puglia, trattò la resa con Garibaldi e poi   chiese di entrare nell’esercito italiano.

Il 15.8.1860 Cavour, d’accordo con l’ammiraglio piemontese Persano, finanziò un colpo di stato a Napoli, prima che arrivasse Garibaldi; tra i ministri del governo di Francesco II vi era Liborio Romano che, purtroppo, era in contatto con Cavour; Liborio Romano invitò Francesco II a lasciare il regno affermando che dietro Garibaldi c’era il Piemonte e dietro il Piemonte, la Francia e l’Inghilterra. Il ministro della guerra napoletano Salvatore Pianell si trasferì a Torino e passò all’esercito piemontese.

Francesco II, per combattere in posizione strategica, si trasferì a Gaeta, la resistenza napoletana doveva avvenire tra il Volturno ed il Garigliano; Francesco II, con queste truppe, era in grado di fronteggiare Garibaldi, ma non i piemontesi. Con Francesco II erano ancora 45.000 soldati napoletani, più 4000 bavaresi e svizzeri; nel 1859 si erano ribellate quattro compagnie di soldati svizzeri, sulle tasche dei loro caduti furono trovate lire piemontesi, il generale traditore Nunziante convinse il re a sciogliere quei reggimenti e così ne furono imbarcati 3000.

A Napoli la camorra controllava i rioni popolari e, con l’arrivo di Garibaldi, anche in questa città i camorristi furono legittimati, già amnistiati da Francesco II. Il prefetto napoletano Liborio Romano, in contatto con Cavour e Garibaldi, coinvolse i camorristi nell’ordine pubblico e li fece entrare nella sua polizia costituzionale. Nel luglio del 1860 Liborio divenne ministro degli interni del governo provvisorio di Garibaldi a Napoli, a capo della polizia c’erano quattro uomini della camorra; i camorristi avevano la coccarda tricolore e la guardia nazionale di Liborio era  fatta  di camorristi. Con Garibaldi e camorra a Napoli, crebbe il contrabbando e perdette la dogana, la camorra garantiva la tranquillità e controllava l’esito dei falsi plebisciti.

Cavour aveva spinto Persano anche a corrompere gli ufficiali della flotta napoletana, perciò a Milazzo il cannoneggiamento dal mare delle navi borboniche, passate ai garibaldini, favorì la vittoria di Garibaldi; il mancato blocco marino napoletano favorì gli sbarchi dei garibaldini. Il comandante Marino Caracciolo non ostacolò lo sbarco a Marsala, il napoletano Amilcare Anguissola mise la sua fregata a disposizione di Persano, Giovanni Vacca fece altrettanto. Il capitano Napoleone Scrugni fu l’artefice delle diserzioni in massa nella flotta, Garibaldi lo nominò ministro della marina nel suo governo costituito a Napoli. A Napoli, trenta navi su trentasei abbassarono il tricolore con lo stemma dei Borboni, per adottare il tricolore con lo stemma dei Savoia.

In Calabria il generale Fileno Briganti fu accusato di tradimento dai suoi soldati e ucciso a fucilate; Giuseppe Caldarelli, capitolò a Cosenza, fu minacciato dai soldati e chiese la protezione ai garibaldini, poi passò alle camicie rosse; Giuseppe Ghio chiese protezione a Garibaldi dai suoi soldati, poi si presentò a Napoli in uniforme piemontese. Sedici alti ufficiali erano responsabili dei tracolli in Sicilia, Calabria e Puglia, parte per tradimento, parte per avidità e calcolo, perché volevano conservare i loro privilegi con i Savoia; tre furono degradati dai borboni, altri si rifugiarono presso i piemontesi, una parte entrò nei ranghi del loro esercito.

Il 12.10.1860 le truppe di Vittorio Emanuele II, senza dichiarazione di guerra, passarono il Tronto, così penetrarono nel napoletano 39.000 piemontesi, a cui poi si aggiunsero 25.000 garibaldini, avevano contro 50.000 napoletani; dopo la feroce battaglia al Volturno, per l’assedio di Capua, i garibaldini passarono la mano ai piemontesi. I napoletani furono sconfitti al Volturno e al Garigliano, mentre le navi napoletane passate al Piemonte sostenevano, con i bombardamenti, l’esercito piemontese e garibaldino.

Resistevano le fortezze di Gaeta, Capua, Messina e Civitella del Tronto; Gaeta fu sotto assedio dall’11.11.1860 al 14.2.1861, la regina Maria Sofia animava la resistenza. L’artiglieria piemontese bombardò Gaeta e Capua, morirono tanti civili; a Gaeta comandava l’assedio il generale Enrico Cialdini, sprezzante verso i napoletani. La flotta francese all’inizio aveva impedito alle navi piemontesi di intervenire nel golfo, poi si ritirò, Napoleone III aveva deciso di far cadere il regno di Napoli.

A Gaeta le bombe colpirono ospedale e chiesa e Cialdini si rifiutò di sospendere il fuoco, le vittime furono gettate in una fossa comune, perirono 895 militari e 100 civili, Gaeta fu ridotta ad un cumulo di macerie; per impedire la diffusione di tifo, centinaia di cadaveri furono coperti di calce, l’economia gaetana fu messa in ginocchio, furono devastati 300 frantoi e la flotta peschereccia, in un trentennio partirono dalla città 10.000 emigranti. Nelle votazioni per il plebiscito, i seggi erano controllati dai camorristi con la coccarda tricolore, da garibaldini e piemontesi; votarono ungheresi e inglesi, ma non i militari borbonici, votarono solo il 19% degli aventi diritto;  in Sicilia ci fu compravendita di schede, a Caltanissetta fu impedita la propaganda per il no. Alla fine, nel napoletano si ebbero 1.302.064 si e 10.302 no, in Sicilia  si ebbero 432.053 si e 709 no.

I latifondisti temevano garibaldini e contadini e perciò chiedevano l’annessione accelerata al Piemonte ed un governo di garanzia. Chi era contro l’unità era considerato fuorilegge; Francesco II  sperava nell’aiuto di Austria e Francia e, quando abbandonò Napoli, creò un consiglio di reggenza sperando di tornare dall’esilio di Roma. Tutti i civili napoletani in armi erano considerati briganti e fucilati, giudicati da tribunali militari e con il codice penale di guerra.

Da Gaeta, Francesco II aveva autorizzato la creazione di milizie mobili, guidate da suoi ufficiali, che dovevano spingere la popolazione alla ribellione contro i garibaldini e i piemontesi. A Tagliacozzo, in Abruzzo, queste milizie distrussero una colonna piemontese di 400 uomini, bande di volontari borbonici e milizie di ex soldati fecero sollevare Isernia; si sollevarono anche migliaia di contadini, appoggiati dai comitati borbonici di Roma e Marsiglia.

Francesco II e Maria Sofia erano partiti senza denaro e preziosi, lasciarono anche i loro depositi al Banco di Napoli, con l’arrivo dei garibaldini, tutto scomparve; il patrimonio dei Borboni fu confiscato e Garibaldi impose ai banchieri di versargli il denaro depositato, pena la fucilazione.  Cavour fece raccogliere informazioni sulla gestione economica garibaldina, si denunciarono furti, sperperi e spese non giustificate. Il colonnello ungherese Fidel Kupa denunciò che tra i garibaldini c’erano profittatori che non avevano mai combattuto, percepivano la paga e si vendevano i cappotti e le coperte in dotazione all’esercito, alcuni di loro riscuotevano la paga più di una volta.  I garibaldini praticarono anche la compravendita degli impieghi e alimentavano le clientele, mentre i camorristi mantenevano l’ordine pubblico.

Si concesse una pensione ai collaborazionisti del Piemonte e ai napoletani rifugiati in Piemonte, l’Italia iniziava con favoritismi, clientele, opportunismi e ruberie; furono assegnate pensioni alle donne dei camorristi e le cose non cambiarono quando si passò dalla dittatura di Garibaldi al governo luogotenenziale piemontese. Cavour si lamentava per i tanti benefici e gli uffici assegnati a quelli che avevano cambiato di campo.

Intanto, nel meridione cresceva la ribellione armata, i militari presi con gli insorti, non erano considerati prigionieri di guerra ed erano fucilati. Dopo la battaglia del Volturno e la caduta di Capua, i prigionieri napoletani furono 12.000, trasferiti ai campi di prigionia al nord, con l’invito a passare all’esercito piemontese, però la maggioranza di loro rifiutò. Gli ufficiali borbonici potevano chiedere la pensione, il congedo oppure entrare nell’esercito italiano, previo giuramento ed esame del curriculum, da parte di una commissione militare; però il  direttore di polizia, Silvio Spaventa, fece arrestare decine d’ufficiali borbonici come sospetti.

Per Farini solo 300 ufficiali borbonici meritavano di essere inseriti nell’esercito, Cavour riservava disprezzo ai soldati borbonici ed ai deputati meridionali del parlamento nazionale; alla fine, nell’esercito italiano furono ammessi 2.311 ufficiali borbonici, mentre i soldati furono rispediti a casa. Ai campi di prigionia del nord, allestiti per i napoletani, si arrivava in nave, in treno e a piedi; per costringere questi soldati a cambiare livrea, erano tenuti affamati ed al freddo, ciò malgrado, solo una minima parte di loro entrò nell’esercito piemontese. Negli anni immediatamente successivi, tanti napoletani non risposero alla leva militare obbligatoria piemontese e divennero sbandati e briganti.

Tra il 1860 e il 1861 nei campi di prigionia arrivarono 21.000 persone; mentre i primi campi di prigionia avevano carattere temporaneo, i campi di rieducazione divennero permanenti, era liberato solo chi si arruolava, la fortezza peggiore che ospitava questi sventurati era Finestrelle. Su quattro contingenti alla chiamata risposero in 5400 tra 20.000, i renitenti alla leva erano imprigionati e si fecero rastrellamenti per trovare giovani che si erano sottratti al servizio militare, alcuni di loro furono messi in prigione senza processo.

La fortezza di Finestrelle, carcere militare, fu luogo di pena di soldati pontifici e borbonici, ospitò 1.000 prigionieri mentre San Maurizio Canadese ne ospitò 6.000, vi esplosero rivolte domate dai bersaglieri; il freddo, la mancanza di cibo e d’igiene costrinsero alcuni ad accettare l’arruolamento ma poi disertarono. A Finestrelle la vita media era di tre mesi, i morti erano gettati nella calce viva;  complessivamente, 80.000 meridionali si rifiutarono di servire la bandiera italiana, a volte si rifugiavano nello stato pontificio o facevano i briganti.

Per Garibaldi avevano combattuto 24.000 uomini, con la vittoria si raddoppiarono di numero, com’è accaduto con la resistenza, il miracolo avvenne quando si cominciò a parlare di pensioni. I latifondisti chiedevano sicurezza ai piemontesi, i liberali temevano garibaldini e repubblicani. Poi si concesse anche ai garibaldini di entrare  nell’esercito piemontese, con una pensione, previo esame di una commissione militare. Un ufficiale garibaldino, che non aveva mai combattuto, si appropriò di cavalli, viveri e preziosi; c’erano falsi combattenti  volontari desiderosi di mangiare a sbafo.

Non esistevano elenchi di volontari, alla commissione di scrutinio per l’arruolamento del generale Fanti, pervenivano raccomandazioni di Liborio Romano, Silvio Spaventa, Pasquale Mancini. Cavour sosteneva la legione ungherese, che lo aiutava nella repressione del brigantaggio e lo doveva aiutare a fomentare una rivoluzione in Ungheria, per mezzo di Kossuth, per impossessarsi del Veneto. Il generale Cialdini sminuì l’importanza dei volontari garibaldini, salvati dall’esercito piemontese quanto i borbonici si stavano riorganizzando; nel 1862 il governo presieduto da Urbano Rattazzi sciolse il corpo dei volontari e inserì nell’esercito regolare 1584 ufficiali garibaldini, previo esame della commissione scrutatrice.

Il Piemonte estese il suo sistema di tassazione al sud, che aveva solo cinque imposte, invece il Piemonte ne aveva 22, perciò tante furono le proteste nel napoletano. I governi luogotenenziali ricorsero al clientelismo ed al favoritismo, Napoli c’era la crisi dell’ex capitale, perciò ci furono licenziamenti nell’amministrazione, alla zecca, all’arsenale, ai cantieri navali, allo stabilimento ferroviario; aumentavano le tasse e diminuivano le commesse, con i licenziamenti, vennero i tumulti e le repressioni; le aziende che vivevano di commesse pubbliche erano tutte in crisi.

Dal 1970, con l’unità italiana e la crisi economica meridionale, cominciò l’emigrazione di milioni di italiani verso le Americhe. Aboliti i dazi, il mercato libero condannò l’industria meridionale senza commesse, nel 1865 fu introdotta l’imposta di ricchezza mobile, furono vendute le terre demaniali del mezzogiorno e, fino al 1898, gli investimenti pubblici furono maggiori al nord che al sud. Dal 1865 la capitale fu trasferita a Firenze ed il Banco di Napoli poté aprire filiali al nord, fu però favorito il trasferimento di capitali al nord e non il contrario, perciò diminuirono le riserve auree del Banco di Napoli e aumentarono quelle della Banca Nazionale del Piemonte. Nel 1898, quando nacque la Banca d’Italia, che sostituì i vecchi istituti d’emissione, il Mezzogiorno ricevette 20.000 azioni, il centro-nord 280.000.

Le prime rivolte dei briganti avvennero in Abruzzo, i borbonici sconfissero a più riprese i garibaldini, mentre i latifondisti arruolavano personale per le camicie rosse, che doveva combattere i contadini. Ad Isernia e Pettorano furono trucidati decine di garibaldini, ad Ariano Irpino, provincia d’Avellino, a causa degli usi civici, furono trucidati 140 liberali; c’era in ballo lo sfruttamento di terre comuni da pascolo e di terre demaniali; i proprietari terrieri avevano messo gli occhi su quelle terre e sulle proprietà ecclesiastiche ed avevano i capitali per comprarle.

I cafoni si aggrapparono ai borbonici contro i ricchi galantuomini filo-piemontesi,  quindi arrivò la repressione piemontese; nella battaglia di Macerone il generale Cialdini prevalse contro contadini e briganti, il generale Fanti affidò ai tribunali militari la competenza sui briganti; il generale Ferdinando Pinelli arrivò in Abruzzo, su sollecitazione dei latifondisti di Ascolì, per reprimere le sommosse contadine.

Le bande dei ribelli si moltiplicavano nei boschi e nelle montagne, la normalizzazione si ebbe dopo dieci anni, con i cannoni, le rappresaglie, i fucili, le spie e le taglie, i piemontesi distrussero paesi interi; le bande armate crescevano con malcontenti, delusi, sbandati e disoccupati; ad un certo punto si chiese, per pacificare, la fucilazione solo dei capi briganti, ma i comandanti fecero passare tutti i fucilati per capi.

Anche i garibaldini chiedevano assistenza ai piemontesi, però alcuni di loro protestarono e furono uccisi dalla polizia, altri passarono ai briganti; a Roma e Marsiglia erano nati comitati borbonici, diretti da ufficiali borbonici anche stranieri, che dirigevano il brigantaggio a mezzo d’ufficiali loro emissari; queste bande arrivarono al numero di 250, alimentavano una guerra civile e sembravano imprendibili, dall’estero arrivarono anche nobili per combattere per i borboni.

In Lucania il capobrigante Carmine Crocco riunì 1.000 uomini, era stato disertore borbonico, garibaldino e poi brigante, i suoi uomini erano in gran parte ex soldati borbonici, innalzava la bandiera delle due Sicilie e inneggiava a re Francesco II; era un guerrigliero che sfuggiva allo scontro aperto, era sostenuto dal clero e da parte della nobiltà locale fedele ai Borboni. Crocco fu tradito da un suo uomo, Giuseppe Caruso, che lo vendette ai piemontese.

I piemontesi, alla ricerca di briganti, distrussero l’abbazia di San Bernardo, erano visti come conquistatori, alcuni loro ufficiali parlavano francese e si servivano d’interpreti. Alla frontiera pontificia operava la banda di Luigi Alonzi, detto Chiavone, sergente dell’esercito borbonico,  che  aveva un’organizzazione militare e tanti stranieri, in tutto 430 uomini, con ufficiali e cannoni; gli ambienti legittimisti europei erano con i borboni, tanti nobili stranieri combatterono come ufficiali per i borboni e furono fucilati dai piemontesi.

A Marsiglia il comitato borbonico era diretto dal generale Clary e tanti francesi si arruolarono nel partito borbonico, così a Barcellona ed a Roma. In Basilicata e Puglia operava il brigante Pasquale Domenico Romano, sergente borbonico, arruolò contadini ed ex soldati, della sua banda facevano parte anche un toscano e due piemontesi; Romano aveva un regolamento ed era appoggiato dai comitati borbonici di Roma e Parigi, voleva congiungersi alle forze di Crocco, nel 1863 fu finito a sciabolate dai piemontesi.

Il brigante Cosimo Giordano operò tra Matese e il Sannio e nel 1888 morì al carcere di Favignana,  a Napoli la banda dei fratelli La Gala rapì il direttore del Banco di Napoli e ottenne un riscatto; tra le bande non mancavano le donne, i nemici dei briganti erano i piemontesi e i galantuomini, cioè i borghesi liberali. Per risolvere il problema del brigantaggio, nel luglio 1861 il comando delle operazioni passò al generale Cialdini, appoggiato da volontari guidati dai proprietari terrieri, spesso protettori di mafiosi e camorristi, e dalla legione ungherese; dal 1861 al 1863 il governo impiegò circa 100.000 uomini in questa guerra civile, a Teramo chi ospitava briganti era fucilato e chi non collaborava con i piemontesi, cioè non denunciava i briganti, aveva la casa saccheggiata e bruciata.

Si voleva creare il deserto attorno alle bande, furono poste taglie sui briganti, chi riforniva di viveri i briganti, era fucilato. Furono distrutte case e paesi, non si risparmiarono vecchi, donne e bambini, dall’estate del 1861 i piemontesi saccheggiarono e incendiarono sedici paesi. I galantuomini meridionali si nascondevano dietro i piemontesi, la repressione avveniva con il consenso dei notabili locali.

Però quando ci fu lo scontro all’Aspromonte del 1862, tra garibaldini e piemontesi, in cui Garibaldi, che voleva prendere Roma, fu ferito dai piemontesi, timorosi delle reazioni francesi, il generale La Marmora proclamò lo stato d’assedio nel mezzogiorno anche contro i garibaldini; con il sollievo dei latifondisti che non li vedevano sempre di buon occhio; ora il nemico sembrava anche Garibaldi.

Lo statuto albertino del 1848 era stato calpestato, le fucilazioni erano sommarie e la libertà di stampa era limitata, tra il giugno 1861 e il dicembre 1863 perirono migliaia di briganti e altrettanti furono gli arrestati; le bande di briganti controllavano le vie di comunicazione in Irpinia, Benevento, Salerno, Abruzzo, Molise e Lucania, le fucilazioni avvenivano, senza processo, violando il codice penale e lo statuto albertino de 1948. Poi intervenne a loro favore l’amnistia, concessa soprattutto per aiutare Garibaldi.

Nemmeno i briganti scherzavano, requisivano, ricattavano, uccidevano, ce l’avevano con galantuomini, piemontesi e garibaldini; i deputati meridionali chiesero una commissione d’inchiesta sul brigantaggio ed intanto, per tranquillizzare i Savoia, condannavano il governo borbonico. Nel Molise, una banda era diretta da Cosimo Giordano, ex caporale borbonico, uccise liberali e spie piemontesi; alcuni militari piemontesi furono massacrati da donne con le pietre.

Allora nessuno affrontò la questione sociale meridionale, i generali piemontesi, che si alternarono al comando delle operazioni, come Cialdini, La Marmora e Pallavicini, dirigevano prefetti, sindaci e giudici. Mentre al nord era applicato lo statuto, al sud vigeva una legislazione speciale di guerra. La commissione parlamentare si spostò al sud e non sentì i contadini, l’idea fissa era che i briganti erano aizzati dai borbonici, il materiale della commissione fu raccolto il 23.7.1863; questo brigantaggio era alimentato dalla miseria e dalle tasse, perciò la commissione propose strade, ferrovie, istruzione e terre ai contadini; chiese la fine della fucilazione e benefici ai briganti pentiti.

Invece il 15.8.1863 fu introdotta la legge Pica, con il reato di brigantaggio, furono applicati strumenti repressivi su 12.000 persone; tra il 1860 e il 1870 caddero circa 45.000 uomini, più che nelle guerre risorgimentali; anche delle donne furono briganti, il cadavere di Michelina De Cesare fu denudato e mostrato a tutti. I militari preparavano i briganti, vivi o morti, per i fotografi, bisognava rappresentare i briganti come rozzi, arretrati, ignoranti, violenti, brutti, crudeli ed incivili. Il generale Pallavicini vinse la guerra al brigantaggio con tutti i mezzi, anche con la propaganda.

I corpi dei briganti morti erano fotografati con la lingua penzoloni e lo sguardo sbarrato, un trofeo come gli animali cacciati, alcuni di loro avevano segni di sevizie; le foto delle donne dei briganti ottennero molto successo nelle botteghe dei fotografi, erano state seviziate, denudate, percosse, abusate, poste con i seni scoperti. Il brigante Domenico Straface fu ucciso, decapitato e la sua testa fu messa sotto spirito; si consegnavano le teste per la taglia, la lotta era dura perché le bande godevano di consenso popolare.

Alcuni studiosi parlarono di tare ereditarie dei briganti, Cesare Lombroso considerava i meridionali una razza inferiore, perciò i suoi seguaci misuravano i crani dei briganti; Lombroso arrivò in Italia meridionale ed individuò le cause fisiologiche delle devianze dei briganti meridionali, teorizzò il tipo antropologico del brigante; i briganti erano diventati casi clinici e razza inferiore. I tribunali militari, che dovevano giudicare i briganti, arrivarono a dodici, però molti briganti erano fucilati nel luogo di cattura, nonostante lo Statuto; il Piemonte proclamò dieci volte lo stato d’assedio, con uso di fucili e cannoni, nel 1849 a Genova, nel 1852 in Sardegna, nel 1862 in Aspromonte, nel 1866 e nel 1894 in Sicilia, nel 1898 a Napoli, Milano, Firenze e Livorno.

Il generale piemontese Luigi Manabrea paragonava i meridionali agli ottentotti, in Sicilia si unirono i proprietari terrieri, aristocratici e borghesi, contigui alla mafia; a causa di tasse e della leva, nel 1862 fu la rivolta dell’isola; la Sicilia aveva sperato nell’autonomia, per i siciliani, se Napoli era lontana, Torino era lontanissima. In Sicilia erano frequenti sequestri e furti, c’erano faide tra famiglie mafiose e lo stato compiva repressioni, la popolazione detestava il governo italiano. Il brigantaggio siciliano nasceva anche per sfuggire al rastrellamento ed al reclutamento, erano tanti i renitenti; i soldati, per ottenere informazioni sui renitenti, ricorrevano alla tortura, a Licata tagliarono l’acqua ad un paese e presero in ostaggio le famiglie di ricercati, incendiarono anche delle case.

Chi protestava era accusato di simpatie borboniche, i lavori sporchi furono affidati alla legione ungherese, che era alle dipendenze del ministero della guerra; la gente vedeva questi ungheresi come mercenari dei conquistatori. Gli ungheresi chiamavano i cafoni meridionali, irochesi, erano violenti, tra loro c’erano anche polacchi e tedeschi, tanti di loro ottennero la medaglia al valore dai Savoia; per stroncare il brigantaggio, bisognava atterrire la popolazione, però si utilizzavano anche spie e taglie. I metodi repressivi erano appoggiati dai notabili meridionali.

Del brigantaggio meridionale si occupavano anche i giornali stranieri che equiparavano il sud d’Italia al Far West, i briganti erano evirati e le loro donne stuprate; i giornali di Londra scrivevano che l’unità era stata un’impostura, con stampa imbavagliata, repressioni e prigioni piene. In Francia qualcuno paragonò i briganti ai patrioti polacchi, in Spagna si scrisse che in Italia meridionale s’incendiavano paesi e si fucilavano persone che chiedevano l’indipendenza.

I soldati punivano chi accoglieva i briganti, incendiando paesi e fucilando, erano a caccia di simpatizzanti borbonici e briganti, il generale Cialdini ordinò che d’alcuni paesi non rimanesse pietra su pietra; soldati e carabinieri erano stati uccisi dai briganti e si voleva una rapida rappresaglia. Furono bombardati paesi con i mortai, furono fucilati gli abitanti, alcuni furono finiti alla baionetta, le donne erano violentate; i soldati promettevano la vita a chi consegnava gioielli e denaro, ma poi non mantenevano la parola. Si distrussero chiese e si applicò la rappresaglia di guerra, furono risparmiate solo le case delle spie; per decenni, i paesi del Sannio furono bollati come covo di briganti, 21 paesi della zona furono distrutti dalle rappresaglie piemontesi.

Nel 1870 finì il brigantaggio e cominciò l’emigrazione, Francesco Saverio Nitti affermò che la carte del brigantaggio e dell’emigrazione coincidevano; comunque, l’Italia assegnò ai militari impegnati nella repressione 7.391 ricompense. Quando Garibaldi reclutava volontari per le sue imprese, sapeva che sarebbe stato sconfessato dal re solo se la sua impresa fosse fallita, le autorità militari piemontesi non reagirono ai reclutamenti di Garibaldi, perché sapevano che aveva il tacito appoggio del re. I volontari di Garibaldi  viaggiavano gratuitamente sui treni, con armi fornite dal re.

A cause della reazione negativa delle grandi potenze, Garibaldi fu poi fermato ad Aspromonte e arrestato, però non fu possibile processarlo, per non far emergere le responsabilità della corona, comunque, potette godere d'una provvidenziale amnistia generale.  Quando Mazzini era esule a Londra, ricercato dalla polizia italiana, a causa dei suoi moti repubblicani di Genova, il re lo contattò segretamente, per preparare azioni rivoluzionarie.

Nel 1863 Garibaldi, per protestare contro le leggi marziali in Sicilia, diede le dimissioni da deputato e si recò a Londra; l’anno dopo fu richiamato da Vittorio Emanuele II, per fomentare un’altra rivoluzione in Europa orientale e nei Balcani. Nel 1965 la capitale fu trasferita a Firenze, però a Roma esisteva un comitato rivoluzionario, finanziato dal governo italiano, con il compito di preparare l’insurrezione, un altro comitato del genere operava sempre a Roma.

Vittorio Emanuele II, era anticlericale ed era stato scomunicato da Pio IX, preferiva la compagnia dei militari a quella dei civili, curava personalmente la diplomazia, aveva una sua diplomazia segreta e spie all’estero; all’oscuro del governo, era in rapporto con avventurieri e con Garibaldi. Denaro d’agenti piemontesi doveva servire allo scatenamento di una rivoluzione anche a Roma, con l’aiuto di Garibaldi, in modo da dare alle truppe italiane il pretesto per intervenire e ristabilire l’ordine; il capo del governo, Rattazzi, per incarico del re, aveva fatto avere finanziamenti a Garibaldi. La Francia venne a conoscenza del progetto, perciò il governo italiano fece arrestare Garibaldi che fu rispedito nell’isola di Caprera.

 

Garibaldi non avrebbe percorso molta strada in Sicilia senza l’aiuto di Cavour, baroni e mafiosi, i picciotti garibaldini erano spesso mafiosi e delinquenti comuni, allora la mafia era soprattutto agraria. Garibaldi, con la sua riforma, agraria attaccò la proprietà ecclesiastica ma risparmiò il latifondo dei baroni, perciò ci fu la rivolta dei contadini che volevano la terra. Contro i napoletani, i baroni siciliani prima furono con inglesi e piemontesi, poi alimentarono le spinte autonomistiche dell’isola. Con l’unità, vennero le tasse e la costrizione obbligatoria, i renitenti si diedero al brigantaggio ed iniziò così il governo militare dell’isola, che convinse il popolo d’essere ancora sotto una dominazione straniera.

 

I briganti godevano della protezione dei baroni; l’aristocrazia, cioè i baroni latifondisti, controllava la mafia e questa controllava il brigantaggio. Però baroni e liberali erano anche collegati alla massoneria. La prima loggia massonica italiana fu d’obbedienza inglese e fu fondata in Toscana,  l’8.10.1859 nacque a Torino, per volere di Cavour, la massoneria moderna italiana, Garibaldi ne era il Gran Maestro. A battezzarla con l’antico nome dell’Italia, cioè Ausonia, fu Livio Zambeccari, colonnello garibaldino, cospiratore, principe di rosacroce del rito scozzese, proveniente dall’esilio di Londra.  Livio Zambeccari, con i suoi carbonari, voleva fare l’unità con un piccolo esercito di guastatori. A Napoli le logge avevano già imboccato la strada dell’illuminismo e della cospirazione politica. Napoleone Bonaparte aveva fatto suo fratello Giuseppe capo dei massoni dell’Arte Reale, anche i carbonari avevano i simboli dell’Arte Reale; la prima loggia di Livio Zambeccari, l’Ausonia,  fu la pietra angolare su cui si costruì il Grande Oriente D’Italia, legato ai Savoia.

 

La massoneria risorgimentale italiana, bisognosa di credito per i suoi progetti, si accostò ai banchieri francesi, soprattutto ai massoni Rothschild e Hambro. Anche la rivoluzione francese del 1789 era stato il prodotto di un’occulta regia massonica, come del resto la rivoluzione americana. L’armatore Raffaele Rubattino, massone iniziato all’Arte Reale, fornì due navi per la spedizione dei mille.  Lo stato maggiore dei mille era d’obbedienza massonica, Garibaldi fu eletto primo massone d’Italia, con l’insegna della fenice resuscitata.

 

Alla carboneria, una filiazione della massoneria, partecipavano anche criminali, essa si era sviluppata in Italia, Francia e Spagna; fu creata da Filippo Buonarrotti, socialista rivoluzionario amico di Robespierre, che voleva la distruzione del dispotismo e praticava l’assassinio politico. Ad essa successero tutte le organizzazioni rivoluzionarie successive d’Europa, la maggior parte dei dirigenti carbonari erano massoni. Alla carboneria si opponeva la setta controrivoluzionaria dei sanfedisti, che assassinava liberali e carbonari e parteggiava per i preti.

 

Nel 1848 Carlo Alberto, che aveva represso mazziniani e repubblicani nel 1821, nel 1831 e nel 1833, aveva deciso di adottare la causa italiana e aveva dichiarato guerra all’Austria e perciò chiamò Garibaldi. A Napoli era ministro dell’interno il camorrista Liborio Romano, che era capo della camorra e della polizia segreta. Cavour, per mezzo dei generali Farini e Cialdini, cercava di convincere Napoleone III che l’unico modo per impedire a Garibaldi di attaccare Roma, era di mandare l’esercito italiano ad invadere il napoletano.

 

I due generali assicurarono che le truppe italiane non sarebbero entrate a Roma,  Napoleone III diede il suo assenso. Conquistato il mezzogiorno, il re nominò Garibaldi generale dell’esercito sardo, questo chiese di essere nominato governatore del regno di Napoli, ma il re rifiutò, preferendogli Farini, che avrebbe causato molti lutti al sud, con le sue repressioni. Diari e memorie sul risorgimento sono stati manipolati, avvenne per i diari di Gioberti, Cavour, Crispi e Salandra. Il Ministro Ferdinando Martini, dopo la prima guerra mondiale, conosceva la capacità dei governi di inventare una loro versione della storia. Alla fine del secolo scorso, la pubblicazione di un diario di Domenico Farini, presidente del consiglio, fu bloccata da parte del re.

 

Giolitti respinse la richiesta di aprire gli archivi di stato o quello che ne rimaneva dal 1815 in poi, nel 1912 disse in Parlamento che altrimenti ne sarebbe derivato un considerevole danno allo stato. Lo scopo degli storici del risorgimento era di dimostrare che gli italiani erano stati a favore dell’unità.  Lo storico Nicomede Bianchi in privato affermava  che, in realtà, il compito assegnatogli era di fare propaganda politica a vantaggio della monarchia. Nel 1858 Felice Orsini fece un attentato a Napoleone III, che aveva represso la repubblica romana, e fu ghigliottinato, era un terrorista al servizio dei servizi segreti piemontesi, la sua vedova ricevette una pensione dal Piemonte.

 

Probabilmente, visti i processi storici, non era sbagliato desiderare l’unità d’Italia,  però la si fece in modo di non sviluppare le virtù a lo spirito patriottico tra gli italiani. Alla morte di Cavour, i suoi documenti vennero in parte distrutti, in parte requisiti dal re,  poi Alessandro Luzio arrivò ad affermare che i documenti ufficiali rimaneggiati erano un cumulo d’inesattezze, con occultamento della verità. Il funzionario della pubblica istruzione, Castelli, fece prestare agli storici universitari un giuramento di fedeltà al regime, con velate minacce di censura, procedimenti giudiziari e intralci alla carriera.

 

I documenti di Cavour furono censurati nella parte che in cui si dimostrava che egli aveva finanziato i movimenti insurrezionali europei. Nel 1910 Luigi Bollea chiese il permesso di accedere ai documenti ufficiali per una storia del Risorgimento, fu impedito dal governo con minacce di procedimenti giudiziari. Alessandro Luzio, sotto il fascismo, fu incaricato dal governo di guidare una commissione per curare una nuova edizione delle lettere di Cavour; però rifiutò l’autorizzazione a studiosi che volevano consultare alcuni documenti sotto la sua custodia, rifiutò l’autorizzazione anche ad Adolfo Amodeo, valente storico, il quale alla fine sentenziò che le migliori storie del Risorgimento italiano erano state scritte da stranieri.

 

Gli archivi di casa Savoia furono donati allo stato italiano dopo essere stati in parte distrutti, i Savoia ricevevano copia dei documenti importanti dei ministri e arrivarono a confiscare i documenti di Cavour, perciò erano a conoscenza di tutti i fatti. Il re, secondo lo statuto albertino del 1848, non era responsabile delle azioni del governo, però lo ispirava e lo dirigeva. I briganti uccisi in combattimento e fucilati furono oltre diecimila ed i militari caduti furono più che nelle guerre risorgimentali, cioè fu una vera guerra civile; la lotta al brigantaggio, in rapporto con la popolazione relativa dell’epoca e del mezzogiorno, fece più morti della resistenza antifascista.

 

D’altra parte, il governo borbonico e quello pontificio avevano armato e incoraggiato il banditismo, per contrastare gli invasori piemontesi; in precedenza, a Roma, le fazioni politiche in lotta si erano appoggiate anche a briganti; l’alta aristocrazia, nella sua storia, ha sempre ospitato e si è servita sempre di banditi. Molti sacerdoti benedicevano le armi dei briganti, i briganti erano spesso persone devote e la popolazione considerava i briganti eroi coraggiosi che lottavano contro i soprusi dello stato, che imponeva tasse, leva e privatizzava le terre demaniali comuni, utilizzate dai contadini, per il pascolo e per il legnatico.

 

Il brigantaggio fu stroncato senza risolvere quello della criminalità e della povertà al sud, così cominciò l’emigrazione degli italiani, in media mezzo milione di persone l’anno, dall’unità al 1913. I Savoia vollero l’Italia senza consenso e centralizzata, per combattere le forse autonomistiche; invece in Germania si ricercò il consenso, perciò preferì prima l’unione doganale e poi la confederazione. Però per una confederazione italiana si erano espressi Napoleone III e Gioberti, mentre   Cavour all’inizio voleva solo l’unione dell’Alta Italia.

In Italia si preferisce adattare la storia al presente, a causa della propaganda statalista, non si sono fatti film dalla parte dei napoletani, mentre in Usa si sono fatti film dalla parte degli indiani e degli stati confederati del sud, i quali oggi hanno anche dei musei che ricordano la loro guerra secessionista. Marx ha affermato che Garibaldi fu strumentalizzato dai Savoia, Bakunin che Garibaldi era pericoloso per il popolo; Garibaldi aveva ideali di libertà però era anche un avventuriero, oggi è esaltato da destra e sinistra.

Garibaldi è celebrato da liberali, repubblicani, socialisti, fascisti e comunisti, in Italia, Francia e America Latina; era ammirato anche da Mussolini, che si ispirò all’autoritarismo di Crispi, ai manganellatori di Giolitti, che operavano presso i seggi elettorali del sud, e all’avventurismo di Garibaldi e D’Annunzio, che fece la sua prima marcia su Fiume. Garibaldi, prima del fascismo, parlò di fascio, si faceva chiamare duce ed aveva adottato il saluto romano.

Le macchinazioni risorgimentali dell’Italia, sono state emulate, in tutto il mondo, dagli inglesi e dagli americani; per come agire nei confronti dell’Italia, questi secondi furono consigliati dall’Inghilterra.

Bibliografia:

- Controstoria dell’Unità d’Italia – di Gigi di Fiore - Rizzoli Editore,

- I Savoia – di Denis Mack Smith – Rizzoli Editore,

- Storia della mafia – di Giuseppe Carlo Marino – Newton Editore,

- La massoneria in Italia – di Enrico Nassi – Newton Editore,

- Italia, nascita di una nazione – di Mario Schettini – Newton Editore,

- Storia dell’Italia dal risorgimento ai giorni nostri – di Sergio Romano – Longanesi,     Garibaldi – di Jasper Ridley – Laterza Editore,

- La Storia manipolata – di Mack Smith – Laterza Editore,

- Gli italiani sotto la chiesa - di Giordano Bruno Guerri – Mondadori Editore.

Nunzio Miccoli    www.viruslibertario.it   numicco@tin.it

 

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 19/12/2022)

ITALIA 

Il Vaticano, d’accordo con Nato e UE, ha sempre favorito la nomina di ministri, capi del governo e presidenti della repubblica a esso vicini; i ministri sono anche di emanazione bancaria e le banche d’interesse nazionale italiane sono controllate dal Vaticano, quelle popolari dai vescovi. I poteri forti, i mercati o la finanza sono i veri mandanti o governi occulti della politica italiana di questi giorni, la Chiesa controlla televisione, sanità e scuole, pubbliche e private.

Nelle istituzioni internazionali è più sentito il Vaticano che il governo italiano; d’altra parte, il Vaticano e la chiesa italiana sono grandi esportatori di capitali. I cittadini non sono tutti uguali, di fronte allo stato si dividono in amici privilegiati e favoriti, tra cui sono gli evasori legali, e contribuenti normali, i nostri governanti, da sempre, per connivenza con amici, non hanno contrastato adeguatamente speculazioni, arricchimenti illeciti ed evasioni.

Il governo occulto italiano, controlla il governo ufficiale italiano, televisione pubblica e privata e la scuola pubblica e privata; la trinità, cioè Vaticano, Nato e UE, lo fa tramite commissari e nomine di personaggi graditi, nella scuola la Chiesa lo fa grazie a insegnanti di religione, programmi, scelta di libri e di insegnanti; i concorsi pubblici sono truccati, in violazione all’articolo 3 della costituzione, della dichiarazione dei diritti dell’uomo e dei trattati europei, che garantiscono anche libertà d’insegnamento, libertà di religione e non prevedono la confessionalità dello stato, come accade nell’Islam e, nei fatti, in Italia.

Come accade nelle madrase islamiche, la chiesa ha usato la scuola per infondere una cultura cattolica, mentre la scuola dovrebbe sviluppare il senso critico e un mestiere; controllando scuola e televisione, non è preoccupata delle sue contraddizioni, dei suoi scandali, dei preti pedofili e dei preti che abbandonato il sacerdozio. Ernesto Rossi scriveva che il Vaticano era il più pericoloso centro della reazione mondiale, la chiesa cattolica ha sempre minacciato ogni libertà di coscienza.

Il Vaticano appoggiò Mussolini, Hitler, Franco, Salazar, Vichy, Pavelic, Peron, Pinochet, in generale tutte le dittature dei paesi cattolici, con le quali ha fatto un concordato. Con questi concordati, gli stati, per rafforzarsi, conferiscono alla chiesa privilegi a spese del popolo; l’unità dello stato e la sottomissione dei sudditi sono garantiti dalla polizia, dalla pubblica istruzione, dalla legge, dalla propaganda e dalle omissioni dei mezzi d’informazione fiancheggiatrici.

Nel 325 Costantino, per assumere il controllo dell’impero, fece il primo concordato con la chiesa cattolica, facendola  divenire religione privilegiata dell’impero, Teodosio I (378-395) rafforzò il monopolio religioso della chiesa; nel 781 Carlo Magno fece un’altro concordato, gettando le basi del potere temporale dei papi e dello stato della chiesa. Nel 1122 si fece il concordato di Worms, tra papa Callisto II e l’imperatore Enrico V, che pose termine alla lotta sulle investiture dei vescovi, durata sessant’anni, sulle quali imperatori e papi guadagnavano perché abituati a vendere le cariche.

Nel 1801 fece un concordato Napoleone I, nel 1853 fu la volta di Napoleone III,  nel 1855 ne fece uno Francesco Giuseppe d’Austria, nel 1929 fu la volta di Benito Mussolini, nel 1933 di Adolf Hitler, nel 1940 di Salazar, nel 1953 di Francisco Franco. Lo scopo di questi concordati era il rafforzamento di regimi liberticidi, in cambio di privilegi concessi alla chiesa.

La chiesa non rinunciava mai a fare politica ed a perseguire i suoi interessi, non seguiva mai l’equità e la giustizia; l’imperatore Ferdinando II Asburgo d’Austria (1578-1637), dopo la rivoluzione protestante, si era impegnato al ristabilimento del cattolicesimo nel suo territorio, chiese al papa di concedergli il diritto di assegnare delle cariche ecclesiastiche, ma questo glie lo negò; però questo, con un concordato, aveva concesso questo diritto al re di Francia. Questa disparità di trattamento ci fu anche nella concessione dei divorzi ai sovrani, negata ad Enrico VIII d’Inghilterra e concessa ad altri sovrani.

Nel 1800 fu fatto papa Pio VII e Napoleone I trattò con lui un concordato per il ristabilimento della chiesa cattolica, Pio VII riconobbe come definitiva l’alienazione dei beni ecclesiastici e ammise la costituzione civile del clero, che era stipendiato e nominato dal governo. Nel 1813 a Fontainebleau fu redatto un nuovo concordato e Pio VII accettò di sottomettersi all’impero francese, Napoleone I riconobbe il cattolicesimo come religione di stato, però decretò la fine del potere temporale dei papi. Poi l’imperatore fallì la spedizione in Russia e fu sconfitto da una lega di potenze europee, perciò Pio VII denunciò il concordato e chiese il ristabilimento dei suoi diritti, nel 1814 era di nuovo, come un re, a Roma.

Il concordato fatto da Napoleone I fu l’unico veramente discriminante per la chiesa, il papa, denunciandolo unilateralmente come trattato squilibrato, dimostrava che questi concordati sono denunciabili da una parte, oggi però i papisti, per difendere i trattati lateranensi con l’Italia, affermano il contrario. Caduto Napoleone I, con la restaurazione, per arrestare la marea della rivoluzione, gli stati decisero di sostenere la religione, perciò ritornarono i nunzi, si riaprirono episcopati e conventi, si fecero concordati e si ristabilirono i gesuiti con i loro collegi. Con la Francia si fece un nuovo concordato e il paese tornò sotto Roma, però in Italia insorsero i carbonari massoni, che erano  repubblicani e anticlericali.

I principi, per soffocare le rivoluzioni, ritenevano che la religione fosse il migliore sostegno al governo, perciò sostennero il papa, crearono diocesi, vescovadi, seminari e scuole cattoliche; gli anticlericali non furono sostenuti nemmeno dagli stati protestanti e perciò Roma fece concordati con stati protestanti e stati cattolici. In alcuni paesi, come la Germania, il nuovo clima  favorì, con il tempo, la nascita di un partito cattolico di centro.

Ben presto però,  nacquero nuovi contrasti d’interesse tra stato e chiesa,  in Prussia il papa prese posizione contro il re, che intendeva regolare con legge i rapporti familiari, in Francia la camera dei deputati era contro i gesuiti che intendevano  dirigere l’insegnamento. A causa delle ingerenze, dei privilegi  e del potere della chiesa, alla fine dell’ottocento sarebbe tornato l’anticlericalismo in Francia, in Italia e in Germania.

Nel 1848 erano nate le moderne costituzioni europee, il Vaticano era contrario, sempre convinto che solo i regimi assoluti erano congeniali alla chiesa e rimpiangeva il medioevo. Nel 1850 in Piemonte fu votata la legge Saccardi, che aboliva il foro ecclesiastico e stabiliva che i concordati potevano essere denunciati dagli stati, su questa linea si mossero anche i francesi,  l’imperatore d’Austria Giuseppe II e poi Bismarck con la Kulturkampf. Nel 1851 si fece il concordato tra papa e Spagna, nel paese erano stati espropriati i beni ecclesiastici; con il trattato, il papato ritornò nel possesso dei due terzi dei beni già espropriati ed il cattolicesimo divenne la sola religione ammessa in Spagna e nelle sue colonie.

In Francia Napoleone III (1851-1871) ristabilì il potere imperiale e difese la religione cattolica (come Mussolini, era stato anticlericale), fece un concordato con il papa, i vescovi entrarono in senato, le necessità finanziarie della chiesa furono messe a carico del bilancio statale, le nomine dei vescovi erano concordate. In materia religiosa, a Vienna, la chiesa ottenne la fine della legislazione unilaterale dello stato, il governo fece un concordato con il papa  e la religione entrò nell’educazione scolastica.

Appena realizzata l’unità d’Italia, a Roma la nobiltà  papale era immersa nelle speculazioni edilizie però il papa si lamentava con la diplomazia europea per l’esproprio di territori subito e affermava che il potere temporale dei papi e lo stato della chiesa era ciò che rimaneva dell’impero romano d’occidente, regalato al papa da Costantino. Lorenzo Valla (1406-1457) aveva già dimostrato la falsità di quest’asserto e della relativa donazione.

Nel 1867, dopo l’unità d’Italia, furono aboliti gli enti ecclesiastici e furono soppresse le esenzioni tributarie per gli ordini monastici, con esproprio dei beni delle congregazioni a vantaggio di stato e comuni; con il ricavato, lo stato creò un fondo per il culto, cioè la congrua per i preti. In Germania Bismarck, con la Kulturkampf  o lotta culturale (1870-1880), mise le istituzioni cattoliche sotto il controllo dello stato, statalizzò la scuola e limitò l’insegnamento religioso, rese obbligatorio il matrimonio civile; mise al bando i gesuiti e chiuse i seminari, introdusse il matrimonio civile, mise sotto controllo le proprietà della chiesa e impose l’approvazione governativa sulle nomine ecclesiastiche.

La politica anticattolica del cancelliere Bismarck si esplicò contro il centro parlamentare cattolico, lo stato degli Hohenzollern volle divenire tutore della libertà religiosa, conquistata dalla riforma protestante e con il liberalismo. Il governo, sull’esempio dell’Italia, incarcerò religiosi, abolì ordini religiosi, destituì vescovi; i liberali consideravano il cattolicesimo una minaccia alla libertà, Bismarck aveva denunciato il potere della chiesa in Germania, che riscuoteva tasse, controllava l’istruzione e la stampa e poteva vanificare le leggi dello stato.

Per reazione, i cattolici costituirono il partito del centro cattolico, nel 1891 furono abrogate queste leggi anticlericali e il centro cattolico tornò a trionfare sul liberalismo di Bismarck; come si vede,  le fortune della chiesa sono pendolari e cicliche, sono i suoi eccessi e la sua avidità ad armare periodicamente gli anticlericali. Nell’ultimo quarto del secolo XIX, in Belgio ai cattolici fu interdetto l’insegnamento, in Svizzera gli ordini religiosi furono messi al bando, in Austria lo stato, ispirandosi alla politica già espressa dall’imperatore Giuseppe II Asburgo (1741-1790), s’impossessò delle scuole e nel paese fu approvato il matrimonio civile, in Francia e in Italia si diffuse l’anticlericalismo.

Nel 1871 in Italia la legge delle guarentigie (garanzie legali) regolò unilateralmente i rapporti con la chiesa, questa legge riconosceva l’autorità religiosa del papa, gli concedeva un assegno annuale e l’uso, ma non la proprietà, di Vaticano, Laterano e Castel Gandolfo, inoltre fissò l’assegno mensile o congrua per i membri del clero. Però la sinistra liberale, allora all’opposizione, avrebbe voluto che la chiesa fosse trattata come un’associazione privata, voleva la nomina statale dei vescovi, non una libera chiesa in libero stato, ma la supremazia dello stato verso tutte le religioni, era anche contro indennizzi e assegni annui al papa.

Prevalse la via di mezzo della legge delle guarentigie, che definì le prerogative del pontefice, il papa aveva diritto ad essere trattato come un sovrano straniero e non era responsabile davanti alla giurisdizione penale italiana, poteva ricevere diplomatici accreditati, disporre di una guardia, di telegrafo e di corrieri diplomatici; lo stato rinunciava al controllo sulla chiesa, alla nomina dei vescovi e al loro giuramento di fedeltà.

La legge delle guarentigie rimase in vigore per 58 anni, fino al concordato del 1929 con Mussolini, con il quale, al Vaticano fu riconosciuta l’extraterritorialità e una rendita annua, in precedenza, il papa si proclamava prigioniero e, per protesta, si era chiuso entro le mura vaticane; Pio IX (1846-1878) era stato contro le dottrine moderne e con il “non expedit”, rimasto in vigore fino al 1904, impedì ai cattolici di partecipare alle elezioni.

La legge delle guarentigie del 13/5/1871 ebbe risonanza mondiale, il papa, senza sovranità territoriale, era dichiarato esente dalla giurisdizione penale italiana, si punivano attentati e ingiurie al pontefice, con garanzie al corpo diplomatico accreditato presso la santa sede; i cardinali potevano partecipare ai conclavi, gli stranieri titolari d’uffici ecclesiastici a Roma non potevano essere espulsi, però il papa rinunciò alla dotazione annua.

La legge delle guarentigie del 1871 riconosceva al papa il diritto a nominare i vescovi in tutta Italia e non solo nel territorio dell’ex stato pontificio, questo diritto, redditizio economicamente per i sovrani,  era stato sempre conteso dai principi,  i vescovi non dovevano giurare fedeltà al re, lo stato riconosceva al papa sovranità e indipendenza in campo internazionale. La chiesa respinse il risarcimento, ma accettò la congrua per i preti, introdotta la prima volta nel concilio di Trento (1545-1563), la cui misura fu ritoccata negli anni dallo stato italiano, a richiesta dei papi; lo stato rinunciava al controllo sulle leggi ecclesiastiche e sugli atti delle autorità ecclesiastiche ed all’assenso governativo per i concili.

Il 12.6.1874 a Venezia nacque l’organizzazione cattolica Opera dei congressi, che condannò le eresie, riconobbe l’autorità del pontefice e vietò ai cattolici di prendere parte alla vita politica, secondo le indicazioni del “non expedit” di Pio IX; l’Opera era decisa a difendere il papato contro gli attacchi della modernità, secondo l’enciclica “Quanta cura-Il Sillabo” del 1864, emanata da Pio IX.

Con l’Opera dei congressi nacque un partito extraparlamentare del papa che animò casse risparmio, banche popolari, cooperative e associazioni cattoliche, quando Leone XIII (1878-1903) morì, era ancora in piedi il “non expedit” e l’aspirazione del papa al potere temporale. A causa di conflitti commerciali  e per la Tunisia, l’Italia all’inizio, per difendersi dalla Francia,  aderì alla triplice alleanza (1882), dove però erano al potere i cattolici.

Dal 1876 in Italia andò al potere la sinistra liberale, che all’inizio si era opposta alle legge delle guarentigie, che per essa accordava troppo alla chiesa; arrivata al potere, cambiò idea e accettò la legge, tolse solo dal codice penale del 1889 la menzione sul cattolicesimo quale religione di stato. Francesco Crispi apparteneva alla sinistra liberale, era deista ed anche lui si adattò alla legge delle guarentigie, era però contrario ai concordati e sosteneva il sistema americano e la libertà dei culti sotto la tutela statale, allora era ancora in vigore il “non expedit”.

Con l’elezione di Leone XIII (1878-1903), cessò il diritto di veto degli stati nell’elezione dal papa, le grandi potenze chiesero però al governo italiano delle garanzie per la libera elezione del papa; nel 1887 cominciò il disgelo e il papa auspicò la concordia tra Italia e santa sede, le sue rivendicazioni erano limitate a Roma, nessuno metteva più in discussione l’unità nazionale. Il papa chiedeva la sovranità su un suo territorio, anche piccolo, riteneva che, per l’esercizio della sua missione, al papa fosse necessario il potere temporale, cioè un territorio suo, che poteva essere utile anche come paradiso fiscale.

Nel 1891 Leone XIII pubblicò l’enciclica “Rerum Novarum”, che delineava una terza via tra capitalismo e socialismo, cioè l’interclassismo o la solidarietà di classe cattolica; nel corso dell’anno santo del 1900, il governo, per fare un favore al papa, a Roma impedì una manifestazione in memoria dell’anticlericale Giordano Bruno; il clima sembrava propizio alla riconciliazione, fu però interrotto dalla prima guerra mondiale.

Francesco Saverio Nitti desiderava che il papato proclamasse la pace tra capitale e lavoro, Sidney Sonnino sosteneva che il clericalismo era intollerante, contrario al progresso, nemico della libertà di coscienza e di pensiero; il ministro degli interni, Rudinì, si accanì contro i circoli e i giornali cattolici, invece Ricasoli voleva la chiesa alleata contro i socialisti.

Quando divenne papa Pio X (1903-1914), in Francia la chiesa cattolica uscì perdente nell’affare Dreyfus, un ebreo difeso da Emilio Zola ma attaccato dalla chiesa; il governo francese abolì le congregazioni, ruppe le relazioni diplomatiche con il Vaticano e denunciò il concordato fatto da Napoleone III. Nel 1906 la chiesa dovette rinunciare alla proprietà dei beni ecclesiastici posseduti in Francia, anche in Francia era la rottura tra stato e chiesa.

Benedetto Croce era contro l’anticlericalismo, sosteneva lo stato laico ed era contro i dogmi, Giovanni Giolitti era stato garibaldino ed era diffidente verso il clero, sosteneva la separazione tra stato e chiesa, però cercò un accordo politico con i cattolici ed i fascisti, in funzione antisocialista. Vittorio Emanuele III era freddo verso l’alto clero e chiamò alla direzione del governo il politico di sinistra Giuseppe Zanardelli, autore del codice penale del 1889.

Zanardelli era autore di un progetto di divorzio, poi arenatosi, affermava che, se la chiesa considerava concubinato il matrimonio civile, perché protestava per il suo scioglimento? Però non poteva ignorare che il divorzio toglieva clienti, per l’annullamento del matrimonio, ai tribunali rotali della chiesa. Per compiacere la chiesa, il parlamento non approvò la legge sul divorzio, Sonnino e Giolitti votarono contro la legge perché volevano usare i cattolici contro i socialisti; dal 1904 deputati cattolici cominciarono ad entrare in parlamento, però solo come rappresentanza indiretta, cioè senza un loro partito, giuravano fedeltà al re che aveva espropriato il papa.

Alla vigilia della conciliazione tra stato e chiesa, Civiltà Cattolica affermava che ormai solo due istituzioni si opponevano alle idee sovversive, la chiesa e l’esercito, si stava preparando il terreno per il fascismo; furono proprio i gesuiti a mediare con Mussolini, il clima favorevole sarebbe nato con la crisi politica ed economica succeduta alla prima guerra mondiale.

Lo stato vigilava sui seminari ed il ministro della giustizia, Finocchiaro Aprile, prevedeva sanzioni per gli sposi e il prete che celebravano il matrimonio religioso prima di quello civile; considerato il clima politico, ancora incerto per loro, i cattolici chiedevano garanzie internazionali per il mantenimento della legge sulle guarentigie, perché temevano interventi legislativi peggiorativi per loro. L’anticlericalismo univa la borghesia liberale con i socialisti, per il resto, i conservatori erano vicini ai cattolici, con i quali spesso cercavano l’accordo, anche questo fatto, dopo la prima guerra, spianò la strada al fascismo.

Nel 1913 il conte cattolico Vincenzo Gentiloni, presidente dell’Unione elettorale cattolica, promise il voto dei cattolici a chi avesse combattuto il divorzio, difeso la scuola cattolica, l’insegnamento della religione e gli interessi della chiesa, poi creò l’Unione popolare cattolica, un partito extraparlamentare. Incredibilmente, il patto fu firmato anche da diversi massoni, alcuni di loro, nel secondo dopoguerra, con singolare trasformismo, entrarono anche nella democrazia cristiana, d’altronde, tra i liberali esisteva una forte pattuglia di procuratori del cattolicesimo, ora il nemico era il socialismo, anche Giolitti condivideva questo sentimento.

Quando divenne papa Benedetto XV (1914-1922), il governo era preoccupato che la chiesa, con la guerra, soprattutto con il suo esito negativo per l’Italia, volesse internazionalizzare la questione romana; infatti, il Kaiser aveva promesso al papa, in caso di vittoria, la città di Roma ed un corridoio fino al mare, perciò l’Italia, al termine della guerra, si oppose alla presenza di una rappresentante del papa alla conferenza della pace. La Francia aveva rotto le relazioni diplomatiche con la santa sede, la Russia aveva sempre contrastato la penetrazione cattolica, l’Inghilterra era scismatica e chiamava i cattolici papisti.

Nel 1922 ci fu l’avvento del fascismo, sponsorizzato dalla chiesa, dagli agrari e dall’alta borghesia, con l’acquiescenza della monarchia, che avrebbe potuto fermare la marcia su Roma dei fascisti, all’inizio i popolari cattolici entrarono in un governo con i fascisti; nel 1923, al congresso del partito popolare, si contrapponevano una destra filofascista e una sinistra antifascista, Don Sturzo mediò a favore dell’unità. De Gasperi era a favore della partecipazione dei popolari al governo con i fascisti, Mussolini voleva l’allontanamento di Don Sturzo dal partito popolare; poi però, d’accordo con il Vaticano, scacciò i cattolici dal governo, il partito popolare fu sciolto e Don Sturzo andò in esilio all’estero.

I giornali cattolici avevano invitato Don Sturzo a non creare imbarazzi all’autorità ecclesiastica con il suo antifascismo, la santa sede guardava con simpatia al regime fascista; dopo l’omicidio Matteotti, i popolari parteciparono all’astensione dai lavori parlamentari, invece la chiesa aiutò il regime a superare la crisi e poi approvò lo scioglimento del partito popolare di Don Sturzo da parte del fascismo.

Con il regime fascista, il vescovo ritornò ad essere autorità cittadina al quale le autorità civili rendevano omaggio, poi il ministro della pubblica istruzione, Gentile, propose di rendere obbligatorio l’insegnamento della religione nelle scuole, di aiutare economicamente le chiese e le congregazioni religiose e rimise al loro posto i crocefissi, prima rimossi dalle scuole. Civiltà Cattolica condannava la lotta di classe e difendeva il regime; il fascismo, per le sue riforme, s’ispirò alla chiesa, da essa prese l’idea dello stato corporativo, che doveva far cessare la lotta di classe, per il Vaticano, il fascismo era destinato a rimettere le cose a posto.

L’ex ateo e anticlericale Mussolini si avvicinò alla chiesa e affermò che la tradizione imperiale di Roma era stata ereditata dalla chiesa di Roma e che l’idea universale che s’irradiava da Roma ormai veniva dal Vaticano, si disse contro le chiese nazionali, perché tutti i cristiani dovevano guardare a Roma, affermò che il papa era un valore aggiunto per i sogni imperiali italiani e che il cattolicesimo era una grande potenza spirituale e morale; infatti, la chiesa aveva sostenuto le imprese coloniali italiane in Libia e in Etiopia.

I tempi erano maturi per la riconciliazione, occorreva solo un governo forte come quello di Mussolini, sostenuto dalla chiesa, per un concordato; per la chiesa trattava Francesco Pacelli, zio di Eugenio Pacelli, che allora era nunzio in Baviera, i Pacelli erano al vertice dalla Banca di Roma; Croce ed Einaudi proponevano ancora una libera chiesa in un libero stato, Giovanni Gentile era contro perché lo stato non poteva rinunciare ad intervenire nella società civile, era anche contro l’insegnamento religioso. All’interno del fascismo, Luigi Federzoni, agente vaticano, seguendo i desideri della chiesa, premeva per un concordato.

Il concordato è un accordo bilaterale tra stato e santa sede, un trattato internazionale regolato dal diritto internazionale, generalmente è stato fatto con stati autoritari, senza consultare il parlamento e il clero, conferisce alla chiesa cattolica privilegi lesivi del principio d’eguaglianza; è un fatto che la chiesa ha sempre chiesto privilegi allo stato, come le esenzioni fiscali, lo strumento del concordato, sostenuto dai Pacelli, serviva egregiamente allo scopo.

Quando, alla fine dell’800,  si proponeva un concordato, Crispi (morto nel 1901) affermò che ciò si poteva fare solo inserendo nel concordato la postilla che i rapporti tra stato e chiesa erano regolati dai patti solo per la parte non contraria alla costituzione; la richiesta era logica visto nella nostra costituzione l’articolo 7, che ha recepito i patti, è contro l’articolo 3 e l’articolo 9, cioè la nostra costituzione è contraddittoria, assemblea costituente e costituzionalisti parvero, per lo più, ignorare ciò.

A Gentile era successo come ministro dell’istruzione Pietro Felice, che fu artefice della conciliazione con la santa sede, nel 1925 era stata creata dal governo una commissione per preparare il concordato, presieduta dal ministro della giustizia Rocco, autore dell’omonimo codice approvato dalla Chiesa; disposto a concedere la personalità giuridica agli enti religiosi, a riconoscerli come enti morali ed a concedere agevolazioni fiscali alla chiesa. La firma del concordato avvenne nel 1929, i seguaci di Don Sturzo furono tiepidi verso l’accordo, convinti che, entro pochi anni e senza il fascismo, il partito popolare sarebbe andato al governo da solo, De Gasperi approvò il concordato.

Il nuovo papa Pio XI (1922-1939) proibì ai preti l’iscrizione ai partiti e nel 1929 firmò i Patti Lateranensi con Mussolini, con la mediazione dei gesuiti e del segretario di stato Gasparri, ottenendo riconoscimenti e privilegi, la libera nomina dei vescovi in tutta Italia, in cambio, rinunciò a sindacati e partiti cattolici e approvò lo stato corporativo. Con il concordato, il regime fascista definì l’insegnamento cattolico fondamento e coronamento di tutta l’istruzione, riconobbe le festività stabilite dal Vaticano e vietò a Roma le manifestazioni in contrasto con il carattere sacro della città, cioè contrarie al papa.

Pio XI era contro liberalismo, socialismo e comunismo e nel 1933 fece un concordato anche con Hitler, sostenne Franco, Salazar e Dolfuss in Austria, combatté il matrimonio civile, difese la scuola cattolica contro quella pubblica e, per compiacere il fascismo, provocò lo scioglimento del partito cattolico di Don Sturzo. Mussolini, per compiacere la chiesa, sostenne le idee d’autorità, ordine e gerarchia, le corporazioni, la famiglia, volle il carcere per la bestemmia, i crocefissi negli uffici, la lotta al liberalismo, al socialismo ed al comunismo.

Il concordato del 1929, abbandonando le posizioni della legge delle guarentigie, definì il cattolicesimo religione di stato, cioè si era ritornati, in questo campo, allo statuto albertino del 1848, la chiesa si stava riprendendo lo stato, l’operazione sarebbe stata conclusa nel 1945 con i governi democristiani, con  governi Berlusconi e poi con quelli successivi.

Era cioè un ritorno al passato, dopo la bufera laica del risorgimento e la legge delle guarentigie, il regime reintrodusse anche l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole statali, soppresso dopo l’unità. Il concordato, affermando che la religione cattolica era la religione dello stato, faceva dello stato italiano uno stato dichiaratamente confessionale, come gli stati islamici.

Il concordato gettò nel lastrico i preti usciti dalla chiesa, il fascismo impostò una legislazione matrimoniale favorevole alla chiesa, i parroci che reclamavano le decime, soppresse nel 1887, ricevevano ragione dal giudice, le confraternite furono riconosciute e gli enti ecclesiastici furono esonerati dai tributi. La chiesa ottenne la parificazione di scuole pubbliche e private, per le private ottenne che le commissioni d’esame fossero costituite da elementi amici della chiesa, spesso lo stato venne incontro a richieste economiche straordinarie da parte della chiesa e costruì anche delle chiese.

Con il concordato del 1929, lo stato italiano assicurò a San Pietro la vigilanza della polizia italiana, allacciamento idrico, fognario, ferroviario, telefonico, telegrafico, radiofonico, postale, a spese dello stato italiano. L’Italia puniva i delitti commessi nella città del Vaticano, priva di carceri e tribunali, però  investigava sugli stessi solo a richiesta del Vaticano; oggi il governo italiano fornisce anche internet e aerei gratuiti per i viaggi del papa. Il trattato esclude ingerenze del governo italiano nella politica della santa sede, ma non esclude il contrario, pare che contenga obbligazioni solo a carico dello stato, cioè è squilibrato, per esempio è vietato agli aeromobili italiani di sorvolare il Vaticano ma non il contrario.

Generalmente sono definiti iniqui e denunciabili unilateralmente i trattati internazionali squilibrati a favore di una sola parte, perché nati sotto la pressione di una potenza dominante, lo fece la Cina con i trattati iniqui delle potenze coloniali europee; però per la denuncia occorrerebbe una volontà politica che non c’è, i papisti affermano che il concordato non è denunciabile unilateralmente, ignorando che il papa denunciò il concordato stipulato con Napoleone I, alla caduta di questo.

Come nei trattati iniqui o sbilanciati, i contenuti del concordato riguardano soprattutto la concessione di privilegi ad una parte, con questo concordato, i preti, malgrado fossero cittadini italiani, potevano essere dipendenti dello stato solo su autorizzazione del vescovo, non potevano testimoniare in giudizio su cose apprese durante la confessione, ex preti non potevano essere assunti dallo stato. Per l’esercito era prevista la nomina di cappellani militari, in caso d’imputazione di un sacerdote, se ne doveva informare il vescovo, la pena carceraria era scontata in locali separati, la forza pubblica non poteva entrare nei locali aperti al culto, se non su autorizzazione del vescovo, lo stato riconosceva i giorni festivi della chiesa e rinunciava alla nomina dei vescovi.

In cambio, la chiesa pregava per la prosperità dello stato e del re d’Italia ed i vescovi giuravano fedeltà allo stato, erano queste le uniche obbligazioni del Vaticano, un vero affare; il giuramento dei vescovi allo stato fu vanificato nel 1946 quando la chiesa assunse il controllo dello stato. I preti erano nominati dall’autorità ecclesiastica, ma dovevano essere cittadini italiani, enti ecclesiastici e associazioni religiose ricevettero la personalità giuridica, con esclusione di qualunque tributo a loro carico.

Con il concordato, lo stato italiano riconosceva al matrimonio religioso effetti civili, le cause di nullità del matrimonio erano di competenza dei tribunali ecclesiastici, mentre il divorzio civile non era ammesso, però esisteva la separazione civile tra i coniugi; l’Italia riconosceva l’insegnamento della dottrina cristiana come coronamento dell’istruzione pubblica. L’insegnamento della religione era previsto obbligatoriamente nelle scuole elementari e medie, l’insegnamento era impartito da docenti autorizzati dal vescovo, ai sacerdoti era vietato iscriversi a un partito.

Per Giovanni Gentile i rapporti con la chiesa potevano essere ancora regolati con la legge unilaterale delle guarentigie, però il Vaticano aveva preteso un concordato, questo fu fatto anche con l’ispirazione dei gesuiti, rappresentati nelle trattative da Tacchi Venturi; con questo concordato, la religione cattolica era riconosciuta come la sola religione dello stato. Tacchi Venturi divenne consigliere di Mussolini e fu nominato da Gasparri intermediario tra santa sede e governo italiano, era il garante presso il governo fascista degli interessi vaticani; a Roma i gesuiti dirigevano anche una delle loro società segrete, l’Ordine di Gesù Operaio. Però dal 1946 la chiesa ha condannato i preti operai di Francia, che lavoravano in fabbrica, forse Pio XII la pensava diversamente dai gesuiti.

Il Vaticano ottenne da Mussolini di ostacolare la penetrazione evangelica in Italia, ed il licenziamento dall’università di Roma del religioso scomunicato Bonaiuti; Tacchi Venturi ottenne i visti per l’espatrio in America latina di alcuni ebrei convertiti, forse legati alla finanza della chiesa, protetti dalla chiesa. Civiltà Cattolica si schierò per il corporativismo fascista, l’Osservatore Romano per il colonialismo fascista, per Civiltà Cattolica le guerre, come quelle fasciste, potevano essere anche giuste. I patti lateranensi o concordato del 1929 era diviso in tre parti, cioè: trattato, concordato propriamente detto e convenzione finanziaria, al Vaticano erano riconosciuti indennizzi, parte in contanti e parte in titoli, e l’esenzione dalle tasse a dai dazi d'importazione.

Il fascismo volle l’insegnamento religioso, perché vedeva la religione come “instrumentum regni”, ma anche perché fu sponsorizzato dalla chiesa, nel 1924 Gramsci aveva accusato il Vaticano di rappresentare la più grande forza reazionaria esistente in Italia, anche i comunisti accusavano la chiesa di aver favorito l’avvento del fascismo. Gramsci osservava che per la chiesa erano dispotici i governi che intaccavano i suoi privilegi e provvidenziali quelli che, come il fascismo, li accrescevano.

L’11.2.1929 fu firmato il concordato, cominciava con le parole: “Nel nome della santissima trinità”, riconosceva lo Stato del Vaticano e le festività religiose, il Vaticano ricevette 750 milioni di lire in contanti e un miliardo in titoli, investiti anche in attività economiche speculative, la chiesa chiamò Mussolini “Uomo della Provvidenza”. Quando i patti lateranensi, che mettevano fine alla questione romana, furono presentati alla camera per la ratifica, solo Benedetto Croce parlò contro e solo sei deputati votarono contro, tra loro erano Croce e Arbertini.

L’ex ateo e anticlericale Mussolini evocò Napoleone I, affermando che la religione poteva essere utile allo stato, per il duce era Roma che aveva reso il cattolicesimo universale. Erano tutte frasi di propaganda, Mussolini si era messo al servizio della chiesa; per i fascisti, il sostegno della chiesa serviva anche alla politica estera e coloniale dell’Italia, con il concordato, lo stato rinunciava alla regolamentazione civile del matrimonio a favore della chiesa e il cattolicesimo divenne religione ufficiale dello stato. Purtroppo i contrasti tra chiesa e fascismo nacquero sul tema a chi spettasse l’educazione dei giovani, cioè al regime o all’Azione Cattolica;  comunque, quando cadde il regime fascista, dall’Azione Cattolica e dalla FUCI, con l’approvazione anglo-americana, vennero i nuovi dirigenti dello stato.

In Germania, il cattolico von Papen, sostenuto dal nunzio Eugenio Pacelli, in cambio di un concordato, assicurò a Hitler il sostegno del papa; nel 1933 Hitler divenne cancelliere, Von Papen vice cancelliere e fu  stipulato il concordato, mentre il partito del centro cattolico fu sciolto; si replicava un processo già avvenuto in Italia. Eugenio Pacelli, il futuro Pio XII, fece un concordato con Hitler e ne guadagnò la tassa ecclesiastica, a beneficio delle chiese cattolica e protestante, una parte considerevole di questo denaro affluiva in Vaticano,  invece la Francia cattolica non pagava queste tasse al papa.

Però con il concordato del 1933 con il nazismo,  Hitler, diversamente da Mussolini, non consegnò alla chiesa la legislazione matrimoniale e la scuola, inoltre in Germania la chiesa cattolica, senza successo, cercò di difendere ebrei convertiti ed i matrimoni misti da loro fatti. Durante il fascismo si affermò anche un movimento neo-guelfo, i cuoi membri finirono anche davanti al tribunale speciale fascista, voleva, come Gioberti, una repubblica clericale federale presieduta dal papa. Se oggi il papa volesse tentare un colpo di stato con un movimento del genere, non incontrerebbe nessuna opposizione da parte dei partiti e della televisione italiana, cioè si potrebbe fare re d’Italia.

Caduto il fascismo, il concordato fu richiamato all’articolo 7 della costituzione repubblicana del 1948, in contrasto con gli articoli 3 e 9 della costituzione, che sanciscono l’eguaglianza delle religioni e la laicità dello stato, perché mette la chiesa cattolica in una posizione di privilegio, ad esempio in materia fiscale e scolastica, inoltre, è lesivo della sovranità dello stato. Togliatti ed i comunisti, dopo la seconda guerra mondiale, cercarono di avvicinarsi ai cattolici, ricercandone l’alleanza politica, perciò vollero l’inserimento del concordato nella costituzione, anche De Gasperi, durante la resistenza e dopo la guerra, difese i patti, che per lui rappresentavano la pace tra chiesa e stato; comunque De Gasperi, messo a capo del governo italiano dal Vaticano, si ribellò alle ingerenze politiche della Chiesa.

Quando, dopo la seconda guerra, l’assemblea costituente pose in discussione l’articolo sette del concordato, Togliatti e Dossetti si espressero a favore del suo inserimento nella costituzione, però, mentre l’articolo 9 della costituzione dichiarava l’eguaglianza delle religioni, l’articolo 7 dichiarava che la religione cattolica era la sola religione dello stato. L’articolo 7  affermava anche che le modificazione consensuali dei patti non implicavano la revisione della costituzione, l’inserimento in costituzione di quest’articolo fu votato da democristiani e comunisti, ma votarono contro socialisti e repubblicani.

Per la difesa dell’art.7, la DC era disposta a provocare una crisi di governo, anche Dossetti voleva l’inserimento dei patti nella costituzione, affermava che erano maturi anche prima del fascismo e che avevano composto un dissidio secolare. Il sacerdote Ernesto Bonaiuti, antifascista e scomunicato dalla chiesa, nel 1931 perse la cattedra universitaria, aveva rifiutato  il giuramento fascista, fu espulso dall’insegnamento universitario e dopo la liberazione non fu più riammesso all’insegnamento; perché era ancora vigente la norma concordataria che colpiva i preti apostati o irretiti da censura, che non potevano essere assunti come dipendenti della pubblica amministrazione, in violazione dell’articolo tre della costituzione.

La sinistra era più interessata alla riforma agraria che ai patti lateranensi, per contentare la chiesa, il governo non consentì il ritorno di Don Ernesto Bonaiuti alla cattedra universitaria romana, né fu rimossa la norma concordataria che prevedeva l’esclusione dal pubblico impiego dei sacerdoti apostati o usciti dalla chiesa. I sacerdoti apostati o irretiti da censura non dovevano più insegnare, anche perché, secondo la chiesa, avevano accettato questo principio prima di entrare nel clero; per l’ordinamento autoritario della chiesa non esistevano le clausole vessatorie e discriminanti, non esisteva nemmeno il diritto a cambiare idea, i preti erano i moderni servi della gleba della chiesa, mentre i militari erano i servi della gleba dello stato.

Malgrado questa disponibilità della sinistra, il clero respingeva i comunisti anche dal ruolo di padrini nei battesimi e nelle nozze; comunque, approvata la costituzione, i comunisti, su pressione americana, furono espulsi dal governo di coalizione e nel 1949 la chiesa vietò l’iscrizione al partito comunista, scomunicando i comunisti; comunque, gli italiani continuavano a sposarsi in chiesa e a battezzare i loro figli, di qualunque partito fossero.

Nessuno voleva abolire il concordato o riformarlo o denunciarlo, non già perché non ce ne fosse la possibilità, dopo la caduta di Napoleone I, fu il papa a denunciare il concordato con lui stipulato, anche la legge Saccardi aveva affermato che il concordato era denunciabile, inoltre, i trattati internazionali sono stati sempre denunziati, disapplicati o non ratificati. Il riconoscimento della sovranità originaria della chiesa, contenuta nei patti inseriti nella costituzione, la metteva sullo stesso piano dello stato, cioè non aveva limiti nello stato e la metteva in posizione privilegiata rispetto alle altre religioni, cosa che non aveva riscontro in altri ordinamenti democratici ed era in contrasto con gli articoli 3 e 9 della costituzione.

I comunisti cedettero perché desideravano rimanere nel governo con i democristiani, nel 1944 era esistito anche un patto d’unità sindacale tra cattolici e sinistra, nel CLN comunisti e cattolici avevano cooperato contro il fascismo; dal 1943 al 1945 a Roma edifici religiosi avevano nascosto dirigenti socialisti e comunisti per sottrarli ai nazisti, poi anche ebrei e nazisti eccellenti che desideravano emigrare. Quando però nel 1948 il PCI fu espulso dal governo, relegato all’opposizione, tornò a vedere nella chiesa la riserva del capitalismo e della reazione.

Se Togliatti fu favorevole al concordato, Gramsci era stato contrario a tutti concordati, i socialisti erano anticlericali e la santa sede aveva sempre stipulato concordati con governi autoritari, non tenuti all’approvazione di questo tipo di trattato da parte del parlamento, però il concordato italiano non fu sottoposto all’approvazione nemmeno del clero, perché così volle la chiesa.

L’articolo 7 della costituzione repubblicana del 1948 afferma che stato e chiesa sono reciprocamente indipendenti e sovrani e precisa che la modifica dei patti deve essere concordata, ma non richiede revisione costituzionale, così i patti lateranensi acquistarono valore di legge costituzionale, anche se in contrasto con altri articoli della costituzione; per la corte costituzionale i patti sono fonte atipica del diritto, superiori alle leggi ordinarie ma inferiori alla legge costituzionale, comunque, è inconcepibile il contrasto tra articolo 7 ed altri articoli della costituzione.

Il recepimento del concordato nella costituzione repubblicana non avvenne senza contrasti, il repubblicano Della Seta voleva  l’eguaglianza di tutte le chiese, che considerava libere associazioni, senza bisogno di riconoscimento statale. L’articolo sui sacerdoti apostati o censurati, che affermava che non potevano essere assunti dallo stato, era lesivo della parità nei diritti; i patti, facendo del cattolicesimo il fondamento e coronamento dell’insegnamento scolastico, stabilendo la religione dello stato, erano un vulnus alla laicità dello stato.

Però i liberali erano in parte favorevoli all’inserimento del concordato nella costituzione, erano contrari socialisti e azionisti, favorevoli democristiani, monarchici, comunisti e qualunquisti. Con questo concordato o patti lateranensi del 1929, lo stato dava il benestare alla nomina, da parte della chiesa, di vescovi e parroci, ma pretendeva il giuramento di fedeltà allo stato da parte dei vescovi; questa norma, inesistente nella legge delle guarentigie, era lesiva dell’indipendenza della chiesa però, con lo stato controllato, dal 1945, dalla chiesa, sarebbe divenuta inefficace.

La carta costituzionale aveva messo su un piano secondario gli altri culti, per esempio per il diverso trattamento riservato agli edifici di culto, per l’assenza di aiuti dello stato e perché prevedeva che i rapporti con le altre religioni dovessero essere regolati sulla base d’intese; cioè, queste religioni non avevano diritti automatici come la chiesa cattolica che aveva un concordato. Pietro Calamandrei protestò contro inserimento dei patti nella costituzione, rilevando che essi sancivano la confessionalità dello stato, anche il cattolico Giorgio La Pira era contro lo stato confessionale.

Alcide De Gasperi e Togliatti, ansioso di stare al governo, affermarono che i patti erano modificabili d’accordo con il Vaticano e senza modificare la costituzione; la santa sede, per paura di perdere i vantaggi acquisiti, pretendeva che i patti fossero richiamati dalla costituzione. Togliatti ingenuamente pensava che, l’arrendevolezza del partito comunista sul concordato, smussasse l’irriducibile avversione della chiesa capitalista per il comunismo, voleva fare del concordato moneta di scambio per far rimanere al governo i comunisti con i cattolici.

Da allora tutti i locali pubblici sono benedetti, scuole e uffici pubblici hanno il crocefisso, la scuola dell’obbligo ha l’ora di religione, lo stato costruisce chiese, la magistratura ha condannato i cittadini per vilipendio della religione, i figli dei separati sono stati assegnati ai genitori che andavano in chiesa. Gli esami delle scuole private devono avere commissari cattolici, gli enti ecclesiastici hanno avuto licenze edilizie in deroga ai regolamenti urbanistici comunali, i vescovi si sono intromessi nel conferimento di cariche pubbliche e per influenzare le sentenze dei giudici; la chiesa controlla la televisione di stato, si è votato secondo l’indicazione dei parroci ed alcune parrocchie si sono trasformate in uffici di propaganda elettorale.

In Italia, la stampa e la televisione, cioè soprattutto Radio Apostolica Italiana la Rai,  sono imbavagliate quando scrivono della chiesa cattolica, le leggi sulla diffamazione e il vilipendio della religione sono severe ed i direttori di giornali, peraltro condizionati dalla proprietà, dalla pubblicità e dai finanziamenti pubblici, possono essere citati in giudizio; cioè in Italia non esiste libertà di pensiero, di religione, di parola e di stampa, non è una democrazia e non è uno stato sovrano.

Le costituzioni democratiche non avevano mai metabolizzato i concordati prima di allora, questi trattati erano stati fatti con stati autoritari ed erano trattati ineguali che concedevano solo privilegi alla chiesa, ciò malgrado, in Italia il concordato fu richiamato dall’art. 7 della costituzione, così gli accordi lateranensi acquistavano valore di legge costituzionale, anche se in contrasto con altri articoli della costituzione.

Nel 1970 in Italia, con una legge, fu ammesso il divorzio civile, naturalmente si ebbero le proteste della chiesa, che denunciò la violazione del concordato, con un referendum cercò di abrogare questa legge, ma non ci riuscì; l’Italia a volte sembra desiderare le leggi degli altri stati laici, ma non può ottenerle perché è uno stato telediretto e non sovrano. Comunque, la società civile italiana è sempre più secolarizzata, diminuiscono le vocazioni religiose, aumentano le libere unioni e la chiesa non rifiuta più i conforti religiosi a chi non si reca alla messa. Prima della legge sul divorzio del 1970, il matrimonio religioso, contratto secondo le norme del diritto canonico, aveva effetti civili, mentre e non è un caso, le sentenze di nullità del matrimonio religioso da parte dei tribunali ecclesiastici erano recepite dallo Stato.

Nel 1971 la corte costituzionale ha stabilito che i patti lateranensi sono fonti atipiche del diritto, con meno forza delle disposizioni costituzionali ma con più forza delle leggi ordinarie, modificabili con mutuo consenso e non abrogabili unilateralmente o per volontà popolare con referendum; però, pressata dal cambiamento dei tempi, dal 1976 la santa sede si disse d’accordo per la revisione del concordato, che avvenne nel 1984.

Con essa non è più in vigore l’art. 1 del vecchio concordato, che sanciva la confessionalità dello stato, i vescovi hanno preso l’8°% sull’Irpef, che sostituiva la congrua, la religione è entrata nelle scuole materne, l’ora di religione a scuola non è più obbligatoria, i preti non fanno più i militari, i preti irretiti possono impiegarsi nella pubblica amministrazione, cioè a essi, e non agli altri, è garantito un posto.

Con questa revisione, scomparve l’invocazione alla santissima trinità, fu riconosciuta la libertà di religione e il cattolicesimo non era più religione di stato; con la revisione, la competenza dei tribunali ecclesiastici non era più esclusiva nei casi di separazione dei coniugi, però i sacerdoti non erano costretti a testimoniare su cose apprese nel confessionale, la polizia non poteva entrare nelle chiese senza autorizzazione, si riconoscevano gli effetti civili al matrimonio religioso. Relativamente ai casi di pedofilia dei preti, per un favore fatto alla chiesa, magistratura e polizia, per soffocare lo scandalo, spesso suggeriscono un tacito risarcimento.

L’8%° dell’Irpef fu destinato a vantaggio di tutte le religioni che stipulavano una convenzione con lo stato, la somma destinata alla chiesa cattolica era amministrata dai vescovi. Le tasse per la chiesa cattolica e protestante erano già pagate in Germania, invece in Usa si preferiva l’offerta libera dei fedeli; per amministrare le somme destinate alla chiesa cattolica, nacque l’istituto per il sostentamento del clero e la chiesa cattolica, grazie al singolare meccanismo di distribuzione, incassò l’87% del gettito, anche se le preferenze espresse a suo favore erano solo del  35%; era un caso di discriminazione elettorale, accettata da uno stato ancora praticamente confessionale.

Singolarmente però, anche lo stato è destinatario del gettito, come altre religioni che hanno stipulato una convenzione con lo stato; con la scelta degli elettori, lo stato beneficerebbe del 10% del gettito, ma destina la sua quota alla manutenzione d’opere d’arte, all’assistenza ai rifugiati e alle calamità naturali, cioè parte di questo denaro finisce ancora nelle mani della chiesa. Le altre religioni ricevono circa il 3% del gettito, previa intesa e convenzione con lo stato, perché solo la chiesa cattolica ha un concordato.

Con la revisione del 1984  è caduto l’obbligo dei vescovi di giurare fedeltà allo stato, il matrimonio civile è stato svincolato da quello religioso, però non è richiesta obbligatoriamente la doppia cerimonia. Oltre gli oneri previsti dal concordato, lo stato finanzia insegnanti di religione, scuole cattoliche, università cattoliche, paga i cappellani militari, ristruttura e costruisce edifici religiosi, finanzia gli oratori, finanzia le cliniche della chiesa e i giornali della chiesa, la chiesa ha tariffe postali agevolate; a ciò vanno aggiunte le esenzioni fiscali a favore della chiesa, in Italia gli enti ecclesiastici sono 59.000 e posseggono tanti immobili e terre.

Quindi nel 1984 il Vaticano ottenne, con la scusa della revisione, altri privilegi, oggi il Vaticano è divenuto proprietario di un quarto degli immobili a Roma; a Roma il Vaticano, fin dall’unità, prese a fare speculazioni immobiliari, quando ufficialmente politici laici e chiesa non si parlavano ancora, ha continuato a farlo in tempi recenti tramite società ombra e tramite la sua Società Immobiliare, abbandonando alla speculazione anche prestigiosi immobili d’istituti religiosi, alcuni trasformati in  alberghi; tutti i suoi immobili religiosi godono del regime dell’extraterritorialità.

Il Vaticano ha venduto immobili sfrattando gli inquilini e ha venduto scuole, licenziando gli insegnanti, ha mutato la destinazione delle chiese, senza chiedere autorizzazione alla sovrintendenza.  Con la revisione del 1984, i sacerdoti erano esonerati dal servizio militare, mentre con il concordato del 1929 erano soggetti; gli studenti di teologia godevano del rinvio militare, gli ecclesiastici non potevano violare il segreto della confessione, nemmeno nel corso di un giudizio, gli edifici religiosi erano inviolabili per lo stato.

Gli enti ecclesiastici e gli enti d’assistenza e beneficenza avevano personalità giuridica e godevano d'esenzioni tributarie, però le loro attività economiche, se mancanti di una cappella, erano soggetti a tassazione; in realtà, la repubblica esentò la costruzione e ristrutturazione delle scuole private dal pagamento dell’Iva (come insegnano gli Usa, anche con le scuole private si può fare profitto) e recentemente ha esentato da imposte le attività alberghiere e di ristorazione ai turisti fornite da parte degli ordini religiosi; il Vaticano importa e vende generi alimentari, anche per gli esterni, esenti da tasse sui consumi.

La chiesa cattolica può istituire scuole private d’ogni ordine e grado, che rilasciano titoli equipollenti a quelli delle scuole statali, le commissioni d’esame devono essere commissioni amiche; l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole statali non è più obbligatorio per gli studenti, però lo stato paga gli insegnanti di religione della scuola pubblica, i quali sono nominati dai vescovi.

La scuola privata riceve contributi dallo stato, alcune regioni hanno creato dei buoni scuola e trasporti gratuiti a favore degli alunni delle scuole private; la degenza in ospedale o la permanenza in luoghi di pena prevedono l’assistenza spirituale cattolica, non prevista per le altre religioni. Nelle scuole materne ed elementari l’insegnante di religione è l’insegnante di classe, però la chiesa interviene anche nella scelta dei libri di testo della scuola pubblica, dove permangono i crocefissi, insomma nemmeno la scuola pubblica è laica e indipendente dalla chiesa.

Con gli indennizzi ricevuti con il concordato e altre entrare del Vaticano, nacque l’amministrazione delle opere religiose, lo scopo era amministrare il patrimonio Vaticano, che includeva anche una fabbrica di munizioni in cui si riforniva il fascismo ed una fabbrica d’anticoncezionali; questa amministrazione divenne la banca IOR, amministratrice del denaro degli enti religiosi, e successivamente anche di privati, anche mafiosi, con importanti partecipazioni industriali e bancarie, nelle quali sono rappresentate anche le curie locali, le quali controllano anche delle banche popolari.

L’8%° Irpef, destinato alla chiesa cattolica, non è amministrato dall’IOR, ma da un istituto centrale per il sostentamento del clero dipendente dalla CEI, il quale riceve anche donazioni di fedeli; la conferenza episcopale ogni anno ne trasmette rendiconto non analitico allo stato che, per delicatezza, non  controlla veramente, ma avviene anche con i finanziamenti dello stato a favore dei partiti e dei giornali. Da 1989 le persone fisiche possono dedurre dal proprio imponibile delle somme donandole all’Istituto centrale per il sostentamento del clero, nel 1985 fu creato anche un fondo per la conservazione degli edifici di culto, affidato al ministero dell’interno.

Comunque, per sfuggire alle tasse sui profitti azionari, dal 1962 il Vaticano spostò fuori dall’Italia i suoi investimenti e le sue proprietà italiane furono reintestate a fiduciarie estere con sedi nei paradisi fiscali. Il Vaticano è il più grande possidente italiano, possiede immobili, banche, ospedali e scuole, gode d’esenzioni fiscali e ha speculato sui cambi; per le esportazioni valutarie si servì anche del finanziere Michele Sindona, legato, alla massoneria, alla mafia, alla loggia P2 di Lucio Gelli, al cardinale Montini, divenuto papa Paolo VI e al cardinale Marcinkus, presidente dell’IOR.

Il duo Sindona-Marcinkus si diede alle speculazioni e alle evasioni fiscali, con la collaborazione anche di un cattolico massone come Roberto Calvi, a capo del Banco Ambrosiano, la seconda banca dei preti, dopo il Banco di Roma. Nel 1992 a favore degli enti locali nacque l’ICI, che colpiva abitazioni ed edifici commerciali, esentando solo gli edifici di culto, assistenziali ed oratori. Dal 2005 però, con una legge, ne sono stati esentati anche i fabbricati commerciali della chiesa, modificando il concordato a favore della chiesa, ma non nelle forme previste dal concordato stesso, cioè senza revisione del concordato.

Ciò che è lecito alla stato non è lecito ai cittadini, ma anche la Chiesa si muove come fosse lo Stato. La chiesa era beneficiaria del provvedimento e lo aveva sollecitato, perciò non protestò per la violazione del concordato; la classe politica, di destra, di centro e di sinistra, era sempre pronta ad andare incontro ai suoi desideri. Archiviato il monopolio medioevale della chiesa all’insegnamento, questa affermò che la scuola laica era lesiva della libertà di scelta delle famiglie ed indifferente ai problemi dello spirito, perciò  reclamò la libertà d’insegnamento, cioè le scuole private in concorrenza con quelle pubbliche, inoltre, dal 1945 alla pubblica istruzione pretese ministri democristiani.

La nostra costituzione prevede le scuole private, ma senza aiuti da parte dello stato, però il governo Berlusconi e delle amministrazioni locali hanno provveduto a concedere aiuti alle scuole private, inoltre,  gli oratori cattolici sono finanziati dalle regioni. Oggi in Italia il vescovo ha un’autorità superiore a quella del prefetto, con l’aiuto del vescovo si può fare carriera; con un provvedimento legislativo successivo alla revisione del concordato, 20.000 insegnanti di religione, scelti dal vescovo e assunti senza concorso, sono divenuti dipendenti fissi dello stato e, se revocati dal vescovo, possono svolgere altre funzioni nella pubblica amministrazione e non possono essere licenziati. Anche questa è discriminazione.

Oggi anche la sinistra e la televisione pubblica sono vicini alla Chiesa, però la Spagna l’ha sfidata sui temi della famiglia e della sessualità e la Francia ha proibito i simboli religiosi nelle scuole; se anche la società italiana è secolarizzata, come il resto d’Europa, la classe politica italiana è alla deriva clericale, forse perché screditata, sente che deve il proprio potere solo alla chiesa e non al popolo italiano, vuole conservare i suoi privilegi economici.

Per la classe politica italiana, la chiesa appare come fattore di stabilità, però in Usa, la separazione tra stato e chiesa, diversamente che in Italia, funziona, lì la chiesa cattolica coltiva soprattutto i suoi interessi negli ospedali, nelle scuole e nelle sue numerose attività economiche. Oggi in Italia si fa carriera e i politici governano con il consenso della chiesa, che detiene il potere reale nel paese, insomma i politici chiedono i voti al popolo, però per essere candidati, per essere eletti e per governare hanno bisogno sempre dell’appoggio della chiesa, che ha il controllo del paese, questa è la condizione attuale dell’Italia, paese a sovranità limitata o senza sovranità.

La sovranità non è mai appartenuta al popolo ma a quelli che riscuotevano le imposte e beneficiavano del signoreggio monetario, i sovrani, anche occulti come il Vaticano, reclamano privilegi ed esenzioni fiscali; nei protettorati, gli stati protettori riscuotevano tributi dagli stati protetti, ai quali spesso imponevano trattati ineguali, discriminanti e vessatori come i concordati.

Bibliografia:

Ernesto Rossi “Il manganello e l’aspersorio”,

Monica di Bari “Il concordato”,

Attilio Tempestini “Laici e clericali nel sistema partitico italiano”,

Mario Guarino “I mercanti del Vaticano”,

Leo Sisti e G. Modolo “Il banco paga”,

Arturo Carlo Iemolo “Chiesa e stato in Italia”,

Mario Almerighi “I banchieri di Dio”,

Giancarlo Galli “Finanza bianca”,

Pippo Guerrieri “La piovra vaticana”,

Sergio Romano “Libera chiesa e libero stato”.

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Per difendere la sovranità italiana dal Cloud americano e per favorire la transizione digitale italiana, il governo Meloni, per tutelare i dati della pubblica amministrazione italiana, vuole un Cloud nazionale finanziato dal PNNR e realizzato da un consorzio tra Tim, Leonardo, CDP e Sogei; perciò, entro il 2026, il 75% dei dati delle amministrazioni italiane dovrebbe emigrare  in questo Cloud PSN.

Ora, giustizia e servizi segreti americani possono accedere anche ai dati ospitati in Italia, minacciando la sovranità digitale dell’Italia. Anche Macron, per tutelare i dati e la segretezza francese, vuole un cloud nazionale, utilizzando però, su licenza, le tecnologie di Microsoft e Google, con protezione dei dati grazie a un protocollo di sicurezza; cioè, collaborando con privati americani, ma garantendo la sicurezza della Francia. (Startmag).

EUROPA

Si afferma che il Qatergate esploso nel parlamento europeo, che ha coinvolto, per corruzione da parte del Qatar, sessanta eurodeputati di sinistra, che si sono spesi per migliorare l’immagine del Qatar, potrebbe essere stato attivato dagli Emirati Arabi, che avrebbero informato i servizi segreti di Bruxelles; naturalmente, gli Emirati negano.

Nel 2017 ci fu una crisi diplomatica tra i due paesi, Emirati, Arabia, Bahrein ed Egitto accusavano il Qatar di sostenere il terrorismo di Hamas e dei Fratelli Musulmani e di agire d’accordo con l’Iran e con la Turchia. Emirati e Qatar sono rivali anche in Libia, gli Emirati sostengono il governo di Tobruk, mentre Turchia e Qatar sostengono il governo di Tripoli; però pare che, recentemente, le relazioni tra i due blocchi stiano migliorando.

Soldati italiani sono già usati come ascari dalle truppe americane, ora pare che il Qatar, per addestrare le sue truppe, abbia richiesto al governo italiano, di fornire, per tale ruolo, dei militari italiani, magari coinvolgendoli in altre guerre. Il Qatar, che calpesta migranti, diritti umani e omosessuali, con il suo fondo investimenti, ha investito 400 miliardi di dollari in Europa, invece l’Arabia ne ha impegnai 800, ha speso 200 miliardi per i mondiali di calcio, acquista armi sulle quali paga tangenti; l’Arabia le acquista anche dalla Cina.

Il Qatar partecipa a Deutsche Bank, Credit Suisse, Allianz e Airbus, perciò Macron ha assicurato che in Qatar sono in corso cambiamenti reali e l’Assemblea Nazionale francese gli ha concesso esenzioni fiscali; in Italia ha acquisito alberghi di lusso e compra armi ed elicotteri, mentre in tutta Europa, come fa l’Arabia, finanza moschee e centri islamici. (Startmag.it). 

USA

Viste le accuse, rivolte alla Russia, di aggressione militare in Ucraina, è doveroso fare chiarezza sulle guerre illegali, con copertura Nato, degli Usa che, dalla fine della seconda guerra mondiale, con i buoni uffici della Cia, hanno violato il diritto internazionale, manipolando, grazie a un’informazione venduta, anche l’opinione pubblica. L’Italia, intervenendo in queste guerre, ha violato la sua costituzione,  normalmente esaltata da Mattarella.

Da quella data la guerra era interdetta, salvo nei casi di autodifesa e di mandato del consiglio di sicurezza dell’ONU; tuttavia, non avevano queste caratteristiche ben tredici guerre americane, tra cui la guerra contro l’Iran del 1953, quella contro l’Egitto del 1956, quella contro Cuba del 1961, quella contro il Vietnam del 1964, quella contro il Nicaragua del 1981, la prima guerra del golfo del 1980 e la seconda del 1990 (con il pretesto di distruggere armi di distruzione di massa inesistenti), quella contro la Serbia del 1999, quella contro l’Irak del 2003 e quella contro la Libia del 2011.

La televisione italiana afferma: ”ma l’America è una “democrazia”! Gli Usa hanno voluto conservare la loro egemonia, garantita da dollaro, armi e speculazione, soprattutto su petrolio e gas, cioè, come accade oggi, sull’energia, con uno scontro per procura tra Usa e Russia, a spese dell’Europa.

In queste guerre, i nemici dell’occidente, dagli agenti non disinteressati degli Usa, sono stati sempre definiti criminali e dittature. Gli stati non rispettano accordi e trattati, nel 2014 l’Ucraina aveva accettato l’autonomia per il Donbass e l’Ucraina, poi cambiò idea e perciò la Russia attaccò l’Ucraina. (Per le notizie: fonte, Professor Ganser, docente universitario di storia contemporanea in Svizzera).

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.copm.

 

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 12 dicembre 2022)

LE REPUBBLICHE ROMANE DEL MEDIOEVO

Quando si riflette sulle repubbliche romane, si pensa a quelle dell’antica Roma, succedute al periodo monarchico,  a quella di Mazzini del 1849, alla prima e seconda repubblica   italiane del 1945 e del 1992, però io, in questo scritto, voglio soprattutto parlare delle repubbliche romane dell’VIII secolo, cioè del medioevo.

Per tutta la sua vita, gli interlocutori più importanti di Carlo Magno furono i pontefici, Carlo era l’uomo della Provvidenza, anche se era permanentemente in guerra; papa Paolo I (757-767), chiamava il re franco Pipino III “compare”, perché padrino di una sua figlia, il papa usò i franchi contro i longobardi che volevano unificare l’Italia, che i papi desideravano  governare da soli.

 

Nell’VIII secolo Pipino I e Carlo Magno posero le basi del futuro stato della chiesa che, con il sostegno dei germani, si separò prima dalla tutela di Bisanzio e poi da quella dei longobardi, così il papa ascese da vicario di Bisanzio, a vicario di Cristo, a capo di una repubblica, a sovrano elettivo. Infatti, all’inizio il papa era eletto nel corso di un’assemblea popolare, furono i papi i primi a dare a Roma, emancipata da Bisanzio, il nome di repubblica romana.

 

Ben presto però la repubblica, prima gentilizia e poi popolare, si pose contro il papa, il principe Alberico, figlio di Marozia, rinchiuse papa Giovanni XI (931-935) e si pose a capo di una repubblica gentilizia, circondato dal senato degli ottimati, cioè dall’alta nobiltà. L’aristocrazia romana aveva ridato vita al senato, con competenze amministrative e giudiziarie, ed ora  rivendicava il diritto di eleggere imperatore e papa, diritti già appartenuti ai romani.

Il papato si riprese imponendosi sui nobili e poi cercò anche di prevalere sull’imperatore, infatti, quando divenne papa il monaco cluniacense Gregorio VII (1073-1085), questo teorizzò la teocrazia papale e il primato della chiesa sull’impero, questo papa, come Innocenzo III (1198-1216), riteneva di essere un sovrano con il potere di scomunicare e nominare gli altri sovrani e di orientare la politica dei governi laici.

Naturalmente nel 1083 l’imperatore Enrico IV gli si rivoltò e arrivò minaccioso a Roma, allora Gregorio VII si rifugiò a Castel Sant’Angelo, sotto la protezione dell’aristocratico ebreo Pierleone, un Pierleone si era convertito con il nome Benedetto Cristiano e si legò al monaco Ildebrando di Soana, poi divenuto Gregorio VII (1073-1085). Urbano II (1088-1099) affidò ad un Pierleoni la difesa di Castel Sant’Angelo, questi Pierleoni erano banchieri o usurai, come si diceva in quei tempi, divennero uno dei casati  più illustri di Roma, secondo alcuni, due Pierleoni, emigrati in Germania, vi avevano fondato la casa d’Asburgo.

Nel 1106 il successivo imperatore Enrico V scese in Italia e fece devastazioni, un  Pierleone era plenipotenziario di papa Pasquale II, il papa era contro l’investitura dei vescovi da parte dell’imperatore; i romani volevano sottrarre all’imperatore anche l’investitura del prefetto,  Pierleone era sostenuto dal papa, questa famiglia, originaria di Trastevere e dell’isola Tiberina, diede senatori, consoli, cardinali e l’antipapa Anacleto II.

 

A Roma l’ebreo Baruch finanziava  aspiranti papi ed in città vi operava una banca ebraica dei Pierleoni. I papi si compravano la carica e Pasquale II (1099-1118) era divenuto papa con il denaro di un Pierleone, nipote dell’ebreo convertito Baruch Benedetto, questo  casato,  da Nicolò II (1059-1061) in poi, aveva sostenuto una serie di papi e diversi cardinali, Pietro Pierleone divenne l’antipapa Anacleto II; i papi  Vittore III (1086-1087) e Urbano II (1088-1089) trovarono protezione, dai romani e dall’impero, nella fortezza di questa famiglia, a Roma i Pierleoni erano osteggiati dalla famiglia aristocratica dei Frangipane.

 

Papa Gelasio II (1118-1119) era sostenuto dai normanni e dai Pierleoni, ma osteggiato dal nobile Cencio Frangipane e dal partito imperiale, l’imperatore Enrico V arrivò  a Roma e lo fece fuggire, poi fece antipapa Gregorio VIII, accettato dalla repubblica romana. Il popolo romano era volubile e ondeggiava tra papa e imperatore, anche se era sempre avverso al potere civile del papa.

 

I Pierleoni volevano fare papa un membro della loro famiglia, gli ebrei erano insediati in Trastevere dai tempi di Pompeo, Claudio e Tito, erano una comunità numerosa e abitavano fuori le mura,  avevano una scuola ed i migliori medici e cambiavalute (cioè i primi banchieri), praticavano l’usura, e finanziavano anche il papa. A dire il vero, tanti vescovi romani e d’altre importanti città dell’impero avevano fatto l’usuraio, soprattutto tramite prestanome.

Sotto Onorio II (1124-1130), due famiglie nobili si contendono il potere: i Frangipane e i Pierleoni, che aspiravano alla carica di prefetto ed al soglio pontificio, Onorio II creò cardinali più vicini alla famiglia dei Frangipane, cioè apparteneva al loro partito. Innocenzo II (1130-1143) fu eletto dai cardinali del partito del Frangipane e perciò i Pierleoni gli opposero un antipapa nella persona dell’ebreo Anacleto II, pronipote di Baruch-Benedetto.

L’imperatore Lotario III sosteneva Innocenzo II e arrivò a Roma per ricevere la corona imperiale, però il popolo romano e i normanni dell’Italia meridionale sostenevano Anacleto II, Lotario III si scagliò contro i nemici d’Innocenzo II e li sbaragliò. Partito l’imperatore, il popolo romano ristabilì l’autorità del senato e decretò la fine del potere temporale dei papi, proclamando la repubblica guidata da Giordano Pierleoni, fratello di Pietro, cioè di Anacleto II; i romani costrinsero Innocenzo II a rifugiarsi nella fortezza dei Frangipane, alleati con  i corsi, cioè la colonia corsa di Roma.

Una Pierleoni  sposò il normanno Ruggero di Sicilia, pare che Innocenzo II fu fatto papa irregolarmente, mentre i Pierleoni fecero eleggere papa, nella procedura corretta, Pietro Pierleoni, già cardinale, con il nome di Anacleto II (1130-1138). Innocenzo II fu riconosciuto da Germania, Francia e Inghilterra, mentre Anacleto II dal popolo romano e da Ruggero di Sicilia; negli annali dei pontefici o liber ponificalis, tra i papi, fu posto  Innocenzo II, mentre Anacleto II fu declassato ad antipapa, probabilmente  perché ebreo.

Innocenzo II fuggì a Pisa dove il concilio del 1135 lo confermò come papa, chiese ancora aiuto all’imperatore contro  i romani  e a Bisanzio contro il normanno Ruggero II. Grazie alla mediazione di Bernardo di Chiaravalle, Lotario III  annunciò una nuova campagna in Italia, Bernardo gli chiedeva di liberare la chiesa dalla rabbia ebraica, si riferiva ad Anacleto II.

Innocenzo II prevalse  su Anacleto II  perché si enfatizzava l’origine ebraica del suo rivale, in città ci furono scontri armati tra le due fazioni, Innocenzo II aveva migliori relazioni internazionali del suo rivale, godeva del sostegno del suo amico Bernardo di Chiaravalle,  del re di Francia Luigi VI, del re d’Inghilterra Enrico I, dell’imperatore Lotario III e dell’episcopato dell’impero. La dieta imperiale del 1130, sotto Lotario III,  riconobbe come papa Innocenzo II.

La ribellione romana al papa perdurò sotto i papi Innocenzo II, Celestino II e Lucio II, il consiglio comunale ed i nobili si opponevano al papa, la neonata repubblica elesse a sua guida Giordano Pierleone, fratello dell’antipapa Anacleto II. Quando fu eletto papa Eugenio III (1124-1153), discepolo di San Bernardo di Chiaravalle, rifiutò la costituzione repubblicana, perciò il popolo insorse e distrusse le ville dei cardinali.

Nel 1144 Eugenio III, per annientare l’Islam, lanciò il proclama per la seconda crociata (1147-1149), gli italiani fornivano flotta, armi e macchine d’assedio, animatore dell’impresa era Bernardo di Chiaravalle, come della prima era stato Pietro l’eremita. Secondo Bernardo di Chiaravalle, il combattente di Cristo poteva uccidere con coscienza tranquilla, contro gli slavi pagani creò reparti di diversi paesi,  con la parola d’ordine: ”Battesimo o sterminio!”, Bernardo era molto influente, condizionava i papi, li indottrinava e li faceva eleggere,  sostenne Innocenzo II ed era contro i romani, sobillò il re di Francia  e il papa contro i catari.

 

Nel 1143, sull’esempio delle altre città italiane del centro-nord, la nobiltà minore romana si unì al ceto medio per fondare le libertà comunali, s’impadronì del Campidoglio e scacciò gli ottimati,  cioè l’alta aristocrazia, ora il senato era divenuto plebeo o meglio borghese. I grandi nobili, detti anche ottimati e consoli, avevano in precedenza costituito il senato del Campidoglio e avevano costituito un’oligarchia ed un governo aristocratico, quando nel 1143 questo fu rovesciato, fu insediato il consiglio comunale; i papi, che si erano scontrati spesso con i nobili,  li volevano divisi  e non cercarono l’appoggio del ceto medio, per non destare lo spirito comunale, anche perché, nel centro-nord d’Italia, i vescovi-conti avevano perso la sovranità territoriale a vantaggio dei comuni.

Nel 1143 il monaco Arnaldo da Brescia era a Roma, affermava che il clero non doveva possedere proprietà, né esercitare il potere temporale, divenne la guida del comune di Roma e si pronunciò contro il clero mondano, esortando il popolo a disobbedire al papa e ai vescovi corrotti, condannò il battesimo dei bambini e negò la validità ai sacramenti amministrati dai sacerdoti indegni, accusava il papato di corruzione, Eugenio III (1145-1153), che aveva armato la seconda crociata, fu definito da  Arnaldo da Brescia “cane sanguinario”.

Eugenio III  rifiutò la costituzione repubblicana, perciò il popolo insorse e la città cadde sotto il controllo del senatore Brancaleone degli Andalò, appoggiato dalla borghesia, questo  fondò una nuova repubblica nemica degli ottimati e del papa. Poi i senatori romani ottennero da Eugenio III che riconoscesse la costituzione repubblicana ed elessero un patrizio con ampi poteri, nella persona di Giovanni Pierleoni, e fecero comandante della milizia  Giordano Pierleoni.

Il santo abate Bernardo di Chiaravalle, nato nel 1090 in Borgogna, faceva parte dell’alta nobiltà, costruì tanti conventi in Francia, sostenne Innocenzo II contro i romani e Anacleto II, combatté Arnaldo Da Brescia e in Aquitania e Linguadoca sobillò il re di Francia  e il papa contro i catari. Bernardo fu l’instancabile predicatore della guerra santa e propagandista della seconda crociata, in Francia lavorò con strepitoso successo nel reclutamento, diceva che la guerra era celestiale, era un mistico della guerra, chiamava i musulmani cani e porci, diceva che la morte in una guerra santa era un guadagno, perché consentiva di raggiungere il paradiso.

Bernardo era anche taumaturgo,  reclutò nobili, popolo, briganti e sbandati, però anche la seconda crociata finì nella disfatta, questa crociata  prese le mosse nel 1147 e, come la prima, cominciò con la strage degli ebrei del Reno, però Bernardo non voleva lo sterminio degli ebrei, diceva che andavano vessati ma risparmiati, perché erano una testimonianza vivente per i cristiani. Quando Arnaldo da Brescia era a Roma, il papa lanciò l’interdetto sui romani ribelli, così nella città cessarono le cerimonie religiose, i sacramenti e la tumulazione in terra consacrata, i romani temettero soprattutto di perdere i pellegrini diretti Roma che portavano soldi, perciò, per rabbonire il papa, espulsero Arnaldo da Brescia, che aveva animato la rivolta antipapista.

Eugenio III (1145-1153) si alleò con il re dei normanni Ruggero, che pose l’assedio a Roma, mentre la repubblica chiese l’aiuto all’imperatore Corrado III; i romani erano intenzionati ad abbattere il potere temporale dei papi ed il trasformismo della politica produceva il cambio delle alleanze. I nobili romani  rappresentavano il partito guelfo del papa, contrario al popolo e all’impero; quando fu fatto capo della repubblica Giordano Pierleoni, fratello dell’antipapa Anacleto II, fu varata la costituzione municipale e  quando divenne papa Eugenio III, i senatori del governo popolare gli chiesero la rinuncia al potere civile e il riconoscimento della repubblica; il papa rifiutò e fu costretto a fuggire, a Roma i palazzi degli ottimati favorevoli al papa furono saccheggiati ed il governo popolare abolì anche la prefettura imperiale.

Come Milano, anche Roma voleva la sovranità sulle piccole repubbliche di campagna ed il senato voleva costringere la nobiltà feudale ad accettare l’investitura feudale dal Campidoglio, anziché del papa; però poi, a causa dei continui disordini e della perdita dei pellegrini, i romani chiesero il ritorno del papa. Eugenio III (1145-1153), con un trattato, riconobbe la repubblica, mentre i romani  insediarono un nuovo prefetto.

I 56 senatori erano prevalentemente borghesi e plebei, mentre prima erano stati aristocratici, nel senato erano rappresentate le compagnie della milizia, i cittadini elettori formavano un parlamento popolare che si riuniva in Campidoglio. Il senato era anche tribunale civile, però non vi erano trattate le liti fra ecclesiastici, riservate a tribunali ecclesiastici, il papa decideva in appello, la repubblica si dava leggi e dichiarava la guerra senza sentire il pontefice.

La nobiltà era ostile al senato, lo stato della chiesa era diviso in baronie ostili, mentre il potere cittadino era nelle mani di Giordano Pierleoni. Arnaldo da Brescia, voleva abbattere il dominio temporale dei papi e sostenere il comune, sosteneva la povertà apostolica e la purezza dei costumi, i suoi seguaci erano detti lombardi o arnoldisti, Arnaldo prendeva spesso la parola in parlamento, condannava i vizi dei cardinali, diceva che il papa era assassino e avido.

Fu fatto consigliere comunale e propose di creare dei cavalieri tra la piccola nobiltà favorevole al popolo, infatti, la piccola nobiltà ed il basso clero aderirono al comune; Eugenio III, quando tornò a Roma, scomunicò Arnaldo, mentre San Bernardo invitava i romani a tornare al loro pastore. I romani erano infiammati da Arnaldo, però, dopo aver accolto Eugenio III, per interesse, furono costretti anche a riconoscere il successivo papa Adriano IV (1154-1159), che voleva abrogare la costituzione capitolina  ed espellere Arnaldo, voleva seppellire la repubblica ed il senato; allora i romani chiesero aiuto a Guglielmo I di Sicilia, mentre Adriano IV si chiuse in San Pietro.

Poi Adriano IV acconsentì a togliere l’anatema sulla città, a condizione che lo scomunicato Arnaldo fosse cacciato, il monaco fuggì da Roma, mentre i romani facevano giungere all’imperatore dei messaggi, con cui  dicevano di volersi scuotere il giogo dei preti; purtroppo l’Hohenstaufen non comprendeva lo spirito di libertà che infiammava le città italiane e riteneva che le glorie dei romani erano state ereditate dai tedeschi e le glorie degli imperatori romani dagli imperatori tedeschi.

 

Federico I arrivò a Roma, preceduto da Adriano IV e non riconobbe la costituzione cittadina, i romani si sentivano traditi, erano stati  privati del diritto elettorale dell’imperatore e del papa ed ora  l’imperatore era incoronato dal papa. I  cittadini della repubblica romana avevano offerto a Federico I Barbarossa la corona imperiale ed un tributo annuo in oro, ma Federico I, forte dei diritti feudali, li aveva respinti e si fece incoronare da papa Adriano IV che voleva  rovesciare la repubblica.

Arnaldo da Brescia aveva flagellato le istituzioni ecclesiastiche, per lui la chiesa di Roma era ricettacolo d’usurai e una spelonca di briganti, il papa era un sanguinario che santificava uccisioni ed incendi, un ipocrita smanioso di potere, che si preoccupava solo della sua carne, svuotando le tasche degli altri e  riempiendo le sue. Arnaldo fu l’animatore della rivoluzione comunale,  inalberò il potere del comune popolare contro nobiltà e clero, questo monaco, nato a Brescia, divenne tribuno popolare, voleva purificare la chiesa ed emancipare la borghesia; Brescia era stata una delle sedi dei patarini, contrari all’alto clero simoniaco infeudato all’impero, cioè ai vescovi-conti.

Arnaldo affermava che il possesso di terre da parte del clero contrastava con la dottrina cristiana, che i preti dovevano sostenersi solo con le decime, che il potere civile apparteneva alla repubblica, proponeva di togliere ai vescovi il potere  temporale, era contro le investiture di feudi a favore del clero; i romani lottarono con lui contro il potere temporale dei papi, però, contemporaneamente, desideravano anche un ritorno ai fasti del passato, credevano ancora alla missione storica di Roma.

 

Come Arnaldo, anche  San Bernardo fustigava i vizi terreni dei vescovi, che secondo lui avrebbero dovuto seguire solo l’ufficio religioso, comunque, condannò il ribelle  Arnaldo e i suoi alleati Pierleoni e Abelardo (1079-1142). Arnaldo da Brescia era stato un entusiasta della repubblica, si era appoggiato al basso clero ed alla  borghesia, voleva una repubblica romana indipendente dal papa e dall’imperatore, nel 1145 era divenuto la guida del comune di Roma e si pronunciò contro il clero mondano. Voleva abbattere il dominio temporale dei papi e sostenere il comune.

 

Per sfuggire all’imperatore sceso in Italia, Arnaldo, per prudenza, si era rifugiato a Zurigo e nelle valli alpine dove entrò in contatto con i catari, i suoi discepoli confluirono nei valdesi; ritornato in Italia, fu catturato da Federico I, i romani, sperando di liberarlo, assalirono, senza successo, l’accampamento dell’imperatore; Castel Sant’Angelo, controllato dai Pierleoni,  era neutrale, Oddone Frangipane invece era nemico della repubblica.

 

Adriano IV chiese a Federico I di consegnargli Arnaldo suo prigioniero, Federico I si allontanò da Roma, accompagnato da papa e cardinali, e nel 1155, a Soratte, Arnaldo fu impiccato, come eretico e ribelle, le sue ceneri furono disperse nel Tevere, poi il pontefice assolse le truppe tedesche da ogni colpa per il sangue versato a Roma. Da notare che papa Adriano IV sosteneva i comuni lombardi, retti da borghesi, che lottavano per l’autonomia contro Federico I Barbarossa, però non sosteneva la repubblica romana.

 

Forse per vendicarsi del sostegno dato dal papa alle città ribelli del nord d’Italia, ad un certo punto l’imperatore contestò la donazione di Costantino ed affermò che i vescovi dovevano rinunciare ai beni terreni, ora adottava le tesi di Arnaldo che aveva impiccato.  Arnaldo da Brescia aveva dimostrato il falso della donazione di Costantino,  che aveva dato origine alla sovranità territoriale del papa, il suo discepolo,  Wezel, informò Federico I Barbarossa che la donazione di Costantino era una favola, perciò nel XIII secolo la mise in dubbio anche l’imperatore Federico II. Oggi alcuni studiosi cattolici definiscono questi  falsi medioevali “devozione antica” ed i falsari della chiesa come “venerabili falsari”, nel 1440 anche Lorenzo Valla, segretario del papa, riconobbe l’imbroglio.

 

Adriano IV voleva l’affrancamento dal potere imperiale senza rinunciare al suo potere temporale, reclamava la magistratura su Roma, chiedeva la sovranità per lo stato della chiesa, però l’imperatore non voleva rinunciare alla signoria su Roma, mentre i romani volevano essere liberi da papa e imperatore. Adriano IV, volendo rovesciare la repubblica, aveva chiesto aiuto a Federico I Barbarossa, mentre i romani si rivolsero al re normanno Guglielmo I, succeduto a Ruggero. In città cresceva l’ostilità contro i preti ed un cardinale fu pugnalato, perciò il papa lanciò l’interdetto sulla città sospendendo le funzioni religiose.

 

Il potere cittadino era nelle mani di Giordano Pierleoni che controllava Castel Sant’Angelo, a Roma le famiglie più importanti erano i Tuscolo, i Colonna, i Crescenzi, i Frangipane, i Pierleoni, i Corsi, i Normanni, gli Orsini; i nomi rivelavano, per lo più, una discendenza germanica,  eccettuati Corsi e Pierleoni, i primi corsi e i secondi ebrei, la vecchia nobiltà romana era estinta, solo i Crescenzi erano di discendenza latina, ma non aristocratica.

 

Visti i nuovi contrasti tra papa e imperatore, il senato romano cercò di riavvicinarsi a questo e gli chiese un’amnistia, l’imperatore la concesse,  Federico I Barbarossa (1121-1190) fece la pace  con la repubblica romana, riconobbe il senato romano e la repubblica romana, nominò un prefetto imperiale e  fece eleggere un nuovo consiglio comunale. Nel 1159 Adriano IV morì,  questo anglosassone, come già Gregorio VII, voleva realizzare la signoria universale del pontefice; i baroni romani si erano indeboliti e avevano accettato di diventare feudatari del pontefice, solo il senato dal Campidoglio resisteva al papa.

 

Una nuova dottrina, derivata da Arnaldo da Brescia, Marsilio da Padova, Ockham, Wycliff, Lollardi, Giovanni Hus e Gerolamo di Praga contestava il potere temporale dei papi, l’assolutismo papale, la gerarchia della chiesa e dava la prevalenza alle sacre scritture; allora la Germania era più religiosa e meno evoluta dell’Italia,  più avanti, proprio in questo paese sarebbe esploso  Lutero.

 

Nel 1166 il senato romano fece un trattato commerciale e un’alleanza con Genova, le corporazioni o gilde dei commercianti romani erano rappresentate da Cencio Pierleoni. Anche papa Lucio III (1181-1185) era contro la repubblica romana, nel 1183 i romani, volendo la sovranità sulla provincia, attaccarono la città di Tuscolo, difesa dall’arcivescovo Cristiano di Magonza,  questo prelato aveva un harem e usava la mazza da guerra per rompere le teste dei nemici.

 

Clemente III (1187-1191) cercò la pace con il senato romano, ormai esistente da 44 anni, il papa propose alla città un rapporto come quello esistente tra impero e comuni lombardi, perciò fu fatto capo della repubblica; competeva alla repubblica romana dichiarare la guerra, poi anche i nobili riconobbero il senato popolare. Con la costituzione romana del 1188 furono neutralizzati imperatore e nobili, il rapporto tra Roma e impero era sciolto e  con il trattato d’Anagni il papa rinunciò al potere legislativo e di governo a vantaggio del comune.

 

Al tempio di Celestino III (1191-1198) il senato era fatto in maggioranza di borghesi e cavalieri, poi fu posto a capo della repubblica un solo uomo, era la dittatura, si fece senatore unico Benedetto Carushomo, un borghese, al quale  successe Giovanni Capoccio e poi Giovanni Pierleoni. Nel 1197 fu restaurata la costituzione democratica ed il senato collettivo e nel XIII secolo decaddero le famiglie dei Frangipane e dei Pierleone.

 

Sulla scia di Arnaldo da Brescia, Marsilio da Padova ( 1280-1343) aveva contestato il primato del papa, sostenendo che Pietro non era mai giunto a Roma, sosteneva che il papa non aveva alcun diritto ad eleggere o deporre l’imperatore, sostenne la superiorità del concilio sul papa ed  auspicò un controllo statale sulla chiesa, dimostrò che anche le decretali pseudoisidoriane, che sostenevano i poteri del papa ed i privilegi della chiesa, erano false, perciò fu bollato dalla chiesa come eretico e scomunicato.

Contestava le ambizioni papali e proponeva la sovranità popolare, voleva sottomettere la chiesa allo stato, non riconosceva alla chiesa potestà punitiva, contestava ogni pretesa di supremazia del papa, come la giurisdizione indipendente per vescovi e sacerdoti, era a favore di una monarchia  costituzionale. L’aristotelico Marsilio da Padova, nell’opera “defensor pacis” difendeva il potere temporale dell’imperatore e attaccava il potere spirituale del papa, affermava che Pietro non era stato maggiore degli altri apostoli, che non era stato fatto capo della chiesa, che non aveva fondato il vescovado di Roma e non era mai stato in questa città, diceva che i religiosi non avevano la potestà di giudicare e che il papa non aveva l’autorità terrena.

Marsilio affermava che nessun prete aveva la potestà di sciogliere e legare, che questo compito spettava a Dio, che il concilio poteva insediare e deporre il papa, il quale non poteva convalidare l’elezione imperiale, che non la gerarchia, ma la comunità dei fedeli costituiva la chiesa, affermava la superiorità del concilio ecumenico sul papa. Guglielmo di Ockham, pieno d’erudizione scolastica, concordava con Marsilio, confutava la donazione di Costantino e collocava imperatore e concilio ecumenico al disopra del papa, affermava che l’incoronazione dell’imperatore poteva essere fatta da qualunque vescovo, i monarchisti sottoponevano la chiesa allo stato e tanti, contro il papa, si appellavano alle sacre scritture.

Anche Dante (1265-1321) nel “De monarchia” riconosceva i diritti inviolabili del popolo romano, espropriati dal papa.  Marsilio propose  all’imperatore Ludovico IV il Bavaro di farsi incoronare dal popolo romano, a Roma faceva parte di una commissione mista di laici ed ecclesiastici, riunita in parlamento, la quale dichiarò eretico il papa francese Giovanni XXII (1316-1334), residente ad Avignone, e lo depose, accusandolo di aver accumulato tesori, di nepotismo e d’usurpazione dei poteri, di aver spogliato le chiese e di aver venduto uffici ecclesiastici.  Roma non cessava di attrarre i grandi lumi.

I monarchisti e i riformatori affermavano che il papa poteva essere giudicato da imperatore e concilio e poteva essere deposto, perciò il popolo bruciò Giovanni XXII in effige, l’assemblea popolare deliberò che il papa doveva risiedere a Roma e doveva allontanarsi dalla città solo con il consenso dei romani. Nel 1305 il re Filippo IV il Bello di Francia aveva fatto eleggere papa il francese Clemente V (1305-1314), che si stabilì ad Avignone, Giovanni XXII era il suo successore, da allora il papa prese a risiedere ad Avignone (1309-1367); la sua lontananza da Roma favorì le aspirazioni autonomiste e repubblicane della città, che però, a causa della lontananza del papa,  ne perse economicamente, invece il papa era controllato dal re di Francia, comunque egli,  all’inizio, poiché distante da Roma, per contenere i nobili della città, sostenne Cola di Rienzo (1313-1354).

 

Al tempo di Clemente V, i Colonna, gli Orsini e altri nobili, facevano parte del senato, anche Clemente V ottenne la carica senatoria a vita, però la repubblica era indipendente ed il clero era escluso dalle cariche statali. I romani ordinarono ai cardinali di incoronare imperatore Enrico VII ed agli ebrei di versargli un contributo, da parte sua, l’imperatore giurò di difendere la repubblica romana e le sue leggi.

 

La milizia repubblicana aveva domato momentaneamente l’aristocrazia e posto un freno alla guerra tra famiglie, poi Roma cadde sotto il dominio di Cola di Rienzo,  che si fece dittatore della città. Nel 1343 Cola di Rienzo pensò di farsi re d’Italia, ma non riuscì a domare i nobili romani, aveva promesso giustizia sociale, un esercito popolare, l’unità, la laicità e l’indipendenza nazionale italiana. La presa del potere da parte di Cola di Rienzo fu favorita da un’altra rivoluzione, il senato era stato rovesciato e al suo posto era stato insidiato un governo di tredici priori con a capo Cola di Rienzo, nemico dei nobili, questo, come ambasciatore dei romani, fece visita a Clemente VI ad Avignone, dove conobbe Petrarca, che lo ammirava.

 

Anche il successivo papa Clemente VI (1342-1354) era più favorevole alla democrazia romana che alla nobiltà cittadina e perciò fece Cola, che già si faceva chiamare console, notaio del tesoro romano; Cola era nato nel 1313 da una povera famiglia di contadini, si dedicò agli studi, frequentò l’università e divenne amante d’arte ed eloquente, era benvoluto dal popolo e odiato da notabili. Alla sua epoca a Roma si affiggevano manifesti anonimi contro le autorità, che lanciavano appelli al popolo, la polizia non era in grado di reprimere il fenomeno, fu da questo filone che nacquero le pasquinate.

 

Cola di Rienzo parlava della maestà svanita del popolo romano ed era applaudito, però i baroni lo vedevano come un sognatore, perciò Cola sull’Aventino preparò una congiura per abbatterli, era credente, raccomandò se stesso allo spirito santo e iniziò la sua rivoluzione contro i nobili, sostenuto dal papa e dal popolo. Il suo programma prevedeva l’emarginazione politica dei baroni, la pena di morte per l’assassinio, una giustizia più veloce, la pensione per i caduti in guerra; voleva che i dazi affluissero al comune e non nelle tasche dei baroni, non voleva che questi ospitassero i banditi, come accadeva in quei tempi, allora i palazzi di Roma erano un asilo per i delinquenti. Perciò il parlamento conferì a Cola la signoria sulla città ed il potere illimitato, nel suo governo Cola era affiancato da un vicario papale, assunse il titolo di tribuno del popolo e nobili e senatori fuggirono.

 

Il tribuno occupò i castelli e ordinò ai nobili di rendergli omaggio in Campidoglio, con messaggeri comunicò al di fuori di Roma le novità intervenute nella città, diceva che voleva la liberazione di Roma e dell’Italia, invitò le città d’Italia a mandare deputati a Roma per la creazione di un parlamento nazionale, aveva un piano per una confederazione italiana. Cola abolì il senato e creò un collegio di sindaci, coniò monete, raccolse una milizia a lui devota, fece giustiziare nobili e religiosi, i cattivi giudici furono messi alla berlina, punì adulteri e giocatori. Il tribuno abolì i pedaggi riscossi dai baroni, calmierò i prezzi dei generi alimentari, combatté il banditismo e così le strade divennero più sicure.

 

Però anche Cola adorava la pompa e, poiché il potere eccessivo dà un po’ alla testa, aumentò i suoi titoli diventando un po’ megalomane, il papa si lamentò anche perché aveva modificato la costituzione romana senza il suo benestare; Milano, Genova, Venezia, Firenze e le città minori inviarono deputati al parlamento nazionale, mentre a Roma, anche se repubblicana, si chiedeva il ritorno del papa da Avignone, la lontananza del papa aveva impoverito la città.

 

Petrarca condivideva i principi del “De Monarchia” di Dante, considerava il popolo romano fonte del potere universale e riteneva che Roma dovesse  essere la sede dell’impero e del papa; da Avignone, Petrarca si felicitò con Cola, lo chiamava nuovo Camillo, liberatore d’Italia inviato da Dio e gli dedicò una poesia. Cola depose il tiranno di Viterbo, Giovanni di Vico, e poi chiese ai giuristi se il popolo romano poteva riprendersi i suoi poteri, un consiglio di giuristi rispose di si, perciò il tribuno emanò un editto che riduceva i privilegi di nobiltà, chiesa e impero, anche per Cola il popolo romano era fonte d’ogni potere.

 

Parecchi castelli si arresero al tribuno, Cola voleva riunire a Roma un parlamento nazionale che desse le leggi a tutto il paese, il tempo era favorevole per l’indipendenza italiana, perché il papa era ad Avignone, l’imperatore era debole e assente, il feudalesimo era in crisi, la borghesia era al potere nelle repubbliche cittadine ed in Francia si era affermata la monarchia.  Però Cola, diversamente da Cromwell, non fu in grado di portare a termine questa rivoluzione,  credeva anche al regno dello spirito santo, si fece incoronare come tribuno e cavaliere, si fece chiamare cavaliere dello spirito santo e prese altri titoli altisonanti; proclamò che Roma era capitale del mondo e fondamento del cristianesimo, conferì a tutti gli italiani la cittadinanza romana, proclamò che l’imperatore doveva essere eletto dal popolo romano e fu coperto da applausi.

 

Come gli ebrei della diaspora, anche i romani della decadenza ritenevano di avere ancora una missione eterna e sognavano il riscatto, Cola celebrò in Campidoglio la festa dell’unità d’Italia e mandò i suoi messaggeri  per il mondo; si fece incoronare tribuno con sei corone, nel corso di  una cerimonia suggestiva, vietò all’imperatore di entrare con le armi in Italia senza il permesso del popolo romano, combatté guelfi e ghibellini, però sapeva che la nobiltà congiurava contro di lui.

 

Durante un banchetto fece arrestare cinque Orsini e due Colonna e li condannò a morte, i baroni si sottomisero e il papa intervenne a loro favore, così Cola li rilasciò e, per la sua magnanimità, fu criticato da Petrarca, altri tiranni erano abituati ad agire diversamente. Cola non si appoggiava a nessun partito, ma diceva di appoggiarsi alla nazione italiana, non si curava dell’imperatore e del papa, voleva il papa e l’imperatore a Roma e Roma capitale d’Italia.

 

Per Cola Roma era il centro della monarchia universale e dei due poteri, diceva che tutti gli italiani, poiché divenuti cittadini di Roma, dovevano eleggere l’imperatore che doveva essere italiano. Idee queste vicine a quelle dei guelfi, su tavole di bronzo fece incidere gli articoli del nuovo patto con l’Italia libera; a questo punto Clemente VI sbottò e chiese al cardinale legato, Bertrando, la deposizione di Cola perché eretico, poi, con una congiura, aizzò i nobili romani contro di lui e  preparò la scomunica contro di lui.

 

Cola mise al bando gli Orsini, fece spianare i loro palazzi e assediò una fortezza dei Colonna, quando giunse il legato Bertrando, con l’ordine del papa rivolto a Cola di recarsi al suo cospetto, fu scansato dal tribuno. Purtroppo, ora anche Cola gozzovigliava ed estorceva denaro, aveva anche aumentato le tasse sul sale e Petrarca piangeva per le sue degenerazioni e per la sua follia, il papa accusò Cola di voler rovesciare la chiesa e l’impero e, per rappresaglia, stava per revocare il giubileo, che portava denaro nelle tasche dei romani.

 

Il barone Giovanni, conte di Minervino, a causa dei suoi atti di brigantaggio, era odiato da Cola, che lo citò dinanzi al suo tribunale, però il popolo romano si stava allontanando dal tribuno, perciò Cola depose le insegne di tribunato, lasciò il Campidoglio e si chiuse in Castel Sant’Angelo. Il legato papale Bertrando annullò i decreti del tribuno e citò Cola davanti al suo tribunale, come eretico e ribelle, e lo scomunicò; Cola fuggì e si rifugiò a Napoli ove era arrivato re Luigi d’Ungheria, a Roma si temeva che Cola sarebbe tornato con le truppe ungheresi e con la banda di mercenari del duca Werner, nipote del duca di Spoleto.

 

Questa banda saccheggiava il Lazio e chiedeva riscatti alle città ed alle persone, anche il regno di Napoli era infestato dai banditi e da rapaci condottieri che scorazzavano, Werner si diceva nemico di Dio, della pietà e della misericordia. Roma e la Toscana fecero lega contro questa compagnia, che, ad un certo punto, entrò al servizio della Chiesa. Re Luigi d’Ungheria scaricò Cola, che si rifugiò in Abruzzo, a Roma, tra nobiltà e popolo, regnava la discordia, nelle strade regnavano rapine e delitti, nel 1348 ci fu la peste, la carestia e l’inflazione, le contese sulla proprietà erano senza fine, la città fu colpita anche da un terremoto, perciò i romani, per rifarsi, sollecitavano giubileo e indulgenze.

 

In Abruzzo Cola di Rienzo si era unito agli eremiti spirituali di Celestino V, eredi di San Francesco, questi seguivano la regola della povertà e le profezie dell’abate Gioachino Da Fiore, aspettavano un messia per riformare la chiesa e realizzare il regno dello spirito santo, erano stati tanti, prima di Lutero, a chiedere una riforma della chiesa. Tra questi eremiti, frate Angelo convinse Cola ad incoronare a Roma re dei romani, cioè imperatore, il boemo Carlo IV, perché impero e papa dovevano essere ricondotti a Roma; perciò Cola, respinto dal papa, pensò di avvicinarsi all’imperatore, si recò in Germania e disse a Carlo IV d’essere contrario al potere temporale del papa, si offriva di governare Roma come vicario imperiale, mentre in precedenza aveva sostenuto l’indipendenza nazionale italiana. Per tutta risposta, l’imperatore lo fece imprigionare a Praga e poi ne diede notizia al papa.

 

Nel 1350 Cola scrisse dal carcere una lettera all’imperatore, era divenuto folle, affermava che sarebbe sorto un altro Francesco che avrebbe tolto al clero le sue ricchezze e innalzato un tempio allo spirito santo, poi papa, imperatore e il  tribuno Cola avrebbero rappresentato la trinità a Roma. Con questa lettera Cola accusava il papa dello strazio dell’Italia e della dissoluzione dell’impero, si diceva a favore della separazione dei poteri, affermava che le province amministrate dagli ecclesiastici erano quelle amministrate peggio, che il papa aveva ostacolato l’unità d’Italia, aveva favorito la frattura tra guelfi e ghibellini e consegnato le città ai tiranni.  .

Carlo IV lo tenne in prigione, pensando di usarlo contro il papa, Petrarca scrisse al boemo Carlo IV, sollecitandolo a salvare l’Italia che andava in rovina, però nel 1352 Carlo IV consegnò Cola di Rienzo a Clemente VI ad Avignone. Petrarca esortò i romani a chiedere il rilascio di Cola, però Clemente VI lo imprigionò; nel 1353, morto Clemente VI, gli successe il francese Innocenzo VI e ora Cola, per salvarsi, si diceva guelfo e contro i tiranni, era il trasformismo della politica.

 

In Italia arrivò il nuovo legato papale, il cardinale spagnolo Albornoz,  che pensò di usare Cola contro il prefetto Baroncelli, del partito ghibellino, che comandava a Roma, perciò lo liberò dal carcere, lo fece cavaliere del Santo Sepolcro e senatore; però i romani erano stanchi di Cola, cacciarono dal Campidoglio Baroncelli e offrirono la signoria al cardinale Albornoz, che mise da parte Cola.

 

Il masnadiero Monreale fece un ingente prestito a Cola di Rienzo, che lo utilizzò per assoldare dei mercenari, perciò nel 1354 Cola di Rienzo arrivò a Roma, accompagnato da una scorta di cavalieri, si fece fare senatore, fu salutato dal popolo, nominò capitani e cavalieri e convocò i nobili in Campidoglio, ma la maggior parte di loro non si presentò.

 

Arrivato a Roma, Monreale, pensò di proclamarsi signore della città con l’aiuto di Cola, ma questo  lo fece arrestare, assieme ai suoi, come masnadiero, Monreale fu decapitato, poi Cola assoldò truppe e assediò Palestrina, la città dei Colonna, impose tasse, chiese riscatti, aveva una guardia del corpo; il popolo si ribellò alle sue tasse e lo chiamò traditore, lo prese e lo trucidò in Campidoglio, il suo cadavere fu mutilato e appeso per i piedi, in segno d’infamia, preso a sassate dai monelli e poi bruciato (1354).

 

Qualcuno lo aveva accusato di pazzia, di tirannia e di megalomania, però fu anche il profeta del rinascimento, con i suoi ideali d’indipendenza e d’unità d’Italia, di riforma della chiesa, era un plebeo e un parvenu, però conosceva il pensiero di Dante e di Petrarca, amava l’arte e indicava una meta, voleva una confederazione italiana con capitale Roma, anche i guelfi la volevano, ma con a capo il pontefice.

 

Il tribuno del popolo Cola di Rienzo fu uno dei primi archeologi, decifrava le antiche iscrizioni dei monumenti di Roma, delle quali faceva raccolta, aveva un animo di riformatore politico e di scienziato. L’idea d’unità nazionale era stata concepita da Cola di Rienzo e si era sviluppata nel medioevo, fu coltivata anche da Federico II e da altri, anche i papi avrebbero accettato l’unità d’Italia, ma solo sotto di loro. Quando fu eletto papa Innocenzo VII (1404-1406), i romani si sollevarono di nuovo e lo costrinsero a fuggire a Viterbo, il papa chiese aiuto a re Ladislao di Napoli, mentre suo nipote assassinò undici legati della repubblica romana, per compensarlo di quest’atto, il papa lo fece conte.

Quando fu eletto papa Eugenio IV (1431-1447), eremita agostiniano, i romani tornarono a reclamare la repubblica e perciò nel 1431 il papa, aiutato dal pirata Vitellio, fu costretto a  fuggire da Roma,  rimase in esilio nove anni, soprattutto a Firenze, mentre nello stato della chiesa esercitò per lui la repressione Giovanni Vitelleschi, un ex brigante, che nel 1437 fu fatto cardinale da Eugenio IV.

Vitelleschi ammazzò civili e prelati  e riprese il controllo dello stato, prese i castelli del prefetto Giovanni Vico, nemico del papa e alleato con i Colonna; Giovanni Vico fu decapitato ed Eugenio IV incamerò i suoi beni. Nel 1437 Vitelleschi distrusse Palestrina, la città dei Colonna, già ricca di un patrimonio artistico, poi Eugenio IV fece uccidere anche Vitelleschi e s’impossessò dei suoi beni, a Vitelleschi successe il cardinale Scarampo che, come lui, fece rapine ed omicidi.

Eugenio IV volle la riforma dei conventi, sosteneva i monaci francescani come Bernardino da Siena, che assicuravano la copertura a sinistra della chiesa; con la sua morte, a Roma si rivoltò Stefano Porcari, il quale voleva  che i rapporti tra il comune di Roma ed il pontefice fossero garantiti da un trattato, invece Lorenzo Valla aveva chiesto la secolarizzazione dello stato della chiesa.

Quando divenne papa Niccolò V (1447-1455), fu confermato il concordato stipulato tra Eugenio IV e Federico III e svanì la riforma della chiesa, Niccolò V riordinò l’amministrazione e le imposte, si riconciliò con baroni e Valla, fece ricostruire Palestrina, nel 1447 la città di Roma riconosceva la supremazia papale ma conservava ancora una certa autonomia.

Poiché Stefano Porcari voleva restaurare la repubblica, il papa lo esiliò a Bologna, i magistrati non erano più nominati dal comune, ma insidiati dal pontefice, allora Porcari progettò di prendere Castel Sant’Angelo e di uccidere il papa Niccolò V, ma l’insurrezione non riuscì, fu catturato e  impiccato, la sua casa fu rasa al suolo. La rivolta repubblicana, guidata da Stefano Porcari, fu repressa, il papa aveva promesso ai congiurati la grazia in caso di resa, questi si arresero ma furono impiccati ugualmente.

Valla fu perdonato da Niccolò V, che lo nominò segretario apostolico, divenne professore d’eloquenza e filologo, per difendere la sua nuova posizione, si separò da Porcari, Callisto III (1455-1458) nominò Valla suo segretario. Valla e Porcari erano stati umanisti, contro il potere temporale del papa e i membri dell’accademia pomponiana romana, creata da Pomponio, questi accademici si attirarono le persecuzioni del papa, i  membri dell’accademia portavano nomi pagani, disprezzavano i dogmi e le istituzioni gerarchiche della chiesa; Paolo II  (1464-1471) sospettava che volessero rovesciare il governo del papa.

La setta dei fraticelli, inoltre demagoghi, pagani, eretici e repubblicani sembravano avere il loro centro nell’accademia, nel 1468 la polizia fece venti arresti tra gli accademici, che furono torturati, alcuni di loro si rifugiarono all’estero, lo stesso Pomponio fu incarcerato e poi rimesso in libertà. Come già Arnaldo da Brescia, nel 1442 anche Lorenzo Valla dimostrò la falsità della donazione di Costantino, fabbricata nel 750 dalla cancelleria pontificia, la quale sosteneva che l’imperatore Costantino aveva ceduto a papa Silvestro I il potere su Roma e l’occidente; il documento fu utilizzato per affermare il potere temporale del papa in occidente, dopo che Costantino e i suoi eredi si erano trasferiti a Costantinopoli.

I sostenitori di questo documento vedevano nell’imperatore d’occidente un funzionario della chiesa che poteva anche essere revocato dal papa, grazie a questa falsa donazione, Gregorio VII (1073-1085) e Innocenzo III (1198-1216) teorizzarono il primato della chiesa su re e imperatori. Lorenzo Valla confutava la donazione di Costantino ed era sostenuto dal concilio di Basilea, perciò fu accusato davanti all’inquisizione e si salvò perché era protetto, il re di Napoli incoraggiò Valla a pubblicare la sua confutazione della donazione, già negata nell’anno 1000 dall’imperatore Ottone III, poi dai repubblicani romani e da Dante; l’umanista si scagliò contro Eugenio IV, definiva il governo pontificio un governo di carnefici, diceva che, a causa della cupidigia e dei delitti dei papi, l’Italia si dibatteva in guerre senza fine,  voleva la fine del potere temporale dei papi.

Nel 1443 il cardinale Piccolomini chiese all’imperatore Federico III un concilio per fare chiarezza su quella donazione, che non risultava nemmeno dal liber pontificalis, prima di lui, ne avevano contestato l’autenticità anche Reginaldo, vescovo di Chichester, ed il Cusano. Valla fu poi perdonato dai papi e valorizzato come umanista, però nel 1517 Ulrico von Hutten  pubblicò il celebre scritto di Valla sulla falsa donazione di Costantino e propose la creazione di una chiesa nazionale tedesca.

 

Bibliografia:

K. Deschner “ Storia criminale del cristianesimo” – Ariele Editore,

F. Gregorovius “Storia delle città di Roma nel medioevo” – Einaudi Editore,

Fo, Tomat, Malucelli “Il libro nero del cristianesimo”–  Editore Nuovi Mondi,

Claudio Rendina “I papi storia e segreti” –  Newton Editore, 

Claudio Rendina “Il Vaticano storia e segreti” – Newton Editore,

Giancarlo Zizola “Il conclave” – Newton Editore,

P. Rodriguez “Verità  e menzogne della chiesa cattolica” – Editori Riuniti,

Bruno Giordano “Gli italiani sotto la chiesa” – Mondadori Editore,

Leopold Rancke “Storia dei papi” - Sansoni Editore.

AFRICA

Lo stato del Sudafrica, su iniziativa d’imprenditori privati locali, per liberarsi dalle tre agenzie di rating americane, sospettate di favorire la speculazione finanziaria, ha creato la prima agenzia di rating africana, la SAR, quando sarà cresciuta, potrà anche dare valutazioni agli altri paesi africani. L’iniziativa è approvata dal presidente del Senegal, che è anche presidente dell’Unione sudafricana, il quale auspica la nascita di un’agenzia panafricana del genere.

Si accusano le tre società private di rating americane, Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch, dipendenti da fondi americani d’investimento, di valutazioni arbitrarie e di superficialità, che provocano declassamenti, aumento del costo del credito, valutazione negativa per rilevata erronea solvibilità, di favorire l’aumento degli interessi e d’invasività, aumentando con ciò le difficoltà di piazzare i titoli pubblici e privati nel mercato internazionale.

Queste valutazioni costringonono il governo a stornare le spese del bilancio dello stato, dalla spesa sociale al servizio del debito pubblico, alimentando la speculazione sulla moneta, favorendo instabilità sociale, povertà e sottosviluppo, esagerando i rischi nell’investimento; tutto ciò, senza tener conto delle potenzialità dell’Africa, ricca di materie prime, come gli idrocarburi, l’oro, i diamanti e le terre rare.

Con la valutazione BB-, la BCE non accetta in garanzia titoli pubblici in garanzia, assicurazioni e fondi pensione non li acquistano. Dopo l’iniziativa di Russia e Cina di minare il monopolio internazionale del dollaro, i paesi Brics, tra cui sono Brasile, Russia, Cina e india, si muovono all’unisono contro il monopolismo finanziario americano; l’iniziativa del Sudafrica è anche una lezione data all’UE, che aveva proposto la creazione di un rating europeo, ma poi ha cambiato idea.

Il fatto è che occorreva schiacciare l’Italia, perché L’UE si muove a difesa degli interessi americani e non di quelli europei, lo vediamo con la guerra in Ucraina; dal 1946, i governi italiani vogliono essere coerentemente atlantisti ed europeisti e non italianisti, l’Italia non è un paese sovrano. (Per le notizie, fonte, Mario Lettieri e Paolo Raimondi- startmag.it).

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it viruslibertario@gmail.com.

  

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 5/12/2022)

USA

Il governo, quando è in difficoltà, s’inventa un nemico e con ciò alimenta la paura e l’insicurezza dei cittadini, è successo con la pandemia e con la guerra in Ucraina; operando in tal modo, ha danneggiato i cittadini e ha favorito le multinazionali e la speculazione, l’emergenza militare per l’Ucraina è esplosa dopo il Covid e finanza, sanità e armi hanno cadenzato i tempi.

La svolta autoritaria iniziata nel 2020 è servita a favorire il controllo delle masse, con la finanza diretta da massoni, che  ha assunto il controllo dello stato, infatti, capi di governo e ministri dell’economia, sono spesso uomini della finanza massoni. L’Italia è il laboratorio sperimentale dei mercati, la pandemia ha favorito l’indebitamento dello stato, con il lockdown, le attività economiche hanno subito una contrazione e tanti hanno perso il lavoro o vivono con un sussidio dello stato.

Tanti alberghi, ristoranti e bar hanno chiuso, però i superricchi sono diventati più ricchi, in Francia, Arnauld è la seconda persona più ricca del mondo, ma nessuno, per rispetto, cita la regina d’Inghilterra, naturalmente molto ricca; il potere finanziario e quello politico s’intrecciano con quello militare. Le attività finanziare sono oltre quattro volte il PIL mondiale, che è pari a 85.000 miliardi di dollari, superando le attività produttive.

BlackRock ha in gestione un patrimonio di 10.000 miliardi di dollari e potrebbe comprarsi l’Italia intera, è il più grande fondo d’investimenti privati del mondo; è il principale azionista delle principali banche europee e socio strategico di Apple, Microsoft e Google, è il secondo fondo investimenti in armi nucleari, dopo il fondo Vanguard, al terzo e al quarto posto stanno i fondi Capital Group e State Street.

Questi fondi finanziano le rivoluzioni colorate, le ONG sovversive e giovani che, con le loro manifestazioni, hanno il compito di destabilizzare i paesi; questi fondi d’investimento controllano agenzie di comunicazioni ed emittenti televisive, ingeriscono nel potere degli stati; perciò nel 2011 fecero saltare il governo Berlusconi, eletto dal popolo, sostituito dai governi commissariati dalla BCE, da parte sua, Draghi aveva favorito le privatizzazioni.

Erano in crisi le banche francesi e tedesche, creditrici della Grecia, e la BCE fece esplodere lo spread italiano, minacciando di far fallire l’Italia, impose il governo Monti, mentre le banche estere come Deutsche Bank, vendettero i titoli italiani, per farli svalutare. Black Rock era azionista di riferimento delle agenzie di rating che davano le valutazioni agli stati, facendo salire gli spread.

Black Rock ha partecipazioni del 10% circa e, con altri fondi, nel voto in assemblea, esercita un potere d’indirizzo; con Vanguard e Wellington, è il principale investitore in Facebook e Pfizer, assieme alle principali banche americane, i tre fondi citati partecipano anche alle principali multinazionali americane delle armi.

Per la vigilanza sulle banche, Black Rock e Vanguard sono sentite come consulenti da Bankitalia, Wellington è socio del Cerved italiano, che valuta il merito creditizio di un’impresa. Black Rock e Vanguard controllano il 90% delle prime 500 imprese americane e la stampa americana, alcune banche si possiedono a vicenda.

Una Holding del Qatar e l’Arabia Saudita controllano la banca britannica Barclays e Credit Suisse, Black Rock controlla UBS. State Street, Vanguard e Black Rock controllano due agenzie dj rating che danno i punteggi, oltre agenzie di stampa, compagnie farmaceutiche, banche, televisioni e produttori di armi. Nel mondo, 1318 aziende sono interconnesse e 147 sono ancora più unite, i conflitti interesse sono tanti, la concorrenza economica è ostacolata, nella lotta di classe, il capitalismo ha vinto. 

Con il benestare del presidente della commissione europea, BlackRock e Vanguard sono i principali azionisti dei vaccini Pfizer e delle mascherine, Ursula von der Leyen ha trattato in segreto l’acquisto del vaccino e ne ha tratto largo profitto, è membro della London School of Economic e della società massonica fabiana che, per i suoi programmi di dominio mondiale, raccomanda la strategia temporeggiatrice.

Suo marito medico è stato dipendente della casa farmaceutica Glaxo, e della società genica Orgenesis, controllata da Pfizer, BlackRock e Vanguard; con la corruzione politica, Pfizer e Moderna, con i vaccini,  hanno guadagnato 49 miliardi di dollari, il contratto prevede anche altri vaccini per le varianti del virus Covid.

I ceti dominanti esercitano il potere per mezzo dello stato che è stato privatizzato e il denaro messo in circolazione oggi è slegato dalla produzione e dal deficit del bilancio dello stato; dominano i poteri politico, militare, finanziario e sanitario; per i vaccini, Gates ha creato la fondazione Gavi, che finanzia il 20% del bilancio dell’OMS, compra governi, ONG e case farmaceutiche e, con le donazioni, risparmia tasse.

Stoltenberg, segretario della Nato, ha rapporti con Gates e con Gavi e, per ridurre ufficialmente la mortalità infantile, in realtà per profitto, vuole vaccinare i bambini poveri del mondo, mentre l’élite si lamenta che il mondo è sovrappopolato; Stoltenberg è passato da Gavi a Nato ed è destinato alla banca di Norvegia, che lavora a fianco di Black Rock e Vanguard.

Come Macron, anche Draghi, che ha favorito le privatizzazioni italiane, è stato dipendente di Goldman Sachs, che ha avuto altri illustri dipendenti, come Barroso e il ministro delle finanze inglesi, Suniak; invece i giornalisti importanti sono reclutati presso Aspen, Bilderberg e commissione trilaterale. Ora gli Usa in crisi, vogliono conquistare lo spazio per mezzo dei miliardari Elon Musk e Jeff Bezos.

Sembra che l’obiettivo del Grande Reset sia il modello dello stato cinese, con le grandi imprese al vertice dello stato e il comunismo per la gente comune, infatti, la Cina considera la privatizzazione, una fase temporanea; la Cina è uno stato comunista finanziato dal capitalismo e le crisi cinesi servono a rafforzare il potere dello stato. Con il lockdown, nel mondo, hanno chiuso milioni d’imprese, però hanno guadagnato i grandi monopoli che finanziano anche Ong e immigrazione, con lo scopo di abbassare i salari e il livello di vita della gente; le multinazionali private sono gestite come stati, ma non devono rispondere agli elettori.

Le rivoluzioni industriali sono state quella meccanica, elettrica e digitale, la quarta riguarda l’intelligenza artificiale e la robotica; però connettere i cervelli umani al cloud, favorisce la militarizzazione e minaccia l’autonomia umana e il libero arbitrio; la fusione tra uomo e macchina potrebbe realizzare il programma a tappe della Fabian Society e il nuovo ordine del mondo.

Il Trattato di Maastricht, il trattato di Roma, il Sistema monetario Europeo e il PNRR sostenuto da Draghi, hanno imposto all’Italia vincoli esterni che hanno aggirato il parlamento italiano; Guido Carli riteneva che gli italiani erano incapaci di governarsi (una tesi razzista), perciò sosteneva le istituzioni internazionali che hanno svalutato il voto popolare.

Trenta anni fa, cioè nel 1992, l’élite ha commissariato l’Italia, in quell’anno vi fu la crisi politica ed economica, la svalutazione della lira, l’inchiesta giudiziaria Mani Pulite, il trattato di Maastricht, la liquidazione delle grandi imprese pubbliche patrocinata da Draghi, l’omicidio di Falcone e Borsellino e così finì la prima repubblica.

Nel 2022 il PNRR, dopo la pandemia, dovrebbe rimettere in moto l’Italia, ufficialmente con l’indebitamento comune degli stati, ma il debito italiano fatto con l’UE dovrà essere ripagato dall’Italia; dopo i precedenti vincoli, questi debiti ci legheranno indissolubilmente all’UE. Riguardo le finalità del PNRR, senza sostenere sanità, scuola, turismo e messa in sicurezza del territorio, il grosso degli investimenti andrà alla transizione ecologica, all’innovazione digitale e alla quarta rivoluzione industriale.

Con il controllo della popolazione, grazie al Recovery Fund, in sei anni avremo uno stato pianificato, dirigista e totalitario, in sintonia con il World Economic Forum di Davos. In Italia la ricchezza privata è pari a 10.000 miliardi di euro, il debito pubblico è di 3.000 miliardi e quello privato è di circa 1.000 miliardi, il Pil è di 1800 miliardi. Bisogna ricordare che la società fabiana non vuole la piccola proprietà privata ma il noleggio dei beni fatto dallo stato, anche Draghi ha affermato che le piccole imprese sono destinate a estinguersi.

Tanti esperti si erano lamentati che in  Italia arrivavano pochi investimenti esteri, ma nel 2020 gruppi esteri, tramite l’advisor Goldman Sachs, hanno acquistato imprese italiane per 75,6 miliardi di dollari, invece gli investimenti italiani all’estero sono stati solo pari a 12,8 miliardi di dollari; la parte del leone l’ha fatta la Francia, prima potenza neo-coloniale in Africa, siede nel consiglio di sicurezza Onu, ha la bomba atomica e, su mandato di Usa e Vaticano, ha compito di controllare i governi Italiani.

Questo paese ha una scuola speciale che forma diplomatici, una repubblica presidenziale che sfiora la monarchia, ha firmato con l’Italia il patto del Quirinale, a vantaggio soprattutto della Francia, che riguarda diversi temi. I francesi hanno quote azionarie di controllo in 364 imprese italiane, tra cui, autostrade Astm, BNL, Cariparma e Friuladria, nella moda Pucci, Fendi, Prada, Bulgari, poi Luxottica, Mediaset, Telecom Italia, Edison, Unicredit, Parmalat, Eridania, supermercati GS diventati Carrofour e le saline di Margherita di Savoia.

Però i francesi non hanno consentito all’italiana Fincantieri di assumere il controllo dei cantieri francesi di Saint Nazaire; la Francia ha acquisito la borsa italiana, passata a Euronext, che controlla anche le borse di Parigi, Amsterdam, Bruxelles, Lisbona e Dublino. Sulla borsa, il Copasir ha lanciato l’allarme, denunciando che le acquisizioni non sono sempre nell’interesse italiano e che il trattato del Quirinale coinvolge, a vantaggio della Francia, anche difesa, sicurezza ed energia.

Con la borsa Parigi era in concorrenza la borsa svizzera, cui ha aderito Madrid, per la borsa di Milano, anche Deutsche Borse aveva fatto un’offerta più allettante; nei concorsi pubblici italiani, i raccomandati della Chiesa e della politica, asservita allo straniero e alle lobby, vincono sempre. L’amministratore delegato di Euronext ha ricevuto la Legion d’Onore, il cui maestro è il presidente della repubblica, hanno avuto quest’onorificenza esponenti del mondo e della finanza francesi e politici italiani, soprattutto del PD, tra essi Enrico Letta, docente a Parigi, invece Draghi è più legato alla finanza anglo-americana.

Dopo la crisi del 2008, dal 2010 l’economia mondiale è alimentata dal QE, che ha comportato l’emissione in circolazione di tanta moneta digitale, ha favorito la svalutazione ma, fortunatamente, per dieci anni ha tenuto basso il costo del denaro; con questo denaro, le banche hanno alimentato i prestiti e i deficit di bilancio d’imprese, famiglie e stato. Questa politica ha posto definitivamente termine al gold exchange standard, mentre nel 1971, a Bretton Woods, era  nato il monetarismo che è sfociato nel QE.

La recente crisi pandemica ha avuto uno sbocca autoritario e ha fatto arrivare il liberismo al capolinea. Questo monetarismo contemporaneo, con l’alta finanza, alimenta la speculazione e la concentrazione della ricchezza e perciò l’economia non è più capace di estrarre valore del lavoro salariato e dall’economia reale. Ora l’economia dipende solo dal doping monetario delle banche centrali e costruisce immobili che rimangono vuoti.

Comunque, con la crisi, nel 2019 in Usa i prestiti interbancari si sono arrestati e i tassi, prima contenuti, sono saliti, con le insolvenze, sono state colpite le banche Morgan, Citibank, Bank of America, Goldman Sachs Deutsche Bank, banca giapponese Nomura, Barclays inglese e PNP Paribas, in Italia soprattutto banche minori.

La Fed è intervenuta per salvare le banche, poi la pandemia, creata ad arte,  ha impedito che la massa di denaro immessa alimentasse l’inflazione; l’emergenza ha consentito di controllare la popolazione e ha ridotto gli affari e la massa monetaria. Per contrastare la recessione e i debiti, nel 2019 la banca dei Regolamenti Internazionali e Black Rock suggerirono al governo americano di aumentare la massa monetaria e così il lockdown fu deciso in ambito finanziario.

Con la paura, la pandemia è anche servita a indurre le masse all’obbedienza, è un fatto che le emergenze epidemiche, climatiche, terroristiche e belliche, possono servire a irreggimentare le popolazioni; il fine era  prolungare artificialmente la vita del capitalismo però, con la concentrazione della ricchezza, anche la classe media sembra destinata all’impoverimento.

La Fed ha creato elettronicamente trilioni di dollari, 29 nel 2008 e 11 nel 2020, poi tradotti in prestiti dalle istituzioni finanziarie, è accaduto ciò perché esiste un rapporto incestuoso tra banche centrali, che dovrebbero vigilare sulle banche, e le banche commerciali che le possiedono. L’ipertrofia finanziaria alimenta il credito delle banche commerciali e il debito statale, mentre l’emergenza sanitaria ha privato i lavoratori dei diritti;  l’organizzazione internazionale è condizionata, come in governi, da privati, per lo più in ombra.

La guerra in Ucraina è il risultato dell’espansionismo a est dell’Europa e della Nato e la recessione è stata favorita dalla politica d’emergenza, dopo il green pass, porterà alla legge marziale e all’emigrazione di massa. Pandemia e guerra in Ucraina servono a ristrutturare il capitalismo, per impedire l’implosione del sistema; come nel 1929, nel 2019 le banche erano piene di spazzatura, cioè di crediti di difficile realizzo.

I prestiti repo, o pronti contro termine, sono sottratti alla vigilanza della banca centrale e sono garantiti da titoli di stato, hanno alimentato la speculazione di banche piene di derivati finanziari garantiti da un sottostante. Tra il 2019 e il 2020, la Fed ha pompato 9.000 miliardi di dollari nel sistema interbancario, pari al 40% del Pil Usa; poi il virus è servito ad attuare il piano monetarista e iperinflattivo di BlackRock, quindi il lockdown ha arrestato le transazioni commerciali.

Oggi il denaro si moltiplica per partenogenesi da solo, cioè non con il lavoro o con il bilancio in deficit dello stato, si sono chiuse piccole imprese, alleggerito il costo del lavoro e favorito l’e-commerce; la trasformazione sociale potrebbe riportare al feudalesimo e una nuova aristocrazia, al disopra del popolo e delle leggi. In Italia esistono già corporazioni, pedaggi autostradali e il Vaticano in casa, per sancire le disuguaglianze, contro la costituzione, esistono anche immunità, esenzioni e franchigie.

Per superare la crisi, il sistema finanziario è stato drogato dalla liquidità e si è alimentato con le emergenze, il denaro fresco è servito a impedire il collasso del sistema, cercando inizialmente di contenere gli interessi ora saliti. Visti i debiti, gli Usa hanno stampato più denaro dal 2008 a oggi, che nei 250 anni precedenti (e poi gli economisti di corte lamentano solo il debito pubblico italiano); contemporaneamente, gli Usa hanno aumentato spese militari e controllo sociale, bloccando i conti privati e statali russi e togliendo il lavoro agli americani. L’UE vuole bloccarli per risarcire l’Ucraina.   

Le banche americane sopravvivono con le emergenze, sanitaria, bellica e climatica, facendo aumentare il costo dell’energia ma, in Italia, con il lockdown, hanno sacrificato il turismo; dalla crisi e dal caos può nascere un nuovo ordine repressivo, infatti, la paura favorisce le misure liberticide, perché la gente cerca la protezione dallo stato.

Tralasciando i cambi di regime, nel 2014 l’Ucraina si era resa indipendente dalla Russia e le regioni filorusse orientali dell’Ucraina avevano raggiunto l’autonomia, però l’Ucraina occidentale voleva avvicinarsi a Nato ed EU; poi il governo ucraino ha reso impossibile la vita delle minoranze filorusse, mentre la Nato continuava espandersi a spese della Russia.

Il segretario di stato americano Antony Blinken è un ebreo ungherese di origine ucraine, su suo consiglio, Biden ha elevato sanzioni alla Russia e ha affermato che Putin è assassino, macellaio e criminale; eppure, nella guerra in Afganistan gli Usa hanno fatto 230.000 vittime civili e nelle due guerre del golfo 900.000, con i bombardamenti, hanno anche provocato tanti morti civili in Libia e in Serbia.

Il figlio di Biden, Hunter, un cocainomane, si è laureato a Georgetown, università gestita dai gesuiti, che i primi presidenti non volevano in Usa, da Georgetown è uscito anche Haines, messo a capo dell’intelligence americana; Hunter è entrato nel consiglio d’amministrazione della Burisma ucraina, che produce petrolio e gas nell’Ucraina orientale filorussa,  appoggiandone la politica antirussa.

Sul conflitto d’interesse della famiglia Biden, indagava per corruzione il procuratore capo Victor Shokin, perciò nel 2016 Biden minacciò il governo ucraino di revocare un finanziamento americano di un miliardo di dollari se non fosse stato destituito il procuratore. Hunter era anche interessato alla società Metabiota, interessata alle armi biologiche e alle epidemie, finanziata dalla ditta Seneca e da Goldman Sachs. Mosca indagava sul ruolo della famiglia Biden in questi laboratori ucraini e il governo russo, in risposta alle sanzioni americane, ha sanzionato Hunter. Com’è accaduto in Italia, Biden ha introdotto in Usa leggi liberticide e in Usa e in Italia le elezioni sono diventate un rito inutile.

Draghi ha dichiarato che l’euro è irreversibile, però la maggioranza degli italiani è diventata da europeista a euroscettica; Lega, Meloni e il M5S volevano uscire dall’euro e perciò presero voti, poi quasi tutta la destra, per interesse, si è riciclata europeista e atlantista, e perciò ha perso voti, eccettuato Fratelli d’Italia, perché era all’opposizione.

Nella Lega, Giorgetti è diventato atlantista e, con Meloni, frequenta l’Aspen Institute finanziato da Rockefeller e frequenta il Consiglio per le Relazioni Estere, che è un gruppo massonico. A Milano gli Usa hanno una camera di commercio che ha tra i soci Pfizer e Goldman Sachs e ospita Leonardo; in quella sede Giorgetti aveva accusato l’Italia, a causa della via della seta e della  sua politica estera, di ambiguità, cioè l’accusava di voler seguire gli interessi italiani invece che quelli americani.

Invece Salvini aveva incontrato in Russia uomini d’affari russi, ricevendo, come si usa in politica, una tangente petrolifera, il governo Draghi è stato sostenuto dagli Usa e dall’UE perché atlantista ed europeista e perché non difendeva gli interessi italiani. Letta è il cane da guardia della Francia, che è legata agli Usa e controlla l’Italia.

Putin aveva proposto all’Italia di fare da mediatore nella guerra in Ucraina, poi l’Italia, con i ricatti e le interferenze americane, è finita nella lista nera dei nemici di Mosca; Di Maio, con poco stile, volendo dimostrare di essere diventato filoamericano ed europeista, ha definito Putin dittatore, pazzo e animale, anche l’informazione mainstream italiana è allineata e difende Nato,  Ue e “democrazia” ucraina, contro l’aggressione russa.

Il professor Orsini ha criticato la Nato per la sua politica verso la Russia ed è stato censurato da università e Rai, l’Italia importava dalla Russia il 40% del suo gas, la Germania il 50%; gli interventi umanitari, verbali, economici e militari, sono sempre sospetti. Gi Usa sono contrari ai gasdotti russi con l’Europa ed esportano gas liquefatto, raffreddato e condensato, in 36 nazioni, che costa di più; l’Europa dipendeva dagli approvvigionamenti russi, oggi il primo produttore di gas liquefatto è il Qatar, alleato degli Usa, che importa lavoratori resi schiavi, poi vengono gli Usa; l’ex cancelliere tedesco Schroeder è consulente della ditta russa Gazprom, che gestisce i gasdotti verso l’Ue.

In Europa ci sono 12 terminali per rigassificatori, di cui tre in Italia, il gas liquefatto è più costoso del 20%; con i vincoli esterni e le alleanze, il governo italiano non persegue l’interesse nazionale; gli Usa vogliono dividere l’Europa dalla Russia, che è ricca di materie prime e voleva entrare nell’UE e nella Nato, ma è stata respinta dagli Usa.

Nel 1944 a Bretton Woods, i vincitori della guerra stabilirono che il dollaro era agganciato all’oro e le altre monete al dollaro, nel 1971 gli Usa hanno posto fine al gold standard e presero piede la valuta non ancorata e i cambi flessibili, fino al QE inflattivo odierno delle banche centrali. La Russia sta lavorando per ancorare il rublo a oro e materie prime e vuole essere pagata in rubli, anche la Cina ha un progetto che mira a sganciarsi dal dollaro, a danno dell’America.

32.000 miliardi di dollari sono detenuti da stranieri che potrebbero abbandonare il dollaro, ora le banche centrali, per contenere l’inflazione e non aggravare la recessione, vogliono alzare i tassi, strumenti deflattivi sui prezzi sono stati il lockdown e la guerra; la Russia ha le materie prime e la Cina il 50% delle riserve mondiali di cereali. Gli Usa hanno anche congelato i depositi russi e le riserve russe in Usa, gli operatori non si fidano più del dollaro e vogliono rimpatriare il loro oro da Bank of England e Federal Reserve.

In Usa esistono 57 milioni di persone che non vivono nei comuni e si autogovernano con norme private, anche gli italiani si sono allontanati dallo stato, ne volevano il rinnovamento e avevano riposto le speranze in mani pulite e nelle promesse di tanti partiti, ma sono stati delusi. Le bande che governano gli stati ci mandano in guerra, ci tassano e limitano le nostre libertà.

La mitica età dell’oro era caratterizzata dall’assenza di leggi, cioè dello stato e del governo, dall’assenza della proprietà privata e della guerra; lo stato e la guerra nascono dalla volontà di accaparramento di terre e ricchezze detenute da altre genti, anche le famiglie animali sono gelose delle terre comuni che abitano.

Lo stato è un protettore che ci opprime e ci vessa, le multinazionali stanno dilagando grazie agli stati, che favoriscono gli oligopoli, mentre queste imprese controllano lo stato; con l’intreccio del potere politico, economico, finanziario e militare, lo stato, se deve esistere, deve limitarsi ai servizi pubblici essenziali, come difesa, giustizia, sicurezza interna, sanità e istruzione. (Per le notizie, fonte: “L’economia delle emergenze” Davide Rossi).

ITALIA

Sul costo del gas si specula e, per difendere i consumatori di energia, nonostante la richiesta di price cap all’UE, non si capisce ancora bene quale sia il suo prezzo di mercato di riferimento; tuttavia, l’autorità per l’energia ARERA, per le condizioni e i prezzi applicati e per le variazioni unilaterali al contratto, ha elevato molte sanzioni a carico di diverse società di distribuzione, in alcuni casi ci sono state conciliazioni, in altri, gli utenti hanno ritenuto di dover ricorrere alla giustizia ordinaria. Nel 2019 le sanzioni sono state pari a 63 milioni di euro.

Il tetto al prezzo del gas, a 275 euro per megawattore, proposto, dopo tante sollecitazioni, dalla commissione europea, è troppo alto e perciò è inutile e con tanti paesi dell’UE contrari; le imprese energetiche vogliono continuare a speculare e a fare profitto, come si è verificato in tutti i tempi di guerra.  Comunque, la commissione europea ha proposto un tetto discriminante solo per il gas russo, il che provocherà reazioni, a danno dell’UE, da parte della Russia, che tuttavia, ha già trovato i mercati di sbocco alternativi per la sua produzione, soprattutto in Cina e India; sarebbe invece utile che l’Arera, per orientare i consumatori, rilevasse il prezzo medio mensile del gas, anche se non vincolante.

Il governo ha fissato un tetto al contante, pari a 5.000 euro poi, contraddittoriamente, ha previsto la chiusura graduale dei bancomat; poi, per combattere l’evasione fiscale, la corruzione e la criminalità, ha anche vietato alle ditte di pretendere i pagamenti in contanti, dimenticandosi di quelli che usano solo il contante, come i mendicanti.

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La commissione europea ha affermato che occorre assicurare assistenza a qualsiasi persona in difficoltà trovata in mare, fino allo sbarco in un porto sicuro, a prescindere dalle circostanze che hanno portato in tale situazione, perché è un obbligo degli stati dell’UE. Si tratta di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, favorito da UE, Vaticano e dalle seducenti e lucrose ONG, utile a disgregare l’Italia; contemporaneamente l’UE, per i suoi paesi orientali, ammette il rafforzamento delle frontiere e il respingimento duro degli immigrati, arrivati via terra dai Balcani.

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I sentimenti buoni e cattivi dell’uomo, soprattutto della sua classe dirigente, nascono nel cuore, nel cervello e nello stomaco, i primi sono animati dal senso di giustizia, i secondi dalla razionalità e gli ultimi dall’interesse economico personale; come dire, nell’ultimo caso, che il profitto e la corruzione muovono il mondo, cioè tutti i paesi.

Gelli, fondatore della società segreta P2, affermava che la corruzione faceva risparmiare tempo e denaro, aumentando il profitto e accelerando il tempo di esecuzione di un progetto; è per questo che alcuni membri dei governi e dei giornali italiani sono così supini, soprattutto verso alcuni paesi esteri e grandi imprese. Alla vigilia della prima guerra mondiale, per convincere l’Italia a entrare in  guerra a favore della Francia o della Germania, arrivò in Italia, per giornalisti e politici, un fiume di denaro.

Politici e giornalisti, con rendimenti discutibili e trasformismo, perdono voti e lettori, però ricevono indennità o stipendi fissi, invece, con il lobbismo,  gli agenti italiani dello straniero o di grandi imprese, lavorando a risultato, in proporzione, ricevono molto di più. Per evitare i controlli sui bilanci, stati e imprese depositano i soldi, destinati  alla corruzione, su fondi neri cifrati, presso banche estere che tutelano il segreto bancario.

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A proposito di sicurezza, sanzioni presenti, assenti o violate, circa il 20% dell’uranio importato in Europa e nel mondo proviene dalla Russia; la Francia dipende totalmente dalla Russia anche per il riciclo dei residui esausti nucleari, le centrali nucleari francesi producono il 65% dell’elettricità francese.

Per la via della seta, una società italo-cinese vuole avere in gestione il porto di Taranto però, per la difesa Nato, Fratelli d’Italia, per salvaguardare gli assetti proprietari nazionali in settori strategici, potrebbe invocare il golden power.

Italia e Francia applicano sanzioni all’Iran ma, le pallottole sparate in Iran sulla folla, sono prodotte da un’azienda italo-francese. Misteri e fortuna delle sanzioni, rispetto al 2021, l’importazione di gas russo via gasdotti nell’UE, è diminuita dell’80%, però nell’UE arriva dalla Russia il 16% del gas GNL importato. 

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA FAST- NEWS (lunedì 21 novembre 2022)

ITALIA

La propaganda politica, dialettica e avvocatesca, lamenta la possibile ascesa del fascismo in Italia, a parte il fatto che il fascismo o qualche cosa di simile può arrivare in tutti i paesi; esso si afferma non per scelta di popolo, ma per complotto di alte cariche dello stato, civili e militari, in alleanza con alti poteri economici e con il benestare anche di altri paesi e di sette religiose.

E’ quello che accadde con il fascismo che, con la crisi della guerra e del regime parlamentare, unì, in questo progetto, monarchia, chiesa, agrari, ufficiali reduci di guerra e capitalisti; tutti uniti contro il regime decotto “democratico” precedente. Il popolo non ha mai scelto il regime, l’estensione dello stato, la sua sovranità, la “democrazia”, la dittatura e la guerra.

Questi progetti e complotti dell’élite nascevano da suoi insuccessi politici ed economici precedenti, come da una guerra persa, e favorivano l’avvento dell’autoritarismo; la “democrazia” è sempre una falsa democrazia, quando è decotta, può favorire la dittatura. Nasconde, invece che reprimere, lo scandalo speculativo favorito dal Covid e dalla guerra in Ucraina, anche perché è rara una magistratura indipendente, onesta, con sete di giustizia e all’altezza; con il dissenso generale generato dalle crisi, il governo occulto, per conservare i suoi interessi economici, potrebbe anche promuovere la dittatura.

Oggi la politica è il governo sono un potere apparente, obbediente ai poteri occulti e discreto, perciò è coperto di privilegi, il politico affermato canta: “comprami io sono in vendita, aggiungi un posta a tavola e sarò come tu vuoi!”, perciò è destinato a essere esautorato dai veri poteri o padroni occulti transazionali; la dittatura si annuncia con la criminalizzazione propagandistica del dissenso, il popolo non ci può fare niente.

Tuttavia, è errato sostenere che la gente non si oppone perché non capisce, fino a che è garantita la sua sicurezza economica, la maggior parte del popolo sopravvive accettando la situazione. Al dilà delle dichiarazioni o insinuazioni, i politici giovani seguono un’ideologia, quelli maturi, nella realtà, seguono il loro interesse, normalmente, ma con discrezione, seguono le indicazioni del loro partito al quale non credono più. 

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La moneta, se non è garantita dall’oro, è sempre una ricchezza virtuale e favorisce i falsi e le truffe, dalla cartamoneta fiduciaria inconvertibile della banca centrale, siamo arrivati alle criptovalute, passando per moneta bancaria, per i biglietti o moneta di stato o del Tesoro, assegni bancari, assegni circolari, titoli di stato, certificati del Tesoro, ecc.

Le altre monete sono nate con la messa in circolazione della cartamoneta fiduciaria; se il mondo fosse in pace e senza blocchi militari contrapposti, sarebbe utile e necessaria una moneta di conto universale, con un valore stabile e riconosciuto a livello internazionale; la cui gestione dovrebbe naturalmente andare a una banca internazionale che però, purtroppo, diventerebbe preda di privati, com’è accaduto alle altre istituzioni internazionali.

Oggi la moneta non nasce con il lavoro, ma dalle necessità di bilancio del governo, cioè dal suo deficit di bilancio. Se la moneta fosse legata al lavoro, cioè al salario, per prezzare i beni, occorrerebbe determinare le ore medie di lavoro materiale utilizzate per realizzare una certa merce, moltiplicandole per il salario orario; un calcolo non facile, perché bisogna comprendere ammortamenti degli impianti, spese amministrative, spese di vendita, imposte ed utile dell’impresa.

Ad ogni modo, le imprese industriali lo fanno quando determinano i costi complessivi industriali per unità di prodotto poi, sulla loro base, fissano il prezzo con l’utile per l’impresa. Purtroppo, nel finto liberismo, quando il prezzo lo fa il mercato o, con la speculazione, il solo venditore, questo, nello stabilire il prezzo, spesso non tiene conto dei costi che, visti i prezzi di mercato, sono rilevati solo per valutare la convenienza a produrre.

Oggi purtroppo, i produttori agricoli sono remunerati poco per i loro prodotti, mentre, sugli stessi, i supermercati guadagnano molto di più e lo stato, al riguardo, non ha niente da eccepire; ma un avvocato obietterebbe che i contadini hanno le sovvenzioni europee, che però sono finanziate dai cittadini.

Lo Stato è sempre un grande inganno, predilige il gioco delle tre carte e con la moneta, invece che con la produzione, vorrebbe moltiplicare pane e pesci. Con una moneta di conto internazionale, usata soprattutto per i regolamenti finali complessivi, gli scambi si farebbero praticamente con il baratto e con i buoni orari di lavoro guadagnati e così, forse, finirebbe la speculazione, lo sfruttamento del lavoro e la moneta cartacea inconvertibile.

Gli italiani hanno risparmi, tra contanti e titoli, fatti anche d’investimenti esteri, che superano i 5.000 miliardi di euro, cioè oltre il doppio del debito pubblico; inoltre l’Italia ha notevoli riserve auree e opere d’arte mobili d’immenso valore. Tra i risparmi degli italiani, i contanti in c/c superano i 1.600 miliardi di euro; eppure l’Italia, guidata da governi soggetti allo straniero, è vittima della speculazione internazione dei mercati ed è diventata il laboratorio sperimentale dei mercati.

E’ strano che la Banca d’Italia non abbia pensato di utilizzare questi risparmi, come fa il Giappone, per ridurre il debito pubblico, a cominciare da quello in mano allo straniero. La situazione debitoria dello stato fa aumentare gli interessi sul debito pubblico e i ricatti dei mercati all’Italia, vista la loro passività, sembra che i governi italiani, Tesoro e Bankitalia siano telediretti dall’estero.

Perciò subiamo la politica di Bruxelles e della Nato, quando c’era una crisi e c’era la lira, per favorirne la svalutazione, anche la banca centrale vendeva lire e acquistava dollari, invece avrebbe dovuto operare all’opposto. Si generava una crisi della lira che doveva essere svalutata, mentre i salari, per sostenere la domanda, erano difesi dalla scala mobile e dall’indicizzazione.

Con interessi netti al 2%, lo stato potrebbe utilizzare parte dei risparmi italiani, legando in parte i c/c a dei titoli di stato, prontamente liquidabili; inoltre potrebbe dotarsi di una sua moneta di stato complementare, emessa direttamente dal Tesoro, che circolerebbe accanto dell’euro, oggi emesso dalla BCE e messo in circolazione dalla Banca d’Italia, che è una banca privata, posseduta da banche private,  diventata un suo sportello. 

In Italia dovrebbe esser reso cedibile il credito d’imposta, e lo stato dovrebbe aprire conti privati presso il Tesoro, in lire o in euro; come hanno fatto Germania e Francia, Banca centrale, Enel, Eni e CDP dovrebbero essere nazionalizzate. Bisogna perseguire l’interesse nazionale, come, fanno Francia e Germania, in Germania il 70% delle banche è pubblico.

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Berlino difende i salvataggi delle Ong, però Il ministro dell’interno italiano ha dichiarato di sentire il dovere dell’accoglienza, ma sostiene anche che gli ingressi in Italia devono essere legali e non opera di trafficanti di esseri umani; il papa ha difeso il lavoro delle Ong e non ha mai parlato così. Gli ingressi marittimi illegali nell’UE avvengono soprattutto nel canale di Sicilia, pertanto, occorrerebbe un accordo europeo per l’asilo e l’immigrazione.

Per regolare la questione, Bruxelles ha pensato d’intervenire nei paesi d’origine, costruendo hot spot sulle coste africane del Mediterraneo; le espulsioni fatte dall’Italia non funzionano, perché occorre contattare il consolato di provenienza, che spesso non riconosce il clandestino privo di documenti. Le navi Ong sequestrate, generalmente non sono registrate per il salvataggio e sono realizzate per altri usi; ad ogni modo, ogni nave dovrebbe prestare soccorso in mare, ma queste navi Ong non sono adatte a ospitare tante persone, comunque, per un porto sicuro, tutti fanno pressioni sull’Italia.

Nessuno dice ai clandestini che, con l’immigrazione regolare, potrebbero arrivare in aereo e risparmiare, il traffico di uomini rende Per spirito umanitario, non sono restituiti i clandestini provenienti da dittature e da paesi in guerra; alcuni immigrati, per essere accolti, affermano falsamente di essere cristiani o omosessuali, si accettano donne incinte, ma le gravidanze sono pianificate per l’accoglienza. Fa male che sinistra, televisione, papa e falsi umanitaristi non abbiano voluto tenere presenti questi aspetti.

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario.it viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 14 novembre 2022)

ITALIA

La riscossione delle imposte costituiscvono la ragione principale che ha fatto nascere lo stato; le ragioni dell’utilità e della disutilità del debito pubblico e del deficit del bilancio dello stato sono le seguenti. Il debito pubblico è utile perché, con la propaganda di stato, induce i sudditi contribuenti a rinunciare alla richiesta di una riduzione delle imposte.

E’ dannoso perché favorisce la speculazione internazionale sul paese, il deficit di bilancio è utile perché espande domanda e occupazione, è dannoso per lo stato, perché fa alzare gli interessi a favore dei creditori dello stato e suo danno, perché espande il debito pubblico e la spesa pubblica, spesso improduttiva, la quale favorisce l’inflazione e falcidia il risparmio privato.

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Macron, come i governi italiani precedenti e come l’informazione italiana mainstream, ha reagito con veemenza ai respingimenti italiani degli immigrati trasportati in Italia dalle ong; Mattarella, tacendo, ha approvato la reazione francese. Macron che, senza reazioni di Mattarella, ha insultato gli italiani definendoli rivoltanti,  vuole mandare via l’ambasciatore italiano  e Meloni prepara il veto dell’Italia all’UE in materia.

Meloni ha ricevuto sostegno dalla Germania, mentre il PD sostiene Macron, con la pandemia, la guerra in Ucraina e quest’ultima vicenda, il PD non sembra più simile al partito democratico americano, che conserva dei dibattiti interni, perché, spalleggiato dall’informazione mainstream, dopo aver perso lettori ed elettori, preferisce fare propaganda a favore di potenze e poteri forti. 

La chiesa cattolica, che è a favore di questa immigrazione senza controllo, afferma che in Italia arrivano più migrati al di fuori delle ong. Ad ogni modo, uno stato sovrano, ma evidentemente l’Italia non lo è, deve controllare l’immigrazione, lo fanno gli Usa, la Francia e, creando barriere artificiali, anche i paesi dell’Europa orientale.

La ripartizione degli immigrati tra i paesi dell’UE, chiesta dall’Italia, non funziona. Da tenere presenta che la maggior parte dei migranti che arrivano in Europa, nonostante gli accordi tra Germania e Turchia, che ne ha ricevuti aiuti miliardari, arriva via terra dai Balcani; anche Malta rifiuta immigrati arrivati via mare, eppure, al riguardo, ha ricevuto dall’UE, più aiuti dell’Italia, per la sinistra non le si può dare torto perché è più piccola dell’Italia.

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L’Italia importa quasi tutto il gas che consuma e lo usa soprattutto per l’elettricità, perciò è più vulnerabile ai rincari del prezzo del gas; il cui prezzo è arrivato a 100 dollari al megawattore, mentre in Giappone è a 74 dollari e in Usa a 26,5 dollari. La Germania usa ancora carbone e la Francia ha il nucleare.

A causa delle morosità, alcune imprese energetiche, che non hanno saputo speculare sui prezzi, ne potrebbero avere delle perdite o fallire; fino al 2021 la Russia forniva il 40% del gas usato dall’UE. Occorrerebbe, pertanto, un intervento europeo sul prezzo del gas; circa il 30% del gas utilizzato per le famiglie, è regolato dal mercato regolamentato tutelato, le tariffe sono aggiornate dall’ARERA, invece le imprese hanno tariffe variabili, nel 2022 i costi per le famiglie dovrebbero essere il doppio di quelle del 2021.

EUROPA

Nei primi nove mesi del 2022, L’UE ha aumentato l’importazione di gas GNL del 46% dalla Russia, prodotto dalla società privata Novatek, cui partecipa la Total francese, mentre l’importazione di gas da gasdotto è diminuita del 50%; hanno aumentato l‘importazione di gas GNL Francia, Paesi Bassi, Spagna e Belgio, ma non l’Italia, mentre la Gran Bretagna ha azzerato questa importazione.

C’è chi teme che la Russia possa usare anche questo gas come arma di ricatto, in risposta alle sanzioni; sembrano tutte manfrine, la storia del gas, delle sanzioni e della guerra in Ucraina servano solo a speculare sul gas, come si è speculato sui vaccini anticovid.  (Per la notizia, fonte: Marco Dell’Aguzzo – Startmag.it).

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Con una crisi apertasi sugli emigranti, Macron ha minacciato di ritirare l’ambasciatore dall’Italia, è accaduto che l’Italia ha rifiutato di accogliere la nave ong Ocean Viking, battente bandiera francese, con 230 migranti, perché non conteneva naufraghi; perciò la nave si è diretta verso il porto di Tolone e gli emigranti sono stati messi in una zona di attesa, però il ministro dell’interno voleva sbarcarli a Marsiglia.

In precedenza Macron aveva detto a Meloni che la Francia era disposta ad accogliere 3.500 persone, poi ha sospeso l’adesione al meccanismo europeo per il ricollocamento dei migranti e ha invitato gli altri paesi UE a fare altrettanto. I governi italiani europeisti prendono sempre schiaffi in faccia dai paesi alleati, Marine Le Pen ha attaccato la decisione di Macron di accogliere i migranti a Tolone, accusandolo di lassismo e di non voler fermare l’immigrazione clandestina; però tanti ci guadagnano e il papa la sostiene.

I conservatori francesi affermano che, con l’accoglienza, la Francia si rende complice dei trafficanti, invece bisogna rispedire le navi ai paesi d’origine (l’Ocean Viking è francese); la deputata dei verdi, Rousseau, con aria isterica, riferendosi ai contatti di Macron con Meloni, ha condannato la sua condiscendenza verso il fascismo e ha affermato che la Francia non deve cooperare con i regimi che si rifanno a Mussolini.

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

  

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 7 novembre 2022)

ITALIA

Da un punto di vista pratico, le rivoluzioni hanno sempre consentito ai loro dirigenti di fare carriera, passando a una classe superiore, non servono a riscattare gli emarginati, ma servono a cristallizzare le classi che perdurano dopo la rivoluzione; per chi ha fede, anche in questo caso si può parlare di abuso di credulità popolare. 

Neanche gli interventi del governo possono servire ad attuare vere riforme che, se realizzate, tolgono sempre qualche cosa ai privilegiati che vivacchiano dietro il potere; per fare un  esempio, la BCE intende combattere l’inflazione alzando i tassi, in realtà tassi più alti per le imprese significano costi più alti e quindi maggiori prezzi, che significano inflazione. I tassi più alti servono solo a remunerare il risparmio falcidiato dall’inflazione.

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Il petrolio russo raffinato in Sicilia, è venduto agli Stati Uniti, arriva dalla raffineria ISAB di Priolo - Siracusa, che appartiene alla società petrolifera russa Lukoil, in Usa questo petrolio è consegnato alla ExxonMobil. La normativa italiana prevede che la nazionalità del petrolio è stabilita dal luogo di raffinazione.

La Lukoil non può vendere il suo greggio in Usa e perciò lo fa passare per l’Italia, la raffineria ISAB è la seconda più grande d’Italia e la quinta in Europa, il petrolio che gli arriva dalla Russia parte dal porto russo di Primorsk, tramite la compagnia di navigazione statale russa Sovcomflot.

Gli Usa ricevono dalla Russia l’8% del petrolio importato, il 5/12 le sanzioni europee impediranno alla raffineria ISAB d’importare petrolio dalla Russia perciò un fondo d’investimento americano si è offerto di comprare la raffineria, mentre Draghi si era rifiutato di nazionalizzarla. La raffineria tratta il 22% del petrolio lavorato in Italia e soddisfa il 20% della domanda elettrica siciliana, ha 2.000 dipendenti e nella provincia di Siracusa dà lavoro ad altri 2.000 dipendenti indiretti.  L’Italia è il quarto importatore mondiale di petrolio russo dopo India, Cina e Turchia. (Per le notizie, fonte: startmag.it – Marco Dell’Aguzzo).

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Gli aiuti del governo per ridurre il peso delle bollette energetiche, sono soprattutto aiuti alle imprese energetiche che hanno speculato sui prezzi, infatti, gli stoccaggi pieni di Edison, Enel, ecc. sono stati fatti a prezzi maggiorati e oggi il prezzo di mercato del gas diminuisce. Quando queste imprese immetteranno questo gas nel mercato, ci rimetteranno economicamente, perciò il governo soccorre a loro favore con questo aiuto; cioè si opera facendo dei trucchi su conti e stanziamenti e diffondendo notizie false, come si fa nei falsi bilanci privati.

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Non c’è da essere sempre felici per le acquisizioni d’imprese italiane da parte dei francesi che, come i tedeschi, sanno fare i loro affari; è esploso un conflitto tra CDP e Vivendi, sulla valutazione di Tim da acquisire e sulla rete unica da realizzare in Italia. Meloni vuole la rete unica e l’acquisizione di Tim da parte di CDP, cioè vuole la golden power in mano allo stato della rete unica telefonica nazionale.

EUROPA

Il governo tedesco ha intimato al governo Meloni di accogliere velocemente 104 minori non accompagnati, salvati dall’ong tedesca Humanity 1 della francese SOS Mediterranee; però il diritto del mare, che impone il salvataggio fino a un porto italiano, non è stato fatto  a favore delle navi ong, a tutti gli effetti navi traghetto, il salvataggio dovrebbe avere uno sbocco nei paesi delle navi di bandiera che li raccolgono, al momento, si tratta di pirateria fatto dalle ong, peraltro finanziate e sponsorizzate allo scopo.

Per fermare il contrabbando organizzato di esseri umani, con l’operazione Sophia del 2015 l’Italia aveva progettato un blocco navale, poi rimasto sulla carta; perciò nel 2022, grazie all’acquiescenza governativa, sono aumentati gli arrivi da Libia e Tunisia e non si conosce la fine dei minori non accompagnati raccolti e poi scomparsi; fra l’altro, la Germania sollecita dall’Italia maggiori organi da trapianto. Comunque, le richieste di accesso ai porti italiani e maltesi non sono state raccolte, inoltre, l’Italia aveva chiesto a Germania e Norvegia di accogliere i migranti raccolti dalle loro ong.

La nave tedesca afferma che si tratta di salvare vite umane e che i minori hanno bisogno di cure mediche, al momento, i minori soccorsi da diverse navi ong, sono complessivamente 985, tra cui tanti bambini che, afferma il governo tedesco, necessitano di cure immediate. Il ministro dell’interno italiano Piantedosi ha risposto negativamente alla richiesta tedesca, sulla nave tedesca, i migranti raccolti sono 179, di cui 104 minori, il più piccolo ha sette mesi.

Tre le altre navi ong, c’è la Ocean Viking norvegese con 234 migranti, gestita dalla francese SOS Mediterranee, che chiede un porto sicuro, c’è la Gea Barents norvegese che ha raccolto 572 persone, inclusi 60 minori e tre donne incinte, nel Mediterraneo ci sono anche navi di ong spagnole, francesi e italiane, tutte dedite a questo traffico.

Per emergenze sanitarie e a favore di donne incinte e bambini, la Humanity 1 sta entrando nelle acque territoriali davanti Catania, le altre persone dovranno restare a bordo e tornare in acque internazionali (vedremo); il ministro dell’interno Piantedosi ribadisce che i paesi di bandiera delle navi ong si devono fare carico degli altri.

Salvini vuole vietare alle ong straniere la sosta nelle acque territoriali italiane, in un’altra nave ong con 94 persone a bordo, diretta a Siracusa, c’è una rivolta, perciò, con questa sollecitazione, riceverà dal governo italiano lo stesso trattamento di Humanity 1. L’Italia chiede la redistribuzione dei richiedenti asilo da destinare ai paesi di bandiera delle ong, con eccezione di donne e bambini, la cui ospitalità, ovviamente, sarà a  carico dell’Italia.

Il governo non vuole cedere alla richiesta di sbarco di circa mille presunti naufraghi raccolti da tre navi ong, Francia e Germania si dicono pronte ad accogliere gli emigranti respinti, invece la Norvegia si dice contraria; perciò sono bloccate le navi delle ong norvegesi Geo Barents e Ocean Viking, che afferma che il cibo scarseggia. Nelle Geo Barents non vogliono identificazioni a bordo che, relativamente agli imbarcati, segnalerebbero l’identità e il carattere di naufrago, profugo di guerra, emigrante volontario e ricercato.

All’hotspot di Lampedusa ci sono 1.372 emigranti, mentre i posti previsti sono 400, altri 300 emigranti clandestini stanno arrivando, il veliero Blue Diamond, con bandiera ucraina, trasporta afgani e pakistani, questo tipo di traffico lo hanno fatto anche i turchi, naturalmente, si tratta sempre di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Come hanno sempre richiesto tanti italiani, ma non il papa, Il sottosegretario Molteni chiede un decreto flussi immigrati basati sulle necessità dell’Italia, perché l’immigrazione va governata e non subita; inoltre invoca la responsabilità dell’UE, purtroppo, alla fine e con le deroghe, a causa delle pressioni, prevale sempre l’improvvisazione politica italiana, mentre il governo dovrebbe avere lo scopo di pianificare le sue azioni.

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

  

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 31 ottobre 2022)

USA

Il Wall Street  Journal scrive che Heritage Fundation ha fatto una stima della forza militare Usa nel 2023, affermando che questa, senza la deterrenza nucleare, non è più in grado di affrontare, da sola, un singolo grande conflitto ragionale; il declino è particolarmente forte nella marina e nell’aviazione.

La marina avrebbe bisogno di 350 navi, ma ne ha 296, mentre la Cina ne ha 360, perciò in Asia, per il loro pattugliamento marino, gli Usa chiedono anche l’aiuto delle marine dei paesi alleati. Nei sottomarini gli Usa hanno ancora un vantaggio sulla Cina ma, i loro cantieri adibiti alla manutenzione, sono sovraccarichi; nell’aeronautica i velivoli sono invecchiati e la formazione dei piloti è scarsa.

I velivoli sono numericamente il 40% di quelli che gli Usa aveva negli anni ottanta e le munizioni di scorta possono durare solo qualche settimana, mentre i pezzi di ricambio arrivano dopo circa 30 mesi; la televisione italiana ha fornito informazioni del genere solo a carico della Russia. L’esercito non riesce a reclutare abbastanza soldati e i marines hanno ridotto i battaglioni di fanteria; per la difesa, gli Usa spendono il 3% del Pil, rispetto al 5,5% degli anni ‘80, perciò hanno chiesto maggiori impegni militari agli alleati. (fonte: startmag.it).

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Con l’abbandono del gas russo, voluto dagli Usa, questi hanno aumentato la fornitura di gas gnl all’UE, che ha riempito i relativi depositi di stoccaggio per l’inverno; perciò, con la crisi economica, la domanda europea si è ridotta e in Texas, poiché il prezzo di questo è sceso a 2,25 dollari per milione di Btu, l’eccedenza è bruciata con il rilascio nell’aria di anidrite carbonica. In precedenza, questo gas costava 28 dollari per milione di Btu, consentendo a chi lo commercializzava di fare profitti miliardari; il fatto serve, ancora a una volta, a dimostrare che gli stati, a parte le chiacchiere della politica, non hanno vera capacità di programmazione, soprattutto in guerra.

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Dopo la seconda guerra mondiale, l’Europa era indebitata verso gli Usa e la sterlina perse di ruolo, così il dollaro, senza copertura in oro, è divenuto moneta di riserva e moneta principale del mercato commerciale e finanziario mondiale; è una delle risorse economiche principali degli Usa, assieme alle armi prodotte e vendute e alla speculazione bancaria e sanitaria.

Con la stampa e con la creazione digitale del dollaro, gli Usa possono fare acquisti all’estero, invece l’Italia se li deve procurare esportando merci, inoltre in Usa il debito estero, che è denominato in dollari, non pesa come quello italiano, perciò i mercati possono speculare sull’Italia. Cina e Russia hanno intenzioni di sganciarsi dal dollaro, questa è forse la prima causa, anche se celata, dell’odio di Biden verso Putin, ora si afferma che anche l’Egitto si è sganciato dal dollaro come moneta di riferimento, seguiranno atri paesi.

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Circa la guerra in Ucraina, sponsorizzata dagli Usa, i commenti dell’informazione mainstream sulla Russia sono stati irriguardosi, la definiscono paese arretrato e con armi superate; in realtà la Russia seppe sconfiggere le invasioni di Napoleone e quella di Hitler. Alla vigilia dell’attacco tedesco alla Russia, gli esperti militari occidentali avevano detto che la Russia avrebbe resistito solo poche settimane, ma alla fine della guerra penso che Hitler si fosse convinto di aver perso la guerra per aver attaccato la Russia.

EUROPA

In questo momento la Germania pare isolata nell’UE, anche rispetto alla Francia, con la quale ci sono divergenze profonde sulla gestione dell’emergenza energetica e per altro, però la Francia, ancorata agli Usa, si avvicina all’Italia; comunque, la Francia ha stipulato un accordo con la Germania per fornitura di gas attraverso il gasdotto della Mosella, ma ora pensa anche di creare una pipeline sottomarina che colleghi Barcellona a Marsiglia.

I paesi orientali oltre l’Oder Neisse manifestano diffidenza verso la Germania, la Polonia ha chiesto 1.300 miliardi di euro di risarcimenti, per danni di guerra tedeschi, e giudica insufficiente l’impegno tedesco in Ucraina. Repubblica Ceca e Slovacchia chiedono alla Germania di mantenere attive le tre centrali atomiche tedesche; in Ungheria, Orban, definito autoritario dall’informazione, chiede ai cittadini di approvare con referendum le leggi dell’UE e ora ha adottato, come ha fatto la Spagna, il price cap sul prezzo del gas.

Mentre la Polonia conta sugli Usa per la sua indipendenza, i paesi baltici contavano sulla Germania e oggi la rimproverano di non aver sostenuto una politica di difesa comune e un esercito europeo. Il consiglio europeo del 20-21 ottobre non è stato un successo, Draghi ha ottenuto la richiesta di chiedere alla commissione una proposta per la creazione di un corridoio dinamico sul prezzo del gas e la Germania ha ottenuto la solidarietà sui volumi di gas e gli acquisti in comune. Intanto aumenta la burocrazia europea e altri regolamenti.

In generale, per abbassare il prezzo del gas occorre aumentare l’offerta, l’UE, sulla spinta degli Usa, ha deciso di rinunciare al gas russo e perciò Putin ha ridotto gradualmente la relativa fornitura; di questa situazione l’informazione incolpa la Russia, che forniva all’UE 150 miliardi di metri cubi di gas l’anno, il che ha fatto aumentare i prezzi, anche perché mancavano gasdotti di rifornimento alternativi.

Fortunatamente, sono intervenuti i rifornimenti di Norvegia e Algeria e il gas NGL dagli Usa, che è diventato molto più caro; mentre l’ENI è andata in  giro per il mondo in cerca di contratti, l’Europa ha riempito gli stoccaggi, facendo alzare domanda e prezzi. Per ridurre i prezzi, si può ridurre la domanda, al momento però, questa politica delatoria, che dura da più di un anno, ha costretto alla chiusura piccole imprese, perciò, con il caldo, in Italia la domanda di gas è diminuita del 22,5%, mentre gli stoccaggi sono pieni e i riscaldamenti sono spenti, ma la situazione potrebbe cambiare con il vicino inverno.

Assieme alla speculazione delle numerose società di distribuzione di gas, che lo stato italiano ha voluto autorizzare (l’Arera indaga su 25 società per modifica unilaterale del contratto, quattro di esse sono state già sanzionate); al consumo interno di gas si è aggiunto il riempimento degli stoccaggi per l’inverno, che insieme hanno fatto temporaneamente lievitare la domanda interna, favorendo l’incremento dei prezzi. In Italia esistono tre rigassificatori e se ne devono installare altri due.

Francia, Spagna e Portogallo hanno raggiunto un accordo per un nuovo gasdotto sottomarino, il BarMar, per il trasporto, tra Barcellona e Marsiglia, d’idrogeno verde, gas naturale e biometano; Spagna e Portogallo hanno una capacità di rigassificazione di 36,2 miliardi di metri cubi l’anno, ma ne esportano solo 7,5 miliardi, perché i gasdotti tra Spagna e Francia sono insufficienti.

Nel golfo di Biscaglia, Spagna e Francia vogliono anche velocizzare l’interconnessione elettrica, la Spagna rappresenta il 20% della produzione d’idrogeno verde nel mondo, è seconda solo agli Usa e sta costruendo il più grande impianto d’idrogeno verde in Europa; possiede sei rigassificatori del GNL e tre impianti di stoccaggio, nell’UE rappresenta il 33% della capacità di rigassificazione e il 44% della capacità di stoccaggio del GNL; perciò i prezzi del gas naturale sono scesi  e i siti di stoccaggio sono pieni, però, a causa della mancanza di gasdotti, è impossibile riesportare il gas nell’UE. 

Lo stoccaggio è fatto con l’iniezione di gas metano nella roccia porosa di vecchi giacimenti esauriti, in Italia, ad esempio, lo fa l’Edison. Le energie alternative solare ed eoliche, richiedono grandi investimenti iniziali d’impianto che vanno ammortizzati, mentre inizialmente, per le spese d’esercizio, non vi sono spese di approvvigionamento, è per questo che il governo ha previsto di caricare gli idrocarburi naturali di una parte del costo di costruzione degli  impianti per l’energia alternativa non inquinante.

Per quanto riguarda le fonti energetiche, val la pena di ricordare che non sono equivalenti in potere calorifero, quindi, tenendo da parte costi e inquinamento, non sono perfettamente intercambiabili; partendo da quelle a più basso valore, l’ordine è il seguente, legno, poi vengono i fossili del legno, cioè torba, lignite, antrace, antracite e litantrace. Il gas può essere di diversa origine, se è equipollente in temine di calorie, non lo è in termine di costo.

L’opposizione di cittadini al rigassificatore di Piombino deriva solo dalla sua singolare vicinanza all’abitato, ma i governi italiani non sono abituati a dare ascolto ai cittadini, riservano l’orecchio solo ai nostri padroni esteri; in Italia esistono tre rigassificatori e se ne devono installare altri due. La stampa tedesca ha reagito negativamente alla concessione, a una società cinese, di una quota di uno dei quattro terminali marittimi di Amburgo, però la Germania controlla economicamente gran parte dei porti greci.

Poiché si punta su energie alternativa, è da ricordare che in Italia, Francia e Germania prendono fuoco gli autobus elettrici e che in Italia prendono fuoco anche quelli a metano, raggiungendo anche il serbatoio di carburante sul tetto; la ragione fornita è data dalla vecchiaia dei mezzi, che però sono stati anche rinnovati.

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Deutsche Bank possiede derivati, cioè titoli spazzatura, pari a quindici volte il Pil della Germania, cioè è una banca praticamente fallita, i derivati sono pari a 33 volte il Pil mondiale e furono inventati da Goldman Sachs; si scambiano come denaro contante ma sono un denaro fittizio, hanno un valore nominale che non corrisponde al valore di scambio, sono posseduti dalle banche.

Soprattutto dalle banche europee Deutsche Bank, Barclays e Credit Suisse, poi vengono le banche Usa JPMorgan, Citigroup e Bank of America; la crisi del 2008 esplose con il crollo dei derivati, garantiti dai mutui subprime, che erano crediti immobiliari ipotecari concessi a clienti senza lavoro, senza reddito e senza garanzie patrimoniali, probabilmente concessi per sostenere la domanda.

Per mantenere in vita le banche che li possedevano, le maggiori banche centrali crearono altro denaro con il quantitative easing, questa iniezione di denaro serviva a impedire l’esplosione del sistema finanziario, si dice che alla Bce queste operazioni finiranno il 31/12/2022. La Bce non ha considerato tossici questi derivati, perché in teoria sono garantiti da un sottostante variegato, frutto però solo di fantasia creativa e sono, per lo più, senza utile; forse la guerra inventata in Ucraina, serve anche a cancellare, con un’inflazione mondiale paurosa, questi crediti, debiti, investimenti e strumenti monetari, cioè serve a resettare l’economia monetaria mondiale.

ITALIA

Papa Francesco, assieme alla comunità di Sant’Egidio, dopo aver sostenuto l’Ucraina, soprattutto per le vittime civili, si è impegnato per la pace; l’iniziativa è stata raccomandata da Macron ed è stata raccolta con favore da Putin, che perciò, nonostante i giudizi della nostra televisione, non sembra un amante o un approfittatore della guerra; viste le condizioni poste da Zelensky per la pace, facciamo gli auguri al papa.

Storicamente, gli zar erano stati ostili al papa, che voleva espandersi a Mosca e Costantinopoli, mentre gli zar si erano legati alla chiesa ortodossa di Costantinopoli; recentemente, ma prima della guerra in Ucraina, Cina e Russia avevano anche rifiutato di ricevere il papa per dei colloqui, speriamo che ora sia la volta buona. 

Dalla fine della seconda guerra mondale, Usa, Francia e Vaticano sono i controllori del governo italiano, la Francia l’ha fatto tramite Letta, arrivato in Italia dalla Francia, che ha ospitato e protetto anche terroristi italiani ricercati. Insomma, la Francia laica ha rapporti consolidati con il Vaticano, i papi hanno risieduto anche ad Avignone in Francia che, al tempo di Napoleone III, ha anche rimesso il papa sul suo trono a Roma.

In Francia, il Vaticano e la chiesa cattolica sono anche dei grandi investitori, questi investimenti sono fatti passare statisticamente per italiani. Letta si è detto contrario alla repubblica presidenziale, che esiste in Usa e in Francia,  oggi l’Italia è una falsa repubblica parlamentare o una repubblica semipresidenziale, infatti, Mattarella ha larghi poteri, mentre il parlamento non esercita quelli a esso spettanti.

Con il nuovo governo Meloni, il Viminale ha bloccato l’ingresso nei porti italiani di due navi Ong con emigranti, speriamo non ci siano reazioni negative da parte del papa, storicamente abituato a intervenire, con il benestare dei governi italiani, sulla politica italiana, mentre la monarchia inglese ha dichiarato di non voler interferire sul governo e sulla politica; Meloni ha rimbrottato solo politici francesi e Macron è abituato a insultare gli Italiani da lui definiti,  senza le proteste di Mattarella, “rivoltanti”.

Mentre altri paesi UE, con l’autorizzazione e l’aiuto economico della commissione europea, bloccano gli emigranti alle frontiere, sulla vicenda, il partito che fa affari con l’immigrazione clandestina indiscriminata, a protezione dei presunti profughi, naufraghi e morti annegati, invoca le leggi mare.

Per bloccare l’immigrazione, il governo italiano ha consegnato altre navi guardiacoste al governo libico di Tripoli; la situazione del paese è la seguente, l’Italia e ONU  fanno concessione al governo di Tripoli che è riconosciuto da essi, ma Tripoli  non controlla il paese, mentre quello di Tobruk lo controlla e vorrebbe fare affari con Italia, che però, poiché non è sovrana,  non può comprare gas e petrolio dalla Libia.

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Il caro bollette dell’energia domestica ha favorito i ricorsi ad Arera, che a fine 2022 arriveranno a 22.000, anche l’Antitrust ha ricevuto diverse segnalazioni, che denunciano le modifiche unilaterali dei contratti, vietati dal Decreto aiuti-bis; la procedura di conciliazione non può superare i 90 giorni e l’Arera ha già risolto il 30% delle contese. Gran parte delle controversie riguarda il settore elettrico, a seguire, ci sono il gas e l’acqua, migliaia di italiani hanno deciso il cambio della loro società fornitrice.

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La società farmaceutica Pfizer, che ha uno stabilimento produttivo a Catania, recentemente ha guadagnato molto con i vaccini anticovid, che sono risultati spesso cari e inefficaci; colà produce altri prodotti sanitari, comunque, ha nascosto al fisco italiano 1,2 miliardi di euro di profitti, il che non gli ha impedito di licenziare diversi operai, forse vuole spostare delle produzioni all’estero, dove costa meno il lavoro e dove si pagano meno tasse. D’altra parte i governi italiani hanno accettato i paradisi fiscali esteri, sorti soprattutto per risparmiare imposte.

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Meloni vuole alzare il tetto alle transazioni in contanti a 10.000 o 5.000 euro, un limite esiste in Italia dal 1991, ma è stato portato da Monti e da Conte a 1.000 euro; la Bce chiede di essere consultata in materia, perché la moneta bancaria, che è privata, prevede una commissione a danno dei poveri. Purtroppo la Bce doveva intervenire prima per un limite unico nell’UE, perché i paesi hanno tetti diversi e alcuni non li hanno, anche questa è una distorsione commerciale. 

Per Meloni non ci sono correlazioni tra il limite, l’economia sommersa e l’evasione fiscale, nell’UE, l’euro cartaceo è l’unica moneta a corso legale. In Italia l’imposta più evasa è l’Iva, per la BCE, con il tetto, gli unici pericoli sono il riciclaggio e il finanziamento al terrorismo, in realtà, sono da aggiungere evasione fiscale, attività criminali e corruzione politica.

La commissione vorrebbe un tetto a 10.000 euro,  non hanno tetto Germania, Olanda e Austria, che così favoriscono riciclaggio e importazione di capitali, mentre Francia, Spagna e Italia hanno un tetto di 1.000; penso che Meloni, con tutti i temi  da affrontare da parte del governo, abbia sbagliato a fare questa proposta.

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

  

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 24 ottobre 2022)

EUROPA

Diverse società progettano di produrre l’idrogeno, che rappresenta un’energia alternativa, per produrre elettricità, l’energia dell’idrogeno non rilascia gas serra, ma solo vapore acqueo; l’idrogeno derivato da gas metano è inquinante, l’idrogeno verde non inquina perché produce elettricità da elettrolisi, con impianti eolici e solari, l’idrogeno derivato da centrali nucleari,  non inquina.

Solo le energie rinnovabili e il nucleare non rilasciano emissioni, l’idrogeno verde richiede impianti eolici e solari che, a causa del clima stagionale variabile o della notte, non sono sempre in funzione, invece l’idrogeno nucleare, diversamente da quello verde, è prodotto utilizzando elettricità prodotta in maniera continua. La migliore energia alternativa é l’idrogeno non inquinante, fra l’altro, nell’universo l’idrogeno è l’elemento più abbondante.

Il nucleare può fornire elettricità e idrogeno, che è infiammabile ma leggero, le relative perdite sono rilevabili da sensori, inoltre, si disperde velocemente verso l’alto; l’idrogeno è inodore ed è difficile da rilevare ma, per rilevarne la dispersione, come si fa con il gas metano, può essere addizionato con sostanze odorose. L’idrogeno liquido è compresso e reso freddo in contenitori e serbatoi perciò, con il contatto, può portare al congelamento delle mani. Riguardo ai costi di produzione, il prezzo dell’idrogeno nucleare è competitivo con il prezzo del gas metano, divenuto caro con l’acquiescenza dei governi occidentali e con la speculazione privata.

L’UE pensa di produrre idrogeno verde in Africa, dove c’è abbondanza di sole, ma scarsità di acqua, in Europa meno dell’1% dell’idrogeno è verde, per lo più, si produce con combustibili fossili; naturalmente, il costo di produzione è normalmente superiore a quelli del gas. Per ottenere idrogeno liquido occorre il triplo dell’elettricità occorrente per liquefare il gas, però il processo può passare all’ammoniaca, da convertire poi in idrogeno.

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Grazie alle armi occidentali, la guerra russo ucraina potrebbe sfociare in un compromesso con la pace, Putin non è riuscito a prendere Kiev e l’Ucraina può solo mantenere una situazione di stallo militare che duri anni; gli americani non si aspettavano la resistenza ucraina, comunque, la coesistenza pacifica tra russi e ucraini sembra sia difficile.

L’UE non può avere un ruolo in questa guerra perché è divisa, Polonia, Finlandia e paesi baltici vorrebbero cancellare la Russia dalle carte geografiche, ma Italia, Germania e Francia non sono d’accordo, d’altra parte, gli apparati nucleari americano, britannico e francese sono pronti alle ritorsioni contro attacchi nucleari russi. Comunque, l’occidente, per sostenere l’Ucraina, non potrà ancora spendere altri miliardi.

Gli Usa non possono inimicarsi l’Europa occidentale e i più importanti  membri della Nato, oggi il migliore alleato di Putin è l’opinione pubblica occidentale stanca di questa guerra, come della politica contro la pandemia; anche questo stato d’animo non è stato raccolto dall’informazione e Putin  spera in un cedimento del fronte occidentale. In Usa Biden è impegnato di più contro l’inflazione, considera la Cina il vero nemico, mentre considera la Russia una potenza regionale da staccare dalla Cina, ma alcuni stati dell’UE vorrebbero disgregarla.

Poi c’è il rischio di una guerra tra la Cina e Taiwan, con l’intervento americano. La guerra giusta è uno slogan propagandistico, non solo la Russia, ma anche gli Usa, in Libia, Serbia, Irak e Afganistan hanno bombardato civili e creato tanti profughi, anche la guerra di secessione americana fu fatta contro gli stati confederati del sud che volevano l’indipendenza.

Da considerare anche che l’Ucraina è un giovane stato plurietnico, come ne esistono tanti, non solo in Europa, eppure vuole imporre la lingua ucraina a tutti i residenti difendendo i suoi confini esterni, inoltre, incarcera i dissidenti filorussi. In Galizia ci sono polacchi, la Galizia occidentale, con Cracovia è in Polonia, poi in Ucraina esistono anche minoranze ungheresi, russe a sud-est ed ebree.

Pare che la Finlandia, come è stato fatto da altri paesi, per impedire l’immigrazione russa, voglia costruire un muro di confine, le emigrazioni di popoli, care al papa, hanno contraddistinto la storia dell’Europa, favorendo il tracollo di civiltà; infatti, la Galizia esiste anche in Spagna e l’Istria esiste in Italia e in Moldavia. Popoli migranti s’insidiarono ai margini di altri paesi, conservando costumi e il nome della loro antica patria e poi pretesero autonomia, indipendenza e supremazia.

L’integrazione con altre popolazioni è stata preceduta dalla paura e dalle guerre intestine, con esiti alterni a favore di autoctoni o immigratiti. L’immigrazione di massa fu sofferta da tutte le grandi civiltà, cioè da indiani, persiani, cinesi, greci, romani e da tutti gli altri popoli di tutte le razze; ai tempi di Giosuè, in Israele l’immigrazione ebraica fece delle stragi. I romani affermavano che gli uomini sono come i lupi, infatti, i lupi attaccano lupi di altri clan arrivati nel loro territorio.

In Grecia i vittoriosi achei furono sopraffatti dai dori immigrati e a Sparta divennero i loro schiavi iloti.  Il risultato di queste immigrazioni è stato l’ibrido dell’uomo moderno, lo sostiene anche la genetica. Invece di fare del pietismo a favore degli immigranti, bisognerebbe attuare, quando ce n’è bisogno, la programmazione dell’immigrazione, altrimenti bisogna abolire i confini degli stati, le acque territoriali e lo spazio aereo degli stati.

L’UE esercita un controllo sull’immigrazione da paesi esteri, finanziando muri e controlli vigilati delle frontiere interne, fino al respingimento degli immigrati; tuttavia, con l’Italia non agisce così, non per discriminarla ma perché governo italiano e Vaticano vogliono questi immigrati marittimi e li mandano anche a prendere, infatti, la Meloni non ha confermato Salvini al Viminale.

Non dipende solo dalla denatalità, in Italia c’è ancora crisi e disoccupazione, non si ha nemmeno preoccupazione a far entrare delinquenti; per non discriminare, i governi italiani non vogliono distinguere tra lavoratori, profughi e delinquenti, perciò li prende tutti.

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L’UE s’è impegnata a rimborsare agli stati membri le armi da essi inviate all’Ucraina, lo farà attraverso un fondo creato per la pace e non per le operazioni militari; inizialmente con uno stanziamento di 500 milioni di euro, con rimborso della spesa per l’85%, poi portati a 1,5 miliardi, rimborsati al 45%, quindi portati a 2,5 miliardi.

Il paese più esposto è la Polonia, però nessuno stato membro ha ancora ricevuto un euro e la Polonia, che afferma di aver fatto donazioni per due miliardi, è accusata di voler sottrarre risorse agli altri stati membri. Perciò, viste le richieste di rimborso, questo fondo per la pace sembra ancora troppo piccolo, però la Slovacchia, animata da maggiore spirito antirusso, si dice disposta a raddoppiare il suo contributo; tirate le somme, anche in questo caso, Bruxelles è accusata d’inadeguatezza, pensavamo che queste cose accadessero solo in Italia. (Per le notizie, fonte: startmag.it).

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All’ultimo consiglio europeo di Bruxelles, Draghi ha sostenuto che, il mancato contenimento dei prezzi di gas ed elettricità sta provocando la recessione economica europea; si è deciso sulla condivisione delle forniture ma si è rimandato il tema dei prezzi, rifiutando tetto dei prezzi e modello spagnolo, Draghi ha affermato che i prezzi caleranno solo con la recessione, lamenta che si è frammentato il mercato europeo e rotta l’unità europea.

Ha concluso affermando che l’Italia può andare avanti anche da sola e per la sua strada, diventando in breve tempo indipendente sia dal gas russo sia da quello dell’Europa del Nord. Ha detto che chi fa salire il prezzo del gas, si oppone anche al tetto sul prezzo del gas, il riferimento è a Germania, Olanda, Danimarca, Austria e Svezia.

Bisognava raggiungere tre obiettivi, abbassare i prezzi, garantire l’approvvigionamento e ridurre temporaneamente la domanda, stabilendo un prezzo dinamico temporaneo, ma i dettagli di          questo intervento devono essere ancore definiti e manca una decisione sul prezzo massimo. Italia, Francia e Spagna sono favorevoli al tetto, Germania, Austria e Olanda si oppongono; comunque, si è appoggiata la proposta della commissione su un tetto al prezzo del gas liquefatto e sull’acquisto collettivo volontario del gas, però le relative leggi regolatrici dovranno essere negoziate nelle prossime settimane e non è stata fissata una data per la fine dei negoziati.

La commissione ha proposto un price cap dinamico che rifletta l’andamento del mercato asiatico che ha prezzi inferiori all’Europa; Austria e Olanda ospitano due hub del gas, il che spiega la loro posizione, favorevoli al cap sono quindici paesi e forse si troverà un accordo sugli acquisti congiunti di gas. (Fonte: open.online – Imolaoggi.it – Adnkronos – startmag.it).

ITALIA

In Europa gli italiani sono passati dall’essere, in maggioranza, i più europeisti ai più euroscettici perciò, visto che, con la collaborazione dei suoi governi, l’Italia è un paese telediretto dall’estero, l’UE, temendo l’uscita dell’Italia dall’Unione, ha imposto agli italiani, come se non fossero sovrani, governi europeisti; naturalmente, senza tener conto dei loro programmi di governo, anche contro la pandemia, mortificando gli italiani che volevano vere riforme, spesso promesse ma mai attuale.

L’Italia e gli italiani sono senza sovranità perché i suoi governi l’hanno ipotecata a favore di Usa, Gran Bretagna, Vaticano, Francia e Germania; non è questione solo di dominio e di sete di sfruttamento, Francia e Germania si comportano così anche perché si sentono fortemente attratte dall’Italia.

Meloni si è recentemente spostata, da sovranista a atlantista ed europeista, ha santificato la partecipazione dell’Italia alla guerra dell’Ucraina contro la Russia, sponsorizzata dagli Usa, senza tener conto, come capita ai paesi servi dello straniero, delle ragioni russe e di tutti i rischi che ciò comporta per l’Italia.

La politica atlantista ed europeista, anche degli ex comunisti ora catto-liberisti in carriera, stringendosi a Mattarella, Draghi e Letta, per non perdere i suoi privilegi economici, ha continuamente recitato la parte dei fedeli alleati dell’occidente. Però alcuni politici italiani hanno sostenuto che la guerra in Ucraina è stata voluta dagli Usa, ai quali si sono accodati governi e informazione Italiani.

I nostri alleati hanno preteso che l’Italia fosse garante a favore delle pretese ucraine e il nostro governo ha accettato esponendo l’Italia a un rischio enorme; Berlusconi ha privatamente riferito sulle ragioni della guerra secondo Putin, suscitando le reazioni negative degli americanisti, mentre alcune autorità vaticane criticano la politica dell’UE e la guerra in Ucraina che sacrifica i civili ucraini.

Questi fatti potrebbero spingere la Russia ad aver pietà dell’Italia, verso la quale aveva della simpatia, risparmiandole l’olocausto nucleare, anche se, mai come in questo momento, il governo italiano è stato così appiattito sulla politica estera americana. Intanto, tutti i giorni, sul Veneto, con nessuna notizia televisiva, ci sono continui sorvoli di aerei militari, a quote anche basse, perciò rumorosi e inquinanti, che forse fanno pattugliamento aereo.

Ma sembra che abbiano anche trasportato ad Aviano, con gli F35, altri ordigni nucleari a basso potenziale, naturalmente, con la passività del governo italiano; intanto la Nato fa esercitazioni soprattutto in Italia, particolarmente in Sardegna, perché il governo italiano ha dato sempre la sua massima disponibilità, anche se i sardi, senza sovranità, protestano.

Riguardo la propaganda della televisione, megafono del governo, anche in occidente esistono mezze dittature o false democrazie; Putin era disposto a preservare la pace con l’occidente, avrebbe voluto integrare la Russia con l’Europa occidentale, ma gli Usa e i governi fantocci occidentali, prima le hanno tolto territori e poi, per smembrarla, gli hanno fatto la guerra, anche se per procura a mezzo di Zelensky. Con quello che hanno sciorinato politica e  informazione, filoamericane per interesse (i cani non muovono la coda per niente), si dovrebbe chiedere scusa a Putin.

L’autodeterminazione dei popoli andrebbe sempre difesa, ma si fa solo a favore di minoranze o stati simpatici ad altri stati, purtroppo gli stati sono incapaci di seguire la strada di una vera legalità e della giustizia, costituzione e trattati internazionali non sono rispettati; adesso io suggerirei a Putin, per togliere pretesti per la guerra di Biden, di ritirarsi da tutta l’Ucraina e dalla Crimea.

Poiché la Russia ha tanta terra e poca popolazione (ha 10 abitanti per chilometro quadrato, invece l’Italia ne ha 200), per ritrovare la pace garantita da un trattato, con la mediazione dell’ONU e l’approvazione e l’impegno dell’occidentale, dovrebbe ospitare le minoranze che intendono immigrare in Russia, preservando, con le garanzie dell’UE, i diritti di quelli che desiderano rimanere, perché in Ucraina ci sono stati anche matrimoni misti tra ucraini e russi.

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In Italia sta crollando il prezzo del gas e le riserve di gas metano stoccate sono piene al 90%, il che consentirà di superare l’inverno; l’Italia è anche piena di riserve non sfruttate di metano, in un po’ di tempo, anche se gli ecologisti remano contro, può aumentarne la produzione interna e già oggi esporta gas nei paesi dove i prezzi sono più alti. Il 25/9/2022, dei 25 milioni di metri cubi di gas arrivati dal Tarvisio, 18 sono stati riesportati.

Perciò anche le società energetiche italiane, con la connivenza politica, partecipano a questa speculazione, favorita dalla cattiva informazione. Il metano russo è stato sostituto con quello di Usa, Algeria, Azerbaijan e Norvegia che specula anch’essa sui prezzi; perciò, senza alchimie, con governi responsabili in Italia e nell’UE, ora sarebbe possibile abbassare i prezzi interni del gas, per imprese e famiglie.

Purtroppo il governo europeista italiano, diversamente da quello spagnolo, non ha iniziative al riguardo, cioè generalmente segue le mosse di Germania, Francia e Usa, perciò dobbiamo attendere i comodi di Olanda e Germania, contrarie, a vantaggio degli speculatori, a un tetto al prezzo del gas. Per l’Arera, in Italia, dal mese prossimo il prezzo del gas scenderà e le revisioni di prezzo diverranno mensili.

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Il giornale dei vescovi, Avvenire, scrive che in Italia il servizio di elettricità e gas ha natura di servizio pubblico, infatti, la sua interruzione costituisce anche reato, perciò il loro prezzo deve essere contenuto e l’energia deve essere accessibile, norme costituzionali garantiscono questi diritti. Su questa base sono nate Eni ed Enel, che hanno favorito la costruzione delle reti elettriche e dei metanodotti e l’elettrificazione dei centri abitati minori.

Il miracolo economico italiano è stato possibile grazie alla disponibilità di energia a prezzi accessibili, è avvenuto anche negli altrui paesi europei; poi è comparsa l’Unione Europea, portatrice di una logica di mercato e avente l’obiettivo di creare un unico mercato dell’energia e del gas. Quindi, le grandi imprese nazionali dell’energia sono state privatizzate e il mercato italiano è stato diviso tra produzione ed erogazione, in mano a tante società.

L’Italia è stata la più zelante, perché la più europeista, in quest’operazione, ha anche favorito l’ingresso in Italia dell’azienda pubblica francese EDF. L’Arera che dovrebbe garantire prezzi accessibili, non riesce a farlo, così il prezzo si forma in maniera fantasiosa e gli extraprofitti esentasse sono frutto di speculazione. L’UE non ha raggiunto l’obiettivo di unificare i sistemi energetici nazionali, anche perché è partita dall’idea che il mercato è in grado di garantire automaticamente questi servizi.

L’Europa ha privato gli stati della possibilità di soddisfare alcuni diritti e ha posto un termine ai prezzi amministrati, non ha creato il mercato unico e non ha trasferito all’UE i poteri tolti agli stati, inoltre, non ha affrontato altri problemi strutturali comuni. Le energie rinnovabili richiedono del tempo, pertanto, ora occorrerebbe tornare a un mix tra mercato e intervento pubblico, con prezzi amministrati e prezzi liberi ma controllati.

Com’è stato fatto in Spagna, occorre separare il prezzo del gas da quello dell’elettricità, tenendo conto dei costi di produzione e difendendo le ultime imprese pubbliche. Occorre rafforzare le strutture dell’Unione Europea, creando una rete energetica unica europea e un acquirente unico che possa gestire, da posizioni di forza, gli acquisti, anche al dilà del price cap europeo. (Fonte: Avvenire.it).

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 17 ottobre 2022)

ITALIA

In televisione, alcuni economisti di corte affermano che la Germania ha bisogno del gas russo, non ricordano che l’Italia ebbe per prima l'accesso al gas russo, tramite gasdotto; con la fine di Mattei, gli fecero fare un passo indietro, poi la Francia bombardò la Libia e così privò l’Italia anche del gas e del petrolio libico.

I governi servili italiani, atlantisti ed europeisti, dopo la seconda guerra avevano centrali nucleari, come Francia e Germania, fatti chiudere con un referendum, verosimilmente orchestrato dallo straniero, perché l’Italia aveva perso la guerra e con la centrali si ottiene plutonio per fabbricare le armi nucleari. Le bombe atomiche le hanno poi installate in Italia gli americani, che le controllano senza il controllo del governo italiano.

Alla vigilia dell’uscita del governo Draghi, questo ha criticato la presidente della commissione europea perché, con i suoi ritardi sull’energia, sta procurando, anche a causa delle armi consegnate dall’Italia a Zelensky, la sua recessione economica. In realtà anche Draghi ha ritardato aiuti a imprese e famiglie in attesa, come fanno i poveri usurati, dei prestiti europei, intanto nell’UE dominano interessi contrastanti tra paesi aderenti.

Anche se i governi italiani, a causa delle beghe politiche, sono sempre in ritardo e se ne attribuisce la colpa solo alla burocrazia, scelta dalla politica, e che segue le norme poste dal legislatore; l’Italia non ha utilizzato tutti i fondi europei a sua disposizione, è contribuente netto e Draghi invoca prestiti europei, come se ora l’Italia fosse fallita e avesse perso l’accesso al mercato; infatti, la BCE non ha rinnovato totalmente i BTP italiani in scadenza, per 8,3 miliardi di euro e ne hanno approfittato Francia e Olanda.

Intanto il rendimento dei BTP hanno toccato il 4,7%, perciò i titoli in mano alla Banca d’Italia, che è una filiale della BCE, a fine giugno sono scesi da 730 a 673 miliardi e sono diminuite le disponibilità liquide del Tesoro scese, al 30 settembre, da 78 a 46 miliardi di euro. La Germania, a danno dell’Italia e a favore dell’Olanda, rifiuta il tetto al prezzo del gas e rifiuta di tassare i super profitti delle imprese energetiche (mentre l’Italia ha tassato il loro fatturato, con tanti ricorsi), inoltre vuole reintrodurre l’austerità di bilancio.

In Italia, a fine ottobre, scadrà lo sconto sulle accise dei carburanti, la commissione europea, dominata dalla Germania, ha fissato un tetto al prezzo dell’elettricità solo per chi la produce da fonti diverse dal gas. Però Austria e Lussemburgo sono ricorse contro la commissione europea per l’inserimento da parte sua di gas e nucleare  tra le fonti energetiche sostenibili.

Il ministro dell’economia francese, Bruno Le Maire, ha criticato gli Usa  perché, speculando, forniscono all’UE gas liquefatto a un prezzo quadruplo rispetto a quello fissato per gli industriali americani; il ministro dell’economia tedesco si è associato, invece il governo Draghi, che è in prorogatio, tace perché è atlantista.  Gli Usa hanno emanato una legge che concede ai cittadini un credito d’imposta di 7.500 dollari per l’acquisto di auto elettriche, fatte con componenti e minerali prodotti in Usa, Canada e Messico, questa legge, dopo le sanzioni, colpisce Cina, Europa e libero commercio.

A parte gli allarmismi dell’informazione, nel mondo non c’è penuria di gas, alcuni fornitori hanno solo perso clienti, ma li hanno rimpiazzati con altri, i prezzi del gas non sono di mercato, ma sono speculativi, cioè sono fissati da venditori, vale a dire da Norvegia, Olanda, Russia e Usa. Intanto l’Opec vuole ridurre la produzione del petrolio, perché la sua superproduzione ne abbassa i prezzi, ma alcuni paesi aderenti al cartello non sono d’accordo.

Nell’UE, il paese che paga l’elettricità più cara è l’Italia, quella che la paga meno cara è la Spagna, che le applica un tetto nazionale, bisognerebbe sganciare l’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili da quella prodotta con il gas; l’Italia produce la metà dell’energia elettrica con il gas e perciò, si dice, ha dovuto subire il prezzo spot di Amsterdam.

Il governo italiano, che ha operato male contro il caro energia, ha stanziato 60 miliardi di euro contro il caro energia, nel 2019 l’Italia pagava 15 euro più della Germania, per megawattore, ora la differenza è di 77 euro; anche la Francia la paga meno di noi, ora in Francia, che soffre di cara e poca benzina,   l’incremento del prezzo di luce e gas non può superare il 4%. Italia, Francia, Spagna e Portogallo hanno cercato di calmierare i prezzi con i soldi dello stato, ora la Germania lo vuole fare con 200 miliardi di euro, più 60 già spesi.

Poiché coi prezzi dell’energia nell’Unione ne scaturisce una concorrenza sleale per le imprese, oltre alle differenze d’imposte, salari e interessi, il presidente di confindustria, Bonomi, a vantaggio dei cittadini e della speculazione, ha chiesto 45 miliardi di euro, a carico del bilancio statale, a favore delle imprese e delle famiglie, che serviranno a calmierare i prezzi dell’energia, naturalmente, a spese del debito pubblico.

Il direttore generale della Banca d’Italia, Francesco Signorini, ha affermato che le bollette care dell’energia, come fosse un programma, facilitano il passaggio alla transizione climatica, che però tanti stati, visto il momento, vogliono rinviare. Coerentemente con questa finalità, il 3/10/2022 la Lombardia ha vietato la circolazione alle auto più inquinanti euro 4 ed euro 5.

I servizi segreti tedeschi sono accusati di doppio gioco verso la Russia, perciò gli Usa hanno tenuto sotto controllo migliaia di utenze tedesche, compresa quella della Merkel, che era stata cittadina della DDR; questo clima ambiguo favorì l’importazione di gas dalla Russia in Germania, malvisto dagli Usa. Comunque, con la penuria di gas, la Germania produce energia elettrica ancora con la lignite, un carbone di seconda qualità, che è più inquinante. Nell’UE, la Germania guida la corsa degli interessi nazionali, ma i governi italiani non lo possono fare perché sono europeisti.

A proposito di solidarietà ed eguaglianza europea, soprattutto tra lavoratori della stessa azienda, i dipendenti francesi della Stellantis riceveranno un incentivo extra di 1.400 euro, quelli italiani non si sa; Mattarella, Draghi e Letta non hanno niente da obiettare perché sono europeisti. Quando la crisi falcerà le aziende francesi, che hanno assorbito aziende italiane, soprattutto bancarie, la Francia chiuderà solo quelle italiane; in Italia Stellantis ha 68.000 dipendenti, per il rinnovo del contratto, i dipendenti, dal punto di vista economico, hanno chiesto il recupero dall’inflazione e l’aumento delle indennità.

In Italia stanno per arrivare le cartelle esattoriali d’imposte arretrate, poi c’è l’allarme sfratti per gli inquilini morosi, in precedenza rinviati, una bella gatta da pelare per il governo impegnato a inviare gratuitamente costose armi al governo ucraino. Per inciso, per inoculare il vaccino anticovid, in Italia sono stati manipolati documenti ufficiali di Ema e FDA, che attestano il carattere sperimentale del vaccino, provano l’incostituzionalità dell’obbligo vaccinale e la violazione dell’habeas corpus.

La Meloni ha affermato che non è sua intenzione modificare la legge 194 sull’aborto, in realtà, qualche cosa sarebbe da modificare, ad esempio, se marito e moglie sono uguali avanti alla legge, perché sull’aborto decide solo la moglie? Se la natalità continua a decrescere, un giorno la legge sull’aborto sarà definita legge eccezionale relativa al periodo in cui c’era molta natalità, correlata alla povertà, perciò l’aborto sarà definito un reato, mentre ora è solo tollerato.  I medici non possono essere obiettori di coscienza se fanno un servizio pubblico, purtroppo però, accade che, per diventare aiuto primario, un medico è disposto a dichiararsi obiettore.

Fino a che il PD è stato al governo, le bollette per l’energia delle famiglie sono state accettate dalla piazza, mentre il sindacato, invece di chiedere riforme, praticamente, ha sempre appoggiato i governi con il PD. Con il nuovo governo, anche in Italia sono iniziate le manifestazioni di piazza per la pace. La Meloni non deve corteggiare Mattarella e deve prendere le distanze da Berlusconi che è pronto a ricattarla, inoltre, deve fare uscire l’Italia dalla guerra, sospendendo l’invio in Ucraina di denaro, uomini e armi italiane.

Spesso si rimane perplessi sulle statistiche ufficiali, è accaduto con le morti e i contagiati da pandemia Covid, io ritengo che le statistiche false siano la forma più moderna di propaganda; anche se si afferma che la matematica non è un’opinione e la statistica usa i numeri, questa, usata ad arte, cioè con i numeri statistici giusti, può fornire interpretazioni differenti.

Ora il FMI afferma che nel 2023 la decrescita del Pil italiano sarà dello 0,2%, il che può favorire la speculazione internazionale sull’Italia, giocata spesso  sulla crisi economica italiana; anche l’UE ha fatto preventivi sui deficit del bilancio nazionali, precisi al millesimo ma sempre smentiti a consuntivo. Viste le accertate imprecisioni, sarebbe meglio usare cifre tonde arrotondate all’unità, con la chiusura “all’incirca”.

I prezzi di borsa variano continuamente più per opera delle banche che del mercato, cioè della domanda e dell’offerta, in genere il mercato delle merci non ha queste frequenti e giornaliere variazioni; influenzandone le variazioni, le banche guadagnano comprando i titoli a basso prezzo e vendendoli ad alto prezzo, mentre i privati, anche se si dice che i compratori sono automaticamente rialzisti e i venditori ribassisti, non sono in grado di prevedere o influenzare queste oscillazioni.

Come accade nel mercato delle merci, un’azione non dovrebbe oscillare da un giorno all’altro, il suo prezzo dovrebbe essere relativamente stabile, almeno per una settimana. Un giorno la televisione, che inventa le motivazioni che hanno determinato le variazioni, dice che la borsa italiana è salita perché l’economia ha avuto risultati positivi; il giorno dopo dice che la stessa borsa è caduta perché gli Usa hanno avuto una caduta nella produzione; è come se si dicesse che un giorno una persona sta bene per aver mangiato un pasto adeguato e il giorno successivo che sta male perché un suo corrispondente ha fatto un pasto indigesto.

EUROPA

Con la crisi mondiale, in GB, dopo la Brexit, la disoccupazione è al 3,5%, l’inflazione è al 10% e il Pil è in decrescita. Per quanto riguarda l’inflazione, che colpisce anche il resto dell’UE, è associata, oltre che alle crisi economiche, alla guerra e al deficit di bilancio, ma anche allo sviluppo economico che, con l’aumento dell’occupazione e dei salari, fa salire la domanda e quindi i prezzi.

L’inflazione ha anche un effetto redistributivo dei redditi e dei risparmi, infatti, rappresenta uno sconto sui debiti delle persone e degli stati, trasferendo risorse dai ricchi creditori ai poveri debitori. Come dire che, non sempre, è il male peggiore, i salari si difendono da essa con la loro indicizzazione, le imprese lo fanno, per le loro merci, con i loro prezzi aggiornati di listino; invece i governi italiani, con una piccola riforma fiscale, vogliono attenuarla solo con degli sconti fiscali, cioè riconoscendo meno ai lavoratori e togliendo loro potere d’acquisto.

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Erdogan fa il mediatore tra Russia e Ucraina, sostiene la partecipazione turca alla Nato, ha fornito droni all’Ucraina e non ha applicato le sanzioni alla Russia; ha fatto siglare un accordo, tra russi e ucraini, per lo sbocco dei porti del Mar Nero e per lo scambio di prigionieri di guerra, però vuole anche contenere l’espansione russa nel Mar Nero e nel Mediterraneo.

Russia e Ucraina sono ai primi posti per la presenza di turisti in Turchia e tra Russia e Turchia esistono importanti accordi commerciali, la Russia fornisce il 44% del gas importato nel paese e ha aiutato la Turchia ad avviare la costruzione della prima centrale nucleare, con la quale si produce anche plutonio, utile a costruire le bombe nucleari. La Turchia mira al controllo della Siria settentrionale, a discapito dei curdi alleati degli Usa e nemici dell’Isis, e vuole rimpatriare un milione di profughi siriani, d’accordo con l’Iran che è vicino a Mosca.

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Il cancelliere tedesco Scholz ha proposto di chiudere lo spazio aereo dell’Ucraina e uno scudo antimissile europeo a guida tedesca, che dovrebbe coprire anche l’Italia, la Germania ha anche fornito all’Ucraina sistemi antiaerei e antimissili. Per il momento, la proposta dello scudo è stata accolta solo da 14 stati dell’UE su 27, soprattutto orientali, mancano Polonia, Olanda, Francia, Italia e Spagna, invece è inclusa l’Inghilterra.

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Un palestinese Lgbt di 25 anni, Ahmad Hacham, fuggito da Hebrom, era rifugiato in una casa rifugio di Israele che ospitava ragazzi del genere, (in tutto, in Israele sono rifugiati 90 giovani palestinesi Lgbt); in attesa del permesso per emigrare in Canada, questo ragazzo doveva iniziare un lavoro a Tel Aviv, purtroppo è stato rapito dai palestinesi, torturato, ucciso e decapitato.

Questa notizia non ha avuto spazio sui giornali europei, né ha raccolto proteste da parte di associazioni per la difesa dei diritti o richieste d’assicurare alla giustizia i responsabili, come condanne della corte internazionale sui diritti umani e dell’assemblea dell’ONU; ha taciuto anche il mondo arcobaleno o Lgbt italiano, schierato contro Israele, che ospita queste persone ed è l’unico stato del Medio Oriente che organizza Gay Pride a Tel Aviv e a Gerusalemme. (Fonte: nicolaporro.it).

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario.it;    viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 10 ottobre 2022)

ITALIA

Re Carlo III d’Inghilterra ha dichiarato di non voler interferire sulle scelte della politica, invece Mattarella, contrario ai sovranisti e favorevole incondizionatamente all’UE, l’ha fatto, anche se la costituzione italiana garantisce l’indipendenza agli organi dello stato, ai partiti e ai politici. Il governo italiano agisce così perché ha capito che la democrazia è uno scherzo, il governo deve solo tranquillizzare i poteri e garantire lo status economico dei politici.

I governi italiani seguono pedissequamente le direttive degli stati esteri che controllano l’Italia, lo fanno come se i suoi membri, controllati da agenti esteri infiltrati che segnalano ai loro mandanti gli scandali interni utili a ricattare, avessero subito un lavaggio del cervello o fossero ricattati o comprati. Tanti stati sono in queste condizioni e gli Usa hanno riconosciuto che, senza tangenti, chiamati anche compensi di mediazione, le armi all’estero non si vendono.

Alla vigilia della prima guerra mondiale, in Italia arrivò un fiume di denaro, destinato a politici e giornali, inviato da Francia e Germania, per convincere gli italiani a entrare in guerra a fianco della Francia o della Germania; la Francia, ufficialmente laica, ha sempre interferito nella politica italiana, ospitando terroristi italiani e andando in soccorso del papa estromesso nel 1859 dalla repubblica romana.

L’Italia, priva di governi sovrani, è in parte ancora feudale, perché ha le corporazioni, il pedaggio autostradale e il Vaticano, inoltre, con le sanzioni ha dato una mazzata anche al liberismo e alla globalizzazione, non è una democrazia genuina, ma predica la democrazia.

I prezzi di mercato, che scaturiscono, in regime di concorrenza, tra la domanda e l’offerta, per le materie prime, erano un caposaldo del liberismo ma non esistono più; l’Urss, per cittadini e stranieri, generalmente non praticava prezzi di mercato, ma affermava che il prezzo lo decideva l’offerta, cioè il venditore, cioè lo stato.

Caduto il comunismo, per le materie prime anche la Russia si attenne ai prezzi di mercato, ma in occidente i grandi monopoli hanno ritenuto di dover copiare all’URSS, cercando d’imporre, per massimizzare speculativamente i profitti, i loro prezzi al pubblico, trascurando, per quanto possibile, anche i costi di produzione. Però le materie prime resistevano e il mercato imponeva i suoi prezzi; con la pandemia e la guerra in Ucraina, che avevano come sponsor gli Usa, come macellaio Zelensky e complici i governi italiani, il prezzo di mercato del gas cessò d'esistere.

La “frugale” Olanda, paradiso fiscale, ha cercato d’imporre i prezzi speculativi dell’offerta di gas, che peraltro erano continuamente oscillanti e non relativamente stabili come in passato; guarda caso, proprio in Olanda, che è un grande produttore di gas, era stata inventata l’asta al ribasso, con cui il venditore fissava il prezzo massimo e, per collocare tutto il prodotto, lo riduceva progressivamente tra diversi acquirenti.

Ciò valeva per tante materie prime, minerali e alimentari e per oggetti d’arte, in quest’ultimo caso però, l’acquirente era quello che aveva offerto il prezzo più basso, perché gli altri prezzi d’asta maggiori, fissati dal banditore, erano andati deserti; nel resto del continente europeo, come avviene oggi, le aste erano invece al rialzo. Nel settore agricolo, forse a causa degli incentivi ricevuti, la Lega segnala che l’UE vieta l’immissione nella rete elettrica dell’energia da fotovoltaico non utilizzata, che però, in questa situazione di carenza energetica, sarebbe da incentivare.

Crescono le divisioni politiche a destra, lo scostamento di bilancio,  con storno da altri impieghi, significa anche, invece di combattere la speculazione, far pagare allo stato l‘aumento del prezzo del gas. Salvini vuole ritornare al ministero dell’interno, ma l’europeista Berlusconi, non è d’accordo, Salvini vuole anche introdurre l’autonomia regionale, legislativa e fiscale, è una vecchia ma giusta rivendicazione della lega.

Meloni, definitivamente atlantista, si è detta contraria anche alla via della seta cinese, che valorizzava molto l’Italia e il porto di Trieste. Meloni vuole una riforma costituzionale presidenziale, ma le repubbliche presidenziali sono tante come le democrazie, fra l’altro, il presidente della repubblica italiana ha ampli poteri e qualche volta va oltre i suoi poteri, ma non è eletto dal popolo; forse l’Italia è, di fatto, una repubblica semipresidenziale, ma ufficialmente e falsamente è dichiarata repubblica parlamentare.

Meloni, sostenuta da Mattarella e Draghi, ha criticato le interferenze francesi verso l’Italia. Il presidente della repubblica dovrebbe essere anche capo del governo dovrebbe essere eletto dal popolo e dovrebbe restituire al parlamento alcuni poteri come, ad esempio, la promulgazione delle leggi e il potere di veto legislativo e di rinvio al parlamento delle leggi; il parlamento dovrebbe avere una sola camera, con l’abolizione del senato.

Meloni ha accusato il governo Draghi di ritardi nell’applicazione del PNRR, perché, al suo secondo anno di vita, la spesa effettiva è pari al 50% delle previsioni. Meloni afferma anche che sono mancate le decisioni per frenare l’aumento dei prezzi di gas ed elettricità e che non si è ottenuto dall’UE un tetto al prezzo del gas; perciò pare che l’unica strada lasciata al nuovo governo è il sostegno economico a imprese e famiglie, che la Meloni non voleva.

Sembra che Draghi abbia lasciato la patata bollente al nuovo governo, nonostante il patto del Quirinale, la Francia ha operato un taglio alle forniture elettriche all’Italia e al BCE ha rallentato l’acquisto di titoli pubblici italiani e perciò il nuovo governo italiano potrebbe trovarsi al corto di risorse, il che potrebbe anche portare al default.  

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Dalle rivelazioni di Snowden e Assange sugli Usa e la CIA, si capisce che la “democrazia” è una farsa e uno scherzo, sembra che la CIA abbia infiltrato la stampa e la televisione di tanti paesi, con la scopo di fare propaganda alla politica americana, favorendo la penetrazione degli Usa. Probabilmente lo fa servendosi di favori, ricatti e di denaro e inserendo suoi uomini ai vertici di giornali e televisioni; per i giornali, in Italia è sufficiente avere dalla propria parte i direttori che, per la legge, sono responsabili e perciò impongono la loro linea ai giornali. I sevizi spionistici affermano che oggi le spie  e l’informazione partigiana si acquistano solo con il denaro

In Italia i politici del governo e del parlamento, grazie al megafono della televisione che è filogovernativa, si dividono in filoamericani ed europeisti, i primi si dividono in filo repubblicani e filo democratici; gli europeisti si dividono in filotedeschi, filofrancesi e filoinglesi; i filorussi sono pochi e sono chiamati putiniani, gli italianisti sono pochi, si nascondono e sono chiamati spregiativamente sovranisti.

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In Italia sono presenti vari gruppi economici francesi, tra essi Credit Agricole, che partecipa a Banco Bpm, secondo alcuni, l’Italia dovrebbe  avere assolutamente in controllo di due banche nazionali, ma la finanza francese continua l’assalto a banche e assicurazioni italiane, l’ha fatto con Creval, con il Credito Valtellinese, con Pioneer e con Anima.

Tim è controllata dai francesi di Vivendi; con le fibre ottiche, per la sicurezza delle comunicazioni, il parlamento  italiano aveva chiesto una rete unica a controllo nazionale e il Copasir ha chiesto anche la golden power per banche e assicurazioni, con intervento della Cassa Depositi e Prestiti e di Invitalia. Credit Agricole punta a controllare il risparmio gestito italiano e alla fusione di Unicredit con la francese Société Generale; UniCredit sta anche per cedere Fineco e Pioneer.  

Alla fusione tra Unicredit con i gruppi francesi Credit Agricole e Société Generale si sta associando il gruppo tedesco Commerzbank, il che potrebbe portare a un’asimmetria tra raccolta di risparmio in Italia e impiego in Francia e Germania. Anche Assicurazioni Generali di Trieste è nel mirino francese, infatti, sta per passare sotto la società francese AXA.

EUROPA

La Germania, decidendo d’investire 200 miliardi di euro per contenere il costo per gli utenti dell’energia, ha agito in solitudine, abbandonando la politica europea presa con la pandemia. Nella crisi del gas, nata con le sanzioni americane, Norvegia e Olanda, definita frugale dai telegiornali italiani, le quali sono tra i maggiori produttori di gas, si avvantaggiano con la speculazione sui prezzi.

La Norvegia fa parte della Nato e non dell’UE, anche se fa parte dell’associazione europea di libero scambio o EFTA, cioè rifiuta gli altri vincoli normativi esteri che hanno legato l’Italia; comunque, altri 14 paesi europei, tra cui la Francia e l’Italia, hanno richiesto un tetto comune al prezzo del gas. Quante volte la politica ha fatto digerire ricette europee agli italiani, con la formula ebete: “Ce lo chiede l’Europa!”, come se questa fosse un faro che illumina.

Poiché l’UE è al massimo una confederazione di stati, occorrerebbe un negoziato europeo in tante materie, purtroppo negli organismi europei che contano, la presenza italiana è modesta o assente, per troppa fede nell’europeismo non si fa sentire, anche se sembra che Draghi abbia avuto dei duri confronti con la Bundesbank.

La commissione europea ha proposto un Top Price su elettricità e petrolio russo e Meloni, fortemente filoamericana, afferma che le annessioni russe sono senza valore. In realtà, per la pace bisognerebbe riconoscere la Crimea alla Russia, perché era stata  russa e rifare il referendum sulle regioni contese dell’Ucraina, sotto controllo ONU; ma gli atlantisti non sono d’accordo, per loro l’Ucraina è indivisibile, come tutti gli stati plurietnici, dominati da una etnia, che negano il diritto all’autodeterminazione delle minoranze, come alcuni diritti.

Anche se questa affermazione è populismo, il sabotaggio ai gasdotti, peraltro riparati o con perdite bloccate, secondo me è stato fatto dagli americani, da sempre contrari al gas russo fornito alla Germania. Un altro gasdotto porta il gas dalla Russia all’Italia, passando, con i diritti di transito, per l’Ucraina e per l’Austria, recentemente è stato riaperto.

Le sanzioni non vanno sicuramente a  favore del liberismo e della globalizzazione, favoriscono la crisi economica, mettono a rischio l’esistenza dell’UE e il libero commercio internazionale, come la pace; in precedenza, si diceva che il commercio internazionale appianava le divergenze e favoriva la distensione internazionale.

La Germania ha deciso, senza aspettare Bruxelles, su vaccini e gas, e sui migranti ha lasciato l’Italia sola, mentre una sua Ong li porta in Italia; Bruxelles ha stabilito che chi ha completato gli stoccaggi di gas, lo deve fornirlo ai paesi UE che ne sono privi, poi la commissione ha proposto il Top Price a elettricità e petrolio russo. L’UE non vuole fissare un tetto fisso al prezzo del gas, perché danneggerebbe Olanda, Norvegia e Usa, che fornisce gas liquefatto GNL.

Draghi ha partecipato al suo penultimo vertice UE, il prossimo ci sarà il 20/12, avente lo scopo d’imporre un price cap sul gas, le posizioni sono distanti e si discute da sette mesi. Draghi ha anche invitato Von Der Leyen a smetterla di farsi condizionare da Germania e Olanda, accusando questi due paesi di aver rotto la solidarietà europea e di aver rifiutato di recidere il legame tra prezzo dell’elettricità e quello del gas.

Come Meloni, Draghi ha criticato la dichiarazione della ministra francese per gli affari europei, Boone, sul rispetto dei diritti in Italia e le resistenze dei paesi nordici al tetto sul prezzo del gas; per fermare la corsa del prezzo del gas e la recessione, Draghi ha proposto un prezzo centrale medio tra quelli praticati, da rivedere periodicamente, con fluttuazioni del 5%. Ha detto che, senza una risposta comune europea, anche con fondi europei, per l’Italia l’alternativa è altro debito, che Germania, Olanda e Commissione, con la fine del Coronavirus, vogliono ridurre.

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L’avvocato Taormina ha accusato Zelensky e Biden di essere due criminali di guerra, ha affermato che il 15/12/21 la Russia, visto che il patto di Varsavia era stato sciolto, consegnò, senza esito, agli Usa e alla Nato un documento contenente la proposta di un trattato di pace contenente l’impegno di non espandere la Nato nei paesi che avevano fatto parte dell’Unione Sovietica; inoltre, il cancelliere Scholz propose a Zelensky anche di rinunciare a entrare nella Nato, il relativo patto fu anche firmato da Putin e Biden, ma Zelensky respinse la proposta. (fonte: Imolaoggi.it).

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 3 ottobre 2022)

ITALIA

L’Italia fu il primo paese europeo a stipulare, per il gas, contratti vantaggiosi con la Russia, mentre la Germania andava ancora a carbone; l’Italia già produceva elettricità da fonte alternativa idroelettrica ed elettrificò per prima le ferrovie. Oggi la Germania difende autonomamente le sue importazioni di gas dalla Russia, mentre l’Italia, eliminati, secondo i desideri Nato, Mattei, Craxi e Moro, si rivolge a diversi paesi, pagando le relative forniture più care.

Sulla crisi del gas, mentre la commissione europea è immobile, non tutti i governi europei si muovono alla stessa maniera ma, generalmente, pagano il gas meno dell’Italia, che ha legato il prezzo del gas all’elettricità, invece che al petrolio, come faceva in precedenza e come ancora fanno altri paesi europei. Comunque, visto l’immobilismo dell’UE e del governo italiano, Germania e Francia hanno deciso di porre autonomamente un tetto al prezzo del gas e di nazionalizzare delle imprese energetiche.

La speculazione sui prezzi, diretta delle imprese fornitrici e distributrici italiane, si è servita del prezzo spot PFT di Amsterdam, che riguarda piccole quantità. Mentre la costituzione predica che lo Stato tutela la salute, commissione europea, presidente  della repubblica e governo italiano, a difesa dell’europeismo, attaccano i sovranisti, ora colpiti, dopo la politica antiCovid,  anche dal prezzo dell’energia.

Il governo Italiano, grazie all’autorità di controllo Arera, conosce il prezzo effettivo e scontato di acquisto del gas, come il prezzo medio, che ora l’Arera  vuole adottare come prezzo di riferimento; invece il prezzo PTF di Amsterdam, che riguarda un piccolo quantitativo, è diventato il prezzo di riferimento speculativo che è molto superiore al prezzo medio di mercato. Dalla situazione attuale, voluta, come la politica sul Covid, dal governo italiano devoto verso la speculazione, ne guadagnano Eni e venticinque compagnie distributrici italiane, inoltre i fornitori americani di gas liquefatto GNL, ma i persuasori occulti della televisione incolpano la Russia degli aumenti del relativo prezzo.

L’imposta sugli extraprofitti delle compagnie italiane, non sarebbe necessaria se il mercato funzionasse con la sorveglianza del governo, cioè al riparo della speculazione; lo stesso discorso vale per lo scostamento di bilancio reclamato da Salvini, anche perché bisogna vedere dove reperire i fondi. Insomma.

Il governo dovrebbe lavorare per gli italiani e non per la speculazione o per altri stati, con acquiescenza e connivenza verso USA e UE, inoltre, per una scelta radicale e più riguardosa verso gli italiani, bisognerebbe nazionalizzare il mercato del gas; la Germania l'ha fatto con la società energetica Uniper e lo Francia anche.

Secondo l’Arera il quarto trimestre del 2022 potrebbe procurare un altro aumento del prezzo del gas, perciò il governo Meloni vuole riscrivere la norma che tassa gli extraprofitti delle compagnie energetiche, cambiando la base imponibile; infatti, Draghi ha fissato un’imposta del 25% che doveva far raccogliere 4,2 miliardi di euro, invece ne ha raccolto uno.

Invece di procedere allo scostamento di bilancio, Crosetto propone di utilizzare 40 miliardi di fondi europei non spesi e 25 miliardi del PNRR per calmierare i prezzi dell’energia, ma la commissione europea sarà d’accordo? La Spagna ha fissato un tetto nazionale al prezzo del gas, ma Crosetto lo chiede a livello europeo.

La confusione sui pezzi del gas crea panico e favorisce, non a caso, invece che la programmazione economica,  la speculazione, ciò nonostante, il gas prodotto globalmente in tutto il mondo, rispetto all’anno scorso, non manca; anzi ora il gas importato in Italia costa meno rispetto all’Europa settentrionale, perciò gli operatori hanno più interesse a vendere nel resto dell’Europa che in Italia e perciò due terzi del gas importato è riesportato,  il che è foriero di carenza di gas e di aumenti di prezzo per gli italiani.

I fornitori dell’Italia sono Russia, Algeria, Norvegia, Azerbaijan e Usa, gli stoccaggi sono quasi pieni e possono servire a calmierare i prezzi; per le famiglie, alla domanda ridotta hanno contribuito la temperatura relativamente elevata e i condizionatori spenti. Le nuove regole Arera prevedono che i costi e i prezzi del gas siano calcolati mese per mese, sulla base della media del mese precedente.

Seguendo l’esempio delle banche, le imprese energetiche fanno modifiche unilaterali dei contratti, facendone derivare costi imprevisti per gli utenti, si tratta spesso di clausole vessatorie o discriminanti  di una parte o lesive del contratto originale, cioè vicine all’estorsione, che i giudici potrebbero giudicare nulle. Fra le altre cose, a causa delle restrizioni pandemiche e dei costi energetici, la mafia, che ha denaro contante, sta facendo offerte per la rilevazione di esercizi della ristorazione già floridi, colpiti dalla riduzione della clientela e dai costi energetici.

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Il voto politico del 25/9/22 ha punito il governo Draghi, l’europeismo e la politica del governo contro pandemia e contro la Russia per la guerra in Ucraina; ha spiazzato la conferenza episcopale italiana, diretta dal presidente cardinale Matteo Zuppi della comunità di Sant’Egidio, contraria come Mattarella, Draghi e Letta, ai sovranisti, invece gli Usa sono più fiduciosi di Bruxelles verso la Meloni.

Con la legge elettorale rosatellum, voluta dalla sinistra, ne sono scaturite delle singolarità, la Lega, per aver sostenuto il governo, ha perso molti voti, ma alla camera ha avuto 65 seggi come il PD; il 15/10 dovrebbero essere eletti i presidenti di senato e camera, poi ci saranno la scelta dei membri  delle commissioni, con dei problemi con il regolamento perché non si è tenuto conto della riduzione dei membri del parlamento.

Escono dal parlamento Bonino, Sgarbi, Bellanova, Di Maio e Paragone, mentre Letta, l’uomo della Francia, ha promesso di non ricandidarsi; il M5S, con il reddito di cittadinanza, che Meloni vuole riformare, è il primo partito in Campania, con il 35%. Il paese pare abbia bocciato PD, teoria gender e femminismo estremo, inviso anche alle donne, invece l’aborto rimarrà, come l’eutanasia volontaria per mali incurabili e invalidanti, perché è già stata certificata dalla magistratura.

Berlusconi, garante di Vaticano, Nato e UE, trionfa, Salvini ha candidato per il 60% delle donne, queste non l’hanno apprezzato e ha perso voti, infatti, nel PD le donne sono il 42% degli astenuti; il PD, con il suo braccio militare delle televisioni generaliste, ha fatto una battaglia femminista e le donne gli hanno tolto i voti, però ha recuperato con il voto degli emigrati, degli immigrati e di quelli che con la politica hanno fatto carriera.

Gli italiani, non si fanno ingannare o sedurre dalla propaganda, sono più intelligenti di quanto i governi e l’informazione italiana ritengano, in quali li giudicano analfabeti; Rosy Bindi, ex presidente del PD, ha proposto lo scioglimento del partito. Per catturare il voto dell’immigrazione islamica, la sinistra ha difeso il velo islamico, che non è obbligatorio in tutti i paesi islamici, ora difende le donne iraniane che sono contro questo velo e perciò sono punite dal loro regime.

Le liste civetta minori portano voti a una coalizione ma, se sono indipendenti, possono toglierli a una coalizione, sfruttando, ad esempio, temi come la sovranità e l’antieuropeismo, che sono sentimenti molti sentiti dalla maggioranza degli italiani; è la democrazia e la beffa del voto. Per fortuna, questa volta, gli italiani hanno vinto e adesso la politica deve ingegnarsi per vanificare questa vittoria; è impossibile credere alla genuinità della “democrazia”, però ci sono regimi più o meno democratici o più o meno autoritari.

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Le femministe vogliono togliere l’obiezione di coscienza all’aborto per medici e personale sanitario, lo stato avrebbe dovuto mettere in questo servizio personale non contrario all’aborto; sembra che ad abortire sono soprattutto i poveri, i proletari, che la sinistra ha abbandonato, erano ricchi solo in prole. Il Piemonte ha stanziato dei fondi per le donne che chiedono di abortire a causa delle loro condizioni economiche, finanzierà le donne perché si tengano questi bambini.

In Francia si fanno 223.000 aborti l’anno, in Italia 70.000, però l’aborto non è un diritto né in Francia, né in Italia, ma non è reato, è tollerato ed è una legge eccezionale, le donne hanno sempre risolto privatamente questa questione; in Italia l’aborto potrebbe divenire reato se la natalità dovesse scendere molto più di adesso. Curiosamente, Macron ha proposto d’inserire il diritto d’aborto tra i valori fondamentali dell’UE.

EUROPA

Von Der Leyen, con trattative segrete e come segno di cattiva amministrazione, ha speso 71 miliardi di euro per 4,6 miliardi di vaccini, cioè dieci per ogni cittadino UE. L’ha fatto in debito, senza considerare le sue accuse precedenti ai deficit e ai debiti nazionali; i documenti sulle trattative per i vaccini, pagati cari, non sono stati trovati, d’altra parte, quando Ursula era ministro della difesa tedesca, elargì consulenze immotivate o di favore e cancellò la memoria del suo cellulare.

La presidente della commissione europea, definita “criminale” da un europarlamentare tedesco, ha comunque accusato il sovranista Orban di mettere in pericolo il bilancio UE, di appalti irregolari, conflitti d’interesse e corruzione, perciò ha minacciato di sospendere 7,5 miliardi di euro di finanziamenti al governo di Budapest. Da parte sua, il parlamento europeo ha definito l’Ungheria una dittatura che viola lo stato di diritto, i predicatori laici della politica sono tanti!

A proposito dei vaccini, la relazione della corte dei conti europea ha denunciato l’influenza di Gates sulla spesa per i vaccini; questo avrebbe anche speso milioni di dollari per fare pressioni su legislatori e funzionari dell’UE; alla fine dei conti, pare che Bruxelles abbia acquistato 1,4 miliardi di vaccini di troppo, a 15 euro in media l’uno.

Ancora una volta, è provato, che gli stati sono distruttori netti di ricchezza, gli sperperi della commissione europea possono anche significare che l’UE è arrivata al capolinea; perciò, perso il consenso dei cittadini, per prepararsi alla vita di comuni cittadini, i politici europei hanno fatto il pieno economico personale, nel parlamento italiano è accaduta la stessa cosa.

I partiti fanno grandi promesse che poi tradiscono e perciò gli italiani tolgono loro il loro sostegno, è successo a Berlusconi, Renzi e soprattutto a Di Maio e potrebbe accadere anche a Meloni, prossimo capo del governo, più atlantista che europeista, ma favorevole alle sanzioni e al sostegno a Zelensky. Usa e UE, che sono contrari al rinnovamento dell’Italia, contano molto sull’instabilità italiana, che favorisce speculazioni e il controllo di “lor signori” esteri sull’Italia.

Lo Stato è un ente privato partecipato, i suoi soci anonimi e i loro protetti sono signori che vivono, senza fare lavori materiali, di rendite, imposte e protezioni; come le banche centrali e fino alla banca mondiale, le istituzioni internazionali sono state privatizzate, nel senso che sono finanziate da privati, dei quali devono curare gli interessi.

Poiché politici e sindacalisti si vendono, per il denaro, per i favori, per la carriera e per il potere, Gates finanzia l’OMS che, in materia sanitaria, ne segue le direttive, a sua volta, Gates è finanziato dalla CIA. Il Forum economico di Davos, organizzazione non governativa nata nel 1971, è finanziato da circa mille multinazionali private.

Queste invitano i rappresentanti degli stati i quali ricevono istruzioni programmatiche, nell’interesse dell’alto capitalismo e del profitto privato; perciò, con la lotta di classe, capitalismo e profitto hanno vinto contro cittadini, proletari e lavoratori, perché questi sono stati traditi dai loro rappresentanti, è accaduto anche all’interno degli stati e nel sindacato.

Poteri e i loro potentati, che sono i loro tirapiedi privilegiati e l’alta burocrazia, sono riempiti di favori, assieme costituiscono scheletro e muscoli del tessuto sociale dello Stato, che si tengono in piedi reciprocamente; scheletro e muscoli non possono tenere singolarmente lo stato, ma lo devono fare assieme, come dire che il potere personale assoluto è solo un’astrazione. Quando non collaborano più ci sono congiure, rivolte, complotti e rivoluzioni, ispirati dai potentati che vogliono avvicendare il potere assoluto apparente, poi sostituito da una nuova dinastia di potere.

Poiché i vincoli esteri alla politica economica e di bilancio italiana, imposti da Vaticano, Nato e Ue, hanno danneggiato l’Italia, l’informazione si è impegnata a difenderli verso gli italiani, in maggioranza sovranisti, italianisti, nazionalisti o populisti; tutti termini che hanno assunto un significato negativo e spregevole, grazie alla politica di parte ed esterofila di giornalistici e politici.

La BCE, tramite Bankitalia, con i programmi di acquisto dei titoli pubblici chiamati TPI e OMT nel mercato secondario, detiene il 30% del debito pubblico italiano, perciò, assieme alle banche d’affari o mercati, alienandoli, può fare aumentare lo spread, peggiorando il deficit dello stato; però il TPI non esclude prestiti e salvataggio di un paese da parte del MES che, a sua volta, richiede però piani di aggiustamento e sorveglianza rafforzata del bilancio.

Il TPI è subordinato alla sostenibilità del debito pubblico, all’assenza di deficit eccessivo e al rispetto degli impegni assunti con il Recovery Plan; in ogni caso, per l’utilizzo del TPI è rilevante la discrezionalità politica della BCE, che perciò, potrebbe sanzionare errori di politica economica, aiutando solo paesi, a suo avviso, più meritevoli o più simpatici.

In caso di valutazione negativa, paesi come l’Italia potrebbero perdere l’accesso ai mercati e dovrebbero chiedere un prestito del MES alle sue condizioni, è un fatto che in passato, le politiche restrittive dell’UE sui deficit di bilancio, imposte all’Italia, ne hanno determinata la bassa crescita. Comunque, le banche italiane hanno depositi anche presso la BCE, con il loro risparmio gli italiani potrebbero acquistare tutto il debito pubblico italiano, ma purtroppo, si sono messi nelle mani dell’Europa.

Il governo spagnolo, per affrontare la crisi, ha introdotto un’imposta patrimoniale straordinaria di solidarietà, che colpisce i risparmi  e i patrimoni liquidi sopra i tre milioni, che dovrebbe consentire di raccogliere 1,5 miliardi di euro; inoltre   ridurrà le tasse ai redditi più bassi, invece in Italia si fanno solo proposte e appelli all’UE.

Meloni e Draghi chiedono un intervento dell’UE sul prezzo del gas e la Germania ha stanziato, in solitaria, 200 miliardi di euro a debito, per soccorrere cittadini e imprese sul caro energia, inoltre propone un tetto massimo al prezzo del gas russo che ora è importato solo per il 9%; per controllare i prezzi dell’energia e ostacolare le speculazioni, Germania e Francia stanno nazionalizzando industrie energetiche. Italia e Francia hanno chiesto all’UE il Price CAP su tutto il gas importato, ma Germania e commissione europea sono contrarie.

La concorrenza sleale, fatta con il dumping commerciale cinese, è stata criticata dagli Usa, però nell’UE l’Irlanda ha fatto dumping fiscale, l’est europeo ha fatto quello salariale, adesso alcuni paesi dell’UE praticano il dumping energetico; seguendo gli esempi del governo italiano, Bruxelles rinvia i provvedimenti al riguardo e le nazioni europee si muovono d’iniziativa.

Comunque, Belgio, Spagna e Portogallo hanno ricevuto via libera dall’UE per un loro tetto al prezzo del gas importato, la Germania pratica un tetto al prezzo del gas russo e, per contenere i costi, progetta di trasferire la produzione Volkswagen in Spagna. Una politica comune dell’UE su interessi,  salari, tasse e costi energetici, servirebbe a evitare questa concorrenza sleale interna, che servirà a smontare l’UE.

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario.it;    viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 26/9/2022)

ITALIA

Gli stati sono false democrazie e, senza rispettare l’autodeterminazione dei popoli, si espandono con la guerra, invece la loro espansione pacifica si fa cooptando le classi dirigenti e l’informazione di altri paesi, il che comporta l’impiego di denaro e non di un esercito numeroso. Gli stati che hanno una classe dirigente controllata dall’estero, vendono allo straniero imprese strategiche e anche parte del territorio nazionale, ignorando sovranità del popolo e autodeterminazione.

I governi e l’informazione italiana sono controllati da Usa, Francia, Germania e Gran Bretagna; anche gli Usa cercano d’imporre la loro presa sull’Italia che gli fornisce ascari per le sue guerre. Il governo italiano, diversamente dagli italiani, è a maggioranza europeista ed è stato commissariato dall’UE, Letta è legato alla Francia, Draghi agli Usa e Mattarella al Vaticano. Questa è la triade che condiziona i governi italiani, la cosa è visibile con la lotta al Covid e con la guerra in Ucraina.

Vista la crisi di credibilità della governance, bisognerà vedere se si spaccherà prima l’UE o l’Italia che, poiché così vogliono Francia e Germania, resterà unita fino a che resterà nell’UE; poi Francia e Germania si contenderanno l’Italia. La Germania, seguendo un suo vecchio progetto, vuole il dominio sull’Italia e sull’Europa; i governi e l’informazione italiani sono pronti alla liquidazione pagata dell’Italia, come stato unitario, è già successo nella storia.

Per paura del voto, si vuole incendiare il clima politico italiano, gridando all’emergenza fascista, in realtà, l’euroscetticismo italiano è nato perché l’UE ha favorito tutti governi italiani contrari alle vere riforme volute dagli italiani; adesso l’Italia è accusata anche di essere schierata con Orban che, per l’UE, non è democratico mentre lo sono i governi italiani; con un’evoluzione semantica, per l’UE sono antidemocratici i sovranisti europei disgustati dall’UE.

Nel 2011 Merkel e Sarkozy agitarono i mercati e fecero cadere Berlusconi che allora sembrava autonomo, mentre oggi è un fedele europeista. La Germania è ambigua, infatti, per il gas si è legata alla Russia e lo paga a un prezzo inferiore rispetto all’Italia; Scholz definì le sanzioni contro la Russia, da parte di Trump, una violazione della sovranità tedesca, il governo italiano non lo potrebbe dire.

Comunque, pare che Biden abbia un po’ sottratto il governo italiano dalle mani tedesche. La Germania si muove più liberamente e sa quello che vuole, mentre l’Italia, per non offendere lo straniero che ci calpesta, non fa nazionalizzazioni, la Germania ha deciso di nazionalizzare l’impresa Uniper che importa gas, soprattutto dalla Russia, probabilmente lo fa a vantaggio della sua industria.

Informazione e scuola pubblica elementare servono a indottrinare, perciò la sinistra ha più peso nel governo e nell’informazione che nell’opinione pubblica; perciò gli italiani votano per lo più contro il partito di governo e non a favore di un altro partito, cioè sono insoddisfatti dei loro governi che prendono ordini dallo straniero. In compenso, per dare soddisfazione alla sinistra, in Italia, nei libri di testo delle scuole elementari si fa pubblicità alla teoria gender e al vaccino anticovid e alle mascherine, contestati anche da alcuni studiosi della medicina.

Fra le altre dichiarazioni politiche, Letta ha attaccato la riforma presidenzialista di Fratelli d’Italia, difendendo l’attuale costituzione italiana, peraltro spesso lettera morta, per colpa o omissione dei governi italiani, del parlamento e del presidente della repubblica.

EUROPA

Il bellicismo antirusso di Biden, Von Der Leyen, Draghi e Letta, ha trovato una conferma da parte dell’eurodeputato tedesco Martin Sonneborn, che ha definito la presidente della commissione europea incompetente, criminale e priva di moralità; probabilmente si riferiva alle sua politica sulla guerra in Ucraina e sulla speculazione sull’energia e sui vaccini, che hanno gratificato politici e giornalisti.

Von Der Leyen ha anche affermato che la commissione europea ha gli strumenti per bloccare l’antieuropeismo italiano, probabilmente si riferisce ai tirapiedi italiani nemici dei sovranisti. Comunque, Biden, che ogni tanto si confessa, ha affermato che la pandemia ha favorito le case produttrici dei vaccini, che perciò non si sono dimenticati di politici e giornalisti loro tirapiedi.

Putin, che non è un criminale come Stalin e ha un seguito tra i russi, che tuttavia, per paura della guerra, emigrano, ha annunciato la mobilitazione parziale dell’esercito e ha dichiarato di voler abbattere il regime neonazista e filooccidentale ucraino, che ha preso il potere con un colpo di stato nel 2014; Putin ha affermato di voler correre in  aiuto dei russi dell’Ucraina.

Vuole proteggere sovranità e integrità territoriale della Russia, che ha già rinunciato a tanti territori, invece i governi italiani hanno regalato questa sovranità allo straniero; Putin ha accusato l’occidente di ostacolare l’autonomia degli altri paesi, imponendo anche i suoi falsi valori. Ha affermato che nel 1991 l’occidente smembrò l’Unione Sovietica e oggi vuole fare la stessa cosa con la federazione russa, incoraggiando anche bande di terroristi (da sempre, tanti stati sono stati mandanti di queste azioni).

Berlusconi ha affermato che Putin ha invaso l’Ucraina  per sostituire Zelensky, un  tesi plausibile. Dal 2014 in Ucraina c’è stato un colpo di stato e il suo governo ha usato l’esercito per commettere genocidi contro la popolazione, trasformando gli ostaggi in scudi umani, rifiutando poi una soluzione pacifica del conflitto tra Kiev e Mosca; l’occidente non vuole una soluzione pacifica e compromessi e perciò ha ordinato a Kiev d’interrompere le trattative di pace.

L’Ucraina è rifornita di armi occidentali e ospita bande di mercenari addestrati e sotto il comando di consiglieri occidentali; dopo il colpo di stato del 2014, il regime di repressione ucraino è aumentato, con intimidazione, terrore e violenza. I neonazisti commettono atrocità, uccidono, torturano e gettano in prigione, costringono tante persone a lasciare le loro case, colpiscono ospedali e scuole e organizzano attacchi terroristici contro i civili filorussi. Però, anche i soldati russi sono accusati di commettere queste atrocità, alla fine la ragione sarà data a chi vincerà la guerra, destinata a durare.

Perciò Russia e province ribelli filorusse hanno deciso di svolgere un referendum sull’indipendenza e annessione alla Russia, misura giusta e proposta conforme all’autodeterminazione se il referendum sarà regolare. La propaganda occidentale è contraria perché difende la sovranità ucraina e parla di brogli elettorali, frequenti nelle “democrazie”; la Nato fornisce all’Ucraina anche armi a lungo raggio, Washington, Londra e Bruxelles spingono Kiev a portare le operazioni militari in Russia, ora soggetta solo alla sorveglianza aerea nemica.

Alcuni paesi Nato sono disposti a usare armi nucleari contro la Russia e l’informazione italiana rimarca che è la Russia che esercita questa minaccia, infatti, la Russia ha dichiarato che userà tutti i mezzi per difendere la sua integrità territoriale e la sua sovranità, non vuole essere schiava dell’occidente. D’altra parte, l’Ucraina non vuole rinunciare a un pollice del suo territorio, quindi, la guerra potrebbe durare molto e con tragiche conseguenze, gli Usa, che vivono di guerre, saranno soddisfatti.

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it;    viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 19 settembre 2022)

ITALIA

La statistica vede una correlazione tra denatalità e vaccinazioni anticovid, intanto l’ONU definisce razzisti tutti gli italiani perché non vogliono accogliere tutti gli immigrati. Il Covid si può curare con le cure domiciliari e gli antiinfiammatori però, mentre in Usa si accettano le critiche al vaccino, in Italia “democratica” si condanna chi critica il vaccino, comunque, il ministro della sanità francese ha ammesso gli errori della vaccinazione.

In Italia, il governo ha boicottato i vaccini con spray nasali, ora adottati da Cina, India e Usa. L’Olanda è un paradiso fiscale e pratica l’eutanasia, probabilmente, anche in clima Covid, eseguita nelle case di ricovero o in ospedale; l’Olanda, in venti anni, ha eliminato 76.000 vecchi non autosufficienti; comunque, nell’ultimo anno, in Italia la mortalità delle RAS è quadruplicata, questi vecchi, che hanno dato tanto ai loro figli e nipoti, prima di morire, si sentono discriminati dalla società e abbandonati dai loro parenti.

La Cina, per fabbricare i pannelli solari, usa il carbone, poi li deve smaltire, il che comporta costi e difficoltà, anche il nucleare ha dei rischi con i costi di smaltimento e stoccaggio del materiale radioattivo esausto. Vista la situazione italiana, Ingroia ha affermato che Draghi ha consegnato all’UE l’economia, all’OMS la sanità speculativa e alla Nato la politica estera.

Nel 1992 Draghi e Amato hanno spinto per le privatizzazioni, oggi, con la crisi energetica e sanitaria, si chiedono delle nazionalizzazioni, che sono tipiche di tutti i regimi e non solo di quelli comunisti o statalisti. Le imprese capitaliste private speculano alla grande (ma lo fanno anche quelle dello Stato, che è parimenti una società privata); l’azienda francese Auchan, che ha fatto evasione fiscale per mezzo di fatture false, ha poi ceduto le sue filiali italiane a Conad.

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Dopo le bollette energetiche stanno per aumentare anche le rate su mutui e prestiti, infatti, la BCE ha deciso di aumentare i tassi di riferimento di 0,75 punti, portandoli a 1,25, già aumentati di 0,50 punti due mesi fa, portando la remunerazione dei depositi allo 0,75%; lo scopo è riportare l’inflazione al limite del 2%.

C’è da dire che questa cura porta all’aumento degli interessi che fanno crescere costi e prezzi, cioè l’inflazione che s’intende combattere, la quale ad agosto, con i costi energetici, ha raggiunto il 9,1% e, secondo le previsioni della Bce, a fine 2022 dovrebbe arrivare all’8,1%, dovrebbe arrivare al 5,5% nel 2023 e al 2,3% nel 2024; la BCE stima un rallentamento dell’economia, con un Pil che dovrebbe aumentare del 3,1% nel 2022, dello 0,9% nel 2023 e dell’1,9% nel 2024. Le previsioni statistiche sono spesso approssimative o sbagliate.

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Berlusconi agli esordi, con i suoi progetti di riforme mai attuate e con la sua vicinanza alla Russia, ebbe contro PD, UE e USA, oggi, con Salvini, chiede al governo uscente una riduzione delle bollette energetiche, a favore d’imprese e famiglie; afferma anche che il reddito di cittadinanza deve aiutare solo le persone in povertà e senza lavoro, mentre ai giovani bisogna procurare lavoro a tempo indeterminato, incentivando le imprese con la defiscalizzazione del salario per la loro assunzione e con la flax tax introdotta in tanti paesi.

Però le imprese assumono quando il mercato tira con i consumi, cioè quando finisce la recessione; Berlusconi si professa liberale, europeista e atlantista e afferma che la Cina, che è la prima economia del mondo, vuole assoggettare il mondo, una cosa che nella storia hanno tentato e attuato diversi stati, tra cui gli Usa, aiutati dagli eventi della seconda guerra mondiale.

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Secondo un sondaggio, il PD ha meno del 10% del voto operaio, ma ha il 35% di quelli che guadagnano più di 5.000 euro il mese, cioè rappresenta chi, con il partito ha fatto carriera; rispetto allo stato, il PD manifesta sudditanza verso Vaticano, UE e Nato, sostiene il primato dei mercati, delle banche e dei monopoli.

Il centrodestra rappresenta tutte le fasce di reddito, perciò è interclassista come la vecchia DC, invece il M5S rappresenta quelli che guadagnano meno di mille euro il mese. Nel 1974 la DC, aiutato dalle parrocchie, era un partito interclassista che rappresentava tutte le classi, ma solo i suoi dirigenti facevano carriera, era accaduto anche con i liberali, oggi rimpianti dagli ingenui; per quanto detto, oggi i termini di destra e sinistra non significano più nulla, abbiamo bisogno di altre bussole politiche. (Antonio Socci – Libero 10/9/2022).

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Si esalta la costituzione moderna, che contiene le separazioni di poteri nominati, insieme a molte falsità; statuti e costituzioni sono sempre esistiti, come raccolte di leggi fondamentali dello stato, i primi erano emanati dal re che, quando aveva un potere assoluto, sembrava escludere questa separazione dei poteri, però operava tramite consiglieri.

Tribù e ducati conoscevano i poteri esistenti, che erano contrapposti e non  ufficialmente separati, comunque riconoscevano la supremazia della monarchia. Il monarca assoluto era capo dello stato, capo del governo, capo dell’esercito e legislatore, a volte era anche capo della religione, ad esempio in Inghilterra e nell’Islam.

Quindi, i poteri sono stati, oltre quelli oggi citati, cioè esecutivo, legislativo e giudiziario, anche il potere dell’esercito e quello della religione; infatti, in tanti paesi, definiti poco “democratici” dai falsi “democratici”, spesso i militari disfano i governi parlamentari e il potere religioso governa, mentre il popolo non ha mai realmente governato da nessuna parte.

Prima di affermare quali sono o devono essere i poteri, bisogna riconoscerli nella storia e nel loro ruolo, perché alcuni storici di corte intendono ancora oscurarli. Ci sarebbero anche da aggiungere il potere dell’informazione e quello del sindacato, purtroppo in Italia il primo è diventato il megafono del governo e perciò è, grazie agli appannaggi ricevuti, è divenuto una velina, mentre il secondo ha rinunciato alle sue precedenti battaglie a favore dei lavoratori, come fanno gli avvocati migliori e rari.

La costituzione “democratica” italiana è esaltata come un dogma, anche se è, spesso, baipassata da chi conta; i cosiddetti poteri si possono definire pre-costituzionali, poteri nominati o innominati, costituzionali, praeter costituzionali, cioè oltre la costituzione, poteri illegali e poteri anticostituzionali come la mafia che ha le sue leggi. Poiché sono spesso, per i privilegi e per il potere, in posizione dialettica, come se si facessero guerra per il potere, rivelano che l’impresa privata statale è un grande inganno.

Vale la pena di fare un accenno alla costituzione materiale non scritta, che, anche se non è predicata, opera accanto a quella scritta e afferma spesso cose e diritti diversi, in che rivela una possibile evoluzione o degenerazione della stessa costituzione “democratica”. E’ un fatto che la società ha imposto costumi e lo stato il diritto.

Alcuni animali, come l’uomo, sono sociali e, altri no, però ci sono specie animali che fanno eccezioni e, tra gli uomini, ci sono misantropi ed eremiti, che vivono da soli perché non  accettano angherie, imposizioni esterne, autoritarismo, gerarchie, maltrattamenti privati e violenze da parte dello stato, che ha il monopolio legale della violenza.

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Per i suoi bisogni energetici, l’Italia ha importato petrolio dalla Libia e gas dalla Russia, in cambio ha esportato beni in questi due paesi, poi l’occidente ha bombardato la Libia e sanzionato la Russia, perciò si è ridotto l’afflusso di petrolio e gas in Italia, con aumento speculativo dei relativi prezzi. Il governo italiano, se fosse stato filo italiano, non avrebbe dovuto ridurre le estrazioni d’idrocarburi in Adriatico, però, come ho detto sopra, la crisi energetica non è dipesa da ciò.

CINA

Si è concluso a Samarcanda il summit della cooperazione economica asiatica o ISCO, creato dalla Cina, che concede prestiti ai membri, punta alla cooperazione energetica, allo sviluppo della via della seta e all’adozione dello Yuan negli scambi, in sostituzione del dollaro. Gli Usa hanno reagito con le sanzioni alle manovre russe di sostituire il dollaro con il rublo negli scambi, ma non potranno fare niente contro il progetto della Cina, che è la più grande economia del mondo. 

Nunzio Miccoli   www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 12 settembre 2022)

 

L’OPPOSIZIONE ALL’INTERNO DELLA CHIESA

Quasi da sempre, la Chiesa cattolica è una struttura di potere ed una monarchia assoluta, con la sua gerarchia, la sua autorità e la sua obbedienza, fino a oggi; gli stessi papi hanno ribadito che la Chiesa non è una democrazia, non ha partecipazione o sovranità laica, né decentramento, anche se ha le sua articolazioni locali.

Questa Chiesa ha sostenuto le dittature, con le quali ha fatto i concordati, ed ha sempre rimpianto istituzioni feudali e medioevali, come  i servi della gleba ed signori divisi in rigide caste, quando era tutelata la proprietà della  terra e l’autorità aristocratica ed ecclesiale, come le corporazioni dell’età comunale, copiate dal fascismo e vigenti in Italia ancora oggi.

Come lo Stato, anche la Chiesa ha sempre avuto voci dissidenti al suo interno, compensati con il rogo, l’espulsione, il trasferimento, l’arresto della carriera o l’imposizione del silenzio; Chiesa e Stato, fratelli siamesi, rivendicano l’omertà dai loro propri dipendenti, chiamata discrezione o segreto d’ufficio, segreto d’amministrazione, segreto di stato o segreto militare.

E’ un fatto che dalla fine della seconda guerra mondiale in Italia 30.000 sacerdoti hanno abbandonato il sacerdozio, non volevano più mentire a se stessi; invece di difendere il loro status economico e sociale, hanno preferito gettare la tonaca, con ciò rivelando il loro disagio verso la fede,  verso la gerarchia e sul ruolo della Chiesa.

Tra queste persone dissenzienti, nella storia della Chiesa, ci sono stati autentici giganti, persone di grande cultura, anche perché una volta solo la Chiesa dava cultura ed entrare in seminario era come vincere una borsa di studio per i figli intelligenti dei contadini. Mi piace citare alcuni nomi tra questi giganti e ricordare alcune loro idee, presi tra un elenco lunghissimo di personaggi che è impossibile citare in toto.

Già nel II secolo, il vescovo Tertulliano, uno dei padri della Chiesa, stanco del potere dei vescovi, abbandonò il cattolicesimo e si convertì al montanismo gnostico. Nel 313 fu scomunicato come eretico il vescovo Donato, la sua setta nordafricana dei donatisti aveva questo programma, chiedeva la distribuzione delle terre dei latifondi, la liberazione degli schiavi, l’annullamento dei debiti e la proibizione dell’usura. I donatisti furono massacrati dalle truppe di Costantino, sollecitate dalla Chiesa e da Agostino, i vescovi erano i più grandi latifondisti del Nordafrica.

I donatisti facevano dipendere la validità dei sacramenti dalla purezza di chi li amministrava, perciò volevano vescovi irreprensibili, erano intransigenti con i sacerdoti lussuriosi, omicidi e apostati, mentre i cattolici perdonavano tutto a tutti, con la tesi che la Chiesa era sempre santa, anche se le persone che l’amministravano erano corrotte, ciò accade ancora oggi.

ll donatismo, per rendere valido il sacramento, esigeva dal ministro di culto lo stato di grazia, chiedeva l’uscita dalla Chiesa con il peccato; tale intransigenza avrebbe potuto ostacolare la diffusione del cristianesimo e rendere rari i sacerdoti e i benefici economici e di potere della Chiesa.

Nel IV secolo gli eretici donatisti si erano levati anche contro le intromissioni degli imperatori negli affari interni della Chiesa, chiedevano, non la supremazia della Chiesa sullo Stato,  ma libera Chiesa in libero Stato. Cioè volevano al loro reciproca indipendenza; invece nel 451 il concilio di Calcedonia definì, cortigianamente, l’imperatore sacerdote e dottore della fede e papa Leone I Magno (440-461) dichiarò di riconoscere all’imperatore un’infallibilità anche in materia di fede.

Nel 381 il vescovo Gregorio Nazianzeno attestò l’ostilità profondissima regnante tra i cristiani, affermava che le lotte nella chiesa nascevano dalla sete di dominio e che la salute delle anime era solo un pretesto. Nel 405 Gerolamo, autore della Vulgata latina e personalmente sessuofobo, affermò che alcuni diventavano preti per poter frequentare meglio le donne. Il domenicano Girolamo Savonarola (1452-1498) denunciò le ricchezze della Chiesa e chiese la sua  riforma, affermava che papa Alessandro VI era l’anticristo e lo accusava d’essere simoniaco, incestuoso ed eretico; finì sul rogo.

Il domenicano Giordano Bruno (1548-1600) non credeva al peccato originale ed alla divinità di Cristo, era eliocentrico come Copernico ed attaccò il monachesimo suino; anche lui finì sul rogo. Lo storico frate servita Paolo Sarpi (1552-1623) criticò i libri bruciati dall’Inquisizione, affermò che così la religione faceva gli uomini insensati; denunciò la decadenza morale della Chiesa, fu scomunicato ed i gesuiti tentarono di assassinarlo. Il domenicano Tommaso Campanella (1568-1639) era contro i ricchi e voleva una società comunista; morì in carcere.

Il sacerdote Jean Meslier (1644-1729), nel suo testamento, rinnegò il cristianesimo, disse che le religioni erano imposture, alle quali i preti generalmente non credevano, e che queste imposture servivano a coprire gli abusi, cioè erano un aiuto al governo ed allo sfruttamento. Il chierico Arnaldo da Brescia, impiccato nel 1155, era contro il clero mondano, contro le ricchezze della Chiesa e contro il potere temporale dei papi; come i donatisti, negò la validità dei sacramenti amministrati da sacerdoti indegni, sostenne la repubblica romana contro i papi e dichiarò che la donazione di Costantino era un falso, cosa che fu dimostrata anche da Arnoldo da Brescia.

L’abate liberale Antonio Rosmini (1797-1855), consigliere di Pio IX, chiedeva una costituzione civile per il clero, invitava la Chiesa a donare i suoi beni al popolo; chiese l’elezione popolare di vescovi e preti e l’affidamento ai laici dell’amministrazione dei beni ecclesiastici. Rosmini denunciò cinque piaghe che colpivano la Chiesa: la lontananza del clero dal popolo, il basso livello d’istruzione dei preti, la rivalità tra i vescovi, la dipendenza dei laici dalla Chiesa, l’asservimento della Chiesa alle ricchezze. Di rimando, Civiltà Cattolica, la rivista dei gesuiti, accusò Rosmini d’essere giansenista in teologia, panteista in filosofia e liberale in politica.

Alla vigilia dell’unità nazionale, il gesuita  Carlo Passaglia era vicino alla causa nazionale e contrario al potere temporale dei papi; perciò il papa decretò la scomunica per tutti quelli che lo incitavano ad abbandonare il potere temporale, così Passaglia fu sospeso "a divinis" e depose l’abito ecclesiastico.

Nel regno di Napoli,  com’era accaduto nella rivoluzione francese, anche Garibaldi era attorniato da un’orda di preti sposati e antipapisti; con Garibaldi vi era un prete in camicia rossa, Giovanni Pantaleo, a Napoli la chiesa del Gesù Nuovo fu assegnata dai garibaldini ad un altro prete in camicia rossa, Alessandro Gavazzi. Nel 1870 a Napoli Monsignor Caputo partecipò, con entusiasmo, al "Te Deum" di ringraziamento per l’unità italiana.

Nel 1902 fu condannato dalla Chiesa il sacerdote modernista Romolo Murri, tra le sue idee vi era il progetto di fondare un partito cattolico; era vicino ai socialisti e creò una lega democratica, con la quale chiedeva libertà d’insegnamento, istruzione statale, abolizione dell’insegnamento della religione, esami statali uguali per tutti, introduzione dell’insegnamento della  storia delle religioni, separazione tra Stato e Chiesa. Murri fu scomunicato ed espulso dalla Chiesa.

Nel 1919 Benedetto XV consentì ai cattolici di entrare nel partito popolare, il gesuita Curci avrebbe voluto partecipare alla lotta politica, ma fu sospeso dalla compagnia; aveva affermato che, poiché nazionalismo e democrazia si erano imposti dappertutto, era giusto cambiare i panni se cambiava la stagione, mentre aveva torto chi conservava gli stessi panni al cambio di stagione.

Nel 1919 il sacerdote Luigi Sturzo alla vigilia del fascismo fondò il partito popolare, d’ispirazione cattolica, però non  lo volle confessionale, personalmente era antifascista e filosocialisa, creò anche  cooperative e casse rurali. Il suo programma chiedeva libertà religiosa, scuole elementari comunali, esami uguali per scuole pubbliche e private, legge elettorale proporzionale, voto alle donne, decentramento amministrativo e riforma agraria. Papa Pio IX, alleato con Mussolini, lo costrinse a   sciogliere il partito ed a fuggire a Londra

Sotto il fascismo, il sacerdote Ernesto Bonaiuti, professore universitario, era antifascista, rifiutò il giuramento fascista ed era critico verso la Chiesa; fu  colpito da condanna da parte della Chiesa che ottenne dal fascismo il suo licenziamento dall’università. Nel 1952  l’ex gesuita e teologo Alighiero Tondi denunciò che il Vaticano aveva fatto passare per martiri degli agenti segreti del Vaticano uccisi dai comunisti sovietici,  ruppe con il Vaticano e tentarono di rinchiuderlo in manicomio.

Alighiero Tondi ha affermato che i cervelli dei preti sono torturati come quelli di maniaci sessuali, che il sesso è oggetto di morbosa curiosità da parte di tanti preti, che spesso raccolgono riviste pornografiche. Quando lasciò la compagnia di Gesù affermò: “I preti sono stati alleati con liberali, monarchici e fascisti, perché non dovrebbero avvicinarsi ai comunisti?”.

Il sacerdote Don Milani (XX secolo) affermò che l’obbedienza non era una virtù e sostenne l’obiezione di coscienza e l’istruzione popolare. Nel 1959 il domenicano Spiazzi criticò il celibato dei preti, affermando che aveva favorito la corruzione dei preti. Nel 1978 fu fatto papa Albino  Luciani (Giovanni Paolo I), che voleva riformare la Chiesa e la finanza vaticana; voleva autorizzare il controllo della nascite, ridurre i privilegi della curia, alienare le ricchezze della Chiesa, abolire il celibato dei preti; era a favore del divorzio e della collegialità nella Chiesa. Dopo 33 giorni di pontificato fu trovato morto, in pratica fu ucciso come diversi suoi predecessori.

Nel 1965 divenne preposto dei gesuiti Pedro Arrupe, affermò che la Chiesa non poteva avvicinarsi ai poveri se era legata ai ricchi; allora i gesuiti passavano per l’ala progressista della cattolicità; negli USA alcuni gesuiti non credevano alla divinità di Cristo, i gesuiti americani chiedevano una revisione in materia di contraccettivi, sacerdozio delle donne e matrimonio per i preti.

In Italia, altri gesuiti popolari sono stati Sorge, Pintacuda e De Rosa; Padre Sorge prese a dialogare con gli intellettuali comunisti; a Palermo, per iniziativa di Padre Pintacuda, nacque il Centro Studi Sociali e l’Istituto di Formazione politica Pedro Arrupe, con lo scopo di preparare nuovi quadri politici per tutti i partiti.

Dopo il collasso parlamentare seguito a “mani pulite” (i gesuiti non avevano rinunciato a fare politica). Il gesuita Giuseppe De Rosa ha affermato che nessun sistema politico dura a lungo; oggi i gesuiti sono a favore dell’eguaglianza con le donne, sono contro l’infallibilità del papa e contro il centralismo curiale. Nel 1975 il congresso mondiale dei gesuiti si disse a favore della giustizia sociale.

In Argentina, nella seconda metà degli anni settanta, i cattolici di Teologia della Liberazione erano torturati dalle dittature militari e malvisti dal nunzio apostolico Pio Laghi, amico dell’ammiraglio Massera, responsabile dei desaparecidos, che nel 1977 fu ricevuto in udienza privata dal papa. La Teologia della Liberazione, in una visione marxista, sosteneva che la redenzione  coincideva con il riscatto sociale a favore dei poveri. La  Chiesa, allontanò i teologi, soprattutto gesuiti, che  sostenevano questa dottrina.

Nel 1968, per opera del sacerdote Gustavo Guitierrez, la Teologia della Liberazione era nata in America Latina, era contro le  dittature militari, perciò  diversi sacerdoti pagarono con la vita il loro sostegno ai poveri. In America Latina folle enormi accolsero il papa, sperando in un suo sostegno, però papa Wojtyla, ciop Giovanni Paolo II, d’accordo con il presidente americano, sostenne il quietismo religioso e difese la grande proprietà.

Nel 1979 Oscar Romero disse a Giovanni Paolo II che in El Salvador la Chiesa era perseguitata, si riferiva alla Chiesa dei poveri, voleva una condanna del governo da parte del papa, che invece lo invitò a dialogare con esso. Il papa progettava di rimuovere Romero dalla sua diocesi, ma questo, due mesi dopo, fu assassinato dalla giunta militare. Il teologo Hans Kung (XX secolo), rimosso dall’incarico di professore di teologia cattolica, ha affermato che la congregazione per la dottrina della fede è una polizia segreta; ha chiesto di limitare i poteri del papa e si è espresso  contro la sua infallibilità e a favore dei contraccettivi.

Il cardinale gesuita Carlo Maria Martini (XX secolo), esautorato dalla curia romana e trasferito in Palestina, assieme alla movimento cattolico tedesco “Noi siamo la Chiesa”, si era detto a favore dei consultori, del sacerdozio femminile, del matrimonio dei preti, di contraccettivi e divorzi; chiese anche un maggiore ruolo dei laici nella Chiesa e la revoca della condanna dell’omosessualità.

Il gesuita Pietro Brugnoli (XX secolo) era critico verso la gerarchia e voleva la difesa degli emarginati, con una preghiera affermava: “Liberaci Signore dall’illusione di trasformare il mondo con le prediche, senza combattere dominazione e sfruttamento”. Il sacerdote Pietro Thouar, collaboratore del cardinale segretario di stato Luigi Lambruschini (1831-1854), aveva scritto: “Vale più un giorno di lavoro che mille processioni, litanie e salmi; cento frati in coro non valgono un fabbro all’incudine”.

Nel XX secolo Padre Mario de Oliveira, messo al bando dalla Chiesa cattolica, ha affermato che Cristo è stato crocefisso dai tre poteri che continuano ancora a dominare nel mondo, quello finanziario, quello religioso e quello politico, oggi in Italia quello politico dipende da religione e finanza; l cristianesimo è divenuto una fabbrica di denaro.

Nel 1997 il movimento cattolico tedesco: “Noi siamo la Chiesa” consegnò al papà una petizione con due milioni di firme; chiedeva l’accesso delle donne al sacerdozio, la fine del celibato obbligatorio dei preti, la comunione per i divorziati risposati e la scelta del vescovo e del parroco da parte delle comunità locali; Giovanni Paolo II rispose: “La Chiesa non è una  democrazia”.

Per quanto riguarda la posizione degli ecclesiastici su comunismo e proprietà privata, bisogna chiarire che rinunciare alla proprietà privata, che purtroppo ha la tendenza a concentrarsi, non significa  necessariamente deporla ai piedi dello Stato espropriando i sudditi contribuenti e le comunità locali, perché anche la Stato è un’impresa economica privata, anche se occulta.

 

E’ risaputo che esseni ebrei di Palestina e primi cristiani (Atti degli apostoli) erano comunisti ma non statalisti, perché ostili allo Stato, ch era la civitas diabolica, nel medioevo erano comunisti anabattisti ed ordini monastici; la proprietà comune è esistita anche a favore dei villaggi, con diritti comuni di pascolo, caccia e legnatico, per tutto il villaggio.

 

Al riguardo, per quando riguarda l’insegnamento di alcuni padri della Chiesa, il vescovo Basilio (330-379) definiva briganti quelli che difendevano la proprietà e non aiutavano i poveri, chiedeva di donare almeno la metà dei propri beni; allora amore per il prossimo significava donare alla comunità, poi i vescovi l’intesero come donare alla Chiesa.

 

Giovanni Crisostomo (354-407) definiva la proprietà un furto, vedendo in essa la ragione delle disuguaglianze, affermava che i ricchi dovevano donare perché detenevano la proprietà dei poveri, perché senza ingiustizia non si diventava ricchi. Crisostomo fu rimosso dal suo seggio, anche per Girolamo, morto nel 420, il ricco viveva a spese del povero; il liberismo moderno o capitalismo ha cancellato queste belle idee.

Poi passò tanta acqua sotto i ponti e Pio IX (1846-1878), con il Sillabo, definì comunismo e socialismo pestilenze corruttrici, nel 1891 Leone XIII, con la Rerum Novarum, dichiarò che la proprietà, cioè anche la grande proprietà, era un diritto naturale; Pio XII (1939-1958) affermò che ci sarebbero stati sempre ricchi e poveri. A causa del suo potere economico, la gerarchia doveva stare per forza con i ricchi, la Chiesa era anche dentro la finanza perciò, nel XIX secolo, in contrasto con le scritture, ammise esplicitamente anche il prestito a interesse, che per la Chiesa era stato anche usura.  

Nunzio Miccoli   www.viruslibertario.it   viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 5 settembre 2022)

ITALIA

Il prezzo speculativo del gas TTF della borsa di Amsterdam ha raggiunto i 300 euro al MWh, ma si tratta di un piccolo mercato e l’Agenzia Arera, che controlla le tariffe di gas ed elettricità, afferma che esiste un sistema per la calmierazione del prezzo; però il ministro Cingolani, per poter procedere, ha chiesto a due società, di cui lo stato è azionista di maggioranza, il prezzo di mercato, ma non l’ha ricevuto.

Generalmente, prima della guerra in Ucraina, gli approvvigionamenti dalla Russia e i relativi prezzi sono stati costanti, la borsa del petrolio greggio o Brent di Londra ha volumi paragonabili al gas, però i contratti di gas di Amsterdam sono quantitativamente e per volumi meno di un millesimo; sono le richieste aggiuntive che fanno impazzire i prezzi, poi presi come riferimento dalla speculazione e dall’informazione.

Non causalmente, la mancanza momentanea di gas, favorisce la speculazione e fa aumentare il prezzo; val la pena di ricordare che, per risparmiare imposte, grandi imprese europee sono quotate o hanno sede ad Amsterdam e i governi dell’UE non hanno niente da eccepire, cioè i trattati europei lo ammettono. Il governi italiani sono stati sempre supini alle mosse dell’UE, del grande capitalismo e degli altri paesi dell’UE.

Il ministero dovrebbe fissare il prezzo del gas a termine, poiché il prezzo più alto del gas è quello del gas liquefatto degli Usa, chiamato Henry Hub o GNL, che però è un terzo di quello del gas TTF di Amsterdam, il prezzo del GNL  potrebbe essere adottato dal governo come prezzo massimo di riferimento, ma non c’è la volontà politica.

L’UE e l’Italia hanno sbagliato a tenere agganciato il prezzo del gas a quello dell’elettricità, in precedenza il prezzo del gas era agganciato a quello del petrolio; consideriamo anche che l’elettricità è prodotta anche da tante fonti meno costose. Ora il governo italiano chiede all’UE un tetto al prezzo del gas e che questo sia sganciato dal prezzo dell’elettricità; in caso di risposta negativa, il governo italiano, se vuole bene agli italiani, avrebbe il dovere di agire, come fa l’Ungheria, anche da solo.

Le scommesse degli hedge fund speculativi alla borsa di Amsterdam hanno favorito la scarsità del gas facendone alzare il prezzo, ma anche la guerra provoca scarsità; inoltre, i contratti future o a termine dovrebbero portare solo alla vendita, con copertura finanziaria dei contratti, proibendo operazioni allo scoperto e la liquidazione di perdite o guadagni, senza consegna dell’idrocarburo.

Al di fuori dei TTF, che hanno volumi molto ridotti, i contratti di lungo periodo o future o a termine, devono esporre i prezzi veri; purtroppo, nel mercato TTF non è prevista la sospensione delle contrattazioni per eccesso di volatilità speculativa dei prezzi, come avviene alla borsa titoli di Milano dove, quando la variazione del prezzo supera il 10%, la contrattazione è momentaneamente sospesa.

La destra propone di tassare gli extraprofitti sull’energia ma le aziende hanno già pronti i ricorsi per incostituzionalità, il precedente è dato dalla Robin Tax di Tremonti; l’UE, supina agli Usa, ha deciso di rinunciare al gas russo, senza avere vere alternative, Di Maio, che crede ancora che certe proposte surreali attirano voti, cioè non si è ancora rassegnato a sparire dalla scena, propone di accollare allo stato l’80% delle bollette energetiche delle imprese.

Lo fa proteggendo gli interessi delle imprese e appesantendo il bilancio dello stato. Comunque, con il governo Meloni sono pronti a speculare sull’Italia, su energia e BTP, Goldman Sachs, Blackrock, J. P. Morgan e Deutsche Bank; per Luttwack sanzioni e ritorsioni hanno fiaccato l’Europa e l’Ucraina, senza indebolire la Russia.

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In Italia, la strategia anticovid del governo, senza l’uso di antivirali, ha fatto più morti che negli altri paesi, però anche la Gran Bretagna, con il lockdown, ha perso occupazione e pil ed ha aumentato la spesa pubblica; inoltre, come in Italia, per imporre le chiusure, si è servita della paura, però in Italia ora c’è chi ha paura più del governo e della giustizia che del Covid.

Nel mondo solo un paese ha fatto sei dosi di vaccino per tutti ed è la Cambogia, i vaccini sono stati regalati dall’Australia, vuol dire che l’Italia non è il solo laboratorio sperimentale dei mercati e dell’industria sanitaria. In questo momento, tra gli elementi di crisi, anche la Francia, come l’Italia, manca d’insegnanti, perciò Macron ne ha reclutato 3.000, i quali sono però senza abilitazione e senza selezione.

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Diversi partiti fanno delle proposte per contenere il prezzo dell’energia, qualcuno propone lo sciopero fiscale, che era stato promesso dalla lega, e di non pagare le bollette di gas e luce; purtroppo bisogna considerare che l’importo di queste bollette è trattenuto dalle banche sul c/c bancario, perciò bisogna prima revocare la relativa disposizione di addebito bancario.

Pagare in  contanti ha dei vantaggi, diversi anni fa una società del gas mi aveva addebitato consumi maggiori di quelli segnalati, ottenni il rimborso in c/c, ma l’impiegato si giustificò affermando: ” Non è colpa nostra se lei ha chiesto l’addebito in conto!” I furbi e i distratti non esistono solo nel piccolo commercio, ma anche in banca e nelle società del gas.

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 29 agosto 2022)

ITALIA

Non bisogna farsi incantare dalla riservatezza del governo, i segreti durano poco e diventano segreti di pulcinella, vale per i segreti di stato, per i brevetti o segreti industriali, per i diritti d’autore e per i modelli di utilità; cioè scadono per legge, sono violati, imitati o copiati, anche se con delle varianti e non pedissequamente, completamente o letteralmente.

La diffusione della cultura avviene copiando, lo fanno anche gli scimpanzé. All’inizio, i discepoli di grandi artisti copiano contenuto, forme e stile dei loro maestri, tanto che, a volte, i loro dipinti non si sa se appartengono al maestro o al discepolo, una volta cresciuti e diventati più esperti, se hanno delle qualità, inventano anche nuove forme d’arte; senza copiare e partendo da zero, nessuno potrebbe inventare un’auto moderna.

Malgrado ciò, i professori che preparano le lezioni ispirandosi a varie fonti, cioè copiando in senso lato, accusano gli studenti di aver copiato belle composizioni da essi ignorate; però, quando queste composizioni sono da essi ritenute delle amenità, sono addebitate agli studenti, invece, se sono riconosciute come il risultato delle loro lezioni, gratificano i loro compositori con un buon voto.

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Il governo italiano ha stanziato 100 milioni di euro per comprate vaccini anticovid dalla Gavi, ente finanziario di Gates, che finanzia la produzione dei vaccini e l’OMS, la Gavi incanala anche le donazioni al terzo mondo; però l’Italia ha milioni di vaccini inutilizzati e vicini alla scadenza. In queste donazioni, come a quelle fatte all’Ucraina e sui prezzi delle fonti energetiche importate e delle armi donate, c’è speculazione e lucro anche per i membri dei governi, per l’informazione e  per le compagnie.

Ricordo che il capo del governo albanese disse al ministro italiano De Michelis che gli aiuti ricevuti dall’Italia dal suo paese erano solo la metà della somma stanziata, il ministro replicò che l’altra metà era servita a coprire le spese di amministrazione.

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I progressisti affermano che gli uomini e le donne appartengono a una razza unica, in realtà appartengono spesso a razze diverse per caratteri somatici, cultura, benessere, ruolo, potere e privilegi; infatti, gli emarginati e i poveri, che dovevano essere da essi riscattati, sembrano più passivi, inebetiti dal lavoro fisico e ripetitivo, sembrano avere meno capacità comunicative e conoscono solo la lingua italiana, tanto da apparire di razza diversa e inferiore rispetto a chi li dirige, accade anche nell’esercito.

E’ un fatto che le razze si dividono per speciazione, adattandosi all’ambiente e al ruolo, perciò quando le donne avranno tutto il potere in famiglia, nel lavoro e al governo, sembreranno una specie diversa, non solo per il sesso, e superiore anche fisicamente rispetto agli uomini; questa metamorfosi avviene spesso nelle specie animali dove vige il matriarcato.

Colà le femmine sono più forti, con più potere e sono più grandi fisicamente, perciò anche le donne di potere saranno più alte e più forti fisicamente rispetto agli uomini. A quel punto, con il potere in pugno, una parte delle donne, già rivoluzionarie ed ugualitarie, abbandoneranno femminismo e teoria gender e aderiranno al partito conservatore, come sostanzialmente hanno fatto tutti i partiti ex-rivoluzionari. 

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Il Financial Times ha denunciato che ad agosto gli hedge funds speculativi hanno fatto una grande scommessa ribassista, con 39 miliardi di euro di Btp italiani; il che, teoricamente, potrebbe disincentivare altri acquisti di titoli italiani da emettere a copertura del deficit di bilancio, cioè potrebbe ostacolare il finanziamento dello stato, accelerando il suo default. 

Gli avvocati europeisti italiani affermeranno che ciò dipende dalle dimissioni di Draghi, dall’instabilità politica e dall’esito del voto contrario alla sinistra. Anche con i rifornimenti di gas dell’Algeria, la BCE potrebbe non ostacolare la crescita dello spread italiano, deciso dai mercati, e dei relativi interessi, puntando, come in passato, sul commissariamento dell’Italia, i cui governi dipendono dai mercati, da Vaticano, Nato e UE e non dagli italiani.

Nonostante il forte risparmio italiano, che potrebbe assorbire tutto il debito estero italiano, la ricchezza finanziaria o mobile italiana e il patrimonio italiano, soprattutto immobiliare, ora lo spread italiano è più alto di quello greco e di quello portoghese. Draghi ha dichiarato che lo stato deve salvare dal dissesto, procurato dalla pandemia, le grandi aziende in difficoltà e lasciar fallire le piccole aziende indebitate con le banche, le quali, in effetti, falliscono spesso e, a volte, il loro posto è preso da altre piccole imprese.

Questo programma, e forse non è un  caso, si sta realizzando con la pandemia e con l’aumento del costo dell’energia, favorito dalle sanzioni americane, pagate dalle famiglie e dalle piccole aziende scaricate da Draghi; mentre quelle grandi, secondo Draghi, si possono aiutare, nazionalizzare o regalare allo straniero, però in Italia anche le piccole e medie aziende esportano.

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Le vere riforme intaccano capitalismo, privilegi, patrimonio e potere, perciò non si possono fare e sono invise a quelli che, per difendere la loro posizione, sono disposti a instaurare la dittatura, anche tramite dei fantocci, come accade anche nella falsa “democrazia”. Mussolini andò al potere perché così vollero i Savoia e il Vaticano, che era il più grande agrario d’Italia.

Ormai essi non erano più in stato di conflitto, ma vicini alla conciliazione, lo scopo era, come adesso, ridurre lo stato di conflitto interna e tutelare i privilegi, impedendo l’instaurazione di una vera democrazia. Oggi nessuno potrebbe attuare un progetto autoritario del genere, senza essere appoggiato  da Vaticano, Nato, Ue e Massoneria.

I romani controllavano il loro impero con le armi, le vie di comunicazione, i mercenari e riconoscendo privilegi, come la proprietà della terra e la compartecipazione fiscale, ai nobili locali, valorizzati anche nell’amministrazione romana. Insomma, senza il tradimento e senza vendere il popolo è difficile fare carriera.

USA

Gli Usa sono più vicini a un altro accordo sul nucleare con l’Iran, che, con la vendita di petrolio, dovrebbe far entrare nelle casse dello stato 100 miliardi di dollari l’anno. Nel 2018 Trump si ritirò da quello del 2015, firmato da Obama che, prevedeva l’alleggerimento delle sanzioni e lo sblocco all’estero dei fondi iraniani, mentre l’Iran s’impegnava a ridurre il programma nucleare e ad accettare gli ispettori.

Ora Israele è preoccupato per il sostegno iraniano agli Hezbollah, anche se sono tanti gli stati, anche occidentali, che hanno sostenuto o sostengono il terrorismo. Con queste risorse, Teheran garantirà miliardi di commesse alla Russia che, già oggi, diversamente dall’UE, non patisce molto per le sanzioni americane che la colpiscono, anche perché il prezzo dell’energia aumenta.

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Macron ha affermato che è finita l’era dell’abbondanza, Biden ha promesso che, alle prossime elezioni, i repubblicani vinceranno perché è in  gioco la democrazia, ha anche aggiunto che bisogna combattere le divisioni alimentate da Trump; in Italia, anche il governo Draghi, contro la dialettica politica e l’opposizione, si era detto a favore dell’unità ma, secondo le sensazioni comuni, non ha progetti reali e prospettive luminose per gli Italiani.

EUROPA

Mentre Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia e Ucraina si evolvono contro la Russia, in un fronte militare unico, a prescindere dalla Nato, Bulgaria e Ungheria, accusate dall’UE di simpatie fasciste che però esistono anche in Ucraina, stanno cercando un accordo con la Russia sul gas, mentre l’Ungheria ha ordinato due centrali nucleari alla Russia; può essere un altro sintomo dell’attuale disgregazione dell’UE, ma i governi italiani non avranno mai dai loro padroni questa libertà di movimento .

Intanto Borrell, alto rappresentante UE per gli affari esteri, vuole addestrare, nei paesi dell’est, i soldati ucraini impegnati nella guerra contro la Russia. Comunque, i governi italiani hanno bisogno di padroni esteri perciò l’Italia sarà l’ultimo paese a lasciare l’Unione, che però, con il tempo, dando più voce agli italiani, si potrebbe anche riformare, ma questo discorso riguarda anche l’Italia.

Nunzio Miccoli   www.viruslibertario.it viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 22 agosto 2022)

ITALIA

Per fermare l’immigrazione irregolare, cioè non spinta dal lavoro o dalla guerra, la Meloni ha proposto il blocco navale delle coste libiche, ma gli immigrati arrivano anche da altri paesi africani come la Tunisia o da paesi di transito come la Turchia. Per valutare chi deve essere accettato o meno nell’UE, da taluni si propone anche di creare hotspot in Africa.

Secondo lo statuto dell’ONU, il blocco navale può essere attuato solo per legittima difesa, però in passato gli stati lo hanno fatto anche per l’offesa e, anche oggi, lo  statuto non è stato sempre rispettato dagli stati e perciò alcuni di essi, senza conseguenze, lo hanno attuato in parte o disatteso.

Inoltre, secondo l’ONU, i natanti con emigranti in pericolo vicini alla frontiera italiana, devono essere soccorsi e portati al porto più sicuro, di solito italiano; Ong e trafficanti operano fraudolentemente perché si realizzi questa situazione, anche andandoli a prendere al di fuori delle acque territoriali libiche.

Nel 2015 I’EU è intervenuta per il controllo di alcune frontiere comuni esterne a est, superando l’accordo di Dublino che destinava gli immigrati solo al paese di primo approdo, di solito l’Italia, perciò ha ridotto l’immigrazione nell’UE del 90%, ma non in Italia, dove è aumentata. Accade ciò perché l’UE, invece che cieca, in barba agli italiani,  sa che governo italiano e chiesa sono, indirettamente e nei fatti, a favore dell’immigrazione senza distinzione, di razza o tipo, cioè regolare o irregolare, per guerra, lavoro, o attività criminali.

Comunque, anche per impedire i morti in mare, UE e Italia hanno disposto aiuti economici e natanti per la guardia costiera alla Libia. Paradossalmente, nei confronti degli emigranti africani, a causa della violazione dei diritti umani da parte della Libia, l’UE potrebbe essere chiamata anche a rispondere dinanzi alla corte dei diritti umani europea, perché si sa che la Libia non è uno stato sicuro e perciò bisogna ospitare i profughi di guerra.

Perciò, si dice, che il diritto di asilo andrebbe esercitato nel paese di destinazione, ma anche in Italia gli hotspot sono sovrappopolati e inumani, perciò l’Italia risponderebbe per questo; anche il diritto internazionale ha aspetti paradossali che sono simili al diritto italiano; infatti, lo stato non garantisce diritto ed eguaglianza, ma privilegi, discriminazioni e favori.

I terroristi sono ispirati dall’estero e oggi sono soprattutto islamici, ma di diverse fazioni. Erdogan ha affermato che in Siria, dove la Turchia si è scontrata con il terrorismo, soprattutto armeno, l’occidente sostiene il terrorismo, perciò il paese, come l’Afghanistan, non trova mai la pace. Naturalmente, il partito filorusso sostiene questa tesi mentre quello americano ne dà la colpa alla Russia che sostiene l’Iran che, a sua volta, sostiene i terroristi sciiti; hanno sostenuto il terrorismo anche l’Arabia filoamericana e la Libia filorussa.

Insomma, da sempre, il terrorismo ispirato dall’estero, quando non si vuole fare una guerra aperta, è un modo di fare politica estera violenta e ne è stata vittima anche l’Italia, ma i suoi governi rispettosi verso i suoi padroni esteri, perché atlantisti ed europeisti, non lo possono dire e censurano i servizi segreti che, con la magistratura, potrebbero far luce su queste azioni; con l’aiuto dell’informazione, la censura esiste anche sul terrorismo interno italiano. 

Con la guerra e con gli sprechi della spesa pubblica, lo stato è distruttore netto di ricchezza, non valorizza il capitale umano ma, per favorire i suoi soci e i suoi amici, lo mortifica; desiderando sudditi cattedra-dipendenti, cioè programmati e condizionati dalla sua propaganda, ha alimentato lo scetticismo e la rassegnazione del popolo che perciò ha perso la speranza nella resurrezione.

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Per farla breve, una volta l’economia affermava che la rilevazione dei costi industriali serviva a rilevare la convenienza a produrre con un guadagno, perché il prezzo lo faceva il mercato; però oggi il prezzo lo fa l’offerta, cioè la speculazione, infatti, è nata una nuova denominazione di prezzo, cioè il prezzo a corpo.

In base a esso, la ditta rileva i costi industriali, con materie prime, ammortamenti, energia e mano d’opera, e poi, con l’aiuto della pubblicità, stabilisce il suo prezzo remunerativo di mercato; del resto, sono sempre esistiti, per certi prodotti, i prezzi imposti dal produttore, magari con la giustificazione della qualità o della rarità  del prodotto.

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Il presidente della Consob, Savona, ha proposto l’emissione, da parte dello stato, di Bond o obbligazioni irredimibili, in  aggiunta ai BTP Italia e ai BTP Futura creati con la pandemia. Si tratta di obbligazioni senza rimborso del capitale, ma solo con il pagamento della cedola, che naturalmente, dovrebbe, essere più alta.

Questo finanziamento è stato utilizzato dagli stati per grandi progetti e per la guerra, il primo fu emesso nel 1720 dall’Inghilterra che poi ne emise altri nella guerra contro Napoleone e nella prima guerra mondiale. Gli Usa emisero il primo nella guerra di secessione, l’Italia ne emise uno all’inizio del novecento e poi un altro per la guerra d’Etiopia; questo, poiché lo stato non ha mai una voce univoca, fu rimborsato nel 1981, ma l’operazione fu conveniente per lo stato perché la lira si era deprezzata di oltre mille volte, cioè lo stato rimborsò veramente poco.

Questi bond irredimibili sono emessi anche dalle banche, nel 2020 banca Intesa ne emise uno per 6,5 miliardi di euro. Secondo Savona, la sottoscrizione dovrebbe essere volontaria, perché esistono anche i prestiti forzosi di stato; oggi questi bond hanno un mercato limitato, però potrebbero servire a difendere l’indipendenza finanziaria dell’Italia, oggi inesistente.

Bisogna considerare che in Italia il risparmio privato è il triplo del debito pubblico nazionale, perciò i bond irredimibili potrebbero essere utilizzati per favorire gli investimenti pubblici, inoltre, aiuterebbero la raccolta dei prestiti nei momenti in cui mancano le sottoscrizioni per gli altri tipi di obbligazioni pubbliche.

EUROPA

La crisi dell’UE, alimentata dalla speculazione, dalla politica sanitaria per la pandemia e dalla guerra in Ucraina, a causa della disinformazione presenta aspetti poco chiari. Le aziende produttrici di vaccini hanno puntano a inondare il mercato di vaccini costosi, in eccesso e poco efficaci, ma succede anche in altri settori economici.

La guerra in Ucraina si poteva evitare con il riconoscimento, secondo le norme internazionali, dell’autonomia dell’Ucraina e delle minoranze russe della regione, ma purtroppo governi e informazione ritengono giusta solo l’autonomia dell’Ucraina. Il prezzo spot del gas di Amsterdam aumenta, ma è un prezzo marginale che influenza le attese sui prezzi perciò, come si fa nei bilanci aziendali, soprattutto per l’elettricità, bisognerebbe tener conto solo del costo medio di acquisto dell’energia, anche da altre fonti e di altra natura.

L’UE avrebbe potuto stabilire un prezzo massimo, ma le grandi società fornitrici o importatrici di fonti energetiche, si sarebbero risentite, infatti, le lobby commissionano o bloccano sempre le leggi da loro invise, sono nate per questo e il parlamento fa la comparsa; a causa della crisi economica degli Usa, per favorire la speculazione, pare che questa situazione sia stata creata anche ad arte. Il QE ha aumentato la liquidità in USA e in UE e questo denaro è stato intercettato dal sistema bancario e dalle banche centrali che finanziano il debito pubblico degli stati e il debito delle grandi banche e imprese.

Però agli Usa non costa molto emettere dollari, con i quali possono comprare politica, governi, informazione, armi e grandi aziende internazionali; hanno un grande deficit commerciale e valutario ma, con il dollaro, non si preoccupano per il debito come succede all’Italia, che è stato un paese solvibile, ma  soggetto ai ricatti dello spread, fatto alzare dalla banche d’affari che finanziano il debito dello stato, a un tasso fatto ad esser risalire.

Gli analisti di corte affermano che il dollaro è forte ma, com’è sempre successo nella storia, potrebbero essere gli ultimi colpi di coda di un paese prepotente, ma in decadenza. La BCE vuole che la banca d’Italia e le altre banche abbiano meno titoli di stato in portafoglio, questi sono detenuti come riserva di liquidità, finanziano il debito pubblico e hanno una bassa remunerazione, che però copre il costo della raccolta, che così, se non è impiegata altrimenti, non rimane improduttiva.

La banche italiane potrebbero comprare tutto il debito pubblico italiano, così l’Italia, come il Giappone,  finirebbe di essere sotto ricatto da parte delle società di rating e della Germania che vuole il suo fallimento.  Le grandi banche italiane partecipano al capitale di Bankitalia e sono controllate dalla BCE, destinano la raccolta ai prestiti alle imprese e alle famiglie, agli investimenti e alla speculazione e all’acquisto di titoli di stato.

In Germania si preferisce l’impiego azionario rispetto ai titoli di stato, che però ha procurato perdite maggiori rispetto alle banche italiane, perché ha coinvolto le due maggiori banche del paese, poi aiutate a rifinanziarsi con il QE. Anche in Italia bisognerebbe diffondere l’azionariato popolare; quando si parla di aiuti di stato ai lavoratori dipendenti, non bisogna mai dimenticare gli aiuti di stato alle grandi imprese, in Italia si tratta di diversi miliardi di euro l’anno.

Inoltre, gli aiuti dell’UE all’agricoltura, quelli ad Alitalia, quelli a banca MPS, all’indennizzo da favola a Benetton per la nazionalizzazione, senza suo risarcimento per il crollo del ponte di Genova, e i finanziamenti di opere pubbliche mai finite, i cui costi superano regolarmente i preventivi, senza  penali per la ritardata consegna, ma con la revisione prezzi per la ritardata consegna.

Insomma, lo stato è sempre amico o socio delle grandi aziende e non dei proletari, esattamente come al tempo di Marx. Al gruppo massonico dei Trenta, fatto di banchieri, accademici ed economisti, Draghi ha dichiarato che lo stato deve salvare dal dissesto procurato dalla pandemia le grandi aziende e far fallire le piccole indebitate con le banche.

Sono state sempre le piccole imprese a fallire e solo poche diventano grandi, non hanno esenzioni fiscali e aiuti dallo stato, le banche creditrici fanno accantonamenti per coprire le perdite causate dai loro fallimenti, perché in banca paga i prestiti anche per chi non paga. Quando cedono con lo sconto questi crediti insoluti, non ci rimettono ma ci guadagnano i loro amici che li rilevano.

AFRICA

Un veterinario della cooperazione italiana in Tanzania ha denunciato di aver approntato un vaccino efficace all’80%, registrato e commercializzato, contro una malattia delle zecche trasmessa al bestiame, che ha procurato la morte dell’80% delle bestie colpite. Tuttavia è stato boicottato da organizzazioni private internazionali, naturalmente finanziate, e da società farmaceutiche e dall’OMS, dove Gates, produttore di vaccini, è il primo finanziatore.

Questo vaccino è stato boicottato perché fa concorrenza a un altro vaccino e ad altri farmaci meno efficaci allo scopo. Il dottore è ricorso all’UE e al governo italiano, ma finora senza risultato, a causa della zecca, sta morendo quasi tutto il bestiame dei masai, un’etnia nilotica della Tanzania che vive di questi animali, come se si volesse lo sterminio di un popolo.

Anche se i “progressisti”, per dimostrare che non sono razzisti e non sono a favore delle discriminazioni, lo negano, in Africa, come accade tra i cani, esistono più razze umane, cioè quella nilotica fatta di masai, tutsi e vatussi, quella bantù africana, quella caucasica in Africa settentrionale, inoltre, pigmei, boscimani, malgasci e ottentotti.

Anni fa, per il controllo delle miniere, in Ruanda ci fu una guerra civile, tra bantù e tutsi, i primi erano sostenuti dai francesi e i secondi, che sono allevatori e classe dirigente del paese, dagli americani, durante la quale, delle suore bantù diedero fuoco a dei tutsi. 

CINA

Grandi impresi cinesi si stanno trasferendo dalla borsa di Wall Street a quella di Hong Kong e la Cina sta vendendo i titoli di stato Usa a dieci anni, trasferendo anche questi impieghi da Wall Street a Hong Kong; ora la Cina ne possiede per 968 miliardi di dollari. Lo fa per mantenere stabile il rapporto tra dollaro e yuan e perché questi titoli si deprezzano, ora il dollaro vale 6,7 yuan.

Poiché il clima con Russia e Cina peggiora, gli Usa hanno congelato la valuta  della Russia, alleata della Cina che, a sua volta, ha relazioni tese con gli Usa, a causa di Taiwan. Anche  il Giappone possiede titoli del tesoro americani per 1.236 miliardi di dollari, questi suoi impieghi e rimesse in Usa sono serviti a mantenere alta la quotazione del dollaro.

Tra le importanti società cinesi che si sono ritirate dalla borsa di New York, ci sono società di telecomunicazioni e assicurazioni, alcune di essere erano state inserite in una lista nera americana perché non avevano rispettato alcune norme americane; infatti, una legge Usa del 2020 obbliga le società cinesi quotate in Usa a dichiarare di non essere sotto il controllo del governo cinese.

USA

Con la pandemia, nei primi due trimestri del 2022 il Pil degli Usa è diminuito ed è diminuita la disoccupazione;  energia e alloggio aumentano più del salario, la vendita di case diminuisce e l’inflazione è al 9%. La spesa per i consumi è aumentata dell’1,1% però, deflazionata ai prezzi, sembra costante, aumenta la spesa per sanità e abitazione e cala quella per abbigliamento e tempo libero.

Gli interessi sui mutui sono saliti, perciò la vendita di nuove case è crollata del 5,4%; con il calo della domanda, i prezzi al consumo dovrebbero scendere, intanto calano i prezzi di benzina, cereali e materie prime. Poiché i tifosi degli Usa parlano sempre dei suoi successi economici, soprattutto in borsa e con la salita del dollaro, è lecito domandarsi se sia in corso una recessione o meno, secondo me, gli americani risponderebbero positivamente. (Per le notizie, fonte: Diana Wagner – startmag.it).

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it;     viruislibertario@gmail.com.

  

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 15 agosto 2022)

ITALIA

Poiché il governo dello stato è un mercenario al servizio di privati, spesso rappresentati da lobby, dei quali deve salvaguardare gli interessi, nei confronti della proprietà, pubblica o privata, è assurdo distinguere lo stato dai privati, perché lo stato è partecipato da privati; cioè, anche le nazionalizzazioni sono indirettamente delle privatizzazioni, infatti, lo stato è un’impresa privata occulta, è l’impresa privata di maggior successo, che governa abusando della credulità popolare.

Tra i privati che controllano il governo, ci sono lobby, poteri e potenze. La maggiore sciagura italiana è data dai suoi governi, al popolo non è riservata nessuna sovranità, deve solo partecipare al voto, che non è una manifestazione di sovranità, ma è un  concorso o una lotteria elettorale.

Dal 1945, i governi italiani sono solo agenti dello straniero, perciò le massime cariche dello stato e della banca centrale non dipendono dagli italiani, il governo ha firmato una cambiale in bianco a favore di Vaticano, Usa ed UE; inoltre, il parlamento non serve a riparare o a controllare il governo perché è dominato dalle faide e la sua produttività legislativa è molto bassa.

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Stefano Puzzer, animatore delle proteste dei portuali di Trieste, licenziato perché contrario al green pass, ha deciso di ricorrere alla magistratura e, per le prossime elezioni politiche del 25/9/22, ha accettato la candidatura al partito Italexit di Paragone; è contro la dittatura italiana, contro l’obbligo vaccinale e contro la finanza, vuole uno stato di diritto e l’unione dei partiti contrari al sistema.

In Italia gli insegnanti sono pagati meno dei loro colleghi dell’Europa del nord, però il governo ha deciso un finanziamento di 200 milioni di euro, da erogare da parte della CDP ma a carico del Tesoro, destinato agli stipendi degli insegnanti ucraini, un altro finanziamento del genere arriverà dalla Banca Mondiale, che perciò obbedisce agli Usa.

Il governo darebbe il cuore a chi alimenta la guerra in Ucraina e a chi sostiene Zelensky, che è un facinoroso guerrafondaio antidemocratico. Comunque i 200 milioni, da parte dello stato pagante o di quello ricevente, se sono utilizzati in realtà per acquistare armi, costituiscono sempre un falso in bilancio, che è un reato praticamente lecito per lo stato, che abusa della credulità popolare e ha tre facce,  ma non  per i privati. (Fonte: Gabriele Angelini – ilparagone.it).

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La dottrina della salvezza, in questa terra o nell’altro mondo, è stata formulata per primi dagli ebrei, poi è stata adottata o copiata dai cristiani; a tale proposito, i professori affermano che non bisogna copiare, hanno torto perché l’uomo progredisce tecnicamente e culturalmente solo copiando e diffondendo la cultura, perciò il cristianesimo è una religione sincretica che ha preso da persiani, greci e soprattutto ebrei. Non esistono religioni o automobili tecnicamente e completamente originali.

Io ritengo che i difetti degli stati, cioè della politica, e delle persone siano abbastanza generalizzati, non bisogna prendersela solo con i dirigenti italiani; perciò ambiguità, tradimento e ricatto albergano facilmente nella politica, che è al servizio nascosto di poteri, potenze e lobby che sono i suoi mandanti. Insomma, la politica o un partito, si fa comprare con il denaro e con i privilegi e perciò, per interesse, cambia spesso il suo indirizzo o il suo programma, che è solo propaganda, anche perché, per i parlamentari, non c’è il vincolo di mandato.

La politica riformista è la secolarizzazione del regno di Dio; viste le giravolte della politica, poiché ho accennato alla salvezza, mi chiedo, a questo punto, chi salverà gli italiani, sicuramente non i suoi rappresentanti in parlamento o al governo; ritengo che alcuni uomini buoni, che non sono arrivisti e non fanno promesse, desiderando solo un mondo più giusto, hanno cominciato da giovani una lotta sociale, distribuendo volantini e correndo dietro a tanti imbonitori, poi delusi, hanno deciso di non votare più.

Per quanto detto, anche il programma elettorale della destra, fatto per rendersi accetti a Bruxelles e a Washington, è una cambiale in bianco firmata dal governo italiano, di qualsiasi colore, a favore della Triade, cioè di Vaticano, Nato e UE.

CINA

La Turchia, paese Nato, è accusata spesso di avere un atteggiamento ambiguo in Europa, Africa e in Asia; poiché l’Onu indaga sugli abusi cinesi nello Xinjiang, regione cinese dove esiste la minoranza turca iugura, il ministro degli esteri cinese Wang si è incontrato con l’omologo turco Cavusoglu.

Anche se gli stati hanno tre facce e tanti segreti, ufficialmente i due paesi sono a favore della cooperazione e Cavusoglu sostiene l’unità della Cina, con Taiwan, Hong Kong e Xinjiang; però la Turchia ospita anche 50.000 uiguri della diaspora cinese dello Xinjiang. Dall’altra parte, la Turchia vuole rafforzare il ruolo politico dell’organizzazione degli stati turchi, dei quali fa parte anche il Turkmenistan, aumentando la sua influenza tra i gruppi di lingua turca di Europa e Asia.

Come si vede, i problemi con le minoranze sono esistiti ed esistono, non solo in Ucraina e in Serbia, ma anche in Cina, in Europa e in tutto il mondo; la ragione sta nel fatto che gli stati le discriminano valorizzando, nelle cariche più importanti, l’etnia dominante e più numerosa; poi queste minoranze, sono state strumentalizzate da grandi stati esteri non alleati, che soffiano sul fuoco.

A causa delle minoranze, gli stanti europei entrati recentemente nell'Ue, come l'Ucraina, desiderano un  confronto militare tra la Nato e la Russia; pensano di regolare vecchi conti con la Russia, ma poi saranno costretti a regolarli anche tra di loro. (Fonte: Giuseppe Gagliano – startmag.it).

EUROPA

Pare che La Cina stia stringendo le relazioni con Francia e Germania, ignorando l’UE, invece l’Italia le stringe con gli Usa, nemici della Russia. Ad ogni modo l’Italia, senza sovranità, subisce sempre le ingerenze di Bruxelles e di Washington. La scelta della Cina, forse suggerita dalla Germania che non vuole esporsi, potrebbe favorire, dopo il patto franco-tedesco di Aquisgrana, la dissoluzione dell’UE, procurando un dispiacere al governo europeista italiano, intanto l'euro si svaluta nei confronti di tutte le monete forti.

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Dal 2008 solo circa la metà dei paesi del mondo ha riconosciuto l’indipendenza del Kosovo, poiché la Russia è un paese multinazionale, Mosca non l’ha riconosciuto perché afferma che potrebbe costituire un precedente, teme l’effetto domino da parte di altre nazionalità; infatti, in Russia esiste il problema della Cecenia, della Georgia, dell’Abkhazia e dell’Ossezia del sud.

Nell’UE sono contrari al riconoscimento del Kosovo, Spagna, Slovacchia, Romania, Cipro e Grecia, Madrid teme la secessione della Catalogna e delle province basche, Bucarest la secessione della minoranza ungherese della Transilvania, la Slovacchia teme quella della minoranza ungherese, Cipro teme l’indipendenza della repubblica turca di Cipro al Nord dell’isola.

In Albania ci sono problemi con la minoranza greca, in Ucraina e nei tre paesi baltici  con la minoranza russa. Come la Russia, anche Pechino si è espressa contro il riconoscimento del Kosovo e a favore di uno stato multietnico, infatti, è contro le spinte autonomistiche di Tibet, Xinjiang e Taiwan, che invoca l’autodeterminazione prevista dall’ONU.

L’Indonesia teme i movimenti secessionisti di Aceh e Irian Jaya, l’India si è espressa contro il riconoscimento del Kosovo perché teme la secessione del Kashmir e delle regioni nordorientali del paese. Le Filippine temono i separatisti di Mindanao, l’Azerbaigian è contrario all’indipendenza del Nagorno Karabach; la Georgia è contraria al riconoscimento del Kosovo perché, a causa delle spinte secessioniste della Transilvania, non vuole inasprire i rapporti con Mosca e con la Moldavia.

Altre minoranze esistono anche in Francia, Gran Bretagna, Austria, Italia e Belgio; bisogna dire che gli stati sono ricchi di minoranze etniche, anche se in parte le hanno omologate o assimilate. Sono tutti nati con la forza delle armi e non per volontà popolare, appropriandosi di terre e tribù, senza il loro consenso, poi, calpestando l’eguaglianza, hanno distribuito posizioni di potere alla razza o alla religione dominante e perciò, quelle escluse, hanno invocato autonomia o indipendenza.  (Per le notizie, fonte: Marco Orioles – startmag.it). 

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it;   viuslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 8 agosto 2022)

ITALIA

Con la pandemia Covid, a causa della difficoltà di accesso a ospedali e medici, è aumentata la spesa privata in farmaci e medici specialisti; è un successo, non casuale, della medicina privata che, per interesse, dimostra più sollecitudine verso gli ammalati. Però in Germania stanno rivedendo gli obblighi vaccinali, che, diversamente dall’Italia, avevano bloccato solo 70 medici.

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Non esiste solo il femminicidio, In Italia spariscono 53 persone il giorno, 9.599 in sei mesi, i ritrovamenti sono la metà, gli allontanamenti sono per lo più volontari; i minori sono 6.312, al 70% stranieri, il 70% dei miniori italiani è ritrovato, i bambini scompaiono per lavoro nero, pedofilia, prostituzione e traffico di organi. Ogni anno, la sottrazione internazionale riguarda 350 residenti in Italia, tra le persone scomparse, in Italia esistono almeno 2.000 cadaveri, non identificati, negli obitori, negli ospedali e nei cimiteri (Fonte: Ernesto Manfré - repubblica.it).

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Con il Tpi della BCE, cioè con il programma di acquisto di titoli pubblici, l’UE torna a chiedere il rispetto delle regole di bilancio, la cui violazione, per chi ha fiducia nei mercati,  ha riflessi sullo spread; in Italia queste regole sono state violate a causa di deficit e debito pubblico eccessivo, verificatosi con la pandemia. Il Tpi dovrebbe far rientrare dalla finestra ciò che era stato cacciato dalla porta, cioè il MES; i mercati, cioè le banche centrali, che sono controllate da grandi banche commerciali, con la speculazione, influenzano spread e tassi.

L’umanesimo mette al centro della creazione l’uomo, il naturalismo la natura, purtroppo però, stato e chiesa ritengono di dover governare l’uomo alimentando il suo senso di colpa; infatti, la televisione  afferma che a inquinare e a speculare è l’uomo, in realtà sono i grandi interessi che governano tutto e non vogliono cambiare niente.

La BCE di Francoforte ha dichiarato che interverrà per contenere lo spread  solo quando i fondamenti del paese sono sani, purtroppo lo spread, per favorire la speculazione, aumenta anche senza ragione; i mercati potrebbero aumentarlo con al motivazione che il nostro debito pubblico è insostenibile, in realtà, a loro conviene prestare al’Italia, che è un paese solvibile e paga interessi più alti.

La speculazione non  può svelare i suoi segreti e i suoi fini; per la BCE, la clausola di salvaguardia consente solo di deviare temporaneamente dall’aggiustamento, senza sospendere il patto di stabilità e la sorveglianza di bilancio. In Italia mancano la sovranità popolare, quella parlamentare, la sovranità legislativa e quella di bilancio.

In sintesi, l’agenzia Moody’s, per dare una spallata speculativa all’Italia, ha tagliato il rating italiano. Mentre politica e informazione salutano il PNRR che ci regalerebbe soldi, che in realtà sono, per lo più, da restituire, la commissione europea ha già rilevato che l’Italia ha squilibri eccessivi e non rispetta le regole del debito e del deficit, però ha rimandato, temporaneamente, la procedura per deficit eccessivo.

L’esito negativo dell’esame può impedire l’acquisto, da parte della BCE, dei titoli italiani, trattasi di un ricatto, utile a far salire l’interresse sul debito,  legato al fatto l’Italia sta nell’UE, perché il risparmio italiano è in grado di  acquistare tutto il debito nazionale, senza ricatti dei mercati, come fa il Giappone; inoltre, l’Italia ha sempre pagato i suoi debiti.

EUROPA

23 anni fa la Nato bombardò la Serbia, a sostegno degli albanesi del Kosovo che si proclamarono indipendenti; ora il Kosovo vuole uniformare immatricolazioni di auto e documenti usati dalla minoranza serba del nord. C’è un’analogia, la Serbia nacque in Kosovo come nazione e anche la nazione russa nacque in Ucraina; con la guerra in Ucraina, la Serbia ha rifiutato le sanzioni alla Russia, ha mantenuto con essa i voli e rinnovato gli accordi sul gas, il suo popolo è in maggioranza contrario alla Nato e all’UE.

Nel 2008 il Kosovo dichiarò l’indipendenza dalla Serbia, che ora accusa il Kosovo di volere espellere i serbi dal paese, cioè di volere la pulizia etnica delle minoranze serbe che rifiutano l’assimilazione forzata (cosa che hanno fatto, attraverso i secoli, tutti i paesi, anche se è ingiusto). La Nato è dalla parte di Pristina e Mosca dalla parte di Belgrado.

La missione Nato-Kfor, di oltre 3.500 uomini, diretta da un generale italiano, mira a garantire la tregua, il contingente italiano, fatto di 600 uomini, è il più elevato. I serbi hanno bloccato le strade che conducono ai valichi, dalla guerra del 1999, il Kosovo aveva tollerato i documenti serbi delle minoranze, ma una nuova legge rende obbligatorie le targhe con l’acronimo RKS, cioè repubblica del Kosovo, perciò ha stabilito che, chi ha una carta d’identità serba, riceve un documento temporaneo con validità tre mesi.

Poiché la Serbia non  riconosce l’indipendenza del Kosovo, vuole lo stesso trattamento per i kosovari che entrano in Serbia, il Kosovo è riconosciuto dalla maggioranza dei paesi UE che ha invitato i due paesi a risolvere pacificamente la contesa; nel 1999 la risoluzione 1244 dell’ONU autorizzò l’arrivo nel paese di  uomini della forza Kfor della Nato. L’indipendenza del Kosovo è stata riconosciuta da 113 paesi dell’Onu su 193, naturalmente, Cina e Russia non l’hanno riconosciuta. Serbia e Kosovo hanno chiesto di aderire all’UE, mentre solo il Kosovo ha chiesto di entrare nella Nato.

L’articolo 1 dello statuto della Nato, finora calpestato, come la maggior parte dei trattati internazionali, impone di cercare una mediazione e una composizione con mezzi pacifici, mentre l’Onu garantisce diritto all’autonomia e all’autodeterminazione delle minoranze; tuttavia ora, il ponte sul fiume Ibar che, a Mitrovica, divide le due comunità, è presidiato dai carabinieri, mentre il monastero ortodosso di Decani, in Kosovo, è presidiato da altre forze Kfor, Kosovo e Ucraina, senza una vera valutazione del contenzioso, sono protetti dalla Nato.

Altri motivi di scontro della Nato con la Russia ci sono in Siria, Irak, Libia, Mali, con la Cina esistono per l’isola di Taiwan, da essa rivendicata, la missione ONU garantisce l’autonomia ma non  l’indipendenza del Kosovo, che è rimane territorio conteso. Con la guerra in Ucraina, nessuno storico e giornalista di corte ha richiamato l’articolo 1 della Nato e la posizione dell’Onu sull’autodeterminazione; l’Italia potrebbe essere mediatore e pacificatore nei Balcani e in Africa settentrionale, ma preferisce eseguire gli ordini di Usa e UE.

A danno della Francia, Russia e Turchia si espandono in Africa, in Libia la Cirenaica è vicina a Russia ed Egitto, mentre la Tripolitania è vicina alla Turchia; l’Italia, dopo aver fornito alla seconda mezzi guardiacoste, l’ha sostenuta assieme all’ONU, ma ora pare che la Tripolitania favorisca l’immigrazione clandestina.

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Antisemitismo, razzismo e negazionismo. I semiti assomigliano ai popoli in mezzo ai quali abitano, questi termini generano molta confusione, tutte le razze umane sono degli ibridi, cioè non sono razze pure; però delle differenze, da un punto di vista fisico o culturale, in un certo momento storico, esistono, è inutile negarle.

Queste differenze esistono nelle razze di ogni specie animale, ma non bisogna parlare di superiorità morale o intellettuale, magari per discriminare, altrimenti perché preferiamo soggettivamente una razza di cane rispetto a un’altra, i gusti personali devono essere rispettati. Il negazionismo di fatti testimoniati è un’assurdità e non dovrebbe essere un reato d’opinione, è solo un’opinione sbagliata; quello permanente e unico appartiene allo stato e alla religione, che hanno cancellato pagine di storia, con la censura o con l’imprimatur. 

L’informazione mainstream è sempre di supporto al governo, negli stati “democratici” o autoritari, è il megafono del governo, ma anche gli storici di corte hanno svolto questo ruolo; con la sua propaganda, che è una parola inventata dalla Chiesa, lo stato mira a inculcare il suo pensiero corretto o ortodosso alla gente, in passato anche con le minacce e con le pene.

Anche la propaganda è negazionismo, le statistiche false sono propaganda; per rimarcare i successi economici americani, si afferma che in Usa, recentemente, gli occupati sono aumentati di 528.000 persone; in realtà, a causa delle diminuite risorse degli americani, segnalata dall’aumento dell’uso delle carte di credito per il consumo, sono aumentati i doppi lavori.

La dimostrazione dello stato di crisi sta nel fatto che il prezzo degli immobili, con il calo della domanda, diminuisce, inoltre, gli immobili invenduti aumentano, come accade spesso nella classica bolla immobiliare americana. Purtroppo, le principali risorse americane sono solo il dollaro, le spese in armi e la speculazione.

CINA

Cina e Usa sono interessate alla produzione di Formosa o Taiwan di semiconduttori e chip, destinati all’industria elettronica, cioè soprattutto ad auto, telefoni e Tv; silicio, germanio e gallio sono alla base dei microchip, gli Usa erano i maggiori produttori, ma oggi anche Apple importa questi componenti da Taiwan.

La pandemia ha ridotto produzione ed esportazione di questi prodotti elettronici, bloccando la produzione automobilistica, legata al 60% ai semiconduttori. A causa di questi componenti, nel 2021 le esportazioni di Taiwan verso la Cina erano cresciute del 24,8%, mentre il 40% di tutte le esportazioni di Taiwan è diretto verso la Cina, perciò, da un punto di vista economico, sembra che l’isola sia veramente una regione della Cina.

Ora, per ridurre la loro dipendenza da Taiwan, riconosciuta solo da 14 paesi, Usa e Cina vogliono rilanciare la produzione interna di semiconduttori. Le terre rare, utili a queste produzioni, sono fornite anche da Afganistan e Ucraina, soprattutto nel Donbass occupato dai russi, tutte regioni travolte dalle guerre americane.

L’Ucraina esporta anche grano, per tutte queste ragioni, è stata coinvolta in una guerra con la Russia aizzata dagli Usa, che hanno fornito all’Ucraina anche 40 miliardi di dollari in armi. Bisogna considerare che, se con la siccità si riduce il grano,  chi se lo accaparra, come fanno gli Usa in Ucraina, ne fa aumentare il prezzo e perciò guadagna più degli anni precedenti.

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

  

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 1 agosto 2022)

ITALIA

I catastrofisti denunciano il calo demografico, derivato dal calo di natalità ma, soprattutto, dall’allungamento della vita media che, alla fine, ha prodotto un aumento della mortalità; all’incirca, fino al 2000, l’Italia aveva una natalità e una mortalità di circa 550.000 persone l’anno; con una popolazione stabile di 60 milioni di persone e con 200 persone per kmq, mentre il mondo ne ha 50, cioè l’Italia sembrerebbe, in proporzione, sovrappopolata.

Con l’invecchiamento della popolazione, la mortalità è passata a circa 670.000 persone e la natalità a circa 470.000, con una riduzione annua di 200.000 persone, il che, senza immigrazione, dovrebbe produrre una riduzione di 10 milioni di abitanti in 50 anni. Con la sua popolazione, l’Italia già soffre di deficit alimentari e di materie prime, colmati con le esportazioni industriali.

Pertanto l’Italia non può accogliere tanti immigrati, di giovani ce ne sono ancora e ne nascono, ma il paese troverà probabilmente un nuovo equilibrio demografico con 50 milioni di abitanti. I vecchi pesano a chi segue il gusto estetico e a chi mira al loro patrimonio, però passeranno, non solo con il Covid, perché è una legge della natura, che vale anche per quelli che oggi sono giovani. 

Per preservare la natura, il paesaggio e combattere l’inquinamento, bisognerebbe combattere anche l’eccessiva concentrazione urbana, valorizzando i piccoli centri e la vita rurale, difendendo gli alberi e gli animali selvatici non infestanti, riducendo anche gli animali allevati intensivamente, che inquinano molto.

A causa degli squilibri demografici, i paesi europei previdenti importano italiani che, contro l’opinione dei ricchi italiani europeisti,  non dispiacciono, mentre l’Italia fa entrare immigrati dal terzo mondo, ben presto in Italia soffriremo anche per questa emorragia di nostri giovani idonei al lavoro. Una emorragia valutaria è data dai pensionati italiani che risiedono all’estero e che, con un governo imprevidente, sono in numero maggiore rispetto ai pensionati stranieri residenti in Italia.

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Come si sa, le crisi, pandemiche, belliche, economiche, alimentari, politiche, eccetera, si portano dietro crisi finanziarie, con perdite e guadagni speculativi per le banche; secondo la BCE, la prossima crisi finanziaria sarà provocata dal cambiamento climatico. Insomma, senza crisi, non si può andare avanti, le crisi lasciano strascichi però, i linguisti affermano che le crisi, anche del corpo umano, sono occasione per una rinascita o per una evoluzione, speriamo che sia sempre vero.

Pare che in Usa, Soros controlli Obama, le radio americane, le banche e il governo ucraino, probabilmente controlla anche Macron, Draghi, il governo e la televisione italiana. Gates è impegnato nell’OMS, nei vaccini e nella sanità, Rothschild e Rockefeller sono al vertice dell’attività bancaria speculativa e, in Italia, diversi ebrei sono responsabili in tante banche della Chiesa e in televisione, la massoneria  non vuole comparire, con l’irresponsabilità dei suoi mandanti, tira il sasso e nasconde la mano. La finanza speculativa si è sviluppata sull’anonimato delle società di capitali, bisognerebbe ripensarci.

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Per le elezioni politiche del 25/9/22, il programma elettorale di Fratelli d’Italia prevede le nazionalizzazioni per autostrade, ferrovie, porti, aeroporti, energia, acqua, poste e telecomunicazioni (una volta questi erano programmi di sinistra, ora tesa alle privatizzazioni e  venduta a poteri, potenze e lobby); Fratelli d’Italia prevede anche l’utilizzo del golden power nei  settori strategici e in banca.

Vuole utilizzare le risorse del PNRR per le infrastrutture e l’alta velocità ferroviaria, migliorare i trasporti e costruire il ponte sullo astretto di Messina. Per impedire le delocalizzazioni, vuole ridurre la fiscalità alle imprese, punta a decarbonizzare il settore industriale e a sostituire il reddito di cittadinanza con un reddito universale.

Fratelli d’Italia vuole combattere l’immigrazione clandestina (che a Salvini non interessa come prima), afferma che, chi non è un rifugiato, deve essere rimpatriato (tuttavia, per gli italiani, i rifugiati andrebbero ripartiti, non può ospitarli un solo paese). Afferma che le sanzioni per le ONG, che favoriscono l’immigrazione clandestina, devono essere il sequestro delle navi e l’arresto degli equipaggi. Il programma è buono e non dovrebbe essere disatteso come fanno tutti i partiti.

Meloni aveva esordito contro l’euro e l’UE, voleva anche tenere un  referendum contro l’euro, poi è stata acquistata da Berlusconi ed è diventata leader della destra parlamentare europea, perciò oggi è atlantista, europeista e solidale con la guerra degli ucraini contro la Russia; per i padroni del mondo e per i mercati, se ne deduce che è matura per governare l’Italia, la complessiva visione politica della maggioranza degli italiani non è tenuta in considerazione, è la “democrazia!”.

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Il prezzo dell’energia è determinato anche dalla speculazione, questo prezzo aumentò nel 2021, dopo che Draghi andò al governo, il cui programma puntava a limitare l’uso di nucleare, carbone, gas e petrolio, a favore delle fonti rinnovabili; la BCE ha rinunciato a mettere un tetto al prezzo del gas, poi Draghi, con le sanzioni alla Russia, ha aggravato ulteriormente la situazione.

In realtà, il prezzo del gas russo, algerino e del Qatar è rimasto invariato rispetto a un anno fa, ma è aumentato solo il gas liquefatto proveniente dall’Olanda e dagli Usa, tuttavia, il prezzo all’ingrosso dell’elettricità è aumentato. Secondo l’ARERA, i prezzi dell’energia sono aumentati a causa del mix di forniture GNL, gas, petrolio, carbone, rinnovabili, idroelettrica e a causa delle manutenzioni ai gasdotti russi; a causa della domanda in espansione e per aumentare gli stoccaggi per l’inverno, il GNL è arrivato a 202 euro al kilowattore, mentre il cambiamento del rapporto di cambio tra euro e dollaro ha influito minimamente. (Per le notizie, fonte: Gianfranco Polillo – startmag.it). 

EUROPA

Paesi baltici, Polonia e Finlandia, manifestano riserve sulla loro partecipazione alla Nato, che li espone a rischi e non li tutela a sufficienza; non approvano che l’aumento di truppe Nato in Polonia non sia  permanente come in Germania; perciò la Lettonia vuole reintrodurre il servizio di leva obbligatorio e la Polonia vuole difendersi da sola, raddoppiando l’esercito e portando la spesa per la difesa al 3% del Pil nel 2023. Però pare che il reclutamento non sarà facile, perché la Polonia, grazie agli investimenti occidentali, ora ha un tasso di disoccupazione del 5%.

Nunzio Miccoli   www.viruslibertario.it;    viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 25 luglio 2022)

 

ITALIA

 

Nel porto di Trieste c’è una rivolta dei portuali, ignorata da giornali e sindacati, ci sono stati licenziamenti e, da parte dei datori di lavoro, cancellazioni dal sindacato autonomo, che è il più rappresentativo in città, il che dovrebbe essere una facoltà del lavoratore. Pare che le misure repressive siano giustificate dal fatto che gli interessati sono no-green pass; i manifestanti in sciopero sono sostenuti dagli autonomisti della regione, ma non dai sindacati confederali e sono ignorati dall’informazione, ora chiedono la reintroduzione dello stato di diritto.

 

Per trasporto merci, Trieste è diventato il primo porto d’Italia, poi vengono Genova, Livorno e Cagliari; a Trieste è concentrata l’attenzione di Cina, Germania e Austria; la Cina ne vuole fare il terminale principale della via della seta nel Mediterraneo. Come si sa la politica interna e internazionale, con la passività dei governi italiani, strumentalizza o alimenta le crisi interne e i mercati, compreso quello del lavoro.

 

Com’è accaduto in Catalogna, qualche paese, profittando della debolezza politica italiana e della disaffezione degli italiani verso la sua politica e i suoi governi, potrebbe cavalcare l’onta autonomista triestina, per interessi non  troppo reconditi. Insomma, Letta e Mattarella sono europeisti e non italianisti e l’attuale politica potrebbe spaccare l’UE e l’Italia, anche se processi del genere si evolvono in anni.

 

La storia ci dovrebbe insegnare qualche cosa; la frode della “democrazia” moderna dimostra che il potere non è realmente partecipativo, ma è concentrato in poche mani, che condizionano i governi, soprattutto in banca, nella sanità, nell’industria delle armi e nella comunicazione; questi governi posso vendere risorse e regioni di ogni paese. Oggi le manifestazioni spontanee, diversamente dalle rivoluzioni, sono organizzate dal potere, mi riferisco anche alle firme dei sindaci a favore di Draghi; però i sondaggi affermano che la destra vincerà le elezioni, perciò i politici,  per non perdere la poltrona, non volevano le elezioni anticipate.

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La televisione, per ricordare che lo stato non può ridurre le imposte, si serve spesso di statistiche false, incomplete o incongrue; in materia fiscale,  lamenta che ci sono mille miliardi d’imposte non riscosse in diversi anni e cento miliardi l’ultimo anno. In ogni caso, per rispetto verso i suoi padroni, lo stato non può affermare che il maggiore evasore è la chiesa, che è evasore legale, però ci sono tante altre esenzioni fiscali, come accadeva in era aristocratica, a favore degli amici eccellenti dello stato.

 

I maggiori evasori dello stato sono soci dello stato stesso, però tanti crediti fiscali possono essere stati contestati, i debitori possono essere insolventi, spariti o defunti, senza eredi e senza patrimoni; ma esistono anche i furbi e anche nelle imprese esistono crediti insoluti e irrecuperabili. Recuperando questi crediti, si arriverebbe a una pressione fiscale molto più alta dell’attuale, perciò bisognerebbe ridurre le tasse e lo stato non avrebbe beneficio dalla lotta all’evasione, più che altro sarebbe una questione di giustizia fiscale ridistributiva.

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Nel 1992 Draghi era presente sul panfilo Britannia di Elisabetta II, che portò alle privatizzazioni d’imprese dello stato, svendute allo straniero, per Cossiga, Draghi era un vile affarista e un ex dipendente di Goldman Sachs; ciò malgrado, nel 1991 questo diventò direttore generale del Tesoro, sostenuto da Ciampi, che era governatore della Banca dì’Italia.

 

Le privatizzazioni italiane emulavano quelle russe, pure richieste dai mercati e succedute alla caduta del comunismo, due affari d’oro per la finanza internazionale, soprattutto britannica. Nel 1992 ci furono altri importanti eventi, pilotati dall’estero, il 7/2/1992 Cossiga sciolse le camere, cinque giorni dopo fu firmato il trattato di Maastricht e poi ci fu l’esplosione di mani pulite; un referendum riformò il sistema elettorale in senso maggioritario e così nacque la seconda repubblica.

 

Il governo affermava che la privatizzazione serviva a ridurre il deficit di bilancio, in realtà avrebbe potuto servire per la riduzione del debito, ma non avvenne nessuna delle due cose. Le privatizzazioni furono seguite dall’introduzione dell’euro; Draghi, protetto dai mercati e dalla massoneria, era stato direttore del Tesoro, governatore di Bankitalia, governatore della BCE e quindi capo del governo italiano, sempre omaggiato dall’informazione italiana mainstream.

Comunque, nel 2004, come direttore del Tesoro, perdette quaranta miliardi in contratti derivati di Btp sottoscritti dal Tesoro, nel 2008, da governatore di Bankitalia, usò miliardi dello stato a favore di amici di governo, per salvare Monte dei Paschi e Antonveneta; nel 2011, a causa dello spread, introdusse l’austerity dell’UE e sospese l’acquisto di BTP, poi con il QE stampò miliardi di euro, con i quali acquistò BTP.

 

A capo del governo, Draghi ha ignorato il parlamento, producendo disastri, il superbonus edilizio 110% era credito fiscale e non debito pubblico ma lo ha abolito, eppure i tema del credito fiscale meritava di essere approfondito. Con la pandemia, ha speso miliardi in tamponi, vaccini e ricoveri ospedalieri, lasciando a casa medici non vaccinati, perciò il deficit del bilancio dello stato è schizzato al 9% e oggi il debito pubblico italiano è arrivato a 2.760 miliardi di euro.

 

Come governato della BCE, con il QE, aveva emesso miliardi di euro, con i quali ha comprato titoli di stato a zero rendimento, favorendo con ciò inflazione e crollo dei titoli di stato. Contro le promesse, con la politica di Draghi su vaccinazione e lockdown, nel 2021 la mortalità è aumentata;  comunque, Draghi è stato fautore del climate change e delle sanzioni alla Russia.

 

La politica energetica di boicottaggio dei combustibili fossili, in atto dal 2012, a causa della guerra in Ucraina e della speculazione, non ha impedito il rialzo dei relativi prezzi, anche se l’Eni aveva la fortuna di comprare a prezzo invariato in Russia. Diversamente dall’Italia, per reagire alla speculazione, la Spagna ha calmierato i prezzi di gas e petrolio e la Francia ha nazionalizzato EDF, invece Draghi aspetta il nulla osta dei mercati o dell’UE.

 

Secondo l’UE, l’Italia deve garantire la posizione dei creditori, i quali alimentano interessi e debito italiano; eppure l’Italia, se seguisse l’esempio del Giappone, grazie all’ampio risparmio interno, potrebbe godere del credito italiano, a basso interesse, senza cadere sotto il potere di altri paesi. Oggi l’Italia, anche se ha un decimo dei cannoni e dei carri armati dell’Ucraina, che è ampiamente armata dagli Usa e dall’UE, fornisce aiuti militari all’Ucraina, che poi svende queste armi all’estero. (Per le notizie, fonte: Alessandro D’Amato – today.it; nicolaporro.it).

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La Germania, oltre a piazzare suoi uomini, anche se di altre nazioni, nelle posizioni importanti delle istituzioni europee, con gli Usa pare che abbia anche un controllo sul governo italiano; a più riprese, anche con l’attuale crisi italiana, ha dimostrato di stimare i nostri governi e di apprezzare l’Italia, ma non di stimare gli italiani, avrebbe dovuto fare il contrario. D’altra parte, tanti alti dirigenti dello stato italiano, poiché sono votati allo straniero e contrari ai sovranisti, la pensano così, in compenso fanno carriera e hanno privilegi.

 

La crisi del gas con la Russia potrebbe essere una manfrina, l’espansione all’est dell’UE è solo la conseguenza di vecchie aspirazioni tedesche, mi auguro che la Russia tenga i nervi a posto e non reagisca; la Nato e l’UE non possono diventare strumento della Germania, anche se nell’UE il governo italiano fa sempre la comparsa. Con le dimissioni di Draghi da capo del governo, la Germania ha minacciato le reazioni dei mercati, infatti, ora pare che i BTP italiani abbiano un rendimento del 3,5%, che è superiore a quello della Grecia; la dittatura dei mercati pare inevitabile, com’era prevedibile, Spiegel definisce l’Italia inaffidabile, mentre non sarebbero così tutti gli altri paesi e soprattutto la Germania.

 

Quando Draghi era governatore della BCE, era stato criticato dai tedeschi perché danneggiava il risparmio tedesco, ora questi definiscono Meloni estremista di destra come Salvini, anche se Meloni vuole recuperare solo un po’ della sovranità italiana, il che è un delitto anche per Mattarella. I tedeschi affermano che Draghi aveva riguadagnato la fiducia internazionale. Purtroppo Draghi usava il parlamento escludendolo dalle decisioni del governo, ma ora si è accorto di quest’anomalia anticostituzionale italiana che i tedeschi non vedono. Adesso si dice che la BCE punta a combattere la divergenza dei tassi d’interesse, favorita in passato da Draghi alla BCE che, con la commissione europea, ha avuto sempre il compito, con l’aiuto dei governi italiani e dell’informazione italiana, di rendere schiava l’Italia.

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In Italia, con manifestazioni soprattutto a Roma, sono in  corso proteste dei pescatori, soprattutto appartenenti a cooperative, contro il caro gasolio; chiedono un prezzo fisso massimo, come quello ottenuto da Spagna e Francia; poiché l’UE ha stanziato 1,2 miliardi di euro per i pescatori, chiedono che la somma sia utilizzata per calmierare il prezzo del gasolio a settanta centesimi.

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La valutazione del Pil dei vari paesi andrebbe fatta al valore reale e non nominale, perché i valori di cambio delle monete possono essere falsati; inoltre, il Pil dovrebbe includere produzione industriale, artigianale, agricola, commercio e banche, escludendo la pubblica amministrazione. Infatti, mentre il Pil del commercio si rileva dal fatturato e quindi ha una sua validità, per convenzione assurda, il Pil della pubblica amministrazione è rilevato dagli stipendi pagati. Per conseguenza, senza rilevarne la produttività, se si aumentano i dipendenti e gli stipendi pubblici, aumenta il Pil, sembra un miracolo; sarebbe la comica da consigliare a chi lamenta la mancata crescita del Pil italiano.

 

USA

 

Bloomberg e Forex, a proposito di commodity, materie prime e beni di consumo, hanno rilevato notevoli ribassi dei prezzi sul mercato speculativo dei future o contratti a termine e nei fondi speculativi Hedge Fund. La fuga dagli impieghi nelle materie prime, con vendite speculative allo scoperto, riguarda energia, cereali, metalli, cacao, zucchero, oro e argento; anche se le sanzioni e la speculazione prolungano la crisi energetica.

 

La Cina è il più grande consumatore mondiale di materie prime, gas e petrolio e in Usa, con la loro crisi economica interna, ci sono rallentamenti nella domanda di combustibili, a vantaggio d’importatori come l’Italia, che però gli  pagano caro il gas liquefatto. La riduzione della domanda e la riduzione dei prezzi delle materie dovrebbe ridurre le attese d’inflazione; comunque, gli speculatori hanno ridotto le scommesse sul rialzo del prezzo di oro, argento e rame.

 

Sembra che, malgrado le minacce di guerra derivanti dalla situazione Ucraina, l’economia stia ritornando, gradualmente, su posizioni di equilibrio, mentre la politica non mostra segni di evoluzione. Nel settore dei cereali si liquidano le posizioni lunghe a termine, perciò i prezzi stanno tornando ai livelli di prima della guerra in Ucraina; solo il caffè è in controtendenza, con un piccolo aumento dei prezzi e il petrolio. Recentemente in Usa e UE le borse sono risalite, però in Usa ci sono preoccupazioni per l’inflazione, il costo della vita e l’economia. Biden, anche a causa delle sue misure militari ed economiche contro la Russia e delle vicende personali della sua famiglia, scende paurosamente nei sondaggi, a vantaggio dei repubblicani. (Per le notizie, fonte: Ole Hansen – startmag.it).

 

EUROPA

 

Il 21/7/2022 la commissione diritti umani del parlamento europeo doveva inviare una missione di pace in Israele; secondo il suo piano, l’eurodeputato estone Jaak Madison avrebbe dovuto incontrare il terrorista palestinese Barghouti, che sta scontando cinque ergastoli in Israele, che perciò ha richiesto l’annullamento dell’incontro. Forse la commissione è stata incauta, per non dire altro.

 

Fra l’altro, nel 2015 Madison aveva affermato che il nazismo aveva fatto risorgere industrialmente la Germania dalle rovine della prima guerra mondiale a  dalla crisi del 1929; nel 2019 aveva affermato che il nazismo aveva preservato lo stato nazionale, in pratica eliminando le minoranze. Sembra che il parlamento europeo volesse dialogare con Israele e fare da paciere con i palestinesi, servendosi di un simpatizzante nazista e di un terrorista palestinese. La politica dell’UE pare sempre illuminante. (Per le notizie, fonte: uri.b&fastwebnet.it).

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Mentre la televisione afferma che i paesi poveri importatori di cereali sono stati colpiti, per ragioni belliche, dalle restrizioni delle esportazioni ucraine, sembra che la produzione ucraina, commercializzata da società Usa, sia solo il 3% per cento della produzione mondiale; gli Usa sono il primo esportatore di cereali e la Cina, che è il primo produttore, quest’anno ha avuto una produzione annua particolarmente favorevole, mentre l’UE è stata colpita da siccità, con calo della relativa produzione.

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 18 luglio 2022)

ITALIA

Nel 2021 l’Inps ha dichiarato attivi finanziari di cassa per 9,5 miliardi di euro, le entrate comprendono i contributi da lavoro e i trasferimenti statali, come quelli per le pensioni d’invalidità civile. Le uscite correnti sono state pari a 384,8 miliardi di euro, i pensionati sono sedici milioni, 7,7 uomini e 8,3 donne, le pensioni degli uomini superamo, in media, del 37% quelle delle donne.

La televisione, per dimostrare, come il solito, la discriminazione a carico della donna, ha omesso però di segnalare che le donne, fino a oggi ma le cose stanno cambiando e queste ora fanno anche carriera, hanno denunciano una minore presenza, negli anni, nel posto di lavoro e scontano la pensione di reversibilità del marito ridotta, dovuta alla loro maggiore sopravvivenza.

La pensione mensile media lorda è di circa 1640 euro, quella netta di circa 1330 euro, le pensioni assistenziali sono l’8% e in media ricevono 470 euro, anche questa potrebbe essere una discriminazione, ad esempio rispetto al reddito di cittadinanza; dal 2012 al 2021, con varie riforme, che hanno innalzato l’età della pensione, e con la moria anticipata di anziani a causa del Covid, l’Inps ha risparmiato in media circa undici miliardi di euro l’anno.

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Normalmente, la speculazione finanziaria si fa con il denaro risparmiato gestito dalle banche; i ricavi bancari derivano da interessi su prestiti e mutui, da portafoglio, cioè sconti e commissioni su cambiali e ricevute bancarie, da commissioni su negoziazioni di titoli azionari e obbligazionari e da investimenti azionari diretti delle banche.

Buona parte dei ricavi da titoli derivava dalla speculazione finanziaria delle banche e dagli impieghi in titoli di stato, che consentono di parcheggiare la liquidità, anche se a un interesse modesto, costume condannato, a danno dell’Italia, dalla commissione europea.

La vecchia banca aveva interessi che superavano portafoglio e questo superava le commissioni sui titoli; con lo sviluppo della speculazione, favorito dal maggiore risparmio e del largo flottante di azioni, soprattutto bancarie, per le banche è arrivato al primo posto il mercato dei titoli. La relativa speculazione è favorita da notizie dell’informazione, spesso finanziata dalle banche, che servono a indirizzare gli acquisti di titoli, già acquistati a basso prezzo dalle banche che, con la domanda stimolata, ne fanno rialzare i prezzi guadagnandoci.

L’informazione favorisce, oltre la speculazione finanziaria, quella politica con la propaganda, e quella sui cambi, infatti, l’oscillazione dei cambi tra monete, come quella attuale tra dollaro ed euro, alimenta un altro tipo di speculazione; dalla sua nascita, rispetto al dollaro, l’euro si è rivalutato e svalutato più  volte, ma non a causa del mercato o del deficit valutario americano, ma perché il Tesoro americano può stampare dollari senza limite.

Anche il mercato dei cambi e la relativa speculazione consentono alle banche di guadagnare,  mentre l’inflazione, che fa aumentare i tassi e fa svalutare altre monete, in Usa e UE non ha un ruolo, anche se l’inflazione, rilevata ai prezzi, esiste sia in Usa che nell’UE. I grandi azionisti dello stato non possono fermare le speculazioni e le crisi, perché andrebbero contro i loro interessi.

La crisi di governo italiana non è dovuta solo alle cause politiche evidenziate dall’informazione, ma ci sono anche risentimenti popolari dovuti a scelte scellerate del governo contro la pandemia, sulle quali la magistratura indaga,  e contro la Russia in Ucraina. Gli italiani, con le interferenze della Troika, cioè di Vaticano, Nato e Ue, non si possono scegliere i loro rappresentanti in parlamento, che non hanno un  vincolo di mandato, e nemmeno i loro governi; comunque, bisognerebbe aggiungere che l’informazione mainstream italiana, megafono del governo, pare peggiore della politica italiana.

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15.000 persone hanno manifestato a Trieste, capeggiati da no-vax e da no-green pass, capeggiati da Ugo Rossi e da un ex lavoratore portuale Stefano Puzzer; i manifestanti licenziati si sono rivolti alla magistratura e chiedono il ritorno allo stato di diritto, sono appoggiati dalle spinte autonomistiche a Trieste e in Venezia Giulia.

Nonostante il fatto che il sindacato autonomo dei portuali è il sindacato più importante della città, l’autorità portuale l’ha escluso dalle trattative sul contratto di lavoro e i datori di lavoro hanno abolito arbitrariamente la loro trattenuta sindacale, così disconoscendo il loro sindacato; anche se, in tutta Italia, discutibilmente, nelle trattative, i sindacati rappresentativi sono soprattutto quelli confederali, in cui i lavoratori iscritti, per l’insoddisfazione dei lavoratori, diminuiscono.

EUROPA

La finanziaria tedesca Wirecard ha falsificato i dati di bilancio che si riferiscono a suoi clienti, per attrarre un investimento di 900 milioni di euro da parte della banca giapponese SoftBank, poi è fallita il 25/6/2022, con un ammanco del bilancio gonfiato per 2 miliardi di euro; per i finanziatori il danno complessivo è stato di 3,1 miliardi di euro, l’istanza di fallimento presentata alla procura di Monaco, evidenzia che tra le vittime ci sono clienti di Manila, Singapore e Dubai.

La società era abituata a gonfiare entrate e profitti di bilancio, il revisore di bilancio ha denunciato un ammanco di cassa di un miliardo e si è rifiutato di firmare il bilancio del 2019. Poi si dice che i tedeschi sono più seri e più corretti degli italiani, sono da ricordare anche altri scandali tedeschi relativi alle banche e alle auto inquinanti che nascondevano l’inquinamento effettivo. D’altra parte i tedeschi, che conoscono bene l’Italia, denunciano gi sprechi italiani (trattasi di un eufemismo), sicuramente numerosi, riguardanti, ad esempio, il Mose di Venezia. (Per le notizie, fonte: Financial Times - Chiara Rossi – startmag.it).

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Mentre l’Italia, poco sovrana, sulla spinta dei mercati, progetta altre privatizzazioni, la Francia vuole nazionalizzare la società energetica Edf e vuole anche imporre un prezzo calmierato all’energia elettrica; in pratica, non aspetta le decisioni dio Bruxelles come fa Draghi. Nell’UE, il prezzo di mercato del gas, con il controllo speculativo sui futures, è fatto in Olanda, però il gas liquefatto americano è più caro.

L’Arabia, gran produttrice di petrolio, prima alleata degli Usa, si avvicina a Russia e Cina, che ha fatto accordi anche con le isole Salomone del Pacifico, che si allontanano dall’Australia, legata agli Usa. Macron, da parte sua, pare sia legato, oltre che a Soros, anche a Uber, che sta provocando la rivolta dei tassisti italiani, contrari alla riforma del settore, alla relativa privatizzazione a favore di Uber e all’abolizione dei controlli amministrativi comunali sulla loro attività.

USA

Il presidente Biden si è incontrato con il presidente sudcoreano, per siglare un accordo per la costruzione congiunta di quattro centrali nucleari in Polonia; alla partnership partecipa la Westinghouse americana, in concorrenza con la francese EDF e con Russia e Cina. I Rapporti tra Usa e Polonia si fanno sempre più solidi mentre, dopo tanto can can televisivo sul fronte dell’energia, non si capisce bene dove sia diretta l’Europa.

Gli Usa vogliono anche contrastare la penetrazione cinese nel Pacifico, anche nel settore del 5G, sostengono l’indipendenza di Taiwan, l’autonomia di Hong, Kong, sostengono Sri Lanka e Cambogia, dove la Cina ha una base navale. In Pratica gli Usa, appoggiati dai recenti membri dell’UE, sono in rotta di collisione con la Cina e la Russia e l’Europa e l’Italia, senza autonomia, ne pagheranno le spese, come sta accadendo in Ucraina.

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Oggi sono diversi i paesi a rischio di default, a causa del debito estero e relativi interessi, dell’alto spread e del crollo delle loro valute; chiedono l’intervento a loro favore del FMI o il congelamento del loro debito estero. Questi paesi sono Libano, Sri Lanka, Bielorussia, Suriname, Zambia, Ucraina, Argentina, Tunisia, El Salvador, Ghana, Egitto, Kenya, Etiopia, Nigeria e Pakistan; Ecuador è già fallito due anni fa.

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 11 luglio 2022)

EUROPA

A Ghedi e Aviano sono custodite 40 bombe atomiche americane, previste da un accordo tra Italia e Usa e non con la Nato; dalla fine della seconda guerra mondiale, d’accordo con il Vaticano, gli Usa esercitano un potere speciale in Italia, nato in origine soprattutto per contrastare il comunismo interno e sovietico.

In Europa sono neutrali Svizzera, Austria e Irlanda, anche l’Italia avrebbe potuto chiedere la neutralità, ma il Vaticano, per avere in pugno l’Italia intera, doveva collaborare con gli americani. I paesi nucleari sono nove, tra quelli importanti, vi hanno rinunciato Italia, Brasile, Argentina e Sudafrica; queste testate sono tenute in massima allerta, cioè pronte all’uso immediato.

Escludendo le bombe della Nato, l’Italia è l’unico paese della Nato a ospitare bombe atomiche americane, il M5S, per dimostrare il suo attaccamento alla Nato, non ha ricandidato il senatore Roberto Corti, contrario alla Nato e alle sue bombe nucleari in Italia. Sembra difficile ridurre il vassallaggio dell’Italia verso Vaticano, Usa e UE, il paese non ha una politica estera autonoma e nemmeno una politica economica autonoma, grazie ai suoi governi, non è un paese sovrano.

Tra il 1948 e il 1989 in Italia c’è stata una guerra civile con atti terroristici su mandato estero e interno, lo scopo era impedire l’introduzione della sovranità italiana e fermare l’arrivo dei comunisti al governo, i quali poi, per il potere, si sono trasformati in liberisti e americanisti, ma la guerra fredda è continuata fino a oggi.

La guerra fredda è stata, a tratti, anche calda, ad esempio con le guerre in  Corea e in Vietnam, allora i comunisti erano all’offensiva  in  Asia e l’Onu faceva da copertura agli americani; oggi sembrano invertite le parti tra Russia e occidente e questa non ama essere alle porte di un occidente in  espansione che la minaccia anche con missili nucleari.

Con la caduta del fascismo e della monarchia, il Vaticano aveva ereditato l’Italia intera, che aveva sempre desiderato, scontrandosi con i longobardi che volevano unificarla sotto di loro, non voleva lasciarsela scappare, perciò ha dovuto accordarsi con gli Usa. Nei secoli precedenti, varie volte i romani, con delle rivolte, avevano fatto scappare il papa da Roma, soccorso da stati stranieri come l’Austria e la Francia.

Nella prima guerra mondiale l’imperatore di Germania promise al papa Benedetto XV, in caso di vittoria, la città di Roma e un corridoio fino al mare, forse questo voleva farci un paradiso fiscale. Gli storici di corte ricordano solo che questo papa si era espresso contro l’inutile strage della guerra, sono le solite dichiarazioni accomodanti della chiesa e dello stato.

In Italia stazionano 12.000 soldati americani e il governo, in nome dell’unità politica e della sua fedeltà canina verso gli alleati, non vuole che le cose cambino, ma la maggioranza degli italiani non la pensa così; gli americani hanno 150 armi nucleari in Europa, in Italia, Belgio, Germania, Olanda e Turchia. L’Italia acquista bombardieri americani e contribuisce alle spese militari americane in Italia, il segreto militare non permette di saperne di più.

Malgrado il trattato internazionale Aiea obblighi gli stati a distruggere le armi nucleari, l’Australia, in violazione di questo trattato di non proliferazione, vuole acquistare sommergibili nucleari armati. Anche l’Iran, malgrado le sanzioni, è tenace nel suo sforzo di avere la bomba atomica, infatti, ha resistito alle sanzioni, ai bombardamenti israeliani e agli assassini di scienziati e alti ufficiali iraniani; però nel 2020 Israele, con gli accordi di Abramo, ha fatto la pace con diversi stati del Medio Oriente.

L’America impone segretezza ai paesi europei che ospitano le sue atomiche, il club dei paesi nucleari, come fosse un monopolio, predicano la non proliferazione ai paesi che non hanno le armi nucleari, eppure, se Iran e Ucraina avessero avute le bombe nucleari, nessuno li avrebbe attaccati. L’UE non ha un ministro degli esteri e un ministro della difesa, non ha un vero governo e un parlamento sovrani, ma non li ha nemmeno l’Italia.

Sono tanti i trattati snobbati, infatti, il trattato che proibisce le armi nucleari, chiamato Tpnw, firmato da 86 paesi, non è stato firmato dall’Italia, che ospita armi nucleari americane. A dicembre del 2021 Putin, a salvaguardia della sicurezza della sua nazione, aveva dato un ultimatum alla Nato, questa non doveva fare entrare nuovi membri europei, non doveva collocare missili nucleari vicini al confine russo e non doveva dispiegare truppe nei paesi dell’ex patto di Varsavia; riteneva che la Nato era il nemico e, per lui, l’espansione della Nato era antirussa, naturalmente, l’occidente ha fatto orecchie da mercante.

Putin, che aveva sostenuto tutti i nemici dell’occidente, era nel mirino di Washington e Londra e l’Italia si era servilmente accodata; comunque, Parigi, Londra e Washington avevano anche dichiarato che non avrebbero mandato un loro soldato a difendere l’Ucraina poi, con doppiezza, l’occidente ha mandato addestratori, mercenari e armi; l’Italia è sempre disposta a mandare ascari italiani, a richiesta degli americani. Mosca ha dimostrato di sapersi  difendere dalle sanzioni economiche americane, ma non vuole essere accerchiata militarmente.

La guerra fredda non è finita nel 1989, come si afferma falsamente, e gli Usa sopravvivono economicamente grazie al loro complesso industriale militare, con la speculazione e sfruttando la posizione privilegiata del dollaro; spendono 750 miliardi di dollari l’anno per la difesa, più che il resto del mondo, ma il loro Pil molto meno della metà del Pil mondiale; hanno un debito pubblico di 30.000 miliardi di dollari, ma non possono fallire perché stampano liberamente dollari, il 4% della loro difesa è destinato alla difesa nucleare.

Il trattato dell’ONU proibisce le armi nucleari al di fuori del club dei nove, considerato il pericolo nucleare, sembra che governo tedesco, SPD e popolo italiano (ma non il suo governo) sono a favore della neutralità per tutta l’UE, anche la Russia ha chiesto, ma inutilmente, la rimozione delle bombe atomiche Usa dal suolo tedesco. Nel 2021 molti deputati dell’SPD erano a favore della neutralità tedesca, ma non i post-comunisti italiani, prima al soldo di Mosca e ora antirussi.

Comunque, la Germania, dopo le promesse, ha bloccato la forniture di 200 blindati all’Ucraina, perché servono alla sua difesa; grazie alla pandemia, alla guerra in Ucraina e alle sanzioni, i paesi in via di sviluppo, generalmente definiti non “democratici”, sono cresciuti economicamente e ora rappresentano 1/3 del Pil mondiale contro i 2/3 dei paesi “democratici” occidentali; però il Pil della Cina è arrivato a 14.700 miliardi di euro, all’incirca uguale a quello di Usa e a quello dell’ UE; i paesi “democratici” occidentali hanno una popolazione all’incirca uguale a quella della Cina.

Il mondo politico si è rigirato, perciò il governo D’Alema appoggiò il bombardamento americano del Kosovo e la Polonia è diventato il paese più filoamericano dell’UE, perciò, se gli Usa fossero richiesti, potrebbero spostare le armi nucleari della Germania e dell’Italia in Polonia. Oltre all’80% italiani e dei tedeschi sono a favore dello smantellamento delle armi nucleari sul loro territorio, ma non il governo italiano di sinistra che, per servilismo, è oltranzista, militarista e antirusso.

I paesi dell’ex patto di Varsavia continuano a vedere Nato e Usa come un baluardo della loro difesa e non vogliono una difesa europea indipendente, si sono fatto tra loro anche un patto di difesa interno e il governo italiano, sul piano militare, è acquiescente verso gli Usa. In Italia il bilancio della difesa ammonta ufficialmente a 25 miliardi di euro l’anno, ma, secondo gli impegni presi,  è destinato ad arrivare al 2% del Pil l’anno.

Trattasi di un falso in bilancio; per conoscere la vera spesa complessiva per le armi,  bisogna sommare ai 25 miliardi anche le spese militari celate nel bilancio del ministero dello sviluppo economico, delle Finanze, di Inps, inoltre, i trasferimenti diretti alla Nato e i contributi italiani alle spese delle basi americane in Italia.

Ciò che è lecito allo stato, non è lecito ai privati, lo stato rappresenta un grande inganno, è l’impresa privata di maggior successo; lo stato è una società segreta, i suoi azionisti anonimi collocano i loro uomini  nelle massime cariche dello stato; il quale così ne ottiene complicità, obbedienza e discrezione, concedendo loro in cambio, privilegi economici, esenzioni fiscali, immunità e irresponsabilità giudiziarie.

La Trinità che controlla i governi italiani,  fatta di Vaticano, Nato e UE, il cui collante per l’unità è la massoneria, ci costa, con le esenzioni fiscali del Vaticano, con le spese per la Nato e con i contributi italiani all’UE, che sono superiori a quelli versati dall’UE all’Italia, si tratta di parecchi miliardi di euro ogni anno; è la sorte delle colonie, anche l’India pagava per il mantenimento delle truppe inglesi sul suo territorio. Il 2% di spese militari sul Pil, richiesto dagli Usa, l’Italia lo raggiunge anche adesso, infatti, il Pil è stato di 1781 miliardi di euro nel 2021, il 2% è pari a 35 miliardi, cioè dieci miliardi in più di quelli iscritti ufficialmente nel bilancio della difesa.

L’articolo 11 della costituzione afferma che l’Italia ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; però, con i suoi ascari, l’Italia è impegnata con gli Usa in missioni internazionali, con 8.000 soldati; Leonardo è partecipata dal governo con il 30% e produce armi anche tramite privati. Il trattato ONU del 2017, che proibisce l’uso delle armi nucleari, è stato sottoscritto da 89 paesi escluso il Club dei nove e l’Italia, la cui popolazione è all’80% contraria a queste armi sul suolo italiano, ma i governi italiani, asserviti allo straniero, la pensano diversamente.

Entro al fine del decennio, la Cina potrà avere mille armi atomiche, Usa e Russia ne hanno 5.000 ciascuna; gli Usa credono alla guerra preventiva e alla guerra nucleare limitata, fatta con bombe tattiche; naturalmente combattuta sul suolo europeo, come la prima e la seconda guerra mondiale; gli Usa sono contrari a un’integrazione economica tra Europa e Russia le sanzioni contro la Russia servono anche a questo.

I missili nucleari sono nei silos nucleari, nei sommergibili, nelle portaerei  e nei bombardieri strategici, i missili ipersonici nucleari superano Mach 5, cioè cinque volte la velocità del suono e sono difficilmente intercettabili, li possiedono Cina e Russia e ora anche gli Usa li stanno progettando. Si dice che la Russia sia arretrata tecnicamente, ma i paesi in via di sviluppo hanno sempre dato la precedenza allo sviluppo delle armi.

Gli Usa si stanno facendo scudo dell’Europa, serviti dai governi italiani. Julian Assange è una pietra angolare della libertà di stampa, accusato di spionaggio e di altri 17 reati, gli Usa ne richiedono l’estradizione dal Regno Unito, rischia l’ergastolo o la pena capitale. Insomma la Gran Bretagna, sicuro alleato degli Usa, rispettando la legge, fino a ora ne ha rifiutato l’estradizione, invece l’Italia consegnò immediatamente alla Turchia il leader curdo Ocalan, che si era rifugiato in Italia.

I governi italiani garantiscono la segretezza alla Nato, ma il congresso americano è meno servile e perciò collabora meno e trascura l’omertà e questa segretezza. Eisenhower ha detto che tutte le nazioni che entreranno in una guerra nucleare ne usciranno con una dittatura, che fortuna per il nuovo ordine del mondo! Per il momento, in Italia vige una falsa “democrazia” e, per fare un esempio, i capi dello stato sono in prorogatio in Turchia, India e Cina.

Per porre fine alla guerra, Putin chiede la neutralità dell’Ucraina, sono neutrali, Svizzera, Austria, Irlanda e tanti paradisi fiscali, fatti d’isole come Cipro; nel 1948 Costarica ha abolito l’esercito, invece la Svizzera ha una neutralità armata. Un paese neutrale non può fornire assistenza a un paese in conflitto e non può permettere a eserciti stranieri di entrare nel suo territorio come fa l’Ucraina, solo questi paesi possono essere isole di pace.

L’Isola di Gotland è un’isola svedese del Mar Baltico, di fronte alla Lettonia e alla base navale russa di Kaliningrad, lì potrebbe iniziare lo scontro tra Nato e Russia; se questa volesse invadere i paesi baltici, dovrebbe iniziare da questa isola. Con l’ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato, nel 2020 i primi soldati svedesi sono arrivati nell’isola e la Nato vi sta svolgendo un’esercitazione marittima.

I paesi dell’ex patto di Varsavia sono nazionalisti, nemici della Russia e legati alla Nato, il nazionalismo è contrario all’europeismo, però la televisione italiana, megafono del governo, e il governo italiano si sono fatti beffe dei nazionalisti o sovranisti italiani; nel 2019 Macron affermò che la Nato era in stato di morte cerebrale, Biden l’ha smentito e l’Italia si è accodata. L’Italia ha partecipato alle imprese americane con supina solerzia e con dispendio di vite e di mezzi, mentre gli eurobond serviranno a legarci all’UE, l’indipendentismo italiano non pace a Bruxelles e non piace a Washington.

Per la sua ricostruzione, l’Ucraina ha chiesto 750 miliardi di dollari da prelevare dagli asset russi congelati con le sanzioni, è una bella e nuova pretesa, anche in passato lo stato ha espropriato beni privati, a carico di classi, etnie, religioni organizzate e stati soccombenti, cioè ha rubato e non lo ha fatto in omaggio alla giustizia redistributiva, le nazionalizzazioni e gli espropri non li hanno inventati i comunisti; però quest’accanimento antirusso potrebbe favorire reazioni tragiche da parte di Putin, che si rivolgeranno soprattutto conto l’Europa. Intanto, dopo i paesi Brics e la loro valuta comune alternativa al dollaro, anche l’America Latina pare si voglia sganciare dagli Usa, particolarmente Messico, Nicaragua e Venezuela.

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Massoneria e partiti sono nati all’insegna del rinnovamento, delle grandi riforme e della rivoluzione, gli slogan erano libertà, eguaglianza e fratellanza; la libertà favorì lo sviluppo dell’idea di liberalismo e democrazia, l’eguaglianza favorì lo sviluppo dell’idea di socialismo e di comunismo e la fratellanza favorì lo sviluppo dell’aspirazione alla pace internazionale.

Con il tempo, questi programmi sono statti tutti accantonati, con accordi di compromesso fatti dai politici con i vari centri di potere, cioè monarchia, capitalismo e religione. La massoneria moderna, nata a Londra, diede impulso alla nascita di varie società segrete collegate, come gli illuminati bavaresi  e come i partititi che favorirono l’indipendenza americana, la rivoluzione francese, il risorgimento italiano e la rivoluzione russa.

Oggi la massoneria, come i partiti più importanti (me ne sorgono sempre di nuovi) è sostanzialmente restauratrice e conservatrice; non bisogna farsi incantare dal nome e dagli statuti dei partiti, il nuovo ordine del mondo non promette niente di nuovo o di buono, meno che mai la sovranità del popolo o la rivoluzione. 

ITALIA

Per la tutela della salute, la società Italiana di medicina rivendica il diritto di operare in piena libertà, crede alla terapia personalizzata e non solo ai protocolli medici, senza limitarsi all’organo singolo, ma guardando a tutto il corpo; oggi la formazione del medico è soggetta a forti condizionamenti economici e politici, infatti, la medicina segue gli interessi economici e i medici seguono i loro conflitti d’interesse.

I medici dovrebbero guardare alla persona e non solo curare la malattia, limitando l’uso dei farmaci, lottando per l’indipendenza del sistema sanitario e per la scienza non dogmatica; dovrebbero rispettare la libertà di scelta del paziente e i principi costituzionali. In materia di obbligo vaccinale, la corte costituzionale afferma che il vaccino deve essere efficace, cioè sperimentato, e gli effetti avversi non devono essere gravi, diversamente, deve essere previsto un indennizzo.

Oggi l’efficacia del vaccino anticovid, attestata da statistiche, è messa in dubbio e ci sono stati migliaia di decessi correlati, perciò questi vaccini dovrebbero essere prima testati e  garantiti e poi dovrebbero essere assunti spontaneamente e non obbligatoriamente. La morte di persone a causa di questo vaccino non è un prezzo normale da pagare, perciò l’obbligo vaccinale è stato previsto solo in pochi paesi come l’Italia.

La convenzione di Oviedo del 1997, voluta dall’ONU, ha previsto che si possono rifiutare i trattamenti sanitari non previsti per legge, vieta l’accanimento terapeutico, prevede il diritto a determinate prescrizioni essenziali, il diritto a cure gratuite per indigenza, il consenso informato se si ha la capacità o con l’intervento del genitore o del tutore, prevede il rifiuto di cure mediche.

Il medico deve sospendere il trattamento se così vuole il malato o se questo è gli risulta essere pregiudizievole alla salute del malato; per la convenzione di Oviedo deve prevalere l’interesse dell’uomo e non quello della medicina. Guardate lo stato di confusione di governo, parlamento e burocrazia italiana, la convenzione è stata ratificata da 29 stati ma non dall’Italia, che però ha firmato la convenzione, il parlamento ha autorizzato la ratifica, ma questa non è stata ancora depositata al consiglio d’Europa; la corte costituzionale, con sentenza 379/2004, in caso di mancanza di deposito della ratifica, ha affermato che la legge italiana di esecuzione è inefficace.

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 4 luglio 2022)

ITALIA

Il Professor Alessandro Orsini, accademico dell’università Luiss di Roma – legata confindustria e all’Eni, autore di numerose pubblicazioni, anche all’estero ed esperto di politica internazionale, con i suoi interventi critici, ha dato lustro ad alcuni talk show televisivi. Egli denuncia il delirio collettivo della politica e dell’informazione che, con la pandemia e la guerra in Ucraina, hanno investito l’Italia e, per le sue idee, sono arrivate ad accusarlo di essere un agente di Putin.

Il 4/3/22 il senato accademico della Luiss ha emesso un comunicato stampa che intimidiva il professore reo di aver criticato la politica e le posizioni del governo in materia; inoltre i conduttori televisivi, per autorizzarlo a parlare, gli chiedevano che condannasse l’invasione russa e che era schierato con l’Ucraina. Qualche cosa del genere, ma a danno di altri, era accaduti anche con la pandemia, i politici e i loro servi dell’informazione attaccano i pochi intellettuali critici e li vogliono far zittire anche dal Copasir.

Bandito dalla Rai, ora Orsini ha deciso di partecipare, gratuitamente, solo al talk show Cartabianca, diretta da Berlinguer, diversamente dagli altri partecipanti che sono pagati; da allora, Orsini ha rifiutato 400 interviste dei giornali, anche a pagamento, e ha perso 70.000 euro. L’osservatorio sulla sicurezza internazionale della Luiss, diretto da Orsini, seguiva la politica internazionale in 149 stati e in cinque anni ha prodotto 31.184 articoli, cioè circa 6.200 l’anno, i libri di Orsini sono pubblicati dalle più importanti università americane.

A causa di questi conflitti, Orsini è stato costretto a passare dalla sociologia politica alla sociologia generale, in cui ha ottenuto l’abilitazione a professore ordinario. Afferma che la mancanza di libertà ostacola la libertà di esprimersi di chi teme ritorsioni, oggi la società libera è in pericolo, la democrazia dovrebbe tutelare più l’interesse degli ascoltatori che gli oratori. Con i codici etici introdotti nelle università italiane, rettori e direttori di dipartimento controllano ciò che i professori dicono, la commissione parlamentare di vigilanza Rai limita la libertà di conduttori e ospiti pagati, violando la costituzione, perciò la nostra libertà si restringe.

Orsini fu chiamato a  telefono e invitato a non parlare più della guerra in Ucraina, lo fece anche l’ambasciatore Usa, fu richiamato dal rettore della sua università, si chiesero anche di prendere dei provvedimenti contro di lui; lo invitavano a non andare più in televisione, chiesero al senato accademico di prendere pronunciarsi contro di lui, il Messaggero si rifiutò di pubblicare i suoi articoli sull’Ucraina, l’Eni disse che non avrebbe più finanziato il suo osservatorio, tuttavia, non fu licenziato dall’università.

L’art.33 deal costituzione  afferma che l’arte e la scienza sono libere come l’insegnamento, centinaia di professor universitari firmarono una petizione  di solidarietà per Orsini, che era stato censurato per le sue idee; erano minacciate la libertà di espressione e la democrazia in Italia. Per l’annullamento di concorsi truccati, Orsini è ricorso con successo al tribunale amministrativo, con ciò sfidando i baroni commissari della sociologia che lo minacciarono che non avrebbe più vinto nessun concorso, però 16 sociologi e  professori universitari gli manifestarono la sua solidarietà.

Il concorso fu annullato, la sua carriera fu bloccata e nei concorsi di sociologia fu respinto, ricevette una querela per diffamazione; a causa dei concorsi truccati, tipici della pubblica amministrazione, tanti illustri colleghi preferirono lasciare l’Italia per insegnare all’estero; il problema delI’Italia non sono gli italiani ma i suoi governi asserviti allo straniero, i quali hanno ceduto in ostaggio gli italiani allo straniero.

Secondo UE, Italia e televisione, Putin avrebbe attaccato l’Ucraina senza motivo, mentre le azioni precedenti della Nato non contano pero, caduto nel 1989 il muro di Berlino, nel 1991 Nato, Germania e Vaticano avevano sostenuto con le armi la Croazia contro la Serbia, protetta dalla Russia, nel 1992 la Nato avevano sostenuto la Bosnia contro la Serbia e nel 1991 scoppiò la guerra russo cecena.

Ciò malgrado, nel  1996 la Russia, desiderando essere vicina all’Europa, entrò nella Banca Mondiale, nel Fondo Monetario e  nel WTO e fece un accordo di cooperazione  con l’UE, però alcune regioni russe reclamavano l’indipendenza. Nel 1999, al tempo di Clinton, la Nato bombardò, con bombe a frammentazione, la Serbia, protetta dalla Russia di Eltsin, senza autorizzazione del consiglio di sicurezza dell’ONU, colpendo infrastrutture e provocando la morte di 500 civili.

Complessivamente, i morti furono più di mille, quindi aumentò l’esodo dei kosovari,  prima nel mirino di Milosevich. Sempre nel 1999, Eltsin consegnò i potere nelle mani di Putin, che imbavagliò i media,  represse dissenso, terrorismo interno e oligarchi, in compenso, l’economia cresceva e il debito dello stato diminuiva, sembrava che dai russi il benessere era preferito alla libertà.

Dal 1999 al 2009, la Nato accolse paesi dell’ex  patto di Varsavia e, dopo l’atto terroristico contro le torri gemelle del 2001, ci fu l’invasione degli Usa dell’Afganistan, che ospitava Al Qaeda, nel 2003, senza risoluzione  dell’ONU, ci fu la guerra degli Usa all’Irak protetta dalla Russia;  in Siria Saddam era accusato, falsamente dagli Usa, di produrre armi di distruzione di massa e di  sostenere Al Qaeda, perciò nel 2003 gli Usa appoggiavano i nemici di Assad in Siria, legata alla Russia.

Nel 2008 gli Usa costruirono una base antimissile in Polonia e nel 2009 la Russia s’impegnò a non  installare missili a Kaliningrad, gli Usa erano contrari all’occupazione russa del 2008 della Georgia, che favorì la nascita di due repubbliche filorusse autonome sul Mar nero, l’Ossezia e l’Abcasia, operazione poi replicata in Ucraina.

Il 2011 l’ONU, emise una risoluzione per il cessate il fuoco in Libia senza autorizzare il bombardamento, ma il paese fu bombardato dalla Nato e Gheddafi fu ucciso dai ribelli.  Arabia, Kuwait, Bahrein, Qatar, Emirati, Oman, Israele, Libano e Turchia erano alleati degli Usa, nel 2011 gli Usa sostenevano il governo iracheno contro l’Isis.

Nel 2015 nello Yemen scoppiò la guerra civile, gli Houthi erano sostenuti dall’Iran, invece il governo era sostenuto dai paesi del Golfo, Egitto, Usa e Arabia; Usa e alleati bombarono gli Houthi. Nel 2014 l’operazione della Georgia fu replicata in Ucraina, che però era passata sotto l’influenza americana. Nel 2022 la Nato, provocatoriamente verso la Russia, ha fatto un’esercitazione militare in Georgia.

Nel 2015 in Siria, la Russia bombardava lo stato islamico e i ribelli filoamericani. I russi avevano in Siria due basi militari e gli Usa inviarono armi ai ribelli nemici di Assad, alimentando una guerra per procura, sostenuti da Arabia, Emirati, Kuwait, Qatar e Turchia; a  difendere Assad sono intervenuti Russia, Iran ed Hezbollah. Anche in Ucraina, Biden ha alimentato la guerra civile dall’esterno, soprattutto con i rifornimenti militari, con questa tecnica, i morti in Siria sono stati più di 350.000.

Gli Usa hanno scaricati su Europa e Medio Oriente il costo della loro rivalità con la Russia, hanno colpito l’Iran con le sanzioni, comunque, Biden ha ringraziato Draghi per aver saldato l’UE alla Nato, cioè agli Usa; dopo Johnson, Draghi è diventato l’alleato più fedele di Biden, però si dice anche che il governo Usa sia legato o dipenda dai servizi segreti inglesi.

Draghi, esaltato dalla televisione, sembra un fantoccio e una barchetta di carta, tra navi di ferro, diretta da venti e flutti inclementi, vuole essere obbedire ai suoi padroni e mandanti esteri e, ingessato il parlamento, vuole ignorare anche i desideri degli italiani. Draghi, Mattarella, Letta e Berlusconi sono legati alla Trinità, dalla quale prendono ordini, cioè a Vaticano, Nato e UE e si vergognano di essere italiani.   

Nel 2019 UE e Usa hanno riconosciuto il presidente venezuelano Guaidò, nemico del filorusso Maduro, il Venezuela possiede il 18% delle riserve petrolifere mondiali. Nel 2019 Trump voleva inviate truppe americane in Colombia, per invadere il Venezuela e Putin accusava gli Usa di delegittimare l’ONU, di distruggere le architetture internazionali e d’imporre protettorati americani. Il 2020 Trump, con un complotto, ha fatto  uccidere il generale iraniano Solemaini.

Nel 2014, su disegno americano, fu rovesciato il presidente filorusso ucraino Janucovich, la Russia ha invaso la Crimea, è stata colpita da sanzioni ed è stata esclusa dal G8; il Donbass si è ribellato al governo ucraino e la guerra civile ha provocato 14.000  morti; poiché la parte orientale dell’Ucraina è filorussa, gli accordi di Minsk del 2014-2015, che dovevano porre fine alla guerra civile, erano caduti nel vuoto.

In Siria, la Turchia è stato il paese che ha più contribuito alla lotta  contro lo stato islamico, soprattutto contro i curdi; nel 2019 l’Ucraina ha inserito in costituzione  il progetto di aderire a UE e Nato entro il 2023, perciò la Russia ha deciso l’invasione; nel 2021 e 2022 la Nato ha organizzato esercitazioni militari in Ucraina, nel Mar Nero, Georgia, Polonia e Lituania.

In Usa Kissinger invitava alla prudenza, voleva l’Ucraina e la Georgia neutrali tra Russia e UE, l’atteggiamento dell’informazione italiana era opposto. Si dice che, invadendo l’Ucraina, Putin ha violato il memorandum di Budapest  del 1994 che garantivano l’integrità territoriale a Ucraina, Bielorussia e Kazakistan, eccetto che per l’autodifesa, concetto che merita una definizione; ad ogni modo, l’Ucraina consegnò il suo arsenale nucleare alla Russia

Per chiarire il concetto di autodifesa, gli americani ritenevano che la guerra contro Saddam fosse stata autodifesa o guerra preventiva, per impedire a Saddam di dotarsi di armi atomiche, chimiche e biologiche (mai trovate) e anche la Russia temeva l’armamento dell’Ucraina che voleva entrare nella Nato. In Israele le guerra preventiva è la dottrina Begin, l’hanno applicata  bombardando un reattore nucleare in Irak nel 1981 e minacciano di farlo con l’Iran, sempre per le armi nucleari.

Insomma l’intenzione attribuita al nemico può portare alla guerra preventiva, anche se è male interpretata, tuttavia la guerra preventiva non è ammessa dal diritto internazionale; anche per il diritto penale italiano, non si può condannare un uomo per un delitto minacciato ma mai commesso. La richiesta della Finlandia di aderire alla Nato la espone alla guerra, però, Nato e Ue avevano promesso a Putin che non sarebbero intervenute per difendere l’Ucraina; nel 2002 Bush dichiarò che Iraq e Corea del nord erano due stati canaglia e nel 2003 gli Usa invasero l’Irak, risparmiando la Corea, se anche Saddam e Gheddafi avessero avuto la bomba atomica, non li avrebbero attaccati.

La colpa della divisione nell’Ucraina è dell’occidente, nel 2015 il MIT di Chomsky ha definito gli Usa il paese leader del terrorismo mondiale, gli stati preparano la guerra per paura di essere attaccati; la paura muove la politica mondiale, le relazioni internazionali sono una gabbia di ferro in cui gli stati sono prigionieri,  in quanto vivono nel timore di essere attaccati.

La Cina è revisionista perché, aumentata di potenza, esige la riorganizzazione del sistema internazionale su base multipolare; quando una  potenza ascendente minaccia una potenza dominante, il risultato é la guerra, perciò gli stati dominanti vivono all’attacco, è accaduto anche a Roma; gli Usa, militarizzando il mar cinese meridionale contro la Cina, temono gli sviluppi futuri con la Cina.

Il conflitto in Ucraina è stato generato dall’aggressività dell’occidente, che non intende arrestarsi dall’avanzare, a spese della Russia, che confina con L’Ucraina, che la Russia vorrebbe alleata; gli americani giustificano propagandisticamente le loro azioni anche con il progetto di sostituire le dittature con le democrazie, che sono tanto  difettose; in realtà, mirando al monopolio politico e militare,  vogliono rovesciare governi non allineati.

Mearsheimer, citato da Orsini,  pensa che, se l’Iran acquisisse la bomba atomica, il Medio Oriente diventerebbe più stabile,  perché Israele e Usa cesserebbero di minacciare il rovesciamento del regime iraniano, a Saddam e Gheddafi, privi di bomba, andò diversamente. Gli Usa intervengono con le armi quando uno stato  prende il sopravvento in una regione ed è privo di armi nucleari.

Comunque, i sistemi bipolari offrono migliori garanzie di pace rispetto a quelli multipolari, infatti, dove le alleanze sono più mutevoli, le potenze minori si fanno scudo con quelle maggiori, mentre gli stati maggiori tendono  all’egemonia, per la quale mentono e ricorrono alla forza. Per gli Usa, costringere la Russia a impiegare risorse per difendersi, favorisce le rivolte interne, anche  orchestrate dall’estero.

Salvini, ministro degli interni, era contrario alle sanzioni contro la Russia, le azioni umane si spiegano comprendendo i motivi e gli scopi di chi agisce e il suo punto di vista.  Gli Usa non sopportano la Russia perché sono stati sempre da essa sfidati, sostenendo i suoi nemici, inoltre Cina  e Russia sono contro la posizione privilegiata del dollaro che oggi sembrano voler attaccare per ritorsione.

La mancanza di comprensione può dipendere dalla mancanza d’informazioni, cioè dall’ignoranza intrinseca e dalla propaganda, è il caso dell’informazione italiana che perciò, per capire, ricorre ai talk show e poi per tenere buono il governo italiano asservito, fa propaganda ai grandi stati che controllano l’Italia. Mentre sull’Italia la finanza internazionale ha speculato alla grande, gli Usa vogliono dissanguare la Russia per provocarne lo smembramento, l’espansione della Nato ad est è stata la causa dell’invasione dell’Ucraina.

L’Ucraina sta alla Russia come l’Italia sta agli Usa, era comodo ricevere il gas russo, ma se l’Italia fosse stato uno stato sovrano informato, prima della guerra il governo italiano avrebbe dovuto diversificare le fonti energetiche; il buco dell’informazione non si spiega perché  il governo ha un  potere diretto e indiretto sull’informazione, in Italia la libertà d’informazione è una chimera.

L’informazione ha nascosto il consenso di cui gode Putin che aveva rinvigorito il suo paese, non è un  pazzo come afferma il Corriere, per invadere l’Ucraina aveva il sostegno della maggioranza dei russi che  temono una  terza invasione dopo quella di Napoleone del 1812 e di Hitler del 1941, però ci sono state anche quelle di svedesi, polacchi e mongoli. Se gli Usa non si fidano dell’Iran, perché la Russia dovrebbe fidarsi della Nato?

Quando era al potere Gorbaciov, gli Usa regalarono soldi alla Russia in cambio della riunificazione tedesca, però non misero per iscritto, con un trattato, l’impegno di non espandere la Nato, anche se gli stati, normalmente, non rispettano i trattati internazionali; il 24/3/22 il governo americano voleva  l’assassinio di Putin come soluzione alla guerra in Ucraina (e poi la televisione afferma che i complotti se li sono sognati i populisti). Bisogna ricordare che Hitler non voleva far scoppiare la seconda guerra mondiale, cioè la guerra su due fronti, ma voleva solo la guerra alla Polonia, fu al Francia a dichiararle guerra.

L’ingresso di tanti paesi nella Nato rende più facile lo scoppio di un conflitto generale, ciò che è accaduto in Georgia nel 2008, sta accadendo in  Ucraina; anche l’Azerbaijan si è scontrata con l’Armenia protetta dalla Russia e oggi Georgia e Azerbaijan si sono avvicinate all’Italia, sempre più coinvolta in queste beghe di guerra, Zelensky la vuole come stato garante per la pace. C’è da augurarsi che Draghi e Mattarella sappiano cosa significa “garante”, garante è quello che interviene a favore di altri, anche con le armi.

Le università italiane non sono interessate alla sicurezza internazionale e al terrorismo e la demonizzazione degli intellettuali critici uccide il dissenso politico; però bisogna riconoscere che fanno più carriera gli obbedienti che i critici. Draghi è soggetto a Biden e alla massoneria e segue una  politica contraria agli interessi dell’Italia, il costo della guerra in Ucraina ricadrà sull’Europa e sull’Italia.

L’Italia è un satellite degli Usa (sottratto alla Germania) ed è senza sovranità, l’attentato terroristico contro le torri gemelle del 2001 scatenò la guerra degli Usa contro l’Afghanistan, l’attentato contro Francesco Ferdinando d’Austria  nel 2014 scatenò la prima guerra mondiale; la guerra degli Usa contro l’Irak  fece nascere il terrorismo di Al Qaeda e dell’Isis, l’invasione della Cecenia da parte della Russia alimentò il terrorismo ceceno antirusso, la guerra in Vietnam alimentò il terrorismo di sinistra  in  Usa e in Europa.

L’Italia ha inviato militari all’estero solo come istruttori perciò non ha subito attentati da parte dello stato islamico, nel 2018 era impegnata in 35 missioni in 22 paesi, con  4.500 militari. In Niger ha inviato 470 militari per controllare i traffico di esseri umani, che poi fa entrare regolarmente e liberamente, per contentare papa e criminalità. Gli stati e le persone, con doppiezza, operano soprattutto per ragioni economiche, mentre la razionalità formale dei burocrati guarda solo alle regole.

Per salvaguardare la pace, bisogna sforzarsi di assumere il punto di vista di Putin, quello di Kim Jong-un e quello dell’Isis, l’ignoranza è fonte di sicuro insuccesso; tra i paesi Nato, l’Italia aveva i migliori rapporti con la Russia e Putin contava molto sull’Italia per la pace con la Nato, l’Italia poteva fare il mediatore al posto di Erdogan, ma il governo italiano è atlantista e europeista e non italianista.

Non il governo italiano, ma Salvini si pronunciò contro le sanzioni; a Kaliningrad Putin ha missili in grado di colpire Varsavia, però non ha ancora una strategia che, come negli scacchi, dipende molto dalle mosse dell’occidente. Trump non aveva condannato l’intervento russo in Ucraina, al G7 di Quebec voleva reintegrare Putin nel consesso internazionale, sostenuto da Salvini e Conte.

L’Inghilterra si oppose, ufficialmente a causa delle ex spie russe uccise in Gran Bretagna, comunque la Merkel aveva affermato che una soluzione militare al problema ucraino non esisteva, restava la strada dell’aggravamento delle sanzioni che fanno male anche all’Italia. Però ora il clima si è guastato, poiché Nato e Ucraina rifiutano il negoziato, la guerra rischia di allargarsi e di durare a lungo.  

I comportamenti di una persona dipendono dal modo in cui interpreta il mondo, dalla sua cultura e dal suo orgoglio, ma dipendono anche dall’appartenenza a un partito; Putin è andato incontro a una serie di rovesci impressionanti e oggi in  Medio Oriente 12 governi sono con gli Usa e 2 con la Russia. Gli americani fanno esercitazioni militari in Georgia, Svezia e Norvegia, in caso di guerra generale, con l’art.5 del trattato della Nato, tutti i paesi aderenti sono tenuti a intervenire.

Intanto nove paesi dell’Europa dell’est aderenti alla Nato hanno anche firmato un’alleanza, detta Bucarest 9, perché hanno paura di una guerra con la Russia, questi paesi possono trascinare in guerra anche l’Italia. Bisogna impedire la guerra e che sia destabilizzata la democrazia, anche se è imperfetta; Mosca è impegnata nella difesa dei suoi confini e della vita dei suoi cittadini, la causa della crisi è dovuta all’espansionismo della Nato.

Il governo italiano dipende dagli Usa, è un  satellite americano e gli Usa sono gelosi anche della presa tedesca sull’Italia, i governi italiani dovrebbero incominciare a difendere gli interessi soprattutto dell’Italia; inoltre, il mercato delle idee deve essere libero e deve muoversi contro il conformismo e contro la propaganda dell’informazione legata al governo. (Fonte libro: “Ucraina” di Alessandro Orsini).

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 27 giugno 2022)

EUROPA

In Francia, al secondo turno delle elezioni legislative per il rinnovo dell’Assemblea Nazionale, Macron perde la maggioranza assoluta nei confronti di Malenchon di sinistra, di Le Pen di destra e di neogollisti; poiché il sistema politico francese è presidenziale o semipresidenziale, ora maggioranza parlamentare e capo dello stato appartengono a due schieramenti opposti; così, come l’Italia, anche la Francia diverrà ingovernabile. Per rimediare, Macron, minaccia nuove elezioni, l’Italia non ha tale possibilità, perché governi, presidenti, capi del governo ed elezioni li decide l’UE.

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L’UE si espande a est, Ucraina, Georgia, Moldavia e Turchia vogliono entrare nell’UE, ma ci vorranno anni di attesa, probabilmente l’Ucraina dovrebbe prima fare la pace con la Russia, rinunciando ad alcuni suoi territori; intanto le domande d’ammissione rimangono sospese. L’Austria non è stata presa dalla fregola degli altri paesi dell’Europa orientale e non fa parte della Nato, non ha chiesto di entrare e fa parte solo dell’UE.

La Cina, messe da parte le illusioni americane, è schierata con la Russia, fra poco si terrà a Pechino il 14° vertice dei paesi Brics, il presidente Xi Jinping ha inviato un segnale inequivocabile alla Nato, mentre il segretario Nato, Stoltenberg, zelante atlantista perché remunerato bene, ha definito Mosca come la maggiore minaccia per la sicurezza mondiale.

Il presidente cinese ha affermato che le sanzioni, favorite dall’attuale sistema finanziario, danneggiano il commercio di tutto il mondo, come del resto lo danneggiano l’allargamento delle alleanze militari; in risposta, Putin ha affermato di voler aumentare la quota della Cina nel mercato dell’auto in Russia e di voler aprire una catena di supermercati indiani in Russia.

Ha anche affermato che le forniture di petrolio russo verso Cina e India, dopo le sanzioni, sono aumentate significativamente e Mosca sta indirizzando il suo commercio estero verso i paesi Brics. Putin ha anche detto che i paesi Brics vogliono creare una valuta per gli scambi internazionali basata su un paniere di valute, alternativa a dollaro ed euro, garantita da Russia e Cina e principalmente da idrocarburi, terre rare e oro.

Il che dovrebbe porre fine alla speculazione finanziaria che mina le basi del commercio internazionale, perché il paniere delle monete dei paesi Brics sarà garantito da materie prime e non da carta. Cresce il casus belli per Taiwan e per la reazione della Russia verso i paesi baltici a causa del porto di Kaliningrad; ancora una volta, almeno per il momento, il teatro dello scontro sarà l’Europa e non gli Usa, che tuttavia, alimentano le guerre in tutte il mondo e la nostra informazione le sostiene.

Mentre la Russia avanza nel Donbass, la Lituania è diventato un teatro caldo e a fine di settimana ci sarà il G7 in Germania e poi il vertice Nato a Madrid; forse per reazione agli assassini politici in Inghilterra, commissionati dalla Russia, Johnson vuole aiutare l’Ucraina a resistere contro i russi, afferma che questa non deve essere forzata al negoziato e che la sovranità, l’integrità e la sicurezza dell’Ucraina devono essere garantiti dalla Nato; perciò, secondo lui, la guerra dovrebbe andare avanti fino alla fine di Putin, quindi è reale l’ipotesi di allargamento del conflitto.

La Russia minaccia Finlandia e Lituania, la prima ha richiesto l’adesione alla Nato, la seconda invece ne fa già parte, la Lituania ha bloccato le merci russe verso Kaliningrad e la Russia minaccia la forza se il blocco non sarà revocato. Sostenute da UE e Nato, Lituania e Finlandia sono pronte a combattere in caso di attacco russo, il cancelliere tedesco Scholz ha affermato che la Germania, messa da parte la prudenza, afferma che aumenterà la sua presenza militare nel Baltico, in funzione antirussa; la Bielorussia ha ripreso le esercitazioni militari lungo il confine ucraino e così il conflitto ucraino può degenerare in una guerra mondiale, anche il papa, come il governo italiano, l’UE e gli Usa, è dalla parte dell’Ucraina. 

ITALIA

L’AD di banca Intesa, Carlo Messina, ha proposto agli italiani di ricomprare il debito pubblico italiano posseduto all’estero, utilizzando i 10.000 miliardi di euro di risparmio italiano. In  questo modo cesserebbero i ricatti europei, però bisogna prima richiedere l’adesione degli italiani al progetto; con l’approvazione del governo e con una sua campagna d’informazione ad hoc, si potrebbe fare, il parlamento è sempre una velina inconsistente.

L’Italia è il terzo contribuente netto dell’UE, i primi beneficiari del bilancio europeo sono stati Spagna, Portogallo e Grecia, e ora lo sono i nuovi membri dell’Europa orientale; l’entrata dell’Ucraina, con la ricostruzione, avrebbe costi altissimi anche per l’Italia, che ora sopporta il peso economico di pandemia, crisi energetica, alimentare, climatica e immigrazione clandestina, favorita dai falsi solidaristi. Con il blocco delle merci russe, motivato dalle sanzioni, da parte della Lituania, nel porto russo di kaliningrad nel Baltico, cresce il pericolo di guerra generale.

Spesso Kerensky, forse suggerito da Biden, afferma di desiderare che l’Italia sia il garante dell’Ucraina, per la guerra e per la pace, Draghi, appiattito sulle posizioni americane, si sente lusingato ignorando che, con la garanzia, può ipotecare la sorte futura di tutti gli italiani. L’Italia, sulla quale aveva messo gli occhi la Germania, dopo aver accantonato la sua sovranità, oggi è soprattutto nelle mani degli Usa.

Nunzio Miccoli   www.viruslibertario.it;    viruslibertario@gmail.com.

  

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 20 giugno 2022)

USA

Dall’1/7/2022 il presidente del Nicaragua Ortega, alleato di Putin, ha autorizzato l’ingresso nel paese di navi e aerei militari russi, per partecipare a esercitazioni militari e a interventi di emergenza o umanitarie; Ortega ha anche autorizzato l’ingresso nel suo paese di truppe di Cuba e Messico; dopo la rimozione di missili russi da Cuba, ora dal Nicaragua possono arrivare missili nucleari in Usa.

L’ingresso delle forze russe era stato pianificato da tempio, il teatro delle operazioni navali saranno Mar dei Caraibi e oceano Pacifico, i russi hanno fornito anche carri armati, motovedette, razzi e aerei caccia. Sembra una ritorsione alle ingerenze militari americane, ma Radio Apostolica Italiana, cioè la Rai, non lo può dire; per la sorveglianza delle navi e per operazioni antispionaggio, nel paese sono state installate dai russi cinque enormi antenne paraboliche, vi opera anche un centro addestramento antidroga gestito dai russi.

Questo significa che governo messicano, governo russo e governo nicaraguense combattono il traffico di a droga e gli Usa? Il Nicaragua ha riconosciuto l’indipendenza dell’Ossezia del Sud e dell’Abkhazia, resesi indipendenti dalla Georgia, ai cui rappresentanti Mattarella ha riservato un’accoglienza di solidarietà; Ortega ha anche aperto un consolato del Nicaragua a Sebastopoli, in Crimea. Anche il presidente del Venezuela, Maduro, è alleato di Putin, Algeria e Iran.

Vaticano e Biden hanno aperto un canale di trattative per la pace, si fa per dire, in Ucraina con Putin. Dopo le sanzioni europee, la Russia è diventata il più grande esportatore di petrolio in India, superando l’Arabia Saudita. A causa di guasti alle centrali nucleari, la Francia ha aumentato l’importazione di gas dalla Russia, mentre l’Italia progetta d’importare idrocarburi da Israele ed Egitto; come risposta o ritorsione alle sanzioni occidentali o a causa di guasti alle condutture del gas, la Russia ha ridotto le forniture di gas a Germania e Italia.

Le sanzioni Usa hanno inflitto un colpo mortale alla globalizzazione già sbandierata dai liberisti. Le sanzioni americane a carico di tanti paesi e oggi soprattutto contro la Russia, sono una conseguenza della crisi economica endemica americana e, a parte l’elucubrazione dell’informazione, hanno fatto più danni all’Europa che agli Usa e alla Russia, tuttavia, il blocco, il pignoramento e l’esproprio dei depositi esteri, rappresentano un’entrata straordinaria per uno stato in crisi come gli Usa.

Con l’attacco al dollaro, gli Usa stanno scivolando in una crisi economica, da debito, finanziaria e valutaria, che allontanano anche gli investimenti esteri in Usa. La situazione si è creata con i deficit e i debiti valutari americani, con  il QE e con il fiume di dollari all’estero che rappresentano un indebitamento, anche se il dollaro può essere ripudiato dallo stato che lo ha emesso, denunciando il relativo debito, riconoscendo il default degli Usa.

L’esproprio o blocco di risparmi esteri da parte degli stati, si è verificato in Usa a carico della Libia, soggetta a bombardamenti della Nato, perché questo paese voleva dotarsi di una valuta aurea africana che avrebbe fatto concorrenza al dollaro, poi l’operazione è stata replicata con la Russia che con la Cina voleva lanciare nel mercato valutario rublo e yuan; queste operazioni militari denotano anche le difficoltà americane, gravate da deficit e debiti, e possono ridurre altri investimenti esteri in Usa, dove affluiscono risparmi esteri per acquisti di titoli del Tesoro e per investimenti, favoriti dalla posizione del dollaro. Però gli Usa non possono sfruttare, per sempre, la posizione privilegiata del dollaro.

Dopo la seconda guerra mondiale, gli Usa potettero essere generosi con l’Europa, ma ora avanzano altre economie, con le loro valute, che sono segno di sovranità, come Cina, Russia, India, Giappone, Svizzera, G.B. e UE e gli Usa, senza un dollaro richiesto da tutto il mondo, che non costa a loro niente, sentono minacciata la loro capacità di spesa e d’importazione all’estero e di attrarre investimenti dall’estero.

Dopo la seconda guerra, il Vaticano ha cooperato con gli Usa per controllare i governi italiani, dove il Vaticano non paga tasse, mentre in Usa possiede azioni d’imprese, terra, scuole e ospedali, però non ha i privilegi fiscali che ha in Italia. Dopo aver calpestato l’Italia, paese sotto controllo di Vaticano, Usa e UE, a causa di incomprensioni politiche, gli Usa potrebbero anche aggredire il patrimonio della chiesa cattolica in Usa.

Se dovesse cambiare la politica vaticana, prendendo le distanze dalle imprese militari americane all’estero, come quelle attuate in America Latina, Africa e Asia, gli Usa si potrebbero avventarsi sulle proprietà vaticane, come fece l’Italia con l’unità del 1861, perché gli stati non onorano sempre gli impegni, a loro è lecito ciò che non è lecito ai privati; forse è per questo che il Vaticano, a parte le dichiarazioni ufficiali del papa a favore della pace, sentendo la minaccia, ora è appiattito supinamente sulle bellicose posizioni americane contro la Russia. 

Ciò detto, anche se il papa, nella storia, non è stato sempre a favore della pace, ma ha alimentato e ispirato anche le guerre; comunque il governo fantoccio italiano aspetta sempre ordini dalla Trinità, cioè da Vaticano, Nato e UE, ma se i suoi protettori sono in dissenso, cosa capita all’Italia? Per quanto riguarda l’autodeterminazione delle minoranze all’autonomia o alla secessione, garantita dall’ONU, la televisione italiana difende solo l’autodeterminazione dell’Ucraina e non quella delle minoranze russe in Ucraina.

E’ un fatto che gli stati, ai quali tutto è concesso, hanno occupato territori e sono diventati gelosi delle loro terre e i chi le abitava, guadagnando in tributi, soldati e lavoratori, chi chiedeva l’autodeterminazione era cacciato con la pulizia etnica o espulsione di minoranze, tenendosi il territorio; in Italia è successo dopo la seconda guerra, nei confronti in Slovenia e Croazia.

Con i suoi governi fantocci, l’Italia è diventata il paravento di Usa, Germania, Inghilterra e Francia; come la decadenza dell’Inghilterra fu addebitata a prima e seconda guerra mondiale, perciò la decadenza politica ed economica occidentale, soprattutto nei confronti della Cina, sarà addebitata alla guerra in Ucraina.

ITALIA

Alle elezioni amministrative Fratelli d’Italia ha superato la Lega e il M5S è in forte regresso, l’affluenza ridotta alle urne non ha permesso al referendum di superare il quorum che bisognerebbe abolire, questo fu introdotto dai partiti gelosi delle iniziative legislative popolari; partiti e governo ritengono che l’Italia non è la Svizzera e deve essere diretta dall’estero.

Per la paralisi dei seggi elettorali a Palermo, indaga sui loro presidenti la Procura, per interruzione di pubblico servizio, omissione di atti d’ufficio e violazione della legge elettorale, a Cosenza gli scrutatori hanno consegnato i verbali in ritardo. Bisognerebbe anche indagare se ci sono stati casi di brogli elettorali.

Per le prossime elezioni politiche, la maggioranza sarà di destra, che è divisa perché Berlusconi, garante dei mercati, è europeista, papista e atlantista, Meloni è diventata europeista (abbandonando il sovranismo e diventando così più accetta dall’UE e dalla nostra televisione) e Salvini è papista (ma la televisione lo accusa, forse a torto, di essere putiniano); perciò, se Fratelli dì’Italia e Lega arriveranno al 49% dei suffragi, Berlusconi, con il 5%, come accedeva nella prima repubblica con i repubblicani, pure legati ai mercati, avrà in mano il potere di ricatto verso il governo, minacciando, a difesa dell’europeismo, le dimissioni e la crisi di governo, così l’Italia, che è senza sovranità, non troverà mai la pace e la tranquillità interna.

EUROPA

La corte europea ha rilevato che la commissione UE non ha verificato e normato le restrizioni anticovid alla circolazione degli stati, che hanno minato il trattato di Schengen sulla libera circolazione dei cittadini UE.

La BCE, per combattere l’inflazione, vuole alzare i tassi, che fanno aumentare interesse, costo di produzione e inflazione; per combattere la crescita dello spread italiano sui BTP, vuole destinare i rimborsi sui Bund tedeschi, da essa posseduti, all’acquisto di BTP italiani che rendono il 4%, cioè di più.

Bisogna ricordare che le crisi finanziarie indotte dalla speculazione, a carico di stati, come l’Italia, senza sovranità politica e valutaria, si possono risolvere in guadagni per gli investitori, oltretutto l’Italia, diversamente dalla Germania, ha sempre rimborsato i suoi debiti esteri, il che è invitante per i creditori.

La BCE ha tolto la sua garanzia ai titoli pubblici degli stati dell’UE, allontanando i risparmiatori dai titoli di stato, vuole trasferire il debito scaturito dalla pandemia, ora nelle sue mani, al MES, in tal modo questo debito passerà da un costo zero a un costo più elevato, anche se contenuto. Lo scopo è difendere l’euro e l’UE, intanto al FED aumenta i tassi, seguita dalla BCE, il che favorirà la crescita dell’inflazione, favorita dall’ondata di liquidità immessa nel mercato da parte della BCE, che ha voluto emulare supinamente gli Usa anche con il QE.

Indipendentemente dalla propaganda delle statistiche false, con la pressione dei mercati, cioè delle banche e della massoneria, si vuole contrastare la generale crisi americana e l’UE vuole emulate e seguire gli Usa con le armi, con la moneta, con la speculazione e con il sostegno alle pretese assurde di Zelensky.

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì  13 giugno 2022)

ITALIA

La democrazia che, con il tradimento della politica, è in pratica un’utopia,  ha come contenuti il governo del popolo, attuato direttamente con i referendum o indirettamente attraverso il parlamento eletto; al popolo è riconosciuta la sovranità, la libertà d’opinione, la libertà di movimento e di espatrio, l’autodeterminazione, la tutela delle minoranze, la proprietà privata, l’eguaglianza dei cittadini davanti alla legge e la non discriminazione.

Sono tutte false promesse, nella realtà, pare che tutte queste tutele siano state truccate dallo stato che è un buon predicatore, indifferente alla democrazia; la ragione sta nel fatto che lo stato è una società privata occulta che tutela soprattutto i privilegiati suoi amici, è l’impresa privata di maggior successo, nota per esigere le tasse su un territorio, in cambio di protezione, esso abusa regolarmente della credulità popolare.

Poiché, con la scuola e senza la scuola, nonostante il controllo statale sull’informazione, cultura e senso critico comune sono cresciuti, ci si chiede se questo sistema, con l’aiuto dei predicatori laici della politica e dell’informazione, sia destinato a durare in eterno. Il sovrano era tale perché aveva esenzioni fiscali, immunità giuridiche e privilegi, poteva creare moneta, dichiarare guerra, fare leggi e amministrare la giustizia perciò, come si fa a dire che in “democrazia”, anche se con una finzione, il popolo è sovrano e ha questi poteri? Gli italiani non si possono nemmeno scegliere il governo.

L’Italia unita si fece con il benestare dell’Inghilterra e con l’aiuto pagato alla Francia con la cessione di Nizza e Savoia, senza tener conto della volontà dei relativi abitanti, era successo anche con la cessione della Corsica. Con la costituzione del 1948 sparì lo stato laico liberale e gli Usa hanno governato l’Italia d’accordo con il Vaticano, il che segnò la fine di Mattei, Moro, Craxi e Berlusconi.

Con la nascita dell’UE, Francia e Germania hanno cercato di sostituirsi agli Usa in questa ingerenza; gli Usa hanno reagito tenendosi stretto l’attuale governo italiano dei mercati, facendo diventare l’italia, il paese più atlantista e ostile alla Russia, che aveva un debole per l’Italia, ma senza volontà di dominio. Di questa evoluzione, forse la responsabilità può essere addebitata anche alla Merkel e agli eurocrati filotedeschi; comunque, anche la Germania era fortemente attratta dall’Italia.

Don Milani affermava che l’obbedienza non è una virtù, questa è richiesta a chi prende ordini offrendo in cambio il suo lavoro e la sua discrezione; poiché l’uomo si muove abitualmente per interesse, soprattutto quelli che fanno carriera, anche i dirigenti insoddisfatti del loro lavoro affermano che, in confidenza, anche loro hanno il padrone, che rappresenta chi li paga. Perché l’uomo obbedisce? Pagando si può, perciò la Russia non dovrebbe avercela con gli italiani comuni che sono solo le vittime della propaganda televisiva.

EUROPA

Erdogan si muove autonomamente nella Nato, ha fatto in Siria ciò che Putin ha fatto nel Donbass e l’occidente e la sua informazione hanno fatto finta di niente; poi, con la crisi Ucraina, si è messo a fare il paciere tra Usa e Russia. Invece l’attuale governo italiano si muove come fosse il migliore fantoccio dell’occidente; ma è accaduto, in parte, anche con i governi precedenti.

GIAPPONE

Secondo l’articolo 9 della costituzione giapponese, imposta nel 1945 dagli americani, il Giappone non può possedere un esercito, ma gli americani gli hanno poi consentito di dotarsi di un esercito con armi difensive. Poiché esiste un  principio di eguaglianza anche tra le nazioni, è strano che queste mortificazioni possano durare diversi decenni, a meno che i paesi vincenti tornino sui loro passi, gli Usa lo stanno facendo con la Germania e con il Giappone.

A causa delle provocazioni nucleari della Corea del Nord e soprattutto della minaccia del leader cinese Xi Jinping d’invadere Taiwan, ora gli Usa di Biden e il Giappone di Kishida stanno aumentando la cooperazione militare nel Pacifico; anche perché, se la Cina si annettesse Taiwan, si troverebbe a ridosso dei confini giapponesi, inoltre, il Giappone non vuole che si ripeta in Asia un’impresa come quella Ucraina.

Perciò il Giappone, come la Germania, d’accordo con gli americani, sta procedendo progressivamente al riarmo; vuole ritornare al ruolo di potenza globale, d’altra parte, è la terza economia del mondo, perché l’UE non è  ancora uno stato unitario. C’è chi dice che la Cina ha le più grandi riserve di grano del mondo, anche per prepararsi ai rischi di guerra, però bisogna anche tenere presente la sua maggiore popolazione. (Per le notizie: fonte. Marco Orioles – startmag.it.)

Nunzio Miccoli   www.viruslibertario.it viruslibertario@gmail.com.

  

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 6 giugno 2022)

EUROPA

Kissinger ha affermato che, se si vuole la pace in Ucraina, la Nato deve costringere il battagliero Zelensky a rinunciare ad alcuni territori e, secondo me, bisogna aggiungere che, diversamente, niente più armi occidentali, niente ingresso dell’Ucraina nell’UE e nella Nato e niente aiuti occidentali per la ricostruzione. Purtroppo però, gli Usa di Biden, poiché hanno bisogno delle guerre, non vogliono la pace e vogliono la disgregazione della Russia e l’indebolimento dell’UE, mentre l’impero europeo vuole approfittare del collasso russo.

Però, mentre Zelensky, politica e informazione sollecitano l’invio di armi all’Ucraina, gli Usa temono di perdere di vista la destinazione delle armi da loro inviate a Kiev, perché L’Ucraina è uno dei principali trafficanti d’armi d'Europa; invece in Afghanistan gli Usa potevano controllare l’uso delle armi da loro fornite, comunque, anche li, con la ritirata americana, furono lasciate, nelle mani degli afgani, armi per 7,12 miliardi di dollari, pagate regolarmente dal Tesoro Usa ai fabbricanti di armi.

Grazie alla sua corruzione interna, l’Ucraina è sempre stata il paradiso dei trafficanti d’armi, anche nel 1991 dirottò 7,1 milioni di armi portatili dell’esercito verso diverse aree di conflitto. Dal 2014, nella guerra del Donbass, i combattenti delle due fazioni svuotarono i depositi di armi statali dell’esercito e non si seppe dove finirono queste armi.

Comunque, l’Ucraina grazie all’enfasi della propaganda televisiva, accusa la Russia di furto di grano dei silos, di acciaio nell’acciaieria e di furto nelle abitazioni ucraine; sono cose avvenute in tutte le guerre, perché in guerra si ruba terra con gli abitanti sopra e ricchezza; l’autodeterminazione non la vuole veramente nessun governo, che è il solo a sentirsi sovrano dei propri sudditi, mentre il popolo e il parlamento sono senza sovranità, evviva la “democrazia”!

In Europa orientale e in Russia  esiste il problema delle minoranze, in parte ridotto in Europa occidentale, a causa della più lunga esistenza degli stati nazionali, che sono un risultato di popoli diversi omologati, con  la lingua, il diritto, la religione e le imposte, attraverso i secoli. Putin lo ha implicitamente riconosciuto per il suo paese, perché lo ha definito plurinazionale.

La Germania della Merkel, con il paravento francese e con la commissione europea, ha diretto arrogantemente l’UE; in precedenza, puntando anche su minoranze ribelli, in passato ha teso all’espansione all’est, come del resto hanno fatto la Russia e tutti gli altri grandi paesi; però oggi la televisione italiana e quella europea sono con l’Ucraina, mentre l’opinione pubblica europea, poiché è pacifista è, in maggioranza, contro; è il segno della scollatura dei governi e dell’informazione dai popoli, in  passato foriera di rivoluzioni; però, anche per la rivoluzione intervengono stati esteri che, in anonimato, soffiano sul fuoco. 

Anche all’OMS, che vuole stabilire programmi vaccinali e sanitari per tutto il mondo, il primo finanziatore è la Germania e il secondo è Bill Gates; nella scelta dei vaccini questa sarà sicuramente condizionata dai suoi finanziatori, accade anche in politica e nell’informazione; con la sanità, nel mondo si fanno affari pari a quelli delle armi. Oggi, per l’espansionismo europeo  e per gli Usa, al governo costa meno acquistare politica e informazione che le armi, gli Usa l’hanno capito agganciando Zelensky e l’UE, d’accordo con gli Usa,  agganciando, in maniera diversa, il governo e l’informazione italiana.

L’uscita della G.B. dall’UE è stata concordata da Johnson con gli Usa ed è servita a sabotare il patto di Aquisgrana tra Germania e Francia, come il progetto comune di difesa europeo; infatti gli Usa, che dominano in finanza e sono espressione del supercapitalismo mondiale, di fronte al quale gli oligarchi russi sono dei nani, teme la concorrenza economica e militare, oltre che della Cina, anche dell’UE.

Johnson ha anche sostenuto, contro il progetto di difesa europeo,  l’ingresso nella Nato di Ucraina, Finlandia, Svezia, Polonia, Ungheria, Lituania  e Croazia, che sono stati più atlantisti che europeisti, anche se, per rabbonire l’UE, hanno chiesto di aderire all’UE; all’Ucraina Johnson ha inviato armi, invece il governo italiano, legato al cordone ombelicale americano, al quale fornisce ascari italiani, e non ai suoi cittadini, ha inviato armi all’Ucraina e soldati per l’addestramento alle armi e per la sorveglianza dei confini in  alcuni di quegli stati.

Per favorire la pace in Europa, sarebbe stato necessario sciogliere la Nato, come il patto di Varsavia; in pratica gli Usa stanno favorendo, oltre la guerra in Ucraina, anche una frattura politica all’interno dell’Europa occidentale, che sui potrebbe frantumare come l’Italia. In tale quadro, Draghi è un’anomalia ambigua, perché è l’uomo dei mercati, diviso tra Vaticano, Usa e UE, mentre Mattarella, servendo Usa e UE, si prodiga a indirizzare scongiuri contro Putin. Se lo stato ha tre facce, perché insegue oscuri disegni, grazie all’informazione prezzolata, abusano normalmente della credulità popolare, politica, religione e commercio.

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La Bafin, l’autorità di regolazione finanziaria tedesca, ha accusato Deutsche Bank di aver falsificato le presentazioni degli impieghi dei suoi clienti, ingannandoli sulla sostenibilità ambientale di alcuni investimenti. Questa grande banca tedesca era stata già segnata da grandi scandali e da grandi perdite economiche; anche la SEC americana ha multato la società BNY Mellon per investimenti in ESG o fondi gestiti del genere e nel Regno Unito si sta conducendo un’indagine analoga sulla banca HSBC; mentre sembra che, in materia, l’UE abbia una regolamentazione più accurata di quella americana.

Questi investimenti, definiti sostenibili, nel mondo ammontano a 35.000 miliardi di dollari e in Gran Bretagna, su 753 fondi azionari esaminati, il 71% non rispetta gli obiettivi sul clima. Come dire, che è sbagliato definire solo gli italiani furbi, mafiosi e corrotti, commercio e finanza sono fatti così. (Per le notizie, fonte: Marco D’Aguzzo – Vitaliano D’Angerio – startmag.it). startmag.it

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L’economista americano Galbraith ha affermato che sta nascendo la concorrenza al potere internazionale del dollaro e al bene rifugio costituito dai titoli del tesoro americano; la concorrenza viene da Russia, Cina e UE che hanno lanciato una sfida al dollaro. La Cina, che è la maggiore economia del mondo, è sostenuta da Russia, Bielorussia, Iran, Kazakistan e forse India, che vogliono dare il via a un nuovo sistema finanziario internazionale alternativo al dollaro, ripristinando anche due blocchi mondiali, come al tempo della guerra fredda. Forse l’antipatia di Biden verso Putin dipende da questo.

In Europa la competitività della Germania è legata alle materie prime russe e al mercato cinese, ora, per combattere la crisi e la sua deindustrializzazione, questo paese pensa a una nuova Ostpolitik; già perseguita anche dall’Italia, con Mattei, Moro, Craxi e Berlusconi, tutti sacrificati sull’altare dell’atlantismo, probabilmente sponsorizzato anche dal Vaticano, che controllava i governi italiani; allora  l’Italia aveva anche un’economia mista, cioè pubblica e privata,  come quella cinese, alla quale dovette rinunciare con le privatizzazioni, sollecitate dai nostri alleati.

ITALIA

Rimandate all’anno prossimo le concessioni marittime, in un momento di penuria d’energia, il governo Draghi, rilanciando, dopo il commissario europeo Monti, le privatizzazioni,  progetta di cedere a privati stranieri le centrali idroelettriche italiane, le quali non abbisognano di fonti fossili inquinanti, ma usano l’acqua.

In Italia, Salvini vorrebbe intervenire con Mosca sulla guerra ma, in nome dell’unità di Mattarella, è visto come il fumo negli occhi; invece Giorgetti, per i vantaggi che ne riceve,  si stringe al governo Draghi e all’UE, ma è tutta una manfrina, perché Francia Germania forse, ci auguriamo, vogliono ridurre il bellicismo inglese e americano; invece Draghi è legato alla Trinità che dirige i governi italiani, cioè al Vaticano, alla Nato e all’UE, in pratica ai mercati, che sono anche tedeschi, inglesi e americani. Vista la dicotomia tra governo e italiani, Soros ha minacciato l’Italia in caso di affermazione politica della destra, però io vedo tanti compromessi e trasformismi e non una linea comune della destra.

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I vicini referendum sulla giustizia, senza risolvere i problemi, attestano la fragilità e le anomalie della giustizia italiana che la paralizzano, il parlamento avrebbe già dovuto aggiornare le leggi relative avvicinandola ai dettami di una vera democrazia; questi referendum, importanti quando sono scelti dai cittadini, non credo che possano cambiare le cose e sono stati anche vanificati dallo stato, perché ci sono persone e poteri contrari alle riforme che riducono i loro poteri e i loro privilegi economici.

Il Consiglio Superiore della Magistratura, fatto di correnti politiche come l’associazione nazionale magistrati, oltre a rappresentarne un duplicato, esercita l’autogoverno nei confronti del governo dello stato, anche se gli organi dello stato, secondo al costituzione che è scritta solo sulla carta, sono tra loro indipendenti e i loro membri sono pagati dallo stato. Questa confusione e contraddizione delle norme toglie legittimità allo stato.

L’ideale sarebbe abolire il CSM e deferire provvedimenti disciplinari, trasferimenti e promozioni al ministro della giustizia, che ha tra i dirigenti diversi magistrati. Lo stato ha inventato dei meccanismi assurdi che, come la speculazione economica, servono a garantire delle posizioni e non la giustizia e il progresso economico, inoltre, anche con l’autogoverno, si fanno favori agli amici.

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In attesa di una direttiva dell’UE, In Germania il governo Scholz ha deciso di portare, dall’1/10/22, il salario minimo orario tedesco da quasi 10 euro attuali a 12 euro, a vantaggio anche di stagionali, apprendisti e disoccupati; ora i salari tedeschi sono inferiori a quelli del Lussemburgo, Paesi Bassi e Belgio, inoltre, Italia, Austria, Danimarca, Finlandia e Svezia non hanno salario minimo.

In Italia l’inflazione, a causa dei prezzi energetici e alimentari, aumenta di oltre il 6% l’anno, per affrontare il problema, il governo pensa di bloccare alcune spese e di far pagare imposte sugli extraprofitti delle imprese del settore energetico. Dal 2003 i contratti sono bloccati e i salari reali italiani non crescono, mentre, negli ultimi tre anni, i prezzi sono aumentati di circa il 7%.

Perciò sia Letta che Landini invocano il salario minimo legale, fino a oggi relegato alla contrattazione sindacale. Dal 2012 al 2019 la crescita italiana è stata dovuta all’incremento delle esportazioni e al blocco dell’inflazione dovuto al blocco dei salari, in precedenza si otteneva svalutando la lira, ma con l’euro non si può più fare.

In Italia ci si lamenta anche della scarsa produttività, la quale però dipende soprattutto dalla capitalizzazione delle imprese; se non crescono i salari reali, non cresce la domanda interna, inoltre, la competitività economica italiana è stata difesa con la moderazione salariale e non con la produttività.

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Il 21 giugno il voto parlamentare sugli aiuti militari all’Ucraina potrebbe far cadere il governo perché Lega e M56, come la maggior parte degli italiani, sono contrari; ma forse, poiché il parlamento è un supermercato, il governo si è accordato sotto banco per la prosecuzione della legislatura fino al 2023, perché i parlamentari tengono al seggio.

Poiché i governi italiani non li scelgono gli italiani, anche l’UE vorrebbe un governo Draghi bis che duri fino al 2028, fino a oggi, l’UE ci ha inviato anche commissari di governo, mentre Erdogan, definito dittatore dagli europeisti, è stato eletto dal popolo; questo ha cercato di fare da paciere tra Russia e Usa, anche l’Italia avrebbe potuto farlo ma, con zelo, si è appiattita con Ue e Nato, perciò ci ha rinunciato.

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 30 maggio 2022)

EUROPA

Chi fa tifo per l’Ucraina afferma che questa può vincere la guerra; perciò Washington, Londra, il segretario della Nato Stoltenberg, Polonia e paesi baltici sostengono risolutamente l’Ucraina nella guerra contro la Russia; in realtà, con una guerra per interposti stati, sono soprattutto gli Usa che sono in guerra con la Russia e bisognerebbe capire  il vero motivo.

Nel 2014, con gli accordi di Minsk, Kiev non accettò uno status delle  minoranze come quello dell’Alto Adige, proposto dall’Italia, invece la Russia si. Questa guerra potrebbe diventare lunga soprattutto a danno dell’Europa, perciò Francia e Germania cercano una soluzione diplomatica, che non può essere favorevole solo all’Ucraina, come vogliono i suoi tifosi. Chi, nell’informazione, fa tifo per l’Ucraina, afferma che le sanzioni non sono ricatti, ma lo sono le reazioni russe a tali ricatti.

Mentre si spera che le donne possano cambiare in meglio il mondo, pare che le donne a capo dei partiti verdi di Svezia, Finlandia e Germania, siano tutte a favore della guerra della Nato alla Russia; intanto Biden potenzia la disinformazione di stato e, in Italia, i talk show indirizzati fanno la stessa cosa, i nostri padroni paganti possono essere contenti; in Italia andrebbe sostituita tutta la classe politica e giornalistica, invece la guerra la renderà duratura. 

Se la guerra dura, la Russia mira a prendere il controllo di tutta la costa ucraina del Mar Nero, mentre la vittoria di Kiev potrebbe significare solo respingere i russi, che non si arrenderanno e potrebbero far salire il rischio nucleare. Assecondando Zelensky, la Nato sbaglia a negare qualsiasi riconoscimento territoriale alla Russia che, anche se la televisione italiana ripete che l’invasione russa dell’Ucraina non ha delle motivazioni, ha delle ragioni, poi c’è il problema delle riparazioni di guerra pagate dai paesi sconfitti in guerra che, se non saranno pagate dall’UE, favoriranno l’allungamento della durata della guerra.

La televisione, con poca conoscenza storica, sottolinea lo spirito indipendente e il diritto alla sovranità ucraina, che all’Italia manca; l’Ucraina, dopo la recente dominazione russa, che prese le sue prime mosse dai varieghi svedesi, ora guarda al modello dei sistemi “democratici” dell’Europa occidentale. Come l’Italia, fu soggetta al dominio degli stati limitrofi e perciò fu spezzettata, raggiunta l’unità come l’Italia, non solo per volontà popolare, in polemica con le sue minoranze, come la Francia, ha alimentato il nazionalismo e ora, dimenticati altri dominatori, è risentita soprattutto contro la Russia.

Ad ogni modo, la Russia riconosce di essere uno stato plurietnico, l’Ucraina è europeista senza conoscere bene tutti gli aspetti e i contenuti dell’Unione Europea; comunque, ha il diritto di fare anche questa esperienza e anche l’UE può migliorare, però la Svizzera non ambisce a entrare nell’UE, Austria e Irlanda non ne fanno parte e la G.B. ne è uscita; inoltre, anche l’UE si potrebbe evolvere positivamente. Ora, per impedire altri strascichi dolorosi, il ruolo dell’Ucraina dovrebbe essere quello di favorire un accordo di pace onorevole anche per la Russia, che teme l’espansionismo europeo, ma, dalla prezzolata propaganda europeista, accusata, a sua volta, di espansionismo.

Zelensky vorrebbe trattare direttamente con Putin, il che è una proposta legittima, non gli piace il piano di pace italiano perché è contrario alle concessioni territoriali; il personaggio, idolatrato dalla televisione italiana e da Biden, è sicuramente troppo intransigente e vuole ignorare i desideri delle sue minoranze.

Per il momento la Russia, forse perché il piano era venuto dall’Italia, si era impegnata a esaminarlo con attenzione, ma poi, visto che concede a Crimea e Donbass solo l’autonomia, lo ha respinto al mittente, perciò l’europeista e atlantista Di Maio ha faziosamente affermato che Putin non vuole la pace. La proposta di pace di Di Maio è stata bocciata da Kiev, Ue e Russia, è un  lavoro embrionale, invece si dovrebbe tornare a una nuova conferenza per la sicurezza europea di Helsinki, come quella del 1975, sempre che gli accordi tra stati servano a qualche cosa; l’Italia non può fare da paciere perché, purtroppo, in Italia esiste anche una relazione incestuosa tra governo, europeista e atlantista e media. Evviva la libertà d’informazione!

Gli Usa sostengono un’unica Cina ma si sono impegnati a difendere Taiwan da un attacco cinese, però sembra senza intervento militare diretto, inoltre, non potranno parteggiare con la Cina come hanno fatto con l’Ucraina, sono ambigui; intanto fanno accordi militari e commerciali con diversi paesi asiatici ostili alla Cina. L’Arabia si è in parte staccata dagli Usa, vuole la Russia nell’Opec e compra armi russe e anche italiane; con le sanzioni contro la Russia, ne ha sofferto soprattutto l’UE, il rublo si è rivalutato e gli idrocarburi che esporta sono aumentati di prezzo, anche perché il prezzo spot di Amsterdam è più volatile rispetto a quello a termine; speculazione e armi dettano l’agenda della pandemia e della guerra.

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La Russia vuole riaprire i corridoi marittimi per l’esportazione del grano da sette porti ucraini e chiede in cambio la revoca di alcune sanzioni. Con le proteste di Ucraina e Nato, per impedire che prendano rotte diverse, chiede anche il suo controllo sulle rotte delle navi che trasportano il grano ai  paesi poveri, intanto l’Ucraina deve togliere le mine marine messe da essa stessa e dai russi, anche l'Italia si è offerta per un aiuto; il blocco dei porti ha fatto si che 20 milioni di tonnellate di grano sono state bloccate nei silos dell’Ucraina.

Per quanto sopra, viste le aspettative, il prezzo futures o a termine del grano diminuisce. La televisione, per seminare allarmismo favorevole alla speculazione, afferma che l’Ucraina è un  grande esportatore di grano, in realtà è il settimo, dopo Cina, India, Russia, Usa, Canada e Australia.

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Il ministro delle finanze tedesco, il liberale Lindner, che fa parte di una coalizione di governo fatta da socialdemocratici, verdi e liberali, in sei mesi ha fatto più debiti di quelli fatti dalla Merkel in 16 anni; eppure dall’opposizione si era sempre detto contrario ai debiti e ai deficit di bilancio. Come degno successore di Schauble, si dice sempre contro la riforma del patto di stabilità e contro il debito comune dell’UE a favore dell’Ucraina, inoltre, critica l’alto debito pubblico italiano.

Dice di essere custode del risparmio tedesco, a favore del mercato e della riduzione delle tasse ma, a causa delle sue false promesse, il suo partito è stato notevolmente ridimensionato nelle ultime elezioni regionali; con il suo governo, i nuovi debiti sono pari a 200 miliardi di euro, 100 per la difesa, 40 per la guerra in Ucraina e 60 per fronteggiare la crisi; perciò il suon partito Fdp è sceso al quarto posto, con l’11,5% dei suffragi, dopo Spd, Cdu e Verdi.

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Per contenere l’aumento dei prezzi di energia e materie prime, Bruxelles propone di servirsi dei bassi salari degli immigrati, si dice anche che le paghe degli immigrati pagheranno le pensioni agli italiani, ma le paghe basse non possono pagarle. Dopo l’adozione dell’euro, nel 2010 la Grecia precipitò nella crisi, privatizzò, aggiornò il catasto e quest’anno ha aumentato le tasse, in Italia potrebbe accadere la stessa cosa nel 2027; poi la Grecia, per pagare i suoi debiti, ebbe dalla Troika un prestito di 320 miliardi di euro, pagò i suoi debiti alla Germania, s’indebitò e fu la recessione fino al 2017, poi fu la pandemia e la guerra in Ucraina.

Bruxelles propone all’Italia un’imposta patrimoniale sugli immobili e la revisione degli estimi catastali; però in Italia le imposte patrimoniali esistenti dovrebbero essere conglobate e l’imposta patrimoniale, magari di successione come in Usa, dovrebbe includere anche attività finanziarie presso i paradisi fiscali e non solo la casa degli italiani, inoltre dovrebbe includere anche il patrimonio della chiesa ora esente.

All’assemblea dell’ONU e all’OMS si è proposto un piano pandemico mondiale che dovrebbe far perdere agli stati altra sovranità nazionale. Senza l’informazione non si potrebbe speculare; con la crisi, si temono nuovamente i crediti deteriorati delle banche che sono in realtà solo al 4%, fino a ora, esse hanno beneficiato delle misure di sostegno del governo e si sono capitalizzate, sono al 92% di proprietà nazionale.

Come un liquidatore che privatizza, d’accordo con Bruxelles, Draghi vuole  consegnare alle multinazionali le spiagge italiane, infatti, nel 2024 in Italia dovrebbero finire le concessioni balneari, con indennizzo e forse avviamento ai cedenti; lo stato dovrebbe incassare di più con le nuove concessioni, i prezzi per gli italiani dovrebbero aumentare, ma con l’auspicio che gli arenili rimangano puliti, ordinati e attrezzati, come adesso. Per alcuni ottimisti, la crisi attuale dovrebbe favorire anche la riconversione verde e dovrebbe resettare l’economia, cioè?

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Si dice che, nel liberismo, il valore o il prezzo dipende dalla domanda e dall’offerta, in realtà, in regime monopolistico o di cartello, che fissa o influenza i prezzi, il prezzo lo fissa soprattutto l’offerta, che però deve tener conto dei costi di produzione. Il valore dipende anche dalla rarità di una merce e dalla speculazione che, con l’accaparramento e con la guerra, può favorire la rarefazione di alcune merci. Anche il valore di una moneta dipende dall’offerta e dalla domanda.

Per quanto riguarda i prezzi di borsa dei titoli, questi rivelano i comportamenti di una bisca, con quotazioni che salgono e scendono giornalmente, lo stato è indifferente e lascia fare; l’acquirente è rialzista e il venditore è ribassista, però le banche comprano quando i prezzi sono bassi, mentre i privati vendono. La manipolazione del mercato è fatta per mezzo dell’informazione, che è finanziata e invita a comprare per far risalire un titolo, a vantaggio di banche che li hanno in portafoglio, dopo averli acquistati a prezzi bassi.

La finanza, con l’aiuto dell’informazione, può manipolare i prezzi, ma lo fa anche il sistema monetario, ad esempio, se l’oro, che è raro, fosse immesso tutto nel mercato, si svaluterebbe, infatti, l’oro posseduto dalle banche centrali è maggiore di quello usato per i gioielli e per l’industria.

In politica, in economia e nell’informazione, la “democrazia” e il “liberismo” contano su tecnici che si contraddistinguono, non tanto per le capacità, ma per l’obbedienza ai loro padroni occulti e per la discrezione o omertà o senso del segreto; la prima è tipica di militari e preti e la seconda è tipica della mafia. Il popolo non è mai sovrano e deve essere tenuto al segreto di fatti e comportamenti scottanti del governo e dell’alta dirigenza dello stato; il negazionismo è tipico di stato e  religione, abituati a censurare la storia.

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it virusliberatario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 23 maggio 2022)

EUROPA

Affermando di voler esportare la “democrazia”, gli stati occidentali stanno restringendo la libertà al loro interno, lo stanno facendo con la pandemia e con la propaganda sulla guerra in Ucraina e contro Putin; però esistono spaccature politiche anche all’interno della politica italiana ed europea.

Grazie ad alcuni paesi europei come l’Ungheria, meno allineati e meno disciplinati agli stati padroni rispetto all’Italia, per il momento pare che non ci sarà più l’embargo del petrolio e del gas russi e lo potremo pagare anche in rubli, grazie a due volute di conto corrente presso la banca russa Gazprom; sembra tanto un escamotage che permette di salvare la faccia alla Nato.

In Italia aumenta lo spread e Commissione Europea, FMI e BCE non demordono dal controllo del debito pubblico e del deficit di bilancio italiano, destinati ad aumentare con le spese pazze del governo, alimentate dai piani anticrisi della commissione, con la pandemia e con la guerra. Nella televisione italiana e in Euronews, i governi alimentano la propaganda sulla pandemia e sulla guerra in Ucraina contro la Russia.

Per questa “informazione” lo stato italiano, per favorire i vaccini, si è servito anche d’influencer pagati, occupa spazi di libertà in televisione e fa propaganda alle vaccinazioni e alla guerra in Ucraina, camuffata da informazione. Intanto con il vaccino si muore anche giovani, con trombosi, miocardite ed epatite e altre patologie. Gli “scienziati” medici, al soldo del governo e di Big Pharma, per vaccinare tutti, avevano escluso questi danni, come i danni da altri vaccini.

Mentre Putin accusa l’Ucraina di aver creato armi biologiche, chi tentenna sulle ragioni della guerra e sulla fornitura di armi all’Ucraina, è definito putiniano dalla propaganda; la politica giusta è fissata in anticipo dal governo che ignora il parlamento e l’opinione della gente, mentre la televisione, che è diventato il megafono del governo, boicotta il vero dissenso e il vero pluralismo, sostituito dai talk show, con invitati preselezionati.

Il Mali si smarca dall’accordo con l’UE per frenare l’emigrazione dal Sahel e ora, con la crisi egiziana del grano, causata dalla guerra in Ucraina, e con la benedizione del papa, in Italia arrivano tanti immigrati anche dall’Egitto. Nel mondo sono in corso 59 conflitti, particolarmente in Ucraina, Palestina, Siria, Yemen, Afghanistan, Mali e nel Nagorno–Karabach, dove però la Russia sostiene l’Armenia e la Turchia l’Azerbaigian; ci sono rischi di guerra tra Cina, Taiwan, India e Pakistan.

Come dire che la Turchia non è sempre in sintonia con la Russia, come non è sempre in sintonia con gli Usa, anche se è membro della Nato; solo i governi italiani sono sempre in  sintonia con i loro padroni e mandanti stranieri. Cina e Russia vogliono sabotare il ruolo degli Usa come poliziotti del mondo, vogliono un mondo multipolare, che non patrocini la “democrazia” spesso falsa; l’Europa rischia di farne le spese in Africa e gli Usa in America Latina.

Sull’Ucraina si potrebbe anche fare una pace che allontani gli Usa dall’Europa, intavolare trattative proficue di pace con Putin potrebbe isolare gli Usa dall’Europa; non è vero, come afferma certa “informazione”, che Putin vuole fare l’imperatore d’Europa. Il ministro delle finanze tedesco Lindner si è detto contrario alla proposta di Draghi d’imporre un tetto al prezzo del gas russo esportato in Europa; l’Italia importa dalla Russia il 43% del gas e la Germania il 55%, questi due paesi stanno anche puntando sul gas liquefatto d’importazione e sul petrolio d’importazione da diversi paesi.

La Germania sostiene l’Ucraina e le fornisce armi, però Lindner ha criticato la politica energetica dei precedenti governi tedeschi che, come hanno sempre sostenuto gli Usa, fanno dipendere fortemente la Germania dalla Russia, esponendola a ricatti; però, poiché ci vorrà del tempo per rendersi indipendenti dal gas russo, al momento Lindner si oppone al blocco delle importazioni di gas e petrolio dalla Russia.

Comunque, anche la Germania ammette il pagamento del gas in rubli, Lindner ha anche criticato le imposte sugli extraprofitti delle società energetiche, proposte anche in Italia, perché potrebbero avere effetti negativi sulla transizione verde; in realtà, vanno contro gli interessi della speculazione sulle fonti energetiche tradizionali, il cui prezzo aumenta.

In ossequio alla direttiva Nato di chiusura delle imprese occidentali in Russia, la Renault ha deciso la cessione allo stato russo della sua produzione nel paese, Nokia, Ericsson e Siemens si sono accodate; invece, dopo i proclami bellicosi del governo italiano, Unicredit, che ha 72 sportelli nel paese, ha difficoltà a chiudere. Le aziende italiane fatturano 7,4 miliardi di euro annui nel paese e il 71% delle imprese italiane in Russia è ancora in attività, tra i nomi De Longhi, Geox, Intesa, Unicredit, Enel, Iveco e tante industrie alimentari e d’abbigliamento.

Unicredit aveva grandi progetti all’estero, progettava una fusione con la seconda banca tedesca Commerzbank, che aveva avuto delle difficoltà, ora, a causa della guerra, ha 2 miliardi di euro di svalutazione e accantonamenti per esposizioni in Russia e in Ucraina; con la fusione transfrontaliera voleva diventare una banca europea, però aveva già avuto delle perdite con le sue filiali in Europa orientale, in parte chiuse.

Ora sembra che gli investitori potrebbero prendere le distanze dal sistema finanziario europeo, ma potrebbe anche essere tutta una manfrina della speculazione; entrambe le due banche sono impegnate con le esposizioni in Russia, sembrano notizie a uso e consumo della grande speculazione internazionale; ora l’amministratore delegato di Unicredit, Andrea Orcel, deve rinunciare ai suoi sogni di espansione in Russia, ha deciso di ritirarsi dopo che Unicredit aveva progettato di diventare, con Commerzbank,  azionista di riferimento di una banca più grande.

Unicredit è la terza banca più esposta verso la Russia, dopo l’austriaca Raiffeisen Bank e la francese Société génèrale, in Russia ha 79 filiali e 4.000 dipendenti. Unicredit era stata costruita con una visione europea e l’unione bancaria doveva favorire le fusioni transfrontaliere; con la sua presenza in 13 paesi europei, Unicredit poteva stringere stretti legami nell’UE.

Comunque, contro i profeti di sventure, anche con i due miliardi di euro di svalutazione e accantonamento per le esposizioni, il 95% della banca non opera in Russia; però Orcel teme gli effetti delle sanzioni e la speculazione è pronta a fare affari con la svalutazione temporanea delle azioni Unicredit. I due miliardi di svalutazione e accantonamento dei crediti sono minimi rispetto agli impieghi complessivi della banca, ma alti rispetto al reddito distribuito, perché le banche fanno credito con i soldi degli altri, perciò, con pochi utili, gli azionisti potrebbero vendere la azioni, facendone scendere il prezzo.

Tra le società estere, hanno deciso di uscire o di ridurre l’attività in Russia, McDonald’s, Citigroup, Deutsche Bank, Goldman Sachs, JPMorgan, Società Generale, Adidas, Nestlè, Nike, Unilever, Amazon, Apple, Google, BP, Shell, Total ed Exxon Mobil; come desiderato dai globalizzatori, la Russia si era aperta alle grandi imprese occidentali, l’uscita o la riduzione di attività costeranno care alla Russia e agli altri paesi e ci vorranno anni prima di tornare alla normalità.

In Germania i prezzi alla produzione salgono alle stelle e in Gran Bretagna la fiducia è ai minimi storici, in Germania aumentano i prezzi di energia, metalli e alimentari, per il momento, l’aumento annuale dei prezzi al consumo è del 33,5%, ma è destinato ad aumentare con l’aumento dei prezzi di petrolio e fertilizzanti. In Gran Bretagna la recessione che si sta maturando è peggiore di quella degli anni ’70 e minaccia la ripresa dalla pandemia, naturalmente, l’aumento dei prezzi e delle tariffe farà diminuire la capacità di spesa dei consumatori.

Questa situazione con la Russia, se non degenera in guerra generale, sta creando dei problemi economici assurdi ed è contro la globalizzazione, prima sbandierata dai persuasori occulti di corte, ma va a favore della speculazione; sarebbe stato meglio restare neutrali, invece abbiamo dovuto obbedire agli americani, alla fine faremo il conto delle perdite. Draghi ha biasimato l’espulsione, per spionaggio, di diplomatici italiani dalla Russia, è una ritorsione che gli stati attuano, nei confronti di altri stati, quando loro cittadini sono espulsi per spionaggio, anche altri paesi dell’UE sono stati coinvolti; poiché la stessa accusa è stata mossa a diplomatici italiani, non si capisce lo sdegno di Draghi.

Sembra che il confronto tra Usa e Russia, che ha preso in ostaggio l’UE, non compreso dagli altri continenti, e che ha preso a pretesto la situazione Ucraina, possa essere nato anche dal controllo delle rotte artiche, i cui ghiacci si stanno sciogliendo; secondo me è nato anche per contestare la posizione privilegiata del dollaro nel commercio e nelle riserve internazionali, inoltre per contestare le invadenze politiche e militari americane e l’arroganza dei paesi “democratici”; comunque, le reazioni occidentali, amplificate dalla televisione, con le sanzioni, gli insulti a Putin, i ricatti e le minacce,  sembrano tanto goffe e suicide.

La commissione europea ha varato il nuovo piano per l’energia o RePowerEu, che punta sulla diversificazione delle fonti e dei fornitori e sulle fonti rinnovabili; si tratta di un piano di 300 miliardi di euro, tra sovvenzioni prestiti, che hanno lo scopo d’interrompere, prima possibile, i contratti di fornitura energetica con Mosca. Il piano aiuta i 27 paesi dell’Ue a finanziare nuovi investimenti, che entreranno anche nelle tasche di grandi imprese,  volti a ridurre rapidamente la dipendenza energetica da Mosca. I prestiti concessi al’Italia serviranno a legarla definitivamente all’UE.

Il piano mira al risparmio energetico, a diversificare le importazioni e ad accelerare la transizione verso l’energia pulita; la commissione ha anche deciso una piattaforma comune per l’acquisto congiunto di gas, gnl o gas naturale liquefatto e idrogeno; per ora non è stato fissato un tetto al prezzo del gas, in precedenza proposto nel parlamento italiano e nella commissione europea.

La Germania, che paga il gas in rubli e ha forti rapporti economici con la Russia, per ora sembra scavalcata dall’UE, oppure è d’accordo sottobanco con le decisioni della commissione; ha sempre puntato all’espansione verso est, oggi lo può fare con la copertura dell’UE e assecondando la politica antirussa degli Usa. In Italia il governo è europeista e filoamericano, gli italiani in maggioranza no, forse perché desiderano essere solo rappresentati dai loro governi e da una democrazia più vicina.

Dopo l’incontro di Draghi con Biden, il ministro degli esteri Di Maio ha proposto un piano di pace per l’Ucraina al segretario dell’Onu, Guterres e al G7; esso afferma che la pace ci potrà essere solo quando inizierà il dialogo tra Usa e Russia. Il piano, in quattro tappe, prevede, sotto il controllo di un gruppo di paesi che facciano da supervisori, la tregua con il cessate il fuoco, una conferenza di pace per la neutralità dell’Ucraina che però può entrare nell’UE, l’autonomia e non l’indipendenza di Crimea e Donbass (ma la Russia non accetterà), e un nuovo patto di sicurezza tra Russia e Nato, con ritiro delle truppe russe dai territori occupati.

Dopo la consegna delle armi occidentali, anche  il piano sembra corrispondere soprattutto alle richieste del governo ucraino, legato con un  cordone ombelicale agli Usa. Viste le minacce di estensione della guerra, la commissione europea ha proposto ai 27 stati membri dell’UE di raddoppiare le spese complessive per la difesa, che nel 2021 sono state pari a 216 miliardi di euro. Fino a oggi, l’informazione televisiva ha insistito sulle deficienze militari russe in armi convenzionali, ora sia afferma che, per esempio, l’Italia non ha un sistema adeguato di difesa antimissile, capace d’intercettare i missili nucleari russi.

L’Italia si era già impegnata a portare le spese per la difesa al 2% del Pil, peraltro già superata da spese fuori bilancio sostenute da due ministeri diversi dalla difesa (il falso in bilancio è lecito solo allo stato); la commissione vuole che le spese siano fatte dagli stati in maniera coordinata, prendendo a modello quanto fatto per la lotta contro la pandemia, che però non è stata un vero modello.

Con maggiori acquisti congiunti si possono acquistare i migliori sistemi di difesa con lo sconto, risparmiando anche nelle spese di ricerca; non mancheranno i finanziamenti europei e gli acquisti di armi saranno fatti in esenzione di Iva. Insomma, le provocazioni europee e americane fatte alla Russia, stanno portando a un aggravamento della tensione; il governo italiano, che opera sotto dettatura della Trinità, cioè sotto Vaticano, Nato e UE, sta portando a questo risultato, e gli italiani, in maggioranza, non sono contenti, però statistiche false della televisione italiana hanno cercato di accreditare una tesi diversa.

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

  

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 16 maggio 2022)

EUROPA

In occidente gli psichiatri internarono nei manicomi gli anarchici, in Unione Sovietica gli anticomunisti e in Germania gli antinazisti; per il potere, gli individui intellettualmente liberi rappresentano un pericolo, perché il sistema si alimenta con il conformismo e la propaganda. Purtroppo la “scienza”, aiutata dalla cattedra, è nata anche dal tentativo di superare le opinioni individuali, evviva la “democrazia”!

Gli scontri politici e militari avvengono perché non si conosce il futuro, se in Italia il potere avesse saputo in anticipo che i comunisti sarebbero diventati moderati e amici delle banche, non avrebbe sostenuto l’avvento del fascismo; come dire che è la paura che spinge alle azioni estreme, perciò bisogna temere anche le reazioni di Putin che non vuole l’accerchiamento della Russia.

Come la Chiesa, comunismo e fascismo, anche Mattarella invita all’unità, però abbiamo l’impressione che paesi come Usa, Germania, Francia e Italia non sono mai stati così divisi al loro interno; sono solo l’opportunismo e i vantaggi del potere che tengono uniti i governi e, purtroppo, nessuno vuol tener conto dei desideri della gente. I cosiddetti sondaggi sono spesso falsi, come tante statistiche, il governo pensa di favorire la governabilità con i numeri falsi delle statistiche.

La libertà d’informazione è la libertà di dare mezze notizie, notizie false, notizie raccomandate dal potere, di nascondere notizie e di autocensurare notizie che potrebbero far male a un partito, al governo, alla religione o a un’impresa. Perciò, con un’informazione chiara e completa non si avrebbe una libertà d’informazione.

Gli Usa stanno facendo una guerra d’’informazione e di propaganda, raccolta supinamente dalla televisione italiana; nella guerra in Ucraina, droni americani guidano missili che colpiscono i russi; mentre Draghi si è accostato  a Biden e al suo istinto guerresco, Parigi e Berlino rinsaldano i rapporti e tentano, in qualche modo, di smarcarsi dagli Usa, forse valutano i rischi di questa situazione. 

La guerra degli Usa alla Russia è fatta per interposta UE, però ritengo che, per fare un boccone di territori russi, Inghilterra, Germania e Francia siano d’accordo, il governo italiano è al loro servizio e non al servizio degli italiani. Per raggiungere la pace, la Nato dovrebbe imporre delle rinunce territoriali all’Ucraina,  pena la sospensione degli aiuti militari.

Per Draghi e Biden la pace ci sarà quanto sarà raggiunto ciò che vuole Kiev, invece l’UE, dopo la prima sbandata, ora pare voglia evitare l’escalation, la pensano così anche gli italiani che sono sottostimati dalla televisione italiana; per la guerra in Ucraina, Biden chiede all’Italia più soldi o più soldati, intanto il rublo, dopo aver attaccato il privilegio del dollaro, è la moneta che si rivaluta di più.

Con il rublo rivalutato, in quattro mesi, la Russia ha già incassato, per gas e petrolio esportati, la metà di quello che ha incassato l’anno precedente. Draghi ha deciso d’inviare armi pesanti in Ucraina, senza voto del parlamento, perché è consapevole che il nostro parlamento, conta poco (ma, secondo la costituzione, l’Italia è una repubblica parlamentare) e non vuole andare alle elezioni anticipate, per non perdere i seggi.

Macron non vuole umiliare la Russia e non vuole che il conflitto si espanda, approva le sanzioni e vuole l’allargamento dell’UE, crede a un progetto di confederazione europea che superi i trattati, vuole la fine del diritto di veto e degli stati nazione; d’altra parte, bisogna riconoscere che le istituzioni europee e il governo italiano non hanno nessuna legittimazione popolare.

Mentre l’Italia è sempre a rimorchio di qualche stato e non ha mai minacciato o usato il veto nell’UE, all’Ungheria la commissione europea ha promesso due miliardi di euro se approva l’embargo al petrolio russo, mentre Malta e Grecia, per non fare loro danni economici, ottengono deroghe per il loro traffico marittimo con la Russia. Diversi paesi UE stanno pagando gas e petrolio russo in rubli.

Comunque, il ministro degli esteri russo Lavrov ha affermato che, a causa della guerra, il prezzo del gas aumenterà (ma le compagnie di distribuzione, per speculazione,  ne hanno già aumentato il prezzo), che la Russia vuole ridurre l’influenza americana nel mondo e accusa Kiev di aver bloccato nei porti navi cariche di grano destinato ai paesi che hanno bisogno di questo cereale.

ITALIA

L’università di San Paolo ha affermato che i governi  più solerti, come quello italiano, a introdurre vaccino e mascherina in disprezzo degli italiani, non hanno ottenuto risultati migliori nella lotta alla pandemia, rispetto agli altri paesi europei; inoltre pare che il vaccino anti-Covid dia problemi al cuore e ai bambini.

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Si dice che la matematica non è un’opinione, come invece è successo con la pandemia, e che i numeri sono magici, la numerologia si è evoluta su questa credenza; tuttavia occorrerebbe fare un po’ di chiarezza sulla contabilità del reddito nazionale o PIL e sulle statistiche, trattate con ignoranza e selezionate ad arte per fare un  po’ di propaganda.

E difficile paragonate il Pil dei vari paesi, soprattutto perché le imposte e la struttura dei prezzi o l’inflazione sono diverse, cioè il potere d’acquisto è diverso; perciò sarebbe opportuno valutare ai prezzi e alle quantità solo produzione industriale, artigianale e agricola; le vendite del commercio e i servizi devono essere valutati ai prezzi, tralasciando i servizi della pubblica amministrazione, attualmente valutati pari agli stipendi.

In generale il Pil aumenta con l’aumento dei consumi, dei ricavi o vendite, delle imposte sul commercio e dei prezzi, che significa inflazione, così i prezzi interni appaiono diversi da un paese all’altro, come del resto il Pil; ma non è così per i prezzi internazionali delle materie prime, che tendono a livellarsi ma, in barba alle legge della domanda e dell’offerta, esistono anche  accordi di cartello sui prezzi da parte dei grandi paesi esportatori.

Il Pil contabilizzato aumenta con la riduzione dell’autoconsumo agricolo immesso nel mercato, con la ricostruzione edilizia dopo la guerra e un terremoto, con le esternalizzazioni di servizi fatta dagli enti pubblici, con le attività mafiose e criminali, che fanno anche lavorare delle persone, e con gli stipendi della pubblica amministrazione, valutati impropriamente come fossero ricavi di vendite, ignorando la produttività.

Il Pil contabilizzato diminuisce con le concentrazioni verticali tra imprese e con il lavoro nero; pertanto, viste le distorsioni di valutazione, sarebbe indicato valutare il Pil nazionale solo dal consumo complessivo di energia elettrica, il che forse rimetterebbe in testa l’industria rispetto ai servizi, e poi si potrebbe fare il paragone tra i diversi paesi.

Di fronte a queste storture, si paragona il Pil di paesi tanto diversi e si dice che quelli sottosviluppati vivono con un dollaro il giorno; a parte il fatto che tanti di essi hanno progredito, se la storia del dollaro è vera, ai prezzi nostri come si fa a vivere con un dollaro il giorno, probabilmente la loro struttura economica e la loro struttura dei prezzi è completamente diversa dalla nostra. Comunque questo dollaro dichiarato serve ad alimentare la carità internazionale, a vantaggio dei soliti speculatori sulla miseria.

Alcune statistiche distorte sono relative alla diffusione delle religioni, si dice che sulla terra, cattolici e musulmani sono più di un miliardo, ma mentre i musulmani sono sunniti o sciiti, tra i cristiani, ai cattolici andrebbero aggiunti ortodossi e protestanti; inoltre, sono considerati cattolici quelli battezzati alla nascita, cioè quando erano privi di volontà, che spesso hanno perso la fede e non vanno mai in chiesa, quindi la cifra dichiarata per loro andrebbe divisa almeno per due; ma nemmeno questa è una statistica precisa e attendibile, però le statistiche ufficiali sulle religioni praticate, possono servire alla propaganda e a ricevere aiuti dallo stato.

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Associazioni, partiti, parlamento, governo, grandi imprese e assisi internazionali prendono in anticipo, tra i loro membri di rilievo, accordi segreti e poi li impongono con delibere di maggioranza; è la “democrazia!”, che è cosa diversa dalla sovranità del popolo o della maggioranza. L’informazione intorbidisce questo processo e si limita a fare da grancassa alle definitive decisioni prese.

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Circa il pagamento del canone RAI, dal prossimo anno l’UE chiede l’eliminazione dell’onere improprio dalla bolletta della luce, nato per combattere la relativa evasione; l’amministratore delegato della Rai ha chiesto di non ridurre o eliminare il relativo introito, l’Associazione utenti e consumatori ADUC lamenta che l’introito va a favore della propaganda del governo.

Con l’aumento, il canone annuo potrebbe arrivare anche a 300 euro, in Spagna è di 100 euro, in Francia di 133 euro, in Gran Bretagna di 175 euro, in Germania di 215, in Austria di circa 300 euro, in base al reddito. Nei paesi europei l’imposta è inserita tra le tasse annuali o nella fiscalità generale; in Italia, se la RAI non sarà privatizzata, il canone si potrebbe pagare anche tramite 730.

C’è da dire che la RAI ha un valore per i programmi naturalistici, scientifici e storici, ma non per la pubblicità, che le procura altre entrate, e per la propaganda a favore del governo che procura privilegi economici ai suoi dipendenti; i programmi di Sky sugli Ufo sono meglio dei telegiornali Rai, perciò far pagare il servizio della Rai agli utenti sarebbe come far pagare la corda agli impiccati.

Si era fatta la proposta, poi abbandonata, di ripartire il canone TV tra emittente pubblica ed emittenti private, perché sia la Rai che Mediaset vivono di pubblicità, ma la Rai ha anche il canone, il che è concorrenza sleale e un privilegio che Radio Apostolica Italiana, cioè, la Rai, non merita; infatti, le loro trasmissioni sono equipollenti, si fanno concorrenza nei servizi, ma non nelle entrate, perché il canone è riservato solo alla RAI. (Per le notizie, fonte: money.it).

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 9 maggio 2022)

ITALIA

Il megafono televisivo del governo afferma che in Italia c’è troppa evasione (non autorizzata dallo stato), senza accennare ai capitali esportati, in evasione fiscale autorizzata, nei paradisi fiscali e senza accennare al fatto che in Italia la pressione tributaria supera il 43% del Pil. Si bloccano capitali russi all’estero, mentre gli italiani possono esportarli in esenzioni d’imposte; ma in futuro, visto il precedente, anche gli italiani, per ritorsione, potrebbero essere espropriati da paesi esteri, perciò, per evitare il rischio, tutti i capitalisti potrebbero ridurre le loro esportazioni di capitali.

Nazionalizzazioni, collettivizzazioni, confische ed espropri, non sono solo caratteristiche dei paesi comunisti, al suo interno, lo stato, anche “democratico”, ha sempre confiscato ricchezze a stranieri ostili o a residenti membri di partiti o minoranze soccombenti, come ha privilegiato, con esenzioni fiscali, partiti e categorie alleati, oggi l’Italia lo fa a favore del Vaticano.

Il governo progetta una tassa sugli extraprofitti da speculazione del 15% e la Germania torna a pretendere, per l’unione bancaria, una forma assicurativa dei rischi bancari di tutta l’UE (l’Italia già aveva un’assicurazione del genere e, diversamente da altri paesi europei, non è fallita); perciò la Germania chiede che sia assegnato un livello di rischio ai BTP dello stato italiano, detenuti dalle banche italiane per 427 miliardi di euro, che porteranno alla svalutazione dei BTP e consentiranno alla Germania creditrice di prendersi l’Italia, anche perché gli interessi, con l’inflazione, stanno salendo. In caso di fallimento e divisione dell’Italia, com’è successo in passato e ora in Grecia, i politici europeisti italiani, che hanno in antipatia i sovranisti, si potranno vendere all’estero pezzi d’Italia.

Le distorsioni fiscali italiane, cioè la non semplicità del sistema, servono a incrementare il gettito, perché spesso gli italiani non si accorgono di pagare le tasse; in uno stato “democratico” l’imposta dovrebbe essere unica, cioè solo sul reddito, invece si pagano innumerevoli imposte su reddito, consumi, risparmio e patrimonio.  Se una fabbrica non ha profitto, lo stato guadagna non sulla produzione, ma sui salari e sui consumi dei suoi lavoratori; con l’importazione estere delle merci di questa fabbrica, guadagnano imposte gli stati importatori, poi lo stato consente a categorie protette di aprire conti esentasse presso paradisi fiscali esteri.

Ci sono partiti che vivono di slogan e, a vantaggio dei ricchi, si dicono contrari a un’imposta patrimoniale, in realtà, in Italia basterebbero tre tasse, l’Iva a favore degli enti locali, l’imposta sul reddito per persone fisiche e imprese e un’imposta patrimoniale di successione che assorba le attuali imposte patrimoniali e le altre imposte. Negli Usa questa imposta esiste, serve a ridurre le distanze sociali  e delle ricchezze e la pressione tributaria americana è inferiore a quella italiana.

Con l’insolvenza dell’Italia, favorita dal PNRR e relative spese pazze del governo, i debiti crescenti dello stato verso le banche porteranno alla svalutazione dei BTP e al loro trasferimento in mano tedesche, perché la Germania sarà creditrice, e consentiranno definitivamente a Bruxelles e al direttorio franco-tedesco di mettere definitivamente le mani sull’Italia, ora controllata da esso solo tramite il governo europeista italiano.

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La propaganda accusa le dittature e difende le “democrazie”, però non si sa quale autorità abbia certificato alcuni paesi come democratici, anche la democrazia è spesso una frode, in Italia i governi sono decisi all’estero; in realtà le migliori dittature assomigliano alle peggiori democrazie, e c’è da aggiungere che, mentre alcune democrazie hanno minacciano o invaso altri paesi, alcune dittature non lo fanno. Uso il termine "alcune" perché avvocati arruolati obietterebbero che la Russia ha invaso l’Ucraina.

Il sociologo Domenico De Masi lancia l’allarme sulla nostra censura sull’informazione, soprattutto televisiva, afferma che in Italia e in occidente la censura si fa in modo diverso che in Russia, perché domina il politicamente corretto, l’informazione è stata ridotta a merce e la riflessione culturale individuale ha messo spesso da parte lo spirito contraddittorio e la dialettica; comunque,  in occidente, la censura non è meno cogente che in Russia.

La censura russa incoraggia il contrasto,  anche se questo è perseguito, invece la nostra lo addormenta; nel 1835 Tocqueville, nel libro “Democrazia in America “ denunciava la tirannide della pubblica opinione, incanalata dallo stato, dalla religione e dalla scuola, che calpestava i dissidenti; infatti, questa pubblica opinione esercita una gigantesca pressione sul senso critico individuale.

In questo sistema i giornalisti, comprati con benefici vari, con la loro propaganda statalista, sono i carnefici e non le vittime della censura che calpesta la libertà di stampa e di televisione; questi diritti sono inesistenti perché lo stato, direttamente o indirettamente, non  può rinunciare al loro controllo; infatti, in Italia vige ancora la legge fascista sulla stampa e il finanziamento pubblico di essa. (Andrea Cionci - liberoquotidiano.It).

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In Italia continuano a sbarcare immigrati, sui quali i trafficanti di uomini guadagnano, dall’inizio dell’anno sono 11.000 che aggiunti ai 100.000 profughi ucraini, ai quali, oltre un ricovero, spesso si assegna un lavoro e s’insegna l’italiano, come se dovessero rimanere in Italia, tra loro ci sono anche delle gestanti con uteri in affitto.

In Ucraina si fa traffico di feti da utilizzare in farmacologia e cosmetica e per preparare elisir di lunga vita, l’Ucraina è un serbatoio di feti per le organizzazioni criminali, che garantiscono che i tessuti fetali guariscono anche tiroide e milza, in Ucraina si sequestrano bambini per gli organi. (“Ultimi – Inchiesta sui confini della vita” di Rita  Pennarola – Pironti Editore).

La somma delle due cifre suddette in Italia serve a compensare la denatalità annua, il che non è un caso perché la mafia, collegata ai poteri occulti, visto il traffico di persone, è sempre meglio informata dei nostri giornali e dei nostri politici, che devono solo tenere a bada la pubblica opinione. Il tutto si verifica in un momento di crisi economica e occupazionale, legato alla caduta della produzione, che significa calo del Pil.

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Il tribunale di Padova, sul vaccino anticovid e green pass, che ha motivato l’allontanamento di medici renitenti, ha sentenziato che il vaccino non garantisce dal contrarre il virus, che i vaccinati possono anche contagiare e che perciò escludere dal lavoro i non vaccinati è assurdo. Pertanto il Tribunale ha bocciato l’obbligo di vaccini per i sanitari .

Intanto, con poca eco da parte della stampa, con questo vaccino, decine d’italiani continuano improvvisamente a morire, anche di epatite, tutti giovani, sani e vaccinati, in Israele è stata accertata la correlazione tra vaccino e morti. Si continua a vaccinare contro il virus di Wuhan che è scomparso e contro varianti, i professori medici della televisione, definiti scienziati, con i loro interventi, hanno fatto  grande confusione; anche in precedenza, questi professori, sponsorizzati dal potere e da Big Pharma, hanno ironizzato contro i loro colleghi che denunciavano i danni da parte di alcuni vaccini.

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Per bloccare la strada al potere dei comunisti, Berlusconi andò al governo grazie a larghe promesse, promise di ridurre le imposte a sette, di abbassare la pressione tributaria, di ridurre le tasse ai lavoratori e di fare vere riforme, disse anche, rigirando l’Italia come un calzino. Malgrado si fosse impegnato davanti a un notaio, ostacolato da poteri occulti, arrivato al potere, non fece niente del genere.

Oggi la “sinistra” (si fa per dire) al potere, dopo aver imboccato la strada del trasformismo a 360 gradi, attaccata solo ai privilegi dei suoi uomini, è in crisi; la destra, per tornare al potere, non è sufficiente che sia in testa nei sondaggi, ma come ha fatto la sinistra, deve abbandonare il sovranismo e dimostrare di essere fedele alla Trinità che dirige nell’ombra il governo italiano, cioè a Vaticano, Nato e UE.  

EUROPA

Sembra che nell’acciaieria di Mariupol si siano rintanati oltre i civili, dei quali alcuni sono stati evacuati, anche mercenari, ufficiali occidentali e miliziani ucraini del battaglione Azov; i russi hanno evacuato solo dei civili sicuri. La sinistra ha contestato l’opportunità dell’intervista a Lavrov, come da lui ricordato, di Hitler ebreo per un quarto, io avevo già letto, perciò non bisogna qualificare la voce come calunnia, non si può sempre esorcizzare l’opinione altrui.

In Europa orientale ce ne sono diversi di questi ebrei per un quarto, singolarmente sono eguali agli altri uomini, cioè sono  buoni o cattivi; comunque, circa l’intervista di personaggio messi in cattiva luce dall’informazione, la televisione italiana ha intervistato anche Arafat, Assad, Videla, Fidel Castro, Chavez, Saddam e Gheddafi e nessuno si scandalizzò, ma erano altri tempi, allora gli italiani si sceglievano anche i governi. Da ricordare che il 26/8/2010 il Corriere della Sera dichiarò che Hitler aveva sangue ebraico e poi si accertò che 39 parenti di Hitler, dall’esame del DNA, denunciavano la presenza di un cromosoma degli ebrei dell’Europa orientale.

Di fronte alla disponibilità ucraina a trattare, con un negoziato, per la cessione di alcuni territori alla Russia, il segretario della Nato, per favorire la continuazione e l’espansione della guerra, ha affermato che non accetterà mai la cessione di territori ucraini. Mentre, per i rischi nucleari, esperti Usa bocciano la guerra di Biden in Ucraina, per reazione polemica, un blocco di paesi si compatta attorno a Mosca e Pechino, tra essi India, Iran e Arabia.

Intanto Zelensky si lamenta perché i turisti russi aumentano in Grecia e Turchia. L’Ungheria si sfila dall’embargo UE, vuole porre il veto ed è disposta a pagare il gas importato anche in rubli, mentre l’Italia, sempre servile verso potenze dominanti, vota sempre a favore delle direttive della commissione europea e non ha mai posto il veto, Di Maio se ne vanta.

Rispetto alla guerra in Ucraina, l’India si è schierata con la Russia, ha accettato di pagare gli idrocarburi in rubli, rifiuta le sanzioni contro la Russia e importa da essa il 60% dei suoi armamenti; all’assemblea dell’Onu si è opposta alla condanna dell’aggressione russa all’Ucraina e ha votato contro la sospensione di Mosca dal consiglio dei diritti umani. Però nell’estate del 2020 truppe indiane si sono scontrate con truppe cinesi sull’Himalaya e, per contenere Pechino, l’India aderisce a un patto militare navale con Australia, Usa e Giappone. (Per la notizia, fonte: Dario Fabbri - startmag.it).

Il 24 febbraio scorso la Russia ha deciso d’invadere l’Ucraina e perciò Zelensky ha imposto la legge marziale, sospendendo molte leggi ordinarie; i tribunali sono stati messi sotto il controllo dei tribunali militari, poi hanno ordinato che tutti gli uomini, poiché soggetti alla chiamata alle armi, non potevano lasciare il paese.

I servizi di sicurezza hanno cercato di scovare i collaborazionisti interni dei russi, in buona parte, cittadini filorussi, prevedendo per loro l’arresto senza mandato del giudice e senza un avvocato. Già nel 2017, con lo scoppio della guerra nel Donbass, le Nazioni Unite, in un rapporto sui diritti umani in Ucraina, avevano accusato questi servizi segreti di violazione dei diritti umani, sparizioni forzate, violenze sessuali e torture; ora i cosiddetti “collaborazionisti” rischiano da 15 anni di carcere al carcere a vita. Con la scusa della guerra, succede in alcune “democrazie”. (Alessandro Cipolla – money.it).

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 2 maggio 2022)

ITALIA

La Russia è stata accusata d’interferenze nelle elezioni americane, ma lo fanno, con i finanziamenti, tutti i grandi paesi e tutte le lobby; in tutti i paesi, il voto può essere truccato, inoltre, non è caratteristica della “democrazia” perché votavano anche i pirati. I poteri che investono denaro in un partito o in un governo, magari perché hanno contratti in corso, non si rassegnano a perdere le elezioni, perciò, in certi casi, le manipolano; ad esempio, l’Italia lo fece con i plebisciti per l’unità.

Le elezioni assomigliano ai concorsi pubblici, dove i vincitori sono spesso decisi prima dei concorsi, un commissario d’esame mi ha confessato che non vuole più partecipare a queste commissioni perché la lista dei vincitori, scritta su foglio dattiloscritto, gli era stata consegnata prima della prova d’esame. Con la “democrazia” anche le elezioni e il voto sono diventati un rito e una caricatura e la statistiche selezionate o false sono diventate la migliore forma di propaganda, imprimatur religioso e censura storica rappresentano il vero negazionismo del potere.

In cani muovono la coda in cambio di qualche regalo, i giornali, che oggi vendono poche copie, lo fanno quando ricevono denaro da azionisti, pubblicitari, banche, governo, capitalisti e stati esteri, ai quali fanno propaganda. Alla vigilia della prima guerra mondiale, dall’estero arrivò ai giornali italiani un fiume di denaro, per spingerla a entrare  in guerra a fianco della Francia o della Germania. Alla vigilia della seconda guerra mondiale ai giornali francesi arrivò, dall’Italia e dalla Germania, un fiume di denaro, per spingerla a non entrare in  guerra contro la Germania, la quale all’inizio aveva come obiettivo principale della guerra solo la Russia.

Quanto detto per i giornali vale anche per la televisione, per la politica e la massoneria in genere, come fanno i lavoratori subordinati, chi lavora per il denaro, deve servire i suoi padroni o i suoi committenti; la libertà d’informazione, la libertà d’azione e la libertà d’opinione personale non esistono, per l’interesse, i privilegi e la carriera, gli uomini ci rinunciano facilmente, diventando anche guerrafondai e strumenti ciechi di un’occhiuta rapina.

Domenica primo maggio, alle ore 21, nella rete televisiva 4, dovrebbe apparire il ministero degli esteri russo Lavrov, per esporre politica e intenzioni russe sulla guerra in Ucraina; gli esperti della televisione italiana, megafono del governo, sono stati solo capaci di fare propaganda antirussa e filoamericana. Invece Kiev aspetta una visita di Draghi, che dovrebbe servire a rafforzare la mobilitazione alla guerra da parte di governo e popolo ucraino. L’Italia sembra contesa, cioè, a volte, non sembra uno stato fantoccio.

EUROPA

Putin è caduto nella trappola di Biden che desidera la guerra, il quotidiano Il Tempo ha scritto che l’occidente, fornendo le armi all’Ucraina, sta favorendo la guerra, gli Usa gli forniscono anche aiuti in dollari, che a loro non costano niente, ma aumentano il loro debito pubblico; a causa  della guerra in Donbass, nata perché la minoranza russa in rivolta voleva l’indipendenza, la Russia si è posta a suo protettore e perciò è intervenuta militarmente in Ucraina; adesso, nonostante i proclami di pace del papa, la guerra, secondo i desideri di Zelensky, si potrebbe estendere.

Personalmente ritengo che la Russia avrebbe fatto meglio a fare immigrare in Russia tutti russi di Ucraina che lo avessero desiderato, come, in effetti, sta facendo in parte, lasciando al suo destino il paese, anche se questo è ricco di risorse agricole e industriali; però avrebbe dovuto guardarsi dalle provocazioni del bellicoso governo ucraino, spalleggiato dagli Usa e dalla G.B., con l’acquiescenza del governo italiano.

Intanto pare che alcuni paesi, come l’Ungheria, abbiano deciso di pagare il gas russo, oggetto di sanzioni, in rubli, il che, con la maggiore domanda di questa moneta, ne ha favorito la sua rivalutazione. Su questi temi e su altri, come la pandemia, l’UE pare divisa, tuttavia, io ritengo che gli Usa vogliano profittare dell’occasione per debellare la potenza russa, anche con il suo collasso interno, e che l’impero europeo, aizzato da paesi già dominati dalla Russia, voglia estendersi nel Far East russo; è difficile che, da parte russa, non ci siano delle reazioni.

L’Ucraina era la terza potenza nucleare del mondo, con il memorandum di Budapest del 1994 si liberò di queste armi, poi quell’accordo, come accade a tutti i patti tra stati, è stato violato; fino al 1991 possedeva 33 missili ICB, con sette testate nucleari ciascuno, 33 bombardieri nucleari e 1700 testate complessive. Nel 1994 accettò di distruggere le testate e aderì al trattato di non proliferazione, assieme a Kazakistan e Bielorussia.

Il memorandum impegnava Russia, Usa e GB a rispettare la sovranità territoriale dell’Ucraina, a non usare armi nucleari contro di essa e a fornirle assistenza nel caso fosse stata attaccata con armi nucleari. Dopo il colpo di stato a Kiev del 2014, che mise fuori gioco il governo filorusso, la Russia si annetté la Crimea, abitata prevalentemente da russi ed esplose la guerra civile nel Donbass, durata otto anni, abitato prevalentemente da russi che vogliono l’indipendenza.

La Russia, a difesa della minoranza russa, attaccò l’Ucraina e per giustificare le sue azioni, affermò che gli impegni precedenti erano stati presi con un governo ucraino spodestato da un colpo di stato di ucraino, sostenuto dagli Usa, contrario alla Russia. Per la televisione, che alimenta la propaganda, la Russia ha invaso l’Ucraina senza motivazioni morali o di diritto e conduce la guerra peggio degli altri paesi, soprattutto contro civili, prigionieri e quartieri residenziali; comunque, generalmente gli stati, per un motivo o per l’altro, raramente rispettano, per sempre, i patti o trattati internazionali.

Mentre Trump era prudente di fronte alle minacce nucleari del presidente della Corea del nord, Kim Jong-un, Biden sembra indifferente di fronte alle minacce nucleari di Putin. In generale, per la televisione, le cose che non si vedono in Tv non sono mai avvenute, perciò, con la censura, ha omesso di far vedere le tante atrocità commesse da tedeschi e americani nelle guerre precedenti.

Per quanto riguarda le richieste russa di pagamenti del gas in rubli invece che in dollari, è un progetto russo cinese e forse è la causa nascosta di questa guerra e dell’odio americano contro la Russia; il fatto è che gli Usa, con l’abbandono della convertibilità del dollaro in oro, immettono nel mercato dollari con la stampa o con un click, perciò possono essere generosi con l’Ucraina, invece gli altri paesi se li procurano vendendo beni o servizi o comprandoli nel mercato valutario.

E’ probabile che l’UE abbia inteso seguire la stessa strada con il credito da essa concesso ai paesi europei, per la pandemia e la crisi economica e militare vigente; con questa politica si crea denaro virtuale, che non sarà mai convertito e potrà essere anche ripudiato, a danno dei risparmiatori, come fece la Germania nel corso della seconda guerra mondiale; questa politica, inflattiva e di autofinanziamento gratuito, somiglia molto al miracolo di Cristo della moltiplicazione gratuita dei pani e dei pesci.

Lavrov accusa la Nato di aver incoraggiato la politica antirussa di Kiev, afferma che la Russia non è in guerra con la Nato, che questa ha usato l’Ucraina per distruggere la Russia e fa di tutto per impedire il cessate il fuoco; afferma che la Russia desidera un negoziato che porti anche alla revoca delle sanzioni, che la Nato, con le forniture di armi, vuole la durata del conflitto.

Afferma che l’operazione speciale russa in Ucraina non è un’invasione, che la Russia è stata costretta dai residenti russi a riconoscere le repubbliche di Donetsk e Lahansk, che gli Usa e l’UE vogliono combattere la Russia fino all’ultimo ucraino.  Zelensky parla di fosse comuni aperte dai russi e della  deportazione di 500.000 uomini in Russia.

Anche se omesse dalla televisione, le fosse comuni, come i crimini di guerra, ci sono state in tutte le guerre precedenti e le deportazioni potrebbero essere emigrazioni di russi o deportazioni di prigionieri ucraini messi in campi di concentramento; forse Zelensky dovrebbe essere più preciso e meno propagandistico.

La minaccia al privilegio del dollaro da parte della Russia, per essere più accettabile, sarebbe dovuto venire dalla Cina, che oggi ha un potere economico come quello degli Usa; gli stati sovrani hanno una loro moneta e un loro diritto, però nel rinascimento, quelli economicamente più importanti, come Venezia, Firenze e Milano, hanno avuto monete, cioè zecchini, fiorini e ducati, accettate da tutti i paesi; allora le monete non erano fiduciarie o di carta, ma d’oro e d’argento, infatti, le monete d’argento occidentali erano accettate volentieri anche dalla Cina.

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

  

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 25 Aprile 2022)

EUROPA

Notizie sulla guerra in Ucraina. L’Austria ha affermato che Putin è disposto a collaborare nell’inchiesta sui crimini di guerra in Ucraina.  Come ha fatto Hitler a Stalingrado, Zelensky ha vietato al battaglione Azov di arrendersi. Macron si è dissociato dall’accusa di genocidio rivolta all’esercito russo. La Germania vuole rinviare le sanzioni sul gas russo, indispensabile per il paese.

Draghi, uomo dei mercati come Macron, è oltranzista della guerra, dei rifornimenti di armi all’Ucraina e delle sanzioni alla Russia, ora, poiché, nelle sue azioni, è teleguidato da poteri più alti, sta pensando di dimettersi da capo del governo italiano. Zelensky, idolo della televisione italiana controllata dal Vaticano, che ha cara l’Ucraina cattolica, accusa la Russia di aver deportato 5.000 bambini da Mariupol – Donbass, in Russia; forse sono stati fatti emigrare perché, privati dei genitori, cioè dai russi sono stati messi al riparo dalla guerra.

Nel Mar Nero è stata affondata la nave ammiraglia russa Moskva, dotata di due testate nucleari, che ora giacciono in fondo al mare, forse è stata colpita da due missili antinave americani Neptune partiti dall’Ucraina; il generale Marco Bertolini ha affermato che droni americani controllano il Mar Nero, questi partono da Sigonella in Sicilia, sorvolano Grecia e Bulgaria, ma non la Turchia che si è opposta, e potrebbero aver fornito a Kiev le coordinate necessarie a colpire la nave.

Con questa guerra, i comandanti militari italiani paiono più pacifici del governo italiano; con il coinvolgimento della Nato, l’affondamento della Moskva mette a rischio di rappresaglie anche l’Italia, ma il governo Draghi, cioè il supermario della televisione di propaganda italiana, non se ne preoccupa. Forse, per evitare che la situazione precipiti, per ridurre la tensione, la tesi di Mosca è che la deflagrazione sia stata innescata da un incendio nella santabarbara della nave. Il popolo  italiano, senza sovranità e in maggioranza contro il suo governo, gli è riconoscente. (iltempo.it).

Le stranezze delle sanzioni americane sono date anche dall’uranio che gli Usa ancora importano dalla Russia, questa guerra sembra anche una messa in scena. Per aggirare le sanzioni, la Russia vende anche petrolio a terzi, senza indicare la destinazione, le sue navi scaricano il petrolio in mezzo al mare, su navi più grandi, dove il petrolio è mischiato anche a quello americano e poi è venduto, a prezzi maggiorati, anche all’Europa.

Gli Usa aiutano Zelensky con le armi, la politica e l’intelligence e, fortunatamente, Putin sembra non sia ancora intenzionato a usare l’atomica. La Russia critica i rifornimenti occidentali di armi all’Ucraina e minaccia di bombardare i convogli dei rifornimenti anche nei territori Nato, il che, in teoria, potrebbe portare alla terza guerra mondiale. Visti i rischi di guerra, in Francia, Le Pen, come fece De Gaulle, vuole uscire dal comando integrato della Nato e vuole l’India al consiglio di sicurezza dell’ONU e non la Germania; invece Macron, da europeista integralista, per la difesa europea, chiede un consiglio di sicurezza europeo. Il governo italiano non eccepisce perché è senza autonomia e dipende da Vaticano, Nato e UE, cioè non dagli italiani, Letta è stato nominato guardiano dell’europeismo.

Si difende la sovranità dell’Ucraina e quella dell’Italia no, la richiesta di autodeterminazione da parte di minoranze russe ha spinto alla guerra la Russia, ma l’autodeterminazione non vale per tutte le minoranze, perciò la televisione afferma che l’aggressione russa non ha motivazioni. Di Maio ha garantito per l’Italia la neutralità dell’Ucraina, per cui se l’Ucraina entra nella Nato, risponde l’Italia, però l’Italia potrebbe non rispettare l’accordo; Putin ha proposto trattative di pace, ma la Nato non ha risposto; con varie motivazioni o pretesti, Zelensky minaccia la guerra a oltranza contro la Russia.

ITALIA

Negli ultimi tre anni, il SSN ha perso 21.000 medici, per pensionamento, morte o dimissioni, spesso i medici cambiano datore di lavoro per passare negli ospedali e nei poliambulatori privati, che spesso, come accade in Usa, fanno capo alla chiesa cattolica; per ragioni economiche, solo il 65% dei nuovi medici è attratto dalla sanità pubblica, perciò, una volta divenuti esperti nel settore pubblico, passano a quello privato.

Accade ciò anche se, con una forzatura, potevano esercitare prestazioni private anche nelle strutture pubbliche; da notare che, per contratto, nell’industria i lavoratori specializzati dimissionari, per impedire la concorrenza sleale, per alcuni anni non possono mettersi in proprio con una loro società; la chiesa, incurante dei bisogni della gente, poiché controlla anche la legislazione, non farebbe mai passare una legge del genere per i medici. Malgrado questi fatti, il papa ha sentenziato che per gli italiani è una fortuna avere una sanità pubblica gratuita che, peraltro non è gratuita, perché costa agli italiani in imposte, contributi, farmaci, ticket e prestazioni private complementari, come quelle dentistiche, che non costano poco.

Le multinazionali e le banche internazionali guadagnano molto, perché hanno sede, con il benestare dello stato, nei paradisi fiscali, risparmiando così molte tasse, però guadagnano anche con le armi, con la speculazione finanziaria e con la sanità privata; nelle banche e nella sanità è massicciamente presente la chiesa cattolica, che generalmente opera attraverso prestanomi o grandi soci di facciata.

Le assicurazioni private, legate a banche, coprono sanità e polizze vita per le pensioni, le seconde guadagnano più delle prime, soprattutto all’inizio della loro attività, quando riscuotono e non pagano mai, ma accantonano la raccolta per le pensioni in fondi di riserva, però alcune assicurazioni americane, a danno dei pensionati, sono fallite ugualmente. Nei primi anni di attività, l’assicurazione ha molta liquidità, con la quale può speculare in borsa, dopo quegli anni la gestione dovrebbe essere in equilibrio con le spese, se non accade, guerre, inflazione e morte dei beneficiari servono a resettare la situazione  economica e finanziaria, a vantaggio dell’assicurazione.

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

  

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 18 aprile 2022)

EUROPA

La Russia si è fatta protettrice di slavi e ortodossi, opponendosi prima a Roma papale e poi a Costantinopoli ortodossa, ma dominata dai turchi islamici. Mentre la Spagna si è emancipata dalla chiesa cattolica, con i suoi governi controllati, l’Italia desidera ancora essere uno stato estero-dipendente, anche dalla Chiesa, che ora, controllando informazione e governo, con la collaborazione di Nato e UE, possiede l’Italia intera. Con la scusa dell’Ucraina, la guerra dell’occidente alla Russia mira alla sua espansione, anche per l’espansione del cattolicesimo romano, che ha provato tante volta ad arrivare a Mosca, mentre i russi non hanno mai invitato il papa, però potrebbe far visita all’Ucraina che è legata a Roma e non alla chiesa ortodossa russa.

Nella piazza di Amsterdam, per accordi, si decide il prezzo del gas, che cresce, la politica italiana chiede un tetto al prezzo del gas al consumo, ma l’UE non risponde; stranamente, per affrontare il probabile blocco delle forniture, le quantità importate salgono e la Russia fornisce il gas anche con lo sconto; in questo quadro, la speculazione e i contratti a termine ne guadagnano e i prezzi spot a proti aumentano, a vantaggio degli speculatori. Con la paura di carenza di idrocarburi, i vecchi contratti a termine sono a prezzi più bassi, quelli nuovi si fanno a prezzi in  rialzo, mentre l’energia alternativa è messa la sordina.

Il Financial Times riporta che l’istituto tedesco Kiel ha rilevato che la guerra in Ucraina ha provocato una caduta del commercio globale del 2,8%, un calo delle esportazioni UE del 5,6%, per gli Usa del 3,4% e per la Cina dello 0,9%; mentre la televisione sostiene le sanzioni che, assieme alla pandemia e alla guerra, hanno favorito la recessione, ora la situazione potrebbe aggravarsi con l’embargo del gas e del petrolio russo, sollecitati da Kerensky, che si sente spalleggiato da USA e UE.

Pechino, ha negato che l’azione militare di Putin sia l’invasione dell’Ucraina e ha definito illegali le sanzioni occidentali, intanto aumenta il commercio tra Cina e Russia; l’anno scorso l’interscambio è aumentato del 35,8% e a marzo di quest’anno del 12% rispetto a marzo dell’anno scorso; quindi il paventato danno economico per la Russia, dovuto alla guerra e alle sanzioni, pare che sia limitato, invece è consistente quello subito dall’Europa occidentale. I governi dell’UE e dell’Italia sono proprio bravi!

Senza fare polemiche a favore o contro le centrali nucleari, vista la situazione energetica italiana, ricordo che la centrale nucleare di Krsko in Slovenia, distante 100 km dal confine italiano e 130 da Trieste, è l’unica centrale costruita in Europa occidentale a elevato rischio simico; infatti, nella zona sono presenti tre faglie attive, questa centrale manca anche di un deposito per lo smaltimento dei rifiuti radioattivi; è stata messa in funzione nel 1983, avrebbe dovuto essere chiusa nel 2023, cioè dopo 40 anni, ma il governo sloveno ne ha prolungata la vita  al 2043 e ha previsto anche il suo raddoppio.

Mentre il governo italiano, sempre timoroso verso stati ufficialmente “amici”, ufficialmente ambientalista, è rimasto passivo, l’Austria si è opposta alle intenzioni slovene. La situazione assurda è che l’Italia, dopo aver rinunciato con referendum alle proprie centrali nucleari, chiudendo anche quelle in servizio ed efficienti, ora è esposta ai rischi nucleari derivanti da centrali straniere, vicine al confine italiano e non ha niente da eccepire.

La Nato si augurava che Putin cadesse con un colpo di stato, ma in Russia il suo tasso di gradimento è salito all’83%; invece un sondaggio americano afferma che il 55% degli americani disapprova l’operato di Biden nella guerra Ucraina, il 69% è contrario alla sua politica economica e la sua popolarità è al 42%, ma i sondaggi e le statistiche possono essere anche falsi e propaganda.

L’interesse degli Usa che il conflitto in Ucraina protragga e si estenda, perché vuole destabilizzare la Russia. Però, mentre la nostra televisione ha anticipato che Putin potrebbe essere messo fuori dal suo governo, tifando anche per un colpo di stato russo, pare che in Russia Putin sia salito di preferenze; il paese, anche se la sua borsa perde, non soffre per le sanzioni e continua a esportare gas, petrolio e grano, anche più di prima e senza aumenti di prezzo, anche in Europa occidentale.

Il commissario europeo, lo spagnolo Borrell, ha stabilito quali armi i 27 paesi dell’UE devono consegnare a Kiev (con quale diritto democratico?), il parlamento italiano non ha niente da eccepire, comunque, le armi inviate dall’Italia, con un segreto di stato, non sono state comunicate dal governo europeista italiano agli italiani; Borrell, Biden, Zelensky, Johnson, Draghi, Di Maio e il segretario generale della Nato, Stoltenberg, con le loro dichiarazioni di fuoco, sembra che vogliano la guerra generale e disgregare la Russia. Eppure, la costituzione italiana ripudia la guerra e la Nato, secondo il suo statuto, può accettare solo guerre difensive e la Russia, fino a ora, non ha attaccato i paesi Nato, ma con le provocazioni della Nato, potrebbe cambiare politica.

L’UE invita armi all’Ucraina perché le sanzioni, difese dalla televisione, hanno  fatto danni a tutti, soprattutto all’Europa, anche se ne ha tratto vantaggio la speculazione. Putin rimprovera alla Nato di espandersi a spese della Russia e di lavorare per una guerra generale; ora UE e USA  vogliono fare entrare anche Finlandia e Svezia nella Nato e l’UE si espande nel Far East russo. Poiché la Cina si accosta alla Russia e arma la Serbia filorussa, già mortificata dai bombardamenti della Nato, i pericoli di un conflitto generale aumentano. Da ricordare che Pio XII aveva protetto il governo fascista di Pavelic in Croazia e non impedì che i frati francescani, che gestivano i campi di concentramento croati, senza risonanza dell’informazione, massacrassero quasi un milione di serbi; la Croazia cattolica è stata la testa di ponte della violenta penetrazione cattolica nel mondo ortodosso.

Lavrov vuole un accordo per il cessate il fuoco e la pace e ribadisce che UE e USA vogliono eliminare la Russia. Come l’Italia, anche gli Usa sono in profonda crisi di sistema, e i cittadini sono lontani dal loro governo; da parte degli Usa, minacciare la Cina è stata una pessima idea, la guerra si poteva evitare con l’autonomia al Donbass, ma a Biden, che è un violento debole di fisico, è andata bene così, poi Nato e Ue, per disciplina, si sono accodate.

In Ucraina, gli abusi dei neonazisti del battaglione Azov hanno colpito la popolazione russa e i dissidenti e hanno conculcato le libertà politiche ed elettorali, perciò definiscono la vera faccia del regime ucraino, non messa in evidenza dalla televisione che ha sottolineato solo le atrocità russe contro civili, mai evidenziate dalla televisione per le precedenti guerre americane e della Nato.

Comunque in Ucraina, con la guerra, ci si aspetta una grave recessione e per l’Italia non va meglio, i fornitori nordafricani di gas e petrolio all’Italia, dipendono dalle forniture russe di grano, perciò la Russia, che è stata sempre economicamente vicina all’Italia, potrebbe bloccare i rifornimenti di grano all’Italia. Come in Italia, in Francia, alle recenti elezioni presidenziali, sono scomparsi socialisti e popolari e destra e sinistra sono concetti ormai superati, la politica semina confusione e la televisione italiana fa propaganda alla chiesa, al governo e ai partiti, in funzione europeista e atlantica.

USA e UE si fanno beffe degli italiani, perché sono alleati del Vaticano al quale hanno garantito l’unità dell’Italia sotto il Vaticano, in cambio della sua appartenenza a Nato e UE; è accaduta nella storia d’Italia prima dell’unità e poi dopo l’unità. La Meloni non si è associata al successo di Le Pen, perché si è legata a Berlusconi che è europeista e favorevole a Macron, come il governo italiano e l’UE. Mentre in Italia non si riesce a fare vere riforme, Londra, già definita perdente dalla politica italiana, a causa della Brexit, propone la settimana corta lavorativa di quattro giorni, vuole aprire sette nuove centrali  nucleari e l’economia inglese, anche con Covid e guerra ucraina, va a  gonfie vele, mentre il governo italiano è sempre impantanato.

Con la guerra in Ucraina, alcuni politici zelanti si sono incondizionatamente appoggiati all’UE, perciò, se l’Italia si spaccasse, Di Maio, che è giovane e perciò ha tanta strada davanti a se, potrebbe diventare, con un riconoscimento, viceré di Napoli; intanto aspettiamo che la magistratura faccia luce sulle speculazioni economiche della politica legate alla pandemia. Il governo occulto controlla governi apparenti e informazione, le sue vocazioni principali sono propaganda, negazionismo e discriminazione; checché ne dica la costituzione, il potere è un grande inganno.

Il negazionismo è un reato d’opinione e perciò non dovrebbe esistere, perché tutti sanno quello che è successo agli ebrei e questi sono in grado di difendersi da soli, anche senza codice penale; invece stato e religione, con il negazionismo, cioè con la censura, negano verità storiche. Con la discriminazione, il potere premia i suoi servitori più accomodanti, concedendo loro favori e privilegi, con ciò viola i principi d’eguaglianza garantiti dalla costituzione.

Si dice che Russia e Cina, con l’informazione, vogliano influenzare le elezioni presidenziali francesi, del resto, la Francia e gli Usa condizionano la politica del governo italiano, gli Usa hanno accusato la Russia d’influenzare le elezioni presidenziali americane e i papi hanno influenzato e sono stati influenzati dalle potenze nelle loro scelte politiche e nelle elezioni di papi e re, basta conoscere solo un po’ di storia. Si vuole mantenere il popolo nell’ignoranza di questi fatti perché lo si ritiene fatto di bambini, ancora oggi, la sovranità del popolo è una chimera! Kiev ricerca 100 traditori della patria, tra politici, poliziotti, giornalisti e autonomisti del Donbass, per la televisione, l’Ucraina è sempre un  paese democratico, fatto martire dai russi.

Gi Usa stanno facendo una guerra per procura alla Russia utilizzando gli ucraini, quindi sono responsabili anche dei loro sacrifici, mentre Zelensky è il solo responsabile della sua politica verso i suoi cittadini, anche se è diventato strumento degli Usa. Biden vuole umiliare la Russia, far cadere Putin, rinsaldare la Nato in funzione anticinese, azzoppare l’economia europea e ridurre la sovranità europea e l’autonomia militare europea dalla Nato.

Biden, usando Zelensky, vuole il mondo diviso in due blocchi e vuole mandare un avvertimento alla Cina, riguardante le future azioni militari americane a difesa di Taiwan; finché Biden sarà vivo, attorniato dai suoi tirapiedi dei governi europei e dell’informazione  occidentale, il mondo non troverà mai la pace. Le cose vanno così perché, nelle false democrazie, politica e informazione non sono al servizio dei cittadini; ad ogni proposta riguardante la società, un politico era abituato a chiedere:”E tu cosa ci guadagni?

RUSSIA

Mentre Zelensky non fa altre che lanciare appelli infuocati contro la Russia, rimbalzati dalla televisione, Il 24/2/22 Putin ha rivolto un discorso alla federazione, affermando che l’operazione speciale in Ucraina è servita a garantire la sicurezza della Russia e ha accusato gli Usa di volere l’espansione della Nato a spese della Russia, con atteggiamento sprezzante verso il governo russo.

Con il crollo, negli anni novanta, dell’Unione sovietica, senza sanzione da parte del consiglio di sicurezza dell’ONU e senza che l’informazione dedicasse adeguata attenzione, la Nato ha condotto sanguinosi bombardamenti contro Belgrado e la Serbia, bombardando città, civili e infrastrutture, poi è stata la volta di Irak, Libia e Siria, il che ha favorito terrorismo internazionale, guerra civile ed esodi migratori verso l’Europa.

La guerra in Irak fu condotta con la motivazione di voler distruggere armi chimiche che non furono trovate; caduta l’URSS, la Nato aveva promesso di non espandersi a est, la parola non fu mantenuta e Usa e satelliti europei hanno continuato con la politica della loro espansione all’est. Negli anni 2000 la Nato ha sostenuto il separatismo della Russia meridionale e il terrorismo del Caucaso, nel 2021 la Russia ha proposto un accordo con la Nato per la sicurezza in Europa e per bloccare l’espansione della Nato a est, ma è stato respinto.

Anche negli anni quaranta l’URSS aveva cercato, con un accordo, di prevenire l’aggressione di Hitler, ma fu inutile, nonostante il trattato di non aggressione con la Germania, questa il 22.6.41 attaccò la Russa; ancora oggi, chi vuole il dominio del mondo, afferma che la Russia è il nemico. La Russia ha rinunciato volontariamente a tanti suoi territori e nel 1990 ha sciolto il patto di Varsavia, ma non può accettare la crescente minaccia ai suoi confini, la Nato è diventata uno strumento della politica americana ed è nemica della Russia.

Si minacciano gli interessi russi, la sua sovranità e l’esistenza dello stato russo, dopo un colpo di stato contro il governo ucraino amico della Russia, dal 2014, per otto anni, si è combattuto nel Donbass da parte di nazionalisti antirussi appoggiati dagli Usa; replicando quello accaduto nei Balcani, in Serbia; mentre la Croazia era sostenuta dalla Germania e dal Vaticano, che in precedenza aveva sostenuto finanziariamente anche Solidarnosh in Polonia.

La Russia ha dovuto riconoscere le repubbliche autonome del Donbass, è consapevole del fatto che i nazionalisti ucraini non avrebbero accettato l’unione alla Russia, la quale però ha rispettato la sovranità e l’indipendenza del Kazakistan; ora deve fronteggiare le minacce che arrivano dall’Ucraina, mentre le repubbliche popolari del Donbass, vista la guerra civile in atto, si sono rivolte alla Russia per un aiuto.

Ai sensi dell’art. 51 della carta dell’ONU e dei trattati di amicizia del 22/2/22 con le repubbliche del Donbass, la Russia ha deciso l’operazione speciale per l’Ucraina, per la smilitarizzazione, denazificazione e neutralizzazione del paese; senza voler occupare tutto il paese, perché ossequiosa dell’art.1 della carta delle Nazioni Unite, che riconosce il diritto all’autodeterminazione dei popoli della Russia, che è uno stato plurietnico e plurinazionale, ma riconosce all’Ucraina e agli altri popoli il diritto alla libertà di scegliere il proprio futuro.

La Nato ha il progetto di usare l’Ucraina contro la Russia, però i militari ucraini hanno giurato fedeltà all’Ucraina e non alla giunta militare che li governa, messo su dagli Usa con un colpo di stato; finita la guerra, i militari ucraini che non hanno commesso crimini particolari, potranno tornare alle loro famiglie; contro l’impero della menzogna e della propaganda, la forza sta nella giustizia e nella verità, il destino della Russia è in mano al suo popolo multinazionale.

In Italia gli ex comunisti sono diventati filoamericani, invece gli italiani accusati, secondo un sondaggio, di essere filorussi, sono solo contro la propaganda della televisione e contro la politica del governo, sia riguardo al Covid, che all’Ucraina e alle grandi riforme. Mussolini ha rovinato l’Italia, prima l’ha consegnato al Vaticano poi, con la sconfitta militare, l’ha consegnata agli Usa, perciò i governi italiani sono soggetti a Vaticano, Usa e UE; l’Italia non è sovrana.

La Francia è un paese alleato degli Usa, ma è più autonomo dell’Italia, che fornisce ascari agli americani; però, vista la situazione, Le Pen vuole uscire dal patto integrato Nato e  vuole ritornare alla sua precedente autonomia, perché gli Usa mettono a repentaglio la pace e la sua sicurezza; vuole recuperare la precedente sovranità francese, invece la Meloni, ossequiosa verso papisti, americanisti ed europeisti, non è di questo parere (E Fratelli d’Italia?).

Per addestrare le truppe ucraine, forze speciali inglesi, dopo aver fornito armi importanti, sono a Kiev, perciò Mosca ha vietato l’ingresso in Russia a Johnson; navi militari russe sono nel Mediterraneo e i porti italiani sono stati chiusi alle navi russe; l’Arabia Saudita, alleata degli Usa, sta rafforzando le sue relazioni commerciali con la Russia. Probabilmente la Russia non è troppo democratica, ma io non riconosco come “democratici” i paesi che si definiscono tali, forse  ho un’opinione personale sul concetto di “democrazia”, come accade ad altri.

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario.it viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 11 aprile 2022)

EUROPA

Il presidente Biden, per difendere la supremazia americana in occidente e nel mondo, si è accostato alla Germania, della quale ora favorisce il riarmo, invece questa si allontana dalla Russia che la riforniva di gas, la cui importazione però non  è ancora stata bloccata e il prezzo in Germania dell’elettricità, misteri dell’economia, costa meno che in Italia. La Germania si allontana dalla Francia e ordina gli aerei F35 americani, abbandonando il progetto di una caccia franco-tedesco.

Il governo italiano governa a dispetto degli italiani, cioè è irremovibile, fanatico europeista e oltranzista della guerra; mentre il governo italiano è passivo e telediretto e in attesa degli ordini della Trinità, cioè di Vaticano, Nato e UE, secondo Pechino, la Nato non è uno strumento di difesa ma serve per l’espansione americana, e per la Germania, potrebbe essere utile all’espansione graduale dell’impero europeo nel Far East dell’Europa, a spese della Russia. Mentre la Cina minaccia d’invasione Taiwan, protetta dagli Usa e dal Giappone, in Ucraina gli Usa, sostenuti dal presidente ucraino, hanno sviluppato armi biochimiche e batteriologiche che, assieme alle altre armi, puntano a destabilizzare e disintegrare la Russia.

Con la propaganda, la televisione, che non serve più a informare, ma a nascondere i fatti e a falsificare, asseconda questi progetti e fa profitto della sua informazione, per conseguenza, i rischi di una guerra generale aumentano; per Biden, la guerra servirà a eliminare tutti i competitori politici ed economici, degli Usa, inclusi i suoi alleati. Il procuratore svizzero Carla Del Ponte ha chiesto alla corte penale internazionale dell’Aia di emettere mandato d’arresto internazionale nei confronti di Putin, per crimini di guerra commessi dai soldati russi contro i civili ucraini a Mariupol e Bucha, anche se, finché questo rimarrà in Russia e al suo posto, sarà difficile arrestarlo.

Il sottosegretario ONU, Rosemary Di Carlo, ha affermato che in Ucraina ci sono state violenze sessuali anche da parte ucraina, a causa dell’intransigenza di Zelensky, i negoziati per la pace sono in stallo e Biden, con le parole e gli atti, cioè gli aiuti all’Ucraina, innalza il livello dello scontro. La Russia parla di propaganda e di fake news dei media occidentali, perché le stesse cose addebitate ai russi sono successe anche nella seconda guerra mondiale, anche in Ucraina, Germania e Russia e in altre guerre successive di tutto il mondo.

Il procuratore Del Ponte, per emettere mandato d’arresto internazionale, ha invitato il procuratore  generale della corte penale internazionale dell’Aia, Karim Khan, a cercare le prove a carico di Putin; però al trattato di Roma, che ha reso possibile incriminare Putin davanti alla corte penale internazionale dell’Aia per crimini di guerra contro civili, non hanno aderito Usa, Russia e Ucraina, perciò, a giudicare Putin, potrebbe essere l’ONU, ma la Russia vi ha il potere di veto. All’Aia è anche iniziato il processo, per crimini di guerra commessi nel Darfur – Sudan, dal 2004-2006, tra gli imputati c’è un ministro e il presidente Omar Al Bashir.

L’occidente rimprovera alla Russia mancanza di libertà, di diritti dell’uomo, di democrazia e dello stato di diritto, se lo stato, che è il vero negazionista, avesse voluto insegnare la storia senza censure e reticenze, ne avremmo lette delle cose interessanti. In passato, nei processi celebrati in Vaticano, gli imputati potevano incontrare i propri difensori solo dopo essersi riconosciuti colpevoli, perciò il tribunale del papa fu accusato di non rispettare i diritti dell’uomo; nel 1973 il segretario di stato vaticano replicò che nessun tribunale vaticano era tenuto a rispettare tali diritti, non ratificati dal Vaticano. Su sollecitazione dell’esagitato Zelensky, oggi si chiede alla corte penale internazionale dell’Aia di condannare la Russia per crimini di guerra, anche se questa non ha mai aderito al relativo trattato.

Putin è anche accusato di genocidio ma, secondo me, un genocidio delle truppe russe dovrebbe avere portata più estesa di quella intravista, cioè non dovrebbe avere una portata limitata, purtroppo in guerra si sono commesse tante atrocità e le ragioni per le guerre sono state spesso anche pretestuose; sembra tutto così grottesco, ma merita l’attenzione della televisione e della propaganda. In generale, la legge penale dispone per il futuro e perciò crimini analoghi non possono essere addebitati a fatti antecedenti la nuova formulazione del relativo diritto, però io rimango perplesso e rilevo che crimini passati di guerra sono stati addebitati, con molti anni di ritardo, grazie a norme imprescrittibili; è successo con l’olocausto e con i crimini  nazisti.

Zelensky e non Putin è il vero pericolo per la pace mondiale, anche se è osannato da televisione e politica nostrane, i morti civili di Bucha sono propaganda utile a bloccare i colloqui di pace, Zelensky vuole alimentare e allargare la guerra; intanto l’Italia, come altri paesi europei, su impulso americano, ha respinto trenta diplomatici russi e Zelensky chiede un’altra Norimberga contro i crimini di guerra russi e l’espulsione della Russia dall’ONU; la Svizzera invita alla calma e ha delle riserve sulle sanzioni, Zelensky al quale tutto è dovuto, non è soddisfatto delle forniture militari italiane, che non dovevano essere fatte perché alimentano la guerra.

Il giornalista italiano Tony Capuozzo, che ha esperienze di guerra, critica la messinscena dei morti civili disseminati sulle strade di Bucha, che non c’erano quando i russi abbandonarono la città. In Germania Scholz si è opposto all’embargo al gas russo, la Germania si era opposta all’ingresso di Kiev nella Nato e Francia e Germania avevano invitato Putin a evitare uno scontro aperto. Scholz aveva proposto a Zelensky di rinunciare all’ingresso nella Nato e di accettare la neutralità, ma questo rifiutò, l’accordo sarebbe stato siglato da Putin e Biden, poi la Cia avvertì Kiev dell’attacco russo. Zelensky critica la mancata copertura aerea della Nato che avrebbe portato alla guerra generale, l’accordo proposto da Scholz avrebbe anche previsto la rinuncia nucleare di Kiev, la sua neutralità, il divieto di basi militari straniere e l’impegno a non ospitare missili offensivi, con garanzie offerte dalla Nato.

Anche se la minoranza russa dell’Ucraina meritava l’autodeterminazione, anche gli stati “democratici” la negano, l’Ucraina si è opposta e, stranamente, la televisione italiana non trova ragioni per l’aggressione russa e gli otto anni di guerra nel Donbass che vuole l’indipendenza? Per evitare la guerra, forse alla Russia conveniva far emigrare la minoranza russa in Russia, che ha tanta terra. Storicamente, le minoranze secedono perché non hanno gli stessi diritti religiosi, linguistici e di carriera, infatti, la carriera dirigenziale (mai accennata) e le concessioni importanti sono state sempre riservate solo al gruppo etnico o al partito dominante, com’è accaduto in Italia dall’unità a oggi, che non hanno sempre espresso le persone migliori; adesso, con il gaudio di Biden  e di Draghi, la guerra continuerà.

Processi come questi, che non finiscono mai, sono importanti per il lavoro degli avvocati, che hanno famiglie, e per i giudici che difendono il loro ruolo, generalmente non raggiungono mai niente di concreto, mentre gli attori importanti fanno in  tempo a morire di vecchiaia, sembra che Putin abbia anche un tumore alla tiroide e il Parkinson, ma forse è propaganda. Comunque Putin ha denunciato una disparità di trattamento rispetto alle recenti guerre condotte dagli americani, si spesa che il tribunale penale internazionale dell’Aia ci chiarisca almeno questo punto 

In Italia, con la pandemia, la televisione aveva affermato che la vita, garantita dai vaccini, valeva più della libertà, compressa dalla riduzione dalla libertà di circolazione voluta dal governo; oggi afferma che la libertà reclamata dagli ucraini, vale più della vita da loro sacrificata con la guerra. In realtà, per i poveri, vale più il pane e la pace che la “democrazia”, che è assai truffaldina e spesso non si discosta dalla tirannide.

Il segretario della Nato, Stoltenberg, che è un altro oltranzista della guerra, ha affermato che la guerra, a causa dell’intransigenza di Putin, (per me secondo il desiderio di Biden) potrebbe durare anni e potrebbe entrare in guerra anche la Bielorussia; invece Orban afferma che Putin è disponibile alla pace, ma a certe condizioni, cioè quelle di neutralità dell’Ucraina che Zelensky non accetta. Per Biden, l’Ucraina può vincere la guerra con la Russia (sembra un  incoraggiamento a continuare la guerra) e Zelensky chiede maggiori sanzioni.

USA

Il Tesoro americano ha sospeso il pagamento degli interessi in dollari delle obbligazioni russe, perciò le riserve in valuta estera detenute dalla banca centrale russa, presso le banche americane, sono congelate e i creditori, anche europei, corrono il rischio di essere privati di queste risorse. Lo scopo ufficiale e pretestuoso di questa sanzione, è quello di privare la Russia di risorse utili a  sostenere il suo sforzo bellico, così, se la Russia non effettuerà questi pagamenti in dollari o li pagherà in rubli, le sarà chiuso l’accesso al mercato internazionale, con danni al mercato mondiale, cioè al liberismo.

Draghi, stanco del governo (ma anche lui ha deluso), vorrebbe il voto a giugno, nella guerra finanziaria a Putin ha assunto il ruolo di protagonista, proponendo sanzioni sempre più pesanti,  però è anche disposto a inviare armi e a rinunciare al gas, ma la Germania è più cauta, gli italiani amanti della pace e del disarmo che, secondo i sondaggi,  sono tanti,  sperano a una vittoria di Le Pen in Francia. Gli Usa temono soprattutto che yuan, euro, yen rublo e altre valute, diano un colpo mortale alla posizione privilegiata del dollaro nei rapporti economici internazionali.

Però la Russia non è in pericolo di fallimento, perché ha disponibilità liquide in altri paesi, capaci di sostituire i mercati occidentali, anche per collocarvi le sue materie prime, anche se, purtroppo, la sostituzione dei paesi di destinazione, richiederà un po’ di tempo. Intanto si rafforza il legame finanziario, commerciale e militare tra Russia, India e Cina, mentre  l’Europa e soprattutto l’Italia, appiattita sulla questa politica americana, soffrirà per questa situazione, colpa del suo governo telediretto dall’estero.

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 4 aprile 2022)

EUROPA

Il figlio del presidente americano, Hunter Biden, ha favorito il finanziamento di un laboratorio di armi batteriologiche, capaci di favorire epidemie, in Ucraina (qualche cosa di simile gli Usa e la Francia l’hanno fatto anche in Cina, prima della pandemia Covid), tramite il suo fondo d’investimento Rosemont Seneca Technology Partners; garantendo milioni di dollari di finanziamenti all’azienda californiana Metabiola che poi Hunter Biden in parte indirizzò alla società di ricerca ucraina Burisma.

La società californiana Rosemont investì 500.000 dollari per la ricerca di agenti patogeni e altri milioni furono versati da Goldman Sachs, poi questi investitori si rivolsero ai laboratori ucraini; gli Usa garantirono a Metabiola 24 milioni di dollari, dei quali 307.000 andarono ai progetti di ricerca ucraini.  Il figlio di Biden divenne  membro del Consigli d’amministrazione della società ucraina Burisma, il ministero della difesa russo  ha prove del finanziamento americano per la messa a punto di agenti patogeni in Ucraina; Hunter  aveva anche ricevuto 3,8 milioni di dollari da una compagnia privata cinese per contratti di consulenza in materia.

Con la speculazione, il dollaro e  le armi, di tutti tipi, perché gli stati non rispettano le proibizioni e i trattati, gli Usa cercano di aiutare la loro bilancia commerciale, colpendo anche l’Europa; i governi italiani sono telediretti da Vaticano, Nato e UE e sono serviti dal megafono televisivo, Biden, che sembra un funambulo, commette gaffe e insulta Putin, definito da lui e da altri pazzo e macellaio, uno psicologo ha affermato che Putin, all’apparenza, non è pazzo, ma da alcune fonti si afferma che abbia il tumore alla tiroide.

Biden ha affermato che l’Italia è un laboratorio sperimentale dei mercati  e, successivamente, che l’Italia ha inventato una nuova forma di democrazia, effettivamente, in questo caso bisogna dargli ragione. Recentemente Biden ha anche accennato al Nuovo Ordine Mondiale, a volte sembra confessarsi e dire quello che pensa o che altri pensano, però se lo fanno i comuni italiani, dalla televisione  sono definiti complottisti.

L’Italia è il paese che ha più bisogno di tutori esteri, inoltre sembra che americani e italiani rimpiangano Trump perché giudicano Biden inadeguato, eppure questo, diversamente da Trump, è stato fermamente sostenuto dalla nostra televisione. Il PD è il partito più filoamericano d’Italia e d’Europa e la televisione italiana s’ispira a esso; Draghi ha affermato che le sanzioni contro la Russia hanno funzionato. Che fortuna per gli italiani!

A proposito dei crimini di guerra russi che, secondo la televisione nostrana, avrebbero bombardato soprattutto civili, le loro abitazioni e le loro città, si afferma che è un crimine mai successo in passato e si aggiunge che crimini così non si sono mai visti in Europa, dalla fine della seconda guerra mondiale (e la Serbia?). Però abbiamo anche appreso che soldati ucraini hanno gambizzato prigionieri russi e la televisione non ha parlato di questo crimine di guerra.

Il presidente ucraino Zelensky fa propaganda alla guerra e chiede sempre armi all’occidente e, poiché non ha voluto riconoscere le autonomie locali, alimentando di riflesso la guerra, da un certo punto di vista, potrebbe anche essere accusato di essere un guerrafondaio. Il comando militare ucraino ha requisito un immobile civile al confine orientale, i russi l’hanno bombardato e i russi sloggiati sono stati costretti dagli ucraini a emigrare in Russia. La notizia è stata sottaciuta dai telegiornali della televisione, che di solito parla solo di profughi ucraini fuggiti e ospitati in occidente.

L’Ucraina si comporta come gli altri stati che, conquistato in passato un territorio con gli abitanti, si rifiutano di concedere indipendenza o autonomia alle relative minoranze. Chi avrebbe il coraggio di chiedere alla Francia di rinunciare alla Corsica che chiede maggiore autonomia? Gli stati non sono tutti uguali e, in particolare, l’Italia è un protettorato internazionale.

Nella guerra in Ucraina c’è un uso distorto di corrispondenti di guerra pagati bene, nel senso che questi devono fare comunicazioni accettate dalla propaganda ucraina, pena l’espulsione. Tra le novità dalla Russia, come risposta alle sanzioni e alle minacce americane, il governo russo, a pagamento delle proprie esportazioni, ha richiesto solo rubli e poi ha ancorato questa moneta all’oro; il che spiazza ulteriormente la posizione privilegiata del dollaro, cioè è un attacco al dollaro, forse concordato con la Cina che aveva un progetto analogo. Gentiloni ha protestato affermando che il contratto non prevede il pagamento del gas in rubli e la UE ha ordinato alle imprese europee di non pagare il gas in  rubli.

Trump rimproverava alla Russia interferenze nelle elezioni presidenziali americane, cosa che fanno generalmente tutte le potenze, lo hanno fatto anche con l’elezione del papa, sembra la favola del lupo e dell’agnello; lo scopo è avere presidenti amici come Mattarella; sembra che dietro il rovesciamento del presidente ucraino filorusso Yanukovich ci fosse la mano degli Usa. Cioè, le accuse di Biden alla Russia sono pretestuose. 

Gli accordi di Minsk del 2015 prevedevano la fine della guerra civile autonomistica nel Donbass, ma non sono stati rispettati, con l’espansione dell’UE sono nate nuove domande autonomistiche in Catalogna e in Corsica, ma la televisione, per rispetto verso la Francia, ha parlato poco di quelle nate in Corsica, forse perché non sono esplose in una rivolta violenta armata. 

L’UE vorrebbe distribuire i rifugiati ucraini tra i 27 paesi dell’unione, ha concesso la protezione, per un anno, a questi profughi di guerra, protezione non accordata agli altri profughi di guerra, spesso di colore diverso, arrivati in Italia, che però erano sollecitati dal papa. Per i profughi ucraini il governo italiani ha disposto, a vantaggio di chi li ospita, il pagamento di 300 euro al mese (150 per i minori), per tre mesi.

L’UE progetta il riarmo e un esercito comune ma, per fronteggiare l’epidemia, non ha ritenuto importante una politica comune e uniforme degli stati dell’Unione.  Il professor Orsini, dell’Università Luiss di Roma, ha accusato l’UE di passività nella guerra in Ucraina, cioè tutte le iniziative di pace e di guerra sono in mano agli americani, (l’Italia ha la stessa passività verso l’UE) e ha detto che, nella sicurezza, l’Ucraina sta alla Russia come Canada o Messico stanno agli Usa perciò, se il Canada o il Messico si alleassero alla Russia, gli Usa li attaccherebbero. Dalla fine della seconda guerra mondiale, le fiammate di guerra non si erano mai spente nel mondo, ma forse solo in Europa occidentale.

Per quanto riguarda le sanzioni alla Russia e alla Cina, l’Italia riceve ancora gas dalla Russia, il cui prezzo però aumenta, e le carte di credito Visa e Mastercard continuano a funzionare in Russia; come dire che, per il momento, le minacce americane fanno bene soprattutto alla speculazione. Intanto l’alleanza tra Russia e Cina pare che si stia rinsaldando, la riforma monetaria di Putin, coinvolgendo la Cina, potrebbe funzionare, con danni monetari soprattutto agli Usa. Intanto la Cina invia aiuti militari alla Russia.

Putin ha stabilito con decreto che, dall’1/4/22 il gas russo dovrà esser pagato in rubli dagli stati ostili, però i contratti esistenti non saranno disdettati; la misura è stata adottata perché i conti correnti russi in euro e dollari sono stati congelati, inoltre, serve a rafforzare la sovranità finanziaria russa e ad aumentare il numero delle valute regolanti il commercio internazionale.

La Russia continuerà le forniture, nella quantità e nei prezzi stabiliti, che sono inferiori agli attuali prezzi spot; poiché, con questi interventi, il rublo si rivaluta e il dollaro si svaluta, la Russia ha concesso uno sconto del 20% sul prezzo del gas all’India. Intermediario con l’occidente per le forniture di gas sarà la banca Gazprombank, che non è stata esclusa dalle transazioni Swift, ma avrà due conti per ogni cliente, uno in dollari o euro e uno in rubli.

E’ difficile fermare subito le forniture di gas che viaggia in gasdotti o dirottarlo in Cina che non è collegata con la Russia con gasdotti, inoltre, relativamente alle necessità dell’Europa, il gas americano importato deve essere rigassificato trasportato con le navi e perciò costa di più. In Italia Draghi è insensibile ai problemi degli italiani ma è fedele ai suoi mandanti, sicuramente non ha capito le implicazioni della manovra di Putin che è tutt’altro che pazzo; invece il ministro italiano Cingolani afferma che in Italia, anche senza importazioni di gas russo, ci sono riserve di gas stoccato per alcuni mesi, speriamo abbia ragione, però, a causa della speculazione, il prezzo del gas aumenta.

ITALIA

A proposito della proposta del governo Draghi di aumento delle spese militari, risulta che tanti paesi, inclusi Usa e Russia, nascondono spese militari tra altre voci di bilancio, Conte vorrebbe dire qualche cosa al riguardo, ma fa solo propaganda perché il destino dell’Italia è già scritto nelle stelle; la sovranità parlamentare, il bilancio dello stato e la costituzione sono solo illusioni.

Le spese per investimenti pubblici importanti non possono costare quattro volte più che negli altri paesi europei, gli stanziamenti per investimenti non dovrebbero essere accantonati ma, con al collaborazione della burocrazia, spesi subito a copertura di opere in realizzazione; inoltre si deve dare la precedenza alle spese urgenti che creano più occupazione.

Questi investimenti sono un business per le imprese, ma allo stato dovrebbe interessare di più la loro utilità e la loro capacità di creare occupazione, oltre al controllo della spesa. Non si possono varare spese con una maggioranza e fare pagare il costo a un’altra maggioranza che non le aveva condivise e poi si è sostituita a essa vincendo le elezioni. La “democrazia” non dovrebbe essere il gioco delle tre carte.

Poiché la spesa la decidono anche le lobby e la Triade che dirige l’Italia, cioè Vaticano, USA e UE, per ottimizzare la politica dello stato e le sue spese, mi chiedo se potrebbe essere utile l’intelligenza artificiale che negli investimenti pubblici si sostituisca con un programma al governo; sarebbe utile se potesse muoversi con senso d’indipendenza, economicità e velocità, una volta stabiliti finalità e vincoli; ma se anche la rete è violata e indirizzata, come si fa a garantire una cosa del genere?

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 28 marzo 2022)

ITALIA

Merkel e Draghi sono stati i due idoli della televisione italiana, però Merkel sapeva quello che voleva mentre Draghi, che è sponsorizzato dall’UE, è una mente controllata e non lo sa, perciò è abituato a temporeggiare, ad esempio sui prezzi dell’energia che sono soggetti alla speculazione. In Italia gli immigrati dall’Africa e dall’Ucraina sono per il 70% privi di copertura vaccinale e possono, diversamente dagli italiani, viaggiare liberamente sui mezzi pubblici; al riguardo, il ministro della sanità Speranza, che paga bene i suoi esperti contro la pandemia, non ha niente da dire.

EUROPA

A proposito della guerra in Ucraina, lo status quo non è mai completamente equo, ma per il suo cambiamento o aggiustamento, richiede sempre una guerra, la quale produce miseria, altre ingiustizie e guasta gran parte della storia umana. Gli Usa, in una base ucraina situata tra Leopoli e Polonia, dopo i consiglieri, stanno consegnando missili e aerei all’Ucraina, che dilazioneranno e renderanno più difficile la fine della guerra, perciò, per la Russia, USA e UE diventano cobelligeranti con l’Ucraina, infatti, i loro uomini, presenti in questo paese, possono diventare obiettivi di rappresaglie russe.

Anche Draghi ha deciso d’inviare armi all’Ucraina; nella zona citata è presente personale americano, lituano, polacco e britannico. Per l’uccisione, vicino a Kiev, del giornalista americano Brent Renaud, gli Usa, che alimentano la tensione e le sanzioni, hanno minacciato reazioni e altre sanzioni. Biden, Johnson, Macron e Di Maio minacciano e insultano Putin, perciò la televisione italiana non può fare altro che accodarsi agli “alleati”.

L’assemblea dell’ONU doveva votare la condanna dell’aggressione russa all’Ucraina, ma tanti stati si sono astenuti, per una popolazione pari alla metà della popolazione mondiale, che non applicheranno nemmeno le sanzioni contro la Russia, come dire che non tutti condividono le reazioni e i giudizi dell’occidente e dei suoi megafoni televisivi; intanto la Germania ha deciso il riarmo, ora il rigorismo militare americano e l’europeismo in espansione all’est, assieme all’aggressione dell’Ucraina da parte della Russia, faranno danni economici soprattutto all’Europa.

Con l’aggressione russa all’Ucraina, la Russia ha affermato che, diversamente da altri stati, negli ultimi secoli non ha mai aggredito nessuno, comunque, Draghi accusa Putin e promette armi all’Ucraina; in Germania l’Ostpolitik e i rifornimenti russi di gas, cioè l’apertura commerciale alla Russia, è in  crisi, però la Francia, nonostante l’embargo europeo, ha fornito armi alla Russia fino al 2020, nessuno la critica perché ha la bomba atomica.

Nonostante le sanzioni, la Renault ha annunciato la ripresa della sua produzione di auto in Russia, seguono a ruota Total e le imprese commerciali francesi Auchan, Decathlon e Leroy Merlin. Al contrario di altre aziende internazionali che hanno tagliato i rapporti economici con la Russia, la Renault partecipa al capitale delle società automobilistiche russe Autovax e Lada, ha 40.000 dipendenti nel paese e vi ha prodotto, nell’ultimo anno, 350.000 veicoli.

In Russia, Auchan ha 311 punti vendita, Leroy Merlin 112 e Decathlon 60, Leroy Merlin ha anche un progetto d’espansione; invece le compagnie petrolifere britanniche hanno deciso di sospendere le loro produzioni in Russia, ma sembra che anche Renault stia tornando sui suoi passi. Diversamente da Draghi e Mattarella, Macron è nazionalista e punta all’espansione economica della Francia verso la Russia, invece sembra che Draghi e Mattarella si facciano intimidire, oltre che dalla Russia, anche dai paesi alleati.

Sembra che gli americani, con le sanzioni, vogliano fare affondare l’Europa, che si era ricostruita con successo, Draghi ha promesso più armi all’Ucraina e ha affermato che il prezzo del gas, dopo le sanzioni, sta aumentando anche perché Putin ha dichiarato che, per il gas e il grano, vuole essere pagato in rubli e non in dollari o euro.

La mossa di Putin è intelligente, perché l’UE, per procurarsi i rubli, in barba al minacciato blocco Usa su depositi e movimenti monetari russi, deve commerciare ed esportare in Russia; inoltre L’UE, per procurarsi i rubli, può anche vendere i dollari, facendo apprezzare i rubli e deprezzare i dollari, come sta avvenendo, con danni agli Usa che sono maggiori delle sanzioni; ancora, a causa delle sanzioni, gli oligarchi possono far rientrare i loro capitali in Russia, a vantaggio dell’economia russa.

Con la guerra in Ucraina, abbiamo scoperto minoranze etniche in tanti paesi, esistevano, soprattutto per ragioni linguistiche e religiose, anche in Italia, ma si sono amalgamate attraverso i secoli; in Europa orientale ci vorrà ancora del tempio, perciò colà le antipatie razziali e le diffidenze verso gli altri popoli sono ancora molte. Bisogna ricordare che in guerra gli stati rubano terre, tassano, arruolano e mettono al lavoro i nuovi sudditi.

Però gli stati hanno fatto anche pulizia etnica e costretto altri popoli all’emigrazione forzata, gli stati etnicamente eterogenei sono nati così e si amalgamano solo dopo tanti secoli. Esiste sempre il rischio che, anche a causa dell’emarginazione sociale, se un popolo s’installa, con un’immigrazione forzata, dentro un altro stato ma ai suoi confini, e non s’integra, con il tempio chieda autonomia o indipendenza.

L’autodeterminazione sarebbe una bella cosa, ma non è concessa realmente da nessuno stato che la predica solo a vantaggio di altri popoli stranieri amici; se la sovranità del popolo e la “democrazia” esistessero davvero, dovrebbe essere concessa, con referendum e a condizione di reciprocità, solo a vantaggio delle comunità a ridosso del confine, che rappresentino almeno il 5% della popolazione dello stato. In tal modo si risparmierebbero tanti conflitti.

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Contro l’informazione televisiva italiana che, per fare propaganda filoamericana, aveva affermato che la Russia stava invadendo Ucraina, Polonia, paesi baltici e Finlandia, Putin ha affermato che la guerra finirà il 9/5 prossimo, data della vittoria sul nazismo; poi i russi si concentreranno nella difesa del Donbass di lingua russa, che desidera l’indipendenza. L’informazione italiana e americana non ci hanno informato che nel 2014 le milizie nazionaliste ucraine nel rovesciare il governo Yanukovich, bruciarono 34 russi e uccisero un negoziatore ucraino filorusso.

Gli Usa hanno scatenato guerre e favorito loro interventi militari in Medio Oriente, Somalia, Afganistan, alimentando il terrorismo islamico che poi si è riversato in Europa; hanno favorito il cambio di governo in Ucraina e in Georgia e hanno armato milizie locali in Irak e in Siria; tuttavia la Russia beneficia della neutralità e dell’amicizia dei maggiori paesi asiatici, africani e sudamericani, inclusa la Cina, che, anche con le sanzioni, intensificano i loro rapporti commerciali con la Russia, tramite compensazioni, criptovalute, yuan e rubli.

Il danno più grosso, provocato dalle sanzioni e da questa situazione, lo riceverà l’Europa, la Russia vuole la neutralità dell’Ucraina e l’indipendenza delle sue province di lingua russa; bisogna ricordare che la Nato, con ascari italiani, bombardò la Serbia perché questa non voleva riconoscere l’indipendenza del Kosovo, perciò non si capisce perché gli europei devono appiattirsi agli americani con le sanzioni e dare armi e finanziamenti all’Ucraina, per impedire a province russe di avere l’indipendenza?

Però non bisogna dimenticare che la Germania della Merkel, aveva ambizioni egemoniche nell’UE e ha sempre avuto mire espansive verso l’est, cioè ha sempre puntato all’espansione nel Far East dell’Europa. Comunque, papa Francesco e la CEI hanno bocciato la proposta del governo italiano di aumento delle spese militari al 2% del PIL e d’inviare armi all’Ucraina, invitando Draghi a impostare in modo diverso le relazioni internazionali.

Salvini si è associato a questa politica di Draghi, invece Di Maio e il PD concedono ancora fiducia a Draghi, tanto i governi italiani li decide l’UE e non gli italiani. L’UE potrebbe anche fare arrivare, di nuovo, in Italia la Fornero, come commissario controllore europeo sul governo italiano; visti i sondaggi italiani, l’UE non vuole perdere l’Italia, come la Russia non vuole perdere il Donbass. Evviva la “democrazia”, la sovranità popolare e lo stato di diritto!

Nunzio Miccoli www.viruslibertario,.it; viruslibertario@gmail.com.

  

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 21 marzo 2022)

EUROPA

Dal 2014 al 2020, la Francia ha continuato a consegnare equipaggiamenti militari alla Russia, nonostante l’embargo da sanzioni dell’UE alla Russia, per la guerra nel Donbass e l’annessione della Crimea; perché la Francia aveva continuato le consegne di materiali riguardanti contratti già firmati prima delle sanzioni europee; si spera che non sia un trattamento di riguardo verso la Francia, queste attrezzature sono usate nel conflitto odierno in Ucraina.

Perciò dal 2015 al 2020 la Francia ha rilasciato 76 licenze di esportazioni di materiale bellico alla Russia, soprattutto a beneficio delle ditte Safran e Thales, controllate dallo stato francese; queste esportazioni sono gradualmente diminuite nel corso di quegli anni, mentre sono salite le esportazioni di armi verso l’Ucraina.

La guerra tra Ucraina e Russia alimenta propagandisticamente l’accusa alla Russia di crimini di guerra, non denunciati al tempo dei bombardamenti della Nato sulla Serbia; mentre Putin è definito da Di Maio pazzo e macellaio, chi ha conosciuto altre guerre sa come queste si conducono. Putin rimpiange l’impero sovietico e si sente  accerchiato dalla Nato; in natura, per paura, anche i serpenti velenosi mordono.

Biden minaccia la Russia, insulta Putin e minaccia sanzioni anche alla Cina, alleato della Russia, se l’aiuta militarmente o viola le sanzioni americane contro la Russia, Putin minaccia a sua volta facendo balenare l’uso dell’atomica; però, fino a oggi, la bomba atomica ha impedito diverse guerre.

Io credo che il secolo di dominio americano sia finito, perciò si capisce la disperazione di Biden e dei suoi tirapiedi europei che reclamizzano la “democrazia” americana o italiana; in questo secolo agli americani è stato tutto lecito, soprattutto in guerra, ma anche nel terrorismo e nell’ingerenza nella politica di altri paesi, in America latina, Italia, Africa e mondo islamico.

Va da se che le “democrazie” sono meglio delle autocrazie, ma quanto sono veramente democratiche le “democrazie”? Ad esempio in Italia e negli Usa. Se gli Usa non avessero il dollaro, che è una moneta fiduciaria accettata all’estero, sarebbero uno stato isolvente, mentre la produzione industriale della Cina galoppa, cioè siamo entrati nel secolo della Cina.

Con la solita propaganda bellicista, Zelensky ha esortato la Germania ad abbattere la nuova cortina di ferro che Putin vuole creare con l’occidente, cioè ha esortato alla guerra, perciò la Germania, sollecitata anche degli Usa,  riarma; Zelensky ha anche condannato gli affari economici ed energetici che la Germania ha fatto con la Russia. L’estensione della Nato a est, se accettato da Russia e Cina, potrebbe anche significare l’estensione del governo unico mondiale. 

Fino a oggi, la falsa “democrazia” e la globalizzazione avevano affermato che il commercio estero, senza pregiudiziali e senza sanzioni, aiutava la distensione internazionale. I dirigenti ambientalisti del Club di Roma, nato nel 1968, lavorano per realizzare il nuovo ordine del mondo, vogliono sfruttare il problema ambientale per favorire l’avvento del governo mondiale e per il controllo demografico, il club è stato sponsorizzato da Rockefeller, massimo dirigente massonico.

CINA

Mentre gli Usa, per affermare il loro dominio, usano soprattutto le armi, la Cina sta mettendo a punto un piano, in tutti i continenti, si tratta della via della seta, che rappresenta un modello di globalizzazione alternativo a quello occidentale. Questa piattaforma finanziaria, economica, infrastrutturale e tecnologica le consentirà di dominare il mondo.

Il progetto sarà realizzato in 20 anni e sarà dotato di un’infrastruttura digitale, basata sul sito di e-commerce Alibaba e sulla tecnologia satellitare, mentre gli utenti si serviranno di smartphone e della rete 4g costruita della ditta Huawei. Il pagamento avverrà in moneta digitale cinese, lo yuan, baipassando il sistema interbancario Swift e il dollaro, così finiranno i ricatti e le sanzioni americane alla Russia, come finirà la rendita di posizione del dollaro.

La merce spedita sarà seguita da un satellite cinese e si appoggerà su porti franchi come quello di Mombasa, sarà imbarcata su una nave cinese e poi viaggerà, fino a destinazione, su una ferrovia costruita dai cinesi; sembrerebbe una trama monopolistica a più facce, coordinata dal governo cinese. Poiché americani ed europei, soprattutto i paesi vincitori nella seconda guerra mondiale, sono stati abituati a dettare le regole del gioco, anche a danno dei loro alleati, correndo ai ripari, Usa e UE hanno deciso di realizzare anche due loro programmi simili ma alternativi.

La Cina non si fa spaventare dagli Usa, vuole diventare leader alternativo e dominare il mondo ma, grazie al suo asseto istituzionale e alla sua economia mista, in parte statalista e in parte capitalista, senza dipendere dai capitalisti com’è successo in occidente, dove la politica ha ceduto terreno alla finanza, delocalizzando industrie e rinunciando ad asset strategici industriali importanti.

Il piano cinese di dominio mondiale assomiglia al piano massonico per un nuovo ordine e per il governo mondiale, in parte già realizzato attraverso le banche; per realizzare questo programma, forse Cina e confraternita stanno anche lavorando insieme, sono tanti quelli che sono stanchi della falsa “democrazia”, non solo la Cina e la Russia. Settori della confraternita massonica hanno anche affermato che la paura dell’atomica può anche favorire l’avvento del governo unico mondiale.

Biden cerca un’intesa con la Cina che però non vuole fare da mediatore tra Ucraina e Russia e non vuole tradire Putin con un posizione neutrale, anche se ha molto da criticare sulla “democrazia”, sa che ha interessi economici con l’occidente e con la Russia, da cui importa gas, petrolio, grano e altre materie prime.

Invece Biden non si preoccupa se, con le sanzioni e la guerra, fa danni economici ai suoi alleati europei, per fare un esempio, le cause automobilistiche europei hanno ridotto la produzione di auto perché private di parte del cablaggio importato, usato per la trasmissione elettrica all’interno delle auto. Comunque, facendo un dispetto agli Usa, l’Arabia si appresta a vendere petrolio alla Cina, regolato in  yuan invece che in dollari e la Russia, per dimostrare che non è in default, sta pagando i suoi debiti esteri, perché  in Svizzera ha tanti miliardi di depositi in  franchi.

ITALIA

L’Insolvenza dello stato o fallimento e default dello stato, nasce soprattutto dall’incapacità di fare altro debito all’estero o di rinnovarlo, cioè di avere altro credito; contano meno gli interessi e il deficit del bilancio dello stato perché, con un’economia autarchica e una moneta nazionale che opera solo all’interno dello stato, con debiti statali solo verso i  cittadini, uno stato è meno esposto al commercio estero e al ricatto del credito estero, inoltre, inquina meno nei trasporti internazionali di merci.

Con l’insolvenza, lo stato è incapace di rimborsare i propri debiti ai creditori, la conseguenza, in un’economia aperta o globalizzata è la temporanea perdita di credito estero e la difficoltà di acquistare beni all’estero, soprattutto materie prime e alimentari; perciò gli stati, in attesa di trovare credito da parte di altri paesi, per sopravvivere, ricorrono al baratto o a compravendite in clearing, grazie a una moneta estera di conto, non posseduta realmente da essi.

Per convenzione, gli Usa sono un paese privilegiato perché possono stampare a piacimento il dollaro o crearlo in rete con un click, il quale è usato nel commercio internazionale; inoltre il Congresso, che teoricamente controlla tutta l’operazione, può anche alzare con un voto il tetto massimo del debito pubblico complessivo verso l’estero, che è il risultato della somma dei  deficit valutari annuali verso l’estero. Bisogna anche vedere se il Congresso è correttamente e prontamente informato sullo splafonamento di questo tetto e su quello delle spese militari. Gli estimatori della “democrazia” truffaldina risponderebbero si.

Nel 2017 sono falliti sei stati, nel 2020, con la crisi economica e pandemica, sono falliti sette stati, tra cui Argentina, Ecuador e Libano; complessivamente, sono falliti dieci volte Ecuador e Venezuela, nove volte Uruguay, Costarica, Brasile, Cile e Argentina, otto volte Argentina, Perù, Messico e Turchia, quattro volte la Germania, precisamente negli anni 1919, 1932, 1939 e 1948, mentre la Grecia, sempre citata dai profeti di sventure,  è fallita solo nel 2008.

Invece l’Italia, anche se ha partecipato alla globalizzazione economica, contro le opinioni degli economisti di corte, degli europeisti, dei persuasori occulti, dei profeti di sventure, degli amanti di slogan e dei predicatori laici della televisione, dal 1861 non è mai andata in default, nel senso che ha sempre pagato i suoi debiti esteri, anche se con interessi maggiorati.

Dai governi italiani, il conto finale è stato fatto pagare, con l’austerità di bilancio e con la mancata crescita, agli italiani, che sono gli ascari della Nato e dell’UE; infatti, mentre la Francia e l’Ucraina tengono alla sovranità dello stato, l’Italia no; in Italia il governo, su ordine americano, manda militari italiani in tanti paesi  e ora anche in Romania, alla quale invia anche aiuti militari, anche se, per amore della pace non avrebbe dovuto farlo, mentre la difesa italiana chiede maggiori stanziamenti.

Nunzio Miccoli   www.viruslibertario.it;    viruslibertario@gmail.com.

  

ECONOMIA E POLITICA FAST- NEWS (lunedì 14 marzo 2022)

EUROPA

L’ex comandante di Gladio e dei servizi segreti, generale Paolo Inzerilli, ha ricordato che la Russia, sotto lo Zar, sotto i comunisti e sotto Putin, ha sempre avuto la psicosi dell’accerchiamento da parte di paesi ostili vicini; perciò ancora oggi ritiene che la Nato rappresenti per essa una minaccia, quindi ha chiesto una dichiarazione ufficiale di non ingresso dell’Ucraina nella Nato e la neutralità e la demilitarizzazione del paese.

Afferma che, con le sue dichiarazioni a favore dell’Ucraina, il segretario della Nato Stoltenberg ha favorito il bellicismo del presidente Zelensky, anche se il segretario ha anche affermato che, al momento, l’ingresso nella Nato dell’Ucraina non è nell’agenda della Nato; Zelensky ha creato il caos e le paure perché si sente confortato dalla solidarietà europea e dalla propaganda antirussa dell’informazione televisiva, già allenata dalla sua informazione terroristica sulla pandemia.

Sembra che la Nato abbia anche fornito addestramento all’esercito ucraino e oggi v’invia anche volontari armati o mercenari pagati, come ha deciso di fare anche la Russia. I mercenari filorussi sono siriani, costituenti milizie di fanteria, quelli a favore dell’Ucraina, messi su dagli Usa, sono fatti di americani, canadesi, inglesi, brasiliani, azeri e ceceni.

L’impero europeo nascente si sente galvanizzato da quest’ondata europeista e antirussa che favorisce la sua espansione all’est, cioè verso il Far East europeo ora occupato dalla Russia, si tratta di un’epopea come quella del Far West americano; questa politica dell’UE serve a consolidare l’UE e a mettere in crisi i sovranisti interni, da essa condannati, anche se somigliano ai sovranisti antirussi ucraini da essa sostenuti. Gli Usa, che soffiano sul fuoco, con le loro nuove basi in Polonia e Lituania e con le sanzioni, avevano promesso a Zelensky che avrebbero difeso l’Ucraina anche senza la Nato, ora però pare che Biden sia ritornato sui suoi passi, cioè non tira in  ballo le armi nucleari come fa Putin.

Se l’Ucraina entrasse nella Nato con missili nucleari, Mosca sarebbe distante da essi solo 180 chilometri, quindi si capiscono le preoccupazioni russe, perciò, oltre l’Indipendenza delle repubbliche del Donbass e della Crimea e la tutela delle minoranze russe, per imboccare la strada della pace, occorrerebbe una dichiarazione ufficiale dell’occidente che affermi che l’Ucraina non entrerà mai nella Nato.

Nel 1997, dopo essersi consultato, Biden aveva personalmente affermato che le basi nucleari americane nei paesi baltici, avrebbero potuto provocare reazioni militari da parte dei russi, perché avrebbero rotto gli equilibri militari, come la base missilistica istallata dagli Usa e poi rimossa a Cuba. Nel 2004 la Nato ha installato queste basi in  Estonia, Lettonia, Lituania, Bulgaria, Romania e repubblica Ceca, perciò Putin ha invaso l’Ucraina per impedire che la Nato installi analoga base in Ucraina. 

A causa delle vicissitudini storiche e dell’ostilità verso la Russia, oggi in Lettonia, dove esiste una minoranza russa senza cittadinanza, per ottenere la cittadinanza, bisogna pagare una tassa, giurare fedeltà alla Lettonia e superare un esame di lingua lettone; però i nati in Lettonia hanno una procedura semplificata, al riguardo, l’UE non ha niente da dire.

Le sanzioni americane hanno provocato, come rappresaglia, il blocco russo alle forniture di gas all’UE, soprattutto a danno di Germania e Italia, che avevano forti rapporti commerciali con la Russia. Il governo fantoccio italiano e il megafono televisivo governativo italiano, ignorando ciò, esaltano il sovranismo ucraino e condannando quello italiano.

Nel servire la propaganda, l’informazione non ricorda solo le vittime civili della guerra, ma ha falsamente affermato che la Russia ha bombardato una centrale nucleare ucraina, intanto continuano le minacce di gravi sanzioni contro la Russia, che fanno male al commercio  dell’Europa occidentale con la Russia, che ha garantito affari e pace; soprattutto, le minacce fanno male ai rifornimenti energetici. Anche con questa guerra, accadono cose spiacevoli, sembra che la Russia abbia bombardato un ospedale pediatrico di Mariupol in Ucraina; purtroppo in guerra muoiono anche i civili, soprattutto nelle grandi città, non sono fatti imprevisti, è accaduto anche a Troia, a Gerusalemme e a Costantinopoli, ma la televisione lo ignora.

Come hanno fatto sempre gli stati, intolleranti verso le minoranze che potrebbero secedere, il governo ucraino, per favorire l’assimilazione della minoranza russa del Donbass, ha imposto a tutti i cittadini l’uso della lingua ucraina, che i vecchi russi della regione non comprendono, come prima la Russia aveva imposto quella russa. D’altra parte, la Russia, la cui decomposizione continua, vuole proteggere le minoranze russe degli altri paesi della federazione russa.

Il presidente di confindustria Carlo Bonomi ha affermato che, per le sanzioni, lo zelante governo fantoccio italiano, ha predisposto 490 dolorose azioni, mentre l’Inghilterra ne ha predisposte solo 16, il che è strano, anche se Johnson è stato molto duro nel condannare e minacciare l’aggressione russa all’Ucraina. Con i suoi governi lacchè, l’Italia pare ignorare che queste sanzioni sono un boomerang per l’Italia e per l’UE; abbiamo anche minacciato di bloccare, con una specie di esproprio, le riserve della banca centrale russa e i conti bancari degli oligarchi russi in Europa.

In risposta alle sanzioni dell’UE, che sono molto più dure di quelle degli USA, perché l’UE vuole espandersi all’est, Putin ha stabilito che i debiti esteri di stato e privati non saranno pagati in dollari o euro, ma in rubli svalutati, che probabilmente saranno rifiutati dai creditori; oggi, a causa del rating, il dollaro vale 150 rubli e l’euro 167, quindi, si dice che la Russia potrebbe cadere in default, ma, diversamente dai privati, spesso, anche gli stati falliti si sono rialzati nella storia.

La Russia ha anche inserito i paesi UE nella lista dei paesi ostili alla Russia, trattando meglio il Regno Unito, perché ha previsto meno sanzioni contro di  essa. Per rappresaglia la Russia chiuderà il gas con l’UE il 14/4, come aveva avvertito l’America, usa la fornitura di gas come strumento di pressione politica. Usa e GB hanno annunciato il divieto d’importazioni di combustibili fossili dalla Russia, invece l’UE ha annunciato, in ritardo, un piano per azzerarli entro il 2030, cioè quanto entreranno a regime le fonti energetiche rinnovabili, consideriamo però che gli stati cambiano sempre i programmi. Gli Usa producono da se il gas necessario e importano dal Canada il 61% del greggio, dal Messico l’11% e dalla Russia il 7%.

La G.B. acquistava dalla Russia l’8% del greggio importato e il 4% del gas importato; invece l’UE acquista dalla Russia il 40% del gas importato, il 30% del petrolio importato e il 50% del carbone importato; il paese che si rifornisce di più dalla Russia è la Germania, la quale sostiene fermamente anche l’Ucraina, trascinandosi dietro gli altri paesi dell’Unione.

Occorrerebbe riempire i depositi di gas e petrolio importati, se questi combustibili fossili sono disponibili, ma i loro prezzi, tagliata fuori la produzione russa, anche a causa della speculazione, sono enormemente aumentati. Il ministro italiano Cingolani ha affermato che l’aumento del prezzo dell’energia è ingiustificato e dipende soprattutto dalla speculazione, che si fa forte sempre dell’informazione.

Il 76% degli italiani e papa Francesco, diversamente dal governo, dal parlamento e dai giornali italiani, sono contrari alla proposta di Letta d’inviare armi all’Ucraina; Alex Zanotelli accusa i post-comunisti di essere diventati gli oltranzisti della Nato. Questa proposta ha contribuito a prolungare il conflitto con una guerra per procura, riuscendo anche a coinvolgere l’opposizione parlamentare, infatti, il parlamento ha votato all’unanimità l’invio di armi.

In Italia esiste un distacco enorme tra politica e paese, la Russia ha risposto che tale decisione non resterà senza risposta e ha ricordato che contraddice il documento UE del 2008 che vieta l’esportazione di armi. Mentre la maggioranza degli italiani ha paura dell’escalation bellica, il governo italiano ha deciso che né il parlamento, né gli italiani, diversamente da tedeschi e inglesi, dovranno sapere quali armi saranno inviate all’Ucraina e anche la relativa spesa sarà tenuta segreta.

Fra le altre cose, l’Italia, per fare contenti gli Usa, ha elevato la spesa militare annua a 30 miliardi di euro, invece, secondo un sondaggio, l’87% degli italiani, come già richiesto da Putin, chiede un sistema di sicurezza reciproco, per UE e Russia, l’81% degli italiani chiede la smilitarizzazione dell’Europa e il 90%, l’abolizione delle armi nucleari in Europa; se lo avessero richiesto, il 100% degli italiani avrebbe chiesto l’abolizione della Nato. (Per le notizie, fonte: Antonio Socci – antoniosocci.com; ilfattoquotidiano.it; fonte: Luigi Salomone – iltempo.it; Carlo Terzano - policymakermag.it; Marco Dell’Aguzzo – startmag.it).

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Il nome antico dell’Ucraina era pianura sarmatica, conosciuta dai greci e abitata originariamente dai cimmeri, di origine indo-europea che, assieme agli sciti, nel VI secolo a.c. si spostarono verso il Mar Nero, in Georgia e in Crimea, Odessa era stata originariamente un emporio commerciale greco. Nel 514 a.c. Dario di Persia fece una spedizione contro gli sciti, portandosi dietro anche mercenari greci; l’imperatore Traiano arruolò dei sarmati e un loro contingente fu dislocato in Britannia, poi nel IV secolo d.c. un altro contingente sarmato fu dislocato dai romani anche in Pianura Padana.

Nell’800 d.c. i vichinghi o norreni, che vuol dire pirati, o Rus, che vuol dire rematori, con il loro capo Riurik, fondarono la loro capitale Kiev, che controllava la navigazione sul Dnepr. I Rus combatterono contro i bizantini e poi contro i Kazari del Volga; re Vladimir I il Grande e il Santo, nel 980 si converti al cristianesimo bizantino, sposò la figlia dell’imperatore d’oriente e fece convertire il suo popolo, perciò Kiev divenne patriarcato dipendente da Costantinopoli.

Kiev fu soggetta a incursioni dei Cumani e nel 1204 Costantinopoli fu saccheggiata dai crociati; ucraini e bielorussi ebbero rapporti stretti con polacchi e lituani e il termine Ucraina fu usato la prima volta nel XI secolo d.c.; nel 1240 Kiev fu devastata dai mongoli tartari e l’Ucraina fu da loro sottoposta a tributi. Successivamente, i lituani conquistarono l’Ucraina, con territori fino al Mar Nero, poi si fusero con la Polonia, invece la Crimea rimase sotto i mongoli; quando Mosca dominava a Novgorod, il principe Nevskij divenne principe anche di Kiev, combatteva contro svedesi, cavalieri teutonici e mongoli.

Nel 1325 il potere religioso si spostò da Kiev a Mosca, che divenne nuova sede del patriarcato. All’inizio i principi di Mosca erano tributari dei mongoli, ma poi si resero indipendenti e nel XVI secolo cominciarono a espandersi in Asia; nel 1386 Lituania e Polonia controllavano l’Ucraina, invece la Rutenia era controllata dall’Ungheria e Odessa era sotto la Moldavia, che era tributaria dell’impero ottomano.

A partire dal XVI secolo i cosacchi, di diversa etnia, ma originariamente tartari, fondarono insediamenti lungo il Dnepr e vendevano i loro servizi militari; nel 1583 l’area fu conquistata da lituani e polacchi e annessa al palatinato di Kiev, mentre la Crimea era indipendente sotto i tartari. Nel 1708 Pietro il Grande stroncò una rivolta dei filo-svedesi, nel 1764 Caterina la Grande si annesse il territorio cosacco.

La Crimea fu ceduta dagli ottomani alla Russia, mentre l’Austria si prese la Galizia e Leopoli, in Ucraina in russi proibirono  l’uso della lingua ucraina. Tra il 1700 e il 1800 l’Ucraina era il granaio d’Europa e il cereale era esportato dal porto di Odessa; l’Ucraina era un crogiolo di popoli, nel 1918 a Leopoli fu proclamata la repubblica nazionale dell’Ucraina occidentale, ma i polacchi, che erano in maggioranza a Leopoli, volevano unirsi alla Polonia.

In campagna vi erano soprattutto ucraini, nel 1919 gli ucraini furono sconfitti dalla Polonia e poi si unirono nella repubblica popolare ucraina, per combattere contro i sovietici; nel 1921, con la Pace di Riga, Leopoli tornò sotto il controllo polacco, fino al 1939. La repubblica popolare di Ucraina indipendente, con capitale Kiev, nacque nel marzo del 1917.

Il 7.11.1917 nacque la repubblica federale sovietica, l’Ucraina si proclamò indipendente da Mosca e i sovietici abbandonarono Kiev, creando a Charkiv la repubblica socialista sovietica ucraina, all’interno della federazione russa. La repubblica popolare ucraina cercò l’appoggio della Germania, mentre in Crimea era una base dell’armata bianca zarista. Con il trattato di Brest-Litivsk del 1918, la repubblica popolare Ucraina divenne stato fantoccio dei tedeschi, poi, con la sconfitta dei tedeschi, l’Ucraina torno sotto i russi.

Nel 22.6.41 i nazisti avevano invaso l’Unione Sovietica, avanzando verso Kiev e Odessa, perciò i russi spostarono gli impianti industriali verso gli Urali, molti ucraini erano antirussi e antipolacchi perciò si arruolarono nelle SS e accolsero i nazisti come liberatori. Sotto i nazisti in Ucraina è stato alto il numero delle vittime ebree dell’olocausto, Stepan Bandera, che ha preso parte ai massacri, nel 2010 è stato insignito del titolo di eroe dell’Ucraina.

Il 12.2.1918 nacque la repubblica autonoma del Donbass, con capitale Donetsk, con popolazione mista fatta di ebrei, ucraini, tedeschi, tartari e russi; negli anni ‘20 la città fu soggetta a russificazione, con l’invasione tedesca del 1939 i lavoratori specializzati furono deportati in Germania; comunque, nel 1959 i russi costituivano la maggioranza della popolazione, nel 2014 la regione si è proclamata indipendente dall’Ucraina.

Per la Russia il corridoio Donbass-Crimea è importante per la flotta, dalla Crimea i russi hanno deportato anche tedeschi e Italiani, infatti, Genova aveva posseduto un’importante base navale commerciale in Crimea. Nel 1954 la Crimea fu annessa all’Ucraina da Krushov, che era ucraino; a Yalta in Crimea, Stalin Churchill e Roosevelt ridisegnarono gli stati europei.

L’UE non ha riconosciuto le annessioni russe e, a causa della sua annessione di Donbass e Crimea, ha colpito la Russia con pesanti sanzioni. A causa del grano requisito ed esportato dai russi in Germania, nel 1933 la Crimea fu colpita da una carestia che procurò la morte di milioni di persone; perciò nel 2008, con sentimento di ostilità verso la Russia non più sovietica, il parlamento europeo ha definito questo fatto un crimine di guerra.  (Per le notizie, fonte: valigiablu.it – wilkimedia).

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it;    viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 7 marzo 2022)

EUROPA

Dopo l’emergenza sanitaria, a causa della crisi ucraina, Draghi ha lanciato anche l’emergenza energia da guerra e quella per assistere i profughi ucraini arrivati in Italia, che dovrebbero durate tutto l’anno, ma sappiamo che egli non è immune alle proroghe dei DPCM. La Cina, legata alla Russia, non si fa sentire e probabilmente si arriverà a un negoziato tra Ucraina e Russia.

Con la guerra, c’è chi tira in ballo la violazione del diritto internazionale e c’è un ricorso alla corte penale internazionale per crimini di guerra russi in Ucraina; c’è da dire che di guerre limitate localmente, ma con tragiche conseguenze, ne hanno fatte anche gli Usa, ma la propaganda della televisione non lo può dire perché sarebbe populismo. Per risolvere le crisi internazionali, la costituzione italiana vieta il ricorso alla guerra, però l’Italia partecipa alla Nato, che è ufficialmente difensiva (le alleanze offensive, generalmente, non sono fatte)  ma non è sempre vero e invia armi all’Ucraina.

Putin, in soccorso alle minoranze russe, vorrebbe Crimea, repubbliche del  Donbass e l’Ucraina neutrale, è una richiesta decente perché sono neutrali anche Finlandia, Svezia, Austria e Svizzera e non se ne vergognano, anche se la fregola europeista vorrebbe fare entrare nella Nato e nell’UE anche Svezia, Finlandia, Ucraina, e Moldavia); ma forse, abbandonato dagli oligarchi (cioè i super capitalisti russi), Putin dovrà abbandonare la politica, infatti, le sanzioni economiche lo possono far cadere. L’oligarchia occulta mondialista, di tutti i tipi, cioè il vecchio e il nuovo ordine del mondo, come una setta transazionale, dirige all’oscuro politica, governi e informazione, il suo scopo, con la finanza e la guerra, è l’accaparramento di terre, uomini e ricchezze.

Gli Usa, con le loro basi nucleari ai confini russi e con l’UE a rimorchio, hanno favorito questa situazione, però Biden ha affermato che non ci sarà la guerra nucleare, sembra che parte delle truppe russe impiegate nell’invasione sia già rientrata in Russia; su sollecitazione americana, che chiede ai paesi europei d’investire il 2% del Pil nella difesa, evviva! la Germania si sta riarmando e sta per nascere l’esercito europeo, cioè diminuirà ancora sovranità e spazio di manovra indipendente degli stati partecipanti all’Unione.

Tra le sanzioni, oltre il blocco della rete Swift, logoro strumento di pressione, che potrebbe essere reso inutile dall’analoga rete cinese, c’è la minaccia del blocco delle riserve valutarie della banca centrale russa, pari a 650 miliardi di dollari, depositati presso banche europee e americane. La propaganda imperante non fa commenti in merito; sembrerebbe un esproprio, ma se gli stati fanno le guerre e non rispettano l’autodeterminazione dei popoli, cosa non è lecito, secondo il diritto internazionale, nelle relazioni internazionali?

L’autodeterminazione riguarderebbe Donbass, Ucraina, due regioni russe e l’Ucraina intera, però per la propaganda filooccidentale riguarderebbe solo le zone che stanno a lei a cuore, cioè solo l’Ucraina intera. Poiché gli stati, come le persone, sono disuguali di fronte alle leggi internazionali, sembra che ciò che è lecito ad alcuni stati non è lecito ad altri; inutile dire che la guerra serve anche a fare affari con la speculazione che fa aumentare i prezzi e i valori di borsa e con le forniture militari.

Se Putin è più autoritario dei capi delle false “democrazie”, per amore della pace, cedendo alla forza e all’intimidazione, sarebbe opportuno che si ritirasse dall’Ucraina, spostando le minoranze russe dell’Ucraina in Russia, che è molto grande, però, entrando nel merito della questione, non credo che abbia tutti i torti, ma come si fa a dare torto all’Ucraina alleata dell’occidente? Televisione docet.

Draghi ha affermato che c’è chi si batte per la pace e chi usa i carri armati, ma stati e mafia hanno promesso la pace a chi pagava la protezione, e  i romani dicevano che, per raggiungere la pace, bisognava fare la guerra. Che pena fanno gli ex comunisti italiani ora catto-liberisti in carriera, diventati tutti antirussi, gli italiani non meritano la nostra informazione e i nostri partiti, io non credo che voterò più.

Con l’emergenza sanitaria, energetica e militare, come è stato fatto in altri paesi, se la guerra dura e si espande, forse in Italia posticiperanno anche le elezioni politiche, cosi i nostri politici potranno rimanere al palo della cuccagna del potere, senza essere rimossi, per tanti anni; comunque, alle elezioni, a causa della politica e della propaganda dell’informazione, aumenteranno le astensioni.

Il potere non va mai d’accordo con il senno e la verità, perciò è ingiusto insinuare, come fa l’informazione, che solo Putin sia pazzo, corrotto, mafioso e assassino,  anche se sembra che il potere assoluto faccia perdere il senso della realtà, della giustizia e il senno; politica e informazione seguono gi interessi e non la giustizia, il diritto e la verità. E’ inutile accusare di autoritarismo solo alcuni, anche la democrazia è bluff e frode, anche nei confronti dei propri sudditi.

L’importante è salvaguardare la pace nei confronti di tutti gli stati, ma la pace costa e con la guerra si guadagna di più. Per inciso, io non sono mai stato filo-russo, e voglio aggiungere un’altra cosa, l’Unione europea si estende e sta dotandosi  di un unico esercito, mentre gli Usa circondano la Russia di basi nucleari. L’esercito unico europeo, con il trattato di Lisbona, servirà anche a ridurre le rivolte interne e la voglia di autodeterminazione, come fanno la Russia e l’Ucraina. 

Poiché i debiti fatti con l’Unione dovranno essere pagati, l’Italia, con il rischio d’insolvenza, non ne potrà più uscire, anche se da sola, come il Giappone, già godeva di credito adeguato da parte d’italiani e di stranieri. Con l’appello dell’Ucraina all’UE, gli europeisti si sentono galvanizzati di fronte agli euroscettici, l’UE invia armi all’Ucraina, la Turchia chiude gli stretti e i commentatori insinuano ch Putin e Biden siano pazzi. La crisi ucraina sta valorizzando l’Unione Europea e il governo fantoccio italiano, sempre alla ricerca dell’unità o dell’unanimità europeista, rilancia l’idea di Europa Unita, che però potrebbe non conciliarsi con l’idea di pace.

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Il 18/3/2014 in piazza Maidan a Kiev c’è stata una rivolta antirussa e filooccidentale, come quelle del Kosovo del 1999, di Serbia 2000, di Georgia del 2003, di Ucraina del 2004 e di Odessa 2/5/2014, le manifestazioni politiche sono anche ispirate dall’estero; la Russia ha guerre civili interne e minacce nucleari ai suoi confini, mentre l’UE si estende a sue spese. In ballo non ci sono genericamente i diritti civili e l’autodeterminazione dei popoli, ma anche la sostituzione violenta dei governi filorussi con governi filooccidentali.

I manifestanti ucraini fecero saltare l’accordo firmato con il presidente Yanukovich e ora USA E UE continuano il braccio di ferro con la Russia, che invia forze armate per difendere la propria gente che risiede nelle altre repubbliche della federazione russa. Il 18.3.2014 ci fu la rivolta di piazza Maidan a Kiev contro il presidente filorusso Yanukovich, che diede le dimissioni e il 2/5/2014 ci fu il massacro di Odessa, per opera di nazionalisti ucraini filooccidentali, che provocò la morte di 42 persone, a causa di un incendio appiccato dai rivoltosi filooccidentali, senza che la polizia e le autorità cittadine facessero niente per impedirlo

Dalla propaganda dell’informazione e dei governi occidentali, i manifestanti rivoltosi sono descritti come pacifici cittadini, però le loro azioni organizzate e coordinate da una regia occulta, in Ucraina hanno prodotto un colpo di stato che ha sostituito violentemente Yanukovich, un presidente filorusso democraticamente eletto.

Però agli abitanti filorussi di Crimea, che hanno preferito l’esito di un referendum alla rivolta armata, questo diritto non è stato ufficialmente riconosciuto dall’occidente; l’indebolimento della Russia ha portato a questo risultato, ormai i media sono interessati più alla propaganda e a un’unica voce che all’informazione. La televisione si serve di questi fatti per riempire le sue inchieste e i suoi telegiornali.

Usa e UE hanno appoggiato le manifestazioni di piazza violente antirusse, che a Kiev hanno provocato la caduta di Yanukovich. Radio Maria incitava la folla, assieme a preti della chiesa uniate cattolica romana, che è un’emanazione della chiesa cattolica polacca, oltre a preti della chiesa ortodossa autocefala ucraina.

Germania e Italia dipendono dai rifornimenti di gas e petrolio della Russia, che passano per l’Ucraina, perciò le sanzioni alla Russia danneggiano soprattutto questi due paesi, consideriamo che in Russia gli investimenti e le esportazioni italiane aumentano, siamo il secondo paese europeo. In precedenza, c’erano state due crisi, nel 2006 e nel 2009, quando la Russia accusò l’Ucraina di rubare il gas.

Secondo i commentatori televisivi, al Cremlino, mettendo da parte Lavrov,  è l’ora dei falchi, però sembra che sia così anche in Usa che, con le sanzioni, ha attizzato il fuoco; l’assemblea dell’ONU ha condannato a maggioranza l’invasione russa dell’Ucraina mentre, al consiglio di sicurezza, la Russia ha posto il veto. Però, con questa guerra, la Russia non è isolata come affermano i politologi della televisione, forse si è isolata solo dalla Nato e dall’UE,  perché, con diverse sfumature, è sostenuta da Bielorussia, Corea del Nord, Siria, Cina, India, Venezuela, Cuba, Iran, Brasile e Ungheria. (Per le notizie, fonte: Eliseo Bertolasi – vita.it; wilkipedia.org).

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

  

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 28 febbraio 2022)

USA

Dopo il riconoscimento russo del Donbass ucraino indipendente, gli Usa, come prima sanzione hanno vietato alle banche americane di fare transazioni in dollaro con le banche russe, impedendo loro di fare pagamenti internazionali, minando l’interesse commerciale di persone e società russe e minacciando anche di congelare le loro proprietà in Usa, incluso il contante in conto corrente; il che significa esproprio.

Si vogliono bloccare i depositi in occidente di Putin e Lavrov ed escludere la Russia dal sistema internazionale di pagamenti rapidi Swift, che non è una banca, ma rappresenta 11.000 istituzioni finanziarie internazionali, che si trasmettono pagamenti via rete, contrassegnati da un numero di codice Swift. Anche l’Inghilterra ha minacciato il blocco dei depositi dei maggiorenti e oligarchi russi. In sistema Swift, con la mediazione bancaria, garantisce transazioni immediate  e non revocabili tra i paesi, come fossero pagamenti in contanti, perciò è utile alla classe dirigente del mondo e alla criminalità che trattano, oltre le comuni transazioni, trasferimenti di capitali, tangenti, armi e droghe.

La Russia riceve dagli Usa sanzioni, minacce, intimidazioni e avvertimenti mafiosi, eppure guardava all’Europa, aveva proposto a Biden anche di entrare nella Nato, ma questo rispose evasivamente. I piccoli stati dell’UE sono vassalli degli Usa e l’UE non ha una posizione chiara e unitaria sulla questione Ucraina, inoltre, la posizione della Germania deve essere chiarita perché, come già Mattei, Craxi e Berlusconi, guarda anche a est.

Poiché la maggior parte delle transazioni internazionali avviene in dollari, gli americani puntano a innescare la fuga di capitali dalla Russia e l‘inflazione, già favorita, soprattutto in Usa, anche dal QE, dalla speculazione e dai provvedimenti contro il Covid e contro la crisi energetica. C’è da dire che la Cina, primo partner commerciale dell’Ucraina, è legata alla Russia e sta anche facendo di tutto per sganciarsi dal dollaro nel commercio, che rappresenta una rendita di posizione per gli Usa, usando in sua vece anche euro, yuan, yen e criptovalute. Come dire che la Russia non dovrebbe disperare molto con il boicottaggio Usa.

Mettendo da parte l’allarmismo e l’isteria di Radio Apostolica Italiana, cioè la RAI, sembrava che inizialmente la Russia non volesse estendere la guerra, ma solo proteggere, anche con le armi, il territorio del Donbass, abitato da enclave russa dove regna la guerra tra ucraini e russi. Però ora, prima dell’invasione, anche se parziale, la Russia bombarda l’Ucraina con aerei provenienti da Bielorussia, Donbass e Crimea. La Russia rivendica il Donbass come la Cina rivendica Taiwan e perciò questa ha già deciso di annettersi l’isola, entro il 2025, ma con quali mezzi.

Sono inutili i semplici appelli alla pace, di guerre ce ne sono state tante, da parte di tutti i paesi e per tanti motivi. La televisione italiana si è dedicata interamente alla questione, come prima al Covid, ma fa propaganda soprattutto a favore dell’Ucraina; perciò attacca il riconoscimento delle repubbliche indipendenti di Donetsk e Lugansk da parte della Russia che se le è annesse e vi ha inviato truppe, ma queste cose sono sempre successe negli stati plurietnici e con stati vicini che alimentano il torbido (vedi Croazia e Slovenia); sappiamo che gli Usa, sicuramente in crisi di ruolo, fanno le guerre locali, anche con gruppi terroristici loro alleati,  e accusano gli altri di farle.

Il livello di rischio di un conflitto militare è convenzionalmente rappresentato da una scala che va da 5, che rappresenta la situazione di pace, a 1 che rappresenta il conflitto aperto; da gennaio l’Italia è a Defcon4, che prevede la mobilitazione dei servizi segreti e delle misure di sicurezza; però, per il momento, la Nato non ha inviato truppe in Ucraina, la quale però riceve aiuti e armi dall’occidente e in Germania è stata bloccata l’inaugurazione del gasdotto Nord Stream2 con la Russia. L’Italia, che è uno stato fantoccio come l’Ucraina, ha auspicato che le sanzioni non tocchino le forniture di gas, ma alla fine si allineerà a quello che vogliono i suoi padroni esteri, Macron ha pronta un’altra pacca sulla spalla per Draghi.

In realtà, con le sanzioni, rincarerà il costo del gas importato dall’Italia, mentre la Russia che lo fornisce dovrebbe guadagnarci, ha anche pronto un altro acquirente come la Cina; comunque, pandemia e crisi ucraina sono utili alle speculazione finanziaria ma, con le sanzioni alla Russia, fanno male soprattutto all’Italia. Invece il blocco degli assetti bancari russi nell’UE fa male soprattutto alla Russia, che potrebbe reagire con maggiore violenza.

Da un discorso diffuso da Putin (nicolaporro.it), questo afferma che, per bloccare l’espansione della NATO, prima ha invitato Finlandia e Svezia a non entrare nella Nato, quindi ha deciso di condurre un’operazione militare speciale perché, dalla caduta dell’URSS, non ha raggiunto un accordo di sicurezza reciproco in Europa. Nel 1989 l’Urss si era indebolita e poi era crollata, i precedenti trattati non erano più in vigore e così l’alleanza atlantica fagocitò parte dell’Unione sovietica.

Senza sanzioni da parte del consiglio di sicurezza dell’ONU, la Nato ha condotto una sanguinosa guerra contro i territori dell’ex Jugoslavia, poi è stata la volta di Irak, Libia e Siria; in Libia le operazioni militari sono state attuate a dispetto  delle decisioni del Consiglio di sicurezza dell’ONU, favorendo terrorismo, guerra civile ed esodo migratorio verso l’Europa. Un destino simile era stato preparato anche per la Siria, dove la coalizione occidentale operava senza il consenso del governo siriano e del consiglio di sicurezza dell’ONU. L’Invasione dell’Irak fu giustificata dalla presenza nella regione di armi di distruzione di massa, che poi non furono trovate.

Oggi, nel disprezzo dell’ordine internazionale, dove l’occidente stabilisce il proprio ordine “democratico”, il risultato è distruzione, morte, emigrazione e terrorismo islamico; l’impero Usa si è esteso con la promessa di non espandersi all’est dell’Europa, la Russia era disposta a operare onestamente con l’occidente, inizialmente attuò anche una sua forma di disarmo unilaterale.

Ciò nonostante, dagli anni ’90 l’occidente ha sostenuto il separatismo dei mercenari della Russia meridionale, soprattutto in Cecenia, fortunatamente, nel Caucaso, la Russia ha prevalso nella lotta contro il terrorismo ispirato dall’estero. Nel dicembre del 2021 la Russia, per bloccare l’espansione della Nato, ha ancora provato a concordare con gli Usa un modo per garantire la sicurezza in Europa, ma senza risultato.

Negli anni ’40 l’Unione Sovietica aveva cercato di ritardare lo scoppio della guerra, ma nel 22.6.41 la Germania nazista, senza dichiarazione di guerra, l’attacco, in violazione di un trattato di amicizia e non aggressione. Lo sviluppo militare di paesi confinanti come l’Ucraina, dichiaratamente nemici della Russia è, secondo Putin,  molto minaccioso per la Russia.

La Nato non è altro che uno strumento della politica estera statunitense e di paesi controllati dalla Nato i quali, dotati di armi nucleari, circondano la Russia. Nel 2014 in Ucraina c’è stato un colpo di stato, ispirato da USA, con elezioni truffa, sono seguiti otto anni di guerra civile, purtroppo, la Russia non è riuscita a risolvere il conflitto con mezzi pacifici, come i “democratici” raccomandano.

La Nato, per raggiungere i propri obiettivi, sostiene i nazionalisti ucraini, mentre in altri paesi europei mette alla berlina nazionalisti antieuropeisti; questi nazionalisti ucraini rivendicano altri territori russi, oltre quelli già loro assegnati, mentre la propaganda occidentale afferma di voler difendere la sovranità popolare dell’Ucraina.

L’Ucraina afferma di possedere armi nucleari, riceve aiuti economici e militari dall’occidente, offre basi alla Nato e vorrebbe entrare nella NATO; dopo il crollo dell’URSS, la Russia ha accettato nuove realtà statali ex russe e rispetta la loro sovranità, come ha fatto con il Kazakistan. Nel 2005 la Russia ha respinto i terroristi del Caucaso, nel 2014 ha sostenuto le aspirazioni filorusse di Crimea e di Sebastopoli, nel 2015 ha frenato la penetrazione dei terroristi che, dalla Siria, erano diretti in Russia; ora le repubbliche popolari del Donbass si sono rivolte alla Russia per un aiuto.

Ai sensi dell’art.51 della carta dell’ONU, d’accordo con le repubbliche di Donesk e Luhansk, il 22/2/22 la Russia ha posto in atto un’operazione militare specifica, per la smilitarizzazione dell’Ucraina, ma senza occupare tutta l’Ucraina, perché la Russia si dichiara a favore dell’autodeterminazione dei popoli, sancita dall’art.1 della carta dell’ONU.

La Russia si vuole proteggere da coloro che hanno preso in ostaggio l’Ucraina per usarla contro la Russia, che combatte soprattutto il regime che regna in Ucraina. L’impero della menzogna, aiutato dall’informazione, sostiene la forza bruta del potere che ha abrogato la verità e la sovranità dei popoli, però il destino della Russia è nelle mani del suo popolo multinazionale, come accade in tanti paesi pacifici di etnie diverse.

Le truppe russe sono arrivate a Kiev, il governo italiano condanna la Russia e la Cina critica le sanzioni; nelle banche francesi, italiane e austriache sono depositati circa 25 miliardi di euro da parte dei russi, che potrebbero essere bloccati, il che allontanerà l’obiettivo di pace; l’UE e il governo italiano esaltano il nazionalismo ucraino, polacco e ungherese nemici dell’imperialismo russo e condanna il nazionalismo italiano calpestato dall’imperialismo montante dell’UE, avallato da Vaticano e Usa.

L’ex capo di stato maggiore dell’aeronautica italiana, Leonardo Tricarico ha  criticato il segretario generale della Nato, Stoltenberg, per aver invitato l’Ucraina a entrare nella Nato, senza essere stato autorizzato dai singoli paesi dell’’alleanza, recentemente sono entrati nell’alleanza anche Montenegro e Macedonia del nord; afferma che il segretario non aveva titolo per parlare perché la Nato è un’alleanza difensiva, perciò bisognava gettare acqua sul fuoco e non benzina.

Ritiene che i timori della Russia derivino dalla sindrome di accerchiamento di cui soffre, ma forse vorrebbe anche riprendersi l’Ucraina, nel 2008 gli Usa hanno fatto una promessa di membership all’Ucraina, che poi non si è concretizzata  anche perché, con l’eccezione della Polonia, non è stata sostenuta da diversi  paesi europei della Nato.

Tra le file della classe dirigente italiana, è scomparso il partito russo e quello inglese, mentre è presente il partito vaticano, quello americano, quello tedesco, quello francese e quello cinese, purtroppo, manca il partito italiano, perché in Italia c’è un deficit di sovranità; infatti, il governo fantoccio italiano predica sempre l’unità, che è un  appello a favore della trinità costituita da Vaticano, Nato e UE.

Il Vaticano, la vera capitale d’Italia, ha sempre lottato per il suo controllo totale sulla penisola italiana, c’è riuscito gradualmente con le caduta dell’impero romano, di Bisanzio, dell’impero germanico, del liberalismo, del fascismo  e alla fine, con l’aiuto degli alleati, alla fine della seconda guerra mondiale.

Controllando i governi fantoccio italiani, ha garantito la permanenza dell’Italia nella Nato e nell’UE, in cambio della garanzia alleata a garantire l’unità italiana sotto la sovranità del papa. E’ un fatto che gli alleati occidentali seguono più le indicazioni del  Vaticano, che con l’informazione condiziona la politica italiana, che quelle del governo  italiano; anche perché il Vaticano è una grande potenza finanziaria.

ITALIA

Per quanto riguarda l’obbligo del super green pass, attuato con il D.L. n. 1 del 7/1/22, l’art. 32 della costituzione afferma che la legge non può obbligare a un trattamento sanitario violando il rispetto della persona, mentre l’art.36 afferma che il lavoratore ha diritto a una retribuzione sufficiente. Invece, con il super green pass ne è stato esteso l’obbligo a tutti i lavoratori, con sospensione della retribuzione per chi non accede al lavoro.

Sulla questione sono già intervenuti dei provvedimenti giudiziari, il tribunale di Velletri ha riammesso al lavoro una operatrice sanitaria, sospesa perché non vaccinata, il Tar del Lazio ha sospeso la privazione della retribuzione e ha riammesso al lavoro diversi dipendenti del Ministero della Difesa, il Tar della Lombardia ha bloccato parzialmente la sospensione dal lavoro di una psicologa.

Mentre altri stati abbandonano le misure restrittive anticovid, con l’obbligo vaccinale favorito indirettamente dal green pass, il governo italiano ha escluso da servizi pubblici essenziali anche ragazzi e studenti, favorendo discriminazioni in ambito scolastico e minando un altro diritto costituzionale, cioè quello allo studio, garantito dagli art. 30 e 34.

La costituzione italiana, che è praticamente lettera morta, anche se è sempre esaltata da Mattarella, afferma anche che la libertà personale è inviolabile (art.13), che la corrispondenza privata è inviolabile (art.15), che ogni cittadino può circolare liberamente (art.16), che lo stato garantisce la libertà di pensiero (art.21), che garantisce la libertà di stampa (art.21). che tutela il lavoro (art.1 e 35), che l’Italia (che spesso invia truppe all’estero), ripudia la guerra (art.11).

In Italia i medici no-vax sospesi sono quasi 22.000 e quelli guariti ora non possono tornare al lavoro, anche se hanno un certificato di presunta immunità che dovrebbe sostituire l’obbligo vaccinale; l’ordine dei medici è tenuto ad accertare l’avvenuta vaccinazione, perché la guarigione da Covid non elimina la sospensione dal lavoro.

Secondo la rivista the Lancet, il personale sanitario guarito naturalmente dal Covid, dovrebbe esser esentato dalla vaccinazione, perché ha prodotto anticorpi naturali. Le persone esposte all’infezione naturale hanno dieci volte meno probabilità di essere reinfettate rispetto ai vaccinati, inoltre, anche i vaccinati possono trasmettere il virus. In Regno Unito si vuole abolire l’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari, dei quali esiste una carenza, in Germania, gli operatori sanitari guariti da Covid sono esentati dalla vaccinazione.

Una sentenza di un tribunale monocratico di Pisa n.1842, depositata il 17.2.22, ha affermato che lo stato d’emergenza per Covid non è contemplato dalla costituzione e dalla legge, pertanto sono illegittimi i relativi atti amministrativi DPCM e la relativa decretazione d’urgenza; il giudice è intervenuto a decidere sulle condanne intervenute,  ex art.650 c.p., per delle violazioni del primo lockdown di marzo 2020.

Per tutelare la salute pubblica sono state emanate disposizioni che hanno comportato la sospensione e la compressione di libertà garantite dalla costituzione, come gli art.13 e seguenti riguardanti diritti fondamentali, non sopprimibili, nemmeno con la revisione costituzionale. La costituzione non prevede lo stato d’emergenza per la pandemia, ma solo per lo stato di guerra (art.78).

Inoltre, la pandemia è diversa dal rischio igienico-sanitario che è di competenza della protezione civile regionale, lo stato d’emergenza pandemico in questione non ha fondamento nella legge; perciò la delibera dello stato d’emergenza del consiglio dei ministri è illegittima, perché emanata in assenza di presupposti legislativi che attribuiscano al consiglio dei ministri il potere di dichiarare lo stato d’emergenza per rischio sanitario.

Pertanto sono illegittimi tutti i successivi provvedimenti emessi, come le proroghe dell’emergenza, i DPCM non sono nemmeno motivati, come richiede la legge. La costituzione prevede che i legittimi diritti possono essere compressi solo in forza di un provvedimento legislativo, inoltre tutela anche la libertà personale e la libertà di circolazione, mentre, con la pandemia è stata imposta la permanenza domiciliare, che può essere imposta solo da un giudice, in conformità a una norma e con una motivazione.

A volte sembra che l’Italia “democratica” si stia evolvendo in una dittatura; infatti, la decretazione d’urgenza, con il decreto legge 6/2020, ha rilasciato una delega in bianco al governo, che poi ha prorogato lo stato d’emergenza con ultimo termine 31.3.2022, violando il presupposto della temporaneità e della straordinarietà. Stato di emergenza e decretazione d’emergenza hanno violato le prerogative del parlamento al quale è stato assegnato solo il ruolo di convertire in legge i decreti del governo, emanati solo con il principio di precauzione.

Agendo così si sono ristrette e limitate le libertà personali e i diritti fondamentali, violando l’art.36 della costituzione, escludendo le persone dalla vita sociale e riducendo la libertà personale e di circolazione (art.3). Eppure, il rispetto della persona umana è un limite invalicabile, sancito dai trattati internazionali e dalla carta europea dei diritti fondamentali dell’uomo; comunque, le misure restrittive non possono andare oltre lo stato d’emergenza, finito il quale, le libertà fondamentali dovrebbero riespandersi e tornare al loro livello originale, speriamo. (fonte: studiocataldi.it).

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 21 febbraio 2022)

USA

Come ha detto Putin, la televisione e la politica nostrane asservite, con la pandemia, la crisi energetica e la guerra civile in Ucraina, alimentano isteria e paure; però i cittadini americani non sono preoccupati per la tensione ucraina, tra Usa e Russia, ma sono preoccupati soprattutto per l’inflazione che ha raggiunto il 7%.

Ai post comunisti, ora catto-liberisti al governo italiano e al governo della televisione italiana, megafono del governo, che avalla, con la propaganda, la “democrazia” italiana, bisognerebbe ricordare che, con la dissoluzione dell’Urss per volontà dei russi, la Nato si era impegnata, a voce, a non espandersi in Europa orientale, se avesse fatto un trattato sarebbe stato lo stesso, perché gli stati non rispettano i trattati; inoltre, per l’energia, dall’Ucraina passano i gasdotti russi.

Gli stati nazione sono nati omologando comunità annesse, imponendo la lingua nazionale, un unico diritto, un religione e una moneta; però l’Ucraina, mirando a entrare nella UE, nella Nato e ad adottare l’euro, ha proibito alla minoranza russa del Donbass di usare la lingua russa; naturalmente questa minoranza e la Russia non sono d’accordo, mentre l’Italia, in forza di un trattato, ha concesso alla minoranza del sudtirolo di usare anche i tedesco. Perciò la Russia accusa l’Ucraina di non rispettare gli accordi di Minsk sulla minoranza russa del paese.

Dopo il secondo conflitto mondiale, gli Usa hanno partecipato a varie guerre locali, tutte disastrose, in Vietnam, Somalia, Irak, Libia, Afganistan, lasciando questi paesi nel caos; a queste guerre hanno partecipato anche truppe europee, per tutta risposta, l’ISIS ha fatto attentati terroristici di rappresaglia in Europa. La Corea del nord continua a testare missili nucleari e, poiché la popolarità politica di Biden in Usa è molto bassa, la sua posizione minacciosa sull’Ucraina potrebbe essere anche un bluff.

Si grida al lupo senza che ci sia ancora un’aggressione, mentre si sa che le potenze, soprattutto gli Usa, a scopo d’intimidazione, schierano forze militari e flotte ai confini di paese presentati come nemici; purtroppo, la propaganda mediatica anticinese e antirussa non smorza gli animi ma, per ritorsione, minaccia gravi sanzioni, tipo il blocco di conti esteri in Usa, che sarebbe un furto e un esproprio di rappresaglia, costringendo indirettamente altri paesi a essere docili con gli Usa; inoltre gli Usa minacciano anche interventi militari contro la Russia, perché avrebbe addossato sue truppe ai confini dell’Ucraina.

In Italia l’informazione televisiva è peggio della politica del governo, in precedenza, chi guidava l’occidente aveva saputo evitare una guerra per il muro di Berlino e per i missili russi a Cuba; oggi i nostri governi fantoccio, come quelli dell’Europa orientale al tempo di Stalin, poiché curano solo propaganda, spot televisivi e slogan, non ne sarebbero capaci.

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (Lunedì 14 febbraio 2022)

EUROPA

Dopo il metano, l’anidride carbonica è un gas ritenuto responsabile dell’effetto serra e del riscaldamento globale, però è anche parte essenziale della vita animale e parte integrante del ciclo di produzione dell’ossigeno che respiriamo; le piante l’assorbono attraverso la fotosintesi e la smontano combinando il carbonio con l’acqua, ottenendo lo zucchero che nutre esse e gli animali e l’uomo e scartando l’ossigeno respirato dagli animali e dall’uomo.

La CO2 stimola la crescita delle piante perciò, per migliorare la resa delle coltivazioni, generatori di anidride carbonica sono utilizzati dalle serre; secondo la Nasa, dal 2020 il verde vegetale è aumentato del 5%, anche se la CO2 è un gas minoritario dell’atmosfera e il contributo umano annuo alla sua produzione è solo del 5%. Inoltre, dal 1945 al 1970 la terra si è raffreddata e l’aumento del riscaldamento si era bloccato dal 1998 al 2012, anche con l’aumento della CO2, il che fa supporre che anche altri fattori entrino in gioco. (Per le notizie, fonte: James Hansen – startmag.it).

CINA

Con la pandemia, la Cina ha imposto controlli severi sui propri cittadini, con una sorveglianza continua, riducendo i contagi e favorendo il controllo su criminalità, corruzione e oppositori. Il governo ha creato un esercito di controllori, fatto di 4,5 milioni di persone che attuano un controllo porta a porta, dividendo le città in sezioni.

Ha utilizzato telefoni, telecamere di sorveglianza e internet per controllare gli spostamenti delle persone, un codice sanitario stabilisce chi può entrare negli edifici e negli spazi pubblici, imponendo quarantene, limitando i movimenti delle persone e individuando dove queste si trovano. Hanno separato i bambini dai genitori e mandato in prigione quelli che hanno violato le nome sul contenimento, hanno imposto l’uso di un’App e, per chi non ha lo smartphone, hanno previsto un codice sanitario appeso al collo.

Le telecamere controllano se i residenti indossano la mascherina e dei sensori alle porte di casa controllano i residenti in quarantena quando escono di casa. Ogni edificio residenziale è soggetto al controllo sanitario, con formulari per il controllo della febbre e delle uscite; la localizzazione delle persone è aiutata dai cellulari, così la tecnologia e il potere dello stato penetrano sempre di più nella società. (Per le notizie, fonte: Giulia Alfieri - startmag.it).

ITALIA

L’ex generale della finanza, Paolo Costantini, ex funzionario dell’intelligence italiana, afferma che i servizi d’intelligence occidentali non erano organizzati per affrontare la pandemia, anche se in Usa la fondazione Hopkins e la fondazione Gates avevano fatto delle simulazioni e, dal 2017, le case farmaceutiche studiavano gli effetti pandemici delle malattie respiratorie.

Afferma che, per proteggere l’economia, bisogna centralizzare la salute, (che per noi è diventato un grande business), perché tutte le economie sono state colpite, afferma che perciò il sistema sanitario non può essere regionalizzato (le regioni italiane non sono d’accordo), ma trattato come difesa, interni e finanze. L’Azienda sanitaria di Pomezia era avanti nella ricerca del vaccino, ma poi, senza ostacoli da parte del governo italiano, collaborazionista dello straniero, che ha venduto il brevetto a una società inglese che ha immesso nel mercato il vaccino AstraZeneca.

Senza la programmazione antipandemica suggerita dall’OMS, il nostro paese mancava di mascherine, guanti, e liquidi disinfettanti, perché le produzioni, con la globalizzazione, erano state delocalizzate; anche il settore della logistica andava potenziato. Contro la pandemia, per proteggere economia e finanza, servirebbe un’agenzia autonoma, com’è stato fatto per la cybersicurezza, capace di valutare le minacce che arrivano dall’estero. (Per le notizie, fonte: Maria Scopece – startmag.it).

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Il Copasir ha rilevato che il trattato di cooperazione tra Francia e Italia, firmato il 26/11/2022, non tutelerebbe adeguatamente gli interessi italiani, soprattutto nel settore automobilistico, bancario e delle telecomunicazioni. Purtroppo, il documento sarà sottoposto all’esame della camera solo dopo la firma di Draghi e Macron.

Invece nel 2019 l’accordo con la Cina del governo Conte, sul tema della sicurezza, coinvolse preventivamente il parlamento, però Italia e Francia fanno parte di UE e Nato e la Cina no. Ad ogni modo, l’accordo appare sbilanciato a favore della Francia, ma per il partito e il governo filo francesi italiani, ispirati dal Vaticano e dagli Usa, serve solo a prevenire il ritorno all’austerità tedesca e a fronteggiare la Turchia in Libia.

L’industria dell’Italia settentrionale è molto interdipendente con quella tedesca e Macron, aiutato dai filofrancesi Mattarella, Draghi e Letta, senza preoccuparsi dei desideri degli italiani, vuole solo fronteggiare il primato economico tedesco nell’UE e alimentare la propaganda contro Cina e Russia, che non desidera nessuna guerra con la Nato. (Per le notizie, fonte: Marco Dell’Aguzzo - startmag.it).

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L’aumento del prezzo del gas e del petrolio, causati soprattutto dagli acquisti massicci della Cina, non ha ricevuto pronta, obiettiva, lucida, completa e definitiva spiegazione dall’informazione e dal governo, per cui ancora non si sa quale  sarà l’onere preciso ed effettivo degli aumenti di prezzo per imprese e famiglie, ma sono tante le voci. Come si sa, i prezzi speculativi di petrolio e gas possono essere spot o a pronti o a termine, ma ci sono paesi, come la Francia, che per l’elettricità usano le centrali nucleari che non soffrono di questi aumenti.

Perciò l’energia eolica, solare, geotermica, idroelettrica e nucleare non risentono degli aumenti, ma i produttori di queste fonti energetiche approfitteranno degli aumenti del gas per ritoccare anche i loro prezzi, anche in precedenza era accaduto che il prezzo del gas era legato a quello del petrolio; l’Italia con Mattei fu il primo paese a rifornirsi di gas in Russia, perciò fu criticata dagli Usa come oggi fanno con la Germania.

I governi italiani, succubi dello straniero, dei condizionamenti politici e della speculazione, hanno sbagliato ad accantonare energia nucleare, geotermia e sfruttamento di diversi  giacimenti nazionali di gas e petrolio. I cartelli petrolchimico e sanitario, che oggi ci calpestano,  sanno come manipolare i prezzi, quelli sanitari lo fanno anche con le pandemie e con i brevetti; per aiutare i paesi poveri bisognerebbe tenere presente queste cose, cioè si dovrebbero controllare e calmierare questi prezzi e non lasciare tanto spazio alla speculazione, anche perché la ricchezza privata, con liberismo e globalizzazione, si è enormemente concentrata.

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it; viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 7/2/2022)

ITALIA

L’Italia è il terzo contribuente netto dell’UE, dopo Germania e Francia, cioè versa annualmente più di quanto incassa, si tratta di circa 5 miliardi di euro; però il Sole 24 ore, quotidiano di Confindustria, per ignoranza e propaganda europeista, ha affermato che, con Recovery Plan, PNNR e NGEU, dovrebbe incassare più di quanto versa.

Ad agosto dovrebbe incassare 9 miliardi di euro di sussidi e 16 miliardi di prestiti, con rate di rimborso annuali, perché il bilancio dell’UE non prevede indebitamento; i contributi degli stati, tengono conto del reddito e della popolazione, perciò solo gli altri paesi sono beneficiari netti. Il meccanismo è stato voluto dalla Germania, che vorrebbe espandersi verso l’est, ma la crisi ucraina le ha messo i bastoni tra le ruote.

Il NGEU dispone d 750 miliardi di euro, per il PNRR si tratta di 313 miliardi di sussidi e 360 di prestiti, erogati emettendo titoli sul mercato (probabilmente comprati dai tedeschi perché la Germania è un paese creditore), da rimborsare con i rimborsi degli stati. L’Italia dovrebbe risparmiare con i minori interessi rispetto a quelli che avrebbe pagato con i suoi debiti diretti, perché l’UE, con il rating, ha la tripla A.

I16 miliardi saranno contabilizzati nel debito pubblico italiano, incassati in rate semestrali entro da giugno 2026 e rimborsati dal 2027, la garanzia italiana potrebbe essere anche inserita nel debito pubblico. Intanto la commissione europea lavora per l’aumento delle tasse dirette dei contribuenti, riducendo i contributi degli stati.

Con ciò, aumenterebbe la pressione fiscale italiana, mentre il governo italiano ha promesso, propagandisticamente, la riduzione; l’Italia rimarrebbe contribuente netto, a vantaggio dell’Europa orientale che ha tratto beneficio economico dal suo ingresso nell’UE.  Gli interessi più alti pagati dall’Italia sul debito estero erano il risultato della speculazione perché l’Italia, aveva la bilancia valutaria attiva e, grazie al credito ricevuto dai suoi cittadini e dall’estero, pagava sempre i suoi debiti.

Tra i grandi creditori dell’Italia, ci sono la Francia e il Vaticano, la prima ha crediti per 300 miliardi di euro, con titoli a lunga scadenza e ad alto interesse, mentre gli italiani erano remunerati a zero interessi. Il Vaticano investe in titoli di stato italiani esentasse e ad alto interesse e investe in Francia, paese laico, dove gli investimenti Italiani sono soprattutto vaticani e superano gli investimenti francesi in Italia.  (Per le notizie, fonte: Giuseppe Liturri – startmag.it)

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Con la collaborazione degli europeisti Mattarella, Berlusconi, Salvini e Renzi, l’oligarchia ha deciso, in pratica, che l’Italia non si può rinnovare e non può abbandonare l’UE; l’elezione di Mattarella a presidente della repubblica, esaltato dalla televisione, ha consolidato lo status quo; gli italiani non hanno titolo per scegliersi o per manifestare il gradimento di  parlamentari, presidente, governatore della banca d’Italia, governo, direttori di giornali e di telegiornali.

In questa vicenda Meloni ha sbagliato a enfatizzare l’unità della destra; partiti e informazione, per interesse economico, cambiano politica e mentiscono agli elettori, svuotando di significato la democrazia; ora Fratelli d’Italia, se non ci saranno brogli elettorali, rappresentando la sola opposizione, alle elezioni politiche potrebbe arrivare anche al 50% e poi, cambiando politica, cioè maturandosi politicamente con il trasformismo,  potrebbe perderli, com’è successo a Berlusconi, Lega e M5S.

Il direttorio UE franco-tedesco non vuole perdere l’Italia; anche se la televisione bombarda gli italiani con la propaganda europeista, atlantista e papista, questi sono i tre poteri che governano in segreto l’Italia, aiutati da governi fantoccio e da un’informazione comprati. Però gli italiani non sono diversi dagli altri popoli, vorrebbero governi da loro scelti e vere riforme, parlo di giustizia, fisco, costituzione, sistema elettorale e pubblica amministrazione, magari sollecitate anche dell’UE, che però se ne guarda bene, perché l’oligarchia, aiutata dai governi italiani, guadagna si avvantaggia con le disfunzioni e le debolezze italiane.

Queste riforme non si possono fare perché costerebbero a chi trae profitti dalle cancrene italiane scaturite dall’asservimento ai poteri forti, infatti, con i furti, i disservizi e la speculazione, qualcuno ne guadagna. La Francia è arrogante con l’Italia, la Germania è diffidente ma si sente da essa attratta, i nostri politici e i nostri governi, con la scusa del debito pubblico, sarebbero disposti anche a cederla a pezzi; per ridurre il debito pubblico, si è anche proposto di vendere la Sardegna, per i sardi sarebbe un affare perché, uniti alla Germania, potrebbero chiedere, rispetto ai tedeschi, uguali salari, uguali imposte e una migliore pubblica amministrazione.

La triste sorte della Germania, che raggiunse in ritardo l’unità e, come l’Italia è soggetta agli Usa e non può scegliersi una sua la politica estera, non è dovuta a Hitler, ma risale alle lotte tra sacro romano impero e papa e alla sottomissione dei principi tedeschi ai vescovi tedeschi e italiani, che nel medioevo erano condottieri militari (Deschner).

Con queste lotte, la Germania disunita ne rimase spossata per molti secoli; questa sembra una storia simile  a quella dell’Italia, sarà per questo che i tedeschi sono tanto attratti dall’Italia, anche se diffidano degli italiani, dai quali si sentono traditi. Però il proverbio dice che chi disprezza compra, ma gli italiani sono come gli altri popoli, sono molto peggio i loro governi, messi su o comprati dallo straniero e dalle lobby; secondo il mio lessico, il governo materiale allargato, di tutti i paesi, è fatto da governo propriamente detto, presidente della repubblica o re, banca centrale, pubblica amministrazione, televisione e giornali.

USA

Ufficialmente, per la difesa della democrazia e dei diritti umani, dal 1959 a oggi, un’agenzia e un’ONG americane, con la Cia e con 12 milioni di dollari nel 2020, assieme ad embarghi e sanzioni, dirigono la propaganda contro Cuba; con lo scopo di fornire notizie false, destabilizzare il governo dell’isola e favorire sommosse e disordini, anche attraverso i giornali e la rete (come nella favola del lupo e dell’agnello, è l’accusa degli Usa fatta alla Russia).

Le associazioni cubane che portano aventi questa propaganda hanno sede in Florida e a Miami e hanno favorito violenze di piazza contro il governo cubano. Le pressioni americane sono soprattutto economiche, l’embargo è stato anche condannato, con delle risoluzioni, dall’assemblea dell’ONU e Radio Apostolica Italiana, cioè la RAI, non l’ha ricordato.

Gli Usa, morto Castro e Che Guevara, accusano ancora Cuba di sponsorizzare il terrorismo, mentre stati arabi terroristi sono alleati degli Usa; Trump ha voluto restrizioni ai viaggi a Cuba, che è un paese povero, al commercio e al blocco delle rimesse estere nel paese, Biden non ha cambiato questa politica.

La Russia ha sciolto il patto di Varsavia e ha dato l’indipendenza a tanti stati dell’Europa orientale, il problema delle minoranze e dell’autodeterminazione  pare insolubile e generalmente gli stati prendono le parti solo degli stati amici; perciò la Russia riceve minacce, sanzioni e avvertimenti dalla Nato che non è stata sciolta, mentre i suoi nemici sono riforniti di armi e la Russia è circondata da basi militari e dalle flotte americane.

L’argomento del deficit di democrazia russo, è pretestuoso e propagandistico, nel mondo non esiste la democrazia assoluta e nemmeno la proprietà privata assoluta, sulla quale lo stato attenta spesso; dalla dittatura alla democrazia assoluta esistono vari gradi di democrazia, mentre la democrazia assoluta bisogna ancora inventarla, ci vuole pazienza. 

L’UE non può rischiare una guerra per l’Ucraina, gli Usa fecero smantellare le basi missilistiche atomiche russe a Cuba, ma hanno circondato i paesi comunisti di loro basi militari, anche nucleari. In una democrazia vera e con un diritto internazionale che mette i paesi sullo stesso piano, all’ONU  non si possono riservare i veti solo ai paesi che hanno vinto la guerra e non si possono costringere solo i paesi sconfitti a privarsi di alcune armi, tenendoli sempre sotto ricatto e indirizzando i loro governi. (Per le notizie, fonte: il fattoquotidiano.it)

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it virusibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 24/1/2022)

ITALIA

Con la quarta dose del vaccino anticovid, simile alle precedenti e a pochi mesi dalla terza dose precedente, Israele è stato colpito da un record di contagi; per il professor Andrea Grisanti si è stressato il sistema immunitario, rendendolo incapace di reagire; inoltre, il sistema sanitario italiano non è in  grado di resistere a un vaccino, per tutta la popolazione, ogni 4 mesi, anche perché appaiono sempre nuove varianti.

Perciò bisognerebbe approntare vaccini stagionali, diversi ogni anno, come quelli contro l’influenza, inoltre, bisogna sviluppare vaccini di durata maggiore, che costino poco e siano prodotti dallo stato, non occorre ingrassare le case farmaceutiche. Da rilevare che i paesi poveri hanno ricevuto poche dosi di vaccino, ma hanno avuto pochi contagi, forse la quarta dose potrebbe essere utile per le persone fragili.

Occorre evitare di stimolare, eccessivamente e in tempo ravvicinato, il sistema immunitario.  Diversamente dall’Italia, in Gran Bretagna, senza green pass e obbligo vaccinale, sono calati i contagi, perciò i vaccini non fermano i contagi, mentre la politica del governo contro la pandemia ha generato la paralisi dei servizi, l’isolamento della gente e la quarantena, favorendo la crisi economica.

Alcuni studi inglesi hanno rilevato che la mascherina non riduce la positività al Covid, sia all’aperto sia durante l’attività scolastica, perciò, nelle scuole primarie, non è raccomandata ai bambini; rendono più difficoltosa la respirazione e fanno respirare anche la propria aria viziata ed espirata, hanno anche rilevato che, a causa del deficit di ossigeno, soprattutto quando si fa sport o movimento, potrebbero far mare al cervello e ridurre l’apprendimento, rendendo difficile la comunicazione tra maestri e scolari.

Inoltre, le mascherine ostacolerebbero il contatto visivo con i compagni e quindi il loro sviluppo psicologico e la loro socialità, impedendo di condividere emozioni non espresse verbalmente, inoltre, modificano la comunicazione, depotenziano o alterando l’udito. Fra le altre cose, per allontanare i contagi, le mascherine devono essere indossate solo toccando gli elastici e non la parte interna, diversamente, bisogna ripetere il lavaggio delle mani. Il sistema immunitario dei bambini è in formazione e perciò deve essere allenato per resistere alle infezioni, ma le mascherine fungono da barriera con il coronavirus e con gli altri virus, i batteri e i miceti, rendendo più debole il sistema immunitario, che invece, per reagire, deve esser tenuto in costante esercizio.

Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso presentato dal comitato cura domiciliare anticovid, contro le disposizioni ministeriali del 26/4/21 e contro l’AIFA che hanno vietato le cure domiciliari precoci, consigliando nel protocollo solo paracetamolo e vigile attesa; senza dare indicazioni valide, negando al medico di agire secondo scienza e coscienza e vietando l’utilizzo di un lungo elenco di terapie alternative e di farmaci.

Per i medici, è invece loro compito agire secondo scienza e coscienza, mentre le rigide prescrizioni dell’AIFA contrastano con la professionalità e la deontologia professionale del medico; impedendo l’utilizzo di terapie anticovid ritenute da lui idonee e imponendo scelte terapeutiche che minano l’attività professionale del medico.

Pertanto, i giudici hanno annullato la circolare del ministero della sanità Speranza, secondo il rituale giudiziario, l’avvocatura dello stato ha deciso di appellarsi e il consiglio di stato ha deciso in appello, sospendendo la sentenza del TAR e precisando che la circolare sulle terapie domiciliari conteneva solo delle raccomandazioni e non delle prescrizioni vincolanti.

Sembra pertanto che il Covid sia curabile anche a domicilio, anche se i dottori che l’hanno fatto, come Geraldo Torre, sono stati calunniati, attaccati e hanno rischiato la sospensione per non aver rispettato le disposizioni del protocollo nazionale per la cura del Covid. Poiché ci sono altri processi in corso contro il governo, sulla sua politica anticovid (alcuni medici indisciplinati sono stati anche allontanati), forse faremo in tempo, per le prossime elezioni politiche, ad azzerare una classe politica di governo incapace, avida e arrivista, animata, per difendersi, solo del collateralismo europeista più becero.

L’ex capo di stato maggiore italiano, Vincenzo Camporini, ha detto che è importante risalire all’origine della pandemia da Covid-19, perché sembra anche una prova generale di un’arma biologica; in passato durante una guerra, si usava avvelenare i pozzi, catapultare tra le forze nemiche carogne infettive di animali e uomini e perciò, spesso, ci sono state più morti per malattie che in combattimento.

Perciò gli eserciti moderni si sono concentrati sull’antrace e sulle armi NBC, cioè nucleare, batteriologico e chimico, capaci di contaminare gli ambienti, ridurre la resistenza militare e favorire il tracollo militare ed economico del nemico; infatti, gli agenti patogeni si possono diffondere rapidamente, fiaccando la resistenza verso il nemico.

L’Italia, con il giubilo dei suoi governi, laboratorio sperimentale dei mercati, mettendo a capo della lotta alla pandemia un generale dell’esercito, succeduto ad Arcuri che ha favorito alcune speculazioni sanitarie, in dodici mesi si è mossa rapidamente ma, in una situazione di guerra, sarebbero state naturalmente ridotte notevolmente le sue capacità di resistenza davanti a un nemico che avanza; infatti, la portaerei Roosevelt, a causa del virus che ha colpito l’equipaggio, è rimasta fuori combattimento per tre settimane.

Per resistere, bisogna approvvigionarsi preventivamente di vaccini, mascherine e altri farmaci, ma i vaccini efficaci non s’improvvisano, mentre il nemico che ha diffuso il virus, ha già approntato il vaccino che è pronto per la distribuzione alla sua popolazione. Diversamente dall’Italia, all’inizio altri grandi paesi europei sono rimasti relativamente passivi davanti la pandemia,  che aveva colpito soprattutto l’Italia.

Poi sono stati costretti a muoversi perché la pandemia, notoriamente, non risparmia nessuno. Da parte sua, la Cina, sospettata di aver diffuso il virus, verso la sua popolazione ha preso vaste e drastiche misure contro la pandemia. Quindi una potenza, per contagiare il nemico, restare anonima e allontanare i sospetti su di se, dovrebbe sviluppare il virus e mettere a punto il vaccino in zone remote e disabitate di paesi terzi e neutrali.

Il Covid si diffonde, colpisce anche animali e potrebbe essere esistito anche prima, perché i virus sconosciuti sono tanti; dalle statistiche si evince che nel terzo mondo colpisce poco, forse perché la durata della vita è minore, perché in occidente colpisce soprattutto i vecchi. Le statistiche televisive italiane hanno inserito tra i morti per Covid anche morti per altre cause. 

Le statistiche aggiornate dell’Istat hanno evidenziato che nel 2019 i morti complessivi sono stati 647.000, tra le prime cause di morte ci sono, in ordine, malattie cardiovascolari, tumori, errori medici, polmoniti, ecc.; nel 2020 i morti sono stati 746.000 cioè, per differenza, i morti per Covid sono stati 101.000, rispetto agli oltre 130.000 dichiarati, nel 2021 sono stati 702.000, tra cui, per differenza, 55.000 morti per Covid.

Le misure del governo contro la pandemia sono servite, soprattutto, ad accrescere la crisi economica italiana, a vantaggio dei soliti ignoti. (Per le notizie, fonte: nicolaporro.it - ilsecoloditalia.it; Vincenzo Camporini – Sara Gandini – Maurizio Matteoli - startmag.it).

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L’aumento del prezzo degli idrocarburi, causato soprattutto da squilibri tra offerta e domanda e dagli accaparratori speculatori, presenta prezzi diversi per industria e consumatori privati, anche a causa della diversa tassazione perché lo stato mira a favorire la produzione per l’esportazione. La differenza di prezzo è anche dovuta al prezzo spot o pronti e a quello a termine, a contratti vecchi e nuovi  e al prezzo di favore riservato a paesi amici.

Tre i fornitori ci sono Usa, Russia e paesi islamici, per dabbenaggine, purtroppo l’Italia ha rinunciato a sfruttare giacimenti di gas e petrolio e la geotermia di cui è ricca; invece, in materia, la Cina si è mossa in anticipo stipulando contratti a termine per gas, per il petrolio e per i cereali. L’UE è rimastra passiva, su impulso americano, ha boicottato le forniture russe e non ha nemmeno predisposto una strategia comune contro il Covid e contro l’immigrazione.

Per quanto riguarda l’Italia, non si capisce lo stanziamento miliardario del governo per calmierare le bollette energetica, sembra un’altra regalia agli amici, infatti, si è sempre detto che il prezzo di mercato della materia prima, cioè di gas e petrolio è di molto inferiore alle relative imposte; con l’aumento del costo dell’energia, sarebbe bastato detassare salvaguardando, per non danneggiare il bilancio dello stato, il gettito precedente, così le bollette sarebbero aumentate solo per il prezzo cresciuto della materia prima.

Invece Salvini fa propaganda parlando solo di bollette, mentre stampa e governo giocano con i numeri dello stanziamento pubblico che dovrebbe calmierare il prezzo; perciò, con le imposte e senza le imposte, ancora non si sa di quanto dovrebbe aumentare l’energia. Una politica ignorante, confusionaria e propagandista, spalleggiata dall’informazione televisiva, non fa chiarezza sulla questione. Io però ritengo che i massimi dirigenti ministeriali dell’economia sappiano bene come stanno le cose ma, a causa del segreto d’ufficio, non possono parlare.

EUROPA

Lo scontro tra Russia e Ucraina per territori contesi, genera ansia e propaganda, ma con solo 100.000 militari russi, anche se dotati di potenti carri armati, alla frontiera Ucraina, si può esercitare una pressione ma non si può fare una guerra; l’Ucraina vorrebbe entrare nella Nato, per coinvolgerla contro la Russia, la quale non vuole perché, dopo aver concesso l’indipendenza a tanti stati e all’Ucraina, non desidera un conflitto generale.

Dobbiamo esserle grati, però potrebbe nascere un conflitto locale come tutti quelli che gli Usa hanno fatto in America e Africa. La televisione italiana rimarca le minacce russe all’Ucraina, mentre la Russia accusa l’Ucraina di provocazioni e di non rispettare i patti che, generalmente, gli stati, che hanno tre facce, non rispettano. 

L’autodeterminazione del Donbass è giusta, ma gli stati non la riconoscono alle minoranze dei paesi amici e oggi l’Ucraina è amica di Usa, Germania e UE, che sono lusingati dall’Ucraina perché questa vuole entrare nell’UE e nella Nato. Perciò la Nato, su spinta americana, tedesca e polacca, tende a difendere più le mire dell’Ucraina che quelle della Russia; però la Gran Bretagna, visto il clima di tensione, ha pensato bene di fare  affari, perciò ha venduto missili anticarro all’Ucraina. Oggi si afferma che la Francia è il terzo esportatore di armi del mondo, dopo Usa e Cina. 

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 17 gennaio 2022)

EUROPA

L’UE ha 500 milioni di abitanti, nell’Unione aumentano i prezzi delle utenze, la rivoluzione verde si allontana e i 27 paesi aderenti litigano su nucleare, gas, debiti pubblici e scorte di cereali, ma non, guarda caso, sui modi per affrontare la pandemia; comunque, i tempi per le decisioni sono lenti. Il capo del governo tedesco Scholz non vuole includere il nucleare tra le energie rinnovabili, però la commissione europea ha inserito il gas, al quale la Germania, con il Nord Stream 2, è interessata, un colpo basso alla Francia che produce il 70% dell’energia elettrica con il nucleare.

L’Olanda ha deciso di costruire due nuove centrali nucleari e ha messo da parte l’austerità di bilancio, aumentando spesa pubblica e debito pubblico, ma tassando poco le imprese estere che hanno sede nel paese che è un  paradiso fiscale tollerato dall’UE. Italia e Francia chiedono la riforma del patto di stabilità e del trattato di Maastricht che prevede il 3% del deficit e il 60% del debito, trasferendo i titoli degli stati in mano alla BCE al MES.

Un altro problema oggetto di polemica è la disponibilità di cereali, la Cina si è accaparrato circa il 60% delle disponibilità mondiali di mais, riso e grano, provocando un aumento dei prezzi del 30%, ma da Bruxelles non c’è nessun interesse verso la questione, né si pensa di seguire le mosse della Cina. (Per le notizie, fonte: Tino Oldani – startmag.it).

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Draghi e Macron, assieme a quattro economisti italiani e francesi, hanno proposto la riforma delle regole fiscali europee, per favorire la programmazione pluriennale della spesa pubblica per il futuro e gli investimenti pubblici; perciò chiedono di decurtare gli investimenti pubblici dal calcolo del deficit e, per le spese per il futuro, non includono i sussidi ai lavoratori che perderanno il lavoro a causa della transizione ecologica.

Tuttavia la proposta non archivia, ma mitiga la politica di austerità, infatti, l’Italia, per il 2024, deve portare il deficit di bilancio al 3,3%, consideriamo che in Italia, la mancata crescita è stata dovuta proprio all’austerità di bilancio; perciò Roosevelt e Biden, sulle orme di Keynes, hanno ritenuto che solo con politiche fiscali espansive e non austere si potevano creare posti di lavoro e investimenti, gli Usa sanno bene che ora la crisi minaccia anche la “democrazia”.

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Freedom House è un’organizzazione internazionale che pubblica rapporti annuali sulla libertà nel mondo e sulla libertà della rete digitale, afferma che nell’anno 2021, 33 paesi hanno registrato un calo della libertà, tra essi sono anche dei campioni di “democrazia” e nemmeno gli Usa sono messi bene; la libertà d’internet è diminuita con la sorveglianza, la rete è controllata dal governo e subisce anche manipolazioni e disinformazione.

Per manipolare l’opinione pubblica, nel mondo 70 paesi usano social, algoritmi e big data, soprattutto Cina, Corea del Nord, Russia e Iran ma,  anche se in misura minore, Usa e Europa, mettendo in scacco i diritti umani. Negli ultimi anni la libertà della rete è diminuita costantemente nel mondo, in Russia, Cina e in Iran lo stato controlla e censura i media, anche nel digitale.

In Cina, i social media occidentali sono bloccati e i media politici sono limitati, una persona vi può essere incarcerata per aver condiviso o criticato un post non gradito. Lo stato non vuole che i cittadini, nella difesa dei diritti, abbiano piena consapevolezza da un’informazione senza reti di protezione o tutele. (Per le notizie, fonte: Avvenire.it).

CINA

Cina e Italia hanno deciso di collaborare, per lottare contro l’emigrazione e il terrorismo, stabilizzando anche la Libia, perciò la Cina ha nominato inviati speciali in Libia e Medio Oriente, afferma che senza Medio Oriente e Africa settentrionale stabile non ci sarà la pace nel mondo. E’ impegnata a risolvere la questione nucleare iraniana e vuole la pace in Siria e in Palestina, dove propone due stati indipendenti con i confini del 1967 e Gerusalemme est capitale della Palestina; ma Israele non è d’accordo, anche se è favorevole alla pace e ai due stati.

La Cina propone una conferenza di pace ONU per la pace in Palestina, anche se, purtroppo, fino a ora, l’assemblea dell’ONU ha sempre sostenuto la politica dei partiti palestinesi che vogliono la distruzione di Israele, mentre l’assemblea dell’ONU ha condannato solo il muro di Israele. La Cina è contro l’interferenza estera negli affari di altri paesi, cosa che hanno fatto normalmente gli Usa e l’UE, anche a danno dell’Italia.

La Cina ha fornito al Medio Oriente 430 milioni di dosi di vaccino, aiutandone anche la produzione negli Emirati, in Turchia, Egitto e Algeria, il volume dei suoi scambi con il Medio Oriente ha raggiunto i 320 miliardi di dollari, dal quale importa la metà del suo fabbisogno di petrolio e i ha costruito infrastrutture in M.O. e in Africa.

La Cina è consapevole che, dal 2011, la guerra civile libica ha alimentato l’emigrazione, con riflessi negativi per la sicurezza italiane ed europea, assieme all’Italia vuole elezioni eque in Libia e una soluzione politica per la pace; già con il varo della via della seta verso l’Italia, si era parlato di una collaborazione italo - cinese per infrastrutture da realizzare in Africa.

ISLAM

Ci sono venti paesi nel mondo, soprattutto islamici, in cui il suicidio è reato, e l’OMS ne vorrebbe l’abolizione, a causa di questo reato, i parenti non denunciano i suicidi e perciò non si possono applicare terapie a chi è ricorso a essi; i suicidi sono molti anche in Europa, dove però il suicidio non è reato.

A causa dell’influenza della Chiesa, al riguardo, la legge penale italiana, è ambigua e perciò lascia maggiore discrezionalità al giudice. Però, a scopo di deterrenza, come si fa con gli spot televisivi e con il telefono azzurro per i bmbini, in Italia, per prevenire un suicidio, si possono chiamare i numeri telefonici 112 – 0223272327 – 0677208977.

Nel 2019 in Pakistan ci sono stati 19.000 suicidi, ma i tentativi di suicidi sono stati circa 150.000, la polizia, per non denunciare, estorce denaro ai sopravvissuti e ai parenti, perciò è anche contraria alla relativa decriminalizzazione, ma altri paesi stanno procedendo verso questa strada.

ITALIA

Con la crisi pandemica, i debiti pubblici europei sono aumentati del 20% rispetto al PIL, l’Italia è arrivata al 160% e, secondo il Fiscal Compact, dovrebbe ridurlo al 60% in 20 anni, ma senza un’inflazione alla turca sarà impossibile. La BCE possiede titoli pubblici per 4.116 miliardi, dei quali 651 sono italiani, su 2.710 complessivi, mentre il Pil dell’Italia è pari di 1.779 miliardi. La BCE dovrebbe cedere i titoli pandemici al MES, per l’Italia si tratta di 340 miliardi.

Le misure non tengono conto dell’andamento dell’inflazione e dello spread sui titoli italiani, per l’operazione di trasferimento dei titoli di stato, la BCE dovrebbe prestare denaro al MES. Ora la Banca d’Italia opera per conto della BCE ed è creditrice del Tesoro al quale retrocede gli interessi incassati sui titoli, cioè, con il MES, lo stato italiano, dopo aver risparmiato interessi sui titoli, ci rimetterebbe altri interessi. Come i governi italiani, anche l’UE è capace di creare pasticci.

Secondo Bloomberg, probabilmente il debito pubblico italiano deciderà anche il destino dell’euro, entro il 2022; la fine degli acquisti, da parte della BCE, dei titoli pubblici italiani, fatta con i programmi PEPP e PSPP, sarà accompagnata dal rialzo dell’inflazione, da costo della transizione ecologica e dall’aumento del costo dell’energia. Perciò i programmi d’acquisto dei titoli diminuiranno e i tassi aumenteranno, anche il programma TLTRO di finanziamento agevolato alle banche finirà, invece lo spread aumenterà e i  nostri titoli non saranno più acquistati dalla BCE.

La ristrutturazione del debito italiano sarà fatta a danno delle banche creditrici e la possibile uscita dall’euro dell’Italia probabilmente procurerà perdite alle banche centrali; ci sarà il trasferimento di parte del debito italiano al MES, con mutualizzazione del debito. In pratica, sarà a rischio la sopravvivenza dell’euro o ci sarà la minaccia dell’Italia di uscire dalla moneta unica.

La BCE dovrà preoccuparsi della stabilità del mercato dei titoli italiani; con un’inflazione al 5%, i tedeschi non possono più tollerare tassi nominali allo zero e tassi reali negativi. Questa analisi catastrofica di Bloomberg potrebbe anche essere sbagliata e potrebbe anche essere stata fatta in funzione speculativa. (Per le notizie, fonte: Guido Salerno Aletta –  Giuseppe Liturri –startmag.it). 

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Con la scusa della democrazia e del pluralismo, diversi paesi europei sostengono finanziariamente l’editoria cartacea, in Italia lo fanno i governi “democratici”, anche per premiare amici; i sostegni sono diretti o indiretti, riguardano finanziamenti a fondo perduto, iva agevolata, prepensionamenti, aiuti alle agenzie di stampa, crediti d’imposta per la carta, altre agevolazioni fiscali e aiuti per la posta.

Tra il 2020 e il 2021 i contributi sono più che raddoppiati e le somme sono soprattutto concentrate nelle mani di pochi fortunati, le testate, tenuto conto delle rese, hanno anche contributi sulle copie vendute, ma si sono verificate delle frodi, l’editoria di carta è in crisi. Gli italiani sono in maggioranza contrari agli aiuti all’editoria, che si dovrebbe reggere da sola, anche grazie alla pubblicità, il che garantirebbe la sua indipendenza dal governo.

L’informatizzazione e la transizione digitale non hanno migliorato la situazione e oggi il prodotto cartaceo ha poco seguito; alla fine e al margine della filiera editoriale, le edicole, considerate un servizio essenziale, ricevono pochi aiuti. Però la Francia ha modificato le condizioni per l’accesso a questi aiuti, chiede in cambio innovazione, formazione, cultura e scienza, cioè vuole che gli aiuti si basino su criteri qualitativi.

Invece in Italia manca una visione strategica e, con gli aiuti di stato, si alimentano le distorsioni a favore degli amici, favorendo lo sperpero di denaro pubblico. Il discorso vale per le mancate riforme che i nostri governi “europeisti” non hanno voluto attuare. (Per le notizie, fonte: Pier Luca Santoro – startmag.it).

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Un contingente italiano di circa 200 uomini delle Forze speciali è schierato nel Sahel africano, fa parte della Task Force multinazionale Takuba, sotto il comando francese e sotto l’egida di ONU e UE; opera presso i confini di Mali, Niger e Burkina Fasu, per azioni antiterrorismo e per stabilizzazione dell’area; la notizia viene da fonti internazionali e non dall’informazione italiana che obbedisce al governo italiano.

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Draghi ha affermato che i no-vax sono responsabili delle disfunzioni del governo, in realtà, tutti gli italiani, da sempre, sono vittime dei loro governi, abituati a difendere privilegi mostruosi e a rinviare vere riforme della giustizia, delle imposte e della pubblica amministrazione; essi sono sostenuti dall’UE, che sostiene i governi europeisti italiani, qualunque cosa facciano, anche a detrimento degli italiani.

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 10 gennaio 2022)

EUROPA

Entro gennaio, la commissione europea proporrà di ammettere, tra le fonti energetiche, anche il nucleare di nuova generazione, gas e idrogeno, abilitati allo standard verde, gli impianti nucleari esistenti potranno rimanere in funzione fino al 2040. Il gas rimane come fonte di transizione e il nucleare produce scorie radioattive da smaltire, comunque, le centrali nucleari potranno avere finanziamenti vantaggiosi.

La Germania, dopo l’Italia, aveva deciso la chiusura delle centrali nucleari, e la Francia, che ha centrali nucleari ai confini italiani, ha partorito la proposta ora sostenuta anche da altri paesi dotati di centrali nucleari. La decisione sarà presa a maggioranza qualificata, tenuto conto della popolazione dei paesi dell’UE.

Come il solito, il governo italiano seguirà le mosse dei paesi di riferimento, ad ogni modo, la Lega ha deciso di indire un referendum per accogliere la proposta, che abroghi il referendum precedente che impose la chiusura delle centrali nucleari, il M5S è contrario.

ITALIA

L’euro, diversamente dalla lira, è una moneta forte e stabile, i cinesi la sostenevano e gli americani, che ne temevano la concorrenza, no, purtroppo oggi i dollari in circolazione fuori degli Usa sono pari a 13.000 miliardi, mentre gli euro sono pari a 3.400 miliardi; con la moneta unica, hanno guadagnato, in potere d’acquisto, Germania e Olanda e hanno perso Italia, Francia e Spagna che, per guadagnare competitività, erano abituati a svalutare le loro monete.

Con una moneta forte, i paesi perdenti hanno perso nella competitività internazionale, nella crescita economica e nelle entrate fiscali, ma hanno sconfitto l’inflazione. In Italia, il governo Prodi, per bloccare la crescita speculativa dei prezzi, dovuta al cambio lira/euro, aveva chiesto l’esposizione dei due prezzi e commissioni provinciali di controllo che non si fecero, il governo Berlusconi, per venti anni, gestì il passaggio dalla lira all’euro.   

Per venti anni fu la stagnazione economica, grazie all’euro, ci furono più basso costo del denaro, e più bassa crescita dei salari, che servirono a calmierare i prezzi, ma anche la domanda, la produzione e il PIL. Nel Gennaio del 2002 entrò in vigore l’euro, secondo l’Istat, il reddito italiano pro-capite, cioè reale e deflazionato, nel 2001 era più alto di quello del 2020, 29.707 euro contro 26.467, con eccezione per il Trentino Alto Adige e l’Umbria.

Perciò si era proposto un referendum per uscire dall’euro ma, grazie all’intervento degli europeisti, oggi non se ne parla più. Oggi sappiamo che, in questi anni, anche i paesi europei al di fuori dell’Unione e quelli dell’Europa orientale si sono sviluppati più velocemente dell’Italia. Per esportare di più e contenere il costo del lavoro, quando c’era la lira, l’Italia svalutava speso, per cui entrò nell’euro con una moneta sottovalutata, eppure accettò il cambio ufficiale del momento.

Questo fatto, unito alla debole crescita, per debole domanda, alle imposte e alle vessazioni europee, portò alla caduta del reddito procapite reale di ogni italiano. Inutile dire che i governi italiani, dal 1945 a oggi, non hanno mai saputo rappresentare gli interessi italiani, in tutte le sedi, i nemici dei governi italiani erano gli italiani stessi, da sottomettere alla serietà germanica. La realtà si può toccare per mano, ma spesso non è una cosa seria. (Per le notizie, fonte Giuliano Zulin - liberoquotidiano.it- scenarieconomici.it).

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Draghi e Macron hanno proposto una riforma dei bilanci dei paesi UE, oggi regolati dal patto di stabilità del 1997, dal Fiscal Compact del 2012 e dai regolamenti del 2013; il MES o Fondo Salvastati dovrà rilevare dalla BCE il debito fatto dagli stati per la pandemia, dovrebbero scomparire il tetto del 3% sul deficit di bilancio e la riduzione annuale del 5% del debito dello stato, eccedente il 60% del debito complessivo.

Al 30/11  la BCE, tra programma PEPP pandemico e programma PSPP, titoli pubblici e privati acquistati con il QE, deteneva titoli italiani per 679 miliardi di euro; il MES dovrebbe acquistare titoli italiani, per 70 miliardi di euro, in cinque anni, tenendoli in portafoglio in perpetuo, tale importo sarebbe escluso dal rapporto debito/Pil.

Questa misura consentirebbe di abbattere il costo in interessi degli stati che però dovrebbero versare al MES un contributo annuale; con quest’operazione, Bankitalia perderebbe interessi che oggi tornano nelle casse del Tesoro; comunque, occorrerà firmare un protocollo d’intesa economica con la BCE, come si fece con la Grecia.

Il MES comprerà il debito degli stati e la BCE comprerà il debito del MES, per l’attuazione del programma, il MES dovrà richiamare capitale sottoscritto e non versato dagli stati, cioè 624 miliardi di euro, di cui 114 a carico dell’Italia; il debito residuo, pari al 130% del Pil, sarà diviso in due, con la riduzione in dieci anni, grazie alla riduzione della spesa, con esclusione del tetto alla crescita degli investimenti, in ecologia e sanità, previsto dalla Next Generation EU.

Questo tetto del 60%, previsto dai trattati, da raggiungere sul debito, sembra quasi un mito, adesso quasi tutti i paesi, eccettuata la Germania, hanno raggiunto e superato il 100%, ma si raggiungerebbe facilmente con un’inflazione galoppante, com’è accaduto all’Italia e alla Germania in tempo di guerra. 

Quante alchimie incredibili! C’è da sperare che i rappresentanti italiani, che diffidano degli italiani e accettano sempre le proposte che arrivano dall’estero, le capiscano veramente. Inutile dire che, con tanta enfasi, il governo italiano ha salutato questa svolta europea, presentata come un’occasione d’oro per l’Italia, vedremo. Speriamo solo di evitare un altro commissariamento del governo europeista italiano, sempre benedetto dal presidente della repubblica di turno.

Con il trasferimento del nostro debito pubblico al MES, l’Italia sarà più soggetta alla speculazione internazionale e, a causa di regole europee rigide e invasive, non potrà più scegliersi autonomamente un governo; per il momento si parla di 350 miliardi di BTP da trasferire dalla BCE al MES, oggi un terzo del debito pubblico italiano è detenuto dalla BCE.

Se il governo non dovesse piacere ai mercati, la BCE non acquisterà più il nostro debito, costringendoci a cambiare premier. Da ricordare che Berlusconi fu sostituito da Monti sotto la crescita dello spread, ma oggi i nostri conti pubblici, grazie a una crisi pandemica alimentata ad arte, sono più negativi di quelli del 2011; fino a oggi, senza il protettorato UE, gli italiani hanno sempre acquistato titoli di stato. (Per le notizie, fonte: Giuseppe Liturri – startmag.it).

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Il partito libertario italiano ha citato presso il tribunale di Roma, Draghi e Speranza, per illiceità costituzionale e violazione del diritto europeo, in merito ai suoi decreti sullo stato di emergenza, sul green pass e sull’obbligo vaccinale. Questo denuncia la persecuzione dei non vaccinati da parte di governo e informazione, ricordando che la corte penale internazionale include le persecuzioni tra i crimini contro l’umanità; afferma che il governo abusivo ha proclamato stati d’emergenza al di fuori di ogni previsione costituzionale o normativa, sottraendo diritti fondamentali ai cittadini, per restituirli loro, con un ricatto, quando si vaccinano.

USA

Gli Usa sono tesi a contenere Cina e Russia, ma per farlo avrebbero bisogno di una solida coalizione di alleati che abbiano anche una visione comune, ma non è sempre così, anzi ci sono diatribe tra alleati. La Francia ha reagito negativamente alla chiusura del suo contratto con l’Australia, per la fornitura di sommergibili nucleari, a favore degli Usa.

Dopo il ritiro degli Usa dall’Afghanistan, gli alleati hanno preso l’abitudine di mettere in discussione la politica estera americana, la Russia si è avvicinata all’India e Georgia e l’Ucraina minacciano d’inondare l’EU d’immigrati, l’Ucraina minaccia anche di trascinare l’UE in un conflitto. Gli Usa mancano di una strategia chiara in Siria, Libano e Irak e ci sono contrasti con gli alleati sulla politica da adottare verso la Libia e il Sudan.

Gli Emirati arabi hanno sospeso l’acquisto di aerei F35 dagli Usa e stavano per autorizzare una base militare cinese, l’Arabia sta fabbricando missili balistici con l’aiuto della Cina; gli Usa non riescono a contenere le ambizioni nucleari dell’Iran e perciò Israele potrebbe intervenire militarmente, da solo, contro questo paese, la Turchia, paese Nato, ha adottato missili russi S400.

Oltre questi fatti riguardanti gli alleati, non è la prima volta che le potenze giocano le carte senza tenere conto delle carte tenute in mano dagli avversari. Nella seconda guerra mondale, con i bombardamenti, i tedeschi distruggevano le città del nemico, gli alleati si vendicarono, con la stessa moneta, contro i tedeschi. Con la guerra fredda tra Nato e Patto di Varsavia, gli Usa programmarono l’obiettivo dei loro missili nucleari, dirigendoli verso le grandi città russe, mentre i russi li orientarono sulle basi militari americane e sui loro missili nucleari.

Probabilmente, i russi pensavano a una guerra preventiva e gli americani a una guerra di rappresaglia, senza pietà per la popolazione civile; quando la tensione è alta, chi attacca per primo può averne un vantaggio, naturalmente a patto che i suoi sistemi di spionaggio, vecchi e moderni, siano informati in anticipo sulle azioni del nemico. Però altri, propagandisticamente, potrebbero affermare che la strategia militare russa erra offensiva e quella americana difensiva.

Recentemente gli Usa hanno tenuto un vertice, tra alleati, sulla democrazia, ma gli alleati del Medio Oriente non sono stati invitati, però gli Usa hanno siglato un patto con i membri del consiglio di sicurezza dell’ONU per mettere al bando le armi nucleari, ora definite solo armi difensive e di deterrenza; sempre che gli accordi tra potenze siano rispettati, ma è accaduto raramente, però, generalmente, i governi italiani e l’informazione italiana affermano che solo gli italiani, intesi come persone, si comportano così. (Amer Al Sabaileh – il fattoquotidiano).

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it; viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 3/1/2022)

EUROPA

La massoneria internazionale è rappresentata da AD di banca, da grandi imprenditori, direttori di grandi giornali e della televisione, capi dei servizi segreti, ministri e importanti politici di maggioranza e opposizione; i loro uomini di secondo rango, sono garanti locali inseriti nelle istituzioni. Insieme rappresentano la collusione globalista di poteri che minano le basi della dialettica democratica e della sovranità popolare. Con la loro coesione e il loro coordinamento, progettano speculazioni finanziarie, crisi di governo e crisi economiche, guadagnano molto anche con la guerra, con i complotti, con il terrorismo e con le rivoluzioni da essa controllate.

C’è chi, come la televisione italiana, attacca i complottisti e afferma falsamente che i complotti non esistono; tuttavia, ci sono stati colpi di stato, cambi dinastici, congiure di palazzo e omicidi di re, papi, capi di governo e presidenti della repubblica, che sono la stessa cosa. Occorre tenere presente che gli uomini diventano irrazionali soprattutto quando seguono un’ideologia; non si può educare alla razionalità e alla logica le persone abituate a seguire i dogmi, la propaganda e gli atti di fede inoculati anche dalla cosiddetta “scienza”.

Le opinioni libere si trovano sulla rete e non sulla stampa o in televisione, però le opinioni libere possono essere anche sbagliate, mentre le notizie e le opinioni del megafono televisivo sono certificate dal governo; la televisione fa propaganda con mezze notizie e fa pubblicità alla propaganda dei partiti, che le riempiono i telegiornali. Perciò l’informazione collaterale a governo, chiesa e partiti, perde lettori e utenti.

ITALIA

Il governo militare del Sudan, con un ricatto, ha minacciato l’UE affermando che, se non riconoscerà il suo governo, aumenterà il flusso dei migranti, originari di diversi paesi; qualche messaggio del genere è partito anche nello scontro per i migranti tra Polonia e Bielorussia, mentre i paesi dell’Europa orientale hanno chiesto all’UE di finanziare la costruzione di muri di contenimento dell’immigrazione.

Per bloccare l’ondata emigratoria dalla Turchia, Erdogan ha ricevuto miliardi di euro dall’UE, poi ha utilizzato quei soldi per armarsi e per costruire moschee in Germania, non perché sia un vero islamista, ma perché, sulle orme di Maometto, ha capito che la religione può favorire l’espansionismo del suo paese e aiuta il sacrificio dei combattenti, cioè fornisce militari più motivati e più determinati.

Nel Sudan vige la legge marziale e vi stazionano due milioni di rifugiati di dieci paesi, soprattutto limitrofi, le forze armate sudanesi minacciano di  aprire le frontiere e di far passare i migranti in Eritrea e Corno d’Africa, perché arrivino fino in Libia, dove la situazione è confusa e si è in attesa delle elezioni. L’ONU ha attivato un piano umanitario di due miliardi di dollari, destinati a questi rifugiati, alcuni fuggono dal conflitto in Tigray, altri sono in carca di lavoro o di cambiare vita.

Il Sudan sta diventando la stazione di transito di esseri umani diretti in Europa, l’Italia rischia molto; d’altra parte, l’UE vuole la riforma del trattato di Schengen che sosteneva la libera circolazione interna, perciò ora propone il respingimento nei paesi, come l’Italia, di primo approdo degli emigranti, escludendo dal trattato gli stati che respingono gli immigrati. C’è sempre qualcuno che vuole fare affondare l’Italia, è la conseguenza della follia dei governi italiani, dei solidaristi italiani dell’immigrazione e degli stranieri e delle banche estere che hanno sempre speculato sull’Italia. (Per le notizie, fonte: Alessandro Sansoni – lavocedelpatriota.it).

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Comprimendo la domanda interna e favorendo le esportazioni, in Italia il Pil cresce più che negli altri paesi dell’UE e la sua bilancia valutaria è in forte attivo, è diventata un forte creditore europeo, dopo Germania e Olanda ma, con la scusa del suo debito pubblico e a causa dei suoi governi collaborazionisti con lo straniero, è sempre sotto mira da parte della speculazione, perciò cresce il suo spread arrivato a 141, mentre in Spagna è poco più della metà.

Comunque, il malessere italiano non dipende dal virus e dalle sue conseguenze economiche, perché all’estero le cose non vanno meglio, piuttosto pesa la situazione politica; con il fallimento di Lehman Brothers, abbiamo già attraversato la crisi del 2007, e quella del 2011. Allora l’Italia, rispetto ad altri paesi europei, aveva un debito pubblico elevato ma aveva meno debito privato e maggiore ricchezza, aveva crediti esteri e poco debito estero.

La Grecia aveva un debito pubblico pari al 175,2% del Pil e l’Italia del 119,7 del Pil, l’Italia aveva un debito privato pari al 122,2% del Pil e la Spagna pari al 198,2%. Non è vero che solo i privati rispondono dei loro debiti perché, dopo il fallimento della Lehman Brothers, furono travolti degli stati europei che furono salvati dal Fondo Salvastati dell’UE, finanziato anche dell’Italia.

La speculazione, anche immobiliare, investì Grecia, Irlanda, Spagna e Portogallo, comunque, gli spread italiani erano più bassi di quelli spagnoli. Il deficit delle partite correnti di questi paesi aveva richiesto ingenti finanziamenti esteri, nel 2011 erano in media pari a circa il 100% del Pil, mentre il debito estero italiano era pari al 18,2% del Pil.

Un complotto internazionale e tedesco profittava dell’europeismo e delle deficienze del collaborazionismo dei governi italiani, favorendo, in barba della sovranità italiana, anche il ricambio dei governi. In questa situazione, per inchiodare l’Italia, i creditori, indottrinati dalla propaganda dell’informazione, ne temevano l’insolvenza, perciò ci furono molte vendite di titoli di stato italiani, con la conseguente loro svalutazione; comunque l’Italia ha sempre pagato i suoi debiti esteri e quelli verso gli italiani acquirenti di titoli pubblici e, ancora oggi, ha una posizione netta creditoria verso l’estero di 90 miliardi di euro. (Per le notizie, fonte: Gianfranco Polillo – startmag.it).

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Gli italiani sono stati praticamente obbligati al vaccino anticovid e ad ascoltare, a reti TV unificate, il discorso di fine anno di Mattarella, che la televisione non può nominare o criticare invano, come il papa; questi obblighi  non sono sinonimi di democrazia e di libera scelta, ma di invasione intimidatrice dello stato nella sfera privata.

I messaggi del presidente assomigliano molto a quelli del papa, visti gli ampi poteri di cui dispone, qualche volta avrebbe potuto invece mandare dei messaggi alle camere e al governo, da lui installato, per delle vere riforme che puntino a eliminare le vecchie storture normative e organizzative delle paese, che però sono rendite per qualcuno che conta e perciò non si possono eliminare.

Mattarella ha esaltato la “scienza” e ha ringraziato gli italiani per avere eseguito le misure imposte dal governo contro la pandemia, anche se aiutate  da un’informazione contraddittoria e terroristica; eppure, anche se i contagi, come era prevedibile, salgono, i morti per pandemia sono calati. Come si sa, muoiono morte più persone di malattie cardiovascolari e di tumori e le persone con un sistema immunitario indebolito sono state sempre le prime vittime delle epidemie. Il presidente ha affermato che il rifiuto del vaccino è uno schiaffo a chi è morto di Covid, lo dicevano anche, in tempo di guerra, ai renitenti all’arruolamento.

Mattarella non ha denunciato le storture della giustizia e il tradimento della costituzione, con un parlamento piegato da un governo, da lui imposto su mandato europeo, senza legittimazione politica. Però per i garanti europeisti come Letta, Mattarella, Salvini, Renzi e Berlusconi le cose vanno bene così; senza il cartello nebuloso della destra, alle elezioni, Meloni prenderebbe molti più voti, anche senza rinunciare all’Unione Europea, che è naturalmente da riformare come l’Italia.

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Nonostante le ripetitive sparate di Salvini, secondo l’Arera, l’autorità italiana per l’energia, stando alle promesse del governo, nel primo trimestre del 2022 la luce aumenterà del 55% e il gas del 42%, anche se il governo ha in parte ridotto gli oneri di sistema addebitati in bolletta; ma siamo sicuri che nel secondo trimestre i prezzi torneranno alla normalità? Oltre le famiglie, ne saranno colpite siderurgia e chimica, che consumano molta energia; l’aumento dipende dall’incremento dei prezzi delle fonti energetiche tradizionali e dai permessi per l’emissione del carbonio, cioè delle quote d’inquinamento che le aziende si scambiano.

Il prezzo di gas e petrolio, tra loro legati, ufficialmente dipende dalla domanda e dall’offerta, ma può essere un prezzo spot o per cassa contante, o invece un prezzo a termine o future o bloccato; il che, senza rinegoziazione, implica un maggiore guadagno per gli speculatori venditori, se il primo aprile 2022 il prezzo dovesse ribassare o tornare alla normalità. Guarda caso, la Russia chiede un prezzo bloccato. 

Nonostante le promesse delle energie rinnovabili, la domanda di energia è più forte dell’offerta, la Russia è il primo fornitore europeo ma, con gli attacchi  che riceve dagli Usa, ha deciso di non aumentare l’offerta, ma l’ha invece aumentata alla Cina; inoltre, sollecita l’entrata in funzione del gasdotto Nord Stream 2, diretto in Germania, che taglia fuori l’Ucraina come paese di transito. Bruxelles puntava alla transizione ecologica a favore delle energie  rinnovabili, ma ha studiato male i tempi di sostituzione, intanto gli Usa hanno aumentato le forniture all’UE di GNL, il gas metano liquefatto, alla quale possono venderlo a prezzi superiori a quelli trattati nel Pacifico.

Secondo l’economista Davide Tabarelli, l’Unione Europea, aiutata dal megafono televisivo, ha diffuso l’idea di una transizione ecologica facile, ma quest’inverno le rinnovabili non riusciranno a calmierare i prezzi e una responsabilità va addebitata anche alla speculazione. Mentre il governo italiano ha annunciato, con entusiasmo, il passaggio alle fonti rinnovabili, quest’anno la Germania ha aumentato il consumo di carbone del 30%, il cui prezzo deve essere conveniente con le relative centrali esistenti.

Tabarelli afferma che la Germania deve dare il via libera al Nord Stream 2 e favorire l’allentamento dei vincoli alle emissioni di CO2, soprattutto a favore di nucleare e gas. Secondo una tesi, il prezzo alto dell’energia avrebbe dovuto accelerare l’abbandono dei combustibili fossili, a patto che le energie alternative offerte fossero adeguate e meno costose.

Il Nord Stream 2 potrebbe abbassare i prezzi, ma gli americani affermano che è un’arma in mani russe, per controllare l’UE ed emarginare l’Ucraina, che è bellicosa e, contro la Russia, vorrebbe coinvolgere la Nato, inoltre, la Germania vuole che l’autorizzazione al consorzio che gestisce il gasdotto sia registrata in Germania.  Non conosciamo le ragioni della riserva, ma la Germania, diversamente dai governi italiani,  sa fare i suoi interessi. (Per le notizie, fonte: Marco Dell’Aguzzo – startmag.it). 

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS – lunedì 27 dicembre 2021

ITALIA

Con la solita cattiva amministrazione pubblica, in Italia è accaduto spesso che il bilancio dello stato e degli enti locali, anche in presenza di richiesta d’investimenti pubblici urgenti,  accumulassero residui attivi e passivi, per i crediti non riscossi e per i debiti non pagati; però qualche grande città si è mostrata costantemente morosa nelle riscossioni e nei pagamenti.

Perciò, per il ripiano dei loro debiti e per evitare il loro fallimento, il governo ha previsto aiuti per alcuni grandi comuni, come Napoli, Torino, Palermo, Reggio Calabria e Roma; per il momento si tratta di 2,67 miliardi di euro, da distribuire in più anni, dei quali 1,5 miliardi saranno assegnati a Napoli, si tratta in media di circa 700 euro per abitante, che però a Napoli corrispondono a 2.599 euro.

A Napoli i vecchi debiti arrivano a 800 milioni e riguardano anche il terremoto dell’Irpinia e l’emergenza rifiuti, per ovviare al problema, il piano del governo prevede la vendita del patrimonio immobiliare del comune, il taglio delle spese e l’aumento delle entrate. Nel 2020 il comune di Napoli ha riscosso solo il 16% dei 123 milioni di euro di sanzioni per violazione del codice dalla strada, ha crediti non riscossi per 802 milioni di multe, di 905 milioni per la tassa sui rifiuti e per 236 milioni relativamente all’imposta sugli immobili.

A vantaggio soprattutto di Napoli, il M5S ha anche chiesto al governo di cancellare parte di questi vecchi crediti comunque, il governo ha deciso che i comuni potranno aumentare l’addizionale Irpef, l’addizionale all’imbarco sulle navi e la tassa comunale sul biglietto d’aereo; dovranno tagliare le spese, riorganizzare gli uffici e, per uno sconto sui debiti del comune, trovare un accordo con i loro creditori.  Speriamo che le cose cambino, ma non bisogna farsi delle illusioni. (Per le notizie, fonte: ilpost.it).

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In Italia, per la cura del Covid, aumenta l’uso degli anticorpi monoclonali, usati poco fino a ora, sono prodotti dalle case farmaceutiche Eli-Lilly, Roche e Glaxo; però non allontanano il rischio di Covid grave, sono prescritti in strutture sanitarie e al primo posto c'è il Veneto, ma presto saranno somministrabili, per via intramuscolare, a casa. Somministrati nei primi tre giorni d’infezione, riducono il rischio di ricovero ospedaliero.

Purtroppo in Italia l’aggiornamento medico è lasciato nelle mani delle case farmaceutiche che, con la televisione, alimentano la paura del Covid e fanno pubblicità ai vaccini e ai farmaci. Nella sua lotta contro il Covid, il decisionismo del governo italiano, insensibile alle opinioni dei populisti, si è servito anche di un generale dell’esercito.

Però esso, in tutte le altre materie, per tutelare le lobby e poteri, decide sempre in ritardo e non adotta le soluzioni migliori per il popolo; rileviamo che, se l’esercito chiede obbedienza alle truppe e la gerarchia della chiesa la chiede ai religiosi, perché lo stato deve garantire troppa libertà e troppi diritti ai sudditi, fatti passare, con la propaganda, per cittadini?

Il Dottor Alberto Zangrillo, primario dell’ospedale San Raffaele di Milano, afferma che l’allarmismo martellante sul Covid di seducenti scienziati e televisione, megafono del governo, sta distruggendo l’Italia, che le misure drastiche del governo scatenano il panico, con reazioni negative sulla situazione economica del paese. Afferma che, con le persone chiuse in casa per paura del contagio, l’Italia s’impoverirà sempre di più; ha affermato che con variante Omicron non si muore e che il vaccino è utile ma il lockdown no.

Le pillole anticovid di Merck e Pfizer, disponibili dalla fine di gennaio 2022, secondo la scienza ufficiale, non sono alternative ai vaccini, ma riducono la pressione sugli ospedali; sono utilizzate per trattare adulti con Covid che non richiedono ossigeno. Il Regno Unito è stato il primo paese ad averle autorizzate, queste pillole non prevengono l’infezione e non sostituiscono i vaccini e hanno durata limitata a pochi giorni, invece il vaccino è capace d’istruire il sistema immunitario, combattendo il Covid per mesi; invece sembra che le pillole inibiscono la replicazione virale e riducono i sintomi.

La Pillola di Pfizer blocca la replicazione del virus mentre quella di Merck crea dei virus mutanti difettosi, la diagnosi deve essere però precoce e i trattamenti sono effettuati per cinque giorni. All’inizio saranno somministrate in ospedale e poi anche in casa, le pillole sono destinate soprattutto alle persone fragili con altre gravi patologie.

Con esclusione delle donne in gravidanza, anche i vaccinati possono ricevere il trattamento, l’efficacia della pillola Merck è ridotta rispetto a quella di Pfizer che, afferma la casa farmaceutica, riduce dell’89% il rischio di contrarre il Covid in forma grave; inoltre, ha meno effetti collaterali ed è più efficace anche contro la variante Omicron.

Si dice che il nuovo vaccino anticovid Novavax ha meno effetti collaterali di Moderna e Pfizer e si conserva in frigorifero; per favorire la risposta del sistema immunitario, al posto di frammenti del virus, utilizza proteine purificate mancanti del virus patogeno, arriverà in Italia all’inizio del 2022. Questo vaccino proteico è simile a quello usato a Cuba ed è visto con maggiore favore da alcuni indecisi. (Per le notizie, fonte: Giulia Alfieri – startmag.it; Alessandro Cipolla e Giorgia Bonamoneta – money.it).

EUROPA

C’è chi lavora per la guerra; la propaganda anticinese, dopo le sanzioni americane contro Russia e Cina, accusa la Cina d’interferenze elettorali, sorveglianza politica e spionaggio elettronico, tutte cose che hanno fatto anche gli Usa e gli altri paesi occidentali, anche contro i loro cittadini. Si accusa la Cina di finanziare centri di ricerca occidentali, inviandoci anche suoi ricercatori, per carpirne scoperte scientifiche;  l’hanno fatto anche altri paesi, gli Usa e la Francia hanno inviato ricercatori e denaro ai centri di ricerca su agenti patogeni di Wuhan.

Con una legge, Biden ha condannato la violazione, da parte della Cina, dei diritti umani dei musulmani uiguri dello Xinjiang, condannati ai lavori forzati, in campi di detenzione; perciò ha accusato la Cina di genocidio e ha imposto come sanzioni il bando alle merci importate dalla regione; tra i prodotti ci sono silicio e pannelli solari. Il produttore americano Intel di chip ha aderito al boicottaggio e altre multinazionali sono sotto pressione, la Cina ha reagito con ritorsioni, riducendo l’importazione di alcuni prodotti occidentali.

Non abbiamo mai visto reazioni simili contro paesi islamici che discriminavano o colpivano sudditi cristiani, come non capiamo le ripetute risoluzioni contro Israele, senza reazioni occidentali, da parte dell’assemblea dell’ONU, mentre sono poche quelle contro altri paesi, meritevoli di condanna per violazione dei diritti umani. Probabilmente gli Usa hanno più detenuti della Cina e i negri americani sono sempre nell’obiettivo della polizia. 

Gli Usa, con le loro basi nucleari e le loro flotte, non dovrebbero alimentare gli allarmi di guerra, ma forse lo fanno solo per vendere armi e per favorire, con la paura, la speculazione finanziaria, economica e politica; sostengono l’Ucraina, che è in rotta con la Russia e combatté a fianco dei nazisti invasori,  ora l’Ucraina vorrebbe coinvolgere la Nato in una guerra contro la Russia.

Fortunatamente non è membro della Nato perché, rivendicando il Donbass russo, potrebbe anche ordire una provocazione  che porti alla guerra. L’Ucraina partecipa ad azioni militari americane nel Pacifico e ospita una base missilistica americana contro la Russia; in Ucraina è stato anche ucciso un giornalista italiano, forse considerato un pacifista filorusso, il pavido e estero dipendente governo italiano non ha reagito.

Ai confini russi con l’Ucraina stazionano 122.000 soldati russi, l’Ucraina ha effettivi militari molto superiori, mentre la Nato ha 40.000 soldati in Ucraina, alla quale gli Usa hanno fornito missili anticarro che hanno venduto anche alla Lituania, dove hanno una base, tra le tante che circondano la Russia, già costretta a smantellare le basi missilistiche cubane che minacciavano gli Usa.

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In Europa, a beneficio della speculazione, l’arrivo di gas russo si è bloccato, provocando l’aumento di prezzo del gas, come al solito, se ne incolpa anche la burocrazia, il 40% del gas consumato in Europa viene dalla Russia, il resto da Norvegia, Algeria e Libia; la Polonia ha chiesto un’indagine dell’UE, accusando l’impresa russa Gazprom di manipolazione del mercato, ma gli attori della speculazione sono diversi.

In Francia, per manutenzione, sono state chiuse quattro centrali nucleari e questo paese ha momentaneamente rimesso in funzione sei centrali elettriche alimentate a petrolio, sabotando gli accordi, da essa sottoscritti, sul clima. In Italia, il M5S, per ragioni ambientali, a danno d’imprese e famiglie, che pagheranno l’energia più cara, ha proibito lo sfruttamento di pozzi italiani d’idrocarburi.

La corsa del gas spinge in su anche i prezzi dell’elettricità, perciò Salvini ha chiesto il calmieramento dei prezzi di gas ed elettricità, a carico dello stato; nell’aumento del prezzo, gioca anche la concorrenza della Cina che, dalla Russia e da altri paesi, importa tanto gas. A causa di questi aumenti dell’energia, in Italia sono previsti aumenti dei prezzi della produzione industriale di quasi il 10%, naturalmente, con ripercussioni sui prezzi al consumo e sull’inflazione.

Non bisogna mai dimenticare che l’inflazione riduce il debito, normalmente, se ne può bloccare la corsa, ma non torna indietro, però è bloccata con la recessione, che dipende dal calo della domanda e quindi, della produzione. Governo italiano e UE, contro l’austerità di bilancio e la recessione, si sono impegnati in una politica espansiva; in economia e in medicina è tutta questione di equilibrismo, anche le medicine possono uccidere.

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Non solo in Italia e in Usa, ma anche in Germania, il 30% dei cittadini non ha più fiducia nel sistema democratico e nel decantato stato di diritto, l’ha affermato il filosofo, accademico ed ex ministro tedesco Nida Rumelin; egli ha affermato che, grazie alla propaganda, la “democrazia” ha una considerazione che non merita, perché non esprime realmente la volontà del popolo o della maggioranza, ma esprime l’equilibrio dei poteri, provocando con ciò il decadimento della politica e delle istituzioni.

Afferma che la “democrazia” non è capace di risolvere i problemi dell’emigrazione, della pace, del cambiamento climatico, della disuguaglianza e non è in grado di scongiurare nuove crisi finanziarie. Osserva che, anche se in Germania il potere è meno accentrato che in Francia e in Usa, la “democrazia” dovrebbe garantire la partecipazione di tutti i cittadini ai processi decisionali, chiedendo loro di approvare, in parlamento, nelle elezioni o fuori le elezioni, i governi e le scelte politiche, perché i partiti, secondo l’articolo 21 della costituzione tedesca, devono seguire la volontà del popolo.

Grazie al collaborazionismo tra UE e governi europeisti italiani, baipassata la sovranità degli italiani, ora europeisti pentiti, è esploso il conflitto, già individuato dalla corte costituzionale tedesca, tra corte di giustizia europea Polonia e altri paesi dell’Europa orientale, su quale sia la fonte più importante del diritto, cioè il diritto dell’UE o quello della corte costituzionale degli stati; probabilmente il problema, al momento della costituzione dell’Unione, grazie anche alla passività dei rappresentanti italiani, non era stato affrontato adeguatamente.

Euronews nacque nel 1993 con un consorzio di Tv europee, trasmette in diverse lingue, ha sede a Lione e ha ricevuto finanziamenti per 122 milioni di euro dalla commissione europea. Il fondo investimenti portoghese Alpac Capital, finanziato da imprese statali e private ungheresi, ha acquistato l’88% di euronews e ha estesi rapporti economici con l’Ungheria e con il primo ministro Viktor Orban, accusato dagli europeisti di non rispettare la libertà di stampa nel suo paese. Ora si teme che egli voglia influenzare le scelte editoriali dell’emittente europea, tutte cose che avvengono in Italia e nell’occidente democratico, Orban influenza anche due siti di destra, in lingua inglese, sono tutte cose che si fanno anche in occidente.

In Italia il decisionismo che prende a schiaffi il popolo, il servilismo esterofilo e l’incompetenza dei governi (vedi Covid e trattati UE), spalleggiati dalla televisione, ha emarginato il popolo dalle scelte della politica. Governi italiani e burocrazia, poiché sono incapaci, incompetenti e dipendenti da Chiesa, Usa, UE, massoneria e lobby, si sono dimostrati incapaci di favorire il rinnovamento morale e normativo, perciò hanno pensato di aiutare le scelte improvvisate e parziali dei governi con la propaganda e con gli spot televisivi.

Anche io sono teoricamente a favore della democrazia, della sovranità popolare, dell’unità dell’Europa e dell’unità dell’Italia, ma la manipolazione della democrazia, irraggiungibile nella sua piena espressione, è stata operata con l’inganno, la minaccia alla democrazia non viene dal popolo, ma dal governo di qualsiasi colore. (Per le notizie, fonte: Daniel Mosseri – Il Foglio – Informazione Corretta).

USA

In Usa l’1% più ricco della popolazione, che ha ricchezze soprattutto nei paradisi fiscali,  riceve il 27% del reddito nazionale, si tratta di persone con più di 500.000 dollari di reddito l’anno; dal 1990 la percentuale è salita di dieci punti, mentre la classe media, che rappresenta il 60% della popolazione, riceve il 26,6% del reddito, sceso di dieci punti percentuali dal 1990.

La classe media ha redditi tra i 27.000 e i 141.000 dollari, i più poveri, a volte relativamente, sono sotto i 27.000 dollari e sono il 39%. Al riguardo, il piano di stimolo monetario del governo contro la pandemia, è servito a poco, forse occorrerebbe proporre nuovamente il collettivismo che però, si afferma, non è “democratico”. (Per le notizie, fonte: Luca Fiore – money.it).

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario.it viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 20 dicembre 2021)

ITALIA

La voce del populista. Contro il Covid, a Cuba, è stato creato un vaccino a base proteica, al posto di quelli a mRNA di Moderna e Pfizer, il risultato è che i morti si sono azzerati e i nuovi contagiati sono solo un centinaio; perciò hanno vaccinato i bambini da due anni in su e l'ospedale Amedeo di Savoia di Torino, per studiare gli effetti di questo vaccino, ha inviato all’Avana dei medici.

Per i componenti del vaccino, Cuba è sotto embargo degli USA e il vaccino cubano non contiene gli standard europei e statunitensi; Cuba ha un alto numero di medici, ha usato anticorpi monoclonali ed è stata duramente colpita dalla variante Delta. Nel paese non esistono no-vax, si ha fiducia nella sanità pubblica e hanno vaccinato il 97% dei bambini e il 95% della popolazione. Il vaccino cubano Soberana02, come i vaccini antinfluenzali, manifesta poche reazioni avverse, si conserva in frigorifero o a temperatura ambientale ed è utilizzato in diversi paesi del terzo mondo.

Negli Usa le vaccinazioni sono ferme al 60%, non è stato imposto il green pass e in diversi stati non è stato imposto l’obbligo vaccinale, inoltre i medici parlano di danni dei vaccini a mRNA come Pfizer e Moderna. Nel paese esiste un ente per la segnalazione degli eventi avversi ai vaccini o VAERS che ha collezionato 1,9 milioni di segnalazioni, 19.000 decessi, 24.000 disabilità permanenti e 4 casi di bambini deceduti, (per la televisione italiana sono dicerie dei no-vax).

Sembra che questi vaccini favoriscano infiammazioni alle coronarie e ai capillari, perciò diversi medici hanno concluso che fanno danni al cuore. Gli esperti della televisione italiana ironizzano sempre sui danni denunciati dei vaccini e criticano, a causa delle loro posizioni, no-vax e gli italiani ignoranti e populisti.

Da parte nostra, rileviamo che l’improvvisazione dilettantistica del governo che, con il suo decisionismo unitario, adottando lo stile di un governo assoluto, si è fatto anche uno schermo dell’UE; aiutato dal megafono televisivo, con la sua propaganda martellante e con i suoi interventi potrebbe aver procurato diversi danni, anche economici, al paese, appesantendo, con le spese per fronteggiare la pandemia, il bilancio dello stato.

Ha favorito la speculazione sanitaria, esponendoci, per il rientro del debito, ai futuri ricatti della commissione europea, che in compenso, visti i sondaggi che premiano la destra, dopo aver agganciato Berlusconi e Salvini, pare lo stia facendo anche con Meloni. Draghi ha procrastinato al 31/3/2022 lo stato d’emergenza per la pandemia, che perciò non si sa quando realmente finirà.

Malgrado la tifoseria della televisione, non pare voglia impegnarsi in vere riforme, tanto attese dagli italiani, le quali tolgono sempre qualche cosa ai privilegiati vicini al potere, perciò il sindacato ha proclamato lo sciopero generale contro la sua miniriforma o riforma discutibile del fisco. (Per le notizie, fonte: Franz Boraggino- ilfattoquotidiano.it - nicolaporro.it).

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Secondo il FMI, nel 2020 il debito complessivo mondiale, tra pubblico e privato, ha raggiunto la cifra di circa 200.000 miliardi di euro, l’aumento è stato favorito dalle spese per combattere la pandemia; nelle economie avanzate il debito pubblico è arrivato al 124% del PIL e quello privato al 178% del PIL. Il debito pubblico italiano è arrivato a 2.700 miliardi di euro, l’Italia è sovrappesata in quello pubblico e sottopesata in quello privato.

Purtroppo la finanza, per favorire la speculazione contro l’Italia, ha dato più importanza al debito pubblico; però aumenta l’inflazione, il che dovrebbe favorire il ridimensionamento dei debiti e dei risparmi. In questo caso, il potere d’acquisto e quindi domanda, produzione, occupazione e Pil, si possono difendere solo con il ritorno all’indicizzazione dei salari.

All’ultimo vertice delle banche centrali si è deciso un rallentamento della politica monetaria espansiva, ora sembra che l’inflazione minacci l’economia più della pandemia, perciò la Banca d’Inghilterra ha aumentato i tassi e la Federal Reserve lo farà il prossimo anno; il 31/3/2022 la BCE sospenderà il programma d’acquisto di titoli di stato, riducendo l’immissione di nuova liquidità.

La banca centrale del Giappone ha annunciato il ritiro graduale degli aiuti per la pandemia. Le banche centrali affermano che l’impatto della pandemia Covid sull’economia è destinato a diminuire e che l’aumento del prezzo del gas è dipeso anche dalla scarsa capacità di stoccaggio dei paesi. (Per le notizie, fonte: Violetta Silvestri – money.it).

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Nel mondo c’è preoccupazione per la crisi climatica, peraltro ricorrente nella storia della terra, anche se in precedenza non era dovuta all’uomo; l’attuale aumento della temperatura si può affrontare gradualmente con l’energia alternativa e con la riforestazione. Collaterale al problema c’è anche la preoccupazione per la sovrappopolazione, che in natura si è naturalmente combattuta con carestie, pandemie, malattie, mortalità infantile e guerre, che esistono tra specie diverse e tra clan della stessa specie, cioè anche tra uomini.

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Mentre la televisione ha martellato propagandisticamente e negativamente i no-vax ora, secondo un sondaggio, apprendiamo che alle future elezioni politiche un partito no-vax potrebbe arrivare anche al 5%. In Italia esistono già movimenti contro vaccino, green pass e a favore dell’Italexit, fino a ora, generalmente i contrari al vaccino al green pass e all’UE non hanno votato, inoltre, oltre il 14% di Fratelli d’Italia, Lega e M5S generalmente e recentemente non ha votato. (Per le notizie, fonte: Alessandro Cipolla - money.it).

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Per andare incontro alle richieste d’industria, commercio e agricoltura, il governo ha deciso di raddoppiare, rispetto agli ultimi sei anni, i permessi di lavoro per gli stranieri, predisponendo regolarizzazioni e ingressi. L’immigrazione clandestina, difesa da sinistra e papa, è servita soprattutto al mondo criminale, al lavoro in nero e ai trafficanti di uomini, negli ultimi anni le regolarizzazioni sono state 30.850 l’anno.

Si dice che per affrontare gli impegni del Recovery Plan, per gli anni 2021 e 2022, mancano permessi per 100.000 lavoratori, perciò si pensa di predisporre due decreti l’anno, per 75.000 ingressi ciascuno. A causa di questa situazione, fino a ora, si sono usati altri canali d’ingresso, cioè sbarchi clandestini, ricongiungimenti familiari e visti turistici, gli immigrati entrano da clandestini o da turisti e poi aspettano nel naturale disagio.

In materia, la sanatoria del 2020 è stata un fallimento, il governo è stato incapace di gestire legalmente il binomio immigrazione-lavoro o non ha voluto farlo, perciò non ha fatto emergere le migliaia di stranieri irregolari; intanto i percettori di reddito di cittadinanza, ufficialmente senza lavoro, rifiutano di trasferirsi al nord dove c’è bisogno di manodopera. In Italia il lavoro degli immigrati produce un valore aggiunto di 146,7 miliardi di euro l’anno, pari al 9,5% del Pil, le comunità più numerose, in ordine decrescente, sono romeni, albanesi, marocchini, cinesi, ucraini e filippini. (Per le notizie, fonte: Corriere.it – Giacomo Galeazzi – lastampa.it).

CINA

Aumenta la tensione tra Cina e Taiwan, tecnologicamente evoluta e rivendicata dalla Cina, la quale sembra nazionalista, come lo sono stati, a fasi alterne, tanti paesi; la sinistra ha esaltato anche il nazionalismo rivoluzionario e ufficialmente la Cina è ancora comunista, anche se favorisce anche il capitalismo. La Cina contesta l’ordine internazionale, nato alla fine della seconda guerra mondiale, anche queste cose, nella lotta tra potenze, si sono già viste.

Perciò la Cina  ha aumentato le spese per la difesa e fa incursioni aeree su Taiwan e nel mar cinese meridionale; per reazione propagandistica, contro l’autoritarismo cinese, Usa e Taiwan esaltano la democrazia; però l’autoritarismo è tipico di tanti paesi e la democrazia è elastica, soggettiva e contraddittoria. La Cina è accusata di calpestare i diritti umani a Hong Kong, in Tibet e nello Xinjiang, inoltre incarcera oppositori politici e giornalisti.

In Cina è cresciuto l’indebitamento e la concentrazione della ricchezza e sono forti corruzione e lotta per il potere, tutte cose che esistono anche in Usa e in Italia; comunque in Cina, forse per reazione alla propaganda anticinese degli Usa e alle sue sanzioni, cresce la retorica nazionalista e anti americana, inoltre, inoltre ha posto il veto alla partecipazione di Taiwan all’OMS e all’ONU.

Cina, Italia e tutti gli altri paesi sono nati dalle vicissitudini storiche e dalle guerre e non per volontà popolare, il veto lo metterebbe anche l’Italia se la Sicilia chiedesse di partecipare all’OMS o all’ONU; lo scopo dell’occidente  dovrebbe essere, non la propaganda bellicista, ma salvaguardare la pace con il commercio e le relazioni pacifiche, senza interferenze politiche perché, con il tempo, le forme di governo si evolvono da sole, anche con delle metamorfosi.

Purtroppo, a causa della propaganda televisiva, il 34% degli italiani ha più paura della Cina che di Iran, Corea del Nord e Russia, però il 64% degli italiani afferma che, in caso di guerra tra Usa e Cina, l’UE non dovrebbe schierarsi, ma purtroppo, non sarà così; infatti, l’Italia non è un paese sovrano, perché i suoi governi dipendono da Vaticano, USA e UE, perciò nemmeno gli italiani sono sovrani. Con Biden è migliorato il rapporto tra Usa e UE.

Nel mondo, a causa dei suoi successi nell’industria e nella ricerca, è migliorato il prestigio dell’Italia, ma la televisione afferma che è merito del governo Draghi. Per gli italiani ora le paure, attizzate ad arte dai persuasori occulti dell’informazione, derivano dalla pandemia, dagli sbarchi, dalla crisi tra Russia e Ucraina, dall’impennata dell’inflazione, dalle minacce americane a Cina, Russia, Iran e Corea del Nord, dal cambiamento climatico, e dalla crisi economica. (Per le notizie fonte: La Repubblica – Informazione Corretta – Gianni Vernetti – Roberto Brunelli).      

EUROPA

L’eurogruppo che è l’organo di coordinamento dei 19 ministri delle finanze dell’UE, ha annunciato l’entrata in funzione nel 2022 del nuovo trattato MES, il meccanismo europeo di stabilità, che poi dovrà essere ratificato dai 19 stati dell’Unione; esso prevede un prestito ponte di circa 55 miliardi di euro, destinato alle risoluzioni delle crisi bancarie, che si aggiunge al fondo, di pari ammontare, costituito dalle banche.

Anche in Germania, come in Italia e in altri paesi, ci sono banche in sofferenza e l’unione bancaria europea non decolla, le somme saranno erogate solo con la ratifica del trattato che non è stato ancora ratificato da otto stati, tra cui l’Italia, che non l’ha ancora nemmeno calendarizzato, ma potrebbe essere ratificato alla fine dell’anno; il trattato precedente del 2012 fu ratificato in tre giorni, con poca attenzione e con poca discussione.

Il nuovo MES prevede il finanziamento agli stati che hanno perso l’accesso al credito dei mercati, cioè che non riescono più a collocare i loro titoli di stato, ma l’Italia, contro le opinioni degli esterofili, a causa delle sue garanzie, trovava sempre credito da parte di banche, privati e investitori esteri. Purtroppo la Germania vuole che anche i titoli di stato posseduti dalle banche siano considerati a rischio, il che ne renderà più difficile il loro collocamento e farà aumentare i loro interessi, impedendo la riduzione del debito.

Per i nuovi finanziamenti del MES è richiesto ai paesi un piano di aggiustamento macroeconomico; la riforma del MES chiede anche una riforma dei bilanci pubblici, che in Italia non sono di facile lettura nemmeno per i parlamentari che li votano. Il 2022, con la crisi economica non ancora alle spalle, dal punto di vista del bilancio, sarà un anno moderatamente espansivo, comunque, per la riduzione del debito pubblico, la commissione europea chiede la riduzione della spesa corrente perché per gli investimenti esiste il Recovery Fund; perciò gli italiani, per ristrutturare la casa, rischiano di ridurre le spese per vitto e riscaldamento. (Per le notizie, fonte: Giuseppe Liturri – startmag.it).

Nunzio Miccoli   www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 13 dicembre 2021)

ITALIA

A proposito di violenza e di eguaglianza avanti alla legge, sembra che, per la legge, la violenza sulle donne sia peggio delle altre e perciò meriti maggiore attenzione e maggiori tutele; sembra che la violenza ai minori e la pedofilia e quella contro gli omosessuali e sulle altre religioni, siano meno importanti della violenza sulle donne, che ora godono anche di un fondo di solidarietà.

Invece di alimentare la propaganda, la legge avrebbe dovuto includere il tema femminile nella violenza in genere cioè, ammesso che servano tutte queste leggi, avrebbe dovuto sanzionare anche quella sugli uomini e sugli anziani; inoltre, bisognerebbe condannare e sanzionare anche la violenza repressiva dello stato e la violenza nella strada, nella scuola, nell’esercito, nel posto di lavoro e la violenza contro gli animali e contro l’ambiente. A parte la propaganda femminista della televisione, bisognerebbe evitare che la violenza sulle donne sia punita più gravemente della violenza sui minori.

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La trasmissione Report di Rai3 del 6/12/21, diretta da Sigfrido Ranucci, ha evidenziato le incredibili truffe delle società di calcio, protette dallo stato e dalla magistratura inquirente perché, con il tifo e con i buoni risultati sportivi, secondo una logica antica romana, si aiuterebbe la governabilità, danneggiando la “democrazia” e alimentando un’altra disuguaglianza dei cittadini davanti alla legge e alla giustizia.

Nella trasmissione si parla di speculazioni sulle plusvalenze ottenute sulla vendita di giocatori, ma le squadre di calcio non sono industrie, dove le plusvalenze si ottengono, secondo le regole di contabilità e secondo le regole fiscali, quando si vendono macchinari già ammortizzati, ricavandone delle plusvalenze o ricavi straordinari.

Nel caso in specie, si parla di vendita di giocatori, che sono inseriti in bilancio tra le attività, cosa illegale perché, superata la schiavitù e i condannati  a remare nei lavori forati, i lavoratori e i calciatori si possono assumere ma non comprare. Si dice che le plusvalenze non sono rilevabili nei bilanci di chi vende giocatori guadagnandoci rispetto  al loro costo di acquisto, il che segnala un falso in bilancio; si dice che i calciatori, anche se pagati bene sulla carta, non sono sempre pagati totalmente e puntualmente e secondo contratto, il che rileva una violazione contrattuale e un’adempienza della società.

Si dice che, per favorire il mercato dei pronostici e delle scommesse e gli speculatori sul gioco, i risultati ufficiali delle partite sono spesso falsati e inattendibili e anche questo è un reato su cui si passa sopra. Anche il giocatore romano Totti aveva accennato ai brogli sulle partite, ma il legislatore e la magistratura poco indipendente dallo stato, pensano di fare cosa buona per esso, fanno finta di non accorgersi e non riparano, non impediscono e non reprimono tutti questi brogli.

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In Italia è in atto una disgregazione politica e istituzionale, anche se tanti sperano che Draghi sia capace di fare quelle riforme che i partiti promettono e gli italiani attendono da tanti anni. I partiti degli ultimi governi di questa legislatura, come in precedenza, sono stati condizionati o ipotecati dal Vaticano, dagli Usa e dall’UE,  non hanno mantenuto le promesse elettorali e abbiamo prima avuto un governo gialloverde, poi uno giallorosso e poi il governo Draghi, tutti salutati dal benestare della Merkel, dell’UE e di Mattarella.

Il PD, che perde consensi, è un partito di ex comunisti ed ex democristiani che hanno paura del voto politico anticipato, perciò fa di tutto per evitare il voto popolare, invece la maggioranza degli italiani chiede di votare. A causa dei governi europeisti di questa legislatura, secondo i sondaggi, i ceti popolari si sono allontanati dal PD e dal M5S, i cui parlamentari, per non perdere governo e seggio, hanno negato le elezioni politiche anticipate e le hanno procrastinatwe alla scadenza naturale del 2023.

I sindacati scioperano contro la riforma fiscale del governo di sinistra, pare si sia spezzata la cinghia di trasmissione tra sinistra e sindacati, ma i partiti cambiano e il sindacato è stato penalizzato, ad esempio in materia d’indicizzazione dei salari,  dall’abbraccio con il governo, cioè anch’esso ha perso consenso. Purtroppo lo stato, spesso in crisi e soggetto a rivolte, è una sovrastruttura artificiale e non una struttura portante della società, la quale esiste solo nel diritto naturale e negli usi e nei costumi delle genti; per Marx, lo stato è una sovrastruttura dei rapporti economici di produzione, per me è un’impresa occulta e una sovrastruttura di una classe anonima di parassiti.

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La speculazione sugli immigrati ha messo insieme uomini d’affari, cooperative, preti e politici di sinistra, tra loro Luca Odevaine coordinatore nazionale migranti del ministero dell’interno, condannato nell’inchiesta mafia capitale e nella  gestione del centro accoglienza di Mineo (Catania); nella faccenda è stato coinvolto  anche Michele di Bari, responsabile del dipartimento immigrazione del ministero.

Per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e distrazione di fondi, a Locri è stato condannato l’ex sindaco Mimmo Lucano; a Bergamo sono indagati per truffa dei preti, come Don Claudio Visconti, ex direttore della Caritas di Bergamo, che moltiplicava illecitamente i rimborsi richiesti alla prefettura, con la collaborazione di padre Antonio Zanotti della cooperativa Rinnovamento, accusato di violenza sessuale su un minorenne; anche il Superiore del patronato San Vincenzo è indagato per sfruttamento d’immigrati. (Per le notizie, fonte: Gian Micalessin - il giornale.it).  

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Per gestire i 221 miliardi di euro del PNRR destinati all’Italia, i piccoli comuni italiani hanno dichiarato che mancano di personale per seguire i bandi, preparare i progetti e controllare i lavori e la spesa. Oggi i comuni italiani hanno complessivamente 320.304 dipendenti, di età media di 53 anni, mentre erano 451.878 nel 2001; grazie al suo statuto speciale, negli ultimi dieci anni, solo il Friuli Venezia Giulia ha aumentato il personale del 40%.

Per il momento, Draghi si è dedicato all’approvazione di riforme generali sulla giustizia e il fisco, rinviando gli investimenti ai prossimi anni, il governo ha dichiarato che, antro la fine dell’anno,  raggiungerà 35 obiettivi sui 51 previsti. I comuni avranno a disposizione circa 70 miliardi, per il potenziamento dei centri per l’impiego, che stanno favorendo le assunzioni, per la politica abitativa, per la rivoluzione verde, per i trasporti,  per il rischio idrogeologico, per gli asili nido e per gli edifici scolastici. I progetti devono essere realizzati entro il 2026, considerati i tempi di realizzazione delle opere pubbliche previsti in Italia e gli impegni già assunti dalle imprese, che hanno pure bisogno di altro personale, sembra un traguardo irraggiungibile, cioè la pubblica amministrazione non è pronta a recepire il PNRR. C’è il rischio che l’UE blocchi i finanziamenti.

Tra gli obiettivi c’è anche la riduzione del divario tra nord e sud, con l’assegnazione del 40% delle risorse del PNRR all’Italia meridionale, cioè circa 87 miliardi di euro. Alcune regioni si sono fatte avanti ma il ministero non ha approvato diversi progetti, per irregolarità e mancanza di documentazione; regioni e comuni si giustificano con la mancanza di dipendenti, causata dal blocco dei concorsi e delle assunzioni, imposta dai governi e con la mancanza di fondi. A causa del blocco degli ultimi anni, mancano anche ingegneri e tecnici, perciò il governo progetta di assumere 15.000 dipendenti e, per l’attuazione dei progetti del PNRR, mille professionisti tecnici ed esperti a tempo determinato, che saranno tenuti in servizio per tre anni, idonei ad aiutare le amministrazioni locali nella gestione delle procedure. (Per le notizie, fonte: ilpost.it).

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L’Italia, d’accordo con l’UE, in una missione segreta per l’informazione, su sollecitazione forse del papa, ha invitato in Libia una nave militare portaelicotteri che, tra le altre cose, avrebbe il compito di addestrare i libici al soccorso dei naufraghi, generalmente emigranti clandestini, non si vuole che il Mediterraneo diventi un cimitero; il che però configura favoreggiamento all’immigrazione clandestina. Intanto gli altri stati erigono barriere all’immigrazione clandestina e la Francia fa respingimenti alla frontiera italiana.

L’Italia invece di attuare una sua regolamentazione interna dell’immigrazione utile alla sua economia, intendendo favorire il malaffare, come paravento alla sua politica favorevole all’immigrazione, chiede la redistribuzione degli immigrati tra stati, ma il papa vorrebbe aprire le porte a tutti gli immigrati; perciò gli italiani, incollati alla televisione, tra emergenza Covid, cambiamento climatico e immigrati clandestini, sono presi dalla paura. Con la paura si favorisce la governabilità e la pubblicità è l’anima del commercio, della politica e della religione, abituate ad abusare della credulità popolare. Il governo italiano, con la solita ambiguità, poiché ha bisogno di lavoratori, favorisce l’immigrazione, adibita però anche nelle attività criminali.

La Svezia è salita al secondo posto in Europa, per omicidi, nelle grandi città sono frequenti rapine e sparatorie, a Stoccolma esistono 50 gang criminali; la ragione principale sta nell’emarginazione sociale che coinvolge soprattutto immigrati di prima e seconda generazione. La generale libertà ha favorito l’esplosione criminale degli immigrati. In alcuni quartieri di diverse città svedesi delle bande criminali, come è accaduto in Sicilia e a Napoli, hanno estromesso lo stato, nella città di Malmo sono attive decine di gang, a Goteborg i bambini sono reclutati come spacciatori. Ora nel paese si chiedono misure più restrittive verso l’immigrazione, soprattutto verso le persone che provengono dal Medio Oriente e dall’Africa; si chiedono per loro anche perquisizioni personali, intercettazioni e rimpatri per gli stranieri che commettono reati; secondo un sondaggio, nel paese il partito nazista ha raggiunto il 20% dei consensi. (Per le notizie, fonte: ilpost.it).

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it;   viruslibnertario@gmail.com.

  

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 6  dicembre 2021)

ITALIA

Il trattato del Quirinale tra Italia e Francia deve essere ratificato dal parlamento italiano, non è vincolante e potrà cambiare con il cambio di governo in Italia, prevede consultazioni e la cooperazione nella ricerca. La Francia si è convinta delle capacità italiane nella ricerca, nella tecnologia, nell’esplorazione spaziale e nella scienza; adesso, sulla cantieristica militare, anche la Spagna vuole un accordo con l’Italia. Però l’informazione esterofila rimarca spesso che l’Italia è ultima in tutti i settori.

In Italia questa ricerca è fatta con soldi europei e italiani e nemmeno i disordinati governi italiani conoscono approfonditamente gli impegni e i successi italiani in questa materia; comunque, pare che all’Italia, nelle trattative sul trattato, sia mancata la capacità negoziale, o forse la Francia ha approfondito meglio i temi e perciò si è preparata meglio alle trattative.

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Il virus Covid si è diffuso prima in Italia, laboratorio sperimentale dei mercati, e poi, nella logica di una pandemia, nel resto del mondo, favorendo la confusione dei provvedimenti del governo italiano e il business miliardario del vaccino, che si vuole distribuire in tutto il mondo, perciò si parla anche di quarta dose.

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I vescovi francesi e i superiori degli ordini religiosi del paese hanno nominato una commissione indipendente per indagare sugli abusi sui minori compiti dai religiosi; dal 1950 a oggi, secondo una stima, si tratta di 216.000 minori, con circa 3.000 preti coinvolti. Malgrado alcuni proclami del papa, la chiesa cattolica italiana sembra più indifferente al problema; il papa sollecita anche l’immigrazione che include tanti minori, a Genova 300 di loro sono ospitati in albergo o in case famiglia, disposti anche a fare gli spacciatori di droga.

La CEI non ha nominato nessuna commissione indipendente, in Italia si parla solo di 3.677 minori abusati da 1.670 preti, però tanti di questi minori, diventati adulti, hanno fatto grande carriera, perciò non parlano. La CEI, per paura dello scandalo, ha lasciato il problema in mano alle diocesi e al Vaticano, dal 2017 ha però creato un servizio di protezione dei minori, diretto dal vescovo Lorenzo Ghizzoni; però ci vorrebbe anche un’inchiesta nazionale, ma la classe politica al potere sembra indifferente e la televisione non ne parla.

Forse a causa dei risarcimenti, sono segnalati abusi ridotti anche in Polonia, con 368 denuncie, in numero pari tra maschi e femmine, abusi sono segnalati anche in Irlanda, Australia, Stati Uniti e Canada, dove le vittime hanno ottenuto cospicui risarcimenti; in questi paesi, alcuni avvocati sono specializzati in queste cause. (Per le notizie, fonte: Marco Politi – ilfattoquotidiano.it). 

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Unicredit ha cartolarizzato crediti ipotecari e chirografari NPL in sofferenza, per 2,2 miliardi di euro, con la garanzia Gacs dello stato sul mancato recupero di crediti e interessi a favore dei compratori dei relativi titoli. Si tratta di smobilizzo, con cancellazione dal bilancio, di crediti bancari di difficile realizzo; questa procedura è prevista dalla commissione europea, mentre la garanzia per la cessione dei crediti in sofferenza a una società privata, è concessa dal ministero italiano dell’economia e finanza o MEF.

La procedura è molto seguita dalle grandi banche tedesche in difficoltà, perciò è ritenuta seria dei germanofili italiani, Unicredit vuole abbattere entro l’anno il suo portafoglio crediti non core; l’operazione può riservare un utile cospicuo alla società acquirente dei titoli, anche perché, in caso di crediti insoluti, lo stato li ripiana. Quando le banche italiane erano meno sofisticate e operavano secondo la legge bancaria fascista del 1936, per la copertura di questi crediti insoluti, le banche contavano soprattutto sul fondo svalutazione crediti inserito in bilancio.

Questo, con accantonamenti annuali dedotti dagli utili, serviva a coprire queste perdite; in pratica, pagando interessi più alti sulle rate d’ammortamento dei finanziamenti, come accade nei prezzi del commercio, chi pagava, pagava anche per chi non pagava. Invece adesso UE e governo italiano hanno messo in piedi un castello, utile a favorire anche le speculazioni degli amici. (Per le notizie, fonte: Fernando Soto – startmag.it).

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Secondo alcuni sondaggi, In Italia l’elettorato del PD, è precipitato dal 30% al 21%, è insofferente verso il partito e incline all’astensione; nella pubblica amministrazione e nell’informazione, i suoi uomini hanno tutti i posti che contano, gli italiani e gli elettori lamentano l’ingovernabilità e nel PD gli incerti sono l’11%; pesa anche la riduzione del numero dei parlamentari.

In prevalenza, l’elettorato del PD appartiene alla classe medio - alta e gli operai sono solo il 9%, mentre nella Lega sono il 31%; fino al 2011 l’Italia aveva un deficit valutario con l’estero e perciò dipendeva dai prestiti esteri, oggi le esportazioni italiane superano le importazioni e i rapporti finanziari con l’estero sono cambiati perché i debiti complessivi verso l’estero sono, all’incirca, pari ai crediti.

Secondo stime della commissione europea, dal 2023, i nuovi crediti italiani  verso l’estero supereranno i debiti, e l’Italia, per quell’anno, sarà il terzo paese nell’UE, dopo Germania e Olanda, con una percentuale di nuovi crediti esteri pari dell’11% del Pil. (Per le notizie, fonte: Gianfranco Polillo – startmag.it).

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Secondo Times ed Economist, Giorgia Meloni, generalmente non amata dalla televisione italiana, che tifa per il governo di “sinistra”, con le elezioni politiche del 2023 potrebbe diventare in Italia il primo presidente del consiglio donna; nel paese spira il vento di destra e nemmeno Draghi, uomo dei mercati, è riuscito a scalzarla.

Meloni ha fatto bene a non partecipare agli ultimi tre governi e perciò gli italiani hanno premiato Fratelli d’Italia, che è diventato il primo partito; si afferma anche all’estero e perciò, al parlamento europeo, è diventata capo della destra.  Meloni farebbe bene a non legarsi troppo a Berlusconi, che minerebbe il prossimo governo e le farebbe perdere voti.

L’informazione italiana, finanziata dal governo e dai privati, il che non la può fare veramente indipendente, fa spesso propaganda, ma è anche culturalmente tributaria dell’estero, ciò malgrado, dovrebbe raccogliere questa tendenza dell’elettorato; la televisione femminista italiana dovrebbe gradire una donna a capo del governo. (Per le notizie, fonte: Antonio Rapisarda – lavocedelpatriota.it).

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A proposito di “democrazia”, di diritti e di libertà, se si sta attenti a quello che si dice, la libertà di pensiero è totale, quella d’espressione politica è limitata; se i figli e la moglie non denunciano il padre, in famiglia la libertà  di parola è garantita, quella di scrittura privata è limitata, quella di stampa è repressa, quella d’associazione è limitata.

In Italia il codice Rocco fascista e la legge fascista sulla stampa sono ancora in vigore, la democrazia e la sovranità parlamentare sono elastiche e diverse da un paese all’altro; ad esempio, il congresso americano conosce programmi e progetti particolareggiati delle forze armate che finanzia, il parlamento italiano no.

A proposito di libertà di pensiero e di seminatori di odio, i comunisti, ora catto-liberisti, definivano i traditori e gli avversari politici, qualunquisti e social fascisti, mentre per quelli che abbracciavano in ritardo il comunismo, affermavano che si erano maturati politicamente. Oggi la televisione, megafono del governo e collaterale a papisti, atlantisti, europeisti e amici dei mercati, definisce nazisti no-vax, italianisti, sovranisti e populisti, che, obiettivamente, sono solo gli avversari dei capitalisti; in realtà, i fascisti possono nascondersi in tutti i partiti e in tutti i paesi.

Sull’evoluzione della sinistra, partito del potere, c’è da aggiungere dell’altro, i sovietici affermavano che i prezzi li doveva fissare il venditore, cioè lo stato comunista, mentre i paesi capitalisti affermavano che li doveva stabilire il mercato. Con la speculazione, oggi in occidente i prezzi li stabiliscono i venditori e non il mercato, il discorso riguarda soprattutto le materie prime, gli alimentari e la borsa.

EUROPA

In Germania il governo Scholz, che rappresenta una coalizione di tre partiti, ha proposto la creazione di uno stato federale al posto dell’UE, non dovrebbe essere centralizzato e dovrebbe essere basato sulla carta dei diritti fondamentali imponendosi, con la corte di giustizia europea, sulle leggi nazionali.

Scholz afferma di aver fatto la proposta perché la Germania è lo stato più grande dell’Unione, per le elezioni europee propone liste di candidati transazionali che consentirebbero ai cittadini UE di votare candidati al di fuori del loro stato. I sentimenti di Scholz sono buoni, però pare che gli stati abbiano sempre usato propagandisticamente i temi della “democrazia”, dei diritti e della libertà.

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

  

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 29 novembre 2021)

ITALIA

Il presidente Mattarella ha fatto consegnare al dirigente palestinese di Fatah e OLP, Sabri Saidam, sostenitore del terrorismo palestinese, il premio di cavaliere dell’ordine della stella d’Italia. Nel 1973 Moro fece un accordo con Arafat, nel 1976 premio Nobel per la pace, che consentiva ai palestinesi di trasportare missili attraverso l’Italia, il che non impedì loro di fare attentati, dal 1958 al 1986, in Italia e in Europa.

La dirottatrice di aerei Leila Khaled fu accolta in Italia e fu invitata a conferenze e ricevette premi; nel 1985 i palestinesi dirottarono la nave italiana Achille Lauro e nell’operazione fu ucciso un israeliano invalido. (Per le notizie, fonte: Deborah Fait – Informazione Corretta).

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L’agenzia del farmaco italiana AIFA ha ritirato dal commercio 20 lotti di cardioaspirine, della Sandoz, del gruppo Novartis, trattasi di un farmaco anticoagulante e antitrombosi, risultato però pericoloso per le persone con problemi di natura cardiovascolare. Fortunatamente, in Italia qualche ente preposto al controllo fa il suo lavoro.

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Finita la seconda guerra mondiale ed entrata l’Italia nella Nato come paese controllato dagli alleati che, nel consiglio di sicurezza, controllavano l’ONU, in Italia e in Europa gli anglo-americani hanno creato degli eserciti segreti, tipo Gladio, fatti di mercenari cooptati, controllati dai servizi segreti interni, a loro volta controllati dai servizi segreti americani, lo scopo era di fronteggiare una possibile invasione sovietica.

Finita l’emergenza antisovietica, ma non ancora l’URSS, questo esercito fu utilizzato, con degli attentati terroristici, che erano un modo di fare politica, per bloccare l’avanzata comunista in Italia; allora anche l’Unione Sovietica subiva attentati addebitati alla Nato, dei quali l’informazione non ci ha detto nulla, perciò questa, a sua volta, promosse attentati in Italia, per il tramite di suoi mercenari palestinesi.

Caduto il comunismo, dal 1992 gli attentati fatti in Italia servirono, con le crisi di governo, a destabilizzarla e a far rialzare gli interessi sul suo debito pubblico e il suo debito pubblico, e a favorire le privatizzazioni; si trattava di fare delle intimidazioni che generavano paura nei cittadini, per favorire il controllo dello stato e della sua economia; infatti, capo del governo, presidente della repubblica, e governatori della Banca d’Italia erano fiduciari degli Usa.

In Italia e in Europa le inchieste della magistratura non portarono a niente perché i responsabili erano coperti e al disopra della legge, cioè la magistratura non era indipendente ma era controllata dalle procure che dipendevano dal governo, il quale dipendeva dall’estero. Nel 1989, finita l’Urss e 1993 nata l’UE, che all’inizio non era sempre benvista dagli USA che volevano il controllo dell’Europa, l’Italia, paese poco sovrano e con governi servi dello straniero, cadde sotto il controllo della Francia, fiduciaria anglo-americana e della Germania della Merkel; questi due paesi, con l’appoggio degli Usa, furono coinvolti in operazioni finanziarie dei mercati anglo-americani contro l’Italia, colpita anche dalle norme dell’UE, perciò fu bloccata la sua crescita economica.

EUROPA

Il 26/11/21, tra Draghi e Macron, è stato siglato il trattato del Quirinale, benedetto da Mattarella, che dovrà essere ratificato dai parlamenti di Italia e Francia; si tratta di diversi impegni, ma non se ne conoscono tutti i contenuti particolareggiati, d’altra parte, gli stati fanno spesso protocolli segreti allegati ai trattati, perché sono poco trasparenti e non vogliono che i cittadini siano veramente informati.

Draghi ha approvato e seguito personalmente la stesura dell’accordo, che perciò sarà addebitabile anche a lui, l’idea del trattato nacque nel 2017 da Gentiloni, che è uno dei candidati al Quirinale; per quanto riguarda i contenuti, elencati per sommi capi, il trattato riguarda industria civile e militare, cultura, politica estera, trasporti, sicurezza, immigrazione, batterie, idrogeno, servizio civile, coproduzione di film, sicurezza nel Mediterraneo e in Africa e intelligence.

Sono previsti incontri periodici tra ministri e organismi statali, ma sarebbe stato meglio un accordo dibattuto e palese tra Germania, Francia, Italia e Spagna, con il Trattato dell’Eliseo tra Francia e Germania, si è messa a rischio la coesione europea; sembra che la Francia voglia la supremazia in Europa e forse l’annessione dell’Italia alla Francia; cosa che non sarà digerita dagli altri paesi dell’UE, forse l’UE, grazie agli abusi della Merkel contro l’Italia e alle mire francesi, è arrivata al capolinea.

Lo smembramento dell’Italia, cosa accaduta in  passato, si potrà ottenere solo con lo scioglimento dell’UE, mentre i massimi dirigenti italiani non sono un ostacolo. L’idea di Europa Unita era bella e serviva ad evitare delle guerre, ma gli stati solidaristi come l’Italia sono stati messi in minorità, a vantaggio di stati dominanti.

In Italia, i governi atlantici ed europeisti hanno messo la loro sovranità in mano a governi stranieri, perciò oggi gli italianisti sono solo sovranisti frustrati; naturalmente, gli accordi tra stati sul piano di parità, possono essere sempre utili. Forse gli Usa sono anche d’accordo con Germania e Francia e, per certe operazioni all’estero, la Germania ha preferito delegare alla Francia. Questo secondo trattato bilaterale, rischia di frammentare l’UE, gli altri paesi europei non lo digeriranno facilmente; probabilmente Macron, per annettersi l’Italia, ha fatto il doppio gioco, cioè prima ha operato a fianco della Germania e poi lo ha fatto con la copertura degli Usa.

Ufficialmente, il trattato parla di cooperazione economica e culturale tra Italia e Francia ma, dal punto di vista industriale, c’è in ballo la sorte di Leonardo - Oto Melara e quella di Vivendi e Tim; in materia spaziale, Thales e Alenia - Leonardo sono socie ma la Francia ha la maggioranza del capitale; inoltre, l’agenzia spaziale europea Esa ha la sede a Parigi, per cui la gestione dei finanziamenti sarà francese. La Francia ha bloccato l’acquisizione da parte di Fincantieri dei cantieri navali di Saint-Nizaire.

I massimi dirigenti italiani, aiutati dalla televisione, sono tifosi o del Vaticano, o degli Usa, o della Francia, o della Germania, per lo più si professano europeisti e si vergognano di essere italianisti o populisti, che sarebbero gli avversari dei capitalisti. Oggi anche gli Usa e i loro agenti si fanno passare per europeisti, ma non è stato sempre così, sono a favore dell’UE ma temono l’egemonismo e l’intraprendente indipendentismo tedesco, ignorando l’egemonismo francese, per lo più filo atlantico ma non sempre.

Il trattato del Quirinale tra Italia e Francia, mira a unire anche i loro sforzi per lo spazio, comunque, darà l’addio al multilateralismo italiano, anche se questo è stato attenuato dal patto atlantico,  sostituito dal bilateralismo italo-francese, tipico dei paesi a sovranità dimezzata. In tale quadro, pare che gli Usa abbiano conferito a Italia e Francia il compito di fronteggiare la Turchia che minaccia Cipro.

Con il trattato, Italia e Francia s’impegnano a favorire gli investimenti reciproci e alla cooperazione in genere  e, nell’ambito della Nato, all’assistenza reciproca in caso di aggressione. Il Trattato del Quirinale potrebbe allontanare Roma da Londra e dal programma per l’aereo militare di sesta generazione Tempest, frutto della collaborazione italo-inglese.

Poiché per al corsa alle presidenze degli stati, ci sono sempre sponsor esteri, il che è curioso per i cittadini sovrani, Draghi spinge per la riconferma di Macron all’Eliseo e Macron per la presidenza di Draghi al Quirinale, lo fanno con i loro agenti in Francia e in Italia. Intanto, facendo dispiacere al Vaticano e a parte del governo italiano favorevole all’immigrazione, la Francia, con il consenso egiziano, bombarda con gli aerei i trafficanti di uomini che attraversano il confine libico.

Da parte sua, la G.B. invita la Francia a ostacolare l’immigrazione clandestina attraverso la Manica, tra i due paesi esiste uno scontro anche sulla pesca, mentre il governo italiano ha rinunciato ai diritti di pesca su parte del mar Ligure, a favore della Francia. Con l’approvazione del governo francese, tre aziende transalpine hanno consegnato all’Egitto un sistema elettronico di sorveglianza della popolazione, simile alla Nsa americana, che usando algoritmi, è in grado d’intercettare comunicazioni e di localizzare gli utenti, con il quale il Cairo ha potuto arrestare dissidenti e sospetti e ha anche potuto arrestare Regeni.

Il traffico dei cavi sottomarini, dove transitano le comunicazioni web, è stato adattato per carpire i messaggi con l’estero; negli anni 2015 e 2016 personale francese ha installato e inizialmente gestito il sistema e agenti dell’intelligence egiziani sono stati addestrati a Parigi. Sulla faccenda indaga la procura di Parigi.

USA

A proposito di “democrazia” e propaganda, il 24/11/21 Biden ha invitato a un summit solo 110 paesi su 200, perché considerati “democratici”, per partecipare a un vertice sui diritti umani violati dai paesi autoritari. Perciò non sono stati invitati Cina, Russia, Ungheria, Turchia, Egitto, Arabia, Giordania, Qatar, Emirati e Afganistan, quest’ultimo ora guarda a Cina, Iran e Turchia.

Invece sono stati invitati gli alleati occidentali degli Usa, Taiwan, Irak, India, Pakistan, Polonia, Sudafrica Congo, Nigeria e Niger, sicuramente non tutti profondamente “democratici, nei fatti, anche gli Usa e l’Italia sembrano spesso “democrazie” discutibili. Gli Usa hanno assolutamente bisogno di nemici, non ne possono fare a meno perché, per ragioni economiche, sopravvivono con le guerre locali ma, anche con  la pandemia, c’è chi ne guadagna come in guerra.

In genere, l’occidente non considera “democratico” il regime del presidente egiziano Al Sisi, che perciò è stato escluso dal summit; tuttavia gli Usa e i paesi europei hanno sempre avuto rapporti, commerciali e  militari, anche con paesi autoritari. Recentemente gli Usa, per preservare la pace, si sono impegnati con la  Cina ad applicare ad essa una politica pragmatica, legata più ai rapporti economici che al sistema di governo; purtroppo, le promesse politiche sono solo fumo.

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it;    viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 22 novembre 2021)

 

ITALIA

 

Caduto il comunismo, i suoi seguaci, attratti dal potere, opportunisticamente, si sono diretti verso il catto-liberismo, però hanno conservato slogan e forme mentali, cioè hanno continuato ad alimentare il culto della personalità di capi di stato e di religione e il culto dello stesso stato. Hanno fatto diventare il governo italiano un governo fantoccio, prima sotto il papa, poi sotto gli USA e poi sotto l’UE, che sceglie i governi italiani, come faceva l’Urss con quelli dell’Europa orientale.

 

Poiché per difendere i privilegi e per andare a destra bisogna passare per la “sinistra”, attraverso la televisione, hanno continuato a fare il lavaggio del cervello dei poveri telespettatori; poiché non avevano amato la democrazia, si sono  immersi in una “democrazia” molto formale, adottando sistemi elettorali che potevano aiutare la conquista del potere. Per l’elezione del capo dello stato e per la formazione dei governi, si sono ispirati ai conclavi della chiesa, che eleggevano il papa, con i quali, con maggioranze precostituite, grazie ai favori, si bloccava la libera discussione e la libera scelta democratica.

 

I partiti di sinistra, assieme a quelli di destra, continuano a fare promesse che non mantengono, ignorando che la riduzione delle tasse e l’aumento dissennato delle spese, cioè lo sperpero di denaro pubblico a favore di profittatori e speculatori, indipendentemente dalle alchimie della commissione europea, non si conciliano con l’equilibrio di bilancio.

Mattarella e Draghi sono venerati dalla televisione, anche se da loro, a parte le prediche, fino a ora, non sono venute vere proposte per la riforma dello stato; però, secondo la costituzione, il presidente della repubblica, anche se non è eletto dagli italiani, ha larghi poteri, che però non esercita completamente; malgrado ciò, si afferma falsamente che l’Italia è una repubblica parlamentare, in realtà non lo è e non funziona.

A volte sembra che in Italia tutto è vietato salvo ciò che è permesso, in altri paesi accade il contrario; sembra che, per colpa del regime vigente e non degli italiani, in Italia la “democrazia”, lo stato di diritto e la libertà siano declinate in maniera diversa e truffaldina. A volta sembra che lo stato, che  è l’impresa privata occulta di maggior successo, è un grande inganno, persegue un suo disegno viziato e si rifiuta di ascoltare il dolore e il disagio che vengono dai cittadini.

La resa dei conti dovrebbe avvenire con le prossime elezioni politiche che europeisti e sinistra, per paura di perdere il seggio, com’è accaduto in altri paesi, vorrebbero rinviare all’infinito; sarà per queste che Biden ha ironicamente affermato che l’Italia indicherà al mondo una nuova forma di “democrazia”. Cosa ci sta preparando il nuovo ordine del mondo, cioè la secolarizzazione del regno di Dio? Ideologicamente, anche socialismo e comunismo sono state promesse di libertà e eguaglianza non mantenute e sono state parimenti le prime promesse di secolarizzazione in terra del regno di Dio.

Con gli sprechi di denaro pubblico del governo, messe da parte le promesse, sul fisco al momento Draghi si è mosso come Conte, cioè non ha alleggerito il carico fiscale, infatti, rispetto al 2020, le entrate fiscali sono aumentate di 341 miliardi e il deficit di bilancio è al 9,4% per 93 miliardi; invece la Germania ha tagliato l’Iva al 16% e quella sugli alimenti al 5%. In compenso, per contenere il debito pubblico, il Tesoro ha riacquistato titoli di stato riducendolo a 2706 miliardi di euro.

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Con la pandemia 40.000 aziende hanno cambiato proprietà, la mafia ha messo le mani sui fondi della ricostruzione, ricicla denaro e si serve di prestanomi e di professionisti, la sua campagna acquisto d’imprese non cessa e i tassi usurai sono arrivati all’11%. L’OMS ha abolito la stretta di mano, che era per lo più occidentale, mentre la comunicazione scientifica televisiva, poiché la scienza si è messa al servizio del potere, è diventata virale.

Con il blocco della produzione, il lockdown ha migliorato la qualità dell’aria, con l’emergenza pandemia, i malati si sono tenuti lontani dagli ospedali e perciò sono aumentati i morti per malattie cardiovascolari e per tumori. Per imporre il lockdown, il FMI ha offerto 940 milioni di dollari alla Bielorussia, ma era necessario? Relativamente al vaccino russo Sputnik, che è in concorrenza con quelli occidentali, ma è ritenuto non sperimentato, l’OMS ha imposto una rigorosa valutazione e l’UE ha detto che non potrà essere utilizzato nell’UE, però anche altri vaccini, come Pfizer, non sono stati realmente sperimentati.

L’Italia ha prenotato 226 milioni di dosi di vaccino, cioè ripetibili 4 volte per la sua popolazione ma, grazie alla speculazione, sono stati pagati molto più che in Germania; i verbali del CTS italiano non sono stati pubblicati integralmente, perciò non consentendo il controllo richiesto dal TAR del Lazio. La società Nexus, che si è aggiudicata la fornitura dei banchi scolastici a rotelle, per 45 milioni di euro, non ha un sito, né un recapito telefonico, il prezzo delle mascherine è stato gonfiato e alcuni tipi sono inservibili.

Le origini del virus Sars-Cov2 possono essere tre, l’origine naturale, l’origine artificiale e la fuoriuscita e la diffusione accidentale; Taiwan ha imposto solo un blando distanziamento, sono rimaste aperte scuole e ritrovi, il turismo interno non è stato bloccato e quello estero è stato sottoposto a quarantena. Perciò Taiwan non è stata molto colpita dalla pandemia che, con il lockdown, ha messo in ginocchio l’economia italiana, con l’Italia pronta alla svendita, soprattutto supermercati e ipermercati, la mafia ringrazia.

Il ministro della sanità Speranza, dopo tanta enfasi e propaganda, ha ritirato il suo libro:”Guariremo, una nuova idea di salute”, la pandemia ha colpito soprattutto individui anziani fragili.  Pechino ha isolato solo la provincia di Wuhan, da dove è partita la pandemia e, diversamente da tanti paesi, ha lasciato aperti i trasporti aerei internazionali. Sempre in Cina, nel 2002 era nata la Sars e nel 2009 l’influenza suina.

Con il virus Sars-Cov2 i mass media e soprattutto la televisione, si sono allineati alla narrazione governativa, ridicolizzando le voci discordanti; nella RSA di Bergamo nel 2020 è deceduto il 702% di vecchi in più rispetto all’anno precedente. Negli ultimi anni, per favorire la sanità privata, spesso in mano alla chiesa cattolica, sono stati sottratti, annualmente, al sistema sanitario nazionale 37 miliardi di euro, sono diminuiti i posti letto, da 5,8 ogni mille abitanti a 3,6 nel 2017; il Recovery Plan italiano, non volendo riparare, ha riservato alla sanità solo 9 miliardi di euro.

Oggi in Italia gli esperti che, grazie alla politica hanno fatto carriera, hanno il compito di supportare l’azione del governo, il quale però, forse perché questi erano in disaccordo, ha spesso ignorato le loro indicazioni. A Bergamo una partita di calcio importante del 19/2/2020 ha fatto esplodere i contagi, perciò il governo Conte ha puntato tutto sulla comunicazione, poi ha imposto il lockdown; i contagi maggiori si ebbero in Lombardia ed Emilia Romagna, il boom fu a febbraio del 2020, ma il virus circolava in Europa già dall’autunno del 2019 e in Cina da agosto.

Sembra che una persona sviluppa gli anticorpi contro il virus Sars-Cov2 dopo essere stata infettata dal virus del raffreddore; alla fine del 2019 in Italia si era registrato un picco di polmoniti, con complicanze respiratorie che colpivano soprattutto anziani e immunodepressi. Il 24 aprile del 2020 larga parte della popolazione era entrata in contatto con il virus, sviluppando gli anticorpi, ma il 90% degli infettati non manifestava sintomi o aumento della temperatura.

Il 14/3/20 Il CTS invitò l’ISS fare una revisione dei casi di morte attribuiti alla Covid19, risultavano sbagliati soprattutto i dati forniti all’ISS dalla protezione civile regionale, infatti, i morti con Covid sono stati censiti come morti per Covid. Il Covid è stato indicato come causa di morte per tanti deceduti anziani con gravi patologie, anche l’OMS ha favorito la sovrastima dei decessi, aiutata da governi italiani e dai mass media.

Alla confusione dei media si è sommato l’attacco personale tra esperti; con l’isolamento forzato, in Usa è aumentato il consumo di droga, la sovraesposizione mediatica ha sovraccaricato, con i vaccini, le strutture sanitarie. Il virus già circolava con le polmoniti, nell’autunno del 2019 e l’informazione televisiva, di solito imboccata dal governo, non forniva la notizia.

Il virus, trovato anche nelle fogne, è molto contagioso ma il 57% dei contagiati erano asintomatici e il 93% di essi non richiedeva cure ospedaliere; essere positivi non significa essere malati, inoltre, si è contagiosi solo con una carica virale alta. Purtroppo, in assenza di strumenti in grado di misurare la carica virale, i positivi al tampone sono stati censiti come contagiosi.

Alla fine di maggio 2020, a Wuhan, hanno partecipato a uno screening quasi 10 milioni di persone, rilevando contatti stretti di positivi asintomatici, tutti risultati negativi alla Covid-19. Si dice che il modo più efficace per prevenire le infezioni e le catene di trasmissione, è quello di fare i tamponi, che spesso danno come risultati del falsi,  e isolare gli infetti. Invece in Italia, a causa delle misure di prevenzione, si è sequestrata la popolazione e sospesa la costituzione, con spostamenti ingiustificati di persone nei reparti Covid, con rischio di morte.

L’eccesso di anidride carbonica dovuta all’obbligo della mascherina, può procurare ai ragazzi ritardi cerebrali, il distanziamento tra bambini riduce la loro autostima, perciò l’OMS ha raccomandato la mascherina solo se si hanno sintomi respiratori o se bisogna prendersi cura di persone con sintomi, ma il governo italiano si è regolato diversamente.

L’inquinamento dell’aria e l’alimentazione  sbagliata sono correlati a maggiore mortalità con malattie cardiovascolari, diabete e tumori, soprattutto al colon, che sono concause alla morte per Covid; purtroppo l’ordine dei medici non si è opposto al consiglio governativo di non eseguire le autopsie, il che ha portato a errate diagnosi.

Il governo affermava che i morti potevano contenere virus vivi e perciò, senza lavaggio e senza funzione religiosa, andavano inceneriti, includendo nei morti per Covid tutte le persone positive ma morte, in realtà, per altre cause. Però i medici disobbedienti di Bergamo, che avevano voluto fare autopsie, affermavano che i morti addebitati al virus erano colpiti, non solo da polmonite, ma anche da trombosi e infarto.

L’autopsia è fondamentale per rilevare l’esatta causa di morte, la mancanza di aggiornamento del piano pandemico nazionale ha favorito le morti, si spera nella pronuncia dei giudici, i quali però sono spesso legati alla politica; in generale, per applicare una legge o una direttiva occorre anche un’organizzazione efficiente e i controlli, che in Italia spesso mancano, il discorso non riguarda solo la sanità.

Tra le cure della malattia, da alcuni medici sono state citate le vitamine D e C, l’idrossiclorochina, i corticosteroidi e lo zinco, capaci di contrastare la tempesta infiammatoria e il rilascio di citochine, ma il governo, all’inizio della pandemia, ha vietato l’idrossiclorochina. Il 31/3/2020 è stato autorizzato l’uso del farmaco, sconsigliato dalla rivista Lancet, che aveva fatto raccogliere i dati falsi da Surgisphere, anche il suo imprenditore Desai aveva presentato qualifiche false, un’incredibile frode.

Invece Cina e India non hanno mai sospeso la somministrazione d’idrossiclorochina, sulla quale in Italia le polemiche non cessano; questo farmaco ha un difetto costa poco e non ha sponsor; in attesa del vaccino, si guardava anche al plasma iperimmune, donato da pazienti convalescenti. Il vaccino dovrebbe ridurre la probabilità di ammalarsi e interrompere la trasmissione ma non sempre è così.

La grande maggioranza dei sintomatici ha solo lievi sintomi, ma la malattia è pericolosa per gli anziani fragili votati alla morte, i quali, comunque, non sono stati coinvolti nella sperimentazione; anche in Usa l’ospedalizzazione per Covid-19 di negri e ispanici è cinque volte superiore a quella dei bianchi, cioè i primi hanno più bisogno di vaccini, ma anch’essi non hanno partecipato alle sperimentazioni.

Escludendo anziani e minoranze, il numero delle persone sottoposte a sperimentazione è esiguo per permettere di valutare la riduzione dei rischi con le cure, i vaccini o le prevenzioni. I vaccini possono indurre variazioni nei virus, soprattutto nei RNA messaggeri, i vaccini tradizionali sono costituiti da patogeni inattivati o attenuati, in grado di provocare reazioni nel sistema immunitario, con la produzione di anticorpi.

Con i vaccini anticovid19 si ha una protezione incompleta e forse l’aggravamento della malattia negli anziani, però i corticosteroidi hanno ridotto la mortalità; contro la Covid19 si sono sperimentati vaccini MRA e RNA. Comunque, nessuno ha mai pensato a vaccinare tutta la popolazione mondiale contro altri virus, come si vuole fare oggi; inoltre, non si può far passere una terapia genica per un vaccino.

Poiché alle case farmaceutiche era stato garantito che non avrebbero risposto, con i risarcimenti, ai danni del vaccino, in Usa il governo ha stanziato 4 miliardi di dollari per le vittime del vaccino. In questa società la fede e il consenso religioso e politico riducono il senso critico, le aziende farmaceutiche hanno privatizzato gli utili e socializzato le perdite, perciò hanno inserito clausole di salvaguardia contro i possibili risarcimenti.

Hanno fatto passare i morti con Covid in morti per Covid, curiosamente però,  chi è morto dopo un vaccino, è stato fatto passare per morto per condizioni cliniche precedenti; in Italia muoiono annualmente, per malattie cardiovascolari e cancro, 400.000 persone su 650.000, tanti di quei morti sono stati anche inseriti nella casistica Covid; inoltre, all’inizio della pandemia, la paura del contagio ha allontanato tanti malati dagli ospedali e perciò sono aumentati gli infarti e le morti.

Tolto l’incremento naturale della mortalità per vecchiaia, forse il Covid ha determinato finora poche decine di migliaia di morti, rispetto ai 130.000 denunciati dal governo e dall’informazione. Rispetto al 2015, solo 8 capoluoghi di provincia si collocano al primo posto per l’incremento di morti; tra l’altro, freddo e caldo favoriscono la morte di vecchi plurimalati.

A causa dell’epidemia influenzale, anche nel 2015 c’è stato un eccesso di mortalità rispetto agli anni precedenti, si ebbero 54.000 morti in più rispetto al 2014, ma la matematica sembra essere diventata un’opinione asservita ai padroni della narrazione.  Dopo aver inventato i banchi a rotelle per le scuole, si sono dimenticati che gli studenti arrivano a scuola con autobus sovraffollati che non garantiscono il distanziamento; il governo ha varato il cashback natalizio e poi ha criticato tante persone che facevano in fila lo shopping natalizio.

La strategia per affrontare la pandemia è stata inventata in Cina, poi in Italia, grazie ai suoi governi servili, divenuta laboratorio sperimentale dei mercati, c’è stata la prima rappresentazione; quindi, in esecuzione delle direttive dell’OMS, i suoi passi sono stati spesso copiati in tanti paesi. Invece, vista l’esperienza disastrosa dell’Italia, in tutti i paesi colpiti, non bisognava sospendere le visite mediche domiciliari, bisognava fare le autopsie e non trasferire gli anziani nelle RSA.

Un’unica regia ha seguito un unico copione, il lockdown è servito a perseguire altri scopi e, in tale piano, il ruolo dei media è stato strategico, il vero scopo è il nuovo ordine mondiale, l’agenda 2020-2030 dell’ONU finanziata da Bill Gates, con il governo unico mondiale guidato da Vaticano, Windsor, Soros, Rockefeller e Rothschild, con persone più sottomesse, più manipolabili e meno critiche; tra i registi, diversi ebrei e tanti massoni.

Nel libro 1984 di Orwell, questo parlava di un ministro della pace che presiedeva alla guerra e di uno della verità che presiedeva alla propaganda, mentre un manifesto ricordavano che la libertà è anche schiavitù; oggi i ministri della difesa pianificano le guerre. La propaganda del’informazione e il falso storico creano dei vuoti culturali dove si getta tanto il sapere e il senso critico verso il potere.

In un processo penale tenuto in Perù, il giudice ha sentenziato che il processo penale era stato paralizzato a causa della pandemia Covid-19, creata da un’élite criminale che vuole dominare il mondo, grazie anche alle sue multinazionali e ai governi venduti; questa notizia è stata rilanciata dai telegiornali rumeni ma non da quelli italiani.

Chi, grazie alla propaganda, nega la realtà può essere in buona fede e può vedere un nemico dove non esiste, ciò è utile agli stati che si espandono militarmente. E’ in atto una politica di riprogrammazione sociale, Jack Attali ha affermato che l’umanità si trasforma quando ha paura, con la quale si   può favorire anche una fiscalità mondiale e un governo mondiale; infatti, al summit di Glasgow sul clima, l’occidente ricco si è impegnato a tassarsi a favore dei paesi poveri, ma questi soldi andranno più ai governi corrotti e collaborazionisti e al governo occulto unico del mondo, che ai poveri.

Attali è stato presidente, dal 1991 al 1993, della BERS la Banca Europea per la ricostruzione e lo sviluppo, nata per favorire il passaggio dei paesi comunisti all’economia di mercato e per favorire le privatizzazioni come quelle italiane. Il socialista Saint-Simon aveva affermato che scienza e tecnologia avrebbero risolto i problemi dell’umanità, poiché era un teorico del totalitarismo, aveva però ammonito che le masse ignoranti andavano controllate, abbandonando la ”democrazia”.

Anche Marx aveva lanciato il culto della “scienza”, infatti, affermava che il suo socialismo era scientifico, mentre quello precedente era utopistico, la sinistra italiana al governo ha conservato questo mito. Per fronteggiare il virus si è imposto il coprifuoco, si è ricorsi alle armi, gli ospedali sono diventate trincee, i medici e gli infermieri sono stati definiti eroi, i morti sono stati chiamati caduti, si è parlato di fronte del virus e di economia di guerra; la sinistra al governo non è realmente pacifista e ama il linguaggio militare.

Il green pass è una specie di passaporto o lasciapassare interno, si concilia con i muri di contenimento e non con la libertà; Bill Gates ha guadagnato con il vaccino e con la pandemia, però alla fine ha riconosciuto che i vaccini non fermano la trasmissione, ma allora a cosa servono? Intanto al televisione, per abituarci ad altre vaccinazioni sospette, continua a sostenere la bontà della vaccinazione.

I vaccini a MRNA sono OGM che possono influire sul genoma e sulle reti genetiche, scompigliando il sistema immunitario; in India sono state sterilizzate donne con farmaci di comodo, in Kenya, con la scusa di combattere il tetano, somministravano un ormone che faceva abortire;  erano operazioni patrocinate dall’OMS e dall’Unicef, forse vogliano eliminare i vecchi malati non autosufficienti e ridurre la natalità e la popolazione.

La pandemia è stata gestita da una scientocrazia dogmatica collusa con la politica e l’informazione, così c’è stato il lockdown della scienza vera. Se la pandemia è una guerra, risulta che la guerra è l’unica attività umana in cui i partecipanti non valutano preventivamente i veri costi e i risultati. Lo scopo è addomesticare l’uomo, assoggettare l’umanità a un governo unico mondiale autoritario, mentre l’informazione, collaborazionista con il potere, per rendere l’umanità docile, deve terrorizzarla, perché la paura favorisce sottomissione e governabilità. (Fonte: “Strage di Stato” di Pasquale Bacco e Angelo Giorgianni, prefazione di Nicola Gratteri).

EUROPA

Alla Cop26, summit sul clima di Glasgow, alla quale hanno partecipato quasi 200 paesi, di cui 120 in via di sviluppo, è stato raggiunto un compromesso; con l’adesione di Cina, India e Sudafrica, è stato modificato l’impegno di uscire dal carbone con quello di ridurlo, con lo scopo di contenere l’aumento di temperatura di 1,5 gradi entro il 2030, con zero emissioni entro il 2050. Obiettivo impossibile da raggiungere perché nel mondo ci sarà sempre chi brucia legno e  carbone per cucinare, inoltre gli incendi di boschi dovuti ai fulmini ed le eruzioni vulcaniche.

Cioè l’obiettivo sembra ottimistico; infatti, per alcuni scienziati, l’aumento della temperatura, entro la fine del secolo, sarà di 2,4 gradi; c’è stato anche l’impegno a ridurre i sussidi ai combustibili fossili e a ridurre gradualmente le centrali a carbone, a raddoppiare, per lo scopo, la donazione di 100 miliardi di dollari l’anno, a favore dei paesi in via di sviluppo.

Lo scopo è di tagliare le emissioni di CO2, la prossima conferenza sul clima sarà tenuta in Egitto. Bisognerà vedere come i paesi beneficiari impiegheranno questo denaro, gli stessi donatori conoscono la risposta, non si fanno illusioni e tuttavia, sostengono il progetto; ma sappiamo che la politica è fatta di promesse difficili da mantenere.

Forse, con la scusa del clima, si tratta di un importante passo verso una fiscalità mondiale e verso un governo mondiale, perché il governo è riconoscibile soprattutto dal fatto che è quello che riscuote le tasse. L’UE, con la scusa della solidarietà e del clima, finanzia il progetto, che non serve per lo sviluppo della democrazia e della partecipazione popolare, ma si muova secondo un  suo progetto di espansione imperiale.

Per amore del commercio e della pace, fino a ora l’UE ha avuto rapporti amichevoli anche con stati di dubbia partecipazione popolare, perciò che senso hanno le sanzioni europee contro la Bielorussia; il paese non fa più parte dell’impero sovietico ma il su presidente non piace alla commissione europea, dicono che non è democratico, minaccia la Polonia e favorisce l’immigrazione, ma lo fa anche la Turchia che ha ricevuto aiuto dall’UE.

Grazie alla collaborazione con i massimi dirigenti italiani, l’UE ha giocato bene con l’Italia, trattata spesso come una sua colonia e costretta ad accettare governi di emanazione europea, parlo dei suoi commissari, i quali sono, per forza di cose, collaborazionisti con l’UE, forse anche con il benestare degli Usa e del Vaticano.

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Bruxelles ha fatto pressioni agli altri paesi, invitandoli a conformarsi alle regole del commercio internazionale, perché 66 paesi, forse con la crisi economica, ma in barba alla liberta di commercio, hanno eretto nuove barriere commerciali; di rimando, l’ambasciatore cinese a Bruxelles ha accusato l’UE di pratiche commerciali discriminatorie e unilaterali.

In dettaglio, l’UE ha creato un ufficio reclamo per le imprese che esportano, ha messo a punto nuovi strumenti legali per il commercio estero, critica i sussidi statali alle imprese, vuole l’apertura per gli appalti pubblici, blocca l’importazione di prodotti di legno frutto della deforestazione e vuole limitare l’importazione di acciaio e alluminio ad alta intensità di carbone.

Inoltre vuole portare alla luce e sanzionare gli abusi a carico degli uiguri, quelli sul lavoro, sull’ambiente e la politica di minacce cinese verso Taiwan; sembra tutta propaganda, la Cina replica che le accuse politiche europee, mischiate al commercio estero, mettono a rischio la ratifica del trattato commerciale tra UE e Cina.  Comunque, al summit del 16/11/21 tra Usa e Cina, prendendo le distanze  dalle accuse fatta dall’UE al governo della Bielorussia, i due paesi si sono impegnati a rispettarsi pragmaticamente, cioè agendo indipendentemente dai loro sistemi di governo. Ma ai governi le promesse non costano niente.

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Il presidente bielorusso, Lukashenko, a causa dell’emigrazione, aveva minacciato di bloccare il flusso di gas russo vero l’UE, che, a sua volta, minaccia la Bielorussia di sanzioni; ora questa ha bloccato, per manutenzioni, il gasdotto per tre giorni, perciò anche la fornitura di gas, mentre Putin aveva riaperto le forniture di gas all’Europa.

Purtroppo, ma non è caso, perché potrebbe essere una manovra della speculazione, l’Ente tedesco per l’energia ha bloccato momentaneamente la certificazione e quindi le forniture del gasdotto Nord Stream2 ora ultimato, perciò, con l’avvicinarsi della stagione invernale, il prezzo future del gas è aumentato del 12%.

Da segnalare che la Germania ha anche riattivato la base Nato di Mainz-Kastel, dotata di missili nucleari ipersonici, bloccata dal 1991; gli Usa hanno affermato che la Merkel era troppo morbida con Mosca e Pechino. A qualcuno dà fastidio, oltre la deflazione dei prezzi, anche la pace. (Per le notizie, fonte: Mauro Bottarelli – money.it).

USA

Negli ultimi anni sono stati fatti diversi accordi internazionali per la lotta all’evasione fiscale, secondo il Common Reporting Standard sullo scambio d’informazioni fiscali, al quale però gli Usa non hanno aderito, preferendo accordi bilaterali che essi violano; infatti, non comunicano all’Italia, a sua richiesta, i depositi dei cittadini italiani in Usa, il tutto a vantaggio dei sette paradisi fiscali americani, cioè Delaware, Wyoming, New Mexico, Alaska, Nevada, Montana e South Dakota. 

Ad Austin, Texas, è nata una nuova università che lotta contro la censura, il pensiero unico e il politicamente corretto, infatti, nelle università americane, che preferiscono omologare la cultura, si chiede il licenziamento di professori che hanno idee anomale, discriminando insegnanti conservatori e relatori sgraditi agli studenti. Queste università consolidate chiedono l’uniformità ideologica e attaccano i professori con idee pericolose o controverse, contestano il dibattito e invitano gli studenti alla delazione degli eretici; qualche cosa del genere accade in Italia, ma in televisione.

In controtendenza, Austin sta diventando un polo intellettuale alternativo a New York, alla California e a Los Angeles, ha una fiscalità più leggera, però vi si spara dall’elicottero ai cinghiali selvatici, considerati animali infestanti. Tra poco, nella città si trasferirà, dalla California, la sede della Tesla di Elon Musk; i nuovi immigrati di Austin sono libertari interessati alla scienza e hanno sfiducia nelle istituzioni e nei media.

In Usa le famiglie di alunni delle scuole inferiori hanno chiesto la censura,  cioè la rimozione dalla biblioteca scolastica, dei libri che hanno contenuti omosessuali, pornografici, che trattano di abusi sessuali, pedofilia e razzismo, comunque i tema siano trattati. (Per le notizie, fonte: Alessandro Cipolla – money.it; Daniele Rielli – Il Foglio).

ISLAM

La conferenza di Parigi sulla Libia del 12/11/21, organizzata dall’ONU, alla quale hanno partecipato Francia, Italia, Germania, Egitto, Usa e Libia, si è conclusa con un comunicato che fissa le elezioni politiche per il 24/12/21, chiede la rimozione dei combattenti turchi e russi, difende l’unità del paese ma non chiede il blocco dell’emigrazione dalla Libia; l’emigrazione biblica è un tema ansiogeno che interessa agli italiani che, grazie al loro governo, non contano.

Per il rinnovo della presidenza e del parlamento libico, tra le fazioni esistono contrasti per il potere, tra i candidati alla presidenza, ci sono il figlio di Gheddafi, Muammar, e il generale Haftar, che domina a Tobruk. Fra Tripoli e Tobruk esiste un conflitto, l’Italia e la Turchia hanno sostenuto il governo di Tripoli, retto da Al Serraj, mentre Francia e Russia quello di Haftar a Tobruk.

Il trattato del Quirinale, asimmetrico e non simile al trattato dell’Eliseo tra Francia e Germania mira a premere sulla Germania per non tornare all’austerità, a impostare una comune posizione italo-francese sulla Libia, ma in pratica, con gli auspici di Letta e Mattarella, contiene un’asimmetria, cioè l’appiattimento dell’Italia sulle posizioni francesi e forse un’annessione dell’Italia alla Francia; insomma, la Francia sa cosa vuole, mentre Italia è sempre cedente nei suoi confronti.

La Francia volle il rovesciamento violento, con bombardamenti aerei, di Gheddafi, l’Italia si accostò passivamente a questa politica e da allora sono derivate le ingerenze francesi in Libia, la guerra civile nel paese e l’estromissione dell’Italia, che vi ha ancora interessi petroliferi; sembra che la Francia, d’accordo con i governi italiani, voglia rivendicare il suo ruolo di paese leader del Mediterraneo, con l’Italia come sua appendice. (Per le notizie, fonte: Marco Dell’Aguzzo – startmg.it).

Nunzio Miccoli   www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS (lunedì 15 novembre 2021)

ITALIA

Il trattato di cooperazione del Quirinale è stato firmato da Italia e Francia, la televisione, troppo presa da Covid, violenza sulle donne, diritti delle donne e dall’emigrazione, ci ha detto poco; si tratta di un trattato segreto (perché, nella “democrazia” italiana, gli italiani non devono sapere), sostenuto da Mattarella. Comunque, dl trattato, sembra che la Francia sappia cosa vuole mentre l’Italia no.

Forse, anche a causa degli immigrati,  l’Unione Europea si sta disgregando, Italia, Spagna e paesi Visegrad avevano l’interesse e depotenziare il trattato di Aquisgrana franco-tedesco del 1963, poi aggiornato nel 2019, per favorire un’Unione di paesi con pari diritti. Questi trattati creano un’asimmetria che frammenta l’Unione, esaltata ipocritamente da Mattarella, eppure i paesi di Visegrad e la Spagna guardavano all’Italia.

La Germania si avvicina alla Russia e alla Cina e, secondo i francesi,  rispetta poco il trattato di Aquisgrana, sembra che l’ha fatto solo con la brigata transfrontaliera. Il trattato franco-italiano è imbarazzante per l’Italia; dai suoi governi, l’Italia è sempre stata messa in svendita a favore dello straniero, ora pare che si operi per l’annessione dell’Italia alla Francia.

Il trattato franco-italiano deve essere ratificato in parlamento, il ministro degli esteri Di Maio, già filo cinese, lo sostiene insieme a Mattarella e Letta, Draghi è europeista e atlantista; perciò la Francia può annettersi l’Italia solo con l’appoggio degli Usa, lo fa appoggiando la politica americana contro la Cina in Asia, anche con navi militari.

Tramite la BCE di Lagarde, Macron, come ha già fatto la Merkel, pensa di ricattare l’Italia con il suo debito pubblico, anche con programma PEPP di acquisto di titoli pubblici italiani; fino a poco tempo, i compratori dei titoli italiani erano soprattutto italiani, ma ora saremo soggetti al ricatto della BCE che li compra, intanto lo spread italiano è arrivato a 130.

Nel 1993 anno di crisi e della svendita delle aziende di stato italiane, si era già parlato di un trattato tra Italia e Francia che avrebbe permesso l’annessione economica dell’Italia; allora la Francia proponeva fusioni tra aziende francesi con imprese e banche italiane e con Finmeccanica, vinse la missione della nave Britannia che rappresentava gli interessi anglo-americani, che fecero il pieno delle aziende italiane privatizzate.

Ora la pressione di Macron in tal senso è aumentata, gli sviluppi sono quelli tipici maturati alla vigilia della prima guerra mondiale, quando l’Italia era contesa, come alleato, tra Francia e Germania, allora la Francia prevalse perché comprò giornali e politica italiana. In Italia il partito francese è forte, rappresentato da Mattarella e Letta, ma la Germania è la prima economia europea e il primo partner commerciale dell’Italia.

Questi due paesi, contando sulla collaborazione passiva dei governi italiani, si contendono l’Italia, ha contribuito a questo disastro l’egemonismo della Merkel, la gran donna della televisione italiana, la terza divinità della stessa, dopo papa e presidente della repubblica, che non si possono nominare invano o criticare.

L’attuale sinistra italiana condanna l’odio politico che essa stessa ha inventato, infatti, a torto o a ragione, Robespierre, Lenin e Stalin predicavano l’odio, facevano regolamenti di conti violenti con i compagni e oggi la sinistra, pur avendo rinunciato a una visione politica realmente popolare, sostenuta da governo e televisione, continua a odiare perché si sente minacciata nel suo potere assoluto di controllo apparente dello stato, che in realtà appartiene allo straniero.

In tale quadro, il servilismo dei governi italiani sono un’occasione d’oro per Francia e Germania, ma io ritengo che i tedeschi siano animati dallo spirito del dominio ma sono anche attratti dall’Italia, invece i francesi hanno verso gli italiani solo senso di superiorità e di dominio. Come hanno sempre fatto le grandi potenze, Trump ha minacciato i paesi ribelli e Biden ha ironicamente affermato che l’Italia sta inventando una nuova “democrazia.

Questo, da giovane, come delegato americano, aveva sostenuto le pretese jugoslave su Trieste e divenne estimato di Tito, andò anche al suo funerale e ora, guarda caso, aumentano gli incidenti dei no green pass a Trieste, desiderata, per il suo porto aperto alla Cina, dai tedeschi e dagli austriaci. E’ probabile che Francia e Germania lavorino ancora in sintonia, Di Maio le favorisce e, con la divisione dell’Italia, probabilmente al papa sarà concesso un contentino territoriale e a Di Maio il governatorato di Napoli.

A Trieste il prefetto, su indicazione del governo, ha proibito le manifestazioni in piazza, privando i cittadini del diritto di dissenso della democrazia, per il governo, anche le notizie sono diventate il nemico da silenziare. I disordini interni alimentati ad arte, possono giustificare prima un colpo di stato e poi l’intervento straniero, i quali però non si conciliano con gli statuti europei e con la costituzione italiana; purtroppo, agli stati, al dilà delle norme, è lecito tutto ciò che non è lecito ai privati. (Per le notizie, fonte: Federico Ferraù – Carlo Pelanda).

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35 morti al giorno per Covid sono poca cosa rispetto ai 2.000 morti complessivi giornalieri in Italia; anche se il virus, con i contagi si diffonde, le terapie intensive occupano solo il 4% dei posti disponibili in ospedale. Malgrado ciò, il terrorismo mediatico e l’allarmismo del governo favoriscono la paura e tanti politici e “tecnici” chiedono il vaccino obbligatorio, perciò a volte, la pandemia sembra tutta una montatura, ma per arrivare dove?

Se con l’immigrazione speculano trafficanti di persone, criminali, mafia, ma si specula anche con il lavoro agricolo in nero, con la pedofilia, la prostituzione e il trapianto di organi, grazie alla pandemia, speculano case farmaceutiche che tengono alti i prezzi dei vaccini, a volte di dubbia efficacia, mentre altri privati, ammanicati con il potere, speculano sui prezzi delle mascherine e su altre forniture sanitarie e scolastiche allo stato.

Tra le complicazioni del vaccino contro il Covid, c’è la miocardite o infiammazione del cuore, che compromette la contrazione cardiaca, aumentando la probabilità di morte. Alcune persone sono allergiche a un eccipiente del vaccino, il  polietilenglicole o Peg, presente nei vaccini mRna, il quale serve a stabilizzare i vaccini Pfizer e Moderna che, anche se giudicati sicuri dai “tecnici”, come altri farmaci, hanno controindicazioni e favoriscono delle reazioni anafilattiche. Se la reazione è prevista, si combatte dividendo ogni dose del vaccino anticovid in tre iniezioni, da somministrare in ospedale ogni 20 minuti, mentre il paziente resta in osservazione per un’ora.

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L’informazione ci ha fatto sapere che il laboratorio di Wuhan, da cui sarebbe fuggito il virus Sars-Cov2, secondo francesi e americani non aveva adeguati requisiti di sicurezza perciò, per quanto riguarda il vaccino Pfizer anticovid-19, messo a  punto in Texas, sono sorte delle domande sui dati della sperimentazione e sulla relativa supervisione.

L’amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla, era in attesa dell’autorizzazione all’uso del vaccino in Usa e la velocità nella preparazione del vaccino poteva minare dati e sicurezza dei vaccini; poi, con l’urgenza, l’azienda ricercatrice Ventavia ha falsificato alcuni dati, ha tolto l’anonimato ai pazienti, ha impiegato vaccinatori non addestrati e non ha tempestivamente segnalato gli eventi avversi; perciò la direttrice Brook Jackson ha inviato una denuncia alla FDA e Ventavia l’ha licenziata.

Jackson aveva informato i superiori della cattiva gestione del laboratorio, della mancanza di sicurezza e della mancanza d’integrità dei dati, diceva che, con rischio biologico, gli aghi scartati erano messi in un sacchetto di plastica, che i numeri d’identificazione dei partecipanti erano disponibili per tutti, eliminando l’anonimato a loro promesso.

Un dirigente di Ventavia ha affermato che l’azienda non era in grado di quantificare tipi e numero di errori trovati nel controllo di qualità; due persone avevano riportato reazioni gravi e non erano state ricontattate, perciò c’erano preoccupazioni per l’ispezione della FDA. Un altro dirigente di Ventavia segnalava falsificazione di dati, alcuni erano stati modificati e il loro inserimento era avvenuto tardivamente.

Per quanto riguarda le ispezioni della FDA, bisogna dire che, in realtà,  l’agenzia non ha personale adeguato per tutte le ispezioni e, di solito, si presenta in ritardo e  si limita a ispezionare, come si fa purtroppo anche in Italia, i documenti alla fine della sperimentazione, perciò, dopo la denuncia di Jackson, non ispezionò Ventavia. La FDA ispeziona solo l’1% dei siti di sperimentazione clinica e le sue ispezioni nel ramo vaccini sono diminuite negli ultimi anni.

Però, per la sperimentazione arruolava migliaia di persone, inviate in 153 siti diversi, tra cui aziende e accademie; comunque, la FDA ha rilevato la mancanza di segnalazioni tempestive su pazienti che hanno avuto eventi avversi, vaccini conservati a temperature non adeguate e campioni di laboratorio male etichettati.

Sulla segnalazione di Jackson, la FDA ha risposto che non poteva rilasciare nessuna informazione, perciò la Pfizer non ha fatto alcuna menzione dei problemi di Ventavia e così la FDA ha rilasciato l’autorizzazione all’uso del vaccino. Tra l’altro solo 9 dei 153 siti da monitorare erano stati ispezionati da FDA e tra essi mancava Ventavia, cioè la sua verifica dei dati, nel corso delle ispezioni sulle sperimentazioni, è stata molto limitata. (Per le notizie, fonte: lavocedelpatriota.it).    

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Il 5/11 il governo ha approvato la legge di bilancio per il 2022, essa evidenzia una manovra di 30 miliardi, di cui 24 miliardi di spese finanziate e 6 miliardi di tagli di spese e maggiori entrate rispetto al DEF di aprile. Le risorse stanziate serviranno ad affrontare spese correnti, investimenti e tagli di tasse; il bilancio dello stato dell’anno 2021 prevedeva spese per 937 miliardi e interessi per 60 miliardi.

Dal 2011 la politica di bilancio si svolge sotto il controllo di Bruxelles, ad aprile va presentato il DEF, a fine settembre la nota di aggiornamento, a metà ottobre il documento programmatico di bilancio per il triennio successivo, con i saldi dettagliati nella legge di bilancio da presentare alle camere. Da dieci anni, i saldi di bilancio sono comunicati prima a Bruxelles e poi alle camere poco sovrane, le quali hanno un potere limitato per la modifica.

Il 2022 è l’ultimo anno in cui resteranno attivi la clausola di salvaguardia e il patto di stabilità, ad aprile il governo Draghi aveva promesso un deficit del 5,9% ma poi l’ha ridotto al 5,6%; perciò è intenzionato a rispettare il patto di stabilità e non a chiederne la revisione. La legge di bilancio prevede un deficit dell’11,8% per il 2021 e del 5,9% per il 2022, percentuali poi ridotte, dopo 5 mesi al 9,4% e al 4,3%, con aumento delle entrate e riduzione delle spese, ignorando le promesse di riduzioni fiscali, tanto sbandierate dai politici in televisione. Lo stesso schema dl 2021 si è ripetuto per il bilancio del 2022.

Nel 2020 la pressione fiscale è arrivata al 42,8% e, secondo le promesse,  dovrà scendere al 41,9% nel 2021 e al 41,7% nel 2022; queste osservazioni sono state completamente assenti nell’informazione televisiva, nei dibattiti e nelle prese di posizione dei politici in televisione: Forse questi si sentono troppo ignoranti e impotenti per proferire parola, al di fuori dei loro soliti slogan e delle loro solite elucubrazioni. (Per le notizie, fonte: Giuseppe Liturri – Gustavo Piga – startmag.it).

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In visita ad Algeri, Mattarella ha inaugurato un giardino dedicato a Enrico Mattei, al quale è intestato anche il gasdotto che collega Algeria, Tunisia e Italia. Aveva sostenuto l’indipendenza dell’Algeria dalla Francia, ottenuta nel 1962, nello stresso anno fu ucciso in un simulato incidente aereo programmato dall’OAS, un gruppo terroristico francese.

Però Mattei era anche in contrasto con le compagnie petrolifere inglesi e americane, proponeva alle ex colonie europee condizioni più favorevoli per lo sfruttamento dei loro idrocarburi, perciò fece accordi con Tunisia, Marocco, Egitto e Iran. In Algeria l’Eni è presente dal 1981, oggi sia nel settore idrocarburi sia nelle fonti rinnovabili, punta anche a rilevare gli impianti della società petrolifera inglese BP che, a sua volta, punta a espandersi nel Messico.

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Renzi voleva una fusione tra Leonardo - Finmeccanica, con Fincantieri, ma il consorzio franco-tedesco Knds ha fatto un’offerta elevata per l’acquisto da Leonardo di Oto Melara e Wass, produttrici dei sistemi di difesa, tra cui i cannoni, mezzi corazzati, siluri e droni subacquei. L’Italia ha chiesto in cambio la piena occupazione, la permanenza della struttura produttiva in Italia e la partecipazione italiana al carro armato franco-tedesco Mgcs; Leonardo e Fincantieri sono a controllo statale.

Oto Melara produce il cannone navale più diffuso nel mondo, con proiettili a guida autonoma nel tratto finale, acquistato da 53 paesi, tra cui Francia e Germania; dopo aver rilevato il 25% della Hendsoldt, del settore radar ed elettronica per la difesa, Leonardo vuole aumentare la collaborazione con la Germania.

Il carro armato franco-tedesco Mgcs mira a sostituire i Leclerc francesi e i Leopard2 tedeschi, Italia, Spagna e Polonia hanno chiesto di aderire al programma. Macron vuole la collaborazione nell’industria militare europea e vuole inserire questo programma nel trattato del Quirinale fatto con l’Italia.

Bisogna anche rinnovare i cingolati corazzati di Italia e Germania, nel progetto entrano Leonardo, Iveco e Oto Melara, nel quale è interessata anche la tedesca Rheinmetall, con il trasferimento delle tecnologie dei cingolati dalla Germania all’Italia. I grandi paesi europei volevano proteggere dalle acquisizioni estere le industrie strategiche nazionali, ma ora desiderano di più partecipare ai consorzi europei. 

Finmeccanica è in joint venture con il cartello europeo MBDA che produce l’aereo eurofighter, fu estromessa dall’India, per tangenti da essa pagate sulla fornitura di 12 elicotteri (gli americani hanno commentato che solo così si fanno le forniture militari all’estero). Ora il governo indiano ha revocato il bando dell'Italia per i settori difesa e aerospazio, lasciando per il momento da parte il settore elicotteri.

Al G20 di Roma il premier indiano Modi si è incontrato con Draghi, per rilanciare multilateralismo, collaborazione su pandemia, energia e difesa; anche la vertenza sui marò italiani esplosa in India, che uccisero dei pescatori indiani, è stata appianata. Quindi, in altri settori militari, si riaprono gli acquisti indiani di armamenti italiani di Leonardo, si tratta di siluri, ricambi per armi, missili, cannoni navali, sommergibili senza equipaggio e altre armi.

Nel programma PESCO, per lo sviluppo del settore sicurezza e difesa dell’UE, la Francia ha messo al primo punto la presenza europea nell’area Indo-Pacifico, mentre l’Italia avrebbe preferito mettere, al primo punto, il Mediterraneo. Contrariamente agli auspici di Macron, al momento, all’Italia non pare opportuno separare l’UE dalla Nato, ma le minacce all’Europa vengono soprattutto dal Mediterraneo e dai Balcani, mentre in Europa orientale esiste  un confronto con la Russia, attenuato dai rapporti energetici tra Germania e Russia.

Gli Usa sono proiettati nell’area Pacifico contro la Cina e sono intenzionati a delegare Mediterraneo, Africa e Medio Oriente all’UE. Anche con la Brexit, esiste una collaborazione militare tra UE e Gran Bretagna, anche se Londra era contraria a dare all’UE una connotazione militare, quando vi faceva parte.

Con Thales, ci sono programmi militari tra Francia e Regno Unito, tra Italia e Regno Unito c’è collaborazione con l’aereo Tempest e con gli elicotteri Leonardo e nella società missilistica Mbda, partecipano Italia, G.B. e Francia. Italia, Germania, Spagna e Regno Unito collaborando all’aereo Eurofighter, inoltre, Italia e Francia collaborano al sistema di difesa missilistico SAMP-T. (Per le notizie, fonte Chiara Rossi – Marco D’Aguzzo - startmag.it ).   

ISLAM

L’ONU, per favorire la pacificazione, è impegnata a imporre il ritiro delle truppe straniere dalla Libia, però Al G20 di Roma, Erdogan si è rifiutato di ritirare le sue truppe e perciò, probabilmente, nel paese le elezioni presidenziali e parlamentari imminenti saranno rinviate. A Tripoli comanda Al Serraj, che è in guerra con il generale Haftar che comanda a Tobruk, la Turchia sostiene Tripoli con istruttori, islamisti e truppe siriane.

La riunione di Ginevra del 23.10.2020 aveva sancito il cessate il fuoco, l’incontro del Cairo di novembre, organizzata dall’ONU, al quale erano presenti paesi africani favorevoli allo sgombero di truppe straniere, pari a 20.000 uomini, Erdogan ha affermato che la presenza turca è legittimata da una cooperazione militare con il governo libico di Tripoli.

Diversamente dall’Italia, diversi paesi mediterranei hanno disconosciuto il trattato sui confini marittimi ricchi d’idrocarburi, sottoscritto da Tripoli e Ankara e la Turchia ha rifiutato di partecipare alla prossima conferenza di Parigi sulla Libia, alla quale partecipano Grecia, Israele e Cipro, in rotta con Ankara; perciò la Turchia ha fatto cadere il suo interesse per il sistema di difesa missilistico italo-francese SAMP-T.

A settembre il parlamento di Tobruk ha sfiduciato il governo di Tripoli, perciò il paese potrebbe dividersi in  due stati, la Turchia, con la passività del governo Conte, ha perciò assunto il controllo della Tripolitania, dove ha anche in gestione porto e aeroporto di Misurata, e controlla i giacimenti di gas e petrolio del Mediterraneo centro-meridionale, mentre è in conflitto, per quelli del Mediterraneo orientale, cioè con Grecia, Israele ed Egitto, le cui rivendicazioni sono sostenute dalla Francia.

La Turchia ricatta l’UE con le forniture energetiche e con gli emigranti che seguono la rotta turco-balcanica e quella libica, per bloccare l’emigrazione ha già ricevuto dall’UE 6 miliardi di euro e gli emigranti afgani e siriani, ancora presenti in Turchia, sono 4 milioni.  A causa dell’immigrazione di siriani, iracheni afgani, diretti in Germania attraverso la Polonia, questo paese ha costruito un reticolato di sbarramento.

L’Ue minaccia sanzioni alla Bielorussia e questa minaccia d’interrompere la fornitura di gas all’UE, intanto due compagnie aeree, una turca e una bielorussa, non accettano più viaggiatori siriani, iracheni e afgani diretti a Minsk, da dove questi proseguivano verso la Germania, attraverso la Polonia. (Per le notizie, fonte: lavocedelpatriota.it).

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 8 novembre 2021)

EUROPA

La Cina, dopo aver acquisito il porto greco del Pireo e aver posto le basi per la penetrazione in Italia con i porti di Genova e Trieste, malvista dalla Germania e criticata dagli europeisti e atlantisti nostrani della televisione, ha reso Amburgo il principale hub portuale della Cina in Europa, questa città ha anche una partecipazione al porto di Trieste. In Europa settentrionale i principali porti sono in ordine Rotterdam, Anversa e Amburgo.

Da Amburgo passerà la metà dell’interscambio cino-tedesco, la società cinese Cosco ha rilevato il 35% del suo terminal più importante Tollerort dove, per i container, la Cina ha un rapporto con gli Usa di 4 a 1. Sulle direttive americane, dirette agli alleati contro la Cina, la Germania sfida Biden ignorando la lesione dei diritti umani in Cina, che è un problema esistente ma sempre propagandistico, in cui è votata la televisione italiana.

A tutto ciò si aggiunge l’accordo tra Germania e Russia per il gasdotto Nord Stream 2, già inviso agli Usa, ora Putin ha ordinato a Gazprom, per combattere l’inflazione, di fare forniture extra di gas all’Europa. Al G20 di Roma erano presenti Merkel e Scholz, suo erede designato a capo del governo ed ex sindaco di Amburgo.

Il precedente G20 si tenne nel 2017 proprio ad Amburgo, allora Scholz incontro Xi Jinping e poi visitò la Cina, egli, verso Pechino,  segue la politica commerciale, senza preclusioni, della Merkel; invece Xi, forse seccato dai giudizi dei politici e della televisione italiana sulla Cina, ha preferito disertare il G20 di Roma.  Intanto gli Usa in Asia rafforzano la cooperazione militare marittima con la Francia, con altri paesi asiatici e con la Gran Bretagna,  naturalmente in funzione anticinese.

Ora i partecipanti al G20 si sono diretti al summit di Glasgow, in Scozia, per la conferenza sul cambiamento climatico, portando con loro gli impegni presi a Parigi e a Roma, ma sarà molto difficile che possano realizzare il contenimento dell’inquinamento da CO2 entro la data promessa; India, Cina e Russia hanno già chiesto proroghe. Tra gli impegni presi, stop alla deforestazione del mondo entro il 2030, tuttavia pare che, già da ora, nessuno stato rispetti gli accordi sul clima di Parigi.

Il cuore di Mattarella e Letta batte per la Francia, è chiaro che la Germania della Merkel voleva dominare l’Europa e l’Italia, ma ora potrebbe anche uscire dall’UE. La Germania ha il primato economico in  Europa e La Cina è la prima potenza commerciale del mondo, anche se, come accade in tutti i paesi, con momenti di crisi, si espande più velocemente degli altri paesi, ma i governi e la televisione italiana devono criticare la Cina ed essere fedeli a Usa e Francia; comunque, al G20 sono stati revocati i dazi tra Usa e UE.

Nonostante la presentazione enfatica della televisione italiana, mirante a rimarcare un altro successo del governo italiano, sembra che il G20, a causa della competizione tra Usa e Cina, abbia perso importanza; infatti, al summit sono mancati il premier cinese, quello russo, quello giapponese e quello messicano. Si sono fatte promesse per contenere l’aumento della temperatura di 1,5 gradi, entro i 2050, azzerando le emissioni di carbonio, ma India, Cina, Russia e tanti altri paesi non si sono impegnati.

A Trieste si manifesta contro i provvedimenti del governo sulla pandemia e in Alto Adige, in alcuni moduli da compilare da parte dei cittadini, in barba al nazionalismo italiano, bisogna ancora precisare la razza, altre manifestazioni ci sono state a Padova. Poiché le manifestazioni pubbliche sono spesso manipolate  da poteri occulti, l’hanno fatto, nascondendosi, tutte le grandi potenze, è giusto sospettare delle intromissioni estere contro l’Italia o contro il governo italiano, ma gli europeisti se la prendono solo con gli italianisti, che per loro sono gli uomini peggiori del mondo.

ITALIA

Secondo l’OMS (misteri e contraddizioni delle statistiche!) nel mondo i morti per Covid-19 non sono, come si afferma, 5 milioni ma 15, perciò il G20 ha promesso di vaccinare contro il Covid-19, entro il 2022, il 70% della popolazione mondiale. Il Dottor Matteo Bassetti ha affermato che un nuovo farmaco anticorpo monoclonale è efficace contro tutte le varianti del Covi-19, si tratta del Sotravimab, che però non è ancora disponibile, esso riduce dell’85% ospedalizzazione, terapia intensiva e morte. Contro il virus si sta anche sperimentando un cerotto, inoltre esiste anche una pillola Merck, adatta ai paesi sottosviluppati, un’altra la sta mettendo a punto la Pfizer.

C’è sempre qualcuno che esce indenne dai virus pandemici, le infezioni da Sars-Cov2 possono essere asintomatiche o letali, dipende da fattori genetici o dal sistema immunitario, accade anche con il virus HIV o sindrome da immunodeficienza; perciò bisognerebbe analizzare geneticamente gli individui resistenti all’infezione da virus Sars-Cov2.

L’Istituto Garvan di Sidney ha approntato un vaccino universale capace di attivare gli anticorpi che agiscono contro la parte immutabile della proteina Spike del virus Sars-Cov2, questa rimane immutata anche quando il virus muta. Per quanto riguarda la ricerca del vaccino italiano ReiThera, che ha avuto 8 milioni di euro di finanziamento da parte dello stato, ma ne aspetta altri 80.

ReiThera è fermo alle prime due fasi di sperimentazione e, per la terza fase, ha bisogna di altri soldi, intanto ha ricevuto 1,4 milioni di dollari dalla Fondazione di Bill Gates. E’ probabile che il governo, con lo stop ai finanziamenti, motivati da un intervento della corte dei conti, voglia favorire le produzioni delle aziende farmaceutiche estere.

L’azienda di Castel Romano (Roma) che lo produce, dotata di apparecchiature e strumenti validi, sta sviluppando un vaccino contro l’Hiv e uno contro le varianti del virus Sars-Cov2, questo secondo è  in grado di fornire una maggiore copertura contro le varianti; secondo l’azienda, questo vaccino è sicuro ed ha un successo del 93% con una dose e del 99% con due dosi.

Può essere prodotto su larga scala e su licenza in altri paesi, l’azienda vorrebbe fare un polo produttivo di vaccini in Italia, il suo vaccino antiCovid è approvato dall’Istituto Spallanzani di Roma; purtroppo, a causa della burocrazia, che forse è solo il capro espiatorio, l’Italia parte e arriva sempre in ritardo.

Nella storia umana, le malattie infettive e, in particolare le pandemie virali, hanno favorito delle selezioni evolutive e la variabilità genetica è una delle risposte all’infezione. Cioè esistono basi genetiche e immunologiche alla resistenza a questo virus, accade anche con la malattia infettiva tubercolosi; non si parla di asintomatici, ma di resistenti all’infezione, infatti, il vaiolo ha una mortalità solo dell’80% e l’ebola del 90%.

Alcune persone resistono alla Covid 19 perché hanno avuto altre infezioni di altri Coronavirus, che hanno prodotto una risposta immunitaria contro il virus Sars-Cov2. Il secondo meccanismo di protezione dal virus può essere un particolare tratto genetico; infatti, la talassemia è un’anemia contrassegnata da una ridotta quantità di globuli rossi nel sangue, per cui, le persone che ne soffrono, s’infettano meno di malaria. In pratica, alcune alterazioni genetiche proteggono dall’infezione; le persone che hanno variazioni genetiche che consentono loro di resistere al virus Sars-Cov2 sono quasi il 10%, non si conoscono, ma a esse, conoscendole, non servirebbe il vaccino.

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In Italia si apre la corsa al Quirinale, Berlusconi spera, ma il favorito è Draghi, esaltato dalla televisione e benvisto dai partiti, dai mercati, dall’UE, dal papa e dagli Usa; questi poteri devono essere citati perché presidente della repubblica e capo del governo sono scelti soprattutto dall’estero. L’europeista Giorgetti, in competizione con Salvini nella Lega, vista le crisi politica, le ingerenze europee e il depotenziamento del parlamento, vuole trasformare l’Italia in una repubblica semipresidenziale o attuare un presidenzialismo di fatto, che però già esiste, ma i persuasori occulti dell’informazione non lo dicono, il presidente della repubblica ha già larghi poteri.

Probabilmente Giorgetti non si è accorto che, violando la costituzione scritta, ma secondo la costituzione materiale o di fatto, l’Italia è già una repubblica presidenziale, non credo che, per tornare al parlamentarismo, voglia farle fare un passo indietro. La politica o la “democrazia” possibile in Italia, vista l’ingerenza dei poteri forti, continua a prendere in giro gli italiani che, come il parlamento, non sono sovrani ma non sono stupidi. I governi italiani sono europeisti e mondialisti e non italianisti, anche se gli italiani li mantengono; con la collaborazioni dei suoi governi e della sua banca centrale, l’Italia è un laboratorio sperimentale e un protettorato internazionale

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario.it;    viruslibertario@gmail.com.

  

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 1 novembre 2021)

ITALIA

Berlusconi è contrario alle elezioni anticipate, chieste in passato dalla Meloni; quelli che in Italia contano, sono tutti innamorati di Draghi e Mattarella. A proposito di trasparenza, quasi inesistente nello stato, con la quota 100 sulle pensioni lo stato non ha avuto aggravi di costo perché, generalmente, non ha assunto altre persone al posto dei pensionati, mentre oggi vuole risparmiare spostando in avanti la data della pensione, il che renderà più difficile la lotta alla disoccupazione.

In Italia il boom delle nascite si è avuto negli anni 50 e 60, mentre oggi la popolazione è in decrescita progressiva, man non sarà sempre così perché si ritroverà l’equilibrio, che dovrebbe avvenire senza decrescita della popolazione, senza emigrazione d’italiani e controllando l’immigrazione, ora sponsorizzata dai profittatori economici di ogni tipo.

Da sempre, con il ricatto si fa carriera e si difendono i propri interessi e con il tradimento si acquistano titoli, prebende e cariche; chi fa la rivoluzione senza promozione sociale o senza promozione di classe, è uno sciocco; infatti, tanti traditori sono diventati generali, ministri e nobili, politici e notabili hanno sempre agito così. Gli stati si espandono aiutati dai traditori di rango residenti in altri paesi, che cooperano per la sudditanza del loro paese.

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In Italia un milione di lavoratori è senza green pass, sono soprattutto liberi professionisti, partite Iva, colf e badanti, è impossibile controllare tutti i lavoratori sul possesso di questo documento. Il governo segnala che, fino al 25/10, i contagiati complessivi per Covid 19 sono stati 4.741.185, le vittime 131.826 e afferma che ora i vaccinati che rischiano il ricovero sono 9 volte meno dei non vaccinati.

Rivolto a chi ha fede, afferma che, tra i non vaccinati, gli over 60 hanno un rischio di contagio 4 volte superiore e di morire 10 volte più alto; comunque, le dosi dei vaccini contro il Covid 19 stanno per scadere e perciò saranno regalate all’estero. E’ probabile però che, fatte le rettifiche sanitarie, con controllo statistico, i morti per Covid siano stati, al massimo, 100.000 in due anni.

Il Tribunale di Bergamo indaga sulle responsabilità di dirigenti sanitari, regioni e governo, con in testa il ministro della sanità, per l’impreparazione nell’affrontare la pandemia, che all’inizio ha causato tante morti; nonostante l’OMS avesse invitato gli stati ad aggiornare i loro piani antipandemici, fornendosi di materiali adeguati.

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La generale campagna politica di odio è alimentata anche dalle donne contro gli uomini, fatta attraverso la televisione, megafono del governo e agenzia pubblicitaria dei partiti, si vorrebbe combatterla anche con i codici; in realtà, è tipica dei conflitti politici e di potere e, con la denuncia d’ingiustizie e irregolarità, anche nelle tifoserie sportive.

Diciamo che chi si sente in minorità, alimenta quest’odio, perciò le rivoluzioni le hanno fatte i proletari e non i capitalisti; purtroppo lo stato, in barba alla costituzione, ha alimentato corsie di favore, che oggi sono soprattutto di classe, ma le donne non la vedono così;  in fisica le leve sono tre, ma il sesso potrebbe essere definita la leva di quarto genere  per il successo, infatti, apre tante porte, vale per donne, uomini e omosessuali, alcune persone fanno soldi e carriera con il sesso, altro che discriminazione!

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Il voto di fiducia richiesto dal governo su leggi da esso sponsorizzate, che potrebbero saltare, sembra in contrasto con una vera “democrazia”, i politici dovrebbero essere liberi di votare, rispettando solo il mandato di massima del loro partito, perché altrimenti dovrebbero dare le dimissioni. Non devono essere soggetti a ricatto per la paura di perdere il posto in  parlamento con le elezioni anticipate.

Se una legge è respinta, il governo dovrebbe rimanere fino a che è dimissionario o è sfiduciato dal parlamento, in teoria, potrebbe governare anche se sostenuto da una minoranza, le leggi buone otterrebbero la maggioranza da sole. I giochetti della politica sono nati per tenere sotto controllo, da parte del governo, i parlamentari che considerano la poltrona parlamentare equivalente al palo della cuccagna o a una rendita.

Riguardo ai cittadini, in realtà ancora sudditi perché senza sovranità, nella “democrazia” italiana esiste la libertà di parlare ma non di scrivere sui giornali, per la quale è richiesta una patente; inoltre, esistono reati di opinione, tale libertà di parlare è concessa a condizioni pratica che l’organizzazione dello stato non cambi. Reati di tradizione fascista sono ancora presenti nel nostro codice.

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Con la crisi pandemica - economica, alimentata ad arte, con il reddito di cittadinanza e con le spese per la lotta all’inquinamento, dovrebbe crescere spesa pubblica, deficit di bilancio, debito pubblico, liquidità monetaria e inflazione fino, forse, ad arrivare al reddito universale per gli uomini comuni tornati sudditi, obiettivo perseguito dai globalisti.

Era un’idea buona per comunisti, ma anche per il nuovo ordine mondiale dei mercati. La stagione delle vaccinazioni, che alimenta la speculazione dei mercati e delle società farmaceutiche, potrebbe non finire mai e potrebbe essere alimentata, anche perché ci sono sempre nuovi virus e varianti della Covid-19.

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Una volta gli esperti dicevano che il commercio estero aiuta la distensione, ebbene oggi il commercio estero di UE, India e Giappone è più forte con la Cina che con gli Usa, sempre minacciosi e verso la Cina, con la quale fanno però anch'essi molti affari; inoltre, nel mar cinese meridionale, esiste un contenzioso tra Cina e Giappone e un’altro tra Cina e India ai confini montani a nord dell’India, la Cina rivendica Taiwan protetta dagli Usa.

Il contenzioso tra Cina e Usa nasce dalla ricerca del primato mondiale, le sanzioni degli Usa sono mal digerite dalla Cina; in tale quadro, la fedeltà canina della televisione italiana verso la Nato manifesta sempre opinioni anticinesi, accusa la Cina di scarsa democrazia, anche se, osservando soprattutto l’Italia, la vera “democrazia” bisogna ancora inventarla.

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Il G20 di Roma ha approvato una tassa minima globale del 15% sugli utili a carico delle grosse multinazionali, la proposta è appoggiata anche dall’OCSE. Hanno aderito all’accordo 136 paesi che si ripartiranno gli utili, rimane il sospetto che i paesi più piccoli, che non hanno aderito all’accordo, preferiscano operare come in precedenza, ospitando anche paradisi fiscali.

Queste imprese potranno essere tassate, non solo dove hanno la sede fiscale, ma anche nei paesi dove vendono, assorbendo le relative imposte sostitutive già applicate da Francia, Italia e Spagna a carico di Facebook. Amazon e Google. In Usa, la nuova imposta genererà un’entrata di 60 miliardi di dollari l’anno, in tutto il mondi potrebbe arrivare a 200 miliardi. L'Italia ha sempre ratificato gli accordi internazionali, anche se, come altri paesi, a volte non li rispetta.

EUROPA

A causa dell’accusa di mancato rispetto, da parte della Polonia, della “democrazia” (il cui pieno significato non si conosce), l’UE l’ha minacciata di sospensione dal diritto di voto; tuttavia, per le future riforme, la commissione europea ha bisogno dell’unanimità, perciò, senza voto di Polonia e Ungheria, si bloccherebbe tutto.

Inoltre l’UE, operando anche con i suoi agenti all’estero, non desidera che, dopo la G.B., anche Polonia, Ungheria e Italia escano dell’Unione, per impedirlo è disposta a usare tutti i mezzi e i governi fantoccio. La Polonia afferma che il primato delle leggi UE vale solo per le leggi delegate come i trattati (per i quali l’Italia, diversamente da altri stati, non ha tenuto referendum), afferma che l’UE non è uno stato e che invece la Polonia è uno stato sovrano; è da ricordare che i protettorati mancano di questa sovranità e che anche la mafia si serve di protezioni.

ISLAM

Le ONG palestinesi sono anche organizzazioni terroristiche che ricevono aiuti dai paesi europei. A novembre del 2019 Di Maio ha stipulato un accordo con il governo di Tripoli, per escludere l’Italia dalle ricerche d’idrocarburi nel braccio di mare tra Italia e Libia. In materia di pesca, accordi simili l’Italia li ha fatti a favore di Francia e Tunisia, i nostri governi fanno sempre regali simili all’estero, in questo caso, a spese dei pescatori italiani; anche il Giappone pesca tonno nel Mediterraneo, però la G.B. ha un contenzioso con la Francia proprio in materia di pesca, accade in altri paesi sovrani del Nord Europa, tra  Usa e Canada e in altri continenti.

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario.it viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 25 ottobre 2021)

ITALIA      

A causa del cambiamento climatico e della mancanza d’acqua, è diminuito il raccolto agricolo mondiale, con aumento di malnutrizione, fame, prezzi agricoli ed emigrazione. Una discrepanza statistica è data dal fatto che nel mondo il Pil aumenta di molto solo in Italia, cioè di oltre il 6%, senza che l’Italia, per il momento, subisca il peso dei rincari per energia e materie prime.

Negli altri paesi impazza l’inflazione, ma in Italia ufficialmente no, in Italia la produzione industriale e l’esportazione crescono, mentre i consumi interni ristagnano, calmierando il tasso d’inflazione, ma stanno gradualmente crescendo, gli investimenti aumentano soprattutto nell’edilizia.

Comunque, i 200 miliardi di euro del Recovery, destinati all’Italia, sono stati troppo enfatizzati dal governo, perché dovrebbero favorire un altro miracolo economico ma, fino a ora, hanno incentivato anche delle speculazioni e degli sprechi. Il patto europeo di stabilità resta, come l’impegno a ridurre il debito pubblico, il che significa piano di rientro graduale del debito pubblico e austerità di bilancio.

Vedremo cosa accadrà i prossimi anni e cosa ci racconteranno le statistiche e il prossimo governo, perché il quadro del bilancio pubblico dovrà confrontarsi con la riforma fiscale, considerato che, i ricchi e i privilegiati non amano pagare per i poveri; anche se è pur vero che in banca, con il fondo svalutazione crediti, chi paga i debiti, paga anche per chi non paga.

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Per una parziale analisi del voto di ballottaggio alle amministrative, il risultato sembra smentire i sondaggi politici che premiano la destra; ha vinto la sinistra del PD, che però aveva già in mano quei comuni, mentre il M5S ha avuto una caduta vertiginosa e nessun sindaco. Il risultato dipende dal fatto che l’astensione dal voto, da parte  della destra, è stata relativamente maggiore, Salvini è stato punito dai leghisti per essersi accostato, al canto delle sirene, al governo, accadde anche quando Bossi si accostò a Berlusconi.

Generalmente alle amministrative gli elettori votano personaggi noti e che hanno maggiori probabilità di vincere, non amano votare un candidato sconosciuto o che ha meno probabilità di successo, desiderano stare con i vincitori; cioè è una questione di notorietà e non di bontà delle candidature. Adesso i volti noti della politica, anche se contestati, sperano di essere rilanciati mentre, negli enti locali, il M5S minaccia di passare all’opposizione.

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Misteri delle statistiche! Il dottor Andrea Grisanti ha affermato che, con circa 35 decessi al giorno per la pandemia, dovremmo avere un numero di contagiati molto superiori a quelli segnalati. L’associazione consumatori Codacons, ai sensi della legge 210/92, ha inoltrato richiesta di risarcimento per danni da parte di un romano di 46 anni, vaccinato il 6/8 contro il Covid, in una farmacia di Roma.

Questo, immediatamente colpito da ictus, è stato ricoverato e poi ha presentato domanda di risarcimento all’Asl competente, minacciando causa al ministero. L’uomo è stato colto da ictus cerebrale ischemico e poi da paralisi nella parte sinistra del corpo; la perizia è stata svolta dal Prof. Carlo Rumi che ha diagnosticato una trombo-embolia a carico dell’emisfero destro, in soggetto sano e senza patologie pregresse, senza predisposizioni genetiche e senza alterazioni al sistema emocoagulativo.

La casa farmaceutica Merck ha brevettato un farmaco antivirale in pillole, contro il Covid-19, non ancora autorizzato dalla FDA, è adatto al contagio in forma lieve, la somministrazione prevede quattro pillole al giorno per cinque giorni, ma senza ospedalizzazione; il farmaco introduce errori nel codice genetico del virus, impedendone la duplicazione, senza coinvolgere il sistema immunitario e senza colpire la proteina Spike del virus.

Il suo nome è molnupiravir, riduce il rischio di decesso, è efficace contro le varianti, ma si dice che la sua efficacia è inferiore a quella dei vaccini, purtroppo, per ogni ciclo di terapia, costa la bellezza di 700 dollari. La pillola è stata già richiesta da USA, Nuova Zelanda, Australia, Corea del Sud, Taiwan, Singapore, Malesia e UE.

L’ex commissario Domenico Arcuri è indagato dalla procura di Roma, per peculato e abuso d’ufficio, per aver acquistato, tramite intermediari legati alla politica,  800 milioni di mascherine cinesi inservibili; l’accusa di corruzione a suo carico è stata archiviata. Salvini sospetta che i magistrati abbiano rinviato l’annuncio per non rovinare l’esito del ballottaggio alle amministrative, a governo e maggioranza. (Per le notizie, fonte: Martino Grassi - money.it; Rosa DE Caro – iltempo.it; Giulia Alfieri – startmag.it).

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In Italia l’economia sommersa e quella illegale raggiungono i 200 miliardi di euro l’anno e procurano un reddito a 3,5 milioni di persone. Il governo Draghi pensa di portare dei cambiamenti al reddito di cittadinanza, che oggi costa allo stato quasi 9 miliardi di euro l’anno, con 1,3 milioni di beneficiari; con maggiori controlli, il governo pensa di ridurne il costo, perché tanti percettori lavorano anche in nero.

Naturalmente, occorre anche perequare il reddito di cittadinanza con la pensione sociale minima. Mettendo da parte le promesse elettorali di Salvini, sempre vicino al governo, Draghi vuole abolire quota 100 per le pensioni e rimettere in carreggiata la riforma Fornero che affiancava il governo Monti. L’UE ha sempre indirettamente governato l’Italia, ma anticipare la pensione, che è un costo, serve anche a creare posti di lavoro.

Inoltre lo stato ha usato spesso illegalmente le eccedenze di cassa di Inps, Inail e CDP, come sportello bancomat, anche se trattasi di soldi a destinazione specifica di lavoratori e di risparmiatori; ai lavoratori avrebbero anche potuto concedere la riduzione dei contributi o l’anticipazione della data della pensione.

Con i soldi dei lavoratori l’Inps ha pagato anche le pensioni sociali, che dovrebbero essere a carico della fiscalità generale, e le pensioni privilegiate. Infine un accenno alle riforme di Draghi, le riforme possono essere anche un regresso, anche se, aumentare imposte o posticipare la data delle pensioni, da informazione e politica sono chiamate “riforme”.

Non bisogna credere ai collettori televisivi di soldi per i poveri del mondo, dove continuano le carestie e le guerre ma, anche se con delle eccezioni, un certo benessere si è diffuso e si emigra soprattutto per migliorare la propria posizione sociale, non per la fame; sembra che la ricchezza sia cresciuta nella classe povera, sia rimasta invariata nella classe media (ma, secondo gli “esperti”, il benessere, cioè il reddito, potrebbe essere diminuito) e sia cresciuta in quella dei ricchi.

Quest’ultima classe è molto più ristretta numericamente ed è fatta di capitalisti ai quali si sono associati post-comunisti e catto-liberisti legati al potere e ai mercati; tutti difensori del distanziamento sociale perché non vogliono mischiarsi con i populisti e non vogliono la redistribuzione delle ricchezze per i poveri e nemmeno metterle in mano allo stato.

I capitalisti cercano di distinguersi, non solo con il distanziamento sociale, dai populisti; Berlusconi, fino a che dura, alleato dei mercati e dell’UE, ha definitivamente acquistato, dopo Salvini, anche Meloni, perciò sembra che gli italiani e gli altri popoli, non abbiano più né avvocati, né speranze, né prospettive di vera giustizia. Per l’UE, l’Italia è l’appendice d’Europa e per i mercati è il suo laboratorio sperimentale.

Con la caduta dei tassi sui titoli di stato, dovuta all’aumento di liquidità, poiché a questi tassi pochi italiani li comprano come facevano fino a ora, li compra la BCE, che diventa creditrice dell’Italia perciò, se questa non li rimborsa, teoricamente la può far fallire, anche perché l’Italia è tenuta a un attivo primario di bilancio che la priva di disponibilità. Oltre ciò, l’UE, con il Recovery Plan, ha fatto direttamente all’Italia dei prestiti rimborsabili e, con il fallimento, diversi beni dei falliti, com’è accaduto alla Grecia, vanno all’incanto.

Dopo un numero incredibile di processi, Berlusconi, oggetto di una vera persecuzione giudiziaria, è stato assolto anche nell’ultimo processo; forse è stato aiutato per essersi speso a favore dell’UE. Nessuno crede che sia immacolato, infatti, Palamara ha segnalato che la politica, che è ricca di ricatti, è collegata, soprattutto a sinistra, non solo con i sindacati, ma anche con informazione e magistratura, la quale ha fatto tanti favori alla politica e, adesso che è attaccata, si potrebbe rivoltare.

Dopo mani pulite, orchestrata nel 1992 dalla sinistra, contro DC e PSI e soprattutto contro Craxi, per bloccare la strada ai comunisti che volevano tutto il potere, perché una parte già l’avevano, con larghe promesse mai mantenute, emerse, con i suoi governi, Berlusconi e perciò il braccio giudiziario si accanì contro di lui, poi l’UE e Mattarella  lo sostituirono con il commissario Monti a capo del governo.

MERCATI

I tutto il mondo, la circolazione stradale delle auto è terribile e inquinante, però è il segno di una crescita economica e di un relativo avvicinamento tra ricchi e poveri, infatti, una volta i poveri andavano a piedi e i ricchi in carrozza; oltre tutto, non è vero che, nel mondo, un certo benessere non si sia diffuso.

La distruzione delle foreste, con la richiesta di legame per tanti usi, ha aggravato il problema della C02; le fonti energetiche fossili sono pure inquinati, ma hanno limitato la richiesta di legname che, in tanti paesi, ha favorito il disboscamento. La guerra all’inquinamento deve puntare al rimboschimento, alle energie alternative, all’idrogeno, a materiali alternativi per l'industria e a combattere gli allevamenti intensivi di bestiame.

EUROPA

L’Egitto ha fatto accordi con Grecia, Cipro e Israele, per la costruzione di cavi sottomarini per l’elettricità, l’investimento è anche in funzione antiturca, favorito dal contenzioso sullo sfruttamento di petrolio e gas dei fondali marini, contesi da Grecia, Cipro e Turchia; inoltre, in Libia, la Turchia sostiene Tripoli, dove sono ospitati anche terroristi e scafisti, invece l’Egitto e la Francia sostengono Tobruk. La Francia fornisce armi alla Grecia e gli fornisce garanzie militari, gli Usa fanno la stessa cosa con la Turchia, che è paese Nato che, con l’UE, critica l’autoritarismo di Erdogan; insomma, le alleanze militati servono anche a vendere armi.

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La Polonia, accusata dalla commissione europea di minare lo stato di diritto, a sua volta, ha accusato la commissione di ricatto, perché minacciata di sanzioni e di sospensione dei finanziamenti del Recovery. D’accordo con l’Ungheria e con la corte costituzionale polacca, afferma che le leggi europee sono subordinate alle leggi polacche.

In precedenza, la corte costituzionale tedesca aveva affermato che le leggi dell’UE erano subordinate alla costituzione tedesca, invece l’Italia è un paese senza sovranità statale e popolare, retto da governi fantoccio che sostengono la subordinazione delle leggi ordinarie e costituzionali italiane alle leggi europee.

La televisione che, trattando di pandemia, ci fa il lavaggio del cervello, una volta definiva governi fantoccio quelli comunisti dell’Europa orientale, controllati dall’URSS, come oggi i governi italiani sono un’emanazione dell’UE che però dà lezioni di democrazia a Polonia e Ungheria. Insomma sembra che l’UE, con la moneta, il diritto e la cooperazione militare, si stia machiavellicamente evolvendo in stato federale.

Anche se la Polonia, per il momento, per lo sviluppo economico che ha avuto e per gli aiuti economici e gli investimenti privati occidentali che ha ricevuto, non minaccia di uscire dall’Unione, in futuro potrebbe esserle impedito di farlo, come si fece al tempo della guerra di secessione americana. Comunque, la Polonia, che si considera uno stato sovrano, afferma che le sentenze e le leggi dell’UE, per essere valide, devono essere conformi e non superiori alla legge polacca.

Come dire che la vertenza con l’UE non è solo questione di “democrazia” deficitaria polacca, peraltro elastica e contraddittoria in tutto il mondo, ma il contenzioso riguarda anche raccomandazioni, regolamenti e trattati; comunque, la Polonia ha ribadito che essa è uno stato democratico e contesta la minacciata procedura d’infrazione con le relative sanzioni, che la espongono alla sospensione degli aiuti del Recovery e dell’esercizio del diritto di voto nelle sedi istituzionali dell’UE.

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In Inghilterra esistono 100 corti islamiche che hanno un sistema giudiziario parallelo, fratellanza mussulmana e salafiti sono molto attivi, nemmeno gli islamici moderati s’integrano, affermano che la sharia non può essere aggiornata. Gli integralisti islamici,  pakistani, afgani, ecc., impongono il velo alle loro donne e vietano fumo e alcol agli uomini, non permettono matrimoni tra persone di religioni diverse.

Le moschee sono finanziate da Arabia e Qatar, alle funzioni religiose partecipano un milione di musulmani, una cifra superiore al numero di anglicani che partecipano alle funzioni delle loro chiese; comunque e a onor del vero, in occidente, l’evoluzione del diritto è stata dovuta più ai liberali che alla chiesa cattolica, anch’essa aveva una giurisdizione autonoma che inviava al rogo gli eretici, tramite il braccio secolare dello stato. (Per le notizie, fonte: Informazione Corretta).

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Russia e Iran hanno creato una commissione militare che rafforza anche l’alleanza militare russo cinese, rilanciata con le rivendicazioni della Cina su Taiwan, protetta dagli Usa. L’Iran ha acquistato elicotteri militari dalla Russia, l’alleanza russo iraniana ha funzioni antiterroristiche in Afganistan (però anche l’Iran alimenta il terrorismo) e funzioni antiamericane, perché gli Usa sono molto ostili all’Iran, al suo terrorismo e alle sue ambizioni nucleari.

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Poiché l’Italia non è un paese sovrano, Francia e Germania avevano affermato che i collegamenti della via marittima della seta, con i porti italiani di Genova e Trieste, dovevano essere autorizzati dall’UE; però il 19/10, la società francese Orange ha collegato Marsiglia alla via digitale della seta cinese.

Si tratta di un cavo in fibra ottica di 15.000 chilometri, finanziato dalla Cina, partente dal porto pakistano di Gwadar, che ha infrastrutture finanziate, in funzione anche anti indiana, dalla Cina, passante attraverso lo stretto di Malacca e Gibuti in Africa, dove è previsto anche il collegamento con Kenya, Sud Africa e Madagascar.

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario.it;    viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 18 ottobre 2021)

ITALIA

A Roma e a Milano ci sono state manifestazioni con devastazioni e saccheggi e con assalto alla sede della CGIL (forse per l’approvazione da parte del sindacato del green pass per lavorare), e al palazzo del governo; perciò sono stati arrestati esponenti di Forze Nuove, raggruppamento di destra. Dalla maggioranza e dalla televisione, la rivolta è addebitata a fascisti, anarchici e no-vax, per essi, anche i manifestanti che invocano “libertà-libertà”, sono tutti fascisti.

Il sindacato ha ricevuto la solidarietà dei partiti di governo e ha annunciato uno sciopero generale, l’informazione accusa i violenti di no-vax, fascismo, squadrismo e anarchismo e i partiti di governo chiedono lo scioglimento di Forza Nuova; il PD chiede anche di mettere fuori legge Fratelli d’Italia. Vista la strumentalizzazione, la destra si è dichiarata contraria alla violenza, ma ha deciso di non partecipare a una manifestazione contro la violenza, assieme alla sinistra; comunque, Salvini ha chiesto lo scioglimento di tutte le forze eversive.

Con il can can dei telegiornali della televisione, sembra che gli eccessi delle rivolte derivino da un disegno strumentale, servono a distorcere l’attenzione su scandali, contraddizioni, cambi di passo e speculazioni sul vaccino e a bloccare il progresso della destra nel ballottaggio amministrativo e nelle elezioni politiche; “sinistra”, amici dei mercati ed europeisti temono di perdere il potere.

Forse è per questo che Salvini, dopo Berlusconi, per tranquillizzare il potere, si è accostato al governo e all’UE; d’altra parte i post-comunisti, ora catto-liberisti,  per il potere stanno con tutti e definiscono fascisti tutti i loro avversari. Letta critica sempre Salvini e non ha capito che l’UE, che lo usa, lo vuole mollare, mentre il PD, con poca democrazia, vorrebbe mettere fuori legge Fratelli d’Italia.  

Ci sono state tensioni per la scadenza del 15/10, quando scattava il nuovo obbligo per il green pass nel posto di lavoro; alle manifestazioni hanno partecipato anche volti nuovi, come al tempo dei black block, che arrivavano anche dall’estero, c’erano allora, come ci sono adesso, anche professionisti dello scontro incappucciati. Il governo pensa che il popolo è una bestia selvaggia da domare, cioè esclude la sua sovranità e la sua libertà di manifestare, durante la quale, purtroppo, fa anche dei danni.

Il green pass, imposto dal governo per lavorare, alimenta la crisi economica indotta e la speculazione, i morti, denunciati in Italia per Covid, ogni giorno, sono meno di 50 su 2.000 morti complessivi, di circa 650.000 persone; i morti complessivi del 2020-21 sono stati gonfiati, il Covid è molto meno letale di vaiolo, spagnola e peste e i vecchi muoiono anche con l’influenza.

I morti complessivi per Covid di ogni hanno si possono rilevare facendo la differenza tra gli attuali morti annui complessivi, con quelli del 2019, che è l’anno anteriore all’arrivo di questa pandemia; ma per farlo bisognerebbe essere certi che i morti per Covid del 2020, ai quali non si fecero le autopsie, siano morti effettivamente per la pandemia.

Tuttavia, al calcolo bisognerebbe anche aggiungere un fattore di correzione perché, da diversi anni, a causa dell’invecchiamento della popolazione, i morti sono progressivamente aumentati, superando le nascite. Cioè, per non aumentare artificialmente il numero dei morti per Covid, alla differenza suddetta, calcolata ogni anno, si dovrebbero togliere forse circa 30.000 persone.

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Pensionata la Merkel, L’UE potrebbe evolversi in meglio e restare unita invece l’Italia, grazie ai suoi governi e presidenti telediretti, com’è successo anche in passato, potrebbe spaccarsi. Allo stato è lecito ciò che non è lecito ai cittadini, infatti, il fisco ignora la privacy perché può accedere ai dati personali.

Senza consultare i sudditi o i cittadini, i governi possono vendere anche parte del territorio nazionale, lo fece la regina di Cipro che vendette l’isola ai veneziani, il governo genovese che vendette la Corsica alla Francia, la Russia che vendette l’Alaska agli Usa e la Francia che vendette la Louisiana agli Usa.

Nell’UE e negli stati europei, temi dominanti ufficiali, ma che non piacciono a tutti, sono l’autodeterminazione dei popoli, lo stato di diritto e la sovranità statale e popolare, ma lo stato, di qualsiasi tipo, ha più a cuore, con tutti i mezzi, la governabilità; sostiene l’autodeterminazione solo all’estero e sa che l’eccessiva libertà di stampa destabilizza, perciò preferisce indirizzare le masse con la propaganda remunerata, con la corruzione e la carriera per alcuni predicatori laici della politica.

Già sapevamo che le manifestazioni pubbliche e le marce fanno danni e che sono orchestrate da importanti ignoti personaggi e poi attribuite ad alcuni facinorosi; comunque non si conciliano con il distanziamento sociale, di classe o pandemico, perché le classi non si mischiano, ma a volte si alleano o si sposano, inoltre, ricordiamo che anche il fascismo puniva gli assembramenti.

La Cina rivendica Taiwan, nella storia anche altri stati hanno avuto queste rivendicazioni, la Cina, con la guerra, ha raggiunto un’estensione ben oltre la muraglia cinese degli imperatori, se esistesse ancora l’impero romano, per eguagliarla, dovrebbe arrivare agli Urali. L’impero romano è crollato sotto il peso di mongoli e germani, i primi sono arrivati in tutta l’Europa e poi si sono ritirati, mentre i germani hanno occupato l’Europa occidentale e, dopo aver frammentato l’impero romano in nazioni, sono rimasti.

Ad ogni modo, da sempre, l’autodeterminazione degli stati, è appoggiata dagli stati solo per le minoranze di altri stati, che nascono sempre con la forza militare; senza consultare i popoli da conquistare, occupano terre e omologando persone con lingua, religione, diritto e moneta, sottoponendole a tassazione, è così che nascono le nazioni. In realtà, il popolo non si autodetermina mai, succube della propaganda e della scuola, assimila la cultura nazionale e subisce l’informazione fornita dagli agenti del governo in false spoglie, insomma, la “democrazia” è un imbroglio e un bluff.

Poiché il popolo non è sovrano, paga lo stato per qualsiasi cosa e gli versa le imposte, invece i veri sovrani riscuotono e non pagano, però concedono favori ai boiardi  che aiutano la governabilità. Anche l’UE difende lo stato di diritto che, in realtà, non esiste mai veramente e integralmente, essa dovrebbe invece raccomandare le leggi migliori degli stati a tutti i suoi membri; d’altra parte, l’autonomia legislativa, in materia scolastica, esiste anche nei land tedeschi.

L’informazione televisiva è diretta alle masse e non all’élite, con essa scienziati, medici e giornalisti possono fare molti danni alla credibilità delle loro categorie. Uno scienziato moderno ha affermato: “I coleotteri, considerato il loro peso e le ridotte dimensioni dello loro ali, non dovrebbero volare”, ma i coleotteri non lo sanno e volano.

Un altro scienziato meno moderno ma successivo a Galileo, contro il popolo ignorante, ha affermato: “E’ escluso che le pietre possano cadere dal cielo!”; preciso che io sono a favore della scienza, anche se spesso è incoerente, contraddittoria, revisionista e vittima, come la religione, di dogmi temporanei. 

MERCATI

Le banche centrali stanno accelerando l’emissione di una propria valuta digitale a corso legale, alternativa a contante, bitcoin e criptovalute emesse dai privati, che cambiano di valore, sono anonime, ma non garantiscono la privacy, inoltre, servono anche per il riciclaggio, la speculazione e i traffici illeciti. La moneta digitale delle banche centrali o CBDC consentirebbe l’acceso al sistema anche a chi non possiede un conto corrente, ottimo anche per la criminalità.

BCE, FED e la Banca Centrale Cinese si stanno muovendo rapidamente in questa direzione, i vantaggi sarebbero la maggiore velocità nei pagamenti e costi inferiori, soprattutto nei rapporti internazionali e frontalieri tra stati. I sistemi finanziari sono già interconnessi, la Svezia vuole ricorrere alla tecnologia blockchain e la Cina ha avviato delle sperimentazioni con lo Yuan digitale elettronico.

Questi strumenti dovrebbero sostituire quelli privati che sfuggono al controllo del governo, i cinesi vogliono questa rivoluzione anche per sottrarsi allo strapotere finanziario globale del dollaro. Il CBDC prevede il passaggio open source di monete digitali tra banche centrali, il trasferimento avverrebbe in tempo reale, cioè in una manciata di secondi, a fronte dei giorni ora richiesti per i pagamenti trans-frontalieri e con costi dimezzati; in sistema sarebbe più sicuro e funzionerebbe sette giorni su sette, 24 ore il giorno.

Riguarderebbe pagamenti all’ingrosso rapidi, sicuri ed economici, che non richiedono conti correnti bancari di corrispondenza, perciò dovrebbe favorire il commercio internazionale; per l’internazionalizzazione del CBDC esiste già un preciso mandato del G20, le banche centrali, che sono sostenute dai governi, ma in parte sono anche giuridicamente private, sostengono questo sviluppo e la Cina vuole lanciare questa moneta digitale per le sue olimpiadi invernali del 2022.

Tutelate le grandi banche d’affari, interessate a questi affari, c’è però il timore di disintermediare le banche commerciali, tagliandole fuori dai sistemi di pagamento, inoltre, le banche centrali non sono attrezzate per gestire la clientela al dettaglio, i cui depositi sarebbero però garantiti presso le banche commerciali; perciò la BCE medita di limitare a un certo importo la moneta digitale a disposizioni di un soggetto economico, garantendo, dichiara, anche la privacy.

Inoltre non bisogna mai dimenticare che, nei vari stati, le banche centrali sono partecipate da banche commerciali o dallo stato, che ne percepisce i dividenti; oltre a favorire operazioni finanziarie della criminalità, i CBDC potrebbero divenire strumento del governo globale mondiale, con i cittadini sempre più lontani dal governo.

Infatti, già adesso si afferma che, con lo strumento finanziario, le grandi banche, che partecipano al capitale della banca centrale, controllano lo stato, cioè la politica e le sue leggi; il governo mondiale potrebbe anche abolire la moneta cartacea fiduciaria  e poi le monete digitali private. (Per le notizie, fonte: Maurizio Sgroi – ilsole24ore.com – startmag.it – ibicocca.it).

EUROPA

Tra Turchia e Russia c’è scontro e cooperazione, Erdogan ha affermato che la Crimea, annessa dalla Russia, è parte dell’Ucraina, ma ha ribadito la partecipazione della Turchia nella Nato, usata da essa come schermo protettivo contro la Russia; Turchia e Russia cooperano nella costruzione di droni che la Turchia potrebbe usare  contro il Donbass ex ucraino, appoggiato da Mosca.

Turchia e Russia cooperano alla costruzione del gasdotto TurkStream e alla costruzione della prima centrale nucleare turca; la Russia ha chiesto alla Turchia di combattere le formazioni terroristiche di Idlib, in Siria, ma la Turchia si preoccupa soprattutto di sostenere Assad e l’esercito siriano libero. A Idlib l’esercito turco è presente in 60 posti di osservazione, in questa località è presente  anche al Qaeda, che riceve attacchi aerei quotidiani da parte dei russi che lamentano violazioni del cessate il fuoco da parte di Al Qaeda, sostenuta dai turchi.

In Libia, Grecia, Medio Oriente e Afganistan, la Turchia favorisce l’emigrazione selvaggia, usata come arma di ricatto finanziario e per destabilizzare l’UE; i fondamentalisti islamici sono sostenuti da Turchia, Iran e Qatar, ieri anche da Gheddafi  e Nasser; però Turchia e Iran, a causa di diverse sfumature religiose, anche se strumentali, perché gli stati si muovono sempre per interessi economici e di potenza, sono tra loro nemici. A ogni modo, è vero che gli stati hanno tre facce, ma non si può dire perché è populismo.

I conflitti tra stati sembrano anche una messa in scena coordinata per arricchire, con la scusa della religione, speculatori e fabbricanti di armi, è successo anche con le crociate, infatti, i cavalieri templari erano monaci, commercianti e banchieri, non potevano muoversi solo per la Terra Santa; sostenuti dal papa, non si sarebbero mai mobilitati solo per la religione che serve solo a mobilitare il popolo, che deve essere obbediente e subordinato, nell’Islam moderno e nel cristianesimo antico.

Difendere i confini e chiudere le frontiere sono un diritto degli stati, se vogliono sopravvivere, ma il Nuovo Ordine del Mondo a cosa mira? La difesa dei confini nasce dalla ricerca di sicurezza dettata dalla paura; è come chiudere a chiave la porta esterna di casa, questo non significa mancare di solidarietà; perciò, come attestato dalla magistratura, le misure prese dal ministro dell’interno Salvini non erano sbagliate.  (Per le notizie, fonte: Giuseppe Gagliano – startmag.it).

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 11 ottobre 2021)

EUROPA

L’allevamento intensivo di animali da carne è il secondo responsabile dell’emissione di gas serra e quindi dell’inquinamento, perché le mucche producono tanto metano, e quindi del cambiamento climatico ma, visti gli interessi in gioco e il sadismo umano verso gli animali d’allevamento, se ne parla poco; perciò alcune associazioni animaliste cercano di portare il tema al centro dell’attenzione.

Dagli allevamenti intensivi e da macelli salgono al cielo le voci di dolore degli animali, le mucche, i polli e i maiali d’allevamento, chiusi in stretti recinti, diffondono agenti patogeni che contagiano l’uomo e, con virus e batteri, diffondono epidemie che colpiscono anche l’uomo; per la macellazione, sono appesi e squartati senza anestetico. La sorte di questi animali è assente nel dibattito sul clima, inoltre l’UE finanzia soprattutto gli allevamenti d’oltralpe e la Francia è il primo beneficiario.

Alcune associazioni animaliste, per ridurre il consumo di carne, propongono d’innalzare l’Iva sulla carne, di ridurre quella sulle proteine vegetali e di eliminare i contributi UE all’allevamento; inoltre, affermano che l’allevamento dovrebbe essere fatto soprattutto all’aperto. Oggi la PEC, la politica agricola comune europea, con il contributo europeo che si regge sulle imposte pagate da tutti gli europei, sovvenziona il consumo di carne facendole pagare anche ai vegetariani che non la mangiano; l’evoluzione della sensibilità umana, passa attraverso il rispetto verso gli animali, l’educazione alla non violenza verso uomini e animali e la difesa dell’ambiente.

Infine, occorre verificare qual è l’alimentazione più adatta all’uomo, che si è evoluto gradualmente con l’ambiente e con l’alimentazione, che danno anche intolleranze, intossicazioni, allergie e patologie; con le carestie, l’uomo si è adattato a mangiare tutto, però l’evoluzione biologica è un milione di volte più lenta di quella culturale che, con le carestie, ha costretto a tanti consumi alimentari.

Infatti, l’uomo sembra ancora un vegetariano, si evince dall’esame dei denti, dal suo intestino lungo, da uno stomaco con poco acido cloridrico e da fegato e reni relativamente più piccoli rispetto a quelli di un carnivoro. Riguardo all’olfatto, l’uomo è attratto dal profumo dell’erba, di fiori e di frutta, mentre il carnivoro, come i vampiri e le zanzare, è attratto dal profumo del sangue.

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In Francia, dal 1950 a oggi, più di 3000 preti pedofili hanno abusato di minori, coinvolgendo il 10% della popolazione, lo attesta un documento di una commissione francese indipendente del 2018. In Usa, per i risarcimenti alle vittime, alcuni studi legali hanno fatto affari d’oro  il vescovato di una città e fallito; perciò, per prevenire gli abusi, si propone anche di riformare il diritto canonico e la selezione e la formazione dei chierici.

Sulla questione, papa Francesco ha ricevuto in udienza il presidente della conferenza episcopale francese, Eric de Moulins Beaufort che, con la pubblicazione del dossier, dovrebbe anche annunciare la remissione del mandato da parte di tutti in vescovi francesi, come fecero nel 2018, per lo stesso motivo, i vescovi cileni.

Il sesso è il chiodo fisso della religione cattolica, che ha voluto, sbagliando, i preti  celibi, perciò il papa è molo rincresciuto per questi fatti. Gli adolescenti abusati, diventati uomini adulti, a volte parlano e chiedono  risarcimenti, consideriamo che la chiesa cattolica è influente e può dare protezione o concedere favori alle donne e ai loro familiari; perciò le donne vanno in chiesa più numerose degli uomini. Un alto prelato italiano ha affermato: “Forse ce la facciamo a tenere i preti lontani dalle donne, ma è più difficile tenere le donne lontane dai preti!”.

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I risultati alle prime elezioni amministrative italiane dell’anno, evidenziano un calo sostanzioso dell’affluenza alle urne,  però anche in Europa settentrionale e Usa, generalmente votano molte meno persone degli aventi diritto. Probabilmente, in precedenza, gli italiani votavano di più perché si aspettavano un  miracolo dalle elezioni, con cambio della politica, dei programmi e della classe dirigente,  ma ora sono diventati più  maturi e più rassegnati.

In “democrazia”, la politica è telediretta e va a braccetto con la propaganda, i condizionamenti e i favori, perciò il cittadino non è sovrano e non può indirizzarla con le sue irrealistiche aspettative. Le elezioni amministrative puntano su candidati noti e, nelle grandi città, la sinistra già aveva più amministratori locali, perciò le astensioni riguardano soprattutto la destra, in ascesa ma in parte delusa; le vere novità ci saranno con le prossime elezioni politiche, sempre che UE, Mattarella e Letta  decidano che debbano essere fatte.

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Gli affari sono affari, perciò la Francia ha venduto alla Grecia tre fregate dei cantieri Naval Group e la Germania sei sottomarini alla Turchia, però la Francia ha fatto anche un accordo militare con la Grecia, che prevede il suo intervento militare in caso di attacco al suo territorio; fatto in accordo con l’articolo 51 dell’Onu, di contenuto simile all’art.5 della Nato. Grecia e Turchia sono entrambi membri della Nato che, per Macron, è in stato di morte cerebrale.

Per il gas scoperto a Cipro, la Turchia e già in rotta di collisione con il governo cipriota, ma nell’estate del 2020 navi turche sono sconfinate in una zona greca del Mediterraneo orientale, dove sono stati scoperti importanti giacimenti di gas; perciò la Francia ha inviato in zona due navi militari e due caccia Rafale, mentre Erdogan ha accusato Macron di condurre una campagna d’odio contro l’Islam.

Intanto, a favore di un’autonomia strategico - militare dell’UE, il direttorio europeo franco-tedesco propone una difesa comune dell’UE, per la quale Draghi e Mattarella si appassionano, perché condannano solo i litigi dei partiti italiani e l’Italianismo in genere. Comunque l’Algeria, per rappresaglia ai respingimenti francesi di suoi immigrati, risvegliando il nazionalismo antifrancese algerino, ha deciso di comprare navi militari dall’Italia.

Letta, che è filo-francese, affermerebbe che il nazionalismo è sempre vergognoso; ma in politica, i ricatti servono e possono arricchire, invece l’Italia vuole essere poco sovrana, seria, coerente, europeista e atlantista, però i due ultimi termini stanno diventando sempre più contraddittori. (Per le notizie, fonte: Stefano Montefiori - Informazione Corretta).

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I prezzi del gas sono cresciuti del 25%, arrivando a 155 euro a megawatt ore, mentre il petrolio è arrivato a 90 euro al barile, anche il prezzo del carbone si allinea, il tutto aggravando l’inflazione e la ripresa economica. L’UE non ha una produzione domestica adeguata di gas, perciò ne importa il 90%, soprattutto dalla Russia.

Anche l’elettricità si produce con il gas, perciò la commissione europea propone di tagliare le tasse sull’energia, aiuti di stato alle imprese e la creazione di una riserva strategica europea di gas; comunque, ora in Italia le scorte di gas sono al 75% dei depositi, il che dovrebbe soddisfare la richiesta della prossima stagione invernale.

Grazie allo sviluppo delle fonti innovabili, Bruxelles vuole separare i prezzi del gas da quelli dell’elettricità, ora tra loro legati; von der Leyen ha rilevato che l’offerta di gas non tiene il passo della domanda, perché la Norvegia ha aumentato la produzione ma, anche con l’aumento dei prezzi, non l’ha fatto la Russia, che è il principale fornitore dell’Europa.

Putin ne ha incolpata la politica energetica dell’UE, che preferisce il mercato spot, con compravendita immediata, alle forniture a lungo termine, cioè con contratti a termine, ma poi ha promesso di aumentare le forniture di gas. Inoltre hanno pesato anche le intromissioni negative degli Usa alle forniture di gas russo alla Germania e la contrarietà di alcune regioni italiane a sfruttare nuovi giacimenti sul loro territorio, che favoriscono l’abbassamento del terreno e allagamenti costieri; come sono contrarie a importare gas liquefatto su navi, da distribuire poi, con gasdotti partenti dall’Italia, nell’UE. (Per le notizie, fonte: Marco D’Aguzzo – startmag.it).

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12 paesi dell’UE hanno chiesto a Bruxelles di finanziare la costruzione di muri anti immigrati, questi stati, in parte, hanno già realizzato barriere di filo spinato o di cemento; chiedono difendere i confini esterni e di bloccare, con tutti i mezzi, l’immigrazione clandestina. La proposta è stata respinta dalla commissione europea, invece Matteo Salvini e Giorgia Meloni sostengono la proposta, invisa a governo italiano, papa, mafia e cooperative.

Papa e governo italiano propongono collaborazione e aiuti ai paesi di partenza e raccomandano anche la solidarietà, non solo il diritto d’asilo, l’Italia l’ha fatto con Libia e Tunisia;  però oggi i profughi afgani premono ai confini di Grecia e Croazia, il che significa anche dell’ Italia. Un muro esterno comune sarebbe difficile da realizzare, in Italia si dovrebbe fare lungo tutte le coste, però intanto l'UE potrebbe modificare gli accordi di Dublino sugli immigrati di guerra, prevedendone la redistribuzione tra gli stati dell’Unione; poiché diversi paesi dell’UE sono contrari, il tema immigrazione, sicuramente, farà saltare l’Unione Europea.

Dopo le prese di posizione della corte costituzionale tedesca, del 2009 e del 2020, che affermavano la prevalenza della costituzione tedesca sul diritto comunitario, il 7/10/21 anche la corte costituzionale polacca ha rilevato che alcune norme europee sono in contrasto con la costituzione nazionale, alla quale, afferma, devono essere subordinate.

Il governo italiano non vede il problema perché si considera dipendente dall’UE e non vuole l’Italia e gli italiani sovrani. Non è chiara la natura dell’UE, se è uno stato confederale o sovranazionale, però nel 1964, con i suoi trattati e le sue direttive (di solito opera dei direttori), ha sancito il primato della legislazione europea su quelle nazionali, lo ha ribadito anche von der Leyen.

Adesso l’UE vuole un esercito europeo, perciò sembra puntare a un impero europeo, il parere dei cittadini europei non conta, infatti, stati e imperi sono tutti nati a dispetto dei cittadini, che poi però si sono abituati all’unità patrocinata da Mattarella. Comunque, in Polonia, il partito di maggioranza PIS è contro le interferenze dell’UE e afferma il primato del diritto nazionale su quello europeo, in Ungheria, il presidente Orban si è associato.

L’UE ha fatto bene a difendere in Polonia l’indipendenza della magistratura e lo stato di diritto, ma non deva ricattarla con i sold del Recovery, perché la Polonia non accetta il vassallaggio, accettato dall’Italia, diretta da governi asserviti allo straniero. Ora, dopo l’uscita della Gran Bretagna dall’UE, potrebbe seguire quella della Polonia.

Poiché con la propaganda della televisione si controlla l’opinione pubblica, l’UE ha adottato una direttiva che limita la proprietà estera al 50% del capitale dell’emittente, il che non permetterebbe di controllarla; lo scopo è quello di contenere la propaganda politica di Russia, Cina e USA, che gli italiani devono regolarmente subire a opera di amici di diverse fonti.

La Polonia ha anche rigettato una multa, inflitta dall’UE il 21/9/21, per mancato adeguamento alla norme di una miniera di carbone, nel mondo ce ne sono altre in queste condizioni e tutte inquinano. Comunque, per gli aiuti  economici che ne riceve, la maggioranza dei polacchi vuole ancora restare nell’UE; le manifestazioni di piazza, in Polonia e in Italia, sono spesso orchestrate. (Per le notizie – fonte: rainews. It; Enrico Martial – startmag.it).

USA

In Usa la legge prevede un tetto del debito pubblico che, se non è aumentato con voto del Congresso, che impegna il Tesoro, implica il default, cioè l’impossibilità a pagare altri impegni di spesa; l’anno fiscale è finito il 30 settembre e l’aumento può essere votato entro il 13  ottobre. Trattasi di una limitazione del debito pubblico che la legge pone al governo, senza un voto che lo aumenti, ci saranno ritardi nei pagamenti, soprattutto per la previdenza.

La minaccia di default rischia anche di far aumentare gli interessi sui nuovi debiti, ora il debito pubblico complessivo dello stato è pari al 128% del Pil, cioè 28000 miliardi di dollari, dieci volte il debito pubblico italiano, ma gli Usa hanno una popolazione sei volte superiore a quella italiana. Se ne deduce che la situazione italiana sembra peggiore, ma l’Italia è priva di una sua moneta fiduciaria, che consente di fare altro debito con il mercato; comunque l’Italia si  è impegnata con l’UE a limitare il deficit del bilancio annuale dello stato. L’economia moderna galleggia sui debiti che finanziano consumi e investimenti.

ITALIA

Misteri delle statistiche! Nel 2019 in Italia, tanti anziani ricoverati morivano di polmonite, dal 2020 muoiono soprattutto di polmonite da Covid; però, grazie alla reticenza d’informazione e medicina accreditate in Italia, ora bisogna raccontare anche cosa succede in USA. Di fronte alla proposta di Biden, che è vicino a Big Pharma, di una terza dose del vaccino anticovid per gli ultra 65enni, la FDA, nel corso di una riunione pubblica, ha votato contro, attestando gli effetti indesiderati del vaccino e che la terza dose avrebbe aumentato gli effetti collaterali.

Ciò detto anche se i contratti di forniture dei vaccini, anche per la terza dose, erano stati già firmati, comunque, continua il braccio di ferro tra lobby e l’agenzia federale FDA.  Il prof. Steve Kirsch nega che i vaccini siano sicuri e afferma che, soprattutto tra gli anziani, i vaccini uccidono più persone di quante ne salvano, che gli attacchi di cuore sono molto più numerosi con i vaccini anticovid che con gli altri vaccini, uccidono due persone per salvarne una.

Mentre in Usa la questione è discussa, nella “democrazia” italiana, da sempre laboratorio sperimentale dei mercati, i medici no-vax sono espulsi o radiati; comunque, il prof. Garattini ha dichiarato che la terza dose del vaccino serve solo ad aumentare il fatturato delle case farmaceutiche; l’immunologa americana Jessica Rose ha dichiarato che i rischi di questi vaccini superano i benefici e che nei bambini aumentano di molto le reazioni avverse.

Eppure la televisione italiana giura sull’efficacia e sicurezza di questi vaccini che nel mondo sono stati già sperimentati su più di due miliardi e mezzo di persone, comunque, la Pfizer ha finalmente dichiarato che, dopo sei mesi, l’efficacia dei vaccini diminuisce e che i vaccinati possono essere contagiati e contagiare. Negli Usa il dottor Robert Malone, che ha realizzato farmaci a RNA, ha affermato che i governi stanno danneggiando la professione medica e la vita dei cittadini.

Di quanto succede in Usa, i media italiani non ci fanno sapere niente, in Italia, con l’aiuto della televisione che non fa parlare o non intervista i no-vax,  vige il segreto di stato e il dogmatismo scientifico e mediatico, finanziato dai produttori di vaccini che delegittimano e ridicolizzano chi sostiene tesi diverse da quelle degli uomini di governo, mi riferisco, in  primis, a populisti e italianisti; comunque, il green pass è stato introdotto solo in Francia e in Italia. I telegiornali della televisione, per difendere, con stress sociale indotto, l’assetto istituzionale e l’UE,  tengono alto il problema della pandemia, quello del cambiamento climatico e quello delle donne, non sembrano interessati ad altro. 

Il sociologo Luca Ricolfi afferma che i vaccini rendono a chi li fabbrica, ma non fanno raggiungere l’immunità di gregge promessa, si esprimono dubbi sulle statistiche dei morti per Covid e all’università di Londra, il matematico Norman Fenton e il docente di statistica e Martin Neil hanno affermato che i dati smentiscono l’efficacia e la sicurezza dei vaccini anticovid, anche perché, tra i vaccinati, il tasso di mortalità supera quello dei non vaccinati.

Tanti medici, anche se sono stati silenziati, denunciano gli effetti collaterali dei vaccini, si spera che prima o poi dei tribunali, generalmente più timidi con il potere, facciano luce sulle menzogne e le speculazioni fatte sulla pelle dei cittadini. In Italia, grazie al contributo di agenti dello straniero, lo stato si regge su UE e chiesa, con mafia e cooperative che vogliono immigrati, cioè mano d’opera a basso costo, ma per la televisione, i nemici sono i populisti o partito del popolo e gli italianisti.

Il decreto legge sul green pass, all’articolo 3, esonera il governo dalle responsabilità sui danni prodotti dal vaccino, si riferisce agli articolo 589 e 590 del codice penale che riguardano l’omicidio colposo e le lesioni colpose.  Lo stato, non ha voluto assumersi la responsabilità per un vaccino sperimentale (forse sospetta che la magistratura sia, a volte, indipendente dal governo); con il green pass, ha costretto i cittadini a vaccinarsi, privandoli della libertà di lavorare.

Però può anche darsi che il vaccino sia nato per costringere la gente ad avere il green pass, che permette di controllare e tracciare gli spostamenti delle persone; infatti, i cittadini sovietici dovevano mostrare un lasciapassare per sposarsi da un paese all’altro. Poiché l’Italia è un paese poco esteso, i cittadini, in fila e in marcia, lo devono mostrare solo per andare al ristorante, al museo, al cinema e al lavoro. (Per le notizie, fonte: ilsussidiario.net – nicolaporro.it).

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario.it viruslibertario@gmail.com.

  

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 4 ottobre 2021)
ITALIA

Per quanto riguarda i contagi da Covid 19, per le persone sopra gli 80 anni, tra i vaccinati i contagiati sono il 72,8%, tra i non vaccinati il 25%; per le persone tra i 60 e i 69 anni le percentuali sono il 55,8% e il 39,6%. Le percentuali sono congrue in riferimento alle diverse percentuali di vaccinati (che sono più del 75%) sui non vaccinati. Va solo ricordato che, originariamente, gli esperti della televisione avevano escluso che i vaccinati potessero essere contagiati o potessero contagiare, come avevano negato anche le controindicazione dei vaccini.

Dopo il Tam Tam della televisione a favore del vaccino anticovid, che ha arricchito le case farmaceutiche, il dottor Bassetti ha denunciato che in  Italia,  contro il virus, si usano pochi anticorpi monoclonali, che avrebbero evitato migliaia di morti, costano molto meno di un  ricovero e guariscono. (Simone D’Ambrosio - dire.it).  Per le scuole, il ministro della sanità, Speranza, ha fatto arrivare un incredibile numero di mascherina inadeguate, che giacciono nei magazzini, comunque, lo stato le ha pagate e qualcuno ha incassato.

Il leghista Roberto Castelli, ex ministro della giustizia, non è un no-vax, a fine luglio si è vaccinato contro il Covid ed ha passato agosto e settembre con la febbre, con alto rischio di trombosi, perciò si è pentito di essersi vaccinato perché, prima del vaccino stava bene; invece la moglie, che non si è vaccinata, è stata benissimo (liberoquotidiano.it). 

In Italia, per lavorare, dal 15/10 al 31/12/2021, è previsto il green pass obbligatorio, termine prorogabile al 31/1/2022 perché, secondo l’articolo 16 della costituzione, la circolazione delle persone può essere limitata per motivi di sanità, anche con DPCM. Però a gennaio, in caso di una nuova variante Covid o di altri contagi, potrebbe essere decretato un nuovo stato d’emergenza, mettendo così al tappeto esportazioni e ripresa.

In Italia il presidente della repubblica decide i governi, l’UE ha raccomandato la libertà di vaccinazione e di non discriminare o sanzionare i non vaccinati; però, come accade nelle dittature, il governo europeista italiano, ostile agli italianisti, va imperterrito per la sua strada. Governa grazie ai voti di fiducia e ai DPCM, come se non esistessero parlamento, costituzione ed elezioni politiche e, paradossalmente, come se non avesse nemmeno una maggioranza parlamentare.

Intanto in senato, la giunta delle elezioni, contro i termini previsti dalla legge, non ha ancora ratificato le ultime elezioni e ci sono due ricorsi da definire. Perciò la Tunisia non sembra una “democrazia” peggiore dell’Italia, questa situazione, con i ritardi in materia di vere riforme, è stata favorita dai governi italiani e dai partiti i cui membri sono solo attaccati alle loro poltrone, fonti di privilegi; infatti, se ci saranno nuove elezioni politiche, tanti parlamentari perderanno il loro seggio.

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Nonostante la Brexit, i rapporti, commerciali e culturali, tra Italia e Gran Bretagna sono vivaci, gli italiani vanno in quel paese per la lingua, per il turismo, il lavoro e lo studio; tra il personale universitario, gli italiani sono la comunità straniera più numerosa. Gli inglesi, fin dal risorgimento, simpatizzano per l’Italia, Shelley è sepolto a Roma.

Brexit e pandemia hanno momentaneamente ridotto l’interscambio, ma ci sarà la ripresa, però i due paesi cooperano in molti settori, economici e militari; per la pesca e il confine irlandese, Londra è impegnata in negoziati con Bruxelles. Londra è stata tagliata fuori dal processo decisionale europeo, ma sviluppa rapporti in Atlantico e nel Pacifico, perciò aumenta la proiezione internazionale inglese; per potenziare le forze navali nel Pacifico, dotandosi di sottomarini nucleari americani, Londra ha fatto un’alleanza militare tra GB, Usa e Australia.

Ora la Gran Bretagna è afflitta dalla mancanza di petrolio e di gas che, con la lotta al cambiamento climatico, dovrebbero essere usati di meno da tutti i paesi industriali, ma non è successo; la Gran Bretagna  manca di autotrasportatori, ritornati nei loro paesi con la Brexit, e del fatto, come accade anche in Usa, che manca di macellai, che si sono allontanati da un lavoro così truce.

In Gran Bretagna manca la benzina per le auto; in tutto il mondo, in materia di combustibili inquinanti, pesa soprattutto la domanda di Cina e India, l’aumento della domanda di energia, ha fatto salire i prezzi di carbone, gas e petrolio, che è arrivato a 80 dollari al barile. In questo momento non pare che le energie alternative siano state in grado di rispondere a tutta la domanda del mercato o di calmierare i prezzi.

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L’ex sindaco di Riace (Reggio Calabria), Mimmo Lucano, è stato condannato a 13 anni di carcere, per favoreggiamento indiretto, grazie a vari reati, previsti dal codice penale, da lui commessi, dell’immigrazione clandestina; sembra che lo abbia fatto anche con il tacito assenso delle autorità locali. Per regolarizzare le immigrazioni, aveva anche favorito matrimoni di comodo tra immigrati e italiane, le sue azioni erano approvate da “sinistra”, Ong e papa.

Dall’altra parte della barricata, la procura di Trapani ha processato Salvini per aver ostacolato l’immigrazione clandestina, con sequestro degli immigrati sulla nave Gregoretti, ai quali fu impedito di sbarcare, ma poi il senatore è stato assolto; ora la procura di Trapani indaga su alcune ONG, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Sulla materia dell’immigrazione, la posizione prevalente degli italiani, che sono preoccupati, sarebbe quella di regolamentare e controllare il fenomeno, possibilmente anche con l’aiuto e la solidarietà dell’UE, che però sembra paralizzata in materia; mentre settori della politica e dell’informazione  difendono quest’attività illegale, anche se l’immigrazione clandestina, in Italia e in Usa, è ancora illegale.

EUROPA

La Merkel, esaltata dalla televisione italiana e ora alla fine del suo mandato, violando il trattato di Maastricht con l’eccesso delle esportazioni tedesche, che spiazzano gli altri paesi UE, ha però fatto gli interessi della Germania. Negli anni cinquanta, il suo predecessore Adenauer, con Francia e Italia, era stato sostenitore della Comunità Europea di Difesa o Ced, sostenne anche la Comunità europea del carbone e dell’acciaio o Ceca e poi la Comunità Economica Europea o Cee.

Negli anni sessanta Erhard allargò alla Gran Bretagna la Cee e poi Brandt varò l’ostpolitik verso Mosca, nel 1978 Schmidt varò il Sistema monetario europeo o SME, poi evolutosi nell’euro; divenuta capo del governo, la Merkel, in una logica di espansione economica tedesca, ha soprattutto difeso gli interessi economici e politici della Germania, rinunciando a perseguire una visione unitaria  favore dell’UE.

Invece di riconoscere che il debito pubblico di Atene era derivato dalle speculazioni delle banche tedesche e dalle forniture militari tedesche, ha preteso dalla Grecia il pagamento dei debiti e poi le ha imposto l’austerità; pensando poi di replicare queste azioni geniali con l’Italia, afflitta da un grande debito pubblico, gravato da alti interessi favoriti dalla speculazione e dalle società di rating.

Ha imposto all’UE di versare 5 miliardi di dollari a Erdogan, perché tenesse in Turchia i profughi siriani, poi ne ha accolto un milione perché richiesti dall’industria tedesca. Perciò gli immigrati irregolari si sono riversati in Italia dalla Libia e in Grecia, la Merkel non ha proposto la riforma del trattato di Dublino, accettato supinamente dal governo italiano, che prevede l’accoglienza degli immigrati nel paese di primo approdo, né imposto una redistribuzione di questi immigrati.

Emulando quando fatto dalla Germania contro la Serbia, a favore dell’indipendenza di Croazia e Slovenia, ha approvato l’indipendenza e il colpo di stato in Ucraina contro la Russia, che ha provocato una guerra civile nel paese e l’annessione russa del Donbass e della Crimea. Riavvicinatasi poi alla Russia, la Germania ha fatto l’accordo per il gasdotto Nord Stream 2, sollecitato dall’industria tedesca, provocando, per reazione negativa, la nascita del gruppo dei paesi di Visegrad e la reazione negativa degli Usa.

La Merkel ha fatto un direttorio e un patto militare, detto di Aquisgrana, con la Francia, superando il Ced tra Italia, Francia e Germania; dopo aver criticato la via marittima della seta con l’Italia, che apriva alla Cina i porti di Genova e Trieste, ha favorito l’acquisizione, da parte del porto di Amburgo, di una partecipazione al porto di Trieste e ha patrocinato un trattato commerciale tra Ue e Cina; perciò nel Pacifico gli Usa hanno fatto un patto militare navale con GB e Australia.

I governi tedeschi precedenti erano stati contrassegnati da tangenti che, secondo gli europeisti, sono un male solo italiano, ma La Merkel è pragmatica e opportunista e, a volte, è a favore anche dei compromessi e può chiudere gli occhi; infatti, non ha mai condannato la politica totalitaria della DDR, di cui era suddita. All’inizio, contro l’immigrazione irregolare, voleva blindare i confini esterni, ma nel 2015 cambiò idea, facendo entrare un milione di siriani richiesti dagli industriali tedeschi.

Nel 2008, con il fallimento della banca Lehman Brothers, Obama fu eletto presidente con i soldi delle banche e la Fed coprì i buchi della finanza, che era di grande importanza per l’economia e la bilancia valutaria americana. Tre agenzie di rating, legate alle banche, con la sudditanza dei governi italiani, erano molto più attente al debito pubblico italiano che a quello americano o, in generale, ai titoli tossici.

Secondo la legge americana, queste agenzie non sono penalmente responsabili, al massimo pagano delle multe, inoltre sono pagate dai clienti da loro valutati, perciò, per fare valutazioni favorevoli, li ricattano (forse il governo italiano non voleva pagare). Nel 2008, per limitare il rischio finanziario, la Merkel fece varare una legge, garantendo i risparmiatori tedeschi; nel 2015 riconobbe il diritto all’asilo dei perseguitati politici e, su pressione degli industriali tedeschi, accettò un milione d’immigrati siriani. Però mancava una risposta unitaria dell’UE, vista la sua forza, la Merkel avrebbe potuto premere.

Dopo l’incidente nucleare di Fukushima del 2011, la Merkel si disse a favore delle energie alternative e fece l’accordo sul Nord Stream 2, che però non era la stessa cosa, perché anche il gas inquina. La NSA americana e la Tempora britannica intercettano le comunicazioni, anche cifrate, degli stati, delle grandi aziende internazionali e dell’alta finanzia; nemmeno i Cloud mettono al sicuro i dati, però Trump ha accusato di queste intromissioni Russia e Cina, ma le compiono anche gli Usa, tuttavia, la Merkel ha dichiarato che gli interessi tedeschi non erano stati danneggiati.

Il fatto è che la Germania esporta in Usa più della Cina e perciò teme il protezionismo americano, il governo italiano pendeva sempre dalle labbra tedesche e Mattarella anche da quelle francesi. In pratica, a causa del pragmatismo della Merkel e del mercantilismo tedesco, la Germana ha chiuso spesso gli occhi anche davanti ai diritti umani, al totalitarismo, al terrorismo e clima (usa ancora tanto carbone), però non usa molto le sanzioni, ma multa le multinazionali.

Nel 2020 ha proposto un accordo sugli investimenti reciproci tra Ue e Cina, chiedendo alla Cina maggiore certezza di diritto per le imprese e come hanno fatto gli Usa, maggiore trasparenza e parità di diritti. Purtroppo nel 2021 la Cina non ha ratificato l’accordo e la Germania, ignorando l’UE, si è riaccostata agli Usa, è la vecchia politica che ritorna. La Germania della Merkel, amata dalla televisione, ha usato l’UE e gli Usa quando le conveniva, ma ha guardato soprattutto agli interessi tedeschi. (Per le notizie, fonte: Carlo Panella – Informazione Corretta - Giuseppe Gagliano – Letizia Tortello – Alessandro Politi – startmag.it – La Stampa).

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario.it viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 27 settembre 2021)

EUROPA

Il 10/9 e l’11/9 nell’UE, Eurogruppo ed Ecofin hanno anticipato le consultazioni della commissione europea, stilando e firmando un documento in cui Austria, Danimarca, Lettonia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Olanda e Svezia hanno ricordato che i trattati, finita la pandemia, obbligano dal 2023 gli stati a ridurre deficit e debito pubblico eccessivo, reintroducendo patto di stabilità, vincoli di bilancio e austerità.

Berlino che, nella persona della Merkel, si è autonominato tutor europeo, tacendo, vuole passare per il poliziotto buono, in realtà, sostenuto dai governi italiani, ha sempre tenuto questa linea, obbligando i bilanci italiani, anche con un attivo primario, a causa della speculazione finanziaria internazionale, a pagare interessi più alti, che hanno impedito la riduzione del debito.

Perciò Spagna, Francia e Italia, con Gentiloni e Draghi, hanno chiesto la revisione di quelle regole, ma i firmatari del documento hanno affermato che l’unica revisione possibile è accelerarle. Draghi, con enfasi, ha accettato i copiosi aiuti europei contro la pandemia, però ha anche chiesto la riforma dei trattati e la Lega, invisa a Letta, ha denunciato l’ennesima asimmetria europea, perché prende tempo per riformare se stessa, mentre impone scadenze brucianti su altri temi.

Purtroppo i governi italiani, per subalternità, sottomissione europeista e per dispetto verso gli italianisti, non hanno ancora espresso formalmente una loro posizione ferma e originale, perché l’austerità, con l’attivo di bilancio necessario per ridurre il debito, come affermava Keynes, riduce la crescita. Come stanno le cose, il patto di stabilità è entrato in vigore nel 1997, è stato riformato nel 2013, sospeso nel 2020 e sarà riattivato nel 2023, perciò il bilancio di previsione italiano del 2022, dovrà avere un avanzo dello 0,5%.

Spagna e Italia sono state i paesi più danneggiati dalla crisi, però la commissione ha rilevato un impatto disomogeneo del Covid-19 nell’UE e la disomogeneità delle misure prese dagli stati e questi non sono sempre i più vaccinati del mondo. Nonostante la crescita della nostra economia, non raggiungeremo presto i livelli di Pil del 2019 e del 2008; intanto il governo italiano, con spirito di sottomissione, in sede UE, non fa sentire la sua voce, contro chi propone le solite scelte fallimentari. (Per le notizie, fonte: Giuseppe Liturri – startmag.it – La Verità).

ITALIA

L’Italia è tenuta ad approvare 42 riforme entro 100 giorni, per ricevere la prima tranche dei fondi europei del Recovery Plan, pari a 191,5 miliardi di euro destinati all’Italia, per l’attuazione del piano nazionale di ripresa e resilienza o PNRR, che è il risultato di accordi con Bruxelles e contiene delle precondizioni.

L’agenda è densa, ai versamenti del 2022 seguirà il primo rendiconto, le misure previste sono in gran parte normative ma impegnano sempre denaro, riguardano la riforma della giustizia, quella della politica attiva del lavoro, che ha un budget di cinque miliardi di euro con la riorganizzazione dei centri per l’impiego, la riforma universitaria, la riforma del fisco e della legge sulla concorrenza; tuttavia alcuni dei 42 interventi sono solo di contenuto burocratico.

Se i provvedimenti del governo mancassero di elementi concordati con la commissione europea, Bruxelles potrebbe non vidimare la rendicontazione semestrale, bloccando la successiva richiesta di fondi e il riesame dei provvedimenti respinti avverrebbe dopo altri sei mesi. L’ufficio italiano per le semplificazioni dovrà impedire conflitti interni di competenza e sovrapposizioni.

Una mini riforma della giustizia penale è in corso d’approvazione, sulla quale la maggioranza, non avendo i numeri, ha posto e ottenuto il voto di fiducia (mentre sulla estensione del green pass la lega si è, per lo più, astenuta, favorendone l’approvazione). Per i decreti legislativi e attuativi sono previste battaglie in commissione, comunque la riforma complessiva dovrebbe essere attuata entro il 2023.

Bruxelles chiede un accorciamento dei tempi della giustizia, diversamente potrebbe bloccare i fondi; naturalmente, sono previsti interventi economici per la scuola, la sanità e gli investimenti pubblici. Per l’università è prevista la riforma degli indirizzi di laurea, delle lauree abilitanti e dei dottorati, su questo tema sarebbe stato meglio, per omogeneità d’indirizzo e aiuto alla concorrenza, un generale coordinamento europeo; 500 laureati neoassunti dovrebbero lavorare ai progetti del PNRR.

Per ogni materia, l’UE avrebbe dovuto fare un esame delle leggi degli stati, valutandone i contenuti e accomandando la legislazione migliore. Fino a ora i governi italiani hanno sgovernato senza fare vere riforme, e senza sostegno da parte degli italiani ma, per avere il sostegno da parte della UE, si sono dichiarati europeisti. Anche se è difficile crederlo, se queste riforme saranno fatte presto e bene e senza spreco di denaro, governo e UE se ne prenderanno il merito e gli italiani, anche gli euroscettici e la destra, ne saranno contenti; anche se, per tutti, sembrerà un miracolo, perché da tanto tempo le hanno promesse e da tanto tempo le aspettiamo.

Tutti i governi, i papi e le dittature hanno promesso riforme, alcune di esse, realizzate o no, erano spesso un passo indietro, rispetto alla legislazione precedente in materia, alla democrazia e alla storia; anche Marx, Lenin, Stalin, Hitler e Mussolini le avevano promesse. Marx e Lenin, come fanno i governi attuali, esaltavano la scienza e i regimi autoritari, per la propaganda, con il lavaggio ripetitivo del cervello, si servivano di scienziati di corte che avevano fatto carriera all’ombra del partito al potere.

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Il ministro Cingolani ha affermato che la transizione energetica, verso le energie rinnovabili, ha un prezzo, infatti, con l’annunciato aumento dei prezzi dell’energia, da ottobre prossimo ci sarà un aumento annuo di 6 miliardi di euro complessivi per la luce e di 3 per il gas. Le famiglie pagheranno attraverso le bollette, ma i produttori di energia rinnovabile riceveranno 11 miliardi di euro d’incentivi pubblici, vendendo l’energia agli stessi prezzi di chi usa i combustibili fossili.

Con prodotti d’investimento verdi, le azioni di molte multinazionali salgono di quotazione, mentre i fondi azionari investono in titoli di società legate all’ambiente; secondo la logica speculativa, sale il valore dei bond ecologici e perciò, in dodici mesi, il valore delle azioni di 30 multinazionali, attive nel settore dell’energia rinnovabile, è aumentato del 150%, naturalmente, per il momento, con nessun effetto sulla lotta per il clima.

In questo nuovo ordine mondiale che si va delineando, seguendo la strada tracciata dai servizi, cioè dal terzo settore economico, la speculazione continua a creare valore virtuale molto superiore a quello creato da agricoltura e industria; perciò anche gli industriali investono in borsa, guadagnandoci  più che nell’industria. (Per le notizie, fonte: Sandro Iacometti – liberoquotidiano.it).

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Con le precedenti pandemie, molto più letali del Covid-19, non abbiamo puntato tanto su vaccinazioni e su misure di contenimento del virus, ora Luca Ricolfi ha affermato, che diversamente dalle promesse degli “scienziati”della prima ora, della televisione, contro il Covid–19 non raggiungeremo mai l’immunità di gregge.

Con la propaganda televisiva, siamo alla politicizzazione della medicina o alla medicalizzazione della politica, però non dimentichiamo mai che, per quanto riguarda i rapporti tra stati, partiti e sessi, i nuovi schiavisti sfruttatori sono sempre ex schiavi. Anche in Valle d’Aosta hanno accertato controindicazioni gravi alle vaccinazioni Pfizer, mentre le azioni di Moderna sono aumentate di quotazione enormemente.

Nicola Porro lamenta che però, in televisione, non si può affermare che i vaccinati possono infettare, che non si conoscono gli effetti, sul lungo periodo, dei vaccini e che non raggiungeremo mai questa immunità, nemmeno vaccinando il 100% della popolazione; infatti, i vaccini non sono sterilizzanti, altrimenti impedirebbero di infettarsi e di trasmettere il virus.

Però l’Italia, grazie al suo governo Draghi, uomo dei mercati, è un laboratorio sperimentale degli stessi mercati, perciò va ottusamente per la sua strada, cioè obbedisce ai suoi mandanti esteri, ossequia l’UE e illude gli italiani, sicuro di non pagarne lo scotto con le elezioni, che si falsificano i  tutti i modi, anche con  la legge elettorale, in mezzo mondo, cioè anche in “democrazia”.

Come religione e politica, l’economa vuole basarsi sulle illusioni, infatti, ritiene che le promesse non contino niente e perciò continua a illudere. Le prossime elezioni politiche le vincerà la destra, con Forza Italia, europeista e vicina ai mercati; come faceva il partito repubblicano nella prima repubblica, anche se con pochi voti, ne paralizzerà le azioni di riforma più vicine al popolo.

Il Covid-19 potrebbe anche essere stato favorito dall’inquinamento dell’aria, Greta Thunberg, con l’aiuto dell’informazione e con un rituale collaudato della “democrazia”, com’è stato fatto anche con le sardine collaterali al PD, è stata usata dagli affaristi del clima; comunque il tema del riscaldamento climatico deve essere affrontato ma, se Cina e India si dissociano, nessuna azione in tal senso avrà successo. (Per le notizie, fonte: Bartolo Dall’Orto – ilgiornale.it).

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L’ex presidente catalano Puigdemont, su mandato spagnolo, è stato arrestato ad Alghero, in Sardegna, imprigionato per un giorno e poi rilasciato; in precedenza, si muoveva liberamente in Europa, il 4/10/21 il tribunale di Sassari dovrà decidere sull’eventuale estradizione. Era stato condannato dalla Spagna per aver organizzato un referendum per l’indipendenza della Catalogna; da rammentare che anche la Francia e la Svizzera hanno ospitato esuli italiani, ricercati o condannati, democratici o terroristi.

Il regime politico italiano ha adottato il provvedimento, grazie alla sua caratteristica autoritaria che ha ridotto la sovranità del parlamento e del popolo; il governo italiano non rispetta il trattato internazionale favorevole all’autodeterminazione del popoli e, con la pandemia, ad alcune libertà individuali. Ritiene che l’attuale assetto dell’impero europeo vada salvaguardato e, assieme all’UE,  che i governi degli stati europei sono buoni finché sono europeisti, il resto non conta.

Com’è accaduto a tanti popoli, i catalani, a causa della guerra, si trovano all’interno dei confini di un altro stato e perciò la Spagna, erede del franchismo, lo bracca; il governo italiano si schiera con Madrid perché anch’essa, come altri paesi europei, ha delle minoranze gelose della loro autonomia o aspiranti all’indipendenza. (Per le notizie, fonte: nicolaporro.it).

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 20 settembre 2021)

EUROPA

Il 10/9/2021 la società energetica russa Gazprom ha comunicato il completamento del gasdotto Nord Stream 2, attraverso il Baltico, cioè baipassando Polonia, paesi baltici, Bielorussia e Ucraina, diretto in Germania; questo è costituito di due gasdotti, con la capacità totale di 55 miliardi di metri cubi di gas l’anno, entro l’anno in corso, se ne possono già fornire 5,6 miliardi di metri cubi.

Fu Mattei a realizzare il primo gasdotto, diretto dalla Russia all’Italia, perciò questa fu vista male dagli alleati, vincitori della seconda guerra mondiale.  L’attuale infrastruttura con la Germania era sgradita agli Usa (con quale diritto?), che perciò nel 2019 avevano minacciato sanzioni a Russia e Germania.

Con la momentanea riduzione delle produzione del gas da parte della Russia, per rappresaglia o per altre cause, nell’UE il prezzo del gas è esploso e gli Usa non possono più aumentare le loro forniture di gas in Europa; per questa fonte energetica l’Europa dipende soprattutto da Usa e Russia, ma ci sono anche, come fornitori, Libia, Cipro, Israele e altri paesi mediterranei.

Sul prezzo del gas ha influito anche la politica energetica dell’UE, che punta sulle fonti rinnovabili, e la speculazione, i costi dell’energia in aumento erodono i bilanci d’imprese e famiglie; comunque, nel commercio, la Germania ha consolidato il suo ruolo di principale esportatore in Usa, con 113, 5 miliardi di euro, contro i 104 di Pechino; perciò la Germania, temendo il protezionismo Usa,  ha dovuto cedere alle sue pressioni.

A causa delle sanzioni Usa, la Russia ha ridotto le forniture alla Germania, gli Usa vogliono anche garantire gli interessi economici e la sicurezza militare di Polonia, Ucraina e Bielorussia, minacciati, si dice, dalla Russia; inoltre, l’Ucraina rischiava di perdere tre miliardi di dollari di dazio l’anno, per il mancato transito di gas russo sul suo territorio (cioè pretendeva un risarcimento, per il dazio perso, da qualcuno).

Fra l’altro, l’Ucraina non pagava nemmeno il gas russo importato. Alla fine Biden ha concesso alla Merkel il completamento del gasdotto senza sanzioni, in cambio di un aiuto tedesco all’Ucraina e all’impegno tedesco a sospendere l’importazione di gas dalla Russia, in caso di sue azioni aggressive nei confronti dei tre paesi o di altri attacchi da parte degli hacker russi.

Le potenze interferiscono dall’estero, con il denaro, le armi, i collaborazionisti esteri, garanti locali e informazione, ma  anche influenzando il voto legislativo e la rete internet; dopo l’accusa degli Usa, mossa alla Russia, d’interferenze elettorali, anche la Russia ha accusato gli Usa d’interferenze nel voto alla Duma. (Per le notizie, fonte: Mauro Bottarelli – money.it).

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In Gran Bretagna, il governo Boris Johnson ha messo da parte il green pass affermando che, per il sevizio sanitario nazionale, non esiste solo l’emergenza Covid-19, perché ci sono 6 milioni d’inglesi in coda negli ospedali. Sul green pass non c’è alcuna maggioranza in Parlamento, i conservatori hanno mal digerito tre lockdown e l’aumento delle tasse e non vogliono altre restrizioni alle libertà individuali.

Con la pandemia, il governo aveva chiuso attività economiche, ma in Europa è stato il primo a riaprirle il 21 luglio, senza distanziamento sociale e senza mascherine. Ora l’ingresso sarà libero nelle discoteche, nei concerti e nelle partite di calcio però, per queste ultime si effettua, ma senza obbligo, la vaccinazione e il test e gli stadi sono pieni.

La terza dose del vaccino è pronta e il Premier ha invitato gli individui più fragili a vaccinarsi, ma senza obbligo, l’auto isolamento è favorito con il tracciamento di tutti quelli che sono stati a contatto con positivi al coronavirus.

Intanto pare che, da più parti, stia tornando, con alcuni casi accertati, anche il morbo della mucca pazza (Per le notizie, fonte: Daniele Meloni – startmag.it).

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In Francia il professore di filosofia della  città di Trappes, Didier Lemaire,  ha scritto un libro che denuncia l’islamizzazione della sua città, conseguentemente, è sotto scorta. Egli difende lo spirito critico e si sente tradito dalla sinistra, che sostiene l’oscurantismo islamista e appoggia l’antisemitismo.

E’ un laico che critica la sinistra che, per calcoli elettorali,  appoggia l’Islam, rendendo così impossibile un dibattito libero. Perciò ha lanciato un  appello per la resistenza all’Islam, afferma che la sinistra al potere, da Mitterand a Hollande, non ha reagito alla situazione, favorendo il totalitarismo islamico, contro la cultura nazionale.  (Per le notizie, fonte: Mauro Zanon – Il Foglio – Informazione Corretta).

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Per il programma Eurodrome, aerei europei senza pilota, relativamente ai motori, concorrono l’Italiana Avio, partecipata dalla GE americana, e la francese Safran; al programma per la realizzazione dell’aereo partecipano Germania, Francia, Italia e Spagna, con le industrie Airbus, Dassault e Leonardo. Ora si tratta di equipaggiare 60 aerei bimotori, a pilotaggio remoto, con 120 motori, gli aerei sono da consegnare entro il 2027.

La stampa “indipendente”, francese e tedesca, hanno attaccato l’offerta italiana, perché la produzione italiana non sarebbe esclusivamente europea e perché, per esportare questi aerei, si dovrebbe chiedere l’autorizzazione americana. Da quando l’UE ha iniziato a finanziare i programmi militari europei, i francesi, che temono l’Italia, cercano di tenerci fuori, in questo caso, chiedendo che le imprese controllate da capitale straniero siano escluse dai fondi europei.

Intanto la francese Naval Group ha perso la fornitura di 12 sottomarini all’Australia, decisa a rivolgersi agli americani, con i quali ha un patto militare; per la fornitura di fregate all’Arabia, Naval Group è stata sperata dall’Italiana Fincantieri e dalla spagnola Novantia. Per le fregate, l’Italia si è aggiudicate altre commesse in Egitto, Algeria e Marocco; azionista della Naval Group è anche Thales, che ha stabilimenti in Italia.

Per le fregare, la Polonia ha preferito la spagnola Novantia e la tedesca ThyssenKrupp, la Romania potrebbe ritirarsi da un contratto con Naval Group, per la fornitura di quattro corvette. Ora la Naval Group concorre con Fincantieri per la fornitura, da 4 a 12 fregate, alla Grecia, ma il governo italiano, in caso di assegnazione dell’appalto, si è offerto di cederne alla Grecia subito due, della sua marina militare.

Checché ne dicano la nostra informazione mainstream (finanziata dal governo) e lo straniero, in Italia sono scadenti politica (che fa le leggi e governa) e burocrazia (scelta con clientelismo e organizzata dalla politica), ma non l’industria. L’UE non ha contribuito a migliorare le cose, alcuni paesi hanno mirato a far fallire l’Italia, altri a dargli governi europeisti. 

ITALIA

Poiché il risparmio è pari a reddito meno consumo, i poveri non risparmiano e la ricchezza si concentra in poche mani, infatti, in Usa il 60% degli americani non risparmia. Secondo Marx, l’accumulazione capitalista era originariamente avvenuta anche con pirateria, brigantaggio, usura e guerra, ma oggi avviene anche con la speculazione finanziaria, spesso favorita anche dalle notizie finanziarie dell’informazione.

Anche la pandemia favorisce le speculazioni, infatti, le  quotazioni delle azioni dell’impresa farmaceutica Moderna, sono aumentate di oltre il 2000%, ritengo che le debbano aver comprate solo menti acute, economicamente elevate e bene informate di tutti i fatti; queste ora affermano o auspicano che, probabilmente, dovremo fare un vaccino del genere ogni anno.

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La televisione e la “sinistra”, si fa per dire, non fanno altro che dare stoccate contro sovranisti, populisti, italianisti, euroscettici, nazionalisti, e consimili, eppure l’amore per il proprio paese e la sovranità nazionale e popolare sono stati un valore che dovrebbe esistere anche oggi. Chi si è opposto alla dominazione straniera, allo sfruttamento e al colonialismo, era sovranista; il potere di un popolo straniero, poiché questo teme di essere sloggiato, è spesso oppressivo e, aiutato dai collaborazionisti della colonia,  riserva ai colonizzati i ruoli meno importanti nella società, cioè alimenta il classismo razziale.

Il potere più è distante dal popolo più è incontrollabile chi, da posizione elevate, per interesse economico e carriera, la pensa in altro modo, è spesso al servizio dello straniero. Gli storici di corte non lo possono confermare perché sarebbe una notizia non politicamente corretta ma, alla vigilia della prima guerra mondiale, in Italia arrivò dall’estero un fiume di denaro, diretto a giornali e politici, per influenzare l’Italia a entrare in guerra a favore di Francia o Germania; dal 1945 al 1989 l’Unione Sovietica fece arrivare al PCI mille miliardi di lire.

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Il ministro italiano per la transazione ecologia, Roberto Cingolani, con certe sue asserzioni e con il fermo alle autorizzazioni di nuovi impianti sta, di fatto, bloccando lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili; intanto ha annunciato, per ottobre, un aumento dell’elettricità, prodotta in larga misura con il gas, anche del 40%.

Comunque, Cingolani ha affermato che vuole sganciarsi dal gas e puntare sull’energia rinnovabile e non sul nucleare. Probabilmente l’aumento, grazie alle proteste, sarà del 30%; lo scorso trimestre il prezzo dell’energia è già aumentata, a causa dell’aumento del costo di gas e olio combustibile e delle direttive UE, che legano il prezzo alle industrie all’incremento della CO2 prodotta dalle grandi imprese, attestata dai certificati di emissione.

Le aziende acquistano quote d’inquinamento annuali che non devono superare, mentre quelle meno inquinanti possono vendere le quote non utilizzate a quelle che splafonano,  poi tutto si scarica sulla bolletta elettrica; pero ai grandi paesi in sviluppo, come l’India, hanno concesso eccezioni, cioè possono inquinare senza penalizzazioni. Anche il diritto internazionale può essere curioso.

Con la fine del lockdown, il prezzo del gas al consumatore, che include gli oneri impropri di sistema, è aumentato e aumenterà con la ripresa e con l’inverno. Il sistema delle quote tende a incentivare le energie pulite però, facendo aumentare il prezzo dell’energia, ha fatto anche salire il prezzo del carbone; un intervento fiscale del governo ha ridotto gli aumenti già previsti, per il trimestre luglio-settembre, con un rincaro del 9,9% per la luce e del 15,3% per il gas.

Perciò, per il trimestre a seguire, l’aumento potrebbe essere inferiore al 40%, i prezzi dell’Autorità per l’energia sono fatti anche in base alle previsioni; consideriamo che la bonaccia del mare del nord ha azzerato la produzione di energia eolica in Europa settentrionale, esistono problemi nei giacimenti di gas russi e in Asia la domanda di gas aumenta. C’è la corsa alle materie prime, la Cina fa incetta di gas naturale liquido e in Italia le centrali elettriche usano tanto gas liquido; tutto questo si ripercuote sul suo prezzo.

Oggi in Inghilterra l’elettricità costa di giorno 400 sterline per KW e 2000 la notte, la Germania va ancora a carbone, mentre l’eolico, senza vento, è sceso di peso; altro che rivoluzione verde, con la crisi, in tanti paesi, il carbone è tornato la prima fonte di energia. Il nucleare a fusione e di nuova generazione, caldeggiato dalla Francia,  non basta a mitigare i rincari, infatti, la Francia, ricca di centrali nucleari, emette poco CO2 ma ha prezzi elettrici alti come l’Austria, che è usa più centrali idroelettriche.

Per ragioni ambientali, l’Italia non autorizza lo sfruttamento di tutti i giacimenti nazionali di metano, che potrebbero essere fonte di reddito, di autonomia energetica e di occupazione,  ma lo stato incassa le royality sui giacimenti già aperti in pianura padana; perciò, chi si oppone a nuove perforazioni, ha concorso a far aumentare il prezzo del gas che scarseggia, e emissioni di C02 incidono, per il 20%, sul rincaro. I boschi catturano le emissioni che favoriscono il riscaldamento, ma sono distrutti dagli incendi, mentre rincarano pannelli solari e pale eoliche.

Perciò, al momento, i nuovi investimenti in rinnovabili non sembrano sempre convenienti e diventa pertanto difficile garantire gli obiettivi climatici prefissati, un altro freno a questi obiettivi è dato dai ritardi nelle autorizzazioni e nella consegna della componentistica. In Italia sulla bolletta pesa anche l’incentivo per le fonti rinnovabili, che sono pari al 3,5 centesimi per KW.

Perciò si propone di rilanciare carbone e nucleare a fusione, ma il governo italiano, per quello che conta, è contrario, infatti, le centrali nucleari sono state aperte solo da paesi stranieri. Il governo italiano ne dà la colpa a un referendum, ma gli alleati sapevano che con le centrali nucleari, anche se rischiose, si produceva plutonio per le bombe atomico e non volevano un’Italia atomica.

Un referendum popolare, probabilmente orchestrato anche dagli alleati,   abolì l’uso della tecnologia nucleare, civile  e militare, ma attenzione, due  altri referendum  abolirono ministero dell’agricoltura e il finanziamenti pubblico dei partiti che però, il governo italiano, in barba agli italiani, reintrodusse.

La Francia vende centrali nucleari di ultima generazione, perciò le vuole in libera vendita; da altri si propone di stoccare sotto terra la CO2 in eccesso, per il momento accantonando le energie rinnovabili, vantaggiose e già tecnologicamente a disposizione. Da 125.000 anni la terra non mai stata così calda e perciò i paesi, sotto la spinta degli ecologisti,  si sono impegnati a non superare, entro il 2030, il riscaldamento globale di 1,5 gradi, abbandonando il carbone; sarà difficile che possano mantenere la promessa.

Abbiamo imparato che promesse e impegni politici, basati sui numeri e  su statistiche, a consuntivo sono sempre smentiti. In politica si propone tutto e l’opposto di tutto, purtroppo, a causa dello sviluppo di Cina e India, la produzione di petrolio, carbone e gas raggiungerà il picco più alto, proprio in questo decennio, perciò a cosa servono promesse politiche e previsioni statistiche? Rimuovere artificialmente il carbonio in eccesso dall’atmosfera, significa che si vuole anche rimandare gli interventi per ridurre il riscaldamento globale; Cingolani non dovrebbe passare per un attore della finta transizione energetica, ma gli interessi sono tanti e, con la collaborazione dei persuasori occulti, questi tramano.

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In Italia il reddito di cittadinanza è stato dato a finti poveri disoccupati, criminali e lavoratori in nero, d’altra parte, i comuni, come previsto dalla legge, hanno utilizzato, magari male, percettori di reddito di cittadinanza in lavori utili. Intanto la regolarizzazione del lavoro nero, che coinvolge milioni di persone, con la scusa del Covid, pare sia fallita, le domande regolarizzate sono state 71.000 su 207.000, ma i lavoratori in nero sono milioni, i ritardi di Roma, come il solito, sono clamorosi.

Colpa di percorsi burocratici, di troppe competenze, di troppe firme, di pareri e integrazioni, con la legge, si puntava a far emergere anche 600.000 immigrati irregolari; in agricoltura sono 450.000 i lavoratori sfruttati, alcuni sono in condizioni di schiavitù e sono reclusi anche in dei ghetti. La sanatoria parziale ha riguardato anche colf e badanti, ma ha escluso altre categorie e, non per caso, si dice che, per difetti della normativa, i braccianti  sono stati esclusi di fatto.

Il ministro dell’agricoltura Bellanova voleva includere tutte le categorie, ma si è scontrata con Conte; per la regolarizzazione, la richiesta del datore di lavoro ha creato un ostacolo insuperabile, le questure richiedevano idoneità abitativa a chi viveva nelle baraccopoli. Secondo la legge, il bracciante immigrato in attesa del permesso di soggiorno, deve iscriversi all’anagrafe e o all’Asl, procurandosi una residenza.

Per lavorare gli indiani devono pagare, anche al caporale indiano, gli sfruttatori, del favorirne l’emersione, chiedono 10.000 euro; nel pontino s’invitavano gli schiavi dei campi a farsi avanti per la regolarizzazione, poi lo stato voltò loro le spalle, azzerando i controlli degli ispettori del lavoro; in questi campi agricoli ci sono anche bulgari.

Purtroppo tante microimprese resistono solo con questo lavoro in nero, sono i supermercati che guadagnano, il ghetto è collegato al caporalato e alla mediazione di mano d’opera; questa attività esisteva in Puglia anche prima dell’immigrazione, vi esistono 80 distretti agricoli gestiti da caporali. La legge 199/2016, che regola la materia, è inattuata, occorrerebbe una riforma della modalità d’ingresso, per ragioni di lavoro nel paese, ma l’inerzia del governo  e la criminalità si oppongono.

Caporalato, lavoro nero e immigrazione illegale lavorano in sintonia, ci vorrebbe una regolamentazione seria dei flussi migratori, legalizzando la presenza straniera; ma il governo europeista italiano ha rinunciato a governare l’immigrazione e l’UE non interviene e accetta qualunque governo italiano, anche se non fa le vere riforme, purché sia europeista, l’ha fatto capire Letta.

Le vere riforme rafforzano benessere collettivo, uguaglianza di ogni tipo, sovranità e libertà individuale e favoriscono la coesione sociale, molto più degli appelli all’unità. Però queste riforme pesano nelle tasche dei potenti privilegiati che, per non rimetterci e per non rischiare, non vogliono cambiare niente, perciò il governo non le può varare; al suo posto, in tutte le materie che riguardano il popolo, fa controriforme, miniriforme o passi indietro, incolpando poi la burocrazia delle disfunzioni dello stato.

Bisognerebbe tutelare e prendere in carico le vittime di sfruttamento in agricoltura, favorendone l’integrazione, purtroppo e non è un caso, in Italia le capacità decisionali sono frammentate in mille rivoli e la mafia e le lobby commissionano o paralizzano le leggi; per chi vuole uscire dalla schiavitù, bisognerebbe creare un corridoio protetto, senza passare per le mani dei caporali. (Per le notizie, fonte Goffredo Buccini – corriere.it).

USA

Sembra che per maschi tra i 12 e i 15 anni, l’università della California ha rilevato che i vaccinati con Pfizer e Moderna, con la seconda dose, rischiano la miocardite o infiammazione del cuore più di quelli colpiti dal Covid; perciò le autorità sanitarie britanniche li hanno vietati, con eccezione per i soggetti più vulnerabili o ad alto rischio. Per evitare il rischio, il dottor Faust sul Guardian, propone di somministrare, con la seconda dose, un vaccino diverso. 

Questi vaccini possono anche favorire le trombosi, l’Italia essendo un laboratorio sperimentale dei mercati, è stato destinato ad utilizzare un vaccino sperimentale, assieme alle misure connesse che hanno ridotto le libertà individuali. (Per le notizie, fonte: Francesco Bortoletti – europa.today.it).

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In Usa, la somma delle capitalizzazioni di borsa delle cinque maggiori società quotate, cioè Apple, Microsoft, Google, Amazon e Facebook, supera la somma dei Pil di Giappone e Germania; ma non bisogna farsi impressionare, sono tutte società della rete e di servizi, mentre in Germania e Giappone è forte la produzione industriale, inoltre, la capitalizzazione di borsa è spesso gonfiata dalla speculazione e non corrisponde al reale capitale netto, rivalutato ai prezzi, di un’azienda.

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Mentre in Italia il governo Draghi non ha ancora varato una riforma importante sul fisco, ma ribadisce la volontà di ridurre il cuneo fiscale in busta paga, in Usa Biden ha proposto una riforma fiscale che prevede un’aliquota fiscale del 39% per i cittadini con reddito superiore ai 435000 dollari; le imprese con utili superiori ai 5 milioni di dollari pagherebbero un’imposta sul reddito del 26,5% e quelle con utili inferiori a 400.000 dollari pagherebbero il 18%.

Ha previsto un’imposta sulle plusvalenze di borsa del 25% e, con un’imposta sugli alti redditi, vuole raccogliere altri 127 miliardi, una tassa sul tabacco dovrebbe fruttare 100 miliardi di dollari, una sulle criptovalute 16 miliardi di dollari; vuole impedire alle imprese di esportare i profitti nei paradisi fiscali, e vuole aumentare le prestazioni sanitarie ai poveri. Si spera che non siano solo promesse politiche.

ISLAM

D’accordo con la Russia, la Turchia sta reclutando mercenari siriani, trattasi di ex membri dell’esercito nazionale siriano, per mandarli in Afghanistan a presidiare e mettere in sicurezza l’aeroporto di Kabul. La Turchia approfitta della partenza degli Usa per aumentare la sua influenza in Asia centrale; al momento, non si conosce la reazione cinese, quella americana e nemmeno quella del governo talebano.

Dopo che in Egitto, il presidente Al Sisi ha messo fuori legge i fratelli musulmani, in Marocco questo partito islamista ha subito una clamorosa sconfitta elettorale, a vantaggio dei liberali; per vincere le elezioni, i fratelli musulmani, sostenuti da Turchia e Qatar, contavano sui sentimenti anti israeliani, invece il re del Marocco, Mohammed VI, ha normalizzato i rapporti con Israele.

Il presidente tunisino Saied, sostenuto da movimenti popolari, ha cambiato governo e ha annunciato una riforma costituzionale, ma gli islamisti e l’informazione occidentale l’hanno accusato di colpo di stato; da ricordare che tanti tunisini, anche provenienti dall’Europa, sono andati a combattere per la guerra santa, in Iraq e Siria.

Patrick Zaki, studente egiziano dell’Università di Bologna, che ha chiesto la cittadinanza italiana, nel 2019, all’arrivo al Cairo, è stato arrestato, per diffusione di notizie false, e da allora si trova in carcere, in attesa di processo; è un cristiano copto e con un’OGM egiziana difendeva i diritti umani. In carcere ha subito violenze, una storia simile a quella dell’italiano Giulio Regeni, dell’università di Cambridge, rapito e ucciso in Egitto, con l’accusa di spionaggio.

Vale la pena di ricordare che il 27/9/720, nonostante le tante condanne dell’ONU contro Israele, furono firmati gli accordi di pace di Abramo, con scambio di ambasciatori, tra Israele, Emirati, Bahrain, Marocco e Sudan. Come dire che il processo di pace tra Israele e mondo islamico, nonostante gli attentati terroristici contro Israele, continua; perché, con il tempo, abbandonando le rivendicazioni territoriali, tutti i paesi si allineano alla situazione di fatto; come dire che, in queste faccende, il mondo è galantuomo. 

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it;    viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 13 Settembre 2021)

USA

Dopo che la televisione ha presentato i talebani come oppressori delle donne, apprendiamo che in Afghanistan gli Usa, d’accordo con i talebani, bombardano l’Isis o stato islamico, loro nemico; inoltre sono contrari alla via della seta cinese, che dovrebbe passare anche da quelle parti, e pare sino contrari alla creazione di un esercito autonomo europeo.

La ritirata americana dall’Afghanistan è stata disordinata e unilaterale, non coordinata con gli alleati europei, ma attuata informando e trattando solo con i talebani. Intanto in Africa, che pareva zona d’influenza europea, come l’America Latina lo è per gli Usa, la Libia sottratta, dopo la seconda guerra, dagli alleati all’Italia, pare si stia dividendo in due zone d’influenza (Italia e Francia si sono trovate in campi avversi), cioè la Tripolitania di Serraj, sotto influenza turca e la cirenaica di Haftar, sotto influenza russa, che aveva chiesto la Libia, come compenso, alla fine della seconda guerra mondiale.

Il tutto con l’indifferenza dell’UE, mentre il governo europeista italiano aspetta ansiosamente, ma tacitamente, l’arrivo degli immigrati africani dalla Libia, che si ritengono utili alla ripresa italiana, contrabbandati per lucro, guarda caso, anche da cittadini russi. Come affermava Macron, la Nato potrebbe essere al capolinea, diversamente da quello che affermano i governi italiani asserviti allo straniero, nessuna alleanza militare è durata a lungo come la Nato.

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Per attirare investimenti nel mercato americano dell’eurodollaro, la televisione fa l’elenco dei successi americani nell’occupazione, nella produzione,  nell’incremento del Pil, contro l’inflazione, ecc. Il debito pubblico degli Usa, pari al 125% del Pil, sembra inferiore a quello italiano, però gli Usa non contabilizzano, tra i debiti del Tesoro, i dollari messi in circolazione. Tuttavia, come accade in Italia, poiché le industrie vogliono pagare salari ed energia a un prezzo più basso, in Usa le industrie chiudono e delocalizzano e gli operai sono buttati in strada.

Dagli anni settanta a oggi, a causa della sanità privata, di problemi economici e industriali e dell’abuso di farmaci, tanti americani sono sotto stress e la durata media della loro vita si riduce. A causa del Covid-19, sta accadendo anche in Italia, dove però la durata della vita è più alta che in Usa; anche in Italia si cerca di favorire la previdenza privata, che è un grosso business, con o senza pandemia, inoltre anche in Italia, forse a causa dei risparmi nella spesa, la sanità pubblica mostra delle falle.

Lo stato dovrebbe impedire le delocalizzazioni che, in occidente, provocano impoverimento economico e tecnico-industriale; le imprese che, per i loro prodotti, hanno domanda, fatturato, utile e prezzi competitivi, non dovrebbero essere chiuse, ma espropriate con il marchio del loro prodotto e consegnate gratuitamente a una cooperativa degli ex lavoratori dipendenti, compresi i dirigenti, capaci di continuare la produzione, meglio dei proprietari.

EUROPA

I commissari europei Dombrovskis e Gentiloni hanno fatto il punto sulla Next Generation UE, dal 2008 i bond emessi, a copertura delle spese, dall’UE, entreranno, per la parte relativa ai prestiti, a far parte del debito pubblico degli stati; in l’Italia faranno aumentare il rapporto debito/Pil di 4 punti, portandolo al 160%.

Con la fine della pandemia, la BCE ha in programma la riduzione del programma di acquisto PEPP di titoli di stato inoltre, il rapporto debito/Pil italiano, secondo una visione ottimistica, dovrebbe tornare al livello prepandemico nel 2032; sperando che l’UE trovi anche adeguate risorse,  impresa non facile, nel settore digitale, per la CO2, con la tassa sulle transazioni finanziarie e la tassa sul reddito societario.

Le risorse dovranno affluire all’UE per rimborsare i bond emessi fino al 2026, pari a 360 miliardi di euro; il che farà aumentare i debiti pubblici e, con la spesa pubblica, i deficit dei bilanci pubblici. Il regolamento dispone il blocco dei pagamenti per i casi di frode, corruzione e per violazione dei diritti; per questo opera anche la superprocura penale europea, Polonia e Ungheria si sono opposte, ma l’Italia vota sempre a favore, anche se poi non rispetta i patti, ma se ne darà la colpa agli italiani comuni.

Con questi soldi europei, gli investimenti pubblici dovrebbero arrivare al 3,5% del Pil, l’Italia ha ricevuto un acconto del 13% sulla somma spettante, gli esborsi semestrali successivi dipenderanno dal conseguimento degli obiettivi previsti dagli accordi, il tasso d’interesse non si conosce. Al momento solo Italia e Grecia hanno richiesto tutti i prestiti disponibili; con gli investimenti, la spesa pubblica non dovrebbe crescere più dello 0,5%, provocando però, di riflesso, un’espansione fiscale e forse, il ritorno dell’austerità.

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La procura di Karlsruhe (Baviera) e il quotidiano Suddeutsche di Monaco hanno raccolto una denuncia che afferma che nella regione cinese dello Xinjiang  sono lesi i diritti umani dei musulmani uiguri; 500.000 di essi sono  confinati in campi dove, con il lavoro forzato, si coltiva cotone per le industrie tessili della regione.

Il governo cinese ha precisato che di tratta di programmi di formazione e lavoro per combattere l’estremismo religioso. E’ risultato che aziende tedesche operanti in zona hanno appalti per le forniture, favorendo con ciò il lavoro forzato; anche il discount tedesco Lidl ha avuto rapporti con le aziende tessili locali, ma l’azienda ha precisato di aver cessato i rapporti con due delle aziende incriminate.

Nel 2020 anche il dipartimento del commercio degli USA ha fatto una lista nera delle società operanti nello Xinjiang, proibendo l’importazione di prodotti tessili di cotone dalla regione. Non è noto quante e quali aziende tessili tedesche e internazionali, tra cui, probabilmente, anche delle italiane, si riforniscano in Xinjiang. (Per le notizie, fonte: Pierluigi Mennitti – startmag.it).

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A causa dei paradisi fiscali o dei rifugi fiscali, i conti delle banche europee, generalmente, vanno bene, risparmiano molte imposte e perciò hanno utili netti maggiori. E’ il caso soprattutto di banca Hsbc,  Monte Paschi (in crisi e aiutata allo stato), e  banca Intesa; queste banche contabilizzano gli utili, al lordo delle tasse, in paesi con fiscalità agevolata, cioè in  isole britanniche, Hong Kong, Panama e, in Europa, a Gibilterra, Irlanda, Malta, Lussemburgo, Belgio e Cipro.

Finora l’UE, soprattutto su intervento di alcuni paesi, ha rifiutato un piano europeo di armonizzazione fiscale e un piano di controllo e ripartizione dell’immigrazione, che avrebbero combattuto le distorsioni economiche e  alcune posizioni di privilegio all’interno del mercato unico. I paesi a fiscalità favorevole sono molti, i profitti registrati nei rifugi fiscali  sono prodotti nei paesi dove i servizi sono offerti.

Banca Intesa, Mps e Deutsche Bank contestano questi dati, comunque sembra che banca Intesa fa il 24,6% dei profitti in paesi a fiscalità agevolata. I ricercatori qualificano come rifugi fiscali bancari i paesi con tasse sotto il 15% degli utili, caratterizzati anche da elevati utili per dipendente; perciò, per le banche europee, si è proposta una tassa minima del 25%, ma sarà difficile che sia introdotta perché le banche controllano gli stati e l’UE.

I capitalisti, che si servono dei paradisi fiscali, hanno sedi fiscali in paesi dove, rispetto ai paesi d’origine, risparmiano imposte sugli utili, ma risparmiano maggiori imposte anche con le loro disponibilità liquide, facendo impieghi finanziari nei paradisi, sui quali pagano imposte, al massimo dell’1%. (Per le notizie, fonte: Fernando Soto - startmag.it).

ITALIA

Dopo gli aumenti delle materie prime, dei costi energetici e alla carenza di componenti elettroni e litio per le batterie, dovuti a speculazioni, eccesso di domanda rispetto alla produzione e imposte, ora anche mezzo milione di tonnellate di acciaio inox d’importazione sono bloccate nei porti italiani di Marghera e Ravenna. Il blocco è stato causato da un limite all’importazione imposto dalla commissione europea e comporta il costo di 40.000 dollari il giorno per ogni nave ferma in porto.

A causa di una norma fiscale protezionista, lesiva del liberismo, tanto esaltato dai globalisti europeisti, a ottobre entreranno in vigore le nuove regole europee all’import, con un dazio, per queste importazioni, del 15%, a beneficio del bilancio comunitario; il che produrrà un rincaro  notevole, già adesso e prima di questo dazio, con l’Ilva di Taranto depotenziata, in Italia, l’acciaio inox importato costa quasi 4000 euro la tonnellata.

Dopo che gli Usa hanno imposto un dazio sull’importazione di acciaio, l’UE li ha imitati, stabilendo quote per ogni stato e dazi, dai porti di Ravenna e Marghera passa il 70% dell’importazione di questo acciaio diretto in Italia. A causa del dazio, che aggrava i costi, e della mancanza di acciaio, con questo aumento dei costi, potrebbe essere anche danneggiato il piano del governo per la ripresa.

Perciò si chiede di sospendere questi vincoli all’importazione, ricordando che anche il costo d’importazione dell’acciaio, per combattere l’inflazione, deve avere, per la produzione, una ragionevole prevedibilità e che le restrizioni al commercio internazionale pregiudicano i piani di rilancio. (Per le notizie, fonte: Gianclaudio Torlizzi – Marco Dell’Aguzzo - startmag.it).

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Con l’inflazione, le monete fiduciarie e bancarie si svalutano sempre, ma si possono rivalutare rispetto a monete di altri paesi che si svalutano di più; invece le criptovalute o bitcoin, generalmente si rivalutano, perché create per volumi limitati, mentre la loro domanda in aumento le fa generalmente aumentare di valore, anche se con delle cadute.

Perciò, servono soprattutto per il rapido arricchimento, per la speculazione, alla criminalità e al riciclaggio; quindi, così come stanno le cose, al momento il governo cinese se ne sta allontanando, mentre gli Usa temono, a causa di questi bitcoin, la perdita di ruolo del dollaro, che era la principale valuta di riserva internazionale, con vantaggi soprattutto per gli USA.

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La BCE vuole diminuire gli acquisti mensili di titoli di stato da 80 a 60 miliardi, il che potrebbe comportare l’aumento degli interessi sui titoli di stato di nuova emissione. Il governo italiano, contrario alle vere riforme che pesano sulle tasche solo di alcuni privilegiati, ha messo molta enfasi sui soldi europei, intanto l’Italia, con le regole della finanza internazionale, è esportatore netto di merci e di capitali.

Il che significa che avremmo anche potuto fare da soli, cioè indebitandoci con gli italiani; se, con la politica della BCE, dovesse nascere del malcontento, il patto di Lisbona prevede la sua repressione violenta e così, anche grazie a un esercito comune, tutti saranno costretti a restare nell’UE; è successo anche con la guerra di secessione americana.

Un piano OCSE per le riforme in Italia, per favorire un maggiore equilibrio del suo bilancio pubblico, prepone la reintroduzione della quota 100 sulle pensioni, l’abolizione delle pensioni di reversibilità, l’abolizione della pensione anticipata per le donne, l’imposta sulla prima casa, un’imposta patrimoniale di successione e una riduzione della spesa complessiva per il reddito di cittadinanza. Intanto il governo italiano, a danno di famiglie e imprese, ha aumentato le imposte su gas ed elettricità. 

Le riforme promesse dai partiti sono promesse elettorali e sono come i miracoli irraggiungibili perché, chi dirige all’oscuro lo stato, guadagna molto dal suo attuale discutibile assetto, anche in guerra e sotto epidemia, e perciò non vuole cambiamenti, è contrario a qualsiasi tipo di grande riforma. Per conservare il sostegno elettorale, i partiti, privati di vero potere e vera autonomia, per mezzo di dei loro politici che si ritengono fascinosi, usano sempre i soliti slogan, privi di contenuti e fatti rimbalzare dalla televisione.

Per impedire le riforme, chiesa e stato si sono blindati, i rivoluzionari le avevano promesse, ma poi, in tutti i paesi, hanno fatto carriera e sono diventati dirigenti e politici complici dello stato e perciò non si è più potuto cambiare nulla. A proposito anche della libertà, con la propaganda, la Corea del Nord afferma che nella Corea del sud non esiste la “democrazia” e i sovietici avevano affermato che la Germania dell’est era la repubblica democratica tedesca.

Con il megafono della propaganda televisiva, i governi stravolgono fatti e significati delle parole, perciò Mattarella, come hanno fatto le dittature, chiede l’unita ai partiti e, minando il rapporto dialettico, li ha voluti tutti insieme nel governo. A volte sembra che gli uomini integrati nel potere siano più insulsi, mentre le donne, emarginate da esso, sembrano più genuine, ma cambieranno di tono, una volta raggiunto il potere, nel lavoro e nel governo, come l’hanno raggiunto in famiglia.

La Gran Bretagna ha deciso il respingimento degli immigrati arrivati, via mare, dalla Francia, il governo italiano è contrario al provvedimento perché si definisce “democratico” e a favore dell’accoglienza. Si dice che il nemico è Salvini, che è contrario all’immigrazione incontrollata, il quale però è destinato, poiché è diventato europeista, a perdere consensi; come risultato, a causa dell’insicurezza, gli italiani, senza sovranità, sono presi dall’angoscia.

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In Italia la produzione industriale di 13 settori è superiore dell’1,5% rispetto all’inizio della pandemia, il Pil sale e alla fine dell’anno arriverà al 6%, un tasso superiore a quello della Germania, però sarà ancora al disotto del 3,8% rispetto al periodo pre-pandemia; le esportazioni sono aumentate del 4,1% e l’inflazione è aumentata del 2,1%. (Per le notizie, fonte: Enrico Quintavalle – il sussidiario.net).

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Il green pass è nato in Cina e poi è stato copiato da Di Maio; il governo cinese, per penalizzare il comportamento, ritenuto sbagliato, dei cittadini, ha inventato i crediti sociali. Questi non sono stati ancora introdotti formalmente in Italia, ma abbiamo le schedature in banca, in tribunale e nella polizia, come la sorveglianza con telecamere, tutte lesive della privacy. In Cina però, se il punteggio è basso, il cittadino è escluso da alcuni servizi, fino a essere costretto a restare in casa e a essere privato dei suoi risparmi.

Se il punteggio è ancora più basso, il cittadino è esposto alla gogna mediatica, con maxischermi, televisione e internet, se è ancora più basso, finisce nei campi di rieducazione. In Italia, chi non è vaccinato è escluso da una serie di servizi, dal libero movimento e dal lavoro, a chi non usa mascherina, tamponi e green pass e ai no-vax è riservata la multa, il licenziamento e la gogna televisiva.

Una televisione pubblica al servizio dell’informazione avrebbe dovuto farci conoscere le idee dei medici no-vax; invece i renitenti al vaccino, con l’aiuto della scienza di corte, sono definiti ignoranti e irresponsabili, le direttive del governo sono attivate con il megafono televisivo. Anche Stalin definiva queste persone nemiche del popolo, con l’indottrinamento, induceva i figli a denunciare i genitori; tutto ciò in contrasto con la costituzione, il diritto internazionale, il pluralismo, la privacy e forse il buon senso.

Il numero dei morti per Covid è stato gonfiato, la maggior parte delle persone coinvolte, come succede anche con l’influenza, erano vecchi con pluripatologie, vicini al trapasso, e all’inizio il governo ha impedito che si facessero autopsie. In Italia, le segnalazioni avverse al vaccino sono 91.000, probabilmente sono di più perché non tutti le segnalano, comunque, pare che il Covid-19 rallenti il contagio.

I morti giovani per Covid sono minori di quelli morti per incidenti stradali, malattie cardiovascolari, tumori, ed errori ospedalieri, riguardo ai quali si afferma che il ricovero in ospedale è diventato la terza causa di morte, dopo le malattie cardiovascolari e i tumori; infatti, vi muoiono per shock anafilattico o per altre cause. Queste sono persone destinate, generalmente,  a morire presto, ma se non fossero state ricoverate in ospedale, sarebbero vissute di più; purtroppo, le statistiche, spesso taroccate, sono diventate una forma sofisticata di propaganda.

Paradossalmente, con lo stato d’emergenza, il governo continua a fare entrare clandestini non immunizzati, che scappano dai centri di accoglienza;  in Italia, i vaccinati possono contrarre i virus e contagiare ma non sono sottoposti ad alcun controllo e non sono previsti tamponi gratuiti. Questa campagna contro la pandemia è un tentativo d’irreggimentazione e controllo della popolazione, giudicata ribelle dalla politica e dall’informazione omologate dal potere; per l’economia e la governabilità, l’Italia è il laboratorio sperimentale preferito dai mercati. (Per le notizie, fonte: nicolaporro.it).

CINA

Forse a causa anche dei sussidi governativi, in USA, UE e Cina manca la forza di lavoro per l’industria, i giovani preferiscono lavorare nei servizi o restare a casa; com’è già accaduto con la rivoluzione industriale europea, in Cina gli operai mancanti sono gli emigranti provenienti dalla provincia agricola. Oggi la Cina produce nove milioni di laureati l’anno, il governo cinese, per far salire la domanda, pensa di aumentare i salari e nell’industria, per sostituire gli operai, vuole aumentare l’automazione con i robot.

Ma i lavoratori chiedono anche la redistribuzione del reddito, in fondo, al governo ci sono i comunisti, anche se, nel paese, il comunismo coabita con il capitalismo. Il governo vuole anche combattere il calo delle nascite, in precedenza favorito anche da esso, e vuole lo sviluppo della campagna. (Per le notizie, fonte: Gabriele Battaglia – ilfattoquotidiano.it).

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 6 settembre 2021)

USA

Seguendo i sentimenti degli americani e di Trump, sbeffeggiato dalla televisione italiana, che però esalta tutti i presidenti italiani, sembra che, dopo il ritiro dall’Afghanistan, gli Usa, stanchi di fare i poliziotti del mondo, con relativi costi, delusioni e critiche interne, abbiano deciso di allontanarsi anche da Irak e Medio Oriente. Non ha senso la preoccupazione europea mirante a ostacolare la penetrazione russa e cinese nel mondo, perché tutti i grandi paesi fanno sentire la loro influenza politica ed economica all’estero che, qualche volta, purtroppo, diventa anche militare.

Nessuno ha il diritto di fare insinuazioni, sia detto per il popolo “sovrano” e per la “democrazia”, con la “trasparenza” statale, niente è quello che sembra; il Qatar, con l’Iran, finanzia il terrorismo islamico e le spese militari della Turchia, che è un paese Nato. Il Pakistan è vicino agli Usa e ha aiutato e ospitato i talebani, l’arma nucleare pakistana è stata finanziata dall’Arabia Saudita, alleata degli Usa.

Per i rischi di destabilizzazione europea, in Italia, nonostante gli inviti di Mattarella, Merkel, grandi imprese, mafia e Vaticano, l’UE, fatta di paesi diversi, sembra contraria all’accoglimento in massa dei profughi afgani, però si parla della creazione di un esercito europeo, che significa trasferimento di altri poteri a Bruxelles. La Francia lo accetterà se potrà guidarlo, per aver virtualmente vinto la seconda guerra mondiale e perché, per conseguenza, ha l’arma nucleare e siede nel consiglio di sicurezza dell’ONU con diritto di veto.

I paesi dell’UE sono disuguali nei fatti, perciò sono diffidenti e si punzecchiano e si fanno dispetti guardando ad altre potenze, anche se nel diritto di voto sembrano uguali, La Germania, malgrado abbia un patto militare e per la produzione  bellica con la Francia e abbia stipulato con essa il patto di Aquisgrana, è contraria alla guida militare solo francese e perciò, ci perdonino Mattarella e Letta, potrebbe anche nascere un direttorio militare italo-franco-tedesco-spagnolo.

I nostri governi non hanno voluto vere riforme e sono abituati solo a prendere ordini dall’estero e non dagli italiani. Stati e imperi sono nati sempre con la forza delle armi, poi i sudditi sono stati omologati con lingua, ordinamento giuridico, moneta e religione, e i nazionalismi sono nati dopo le nazioni; ci perdonino gli europeisti, ma a volte sembra che l’UE, che è un dogma per Mattarella e Letta, nata apparentemente solo con il consenso, si stia disintegrando.

E’ la Merkel che, dopo essersi messa sotto i piedi l’Italia, con il consenso dei governanti italiani, ha portato a questa situazione, perciò sono antieuropei gli italiani, i polacchi e gli ungheresi, mentre sono euroscettici austriaci e olandesi; i paesi dell’Europa orientale sono entrati nell’UE solo per i vantaggi economici e per l’ostilità verso la Russia, invece gli italiani credevano all’Unione Europea, ma ora hanno cambiato idea.

L’Italia, paese sconfitto in guerra, c’è entrata anche perché, quando era forte il partito comunista, i suoi governi dovevano essere obbedienti alla Nato e al suo guardiano europeo, cioè la Francia. Adesso pare che Macron, se non ha cambiato idea, abbia detto che la Nato è superata, cioè ritiene che dovrebbe essere chiusa come il patto di Varsavia; ha ragione, bisogna solo stabilire la sorte delle basi missilistiche nucleari americane situate in Europa.

Il Recovery Plan a favore dell’Italia pare che sia un risarcimenti per le perdite italiane causate dai mercati e dalla politica dell’UE. La storia europea insegna che i patti militari non durano a lungo e la Nato è durata anche troppo, le basi missilistiche americane in Europa sono un rischio enorme e Cina e Russia, diversamente da quello che affermano gli Usa, nel mondo vogliono competere per il primato, ma non ci minacciano con l armi. I governi, sostenuti dalla grande informazione, sono obbedienti e discreti a favore di stati, poteri occulti e lobby che li controllano, ma non obbedienti al popolo; mentre i partiti sono condizionati dai bonus che ricevono dalle grandi lobby economiche. 

ITALIA

Sul fronte Covid-19 risulta che in Israele l’89% dei contagiati è vaccinato, però in Italia solo l’1% dei positivi è in rianimazione. Con la variante Delta, considerata più pericolosa, in Europa sono rallentate le vaccinazioni, perciò l’OMS prevede 236.000 morti entro dicembre; in autunno, in Italia, si rischia una nuova chiusura, a causa dell’aumento delle trombosi causate dal Civid-19. 

Il vaccino obbligatorio è stato introdotto in Francia, Indonesia e Arabia, anche se l’Italia chiede il ritorno alla normalità, Draghi lo vuole assieme alla terza dose e all’estensione del green pass; però sembra che gli immigrati irregolari rifiutino il test molecolare con il tampone e il vaccino, attualmente sono rimpatriati solo quelli che vogliono rimpatriare. E’ strana la nostra politica verso gli immigrati.

Sembra che con due vaccinazioni si resista meglio alla variante Delta, ma diversi paesi puntano sulla terza dose, però la vaccinazione eterologa, fatta con due vaccinazioni diverse, sembra più efficace nei confronti di tutte le varianti; comunque, in Giappone sono stati trovati vaccini Moderna contaminati. In materia, i governi, anche se sorretti dalla scienza, si muovono nell’incertezza.

La grande informazione televisiva, ansiosa di fare un servizio al governo, prima ha definito ignoranti i no-vax, ha censurato e ridicolizzato i medici dissidenti e boicottato, a fini censori, l’emittente televisiva ByoBlu, poi, dopo aver asserito di parlare in nome della scienza (con l’articolo determinativo, mentre anche nella scienza c’è evoluzione, cambio di passo e cambiamento di paradigma), ha fornito tante informazioni contraddittorie.  Forse le azioni e le opinioni dei no-vax sono addebitabili più all’informazione che all’ignoranza, su ricorso dei medici boicottati, bisognerà attendere la pronuncia della magistratura, se arriverà mai.

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In Italia le piccole imprese, a causa delle imposte, pagano l’energia il doppio rispetto alle grandi e, naturalmente, grandi e piccole la pagano più dei nostri concorrenti europei; cioè i produttori italiani sono penalizzati nella concorrenza. L’Italia produce il 30% in meno di CO2 rispetto alla Germania, ma paga il doppio in tasse ambientali, introdotte per ridurre il consumo di carburanti ambientali; il governo italiano dovrebbe spiegare l’arcano ed eliminare l’anomalia.

Mentre in Italia il Pil, grazie alle esportazioni, aumenta più delle previsioni, in Germania rallenta e aumenta l’inflazione; cala anche la previsione di crescita degli Usa, dove, come in Italia, calano le vendite di auto. Com’è accaduto in Usa con i sostegni alla disoccupazione, causata dalla crisi economico-pandamica, con i quali tanti hanno messo da parte la ricerca di un lavoro, sembra che anche in Italia il reddito di cittadinanza non favorisca la ricerca di un lavoro stabile, ci si contenta solo di lavori in nero part-time, perciò la misura introdotta dal governo non è servita a ridurre, sostanzialmente, la disoccupazione.

Circa gli incentivi o bonus per l’acquisto di auto, concepiti per il rinnovo del parco auto, soprattutto di auto elettriche, per sostenere la domanda e, soprattutto, per favorire l’importazione di auto straniere, perché in Italia la grande maggioranza di auto in circolazione è straniera, nel 2021 le vendite di auto sono diminuite rispetto al 2020 e al 2019. Anche questa misura di stimolo del governo ha avuto un insuccesso e ora il governo progetta il suo rifinanziamento, intanto il debito pubblico aumenta.

L’impresa italiana della difesa, Leonardo, continua a collezionare successi, soprattutto con la fornitura di navi militari a diversi paesi e, in genere, con Finmeccanica e con gli elicotteri Agusta; perciò l’associazione nazionale delle industrie della difesa Aiad è entrata nell’organismo che gestirà i fondi europei sulla difesa. L’Esa ha deciso di utilizzare, ogni anno, quattro lanciatori francesi Arianne e due lanciatori italiani Vega, saranno tutti lanciati da una piattaforma al largo della Guaiana francese, già utilizzata dall’Italia, per posizionare in orbita satelliti geostazionari.

Leonardo ha aumentato la sua partecipazione nell’industria americana della difesa Drs e nella tedesca Hensoldt, leader nei sensori; invece Berlino ha ottenuto l’autorizzazione di Washington al raddoppio del gasdotto Nord Stream 2, in cambio dell’acquisto di armamenti Usa e dell’impegno a ospitare basi americane in Germania, facendo così aumentare le basi americane in Europa. A volte sembra che la Germania si allontani da Russia e Francia e si avvicini agli Usa, con i quali, al tempo di Trump, Merkel aveva una polemica.

EUROPA

Le banche centrali di Austria e Olanda hanno richiesto la normalizzazione del mercato monetario, con la riduzione del programma PEPP della BCE, che è di supporto alla pandemia, con 750 miliardi di euro; chiedono il rallentamento del ritmo di acquisto, con il QE, dei titoli di stato, liberalizzando i tassi. Affermano che le tendenze inflazionistiche dell’eurozona sono migliorate, per cui si possono ridurre le politiche di stimolo della BCE e si può tornare al regime pre-pandemia.

La banca centrale olandese ha anche affermato che i prestiti Tltro agevolati della BCE alle banche hanno un effetto distorsivo. Si rilevano segnali di debolezza della Bundesbank, l’inflazione europea ha superato il 3%; comunque, la banca centrale giapponese ha affermato che gli acquisti di titoli di stato proseguiranno allo stesso ritmo di oggi, fino al 2023.

Per il ritorno a una disciplina monetaria e per la fine del PEPP occorrerà anche un ritocco dei tassi, la Germania aveva tassi d’interesse attivi al 6% e oggi questi sono a zero, mentre sono negativi quelli sui depositi. I paesi dell’Europa settentrionale non gradiscono il denaro a costo zero o negativo, anche perché gli spread dei paesi più indebitati sono in rialzo. (Per le notizie, fonte: Mauro Bottarelli – money.it).

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario.it;    viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 30 agosto 2021)

ITALIA

Relativamente al periodo giugno 2020-2021, la Banca d’Italia fornisce questi dati, l’avanzo della bilancia commerciale è stato di 76 miliardi, contro i 57 del periodo precedente; la spesa turistica degli stranieri arrivati in Italia è stata di 987 milioni, contro i 676 del periodo precedente, quella degli italiani all’estero è stata di 474 milioni, contro i 1476 del periodo precedente.

Mentre la domanda interna per consumi risulta debole, complessivamente, l’Italia risulta essere un esportatore netto di capitali, in precedenza il debito estero era pari al credito estero. Nel periodo indicato, gli investimenti all’estero degli italiani sono stati pari a 18,4 miliardi e gli investimenti degli stranieri in titoli di stato italiani sono stati pari a 7,9 miliardi, a cui si aggiungono gli acquisti di azioni italiane.

Il Tesoro italiano ha bisogno di collocare i suoi titoli, ma gli italiani diminuiscono i loro impieghi in titoli di stato perciò, quando la BCE smetterà di comprare i titoli di stato italiani, ne potrebbe conseguire, con effetti inflattivi,  un aumento dei loro interessi. Intanto, anche la FED ha deciso di ridurre l’acquisto di titoli pubblici che, con la liquidità immessa, favorisce l’inflazione che in Usa ha superato il 5%.

Se il Tesoro stampasse direttamente denaro, non avrebbe bisogno di emettere titoli di stato e l’emissione sarebbe solo un debito nominale non garantito, in pratica irredimibile, cioè lo stato sarebbe senza debito, il quale  serve anche a soggiogare o ricattare il debitore; per limitare l’inflazione, il Tesoro dovrebbe operare in modo che le nuove emissioni non superino l’aumento annuale del Pil.

Oggi invece le emissioni sono fatte da banche centrali appartenenti a grosse banche commerciali private, le quali acquistano titoli di stato in cambio di denaro da loro emesso; con gli interessi dei titoli ne ricevono del profitto, ma ci devono pagare delle imposte. Comunque, guadagnano dalla situazione, altrimenti, poiché controllano gli stati, commissionerebbero al legislatore una legge che lo costringa il Tesoro a stamparsi il denaro direttamente. (Per delle notizie, fonte: Giuseppe Liturri - startmag.it).

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Le rivoluzioni e l’originale massoneria erano con  il popolo e con la democrazia, poi alcuni poteri occulti hanno tramato per allontanare il popolo dal potere ufficiale, l’hanno fatto rafforzando gradualmente, a danno della sovranità popolare e parlamentare, esecutivo e presidente.  La costituzione americana stabiliva che la sovranità popolare e l’attività legislativa di direzione dello stato, appartenevano al congresso, fatto di senato e camera, rappresentante del popolo, poi, progressivamente e con emendamenti all’assetto dello stato,  s’impose la repubblica presidenziale.

Con lo stesso processo in Italia, con la costituzione scritta del 1948, realizzata la repubblica parlamentare facente perno sul parlamento, con il tempo s’impose una costituzione materiale o di fatto, che voleva la repubblica presidenziale. C’è da dire che però in Italia, la costituzione repubblicana faceva perno sul potere legislativo del parlamento, ma riconosceva ampi poteri al presidente della repubblica, anche se non eletto dal popolo e, per esorcizzare il ritorno dell’autoritarismo, riconosceva pochi poteri al capo del governo, indebolendolo.

Fra l’altro, capo del governo e presidente della repubblica potrebbero anche essere la stessa persona.  Il parlamento, con l’avvento dell’UE,  ha perso il suo ruolo esclusivo di creatore di leggi, di governi, oggi scelti dal presidente, su impulso europeo, e ha perso il suo controllo sul bilancio dello stato; cioè, oggi gli italiani e il parlamento non sono sovrani.

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In Israele, il 95% dei malati gravi di Covid è vaccinato, invece in Italia, secondo le statistiche ufficiali, la maggioranza non è vaccinata. Moderna ha ritirato 1,63 milioni di dosi di vaccino anti Covid, distribuite in Giappone e prodotte in Spagna, per contaminazioni da particolato. In Italia le segnalazioni per gravi reazioni avverse al vaccino sono arrivate a 84.000, probabilmente, poiché mancano le segnalazioni,  i casi sono sicuramente di più.  L’efficacia del vaccino è limitata nel tempo, cioè non  supera l’anno, perciò ora si parla di terza dose.

Le fonti televisive, per conto di governo e professori, avevano assicurato che chi è vaccinato non può contrarre il Covid-19 in forma grave, invece è accaduto a Massa Carrara a due parenti, contagiati e ricoverati con forte tosse, febbre alta, difficoltà respiratorie, dolori articolari, vomito e diarrea; queste hanno fatto il tampone, sono risultate positive e sono state ricoverate in ospedale con maschera di ossigeno al 50%. (Per le notizie, fonte: Code Nome Jumper).

CINA

La Cina e i grandi paesi emergenti danno più valore ai beni materiali che alla democrazia reclamizzata dall’occidente opulento; ma  la democrazia  è spesso un bluff e un  paravento, è valorizzata  solo quando è definita universalmente e quando accettata da tutti; non si può imporre a paesi che hanno ancora problemi sociali, di servitù e di crescita economica.

La difesa dei diritti delle donne non deve essere dissociata dalla democrazia, dall’eguaglianza e dalla lotta alla discriminazione, in occidente il problema è in via di risoluzione, nel terzo mondo ci vorrà del tempo ma il processo si concluderà positivamente ugualmente, diciamo che i paesi raggiungono gli stessi obiettivi, ma con tante lotte e  in tempi diversi; ciò detto vale anche per l’Afghanistan.   

Si guardi alla storia dell’Inghilterra, prima schiavista e poi, al culmine dello sviluppo economico, “democratica”, anche se la “democrazia” piena, fino a oggfi, non è mai esistita, nemmeno in Inghilterra. Salomonicamente, la Cina ha affermato che le scarpe, cioè le istituzioni, vanno regolate sui piedi, essa non vuole lo scontro con gli Usa, mentre le provocazioni americane, fatte con sanzioni, continuano.

Lo stato è spesso un  grande inganno  e la democrazia ha diversi gradi, per lo più è propaganda e qualcuno, nel corso della sua realizzazione, a suo beneficio economico o per privilegi ricevuti, la tradisce e, comunque, si fa passare per democratico. Quello della “democrazia” è un progetto lungo, graduale e tortuoso, chissà quando anche l’occidente raggiungerà il traguardo definitivo.

La muraglia cinese, che arrivava fino in Persia, fu realizzata a scopi difensivi ma serviva anche a garantire le esportazioni cinesi lungo la via della seta, le esportazioni cinesi, fatte soprattutto di seta e tè,  superavano in valore le importazioni, perciò i compratori facevano a saldo delle rimesse in argento, molto apprezzato in Cina; infatti, nel XVI secolo, con la scoperta dell’America, le produzioni d’argento di quel continente, a compensazioni delle importazioni occidentali, finirono tutte in Cina.

Per i mercanti che non volevano rischiare di essere rapinati dell’argento trasportato, a Babilonia, in Cina e in Italia, furono inventate lettere di credito, lettere di cambio e cambiali tratte; nel commercio internazionale, le banche facevano da tramite tra venditori e compratori che operavano con la mediazione e la garanzia di due banche.

In pratica una banca, per conto del suo cliente debitore, garantiva il pagamento al creditore esportatore, tramite un’altra banca corrispondente del suo paese; poiché i rapporti tra queste due banche erano molteplici, ne scaturiva, tra le stesse, un conto corrente di corrispondenza regolato periodicamente per la differenza, assieme alle commissioni per le due banche.

La Cina, proprietaria della via della seta, e altri stati, relativamente al transito sul loro territorio, garantivano la sicurezza del trasporto delle merci dei mercanti, facendosi pagare un dazio, che era una commissione e  un’assicurazione che garantiva il buon fine dell’operazione; un onere che si aggiungeva a quella riscossa dalle banche. Insomma, nei tempi antichi il trasporto inquinante di merci non era sempre sicuro e gratuito, infatti, esistevano pirati e briganti; perciò anche l’autarchia aveva un senso (ma ai dogmatici liberisti e antipopulisti non si può parlare così).

EUROPA

I sondaggi tedeschi rivelano un costante calo delle intenzioni di voto a favore dei due partiti al governo, CDU e CSU, il 26/9/2021 ci saranno le nuove elezioni politiche e il candidato cancelliere, da succedere alla Merkel, è Armin Laschet. La CDU è scesa dal 32,9% al 22%, la stessa forza elettorale dello SPD, i verdi sono il terzo partito con il 17%, i liberali, il quarto con il 13%; la destra, a causa dei profughi, aumenta i suoi voi, perciò, socialisti, liberali e ambientalisti potrebbero fornire una maggioranza alternativa.

Hanno portato a questi risultati la politica arrogante della Merkel e delle porte aperte agli immigrati siriani e afgani, assieme a pandemia e alluvione; inoltre, in Germania l’inflazione, grazie al QE e all’aumento dei salari e della domanda, è arrivata all11,7%, aumentano soprattutto i prezzi degli immobili; in Germania cresce la domanda di oro, classico bene rifugio dall’inflazione. Il governo italiano, sostenuto dal megafono televisivo, ne dovrebbe trarre insegnamento.

L’industria automobilistica, la più importante in Germania, è bloccata per la mancanza di forniture di microchip da parte di Taiwan; anche gli Usa lamentano la mancanza di componentistica elettronica, ma succede anche alla Stallantis italo-francese, le grandi case automobilistiche hanno anche molti debiti, che sono utilizzati per non pagare imposte.

Con l’austerità, l’UE ha favorito la crisi italiana, poi peggiorata con la pandemia, poiché la Germania è attratta dall’Italia, con la scusa della pandemia, ha predisposto per essa un pacchetto economico, che sarà sicuramente disperso dal governo italiano. Con il denaro degli ebrei, i prestiti americani, il lavoro forzato, i furti di oro nelle banche centrali e di opere d’arte, durante la seconda guerra, la Germania aveva il progetto di annettersi l’Europa intera.

Non ci riuscì grazie a URSS e USA, ma gran parte dei beni rubati non è stato recuperato e oggi, in Germania e in Usa, esistono ancora nazisti; il Vaticano aiutò a fuggire dei gerarchi nazisti e gli Usa ospitarono scienziati nazisti, si dice che questi progettavano la rivincita, anche con una loro bomba atomica.

Con il decorso del tempo, questi nazisti sono tutti morti, ma i nazisti avevano creato cellule dormienti nei paesi ospitanti che potrebbero esistere ancora e oggi prolificano terroristi islamici indottrinati e pagati su progetto d’ignoti; le loro azioni destabilizzano gli stati e favoriscono le emigrazioni di massa che potrebbero far collassare stati come l’Italia.

In Italia l’emigrazione è bene accetta da mafia, per rimpinguare le sue file, da grandi imprese che abbisognano di lavoratori, partito democratico, che è islamista e amico delle banche, da papa Francesco, sollecitato da alti prelati, e ONG finanziate da stati. Com’è successo in guerra e nell’invasione unna e germanica, queste emigrazioni potrebbero favorire la distruzione prima dell’Italia e poi dell’Europa, a vantaggio di un nuovo ordine e di un nuovo impero europeo. (Per le statistiche, fonte: Mauro Bottarelli – money.it).

AFGHANISTAN

Circa gli sviluppi della crisi afgana, bisogna tenere presente che Usa, occidente e altri paesi hanno pagato gran parte degli stipendi ai militari e agli impiegati pubblici afgani, il che può spigare la loro fuga perché privati, dal prossimo governo talebano, di fonte di reddito; invece i profitti dell’oppio sono andati prevalentemente a organizzazioni mafiose, attive in Usa.

A proposito di democrazia e trasparenza, gli stati fanno sempre accordi segreti, sui quali i cittadini non devono sapere niente; anche a Doha gli Usa hanno fatto accordi segreti con i talebani, dei quali non conosciamo il contenuto, inoltre, tutti gli stati dialogano con i talebani; tutto ciò in  dispregio della trasparenza e della sovranità popolare.

Con la partenza delle truppe Nato e con la presenza di talebani, Isis e Al Qaeda, tra loro nemici, l’Afghanistan tribale rischia la guerra civile; nel paese continua il terrorismo, nato nel 1996 per il desiderio, con il paravento religioso, di detenere il potere totale mai appartenuto al popolo; per accaparrare territorio, ricchezze e potere, violenza e terrorismo sono stati comuni a occidente e oriente, a stati e entità irregolari, a guerre comuni e guerre civili.

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it;    viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 23 agosto 2021)

ITALIA

L’economia mista italiana, con la morte di Mattei e di Moro e con la crisi economica e politica del 1992, è stata boicottata dai mercati, cioè dalla massoneria, cioè dalla finanza internazionale, cioè dai nostri alleati atlantici che,  dopo aver smantellato l’URSS, d’accordo con il Vaticano, hanno ostacolato l’apertura a sinistra dei nostri governi italiani e imposto le privatizzazioni di grandi gruppi industriali statali, a favore di gruppi stranieri. L’Italia era leader nella produzione di televisori ed elettrodomestici, oggi li deve importare.

Dalla fine della seconda guerra mondiale, gli inglesi, che conoscevano meglio la politica italiana, sono stati gli istruttori occulti degli americani. Il vertice della classe dirigente italiana, com’è accaduto alle colonie, dopo aver venduto l’Italia allo straniero, per proteggere grandi interessi, ha sempre ostacolato una migliore e più efficiente organizzazione dello stato e vere riforme.

La pianificazione o programmazione statale, attuata con bilanci pluriennali d’investimento, ha preso le mosse dalla programmazione delle grandi aziende, che fanno investimenti industriali ammortizzandoli tra più esercizi economici. Quindi, il totale fideismo e la totale tifoseria, a favore di statalismo o liberismo, possono essere anche assurdi.

Rispetto al liberismo, programmazione statale e capitalismo statale sembrano alternativi, ma a volte lo stato è incapace di pianificare o di fare vere riforme, inoltre, ricorre al liberismo anche per favorire speculazioni, gruppi stranieri o gruppi privati amici. Morto Stalin, la Russia ha rinunciato allo scontro militare con l’occidente, perciò non è più assimilabile alla Germania hitleriana, la quale è oggi ugualmente cambiata.

Invece la Cina ha adottato la vecchia economia mista italiana, rinnegata dai governi italiani, cioè liberismo più statalismo, e sembra che abbia avuto grande successo economico; la televisione italiana, megafono del governo, invece di criticare continuamente il suo basso tasso di democraticità, dovrebbe spiegare da cosa dipende questo successo.

Spesso si parla di rifugiati o migranti di guerra, perseguitati politici o emigranti economici e non di rifugiati o migranti climatici; a questi ultimi, i trattati internazionali, che non seguono i tempi, non garantiscono l’accoglienza. Eppure, come insegna la storia, tra alcuni anni, se le previsioni degli ecologisti sono valide,  a causa dell’aumento delle temperature globali e delle carestie, questi ultimi sono destinati ad aumentare più degli altri; malgrado gli inviti dei solidaristi dell’accoglienza, non è possibile che l’Europa occidentale possa accoglierli tutti, perché, rispetto agli altri, è già un continente relativamente sovrappopolato.

Anche se storia di stato e religione s’inventano cause diverse, il mondo, a causa di carestie, ha conosciuto l’emigrazione di popoli interi, è il caso di dori, mongoli, germani, ebrei, ecc. Nel film americano “balla con i lupi” un capo indiano, con ansia, chiese al primo bianco da lui visto, se sarebbero arrivati altri bianchi.

Sul loro territorio, i clan di lupi attaccano nuovi clan immigrati della stessa specie,  qualche volta li respingono, qualche volta sono loro che devono fuggire. Insomma proprietà e controllo del territorio sono comuni a uomini e carnivori in genere, costretti a spostarsi solo per seguire gli erbivori che cacciano. Tuttavia, i solidaristi dell’accoglienza, in omaggio alla contestabile unicità razziale da loro invocata, la pensano diversamente; comunque, gli afgani in fuga meritano la nostra solidarietà.

L’Italia ha 200 abitanti per kmq e resto del mondo ne ha in media 50, ha un deficit alimentare e di materie prime, colmato dalle sue esportazioni industriali, gli aiuti all’estero non arrivano sempre ai cittadini dei paesi poveri; una volta il premier albanese disse che l’Albania aveva ricevuto dall’Italia solo la metà dei soldi stanziati per essa e il ministro De Michelis rispose che l’altra metà era servita a coprire le spese d’amministrazione.

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Fra poco ci sarà un altro aumento dei prezzi di gas e luce, eppure, con il calo di produzione e di domanda causata dalla pandemia e dalla crisi economica, con l’attivazione di energie alternative che non dipendono dai combustibili fossili, avrebbe dovuto verificarsi una diminuzione; rimane la vecchia questione, lo stato, con le imposte lucra di più quando aumenta il prezzo della materia prima e quando questo diminuisce, non riduce il prezzo dell’energia.

In questa faccenda accade ciò che si verifica con la speculazione in genere, su valute, titoli, materie prime, interessi, debiti pubblici, cioè i prezzi in crescita non sono fatti solo dal mercato o dalla penuria di guerra, cioè dalla domanda, ma anche da una regia coordinata dello stato e della speculazione finanziaria, soprattutto delle banche. Lo stato se ne avvantaggia, aumentando le entrate e riducendo i debiti.

Per speculare sui prezzi dei contratti a termine, queste banche si fanno forti d’informazioni e analisi taroccate; aiutate dall’informazione da loro dipendente, per massimizzare i guadagni, influenzano i prezzi, sia con gli acquisti che con le vendite a termine; infatti, l’energia si produce con materie prime oggetto di mercato.

Il prezzo dell’energia dipende anche dai permessi concessi alle imprese per inquinare di più, un sistema messo in piedi per favorire una fiscalità occulta che i paesi piccoli e sottosviluppati, che inquinano senza controllo, probabilmente evadono. In Italia, forse a causa dei prezzi dell’energia in aumento, a vantaggio dei produttori esteri, con la ripresa, crescono esportazioni e Pil, ma non i consumi privati rilevati ai prezzi, perché i salari reali non crescono.

Per le imposte verdi l’Italia è la prima in UE, paga più tasse ambientali della Germania, che inquina di più, si tratta di 58,7 miliardi di euro l’anno, il 3,3% del Pil, un punto in più della media europea, anche se le emissioni di CO2  per abitante sono del 28% inferiori a quelle di Germania; perciò non è vero che, chi inquina di più, paga di più. In Italia il costo industriale del gasolio è tra i più bassi nell’UE, ma con le accise, diventa il più alto; l’aumento del costo dell’energia e delle materie prime faranno aumentare i cosi industriali.

Si possono favorire la riduzione salariale e la domanda con l’inflazione o aumentando tariffe e prezzo dell’energia perché, purtroppo, le imposte non colpiscono solo il reddito nominale, ma fanno aumentare i prezzi, comunque, tutte fanno aumentare la pressione tributaria. Ciò che è triste è che lo stato, poiché ha rinunciato a controllare prezzi e interessi e a tutelare risparmio e salari, con la scusa di difendere il libero mercato, si rifiuta di regolamentare il fenomeno, come il movimento dei capitali e dei profitti verso l’estero. La domanda logica è: “A chi appartiene veramente lo stato?”. Certamente non ai cittadini, che non sono realmente sovrani.

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Un gruppo di costituzionalisti di Magistratura Democratica, sull’ultimo numero della rivista Questione Giustizia, ha rivolto un appello ai giudici a boicottare e disapplicare il certificato verde o green pass, perché si tratterebbe di una misura anticostituzionale degna di uno stato di polizia; inoltre difende i no-vax, invitando a non applicare sanzioni a chi non si vaccina.

Affermano che il vaccino, adottato sotto l’emergenza, è sperimentale e non limita il contagio, che il decreto del governo, che impone il certificato verde, è discriminante perché impone l’obbligo indiretto del vaccino, violando la libertà personale. Affermano che l’obbligo fatto ai gestori di locali pubblici di controllare il certificato verde, li trasforma impropriamente in ufficiali di polizia, anche se privi di qualifiche.

Affermano che il governo limita le libertà personali garantite dalla costituzione, che il vaccino può essere incentivato  ma non  imposto, neppure alle categorie a rischio e che il certificato verde impone indirettamente l’obbligo del vaccino. Ciò detto, anche se altri costituzionalisti  ritengono che l’indirizzo del governo, sostenuto dal megafono televisivo, sia conforme alla costituzione.

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Con la scusa della pandemia, lo sperpero di denaro pubblico attuato dal governo di centrosinistra, fatto con denaro pubblico italiano ed europeo, ha favorito alcune categorie e ha aumentato il debito pubblico; ma l’UE insiste che, tra qualche anno, il debito dovrà essere ridotto, il che significa ancora riduzione della spesa pubblica e austerità di bilancio; anche se, con la spesa pubblica, i governi hanno sempre fatto degli sperperi.

Con la generosa spesa pubblica che va oltre la pandemia, con i bonus su auto elettriche e nuovi televisori che soccorrono soprattutto produttori stranieri, il centrosinistra può aver guadagnato dei consensi; ma il prossimo governo di centrodestra, neoeuropeista, sarà costretto a ridurre la spesa pubblica, abolendo anche la quota 100 sulle pensioni, mostrandosi meno generoso e perdendo così parte del sostegno elettorale ricevuto. E’ la “democrazia!”.

ASIA

A Doha, capitale del Qatar, gli Usa di Trump hanno trattato con i talebani, escludendo il governo afgano, il loro ritiro militare, sospendendo i bombardamenti, poi con Biden, hanno fissato il loro ritiro militare per il 31/8, assieme ai collaboratori civili locali, ma senza chiedere garanzie per tutti i filoamericani locali. Separatamente, anche Hamas si è incontrata, in altro momento, a Doha con i talebani, il Qatar sostiene talebani, fratelli musulmani e Hamas.

Praticamente, il governo dei talebani ha già un riconoscimento internazionale. Dall’abbattimento delle torri gemelle nel 2001, l’intervento americano, durato 20 anni, si sta chiudendo con il ritiro trattato ma disordinato degli americani e le ambasciate occidentali sono state evacuate e chiuse; gli americani, che hanno tante basi militari all’estero, hanno anche una base militare in Pakistan, i cui servizi segreti sostengono i talebani. L’opinione pubblica americana era favorevole al ritiro, annunciato da Obama, Trump e Biden.

Come Gran Bretagna e Germania, l’Italia era ufficialmente impegnata nell’addestramento dei militari afgani, ma attenzione ai segreti di stato. Macron ha deciso anche di disertare la conferenza di Durban del 22/9 prossimo, contro il razzismo, in Sudafrica, perché contrario alle precedenti dichiarazioni antisemite di queste conferenze; se le ragioni sono queste, anche l’Italia avrebbe dovuto agire così.

Draghi e Merkel, che vuole il dialogo con i talebani, si sono avvicinati a Putin con il quale dialogano, contestati dal capo della politica estera europea, Borrel; perciò Biden promette nuove sanzioni per l’oleodotto nord stream 2, che faranno aumentare anche il prezzo dell’energia. Cina e Russia sostengono il governo talebano e hanno lasciato aperte le loro ambasciate in Afghanistan, ma ci sono state aperture politiche anche da parte di UE e GB; la Cina è interessata al litio afgano. 

Assieme ad altri paesi, in Afghanistan sono presenti, con le loro ambasciate, Qatar, Pakistan, Cina, Russia, Iran e Turchia; la Cina ha promesso infrastrutture, il passaggio nel paese della via della seta e vuole sfruttare le sue terre ricche di minerali rari, invece l’occidente si è profuso in  aiuti militari ed economici, spesso dispersi. L’Afganistan è un paese di etnie rivali, cioè Tagiki, Hazara, Uzbeki e Pashtun, questi ultimi sono legati al Pakistan.

Contro gli americani, i talebani hanno perso il sostegno economico e militare dell’Arabia e hanno guadagnato quello dell’Iran, che però rifiuta i suoi immigrati, anche con un muro, che possono anche destabilizzare Uzbekistan e Tagikistan; perciò la Russia, che li ha combattuti, è allarmata e forse vuole anche difendere l’Asia centrale dalla penetrazione cinese; tra i talebani sono presenti anche uiguri musulmani, che sono ribelli dello Xinjiang cinese.

In Afghanistan, la Cina ha avuto una posizione neutrale, tra governo locale e talebani, ha chiesto a Kabul d’impedire all’ISIS di attraversare il confine cinese, ha creato a una brigata militare e, in cambio di rifiuto di rifugio ai militanti uiguri, ha offerto aiuti economici; se però il progetto di pace fallisce spingerà per un intervento militare multilaterale, perché non vuole cadere nel pantano in cui sono caduti inglesi, sovietici e americani.

Mentre continuano i dialoghi trilaterali con Afghanistan e Pakistan, la Cina ritiene che, se la guerra civile infurierà, potrebbe chiedere una missione di pace dell’ONU, ha già 2200 militari, come forza di pace, in Africa e Libano; oppure potrebbe rivolgersi all’organizzazione per la cooperazione di Shanghai, di cui fanno parte Cina, Russia, India e Pakistan, che darebbe legittimità a un intervento militare regionale.

Lo statuto dell’organizzazione afferma di combattere terrorismo, separatismo ed estremismo religioso; Pechino vuole anche proteggere la sicurezza della via della seta, ha progetti d’investimenti per 65 miliardi di dollari nelle ex repubbliche sovietiche di Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Uzbekistan e Turkmenistan e in Pakistan ha progetti, in investimenti infrastrutturali, per 65 miliardi di dollari.

In Afghanistan, ha in progetto la costruzione di una linea ferroviaria e la posa di un cavo in fibra ottica, vi ha investito in una miniera di rame e in un giacimento petrolifero. Per il momento la Cina, sapientemente, sta prestando attenzione allo sviluppo delle vicende afgane e, come hanno fatto gli Usa, tratta con i talebani.

Invece i politologi atlantisti italiani, ospitati dalla televisione, lamentano il ritiro dell’occidente da quella terra, limitandosi ad accusare i talebani di scarsa democrazia e di non tener conto dei diritti delle donne. Democrazie e femminismo sono diventati pretesti per intervenire in casa d’altri, con l’ONU, con la corte internazionale dei diritti o con le armi, per cui, a fini buoni, si possono usare anche le bombe; sembra che il mondo non possa mai trovare la pace.

L’Italia non è l’Afghanistan, le donne italiane sono prepotentemente in ascesa e, in realtà, non sono interessate all’eguaglianza, ma a dominare in famiglia, nello stato e nei posti di lavoro; ma nel mondo la discriminazione esiste tra sessi, tra razze (che esistono, lo afferma anche la costituzione, anche se gli uomini appartengono a un’unica specie), tra religioni, tra classi, per censo, per posizione gerarchica, per istruzione e cultura, per ricchezze personali, ecc.

La violenza dell’uomo dipende dall’accaparramento, dalla lotta gerarchica per il potere, dall’appropriazione indebita e dall’accumulo di terre e ricchezze, in fondo, dipende dagli ormoni della violenza tipici dei cacciatori carnivori; anche le donne, che dominano in famiglia, sono violente e autoritarie, nell’esercito sarebbero dei sergenti ideali, gli uomini fuchi dovrebbero costituire la truppa, mentre i generali sarebbero una minoranza fallibile. (Per delle notizie, fonte: Giuseppe Gagliano – startmag.it)

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 16 agosto 2021)

ITALIA

Contro gli indirizzi di corte costituzionale italiana, corte di giustizia e corte dei diritti europea, il governo italiano sembra voler estendere il passaporto vaccinale o green pass, imponendo, gradualmente e indirettamente, un uso generalizzato del vaccino, equivalente all’obbligo. Si vendono anche falsi green pass, ma il Covid Delta o altri varianti potrebbero anche diventare endemici.

Secondo la legge,  l’obbligo del vaccino è previsto solo per i vaccini in circolazione da tempo e sperimentati, dei quali non si conoscono gli effetti avversi, mentre quello per il Covid non è certo che sia una terapia preventiva d’emergenza o un vaccino. L’emergenza ha reso impossibile la valutazione dei rischi del vaccino in  questione, che però rappresenta un  grande business.

Perciò il vaccino è stato messo in circolazione, non con l’autorizzazione standard dell’Ema, ma con un’autorizzazione provvisoria, con scadenza a un anno, salvo rinnovo. Tuttavia, secondo l’articolo 32 della costituzione, nessuno può essere obbligato a un trattamento sanitario, se non per disposizione di legge e a seguito di accertamenti sperimentali definitivi.

Secondo quell’articolo, il legislatore non può violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana, perciò nel 1947 Aldo Moro si espresse contro la sterilizzazione obbligatoria e la costituzione recepì la sua posizione, nel 2002 la posizione fu reiterata relativamente all’obbligatorietà dell’elettroshock. L’art.34 della corte dei diritti europea afferma che ogni individuo ha diritto all’integrità fisica e psichica, imponendo così dei limiti alla vaccinazione; sulla materia, la corte europea, all’occorrenza, se richiesta, dovrebbe esprimersi uniformemente per tutta l’UE.

Gli effetti a medio e lungo termine dei vaccini possono essere sconosciuti; a proposito dell’antipolio, la legge italiana 118/1996 afferma che, con il vaccino, nessuno, per tutelare gli altri, può sacrificare la sua salute a favore degli altri; inoltre, non si possono costringere al vaccino gli insegnanti, escludendo i magistrati, perché meritevoli di maggior riguardo.

Intanto un nuovo farmaco anticovid, senza effetti collaterali, è stato sviluppato in Israele dal dott. Nadir Arber, il quale blocca l’eccessiva reazione al virus da parte del sistema immunitario, che produce una tempesta di citochine, piccole proteine che si legano alle membrane delle cellule e attaccano le cellule sane dei polmoni. La Cina afferma che il coronavirus è apparso prima in Italia che in Cina, già da agosto 2019.

Oggi le statistiche segnalano giornalmente circa 25 decessi al giorno per Covid, considerato che in Italia i morti giornalieri, per tutte le cause, sono in tutto poco più di 2000, si tratta circa dell’1%, dei quali l’80% sono anziani con patologie gravi, e in queste condizioni si può morire anche d’influenza; perciò oggi i morti giornalieri solo per Covid sono pari al 20%, cioè 5 persone il giorno, circa 1800 in un anno, contro una mortalità complessiva di 670.000 persone.

Sono cifre molto inferiori a quelle della peste o della spagnola, ciò detto mentre il terrorismo mediatico del megafono televisivo, per conto del governo e a favore delle case farmaceutiche, rimarca la grande pericolosità del Covid Delta, perciò i profitti e la quotazione in  borsa di Moderna sono andati alle stelle; fino a ora in  Italia, per questa pandemia, con statistiche discutibili, i morti complessivi, che includono vecchi plurimalati, sono state quasi 130.000.

Comunque la grandezza dei numeri si capisce solo dai raffronti relativi; in Italia, secondo l’INAIL, muoiono sul lavoro circa  1.200 persone l’anno, dei quali 300 in itinere, però la cifra reale sale perché non si conoscono i morti tra i lavoratori in nero; mentre i morti in incidenti stradali, secondo l’Istat, sono circa 1.500 l’anno. Per diversi anni lo stato, con questi numeri di morti,  invece di ridurre i contributi, ha usato illegittimamente i contributi per le  indennità e le pensioni, di INAIL e INPS, impossessandosi delle loro eccedenze finanziarie annuali.

A causa della violenza di Stato, criminali, uomini e donne, negli ultimi anni in Italia le donne uccise annualmente, sono state circa 110, soprattutto per opera di familiari o partner, mentre gli uomini uccisi sono stati 275, soprattutto per opera di sconosciuti, ma non mancano partner e familiari, però andrebbero aggiunti anche tanti falsi suicidi; inoltre, è logico credere che gli sconosciuti siano in maggioranza tali a polizia e magistratura, ma non agli uccisi.

Il delitto perfetto esiste, le statistiche dovrebbero essere lette o interpretate intelligentemente e non dovrebbero essere selezionate, come si fa in informazione e politica, per fare propaganda a favore di un partito.  (Per le notizie, fonte: Federico Ferraù - Ilussidiario.net).

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Lo stato, a privilegio di pochi, nasce e s’ingrandisce con la guerra; in cambio di tasse, concede protezione militare, sociale, servizi e ordine pubblico. Si caratterizza con la sua sovranità su un territorio, con un parlamento sovrano che legifera ufficialmente per il popolo, con una lingua, un ordinamento giuridico, una moneta e una religione raccomandata.

Tuttavia, con il tempo e con i trattati internazionali, la sovranità si è volatilizzata, il parlamento è stato messo in naftalina, la lingua, dopo aver soppresso i dialetti, ha fatto spazio ad altre lingue straniere; la moneta statale è stata soppressa e al suo posto sono nate la moneta fiduciaria bancaria, quella estera, quella virtuale o digitale, mentre, a vantaggio del pluralismo e della tolleranza religiosa,  si sono installate anche altre religioni.

La “democrazia”, ricca di promesse e di poca sovranità, sembra proprio una beffa, secondo la costituzione scritta e secondo i “democratici”, è il parlamento che sceglie il governo, invece, secondo la costituzione materiale italiana, in una visione monarchica assoluta o papale, è il presidente della repubblica che ha questo potere, assieme ad altri larghi poteri.

La lotta di classe e la lotta per i privilegi animano gli scontri sociali, queste si fanno forti di differenze culturali, familiari, razziali, religiose e sociali (oggi il sesso pesa molto meno); in ”democrazia” due partiti opposti rappresentano uno il potere e l’altro gli emarginati dal potere, quello al potere si spartisce i posti più remunerativi. 

USA

Dal 1993 il finanziere George Soros opera attraverso la sua Fondazione Soros e la sua associazione Società Aperta, che hanno tifato per il liberismo e la globalizzazione, inoltre opera attraverso fondazioni, che sono strumenti della politica americana e di chi le finanzia. Soros ha speculate sulle valute, ma in Europa orientale, contro la Russia, ha difeso democrazia e diritti umani, fa affari e filantropia e in Europa occidentale  e orientale sostiene l’immigrazione.

In Africa difende diritti umani, libertà ed economia di mercato, mentre nell’UE fa del lobbismo, influenzando la politica economica della commissione e usando come catalizzatori media e ONG; finanzia radio e televisione, soprattutto in Senegal e Burkina Faso, difendendo democrazia e libertà e sfidando i regimi autoritari. Finanzia associazioni panafricane e ONG, in grado di influenzare l’opinione pubblica dei governi anche occidentali, tra esse Human Rights Watch e Amnesty International.

Queste ONG sono utilizzate per demonizzare alcuni leader politici, Soros sostiene la diplomazia americana, ma la sua azione filantropica serve anche i suoi interessi; in Africa investe nell’energia, nelle telecomunicazioni, nell’informazione, nella telefonia mobile, nell’agrobusiness, nei biocarburanti, promuove OGM, ma anche non OGM.

Vuole l’agricoltura intensiva e la deforestazione, finanzia le industrie estrattive e commercia combustibili inquinanti, si dice al servizio della trasparenza e del buon governo e propone nuovi codici; negli appalti e in borsa, ha l’accesso a informazioni riservate e offre servizi di consulenza. Opera attraverso ONG, media e movimenti, ha sostenuto Obama e Hillary Clinton, sostiene un progetto delle Nazioni Unite per lo sviluppo dell’Africa, collaborando con le fondazioni Ford, Rockefeller, Gates e Clinton. Ha mobilitato la società civile e sovvenzionato associazioni locali contro i governi in carica.

Ha il supporto mediatico, difende la libertà di stampa e di comunicazione, finanzia una rete panafricana che guida l’opinione pubblica, provocando la caduta di governi definiti non democratici. Tuttavia, in Africa anche la Cina è entrata prepotentemente, ne sfrutta risorse minerarie e agricole e vi costruisce infrastrutture, anche i grandi stati coloniali europei e l’UE concedono aiuti ai paesi africani.

Al G20 si è ricordato che l’Africa ha bisogno di aiuti esteri, i paesi del continente, complessivamente, hanno debiti verso l’estero per 900 miliardi di dollari; tuttavia, le esportazioni dall’Africa di capitali e i suoi investimenti finanziari verso l’estero sono pari a 90 miliardi di dollari l’anno; sono le due facce di un problema che riguarda tutti i paesi, non si può fare la guerra ai mercati. (Per le notizie, fonte: Giuseppe Gagliano – startmag.it).

EUROPA

La Polonia ha presentato due progetti di legge, una impone ai media e alla televisione di dipendere solo da proprietari nazionali, un’altra nega la restituzione agli ebrei dei beni a loro espropriati durante la seconda guerra mondiale. Il paese, forse per contenere la Russia, ha aderito alla Nato e vi dominano i nazionalisti, l’UE afferma che vi è in pericolo la “democrazia”.

Il governo italiano ha chiesto un risarcimento a Palamara per il suo libro che critica la giustizia italiana, poiché questo libro sembra un vulnus alla “democrazia”, l’UE ha chiesto spiegazioni.

Gli Usa si sono ritirati dall’Afganistan e, mentre la Russia rafforza le frontiere con il paese controllato dai talebani, la Cina sta trattando per estendere la via della seta tra Cina e Pakistan, fino all’Afganistan e quindi fino all’Europa. L’occidente ha regalato,  ai governi dei paesi poveri, denaro che spesso non arriva al popolo, ma serve solo a condizionare la politica estera di questui paesi.

In Afganistan, la Cina, indipendentemente dal suo tasso di democraticità,  vuole costruire strade, ferrovie e condotte energetiche, ma chiede al paese di salvaguardare la pace con la Cina e con i paesi vicini. Gli Usa, eredi dopo il 1945 della potenza imperiale britannica, volevano circondare con loro truppe, con le loro flotte e le loro basi missilistiche, la Russia e la Cina, dall’Europa, al Vietnam, all’Afganistan, ma sembra che abbiano fallito, perciò sono in ripiegamento.

Bisogna tenere presenti i nuovi scacchieri delle potenze mondiali, il Pakistan è alleato della Cina e sostiene i talebani, l’Afganistan è il primo produttore di oppio al mondo, dietro al quale sono larghi interessi, anche in Usa. Cina, Iran e Pakistan sono nemici dell’India e degli Usa, anche se sembra che l’inimicizia, tra Usa e Cina, sia alimentata soprattutto dagli americani, gelosi dei successi economici, militari e tecnologici cinesi.

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In Renania-Vestfalia, dopo aver distrutto 20 paesi, se ne stanno distruggendo altri due, per espandere la miniera di carbone a cielo aperto di Garzweiler, la quale fornisce carbone a centrali elettriche; questa miniera occupa 48 kmq, ha una profondità di 30 metri e produce 35 milioni di tonnellate di carbone l’anno.

Un quarto dell’energia tedesca proviene dal carbone, il governo ha promesso che due terzi delle miniere di carbone saranno chiusi entro il 2029, ma le estrazioni di questa miniera, molto produttiva, dovrebbero cessare nel 2038; però gli ambientalisti, denunciando i disastri del cambiamento climatico che ha colpito la regione con grandi alluvioni, ne chiedono la chiusura immediata. Da ricordare che, sul fronte ecologico e non inquinante, la UE vieta la vendita di auto a benzina dopo il 2035. (Per le notizie, fonte: ilpost.it).

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario.it viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 9 agosto 2021)
EUROPA

La firma del trattato del Quirinale, tra Francia e Italia, è vicina, è stata preceduta dal trattato tra Germania e Francia del 1963, il 57/7/21 Mattarella è andato in visita a Parigi e si è dichiarato disposto a firmare; Macron e Draghi sono esponenti dei mercati, cioè delle banche e della massoneria. Draghi potrebbe ricevere la leadership europea, al posto della Merkel, ma facendo il paravento della Francia, perché Mattarella è devoto alla Francia.

Con la sua flotta, la Francia, in funzione anticinese, è attiva anche nel Pacifico e tiene ancora i rapporti con gli Usa, quindi forse lo scopo è anche quello di isolare la Germania, com’è stata isolata l’Italia. L’accordo tra Francia e Italia mira anche a rivedere le regole su spesa e debito pubblico, ora fissati al 3% e 60%, a estendere il debito comune e a modificare i vincoli di bilancio.

Alla BCE la Germania ha votato contro la proposta di elevare l’attuale limite d’inflazione del 2%, che potrebbe favorire la riduzione del debito pubblico reale, ma nella commissione europea, poiché per la modifica bisogna cambiare i trattati, occorre l’unanimità. (Per le notizie, fonte: Tino Oldani – startmag.it; Italiaoggi.it).

ITALIA

Sembra che Draghi voglia togliere il segreto di stato sulle stragi terroristiche, compiute in  Italia nei decenni passati e addebitate dall’informazione a partiti di comodo, cioè brigate rosse, fascisti, terroristi islamici e forse anche ad anarchici e no-vax; vedremo se la proposta di Draghi riceverà concreta attuazione.

A proposito di “democrazia”, la privacy non esiste perché siamo spiati da stato e privati, i cittadini non sono sovrani perché il parlamento è in naftalina e il legislatore fa le leggi su commissione dei poteri forti. Terrorismo, informazione, partiti e movimenti sono manipolati e i governi italiani sono telediretti dai mercati e da grandi potenze.

Opposizione, nemici e concorrenti recitano una parte perché dirige tutto la massoneria, lo stato sembra proprio una società segreta, che ci fornisce solo una visione apparente della realtà. A dimostrazione delle manipolazioni politiche ed economiche, occorre ricordare che la rivoluzione francese e il risorgimento italiano sono stati influenzati dalla massoneria.

Marx, Mazzini, Garibaldi, Lenin, Mussolini e Hitler erano legati alla massoneria, di base a Londra, ma con collegamenti anche in Svizzera; le catastrofi indotte dall’uomo, cioè crisi economiche, epidemie, rivoluzioni e guerre possono essere occasioni di grandi affari. Per chiudergli la bocca, la morte di Mussolini fu decisa a Londra, perché questo possedeva documenti in grado di ricattare il massone Churchill, che aveva promesso all’Italia, in cambio della neutralità, territori francesi, Churchill giocava su più tavoli come Mussolini, poi queste carte furono fatte sparire.

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In un sistema socialista, lo stato, poiché è proprietario dei mezzi di produzione, dovrebbe esser fornitore gratuito di energia, acqua, sanità, scuola, comunicazioni, difesa, pensioni e ordine pubblico. Nel capitalismo si pagano le imposte e su tutti questi settori i privati guadagnano profitto, interessi e altri incentivi, mentre ai sudditi, senza sovranità, sono richieste, oltre le tasse, lavoro subordinato, lavoro volontario e arruolamento militare; per le armi, il popolo paga due volte, cioè con le imposte e con l’arruolamento.

Le grandi imprese industriali, per guadagnare di più, delocalizzano le produzioni all’estero, dove pagano meno salari, meno imposte e meno spese energetiche e dove possono inquinare liberamente, poi pagano nei paradisi fiscali, dove hanno la sede,  imposte minime; ora la commissione europea ha promesso di farsi carico della questione, che favorisce calo dell’occupazione nei paesi sviluppati e ristagno del loro Pil.

In Italia delocalizzano all’estero imprese italiane e straniere, con filiali in  Italia, che hanno anche ricevuto aiuti dallo stato italiano, è accaduto con la collaborazione di governi, anche di sinistra che, per trattenere le produzioni in Italia, avevano concesso aiuti, che sono in realtà restituzioni fiscali; perché in “democrazia”. Indipendentemente da ciò che afferma la costituzione, le imposte le devono pagare solo lavoratori, piccole imprese e consumatori, elusioni e esenzioni fiscali esistevano in aristocrazia, ma esistono anche in “democrazia”.

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L’Associazione nazionale dei costruttori edili o ANCE denuncia che l’utilizzo del superbonus 110% e i bonus fiscali a favore dell’edilizia sono a rischio per mancanza di mano d’opera e per rincaro delle materie prime; dalla crisi del 2008, 400.000 lavoratori sono usciti dal settore e ora ne occorreranno almeno 265.000. Qualcuno dei vecchi lavoratori preferisce il reddito di cittadinanza, altri hanno cambiato mestiere, altri mancano di competenze e altri sono emigrati.

Il prezzo dell’acciaio per il cemento armato è aumentato del 243%, i materiali plastici per l’edilizia sono aumentati di oltre il 100%, il legname del 76% e il cemento del 10%. Per le opere pubbliche, il decreto Sostegni bis ha già introdotto un meccanismo di revisione dei prezzi, mentre per l’edilizia, il superbonus subisce naturalmente dei rallentamenti, perché i preventivi concessi non sono più in  linea con i prezzi di mercato.

L’inflazione può derivare da un aumento dei costi del lavoro o delle materie  prime o da un aumento della domanda, favorita dall’aumento di liquidità attuato con la monetazione o con il QE (Quantitative Easing). (Per le notizie, fonte: Rosaria Imparato – money.it).

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In Italia la pressione tributaria è alta e lo stato paga anche in ritardo i propri fornitori, attualmente, i debiti sono pari a 52 miliardi di euro per la parte commerciale o corrente e pari a 7 miliardi di euro per quelli in conto capitale e il debito complessivo continua a crescere. In media lo stato paga dopo 55 giorni dal ricevimento della fattura, gli enti locali territoriali dopo 50 giorni e la sanità, com’è previsto dalla legge, dopo 30 giorni.

Grazie alle elargizioni del governo Conte, negli anni della pandemia, mentre in Spagna, Francia e Germania i debiti commerciali di parte corrente sono diminuiti, in Italia hanno continuato a crescere. Poiché lo stato è bisognoso, ha sempre chiesto ai sostituti d’imposta versamenti tempestivi di Iva e di ritenute fiscali, intendendo che la legge non  è uguale per tutti, cioè allo stato è lecito ciò che non è lecito ai privati. (Per le notizie, fonte: Riccardo Barbin – policymakermag.it).

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Berlusconi è europeista, ciò malgrado, non era amato dall’UE e dal Quirinale, è un capitalista già largo di promesse che, a capo del popolo della libertà, critica i populisti, però ha aderito al partito popolare europeo; è la confusione del linguaggio della politica. Il 29.9.2011, quando era capo di un governo di destra, assieme alla Lega, della sua coalizione chiamata, per incantare il popolo, “popolo della libertà”, la Bce, ufficialmente per difendere la stabilità dell’euro, lo invitò ad attuare alcune riforme, tra cui quella della concorrenza.

Allora Deutsche Bank, avendo bisogno di liquidità, vendeva i nostri titoli di stato facendoli deprezzare e facendo aumentare lo spread italiano; Berlusconi, che aveva promesso la riduzione del numero delle imposte a sette e la riduzione della pressione tributaria, fece un piano di privatizzazioni di 400 miliardi di euro, riducendo il debito del 25% e portando il rapporto debito/Pil al 105%.

Ma il presidente Napolitano non era soddisfatto, poiché chiedeva anche una riforma del mercato del lavoro, conferì l’incarico di capo del governo a Monti che introdusse l’imposta patrimoniale sugli immobili e la riforma delle pensioni del ministro del lavoro Elsa Fornero, che provocarono la decrescita del Pil, l’aumento del deficit di bilancio e del debito pubblico, che nel 2019 arrivò al 135% del Pil.

Ora la Fornero è diventata nuovamente consulente di Draghi, sostenuto anche dalla Meloni, ma si spera non per le pensioni; Letta era di casa in Francia, come la Fornero era di casa in Germania. (Per le notizie, fonte: Francesco Forte- amp.ilgiornale.it).

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Gli Emirati Arabi, con capitale Abu Dhabi, hanno deciso di ritirare le loro truppe dal conflitto yemenita, dove combattono a fianco dell’Arabia, che sostiene il governo centrale contro i ribelli Houthi, a loro volta sostenuti dall’Iran. L’Italia, su pressioni dell’UE e dell’ONU, aveva interrotto i rifornimenti militari a favore degli Emirati, questi, per rappresaglia, avevano chiuso la base di Al-Minhad, usata per missioni militari in Iraq, Corno d’Africa e Afghanistan, perciò i militari italiani sono stati costretti a tornare in Italia.

L’Italia, con poco clamore mediatico, partecipa a missioni militari all’estero. Gli Emirati hanno anche vietato il sorvolo a un aereo che trasportava giornalisti italiani e lamentano perdite sui loro investimenti in Piaggio e Alitalia; alcune associazioni italiane sono impegnate in aiuti umanitari nello Yemen, la revoca del governo italiano alla fornitura di armi, assieme alle pressioni di UE e ONE, ha costretto gli Emirati a ritirarsi dallo Yemen. (Per le notizie, fonte: Gianni Rosini – ilfattoquotidiano.it).

USA

Il Fondo Monetario Internazionale, che ha sede in Usa, per combattere la crisi economica da pandemia e la disuguaglianza, per 23/8/2021 ha deciso di emettere altri 456 miliardi di Diritti Speciali di Prelievo, pari a 650 miliardi di dollari, da assegnare ai paesi, in proporzione alle loro quote nel Fondo; di questi miliardi di DSP, 193 sono a favore dei paesi in via di sviluppo. Questa liquidità si aggiunge a quella, già abbondante, messa a disposizione, con il QE, da USA e UE, perciò, alla lunga, favorirà l’inflazione da domanda che ridurrà, in termini reali, i debiti pubblici.

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In Usa il cyber-terrorismo degli hacker ha colpito infrastrutture energetiche e logistiche però, secondo gli Usa, questi attacchi, di cui non si conoscono i mandanti, colpiscono tanti paesi ma non colpiscono la Russia; il G20 ha anche denunciato le intromissioni russe nelle elezioni occidentali e la Nato ha accusato Mosca di disinformazione, che però è tipica anche dei governi occidentali.

Si sta sviluppando una nuova russofobia, anche per la morte del bielorusso Shyshiu, fatta passare dai russi per suicidio, (queste cose accadono anche in “democrazia”, infatti, nel 1982 capitò anche a Roberto Calvi, presidente del banco Ambrosiano, legato all’IOR vaticano); Shyshiu aiutava i bielorussi a fuggire dal regime filorusso di Lukashenko. Ad alimentare lo scontro tra Bielorussia e UE c’è stato anche il dirottamento di un volo Ryanair da Atene a Vilnius, capitale della Lituania, con lo scopo di arrestare l’oppositore bielorusso Patrosevich, il che ha portato a sanzioni a Minsk, capitale della Bielorussia, alleata dalla Russia.

Si dice anche che il presidente bielorusso, Lukashenko, abbia inviato agenti segreti in Ucraina, per omicidi, come quello di Shyshiu, commissionati dalla Russia. In Bielorussia transita la pipeline che porta il gas russo in Germania, perciò si temono nuove sanzioni alla Russia, che sabotino la regolare erogazione del gas e perciò si cerca un’altra strada per il transito del gas, magari attraverso l’Ucraina.

Però su questo gasdotto North Stream 2, Merkel e Biden hanno raggiunto un accordo, in base al quale la Germania, su pressioni Usa, sospenderà gli acquisti qualora la Russia faccia azioni aggressive nei confronti dei suoi vicini. Purtroppo gli stati, per favorire i conflitti, fanno provocazioni e anche operazioni sotto copertura; comunque, la Russia, per rappresaglia o per cautelarsi, ha già dimezzato il flusso di gas diretto in Germania.

Perciò, in vista dell’inverno il suo prezzo è aumentato e Gazprom, la società russa, si è rifiutata di trasportare il gas via Ucraina, che è in conflitto con Mosca per le sue minoranze russe e in passato si rifiutava anche di pagare le sue forniture di gas alla Russia. Sembra difficile che l’UE voglia approvvigionarsi di gas liquefatto americano, trasportato in container, via Atlantico, che ne farebbe ancora aumentare il prezzo.

La recente aggiornata russofobia, legata agli hacker, agli omicidi politici, alle interferenze elettorali e al ricatto energetico, tutti addebitati dagli Usa alla Russia, dovrebbe servire a favorire maggiori spese militari in Usa e UE ora riavvicinatesi, ma anche in Russia e Cina, naturalmente, tutto a danno della pace. La guerra favorisce inflazione, indebitamento e il trasferimento di ricchezze e crediti in poche altre mani;  intanto l’Iran, in barba agli accordi, si sta dotando dell’arma nucleare, in genere usata come deterrente, per impedire, da parte di altri paesi, le aggressioni e i ricatti al paese munito di bomba nucleare.

Gli hacker, cioè i pirati informatici, tramite un virus che ha criptato i dati, hanno lanciato un attacco informatico anche alla regione italiana del Lazio, prendendo di mira il sistema regionale di prenotazione dei vaccini, mettendo così a rischio la riservatezza dei dati dei vaccinati; in genere, per rendere accessibili questi dati decrittandoli, richiedono un riscatto in Bitcoin.

Fino a oggi, nel mondo, questi attacchi sono stati molti, la vera identità dell’hacker è garantita da un codice alfanumerico e perciò non è facile risalire alla sua identità; ricevuto il pagamento, gli hacker fanno partire una serie di transazioni che non possono essere cancellate, anche perché usano piattaforme che hanno sedi in paesi che hanno regolamentazioni a loro favorevoli, perciò possono anche ripulire il denaro. Però l’FBI ha recuperato la somma pagate per un riscatto, tracciando le transazioni blockchain e seguendo i movimenti dei Bitcoin.

I virus informatici possono paralizzare come i virus pandemici, ora nel Lazio i siti legati ai servizi informatici regionali sono irraggiungibili, perciò è impossibile prenotare il vaccino o una visita specialistica, impossibile pagare il bollo auto o ottenere una licenza edilizia; i dati del computer sono stati infettati cifrandoli e chiedendo un riscatto per ripristinarli, ma avrebbero anche potuto bloccarli o distruggerli.

Questo non è il primo attacco alla pubblica amministrazione italiana, che è impreparata a questi eventi, per attacchi informatici, l’Italia è il terzo stato al mondo, nell’ultimo anno sono stati un milione; gli Usa sono in testa con tre milioni, poi vengono Giappone, Italia, India, Australia. Pertanto, bisogna mettere in sicurezza i server della pubblica amministrazione e, per preservare i dati dei cittadini e garantire la sicurezza, occorre avere cloud più sicuri.

Il 7/5/221 in Usa un attacco di hacker ha paralizzato una rete di oleodotti lunga 9.000 km, gli hacker sono in grado di paralizzare ospedali, sistemi informatici e organizzazioni pubbliche e private, i loro potenti software sono in grado di paralizzare pubblica amministrazione ed economia. Perciò la commissione europea, per gli anni dal 2021 al 2026, ha previsto un investimento in cybersicurezza di 620 milioni di euro.

A giugno in Italia è stata creata l’agenzia per la cybersicurezza nazionale, che è alle dipendenze del capo del governo, con i riscatti, gli utili di questi attacchi informatici pare che già fruttino una cifra pari agli utili realizzati con il traffico di droga. (Per le notizie, fonte: Paolo di Falco – Mauro Bottarelli - money.it).

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

  

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 2 agosto 2021)

ITALIA

L’avvocatura dello Stato ha chiesto un risarcimento di un milione di euro di danni a Sallusti, direttore di Libero, e a Luca Palamara, ex presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, autori del libro “Il Sistema”, per danni d’immagine alla magistratura e al paese; mettendo sotto accusa un libro, hanno messo in discussione libertà d’espressione, d’informazione e di stampa e vanificato la “democrazia”.

Il libro ricostruisce ciò che è avvenuto in magistratura dal 2008 alla pandemia odierna, con la connivenza di politica e informazione; però ha permesso agli italiani anche di conoscere le nefandezze del sistema giudiziario italiano. Usando come capro espiatorio solo Palamara, sospeso dalla magistratura per le sue rivelazioni, in realtà, lo stato, con l’implicita censura, vuole impedire altre confessioni e indagini imbarazzanti.

I giornali e la televisione nascondono le notizie, tra i complici della magistratura, dal 2008 al 2015, ci sono la sinistra e l’informazione, che nasconde anche gli ultimi sviluppi della pandemia. Intanto a destra aumenta la spaccatura tra i partiti, Fratelli d’Italia, prima è stata esclusa dal CDA della RAI e poi Giorgia Meloni ha definito una farsa la commissione d’inchiesta sulla pandemia; dalla quale Fratelli d’Italia è stata pure esclusa, infatti, la maggioranza ha chiesto il segreto di stato, con il divieto d’indagare sui fatti avvenuti dal 30/1/2020 a oggi, nascondendo così eventuali responsabilità del governo. (Per le notizie, fonte: Giorgio Carbone – Alessandro Giuli – liberoquotidiano.it).

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I professori della televisione lamentano la scarsa conoscenza dell’Italiano da parte degli studenti, in realtà, questa situazione vigeva anche dopo la seconda guerra mondiale, quando dominavano ancora i dialetti, oggi quasi spariti. Però oggi esistono due lingue italiane, l’italiano classico, che è una lingua morta, usato da legislatori, pubblica amministrazione, giudici, burocrati, avvocati, contratti pubblici e bancari e l’Italiano moderno o corrente o parlato. Per gli stranieri, che conoscono l’italiano moderno, è molto difficile capire e tradurre la lingua morta, purtroppo, anche per tanti italiani è così.

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Gli Italiani hanno voluto l’entrata dell’Italia nell’UE perché si dotasse di riforme che i governi italiani, per tutelare i furbi, non volevano fare poi, alcuni paesi e i mercati hanno sfruttato la situazione di crisi politica ed economica italiana per speculare sulla lira, sullo spread e sul debito pubblico italiano. Ora la commissione europea, presieduta da Ursula von der Leyen, sollecita ancora queste riforme, appoggiando anche la riforma del ministro della giustizia, Maria Cartabia, e criticando le tesi del procuratore della repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri.

L’UE vuole però, l’indipendenza della magistratura e dei pubblici ministeri, vuole la lotta alla corruzione e processi più veloci, che Gratteri ostacola affermando che tagliare i tempi dei processi rischia di rendere improcedibili il 50% dei processi; per la commissione, con le attuali procedure dei processi, oggi si favoriscono corruzione e lunghi tempi della giustizia, civile e penale.

La riforma Cartabia fissa tempi certi per i vari gradi di giudizio e limiti temporanei per la prescrizione, aggiungendo che i reati di mafia e prescrizione non andranno in prescrizione. L’UE ha anche criticato il nuovo codice degli appalti che ha introdotto un regime speciale per l‘affidamento degli appalti a favore di imprese, spesso legate alla mafia, con aggiudicazioni senza concorso, consapevole però del fatto che il rallentamento degli appalti minerebbe il piano italiano per la ripresa.

La politica non dovrebbe mai prendere in  giro i cittadini, a parte i favori della politica, in età aristocratica, per nobili e alto clero, esistevano esenzioni fiscali, immunità giudiziarie e altri privilegi, nell’era “democratica” odierna, è lo stesso. Il problema principale dell’Italia è lo stato, cioè i governo, cioè la pubblica amministrazione, purtroppo gli italiani, nella ricerca della salvezza, si battono in  politica, appoggiandosi anche su falsi profeti.

La lentezza della giustizia alimenta il lavoro degli avvocati, che fanno le leggi, e la corruzione, i gradi di giudizio dovrebbero essere solo due, il giudice, separato nella carriera dal pubblico ministero, dovrebbe essere sempre monocratico e la sentenza di condanna in appello, per scoraggiare gli appelli, dovrebbe essere anche più grave di quella di primo grado.

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In occasione dell’ultima assemblea della FAO, papa e Draghi hanno lanciato un altro appello per combattere la fame e la sete nel mondo, che colpiscono un miliardo di persone. L’Italia potrebbe farlo con l’acquisto di cereali, ma le scorte mondiali non sono sufficienti per tante persone, inoltre l’Italia quante persone potrebbe aiutare? Potrebbe anche chiedere in cambio ai paesi poveri di controllare le nascite e alla FAO spendere meno per la sua attività amministrativa e organizzativa.

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L’uomo per progredire, prima ne ha avuto paura, poi ha voluto assoggettare la natura già sovrana, l’ha fatto sfruttando gli animali, distruggendo la vegetazione e favorendo l’inquinamento; se tra mille anni sarà ancora sulla terra, si evolverà e adotterà cambiamenti migliori, cioè più rispettosi della natura. L’uomo è anche un animale gregario che si fa dominare e sfruttare da altri uomini, fino a quando imparerà a riprodursi con il controllo delle nascite, sarà un animale infestante come le locuste. 

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La procura di Mantova ha aperto un’inchiesta sulla morte del dottor Giuseppe De Donno, addebitata a suicidio, egli curava con successo i colpiti da Covid, con plasma iperimmune; ora i difensori del vaccino attaccano i complottisti, vicini a De Donno, accusandoli di credere agli omicidi politici che, in realtà, sono stati tanti nella storia.

La giornalista Maria Giovanna Magli ha attaccato i suoi colleghi che l’hanno offeso in televisione e il giornalista Red Ronnie e lo psichiatra negazionista Alessandro Meluzzi lo hanno difeso. Non bisogna trascurare le centinaia di medici che hanno rifiutato il vaccino, attaccati dalla televisione, che non ha ritenuto di dover sentire le loro motivazioni; anche in Francia la folla attacca la dittatura sanitaria e vaccinale.

Spesso l’informazione lamenta l’eccessivo numero di vecchi pensionati in Italia; a marzo del 2020 a Vercelli c’è stata una strage di anziani nelle RSA, perciò medici, dirigenti e personale della RSA sono sotto processo, per epidemia colposa. Questi anziani, spesso maltrattati e malmenati nelle RSA, com’è documentato da telecamere, erano lasciati morire nel loro letto e perciò morivano a ritmo accelerato.

Pare che il virus Covid Delta colpisca i vaccinati contro la pandemia, perché è una mutazione che tenta di superare il vaccino, per continuare e riprodursi attraverso le cellule umane. Alcune mascherine sono risultate inadeguate nel filtrare l’aria dal virus, inoltre, all’interno di alcune mascherine prodotte in Italia, che hanno ricevuto l’autorizzazione al commercio dal nostro Ministero della Sanità, sono state trovate particelle di arsenico, cadmio, cromo6, piombo, mercurio, nichel, selenio, titanio e nichel.

L’arsenico è un veleno che danneggia il sistema digestivo e cardiocircolatorio, è cancerogeno e ha effetti negativi sulla salute, il cromo esavalente, se respirato, è tossico. I minerali utili all’organismo sono calcio, magnesio, potassio, ferro, fosforo, selenio, ecc., quelli dannosi arsenico, cromo, piombo, rame, alluminio, mercurio, nichel, ecc. (Code Name Jumper).

 

LA DISCRIMINAZIONE

La discriminazione è grave quando è fatta dalla legge o, con i suoi favoritismi, dalla politica, però quella praticata a livello privato è difficile da combattere; nei fatti, un’impresa familiare può assumere e promuovere, a trattativa privata, chiunque, in base a religione, sesso, classe, razza, premiando soprattutto persone conosciute o parenti; naturalmente, lo fa senza segnalare i veri motivi della sua scelta.

Una volta si diceva che la legge deve essere logica, chiara, equa e, in pratica, applicabile o accettabile in questo mondo. In passato i figli sono stati discriminati nella trasmissione ereditaria e nello studio, adesso le donne studiano più dei maschi e, da mogli, nelle famiglie numerose sono generalmente favorite nella trasmissione ereditaria. Il governo continua a favorire le donne con le quote rosa.

Negli organismi rappresentativi la scelta delle persone  dipende dal voto dei rappresentati e dalle candidature tra i rappresentati, se esiste una quota riservata ai protestanti, ma nessuno li vota o mancano loro candidati, come si fa a riservare loro una quota, sarebbe un privilegio discriminante; sicuramente, le donne aboliranno queste quote quando saranno la maggioranza tra i votanti, tra i candidati e tra i membri dei loro partiti.

Se i gay sono discriminati, secondo alcuni, ci vorrebbe una quota rosa anche per loro, ma io ritengo che oggi, a parte i pregiudizi, anche donne e gay, come e gli altri, se hanno sostegni, fanno carriera. Fra venti hanno saranno la maggioranza dei dirigenti come oggi sono la maggioranza dei lavoratori; comunque, anche loro trovano lavoro solo se sono sponsorizzati e alla donna, per salire nella scala sociale, non mancano le risorse.

La gelosia è connaturata all’autorità o alla proprietà o alla sovranità, i maschi dei mammiferi sono gelosi soprattutto della paternità e meno delle loro femmine; però tra gli uomini, i maschi accettano spesso anche madri con figli di altri. Secondo due sondaggi, il 12% dei figli non appartiene al padre anagrafico o familiare e la maggior parte degli adulteri avviene nei posti di lavoro. Anche la violenza, fisica o morale, lieve o grave, è connaturata all’autorità ed è tipica di stato, uomini e donne.

Quella delle donne aumenterà con l’aumento della loro autorità, perché stiamo andando verso il matriarcato, tipico di diverse specie animali, in passato le donne hanno esercitato l’autorità e la violenza solo con i figli. Oggi le donne, senza conseguenze, ma secondo loro con delle ragioni, prendono a schiaffi il marito che, avendo perso un ruolo ma ha ancora una dignità, non può nemmeno affermare, in tribunale, in televisione o in privato, che la moglie lo maltratta.

A causa della lotta per il primato, la ricchezza e la gerarchia, gli uomini ammazzati sono in numero maggiore delle donne ammazzate; comunque, secondo la morale moderna, una lesbica può desiderare una donna d’altri mentre un uomo no. Oggi l’arrivismo femminile, a causa della fretta, com’è accaduto nelle rivoluzioni, esige che, senza pietà ed equità, si facciano dei vuoti di autorità attorno a se; pare che la propaganda e l’informazione televisiva stiano alimentando una lotta di genere tra uomo e donna e l’odio verso l’uomo.

In natura, cioè tra uomini e animali, la sovrappopolazione favorisce l’omosessualità, il matriarcato, l’aumento del numero delle femmine, la diminuzione di quello dei maschi e la sterilità; però é combattuta da epidemie, guerre, caccia, omosessualità, sterilità, calamità, carestie, aborti, mortalità infantile, controllo delle nascite e controllo dell’immigrazione.

In alcune specie, dove vige il matriarcato, si accoppia e fa figli solo la matriarca e un maschio; la ragione sta nel fatto che l’uomo può mettere al mondo più figli della femmina. Senza sovrappopolazione, tra animali e uomini, nascono più femmine che maschi e il maschio è poligamo; anche l’uomo è stato poligamo ma, negli alveari delle api, i maschi o fuchi, che non hanno autorità o ruolo e sono in numero minore rispetto alle api operaie, devono solo fecondare le femmine.

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Per le medaglie prese dall’Italia alle olimpiadi di Tokyo, spicca l’enfasi della televisione, altre volte ci dicono che le nostre medaglie sono poche perché l’Italia è un piccolo paese. Per migliorare l’immagine di un paese e per fare propaganda, si usano i successi alle olimpiadi o al campionato di calcio, usati come corrispettivo per i sacrifici richiesti, in pace e in guerra, ai cittadini che, con soddisfazione dello stato, sono contribuenti, soldati, lavoratori e procreatori.

E’ per questo che i romani sostenevano fortemente i giochi, quelli che oggi si aggiudicano la medaglia d’oro, ricevono importanti premi in denaro e gli stati, per primeggiare, si fanno gli sgambetti; infatti, per il doping, la Francia escluse ciclisti italiani, candidati alla vittoria, dal tour de France e gli Usa hanno boicottato la Russia alle olimpiadi.

Non tutto appare trasparente, secondo il regolamento, nella graduatoria dei medaglieri, si contano solo le medaglie d’oro, non è previsto, come sarebbe giusto, che l’oro valga due monete d’argento e quattro di bronzo; perciò alcuni, come la Francia, riempiono le loro squadre di calciatori neri, ai quali concedono la cittadinanza e alle olimpiadi, tanti paesi, presentano squadre formate soprattutto con atleti con alte probabilità di successo; invece l’Italia afferma che è meglio partecipare che vincere.

Il Giappone è nel gruppo di testa per le medaglie d’oro, quindi nella graduatoria, però, pensando di poter essere costretto, a causa del Covid, ad anticipare la chiusura dell’olimpiade, ha posto tra le prime gare le specialità in cui si sente più forte; sembra un’altra furbata di stato, ma il regolamento permette anche questa.

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EUROPA

Fino a oggi, le migliori spese dell’UE, anche a vantaggio dell’europeismo, sono state Erasmus per gli studenti e i finanziamenti alla ricerca in tutti i paesi dell’Unione, sperando sempre che i soldi siano spesi bene; gli sprechi non sono fatti solo in Italia. Per quanto riguarda gli stanziamenti europei per la difesa, pari a 7,9 miliardi di euro l’anno, a opera di una commissione di esperti, per il momento vi fanno parte associazioni di categoria di Francia e Germania, ma non dell’associazione Aiad italiana, anche se l’Italia si è distinta nel settore aerospazio e in quello navale.

Però sembra che la candidatura di Aiad sia ancora in corso, i soldi sono assegnati da un comitato rappresentante gli stati, che nomina esperti “indipendenti” in una commissione; l’Italia ha quattro rappresentanti, però Parigi e Berlino, coordinandosi, hanno piazzato meglio i loro uomini. La commissione dovrebbe includere le grandi aziende italiane di difesa e l’Aiad, che rappresenta le imprese minori, comunque, nel gruppo di esperti dovrebbe esserci Leonardo, Fincantieri ed Elettronica.

Nella commissione che seleziona le candidature, non ci sono italiani, mentre francesi e tedeschi si sono coordinati, sono presenti e hanno sponsorizzato le loro aziende; è noto che nell’UE si privilegiano i paesi preponderanti, mentre il governo italiano, praticamente assente, ma sempre europeista, ha rinunciato a nominare italiani giusti ai posti giusti.

Da notare che la GILAS francese, simile all’AIAD italiana, è stata candidata a rappresentare solo l’industria aeronautica, mentre l’Aiad rappresenta anche il settore navale, terrestre, cyber, ecc. Intanto l’Italia sta vendendo tante fregate o Fremm a diversi paesi, tra i quali Egitto, Indonesia, Marocco, Grecia, Usa e Algeria, alla quale vende anche elicotteri, portaelicotteri e cacciamine, diventando il primo fornitore di armi del paese; naturalmente, la Francia è gelosa dei successi italiani.

Fincantieri e la francese Naval Group francese sono partner nella joint venture Naviris, però Fincantieri ha ricevuto lo stop francese all’acquisto dei cantieri francesi Stx, praticamente già falliti, detenuti all’11% da Naval Group; ma Naviris, nell’ambito del programma europeo Pesco, lavora al programma Corvette. (Per le notizie, fonte: La Verità – Chiara Rossi – startmag.it)

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Il presidente ungherese Urban è attaccato e boicottato dalla governance e dall’informazione europea, per una sua legge contraria agli omosessuali, che proibisce di parlare a scuola di omosessualità ai bambini. Trovo che sia un’analogia italiana il divieto e poi la dissuasione, rivolta ai bambini al disotto dei 12 anni, di vedere film con questo contenuto; ho parlato di analogia ma, sicuramente, un avvocato rileverebbe delle differenze.

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Al G20 di Napoli, presieduto dall’Italia, per impedire il cambiamento climatico, si è concordata per il 2025 la decarbonizzazione e il passaggio a fonti energetiche non inquinanti; ma Cina, Russia e India hanno chiesto un’altra dilazione. Alcuni paesi intervenuti si sono appellati agli accordi di Parigi del 2015, che vorrebbero limitare l’aumento della temperatura (come se fosse facile) a 1,5 gradi e non a 2, come ora è proposto.

I venti paesi producono l’80% del Pil mondiale e l’85% dell’inquinamento (soprattutto per colpa di Cina e India); a novembre prossimo, a Glasgow, ci sarà una conferenza sul clima, intanto ci sono già cause legali contro i paesi che non hanno rispettato gli accordi di Parigi. Anche se il riscaldamento climatico incombe, sarà difficile rispettare gli impegni sottoscritti in questo G20 di Napoli.

Per combattere il riscaldamento climatico, la commissione europea vuole piantare nell’UE tre miliardi di alberi, capaci di assorbire l’anidride carbonica. Il governo italiano si propone di usare i soldi del Recovery anche per tale scopo e per il passaggio dall’utilizzo del gas a quello dell’elettricità; perciò, per favorire il passaggio, ha deciso l’aumento delle imposte sul gas e una riduzione del prezzo dell’energia per le famiglie meno abbienti, il risultato dovrebbe essere soprattutto un aumento delle entrate sull’energia dello stato.

AFRICA

A causa della crisi economica e pandemica e della presenza dei fratelli musulmani sostenuti dalla Turchia, in Tunisia il capo dello stato, Saied, ha revocato le immunità parlamentati, ha sciolto il parlamento, ha congedato il governo e ha chiuso l’emittente Al Jazeera, perciò è stato accusato di aver attuato un colpo di stato.

Nel paese c’è tensione tra militari e islamisti, la costituzione consente la sospensione, per 30 giorni, delle attività parlamentari; il presidente ha anche avocato a se la carica di ministro della giustizia e quella di procuratore generale, perciò ora può anche fare arrestare i parlamentari; per conseguenza, è aumentata l’emigrazione di tunisini, imbarcati su barconi e diretti in Italia.

Saied è sicuramente sostenuto dalla Francia, la vecchia potenza coloniale, perciò Letta non lo accusa di essere un dittatore come ha fatto con Erdogan, in tutti i paesi, sono i mercati, e non la costituzione, che hanno i loro garanti; la democrazia è una farsa perciò, in Italia e in Tunisia, il presidente della repubblica è salutato come il salvatore della patria.

Sono 340 milioni i cristiani perseguitati nel mondo, il cristianesimo è la religione più perseguitata, né il papa, né i governi occidentali, né la sinistra, né le femministe, se ne preoccupano molto; gli occidentali sono più interessati agli affari con l’Islam e perciò, assieme all’ONU, criticano solo Israele. Nel 2020 in Nigeria, per opera degli islamisti di Boko Haram, sono stati uccisi 2200 cristiani, tra cui giovani donne, sacerdoti cattolici e protestanti; gli integralisti islamici tentano di ostacolare l’evangelizzazione cristiana, distruggono chiese e chiedono la conversione forzata all’Islam.

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com:

  

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 26 luglio 2021)

MASSONERIA E UR-LOGGE

Le società segrete sono esistite in Egitto, in Grecia e a Roma, all’inizio erano in opposizione rispetto al governo, poi si accostarono ai partiti; nata nel XVIII secolo la massoneria moderna, diretta dalla gran loggia d’Inghilterra, oggi si divide in logge nazionali e sovranazionali, mentre le logge massoniche di Ur, la città di Abramo, capostipite delle tre religioni monoteiste, dagli anni sessanta, si dividono in superlogge oligarchiche, che vogliono il Nuovo Ordine Mondiale, e superlogge democratiche.

Queste controllano logge nazionali, logge unite o federazioni di logge e le organizzazioni paramassoniche come la commissione trilaterale, il gruppo Bilderberg e il Consiglio per le Relazioni estere. All’inizio la massoneria fu operativa, diretta dagli architetti delle cattedrali, gli adepti erano maestri o apprendisti, quindi divenne speculativa, cioè aperta, con cooptazione, agli adepti di tulle le classi.  Oggi tanti ebrei di successo sono massoni di rilievo.

La massoneria moderna nacque a Londra nel settecento, come è accaduto a tanti partiti, all’inizio era soprattutto libertaria e democratica, sono stati liberi muratori democratici Franklin, Washington, Jefferson, Thomas Paine, La Fayette, Mirabeau, Condorcet, Mozart, Mazzini, Garibaldi, Cavour, Simone Bolivar, Kossuth, Ataturk, Kerenskij, Lenin, Keynes, Roosevelt, Giovanni XXIII, Martin Luther King, Altiero Spinelli, Galbraith, Antonio Giolitti, Carlo Maria Martini, Rita Levi Montalcini, Nelson Mandela e Gandhi.

Però delle superlogge sovrannazionali oligarchiche hanno poi fatto parte Brzezinski, Rockefeller, Kissinger, Truman, Carter, Reagan, Bush padre e figlio, Clinton, Obama, Thatcher, Angela Merkel, Vladimir Putin, i francesi Valery Giscard d’Estaing, Francois Mitterand, Jaques Chirac, Sarkozy, Hollande, Jean-Claude Trichet, Christine Lagarde; inoltre, Tony Blair, Margaret Thatcher, Deng Xiaoping, Lenin, Stalin, Gorbaciov, Eltsin, Reza Pahlavi, Golda Meir, Moshe Dayan, Ciampi, Berlusconi, Napolitano, Monti, Draghi, Agnelli, Macron, Cossiga, D’Alema, tutti personaggi impegnati nella globalizzazione.

Alcuni personaggi hanno aderito, contemporaneamente, a più logge, a logge democratiche e a logge oligarchiche. Tra le superlogge democratiche esistenti, si citano la Ur loggia Thomas Paine, che è la più antica e ha sede a Londra, alla quale, a metà dell’ottocento, furono iscritti Montesquieu, Mazzini,  Garibaldi e Edgardo Sogno, che erano agenti inglesi.

Le logge oligarchiche dominano dal 1960 e sono le Ur Lodges Edmund Burke di Londra (la superloggia di Rothschild) Compass, Leviathan, Three Eyes (la super loggia di Rockefeller e Kissinger), White Eagle, De Maistre, Pan-Europa, Hathor Penthalfa. Oggi nel mondo logge e superlogge non sono più segrete e se ne conoscono i membri, anche le donne fanno parte delle logge.

Nel 1948 diedero vita alla dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e, con Keynes, al welfare state, ma le superlogge oligarchiche tentano anche di restaurare  il ritorno all’Ancien Regime; comunque, la massoneria di destra e di sinistra,  è infiltrata dai servizi segreti, come tutti i partiti, le sette e i movimenti rivoluzionari.

Nel settecento e ottocento hanno prevalso le superlogge democratiche, nel novecento e nel duemila le oligarchiche, è accaduto anche ai partiti di sinistra; entrambe lottano per la supremazia, per il controllo dei governi e delle logge nazionali e le oligarchiche anche per la globalizzazione. Le associazioni paramassoniche, nazionali o sovranazionali, sono paraventi delle Ur-logge.

Governanti, governatori di banche centrali e alti dirigenti sono generalmente massoni, con l’iscrizione massonica si è cooptati e, se obbedienti, si fa carriera alla grande; ai massoni comuni si chiede obbedienza e discrezione, non capacità, indipendenza o onestà; come la chiesa, anche la massoneria ha anche coltivato rapporti con la mafia, inoltre, con la chiesa, le banche, gli affari e la politica, cioè con tutti i centri di potere;  l’alta massoneria, con il progetto di globalizzazione, dirige il mondo, il governo invisibile del mondo già esiste.

I massoni ispirarono le rivoluzioni nazionali sette-ottocentesche e, nel novecento, quelle illiberali di comunismo, fascismo e nazismo, fino alla svolta oligarchica degli anni sessanta; i protagonisti della politica sono generalmente massoni o legati alla massoneria, Monti e Draghi appartengo al circuito sovranazionale reazionario.

I gesuiti, dalla loro nascita, sono stati maestri di complotti e di società segrete, anche la chiesa, ufficialmente contraria alle società segrete, ha società segrete come l’Opus Dei e le Ur-Lodges della chiesa cattolica, cioè Ecclesia, Ioannes, ecc. Queste sono contrarie a guerre e terrorismo promossi dalle logge oligarchiche, però la chiesa non ha mai veramente amato la democrazia e oggi soprattutto le logge oligarchiche sostengono che la democrazia è in crisi.

Comunque, nelle logge democratiche possono esistere conservatori e in quelle oligarchiche avversari della guerra e del terrorismo, accade anche nei partiti e nei partiti di sinistra si annidano spesso uomini di destra, nella sinistra italiana, gli oligarchi sono numerosi. I libri di Magaldi sono utili a colmare alcuni pregiudizi, causati da una cattiva informazione.

Lo scopo di quest’opera  letteraria di Magaldi, che tratta di trame segrete e oscure da parte di poteri occulti, che vogliono far girare indietro le ruote e l’orologio della storia, pare sia quello di svegliare la gente, perché le pecore docili, che docilmente rientrano al recinto, meritano di essere trattate da schiave.

Come la chiesa, la massoneria non è monolitica, perciò è governata da conservatori e libertari, i libertari vogliono libertà, eguaglianza e fratellanza; la più antica loggia sovranazionale è la Thomas Paine di Londra, nata nel 1850, da esse sono passati Mazzini, Garibaldi, Stuart Mill, Proudhon, Darwin, Kerenskij, Keynes, Gandhi, George Orwell, Altiero Spinelli, Nelson Mandela, Delano Roosevelt.

Le superlogge sono protagoniste della storia moderna e contemporanea, affiliano i più eminenti personaggi della massoneria ordinaria e nazionale e altri uomini di prestigio; come i gesuiti e l’Opus Dei, puntano a cooptare uomini dell’élite o loro figli, che poi fanno una carriera prestigiosa, perciò ostacolano la mobilità sociale, non riconoscono il merito e l’indipendenza. La pubblicazione dei libri di Magaldi, aiutato da quattro eminenti massoni, è una dichiarazione di guerra alle superlogge oligarchiche; Mario Draghi è molto influente ed è affiliato a cinque Ur-Lodges oligarchiche.

Il vero potere è in mano ai massoni, soprattutto sovranazionali, il mondo moderno è stato costruito dai massoni che hanno distrutto la vecchia aristocrazia del sangue e hanno creato una nuova aristocrazia dello spirito, anche senza meriti. La massoneria moderna ha cominciato i passi con un programma democratico favorendo le rivoluzioni occidentali, poi i massoni oligarchici hanno finanziato Lenin, Mussolini e Hitler, il fatto è che i massoni hanno sempre giocato su più tavoli.

Magistrati, dirigenti comunisti, fascisti e nazisti, malgrado le proibizioni, sono stati affiliati a superlogge reazionarie e internazionali, le Ur-Lodges erano in grado di connettere circuiti segreti internazionali, fare alleanze e ottenere informazioni. La stagione dei diritti è l’epoca d’oro della massoneria, mentre la stagione che stiamo vivendo è la stagione della globalizzazione oligarchica.

Il programma nuova frontiera, fu proposto dal massone democratico Arthur Schlesinger, che voleva il disgelo tra est e ovest, difendeva diritti civili, welfare, istruzione e occupazione. Angelo Roncalli era un massone sostento da Ur-Logge democratiche e cattoliche, come l’Ecclesia, Ionnes, inoltre dalle Ur logge Thomas Paine, Columbus, Montesquieu, Ghedullah, Simon Bolivar, Daath.

Roncalli fu iniziato nel 1940 a Istanbul, alla Ghedullah rosacrociana, nel 1949 fu iniziato alla Montesquieu a Parigi e nel 1950 si fece rosacroce.  Nel 1738 Clemente XII aveva scomunicato la massoneria che per esso costituiva un antipotere laico e antipapale, però oggi molti cardinali sono affiliati all’Ecclesia, alla Ioannes, alla Columbus o ad altre Ur-Lodges. Anche Paolo VI e Giovanni Paolo II sono stati in rapporto con massoni anglo americani, come Marcinkus e Brzizinsky, cattolico e polacco come Giovanni Paolo II.

Il 1963 morirono Giovanni XXIII e JFK, spari dalla scena Krushov e s’interruppe il programma nuova frontiera di Schlesinger; Krushov era affiliato alla Ur loggia Golden Eurasia, come Putin e Merkel, invece Breznev era affiliato alla de Maistre. Nel 1968, uccisi il massone democratico Martin Luther King e Robert Kennedy, si aprì una nuova epoca, all’insegna della restaurazione e della globalizzazione, con lo svuotamento della democrazia e della sovranità statale, per la trasformazione dei cittadini in sudditi e forse,  per la restaurazione del feudalesimo.

Nel 1967, per liquidare la democrazia, nacque la superloggia Three Eyes, utile a promuovere complotti e speculazioni, fu opera di David Rockefeller, Henry Kissinger è Brzezinski, che nel 1978 favorì l’elezione a pontefice di Wojtyla, polacco come lui. La Three Eyes o tre occhi, assieme alla Edmund  Burke approvò la repressione della primavera di Praga, diretta da massoni reazionari sovietici e cecoslovacchi, affiliati alla Ur Lodge Joseph de Maistre, mentre in America Latina queste logge sostennero le dittature militari e in Cina affiliarono Ciu En Lai e Deng Xiaoping, formalmente comunisti, ma in realtà, oligarchici.

Per una svolta oligarchica occidentale, l’Italia era un laboratorio, si salvò da tre tentativi di colpi di stato appoggiati da Kissinger, nel 1969 e nel 1970 per  opera di Borghese, nel 1974 per opera di Sogno, lo scopo ufficiale dei golpe, voluti dalla Three Eyes, era fermare l’avanzata comunista. Questi disegni furono stoppati dal massone democratico Arthur Schlesinger, favorevole al centrosinistra; delle Ur-logge Thomas Paine e Benjamin Franklin, ne facevano parte anche Gerard Ford, Pompidou, Valery Giscard d’Estaing, Milton Friedman, Agnelli e Cuccia.

Al’Italia, paese sconfitto in  guerra, era negato dotarsi, di superlogge sovranazionali autonome, tentarono di farlo Gelli, la chiesa, dirigenti politici italiani  come Craxi e Belusconi, giudicato troppo indipendente, perciò sollevarono il sospetto dei nostri padroni atlantici e i loro progetti furono bloccati. Gelli non era iscritto alla loggia tre occhi, ma la P2 era il braccio armato della Three Eyes; il gruppo Bilderberg, la Commissione Trilaterale e altri gruppi del genere sono associazioni paramassoniche controllate dalle Ur-Lodges e non decidono niente d’importante, dietro la commissione trilaterale c’è la Three Eyes.

Licio Gelli, ex fascista, ex spia, ex dirigente di fabbrica, maestro venerabile della loggia P2, in rapporti con il Vaticano, come Calvi e Sindona, stava creando una sua Ur Lodge personale e internazionale, perciò i suoi padroni ne erano gelosi; comunque, era organico a progetti sovranazionali dei fratelli conservatori euroatlantici, prendeva ordini da Londra ed era sostenuto da Frank Gigliotti, Kissinger, Hoover, d’Estaing, ch volevano sostenere i golpe di Borghese e Sogno, ma poi furono stoppati da Schlesinger.

La tre occhi favorì la rivoluzione iraniana, la guerra del Kippur del 1973 e il nuovo corso in Cina, poi altre superlogge conservatrici crearono la Ur loggia White Eagle o aquila bianca. Le due superlogge si scontrarono e quando andò al potere Ronald Reagan, sostenuto dall’aquila bianca,  Reagan subì un attentato, perciò, per vendetta, subì un attentato anche Giovanni Paolo II, sostenuto dalla tre occhi e da Kissinger.

Il sicario Ali Agca, terrorista noto ai servizi segreti, arruolato dai servizi segreti russi e facente parte della Ur loggia de Maistre, aveva colpito il papa per colpire Brzezinski, uno dei padri, con Rockefeller e Kissinger, della tre occhi. Fu lotta tra le due superlogge oligarchiche e nel 1981, con il programma United Freemasons for Globalisation, fu la pace e la P2 fu chiusa; Craxi, affiliato alla Ur loggia Amun, divenne capo del governo italiano e le brigate rosse furono smantellate. Si progettava un Nuovo Ordine Mondiale, Mitterand fu eletto presidente per intervento  della Three Eyes, della quale facevano parte anche Ciampi e Andreatta.

Il programma United Freemasons, con il sostegno di Deng Xiaoping, ha portato alla liquidazione dell’Urss e del Patto di Varsavia, anche con l’appoggio di Gorbaciov della Ur loggia Golden Eurasia; secondo il programma di Kalergi di Pan Europa e di Monnet di Thomas Paine, ma non di Altiero Spinelli, che voleva gli Stati Uniti d’Europa, fu accelerato il programma d’integrazione europea poi fu approvato dalla Ur loggia Edmund Burke.

Fu favorita la riunificazione tedesca e il ritorno dell’Argentina alla democrazia, la fine dell’apartheid in Sudafrica e la liberazione di Mandela della Ur loggia Phoenix, si favorì l’alternanza di governi conservatori con progressisti e s’inserirono Al Fatah e OLP nei circuiti massonici internazionali. I massoni sovranazionali usano informazioni riservate che sfruttano in materia finanziaria, disfano governi; un democratico cinese aderente alla Thomas Paine, pezzo grosso del partito comunista, è uno dei registi della contestazione studentesca di Hong Kong.

Hollande, dopo le promesse elettorali, è stato sottoposto a minacce e al ricatto del denaro, perché non si sottraesse all’austerità; ha fondato la superloggia Maat, alla quale appartiene anche Obama, ed è uno dei padri della globalizzazione, avviata trent’anni fa. Il patto United Freemasons ha garantito la pax massonica tra massoni conservatori e progressisti, con fraterna gestione delle elezioni americane; nel 1996 Clinton fu accolto nella Ur loggia Janus e nella Ur loggia Three Eyes, che ospita anche Bush, però, a causa di questo patto di pacificazione, per reazione, come succede nei partiti, nacque la Ur loggia ultra conservatrice Hathor Penthalpa.

Osama Bin Laden, in funzione antirussa, era affiliato alla Ur loggia Three Eyes, nel mondo islamico operavano la Ur loggia Edmund Burke e la Three Eyes, poi Osama entrò nella nuova Ur loggia Hathor, che progettava qualcosa di spaventoso e nella Geburah, che era a favore della guerra. Il 20.1.2001 George W. Bush prese possesso della Casa Bianca, appoggiato dalla Hathor Penthalpha, e ci fu l’attacco dell’11.9.2001 alle torri gemelle e l’invasione dell’Afghanistan.

Anche Blair era affiliato alla Hathor, nel 2004 i fratelli progressisti e aristocratici fondarono la Ur loggia Maat di Hollande, cui aderì Obama; la Hathor ha affiliato Aznar, Sarkozy, Erdogan e Marcello Pera; il 23.6.2014 fu proclamata la nascita del califfato di Baghdadi, che era stato un affiliato di Al Qaeda poi fu imprigionato, liberato e fatto capo del califfato; la Hathor è la Ur loggia della famiglia Bush.

Bush ha proclamato la guerra al terrorismo, ha fatto guerre in Medio Oriente e ha fatto varare leggi liberticide in occidente; da ricordare che il 14.8.1941 Roosevelt e Churchill vararono la carta atlantica, che rispettava l’aspirazione dei popoli a sciogliersi la forma di governo e l’autonomia, affermava che le nazioni erano uguali e dovevano accantonare la forza per risolvere le controversie, favorendo disarmo e riduzione degli  armamenti.

La dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948 voleva prevenire la rivoluzione puntando sull’eguaglianza dei diritti, affermava che tutti gli uomini nascono uguali e che tutti hanno diritto di accedere al governo del loro paese, agli impieghi pubblici e al suffragio universale; che ogni individuo ha diritto alla sicurezza sociale, al lavoro e a una retribuzione equa che gli permetta di vivere dignitosamente. Affermava che l’organizzazione sindacale era libera, le ore di lavoro dovevano essere limitate, con riposo settimanale e ferie, lo stato doveva garantire la sicurezza sociale e la maternità.

Mussolini e Hitler misero ufficialmente fuori legge mafia e massoneria, in realtà, Mussolini fece del Gran Consiglio fascista una Gran loggia nazionale, perché popolata in maggioranza di massoni; Hitler si appoggiava al massone Schacht, in rapporto con confratelli della city di Londra e di Wall Street, e Goering si appoggiava a massoni sovranazionali delle Ur Lodges che avevano favorito l’ascesa di fascismo e nazismo e gli accordi di Monaco del 1938; infatti, i massoni Chamberlain e Deladier accettarono le proposte di pace di Mussolini, da ricordare che la Gran Loggia Unita d’Inghilterra era contro l’opposizione inglese ai progetti tedeschi.

Churchill, massone aristocratico, fu a favore dell’ascesa di Mussolini, poi offrì la sua collaborazione al massone progressista Roosevelt; come il comunismo, anche il nazifascismo era stato creato dai massoni. Alla vigilia della seconda guerra, i massoni angloamericani conservatori, a causa dei suoi eccessi, presero le distanze da Hitler.

Himmler, a capo dell’ordine nero delle SS, progettò la soluzione finale per gli ebrei, cercava il Gral, l’arca dell’alleanza ebraica, l’entrata di Atlantide e al nord la terra di Thule o Eden ariano. Come i massoni, anche i nazisti erano attratti dall’esoterismo, Hitler venerava la lancia di Longino, organizzò missioni in Tibet; i matrimoni delle SS erano officiati da un uomo di Himmler, munito di pastorale, memori dei templari, gli ospiti facevano parte di un ordine di monaci combattenti che costituivano l’ordine nero.

In questa Wahlalla, il numero dodici era ricorrente, dodici sedie, dodici stanze, come presso gli ebrei e presso la tavola rotonda di re Artù; Hess era un esoterista esperto in magia, dove si facevano meditazioni, esercizi spirituali, come quelli dei gesuiti e dell’opus dei, e controllo del respiro come in oriente.

Cristo era considerato l’ariano più puro, si credeva all’età dell’oro; Hitler era il messia e Himmler il sommo sacerdote, si riteneva che, con la soluzione finale, si sarebbe governato il mondo, Thule era l’età dell’oro e si progettava il nuovo regno dei cieli. Helena Blavatasky, fondatrice della società teosofica, fu iniziata da Garibaldi alla prima Ur loggia inglese Thomas Paine ed è poi diventata madrina della Ur-Lodge Parsifal.

La società massonica ospitava massoni ed esoteristi, la Blavatasky studiava l’albero della conoscenza che aveva portato a ogni cultura, inoltre, tradizione gnostica, ermetismo, magia, cabala, alchimia, discipline sapienziali, religioni orientali, occultismo, demonologia, spiritismo, religione egizia; la religione ermetica era considerata di matrice gnostico-rosacrociana, il Tibet era visto come la fonte religiosa mondiale.

La svastica era il simbolo del sole, di origine indiana, la razza ariana era ritenuta la quinta razza madre, preceduta dalla quarta razza di Atlantide, le altre tre erano la nera, la rossa e la gialla; massoni e nazisti hanno coltivato l’esoterismo, per i nazisti, i grandi cataclismi avevano portato al caos razziale.

Himmler, cultore di un misticismo nordico, credeva alla reincarnazione e si credeva l’imperatore Federico I di Sassonia reincarnato, per trovare l’ingresso di una mitica città sotterranea, organizzò una spedizione in Tibet e nel deserto del Gobi; grazie alla dottrina teosofica, in Germania si cercava la possibile ubicazione di Atlantide.

Anche Stalin era stato iniziato massone, per la massoneria unita del XVIII secolo, il nemico da abbattere era l’Ancien Régime tirannico, invece l’esoterismo massonico progressista si nutriva di una spiritualità egualitaria, liberale, libertaria e democratica e voleva la fratellanza e la pace tra gli uomini; perciò nel 1948 ispirò la nascita dell’ONU e nel 1948 Eleonor Roosevelt diete vita alla dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.

La modernità era scaturita dalle rivoluzioni massoniche progressiste del sette-ottocento e dagli illuminati di Baviera, in seguito, questi progressisti furono contrastati da massoni oligarchici  fautori della globalizzazione e di un nuovo ordine mondiale aristocratico, nello spirito ma non nel sangue; in realtà, anche i vecchi aristocratici avevano il sangue degli altri uomini, inoltre, le dinastie reali cambiavano.

Quasi tutti gli uomini di successo, miranti al potere, sono stati legati a sette massoniche, Gandhi fu affiliato, come Mazzini e Garibaldi, alla Ur loggia inglese Thomas Paine e all’Ariuna Phoenix, voleva la pace tra indiani e musulmani, la tolleranza religiosa e l’eguaglianza, anche Roosevelt, massone pure lui, sosteneva queste idee.

Dopo l’insuccesso nazi-fascista, esperimento nato per volontà di logge aristocratiche euro-atlantiche, la rivincita dei massoni conservatori avvenne negli anni sessanta del XX secolo; Merkel e Putin furono iniziati alla superloggia Golden Eurasia, che poi cambiò il nome in Speculum, alleata con la Ur loggia Lux a Orientem, fondata dal massone Brzezinski.

La bandiera della Nato, nata nel 1949, ha come simbolo esoterico la rosa dei venti, quella del patto di Varsavia, nato nel 1955, aveva come simbolo il simbolo massonico della stella a cinque punte. Avevano un passato massonico Otto Grotewohl, primo ministro della DDR, Walter Ulbritch, segretario generale e capo del governo delle DDR, in Germania Ovest, Adenauer era membro di ordini cavallereschi massonici vaticani; gli ordini cavallereschi, come quello di Malta, sono state associazioni segrete e di mutuo soccorso.

Fino al 1960, i massoni progressisti, allora dominanti, sostenevano  welfare e pace interna e internazionale, purtroppo, il maccartismo degli anni cinquanta iniziò la rivincita della destra massonica. Perciò Truman cercò di bloccare una legge che riduceva i diritti civili, McCarthy voleva equiparare liberali e progressisti ai comunisti,  Eisenhower era un paramassone repubblicano moderato. Dopo la seconda guerra mondiale, in funzione anticomunista, gli Usa sostennero la DC, la chiesa e la mafia, appoggiati dal Grande Oriente d’Italia di palazzo Giustiniani.

Il controllo d’istituzioni ed enti pubblici era nelle mani di massoni di Ur logge atlantiche, che in Sicilia sostennero anche la mafia; per contrastare l’avanzata del comunismo, chiesero ai massoni italiani di costituire un back office segreto, per non disturbare la chiesa, ufficialmente contraria alla massoneria.

Le agenzie d’intelligence, a caccia d’informazioni, infiltravano tutti i movimenti e i partiti legati a circoli massonici, nel 1978 Berlusconi fu iscritto alla P2, di lui erano gelose le alte gerarchie massoniche internazionali, non volevano uomini indipendenti che lavoravano per se stessi o per il loro paese; Napolitano era iscritto alla Ur loggia Three Eyes o Three Architects. Nel 1954, le Ur Lodges Compass e Pan Europa crearono l’associazione paramassonica Bilderberg e la rosa dei venti italiana, simbolo massonico.

Come faceva la chiesa che nel medioevo, per effettuare le esecuzioni capitali, delegava l’operazione all’autorità civile o braccio secolare, i massoni sovranazionali, per celarsi, si servono di politici e massoni di taglia minore; perciò fanno svolgere compiti sporchi al braccio secolare statale, a bracci disarmati o armati, fatti da eserciti e polizie private, a bracci finanziari e bancari e ad associazioni paramassoniche, come la Giovane italia, la Giovane Europa e la Carboneria.

Le superlogge sono spesso di emanazione o ispirazione britannica  o atlantica, esistono anche in Portogallo e America Latina, tra gli organismi internazionali paramassonici sono la commissione trilaterale e il gruppo Bilderberg, ne fanno arte il jet set di politica, economia, cultura, informazione, massoni e amici di massoni, come Monti e Letta. Alcuni di essi, se obbedienti, sono convocati stabilmente e poi cooptati da Ur Lodges, di Renzi non si fidano e perciò non è stato ancora accolto, è accaduto anche a Berlusconi.

Oggi in massoneria si accede per fare carriera, se si è accettati da Ur logge, si può diventare ministri, amministratori delegati di banche o governatori di banche centrali; in Italia, per fare carriera, conviene prima andare in chiesa e poi collegarsi alla mafia e quindi alla massoneria dei due tipi. Le logge aristocratiche Parsifal, Valhalla e Der Ring sono tedesche e conservatrici, la Fabian Society è paramassonica e progressista.

I massoni aristocratici stanno facendo guerra a quelli progressisti, vogliono instaurare una nuova aristocrazia non fondata sul sangue, erano massoni anche Freud e Jung. l’Istituto Tavistock di Londra, poi esteso in Usa, fa manipolazioni occulte, vuole il pensiero unico e l’omologazione sociale degli individui, prima di esso, anche i sovietici avevano praticato il lavaggio del cervello; anche l’Ancien Régime era fondato sul pensiero unico confessionale e combatteva il dissenso, era contrario alla libertà di pensiero e di associazione, manipolando le masse, affermava che il potere derivava da Dio.

Invece i vecchi massoni progressisti, ora in minoranza, affermavano il valore della conoscenza e, contro il dogma, favorirono il progresso scientifico; per l’Istituto Tavistock, con il lavaggio del cervello, usato anche dai sovietici, è più facile raggiungere l’obbedienza, oggi i massoni conservatori sovranazionali se ne servono per bloccare l’onda lunga della democrazia e purtroppo, dagli anni sessanta, stanno vincendo.

L’Istituto Tavistock di Londra, per il controllo mentale e la guerra psicologica, fu fondato da massoni; grazie all’impiego della droga Lsd, esercita manipolazioni mentali ed è finanziato da Rockefeller, cerca di influenzare la scuola ed è in rapporto con Kissinger e con il Bnai Brith, che è una massoneria ebraica, inoltre, con i servizi inglesi e americani e con la Fondazione Ford; è un centro di ricerche militari e per la guerra psicologica e mira al controllo sociale.

Per Jean Monnet, gli stati sovrani alimentano la guerra, per Altiero Spinelli, il nazionalismo alimenta gli stati totalitari e la guerra, il nazionalismo esalta la razza, purifica le biblioteche dai libri non ortodossi; la globalizzazione vuole combattere il nazionalismo o meglio, annichilire gli stati. Paolo VI valorizzò Andreotti e Moro, anche il Vaticano ha influito sul processo di formazione dell’Europa. Fino alla prima guerra mondiale, il Vaticano aveva sempre parteggiato per una parte in guerra.

Il Tavistock è consulente delle multinazionali di Rothschild e della Banca d’America, con il Consiglio per le Relazioni Estere o CFR, controlla la politica americana, il che significa che il governo americano è controllato da Londra dove risiede lord Rothschild, recentemente integratosi con Rockefeller che risiede in Usa.

Oggi sembra che gli Usa sono solo il braccio secolare e militare di Londra, i massoni aristocratici hanno favorito il processo di formazione dell’Unione Europea, per i progressisti come Spinelli doveva nascere un’Europa federale, per gli aristocratici doveva nascere l’unione economica, una moneta, poteri sovranazionali e i cittadini messi da parte.

Mazzini era a favore di una patria sovranazionale, Carlo Cattaneo voleva gli Stati Uniti democratici d’Europa, erano d’accordo i massoni Garibaldi, Mill, Hugo, Bakunin; purtroppo poi nacque l’idea aristocratica paneuropea di Kalergi che, dopo la prima guerra mondiale, creò la Ur loggia Pan Europa, con il denaro dal massone banchiere Max Warburg, aderirono Schacht, Rothschild, Adenauer, Freud, Einstein, Monnet, Keynes; Kalergi era multiculturale, aristocratico e federalista, voleva come primo passo l’integrazione economica europea e poi una corte federale europea.

George Orwell, diversamente da Kalergi, era progressista e affiliato alla Ur-Lodge Thomas Paine, alla quale fu iniziato da Eleonor Roosevelt; gli industriali americani sostenevano Hitler ed erano contro il new deal di Roosevelt, il quale credeva che la gente, più era informata, più agiva razionalmente. Poi, dopo il nazifascismo, il progetto elitario metteva di nuovo in pericolo la democrazia.

Il parlamento europeo è privo di sovranità, il trattato di Maastricht è un’unione doganale, anche il Vaticano, con Montini divenuto Paolo VI, è stato coinvolto nel progetto di unità europea, questo papa era stato a capo dei servizi segreti vaticani, cioè aveva rapporti con le nunziature, ed era in rapporto con il cardinale americano Spellman.

JFK non era massone ma amico di massoni democratici, era contrario alle società segrete, riteneva che la segretezza favorisse l’omertà, la censura di stampa, impediva la divulgazione di notizie, favoriva l’intimidazione; affermava che la segretezza era contro la trasparenza, limitava il dibattito e riduceva l’informazione.

Le Ur Lodges progressiste Ghedullah in medio oriente, Ecclesia cattolica, Bnai Brith, associazione paramassonica ebraica, la Ur loggia Daath ebraica, la Columbus cattolica, Ioannes cattolica, Montesquieu e Hiram progressiste, fecero eleggere papa il massone iniziato a Istanbul, Angelo Roncalli, con il nome di Giovanni XXIII, che è stato il primo papa massone; inoltre fecero eleggere a presidente Usa il cattolico JFK, non massone ma amico di massoni democratici.

Roncalli era amico del sacerdote massone progressista, Ernesto Bonaiuti, anche Ataturk era massone, il fascismo, ormai archiviato, colpì i massoni di basso rango e metabolizzo quelli di alto rango, lo fece anche con la mafia. Roncalli era vicino ai rosacrociani e la sua loggia Ghedullah ospitava cattolici, ebrei e riti orientali, seguiva cabala, esoterismo, ermetismo e sincretismo rosacrociano.

Von Papen, cancelliere cattolico tedesco e cavaliere di Malta, fu iniziano nella stessa superloggia, d’accordo con il futuro Pio XII, nunzio in Baviera, aiutò l’ascesa di Hitler, con il quale poi il Vaticano fece il concordato. Nel 1944 Roncalli divenne nunzio in Francia e fu affiliato anche alla Ur loggia democratica Montesquieu.

Per Roncalli, solo i massoni rosacrociani potevano essere buoni sacerdoti, solo chi praticava l’alchimia e la cabala poteva capire i misteri di Cristo. Roncalli si prodigò per salvare molti ebrei e fece aperture ai socialisti. Con il concilio riformatore Vaticano II, Roncalli voleva superare il concilio Vaticano I del 1870, la chiesa era stata sempre contro la democrazia.

Paolo VI era amico di massoni e Giovanni Paolo II fu vicino a massoni conservatori, Roncalli nominò il primo cardinale africano e un giapponese, vedeva vicine la spiritualità cattolica e quella massonica; con l’aiuto di Roncalli, si superò la crisi dei missili a Cuba, Roncalli era in rapporto con l’arcivescovo di Boston, Cushing, affiliato alla Ur loggia democratica Ioannes, Cushing era amico della famiglia Kennedy.

Krushov, Merkel e Putin hanno fatto parte della Ur loggia Golden Eurasia, le Ur logge operavano liberamente, da una parte e dall’altra della cortina di ferro, alimentarono e fecero cessare la guerra fredda. Enrico Mattei era affiliato alla Golden Eurasia e alla Ibn Arabi, che operava tra medio oriente e Africa settentrionale e prediligeva il sufismo, contro di lui erano le logge conservatrici Joseph de Maistre, Edmund Burke, Compass, che aveva fondato il Bilderberg, Pan Europa e Geburah, estesa in Usa e paesi petroliferi; a Mattei successe, alla guida dell’Eni, il massone conservatore Cefis, delle Ur logge Compass, De Maistre e Geburah.

JFK, realizzata l’unità nazionale con l’annessione del West, promise agli americani una nuova frontiera, alleato con il massone progressista Schlesinger, difendeva diritti civili e giustizia sociale; in Italia Moro voleva aprire a sinistra. Purtroppo morirono Mattei, Roncalli, Kennedy, Moro, Luther King e Krushov fu esautorato da Breznev, affiliato alla Ur loggia de Maistre, la stessa di Cefis; Breznev non desiderava la distensione, mentre Krushov faceva parte della Ur loggia progressista Golden Eurasia; Lenin, Suslov, Antropov e Cernenko facevano parte della de Maistre.

Le logge sovrannazionali connettevano i circuiti sovietici e occidentali, fascisti e nazisti, tra i membri fondatori della de Maistre, creata in Svizzera, vi fu Lenin, questa Ur loggia era in rapporti con la superloggia tedesca Der Ring, che aiutò Lenin nella presa del potere; Joseph de Maistre era stato ambasciatore in Russia, presso lo zar Alessandro I, e fu coinvolto in attività cospirative assieme ai gesuiti, usi alle cospirazioni.

Allora erano contrari alla democrazia, comunisti, leninisti, gesuiti e neo aristocratici occidentali. Kennedy e Krushov volevano porre fine alla guerra fredda, disarmare i missili nucleari e collaborare nelle missioni spaziali; dopo di loro in Usa hanno comandato i falchi di Wall Street. George Bush era amico di Wall Street e dei petrolieri, anche la Cia serviva l’alta finanza e collaborava con ex nazisti.

Con Kennedy ce l’aveva la Federal Reserve, perché il presidente voleva emettere un dollaro del governo, ce l’avevano la mafia che aveva perso Cuba e i sudisti contrari ai diritti civili. La mafia è stato lo strumento principale della Cia, per le operazioni coperte e per finanziarsi con la droga; la Permindex di Gelli era società di copertura di CIA e MI6 britannico, faceva riciclaggio di denaro e traffico d’armi.

I servizi segreti americani erano ostili alla politica dei diritti civili, i petrolieri consideravano Kennedy un comunista e controllavano Johnson. Secondo Gore Vidal, in Usa vi è un partito unico con due destre, che favorisce operazioni segrete e il Nuovo Ordine Mondiale, accade anche in Italia. Però alta finanza, Cia e Chiesa non sono monolitici, hanno vari anticorpi al loro interno.

Dalla morte di Kennedy, in Usa comanda il complesso finanziario-militare-industriale che aveva turbato i sonni anche del paramassone Eisenhower; la morte di Kennedy fu voluta dalle superlogge de Maistre, Burke, Compass e Geburah, che poi avrebbero condannato anche Martin Luther King e Robert Kennedy, non ancora iniziato massone.

La morte di Giovanni XXIII e di JFK favorì il maggiore impegno americano in Vietnam, guerra lucrosa anche per sovietici e cinesi, il massone senatore Goldwater era contro diritti civili e comunisti e a favore della guerra; fu scaricato alla presidenza da Johnson, non direttamente responsabile degli eventi riguardanti la morte di Kennedy. Per Kennedy, la guerra fredda era il risultato di una cospirazione delle superlogge presenti anche nel blocco comunista.

Kennedy attaccò le società segrete e il culto della segretezza, si riferiva alle superlogge trasversali e conservatrici che sbandieravano il pericolo comunista e poi collaboravano, per lucro, con i paesi comunisti. Aveva conquistato la casa bianca con l’aiuto delle superlogge progressiste; allora, nel patto di Varsavia, Breznev postulava la dottrina imperiale della sovranità limitata degli stati, poi adottata dall’Unione Europea.

Nel 1964 Lyndon Johnson riprese il programma della nuova frontiera di Kennedy, dichiarò illegale ogni forma di segregazione e nominò un negro giudice della corte suprema, mentre il massone democratico Marshall introdusse un programma di welfare. Intanto le logge progressiste Paine, Columbus, Ioannes, Montesquieu, Daath, Bolivar, Ghedullah, Fraternité, Hiram, Newton-Keynes, Franklin, Carroll, pensavano alla riscossa; erano combattute da quelle conservatrici come Compass, Geburah, Burke, de Maistre, Pan Europa e Leviathan che volevano instaurare un ordine oligarchico.

Martin Luther King prese anche le difese degli ebrei e di Israele e criticò l’antisemitismo, i libertari volevano limitare i poteri dello stato e risvegliare dall’apatia il popolo povero, passivo ed emarginato. Nel 1968 nacque la superloggia conservatrice Three Architects o Three eyes, che doveva coordinare le altre logge conservatrici; Johnson voleva mettere fine alla guerra del Vietnam e potenziare il welfare, ma le logge conservatrici transazionali, che comprendevano anche cinesi e russi, erano contrarie.

Johnson chiese aiuto alla loggia progressista Janus e alle altre logge, ma non lo ebbe, lo accusavano di aver occultato i fatti sulla morte di Kennedy, di aver avallato la commissione Warren e perciò poi sostennero Robert Kennedy alla presidenza. I repubblicani puntarono su Nixon, sostenuto da Kissinger e Rockefeller, per evitare una lotta fratricida, le superlogge fecero un patto, ma non durò e furono uccisi Martin Luther King e Robert Kennedy.

La Ur loggia Carroll era di fede cattolica, Gandhi face parte della Ur loggia Hiram e King di un’altra loggia progressista; la Ur loggia tre occhi nacque in concomitanza con la presidenza Nixon, che portò alla degenerazione liberista e all’avvento di Thatcher e Reagan. Della tre occhi facevano parte Rockefeller, Kissinger, Brzezinski, Agnelli, Cuccia, Sogno, Rothschild, il prete cattolico Guarino, Frank Gigliotti, prete protestante che introdusse Gelli nel Grande Oriente d’Italia, Friedman, Marcinkus, arcivescovo cattolico di Chicago, Ciu En Lai, Deng Xiaoping, e Schlesinger, che non era d’accordo con i programmi più truci dei conservatori.

Il programma mirava a ridimensionare la sovranità del popolo e dello stato, a favore del mondo degli affari, però non tutti gli aderenti sostenevano eversione, guerra e terrorismo, che erano strumenti della politica; nel 1975 Nixon firmò la pace con il Vietnam, tanti ne avevano guadagnato, ma gli americani ne erano stanchi, con la guerra, ne avevano guadagnato anche russi e cinesi. Nel 1971 Kissinger, Ciu En lai e Deng Xiaoping furono affiliati alla tre occhi e la Cina fu ammessa all’Onu, più avanti avrebbe preso il posto di Formosa al consiglio di sicurezza.

Avevano vinto i pacifisti assecondati da Nixon, perciò le superlogge Geburha e Leviathan si vendicarono e fecero scoppiare lo scandalo Watergate, nel 1973 la tre occhi fondò la commissione trilaterale, società paramassonica. I politici massoni di destra e di sinistra non sempre coincidevano con le rispettive iniziazioni, anche nei partiti di sinistra possono esserci uomini di destra. In Grecia, la giunta dei colonnelli impose di celebrare la Pasqua, di frequentare la messa, bandì i capelloni e le minigonne; la destra, oltre che retriva, voleva essere clericale.

Al tempo di Peron in Argentina era assiduo Licio Gelli, il regime era stato preceduto dal generale Vileda, membro della P2; Kissinger andò in Cina per incarico di Nixon, quando i rapporti tra Mosca e Pechino non erano buoni. Nel 1976 Wojtyla andò in Usa e incontrò Brzezinski, suo compaesano e fondatore della Commissione Trilaterale, perciò gli Usa contribuirono all’elezione a papa di Wojtyla, succeduto a Montini o Paolo VI.

L’Italia è stata territorio per la sperimentazione economica e politica e un laboratorio, come ora l’Europa, del Nuovo Ordine Mondiale, le Ur logge aristocratiche crearono la tre occhi in vista del terzo millennio, seguendo uno slogan delle logge scozzesi che affermavano che, per creare un Nuovo Ordine, bisognava prima far sprofondare il mondo nel caos. Cioè bisognava destabilizzare per stabilizzare, hanno progettato di riportare ordine partendo dal caos da loro alimentato; comunque, nel 1975 in Portogallo, a opera di militari progressisti, ci fu la rivoluzioni dei garofani che mise fine alla dittatura nata nel 1933.

In Grecia la dittatura dei colonnelli si consolidò nel 1967 e il governo prese a legiferare con i decreti, come oggi si fa in Italia, Grecia e Portogallo erano paesi Nato, in Grecia diresse il regime militare il massone reazionario Papadopulos, lo scopo della giunta era estirpare il comunismo; con la morte di JFK, Giovanni XXIII, Luther King, BJK e la rimozione di Krushov, la tre occhi bloccava l’onda democratica del 1968. Breznev voleva la sovranità limitata per gli stati e, con la Ur loggia de Maistre di Lenin, la Russia era interessata a tenere alta la tensione; però in Jugoslavia il massone Tito dialogava, Tito, come Krushov, era membro della Ur loggia Golden Eurasia e creò il cartello dei paesi non allineati.

Nel 1991 l’URSS cessò di esistere, nel 1956 c’era stata la rivolta d’Ungheria,  nel 1967 quella di Cecoslovacchia e nel 1968 quella di Polonia, in Cecoslovacchia  andò al potere il massone Dubcek della Ur loggia Golden Eurasia, era in collaborazione con altri massoni progressisti delle Ur logge Thomas Paine, Montesquieu e della conservatrice de Maistre, alla quale erano iscritti  Suslov, Antropov e Cernenko. L’involuzione oligarchica era più difficile in paesi a tradizione democratica, dove esistevano Ur logge progressiste ben insidiate.

In questi paesi la democrazia poteva essere svuotata solo dall’interno, da considerare che gli individui rassegnati si gestiscono meglio di quelli indipendenti, la rassegnazione è stata coltivata dai regimi autoritari e dalla chiesa, i rassegnati sono consolati con il regno dei cieli. Perciò in Usa sono aumentati i poteri del governo federale, in Europa si è svuotato il potere degli stati, occorreva anche ridurre il potere dei parlamenti, a vantaggio di governo, poteri sovrannazionali e autorità varie; lo scopo era ridurre l’eccesso di democrazia, la partecipazione democratica e, con l’aiuto de media, favorire l’apatia e l’indifferenza popolare.

La crisi della democrazia, analizzata in un documento della commissione trilaterale, invitava i conservatori a ridurre debito e deficit pubblico, alle privatizzazioni, alla deregolamentazione e al taglio della spesa sociale; con l’elezione di Thatcher e Reagan, ci fu il rafforzamento dell’esecutivo rispetto al parlamento, con leggi elettorali ad hoc furono marginalizzati i partiti estremi, imposta austerità e moderazione salariale. Occorreva infiltrare, delegittimare ed eliminare la sinistra autentica e mettere potere e ricchezza in mano a pochi, si affermava di voler difendere la libertà, quanto si voleva solo difendere gli interessi delle corporazioni e delle banche.

Praticamente, le lobby facevano eleggere i presidenti americani, regolavano le guerre e la politica europea, volevano il controllo sull’istruzione, sull’informazione e sulla magistratura, volevano creare il consenso sostenendo il fondamentalismo liberista e di mercato. L’attacco alla democrazia di 35 anni fa, è stato praticamente anche un attacco alla sinistra, in ritirata e trasfigurata, oggi però, per l’oligarchia, è meglio la democrazia teleguidata che la dittatura, i poteri forti temono che la democrazia tende a essere istintivamente egualitaria.

Nel rapporto “la crisi della democrazia” stilato nel 1975 dalla commissione trilaterale, alle cui sedute partecipava Monti, si afferma che la democrazia è resa più difficile dalla ricerca di eguaglianza, dalla partecipazione politica, dalla competizione politica, dall’attenzione verso l’elettorato, dall’idea di stato sociale, dalla concertazione con il sindacato; perciò il governo doveva ritornare nelle mani delle élite, il popolo doveva  essere governato da superburocrati, tecnici e politici nominati dall’élite e non eletti dal popolo.

Secondo questo rapporto, anche il giornalismo televisivo, anche se in parte già imbavagliato, ha indebolito l’autorità del governo di qualsiasi colore, le logge massoniche aristocratiche e sovranazionali sono contro sovranità diffusa, giustizia sociale, pluralismo e laicità, perché anche la religione serve a governare. Nei secoli XVIII e XIX, massoni illuminati e libertari distrussero l’Ancien Régime, con gli slogan libertà, eguaglianza e fratellanza, volevano togliere il potere ai pochi per darlo ai molti, i socialisti lo volevano fare anche con i patrimoni, oggi la politica ha girato pagina.

Per la restaurazione aristocratica, dopo gli eventi del 1968 e la fine di nazifascismo e comunismo, favoriti anche da super logge aristocratiche, la Ur loggia tre occhi, ha messo in  piedi un piano; nel medioevo il popolo era sotto il controllo della chiesa e delle monarchie, sebbene anche esse avessero conflitti interni, bisognava tornare a quel modello, bisognava profittare del fatto che anche il comunismo era caduto.

Nel 1969 l’Italia era una potenza egemone del Mediterraneo ed esercitava influenza in Medio Oriente, Russia e Iran poi, grazie ad amici dell’intelligence inglese come Borghese, Sogno, nel paese crebbe l’eversione di tutti i colori. Ogni volta che gli italiani hanno provato a decidere del proprio destino, gli inglesi sono intervenuti, Garibaldi e Mazzini erano loro agenti.

Perciò Mattei e Moro sono stati eliminati e in Italia si è favorita crisi economica, instabilità politica e terrorismo. La scusa era fermare l’avanzata del comunismo, le Ur logge conservatrici inglesi comprano politici e informazione italiana, hanno speculato sulla lira, alimentano il terrorismo e in Italia hanno ispirato tre colpi di stato.

L’Inghilterra, con la sua loggia Thomas Paine, in cui erano iscritti Mazzini e Garibaldi, per interesse economico, ha favorito l’unità italiana, ma poi ha anche favorito colpi di stato in Italia, dal 1860 a oggi, come si legge nel “Il golpe inglese” di Cereghino e Fasanella. Dalla morte di Mattei e di Moro, fino a mani pulite nel 1992, Londra ha determinato cambiamenti nella politica italiana, creando divisioni grazie a politici italiani asserviti all’Inghilterra e agli Usa, spesso usati come paravento inglese.

L’imperialismo inglese fu appoggiato dai muratori (massoni) inglesi cosmopoliti, democratici e oligarchici, favorendo poi, nel XX secolo, anche l’imperialismo del socio americano, che oggi ne è il suo braccio armato o secolare. Oggi il potere cosmopolita è fatto di comitati d’affari massonici sovranazionali, la politica non è più trasparente e controllabile, dominano, senza controlli, i poteri occulti delle multinazionali, delle banche e dei loro mandanti.

E’ il primato del profitto e della globalizzazione, l’immigrazione incontrollata serve ad abbassare i salari e rafforza la destra, si manipolano le istituzioni, la strategia della tensione serve a destabilizzare e poi a creare un nuovo ordine.

A Berlinguer erano ostili sovietici, britannici e Kissinger, Gelli fu iscritto al Grande Oriente d’Italia di palazzo Giustiniani dal prete cattolico Frank Gigliotti, membro della loggia Garibaldi di New York; fu messo a capo della P2 o Propaganda, istituita nel 1877 da Mazzini. Kissinger e la Cia proibirono al capo del Goi, Salvini, di cacciare Gelli, considerato ambizioso e fascista, poi il Grande Oriente d’Italia, nato dallo scozzismo francese, ottenne il riconoscimento della Gran Loggia Unita d’Inghilterra, guidata dal duca di Kent.

La P2 affiliò le massime autorità italiane, protetta dalla Ur loggia tre occhi, Gelli era protetto da Kissinger e da Giscard d’Estaing, della Tre occhi; nel 1969-1970 si tentò il colpo di stato di Borghese, l’attentato alla banca dell’Agricoltura di Milano doveva far salire una richiesta di ordine; Mariano Rumor aderiva alle Ur logge Pan Europa e alla tre occhi, l’operazione fu bloccata soprattutto dal massone progressista Schlesinger.

Fallito il golpe italiano, i massoni si concentrarono nell’operazione Condor, in America Latina, che negli anni settanta e ottanta consegnò tanti paesi in mano a dittature, grazie all’alleanza tra massoni locali e Ur logge sovranazionali oligarchiche, come la tre occhi, la Burke, la Leviathan, la Geburah, che misero da parte quelle democratiche Bolivar e Columbus. L’avvento dei regimi di destra prese pretesto dalle attività delle formazioni di guerriglieri di sinistra, poi, aboliti i partiti, i sindacati furono trasformati in organismi corporativi collusi con il potere. Però, con l’arrivo dei post-comunisti in Italia, questa connessione esiste anche in Italia

In Cile, il socialista Allende era iscritto alle logge Bolivar e Unione Fraterna, divenuto presidente, migliorò il lavoro in fabbrica, aumentò pensioni e salari, distribuì gratuitamente del cibo e latte ai bambini, calmierò il prezzo del pane, migliorò l’istruzione pubblica, costruì case popolari e infrastrutture pubbliche, introdusse il congedo per maternità e il divorzio. Dispose la sospensione del pagamento del debito estero, espropriò latifondi e nazionalizzò industrie, banche e assicurazioni.

Perciò arrivò l’embargo Usa e ci furono scioperi manipolati devastanti, la propaganda lo accusò d’intenti golpisti, l’inflazione crebbe; lo stato possedeva due terzi delle grandi imprese e delle banche e Allende era a favore dello statalismo. I circuiti massonici sovranazionali infiltrarono nel paese agenti segreti e provocatori, nel 1973 Allende nominò Pinochet, che riteneva un democratico, capo di stato maggiore, le logge conservatrici già avevano generali affiliati e perciò Pinochet passò al partito aristocratico.

Il fine non era, come si diceva, realizzare la libertà di mercato, ma favorire gli oligopoli multinazionali, secondo le ricette dell’Università di Chicago, di Friedman e della Ur loggia tre occhi. Le grandi imprese furono privatizzate a favore dello straniero e quelle piccole fallirono, si tagliò la spesa pubblica, si neutralizzarono i sindacati e si fece una liberalizzazione selvaggia, perciò fu la recessione economica e aumentò la disoccupazione; sembra di leggere la storia odierna dell’Italia, l’oligarchia applica sempre le stesse ricette.

I circuiti massonici aristocratici pensavano di ripetere il colpo in Italia e perciò in Italia ci fu un tentativo del genere nel 1974; Kissinger accusava Allende di aver violato i diritti umani, ignorando le atrocità commesse dalle dittature militari sudamericane, sostenute dalla sua Ur loggia tre occhi. Allora il capo del governo Andreotti e il ministro degli interni Taviani invitarono il giudice Violante a indagare sul golpe gollista in preparazione da parte di Borghese, Sogno e Pacciardi.

Agenti inglesi erano infiltrati nei gangli dello stato, Sogno affermò di voler impedire ai comunisti di andare al potere, il presidente Leone era pronto a sciogliere le camere e imporre una repubblica presidenziale, imponendo ministri anglofili; Sogno, fin dalla liberazione, era agente inglese e perciò ottenne il via libera anche dai servizi segreti americani, allora la maggior parte degli ufficiali aveva servito il regime fascista.

Kissinger, con la Ur loggia tre occhi e la commissione trilaterale, approvava il progetto di colpo di stato di Sogno, contrastato dal massone democratico Arthur Schlesinger, delle Ur logge Paine e Franklin, che salvò ancora una volta l’Italia da un progetto golpista e mise anche fine alla dittatura di Salazar in Portogallo e alla dittatura dei colonnelli in Grecia, dove il governo fu affidato, d’accordo con il massone oligarchico Giscard D’Estaing, a Karamanlis, della Ur loggia Atlantis di Max Weber; in Italia, i massoni democratici favorirono anche l’avvento del divorzio, inviso alla chiesa, e dello statuto dei lavoratori.

In Italia ci furono attentati e perciò il premier inglese Harold Wilson richiamò all’ordine i servizi segreti inglesi, che probabilmente li avevano appoggiati; Kissinger, alleato con Colby, direttore della Cia, non voleva rinunciare al golpe di Sogno, ma Rockefeller, capo della Ur loggia tre occhi, d’accordo all’inizio per il golpe, ordinò a Kissinger e Colby di fare dietro front. Gli americani avvertirono, anche se in ritardo, Andreotti e Taviani del tentativo di colpo di stato, ma non Mariano Rumor, che aveva appoggiato tutti i tentativi di golpe, cercarono di proteggere Sogno, ma Schlesinger avvertì Andreotti e Taviani dei disegni di Sogno.

Sogno era protetto da Rockefeller, Kissinger, Brzezinski e Agnelli, nella seconda metà degli anni settanta, la Ur loggia tre occhi e la commissione trilaterale da essa dipendente favorirono la carriera di Licio Gelli e la sua loggia nazionale P2, che dipendeva direttamente dalla Ur loggia tre occhi. Gelli ricevette delle condanne penali, ma poi fu prosciolto da ogni accusa, miracolo della magistratura indipendente!

Gli oligarchi erano stati sconfitti in Portogallo, Grecia e Italia e stavano per essere sconfitti in Spagna, gli stessi paesi presi oggi di mira dai mercati, perciò pensarono di limitare le loro azioni in America Latina con l’operazione condor; il piano di rinascita democratico di Gelli era un pamphlet trilateralista, la Nato voleva impedire l’accesso al potere dei comunisti, il Field Manual del fratello delle Tre occhi, Westmoreland, affermava che si doveva destabilizzare per stabilizzare, gli strumenti erano il terrorismo, gli attentati e la guerra psicologica; anche Trump lo ha fatto implicitamente capire.

La magistratura milanese trasmise al presidente del consiglio Forlani l’elenco degli iscritti alla P2, l’associazione segreta era vietata dalla costituzione, nell’elenco c’erano 962 persone, ministri, militari, banchieri, tutta la classe dirigente italiana. Berlusconi era iscritto alla P2 e Gelli voleva estendersi, con una sua superloggia sovranazionale, d’accordo con il Vaticano, in America Latina, Wojtyla era affiliato alla Ur loggia tre occhi che voleva la globalizzazione.

La commissione trilaterale, secondo una strategia globale e sovranazionale, esercitava pressioni sui governi, in Cile, il generale golpista Vileda era accompagnato da Kissinger e Gelli era di casa in Cile e Argentina; Andreotti lo incontrò in Argentina all’insediamento di Peron, che aveva grande devozione per Gelli protetto dalla Ur loggia tre occhi e dal Vaticano; Umberto II conferì a Gelli il titolo di conte, questo  era presente all’insediamento di Carter e Reagan e aiutò il secondo nell’elezione.

Nel 1982 il parlamento sciolse la loggia P2, Calvi fu trovato impiccato a Londra, Marcinkus, capo dello Ior, fu accusato di truffa, Gelli fu arrestato in Francia ma, grazie a complicità stataliste, evase; Sindona fu arrestato come mandante dell’omicidio del giudice Ambrosoli e fu avvelenato in carcere. Dal 1974 al 1991, sotto Thatcher e Reagan, un patto segreto legava i massoni impegnati nella globalizzazione, erano chiamati United Freemasons for Globalisation, obbedienti alla Ur loggia tre occhi e altre logge aristocratiche sovranazionali.

Dopo mani pulite, il partito comunista assorbì le macerie di DC e PSI, però senza dar vita a un partito veramente nuovo e a una democrazia moderna, senza riformare lo stato e i codici fascisti, perché la chiesa era contraria, senza abolire il divieto di appartenenza alle logge, che non esiste negli altri paesi occidentali; però il PCI denunciò Cossiga di attentato alla costituzione, mentre, stranamente, Gelli fu prosciolto e la P2 fu assolta dall’accusa di cospirazione. Nel 1992 ci furono mani pulite, che demolirono DC e PSI, le privatizzazioni, il patto di Maastricht e, nel nuovo millennio, l’euro; nel 2008, con la crisi dei subprime americani, il debito pubblico italiano raggiunse il 107% del PIL e nel 2010, sul versante democratico, in Italia nacque il Grande Oriente Democratico.

Però Gelli aveva già ricevuto diverse condanne, comunisti e democristiani erano ufficialmente contrari ai massoni, ma il back office, anche con la loro complicità, aveva sempre funzionato, ambienti atlantici erano interessati a colpi di stato, privatizzazioni, riduzione del welfare, contenimento dei salari e riduzioni della spesa pubblica; non erano piani solo dell’Unione Europea, nata, peraltro, anche per volontà angloamericana.

La Gran Bretagna entrò nell’Unione con un piede solo, partecipando contemporaneamente, come una potenza imperiale, al signoraggio monetario su sterlina ed euro ed esigendo annualmente, come privilegio, delle compensazioni o restituzioni finanziarie dall’Unione e nessuno stato europeo ha mosso obiezioni; all'Italia, paese sconfitto in guerra e con basi militari e servizi segreti controllati dagli americani, non lo avrebbero consentito.

La Banca d’Inghilterra, nata nel 1694, era una banca privata e nel 1946 fu nazionalizzata,  le altre banche centrali, inclusa la BCE, sono private; quella inglese è pubblica e nessuno muove obiezioni, lo stato inglese e i servizi segreti inglesi controllano anche le superlogge sovrannazionali e la loro politica. 

Il piano di rinascita democratico di Gelli del 1975 rifletteva la strategia delle Ur logge oligarchiche che, alla commissione trilaterale, avevano presentato la relazione sulla crisi della democrazia. Volevano ridurre la libertà per ottenere più governabilità e volevano potenziare il liberismo; però le forze revansciste e la scuola di Chicago di Friedman ebbero successo in Cile ma non in Italia. Poi i piduisti furono riciclati dal regime democristiano, come del resto fece il fascismo con i massoni  e i mafiosi importanti.

Il piano di rinascita democratica ispirò il programma d Berlusconi, nel 2000 il debito pubblico esplose con l’entrata nell’euro, poiché l’Italia era priva di una sua moneta, l’euro era emesso dalle banche centrali nazionali, su autorizzazione della BCE; il bilancio del governo Berlusconi fu deludente come quello successivo di sinistra.

L’ex fascista Gelli voleva una dittatura temporanea e aveva simpatie anche per Stalin, il Grande Oriente d’Italia, ricostituito nel 1943, fu riconosciuto dalla Gran Loggia Unita d’Inghilterra nel 1972, la P2 obbediva al GOI; i magistrati acconsentirono alla manipolazione della lista degli aderenti alla P2, tra i quali pare ci fosse anche Dalla Chiesa.

Nel 1967 l’Egitto bloccò il canale di Suez e Israele intervenne, nel 1973 fu la guerra del Kippur, Kissinger, sotto Rockefeller e Ur loggia tre occhi, spinse gli israeliani alla guerra e poi li costrinse a ritirarsi, fu la crisi energetica, occasione di grandi affari per la speculazione. Nel 1979 ci fu la guerra tra Irak e Iran e ci furono riflessi su prezzi del petrolio e le grandi compagnie petrolifere, come quella di Rockefeller, ne guadagnarono; in questi eventi, la Ur loggia tre occhi operava di concerto con la Burke, la Geburah e la Amun, nata nel 1972 in Medio Oriente; da allora, le logge aristocratiche, nel favorire gli eventi e speculare, agivano di concerto anche con gli emiri dell’OPEC.

Nel 1978 nacque la Ur loggia aristocratica White Eagle e, d’accordo con Breznev e Andropov, la Ur loggia tre occhi fece nascere l’Ur loggia Amun, che orchestrò la guerra del Kippur, ne facevano parte Andropov, Kissinger, Moshe Dayan, Assad, Bumedienne, Sadat; però Golda Meier rifiutò l’affiliazione perché iscritta alle Ur logge progressiste Ghedullah e Daath. La Amun, diretta dalla tre occhi, ebbe una voce fondamentale nelle decisioni dell’Opec e nelle guerre successive in Medio Oriente.

Lo stato minimo e l’esaltazione del mercato erano voluti da Friedman e Von Hayek, contrari al deficit spending di Keynes e al welfare, la crisi energetica del 1973 aiutò i loro piani, la Thatcher era affiliata alla Ur loggia Burke ed era seguace di Hayek, suo confratello massone, in questa logica, fu seguita dall’affermazione di Reagan. La dottrina di Keynes era avversata e il monetarismo di Friedman era contro l’inflazione, ma alzava i tassi che potevano farla risalire.

I monetaristi erano contro l’inflazione, nata dal deficit spending o di bilancio, e contro la crescita dei salari e la spesa pubblica, chiedevano meno tasse. Furono tagliati gli aiuti alle famiglie povere, imposta la deregolamentazione legislativa, le compagnie di servizi Usa furono privatizzate; perciò cadde l’inflazione, ma aumentò la disoccupazione, crebbe la povertà e in Usa  crebbe il deficit commerciale, crebbero debiti e spese militari. In Gran Bretagna, la Thatcher fece delle privatizzazioni, ridusse le imposte sui redditi più alti e aumentò le imposte sui consumi, era il programma anche di Berlusconi, nel 1981 in Gran Bretagna la disoccupazione arrivò al 13%.

In Usa, nella corsa alla presidenza, la Ur loggia tre occhi di Brzezinski controllava sia Ford che Carter, dei due partiti in corsa, vinse Carter e così divenne papa il compaesano di Brzezinski, cioè Wojtyla; la Ur loggia tre occhi, grazie anche alle affiliazioni, si estendeva anche in Cina, in America Latina e in Medio Oriente; perciò nel 1978, per contrastarla, sempre da posizioni conservatrici, le Ur logge Burke e Geburah fecero nasce la White Eagle e favorirono l’affermazione di Thatcher e Reagan, vi aderì anche Casey, direttore della Cia.

Affiliato alla Ur loggia tre occhi era anche lo scià Reza Pahlavi, iniziato anche alle Ur logge Ibn Arabi, alla Leviathan, la Burke, la Geburah, la Amun  e la de Maistre; però, con un tradimento, nel 1979 queste logge favorirono anche la rivoluzione iraniana e la cacciata dello scià, con l’avvento di Khomeyni e con l’alleanza provvisoria tra marxisti e islamisti; allo scià successe provvisoriamente il massone democratico Bakhtiar, della Ur loggia Ibn Arabi, scalzato poi dal regime teocratico.

In pratica, massoni oligarchici dell’aquila bianca avevano detronizzato lo scià Pahlavi della tre occhi; poi i massoni dell’aquila bianca organizzarono manifestazioni antiamericane che culminarono nell’occupazione dell’ambasciata americana; infine, la tre occhi e l’aquila bianca decisero, con la mediazione della Burke, la pace; come succede tra galantuomini, ci furono trattative per la spartizione delle poltrone, però alcuni carrieristi avevano la doppia appartenenza.

Nel 1981 il massone della tre occhi, Hinckley, sparò a Reagan senza ucciderlo, in quegli anni i sovietici sostenevano la loggia Amun. I membri della White Eagle decisero di vendicarsi per l’attentato a Reagan e perciò ci fu l’attentato a Wojtyla, della tre occhi; per la pace si battevano la democratica Ur loggia Paine e l’oligarchica Ur loggia Burke, alla prima erano stati iniziati Mazzini e Garibaldi, della Burke facevano parte i Rothschild.

Affiliati alla P2 erano Peron e Vileda, Gelli dipendeva dal Grande Oriente d’Italia e dalla tre occhi, senza affiliazione in quest’ultima. Moro aveva una strategia mediterranea e terzomondista, volva aprire a sinistra, ridurre la sudditanza italiana e modernizzate il paese, come Mattei, pagò con la vita; allora il PCI era tenuto distante dal governo.  A Moro successe Andreotti e si chiuse il dialogo con il PCI; nel governo c’erano anglofili e filoamericani, prima delle Merkel, Berlinguer predicava austerità e lotta al consumismo.

Dal 1993, dopo mani pulite, la grande industria di stato fu smembrata e venduta a banche d’affari anglosassoni, queste industrie, in un’economia mista, avevano visto lo stato imprenditore come terza via tra capitalismo e comunismo, e trasformarono l’Italia nella quinta potenza industriale; dal 1978 al 1992 il pentapartito difendette l’industria di stato, la svendita fu effettuata dal 1993, con la regia di Mario Draghi delle Ur logge tre occhi e aquila bianca, però queste privatizzazioni furono materialmente fatte da Amato, Ciampi, Dini, Berlusconi, Prodi e D’Alema.

Un patto legava le logge aristocratiche aquila bianca e tre occhi, che crearono disuguaglianza e disoccupati, in nome del pareggio di bilancio, del primato del mercato, dell’indipendenza delle banche centrali e del primato dei tecnocrati e dell’economia; l’Italia fu anche segnata da attentati terroristici. In Italia, Gigliotti, agente della Cia, ottenne l’apertura di logge americane extraterritoriali; in contrasto con le norme massoniche, volevano colonizzare la massoneria italiana, cercando un accordo con la chiesa e mettendo da parte anticlericalismo; l’accordo fu favorito da padre Rosario Esposito e dal gesuita Giovanni Caprile.

Le logge americane erano meno invasive di quelle sovranazionali, operanti in Italia dalla metà dell’ottocento, era il caso della Ur loggia Paine, il gran maestro Gamberini favorì il riavvicinamento tra chiesa e massoneria, collaborò anche il massone Angelo Roncalli e Paolo VI; alla P2 di Gelli partecipavano servizi atlantici e italiani, come accertò la commissione Anselmi.

Ufficialmente non esiste una loggia madre del mondo, ma esiste la gran loggia unita d’Inghilterra, risalente al 1717, data in cui la massoneria speculativa fu rifondata; esiste un rito scozzese e delle logge segrete o riservate, soprattutto in Italia e per volontà della chiesa, che ha rapporti con i massoni, sono stretti i rapporti tra massoni e servizi segreti. Gelli progettava di trasferirsi in Usa, Moro fu minacciato da Kissinger, ma poi si disse che la P2 era responsabile della sua morte, la Ur loggia tre occhi è diretta da esponenti britannici.

Gli omicidi di Mattei e Moro e gli atti terroristici furono depistati dai servizi del Supersismi o Nuova P2, Gelli contava sull’amicizia di Phil Guarino, fratello della tre occhi e dell’aquila bianca e amico di Reagan; poco dopo la perquisizione a danno di Gelli, ci fu l’attentato a Reagan e poi ci fu l’attentato a Giovanni Paolo II. Nel luglio del 1981 Brzezinski, Albright, Chirac, del fronte massonico oligarchico, presentarono il progetto United Freemasons for Globalisation, prendendo contatto con i democratici Schlesinger, Galbraith, Mitterand e con il rosacrociano Roncalli, con Rabin e Palme.

Schlesinger rivelò il suo piano contrario ai disegni della Ur loggia tre occhi, però gli oligarchici controllavano i governi di Usa e di Gran Bretagna e le istituzioni internazionali. Per la creazione del nuovo ordine mondiale, nell’obiettivo c’era la Russia, perciò, si diede scacco alla superloggia democratica de Maistre creata in Svizzera da Lenin e si accelerò il progetto d’integrazione europea, secondo il disegno aristocratico di Kalergi- Monnet e non quello democratico di Spinelli e si favorì la riunificazione tedesca.

Si mise fine all’operazione condor, alle dittature sudamericane e all’apartheid sudafricano, facendo scarcerare il massone Mandela, affiliato alle superlogge Arjuna, fondata da Gandhi, alla Hiram e alla Paine; bisognava anche smantellare le organizzazioni terroristiche come le brigate rosse e la P2. Questi accordi tra superlogge aristocratiche e democratiche andavano dal 1981  al 1992, poiché non sono galantuomini i partiti e gli stati, non lo sono nemmeno le superlogge, perciò non furono sempre rispettati, ciò malgrado, se ne fecero degli altri, dal 1992 al 2001.

Le banche centrali agivano di concerto con il vertice della Banca dei Regolamenti Internazionali di Basilea, controllata dalle banche centrali private; le banche centrali controllavano i governi con i prestiti e compravano i politici; com’è accaduto con la Grecia, i prestiti concessi dal FMI all’Europa Orientale servivano a rimborsare investimenti e prestiti fatti alle loro banche. Poi il FMI impose ai paesi indebitati le privatizzazioni, che arricchirono banchieri, politici e uomini d’affari.

Il FMI aveva stretto legami con gruppi finanziari internazionali, con le sue ricette provocò grandi danni all’Argentina e alla Russia postsovietica, che svendette le industrie, mentre, in altri paesi, il neoliberismo provocò il fallimento di tante aziende; nel 1994 Clinton firmò il trattato Nafta con il Messico e il Canada, che fu l’atto ufficiale di nascita dell'inizio della globalizzazione, l’effetto fu catastrofico su occupazione, redditi di lavoro, povertà e ambiente.

In America settentrionale cadevano le restrizioni sul movimento dei capitali ma non sui movimenti delle persone, in Usa si privatizzò e si tagliò il Welfare, le multinazionali americani e giapponesi delocalizzavano in Messico e in Cina e perciò in Usa si persero molti posti di lavoro. La concorrenza di paesi senza sindacato, come la Cina, era grandissimo, però all’inizio i comunisti cinesi temevano gli investimenti occidentali, perché non volevano essere colonizzati.

Con questa politica sono aumentati gli stipendi dei manager mentre la mobilità sociale, da una classe alle altre, è stata bloccata, favorendo l’esportazione dei capitali e la rendita finanziaria; nel 2001, al G8 di Genova, le corporazioni internazionali si servirono di provocatori per gettare discredito sui movimenti. I servizi di sicurezza Usa sapevano dei preparativi per l’attentato dell’11 settembre 2001, l’attentato favorì l’emanazione del Patriot Act e di leggi successive che intaccavano le libertà personali, con sorveglianza delle comunicazioni, perquisizioni domiciliari senza mandato, riduzione dei poteri della magistratura e detenzione dei sospetti a tempo indeterminato.

In Gran Bretagna il socialismo democratico voleva lo sviluppo logico del liberalismo, era sostenuto dalla Società Fabiana e da Keynes, chiedeva riforme sociali e uno stato interventista, cioè assistenza medica gratuita, lavori pubblici e nazionalizzazioni; la Banca d’Inghilterra fu nazionalizzata, come le miniere e l’acciaio e l’economia inglese divenne un’economia mista. In Svezia, per coprire i servizi sociali, s’introdusse un’imposta fortemente progressiva, si voleva un socialismo redistributivo che salvasse il mercato; in tal modo si bloccava il processo rivoluzionario, lo stato combatteva le disuguaglianze, sosteneva il welfare state e si favoriva la partecipazione dei cittadini al processo decisionale.

Invece In Usa Reagan, Hayek e Friedman volevano lo stato minimo, in effetti, all’ombra dello stato, si annidano privilegi, rendite, sprechi e parassitismo, garantiti per legge, in quel paese si rifiutò il welfare, si ridussero le tasse, si deregolamentò e si privatizzò; questa politica fece aumentare la povertà, il sottoproletariato, la delinquenza e la disoccupazione. 45 milioni di cittadini erano senza assistenza sanitaria e nel paese mancava una politica di redistribuzione della ricchezza.

Eppure, secondo Hayek, con l’aumento della ricchezza nazionale, tutti ne avrebbero ricevuto dei vantaggi, affermava che le disuguaglianze nascevano da scelte sbagliate del governo, che il mercato coincideva con la libertà, era contro Keynes, solidarietà e giustizia sociale, affermava che il capitalismo era la società migliore; però, nelle faccende di governo, era sempre il denaro delle Ur logge che comprava o condizionava l’accesso al potere, la corruzione politica esiste in tutti i paesi, non solo in Italia.

Nel 1992, con il trattato di Maastricht, le logge oligarchiche investirono su Mario Draghi, superbanchiere della BCE di Francoforte ed ex dirigente della Goldman Sachs, affiliato alla tre occhi, alla Compass, alla Burke, alla Der Ring e alla Pan-Europa, dal 2012 era vicino alla lobby finanziaria di Bruxelles, cioè dava denaro alle banche, controllate dai soliti ignoti.

L’Unione Europea, con il fiscal Compact, contrastava il deficit di bilancio, rendeva il lavoro più flessibile, favoriva le privatizzazioni, declassava gli stati, inoltre, dal 2013 i bilanci degli stati erano controllati e validati da Bruxelles e, solo formalmente, dai parlamenti nazionali. Per conseguenza, calò l’inflazione ma fu la decrescita economica, aumentò lo spread italiano e la BCE finanziò le banche all’1%, spingendole a investire in titoli pubblici dei paesi mediterranei, poi risultati insolventi, aumentando la pressione fiscale e favorendo la riduzione della spesa pubblica.

Mario Draghi, Giorgio Napolitano, Mario Monti, Carlo Padoan, Massimo D’Alema, Corrado Passera e Ignazio Visco sono stati tutti affiliati a logge oligarchiche, come Barroso, Rajoy, Lagarde, Sarkozy, Hollande, Blair, Merkel, Macron, Schauble, Bill Gates, Rothschild; inoltre sono affiliati anche dirigenti cinesi come Deng Xiaoping, giapponesi, arabi, turchi e russi, tutti accumunati dall’interesse e, all’occorrenza, alcuni di loro sono stati a favore  di scontri militari e terrorismo.

Nel programma massoni uniti per la globalizzazione del 1980-2001, si erano uniti massoni oligarchici e massoni democratici, le Ur logge oligarchiche White Eagle, Three eyes e Burke volevano introdurre il capitalismo in Cina, però senza democratizzazione, come effettivamente è accaduto; invece i massoni democratici cinesi della Paine volevano la democratizzazione, perciò nel 1989 esplose la protesta di Piazza Tienanmen, probabilmente manipolata, con studenti che chiedevano la democrazia.

Tra i protestanti c’erano ex comunisti, perché in Cina i dirigenti sono tutti comunisti, anche se solo di nome, che criticavano la svolta pseudoliberista di Deng Xiaoping, i manifestanti chiedevano la fine della corruzione e del nepotismo, il multipartitismo, la fine della censura e più attenzione ai problemi sociali.

I manifestanti erano persone colte che esaltavano il massone progressista e libertario Sun Yat-sun, che fece cadere l’ultima dinastia Manciù (1912), però Deng optò per la repressione, senza tener conto del moderatismo di Gorbaciov, aderente alla Ur loggia Golden Eurasia; comunque, dopo la repressione del 1989, nel 1990 nacque la superloggia cinese Tao Lodge, collegata alla Tre occhi.

Gli Usa sfruttarono la guerra in Afganistan per indebolire l’URSS, Osama Bin  Laden fu iniziato nel 1957 alla Tre occhi da Brzezinski, gli esponenti del PCUS della de Maistre furono messi fuori gioco e fu favorito Gorbaciov che voleva arrivare a un sistema democratico; in realtà, con le privatizzazioni, questo favorì oligarchi russi e speculatori esteri, in queste operazioni fu manipolato dalle superlogge Pan Europa e Lux ad Orientem, poi cedette il posto a Boris Eltsin, della superloggia Lux, fondata nel 1967 da Brzezinski.

Gli organismi finanziari internazionali FMI e Banca Mondiale avevano sede a Washington; gli Usa ricevevano investimenti esteri, ma dovevano ridurre debito e deficit, deregolamentare e privatizzare, alzare i tassi, aumentare le tasse e ridurre il welfare, come nella politica di austerità europea; con questa stessa cura, in Russia di ridusse produzione industriale, redditi individuali e Pil e aumentò la disoccupazione, la povertà, l’alcolismo e la criminalità.

Nel 2004, con Putin, la Russia ha ripreso a crescere e ha nazionalizzato grandi compagnie, stesso copione nei paesi del patto di Varsavia, nel 1992 fu firmato il trattato di Maastricht e nel 2007 quello di Lisbona, fu creato l’euro senza eurobond. In Inghilterra alla Thatcher era succeduto Tony Blair, socialdemocratico e massone oligarchico, della superloggia Burke, in Israele, la morte di Rabin, della superloggia Daath, impedì la pace con Arafat, appartenente alla superloggia Amun, c’era chi aveva interesse a far durare il conflitto tra israeliani e palestinesi.

Craxi, vicino al mondo arabo, fu affiliato alla Amun, i massoni oligarchici volevano separare la finanza dal controllo politico, Ciampi e Andreatta erano massoni e approvavano questo progetto; perciò Andreatta smantellò l’industria statale e Ciampi sganciò la Banca d’Italia dal Tesoro, in modo che smettesse di finanziarlo. Tedeschi e francesi erano gelosi della concorrenza italiana, l’Italia aveva il primato commerciale nel Mediterraneo, con la Russia e con l’Iran, Andreotti temeva la riunificazione tedesca ed era al corrente dei piani anglo-americani e dei mercati contro l’Italia.

I nostri grandi soci europei hanno sempre controllato l’Italia, per la politica filoaraba di Mattei, il suo aereo fu sabotato dalla mafia, al servizio degli inglesi dal 1860 e degli americani dal 1945; Moro fu ucciso perché era l’uomo dell’apertura a sinistra con il PCI. Mario Moretti era collegato ai servizi americani, Edgardo Sogno a quelli inglesi; con la stagione delle stragi, Ciampi, Andreatta, De Mita e Napolitano lavoravano, in pratica, per svendere l’Italia allo straniero.

Abolita la lira, aumentò l’interesse sul debito pubblico perché lo stato non poteva più finanziarsi quasi a costo zero, come fanno gli Usa e il Giappone, le grandi imprese italiane non investivano più nelle aziende, ma in titoli di stato che rendevano di più, aumentò flessibilità del lavoro e precariato: Negli anni novanta cominciarono le privatizzazioni e le partecipazioni statali, temute da francesi e tedeschi, quasi scomparvero, la fine dell’Iri fu gestita da Prodi, Andreatta e Amato. Il dogma dell’Europa e dell’euro c’è costato caro.

Tutte le banche si dedicavano ad attività speculative, che generavano derivati senza copertura, perciò nel 2007 in Usa il sistema bancario era saltato, le loro perdite superavano il valore dell’economia reale e la raccolta, perciò la Fed, per salvarle, ha concesso alle banche 17.000 miliardi di dollari. Prima del loro collasso, i profitti bancari erano aumentati con le operazioni speculative, le banche centrali fornivano le banche sempre di nuova liquidità, come fa oggi la BCE.

Il divorzio tra Tesoro e Banca d’Italia aveva impedito allo stato di finanziarsi a basso costo, l’ingresso nell’eurozona toglieva alla Banca d’Italia la sovranità monetaria e il Fiscal Compact toglieva allo stato il controllo sul bilancio; però il pareggio di bilancio è difficile senza ripresa, ma al suo posto è arrivata la depressione. I tassi d’interesse dovrebbero essere più bassi del tasso di crescita,  poiché in Italia la ricchezza nazionale è forse pari a dieci volte il Pil, questa è una forma di garanzia per i creditori dello stato.

L’oligarchia internazionale vuole togliere di mezzi gli stati nazionali, facendoli indebitare e infiltrandoli con suoi agenti, usando la corruzione; anche gli Usa paiono preda dei britannici che vogliono aumentare i conflitti e usano la forza militare Usa, mentre la corona inglese vuole ridurre la popolazione mondiale. In questo quadro, la Germania si consola con l’esportazione, mentre la Cina vuole rilanciare la domanda interna e la democrazia.

Bisogna contrastare i sicari dell’Italia e le controriforme che hanno azzoppato il paese, la moneta non crea sempre spinte inflazionistiche, anche perché la maggior parte di essa è virtuale, cioè elettronica o di conto; bisogna sostenere l’economia reale, contro Bruxelles che obbedisce ai globalizzatori. Dove c’è poco lavoro, si fanno lavorare i bambini, non si rispetta l’ambiente, né la salute. Andreatta e Ciampi erano garanti per l’Italia del patto massonico per la globalizzazione, insieme a Napolitano, Cossiga, Spadolini e Amato.

In Italia, fino agli anni ottanta, i lavoratori hanno visto migliorare la loro condizione sociale, sono aumentati i salari, ferie e dritti dei lavoratori, è stata adottata una democrazia partecipata e lo statuto dei lavoratori; poi, ufficialmente per paura del comunismo, le classi dominanti hanno ceduto potere e margini di profitto, caduta l’Urss, hanno voluto recuperare privilegi, profitto e potere, la democrazia è stata minata e i lavoratori, traditi dai partiti di sinistra e dai sindacati, sono diventati più arrendevoli.

Nel 1978 il capitalismo si affermò in Cina, con i costi più bassi, il paese attirò investimenti esteri, i metodi del turbocapitalismo sono costituiti dal controllo delle risorse, dall’abbassamento dei costi, delle basse imposte sul capitale, dall’agevolazione ai movimenti di capitale, dal falso in  bilancio, da elezioni truccate, dal controllo sulla politica, da tangenti, estorsioni, sesso e omicidi; ma portare il salario al livello di sussistenza significa reintrodurre la schiavitù, inoltre, con i conflitti, le multinazionali ricevono grandi profitti con le armi.

Alla fine però tutti gli imperi sono desinati a cadere, perché pochi sguazzano nella ricchezza e tanti nella miseria, nell’inquinamento e nella violenza, oggi un impero invisibile, tramite persone non elette, controlla governo, partiti e media; politici e dirigenti sono nominati perché obbedienti e discreti e rimangono in carica a prescindere dal partito di appartenenza; oggi pare che gli americani abbiano rinunciato alla dichiarazione d’Indipendenza e gli occidentali alla dichiarazione dei diritti del 1948, cioè ai vecchi ideali occidentali di eguaglianza e di giustizia.

L’impero occidentale ha imposto la disciplina con il G8, la Nato, la Banca Mondiale, il Fondo Monetario, il WTO, l’OMS, il TTIP, però oggi, con l’aristocrazia della finanza internazionale e con la globalizzazione, si apre dialetticamente lo spazio per una rivoluzione mondiale, anche se manipolata o telediretta da poteri occulti. Piuttosto che liberare l’economia dalle restrizioni e affermare una vera libertà di commercio, per realizzare il disegno del Nuovo Ordine Mondiale, si è preferito provocare il declino dei parlamenti e degli stati, che hanno sempre meno potere, anche all’interno dei loro confini.

Il secolo XIX era britannico, il XX era americano, e il XXI potrebbe essere cinese, l’impero moderno, diretto da una plutocrazia segreta internazionale, aiutato dalle comunicazioni moderne, non è interessato a difendere la sovranità del popolo; il back office dirigenziale è attualmente costituito da Usa e Gran Bretagna, dove sono nate le prime Ur logge, che hanno creato altre superlogge a loro soggette, in tutto il mondo e in tutte le aree di crisi. L’ordine finanziario mondiale non può esistere senza corruzione, violenza e guerra, perché vuole estrarre il massimo di plus valore dagli esseri umani, come si fa con le vacche e con il gregge.

Se vuole rinunciare alla democrazia e il governo di sovrani illuminati, l’oligarchia massonica dovrebbe essere fatto di superuomini invisibili che dovrebbero lavorare anche per il benessere del popolo bestiame; però le Ur logge sono divise tra loro e al loro interno, alcuni loro rappresentanti sono stati contro l’ancien regime e le sue ingiustizie e contro il potere della chiesa, altri difendono la religione, alcuni sono libertari. Altri sono contrari a estendere l’eguaglianza agli uomini immeritevoli, cioè sono anche contro il suffragio universale, per alcuni di loro, la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo è velleitaria, mentre altri la difendono.

Il nuovo ordine mondiale vorrebbe fermare l’onda lunga democratica, in genere, i massoni oligarchici sono contro l’autorità immeritata, vogliono il governo dello spirito e della finanza, finanziano opere filantropiche e ritengono la libera muratoria la più giusta delle associazioni. Però i massoni non sono profeti disarmati, alimentano guerre, terrorismo e omicidi e si fanno guerra, si ritengono destinati al dominio mondiale.

Malgrado le loro divisioni interne, aiutati dai loro servitori politici, hanno elaborato un piano per far precipitare le economie delle democrazie occidentali e abrogare la sovranità nazionale e popolare. A causa della dialettica interna, la massoneria è bifronte, non crede al diritto di sangue, però tanti massoni credono ai diritti civili e ritengono che il diritto a governare spetti all’aristocrazia dello spirito, perciò forse un giorno faranno i conti anche con i pupazzi modesti che, al governo, li hanno serviti in cambio di privilegi. 

I massoni, mutuando al pensiero gnostico-valentiniano, che divideva gli uomini in materiali, razionali e spirituali, ritengono che l’umanità sia da perfezionare gradualmente per mano di maestri illuminati. Anche dagli ambienti elitari è nato il fascismo, oggi per gli iperliberisti e i globalizzatori, lo stato è un problema come la democrazia e perciò deve essere indebolito, gli oligarchici si muovono per eliminare ogni tipo di sovranità, monetaria, politica, nazionale e personale.

Non vogliono istituzioni funzionanti e controllabili dal popolo, per piegare gli stati, li costringono a reperire risorse nel mercato dei capitali e a indebitarsi, apparentemente la BCE vuole solo garantire la stabilità dei prezzi; in Unione Europea una commissione non eletta legifera al posto del parlamento, favorendo politiche recessive, mentre la BCE è intenta solo a finanziare le banche. I mondialisti vogliono creare un nuovo ordine sociale, però all’interno del back office esistono lotte di potere per la strada giusta da prendere, oligarchica o democratica.

Con una rinata nobiltà nera tornerà la dicotomia padroni-schiavi, trasformando l’uomo in una merce; mentre una minoranza accumula ricchezze, la BCE, con le banconote e la moneta virtuale ed elettronica, per conto dei suoi mandanti, può comprasi il mondo. L’abbattimento delle torri gemelle dell’11/9/2001 è stato un complotto, le crisi sono create e risolte secondo i desideri delle logge sovranazionali. Gioele Magaldi vuole solo vedere se l’umanità è in grado di reagire alle trame o subire per diventare schiava per mille anni.

Al Qaeda era funzionale alla superloggia tre occhi, ma anche alle superlogge aquila bianca e Burke, però nel 2001 Bin Laden e Al Qaeda passarono alla dipendenza della superloggia Hathor e della Geburah, per recitare un nuovo copione del nuovo ordine mondiale; Berlusconi fu temporaneamente rifiutato dalla Hathor e Renzi dalla Tre occhi, perché giudicati troppo indipendenti. La nuova stagione imperiale era diretta dalla Hathor, dalla Geburah e dalla Amun, forte in medio oriente, tra loro collegate.

Nel 2004, con un compromesso tra oligarchici e democratici, nacque la super loggia Maat, degli oligarchici facevano parte gli uomini di Hathor, Compass e i guerrafondai della Geburah, alla Maat fu iniziato Obama, però vi confluirono anche Ted Kennedy e Clinton. La crisi Usa del 2008 è stata programmata, come la crisi di alcuni paesi europei del 2011; la Hathor e la Geburah hanno favorito le guerre in Afganistan e Iraq. In gioco c’era il petrolio iracheno e l’oppio afgano, perciò la Hathor lasciò il medio oriente nel caos.

La costruzione europea prevedeva una gestione tecnocratica e oligarchica, la BCE aveva potere di vita e di morte sugli stati, senza dover rispondere a un potere politico; con la crisi degli spread, non ha fatto il prestatore di ultima istanza agli stati, come fanno le banche centrali, la troika lavorava solo al servizio delle logge sovranazionali e dell’alta finanza.

Il programma, secondo il dogma dello stato minimo, chiedeva riforme strutturali, rigore nei conti pubblici, aumento delle tasse e dell’età pensionabile, diminuzione del costo del lavoro e sua precarizzazione, privatizzazioni, diminuzione del welfare e dei servizi pubblici, praticamente ciò che è stato richiesto all’Italia e alla Grecia. Per l’oligarchia, la democrazia deve essere formale, mentre il vero potere deve appartenere agli spiriti elevati e in parte a quelli che li servono, l’élite sa maneggiare bene il denaro.

Nel 2006 l’egemonia della Hathor era sfumata ed era il momento della tre occhi, di Pan Europa, Compass, Burke, Babel, Der Rring, Tao Lodge, con il fine di portare a un nuovo secolo europeo e a un nuovo feudalesimo; con al vertice massoni privi del lignaggio del sangue, un modello da esportare negli altri continenti e ispirato all’oligarchia comunista cinese; perciò bisognava  destabilizzare l’Italia e farla fallire.

Però ci fu il risveglio della democratica Paine e del Grande Oriente Democratico Italiano, che cercarono di spingere Obama a una svolta rooseveltiana; dietro le recenti manifestazioni studentesche di Hong Kong c’è lo zampino di logge cinesi e della Paine, mentre la Hathor è tornata in scena con la nascita dell’ISIS da essa patrocinato.

Dopo due secoli di dominio democratico, gli oligarchici avevano ripreso l’iniziativa; l’Europa è un laboratorio e la Grecia un laboratorio nel laboratorio, vogliono trasformare i cittadini in sudditi degli aristocratici di spirito; non si sono voluti gli eurobond perché, se si fossero creati, sarebbe cessata la speculazione sui titoli pubblici, causata dei differenziali degli spread.

Vogliono puntare sulle privatizzazioni e su una manodopera a buon mercato e arrendevole e trasformare i cittadini in sudditi; Enrico Letta era legato all’OPUS Dei e alle organizzazioni paramassoniche, era legato a Napolitano, Vaticano, Bruxelles, Francoforte e Berlino; Schauble, ministro delle finanze tedesco, è un massone reazionario e intransigente, tuttavia è elogiato dalla nostra informazione.

In Francia sono state bloccate le riforme elettorali promesse da Hollande, Matteo Renzi vorrebbe essere iniziato alla superloggia tre occhi, ma non si fidano di lui, come non si fidavano di Berlusconi, anche se li hanno utilizzati entrambi; a questa loggia sono iscritti Napolitano, Draghi, Schauble e Lagarde. Credono che Renzi sia un arrivista spregiudicato, un voltafaccia ambizioso, in realtà, ritengono di non poterlo controllare, cioè che è poco obbediente; ma Renzi, come Berlusconi,  non è peggiore di tanti politici europei al servizio della nomenclatura, perciò, sentitosi rifiutato, ha chiesto l’affiliazione alla superloggia Leviathan.

Secondo Rino Formica, Renzi porta avanti il programma di Rinascita democratica di Gelli, il quale si uniformava al testo del 1975 sulla crisi della democrazia, redatto dalla commissione trilaterale, dipendente dalla superloggia tre occhi. Sono stati massoni i presidenti italiani Einaudi, Saragat, Cossiga, Ciampi e Napolitano, furono sostenuti dai massoni Leone e Pertini; Mario Draghi, uomo di fiducia delle superlogge reazionarie e dell’alta finanza,  è tra i massimi responsabili dell’attuale governance europea.

Nel 2012 il massone democratico Hollande, del Grande Oriente di Francia e della loggia Lassalle, appoggiato dalle superlogge Paine e Montesquieu, prevalse sull’oligarchico Sarkozy, della superloggia Hathor, legato alla Cia; sono stati i massoni a creare le istituzioni internazionali, il mondo politico moderno è stato creato dai massoni, con tutte le libertà; dal novecento e soprattutto dagli anni sessanta i massoni oligarchici hanno voluto la rivincita.

Poiché l’Italia era un paese in bilico tra comunisti e clericali, i massoni italiani, condannati ufficialmente dalla chiesa, dal fascismo e dal comunismo, grazie a un’informazione asservita ai potenti e alla legge che vietava le associazioni segrete, vivevano nascosti; i comunisti si dichiararono contro la massoneria, eppure erano stati massoni Bauer, Marx, Engels, Lenin, Stalin, Trotsky.

I libri di storia italiani hanno parlato solo di carbonari, che erano però massoni; anche alti dirigenti fascisti erano stati massoni, la tendenza a nascondersi dei massoni italiani è stata aiutata dall’informazione, comunque, la legge italiana, ereditata dall’era fascista, proibiva le società segrete; tuttavia, dopo la seconda guerra mondiale, praticamente la massoneria nazionale non era più segreta e se ne conoscevano anche degli iscritti, era infiltrata dalla polizia e dai servizi, ma, per i cittadini, l’informazione non ne parlava.

Le superlogge oligarchiche tedesche sono Der Ring, cui sono iscritti Draghi e Schauble, mentre la Merkel fa parte della Golden Eurasia, della Valhalla e della Parsifal, le quali favorirono l’avvento del nazismo, appoggiate dalle superlogge oligarchiche anglo-americane; i tedeschi sono manipolabili, invece gli italiani, a causa della presenza della chiesa, possono essere ipocriti, il nazismo fu finanziato da massoni oligarchici angloamericani.

In Italia la massoneria fu messa fuori legge dal fascismo, ma il Gran Consiglio era composto, quasi esclusivamente, di ex massoni, il fascismo fece la stessa cosa con la mafia, ne combatté la base, la imprigionò e la costrinse a emigrare e ne adottò il vertice che fu iscritto al partito fascista; gli stati, dal tempo delle corti dei miracoli di Venezia, Parigi e Londra, per tutelare le massime autorità, hanno sempre collaborato con l’alta criminalità. Il nazismo fu bloccato dal massone progressista Roosevelt, ma oggi la Germania di Merkel ha il progetto di destrutturare i paesi europei, controllandone i governi, è indifferente alla sorte dei cittadini europei.

I nazionalisti tedeschi, con il consenso tacito anglo-americano, festeggiano e, grazie alle loro eccedenze commerciali, si godono i dividendi delle privatizzazioni d’industrie europee acquistate a prezzi stracciati; Hollande è stato acquisito dalla Germania e si è mosso in continuità con il reazionario Sarkozy.

Se si vuole salvare il concetto di Unione Europea, bisognerebbe dare più potere al parlamento europeo e fare gli Stati Uniti d’Europa, facendo una politica europea più solidale; i politici di successo sono predicatori laici al servizio del governo occulto, Hollande era contro l’austerità, poi ha proposto di tagliare la spesa pubblica di 50 miliardi di euro in due anni.

Draghi ha finanziato con bassi interessi le banche, controllate dai soliti ignoti, le quali hanno comprato industrie e servizi di paesi in crisi; mentre in occidente tramonta l’ideale democratico, in Cina, la superloggia democratica Tao Lodge promuove la democrazia e la sovranità popolare, questa superloggia ha favorito le manifestazioni di Hong Kong.

Nel 2013 Al Qaeda si è trasformata, in Isis, Al Baghdadi fu imprigionato, liberato e iscritto dalla loggia Hathor, diretta da George Bush che, con Geburah, Der Ring e Amun, in un accordo anglo americano e tedesco, puntava alla destrutturazione oligarchica dell’Europa, per cinesizzare e feudalizzare l’area euroatlantica.

Massone di rilievo della Hathor è Erdogan, nel 2010 scoppiò la primavera araba, sembrava una sollevazione spontanea, in realtà, tramavano la Hathor, Geburah, Compass, Amun e Der Ring; generalmente, i capi politici e militari tengono celati i grembiulini massonici, cioè un po’ di segreto massonico esiste in tutti i paesi; la Hathor dirige gli eventi, se avesse voluto, Obama avrebbe potuto potrebbe sbaragliare l’Isis, invece ha bombardato le abitazioni civili.

Tra le superlogge aristocratiche, ci fu anche lo scontro tra aquila bianca e tre occhi, il golpe cileno del 1973 fu voluto dalla tre occhi e dalla Hathor; nel 2014 nacque il califfato di Baghdadi, sostenuto da Hathor, Geburah e Der Ring; cioè anche dalla massoneria aristocratica tedesca e degli emirati arabi, naturalmente, d’accordo con le superlogge oligarchiche inglesi e americani, alle quale però partecipano personaggi di rilievo di tutto il mondo.

Le superlogge aristocratiche anglo-americane, aperte a tutta la crema plutocratica del mondo, sostengono la dominazione tedesca in Europa e la globalizzazione angloamericana nel mondo, senza democrazia, libertà e diritti. Merkel e Putin sono affiliati alla Ur-loggia Golden Eurasia (il super continente euro-russo), la Merkel è affiliata anche alle Ur-logge Valhalla e Parsifal, che favorirono l’avvento del nazismo.

Trump, deriso dalla televisione italiana e suoi mandanti, si era messo di traverso, perciò lo hanno eliminato. A discriminazione delle persone comuni, oggi si è massoni e a difesa di banche e  mercati, soprattutto per fare carriera. Le divisioni tra massoni preoccuperebbero Mattarella, che vuole l’unità, ma sono una fortuna per le persone comuni, con l’unità sarebbe molto peggio.

I massoni, come la chiesa, coltivano l’obbedienza  e, come la mafia, la discrezione o omertà, giocando alla guerra usando pupazzi condizionabili, appoggiati dalla propaganda dell’informazione. (Per le notizie, fonte: “Massoni e Ur-logge” di Gioele Magaldi – Ediz. Chiarelettere). L’autore è un massone democratico italiano, del Grande Oriente d’Italia, che, aiutato da altri quattro massoni, ha scritto diversi libri sull’argomento.

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario,it viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 19/7/2021)

USA

Vista la crisi, poiché in USA, dal 1970, la formazione di nuove imprese è diminuita del 50%, il presidente Biden ha emanato un ordine esecutivo, contenente 72 direttive dirette a 12 agenzie governative, tra le quali le agenzie antitrust, dirette a promuovere la concorrenza, abbassare i prezzi, aumentare i salari, favorire i consumatori, i lavoratori e le piccole imprese.

Biden vuole promuovere l’innovazione, contenere l’eccessivo potere, anche con interventi fiscali, delle maggiori imprese, soprattutto se monopolistiche e internazionalizzate; vuole ridurre il costo dei farmaci, delle bollette, rendere più facile il cambio della banca, controllare le fusioni bancarie, favorire la mobilità dei dipendenti ed eliminare alcune licenze. Sembrano provvedimenti liberisti e a favore dei lavoratori, tanti auguri a Biden, però, com’è noto, generalmente, non trovano attuazione le promesse politiche di buone intenzione.

ITALIA

Una donna di Jerago, Gianna Guglielmetti, di 72 anni, ha ucciso la madre di 94 anni, malata di Alzheimer, il conflitto e la relativa reazione erano state esacerbate con il lockdown. La Corte d’Assise di Busto Arsizio, previa perizia psichiatrica che ha riconosciuto il vizio di mente della donna, per sua incapacità d’intendere e di volere, l’ha assolta, ma l’ha condannata alla libertà vigilata.

Premesso che io sono a favore dell’eutanasia, ritengo che la sentenza, con la sua motivazione, sia stata segnalata dall’informazione perché l’imputata era una donna, se fosse stata un uomo, da parte della stessa fonte, sottintendendo l’istinto naturale alla violenza solo dell’uomo, usualmente si sarebbe trascurato di segnalare le attenuanti.

Insomma, in tutti gli omicidi compiuti da uomini nei confronti di donne, quasi mai la televisione s’interroga o approfondisce sulla salute mentale, le difficoltà economiche o le attenuanti dell’omicida. Come se un uomo, senza motivo e solo per il piacere di uccidere una donna, ne ammazzasse una; si tratta solo di messaggi propagandistici utili a condizionare e a educare all’odio verso gli uomini. (Per le notizie, fonte: varesenews.it).

EUROPA

Oggi esiste un’élite finanziaria, che condiziona gli eventi a livello mondiale, controlla e ricatta i governi nazionali e comanda, dietro le quinte, il teatro politico mondiale; l’obiettivo degli illuminati  è stato sempre la creazione di un Nuovo Ordine Mondiale.  La globalizzazione economica, preludio di quella politica, è il primo degli strumenti per imporre una progressiva esautorazione dei governi nazionali, a favore di entità soprannazionali.

Il trattato di Lisbona prevede che le competenze principali degli stati-nazione siano affidate alla commissione europea, non eletta dal popolo, in caso di disordini, il trattato prevede la legge marziale; ne nasce cioè una nuova santa alleanza, uno stato autoritario, la repressione del dissenso e lo stato di polizia. È un altro passo verso la costituzione del Governo Unico Mondiale, progettato dai grandi finanzieri internazionali, di cui si conoscono nomi e cognomi e che fanno parte delle peggiori logge massoniche occulte, i cosiddetti illuminati.

Ancora oggi la City di Londra dirige un progetto di dominio mondiale, la massoneria moderna ha la sede in Gran Bretagna, suo capo è il duca di Kent, cugino della regina d’Inghilterra Elisabetta II, gran maestro della massoneria moderna di rito scozzese; oggi chiesa cattolica e Inghilterra si sono riconciliate, la famiglia di lord Rothschild, il finanziare, attore d’oscure trame, ha la sua sede principale a Londra.

Secondo il frammassone Albert Pike (1809-1891) l’attuale contesa tra sionismo e islamismo dovrebbe favorire l’instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale; il sogno degli Illuminati è destabilizzare gli stati-nazione e sostituirli con un governo globale autoritario. Questo traguardo sarà preceduto da disordini, per cui sarà il popolo stesso, per fermare gli orrori, a rinunciare a ogni forma di democrazia e di libertà.

Secondo il prof. Giacinto Auriti, il sistema monetario moderno è stato creato nel 1649 dalla Banca d'Inghilterra e poi si è diffuso in tutto il mondo; questo sistema è responsabile di aver espropriato illegittimamente i popoli del diritto naturale a stampare denaro, attribuendolo a istituzioni bancarie private con a capo i soliti Illuminati; fornendo così loro le risorse finanziarie gratuite per attuare i loro piani.

I frammassoni crearono anche in America una banca federale privata, che emetteva banconote in cambio di un certo tasso d’interesse, a favorirne l’innovazione fu il ministro del tesoro Salomon Chase; i frammassoni, per onorarlo, imposero il suo nome a una banca, la Chase Manhattan Bank, controllata da David Rockefeller, pure obbediente a Londra.

Nel 1870 Mazzini a Londra, seguendo le disposizioni dei servizi segreti inglesi SIS, riorganizzò la massoneria internazionale e, d’accordo con Albert Pike, agente segreto britannico, creò il Rito Supremo, una banca segreta all’interno del rito scozzese; questa banca si serviva dei suoi mezzi, cioè del denaro stampato dai frammassoni, per i complotti.

Nel SIS Mazzini era un alto funzionario di collegamento tra gli interessi inglesi e quelli della nobiltà nera italiana, dedita alla finanza, con basi in Svizzera ma originaria dell’Italia centro-settentrionale, soprattutto genovese e veneziana, ma anche fiorentina, milanese e romana, cioè i guelfi neri del papa. Come Mazzini, anche Garibaldi e Mussolini avevano rapporti con Londra, anche attraverso la Svizzera. 

Oggi pare che anche Hamas abbia sede a Londra e il governo inglese è molto disponibile con l’Islam, pare che a Londra abbia la sede anche la Jihad egiziana o fratelli musulmani, con le proteste del governo egiziano; invece il Vaticano all’ONU e in televisione civetta con i paesi islamici, che, forse a causa della religione, non sono mai veramente democratici, ma del resto, anche l’Italia è una falsa democrazia.

L’ebreo d’origine veneziana Disraeli, rappresentante della nobiltà nera italiana dedita alla finanza, convertito al protestantesimo, nel 1859 fu cancelliere inglese e dal 1875 al 1880 primo ministro; anche così si spiega il sostegno inglese al risorgimento italiano, usato dagli inglesi in funzione antiaustriaca, antifrancese, antiborbonica e antipapale. Nell’ottocento gli inglesi avevano selezionato degli ebrei per l’attività bancaria, come hanno fatto per i cani nelle attività venatorie e in altre attività, il popolo ebraico non può essere globalmente colpevole di ciò, ma lo sono solo gli ebrei di corte.

Il potere ufficiale è fatto da prestanome o burattini comprati con i privilegi e serve a mascherare il potere occulto dell’élite, spesso aristocratica o mafiosa, che dirige nell’ombra; il neo-liberismo è nato alla scuola economica di Chicago di Friedman, la città di Al Capone, del cardinale Cody e del cardinale Marcinkus, tutte eminenze grigie. I veri detentori del potere costituiscono un club o una società occulta o segreta, alcuni di loro partecipano anche a riti satanici (David Icke “Il segreto più nascosto”) e ricattano i comuni uomini politici che sono solo i loro esecutori.

Nel 1954 in Olanda nacque il gruppo massonico Bilderberg, specializzato in questioni militari, del resto c’era la guerra fredda tra est e ovest; nel 1973 nacque, tra Europa, Usa e Giappone, la commissione Trilaterale, fatta circa delle stesse persone, cioè dai soliti massoni, doveva servire a condizionare governi e affari e a svuotare la democrazia.

Nel 2005 il Visconte D’Avignon era presidente del gruppo Bilderberg, l’aristocrazia, tramite suoi agenti borghesi prezzolati, pare si stia riprendendo il controllo dei popoli; in quell’anno i temi sul tappeto erano l’integrazione europea, la cooperazione atlantica e l’organizzazione mondiale del commercio.

Nel 1994 nacque l’organizzazione mondiale del commercio WTO, che ha sede a Ginevra, che emana leggi soprannazionali ed è dominata dai paesi ricchi, l’Europa vi è rappresentata dalla Commissione Europea, che non è stata eletta da nessun europeo; il WTO vanifica le leggi democratiche degli stati ed ha un tribunale che condanna in maniera inappellabile gli stati, in caso di violazione del trattato.

Il WTO ha autorizzato l’importazione in Europa di carne americana agli ormoni, del mais e delle patate OGM, ha proibito agli Usa di disciplinare l’attività bancaria, condiziona la politica sanitaria dei governi, impone brevetti ventennali, che non aiutano i paesi poveri e la concorrenza, ma le multinazionali, impone le privatizzazioni. Per conto delle multinazionali, in Europa e in Usa, in cambio di regalie cospicue ai partiti, le lobby dettano le leggi ai politici ufficiali, hanno uffici e budget e i loro lobbisti sono migliaia, tra i lobbisti vi sono anche organizzazioni ebraiche.

In Usa le banche responsabili del crac del 2009 non sono state condannate, ma hanno ricevuto aiuti dallo stato, in Italia queste cose erano già successe con il dissesto del Banco di Roma, del Banco di Sicilia, del Banco di Napoli, del Banco Ambrosiano e recentemente, di banche popolari locali; del resto, la politica si presta. Con il trattato di Lisbona dell’1.12.2009, la commissione europea è diventata il supergoverno europeo, però è sempre sotto assedio da parte di migliaia di lobbisti, in rappresentanza di migliaia d’aziende; i commissari si fanno in quattro per accontentarli con provvedimenti legislativi ad hoc.

Però non è vero che la finanza è tutta sotto controllo ebraico, non è vero in Italia, dove è sotto controllo della chiesa, non è vero in Cina, dove esistono le più grandi banche, e non è vero in Giappone; per quanto riguarda gli Usa e l’America del Nord, non bisogna mai dimenticare che i banchieri amministrano denaro di altri ai quali devono rendere conto. Naturalmente, gli altri non sono i piccoli risparmiatori, chiamati dalle banche “parco buoi”, ma i soci di riferimento e i consorzi di azionisti, generalmente famiglie aristocratiche e famiglie mafiose che desiderano l’anonimato.

I banchieri sono sempre stati i primi prestanome dell’economia, invece gli aristocratici e la gerarchia della chiesa non desiderano apparire; gli aristocratici, per impossessarsi di stati posseduti da altri partiti o altri clan o aristocrazie, prima di possedere il loro titolo nobiliare, avevano esercitato l’eversione armata, l‘usura e il racket.

In occidente le fondazioni sono centinaia, raccolgono denaro da associati facoltosi, con il quale ingaggiano accademici, fanno propaganda e diffondono notizie false o fanno disinformazione; con l’aiuto dei media collusi o prezzolati, impongono idee, comportamenti e mode alla società, assieme a nuove leggi favorevoli all’elite; purtroppo oggi l’economia di mercato e la globalizzazione si muovono a favore dell’élite e della criminalità e richiedono governi nazionali più deboli.

Gli investitori internazionali, come George Soros, impazzano e speculano su valute e derivati, OMS e banche centrali completano il quadro desolante; anche le mafie, che riciclano con i loro sporchi affari, sono collegate ai giganti del business, ai governi, alla chiesa e ai partiti. Le banche centrali sono proprietà di banche private, le quali a loro volta appartengono a privati; i veri proprietari preferiscono rimanere nell’ombra, attraverso le banche controllano gli stati.

Le banche centrali vivono di signoraggio monetario e interessi a carico degli stati, quelle ordinarie di signoraggio bancario e interessi a carico di privati; i fallimenti bancari sono spesso finti fallimenti, utili per far sparire il maltolto di risparmiatori e piccoli imprenditori. Il 29.1.1992 in Italia, la legge 35 privatizzò le banche pubbliche, mettendo la Banca d’Italia in mano alle banche private sue socie, il 7.2.1992 fu varata la legge 82, che attribuì alla Banca d’Italia il diritto a variare il tasso di sconto senza sentire il ministero del Tesoro.

La Banca d’Italia, come le altre banche centrali, è una società per azioni che emetteva banconote senza controllo da parte dello stato; a causa delle sue funzioni ispettive, dovrebbe controllare le banche ordinarie, ma è proprietà delle stesse, un altro caso eclatante di conflitto d’interesse,  su cui la sinistra, ben rappresentata ai vertici dell’istituzione, non ha niente da dire.

L’articolo 3 dello statuto della Banca d’Italia, che la voleva a controllo pubblico, fu modificato solo nel 2006. Il 7.2.1992 fu firmato il trattato di Maastricht che creò la Banca Europea, abilitata a emettere la moneta unica euro; il 13.10.1995 il governo italiano, con decreto n. 561, poneva il segreto di stato sugli accordi monetari e i regolamenti finanziari internazionali.

L’1.1.2002 l’Italia adottò l’euro, secondo l’art. 107 del trattato di Maastricht, la BCE è sopranazionale ed extraterritoriale e non è soggetta al controllo degli stati, tra i suoi soci c’è l’Inghilterra, che ha ottenuto esenzioni e non ha adottato l’euro, però ne ha i vantaggi della partecipazione all’euro, è un caso di violazione della par condicio. La sinistra italiana ha sempre difeso l’autonomia della Banca d’Italia.

Bisogna sempre rammentare che i veri sovrani si riconoscono dal fatto che sono quelli che non pagano le tasse ma le riscuotono, beneficiano del signoraggio monetario, sono anonimi e irresponsabili, hanno privilegi, immunità ed esenzioni, perciò il regime aristocratico non è mai morto. Il popolo non ha mai avuto queste caratteristiche e perciò non è stato mai veramente sovrano da nessuna parte; è stato sempre preso in giro da quelli che difendevano la cosa pubblica o repubblica, governo del popolo, democrazia o la dittatura del proletariato.

L’abuso di credulità popolare è stato esercitato nell’interesse della governabilità, fu alimentato dalla religione e poi fu adottato come strumento di governo dallo stato. Lo stato, prima della repressione del dissenso, punta al consenso e al riassorbimento del dissenso, nell’interesse della governabilità, cioè nell’interesse primario della tassazione, il principio originale e fondamentale dello stato, senza il quale la società occulta chiamata stato non potrebbe esistere.

Teniamo conto che tutte le società si estinguono quando l’oggetto sociale non si può più raggiungere e che la funzione primaria dello stato, che ne ha determinato la nascita, è la tassazione. Però anche la funzione monetaria è una forma di tassazione occulta, come l’inflazione, quasi sempre alimentata dallo stato, lo è, perché tolgono sempre potere d’acquisto ai sudditi contribuenti. Lo stato è nato per riscuotere le tasse, in cambio di una generica protezione concessa ai sudditi, è una mafia evoluta.

Nel 2005 la costituzione europea, approvata nell’ottobre 2004, fu bocciata ai referendum da francesi e olandesi, ma fu poi ripresentata in un testo illeggibile e sottratta ai referendum e così fu approvata sostanzialmente com’era prima, pensavamo che queste cose accadessero solo in Italia; il 13.12.2007 il nuovo trattato europeo fu firmato a Lisbona dai capi di governo e fu ratificato dal governo italiano l’8.8.2008.

La stampa e la destra tacevano sul suo contenuto, mentre la sinistra italiana, si fa per dire, era in prima linea nella difesa di banche, dell’autonomia della Banca d’Italia ed esaltava l’Unione Europea. Con il trattato, l’Italia cedeva sovranità legislativa, economica e monetaria a commissione europea, BCE e consiglio dei ministri europei. 

Secondo l’articolo 1 della costituzione italiana, la sovranità appartiene al popolo, è una delle tante beffe della nostra costituzione; lo stato italiano può concedere la riduzione della sua sovranità a favore di trattati internazionali non soggetti a referendum (art. 11); poiché il trattato di Lisbona, cedendo sovranità alla BCE, era in contrasto con gli articoli 241 e 283 del codice penale, il 24.2.2006 la legge numero 85 li modificò, prevedendo una sanzione per gli attentati alla sovranità dello stato solo per gli atti violenti. Una clausola di solidarietà contenuta nel trattato di Lisbona prevede la partecipazione comune degli stati aderenti ad azioni contro il terrorismo internazionale, spesso alimentato su commissione; in caso d’insurrezione, ammette la pena di morte, senza l’intervento dei tribunali.

Il trattato di Lisbona ha modificato il trattato di Roma del 1957 e il trattato di Maastricht del 1992, è entrato  in vigore nel 2009 e solo l’Irlanda ha previsto un referendum, poi il suo governo ha ceduto perché, a causa della crisi finanziaria, era sotto ricatto economico; con il trattato aumentano i poteri della commissione europea e si toglie sovranità allo stato e al popolo.

Il trattato prevede missioni militari offensive comuni, in violazione dell’art. 11 della costituzione; grazie al trattato, la commissione europea, con una politica di convergenza, può bloccare l’azione dei governi in materia monetaria ed economica; le infrazioni al patto di stabilità prevedono delle pesanti sanzioni economiche, per modificare il trattato è richiesta l’unanimità. Da quando esiste l’Unione Europea, i rapporti di debito e credito con l’Italia sono risultati in passivo per l’Italia.

Il trattato di Lisbona potenzia il potere dei banchieri ed è in passo avanti verso la creazione del Nuovo Ordine Mondiale, mina la neutralità militare di paesi come l’Austria e la Finlandia; questa evoluzione è stata aiutata anche dai crac bancari del 2009 e dal crac del governo greco del 2010, che sono tutte tappe di una strategia. Il 17.10.2006 George Bush, per giudicare americani e stranieri, ha istituito dei tribunali militari, abolendo anche l’habeas corpus della Magna Charta, firmato nel 1215 da Giovanni Senza Terra; per reprimere i disordini, ha preso il controllo di truppe e guardia nazionale.

Il Nuovo Ordine Mondiale non è una fantasia, ne hanno parlato anche George Bush, Giovanni Paolo II, Kofi Annan e il nostro presidente Napolitano; il 20.5.2008 il consiglio dei ministri italiano approvò il trattato di Lisbona, l’impero britannico ne ottenne esenzioni e perciò oggi incamera signoraggio su euro e sterlina; è accaduto ciò perché l’Inghilterra, da due secoli, è la sede del potere planetario massonico degli illuminati.

Recentemente, l’Unione Europea ha proposto di concentrare di più i poteri decisionali dell’Unione Europea, erodendo ancora la sovranità degli stati membri, con il controllo sulle politiche economiche e di bilancio degli stati, legando i comportamenti virtuosi a finanziamenti dell’Unione, che a essa non costano niente perché il denaro lo stampa; però l’opinione pubblica tedesca è tiepida al riguardo, il direttorio franco-tedesco significa che in Europa gli stati non hanno gli stessi diritti o non sono uguali.

Le riforme proposte non ci metterebbero al riparo d’altre insolvenze finanziarie globali, le quali saranno anche pilotate, ma sono comunque cicliche, perché l’elite, dopo averci tassati, soffre del fatto che la gente ha ancora delle risorse finanziarie e perciò le confisca con insolvenze, inflazione ad altre tasse; soffre che la gente ha ancora beni materiali e fa la voce grossa con le sue manifestazioni spontaneo non pilotate dall’élite, perciò si appropria di queste risorse con la guerra, perché durante la guerra, i beni di valore che non sono distrutti, sono svenduti per sopravvivere.

Gli uomini dell’élite, cioè i capitani di ventura al loro servizio, sono coperti di privilegi e riscuotono tangenti, che sono i corrispondenti dei saccheggi dei vecchi capitani di ventura, non si possono compensare i loro servigi con una stecca di tabacco, così si spiegano anche gli emolumenti favolosi di dirigenti bancari che hanno portato le banche al dissesto.

Questi signori non facevano altro che obbedire agli ordini dell’élite che voleva restare anonima ma dirigere politica ed economia, come gli eventi storici; comunque, quando questo processo sarà arrivato a conclusione, quando il popolo sarà depauperato definitivamente, l’élite esproprierà anche i capitani di ventura; quando si concentra la ricchezza, è più comodo spossessare cento ricchi che diecimila poveri, è la sorte dei boiardi.

Dopo aver spogliato il popolo, anche i capitani di ventura sono stati colpiti dalle insolvenze bancarie e non hanno il coraggio di lamentarsi perché dovrebbero confessare dove hanno preso tutti soldi persi; i capitani di ventura sono selezionati e poi premiati dall’élite, se tentato di servire il popolo, sono messi da parte o ammazzati, accade anche a pochi giudici veramente indipendenti.

Gli stati si sono scontrati a causa di contrasti territoriali, ma la terra e il denaro, di per se, sono improduttivi senza il lavoro, perciò lo stato ha a cuore sudditi, lavoratori, contribuenti, combattenti e produttori di figli. Poiché in ogni paese mafia e stato riscuotono tasse dalle loro pecore, cioè dai loro cittadini, è impensabile che tutti i membri dell’élite del mondo lavorino per Londra; se questa volesse espropriare ricchezze in Europa e in America solo per se stessa, ne nascerebbe un’altra guerra tra nazioni, le guerre nascono sempre per interesse.

E’ più facile che si sia un accordo transnazionale tra le élite, in cui Londra sia solo la sede di un sistema di rapina in cui partecipino tutte le elite mondialiste, per defraudare il popolo e ritornare a un sistema economico come quello feudale, anche se più tecnologico, per ritornare all’asservimento del popolo; tuttavia Lyndon LaRouche non la pensa così, vede solo le trame di Londra.

Perciò, per espressa delega di tutti i potenti, Londra è solo il catalizzatore di queste spinte alla globalizzazione, perché così hanno voluto le aristocrazie di sangue e quelle finanziarie, destinate domani a formare una sola famiglia. Al sistema partecipano i sovrani di Olanda, Svezia, Inghilterra, Arabia Saudita, Giappone, sultano del Brunei, inoltre le mafie di Cina, Giappone, Russia, Italia, Turchia e Sudamerica, tutte al servizio dell’élite, colluse con governi, partiti, magistrati e polizia; i mezzi d’informazione, invece di fare chiarezza su questi temi, fanno pettegolezzi e disinformazione, la democrazia bisogna ancora inventarla.

Il 5.9.1796 il Tirolo fu invaso dalle truppe di Napoleone e assegnato alla Baviera, mentre il patriota Andrea Hofer fu fucilato, poi nel 1810 Trento e Tirolo furono assegnati al regno d’Italia napoleonico e il dipartimento assunse il nome di Alto Adige. Finita la bufera napoleonica, il Tirolo tornò alla contea austriaca di Innsbruck, però dopo la prima guerra mondiale fu annesso all’Italia, conservando la denominazione di Alto Adige, anche se il termine Tirolo era d’origine latina.

L’1.10.1943 il Tirolo fu annesso al terzo Reich Tedesco, finita la guerra, l’Italia si riprese la regione, nel 1956 nacque il Bas, o fronte di liberazione del sud Tirolo, per opera di Franz Kerschbaumer, che fece saltare la tomba di Ettore Tolomei, fascista e autore della toponomastica che inventò per la regione nomi italiani senza base storica.

Il Bas riceveva sostegno dell’Austria, che voleva creare un Tirolo unito, perciò negli anni ’60 ci furono attentati contro obiettivi militari e statali italiani, contro tralicci, monumenti fascisti, caserme, carceri, uffici postali; la notte dei fuochi per eccellenza fu l’11.6.1961, quando furono compiuti 37 attentati dinamitardi, però con un solo morto.

Per conseguenza, ci fu la repressione italiana, con arresti e processi con ergastolo, alcuni arrestati morirono sotto tortura, la repressione italiana provocò la morte dei patrioti George Klotz, Hoffler, ecc, poi Sylvius Magnano, leader nazionalista, riuscì a fermare la guerra civile, a prezzo di un pacchetto di concessioni economiche italiane e dell’autonomia all’Alto Adige, così il partito nazionalista “ Ein Tirol” di Pircher smise di combattere.

La polizia italiana aveva reagito al terrorismo con gli arresti e i sequestri d’armi, ignorando che nelle comunità montane la caccia era un mezzo per il sostentamento. Inutile ricordare che il terrorismo, spesso fatto su commissione,  è un modo da fare politica, come la guerra, la rivoluzione, il complotto, il tradimento, l’assassinio politico, la guerriglia e la scomunica.

Nel rinascimento, le Fiandre erano state un territorio a forte sviluppo economico e culturale, decaduto poi politicamente, furono soggette alla francesizzazione forzata; nel 1830 il Belgio divenne indipendente e la lingua olandese, parlata nelle Fiandre, fu bandita dalla vita pubblica a favore del francese parlato in Vallonia, la regione francofona.

Durante la prima  guerra mondiale, gli ufficiali di lingua francese dell’esercito belga mandarono i ragazzi fiamminghi a morire, impartendo loro ordini in francese, che non capivano, poi il paese fu occupato dai tedeschi e così l’olandese tornò a essere la lingua ufficiale delle Fiandre. Durante la seconda guerra mondiale, il Movimento Fiammingo, memore della collaborazione tra tedeschi e fiamminghi nella prima guerra, decise di collaborare con i tedeschi, ovviamente, finita la guerra, ci fu una dura repressione contro questi nazionalisti.

Negli anni ’70, il partito nazionalista fiammingo cristiano Volksunie, archiviò il nazionalismo per entrare nel governo con i francofoni, per reazione, con una scissione nacque il partito nazionalista Vlaams Blok, che aveva nel programma l’indipendenza delle Fiandre e la tutela linguistica. Questo partito è contro l’Unione Europea e contro la Nato e ha votato contro il trattato di Maastricht, è per l’Europa dei popoli e per la difesa linguistica, vuole il controllo dell’immigrazione.

In Belgio, contro il Vlaams Blok, come sta accadendo in Italia, si è formato un cordone di tutti i partiti, tuttavia questo partito nazionalista, anche se i media non gli fanno pubblicità, è in ascesa. Nel 1866 scoppiò la guerra austro prussiana e a Custoza l’esercito italiano fu sconfitto da quello austriaco, dove erano arruolati tanti soldati veneti, perciò il governo italiano, con una flotta più moderna, pensò di prendersi la rivincita in mare.

La marina austriaca era costituita per la maggior parte di veneti, istriani e dalmati, si chiamava Imperial Regia Veneta Marina, la lingua usata era il veneto e il capo di stato maggiore della marina austriaca, Tegetthoff, per farsi capire dall’equipaggio, doveva parlare veneto. Il 29.6.1866, nelle acque dell’isola di Lissa, la flotta italiana era superiore, però gli ufficiali, provenienti dalle diverse marinerie italiane, erano divisi, così gli austriaci ebbero la meglio, fu l’ultima vittoria della marina veneta, i marinai veneti, strumentalizzati dagli austriaci, gridavano: “Viva San Marco e Venezia”.

Poi nello stesso anno 1866 ci fu il plebiscito per l’annessione del Veneto all’Italia, ai votanti era stata consegnata solo la scheda con il si, stessi brogli elettorali ci furono nel 1861, con il plebiscito che sanciva l’annessione delle altre regioni italiane al Piemonte, ma lo fece anche la Francia con l’annessione di Nizza.

L’articolo 2 dello statuto della regione Veneto, approvato nel 1971, parla d’autogoverno del popolo veneto, però di popolo locale non si parla nello statuto della provincia autonoma di Bolzano, nato da un trattato internazionale; quante sono le disuguaglianze davanti alla legge, stabilite per legge? Perché non si dice che il numero chiuso delle regioni a statuto speciali e delle province autonome è un privilegio, soprattutto fiscale, anticostituzionale?

Com’è accaduto ad altre regioni di Francia, Spagna e Italia, il Veneto ha avuto secoli d’indipendenza, una cultura, una lingua, un’identità; Napoleone, l’erede della rivoluzione libertaria ed egualitaria francese, occupò Venezia, ne asportò la ricchezza, sequestrò il tesoro di San Marco, distrusse l’arsenale, saccheggiò monasteri e chiese, impose tasse, perciò nel 1814 i poveri a Venezia erano quasi le metà della popolazione.

In Spagna il partito catalano cerca di strappare al governo di Madrid il massimo di sovranità e l’autodeterminazione, la nazione catalana è a cavallo dei Pirenei, la sua lingua è quella catalana. Dopo la riconquista franca, nel IX secolo, a spese dei musulmani, nel 1150 nacque la federazione catalano-aragonese e la Catalogna divenne stato sovrano fino al 1238, nel 1479 il re d’Aragona sposò l’erede alla corona di Castiglia, i musulmani furono cacciati e così nacque la Spagna. Gli stati sono nati con le guerre e con le occupazioni di territori stranieri.

Nel 1659 la monarchia spagnola, senza interpellare i catalani, cedette alla Francia la Catalogna francese, nel XVII secolo il castigliano divenne unica lingua ufficiale degli spagnoli, l’autonomia amministrativa della Catalogna fu soppressa e la lingua catalana fu proibita. A metà del XVIII secolo nacque, prima clandestino, un partito autonomista catalano che nel 1901 prese il nome di Lega, lottava contro il fisco rapace di Madrid, la Catalogna era l’area più ricca della Spagna, il movimento catalano era nazionalista, federalista e secessionista. 

Perseguitato duramente da Franco, oggi il catalano è lingua ufficiale come il castigliano di Madrid e la Catalogna ha conquistato maggiore autonomia; da rilevare che diversamente dalle regioni italiane, con un’omologazione normativa, nella repubblica federale tedesca i Lander non godono di nessuna competenza legislativa. Però la costituzione spagnola del 1978 riconosce l’esistenza di comunità storiche pre-esistenti allo stato, con una loro lingua, aventi diritto a un’autonomia, ogni comunità approva il proprio statuto che lo stato non può modificare.

Come la Catalogna, anche la Galizia dei baschi è divisa in due comunità, però Madrid non ha riconosciuto il diritto all’autodeterminazione ed è riuscita a impedire che in Catalogna e Galizia si unificassero le comunità separate. Ciò malgrado, esistono partiti catalani che agiscono in tutte tre le regioni catalane e mirano all’unità e all’indipendenza, proponendo una federazione tra le tre entità territoriali e, come accade anche in Macedonia,  minacciando anche l’integrità del territorio francese.

Vale la pena di ricordare che esiste un Trattato internazionale a favore dell’autodeterminazione di tutti popoli, recepito nel 1956 anche nella legislazione italiana, naturalmente inattuato come tutte le leggi buone e riguardose verso i cittadini. Fu l’antidemocratico Napoleone a esportare il modello centralistico francese in Europa e in Italia, subito adottato dal Piemonte.

La burocrazia piemontese adottò il modello centralistico napoleonico ed estese all’Italia l’organizzazione burocratica piemontese; così fu tagliata fuori la tradizione, lingua locale e autonomie regionali. Bisogna dire che il centralismo nacque anche perché si temeva che lo stato unitario, con le autonomie si sarebbe disintegrato presto.

Minghetti, Farini, Don Sturzo, Cattaneo e Gioberti avevano proposto la costituzione delle regioni, autonomia e federalismo, ma furono sconfitti, ne nacque una legislazione centralistica degli enti locali, rafforzata poi dal fascismo. Crispi voleva combattere il secessionismo del sud, mentre Salvemini e Sturzo volevano rilanciare il federalismo, come asse portante del meridionalismo.

Il centralismo di Giolitti si appoggiò ai notabili meridionali, perciò Salvemini lo chiamò ministro della malavita, invece al nord Giolitti diede spazio al municipalismo storico; poi il fascismo cancellò le autonomie locali, introducendo nei comuni il podestà e il segretario comunale, che si aggiungevano al prefetto in Provincia.

Dopo la seconda guerra mondiale, per combattere i comunisti, i democristiani rafforzarono il centralismo, mentre il Pci, a favore di alcune regioni, era regionalista. Finita la seconda guerra, in regime democristiano, non si conservò solo il codice Rocco fascista, ma ci furono altri elementi di continuità con il fascismo; ad esempio, fu richiamato il concordato nella costituzione e furono conservati la legge sulla stampa fascista e i reati d’opinione.

Finalmente nel 1970 nacquero le regioni, con i prefetti regionali, cioè i commissari di governo, che riprodussero il centralismo statale e il burocratismo, invece il federalismo avrebbe richiesto sussidiarietà, autogoverno e valorizzazione dei comuni. A Roma esistevano due camere fotocopia e la pubblica amministrazione continuava a lavorare all’insegna dello spreco, dell’inefficienza e della corruzione, soprattutto al sud.

La lingua nazionale serve a omologare territori annessi, assieme a ordinamento giuridico e moneta; oggi l’articolo 6 della Costituzione recita che la repubblica italiana tutela le minoranze linguistiche, c’è però chi ha proposto una modifica della costituzione con cui si specifichi che l’unica lingua dell’Italia è l’italiano, esattamente come ha fatto la Francia, patria della democrazia.

In Italia i commissari regionali del governo hanno potere di sindacato su sindaci e presidenti della provincia, invece in Scozia, sulle materie di competenza del parlamento d’Edimburgo, esistono solo leggi scozzesi, Londra non ha alcun titolo per intervenire. E’ giusto che le regioni reclamino la maggior parte delle tasse riscosse, il Veneto riceve la metà di quando è prelevato da esso, cioè è soggetto a drenaggio fiscale come le colonie; la finanza pubblica dovrebbe andare dalle regioni allo stato e non viceversa.

Lo statuto autonomistico della Sicilia è rimasto in gran parte sulla carta, l’art. 25 dello statuto siciliano prevede l’abolizione delle province, sostituite con consorzi di comuni, quest’articolo non è stato mai attuato; l’art. 21 dispone che il presidente della regione partecipi al consiglio dei ministri, con voti deliberativo nelle materie interessanti la regione, quest’articolo non è stato mai attuato.

L’art. 4 prevede l’istituzione di un’Alta corte di giustizia siciliana, per decidere sulla costituzionalità delle leggi italiane e siciliane, questa corte nacque e fu soppressa subito. L’art. 31 prevede che il presidente della regione sia a capo della polizia regionale, ma non è stato mai applicato. Sembra che la stessa degenerazione mafiosa sia andata a favore di Roma; la Sicilia raffina il 70% della benzina italiana, tuttavia la Val d’Aosta ne paga il prezzo scontato ma la Sicilia no, poi si dice che tutti i cittadini sono uguali davanti alla costituzione. La Sicilia è l’unica regione a statuto speciale a non avere una scuola dell’obbligo in cui s’insegna la cultura regionale.

In Svizzera le proposte di legge cantonali sono votate dal popolo, con referendum propositivi, cioè le leggi federali salgono dal basso verso le istituzioni, anche i trasferimenti fiscali dovrebbero essere così, secondo un sistema di sussidiarietà autentico; però il federalismo non può essere incentrato solo sulle regioni, perché comuni e province sono le istituzioni più vicine ai cittadini.

Cattaneo era un estimatore del modello federale elvetico; la Svizzera non era nata come nazione ma come aggregazione di cantoni, Cattaneo diceva che la federazione italiana si doveva allargare gradualmente, diceva che la federazione si poteva allargare all’Europa, era contro il nazionalismo statale e voleva che il potere fosse il più decentrato possibile.

A volte pare che le cose più logiche e giuste siano le più difficili da attuare, ma non bisogna ignorare le resistenze dei parassiti del vecchio sistema; il pensiero di Cattaneo è pervaso dal federalismo intelligente, ma fu bollato come utopista. In Svizzera il canton Grigioni ha provveduto a cantonalizzare le risorse idroelettriche, perché il federalismo dovrebbe avere anche una valenza economica e non solo amministrativa; ai montanari dovrebbero andare i proventi delle montagne.

Invece accade che alle città vadano gli utili delle aziende idroelettriche, mentre non rimane nulla alle valli alpine, dove si produce quella ricchezza, inoltre, in città si lavorano minerali e legnami prodotti altrove. Dai tempi antichi, i borghesi di città hanno sempre sfruttato la campagna, perciò ci furono rivolte contadine contro le città, in Inghilterra a danno dei contadini si privatizzarono e recintarono terre comuni.

In Italia, dopo l’unità, i liberali fecero altrettanto, privatizzando terre comuni del sud, prima utilizzate dai contadini per il pascolo e il legnatico, per conseguenza ci furono rivolte. I canoni per la concessione delle acque pubbliche dovrebbero andare ai comuni alpini e montani e non allo stato, le concessioni minerarie dovrebbero dipendere dai cantoni e dai comuni.

Ciò sarebbe solidale, in montagna la vita è più difficile, soprattutto se manca il turismo, l’agricoltura è più difficile perché è impossibile impiegare le macchine, la terra è scarsamente produttiva, quella utilizzata a pascolo dovrebbe avere un trattamento fiscale di favore, in cambio lo stato potrebbe chiedere ai montanari di tenere puliti i boschi. La montagna non può essere colonia di sfruttamento.

Gli stati unitari non sono nati nel rispetto del popolo sovrano, dopo l’unità, il Piemonte creò in Italia del Nord dei lager dove deportò migliaia di soldati dell’esercito napoletano che non avevano voluto giurare fedeltà ai Savoia; lì furono fatti morire di fame e di freddo, nel disprezzo dei generali piemontesi.

Nella lotta al brigantaggio il Piemonte impiegò 300.000 uomini e milizie private, come ha fatto Milosevich in Jugoslavia, i morti italiani delle due parti furono complessivamente 60.000, più che in tutte le guerre risorgimentali. La lotta al brigantaggio era stata anche una lotta di resistenza ai piemontesi da parte di napoletani nazionalisti, se tra loro c’erano anche briganti, ci furono mafiosi anche tra i garibaldini siciliani, alcuni di loro furono compensati dai Savoia con posti in parlamento e ad altri di loro furono intestate piazze e strade d’Italia.

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario.it viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 12/7/2021)

EUROPA

In maniera ossessiva, Letta accusa Salvini d’incoerenza, perché vuole stare contemporaneamente con l’Europa e con l’ungherese Orban che, ufficialmente, è sovranista come Salvini; infatti, il documento: Appello per il futuro dell’Europa, è stato firmato da Salvini, Meloni, Orban, Fpoe (Austria), Le Pen e da altri dieci paesi sovranisti dell’UE, i politici cambiano spesso opinione.

Secondo quest’appello, si punterebbe a creare una confederazione europea, che possa garantire l’integrazione europea e l’indipendenza, dei paesi dell’Europa orientale, dalla Russia. Tuttavia la cooperazione europea vacilla, con l’arrendevolezza dei loro governi, le nazioni dell’Unione sono state spogliate della loro sovranità e l’UE le ha lasciate, inizialmente sole, ad affrontare la pandemia.

La burocrazia europea è come quella italiana, poiché si sente inutile, per giustificare la propria esistenza, ha inventato delle procedure assurde. La sinistra, i superburocrati europei e il consiglio dei ministri europeo, hanno contribuito a mettere l’UE in mano al direttorio franco-tedesco, che probabilmente dominerà anche la ventilata confederazione, concedendo però agli stati un potere di veto, che l’Italia, per eccessiva sudditanza, non ha mai esercitato; invece, nello stato federale il potere centrale è organizzato su basi rappresentative degli stati, ma non delle persone.

In pratica, la confederazione, se sarà fatta e se dura, forse può essere una tappa verso la federazione, che è però realizzata su migliori strumenti di rappresentanza. In questa evoluzione, fino a ora, l’unica vera novità per l’UE è stato l’abbandono del programma di uscita dall’euro; la Meloni deve stare attenta a non annacquare troppo il suo programma, come hanno già fatto Salvini, Berlusconi e il suo discepolo riformatore Di Maio.

Gli Usa vogliono dividere l’Europa e, poiché la Germania, per ragioni condivisibili, non considera più la Russia un nemico, che è stata, a sua volta, aggredita da polacchi, scandinavi, francesi, tedeschi e popolazioni asiatiche, vogliono anche dividere la Russia dalla Cina; perciò gli Usa accusano, propagandisticamente, la Cina di non rispettare i diritti umani e nell’Indo pacifico vogliono utilizzare, contro la Cina, le marine militari di Italia, Francia e Regno Unito.

In risposta, la Cina ha rinsaldato il suo rapporto con Mosca, senza minacciare la guerra, ribadisce che Taiwan è una sua questione interna e, con Mosca, per il 2036, ha annunciato la costruzione di una stazione lunare. Contro la via della seta cinese, gli Usa vogliono finanziare infrastrutture nei paesi in via di sviluppo; dopo l’incontro tra Biden e Putin, Francia e Germania hanno proposto un summit tra paesi UE e Putin, ma i paesi dell’est e il Regno Unito sono insorti e all’Italia hanno chiesto di rinnegare la via della seta sostenuta da Di Maio.

Mattarella è devoto alla Francia e Draghi è filoamericano perciò, poiché,  secondo gli Usa, l’Italia ha consentito alla Cina di penetrare nei suoi settori delle telecomunicazioni, dei semiconduttori e del 5 G, Draghi ha annunciato di voler rivedere il memorandum del 2019 con  la Cina. In tale quadro, l’Italia vuole il sostegno americano in Libia e, per controllare i flussi migratori, si appresta a dare sostegno militare alla Francia, inviando truppe nel Sahel; non facciamoci ingannare, in tutte queste questioni, gli interessi commerciali e di sicurezza prevalgono sui diritti umani.

Parigi e Berlino cercano di stabilire contatti, al massimo livello, con Putin, ma incontrano l’ostilità dei paesi dell’Est; un documento franco-tedesco minaccia sanzioni alla Russia e denuncia le sue violazioni dei diritti umani, ma invita al dialogo con la Russia e mira a riprendere i contatti interrotti dopo l’annessione russa della Crimea.

L’incontro di Ginevra tra Putin e Biden mirava a chiudere l’era Trump, ma il documento franco-tedesco è arrivato come un fulmine al consiglio europeo perché, all’ultimo vertice Nato, UE e Biden avevano espresso la volontà di contrastare le iniziative aggressive, per noi non troppo evidenti, di Putin. Per evitare frizioni e contestazioni, il documento franco-tedesco avrebbe dovuto richiedere un’accurata preparazione, con Polonia, paesi dell’est, paesi baltici, Italia, paesi scandinavi e Ucraina.

Probabilmente Francia e Germania sono state abituate a muoversi solitarie, trascinandosi dietro gli altri paesi europei, passivi come l’Italia; poiché la preparazione è mancata, l’iniziativa franco-tedesca contenuta nel documento, grazie ai veti di alcuni stati, è stata poi mutilata nel comunicato finale. Tenere aperto il dialogo con Mosca, serve a preservare la pace e a impedire un eccessivo avvicinamento tra Russia e Cina, comunque, gli Usa accusano la Germania di eccessiva condiscendenza verso la Russia e di egemonismo in Europa.

(All’Italia gli storici di corte avrebbero detto che era ambigua), occorre ricordare che la Germania, con autonomia dalla Nato, trattò con la Russia per aggirare il trattato di Versailles, Brandt lanciò l’Ostpolitik e ora sta realizzando il gasdotto Nord Stream2 con la Russia. Ufficialmente, gli Usa vogliono proteggere Polonia e Ucraina, ma anche dividere l’EU a trazione tedesca.

Ora la prospettiva peggiore potrebbero essere altre iniziative unilaterali francesi e tedesche, anche se i due paesi sono in campagna elettorale. Un ruolo potrebbe essere assegnato anche all’Italia, se la sua politica non fosse divisa tra i vari contendenti internazionali, il parlamento è un grande supermercato. (Per le notizie, fonte: Gianfranco Polillo – Maria Scopece - Fabbri (Limes) – Perissich (Affari internazionali) – startmag.it).

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Nel 2020 in Germania, dopo la scoperta di un ammanco di 1,9 miliardi di euro, la società di pagamenti online Wirecard, è stata coinvolta in uno scandalo finanziario, perciò sono state rivolte accuse di omessa vigilanza all’Ente per la vigilanza finanziaria Bafin e al governo Merkel. La società, per influenzare il prezzo delle sue azioni, aveva diffuso notizie fuorvianti e perciò la società di consulenza Ernsy&Young non era riuscita a chiudere il suo bilancio.

L’amministratore delegato della Wirecard, Markus Braun, ha affermato che la società era stata vittima di una frode e poi ha dato le dimissioni, la procura di Monaco ha emesso mandato d’arresto, per frode in bilancio, nei suoi confronti; perciò la società ha fatto domanda di fallimento al tribunale di Monaco e il suo titolo è crollato in borsa.

Wirecard ha fornito tecnologia per i pagamenti online e carte di credito, ha tenuto rapporti con siti porno e con siti di gioco online, lavorava con compagnie aeree, società di calcio e istituti bancari; aveva acquistato piccole società asiatiche e in Asia raccoglieva grandi quantità di denaro. Financial Times ha accusato d’irregolarità contabile la sua divisione di Singapore e il Bafin, per evitare speculazioni sul titolo, ne vietò momentaneamente la vendita allo scoperto.

Il presidente del Bafin, Felix Hufeld, per difetto di sorveglianza e segnalazione, ha indicato tra i responsabili della situazione la società di revisione Ernst&Young e Bafin. Ora il ministro delle finanze tedesco intende migliorare le regole sulle società quotate a Francoforte e la commissione europea ha chiesto all’Esma, il supervisore europeo dei mercati finanziari, d’indagare sul Bafin. 15 banche vantano crediti nei confronti di Wirecard, per 1,75 miliardi di euro; diverse società collegate hanno sospeso i conti di clienti o hanno sospeso le carte prepagate emesse dalla società e avvocati tedeschi hanno chiesto un risarcimento al Bafin e a Ernst&Young.

Dopo l’enorme scandalo dei derivati bancari in pancia a Deutsche Bank e le relative perdite, nel 2021 un altro scandalo finanziario tedesco riguarda la piccola banca bavarese DHB, Deutsche Handelsbank, denunciata da un’organizzazione viennese non profit d’investitori truffati; questa banca faceva pagamenti per piattaforme online che promettevano vincite al gioco con l’impiego di algoritmi, ma i soldi versati sparivano.

Al momento, le indagini sono dirette contro ignoti, ma presto si faranno dei nomi, DHB ha effettuato trasferimenti finanziari per siti web che facevano trading online fraudolenti, con la collaborazione di altri istituti di credito. 200.000 tedeschi sono caduti nella rete, con perdite per miliardi di euro, la triangolazione era effettuata tramite dei call center dei Balcani.

L’organizzazione che gestiva la truffa era di tipo mafioso e la maggior parte delle vittime, forse per nascondere i suoi mezzi economici, non ha denunciato; alcuni siti avevano simulato dei conti con DHB e alcuni operatori erano stati già indiziati di frode. Ora la DHB ha cambiato i suoi manager, ha chiuso dieci conti sospetti, ha cessato la collaborazione con siti pornografici e accetta solo clienti selezionati. (Per le notizie, fonte: Pierluigi Mennitti – startmag.it; ilpost.it).

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La Francia sta per abbandonare il programma Maws franco-tedesco, per la realizzazione di aerei pattugliatori marittimi, perché la Germania ha deciso di acquistare degli aerei del genere Boeing dagli Usa; ora Parigi, rinunciando al Maws, punta su un programma nazionale. Parigi e Berlino hanno altri programmi congiunti per la difesa, come l’aereo da combattimento Fcas; è possibile che l’asse franco-tedesco, il patto di Aquisgrana e la stessa UE si stiano incrinando, i governi italiani si accoderanno passivamente agli eventi.

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Bruxelles potrebbe sospendere l’erogazione di 7,2 miliardi di euro a favore dell’Ungheria, con il Recovery Fund e PNRR, per violazione dello stato di diritto e poca trasparenza nella spesa. Ursula von der Leyen ha accusato Orban di aver messo indebitamente in relazione, con una legge, l’omosessualità con la pedofilia.

La legge di Orban ostacola la diffusione di libri e film che trattano temi riguardanti l’identità sessuale e la comunità LGBT; Ursula von der Leyen ha affermato che la legge anti-lgbt usa i bambini per discriminare gli omosessuali, Orban ha risposto che Bruxelles non può dire come si devono crescere i bambini.

Dopo la richiesta di chiarimenti al governo di Orban, dovrebbe seguire una procedura d’infrazione, per violazione dei diritti umani e per violazione del PNRR, per mancanza di controllo; Bruxelles mette in relazione fondi UE e rispetto dello stato di diritto. La legge ungherese stabilisce che film e pubblicazioni non possono mostrare omosessuali ai minori; la commissione europea accusa la legge di parificare l’omosessualità alla pornografia, discriminando omosessuali, impedendo la protezione delle minoranze, l’eguaglianza e i diritti umani.

La commissione si definisce custode dei trattati, fino a ora ha avviato 40 procedure d’infrazione sulla violazione allo stato di diritto e a difesa di etnie, opinioni politiche e religiose; comunque, la Polonia sostiene la posizione di Orban, come Salvini e Meloni. Il parlamento europeo e quello italiano sono impantanati nella difesa dei LGBT e dei diritti umani in Ungheria.

Il parlamento europeo e la commissione europea ripetono che i soldi europei non devono aiutare corruzione, discriminazione sociale, indipendenza dei giudici, concorrenza e stato di diritto. Comunque, l’Ungheria non demorde e perciò il testo di legge ungherese non sarà ritirato, un manifesto, firmato da Orban, Salvini, Meloni, Kaczynski, accusa Bruxelles di mettere a rischio la democrazia; mentre la commissione europea, come garante dei trattati, accusa l’Ungheria di utilizzare la legge per discriminare le persone. Ad ogni modo, il Pil ungherese cresce del 7,4% l’anno, anche la Polonia ha una crescita simile, e Ungheria e Polonia non vogliono più ricevere moniti dall’UE.

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Secondo l’ufficio studi di Banca Intesa, in Germania operano 1670 imprese a controllo italiano, con 104.000 addetti e 59 miliardi di euro di fatturato; il fatturato annuo delle imprese italiane all’estero è di 546 miliardi. Il 10,8% è realizzato in Germania, dove, al primo posto sono gli Usa con il 24,3%, al secondo l’Italia, con il 10,8%, al terzo la Spagna con il 9.9% e al quarto la Francia con l’8,9%.

In Germania le imprese italiane operano per il 61% nel settore servizi e per il 39% nel manifatturiero, dove, smentendo le generalizzazioni frequenti dell’informazione italiana, l’ultimo posto è riservato al settore alimentare, con lo 0,8%; le imprese italiane che vanno all’estero sono ricche di brevetti e sono grandi.

In Germania il settore automobilistico è l’industria più florida, ma le auto tedesche sono zeppe di componentistica italiana, di produzione tedesca o d’importazione dall’Italia, contraddistinta dalla qualità; in Germania, la maggior parte degli investimenti esteri proviene dall’Europa. (Per le notizie, fonte: Cristina D’Amicis – Banca Intesa – startmag.it).

ITALIA

Nel 1992 sono scoppiati disordini razziali e sociali a Los Angeles e nei decenni successivi a New York e in altre grandi città degli Usa, ma la “democrazia” nostrana accusa il governo cinese di reprimere le manifestazioni di piazza e di perdere virus patogeni, mentre gli Usa hanno perso solo una bomba atomica.

In Italia le guardie carcerarie trattano male i detenuti di Santa Maria Capua Vetere e si rimprovera l’Egitto di torturare i detenuti politici, i titini hanno gettato gli italiani vivi nelle foibe e per decenni non se n’è parlato perché, secondo la sinistra, che controlla la televisione, anche gli italiani avevano commesso cattive azioni, anche se poco citate, in Jugoslavia.

Ci si chiede quale deve essere il ruolo dell’informazione televisiva, oltre a esaltare governo, papa, presidente della repubblica e ridicolizzare gli italianisti, dovrebbe dare notizie complete e non mezze notizie, inoltre, non dovrebbe fare pubblicità alla propaganda di partito che riempie i suoi telegiornali.

Una volta la televisione era migliore, adesso si distingue solo per documentari, storia (quando non è censurata) e scienza; grazie alla tecnica, i video sono migliorati ma,  in televisione, qualcuno parla con voce sommessa e perciò non si riesce a sentire o capire quello che dice, in compenso e per sovrabbondanza, nel dare le notizie, si usa il linguaggio delle mani.

La televisione e la politica, sono passate dal boom del sesso, rappresentato da Raffaelle Carrà, al boom moderno dell’omosessualità che, con la difesa dei suoi diritti, anch’essa vuole uscire prepotentemente allo scoperto, come fece la sessualità comune. Anche in questo caso, i politici, inseguendo la moda, si trasformano in trasformisti, lo fanno per farsi rieleggere, per farsi accettare dai centri di potere, per ricevere incarichi, privilegi e fare carriera; per tale fine, utilizzano anche ricatti e tradimenti, perciò, con una metamorfosi, i laici si sono estinti, gli italianisti o sovranisti diventano europeisti e,  di fatto, la sinistra si colloca a destra.

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Infurino le polemiche sulla pandemia, si chiede il sequenziamento del virus, si ha paura della variante Delta e di altre possibili varianti; per difetto di controllo, si chiede la riforma dell’EMA, l’agenzia europea sui farmaci, (come se gli altri enti o agenzie, europei e italiani, controllassero sempre), e si chiede l’obbligo del vaccino, al quale alcuni medici non credono, perché affermano che quelli usati sono solo sperimentali. Si chiede un piano nazionale anticovid e la terza dose del vaccino.

Il 17/3/2021 il tribunale di Pisa, con sentenza n.419, ha affermato che i DPCM di Conte sono illegittimi e invalidi, pertanto devono essere disapplicati dal giudice; perché comprimono i diritti fondamentali previsti dalla costituzione, come il diritto alla circolazione, ha affermato che è illegittima la dichiarazione di stato d’emergenza sanitaria, prevista solo in  caso di guerra (coprifuoco), con l’obbligo di restare chiusi in casa .

Questi DPCM hanno compresso libertà personali garantite dalla costituzione, i DPCM non sono leggi ma atti amministrativi, perciò non possono limitare diritti e libertà costituzionali. Poiché detiene il potere di ordinanza in materia di protezione civile, che però non include il rischio sanitario,  il 31.1.2020 il consiglio dei ministri deliberò lo stato di emergenza.

I poteri speciali al Governo spettano solo in caso di guerra, per cui risultano illegittimi tutti i suoi provvedimenti contro l’epidemia. I diritti fondamentali garantiti dalla costituzione sono la libertà di circolazione, il diritto a professare una religione, il diritto alla scuola e il diritto d’impresa. I DPCM sono illegittimi anche per mancanza di un termine e di una motivazione esplicitata.

L’obbligo di permanenza nel domicilio è in contrasto con diversi articoli della costituzione, l’ostacolo alla libertà di circolazione può essere stabilito solo per legge.  Gli atti amministrativi devono essere motivati, pena la nullità, non bastano i verbali del CTS, peraltro secretati, pertanto questi DPCM, trattandosi di atti amministrativi, ai sensi dell’art.5 della legge 2248/1865, devono essere disapplicati dal giudice.

Le fonti della legge o diritto dello stato o norme giuridiche o ordinamento giuridico, sono molteplici e sono ordinate gerarchicamente, la gerarchia delle norme ha al vertice la costituzione, poi vengono, con pari grado, le legge del parlamento e i decreti del governo, quindi gli atti amministrativi, fatti di regolamenti amministrativi, ordinanze e circolari.

Le norme giuridiche superiori indirizzano quelle inferiori e non il contrario, però, in Germania, i trattati internazionali, che sono un’altra fonte esterna del diritto,  sono inferiori alla costituzione; invece in Italia, paese dipendente dallo straniero, sono superiori, comunque siano entrati in vigore, cioè con o senza referendum.

Fa meraviglia che l’avvocato Conte sia incorso in questi frangenti, che l’informazione televisiva, martellante sul Covid, non abbia fatto delle osservazioni e che Mattarella, ex giudice costituzionale, non sia intervenuto per bloccare Conte, forse perché Conte era europeista e perciò bisognava salvare il suo governo.

Lo stato etico era un caposaldo del fascismo e del comunismo, separati però dalla visione economica, oggi i post comunisti, diventati liberisti amici dei mercati, hanno riversato le loro precedenti vocazioni antilibertarie e stataliste sulla società; perciò, in un disegno strategico, anche se per mezzo del governo Conte, hanno ritenuto di proseguire nella loro precedente visione politica.  (Per le notizie, fonte: Altalex – Marcella Ferrari).

Nunzio Miccoli   www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 5/7/2021)

ITALIA

Nell’UE alcuni paesi hanno investito su governi fragili ed eterogenei ma europeisti, isolando a destra la Meloni in Italia e la Le Pen in Francia, il mito dell’europeismo è stato anche usato come un paravento tedesco. In Francia e in Italia avanza la destra, in Francia aumentano le astensioni e arretra Macron.

L’ascesa della destra è una risposta alle delusioni della sinistra spalleggiata dall’informazione televisiva, che in Italia sostiene sempre qualsiasi capo del governo, papa e presidente della repubblica; ad ogni modo, in Italia i maggiori politici obbediscono a paesi esteri e non agli italiani. Salvini è legato alla Russia, Di Maio alla Cina, Letta e Mattarella alla Francia, Draghi e Meloni agli Usa; su mandato Usa, dal 1945, la Francia e il Vaticano hanno controllato l’Italia.

In Cina esisteva un cattolicesimo bicefalo, uno dipendente dal governo, come la chiesa anglicana, e uno dal papa, ora il Vaticano, avvicinatosi alla Cina,  ha consegnato la comunità cattolica cinese al governo cinese; invece la Germania, avvicinandosi a Russia e Cina, ora punta a staccarsi dalla Nato. Tutte questi giri di valzer sono accaduti anche nella storia passata delle nazioni.

Al Consiglio europeo Draghi, in crisi di vocazione, prima si è espresso a favore di Nato e UE poi, a sostegno di Germania e Francia, si è espresso a favore di un avvicinamento commerciale tedesco ed europeo a Russia e Cina. Prima della Germania, per ragioni economiche, l’Italia si avvicinò alla Russia e ai suoi alleati arabi, e perciò, con crisi economiche e politiche indotte, fu pugnalata dai suoi alleati; adesso è la Germania che, dopo essersi accanita sull’Italia, si avvicina a Russia e Cina.

Dl 1945 i governi italiani sono al servizio di governi stranieri, con il suo programma, Di Maio ha copiato a Berlusconi che, per fermare i comunisti, fu il garante di Nato, mercati e Vaticano; fece promesse con non mantenne e perciò la destra, come sta accadendo al M5S, perse voti, gli italiani non sono scemi. Per la massoneria, i garanti sono uomini obbedienti, occhi e orecchie del governo occulto internazionalista che non vuole comparire.

Nel 2019 il debito pubblico italiano era pari a 134,8% del Pil poi, con la pandemia, è cresciuto e ha raggiunto quello già rilevato dopo la prima guerra mondiale, che era pari al 158,8% del Pil; infatti, si era detto che l’effetto economico della pandemia sarebbe stato simile a quello di una guerra, che favorisce anche arricchimenti e speculazioni di alcuni.

Per quanto riguarda il deficit di bilancio, prima dell’arrivo dei soldi del Recovery, questo, a causa delle spese per la pandemia e il sostegno ai redditi, è arrivato al 13,1%; nel 2019 era dell’1,6% (comunque criticato dalla commissione europea). Curiosamente, a causa delle riduzioni di spese per viaggi, ristoranti, bar e abbigliamento, con le famiglie chiuse in casa e con i redditi da lavoro ridotti, i risparmi delle famiglie sono cresciuti del 17,1%.

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Da parte della sinistra, si chiede che, con le manifestazioni a favore dei LGBT e dei gay pride arcobaleno, l’omotransfobia, cioè l’odio verso i “diversi” sessualmente, diventi un altro reato, perciò sembra che, forse per reazione, aumentino i contrari al progetto di legge Zan. C’è anche la possibilità che, dopo aver rivalutato le deviazioni sessuali dalla normalità, poiché il diritto si evolve e cambia, altre categorie, come ex detenuti, prostitute, criminali  e rapinatori, usati anche in guerra, esigano il rispetto concesso agli altri uomini, in  fondo, tutti si muovono per denaro.

Oggi la “sinistra” propone nuovi reati; in passato, contestando la potestà punitiva dello stato, aveva proposto, al posto della galera per i gravi reati, un  premio per chi non  li commetteva. Tuttavia, anormale o diverso non sono insulti, affermano solo che ci sono individui, statisticamente, fuori dello standard, cioè che non rientrano nella frequenza sessuale più alta; naturalmente, questi non devono essere discriminati, insultati o fatti oggetto di violenza, ma si dovrebbe poter  scherzare su di loro, come sugli eterosessuali, altrimenti l’eguaglianza funzionerebbe solo in un senso.

Il papa, la sinistra e la TV proteggono gli islamici e gli immigrati irregolari, la sinistra protegge femministe e LGBT, ma Russia e Cina la pensano diversamente; a causa della confusione, gli schieramenti politici e militari non sono più chiari. C’è chi gioca per se e chi per gli altri, anche se sono ufficialmente nemici; i governi italiani lavorano per gli stati stranieri, per loro, per la sinistra e per la televisione, la parola più spregevole è sovranista, mentre quella più pregevole è europeista, ma gli italiani, in maggioranza, la pensano diversamente. Per gli europeisti, l’europeista è meglio dell’italianista.

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Da qualche tempo si afferma che le leggi fatte dal legislatore, stese con il contributo dei funzionari delle camere e promulgate dal presidente della repubblica, sembrano scritte in una lingua morta di altri tempi; perciò sono interpretate dalle circolari ministeriali e dalla magistratura giudicante, che così può far lavorare gli avvocati.

Forse dipende anche dal fatto che la lingua parlata si evolve, naturalmente, anche se lo stato afferma che l’ignoranza della legge non è ammessa, il comune cittadino incontra delle difficoltà nell’interpretazione; fortunatamente, la magistratura, a favore di naufraghi isolati, ha scusato l’ignoranza della legge.

Ora il governo vuole nominare dei saggi pagati, chiamati in soccorso e prima della Cassazione, abilitati a interpretare tali norme; infatti, la certezza del diritto è minata quando questo è oscuro e quando è fatto di diverse norme riguardanti la stessa materia, perciò il diritto è soggetto a interpretazioni contrastanti, sarebbe più semplice scrivere meglio le leggi.

EUROPA

Deutsche Borse, che controlla la borsa di Francoforte, prima ha cercato di rilevare la borsa italiana e ora ha acquisito la maggioranza della società svizzera Crypto Finance, specializzata in investimenti in monete digitali; in tal modo, i clienti della società svizzera possono investire anche se non dotati di una piattaforma dedicata.

Per la finanza, gli asset digitali costituiscono una nuova classe d’investimenti, Deutsche Borse afferma di voler creare un mercato neutrale di monete digitali; la borsa di Francoforte già effettua compensazioni centralizzate di criptovalute e Deutsche Borse collabora in operazione in monete digitali anche con Commerzbank.

Nel 2020 la Germania ha legalizzato le monete digitali, l’Italia aspetta l’autorizzazione dell’UE, cioè della Germania, sperando sempre che sia un buon affare, ma certamente lo è per gli speculatori e i tedeschi non sono alieni da riciclaggio e speculazione. (Per le notizie, fonte: Chiara Rossi – startmag.it).

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Mentre la Cina, per frenare l’avanzata del bitcoin, controllare i movimenti di denaro e per rompere il dominio del dollaro, spinge per l’adozione dello yuan digitale, anche la BCE, per fronteggiare i pagamenti elettronici e il commercio online, progetta una propria moneta digitale, che dovrebbe vedere la nascita tra cinque anni.

L’euro digitale diverrebbe un debito della banca centrale, realizzando alla fine l’obiettivo di quelli che, credendo all’UE, hanno invocato l’accollo de debiti pubblici degli stati in testa alla BCE; inoltre, la moneta digitale dovrebbe aumentare le scelte di pagamento, ridurre i costi delle transazioni e le commissioni  bancarie e calmierare i prezzi per i consumatori.

USA

A causa delle elargizioni monetarie straordinarie, fatte con la crisi dalla FED a favore dei lavoratori americani, in Usa stanno aumentando prezzi, costi delle materie prime e, poiché non si trovano lavoratori, salari; i prezzi aumentano del 3,6%-3,9% l’anno e, in alcuni casi, anche del 6% e del 30%, i più avvantaggiati sono i lavoratori a basso reddito, ma purtroppo, con l’aumento dei costi di produzione, aumentano anche i prezzi dei generi alimentari. 

CINA

Come si sa, la Cina di Xj è un paese con due sistemi, cioè è diretto da un partito comunista che ha adottato anche l’economia di mercato, con la concorrenza o coesistenza, come accadeva in Italia prima delle privatizzazioni del 1992 imposte dai mercati e dai loro agenti italiani, tra grandi imprese statali e imprese private cinesi, anche controllate da stranieri.

Per quanto riguarda la poca “democrazia” cinese denunciata da Biden, non esiste una formula universale per la democrazia, che è anche un concetto in evoluzione, infatti, non si può dire che l’occidente è stato sempre o è  omogeneamente democratico. La Cina afferma di volersi difendere, con la forza militare, dalle provocazioni degli Usa e dei suoi alleati e non rinuncia a rivendicare Taiwan, il che potrebbe portare a una guerra che coinvolgerebbe Cina, Giappone e Usa. 

Ma c’è un altro aspetto, diversamente dai paesi opulenti del mondo, Xj ha intelligentemente recepito il messaggio del mondo povero che desidera fare la scalata del benessere. In questi paesi pare che si ritenga più importante il benessere che la “democrazia”, spesso contraffatta; mettendo da parte la propaganda, bisognerebbe tenerne conto.

ASIA

Gli accordi multilaterali su clima e paradisi fiscali valgono fino a che gli stati li rispettano, nonostante gli appelli dell’Onu alla chiusura delle centrali a carbone, notoriamente inquinanti, e nonostante il fatto che l’energia rinnovabile sia più economica, Cina, India, Indonesia, Giappone e Vietnam progettano di costruire 600 nuove centrali a carbone, l’80% del totale del mondo.

Rispetto alla strategia mondiale contro i cambiamenti climatici, hanno deciso di muoversi controcorrente; invece gli altri paesi sviluppati dell’occidente stanno accelerando per la chiusura delle centrali a carbone esistenti, in Gran Bretagna la data è stata fissata al 2024. Si punta sull’energia pulita, mentre la Cina è il principale investitore nel carbone del mondo, l’India è il secondo.

Comunque, anche il Giappone ha riconosciuto che, a parte l’inquinamento, il carbone è antieconomico; la crescita industriale dei paesi asiatici spinge ancora sul carbone, ma questi devono sopportare un’aria avvelenata sconosciuta agli altri paesi occidentali.

Nunzio Miccoli   www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

  

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 28/6/2021)
CINA

La Cina, per favorire la sua penetrazione commerciale e politica, nei trasporti ha acquisito il porto di Atene e una quota del porto di Amburgo, che ha una quota del porto di Trieste (la Germania era stata contro la concessione del porto alla Cina, l’Italia avrebbe dovuto chiedere il permesso all’UE). La Cina, con una sua tecnologia indipendente, sta puntando anche su una sua rete internet sovrana, cioè meno interconnessa con le altre reti e più controllabile dal governo.

Il piano quinquennale 2021-2025 punta a sviluppare una propria rete internet, la Digital Silk Road, chiusa alle altre reti internazionali, la Cina, per l’e-commerce, ha lanciato una valuta digitale, l’e-CNY, con la quale vuole controllare dati personali e movimenti di denaro, potenziando la sorveglianza dei cittadini. Vale la pena di ricordare che, quando c’è aria di guerra, anche interna o, come abbiamo visto, sotto epidemia, da parte del governo si rafforza il controllo sulla popolazione civile, non accade solo nei paesi poco “democratici”.

Con un nuovo sistema operativo, Huawei punta a potenziare la sicurezza statale di Internet, gli individui, per utilizzarlo, devono registrarsi e l’autorità può chiuderne l’accesso in ogni momento, potenziando anche la censura; Huawei vuole aggirare gli organismi internazionali di standardizzazione e, nella logica del multilateralismo, preferisce lavorare attraverso l’Unione internazionale delle telecomunicazioni dell’ONU o ITU, dove Pechino ha più influenza politica.

Huawei preferisce il rapporto multilaterale perché Pechino favorisce le istituzioni multilaterali che danno potere di voto solo ai governi nazionali, mentre la società civile preferisce un Internet libero, aperto e senza censure e regolamenti da parte dei governi. In tale sistema, i governi hanno un maggiore controllo su internet, con tale visione, nel 2019 all’Onu, Cina e Russia hanno fatto passare una loro risoluzione sui crimini informatici.

Negli ultimi sette anni la Cina ha avuto la presidenza dell’ITU, sulle reti digitali correrà anche la finanza e oggi cinque aziende cinesi si piazzano tra le prime dieci, anche perché la Cina è in testa per numero di utenti e per dimensione del suo mercato. Tra i principali attori cinesi dell’industria fintech c’è Alibaba.

La Cina si sta trasformando in una società senza contanti, senza conti correnti bancari e senza carta di credito, ma non senza smartphone, lo stato ha il controllo, in tempo reale, su tutte le transazioni dei propri cittadini; invece l’occidente afferma, ma solo come principio propagandistico,  che, se tutto deve passare sulla rete, internet deve essere libera e aperta, perciò si dice contro le reti digitali controllate e chiuse dentro i confini.

La Germania, per potenziare i sui rapporti economici con Cina e Russia, visto il clima da guerra fredda di Trump e soprattutto, di Biden, che però, per ragioni economiche, potrebbe anche essere strumentale, vorrebbe sganciarsi dalla Nato, ma vorrebbe conservare l’UE che ha dominato fino a oggi; un’operazione non facile, visti i legami e le sudditanze con la Nato di altri paesi dell’Unione come l’Italia, la Polonia, i paesi baltici, ecc.

Ufficialmente in Germania, CDU e il candidato cancelliere Laschet, non vogliono una nuova guerra fredda contro Cina e Russia, affermano che l’Europa non ha bisogno di nuovi nemici; ma il leader dei verdi, Baerbock, sul problema dei diritti umani è molto duro, anche se riconosce che la Cina è un modello di società diversa, afferma che, a causa della sua politica verso gli uiguri, la Cina ha meritato le sanzioni che l’hanno colpita.

Per Laschet, bisogna rafforzare la cooperazione tra le “democrazie”, perché il mondo è multipolare e vi esistono diversi sistemi politici; per tranquillizzare gli Usa, alla Cina chiede reciprocità nei rapporti economici, ma senza accordi politici. Invece Baerbock afferma che le “democrazie liberali” dovrebbero difendere e diffondere i loro valori (spero non imponendoli alla Cina, perché ne andrebbe di mezzo la pace).

Baerbock afferma che si dovrebbe anche vietare alla Cina di vendere in Europa prodotti ottenuti con il lavoro forzato (cioè come faceva la Germania nazista) e, come suggeriscono gli Usa, si dovrebbe impedire a Huawei di accedere ai dati sensibili degli europei. Però anche in occidente, con violazione della privacy,  esistono sorveglianza, tracciamento e mercato dei dati personali, gli italiani sono stati schedati  dallo stato, dai tribunali e dalle banche. (Per le notizie, fonte: Alessia Amigaica; Marco Dell’Aguzzo – startmag.it).

ITALIA

I padri fondatori dell’Unione  europea sono stati sette, ma papa Francesco ha deciso di beatificate solo il francese Robert Schuman, forse per maggior rispetto verso la Francia (che però  si professa  laica) e perché anche il papa, come Mattarella, è un europeista, anche se pare che, dai sondaggi, la destra francese, che è poco europeista, si rafforzi.

Insomma i governi materiali o telediretti o apparenti di tutti i paesi sono in  crisi o sono oggetto di contestazione popolare, ma forse è accaduto in tutte le “democrazie”. Papa Francisco, ignorando i sentimenti degli italiani, continua a perorale l’apertura indiscriminata delle frontiere all’immigrazione, il che potrebbe favorire il disordine e la destabilizzazione degli stati, lo vediamo in tanti paesi.

A volte, grazie alla propaganda della televisione, non si colgono le vere finalità di questa politica immigratoria fuori controllo, la sinistra chiede un intervento dell’UE in materia e la redistribuzione degli immigrati, ma questa non si muove perché ha capito che, sotto sotto, il governo italiano vuole questi immigrati, ma gli italiani, timorosi,  non sono d’accordo.

La Meloni, presidente dei conservatori europei, ha chiesto all’UE la redistribuzione degli immigrati irregolari; per trattenere questi in Turchia, l’UE ha versato altri tre miliardi di euro a Erdogan, alleato degli Usa e blandito dalla Germania; mentre non interviene per arginare l’immigrazione dalla Libia, diretta in Italia, perché i governi italiani desiderano gli immigrati irregolari da adibire in tutte le mansioni, servono in agricoltura, industria e opere pubbliche previste dal Recovery Plan.

Comunque, pare che la “democrazia” e la sovranità popolare si allontanino sempre più dai cittadini; Aristotele aveva intuito che più il governo è lontano dal popolo, più diminuisce la sovranità di questo. L’UE e l’Italia sono laboratori sperimentali dei mercati, potrebbero essere il primo passo verso un governo mondiale; in esso i fiduciari dell’oligarchia occulta, chiamati pomposamente tecnici, lavoreranno su mandato di un potere occulto fatto di mafie, religione, massoneria, banche e multinazionali.

D’altra parte, dopo aver emarginato il parlamento, i pupazzi al governo, fiduciari di un potere anonimo, sono coperti di privilegi e perciò preferiscono governare su mandato extrapopolare, invece che essere sudditi governati; così, con il tempo, non si parlerà più di elezioni e di referendum. Il potere, grazie ai privilegi concessi ai suoi uomini di potere, riassorbe il dissenso, acquista fedeli e divide i sudditi, d’altra parte, non si può compensare un capitano di ventura con una stecca di tabacco.

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Secondo il Fondo Monetario Internazionale, in Italia e in Europa pagheremo le conseguenze economiche della pandemia, fino al 2025, a causa della riduzione del PIL, dell’aumento della disoccupazione, delle disuguaglianze sociali e del peggioramento del rapporto debito/Pil. Aumenterà la povertà e la ripresa sarà lenta, durante il 2020 l’economia italiana si è contratta dell’8,9%, con l’occasione determinatasi con la pandemia, bisognerà rivedere l’intero assetto economico e politico del paese, con politiche mirate anche a difesa dell’ambiente; hanno portato a questo stallo o regresso la pandemia, ma anche il mancato aggiornamento dell’impianto dello stato.

In apparente contraddizione, nell’eurozona si afferma che, nei prossimi anni,  la crescita percentuale del Pil sarà la maggiore rispetto agli ultimi 15 anni, ma probabilmente bisognerà sempre arrivare al 2025 per vedere la risalita robusta rispetto agli anni della depressione e della pandemia; la ripresa sarà accompagnata, con l’aumento dei consumi, dal robusto aumento dell’inflazione.

A mio parere, le imposte dovrebbero far perno sull’imposta sul reddito, avallata dalla costituzione, dall’imposta Iva e dall’imposta patrimoniale di successione, ma, in definitiva, non bisogna perdere di vista il fatto che sarebbero tutte pagate con il reddito. Berlusconi, sostenendo l’imposta patrimoniale punta soprattutto a una riduzione dell’imposta sul reddito per le piccole imprese e alla tassazione della casa, della quale tanti italiani sono proprietari.

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Il consorzio Bancomat, leader del mercato delle carte di debito italiane, partecipato da importanti banche nazionali, ha sottoscritto un accordo con la società Sia, controllata dalla CDP, la quale sviluppa tecnologie per il settore bancario, al fine di potenziare i sistemi di prelievo e pagamento, anche a livello internazionale. Per garantire un servizio migliore, il sistema sarà centralizzato e il progetto punta a favorire i prelievi anche presso i pubblici esercizi e all’eliminazione delle commissioni bancarie.

Pare che solo il 10% delle società investe in monete digitali, perché considerate troppo volatili, però il valore sottostante a garanzia manca anche nelle altre monete e quelle convertibili cambiano di valore con il variare del valore del sottostante. La moneta è un bene illusorio il cui valore dipende dalla sua abbondanza e dal fatto che è accettata, favorisce la moltiplicazione dei pani e dei pesci e l’inflazione.

Per Savona, le monete digitali, per garantire i risparmiatori e gli investitori, dovrebbero essere solo pubbliche, ma lo stato non garantisce le monete dall’inflazione che anch’esso alimenta, ma afferma ipocritamente, di garantire il risparmio; in realtà, non lo può garantire né dall’inflazione, né dalle insolvenze. Gli operatori in monete digitali, usate nel trading e nella speculazione, sono anche accusati di evasione fiscale.

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Deficit di bilancio ed elevato debito pubblico paiono giustificare elevate imposte, infatti, con bilancio in pareggio e con pochi debiti pubblici, i cittadini pretenderebbero la riduzione delle imposte. Lo stato è l’impresa di maggior successo, i suoi azionisti di riferimento ricevono dividendi sotto forma d’interessi sui titoli pubblici, guadagnano con la finanza, con i grandi appalti e con la fornitura di beni e servizi allo stato; tuttavia, un azionariato popolare diffuso e non discriminato con maggiori tasse, sarebbe una bella cosa. Questi piccoli azionisti, dai grandi azionisti, sono chiamati parco buoi, perché, con voto o senza voto alle assemblee, non decidono la politica delle imprese, ma accade anche i parlamento.

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Il DDL Zan (progetto di legge), per dimostrare che il parlamento serve a qualche cosa, si è infilato in un’operazione a difesa di LGBT, che ha sollevato molte reazioni, comunque è giusto reagire alle interferenze della chiesa. Il concordato è contestato e l’Italia non è un paese veramente laico perché nelle scuole è previsto l’insegnamento della religione cattolica e, a causa di esso, la chiesa ha interferito spesso nell’attività legislativa dello stato.

In Ungheria, Urban vieta la diffusione nelle scuole e tra i minori di notizie riguardanti l’omosessualità, perciò Ursula Van der Leyen, a difesa dei trattati europei, è insorta; comunque, il Vaticano ha chiesto solo di modificare il progetto di legge Zan. Però le interferenze sulle libertà personali sono state fatte anche dai governi di turno.

L’Italia ha introdotto reati d’opinione, la sorveglianza sulle persone, la legge sulla stampa, afferma di garantire l’eguaglianza ma ha inventato leggi discriminanti ora a favore delle donne e leggi ad personam. La lotta contro omofobia e affini LGBT dovrebbe riguardare solo le discriminazioni, assieme alle relative violenze razziste, ma le scuole private cattoliche hanno una loro visione, liberamente accettata dai cittadini, anche dai post-comunisti, ora catto-liberisti.

Religioni, razze, classi, appartenenze a partiti chiedono la libertà di pensiero, di concezione sessuale e di costume, mentre il pensiero unico esige l’uniformità e introduce reati d’opinione. La chiesa è contraddittoria come lo stato, perché vittima di una visione sessuale vecchia, ma ufficiale;  però contraddittoriamente, in Vaticano si afferma che l’omosessualità può essere anche “causa promovendi”, con i sostegni giusti, accade anche nella vita sociale. La chiesa invita a pagare le imposte, ma non paga l’IMU sui suoi immobili.

Introdurre nelle scuole cattoliche la teoria gender, che rifiuta la distinzione biologica tra maschi e femmine, come fa il DDL Zan, potrebbe limitare la libertà d’espressione e d’insegnamento cattolico. Oggi in Italia le discriminazioni esistono solo per ragioni sociali, di famiglia, di classe, di religione, di partito, d’istruzione e non per ragioni di sesso, vero o apparente che sia.

Le donne sono oltre la metà dei lavoratori e tra venti anni saranno l’80% dei dirigenti, poiché dotate di ampie risorse, credono di essere una razza superiore; invece gli uomini hanno accettato di essere addomesticati dalle donne, perdono potere in famiglia, al lavoro e al governo, assomigliano ai fuchi, cioè i maschi delle api che hanno solo il ruolo riproduttivo.

Razze, ceti privilegiati, classi e sessi, con il tempo, passano di mano lo scettro del comando, accade anche agli animali, tra uomini e animali, esiste anche il matriarcato; i gloriosi achei, vittoriosi a Troia, con l’arrivo in Grecia dei dori, divennero gli schiavi iloti degli spartani. Nessuno desidera veramente l’eguaglianza e tutti vogliono primeggiare, le donne sono state sottomesse, ma il mondo sta cambiando.

Oggi chi è meno agguerrito fisicamente o relazionalmente, non fa carriera e non riesce nemmeno a trovare lavoro; contraddittoriamente a ciò che afferma la televisione, la donna non è più discriminata nel lavoro e nella carriera, perché per i lavori previsti dai contratti, senza incentivi e indennità di carica, trova lavoro come gli uomini e, con i sostegni di tutti, farà carriera sempre di più, la pandemia è stata una battuta d’arresto.

Una volta i figli non ereditavano tutti, non votavano tutti e non studiavano tutti, però le donne sostengono che sono loro erano prive di questi diritti. Le donne hanno uguali remunerazioni rispetto a uomini, donne e affini, nel lavoro nero è diverso, ma accade anche agli uomini. Sull’omosessualità si può ridere, ma senza discriminare, la psicosi è peggiore; su Facebook è apparso un messaggio che parlava di finocchi gratinati, riferendosi alle verdure, è stato bloccato dal social, per incitamento all’odio, naturalmente per errore poi, con i chiarimenti, è stato ripristinato (Per la notizia: tgcon24). 

Alcuni partiti, vista la loro crisi di consenso elettorale, come novelli salvatori, si sono messi al servizio di UE, donne, immigrati, islamici, omosessuali e affini, ma continuano a perdere il consenso degli italiani che, anche se insultati dall’informazione, sono molto più intelligenti di loro e rafforzano l’opposizione.

Letta è l’agente europeo di turno, nemico di sovranisti e populisti, nella nuova semantica, queste parole sono assurdamente diventate insulti, la vedremo; ma il partito di Letta conta sul voto di riconoscenza di chi ha ricevuto un lavoro o una promozione sociale perché, grazie alla politica, siamo tutti disuguali davanti alla legge o allo stato.

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Presso il tribunale di Roma e la procura di Bergamo, con una class action, è in corso un processo, portato avanti da 500 persone, parenti di vittime del Covid, contro governo e regione Lombardia; chiedono la condanna del capo del governo, del ministro della salute e della regione Lombardia, con 100 milioni di euro di risarcimento.

La motivazione: per inesistenza di un piano pandemico aggiornato, come raccomandato da OMS e dall’ente europeo ECDC, per atti omissivi e violazione di leggi nazionali e sovranazionali. Gli accordi internazionali si fanno per uniformare i comportamenti degli stati, che altrimenti sarebbero divergenti, come lo sono state anche le azioni delle regioni italiane.

Dai verbali della task force si rilevano tante omissioni, i medici chiedevano disperati dispositivi di protezione e mascherine, il governo si limitò a invitare a lavarsi le mani e a usare il gel disinfettante, poi decise di non tracciare gli asintomatici, come invece raccomandava l’ECDC, e si limitò a bloccare solo i voli diretti dalla Cina.

L’Italia non aveva gli strumenti minimi per affrontare l’emergenza e perciò, in  proporzione alla popolazione, nel 2020 ebbe il più alto numero di morti per Covid, dopo il Brasile. Nella prima fase della pandemia, un report sulle falle della gestione sanitaria, sparì poi, con improvvisazione, in fretta e in furia si varò un piano segreto che divenne esecutivo in ritardo; invece il governo avrebbe dovuto avere un comitato pandemico permanente.

Per mascherare l’impreparazione, si fecero tante norme e circolari, mentre i piani delle regioni non erano armonizzati; 550 norme nuove resero farraginoso l’intervento e il lavoro degli ospedali, dominavano incuria, negligenza e grave imprevidenza. La Lombardia, per difendere l’industria, non istituì immediatamente la zona rossa per la provincia di Bergamo, mentre i dpcm davano facoltà di sigillare i confini anche delle amministrazioni locali. (Per le notizie, fonte: Agi.it).

USA

Negli Usa esistono 9,3 milioni di offerte di lavoro che non trovano risposta, negli avvisi è scritto: assumiamo ora, non serve esperienza, paga oraria 15,5 dollari l’ora, 1500 dollari di bonus per l’assunzione, sono previsti versamenti per la pensione, assicurazione sulla vita e ferie pagate.

I lavoratori non vogliono lavorare perché ricevono dal governo Biden 300 dollari settimanali di sostegno, più l’assegno di disoccupazione, incassando spesso più di quanto riceverebbero lavorando, inoltre, il lavoro è anche fatica. Qualche cosa del genere accadrà anche in Italia, dopo le prossime elezioni politiche o dopo il prossimo governo, a causa dei sostegni ora offerti alle persone che non lavorano, anche perché non vogliono. (Per le notizie, fonte: money.it).

Nunzio Miccoli    www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

  

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 21/6//2012)

USA

Draghi si professa atlantista ed europeista (termini un po’ contraddittori per Francia e Germania), ma è anche a favore dei mercati finanziari anglo-americani, comunque, vuole usare i finanziamenti europei per gli investimenti pubblici.  La tensione est-ovest è una manfrina, se fosse giustificata, bisognerebbe ricordare che gli Usa sono accorsi in aiuto della Francia, nella prima guerra mondiale, nella seconda guerra mondiale e nella guerra d’Indocina; ma gli stati non sono mai riconoscenti, seguono i loro interessi, perciò ora la Francia preferisce il patto di Aquisgrana con la Germania.

Cessato Trump, inviso a Germania e televisione italiana, contrari anche ai sovranisti, probabilmente la Merkel ha fatto un patto con Biden, se l’Italia rimane nell’UE, la Germania, che è aperta al commercio e alle relazioni con Russia e Cina,  rimane atlantista. Gli affari vengono sempre prima.

La speculazione internazionale su derivati, materie prime, valute, borsa, debito pubblico italiano e interessi è stata alimentata soprattutto dal dollaro che non costa niente al Tesoro americano, perciò gli Usa ne hanno inondato il mercato mondiale, finanziando importazioni, speculazioni e armamenti.  Per conseguenza, Cina e Russia, paesi realmente sovrani rispetto all’Italia, si vogliono sganciale dal dollaro, che è la moneta principale dei regolamenti finanziari internazionali.

Grazie al dollaro e alla sovranità monetaria americana, prima della pandemia, gli Usa avevano un debito pubblico non inferiore a quello italiano, senza conseguenze negative per il bilancio pubblico. La Cina punta su una moneta alternativa e a liberarsi anche dei titoli di stato americano ma, con i suoi attivi commerciali, prosegue nei suoi investimenti all’estero, cioè anche in Usa.

Per fare concorrenza alla via della seta cinese, gli Usa propongono investimenti in infrastrutture nei paesi poveri, ma la via della seta marittima è utile anche al commercio dell’Italia, permette alla Cina di arrivare in Europa via Suez e porti italiani; mentre gli Usa portano le merci in Europa, via Atlantico, ma anche, via Suez dalla loro costa occidentale, assieme a Giappone, Cina e Corea del Sud.

Una cosa che l’Europa coloniale non ha mai fatto è una campagna a tappeto per la costruzione di pozzi per l’acqua a pompa manuale nei paesi poveri, con dei macchinari mobili, non dovrebbe costare molto; penso che con 5.000 euro si potrebbe costruire un pozzo con la recinzione, perciò, con 5 miliardi di euro, si potrebbero realizzare un milione di pozzi. Oggi in Africa e America Latina, la Cina è il primo partner commerciale e vi finanzia anche investimenti pubblici, soprattutto nei porti e nelle comunicazioni.

Al recente G7, tenuto in Cornovaglia, oltre USA, GB, Canada, Francia, Germania, Giappone e Italia, sono stati invitati come osservatori anche Corea del sud, Australia e Sudafrica, assenti e non invitati Cina e Russia. Al G7 del 2020, presieduto da Trump, questo aveva criticato l’esistenza della Nato, perché il patto di Varsavia era stato sciolto, come cooperazione e alleanze internazionali che avevano indebolito gli Usa, a ottobre prossimo ci sarà il G20 di Roma, con la presenza di Cina e Russia.

Gli Usa vogliono sbarrare il passo alla Cina nel dominio sul mondo, la televisione italiana fa tifo per loro, perciò, con gli alleati vogliono lanciare un piano d’infrastrutture per lo sviluppo dei paesi più arretrati che, tuttavia, con l’aiuto della Cina o senza, pare che si stiano già sviluppando per conto loro, mentre l’occidente ristagna. Contro la Cina e la Russia, usano strumentalmente il tema dei diritti umani.

Dopo che Letta, facendo danni alle esportazioni italiane, ha affermato che Erdogan è un dittatore, Draghi ha affermato che la Cina è un’autocrazia, intanto, con il G7, per fare un dispetto, Grillo è andato a trovare l’ambasciatore cinese in Italia; Di Maio ha appoggiato l’arrivo della via della seta anche in Italia ed è bene conservarla. In questo momenti gli Usa sono soprattutto contro la Cina a cercano di avvicinarsi alla Russia isolando la Cina.

Del resto, nemmeno i paesi occidentali sono completamente e ugualmente sviluppati e totalmente “democratici”, per bloccare l’immigrazione, dire aiutiamo economicamente questi paesi in casa loro, probabilmente richiederà 50 anni, intanto la crisi  economica potrebbe continuare a colpire l’occidente, non si tratta di egoismo. Contro Cina e Russia, la propaganda sui diritti umani tiene sempre banco, ora si afferma che in Cina il lavoro forzato iuguro favorisce la concorrenza economica sleale contro l’occidente.

In materia di diritti umani, Cina e Russia possono essere in ritardo, ma la “democrazia” è anche un’ipocrisia, i paesi “democratici” non sono egualmente e totalmente democratici; inoltre, l’occidente ha imboccato la strada dei diritti dopo secoli di schiavitù, quello della Cina e della Russia potrebbe essere solo un ritardo da colmare in 50 anni.

Gli Usa vogliono l’appoggio dell’UE contro la Cina e la Russia e così sembrano volere il ritorno della guerra fredda, ma l’Europa a trazione tedesca desidera mantenere rapporti commerciali con i due paesi, come la distensione politica e militare con loro. Intanto, gli Usa di Trump, hanno minacciato dazi contro Cina, Russia e UE e le ritorsioni protezionistiche ci sono anche da parte dell’UE, che sia un segno anche della crisi della globalizzazione e del liberismo.

Sui dazi tra USA e UE, con Biden si è deciso per la sospensione, con 5 anni di tregua, le sanzioni ad Airbus e Boeing per gli aiuti di stato, sono state sospese e perciò gli aiuti continuano; anche se, in passato, la commissione europea ha in ammonito l’Italia, affermando che, in base ai trattati, gli aiuti di stato alle grandi imprese non sono permessi.

Il bilancio del G7 dell’11/6/2021 è deludente, si sono solo fatte promesse di buone intenzioni, è insufficiente e senza dettagli; sul fronte propagandistico dei diritti umani, si sono difesi Iuguri e Hong Kong. Si è promesso un miliardo di dosi di vaccini al terzo mondo, di azzerare le emissioni di gas entro il 2050, quindi una tassa minima del 15% alle multinazionali, per tenerle lontane dai paradisi fiscali.

Per le vaccinazioni, non è stato presentato un calendario dettagliato per paese, non hanno stabilito misure concrete per limitare il riscaldamento globale, per porre fine all’impiego del carbone e per aiutare i paesi in via di sviluppo. A cosa servono passerelle internazionali del genere, forse a Draghi e consimili, per declamare la loro fedeltà alla Nato, che è anche una copertura alle spese militari.

ITALIA

Dopo la libera uscita di Letta sull’imposta patrimoniale, la sinistra ha presentato una proposta di legge su un’imposta patrimoniale progressiva ai ricchi, la Next Generation Tax, che avrebbe lo scopo di ridistribuire la ricchezza; essa dovrebbe anche eliminare le imposte patrimoniali preesistenti e ridurre la pressione fiscale complessiva. Oltre 500.000 euro di patrimonio, dovrebbe aver un’aliquota dello 0,2% e del 2% sopra i 50 milioni.

La proposta colpirebbe soprattutto proprietari d’immobili e lavoratori dipendenti e pensionati risparmiatori di denaro in  contante. La maggioranza degli italiani sembra sia d’accordo, però il 47% non è d’accordo per come la proposta è stata formulata, la nostra sinistra è abituata alle improvvisazioni; intanto sembra una patrimoniale una tantum non ripetibile, perciò sarebbe meglio chiamarla imposta patrimoniale di successione; perché i patrimoni spesso non sono a reddito o sono già ridotti dalle imposte annuali sul reddito, inoltre, per i patrimoni sopra i 50 milioni, si rischia di incrementare l’esportazione dei capitali.

Forse sarebbe meglio colpire prima questi movimenti di capitale e i paradisi fiscali, come gli Usa e la UE stanno cercando di fare, ma potrebbe essere solo una manfrina perché è l’alta finanza che commissiona le leggi; i governi italiani, abituati a seguire gli ordini e gli indirizzi dei suoi grandi alleati, fanno proposte autonome solo per colpire gli italiani, così dimostrando che gli italiani non sono sovrani in nessun senso.

Contro la patrimoniale, per un’imposta sul reddito raccomandata anche dalla costituzione, Berlusconi propone una no tax area di 12.000 euro e tre aliquote dal 15% al 23%, con la richiesta di una riduzione del numero delle imposte e della pressione fiscale, è una bella proposta. Le promesse politiche sono come quelle commerciali e come la promessa del regno di Dio, Berlusconi formulò una proposta simile anche con il suo primo governo e poi l’abbandonò; ma il bilancio dello stato, con le spese sociali attuali, visti gli impegni per il rimborso del debito presi con l’UE, lo permetterà? Le declamazioni politiche servono a poco, sono propaganda  e spesso cadono nel vuoto; comunque, deficit di bilancio ed elevato debito pubblico servono al governo per giustificare l’elevata tassazione.

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Il leasing patrimoniale o contratto di locazione di beni strumentali d’impresa a utilizzo pluriennale, è un contratto atipico che nasce con la locazione di un bene acquistato da una banca e concesso in leasing a un’impresa, che ne diventa proprietaria solo alla fine dell’ammortamento; invece il leasing finanziario trasferisce il rischio sul locatario ed è trattato come una vendita, in questo caso, il bene locato non compare nel bilancio del locatore ma in quello del locatario.

Il leasing patrimoniale fa apparire sottocapitalizzate, come le banche,  che lavorano con il denaro altrui, le imprese che lo utilizzano, perché il bene non è iscritto nei loro bilanci. Poi queste imprese affermano che il loro vero capitale è il lavoro dipendente preparato, ma in bilancio non si possono iscrivere i lavoratori perché la locazione del lavoro e l’appalto di mano d’opera sono vietati dalla legge, anche se sono praticati dalle squadre di calcio; è l’eterna confusione della legge.

Aggiungendo al leasing patrimoniale i contratti interinali, l'esternalizzazione  dei lavori e il subappalto dei lavori pubblici, alla fine l’impresa aggira le norme a tutela del lavoro e in bilancio appare sottocapitalizzata, perché è priva di lavoratori e del relativo macchinario; poi, da parte di UE e stati,  s’invitano alla ricapitalizzazione banche e imprese, cioè chiedendo l’aumento del capitale di rischio o capitale proprio o capitale azionare che oggi, nella lotta contro il capitalismo, è tassato più di quello obbligazionario. Sembra che lo stato non possa fare a meno di affogare nella confusione e questo fatto non favorisce lo sviluppo economico e l’eguaglianza sociale.

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La RAI, televisione europeista italiana, fa inchieste in cui mette sotto accusa politici, magistrati, preti e imprenditori ma, per omertà, politicamente corretto  e stile, non contro suoi dipendenti infedeli, rei di aver rubato e venduto molte sue opere d’arte, in molte sue sedi italiane. Si tratta di 120 opere, su 1500 complessive, mancherebbe un quadro di Ottone Rosai, miniature in bronzo o argento di Francesco Messina, stampe di Modigliani, Monet, ecc., tutte opere  di valore rilevante, a volte sono state sostituite con delle copie.

Queste opere sono assenti dalle sedi RAI dal 1996, perciò i relativi reati sono prescritti, in un caso, esposti a una mostra di Lecce, sono poi spariti, su queste opere, forse per incoraggiare i furti, il controllo RAI è assente; però queste cose accadono sicuramente anche in diversi ministeri e palazzi del potere, cioè dello stato. (Per le notizie, fonte:Giuseppe Scarpa -  ilmessaggero.it).

EUROPA

Il Regno Unito minaccia di sospendere l’accordo sulla Brexit siglato due anni fa, perché l’UE chiede controlli sulle merci che dalla Gran Bretagna arrivano in Irlanda del Nord; d’altra parte, non si vuole chiudere di nuova la frontiera tra Irlanda del nord e Irlanda del sud, anche se ora l’Irlanda del nord fa parte dell’unione doganale dell’UE.

La Gran Bretagna chiede maggiore flessibilità e invoca la clausola di salvaguardia prevista dall’art.16 del trattato, in caso di difficoltà economiche e sociali. Altre questioni tra GB e UE riguardano vaccini e diritti di pesca dei francesi sulle acque inglesi; su questi tema l’Italia ha chinato la testa di fronte a Francia, Tunisia e Libia, ma la GB non lo può fare perché si sente ancora sovrana.

La credibilità delle istituzioni europee cala a vista d’occhio, la Svizzera ha chiuso i negoziati con l’UE per l’accesso al mercato europeo dei suoi prodotti medicali, come siringhe e letti d’ospedale, perché la burocrazia europea non riconosce la certificazione svizzera di questi prodotti. Ogni anno la Svizzera esporta in UE la metà della sua produzione, per 6 miliardi di euro, che fa concorrenza alla produzione chimico-farmaceutica tedesca.

Nel 2019 l’UE ha revocato anche l’equivalenza tra borsa svizzera e borse europee, la Svizzera, come fanno i paesi sovrani e indipendenti, ha reagito vietando le negoziazioni dei titoli svizzeri nelle borse europee. Curiosamente, la corte di giustizia tedesca, infastidendo la Merkel, in una controversia con la commissione europea, ha affermato che la Germania e gli stati dell’Unione sono sovrani.

Però questa sovranità si è materializzata solo con il diritto di veto degli stati nelle deliberazioni, che si vuole abolire perché sarebbe paralizzante; ma l’Italia non ha mai esercitato il suo diritto di veto perché ha rinunciato unilateralmente alla sua sovranità; inoltre, prima ha vietato agli italiani di fare un referendum sull’adesione all’UE e sui trattati europei, poi, come fanno le colonie, ha affermato che il diritto europeo è superiore a quello italiano.

Il potere di veto si può eliminare solo rinegoziando i trattati, la Germania è indifferente al problema, cioè non ha esercitato il veto perché, con i suoi uomini piazzati nelle istituzioni europee, impone le sue scelte agli atri paesi, consultandosi solo con Parigi. Non contano il parlamento europeo, né gli europei, né gli stati dell’Unione, oggi le istituzioni europee sono la maschera dell’egemonia franco-tedesca.

Una considerazione banale per tutte, nell’UE che vuole tutelare l’ambiente, i vegani non sono pochi e non mangiano carne, ma con le imposte degli europei si finanziano il consumo di carne dei carnivori, che alimentano anche l’inquinamento e danneggiano la salute, che richiede altra spesa pubblica. Anche nella politica dell’UE c’è tanto da rifare, prima della pandemia, la maggior parte del bilancio dell’Unione era destinato all’agricoltura e all’allevamento. (Per le notizie, fonte: Teodoro Dalavecuras – startmag.it).

ISLAM

L’UE è il maggiore donatore a favore dei palestinesi, però i libri di testo degli studenti, distribuiti dall’autorità palestinese, alimentano odio e violenza contro Israele; il conflitto israeliano-palestinese è definito lotta di resistenza e Jihad o guerra santa, i caduti palestinesi sono chiamati martiri, tra loro anche i terroristi.

I libri di testo descrivono gli ebrei come uomini subdoli, collegano la resistenza all’occupazione sionista di territori palestinesi, alimentando l’odio, affermano che gli ebrei hanno tentato di uccidere Maometto e che lo sterminio nazista degli ebrei è una bugia. Ignorano che tutti gli stati sono nati con la guerra, anche se, con la perdita della guerra si rassegnano per le terre perdute (l’autodeterminazione dei popoli una chimera); ma i palestinesi non si rassegnano,  forse perché gli sforzi dei loro dirigenti servono per perpetuare una guerra su cui tanti s’ingrassano e speculano, in Palestina, Israele, occidente e oriente. (Per le notizie, fonte: Libero – Informazione corretta).

CINA

L’Europa occidentale ha fatto largi investimenti in Cina e così ha fatto la Cina in Europa, l’interscambio commerciale cresce, i turisti cinesi arrivano soprattutto in Italia, dove la Cina acquista marchi e piccole imprese. Al primo posto degli investimenti europei in Cina è la Germania; la Cina tiene molto alla realizzazione della via della seta marittima con l’Italia.

La Francia ha contribuito alla realizzazione del laboratorio di ricerca virale di Wuhan, ufficialmente contro le malattie infettive, ma utile anche per la guerra biologica, in Cina anche gli Usa e Bill Gates hanno contribuito a queste ricerche; forse, in questo laboratorio e in un altro laboratorio di Nanchino, si è manipolato un virus dei pipistrelli, diffondendo la pandemia per distrazione, poi il governo cinese ha distrutto le prove, ha silenziato i ricercatori ed eliminato le spie americane che indagavano.

La tempestiva diffusione della pandemia in Lombardia, si spiega con la maggiore presenza di cinesi in Italia e con il maggior numero di collegamenti aerei con l’Italia; questa pandemia virale è molto contagiosa, ha procurato tanti morti e si è espressa con polmonite e difficoltà respiratorie che richiedono l’uso di bombole e ventilatori. Il governo Conte l’ha fronteggiata in  ritardo e con misure goffe e contraddittorie, aiutato dalla televisione che ha criticato i populisti ignoranti che non seguono analisi e suggerimenti della scienza sanitaria.

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario.it;     viruslibertario@gmail.com.

  

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 14/6/2021)

ITALIA

Poiché gli italiani non sono sovrani, sembra che anche gli USA abbiano favorito Draghi a capo del governo italiano, però Draghi non è solo un europeista legato ai mercati, infatti, ha contestato l’austerità di bilancio tedesca e della commissione europea. In una logica keynesiana, per il rilancio dell’economia, è a favore dell’aumento del debito pubblico se questo è a favore degli investimenti e, quando era governatore della BCE, con il QE ha aggirato i trattati di Maastricht.

Wolfgang Schauble, ex ministro delle finanze e ora presidente del Bundestag, in vista delle elezioni tedesche, vuole il ritorno alla disciplina fiscale e alla riduzione del debito pubblico; paventa una pandemia del debito pubblico, con un’inflazione a due cifre (in Usa è arrivata al 5%, ma nell’UE, a causa del calo della domanda, è ancora sotto il 2%), l’inflazione, secondo lui, imporrà il ritorno a un bilancio pubblico sostenibile, cioè all’austerità di bilancio.

Per lui la normalità è il patto di stabilità, che dovrebbe essere riattivato nel 2022 e, come sancito dal trattato, con un tetto sul debito pubblico pari al 60% del Pil; ora il debito sul Pil dell’eurozona è pari al 98%, mente in Usa è pari al 137%. Afferma che la politica fiscale o di bilancio deve ridurlo, non è accettabile che l’eccesso di debito sia mutualizzato; perciò propone all’Italia un fondo di ammortamento del debito, anche con eurobond, senza mutualizzazione del debito, con garanzia delle sue riserve auree.

Le riserve auree dei paesi dell’eurozona sono le prime del mondo, i paesi che ne hanno di più, in scala decrescente, sono Germania, Italia e Francia, nel mondo l’Italia è il quarto paese detentore, dopo Usa, Germania e FMI. Gli Usa hanno un bilancio pari al 20% del Pil e l’UE uno pari all'1% perciò, una parte delle entrate derivanti dalla tassazione europea delle multinazionali dovrebbe andare al bilancio comunitario.

L’oro del mondo, anche lavorato, è detenuto più dalle banche centrali che dai privati, perciò il suo prezzo di mercato è stato determinato soprattutto da queste banche che lo usano come riserva e garanzia verso creditori esteri, ma non come copertura della moneta emessa, come avveniva in passato.  L’Inghilterra, approfittando di uno dei suoi rialzi di prezzo, l’ha venduto, riducendo con il ricavato il suo debito pubblico; invece l’Italia lo tiene perché, con l’elevato debito pubblico, giustifica l’elevata tassazione, ma si espone alle procedure d’infrazione dell’UE, in guerra l’oro è il miglior bottino.

La mutualizzazione o l’accollo dei debiti pubblici di stati preesistenti sembra un’aspirazione assurda, ma è proprio ciò che fanno gli stati che si uniscono, lo fecero Germanie e Italia appena unite e l’Inghilterra affermò che avrebbe accettato l’unità italiana solo se l’Italia si fosse accollati i debiti verso di essa degli stati italiani preesistenti.

Non si sa se l’UE durerà, se sarà dominata da uno o due stati interni, se si evolverà democraticamente o se si scioglierà; l’UE domina sull’Italia e non è ancora arrivata a un’unità condivisa, che porterebbe anche a ministeri chiave europei e a un bilancio comunitario più corposo, simile a quello degli Usa.

Ora il tedesco Schauble ha lanciato a Draghi un altro altolà sul debito pubblico e sui conti pubblici italiani; la crisi economica dell’Italia data dagli anni novanta, da allora in Europa ha perso peso. Sotto il diktat europeo della disciplina di bilancio e, non potendo svalutare la lira per recuperare competitività, ha compresso salari, domanda interna e spese per la sanità, per la scuola e per gli investimenti pubblici; anche George Soros, grande speculatore sulla lira, la pensa così.

L’Italia è arrivata al Covid-19 in pessimo stato perché, per euro-dipendenza dei suoi governi, per entrare nell’euro e ridurre il debito pubblico, ha applicato con zelo la disciplina di bilancio della Merkel, infatti, da allora ha registrato, per 24 anni, un attivo primario di bilancio; ciò malgrado, il debito pubblico, prima della pandemia, aveva raggiunto il 130% del PIL, mentre le spese in infrastrutture e PIL diminuivano, con il Covid, il debito è arrivato al 160% del Pil.

Perciò, invece di aggrapparsi ai parametri fiscali, la commissione europea dovrebbe rivedere il patto di stabilità, perché questi parametri hanno perpetuato e aumentato il debito pubblico italiano; come dire che il modello di sviluppo tedesco ha destabilizzato dolosamente l’economia italiana e l’asservito la politica dei governi italiani.

Diversamente da ciò che segnala l’informazione contraria ai sovranisti, gli italiani non sono più mafiosi, evasori fiscali, traditori e corrotti di altri popoli, ma sono più arretrati i suoi governi, le sue istituzioni e la sua pubblica amministrazione. Una sapiente regia occulta europea, invece di spingere l’Italia a vere riforme, ha profittato di queste sue debolezze per impadronirsi del paese, naturalmente con l’aiuto di agenti italiani non disinteressati.

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Gli italiani hanno appreso che il mafioso, collaboratore di giustizia, Giovanni Brusca, ha fatto imprigionare tanti mafiosi, celando, probabilmente d’accordo con lo stato, i mandanti, quindi, è stato liberato dal carcere dopo 25 anni di detenzione. Brusca e altri mafiosi che hanno collaborato facendo nomi, ricevono dallo stato protezione, alloggio gratuito e assegno mensile di 1.500 euro il mese.

Mussolini nel fare la guerra alla mafia, si servì del prefetto Cesare Mori, che costrinse dei mafiosi a fuggire in Usa, mentre altri li mise in galera, però ne salvò i mandanti che s’iscrissero al partito fascista. Tanti capi mafiosi sono stati iscritti,  e lo sono tuttora, anche a una loggia massonica.

USA

Seguendo i giochi della politica, in un’ottica anticinese, pare che gli Usa si stiano avvicinando alla Russia, al forum annuale del Consiglio Artico, nato nel 1996, del quale fanno parte Canada, Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia, Russia, Svezia e Stati Uniti, si è rinnovata la cooperazione alla sicurezza di questi paesi.

Però non si è discusso solo dell’Artico, ma anche di Medio Oriente, Europa e, con poco coinvolgimento, dei diritti umani, perciò, mentre l’economia americana sembra tornata a crescere, la crisi per l’Ucraina si è stemperata; gli Usa hanno un contenzioso anche con Berlino, ufficialmente per il raddoppio del nord Stream, ma forse anche per l’egemonismo tedesco che, trattando con la Russia e la Cina, vuole staccare l’Europa dagli Usa.

Con i buoni uffici dei russi, gli Usa trattano una tregua con l’Iran, che è rivale della Turchia, ufficialmente alleata degli Usa, la quale usa strumentalmente la causa palestinese, fra poco ci sarà un incontro tra Biden e Putin. Gli Usa vogliono sganciarsi dal Medio Oriente, ma appoggiano Israele, poiché gli stati hanno tre facce, hanno annunciato l’apertura di 4 nuove basi militari in Norvegia, ufficialmente in funzione antirussa, e intanto aprono a Mosca.

In una base della Raf in Inghilterra, Biden ha affermato che le democrazie occidentali sono unite, che vuole un rapporto pacifico con la Russia, però gli Usa sono pronti a rispondere a suoi atti ostili; ha ricordato che il 16 giugno s’incontrerà con Putin e poi, a Bruxelles, incontrerà i paesi della Nato, ha affermato che l’impegno degli Usa nella Nato è solido. Per Putin i rapporti con Trump erano migliori, gli Usa criticano gli attacchi di hacker russi contro aziende american e le interferenze elettorali di Mosca.

Biden ha detto che, tra Usa e Ue, vuole la fine dalla guerra dei dazi sui metalli e sui sussidi a Boeing e Airbus. Per favorire accordi commerciale, ha anche confermato i colloqui di pace tra Usa e Cina, perciò ha revocato il boicottaggio di Trump contro TikTok e WeChat e contro i software cinesi che minacciano la sicurezza Usa, come la sanzioni a società tecnologiche cinesi.

Certe volte pare che il liberismo e la globalizzazione siano alle corde, con la digital tax italiana al 3%, gli Usa minacciano una ritorsione per le esportazioni italiane, con dazi che potrebbero aumentare del 25% ma, per alcuni prodotti, potrebbe aumentare anche il contrabbando. In teoria, nel breve periodo i dazi fanno aumentare i prezzi e le entrate dello stato, nel medio periodo fanno aumentare la produzione interna; ad ogni modo, il commercio internazionale esasperato alimenta l’inquinamento dei trasporti.

Gli accordi internazionali tra stati o interni tra imprese e sindacati, siglati davanti ai riflettori e alle telecamere, sono sempre preceduti da incontri e patti informali riservati poi, a uso della storia e dell’informazione, questi diventano ufficiali in una data. Nell’incontro del 15 giugno prossimo dovrebbe finire la guerra commerciale dei dazi tra Usa e UE, nei settori acciaio e alluminio e per Airbus e Boeing. In quella data, le parti annunceranno anche una partnership tecnologica e chiederanno un’indagine approfondita sul coronavirus.

La controversia sugli aerei era nata dagli aiuti governativi alle due compagnie, le tariffe saranno rimosse e una soluzione sarà trovata entro l’11 luglio prossimo; per ritorsione il WTO aveva autorizzato gli Usa a imporre dazi per 7,5 miliardi di dollari e l’UE per 4 miliardi di dollari. Sui metalli si dovrà ancora lavorare, nel 2018 Trump aveva applicato dazi ad acciaio e alluminio dell’UE e l’UE aveva risposto con dazi su alcuni prodotti americani. 

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Il presidente del Salvador, Nayib Bukele, ha creato il primo bitcoin statale con valore legale, così il paese avrà un’altra moneta, dopo il dollaro, il che renderà obbligatoria l’accettazione del bitcoin come mezzo di pagamento, con la possibilità di pagare le tasse in bitcoin; inoltre, tutti i prezzi dovranno essere espressi in bitcoin e dollari.

Lo stato s’impegna alla conversione automatica tra bitcoin e dollari; gli emigranti salvadoregni in Usa inviano annualmente nel paese dollari pari al 20% del PIL, però le rimesse sono gravate da pesanti commissioni bancarie, che dovrebbero diminuire con i bitcoin. Nel 2001 il governo scelse la dollarizzazione della sua economia, per attirare investimenti dagli Usa e per eliminare il rischio di cambio della sua moneta, che poi fu abolita.

Il paese ha una criminalità diffusa, rinunciando alla sovranità monetaria ha contenuto l’inflazione ma si è sviluppato poco, ora, con la forte emissione di dollari, la FED sta facendo aumentare l’inflazione. Il bitcoin è vantaggioso perché è emesso per un importo predefinito, ma togliere dollari dalla circolazione, potrebbe favorire la deflazione e frenare i consumi.

Per ridurre la dipendenza dalla FED, Bukele vuole anche trasformare il Salvador in un paradiso fiscale, attirando, con basse imposte, società e residenti ricchi da tutto il mondo; sfruttando il clima del paese e le sue spiagge, vuole attirare investitori turistici nel paese. (Per le notizie, fonte: ilpost.it).

EUROPA

Sul tavolo della commissione europea è arrivato un dossier del gruppo dei verdi dell’europarlamento che accusa l’Italia di far passare fraudolentemente, diversi investimenti finanziati dal Recovery Plan, per investimenti verdi; la commissione aveva chiesto ai verdi di fare una valutazione di eco-compatibilità dei progetti dei paesi.

L’intervento finanziario europeo prevede che il 37% della spesa debba essere destinata all’ecologia, pena la bocciatura, la commissione chiede anche una relazione sull’avanzamento dei lavori, controllata da un gruppo di lavoro di 27 membri, anche il parlamento europeo ha chiesto alla commissione trasparenza e rendiconto delle spese.

Però, tre parlamentari verdi hanno esordito solitari con una fuga in avanti, usando documenti minuziosi della commissione; oggetto del contenzioso è anche il superbonus del 110% e i finanziamenti agevolati a fonti energetiche non rinnovabili. Ci si chiede come abbiano fatto tre parlamentari verdi ad appropriarsi di atti riservati della commissione.

Questi documenti mettono alla gogna l’Italia, a noi però è nota la disinvoltura nella spesa da parte del governo giallo-rosso di Conte, forse la stessa commissione ha incoraggiato i verdi a muoversi, perché non voleva esporsi  direttamente. (Per le notizie, fonte: Giuseppe Liturri – la Verità – startmag.it).

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La nuova imposta minima globale sulle multinazionali, deliberata al G7, dovrà essere discussa anche al G20, presenti anche Cina e Russia, essa prevede un’aliquota globale minima del 15% e per le big tech Usa del 20% sugli utili superiori al 10%, da assegnare al paese che acquista. Con tali misure, l’Europa dovrebbe raccogliere 48,3 miliardi di euro, mentre gli Usa 40,7, colpendo gli interessi di Belgio, Olanda e Irlanda.

Poiché l’Italia ha poche multinazionali, dovrebbe recuperare solo 2,7 miliardi della cifra destinata all’Europa, per i paesi del G20 non sarà facile applicare la norma, cioè riallocare le imposte dai paesi con la sede legale della società a quelli che acquistano; con la digital tax, l’Italia ha incassato solo 233 milioni di euro, irrilevanti rispetto al suo bilancio pubblico di 800 miliardi di euro. (Pr le notizie, fonte: Luigi Pereira - startmag.it).

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Ancora una volta, la Federal Reserve ha accusato Deutsche Bank di non effettuare efficaci controlli antiriciclaggio, minacciando altre multe, oltre quelle già comminate;  la banca tedesca ha una forte presenza a Wall Street e non ha fatto marcia indietro. Nel 2017 ha spostato 10 miliardi di dollari, di provenienza illegale, fuori dalla Russia ed è stata multata di 41 milioni di dollari, nel 2020 ha patteggiato con il dipartimento per i servizi finanziari di New York, per un grande riciclaggio di denaro in Europa.

Le banche sono tenute a controllare il denaro proveniente da attività criminali, segnalando alle autorità clienti e transazioni sospette; la banca tedesca, accusata di controlli approssimativi, ha però lottato per scrollarsi di dosso la sua cattiva reputazione, comunque, il regolatore finanziario tedesco, BaFin, le ha ordinato di fare ulteriori adeguate misure di controllo. (Wall Street Journal – startmag.it).

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 7/6/2021)

EUROPA

Ai fini della trasparenza fiscale delle società transazionali o multinazionali, l’UE ha chiesto a quelle con più di 750 milioni di euro di fatturato, di dichiarare quante imposte pagano in ogni paese dell’Unione in cui hanno dei profitti. Fino a ora esse dichiaravano l’utile complessivo, ma non gli utili realizzati in ogni paese, ma con operazioni di compravendita tra filiali, fatte a prezzi artificiali, riuscivano a spostare gli utili nel paese in cui le imposte erano più basse.

L’UE della Merkel, è stata sempre esaltata dalla televisione italiana, per il suo rigore, purtroppo la commissione europea si è sempre limitata sorvegliare i deficit di bilancio e i debiti pubblici ma, forse perché la Germania aveva notevoli crediti da esportazione da impiegare, non i debiti privati e le frodi fiscali delle grandi imprese, come il riciclaggio mafioso e politico e i paradisi fiscali dell’UE.

Il 4/6/2021 a Londra si sono riuniti i ministri economici del G7, gli Usa hanno proposto per le multinazionali l’aliquota fiscale complessiva del 21%, mentre l’UE, l’aliquota del 15%, si prospetta una tassa minima per le big tech del 15%.  Intanto è stata potenziata la procura europea sui reati fiscali o Eppo, chiamata anche a vigilare sulla gestione dei fondi del Recovery. Era nata nel 2017, per indagare sui danni al bilancio UE, per truffa, corruzione, riciclaggio e frode sull’Iva, per nuovi compiti si avvale di 22 procuratori europei, uno per ogni paese europeo che ha aderito all’accordo, ma si sono sfilati Danimarca, Ungheria, Irlanda, Polonia e Svezia.

La procura europea avrà un livello centrale in Lussemburgo e uno nazionale, il primo con il procuratore capo e 22 procuratori nazionali, invece, a livello nazionale, opereranno procuratori delegati, cioè pubblici ministeri locali che seguiranno le norme nazionali. Ogni cittadino potrà denunciare i reati di frode fiscale, direttamente al sito dell’Eppo. Prima dell’entrata in vigore del piano Next Generation EU, solo le autorità nazionali potevano indagare sui reati fiscali a danno dell’UE, la quale mancava, forse non per caso, degli strumenti normativi necessari per indagare e perseguire gli illeciti. (Per le notizie, fonte: FQ – ilfattoquotidiano.it).

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In Germania, i sondaggi danno CDU-CSU al 28%, SPD al 25% e Verdi al 22%. L’ecologista Baerbock e il socialista Lauterbach, per aver omesso la dichiarazione di compensi extraparlamentari, sono indagati per evasione fiscale; il socialista Habeck si detto favorevole a consegnare armi all’Ucraina, in chiave antirussa e a est la CDU è tentata di allearsi con il partito Afd nazionalista.

Nella campagna vaccinale, per ottenere l’autorizzazione a riaprire, si è scoperta un’estesa truffa nei test veloci, svolti in appositi centri, perciò sono nati test-center a Berlino, Baviera e Nord Reno-Vestfalia, anche in chioschi vicini ai ristoranti. Per ognuno di questi test, lo stato paga 24 euro, ma molti certificati sono falsi e i centri dichiarano molti più test di quelli fatti, naturalmente sono tutti negativi. (Per le notizie fonte: Pierluigi Mennitti – startmag.it).

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Nonostante l’elevata inflazione, arrivata in un anno al 17,3%, in Turchia Erdogan, per favorire i prestiti, vuole mantenere bassi gli interessi, ma con l’aumento dei prezzi del petrolio a 70 dollari al barile, il cambio arrivato a 8,6 lire turche per un dollaro; il Pil aumenta del 7% l’anno, ma il Pil pro-capite, al cambio attuale, rispetto al 2013 è sceso del 40%, ora è a 7.700 dollari.

La crescita è favorita dalla spesa pubblica e dai prestiti per i consumi e gli investimenti, Erdogan vuole anche costruire un altro canale lungo il Bosforo, nel paese c’è il boom del credito, ma la disoccupazione è al 13,1%. (Per le notizie, fonte: Violetta Silvestri – money.it).

ITALIA

Per il 2022, la commissione europea ha raccomandato, con la fine dell’emergenza epidemica, il ritorno alla disciplina di bilancio, del patto di stabilità e del fiscal compact; queste misure, impedendo una politica di bilancio espansiva, favoriranno il ritorno dell’austerità. I problemi nascono dalla perdita della sovranità monetaria, l’Italia che, con la svalutazione della lira, avrebbe risolto tutti i suoi problemi di bilancio.

La deroga temporanea al patto di stabilità, attuata con la clausola di salvaguardia, scadrà a marzo del 2023, Gentiloni ha ammesso che il patto di stabilità è dannoso, ma è difficile cambiarlo, anche se Draghi si fa delle illusioni, comunque, ufficialmente rifiuta la carica di presidente della repubblica. La clausola di salvaguardia, che punta anche a recuperare il Pil ante Covid, durerà fino alla fine del 2022, perciò la legge di bilancio italiana, da votare nell’autunno del 2022, dovrà uniformarsi ai vecchi parametri, con i relativi avanzi primari.

Con il contenimento della spesa pubblica italiana, l’economia potrebbe essere aiutata dagli investimenti pubblici che, fino al 2026, dovrebbero essere di due punti percentuali rispetto al Pil; per coprire la spesa pubblica, la commissione europea ha suggerito all’Italia l’aumento dell’IVA e delle imposte sulla casa. I governi italiani di emanazione europea, non hanno fatto altro che esaltare gli aiuti europei per la pandemia, vedremo.

24 paesi su 27 hanno violato la regola del disavanzo e 13 su 27 la regola del debito pubblico, ma per il momento non è stata aperta nessuna procedura d’infrazione su di essi. La commissione condanna l’elevato debito pubblico italiano, ma non l’altrettanto elevato debito privato dell’Europa settentrionale. La ricetta fallimentare europea è ancora l’avanzo primario del bilancio, che ha effetti recessivi e rende più difficile la sostenibilità e il rientro del debito, fino al fallimento, alla svendita e allo smembramento dell’Italia. (Per le notizie, fonte: Giuseppe Liturri – startmag.it).

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Giovanni Brusca è il regista ufficiale del braccio mafioso militare della strage di Capaci ma, non per caso, s’ignorano i mandanti politici occulti; esso, scarcerato dopo 26 anni, mettendo da parte l’omertà mafiosa, ha collaborato con i magistrati alle indagini e perciò ha fatto arrestare tanti mafiosi. Ora la corte di giustizia europea e la corte costituzionale italiana hanno stabilito che, dopo 26 anni di reclusione, i mafiosi pentiti o rieducati o collaborativi nelle indagini, devono uscire dal carcere, anche se condannati all’ergastolo, beneficiario di una riduzione della pena.

Il fatto ha provocato l’indignazione del parlamento che, su impulso del magistrato Giovanni Falcone, fece la legge di condono o riduzione sulla reclusione restante. Accantonando l’omertà, tipica di un qualunque lavoro subordinato e soprattutto dei militari, i collaboratori sono utili alle indagini, però è normale che il parlamento, cambiata la sua composizione, voti e sconfessi delle leggi vigenti.

Brusca non ha vuotato tutto il sacco delle cose di mafia a lui note perché, se avesse promesso di fare il nome di mandanti politici, sarebbe stato ucciso in carcere, come Calvi e Sindona, perciò la sua collaborazione, d’accordo con i mandanti, è stata necessariamente parziale. Diversi parlamentari sono contrari all’abolizione dell’ergastolo, con l’accesso ai benefici e con l’anticipata uscita dal carcere,  per chi non si pente, non fa nomi e non svela responsabilità superiori di mandanti occulti, che è il terzo livello della  mafia, segnalato da Falcone; perciò i mafiosi, se condannati all’ergastolo o a lunghe pene detentive, se non fanno nomi, per alcuni non dovrebbero mai uscire dal carcere, l’UE la pensa diversamente.

Per le operazioni particolari, la mafia è sempre stata anche un braccio armato dello stato e dei servizi segreti, l’unità d’Italia si fece con la sua collaborazione, collaborò con l’invasione americana in Sicilia e con la DC contro il comunismo. Collegata a settori della politica, ha agito in accordo con Andreotti e, secondariamente, con Berlusconi, il primo aveva un collegamento  diretto con il Vaticano e gli Usa, mentre la mafia riciclava denaro sporco nella banca IOR del Vaticano. (Per le notizie, fonte: FQ - il fattoquotidiano.it; Mattia Feltri – huffingtonpost.it).

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La procura di Trapani ha accertato che la regione Sicilia, per dimostrare che ha un sistema sanitario efficiente, ha inviato dati falsi sul monitoraggio del Covid. Per arrivare alla zona bianca, per la stagione estiva, alcune regioni hanno diminuito i tamponi, rilevando perciò meno contagiati; è risultato anche che un anziano di 80 anni, vaccinato due volte contro la pandemia, si è ammalato di Covid, intanto diminuiscono i test dei tamponi, il che impedisce l’esatta rilevazione degli asintomatici e dei malati.

Restando sul tema Covid, tra le altre cose, si è accertato che il cannabidiolo (CBD) è un metabolita attivo della pianta cannabis che inibisce l’infezione da Sars-Cov2, cioè avrebbe effetti antivirali; i pazienti che l’hanno assunto hanno avuto un’incidenza nell’infezione molto inferiore agli altri, dimostrandosi un agente preventivo.

I vaccini contro la Covid 19 possono peggiorare le condizioni sanitarie degli anziani riceventi muniti di anticorpi specifici, perciò un gruppo intenzionale di medici ha accusato la sanità pubblica di alimentare la paura, di abuso di potere e l’ha invitata a interrompere i programmi di vaccinazione di massa. (Code Name Jumper – Neville Hodgkins).

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Chi chiama i tecnici al governo, oltre a baipassare il parlamento e la sovranità popolare, desidera uomini capaci di operare liberi dal popolo ma non dai loro mandanti occulti; trattasi di persone non competenti, ma premiate nella carriera e nei privilegi perché a loro fedeli, sono discreti e obbedienti e, generalmente, non rispondono dei loro atti.

In economia sono tecnici quelli, come gli artigiani, che fabbricano o progettano prodotti finiti, in metallo, pietre, legno, plastica o altri materiali; in politica sono tecnici quelli che seguono una normativa tracciata da altri, impropriamente sono definiti tali anche quelli che inventano prodotti finanziari; tuttavia, chi produce un prodotto già collaudato da altri, non è innovativo, ma segue solo una strada tracciata da altri.

Quindi, più delle conoscenze acquisite, per disciplina militare da altri, per migliorare la società, occorrerebbe indipendenza, responsabilità e un cambiamento di spirito e di morale; chi si appropria di tecniche altrui è incapace d’innovare e combatte gli innovatori, che spesso hanno ragione, è come un asino che ha imparato la strada per tornare da solo in stalla.

Il loro scopo, facendo contenti i loro mandanti, è ingessare e preservare solo tecniche e profitti consolidati e togliere, con governi fantoccio, la sovranità al popolo; l’Italia avrebbe bisogno di altri spiriti, non di tecnici che l’hanno messa in mano dei poteri forti, di altre potenze e dei mercati, che ne hanno approfittato per fare affari, aiutati dalla sua pianificata debolezza.  

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario.it;    viruslibertario@gmail.com.

  

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 31 maggio 2021)

ITALIA

La Consip, la centrale acquisti della pubblica amministrazione, il 24/3/2021 ha pubblicato un bando di appalto per il noleggio di containers, lavatrici, asciugatrici, letti e per l‘acquisto di vestiti, per l’allestimento in ogni regione di containers da 42 persone, in campi da 8.000 persone, con 190 containers. Qualche cosa del genere si sta facendo anche in Germania, dove si propone di metterci contagiati o chi viola le norme Covid, ma potrebbe essere un provvedimento per fronteggiare anche l’immigrazione, il terremoto o altro.

Lo scopo ufficiale è l’assistenza della popolazione nell’emergenza, le misure sono inquietanti, si afferma che i campi sono riservati a quelli costretti ad abbandonare la propria abitazione, compresi gli allevatori, ma nei campi sono previsti anche uffici. Il bando prevede una spesa di 267 milioni di euro, l’operazione è stata fatta all’insaputa degli italiani ed è definita urgente. (Per le notizie, fonte: DESI-CONSIP- www.desiagency.eu/cronaca-terroristica/desi-campi).

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Nel diciannovesimo secolo Saint-Simon, precursore del socialismo, del comunismo e della tecnocrazia, come Bacon, credeva che la scienza e la tecnocrazia avrebbero risolto i problemi sociali e di governance; tuttavia, affinché i tecnici potessero governare la società, affermava che le masse dovevano essere controllate, abbandonando la “democrazia”, così si spiegano le Task Force del governo Conte.

La Covid circolava in Cina già da agosto del 2019, in Europa da settembre, la pandemia è rimasta in balia delle opinioni, ostacolate dai dogmi della scienza della televisione; i dati statistici, anche a causa di errori di rilevazione, differiscono anche all’interno dei singoli stati. Con la televisione, diventata strumento di diffusione del panico e della propaganda, la pandemia è stata indicata come la causa di morte dei vecchi con gravi patologie e perciò c’è stata una sovrastima dei decessi per Covid.

Sono stati erroneamente assimilati ai malati contagiosi gli asintomatici, ignorando che la cattiva alimentazione è associata a malattie cardiovascolari, malattie cardiache, diabete, allergie, difficoltà respiratorie e tumori. Perciò, la pandemia ha anche causato il lockdown della scienza; l’autopsia è stata eseguita su persone morte per Ebola e prione della mucca pazza, più pericolose della Covid, ma non per la Covid, facendo scaturire errori diagnostici.

Sono stati dati per morti da Covid tutti quelli risultati positivi al virus, a Bergamo, medici disobbedienti hanno asserito che la maggior parte dei morti per Covid non era morta, come si è affermato, con la complicazione della polmonite o delle malattie respiratorie, che richiedevano la ventilazione, ma soprattutto, per coagulazione vascolare e con danni al cuore e alle reni. Gli esperti della televisione hanno vietano idrossiclorichina, sconsigliato antinfiammatori, eparina e zinco, che danno risultati fondamentali nella risoluzione di queste malattie e della Covid.

Le persone anziane hanno avuto il maggior numero di decessi, se infettate dal virus, sono stata date per morte dalla Covid, mentre, se lo stesso evento si è verificato dopo la vaccinazione, si è detto che la morte è stata dovuta a polmonite, cardiopatie, patologie renali, diabete, tumore, ictus e malattie autoimmuni.

I ricoverati per Covid hanno ridotto i posti di ricovero  per gli altri malati; senza concause, nei giovani raramente la Covid può essere causa di morte, la pandemia è stata gestita dalla scientocrazia e dalla dittatura sanitaria che si sono sostituite al potere politico; la scienza di corte, abbandonando il dubbio, ha imposto una verità dogmatica, scomunicando i dissidenti.

L’informazione ha inscenato una guerra contro una banale influenza da virus, anche se contagioso, assoggettando tutti a una volontà unica, la narrazione dei mass media non doveva informare ma terrorizzare e rendere docile la popolazione. In questo clima, la mente era costretta solo a uniformarsi e a pensare alla sopravvivenza, rinunciando ad altri stimoli esterni.

La nostra società sta precipitando in un baratro, soggetta alla propaganda e alla verità di un partito occulto, vede rafforzata ignoranza e schiavitù, ma la televisione afferma che gli ignoranti sono i populisti. L’agenda 2030 dei plutocrati del mondo vuole persone più governabili, forse la pandemia è stata progettata da élite che vogliono un nuovo ordine mondiale, le quali affermano che i negazionisti sono dementi che non vogliono fermare la pandemia.  (Per le notizie, fonte: “Strage di Stato”  di Pasquale Bacco e Angelo Giorgianni).

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In Italia più del 60% dei processi penali è archiviato, mentre meno del 40% è rinviato a giudizio, cioè nel 2020, le archiviazioni sono state 390.000 su 600.000, la situazione si è aggravata con la pandemia; l’arretrato è aumentato de 3,1%. Di fronte al tribunale monocratico che giudica le cause minori, la durata media dei processi, che favorisce il lavoro degli avvocati, è arrivata a 684 giorni, rispetto ai 727 giorni per i reati maggiori, celebrati di fronte al tribunale collegiale.

Perciò si chiede, con una riforma, un processo penale più rapido; sono stati depenalizzati dei reati, sono state fatte delle riforme, è stata esclusa la punibilità quando l’offesa è particolarmente lieve e nel 2020 le udienze ordinarie sono diminuite; ma i GIP, con la scusa del troppo lavoro nei tribunali,  anche se i processi penali sarebbero obbligatori, hanno continuato a emettere decreti di archiviazione.

Si chiede anche la riforma dei codici di procedura, del diritto commerciale e di quello amministrativo, i tempi e gli esiti della giustizia sono utili solo al lavoro degli avvocati. Sarebbe ora che il governo introducesse in Italia un vero servizio giustizia, che è il principale cardine dello stato di diritto e dell’eguaglianza giuridica dei cittadini, che è stato il primo principio rivoluzionario; concetti sempre sbandierati dal governo di turno, ma che le classi privilegiate al potere hanno sempre osteggiato o disatteso.

Per non incentivare il lavoro degli avvocati, dalla cui opera dipende la lentezza della giustizia, la sentenza dovrebbe essere definitiva già in primo grado, anche se appellabile; il giudizio dovrebbe essere, quasi sempre, monocratico, i gradi di giudizio dovrebbero essere solo due, la sentenza di appello potrebbe essere anche più grave di quella di primo grado, PM e giudici dovrebbero avere carriere separate.

Per far lavorare bene le commissioni parlamentari, cioè, per una legislazione parlamentare più curata, deputati e senatori devono avere la laurea, ma in diverse discipline, cioè non dovrebbero essere solo avvocati, che oggi sono legislatori, ministri, giudici, professionisti e dirigenti della pubblica amministrazione; perciò, per favorire il loro lavoro, tendono a mantenere la normativa com’è, a parte ritocchi di nessuna rilevanza, il che paralizza l’attività dello stato.

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Per appianare le distorsioni amministrative e di mercato, sulle quali la speculazione economica guadagna, si sono fatte riforme, anche se parziali, che non hanno sveltito l’iter degli appalti in opere pubbliche o in opere minori, spesso rallentate, a causa di norme poco chiare o discordanti, ma anche da processi giudiziari. Non bisogna dimenticare che nella pubblica amministrazione, i dipendenti sono privilegiati protetti, quasi sempre scelti e promossi solo per meriti politici; inoltre, le leggi che regolano l’attività dell’amministrazione pubblica, sono fatte dal legislatore.

Sul tappeto sono sempre la riforma della pubblica amministrazione e quella degli appalti, comunque, è sbagliato e ingiusto, per sveltire gli appalti, ridurre la concorrenza tra le imprese. Oggi, malgrado le norme a garanzia della concorrenza, spesso gli appalti, con l’accordo tra politica e mafia, sono truccati a favore di un’impresa.

Negli appalti bisogna impedire lavoro nero e verificare le garanzie nei  subappalti, che devono essere limitati, non bisogna guardare solo al prezzo, ma anche la qualità del prodotto, bisogna copiare da altri paesi, perché in Italia le grandi opere costano più che all’estero e  spesso appaltatori stranieri non presentano le loro offerte in Italia. Gli appalti di scarso valore possono essere fatti anche senza gara, bisogna fare collaudi e controlli pubblici sulle opere eseguite e manutenzioni, controllate dagli enti pubblici, soprattutto su quelle più vecchie.

Bisogna combattere le infiltrazioni della mafia, sempre legata alla politica e ai vari potentati,  e digitalizzare la pubblica amministrazione e la magistratura, coordinandole. In generale, le leggi devono essere più brevi, più chiare e di minor numero; quelle oscure alimentano la litigiosità e il lavoro degli avvocati, inoltre, enti e magistratura devono avere una sezione speciale dedicata agli appalti pubblici, che sono stati sempre fonte di grandi interessi e di scandali.

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Sulle grandi nomine, cioè degli AD, Draghi sta facendo tutto da solo, mi riferisco a CDP, FS e Rai, eppure FS gestirà 35 miliardi del Recovery e la CDP potrebbe essere trasformata in banca pubblica per gli investimenti. Però i partiti, litigiosi al loro interno, sembrano scomparsi e non dibattono sulla questione; forse la loro debolezza e l’europeismo che li immobilizza, li ha spinti a rinunciare a un confronto politico, come invece hanno fatto con le riaperture, i licenziamenti, il condono, i vaccini e l’utilizzo dei 248 miliardi di euro del Recovery Fund.

Pare che si contenteranno delle nomine dei loro rappresentanti per il rinnovo dei consigli di amministrazione; dopo la nomina del generale Figliuolo a commissario all’emergenza Covid, si afferma che Draghi, che non è stato scelto dal popolo, ha bisogno di decisioni rapide, evitando zuffe e lottizzazioni delle poltrone tra i partiti.

Sono le prime giustificazioni delle dittature, inoltre, è la stessa logica seguita da Conte, che aveva isolato il suo governo da opposizione e parlamento; eppure i partiti sostengono la sua maggioranza di governo. Eccettuata la Meloni, partiti e televisione, consci del fatto che Draghi è sostenuto dal governo occulto, interessati solo a conservare i loro emolumenti e privilegi, cantano le lodi di Draghi, di Mattarella e del papa. Intanto il governo, dopo aver negato a Fratelli d’Italia la presidenza del Copasir, prevista dalla legge, ha escluso l’opposizione anche dalle commissioni parlamentari d’inchiesta. (Per le notizie, fonte: Giuseppe Colombo - huffingtonpost.it).

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Nel 2020 il Pil italiano, a causa della pandemia, si è ridotto dell’8,8%, nel 2021 se ne dovrebbe recuperare la metà, i consumi privati di ogni famiglia sono diminuiti di circa 4.400 euro; sono diminuite 156 miliardi di euro le spese per turismo e ristoranti, nel 2021 forse se ne recupereranno la metà. In compenso, durante l’estate arriverà la prima rata del Recovery Fund, pari a 256 miliardi di euro.

Nel 2020 ogni famiglia ha perso in media 2600 euro di reddito, con recupero della metà nel 2021. Rinchiuse in casa, le famiglie hanno aumentato le spese alimentari, quelle per comunicazioni telefoniche e quelle per le bollette in genere; l’inflazione, a causa della recessione, è stata dello 0,8% .

EUROPA

Per coprire le spese per i Recovery Fund, l’UE ha previsto alcune imposte, i trattati vietano spese non coperte dalle entrate, eccezionalmente è consentito indebitarsi, ma questo debito comune deve essere rimborsato dalle contribuzioni degli stati, perciò è diverso dagli eurobond.

Fino al 2058 gli stati devono contribuire al bilancio comune con una quota aggiuntiva dello 0,6% del PIL, con entrate certe per 30 anni e, a partire dal 2026, cioè, con entrate aggiuntive per 29 miliardi di euro. Le attuali entrate addizionali, derivanti da imposte sul reddito e Iva, sono pari all’83% percento delle entrate complessive, mentre i dazi doganali sono pari al 17%; queste dovranno essere integrate da entrate dirette dell’UE, il che dovrebbe essere un ulteriore passo verso l’integrazione europea.

Mario Monti era stato incaricato di riformare il sistema delle entrate dell’UE. Le imposte europee saranno introdotte gradualmente, dall’1/1/21, 0,80 euro per kg di plastica non riciclata, dall’1/1/23 una tassa sull’import di prodotti a base di carbonio, una tassa sul digitale e una sui diritti di emissione di CO2, dall’1/1/26 una tassa sulle operazioni finanziarie. In tal modo sarà difficile rilevare la contribuzione netta di ogni stato.

L’UE vuole anche introdurre una base imponibile comune per le società, dalla quale dovranno scaturire le aliquote nazionali, insomma, al dilà delle uscite fiscali di Letta e di altri, dopo l’euforia sui fondi europei, ancora non arrivati, senza una vera riforma fiscale italiana, in Italia dovrebbe aumentare la pressione fiscale. Per non aumentare la pressione tributaria italiana, entrate e spese europee dovrebbero sostituire entrate e spese italiane.

Dal 2023 tornerà anche il Patto di Stabilità, la sospensione dovuta alla pandemia rientrerà, nel 2022, secondo alcuni ottimisti, l’economia dell’UE forse tornerà ai livelli pre-Covid, ma continueranno i sussidi a imprese e popolazione, il ritiro degli aiuti sarà graduale. L’UE chiede che i piani nazionali per le riforme e la ripresa non siano fatti da mance milionarie, ma  siano effettivamente utili a ogni stato, in Italia la caduta del Pil è stata del 9%.

Il ritorno al Patto di Stabilità significa sottostare ai vincoli di bilancio dal 2023, l’Italia deve fare riforme e ridurre il debito pubblico ora arrivato al 160% del Pil, arrivando al 60% del Pil, con il 5% l’anno di riduzione, con una politica deflattiva che toglierà risorse al paese. Il rapporto debito/PIL dovrà scendere gradualmente e nel 2030 arriverà al livello pre-Covid del 135%, per continuare a diminuire, per raggiungere gradualmente il 60% del Pil, il rapporto, deficit/PIL scenderà e nel 2025 raggiungerà il 3%.

Perciò la tesi di Draghi, che ora non si possono togliere soldi agli italiani, sarà accantonata assieme alle proposte fiscali peregrine di Letta. In tutti i paesi europei, con la pandemia, sono aumentati il debito pubblico e, come accade in guerra, la speculazione, tuttavia pare che Daghi ritenga che il Patto di Stabilità possa essere emendato, forse perché anche lui lo ritiene depressivo e deflattivo.

Il rientro del debito pubblico, al tasso del 5% l’anno, sarà una misura onerosa, con la Covid e senza sovranità monetaria, l’Italia ha aumentato il suo debito pubblico verso l’estero e arricchito, con la spesa per la pandemia, alcuni speculatori. Ora l’Italia, indebitandosi con l’UE invece che con gli italiani, come accade alle persone usurate, vedrà ancora ridursi la sua sovranità e indipendenza; Mattarella, Draghi e Letta saranno contenti.

Il debito nasce con il risparmio privato che alimenta il credito, serve alle famiglie per comprare casa, per fronteggiare un funerale, un matrimonio o una malattia, serve alle imprese per fare investimenti produttivi. Alla società statale il debito pubblico e il deficit di bilancio, che lo alimenta, servono, in cambio di protezione, a giustificare il prelievo fiscale; infatti, le società che non possono raggiungere l’oggetto sociale, nel caso nostro la tassazione, si sciolgono. Senza debito e deficit, lo stato deve ridurre le imposte, in caso opposto, le può aumentare, perciò lo stato ha bisogno di debito pubblico e di deficit di bilancio. (Per le notizie, fonte: Giuseppe Liturri – La Verità – startmag.it; Elisa Carpolongo – money.it).  

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La Germania ha riconosciuto il suo genocidio o sterminio, a opera di soldati tedeschi, di due tribù africane, gli Herero e i Nama di Namibia (Africa del Sud-ovest), avvenuto tra il 1904 e il 1908. La Namibia fu colonia tedesca dal 1884 al 1915; le trattative andavano avanti dal 2015, la Germania corrisponderà 1,1 miliardi di euro di risarcimento, destinati a infrastrutture, sanità e formazione delle due tribù; eventuali risarcimenti per cause personali, saranno pagati separatamente. (Per le notizie, fonte: ilpost.it).

CINA

La Cina finanzia opere pubbliche in Africa, Europa e Asia, in Montenegro ha finanziato la costruzione di un’autostrada, non ancora ultimata, di 130 km, del costo di un miliardo di dollari; il finanziamento è arrivato da parte di una banca cinese, al tasso del 2% annuo, da rimborsare in 20 anni. La prima rata doveva essere pagata il 2021 ma, a causa della pandemia e del calo del turismo, il paese non ha i soldi per la rata.

L’opera è stata costruita da un’impresa cinese, che ha importato dalla Cina dipendenti e materiali senza dazi, quindi, con nessun beneficio per l’occupazione del paese; il contratto prevede che, a causa del mancato rimborso, la Cina acquisterà parte del territorio del paese, come già fatto in Grecia con il porto del Pireo.

Nel 2006 il Montenegro si era reso indipendente dalla Serbia, ha chiesto di entrare nell’UE e ne usa già la moneta; a causa della sua morosità, il Montenegro ha chiesto aiuto all’UE, che già l’aiuta economicamente ma, momentaneamente, ma non definitivamente, ha precisato che non può pagare il debito contratto con la Cina. Forse, questa politica cinese sui territori e porti del mondo, è ispirata a quanto praticano nell’ottocento in Cina dalle potenze europee. (Per le notizie, fonte: Giorgia Bonamoneta – money.it).

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario.it;    viruslibertario@gmail.com.

  

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 24/5/2021)

ITALIA

La guardia costiera libica, finanziata dall’Italia, spara sui pescherecci italiani e, ufficialmente, controlla il flusso migratorio africano verso l’Italia; nei primi quattro mesi del 2021 sono approdati in Italia 12.894 migranti, mentre quelli respinti dalla guardia costiera, anche con metodi censurabili, sono stati 6.992; perciò le ONG, a vantaggio degli immigrati, chiedono a Draghi di cambiare gli accordi del 2017, tra i Italia e Libia, su questa emigrazione e sui soccorsi in mare, anche Letta e il PD lo vorrebbero.

Ammesso che i contraenti siano in buona fede, bisognerebbe sapere cosa fare dei migranti respinti e svuotare i centri di detenzione libici, con rimpatri coordinati con l’UE; inoltre, in coordinamento con la Francia, bisognerebbe bloccare le organizzazioni criminali che lucrano con l’emigrazione irregolare, operanti in Libia e nel Sahel.

Purtroppo, invece di accogliere un’immigrazione selezionata, concordata e certificata, il governo italiano, come la criminalità, desidera questi immigranti, comunque arrivino e di qualsiasi caratteristica siano, ma non lo può confessare, da qui la sua ambiguità. Questi immigrati, arrivati in questo modo, servono anche o soprattutto per il lavoro nero, per attività illegali, per trapianti di organi, per la distribuzione della droga, per i pedofili, per la prostituzione e per i ricettatori; l’UE è al corrente, perciò, d’accordo con il governo italiano, cerca di controllare solo l’immigrazione dai Balcani, mentre la Germania accoglie solo gli immigrati selezionati per il lavoro.

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Invece di porre, come fa il governo, divieti, applicare multe, chiedere obbedienza, dare protezione ai suoi seguaci  e rilasciare autorizzazioni, un populista ha affermato che il governo italiano dovrebbe fare controlli regolari sull’attività svolta dalla pubblica amministrazione e reprimere gli abusi privati; dovrebbe introdurre la giustizia di cui siamo privi e non alimentare le leggi discriminanti.

Berlusconi, dopo l’accanimento della giustizia di “sinistra” contro di lui, fu sostituito a capo del governo da commissari dell’UE, con ciò fu dato un colpo mortale alla “democrazia” italiana e alla sovranità degli italiani, ai quali, dagli agenti italiani della Merkel, sono state negate libere elezioni amministrative, elezioni politiche anticipate, governi scelti dagli italiani  e referendum, perché, ha affermato Letta, l’Italia si sposta a destra ed è diventata, per reazione, sovranista.

Ora sembra che la corte dei diritti europea non ritenga infondato il ricorso di Berlusconi presso di essa, relativamente alla sua condanna per frode fiscale, seguiremo gli sviluppi della situazione e forse gli abusi dell’UE verso gli italiani, rafforzati dal collateralismo della “sinistra”, potrebbero cessare. Per affermare i suoi governi, la “sinistra”, si fa per dire, si è appoggiata all’UE che perciò è caduta in discredito presso gli italiani, prima, in maggioranza, europeisti.

Il populista afferma che lo stato non deve chiedere solo obbedienza, se vuole essere stato di diritto, deve introdurre la giustizia, deve concretamente battersi perché sia salvaguardata la sovranità del popolo, inoltre, i telegiornali della televisione non devono dare solo mezze notizie o fare pubblicità alla propaganda di partito.

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Da più parti si denuncia la situazione critica dell’amministrazione di Roma, diretta dalla signora sindaca Raggi, è la dimostrazione che le donne, checché ne dica la televisione, non cambieranno il mondo, ne abbiamo altri esempi, comunque, questa situazione romana data da tanti anni. A Roma, dove esistono anche governo e Vaticano, che non hanno nemmeno essi un’efficiente amministrazione, le strade hanno le buche, i trasporti pubblici non funzionano e la spazzatura non è raccolta puntualmente.

Perciò si chiede una legge speciale per Roma capitale, con fondi straordinari del governo, ma l’amministrazione, come il governo, non riesce nemmeno a spendere le somme stanziate e già disponibili per le opere pubbliche. Potrebbe dipendere dalla mancanza di mano d’opera, dalle lentezze burocratiche, ma anche dal fatto che questi soldi sono amministrati dalle banche, che non li remunerano e, quando li prestano, ci fanno pagare gli interessi.

Perciò il servizio di Tesoreria di un’Asl o di un grande comune  sono tanto remunerative che alcune banche, per poterlo gestire in  appalto, tra le condizioni offerte, hanno concesso ai dipendenti dell’ente condizioni dei conti correnti e dei prestiti  migliori rispetto a quelli previsti per i propri dipendenti; cioè, qualcuno guadagna sui ritardi nei pagamenti, come sui terremoti e nelle guerre.

Si dirà che non è più così perché le banche hanno troppa liquidità, perciò non hanno bisogno di questi soldi, ma forse continuano a prenderli per inerzia, inoltre, anche il ciclo economico può cambiare, cioè potrebbe tornare il fabbisogno di depositi. Con i ritardi, le imprese appaltatrici pretendono anche la revisione dei prezzi, che alla fine sono molto superiori alle loro offerte per l’appalto.

Una volta, per le amministrazioni locali esisteva una tesoreria provinciale gestita da una banca, poi fu introdotta la Tesoreria unica, presso la Banca d’Italia, per i pagamenti su mandato del comune; poi il governo si è appropriato delle somme impegnate a non spese dai comuni. I bilanci pubblici sono un mistero, la gestione di Roma che, oltre le somme non spese ha debiti come il governo, è replicata dal Vaticano e dal governo centrale.

Sembrerebbe uno stile romano, lo affermava anche la Lega, però nemmeno le amministrazioni comunali del nord, rette dai vari partiti, si distinguono sempre. Ora il comune di Roma chiede più soldi al governo, ma a Roma i dipendenti pubblici lavorano a orario ridotto e non lavorano tutti alacremente e spesso, protetti dai partiti che li hanno fatto assumere e li hanno fatti promuovere, sono in soprannumero; probabilmente accade così anche a Bruxelles.

Si dice che i dipendenti pubblici sono lavoratori protetti dalla politica, con maggiori stipendi e maggiori tutele, perciò, anche in  questo caso, malgrado le promesse della costituzione, non siamo tutti uguali davanti alla legge. La capitale e, in  misura minore, le altre grandi città, in Italia e nel mondo, sono sempre vissute sulle spalle della provincia, perciò ci fu la rivolta del contado contro i borghesi, cioè contro gli abitanti nel borgo.

Grazie al suo ruolo di capitale, a Roma esiste un poliziotto ogni 90 abitanti, forse perché la celere della polizia serve a proteggere soprattutto le autorità, succede anche nelle altre capitali. Roma e altre grandi città italiane comprano all’estero, a prezzo scontato, autobus inquinanti a gasolio, di seconda mano, da città che se ne vogliono liberare, anche questa potrebbe essere una speculazione e un indice di un’amministrazione dissennata.

La destra propone a sindaco di Roma un generale, che sicuramente, anche lui, sarà influenzato da UE, USA e poteri economici, cioè rinuncerà ai pieni poteri che Salvini voleva per se, perché il governo occulto non può rinunciare a questi poteri. Con formule miracolistiche di governo, agli italiani sono stati proposti governi influenzati da Nato, UE, sindacati, televisione, chiesa, presidente, servizi segreti, esercito, carabinieri, grandi imprese e partiti rivoluzionari, che poi sono diventati conservatori. Per sedurre gli elettori, Il governo “democratico” dello stato vorrebbe sempre, a modo suo, proporre un regno illusorio di salvezza.

Per quanto riguarda gli appalti, per spendere velocemente i soldi europei del Recovery Fund, il governo, com’è stato fatto per il ponte di Genova, vuole sveltire le norme burocratiche sugli appalti e punta a ridurre le regole concorrenziali sugli appalti; ma ha anche inserito, tra le opere pubbliche da realizzare, quelle già finanziate dallo stato, cioè, finanziandole due volte; d’altra parte si sa che gli investimenti pubblici italiani costano più che negli altri paesi europei.

Per accelerare le opere e ostacolare anche la mafia, avrebbe potuto anche copiare ciò che fanno in Europa dove, fra l’altro e come in Italia, i grandi appalti pubblici non sono sempre aperti a tutte le imprese dei vari stati, come sarebbe in un mercato interno aperto e come dovrebbe essere l’Unione Europea, con lo scopo di garantire concorrenza, prezzi bassi e opere migliori.

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L’Italia, com’è sempre successo ai paesi sconfitti in guerra, ha dovuto fare indossare ai suoi militari le divise dei vincitori e partecipa alle guerre della Nato a guida Usa, con uomini e mezzi economici propri. Negli ultimi venti anni in Afghanistan ha speso oltre 8,7 miliardi di euro, come se gli italiani non avessero bisogno di questi soldi; purtroppo, poiché l’Italia non è uno stato sovrano, bisogna obbedire ai nostri alleati americani, come all’UE che ha richiesto, contraddittoriamente, il controllo della spesa pubblica. Intanto gli Usa hanno annunciato il ritiro delle loro truppe dal paese. (Per le notizie, fonte: Giuseppe Gagliano – startmag.it).

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Salvini, con la scadenza del mandato a Mattarella nel 2022, se non ci saranno elezioni anticipate, vorrebbe Draghi al Quirinale, se ci dovessero essere elezioni anticipate teme che Fratelli d’Italia sorpassi la Lega; anche la coalizione di destra, dopo che Berlusconi e Salvini sono diventati europeisti, è in  crisi. La mancata risoluzione delle crisi politiche italiane è dipesa anche dalle intrusioni dell’UE e dei suoi uomini in Italia.

Salvini afferma che Draghi non è di “sinistra”, come se questa parola significasse ancora qualche cosa, Draghi fu indicato da Berlusconi alla guida della BCE e l’UE e Mattarella l’hanno voluto alla guida del governo italiano, l’opinione degli italiani non conta, perciò non sono state tenute le elezioni politiche anticipate. Evviva la “democrazia”.

Continuano gli attacchi di facciata di Letta a Salvini, che non rafforzano i loro partiti, Draghi è una garanzia euroatlantica ed europeista ma, nella classe dirigente italiana, sono tanti i personaggi del genere; a causa degli insuccessi dei governi di sinistra europeisti, la maggioranza delle regioni italiane ha amministrazioni di centro-destra, comunque, il redento Salvini non vuole mettere scadenze al governo Draghi.

Con un innaturale accostamento, per la riforma della giustizia, Lega e Radicali hanno chiesto assieme un referendum, perché Salvini afferma che PD e M5S non faranno mai questa riforma, anche perché non ne hanno il tempo in questa legislatura; a parte il contenuto ristretto del referendum, bisognerà vedere tutti i contenuti effettivi di questa riforma, l’impegno è gravoso, occorreranno mettere mano ai codici di procedura, fare decreti attuativi e revisioni di norme. Se il governo avesse voluto fare prima questa riforma, avrebbe dovuto nominare, per tempo, una commissione, più utile di quelle sulla sanità volute dal governo Conte, che non amava lavorare con l’opposizione.

USA

Il Giappone pratica l’interdipendenza commerciale con la Cina e quella politica e militare con gli Usa, infatti, è tra i primi investitori in Cina e, con gli accordi di Quad, ha stretto un patto politico, economico e militare con Australia, India e Usa, che coinvolge anche Corea del Sud, Vietnam e Indonesia. Il contenzioso della coalizione con la Cina riguarda Hong Kong, Xinjiang, Taiwan e Mare Cinese meridionale.

Però il Giappone, forse riconoscendo i diritti della Cina,  ha dichiarato che, in caso d’invasione cinese di Taiwan, non si farebbe coinvolgere, mentre, sulla repressione degli uiguri, segue Usa, UK e UE, ma senza le sanzioni; la Cina rivendica, oltre Taiwan, le isole Senkaku occupate del Giappone, di questa cosa non sapevamo niente. I rapporti commerciali tra Giappone e Cina sono molto profondi, le case automobilistiche giapponesi hanno grandi investimenti in Cina, un quarto dei ricavi di Panasonic deriva dal mercato cinese, il 27% delle esportazioni giapponesi è diretto in Cina, contro il 18% di quelle dirette verso gli Usa.

Usa e Giappone hanno lanciato un piano congiunto d’infrastrutture e investimenti in Asia e nello sviluppo del 6G. La Cina ha autorizzato l’uso di armi da parte della sua guardia costiera, a difesa della sua sovranità marittima, anche nel mare cinese meridionale, nel 2021 il budget militare del Giappone è stato d 51,7 miliardi di dollari.

La rivalità degli Usa verso ala Cina è propagandisticamente attizzata dalla retorica della difesa dei diritti umani, ma Tokio non vuole che il Quad sia definito la Nato asiatica, comunque, fa accordi di difesa con Vietnam e Indonesia. (Per le notizie, fonte: Lorenzo Lamperti – Affari internazionali – startmag.it).

EUROPA

Con l’evasione e l’elusione fiscale, l’UE perde 70 miliardi di euro l’anno, tra Iva, imposta sul reddito delle società e dei giganti del web, che sfruttano giurisdizioni di stati dell’Unione a bassa tassazione, anche nel pagamento degli interessi. Con l’eliminazione delle distorsioni fiscali, nell’eurozona si migliorerebbe la concorrenza.

Bruxelles attende la fine del negoziato Ocse sull’introduzione della minimum tax per le aziende, anche gli Usa la vogliono, ma i negoziati sono difficili, la ripartizione delle tasse tra paesi è difficile, complicata dal fatto che nell’Unione Europea è richiesto il voto all’unanimità. Con tale riforma, si porrebbe  fine al ribasso tra stati delle imposte sulle società.

L’UE vuole anche contrastare le società di comodo, introdurre una base imponibile comune e ripartire gli utili tassabili tra gli stati membri, senza barriere fiscali artificiali. Però rimarrebbe la concorrenza fiscale delle isole con paradisi fiscali, create dalla G.B. fuori dell’Unione Europea, alle quali bisognerebbe, tanto per dire, fare la guerra.

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La commissione europea ha rilevato comportamenti scorretti e anticoncorrenziali di sette banche  d’investimento, che violando le norme antitrust, hanno creato dei cartelli e speculato, dal 2007 al 2011, sugli spread dei titoli pubblici di Italia e Grecia, provocandone il rialzo; perciò ha multato, per 371 milioni di euro, le banche Nomura, UBS e Unicredit.

La commissione ha ricordato che le imprese e le persone colpite, facendosi forti della decisione della commissione, possono ricorrere ai tribunali statali per il risarcimento. Unicredit ha intenzione di proporre appello presso la corte europea, gli avvocati ringraziano.

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Mentre il governo Conte ha sperperato risorse italiane ed europee, la BCE ha avvertito che l’aumento dei debiti pubblici causati dalla pandemia, mette a rischio la stabilirà finanziaria dell’eurozona, asserendo anche, malgrado gli ottimismi diffusi, che la ripresa economica sarà lenta e difficile. Il debito pubblico medio dell’eurozona è arrivato al 100% del Pil e metà dei paesi ha superato il deficit di bilancio stabilito del 3%.

Comunque la BCE, per la ripresa, è intenzionata a mantenere bassi i tassi d’interesse per governi, imprese e famiglie. Per la BCE, quest’anno aumenteranno i fallimenti d’imprese, soprattutto se i sostegni di stato a loro favore saranno ritirati; inoltre, calerà il prezzo degli immobili, con perdite per le banche che erogano mutui, però la caduta della quotazione delle criptovalute speculative non dovrebbe avere ripercussioni negative sulla stabilità del sistema economico.

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

 

 ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 17/5/2021)

LIBERTARI

I libertari, affini agli anarchici, sono ricorsi raramente alla violenza, la quale, comunque, è stata condivisa anche da partiti politici, da sette religiose e da agenti segreti dei governi.  In greco, anarchia significa senza superiore, padre dell’anarchia è considerato l’inglese William Godwin, (1756-1836), questo era figlio di un pastore protestante, era ateo e affermava che il governo era un male e un’usurpazione, diceva che, in attesa di poterlo abolire, andava ridotto al minimo.

Gli anarchici ricorrevano alla violenza contro le autorità, risparmiando, per quanto possibile, il popolo, i libertari erano più moderati nella azioni ma non nei contenuti, insieme ritenevano che lo stato fosse un grande inganno, intatti, affermavano che la sovranità appartiene al popolo, e ritenevano che lo stato proteggesse il popolo in cambio di tasse. Oggi grandi capitalisti sono membri di società padrone dello stato, le grandi religioni, alleate dello stato e fondate sulla paura, sono stata lanciate da sovrani e poi sono state ereditate da menti acritiche, cioè non sono una scelta individuale libera.

Godwin affermava che i governi proteggevano la proprietà privata, i ricchi e creavano le disuguaglianze sociali che portavano alle ribellioni, perciò bisognava sostituire i governi centrali con amministrazioni locali, sosteneva che in una società libera ed egualitaria si poteva ridurre l’orario di lavoro. Godwin fu deluso dagli eccessi della rivoluzione francese (1789), comunque, sotto Napoleone, gli anarchici erano considerati criminali contro tutte le leggi e i governi e capaci di tutti i delitti.

Il libertario o anarchico tedesco Max Stirner (1806-1856) era individualista e nemico dello stato, non voleva chiedere allo stato né diritti, né autorizzazioni; affermava che, senza il governo, gli egoismi individuali si potevano conciliare, era insofferente ai freni dello stato, affermava che un giorno tutti gli individui ribelli alle costrizioni dello stato si sarebbero lanciati in una lotta di liberazione.

In Francia, Giuseppe Proudhon (1809-1865), propose l’abolizione della proprietà privata e della moneta, proponeva un anarchismo a sfondo sociale e affermava che la proprietà privata era un furto, infatti, in tempi antichi la terra era proprietà comune del villaggio; al posto  dell’individualismo egoista di Stirner, Proudhon sosteneva una forma d’individualismo sociale. Affermava che la proprietà privata era incompatibile con la giustizia, perché creava profonde disuguaglianze; affermava che al singolo doveva essere lasciato solo ciò che produceva, gli utensili di lavoro e la casa.

Diversamente dai comunisti, gli anarchici volevano abolire stato e governo, Proudhon non voleva il comunismo e voleva abolire il governo, voleva un’organizzazione economica basata, non sulle leggi, ma sui contratti privati, non voleva regole, ordini e divieti imposti dall’alto. Il romanziere russo Leone Tolstoi (1828-1910) divenne discepolo di Proudhon, che affermava che lo stato era il prodotto di una cospirazione, voleva una società senza stato e senza legge statale, ma rispettosa della legge naturale.

In effetti lo stato, a vantaggio di chi ne trae profitto, è spesso usato o come una società occulta o segreta, è la società privata di maggior successo, per Tolstoi, la produzione doveva essere affidata a cooperative e la distribuzione dei beni andava fatta secondo i bisogni; per instaurare l’anarchia, suggeriva di non servire più lo stato e di non pagare più le tasse, il suo movimento fu tollerato dagli zar ma poi fu distrutto dai bolscevichi.

L’anarchismo ricorse anche alla violenza e al terrorismo, ma solo contro i potenti, nel 1864 l’aristocratico russo Michele Bakunin (1814-1876) giunse in Italia e gli si accostarono gli italiani Pisacane, Cafiero, Malatesta, e Costa. Carlo Pisacane aveva introdotto in Italia le idee di Proudhon e fu anche patriota risorgimentale, Bakunin voleva il riscatto dalla miseria, nel 1848 era a Parigi, ma poi fu deportato in Siberia.

In Italia Bakunin fondò l’Associazione fratellanza internazionale e scrisse il catechismo rivoluzionario con cui dichiarava guerra allo stato e alla religione. Bakunin, Carlo Cafiero, Andrea Costa ed Enrico Malatesta diressero l’insurrezione anarchica di Bologna del 1874, che doveva avere come fine l’emancipazione del genere umano, duecento persone furono disperse dalla polizia o arrestate.

Costa e Malatesta furono arrestati, Bakunin e Cafiero si rifugiarono in Svizzera, nel 1876 Bakunin morì e Costa passò al socialismo. Nel 1877 Cafiero e Malatesta tentarono un’insurrezione contadina presso Benevento,  nel 1883 Cafiero impazzì, Malatesta andò in America, ma poi tornò in Italia, fondando, il primo quotidiano anarchico, Umanità Nova, la cui sede milanese fu poi devastata dai fascisti.

Un altro anarchico fu l’aristocratico russo Pietro Kropotkin, esule in Svizzera e Francia, ammirato da Ernesto Renan e Victor Hugo; Kropotkin, imprigionato in Francia e poi liberato, alla vigilia della prima guerra mondiale, si schierò con Francia e Inghilterra, deludendo gli anarchici; nel 1917, allo scoppio della rivoluzione russa, tornò a Pietrogrado, dove Kerensky lo accolse bene, ma non così Lenin che, in nome del comunismo, perseguitava gli anarchici.

Kropotkin era campione d’individualismo, alla sua morte, avvenuta nel 1921, le bandiere nere anarchiche portavano la scritta: “Dove c’è l’autorità non c’è la libertà”. Anche i disobbedienti successivi la pensavano così, in Italia Don Milani ha affermato che l’obbedienza non è una virtù. I libertari, contrari allo stato e alla religione, sono stati generalmente non violenti (accusavano lo stato di avere il monopolio della violenza), ma sono stati  assimilati agli anarchici; schematicamente, sono divisi in libertari di destra e di sinistra. 

In Francia Sebastiano Faure, ex seminarista gesuita, era libertario, in Spagna, il libertario Francesco Ferrer era antimilitarista e antireligioso e voleva l’istruzione per operai e contadini; nel 1909 Ferrer partecipò a un’insurrezione a Barcellona, assieme a socialisti e sindacalisti, durante la quale furono distrutte chiese e conventi; la rivolta fu repressa e Ferrer fu fucilato.

Nel 1927 nacque la Federazione anarchica spagnola, che nel 1936 si distinse nella guerra civile spagnola e distrusse edifici religiosi, nel 1938 aveva 150.000 aderenti; fu ferocemente contrastata dai comunisti guidati dal commissario politico stalinista Palmiro Togliatti, nel 1939, con la vittoria del franchismo, gli ultimi anarchici spagnoli ripararono in Francia.

In America era anarchico Beniamino Tucker, seguace di Proudhon, però, in generale, nel paese gli anarchici non erano ben visti; nel 1903 fu proibito l’ingresso degli anarchici nel paese, nel 1927 finirono sulla sedia elettrica gli anarchici italiani Sacco e Vanzetti, accusati di assassinio, erano  probabilmente innocenti. Gli anarchici immigrati introdussero in America il terrorismo anarchico, nel 1901 il presidente McKinley fu ucciso da un terrorista anarchico polacco, nel 1933 Roosevelt sfuggì a un attentato da parte dell’anarchico italiano Giuseppe Zangara.

Nel 1892 in Francia, l’anarchico Ravachol fece attentati intimidatori contro i giudici della giustizia stratale, nel 1891 a Parigi, l’anarchico Leautier ferì in un attentato un ministro serbo, nel 1893 un anarchico, nemico dei borghesi,  gettò una bomba nella camera dei deputati; nel 1894 un anarchico lanciò una bomba contro un caffè frequentato da senatori francesi, lo stesso anno l’italiano Caserio pugnalò a morte il presidente francese Sadi-Carnot.

Nel 1895 a Parigi subì un attentato Alfonso Rothschild, nel 1897 subì un attentato il presidente della repubblica francese Faure, nel 1905 gli anarchici spagnoli lanciarono una bomba contro la carrozza di re Alfonso XIII di Spagna, in visita a Parigi; nel 1919 l’anarchico Cottin sparò al presidente Clemenceau, ferendolo, nel 1923 un’anarchica ferì il segretario del capo dei monarchici francesi, Leone Daudet.

In Italia il re Umberto I subì attentati nel 1878, nel 1897 e nel 1900 per mano di Gaetano Bresci e questa volta ne morì, nel 1899 subì un attentato Crispi; Vittorio Emanuele III subì un attentato nel 1912 e uno nel 1928. Nel 1893 e nel 1896, a Barcellona, ci furono scoppi di bombe di terroristi anarchici; nel 1897 fu ucciso,  dall’italiano Michele Angiolillo, il presidente del consiglio spagnolo Canovas del Castillo.

Nel 1906 un anarchico spagnolo gettò una bomba contro Alfonso XIII, nel 1912 fu ucciso il primo ministro spagnolo Canelejas, nel 1921 fu ucciso il presidente del consiglio spagnolo Eduardo Dato, nel 1923 fu ucciso l’arcivescovo di Saragozza, Soldevila. In Russia il terrorismo anarchico voleva eliminare il regime zarista, vi parteciparono anarchici, socialisti e nihilisti, cioè l’ala più estrema degli anarchici, questi volevano rifare la società da zero.

Generalmente, gli anarchici erano intellettuali o nobili; nel 1905 un attentato fece a pezzi il granduca Sergio, zio di Nicola II; lo zar Alessandro II subì diversi attentati e fu assassinato nel 1881, anche se era stato un autocrate illuminato. Nel 1883 In Germania subirono un attentato Guglielmo I, la sua famiglia e Bismarck, nel 1898, a Ginevra, l’Italiano Luigi Luccheni pugnalò a morte l’imperatrice d’Austria, moglie di Francesco Giuseppe.

Oggi pare che gli anarchici non siano più terroristi, ma lo sono gli islamisti, inoltre, lo sono anche alcuni partiti religiosi e politici e, tramite sicari, gli stati,  che spesso colpiscono anche i comuni civili inermi. L’ateismo, anche se riservato a un’élite intellettuale e coraggiosa, anche se celato ed esorcizzato dallo stato, è vecchio quanto la religione; anche l’anarchia, come idea, è vecchia quanto lo stato, dalla notte dei tempi, è albergata nella mente di uomini dotati del senso della giustizia.

Anche tra i personaggi irreggimentati o statalisti si sono affermate idee libertarie, come il “laissez faire” del liberismo, l’autodeterminazione, il localismo, il decentramento, la sovranità popolare, l’autogoverno e l’individualismo. Nel XX secolo in Italia, il sacerdote Don Milani era uno dei membri dell’opposizione nascosta entro la chiesa, che aveva sempre sostenuto l’obbedienza e il principio d’autorità, Don Milani, in controtendenza, affermava che l’obbedienza non era una virtù.

Lo stato è una creazione d’alcuni uomini, utile a una cricca di parassiti, è un’organizzazione dedita all’aggressione, all’oppressione e alla rapina istituzionalizzate, il potere è una fonte infinita di corruzione. Gli intellettuali del regime sono venditori di menzogne, utili a plasmare le pubbliche opinioni, sono anche i guardiani della religione di stato; si diceva che il re governava per diritto divino e poi si disse che ogni potere veniva da Dio.

Lo stato s’indebita anche per remunerare i servigi resi dalla Chiesa e dagli intellettuali di regime, è stato zelante nel perseguire e distruggere le sette religiose eterodosse, cioè nemiche della religione di stato. Per lo stato, l’uomo più pericoloso è quello che è capace di pensare con la propria testa, al riparo dai condizionamenti sociali e senza essere influenzato da superstizioni, leggi e tabù; perciò, per difendersi, i governi presero il controllo dell’istruzione e della stampa.

Contro le leggio di natura, lo stato ha creato due classi: i contribuenti e i destinatari delle tasse; gli intellettuali demiurghi delle opinioni, giustificano la rapina e sono compensati con dei privilegi economici e di potere. La tassazione è furto legalizzato e organizzato su scala gigantesca, il governo, affermando di voler proteggere il popolo, ottiene le entrate con la coercizione e la violenza

Con la schiavitù non si è padroni di se e si è espropriati sistematicamente della propria proprietà e del proprio lavoro, lo stato ha natura coercitiva e parassitaria, si appropria delle ricchezze con mezzi politici, mentre i comuni individui raggiungono le ricchezze con i mezzi di mercato che però comprendono anche la speculazione e il furto. Con i mezzi politici, si organizza la rapina su una certa area soggetta alla sovranità dello stato, cioè non del popolo.

Lo stato ha il monopolio legale del crimine, vieta l’omicidio privato ma organizza l’omicidio di massa, punisce la rapina privata ma mette le mani sulla proprietà di chiunque.  Gli stati si sono affermati imponendo le tasse, con l’estorsione e la protezione statale; per far accettare le sue rapine, lo stato è geloso dei suoi contribuenti che potrebbero secedere o espatriare, perciò ha istillato in loro il disprezzo per gli altri stati.

Le tribù, prima saccheggiavano e depredavano, poi presero a governare i popoli esigendo delle tasse, quindi arrivarono a dividere tra i signori della guerra, i futuri feudatari aristocratici, la terra prima comune. Con la legge, lo stato è riuscito legittimare anche la schiavitù, con la costituzione, invece che la liberazione dell’individuo, si è ottenuta l’espansione dello Stato. Lo Stato nacque dalla violenza e dalla conquista, mai per consenso generale o per contratto, il governo trasforma in esattori anche gli imprenditori e i liberi professionisti.

Lo stato, con l’ausilio di medici e religiosi, ha condannato al manicomio individui poco collaborativi. Licenze, concessioni e autorizzazioni servono a ricordare ai sudditi che esiste un monopolio statale su tutto e tutti e che essi non hanno diritti naturali, però distribuisce favori a chi lo serve a danno del popolo.

Il governo prima proibisce alcune attività ai privati riservandole a se, poi le dà in concessione con  compenso; infatti, se tutti i diritti fossero automatici non si potrebbe più fare un favore a nessuno o chiedere qualche cosa in cambio. Questo sistema genera anche la corruzione e, per sfuggire alle tasse, il lavoro nero.

Se lo stato finanzia giornali e giustizia non esiste libertà, infatti, non può essere indipendente chi è nel libro paga dello stato. Lo stato fa il biscazziere e promuova le lotterie, vietandole ai privati, proibendo la droga favorisce la criminalità organizzata, spesso collaterale allo stato. L’istruzione scolastica è solo una piccola parte del processo d’apprendimento che dura tutta la vita, la scuola comprime l’individualità e serve a creare il suddito perfetto.

La scuola pubblica pianifica uniformità e standardizzazione dei comportamenti e della cultura. Caratteristica del burocrate è di agire in modo uniforme e conforme alla legge dello stato, alla discriminazione provvede lo stato, per il quale i cittadini non sono mai uguali e non hanno mai diritti automatici, i suoi favori sono riservati solo ad alcuni. L’istruzione scolastica obbligatoria è sempre servita, assieme alla religione di stato, a combattere il dissenso religioso e politico e a inculcare l’obbedienza allo stato.

Essa ha contribuito a far scomparire le minoranze linguistiche e culturali, può alienare i bambini dalla nazionalità dei genitori, soprattutto con la scelta di una lingua. E’ importante il controllo dello stato sulla scuola, così si può scegliere l’educazione sessuale o meno, una lingua o l’altra, una religione o l’altra, essere tradizionalisti o progressisti, integralisti o tolleranti, comunisti o “liberali”, ecc.

La scuola, sia pubblica sia privata, è sotto il controllo del governo che ne fissa i programmi, se la scuola serve soprattutto alla propaganda, i datori di lavoro sono sempre insoddisfatti della preparazione professionale acquisita nella scuola e perciò considerano i diplomi quasi un’attestazione di buona condotta. A causa dell’autoritarismo scolastico, i ragazzi diventano ribelli.

La libera stampa è combattuta per sottrarla al controllo dei suoi lettori. Lo stato ha voluto sostituire l’oro con la circolazione monetaria cartacea forzosa,  per introdurre una tassazione subdola; l’inflazione conseguente, come un’imposta, riduce la capacità di spesa, senza che si levino troppe proteste, inoltre, si distrugge anche il risparmio e svaluta il debito pubblico.

Lo stato può essere inefficiente e fare sprechi perché non fallisce e può continuamente attentare alle tasche dei contribuenti; per mille anni l’Irlanda celtica fu senza stato, in essa gli uomini liberi erano quelli che possedevano la terra o esercitavano un mestiere, questi si riunivano in assemblea per le decisioni che riguardavano la tribù, che era un’associazione volontaria nella quale si poteva entrare o uscire liberamente.

Il re era eletto ed era a capo della religione, aveva funzioni limitate, era comandante militare e presiedeva l’assemblea, il diritto si basava su un corpo di consuetudini, i criminali erano equiparati ai debitori e dovevano risarcire le loro vittime. Lo stato è criminalità organizzata, la tassa è furto su scala gigantesca, la guerra omicidio di massa, la coscrizione militare obbligatoria schiavitù di massa.

E’ falso sostenere che l’intervento dello stato serva a ridurre la disoccupazione, perché esso impoverisce tutti; a proposito della difesa dell’ambiente, in Usa le foreste sono pubbliche e, per il taglio degli alberi,  sono date in concessione ai privati, in Europa sono in parte privare e perciò sono soggette a minore distruzione. Con la guerra si mobilitano tutte le risorse della nazione, con la vittoria, in nome della retorica patriottica, lo stato s’ingrandisce, si arricchisce e i privati, con poche eccezioni per i profittatori, s’impoveriscono, essa è la migliore forma di saccheggio e aumenta sempre il potere dello stato sulla società.

Tutti i paesi, dittature o “democrazie” che siano, sono governati da un’elite, alcuni di essi, con la loro maturità civile,  rinunciano all’espansione estera, per limitarsi a depredare la loro gente. Per rendere docili i cittadini, nei paesi evoluti la propaganda è più importante dell’atto di forza; è sbagliato mettere tutti i poteri nelle mani dello stato, la pianificazione statale non riesce a far funzionare un’economia industriale.

La crisi perenne è generata dallo statalismo e dall’intrusione dello stato nell’economia e non mercato da parte dei suoi soci, le imposte possono paralizzare le attività economiche e alimentare la crisi e la disoccupazione. Secondo Edward Bernays, nipote di Sigmund Freud, la manipolazione è elemento fondamentale della società “democratica”, un governo invisibile di poche persone, con l’aiuto dell’informazione, tira i fili e controlla la mente delle persone, senza che queste se ne rendano conto, inoltre alimenta nella gente paura e senso di colpa. (Per le notizie, fonte: rivista Storia Illustrata - agosto 1967 n.117; Murray Rothbard “Per una nuova libertà” – Ed. Liberilibri).

USA

In Usa gli stimoli monetari della Federal Reserve hanno alimentato consumi ma anche aumenti di quotazione di azioni e futures poi, con l’aumento della quotazione delle materie prime, che potrebbe essere un segnale di ripresa della produzione mondiale ma anche dell'onnipresente speculazione, con il timore di un aumento dell’inflazione, hanno preso a scendere le quotazioni di azioni e di futures. La Storia non è finita, perché siamo abituati a  questi saliscendi.

ITALIA

Un peschereccio di Mazara è stato mitragliato, con il ferimento del comandante, da una nave della guardia costiera libica, al largo dalla costa ma in acque rivendicate dalla Libia. L’11 maggio, al largo di Cipro, un peschereccio italiano è stato oggetto di lancio di pietre da parte di pescherecci turchi che gli hanno intimato di allontanarsi.

Il governo italiano, pavido e non italianista, non ha reagito, sembra che ora l’Italia sia sgradita in Libia, appoggiata dalla Turchia di Erdogan, che ha rivendicazioni anche sulle acque di Cipro. Abbiamo visto come si comportano Francia e Inghilterra sui diritti di pesca nella Manica, in attesa di decidere le nostre azioni di rappresaglia, sarebbe opportuno far rientrare dalla Libia i nostri lavoratori e gli addetti italiani d’ambasciata, prime che siano sequestrati per un riscatto, che il nostro governo è abituato a pagare, mentre lo proibisce  agli italiani nei sequestri interni. Intanto ci aspettiamo i soliti slogan a favore della pace, da parte di Draghi, Letta e Napolitano.

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L’ex funzionario italiano dell’OMS, Francesco Zambon, ha affermato che non è stata la Cina a far ritirare un rapporto sul Covid-19, che metteva in luce le inadempienze italiane nella prima fase della pandemia, la Cina chiese solo una correzione che fu fatta. A causa della denuncia del mancato aggiornamento del piano pandemico, furono Guerra e Speranza a chiedere il ritiro.

In Cina la prima trasmissione del virus da uomo a uomo avvenne il 21.1.2020, ma Taiwan ne aveva denunciato una il 31/12/2019; comunque, le pressioni per il ritiro sono arrivate dal governo italiano, con lo scopo di  proteggere Guerra, Brusaferro e Speranza. L’OMS è un organismo internazionale e perciò dovrebbe essere indipendente dai governi, ma non è così.

Sull’origine del virus non si sa molto, chi ha fatto il rapporto non ha avuto accesso a informazioni sufficienti, i governi si trincerano sempre dietro i segreti più imbarazzanti; di certo si sa che il 12/12/2019 un laboratorio di Wuhan fu traslocato, perciò l’ipotesi che il virus sia fuggito dal laboratorio è possibile. (Per le notizie, fonte: Maria Scopece - startmag.it).

Nunzio Miccoli    www.viruslibertario.it;  viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 10/5/2021)

ITALIA

I grandi giornalisti della sponsorizzata televisione europeista italiana, cioè non solo di Radio Apostolica Italiana, cioè la RAI, non fanno altro che ripetere che l’Italia è in fondo a tutte le classifiche o graduatorie europee; ciò dipende dal fatto che è stata economicamente colpita dall’UE a trazione tedesca, perché gli stati indeboliti si conquistano più facilmente.

In Italia, la libertà d’informazione non esiste veramente, ma è solo una delle promesse non mantenute della costituzione, che è spesso rimasta sulla carta.  Com’è noto, la televisione pubblica e privata sono condizionate dal denaro dello stato e d’imprenditori privati e dai partiti di governo che piazzano i loro uomini a capo delle sue redazioni.

Perciò la televisione esalta sempre presidente della repubblica, capo del governo e papa; la stampa è stata condizionata dalla legge sulla stampa, dal direttore responsabile, dai reati d’opinione e di diffamazione, dalla linea imposta dalla corporazione monopolistica dei giornalieri reclutati con concorsi pilotati, mentre la costituzione, per fare informazione, non richiede particolari licenze.

I recenti governi italiani sono stati messi su da Francia e Germania, con la benedizione di Mattarella che, in nome dell’unità, ha rilanciato il centralismo democratico stalinista. I giornalisti di corte della televisione hanno esaltato la Merkel e oltraggiato i sovranisti euroscettici italiani, definendoli populisti e ignoranti.

L’UE è nata come un’ottima idea, subito tradita da chi mira a costituirsi un impero; circa la libertà di commercio, da alcune statistiche sembra che l’Italia sia il paese più aperto all’importazione di auto straniere e, con la politica dei suoi governi europeisti e con l’indifferenza dell’UE, anche d’immigrati, anche se non di ottima scelta.

Comunque, anche se con pochi investimenti, la ricerca scientifica italiana brilla, l’hanno riconosciuto anche Giappone, Usa, Francia e Corea del Sud, l’Italia esporta molte armi (altrimenti lo farebbe la Francia), in Europa, nei paesi arabi e nei paesi africani.  Poiché ne apprezzano le maestranze, con un investimento di un miliardo di euro, Cina e Usa vogliono aprire uno stabilimento di elettronica a Reggio Emilia (ma non sono nemici?).

In passato, per criticare l’URSS, si affermava che i governi filosovietici dell’Europa orientale erano governi fantoccio di Mosca, oggi gli eredi del comunismo italiano, dopo aver venduto l’Italia a Bruxelles, hanno contribuito a sostenere governi fantoccio europeisti anche in Italia, mentre quelli filosovietici dell’Europa orientale non esistono più.

Mentre nella “democrazia” italiana la volontà degli italiani conta poco, l’UE, spalleggiata dall’informazione, vuole Draghi come capo del governo italiano, fino al 2023; l’UE non vuole che le elezioni per presidente della repubblica avvengano all’inizio del 2022. Anche se Draghi è il loro miglior candidato alla successione di Mattarella, Bruxelles paventa anche che, dopo l’arrivo di Draghi al Quirinale, in Italia si vada alle elezioni politiche anticipate, che regalino la maggioranza a una destra euroscettica, però anche la destra, grazie ai bonus personali, è soggetta a metamorfosi.

Insomma l’UE è consapevole che oggi gli italiani, nonostante il bombardamento servile dell’informazione, soprattutto televisiva, dai più europeisti, sono diventati i più euroscettici dell’UE; perciò a Bruxelles si ritiene che Draghi sia una garanzia contro gli italiani e anche i tedeschi ritengono che, per salvare l’euro e l’UE, questo potrebbe occupare il posto della Merkel, alla scadenza del suo mandato a capo del governo tedesco.

E’ un fatto che anche la stampa tedesca, che tanto disprezza gli italiani, soprattutto perché indomiti, riempie di elogi Draghi che, se andrà al Quirinale all’inizio del 2022, non potrà giocare un ruolo utile agli europeisti nell’EU, tanti politici e burocrati europei, con lo sfaldamento dell’Unione, temono di perdere il posto. Per sostituire Draghi a capo del governo, si è fatto anche il nome di Brunetta.

Secondo me gli elogi a Draghi dipendono più dalla sua fedeltà ai mercati e all’europeismo che dalle sue capacità, infatti, ha affermato che è stato incaricato di fare il capo del governo per impedire che l’Italia esca dall’Unione come essa si presenta oggi, il che è un abuso dell’UE. Un secondo mandato presidenziale a Mattarella non ha incontrato il favore di quest’ultimo, ma certi politici cambiano in fretta opinione, cioè non solo Mattarella, infatti, ora anche Salvini, su sollecitazione soprattutto europea e non leghista, è diventato europeista e vuole Draghi al Quirinale.

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Una rubrica populista potrebbe servire a valorizzare le tesi più interessanti dei populisti, cioè del partito del popolo, criticato dalla televisione e dalla “sinistra”. Una femminista ha criticato il principe di una favola perché, per far rinvenire una donna svenuta, l’ha baciata teneramente sulla bocca; afferma che, poiché il bacio non era stato autorizzato, costituisce un abuso e una molestia sessuale.

Io sono populista, non sono né di destra, né di sinistra, né omosessuale, né ebreo, però ritengo che a volte, quando si dibatte, convenga farsi passare per omosessuale o ebreo, perché, per evitare l’accusa di omofobia e antisemitismo, i critici dei populisti, evitano di criticarti veementemente. I rapporti umani sono spesso assurdi e l’informazione è faziosa.

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L’imprenditore genovese Malacalza, azionista di riferimento di banca Carige, il 16/4/2021 ha presentato un ricorso alla corte di giustizia europea contro la Vigilanza della BCE di Francoforte, chiedendo un risarcimento di 875 milioni di euro, sostenendo che questa ha rappresentato pregiudizialmente male la situazione della banca, costringendolo ad aumenti di capitale poi azzerati dalle perdite.

L’avrebbe fatto attuando indebite ingerenze nella gestione, favorendone l’assoggettamento all’amministrazione straordinaria, imponendo la dismissione di crediti deteriorati in misura ingiustificata, andando oltre i suoi doveri di vigilanza; perciò, in base alle norme europee, Malacalza imputa alla BCE una responsabilità di tipo extracontrattuale, richiedendo un risarcimento.

Carige fu commissariata da Francoforte nel 2019, Malacalza vi aveva investito centinaia di milioni in aumenti di capitale, frustrati e perduti dai piani di risanamento della Vigilanza che chiedeva svalutazioni dei crediti deteriorati azzerando le sue partecipazioni e portando la banca in perdita. Perciò, la banca genovese è diventata la vittima di un’azione depressiva pro ciclica.

Una politica usata da BCE e commissione europea contro l’Italia governata da europeisti che, riguardo la Carige, ne ha favorito il dissesto,  alimentando la sfiducia tra i suoi depositanti e i suoi clienti; la BCE, invece d’intervenire preventivamente quando era il caso, si ha accanito su una banca colpita da una malattia passeggera, dovuta alla crisi economica, che può colpire altre banche anche con la pandemia.

Non dobbiamo dimenticare che la BCE ha contestato anche il Fondo interbancario di garanzia delle banche italiane che costituisce un’assicurazione interna dalle insolvenze bancarie, assieme al Fondo svalutazione crediti, affermando, con suprema ignoranza, che si trattava di aiuto di stato. In realtà, i NPL sono anche fonte di speculazione internazionale

Con le insolvenze pubbliche e private ci si può impossessare di famiglie, imprese e stati. Adesso sarò difficile che la magistratura europea dia ragione a Malacalza, perche nella faccenda sono coinvolte tanti clienti e altre tre banche italiane, perché, in caso di esito positivo, ricorrerebbero anche loro e la BCE dovrebbe pagare un conto salato, con risvolti negativi per l’UE.

Quando una nave rompighiaccio scandinava speronò e affondò il transatlantico italiano Andrea Doria, ricattò i cantieri Ansaldo affermando che avrebbe disdetto tutti i contratti se non si fosse riconosciuto il concorso in colpa delle due navi. Il governo italiano, ostile agli italiani e amante dello straniero, si arrese ai dettami stranieri; quanto sono seri gli altri stati rispetto all’Italia e agli italiani!. (Per le notizie, fonte: Giuseppe Liturri – startmag.it).

EUROPA

Finalmente, l’autorità finanziaria tedesca, nota con il nome BaFin, ha invitato la Deutsche Bank a ostacolare, in tutti i modi, il riciclaggio di denaro sporco o nero, attuando delle revisioni periodiche dei clienti e il monitoraggio delle transazioni. Nel 2017 la banca è stata multata di 700 milioni di dollari dalle autorità di controllo americane, per riciclaggio di 10 miliardi di dollari provenienti dalla Russia (sempre sotto tiro), tramite scambi artificiali tra Mosca, Londra e New York.

La banca è stata sott’occhio anche per le sue numerose operazioni sui derivati, ma con pochi rilievi da parte di Bruxelles, ora, singolarmente e speculativamente, le sue azioni sono salite di quotazione, perciò afferma che vuole migliorare i suoi controlli e recuperare la sua reputazione e la sua credibilità.

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Da un sondaggio della francese Fondapol, progressista ed europeista, pare che in Francia, Germania, Italia e Regno Unito, la destra abbia raggiunto, in media, il 39% dei suffragi, mentre la sinistra, il 27%; però in Italia, la destra, nonostante il ruolo sinistrofilo svolto dalla televisione, ha raggiunto il 44%, con una singolarità, l’Italia è anche il paese dove il maggior numero di persone si dichiara di sinistra, cioè il 31%;  il 4% è di sinistra ma vota a destra, l’altro 27% della sinistra, fiduciaria dell’UE, vota forse, per disciplina di partito o per riconoscenza per il lavoro e la carriera.

Perciò sembrerebbe che i termini di destra e sinistra stiano perdendo di significato, la gente chiede alla politica serietà e non distingue più la destra dalla sinistra; nei quattro paesi, i giovani si pongono a destra per il 41%, gli ultra 65enni per il 40%, cioè con percentuali equivalenti. Sicuramente, in Europa orientale e in Spagna, spesso deluse, come l’Europa occidentale, dalla politica dell’UE, le cose non vanno diversamente (Per le notizie, fonte: Pietro Romano – startmag.it).

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Con l’uscita della Gran Bretagna dall’UE, ci sono stati confronti navali militari per i diritti di pesca nella Manica, tra francesi e inglesi, la Francia ha anche richiesto l’intervento di Bruxelles che dovrà verificato se c’è stata una violazione dell’accordo sulla pesca, vedremo come si orienterà la Germania. Analoghi incidenti accadono tra Italia e Libia, che continua a sparare ai pescherecci siciliani, recentemente ha ferito un marinaio, fuori delle sue acque territoriali, con le motovedette regalate dall’Italia per controllare l’emigrazione.

L’Italia non ha fatto opposizione alla recente acquisizione francese una zona del mare ligure (Mattarella è filo francese) e l’UE è rimasta indifferente, la Francia si è unilateralmente impossessata di un impianto di risalita italiano del monte bianco occidentale. L’Italia non reagisce e non chiede l’intervento di Bruxelles, del resto Bruxelles non è intervenuta nemmeno sull’immigrazione in Italia e, con la pandemia arrivata prima in Italia, nemmeno con la produzione e distribuzione dei vaccini, come richiesto dall’Italia.

Anche con la Tunisia  è esistito un contenzioso sulla pesca marittima, con sequestro di peschereccio siciliani, Bruxelles non è intervenuta malgrado l’Italia, con il suo debito pubblico, le abbia  recentemente condonato un debito verso l’Italia di 4 miliardi di euro. Come sono imbelli, pavidi ed esterofili i nostri governi!

L’Italia ha perso l’ultima guerra mondiale ed è diventata, con garanzia del Quirinale, uno stato semisovrano, le sue forze armate e i suoi servizi segreti sono sotto il controllo della Nato e deve partecipare alle guerre della Nato.  Il parlamento italiano è diventato una grancassa senza potere, la costituzione è rimasta sulla carta e l’informazione avalla la situazione; se l’Italia è naturalmente imbelle con la Libia, con l’appoggio degli Usa, segretamente arma l’Egitto che potrebbe aggredire la Libia armata dalla Turchia.

C’è una novità, nella commissione europea, Francia e Italia, per aiutare i paesi poveri, si sono espresse a favore della proposta di Biden, per l’abolizione del brevetto sul vaccino contro il Covid 19, la Germania invece no, perciò Bruxelles si è raffreddata sulla proposta; inoltre, la Francia ha deciso la restituzione dei terroristi italiani ospitati in Francia. 

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario.it viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 3/5/2021)

EUROPA

La pandemia ha fatto crescere l’euroscetticismo anche in Germania, perciò Angela Merkel, che ha retto governo tedesco e, indirettamente,  senza rispettare l’autonomia degli organi preposti, anche le istituzioni dell’UE, alla vigilia del suo abbandono del potere, ha affermato che, in materia sanitaria, la commissione europea avrebbe dovuto avere competenze maggiori e più omogenee.

In precedenza, la Merkel era fedele ai principi dell’ordoliberismo, che voleva il contenimento della spesa pubblica e del deficit di bilancio ed era contraria a modificare i trattati dell’UE. Ora, a causa della pandemia, il governo tedesco ha varato un bilancio federale in deficit e la Merkel e la corte costituzionale tedesca, sono a favore di un debito comune europeo, come il Recovery Fund, ma non vogliono un unico budget europeo.

Comunque, la Merkel afferma che l’UE non deve essere solo un mercato unico, vuole abbandonare il voto unanime per la maggioranza qualificata, vuole la creazione di grandi aziende integrate europee, vuole cambiare la politica fiscale europea, una politica estera europea e un consiglio di sicurezza europeo; ha però elogiato la politica sul clima della commissione europea. L’euroscetticismo italiano ha alimentato la crisi economica italiana ed è stato favorito dalla politica economica dell’UE a trazione tedesca, che ha scelto i governi italiani al posto dei cittadini italiani.

Secondo i sondaggi, in Germania i verdi sono il primo partito con 28%, seguiti a CDU-CSU con il 21%, SPD ha il 13% e destra dell’AfD con l’11%; solo il 21% dei tedeschi ha fiducia nella commissione europea, peraltro sempre influenzata dalla Merkel, mentre il 50% ha fiducia nel governo tedesco, il 39% è euroscettico. L’AfD chiede la Dexit o uscita della Germania dall’UE. (Per le notizie, fonte: Tino Oldani - Italia Oggi – startmag.it).

USA

Joe Biden e la segretaria al Tesoro Janet Yellen sono contrari ai regali fiscali fatti da Trump alle multinazionali americane, anche perché sono alla ricerca di 2.200 miliardi di dollari destinati agli investimenti pubblici;  ora vogliono portare al 28% l’aliquota fiscale alle imprese, cancellando le esenzioni sui profitti realizzati all’estero e portando il prelievo minino al 21%.

Nel 2020, 55 imprese, pur avendo realizzato profitti per 40,5 miliardi di dollari, non hanno versato nulla al fisco e nel 2018 le imprese americane, sfruttando norme elusive, hanno subito un prelievo medio dell’8%; il 43% dei profitti aziendali americani finisce nei paradisi fiscali europei e di alcune isole, favorendo la competizione fiscale al ribasso da parte di alcuni stati.

Biden vuole cancellare il dumping fiscale tassando, alla stessa maniera, gli utili realizzati all’interno e all’estero, introducendo una tassa minima globale del 21%, il che porterebbe alla fine dei paradisi fiscali; in quest’operazione, confida nella collaborazione di UE, C20 e OCSE. Per fare un esempio, Facebook paga le imposte in diversi paesi e, con il suo progetto, dovrebbe corrispondere al fisco americano la differenza tra l’aliquota Usa del 21% e quella del paradiso fiscale, il che renderebbe alle multinazionali poco conveniente spostare i profitti all’estero.

Oggi il totale dell’imposizione elusa da queste multinazionali è pari a 240 miliardi di dollari, con questa politica, l’Italia potrebbe recuperare 10 miliardi di dollari l’anno; in USA sono paradisi fiscali anche Delaware e South Dakota che, con le partecipazioni a catena, non tassano royalities, copyrights e marchi, però il congresso Usa ha imposto loro di rivelare l’identità degli azionisti, con esenzioni solo per trust familiari, ma anche questo è un privilegio.

Ci sono paesi europei che hanno impostato la loro economia sulla tassazione agevolata a favore di multinazionali estere, i giganti del web sono in genere imprese americane e perciò alcuni stati europei hanno introdotto una web tax, per la quale Trump ha minacciato, come ritorsione, l’aumento dei dazi sulle importazioni dall’UE.

Gli Usa vogliono sostituire questa tassa con un’imposta unica globale a carico delle 100 multinazionali più grandi, nei settori digitali, sanità, petrolio, comunicazioni; una parte del loro utile andrebbe tassato nel paese in cui operano e un’altra nel paese d’origine, in proporzione al fatturato. Nel 2020 l'Italia ha ricavato dalla web tax 588 milioni di euro.

Secondo gli Usa, la tassa minima globale dovrebbe abolire la web tax, per fare un esempio, nel 2019 Facebook ha fatturato in Italia 900 milioni di euro di fatturato, con utili lordi mondiali per 23 miliardi e profitti per 10 miliardi, ma ha versato all’Italia una web tax solo pari a 2,3 milioni di euro. Poiché le imposte si dovrebbero pagare dove si produce reddito, con un’imposta nazionale sul fatturato avrebbe pagato 27 milioni di euro, ma con la formula Biden-Yellen avrebbe pagato solo 8 milioni di euro.

Perciò la nuova imposta globale porterebbe entrate soprattutto alle casse del governo americano, il fisco italiano, rinunciando alla web tax, potrebbe incassare complessivamente, da tutte le multinazionali americane, 10 miliardi di dollari l’anno. (Per notizie, fonte: Milena Gabanelli e Giuseppe Sarcina – corriere.it).

ITALIA

Nella “democrazia” italiana si fanno pochi controlli e poi, a causa di abusi, interviene la magistratura e gli avvocati possono lavorare; come fanno le banche, che fanno firmare in fretta mandati e contratti non esaminati adeguatamente dai clienti, il capo del governo non tiene conte delle prerogative parlamentari e il presidente della repubblica rinvia le elezioni.

Il segretario del PD definisce “dittatore” Erdogan, che perciò protesta e chiede le scuse, Francia e Germania si dissociano, mentre quando Macron definisce “rivoltanti” gli italiani, Mattarella non protesta, perché i governi italiani e l’informazione italiana l’hanno consegnata allo straniero. Comunque, la Francia ha finalmente deciso di consegnare dei terroristi italiani ospitati in Francia dall’era Mitterand, non dobbiamo però dimenticare che l’Italia consegnò alla Turchia il capo dei terroristi curdi ospitato in Italia.

La Francia sta restituendo terroristi italiani per i quali Draghi ha chiesto l’estradizione, mai richiesta prima dai governi italiani precedenti; i rapporti tra Francia e Italia paiono migliorare, l’Italia è diventato il primo paese europeo investitore in Francia, vuol dire che in Italia i risparmi non mancano.

Io Pil si produce con la produzione agricola e industriale e con i servizi d’intermediazione privati e statali, il prelievo fiscale si ha con il trasporto di merci nello spazio e tassando i redditi privati. Per evitare il trasporto rischioso di denaro, si sono inventate le lettere di credito,  invece, la finanza bancaria, fatta con il denaro di qualsiasi tipo, guadagna gli interessi sul tempo dei pagamenti e dei rimborsi, assieme alle commissioni su alcuni servizi.

I dazi d’importazione e passaggio su un territorio sono un prelievo fiscale nello spazio, praticato anche per garantirne, come fosse un’assicurazione, il trasporto da briganti, pirati e mafiosi; tuttavia, questi sono stati anche ospitati nei palazzi signorili, perché collusi con il potere, anche se alcune loro frange hanno praticato la libera espropriazione proletaria delle ricchezze. 

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Il Recovery Plan, diverso dal Recovery Fund, comprende il PNRR con il NextGenerationEU, il primo vale 235 miliardi di euro e il secondo 191,5 miliardi di euro; il Recovery Plan comprende 47,5 miliardi per la coesione territoriale e 30,6 miliardi di contributi italiani; questi numeri creano confusione, faremo i conti alla fine, quando riceveremo e utilizzeremo questi soldi, valuteremo anche come saranno spesi questi soldi.

Il governo ha stimato che, con il PNRR, entro il 2026, ci saranno 800.000 assunzioni nella pubblica amministrazione, con concorso e/o passaggio da impiegati a tempo determinato a indeterminato. Considerata la disoccupazione giovanile, la cifra è superiore al normale turnover, un’ennesima riforma delle pensioni, trascurando l’eguaglianza, promette alle donne di andare in pensione un anno prima rispetto agli uomini.

Si afferma che i soldi del Recovery Plan debbano essere spesi presto e bene, ma per la mafia, terremoti e pandemie sono un’opportunità; in realtà, ferma restando l’esigenza di una riforma della burocrazia che la sveltisca, proprio spendendoli presto si rischia di spenderli male. Come accade con la legge sul bilancio di previsione e con i decreti di spesa del governo, gli interventi di spesa sono oculatamente decisi in fretta e all’ultimo momento e senza discussioni parlamentari, proprio per favorire, come si dice eufemisticamente,  gli sprechi.

E’ accaduto con gli interventi economici già decisi contro la pandemia, ma anche per quelli messi in campo contro eventi catastrofici come i terremoti, altre calamità naturali e contro le guerre; saltando procedure, il ponte di Genova è stato ricostruito in fretta, a causa di cause giudiziarie, altre importanti infrastrutture sono ancora bloccate. Comunque, il governo tedesco che, come faceva l’America,  ci ha imposto diversi governi recenti, sembra aver fiducia in Draghi

Gelli, capo della P2, affermava che la corruzione è molto comoda perché sveltisce le procedure amministrative e consente anche di recuperare il maggior costo dovuto alla corruzione. Si dice che il doping sportivo è condannato perché fa male alla salute e altera i risultati delle competizioni sportive; accade anche in “democrazia”.

In “democrazia”, gli uomini predicano l’eguaglianza ma ambiscano a privilegi, a maggiori poteri, a maggiore benessere economico, cioè, volendo primeggiare, non mirano a essere uguali agli altri, ma alla disuguaglianza. In economia e in politica, con lo scopo di primeggiare, il doping sociale e la scalata sociale si esprimono attraverso favoritismi, privilegi legali, corruzione, ricatti, complotti e tradimenti.

Le femmine dei mammiferi, per ricevere protezione e avere discendenti migliori, si accoppiano volentieri con l’animale più forte della loro specie, cioè con l’animale Alfa del gruppo, tra gli uomini, i più forti non sono quelli più giovani, più sani e più belli, ma quelli con più potere e più denaro.

Nel suo romanzo “1984”, Orwell descrive il governo del Grande Fratello, in cui un impiegato del ministero della Verità, a favore della narrazione unica, censurava pagine di storia, facendo diventare verità la menzogna. Il politicamente corretto rifiutava il confronto con il passato; perciò anche oggi, Draghi e Mattarella invitano all’unità di pensiero e di azione delle forze politiche.

Per Orwell, la dittatura del pensiero unico, oltre alla sottomissione fisica, pretendeva quella psicologica, puntava a controllare i movimenti delle persone e, per snidare il dissenso, ad avere informazioni su di loro, bollando voci eretiche.  Grazie all’informazione televisiva, è accaduto anche con la pandemia, il Covid è stato drammatizzato e, sulla pandemia, il libero pensiero è stato visto come un pericolo, per il governo, l’ignoranza indotta dalla propaganda serve per arrivare gradualmente a un risultato programmato.

Dall’india sono tornati in aereo in Italia indiani, con cittadinanza italiana, positivi al Covid, quindi, sono stati messi, in quarantena, in alloggi adibiti a Covid Hotel; invece, una coppia italiana che si è recata in India per prelevare un bambino adottato, è stata trovata positiva al Covid e perciò è stata bloccata nel paese. Diversamente da altri paesi, non pare che il governo italiano sia preoccupato degli arrivi in Italia di positivi al Covid, compresi gli immigrati, tutti capaci di aiutare la diffusione del contagio.

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La Russia ha sanzionato otto alti funzionari UE, vietando loro l’accesso al paese, tra loro Sassoli, presidente del parlamento europeo, come ritorsione per le sanzioni europee contro sei dirigenti russi e per la difesa di  Navalny, dei diritti umani e della democrazia. Per fedeltà europeista, hanno condannato l’azione russa Di Maio, Gentiloni, Fico, Casellati e Mattarella; la difesa europea della “democrazia” è una farsa, non so dove si vuole arrivare.

Cresce la tensione tra UE e Russia, ormai in Russia i diplomatici europei allontanati sono arrivati a più di cento; la vera democrazia manca anche in Italia, dalla caduta del muro di Berlino, la Russia ha sciolto patto di Varsavia, concesso l’indipendenza a diversi paesi, ha fatto progressi verso la democrazia, la distensione e lo sviluppo economico; forse deve fare altri passi, ma anche l’Italia, che non sempre ha applicato la “democrazia”.

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

  

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 26/4/2021)

ITALIA

Draghi ha messo da parte l’austerità, prima con il QE, quando era governatore della BCE, e ora lo fa come capo del governo, con il lancio di un grande piano di stimoli fiscali; il primo favoriva indirettamente l’indebitamento pubblico e il secondo lo favorisce direttamente. Con i decreti sostegni, Draghi ha proposto due scostamenti di bilancio per 72 miliardi di euro, in aggiunta alle misure di stimolo del governo Conte, pari a 170 miliardi.

Quest’anno il deficit di bilancio dovrebbe arrivare all’11,8% e il debito al 160% del Pil, come alla fine della prima guerra mondiale, d’accordo con la commissione europea, il rientro graduale del debito sarà probabilmente affrontato fino al 1927; ora anche la Francia è a favore dell’eliminazione dei vincoli di bilancio e del patto di stabilità. In Italia i rendimenti dei titoli di stato a 10 anni sono allo 0,747%.

La maggiore spesa da indebitamento, sommata ai circa 200 miliardi del Recovery Fund della commissione europea, potrebbe agire da stimolo alla ripresa; messo sotto controllo lo spread, in diversi paesi, si punta a un new deal, ma anche su monete virtuali e digitali e su monete complementari. Se lo stato trova sempre credito a tasso ridotto, rendere in parte irredimibile il debito pubblico non serve, salvo che non si voglia ridurre immediatamente e drasticamente il debito pubblico.

Con il ripudio del debito, ne sarebbero danneggiate soprattutto le banche creditrici private e centrali, infatti, diversamente dal 1988, nel 2018 queste banche possedevano il 43% del debito pubblico italiano, gli stranieri (tra i quali sono anche chiesa cattolica e italiani estero-vestiti), il 32%, assicurazioni e fondi comuni il 19% e gli italiani solo il 6%; esponendo così l’Italia alla speculazione internazionale sullo spread.

Come faceva l’Italia fino al 1988, il Giappone ha imboccato la strada opposta, riservando i titoli pubblici soprattutto ai cittadini e così si è sottratta alla speculazione internazionale, sono sempre i nostri governi che hanno messo l’Italia in mano allo straniero. Per quanto riguarda le monete complementari, queste si possono emettere perché esistono anche in Usa e in tanti altri paesi del mondo, ma l’informazione non ne parla e la BCE è gelosa del suo monopolio monetario, cioè dell’euro.

Il patto di stabilità dell’eurozona, con lo scopo di favorire l’integrazione monetaria, prevede un limite del deficit di bilancio al 2% e del debito pubblico al 60% del Pil. Il pareggio di bilancio, inutile quando si ha la sovranità monetaria, soprattutto quella diretta del Tesoro, cioè senza la mediazione della banca centrale, è stato inserito in costituzione, la quale però contiene delle bugie; comunque, al di fuori della costituzione, per alcuni anni, questo pareggio lo raggiunsero Quintino Sella e Mussolini, poi la guerra li fece tornare sui loro passi.

Purtroppo, la pandemia ha ridotto il PIL italiano a 1600 miliardi di euro, con un debito pubblico di 2600 miliardi, perciò, su gentile concessione della commissione europea, il patto di stabilità è stato momentaneamente sospeso. (Per le notizie, fonte: Violetta Silvestri – Ezio Pozzati – money.it).

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Il Recovery Fund o fondo europeo per la ripresa è dotato di 750 miliardi di euro, destinati a finanziare i Recovery Plan nazionali, per l’Italia si tratta di 209 miliardi di euro, di cui 127 prestiti e 82 sovvenzioni a fondo perduto. Il piano PNNR o Recovery Plan nazionale per la ripresa è dotato dei 209 miliardi di provenienza europee, più 30 miliardi di provenienza italiana.

E’ destinato a digitalizzazione, ecologia, comunicazioni, istruzione, assistenza sociale, salute, investimenti pubblici, riduzione dei divari territoriali e calamità naturali. C’è da augurarsi che questi soldi siano spesi presto e bene, per il momento, con la scusa della pandemia, abbiamo rilevato tanti sprechi e speculazioni.

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Francesco Zambon, ex funzionario dimissionario dell’OMS, ha affermato che questa non dirà mai quale è stata la vera origine del virus, l’OMS ha anche censurato un rapporto di dieci ricercatori dell’OMS, in cui si denunciava le mancanze dell’Italia nell’affrontare la pandemia, come il mancato aggiornamento del piano antipandemico italiano.

Il virus può essere derivato da un pipistrello, da un’altra specie che era stata contagiata, da cibi cinesi congelati o da un incidente con fuga del virus da un laboratorio cinese; il direttore dell’OMS, Ghebreyesus, ha celato maggiori informazioni, poi la Cina ha scelto i ricercatori che dovevano indagare, inviati dall’OMS a Pechino.

Poiché l’OMS è finanziata da privati e da stati, tra cui la Cina, a causa del conflitto d’interesse, non può indagare sugli stati che la finanziano, trattasi di un riflesso di tutte le dittature e di tutte le “democrazie”; tra i partecipanti alla commissione, vi era anche Peter Daszak, presidente di una società, finanziata dal governo americano, che finanzia anche la ricerca sul coronavirus dei pipistrelli, fatta nel laboratorio di virologia di Wuhan.

La delegazione ha indagato su ciò che può essere accaduto a Wuhan, senza recarsi nello Yannan, dove è stato trovato un virus che condivide con il Sars-Cov2 il 96,2% del DNA. Il vice direttore dell’OMS, Ranieri Guerra, aveva fatto pressioni perché fosse cambiata la data di aggiornamento del piano anti pandemico italiano.

Nello scambio di messaggi tra Guerra e Brusaferro,  presidente dell’Istituto Superiore di Sanità italiano, il primo, sentito il ministro della salute, Speranza, chiedeva di  modificare il rapporto, in accordo tra OMS, ministero della salute e Istituto Superiore di Sanità. Guerra aveva fatto pressioni su Brusaferro, per il ritiro del documento, cercando anche di bloccare siti e social media dove era stato pubblicato. Zambon ha dato le dimissioni perché dall’OMS, che aveva rinunciato alla sua indipendenza, nessuno rispondeva alle sue richieste e osservazioni. (Per le notizie, fonte: Giusy Caretto).

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Per tutelare gli alti redditi da una maggiore tassazione, l’informazione invoca, per i vivi, un’imposta patrimoniale sugli immobili, generalmente posseduti dalle famiglie italiane, che, inevitabilmente, colpirà i redditi popolari e quindi, la domanda complessiva. In Italia, diverse imposte  patrimoniali già esistono, anche se in forma surrettizia, però un’unica imposta patrimoniale di successione, con lo stato erede figurativo con una quota e  con prelazione sul contante, sarebbe utile e potrebbe servire a eliminare tante altre imposte; infatti in Usa, che complessivamente hanno una pressione tributaria più bassa dell’Italia, un’imposta patrimoniale di successione esiste.

Per introdurre un’imposta patrimoniale del genere, bisognerebbe rivedere la successione testamentaria e la relativa imposta di successione, infatti, il legislatore femminista ha lasciato alla moglie circa due terzi dell’asse ereditario della comunione. Generalmente, in presenza di figli, la casa comune è lasciata alla moglie, con il divorzio, la donazione, l’usufrutto e il decesso del marito. La legge può essere estrema ingiustizia, gli antichi, maschi e femmine, forse perché ritenevano di avere  guadagnato il loro patrimonio, lasciavano i beni a chi volevano, a volte anche alle femmine.

Per tutelare meglio i figli discriminati e per lasciare margini fiscali allo stato, la moglie non dovrebbe mai ricevere, complessivamente più della metà dell’asse ereditario, invece oggi può ricevere anche, cioè, oltre alla metà dell’asse ereditario della comunione, la quota legittima sull’altra metà della successione e anche una quota disponibile. Naturalmente, il bottino della moglie dipende dal numero dei figli, dei quali il legislatore, per amore dell’”eguaglianza”, si è disinteressato; se rimane vedova da giovane, la donna, con il suo patrimonio, si può risposare, mentre i figli, per comprarsi una casa, devono chiedere un mutuo.

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L’aumento dei prezzi dipende dall’aumento della circolazione monetaria in misura superiore all’aumento del PIL, per conseguenza, per non ridurre i consumi, andrebbe riconosciuto un adeguamento dei salari. Quando l’economia è stagnante, cioè con poca domanda, gli economisti di corte, che non vogliono aumentare i salari, chiedono invece misure di stimolo, come l’aumento della spesa pubblica, che produce maggiore deficit di bilancio.

L’UE si preoccupa quando i prezzi aumentano meno del 2%, associandoli alla depressione, come se la deflazione fosse una malattia, in realtà, se l’inflazione è bassa, è positivo per chi compra, soprattutto se i salari sono stabili. L’aumento della circolazione monetaria è dato, oltre che dalle emissioni, anche dall’aumento della velocità di circolazione della moneta che, se è depositata presso le banche centrali o locali e non è prestata, naturalmente diminuisce.

Questa velocità di circolazione diminuisce ancora di più se le banconote, per difendersi dalla voracità dello stato, sono depositate nelle cassette di sicurezza. In questo caso, il comportamento dei risparmiatori che non consumano favorisce la deflazione e la calmierazione dei prezzi, associate dagli economisti di corte alla recessione. Al denaro dà valore chi lo accetta, è,  come il metro, uno strumento per la misura del reddito e della ricchezza, ma non è ricchezza reale, inoltre, pare che le monete virtuali e digitali si svalutino meno di quelle cartacee.

EUROPA

L’UE ha tenuto nascosti i contratti fatti con le società farmaceutiche, per le forniture dei vaccini, ha versato per la produzione degli anticipi 700 milioni di euro a  Pfizer e 318 milioni a Moderna; il prezzo per ogni dose di Pfizer è in media di 15,5 euro, destinato a aumentare, quello di Moderna di 18,8 euro.

Gli indennizzi per gli effetti collaterali sono a carico degli stati; anche se hanno ricevuto dei finanziamenti dagli stati, i brevetti restano in mano delle case farmaceutiche. Mancano impegni precisi per le consegne, solo per Moderna è previsto che, per ritardi superiori ai 90 giorni si può annullare l’ordine, ma non sono previsti risarcimenti. (Per le notizie, fonte: Report – rai.it).

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Per pagare i debiti nascenti dal Recovery Fund, pari a 750 miliardi di euro, la commissione europea progetta nuove entrate fiscali proprie, per 14 miliardi di euro l’anno; si pensa allo scambio di quote di emissioni inquinanti di carbonio e a una tassa digitale, in  aggiunta alle vigenti quote sui dazi doganali e sull’Iva.

Tenuto conto di quanto suggerito dall’Ocse, la proposta sarà finalizzata a fine giugno e le nuove imposte entreranno in  funzione nel 1923; Biden vuole una tassazione unica delle multinazionali e l’UE vuole un’applicazione più ampia. Lo scambio delle emissioni inquinanti permette di acquistare quote negoziabili, ma incontra l’opposizione di molte industrie e dei relativi paesi, come la Polonia, meno avanzati in produzioni a bassa emissione di carbonio.

Per non danneggiare economicamente alcuni paesi, è previsto un meccanismo di compensazione che dovrebbe guardare ai costi di produzione, portando a un’equa condivisione degli oneri; il parlamento europeo è fortemente impegnato a favore di nuove entrate fiscali che però, assieme alle imposte per fronteggiare pandemia e per finanziare Recovery Fund, aumenteranno la pressione fiscale sui cittadini.

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Ai confini con Italia e Spagna, per respingere gli immigrati clandestini, la Francia usa l’esercito e la polizia, da novembre del 2020 a oggi, sono state respinte in Italia 23.537 persone, in Spagna 18.259; con i controlli al confine, la Francia rafforza anche la lotta al terrorismo e i controlli sanitari. La nostra informazione ignora questi fatti. 

A Francia sta alimentando un’altra frattura nella costruzione europea, vuole anche una modifica del trattato di Dublino, che indica come paese d’accoglienza quello d’arrivo, aggiungendo al trattato che, per il respingimento, è sufficiente una notifica, da parte delle autorità francesi, a Italia e Spagna.

Il che, con il papa a favore dell’immigrazione, agrari, confindustria, mafia, ONG che la facilitano e ci guadagnano, l’ossequio filo francese di Mattarella e la Germania che asseconda sempre la Francia, farà diventare l’Italia il campo profughi d’Europa; forse sarà la sua fine come stato unitario e “democratico”, cioè detto, anche se, al momento e soprattutto per i lavori pubblici, sembra che l’Italia abbia anche bisogno d’immigrati disposti a diversi lavori, ma entrano anche delinquenti e contagiati. (Per le notizie, fonte: Chiara Giannini – ilgiornale.it).

USA

Ad aprile gli USA hanno denunciato un aumento degli occupati di 900.000 unità ma, rispetto al periodo pre-pandemia, si sono persi 8 milioni di posti di lavoro; un terzo delle piccole imprese hanno chiuso, la caduta dell’economia è pari al 20%, l’affluenza ai ristoranti è diminuita del 18%. Però la campagna di vaccinazione ha permesso un allentamento delle restrizioni.

Ancora di più sono a tal fine serviti gli stimoli economici del Tesoro che ha immesso centinaia miliardi di dollari nei conti correnti delle persone, perciò la spesa con carte di pagamento è vicina al livello pre-pandemico; comunque,  per chi crede alle statistiche e alla storia ufficiale, il PIL è del 4% inferiore al livello pre-pandemia. La pandemia ha anche danneggiato la capacità produttiva del paese.

Tante imprese sono fallite, anche se i fallimenti nel 2020 sono stati inferiori rispetto a quelli dell’anno precedente, come dire che la crisi economica esisteva anche prima della pandemia; probabilmente, i sostegni del Tesoro sono serviti a mantenere basso il numero dei fallimenti. Ora si teme un ritorno dell’ondata pandemica. (Per le notizie, fonte: Report Economist – startmag.it).

CINA

Per il 2025 la Cina vuole separare la sua economia rivolta all’esportazione, da quella rivolta alla domanda interna, inoltre, ha chiesto alle aziende estere operanti nel paese di designare un loro rappresentante cinese. Si vuole rendere l’economia più nazionale, favorire i consumi interni e, dopo lo sviluppo delle esportazioni, si punta anche allo sviluppo di nuove tecnologie cinesi.

La Cina è entrata nel WTO nel 2001, da allora ha aumentato la ricchezza e diminuito la povertà ma, con la sua concorrenza, ha anche favorito la disoccupazione negli Usa, è accaduto anche quando sono emersi economicamente Giappone e Germania. Fino a oggi, gli occidentali hanno goduto d’importazioni a basso costo dalla Cina e le aziende occidentali, che hanno delocalizzato in Cina, hanno avuto accesso all’enorme mercato interno cinese, ma ora anche l’India è coinvolta in questa dinamica.

Utilizzando sussidi statali, il piano presentato dal presidente XI nel 2015, prevede per il 2025 di sviluppare intelligenza artificiale, semiconduttori e batterie elettriche. Fino a oggi, l’occidente ha chiesto alla Cina di conformarsi alle sue regole “democratiche”, commerciali, fiscali, finanziarie e a quelle sulla proprietà intellettuale, ma ora la Cina vuole imporre anche le sue regole.

Rappresentanti cinesi sono nelle organizzazioni internazionali e le aziende cinesi cercano di definire il futuro della tecnologia, Huawei ha molti brevetti, come dire che anche la Cina ha condiviso la proprietà intellettuale. Con la nuova via della seta, la Cina ha stabilito legami economici con più di 100 paesi e ora, con un approccio politico, desidera esportare gli standard cinesi e il suo modello di capitalismo di stato.

Per continuare a operare in Cina, le aziende occidentali operanti nel paese dovranno acquisire caratteristiche più cinesi, portando là tutti i loro servizi e le loro conoscenze e tecnologie, trasformandosi con il tempo e con il passaggio di quote sociali, in aziende solo cinesi; procedendo così la Cina, in barba ai brevetti, s’impadronisce velocemente di tutte le tecnologie occidentali, ma in passato lo hanno fatto tutti i paesi ora sviluppati. Per difendersi, i paesi occidentali dovrebbero adottare standard condivisi su privacy, protezione dei dati  e delle tecnologie e dovrebbero dotarsi di una tassazione omogenea. (Per le notizie, fonte: startmag.it).

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

  

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 19/4/2021)

EUROPA

In Italia Il governo Draghi, causa della crisi economica e pandemica, è impegnato in un altro maxi scostamento del bilancio, da far approvare al parlamento, e nella presentazione del DEF, il documento di economia e finanza o bilancio di previsione; il che significa che, con le leggi speciali, si baipassa continuamente la previsione del bilancio pubblico, svuotandolo di contenuti politici e di sovranità popolare.

Come dire che la politica di bilancio, con la scusa dell’emergenza o dell’urgenza, la decide la commissione europea e il governo, il parlamento approva ma non stabilisce; in questo caso, applaude le maggiori spese che faranno aumentare debito pubblico e inflazione. Comunque, in Francia il ministro delle finanze, Le Maire, ha detto che, per arrivare gradualmente al deficit/Pil inferiore al 3% (prima della crisi era il 2%), come previsto dagli accordi di Maastricht, bisognerà arrivare al 2027, perché nell’anno in corso il deficit arriverà al 9%, dal 2027 la spesa pubblica non potrà superare la crescita dello 0,7% annuo; ma gli stati non rispettano mai le previsioni di spesa.

Come dire che la Francia va per conto suo e non  rispetterà le decisioni della burocrazia europea, invece per l’Italia, la disciplina di bilancio è la disciplina europeista di un protettorato. La BCE è guidata dalla francese Lagarde che continua a comprare titoli pubblici degli stati, finanziandoli indirettamente, il che dà sollievo a Italia, Francia e Spagna, che così mettono provvisoriamente da parte l’austerità e i vincoli di bilancio voluti dalla Germania. Per Le Maire, la Francia non è imbelle come l’Italia.

Su questa materia l’Italia ha sempre fatto la comparsa e ha subito le decisioni dell’asse franco-tedesco, come fanno di solito, grazie ai nostri rappresentanti,  i paesi con poca sovranità; comunque Bruxelles continua a ripetere che, quando le condizioni sanitarie ed economiche miglioreranno, la politica di bilancio dovrà tornare a essere prudente, con nuove entrate fiscali, come quella per l’ambiente, cercando di favorire domanda e occupazione. (Per le notizie, fonte: Giuseppe Liturri – startmag.it).

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Come fanno i predicatori, la Merkel e la commissione europea hanno sempre criticato gli elevati debiti pubblici e gli aiuti di stato concessi alle grandi aziende, perché non consentiti dagli accordi europei; i debiti pubblici erano favoriti dagli enormi avanzi valutari della Germania, che spiazzavano gli altri paesi ed erano pure vietati dagli accordi.

Circa gli aiuti alle imprese, recentemente, ma prima della pandemia, la Germania si è accorta che le sue banche e la sua società aerea Lufthansa avevano bisogno di aiuti da parte dello stato; come la Francia per la Renault e per Air France-Klm, l’eccezionalità della pandemia è intervenuta anche per rendere accettabili questi aiuti.

Se è vero che le condizioni di Alitalia sono patologiche perché è un pozzo senza fondo che ha sempre richiesto, con la scusa di salvare posti di lavoro, aiuti di stato e con la scusa che è una compagnia di bandiera, anche se GB e Usa hanno chiuso delle compagnie aeree insolventi. Insomma Alitalia andrebbe chiusa, e i servizi aerei italiani andrebbero assicurati da altre compagnie, l’importante è conservare il controllo italiano su industrie strategiche e innovative.

L’UE, in questa crisi da finta pandemia, con un alibi, ha concesso suoi aiuti a Lufthansa, Air France-Klm e Alitalia, in gran parte forniti dalla Germania, ma in misura molto ridotta per l’Alitalia. Lufthansa e Air France-Klm, erano in difficoltà anche prima della pandemia, ma non come Alitalia, alla quale era stata offerta una fusione con KLM, prima che con Air France, ma che rifiutò.

Adesso bisognerà vedere, visto che il governo francese aiutava anche la fabbrica di auto statale Renault, cosa succederà quando Stellantis, partecipata da aziende automobilistiche di Francia e Italia e Usa, dovessero chiedere aiuti pubblici. Tutti i governi italiani s’inchinano allo straniero, l’Italia sarebbe costretta a versare la sua parte di aiuti e tutti i dogmi europei sugli aiuti di stati e sul debito pubblico potrebbero cadere; perché la Germania, per dominare l’Europa, vuole tenersi stretta la Francia e perciò è disposta a concederle molto, commissariando l’Italia obbediente con governi fantocci che, per europeismo, definiscono dittatore Erdogan.

USA

Forse questa pandemia finirà quando lo decideranno le banche centrali e la speculazione; come accaduto con AstraZeneca, anche il vaccino Johnson&Johnson, che è somministrato una sola volta,  ha evidenziato fatali controindicazioni, anche se rare (le statistiche obbediscono alla propaganda di stato, mentre le fake news sono solo private).

Di questo secondo vaccino è stata sospesa momentaneamente la produzione, bloccando le forniture già scarse, il tutto dopo i continui lockdown italiani. In Gran Bretagna si esalta il successo della campagna vaccinale, però, con scarsa informazione, un milione di cittadini vaccinati denuncia debolezza, dolori muscolari, scarsa capacità di attenzione e di concentrazione.

Gli Usa hanno anche altri problemi, alla FED, James Bullard ha affermato che, per normalizzare la politica monetaria e porre termine all’emergenza sanitaria, bisogna raggiungere una percentuale di vaccinati del 75%. In Usa è stata già vaccinata la metà della popolazione, perciò la quota del 75% potrebbe essere raggiunta a giugno mentre ad agosto potrebbero essere vaccinati tutti gli americani.

L’informazione italiana, vicina agli atlantisti, esalta sempre i successi economici americani, ma sembra che, grazie alla posizione privilegiata del dollaro (perciò la Cina sta puntando sulla moneta digitale) e al QE ante e post pandemia, il deficit fiscale americano è esploso; infatti, a marzo il governo ha speso 3,5 volte rispetto a quanto ha incassato in imposte.

Perciò, con un deficit annuale di 1706 miliardi di dollari, gli Usa sono in grado di finanziarsi solo al 50% con le imposte, la SEC, l’ente di controllo sugli investimenti, teme il crollo anche del mercato finanziario. L’oligarchia Usa ha delocalizzato, favorito l’esportazione dei profitti e l’evasione fiscale da parte delle grandi aziende ma, avendo il paese sovranità monetaria e la principale valuta fiduciaria di riserva internazionale, senza reale copertura a garanzia, può emetterla senza limiti di bilancio; con l’insolvenza dello stato, i creditori esteri non hanno la forza militare per il rientro del loro credito.

Quando un piccolo imprenditore fallisce, non trova lavoro, s’indebita, ha lo sfratto e, perdendo la testa, ammazza la moglie che litiga spesso con lui, la televisione italiana, disposta alla comprensione per gli eccessi degli immigrati irregolari, lo condanna senza fare approfondimenti. Consideriamo che la famiglia è la prima forma di società, alla quale è seguito lo stato, con la crisi, anche lo stato può precipitare nell’irragionevolezza, fare violenza e scatenare una guerra, che procura profitti a molti e svaluta i debiti.

Non è improbabile che esista un legame tra pandemia, restrizioni, speculazioni  ed esigenze delle banche centrali e dei mercati, che tuttavia, in Usa, denunciano aumenti di profitti, ma sarà vero? In Usa non esistono falsi in bilancio? I piccoli possono fallire ed esiste un piano di concentrazione del potere politico ed economico; il tutto sembra legato anche alla decadenza dell’occidente unito, se forse diviso e custode della pace, forse andrebbe meglio.

Si dice che il Sistema o l’oligarchia punti al governo unico mondiale o Nuovo Ordine del Mondo; Aristotele affermava che forse solo la “democrazia” locale potrebbe funzionare; in effetti, quando si passa dal governo locale, a quello statale, a quello federale a quello mondiale, questo diventa sempre più distante dal cittadino, che si estranea dalla politica, rinuncia a referendum, sovranità monetaria, sovranità popolare, petizioni e necessità locali, accettando di ritornare a essere suddito senza nessuna sovranità e nessun potere, nemmeno parlamentare. (Per le notizie, fonte: Mauro Bottarelli - money.it).

ITALIA

Com’è noto, compito delle banche centrale dovrebbe essere controllare le altre banche ordinarie, emettere banconote, finanziare lo stato, contrastare le speculazioni sulla valuta nazionale e contrastare l’inflazione, evitando che l’incremento annuale di banconote superi l’incremento del reddito nazionale. Di fatto, queste sono astrazioni, come  quelle della costituzione, spesso baipassata dalle leggi ordinarie, del resto si sa che in Italia i controlli non si fanno o non funzionano.

Il commendatore Giambattista Giuffrè, uomo dalla chiesa e detto banchiere di Dio, raccoglieva denaro a tassi elevati da organizzazioni religiose, al di fuori della legge bancaria, finché non sospese  i rimborsi; la Banca d’Italia, per sollevarlo dai guai, precisò che la sola raccolta o il solo impiego del risparmio senza sua autorizzazione, non violava la legge bancaria; in secondo tempo, la Banca d’Italia si pronunciò contro le casse peote del Veneto che, a favore di comitati laici locali, facevano lo stesso mestiere di Giuffrè, ma a tassi più bassi.

La Banca d’Italia conosceva le irregolarità delle banche di Sindona, che avrebbero dovuto portare all’estromissione degli amministratori, all’amministrazione straordinaria ed alla loro liquidazione, ma non intervenne tempestivamente; anche Banca di Roma, Banco di Napoli e Banco di Sicilia, con il mancato controllo della Banca d’Italia, sono arrivate al dissesto ripianato dallo stato, recentemente è accaduto anche piccole banche locali.

La Banca d’Italia si decise in ritardo a sottoporre ad ispezione le banche di Sindona, che portarono alla scoperta di gravi irregolarità, però all’inizio preferì non procedere, affermando che non voleva  provocare turbative al sistema bancario.  Andreotti difendeva Sindona e lo chiamava salvatore della lira, anche se aveva speculato sulla lira, d’accordo con Calvi e Ior, la banca del Vaticano.

La Banca d’Italia accordò protezione a Calvi, presidente del Banco Ambrosiano, non difese adeguatamente la lira dagli attacchi speculativi, non perseguì per truffa e falso in bilancio Calvi, bene introdotto in Vaticano come Sindona,  mentre Guido Carli, governatore della Banca d’Italia, a favore dei dirigenti del Banco di Sicilia, propose l’irresponsabilità penale dei banchieri. Sulla vicenda Calvi, ci fu poca collaborazione da parte della Banca d’Italia con la magistratura ed omissione di atti d’ufficio da parte della Banca Centrale, passarono mesi prima che la Banca d’Italia mandasse ispettori alla banca di Calvi.

L’emissione di banconote inconvertibili e con circolazione fiduciaria, sono il più grosso business della terra; con l’emissione di banconote da parte degli istituti centrali, lo stato paga alla banca centrale interessi passivi che aumentano il suo debito; ciò è accaduto perché lo stato ha rinunciato ad emettere direttamente denaro, vietandone la stampa anche ai privati, ma permettendone la stampa ad un’istituzione privata come la Banca Centrale, controllata da banche ordinarie. Oggi però, in alcuni paesi, si emettono anche banconote locali senza interessi.

Dopo l’unità, diverse banche italiane emettevano banconote, poi questa facoltà fu riservata alla Banca d’Italia; fin dalla prima guerra mondiale, il Banco di Roma e il Banco di Sconto erano alleate della Banca d’Italia, mentre le banche commerciali del nord, come il Credito Italiano e la Banca Commerciale, erano all’opposizione, la Banca d’Italia preferiva essere a fianco di banche speculative.

Oggi le prerogative e l’autonomia delle Banca d’Italia e delle banche in generale sono difese strenuamente dalla sinistra, le banche sono lobby che finanziano i partiti; prima del recente crack finanziario, nei tribunali italiani giacevano tante denunce a carico delle banche ed i magistrati non procedevano contro di esse, tante volte i magistrati hanno rinunciato volontariamente alla loro indipendenza, per favorire lo stato, un partito o potenti in generale.

Bisogna ricordare che il mercato, indipendentemente dal fatto che sia una cosa buona o cattiva,  è stato spesso contrastato da stato e corporazioni, però ha sempre dominato nelle istituzioni; nella Roma dei papi si faceva mercato di sentenze e la Sacra Rota non volle correggersi, il peccato di simonia dei papi era quasi una costante; perciò oggi le lobby commissionano a parlamento e governo leggi a loro favorevoli, inviando in cambio cesti di denaro; è così che funziona la nostra “democrazia”, la sovranità del popolo è una chimera.

Già nel III secolo i vescovi facevano gli strozzini, ad Antiochia, Alessandria e Roma, questa pratica continuò nei secoli, i vescovi erano spesso usurai o banchieri, anche se generalmente si avvalevano di prestanomi; Gregorio XVI (1831-1846) aprì scuole d’usura e nel XX secolo il cardinale Giordano di Napoli è stato inquisito per usura, poi prosciolto dalla magistratura.

A Venezia erano stati usurai il doge Sebastiano Ziani (1172-1178) e il doge Nicola Tron (1471-1473); chi faceva l’usuraio o il banchiere, non disdegnava fare anche il pirata e lo schiavista, comunque, i potenti esercitavano l’usura o la finanza tramite prestanomi fiduciari, spesso ebrei, che erano poi odiati dal popolo.

Il denaro amministrato da finanzieri ebrei non è stato mai loro perché le banche, per definizione, amministrano denaro degli altri, anche quelle che operano all’ingrosso ed anche le finanziarie di famiglia quotate in borsa; i principi autorizzavano gli ebrei a fare tassi usurai perché guadagnavano di più sui loro capitali e li potevano passare meglio, poi gli ebrei erano indicati al popolo come usurai.

Per prevenire l’usura, nel 1492 nacque a Perugia il primo Monte di Pietà, queste nuove istituzioni  prestavano ai poveri ad interessi bassi, che servivano a coprire solo le spese, erano cioè senza profitto, i loro capitali erano forniti dai comuni e dalla carità. Oggi i monti di pietà sono stati assorbiti dalle banche ordinarie, fanno prestiti con garanzie in oro e quindi i relativi tassi dovrebbero essere più bassi di quelli dei comuni prestiti bancari, ma non è così, anzi sono più alti; forse le banche non si vogliono fare troppi danni agli usurai, che hanno affidamenti in banca a tassi di favore, cioè sono amici e mandanti delle banche e, come le banche, sono raramente perseguiti dalla magistratura “indipendente”.

Per quanto riguarda le norme contro il riciclaggio di denaro mafioso, che hanno previsto i certificati antimafia, che hanno creato complicazioni solo ai piccoli imprenditori onesti, questo riciclaggio in attività legali è stato ostacolato in Italia ma è tranquillamente accettato negli altri paesi dell’Europa occidentale, dove i capitali mafiosi sono regolarmente investiti; è come se ci fosse un accordo tacito tra l’élite mondialista, in Italia si delinque, però i relativi alti proventi si possono investire legalmente solo all’estero.

In passato l’economia criminale, basata su traffico di schiavi, usura, racket, brigantaggio, pirateria e contrabbando, ha arricchito dei centri marittimi in tutto il mondo, ora pare che dall’elite sia venuta una direttiva che tollera le attività illegali in Italia, ma i relativi profitti devono essere investi all’estero e nei paradisi fiscali dove, chi beneficia di questi risparmi, ne conosce l’origine ma fa finta di niente e li accetta. Sarebbe meglio che lo stato italiano, invece di ospitare a palazzo e tollerare i mafiosi, persegua i loro crimini, invece di inseguire il riciclaggio.

Speculatori italiani e internazionali si sono arricchiti con le periodiche svalutazioni della lira, con la passività della Banca d’Italia che doveva prevenirle e contrastarle; per favorire le svalutazioni della lira, si alimentarono anche crisi di governo e terrorismo; allora gli italiani, che sono sempre contro tutti i loro governi ma vanno a votare, erano anche vittime del dogma dell’Unione Europea.

Tanto denaro italiano, provento d’attività illecite criminali, evasioni, speculazioni sui cambi, speculazioni in generale, furti allo stato, alle aziende ed ai piccoli azionisti, affluì all’estero, principalmente in Svizzera e Usa e poi nei paradisi fiscali; fino a venti anni fa, questi miliardi andarono a pareggiare le rimesse che i poveri emigranti italiani facevano dall’estero in Italia, un’altra pagina di vergogna della classe dirigente italiana.

Ancora, maggiori tasse, maggiori costi, maggiore burocrazia e omessi rimborsi fiscali alle imprese,  sono serviti ad incentivare gli investimenti all’estero ed a delocalizzare le industrie, provocando crisi occupazionale e di consumi in Italia. Gli imprenditori,  prestanome e soci dell’élite, seguono solo i loro interessi, perciò sono stati protezionisti quando l’Italia si voleva industrializzare, mentre oggi sono liberisti perché preferiscono produrre all’estero a costi più bassi e poi importano i loro prodotti in Italia.

Mentre in Italia non affluivano investimenti dall’estero, fino a poco tempo fa, l’esportazione di capitali dall’Italia era soprattutto di provenienza illecita oppure erano esportazioni valutarie del Vaticano; ora, grazie alla nostra classe politica ottusa e venduta, con la liberalizzazione del movimento dei capitali, attraverso i moderni circuiti finanziari, anche i piccoli risparmiatori esportano all’estero i loro risparmi di una vita, risparmi che poi sono polverizzati dalla note insolvenze finanziarie. Ciò è accaduto mentre la nostra costituzione afferma di tutelare il risparmio (art.47), un’altra delle promesse della costituzione.

Ci sono dirigenti politici, bancari e industriali che, al servizio dell’élite, hanno  promosso speculazioni, però, poiché rispondevano di atti ispirati dai loro padroni occulti e potevano ricattare, sono stati remunerati bene e non sono andati in galera; a volte hanno affidato i loro risparmi alla speculazione internazionale e li hanno perduti.

Il progetto di nascita di un Nuovo Ordine Mondiale si fonda anche su una valuta  unica  per il commercio internazionale e su un unico governo mondiale autoritario; oggi, per prevenire la crisi del dollaro, pare che anche Russia e Cina non siano contrarie alla moneta unica. Le grandi emissioni di dollari da parte della Federal Reserve, nascono dalla crisi americana e dalle necessità di bilancio americane.

La Cina teme questa svalutazione perché è il primo creditore degli Usa e non  vuole che i suoi crediti si svalutino e teme la sua insolvenza o il ripudio del dollaro, perciò propone di ampliare il ruolo dei diritti speciali di prelievo del Fondo Monetario Internazionale e propone anche il ritorno ad un regime di cambi fissi, come al tempo degli accordi di Bretton Woods, il che però presuppone più valute e non una valuta unica. Bisogna dire però che i cambi fissi non erano sempre fissi, perché erano periodicamente aggiustati dalle autorità monetarie in accordo, sulle svalutazioni c’era chi guadagnava e chi perdeva, come in borsa.

Attualmente i Diritti Speciali di Prelievo del Fondo Monetario Internazionale si fondano su quattro valute, cioè dollaro, euro, yen e sterlina, perciò la Cina ha chiesto un allargamento del paniere; i cinesi temono che, visto che attualmente esiste anche la contrarietà ad accettare il dollaro come moneta di pagamento, si potrebbe arrivare  ad un blocco del commercio internazionale e ad una grande depressione, con la caduta delle loro esportazioni e della loro produzione.

Nel Nuovo Ordine Mondiale, la banca centrale del sistema, presumibilmente la Banca dei Regolamenti Internazionali di Basilea, avrebbe la funzione di sorveglianza  e godrebbe di linee di credito da parte delle banche centrali nazionali, non sarebbe alla mercé delle legislazioni nazionali e dei governi nazionali, ma potrebbe essere sotto il controllo del G20 o di un’Autorità Monetaria Globale, banche e finanziarie dovrebbero registrarsi presso questa autorità.

Un sistema monetario basato su cartamoneta, moneta virtuale o moneta di conto elettronica si finanzia da se, la funzione monetaria unitario servirebbe a rafforzare il governo mondiale perché, con il controllo della moneta, si controllano gli stati. Si dice che la nuova banca centrale e la moneta unica dovrebbero servire a scongiurare un’altra crisi finanziaria, ma nessuno lo può garantire; attualmente fondi speculativi, fondi sovrani islamici e private equity, diversamente dalle banche, sono esenti da regolamentazione, perciò un nuovo regolamento dovrebbe disciplinare queste attività e prevedere sanzioni, però i sudditi non devono sperare molto.

Anche il barone David Rothschild  è stato a favore del progetto di un Nuovo Ordine Mondiale, la moneta unica riduce la sovranità degli stati e dei popoli, supera  il concetto di collaborazione economica e di alleanza tra nazioni, implica un corpo di leggi imposte agli stati aderenti, secondo il modello dell’Unione Europea; anche l’Europa dispone di leggi, di una corte suprema e di una valuta, perciò l’Europa potrebbe essere l’esempio e un esperimento per il nuovo progetto.

Un mercato finanziario globale implicherebbe un dominio globale di certe leggi su tutta la terra o sui paesi che partecipano al sistema; poiché il nuovo governo globale tenderebbe all’efficienza, sarebbe per forza antidemocratico, infatti, la democrazia è anche paralizzante. Spesso, quando i singoli paesi dell’Unione Europea  si sono rivolti agli elettori  su dei progetti di maggiore coesione, sono stati anche  sconfitti, anche per questo i governi italiani  preferiscono non consultarli, quindi questi referendum dovrebbero essere banditi.

Oggi le democrazie sono in crisi o sono una truffa, perciò, secondo il Nuovo Ordine Mondiale, tutti gli stati necessitano di direzione esterna. Come data fatidica per il progetto si prospetta il 2025, data pianificata dall’élite, che desidera un nuovo ordine medievale ed uomini schiavi. Oggi. accanto al progetto della valuta unica, accanto alle valute nazionali, esistono progetti  di valute regionali, sono tanti i paesi che considerano più importane lo sviluppo economico che la “democrazia”, la quale è falsata da leggi, politica, religione ed economia.

Con il Nuovo Governo Mondiale,  il popolo consegnerà totalmente il potere nelle mani di èlite internazionali, spesso anonima, mentre attualmente lo fa, con una delega in bianco, nelle mani di politici  nazionali, con il sistema elettorale rappresentativo in realtà dell’élite, ma non del popolo. L’oligarchia disprezza i politici, obbedienti e discreti, che la ricattano per denaro, perciò progetta di liberarsene.

Le banche centrali nazionali,  che sono istituzioni private in mano a banche private, fino a oggi hanno  agito  in coordinamento, anche per svalutare valute, sotto il controllo della Banca dei Regolamenti Internazionali di Basilea, che è pure un’istituzione privata, perché sotto il controllo delle banche centrali.

Lo schema è lo stesso della Banca d’Italia, della Banca d’Inghilterra e delle Federal Reserve, che appartengono alle banche, ma dovrebbero controllare le banche, cioè sono in conflitto d’interesse. Prima della banconote degli Istituti centrali, erano esistiti certificati rappresentativi di beni emessi da privati che circolavano come denaro, biglietti di stato che attestavano un credito verso lo stato e circolavano come denaro, inoltre esistevano gli assegnati della rivoluzione francese, che all’inizio erano garantiti dalla terra espropriata agli aristocratici e alla chiesa.

Con le banconote inconvertibili delle banche centrali, sulle quali gli stati pagano interessi, tutto cambiò e la circolazione divenne solo fiduciaria, oggi le banconote ufficiali sono garantite da niente, cioè sono a corso forzoso e inconvertibili in oro. Durante la Grande depressione degli anni trenta, poiché la disoccupazione era alta e mancava il denaro, nacquero valute complementari locali in Europa e Usa, queste favorirono scambi e produzione; attualmente le valute locali operano legalmente il 35 paesi.

Pare che queste monete locali rimettano in moto l’economia e non prevedono interessi a favore della Banca Centrale, come avviene con la moneta nazionale, queste valute locali potrebbero affiancare quella unica mondiale, dopo aver debellato stati nazionali e relative monete. Oggi in Usa sono disponibili oltre 30 valute cartacee complementari, gli americani sono spesso senza dollari anche perché tanti dollari, a causa del deficit della bilancia valutaria americana, sono detenuti all’estero.

Queste monete, se sono accettate, stimolano l’economia locale, creano posti di lavoro e sono garantite solo dal lavoro muscolare; sono valute indipendenti dal governo e dalle banche, sono ragguagliate in dollari o in ore lavoro; sono rappresentate da tagliandi, tengono unite le comunità locali ed aiutano agricoltori e commercio.

Oggi non è più necessario stampare moneta, perché i regolamenti monetari possono avvenire per via elettronica, perciò negli Usa la moneta elettronica è anche moneta complementare, non  prevede né imposte, né interessi, né scadenze, né riserve; si prendono a credito beni e servizi e queste monete funzionano come il baratto che precedeva la moneta, questi sistemi di pagamento si sono diffusi. 

Poiché a volte questi debiti non sono restituiti, si sono richieste garanzie a copertura dei debiti; è da notare che, con queste valute complementari, riconosciute solo da comunità locali, tasse, utenze e benzina sono comunque pretese in valute nazionali, perciò, chi vuole certi servizi, ha bisogno anche della valuta legale.

Per quando riguarda l’Islam, con i suoi ricchi fondi sovrani, poiché il corano vieta l’usura, con artifici si è tentato di eliminare  l’interesse, sostituito da contratti di riporto, da società di venture capital, tassi di mora e rate maggiorate, che sono modi surrettizi per reintrodurre l’interesse e l’utile che scaturisce dalla finanza; però nell’Islam si progetta anche di  reintrodurre l’oro come moneta.

La crisi monetaria e finanziaria non significa solo carenza di denaro, ma anche inflazione, la quale può essere sanata con il ritorno all’oro, assieme a platino, argento, carte di credito e moneta elettronica; sarebbe una scelta valida ma è osteggiata dalle banche e da chi sta loro dietro, perché  prosperano e s’ingrassano con il signoraggio bancario ed il signoraggio monetario; poi, quando decidono di far sparire i soldi guadagnati e speculazioni, si dicono insolventi e chiedono aiuto allo stato.

Le banche centrali lavorano segretamente ed in coordinamento, sotto la Banca dei Regolamenti Internazionali, tutte istituzioni private controllate da banche, le quali sanciscono il dominio di un sistema monetario speculativo, per favorire il quale in Usa, come in Italia, si abolì la separazione tra banche commerciali e banche d’affari.

Da allora, le speculazioni finanziarie sono cresciute fino alla bancarotta attuale, con il declino dell’economia reale americana e lo sviluppo dei derivati, che sono spesso solo un gioco d’azzardo; però lo stato non dovrebbe garantire i debiti di gioco, ma  aiutare famiglie e piccole imprese produttive indebitate, la politica ha deciso una strada diversa.

La dittatura dei banchieri di Maastricht e Lisbona, affermando di voler preservare il patto di stabilità, impone multe agli stati che superano il debito consentito, il che porta al restringimento del credito e fissa un limite al credito produttivo ma non ai salvataggi bancari. Attualmente l’economia è dominata dai sistemi monetari, invece che da quelli creditizi, con ridotta sovranità degli stati, perché il controllo centrale sulla moneta  è un modo surrettizio di governare, in barba alla sovranità popolare.

La costituzione italiana tutela il risparmio (art. 47), è uno dei tanti sproloqui della nostra costituzione; i governi italiani, anche a causa della sudditanza verso l’oligarchia mondialista, hanno portato a sistemi d’insolvenze che mortificano il risparmio, senza i necessari controlli statali o della banca centrale.

A tale proposito, di fronte ad un crollo generalizzato del sistema finanziario, a nulla servono le garanzie statali sul risparmio, si sa che gli stati non mantengono promesse, cambiano le leggi in corso d’opera e, con le emissioni monetarie e l’aumento delle tariffe pubbliche,  alimentano l’inflazione; generalmente, ciò che è lecito per lo stato, non è lecito per i privati.

Fascismo e nazismo furono sostenuti da un’alleanza internazionale di banchieri, il progetto dei sinarchisti elitari voleva una fratellanza di finanzieri ed un’Europa autoritaria, perciò nel 1930 diedero vita alla Banca dei Regolamenti Internazionali (BIS); gli artefici furono Montagiu Norman, governatore della Banca d’Inghilterra, Hjalmar Schacht, che divenne ministro dell’economia di Hitler e capo della Banca centrale tedesca e l’italiano Alberto Benedice, a capo della politica economica del fascismo.

Benedice garantì la massima indipendenza della Banca d’Italia dal fascismo e perciò divenne vicepresidente della BIS, questa indipendenza della banca dal governo rimase anche in era repubblicana ed oggi è caldamente tutelata dalla sinistra. Lo scopo ufficiale era assicurare stabilità al sistema economico finanziario, controllare le anticipazioni al Tesoro, influenzare attività economica e commercio e regolare i cambi; erano tutti bluff perché, senza i controlli, si favorì soprattutto la speculazione. (Nunzio Miccoli  http://www.viruslibertario.it/Economia.htm#banche%20centrali  10/11/2009).

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario.it;    viruslibertario@gmail.com.

  

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 12/4/2021)

EUROPA

Per bloccare l’immigrazione clandestina, dal 2015 i paesi orientali dell’UE hanno militarizzato le frontiere della rotta balcanica, con uomini e mezzi tecnici di origine militare, usando violenza e respingimenti di massa; si servono di droni con videocamera, telecamere a infrarossi, tecnologie per rilevare il battito cardiaco e velivoli a visione notturna.

Tra paesi più coinvolti sono Ungheria, Romania e Croazia, nella frontiera marittima tra Turchia e Grecia, l’agenzia europea Frontex usa imbarcazioni militari, elicotteri e aerei. Per queste operazioni, i finanziamenti UE, per il periodo 2007-2013, erano pari a 2,4 miliardi di euro, poi arrivati a 12 miliardi con il bilancio pluriennale 2015-2016, nel 2021-2027 sono arrivati a 23 miliardi; mentre gli effettivi impiegati, soprattutto delle forze nazionali, sono passati da 1.500 a 10.000 uomini.

Per conseguenza, nei primi mesi del 2021, le immigrazioni via Balcani sono praticamente crollate, mentre aumentano quelle via mare dalla Libia; dopo la stagione di Salvini, criticato sull’immigrazione da UE, papa, televisione, politica, grandi imprese e magistratura, oggi appare ambigua la politica del governo italiano, interessato ai lavoratori immigrati, in mezzo ai quali però transitano anche malati, terroristi, bambini e criminali, tanti lucrato illecitamente su questa immigrazione clandestina diretta in Italia. (Per le notizie, fonte: ilpost.it ).

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La difesa tedesca e la Nato hanno accertato che, nel 2005, la società russa Transas, ceduta nel 2018, con eccezione delle attività per la difesa,  a un gruppo finlandese, ha venduto i sistemi di navigazione elettronici e informatici alla Germania, da installare sui sommergibili tedeschi, mentre ha riservato i simulatori di combattimento alla marina militare russa.

Si teme che le installazioni riservate ai sommergibili tedeschi possano favorire azioni di spionaggio e sabotaggio, ridurre la funzionalità dei sommergibili e minare la difesa Nato. In barba alle sanzioni, gli Usa si servono di missili lanciatori russi e cooperano con la Russia nella stazione spaziale internazionale, ma vietano all’Italia, paese poco sovrano,  di vendere elicotteri alla Russia.

La Germania è stata criticata dagli Usa per i suoi affari con la Russia, soggetta a sanzioni americane, su petrolio, gas e via terrestre della seta; riassumendo, la Germania è capace solo di criticare le scelte autonome dell’Italia, considerata suo protettorato, perché i governi italiani sono di emanazione tedesca (per le notizie, fonte: Giuseppe Gagliano - startmag.it).

ITALIA

In Italia sono tante le spie remunerate, soprattutto tra le file politiche e giornalistiche, che lavorano a favore di paesi stranieri come Cina, Russia, Usa, GB. Germania e Francia, è per questo che tanti dirigenti italiani in carriera, naturalmente coperti d’oro, sono esterofili o europeisti e non italianisti.

Russia e Cina sono interessate ai segreti militari e industriali, mentre gli altri paesi puntano a scambi d’informazione e, tramite agenti italiani, a condizionale la politica italiana; quindi, lo spionaggio recente, a favore della Russia, del capitano di marina Walter Biot, non deve meravigliare più di tanto.

Una volta si faceva spionaggio, a favore di un  paese straniero, per ragioni ideologiche, oggi si fa solo per soldi. In Italia operano circa 250 spie cinesi e 200 russe, il capitano di marina Walter Biot, per aver venduto segreti di stato, è stato arrestato, com’è successo a un maggiore dei servizi segreti belgi, sempre per aver venduto segreti militari ai russi.

In Europa, Russia e Turchia, tramite spie o informatori o agenti segreti, danno la caccia anche ai loro dissidenti; in Bulgaria, funzionari del ministero della difesa sono stati arrestati per aver inviato in Russia documenti segreti della Nato e dell’UE; la Russia ha molti agenti, soprattutto in Inghilterra, Germania e Francia.

Anche la Turchia ha molti agenti segreti nell’UE, lavorano nelle ambasciate, in associazioni e in moschee, sono a caccia di segreti militari e industriali e sono attivi in Svizzera, Germania e Austria, da dove anche agenti segreti russi sono stati espulsi.  (Per le notizie, fonte: Stefano Piazza - Informazione Corretta 4/4/2021).

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Il presidente della commissione europea, Ursula Von Der Leyen, anche se incappata nella cattiva distribuzione dei vaccini, è meglio della Merkel, idolatrata dalla televisione italiana; in visita a Erdogan con una delegazione dell’UE, è stata costretta a sedersi, appartata, su un divano, invece che in un posto d’onore, uno degli altri membri europei avrebbe dovuto risentirsi, senza protestare, e cederle il suo posto.

Draghi, per dimostrare che anche lui, come Mattarella, è più europeista che italianista, invece di limitarsi a criticare l’episodio ha definito Erdogan “dittatore” e perciò la Turchia ha protestato. Nemmeno i dittatori preferiscono essere definiti tali, quando i governi italiani facevano affari con Gheddafi, non lo definivano dittatore, ma lo definiva tale solo una parte della nostra informazione.

Per opportunismo, Draghi doveva essere più prudente, perché l’Italia vende armi, macchinari e merci alla Turchia, inoltre, Erdogan non apprezza l’avvicinamento di Draghi alla Libia. Con il suo sgarbo, Erdogan ha voluto anche dimostrare, verso Von Der Leyen, il suo scarso apprezzamento per la politica europea verso la Turchia.

Intelligentemente, l’UE si è dissociata dal giudizio di Draghi su Erdogan, Draghi e Letta hanno anche dichiarato che l’attuale governo italiano è nato per far restare l’Italia nell’UE; lo sapevamo e la televisione lo aveva ricordato, però, per queste parole incaute, la Merkel deve essere saltata sulla sedia. E’ vero che gli ultimi governi italiani obbediscono alla Germania, ma solo degli sciocchi potevano fare queste dichiarazioni.

Intanto l’UE ha recuperato, dopo Berlusconi, anche Salvini, con gli italiani in maggioranza sovranisti, vedremo come andrà a finire con le prossime elezioni politiche; con la scusa del Covid, Mattarella, democratico ed europeista, ha rinviato le elezioni amministrative. Poiché i vaccini mancano, pare che la Merkel, per la Germania, voglia ordinare i vaccini russi Sputnik, mentre il governo italiano, poco sovranista, aspetta ancora l’approvazione, da parte dell’EMA, di questo vaccino, già richiesto da Austria, Baviera e Campania.

La giornalista Michela Murgia, nel salotto televisivo di Giovanni Floris e in un’intervista alla Stampa è intervenuta sul generale Figliuolo, nominato da Draghi commissario straordinario all’emergenza anticovid, naturalmente applaudito dalla televisione. Questo, a capo del comando logistico dell’esercito, era abituato a gestire situazioni d’emergenza, la Murgia ha affermato che i militari devono restare in caserma e devono attendere solo alla difesa.

E’ vero che tecnici come Domenico Arcuri e politici come Conte non sono stati in grado di vincere la guerra contro il coronavirus, la nomina di generali a ruoli civili li fa anche l’Arabia, che non è ritenuto un paese “democratico”. La Murgia ha affermato che, se lo stato affida ai militari funzioni civili, vuol dire che è incapace di risolvere queste funzioni, forse teme altre degenerazioni politiche.

L’Europa democratica dovrebbe essere uno scudo, ma le degenerazioni politiche italiane sono state favorite dall’UE che, con il beneplacito di Mattarella, ha commissariato governi legittimi italiani. E’ vero che, su questa epidemia-pandemia-ecatombe, anche i magistrati cercano di vederci chiaro.

Infatti, il commercio è stato devastato e alla Caritas ci sono file di poveri, come in guerra; la chiusura totale o lockdown o coprifuoco è quella attuata in guerra, mancano le tessere annonarie, ma ci sono gli aiuti dello stato che, dopo oltre un anno dall’inizio della pandemia, spesso non sono ancora arrivati. 

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La Meloni non vuole che anche il Copasir, la commissione parlamentare sui servizi segreti, sia tolta all’opposizione e consegnata al controllo della maggioranza di governo; teme anche l’involuzione europeista e atlantista di Salvini. I servizi segreti controllati da un governo sovrano italiano sarebbero un’ottima cosa, capace di rafforzare questa sovranità, alla quale però i governi italiani hanno rinunciato; forse il Copasir era finito in mano all’opposizione perché la Nato non si fidava dei governi italiani, in affari con Libia, Iran e Russia.

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Dal 1° gennaio 2021 sono entrate in vigore nuove regole introdotte dall’Autorità Bancaria Europea e recepite, a livello nazionale, dalla Banca d’Italia, che prevedono criteri più stringenti per i debiti accumulati dai titolari di un conto bancario; per cui, con un debito di 100 euro non pagato per 3 mesi, che rappresenta l’1% dell’esposizione complessiva, il debitore viene escluso da qualsiasi altro credito.

La misura sembra draconiana, però le banche italiane dovrebbero in parte sdrammatizzare, perché hanno già documenti informativi sui clienti, capaci di bloccare o revocare il credito ai morosi. In Italia era vigente anche la garanzia omnibus di terzo al debitore, annullata dalla Cassazione, perché era un capestro per i garanti, esposti a tutti i debiti, presenti e futuri, del debitore verso la banca, che, ancora oggi, revocando i fidi e non rientrando nei suoi crediti, può chiedere il fallimento del cliente moroso.

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Poiché la democrazia si nutre di dialettica e confronto, l’unità politica predicata dall’europeista Mattarella e dai recenti governi italiani, in un quadro di scarsa sovranità e libertà popolare, annuncia il ritorno al centralismo democratico stalinista e all’autoritarismo; fatti salvi i casi di diffamazione, in pratica, nella drogata “democrazia” italiana, ognuno può dire, a voce, quello che pensa, purché niente cambi in meglio nei rapporti reali tra stato e cittadini.

I cambiamenti reali nei rapporti tra stato e cittadini sarebbero una rivoluzione, ci sarebbero cento ragioni per fare la rivoluzione, ma purtroppo, tutte le rivoluzioni hanno deluso o sono state tradite. Si condannano gli altri senza valutare le proprie azioni, a proposito di ipocrisia, l’aggressione dell’Italia fascista all’Etiopia autoritaria fu sanzionata dall’ONU e condannata dall’Inghilterra, che aveva conquistato tante colonie.

MONDO

L’ONG americana, Freedom House, pubblica rapporti annuali sulla democrazia e la libertà nel mondo, nel rapporto del 2021 afferma che c’è stato un generale arretramento della democrazia; perciò oggi, a detta dalla stessa fonte, solo una persona su cinque vive su un paese da considerare “democratico” e ricorda che nel 2021 il 75% della popolazione mondiale ha subito un deterioramento delle libertà; la maggior parte dei paesi sono definiti parzialmente democratici o antidemocratici.

La “democrazia”, che è un assetto politico elastico,  è diminuita in Venezuela, Bielorussia, Usa, UE, in occidente soprattutto a causa delle restrizioni per il Covid e per le tecniche di sorveglianza; in Cina, perché vi è imprigionato un milione di Uiguri, in Turchia, Egitto e Russia, dove aumentano i prigionieri politici. Però, l’accusa a un paese di essere poco democratico o autoritario è usata anche strumentalmente e propagandisticamente.

Infatti, alla fine dei conti, gli stati che hanno fatto la pace con Israele, come Emirati, Bahrein, Sudan, Marocco e Arabia, sono considerati più democratici di altri paesi arabi, ma non è vero; in realtà, secondo il rapporto valutativo, Israele riceve 76 punti su 100, gli emirati 17, il Sudan 17, il Bahrein 12, il Marocco 37 e l’Arabia 7. Come dire che, anche se la televisione cerca di far credere il contrario, gli stati tirannici possono essere anche alleati di quelli “democratici” o presunti tali; la stessa vantata “democrazia”, ci sembra, molto spesso, un bluff e una truffa.

All’ONU che, con un doppio standard, passa per un’istituzione internazionale democratica e favorevole alla distensione, si continua a censurare soprattutto Israele, omettendo di farlo con Cina, Corea del Nord, Etiopia e paesi arabi in generale. Questo fatto dimostra che, come la “democrazia”, anche statistiche e sondaggi obbediscono alla propaganda e perciò vanno presi sempre con le pinze. (Per le notizie, fonte: Ben Cohen – Informazione Corretta 5/4/2021).

USA

A causa della crisi economica, il presidente Biden, facendo un appello all’armonizzazione fiscale internazionale per le imprese, senza la quale esiste una concorrenza sleale, punta a un poderoso aumento della spesa pubblica, in infrastrutture, ambiente, clima, scuola, sanità e lavoro. Vuole anche combattere la concentrazione della ricchezza, perciò ha deciso di alzare le imposte alle imprese americane, portando l’aliquota al 28%, al 32,4% con le imposte locali.

Questa strategia anticrisi, segue le orme di quella suggerita da Keynes dopo la crisi del 1929, infatti, questo proponeva più spesa pubblica e più investimenti pubblici, anche in deficit di bilancio; la cura di Keynes fu seguita dagli USA a da altri paesi europei, inclusa l’Italia fascista e la Germania nazista.

Invece ora i paesi europei, per fronteggiare la crisi da Covid, in mancanza della sovranità monetaria americana, che concede maggiori margini di spesa, per attirare investimenti dall’estero, pensano di ridurre le imposte alle imprese. In conseguenza di queste misure nell’UE aumenteranno l’inflazione e i debiti pubblici, e quindi la politica sociale dovrà essere calmierata; l’unica strada per la salvezza, potrebbe essere l’aumento dell’occupazione che, con l’aumento della domanda, dovrebbe dare nuovo slancio al Pil.

Il presidente Biden, per combattere il dumping fiscale, ha anche proposto una tassa del 21% sul fatturato realizzato dalle multinazionali all’estero, da dividere tra il paese in cui sono generati i ricavi e il paese dove la multinazionale ha la sede fiscale. L’Italia dovrebbe guadagnarci perché ora perde più di 26 miliardi di euro l’anno con i paradisi fiscali, invece, fino a ora, ne hanno guadagnato Ungheria, Bulgaria e Irlanda, che hanno aliquote di circa l’11%, mentre Francia, Germania e Italia, hanno aliquote di circa il 30%; la proposta di Biden è alternativa alla web tax sulle big tech proposta dalla commissione europea, che perciò potrebbe anche essere abbandonata.

Anche la segretaria americana al Tesoro, Janet Yellen, per aumentare le entrate fiscali e per impedire lo spostamento dei profitti all’estero, propone un’aliquota fiscale internazionale per le multinazionali;  le maggiori entrate servirebbero a finanziare gli investimenti e per lottare contro il cambiamento climatico, contro la pandemia, contro la povertà, contro l’indebitamento e contro la diseguaglianza.

La signora Yellen ha affermato di voler lavorare a questo piano con gli alleati e con il G20; per impedire il dumping fiscali e la corsa al ribasso delle aliquote, l’aliquota minima proposta da Biden per le società multinazionali è del 21%, da dividere tra il paese in cui sono generati i ricavi e il paese dove la multinazionale ha la sede fiscale.

Secondo la rivista americana Forbes, nel 2021 i miliardari in dollari del mondo sono 2.755, per 13.100 miliardi di dollari complessivi, la persona più ricca del mondo è Jeff Bezos (Amazon), con 177 miliardi, segue Elon Musk (Tesla) con 151, terzo il francese Bernard Arnault (lusso) con 150, quindi Bill Gates (Microsoft) con 24, Mark Zuckerberg (Facebook) con 97, e Warren Buffet con 96.

Gli Usa hanno 724 miliardari, la Cina 698 e l’India 140, 1.975 miliardari si sono fatti da se e 105 hanno meno di 40 anni, l’indiano Mukesh Ambani e la persona più ricca dell’Asia e occupa il decimo posto con 84,6 miliardi, il banchiere svizzero Benjamin de Rothschild è morto. L’Italia ha 51 miliardari per 204,5 miliardi.

In testa Giovanni Ferrero (residente in Belgio) con 35,1miliardi, segue Leonardo Del Vecchio (occhiali) 25,8 miliardi, Massimiliana Landini 9,1 miliardi, Giorgio Armani 7,7 miliardi, Silvio Berlusconi 7,6 miliardi, fratelli Perfetti (residenti in Svizzera) 5,8 miliardi, Stefano Pessina (farmaci) residente a Montecarlo, Giuseppe De Longhi 5,2 miliardi.

Seguono Miuccia Prada 4,6 miliardi, Francesco Caltagirone 3,4 miliardi, Alberto Bombassei (Brembo) 2,4 miliardi, Jhon Elkann (auto) 2 miliardi, eredi Bernardo Caprotti (Esselunga), fratelli Mercegaglia (siderurgia), fratelli Benetton, fratelli Bulgari 1,9 miliardi, Stefano Gabbana 1,6 miliardi, Massimo Moratti 1,6 miliardi, Diego della Valle 1,2 miliardi.

Questi patrimoni sono cresciuti con l’elusione fiscale legale autorizzata dai governi che poi, attraverso la televisione, predicano la lotta all’evasione fiscale fatta dai cittadini comuni. L’informazione della televisione italiana è impegnata solo a favore dell’europeismo, contro il Covid, contro l’evasione fiscale non autorizzata e contro il populismo, che dovrebbe essere il partito del popolo. 

Nunzio Miccoli   www.viruslibertario.it;    viruslibertario@gmail.com.

  

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 5/4/2021)

ITALIA

I virus, contenenti DNA e RNA, non sono esseri viventi, ma molecole fatte di acidi nucleici rivestiti di proteine e grassi, sono parassiti delle cellule, da loro invase per replicarsi; per convenzione, il virus Sars Cov2 è maschile, mentre la malattia Covid 19 è femminile. La categoria complessiva dei coronavirus è costituita da virus intestinali e polmonari, colpisce i mammiferi, ne fanno parte Sars, Mers e Covid 19, favoriscono il raffreddore; virus simili esistono anche nei volatili e nelle piante.

Tra gli antigeni o anticorpi che combattono la Covid 19, c’è la proteina Spike, il virus Sars Cov2 è molto contagioso e rappresenta una sindrome influenzale; si manifesta con difficoltà respiratoria, con del liquido nei polmoni e con la riduzione dell’ossigeno nel sangue. Il virus colonizza anche i batteri intestinali, i sieropositivi asintomatici sono molti e le complicanze polmonari, cardiovascolari e le trombosi, sono gravi.

La risposta immunitaria si ha con le citochine, che favoriscono l’infiammazione benefica, risolta l’infezione, i macrofagi eliminano le tossine della battaglia; se però l’infiammazione non cessa, diminuiscono i linfociti e aumentano le piastrine, con la coagulazione del sangue e la trombosi. La degenerazione del corpo infettato è una reazione di tipo autoimmune.

Per arrestare l’infiammazione e il virus, sono utili idrossiclorochina, eparina, rame, acqua ossigenata, antibiotici, ozono, zinco, vitamine C - D3 - K2, plasma iperimmune, melatonina, lattoferrina, cannabinoidi, clorochina, azitromicina, cortisone, derivati della china.  Abbassando l’acidità del sangue o PH, si blocca il virus.

La malattia distrugge l’emoglobina e fa aumentare piastrine e coagulazione, fa diminuire l’ossigeno nel sangue e nei polmoni, con difficoltà respiratorie. Il virus colpisce soprattutto i soggetti intossicati da metabolismo, malattie pregresse, inquinanti, alimenti sbagliati e glicemia alta. La malattia colpisce i vecchi perché sono i più intossicati, infatti, si muore di avvelenamento cumulativo e progressivo; tuttavia, anche se sono disattivati dal sistema immunitario, nessun virus sparisce definitivamente dal nostro corpo e ci possono essere anche delle riattivazioni virali.

In un laboratorio di virologia di Wuhan, in Cina, diretto da Shi Zheng-li, si studiavano virus ricombinati chimera di specie diverse, l’epidemia è scoppiata laddove si studiava, con finanziamenti francesi e americani, questa manipolazione ed è stato l’americano Anthony Fauci a proporre di continuare gli studi in Cina.

Anche il virus della prima Sars era fuggito da analoghi impianti di Pechino, i coronavirus del pipistrello sono il serbatoio naturale del virus; con l’inserimento della proteina Spike, si ottengono chimere ideali, nell’operazione sono stati usati anche inserti genomici del virus HIV e del virus della Sars del pipistrello. Si dice che nel 2015, per arrivare a un vaccino, la fondazione Bill Gates ha brevettato dei coronavirus, innescando la proteina Spike in un virus circolante nei pipistrelli, capace d’infettare l’uomo dal pipistrello e di produrre polmoniti mortali.

La chimera cinese è il progenitore dell’attuale coronavirus, la Cina ha vietato agli occidentali l’ingresso al suo laboratorio; Fauci e Trump ritengono che il virus sia stato trasmesso all’uomo dagli animali trattati a Wuhan, accusano la Cina di aver cercato d’insabbiare l’epidemia, anche smentendo che il virus fosse trasmissibile all’uomo.

Per la Gran Bretagna, i virus è arrivato all’estero, per errore, dal laboratorio cinese, si dice che, se il virus non ha una struttura naturale, il vaccino potrebbe essere inutile; le grandi potenze coltivano, in segreto, anche la guerra biologica. Montagnier, che ha scoperto il virus dell’HIV, afferma che il genoma del coronavirus SARS COV2 è stato manipolato con l’inserimento del genoma dell’HIV, afferma che la tecnologia 5G può aver potenziato il virus, che però potrebbe sparire con le mutazioni.

E’ un virus che si integra bene con il recettore umano ACE-2, Montagnier parla solo di piccoli inserti genomici fatti dai cinesi, con l’aiuto degli americani. Nel 2004 fu inaugurato l’Istituto Pasteur di Shanghai e i cinesi impararono a utilizzare il virus HIV, creando un virus chimera SARS HIV. Il laboratorio di Wuhan si dedica a queste ricombinazioni, secondo Joseph Tritto, il SARS COV2 è una chimera con inserti di HIV tratti da un gene mutante dell’HIV.

Ciò spiega l’alta infettività del virus, esso attacca molti organi diversi, la proteina Spike e la Furina aumentano la virulenza del virus chimerico, perché associano al coronavirus del topo lo Spike del pipistrello. Comunque, l’istituto Pasteur, forse per ragioni politiche, ha smentito Montagnier, affermando che la mutazione è naturale, invece Tritto, alludendo ai cinesi, afferma che è frutto dell’ingegneria di laboratorio.

Secondo alcuni, il virus è una ricombinazione del coronavirus del pipistrello con quello del pangolino, che non s’incontrano mai in  natura, ma si possono incontrare in laboratorio, Tritto afferma che nel virus ci sono inserti del genoma HIV che lo tendono più aggressivo. La Cina non ha mai ratificato la convenzione internazionale sulle armi biologiche, studiate anche in Usa; Taiwan, che non fa parte dell’OMS, provò ad avvertire tempestivamente l’OMS della pandemia, ma non fu ascoltata.

La Cina censurò i medici coinvolti e non fornì informazioni, comunque, in un primo momento, l’OMS affermò che non c’erano prove di contagio tra esseri umani. L’8/1/2020 a Wuhan aumentarono le polmoniti anomale tra gli esseri umani, il 15/1 a Wuhan fu imposto il lockdown. Il 21/1/2020 ci fu il primo contagio in USA e la Cina chiese all’OMS di non divulgare la notizia della pandemia.

Comunque, il 30/1/2020 l’OMS dichiarò il virus un’emergenza internazionale, affermando che bisognava indossare la mascherina solo per i sintomatici; il 3/2 l’OMS invitò le nazioni a imporre le restrizioni che alimentarono la paura, affermando che il virus era una minaccia per il mondo. Insomma, nella questione, ai ritardi di Italia e Ue, si aggiungono quelli di Cina e OMS.

Il 21/2 ci furono i primi contagi a Bergamo, il 10 marzo l’Italia entrò in lockdown e l’OMS dichiarò la pandemia. L’OMS ha affermato che la maggior parte degli asintomatici sviluppa alcuni sintomi, ma non ha inviato immediatamente i suoi ispettori in Cina. Il direttore generale dell’OMS, Ghebreyesus, è un biologo etiope e non un medico, è membro del Fronte di liberazione del Tigré, un’organizzazione terroristica che ha abbattuto la dittatura di Menghistu.

Come ministro della salute del suo paese, ha negato l’esistenza del colera nel suo paese, ora, d’accordo con Gates, promuove l’uso dei vaccini. Ha ottenuto dallo Yemen l’espulsione di rifugiati etiopi e poi li ha imprigionati; l’Etiopia viola i diritti umani e la sua polizia uccide i manifestanti. E’ stato eletto direttore dell’OMS con il sostegno di Unione Africana e Cina, ha distribuito contraccettivi ormonali che hanno reso sterili molte donne.

L’OMS è finanziata da privati e da stati, tra i primi finanziatori sono Bill Gates, Usa, le multinazionali Glaxo e Sanofi e la Cina, questa organizzazione favorisce gli interessi privati; Ghebreyesus è servile verso la Cina, la elogia sui diritti umani e nella lotta al virus e ha ritardato l’annuncio della pandemia, ha nominato ambasciatore dell’OMS il dittatore dello Zimbabwe, Mugabe.

Malgrado le evidenze, l’OMS ha ritardato a dichiarare lo stato di pandemia e ha negato la trasmissione del virus da uomo a uomo; la metà del debito estero dell’Etiopia è detenuto dalla Cina, che vi ha una base navale e vi costruisce dighe e ferrovie, la sede dell’Unione Africana è in Etiopia, il suo palazzo è stato regalato dalla Cina.

L’Etiopia si è opposta alla decisione dell’ONU di sanzionare la Cina per violazione dei diritti umani, la Cina ha delocalizzato in Etiopia manifatture a basso costo e questo paese è un suo grande partner commerciale. L’ONU ha creato l’OMS nel 1948 e l’organizzazione non riconosce Taiwan, che aveva denunciato tempestivamente la pandemia e la trasmissione del virus da uomo a uomo e ne aveva bloccato l’importazione chiudendo le frontiere.

All’OMS e altrove, sono tanti i conflitti d’interesse, Gates sostiene la ricerca cinese sui vaccini; con la pandemia e con il contributo dell’informazione, si è fomentata la paura. Il governo Conte ha imposto la chiusura totale, anche se la mortalità colpisce soprattutto gli anziani; come fosse un complotto mondiale, la mancanza di una vera e completa informazione è stata comune a tutti governi europei, con statistiche sui morti per i virus, anche sopravvalutate.

E’ stato utilizzato lo stato d’emergenza e mantenuto lo stato di tensione, con finzione cinematografica, in Italia camion militari trasportavano i morti, seminando il panico, ai bambini è stata tolta la scuola; in questo paese si è cercato d’arginare il virus quando si era già diffuso, poi si è chiuso il Nord e quindi tutta l’Italia.

Invece il Giappone non ha applicato la chiusura totale e Taiwan, chiudendo le frontiere, ha avuto pochi morti; con il virus diffuso, la quarantena italiana era inutile, inoltre, la chiusura ha ritardato l’immunità di gregge. La Svezia ha affermato che il tasso di letalità della pandemia è quello dell’influenza e che il 75% della popolazione s’infettava in maniera asintomatica.

Il virus s’indebolisce con i contagi, bisognava solo mettere in sicurezza i soggetti fragili, la Svezia, la Corea del Sud e Taiwan non hanno attuato la quarantena, non hanno chiuso le scuole e hanno avuto meno morti dell’Italia. Nelle pandemie passate mancava la dittatura sanitaria e l’ossessione vaccinale, non c’era la paura della morte e non si usarono le mascherine.

L’Italia si è trovata impreparata all’epidemia, il piano antipandemico dell’OMS non è stato aggiornato dal 2006, la sanità privata e le privatizzazioni hanno guadagnato terreno e, con il numero chiuso in medicina, in Italia s’importano medici; le chiusure sono state imposte anche perché gli ospedali erano al collasso, nella sanità si sono fatti pochi investimenti.

I decreti di Conte hanno scavalcato il parlamento, il governo doveva far scattare le misure d’emergenza dal 3/1/2020, perciò l’avvocato Taormina ha presentato denuncia di epidemia colposa contro il governo, affermando che dirigenza e televisione sono stati servili verso il governo  hanno fatto propaganda; il professor Zangrillo ha definito sbagliato il numero dei morti per Covid.

Si prevede la fine dell’epidemia a maggio prossimo, ma la Covid 19 potrebbe essere stata usata ad altro fine, cioè per cambiare la nostra vita, tanti criticano il lockdown perché ha ridotto i diritti; l’uomo del Sistema occulto che ha diretto le nostre vite,  è Vittorio Colao, legato alla banca Morgan. Per fare cose ordinarie, in Italia abbiamo sempre bisogno dell’emergenza, Mario Monti, altro uomo del Sistema, è capo della commissione OMS per coordinare le politiche sanitarie europee.

Il governo Conte ha temporaneamente segretato i verbali del comitato tecnico scientifico che però non aveva suggerito di chiudere l’Italia, che è un laboratorio sperimentale dell’oligarchia mondiale. Ad agosto 2020, con la fine dell’ondata pandemica, erano eccessive le misure di restrizioni, tuttavia, furono permessi gli sbarchi dei clandestini, alcuni di loro erano contagiati, così l’epidemia riprese a correre.

Le mascherine sono inutili all’aperto, il governo italiano ha disposto la chiusura degli ambulatori privati e le visite non urgenti, riducendo l’assistenza familiare, il governo ha vietato le autopsie e poi i morti sono stati cremati, impedendo l’accertamento del decesso. I medici che hanno fatto autopsie sono stati minacciati di provvedimenti disciplinari.

Comunque, CTS, OMS e ISS non hanno vietato le autopsie, né hanno obbligato a cremare i morti, forse qualcuno ha operato per la diffusione della pandemia e poi ha fatto passare molti morti come morti per Covid. Gli asintomatici sono infettati ma non malati e perciò non hanno bisogno di quarantena; se facessimo tamponi faringei a tutta la popolazione, troveremmo ogni tipo di coronavirus e virus influenzali, quindi, il tampone positivo non vuol dire niente.

La Covid 19 è meno letale di SARS e MERS, sono stati dati per morti di COVID dei positivi al virus morti per altre malattie. Anche il virus HIV attacca i linfociti e il paziente muore per infezioni e per azzeramento delle difese immunitarie, poi ci sono i falsi positivi al tampone, perciò sono le manifestazioni cliniche che definiscono le malattie.

Il tasso di letalità della Covid 19 è dell’ordine dell’influenza stagionale, le mascherine non servono per gli asintomatici, alcuni certificati di morte sono falsi, per i ricoveri in ospedale di questi malati, il servizio sanitario spende 2000 euro il giorno. Il numero dei positivi è sottostimato, la metà dei decessi è avvenuto nelle case di cura per anziani.

Non c’è stata l’ecatombe riportata dai media, con la pandemia, sono crollate le morti per influenza e per altre patologie, i morti per Covid si riconoscono da sintomi precisi; in Italia muoiono per influenza 8000 persone l’anno, ma nel 2015 ne morirono 22000 e non ci furono quarantena, mascherina, distanziamento e allarme.

In Germania si afferma che il numero degli infettati è dieci volte quello dei casi registrati, in Israele si muore più d’influenza che di coronavirus, chi si ammala d’influenza è più protetto rispetto a chi è vaccinato, l’immunità dalla malattia è superiore a quella da vaccino;  i vaccini antiinfluenzali aumentano il rischio di coronavirus, anche la vaccinazione antivaiolosa predispone al morbillo.

Con la febbre, l’influenza depura l’organismo dalle tossine, secondo alcuni, le onde elettromagnetiche 5G hanno favorito alla diffusione del virus; oggi la scienza è asservita al Sistema e nasconde la verità, lo fa con la complicità dell’informazione; nella sanità sono tanti i conflitti d’interesse, le frodi scientifiche e alcune sperimentazioni hanno favorito anche stermini di massa.

Nel 2010 la Fondazione Rockefeller, legata a Bill Gates, pubblicò un documento affermando che una pandemia avrebbe favorito l’avvento del nuovo ordine mondiale, con il pieno controllo sui cittadini; Gates desidera la riduzione della popolazione, fatta con il controllo delle nascite e con la moria di vecchi, fragili e malati gravi.

E’ a favore dell’eugenetica, ma dichiara anche di voler ridurre la mortalità infantile con l’aiuto dei vaccini, raccomandati anche dall’OMS, che hanno fatto guadagnare miliardi alle case farmaceutiche, sollevate dai governi anche dalle responsabilità. I pazienti sono stati abbandonati dalle istituzioni, con un’unica regia dietro la rappresentazione della malattia, l’oligarchia ha stabilito le nostre sorti, d’accordo con i governi e con l’informazione, coinvolgendo la scienza.

Non può esserci scienza senza libertà di pensiero e di ricerca, ma oggi la scienza è anche asservita al potere. Nel 1627 la Nuova Atlantide di Bacon, governata da scienziati alleati con il potere, ricordava la Repubblica di Platone; da essa, per opera di Boyle, nel 1660 nacque la Royal Society.  Bacon disprezzava la gente comune e in Francia il conte di Saint Simon riteneva che scienziati e tecnici erano i più adatti al governo.

Sembravano ignorare che anche i tecnici e gli scienziati possano essere di destra, di centro e di sinistra, laici e bigotti. La Royal Society voleva ricreare gli uomini in laboratorio, per il transumanesimo, per l’eterna giovinezza e per il primato inglese, Darwin, difendendo la selezione naturale del più forte, giustificava le disuguaglianze sociali.

Malthus voleva limitare la crescita della popolazione e sosteneva la selezione naturale, capitalismo e imperialismo inglese, era contro i sussidi e voleva far vivere i lavoratori ai minimi di sussistenza; desiderava eliminare fisicamente i poveri, per ridurre la popolazione, predicava denatalità, castità, guerre, carestie, epidemie e omosessualità.

Sul finire del XIX secolo si affermò il positivismo di Auguste Compte e nel 1881, in Inghilterra, nacque la Fabian Society, che invitava alle riforme lente e graduali a essa gradite. I fabiani predicavano l’avvento di un nuovo messianismo e diedero origine al socialismo, ma predicavano anche l’avvento dello stato fascista, capace di manipolare il consenso e di eliminare, con la selezione naturale, i non idonei.

Oggi gli scienziati eugenetici sostengono ideologie antidemocratiche e l’estinzione dei meno adatti ha dato il via al termine eugenetica, creato da Francis Galton, che voleva favorire la riproduzione dei più forti, come si fa con le piante e con gli animali da allevamento, che sono selezionati. Galton voleva la purezza della razza bianca, con castrazione, divieto di matrimoni misti, eutanasia e sterminio dei meno adatti.

Nel 1910 questa teoria inglese fu adottata dagli americani, infatti, Davenport, professore a Harvard, l’adottò con l’obiettivo di eliminare 11 milioni di americani, suo seguace fu il presidente Wilson. Con l’eugenetica s’insegnano le teorie razziste, la sterilizzazione forzata, la denatalità e l’omosessualità; per coinvolgere l’opinione pubblica, ci si rivolge all’informazione, alla scienza e alle ONG.

La femminista Margaret Sanger (1879-1966) fondò un’ONG per il controllo delle nascite, nella quale militava la moglie del presidente Roosevelt, era finanziata dalla Fondazione Rockefeller e sostenuta dall’economista fabiano Keynes, Sanger aveva anche simpatie per il Ku Klux Klan. Le femministe erano collegate ai movimenti eugenisti e al controllo delle nascite; volevano sterilizzare le persone inadatte, definivano i poveri rifiuti umani e volevano sterminare gli immigrati, erano fabiani che passavano per filantropi.

I banchieri si alleano con la scienza e Rockefeller e il movimento eugenetico volevano migliorare la società;  con i fratelli Dulles, finanziarono la Germania nazista, la ricerca genetica fu finanziata dagli Harriman, Rockefeller, Ford, Warburg, Rothschild e Bush; proponevano la sterilizzazione di massa. Gli stermini nazisti erano stati ispirati anche dagli anglo-americana e dagli antisemiti francesi; purtroppo, con il Club di Roma del 1975, incominciano le delocalizzazioni industriali nei paesi poveri e quindi, anche la decadenza americana.

Come presidente del WWF, Filippo d’Edimburgo desiderava essere un virus capace di ridurre la popolazione e di far tornare al paganesimo; in Usa Frederick Taylor propugnava l’aumento della produttività nelle fabbriche, emarginando gli operai dalle decisioni, perché solo la classe dirigente, tecnici e scienziati si muovevano nella razionalità.

Disprezzava politici, masse, poveri e operai, chiedeva la riduzione della popolazione, alleandosi con i professori universitari, il movimento tecnocratico pensava di eliminare tutti i mali della società; banchieri, scienziati e intellettuali si allearono. Chissà quanti operai e poveri, se avessero avuto i mezzi e l’istruzione, avrebbero potuto prendere il loro posto.

Nel 1923 il barone Kalergi voleva l’Unione Europea, era sostenuto da Rothschild, Warburg e Rockefeller e appoggiavano la multinazionale tedesca IG-Farben che finanziò Hitler, sempre con il fine di favorire una riduzione della popolazione. La capacità di dare o togliere la salute è un potente strumento di controllo della popolazione, allontana l’invecchiamento e favorisce la morte dei poveri e degli esseri inutili.

I gruppi finanziari hanno preso il controllo della medicina, eludono le tasse, esercitano un potere indiretto sui governi, e con i medicinali e vaccini fanno altri soldi. Il direttore dell’Unesco, l’agenzia ONU per la cultura, Aldous Huxley, ha affermato che, per cambiare, bisogna influenzare l’opinione delle masse, come si fa con la propaganda di guerra. La massa è quella informe del popolo, cioè i populisti.

Con il controllo dell’informazione si può arrivare a un governo unico mondiale eugenista, una dittatura dolce, suo fratello Julien Huxley  ha proposto anche la sessualizzazione dell’infanzia, l’abolizione della famiglia e la lotta all’invecchiamento, naturalmente utilizzando le pandemie e la gradualità fabiana, anche lui disprezzava le masse.

Voleva anche l’annullamento di ogni identità nazionale e personale, voleva il controllo delle nascite e, secondo una concezione oligarchica, voleva riservare la guida sugli uomini agli uomini migliori, cioè alle migliori famiglie, con più soldi e titoli. Secondo Edward Bernays (1891-1995), nipote di Freud, la manipolazione delle masse è elemento costituente della democrazia e serve a ridurre i conflitti.

Il governo invisibile si fonda sulla menzogna, le élite credono che i sentimenti debbano essere banditi a favore della razionalità, perché le masse sono orientate dall’élite, che oggi controllano anche la rete. La propaganda dirige la comunicazione, inventa le notizie e anche gli esperti sono legati al Sistema, che fa conoscere solo le mezze verità.

George Orwell era un fabiano, nel suo libro “1984” puntava a spiare ogni cittadino, a cambiare il significato delle parole, ad abituare al falso, all’ambiguità e al politicamente corretto. La paura della gente serve al Sistema, rende le masse più manovrabili, all’élite non importa che la gente soffra, per soldi e il potere mondiale, i Rotschild hanno finanziato due paesi tra loro in guerra e due partiti politici contrapposti, alimentando crisi e conflitti.

L’elite protegge la menzogna e nasconde la verità, per Karl Popper, le pseudoscienze sono l’eugenetica, la frenologia e la teoria gender. La frenologia, rappresentata anche da Lombroso, studia il carattere dalla forma del cranio. Queste teorie esaltano denatalità, sessualità, perversione sessuale e rivoluzione psichedelica dei funghi allucinogeni.

Questi strumenti fanno abbandonare gli impegni sociali e la contestazione e favoriscono lo sviluppo della sessualità nei bambini e la pornografia, Playboy era edito da Rothschild e Murdoch; oggi l’uomo è devirilizzato e la donna è mascolinizzata, con l’esaltazione dell’omosessualità. Il tutto per addormentare rivoluzione e contestazione, perché ci sarebbero cento ragioni per fare la rivoluzione; si è messa da parte la società senza classi per una società senza sesso, dall’élite, la massa è trattata come un gregge di pecore.

La teoria gender vuole che la società riconosca  e accetti il sesso che ognuno sente di avere nella sua testa, senza discriminazioni, gli androgeni sono persone che hanno le caratteristiche di entrambi i sessi; secondo alcuni, la distruzione della famiglia conduce al transumanesimo e la sessualità riduce l’aggressività umana.

Siamo storditi dall’eccesso caotico d’informazioni e gli psicopatici dirigono le nostre sorti, contro la famiglia, i gender vogliono modificare le abitudini sessuali e favorire la pansessualità, fino all’incesto e alla pedofilia, puntando all’anarchia dei valori; in Germania bambini sono stati affidati a pedofili, già condannati per abuso su minori.

L’università di Harvard è una delle sedi del Sistema, vi ha studiato anche Vittorio Colao, il sistema vuole l’annullamento della personalità e trasformare l’uomo in automa; per controllare le masse, rifiuta la storia che è maestra di vita e intanto alimenta il suo profitto. Ha lanciato i corsi di formazione e il numero chiuso all’università, con l’aiuto della scienza, punta alla persuasione delle masse a favore di una società elitaria, fondata su tecnocrati e femminismo in carriera che riduce il ruolo della famiglia.

Per Julien Huxley, l’eugenetica diventerà la religione del futuro, riducendo uomini e gli scarti della società. Con l’epidemia, l’Italia sembra ancora il laboratorio scelto del mondo, per Peter Singer la dignità umana andrebbe riconosciuta solo agli uomini razionali e non ai neonati, perciò suggerisce anche l’aborto dopo la nascita. In realtà, gli uomini al servizio dell’élite hanno solo la caratteristica dell’obbedienza e non la razionalità.

Si dice che il mondo nuovo si esprimerà anche con l’intelligenza artificiale, le élite vogliono l’eterna giovinezza perché hanno paura della morte, vogliono cambiare il mondo e hanno paura di ammalarsi, sono psicopatici; in un delirio di onnipotenza, vogliono il governo unico mondiale e un nuovo ordine con pochi uomini eletti al vertice, vogliono rifare la creazione e l’uomo stesso.

Vogliono puntare sulle biotecnologie e perfezionare la razza, il Sistema vuole difendere le proprie verità, contro le falsità altrui, attacca negazionisti e populisti, cioè il partito del popolo; per ridurre i contagi da Covid, si sono ridotte le campagne d’immunizzazione vaccinale contro morbillo, colera e difterite e sono aumentati i relativi decessi.

I giornalisti, sudditi del Sistema, non verificano più le notizie, eppure la TBC si cura più con l’areazione che con i disinfettanti, il sovraffollamento favorisce i germi anche negli allevamenti intensivi, la mascherina all’aperto è dannosa. Gli asintomatici non sono malati, la dittatura sanitaria ha creato un’associazione, chiamata patto per la scienza, che opera contro le fake news e usa l’esercito per costringere i renitenti alle misure di distanziamento.

In passato la pandemia non incuteva terrore, non imponeva precauzioni, non violava i diritti umani, ma oggi, per evitare la diffusione del virus, Harvard consiglia di evitare l’atto sessuale, anche se il virus non si trova nello sperma. Il senso di colpa è servito a isolare anticonformisti, uomini critici e anziani, che avrebbero tanto da insegnare, i cittadini sono stati anche isolati dal proprio medico, l’Unione Europea ha rinunciato al coordinamento sanitario degli stati europei.

Il governo italiano ha violato costituzione, sovranità popolare e parlamentare, con il numero dei morti della pandemia si tenta di giustificar un colpo di stato, con la violazione dei diritti e con le mascherine che andavano imposte solo ai sanitari; il virus, circolando, immunizza la gente. Esiste una sorveglianza senza precedenti, anche con telecamere, telefonini, droni e multe, si sta scivolando verso uno stato di polizia, rimproverando però alla Cina di essere uno stato autoritario, è la truffa della “democrazia” odierna.

Secondo la costituzione, la dichiarazione dello stato di emergenza del governo italiano è illegittima, perché questa è riservata solo alla guerra, i più esposti dalle misure di contenimento sono i bambini. Secondo alcuni esperti, i virus SARS sono instabili e i vaccini sono poco efficaci contro di essi, quelli mutanti vanno verso forme più resistenti ai vaccini, danno immunità per pochi mesi e potrebbero dare effetti collaterali e alterare il DNA; comunque, iniettare materiale genetico non rientra nella legislazione sui vaccini.

Con gli antivirali e inutile usare vaccini che sconvolgono il sistema immunitario, il vaccino contro l’influenza aumenta il rischio di contrarre la Covid 19; Gates, nella lotta ai microbi, afferma di voler ridurre la popolazione, ma siamo immersi nei microbi, il morbillo è un’infezione che si supera naturalmente, oggi ci sono molti bambini paralizzati dai vaccini, bisogna invece migliorare alimentazione e misure igieniche.

Alla fine anche l’OMS ha ammesso che le paralisi di polio del terzo mondo sono state favorite dalle campagne vaccinali di Gates; mentre la poliomelite si diffonde, in Africa Gates distribuisce contraccettivi che favoriscono gravi malattie. Il Sistema vuole anche il controllo elettronico dell’umanità, con un’identità digitale e con il tatuaggio elettronico, come nei lager nazisti.

Gates ha dichiarato che, con i vaccini, saranno iniettate tecnologie d’identificazione e tracciamento, per alcuni, la SARS-COV2 è un’arma biologica, frutto di una manipolazione genica sotto il controllo militare; a Cernobyl la Russia ammise l’incidente, ma per il virus scappato dai laboratori cinesi, il governo cinese non ha allertato il mondo.

Gruppi privati finanziano le ricerche, gli Usa finanziano anche la ricerca sanitaria indiana. Per alcuni, il virus è scappato da Wuhan, per altri dal laboratorio militare di Fort Detrick, nel Maryland, dove si creano armi biologiche proibite dai trattati (ma la nostra informazione afferma che solo l’Italia non rispetta i trattati); si afferma che questo laboratorio è stato poi chiuso.

Henry Kissinger ha dichiarato che la pandemia cambierà l’ordine mondiale, il modello cinese è stato copiato, si fanno statistiche false, si mettono da parte standard di sicurezza, si conferiscono maggiori poteri alla polizia e all’esercito, si controllano le persone e si progetta il passaporto sanitario. La crisi economia favorisce le speculazioni dell’élite, in precedenza, per dominare le masse, ci voleva un nemico esterno, ma oggi il fondamentalismo islamico è stato sostituito dal fondamentalismo virale.

Scienziati delegittimati si sono venduti a interessi privati e fanno passare per verità scientifiche le menzogne, i bollettini di guerra dei giornalisti aiutano l’operazione. La pandemia è stata programmata strumentalmente, la mascherina è il simbolo della sottomissione; come voleva il fascismo, con il divieto di assembramento, ci si disabitua ai contatti umani; le élite manovrano i loro burattini, la vaccinazione obbligatoria del 2017 imposta in Italia è contraria alla costituzione italiana e ai trattati internazionali. (Per le notizie, fonte: Dottor Massimo Citro Della Riva - “Eresie” - Editore Byoblu – pag.381).

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario.it;    viruslibertario@gmail.com.

  

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 29/3/2021)

ITALIA

Quando si parla di democrazia ed eguaglianza davanti alla legge, la cosa riguarda anche appalti e concorsi pubblici, dove intervengono i favori della politica; negli appalti, con scambio di favori, per favorire un concorrente, le offerte delle ditte sono spesso concordate e nei concorsi pubblici, per assunzioni e promozioni, i concorrenti contano sul sostegno di un partito politico o di un notabile.

Poiché le corporazioni professionali sono potenti, con le licenze limitate, nei concorsi per notai e farmacisti, vincono sempre i figli dei professionisti cessati, come fossero figli di un’aristocrazia minore, cioè di quella passata dei cavalieri. Senza raccomandazione, spesso è difficile ottenere l’abilitazione a un’attività libero professionale e non si diventa direttori di un giornale.

Nei concorsi per dipendenti pubblici, per assunzioni e promozioni, avvengono sempre dei brogli, spesso i posti sono già assegnati prima del concorso, i commissari hanno la lista di quelli da promuovere e quelli di loro che non si attengono, non possono più fare i commissari. Evidentemente, parlare continuamente di democrazia e di pari opportunità solo per le donne, merita un approfondimento.

La discriminazione esiste per ragioni politiche, di classe, di famiglia, di razza, di religione e di sesso e non colpisce solo le donne, le uniche che possono vantarsi di essere vicine all’eguaglianza rispetto agli uomini, ma possono essere surclassate, senza merito, anche da altre donne. Una donna istruita e figlia di un notabile, nel lavoro ha più successo di un uomo con la stessa preparazione ma, figlio di un operaio.

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Gli intellettuali affermano che gli uomini sono di un’unica razza e poi condannato i razzisti che, razionalmente, potrebbero esistere solo se esistessero le razze, probabilmente, gli anti-razzisti vogliono solo condannare le antipatie culturali, politiche, sociali e religiose. Le lotte tra gli uomini dipendono da differenze culturali, sociali, politiche, di classe e religiose, collettivamente inasprite dalla spinta egemonica e dalla difesa d’interessi economici e territoriali, il razzismo non c’entra.

Il colore della pelle è irrilevante, ma gli uomini hanno diversi gruppi sanguigni e non se conosce la ragione, ciò malgrado, c’è chi afferma che gli uomini  sono di un’unica razza; ma la genetica afferma che, 50.000 anni fa,  gli uomini moderni si sono incrociati con uomini di specie diverse, dico specie e non razze, perciò oggi essi sono degli ibridi e non una razza pura.

Oggi domina l’uomo moderno che, se è omologato culturalmente, presenta degli standard occidentali, comunque, in Africa c’è più variabilità genetica che in Europa, il che depone a favore di una pluralità razziale, ma per un criterio solo di classificazione e non per qualità personali. Infatti, a nord vi esistono popolazioni islamiche, simili a noi, nilotiche, bantù, ottentotti, boscimani, pigmei, ecc. che sembrano fisicamente diverse, ma, con l’istruzione giusta, non sono a noi inferiori e diventano culturalmente uguali, come si dice in politichese.

In tutte le specie animali e vegetali, le varietà o razze sono catalogate all’interno di una specie, cioè sono delle sub-specie; ciò non implica che si debba avere antipatia per alcune varietà, ma nemmeno che tutti debbano amare la stessa varietà. Non è obbligatorio nemmeno dire che le diverse varietà sono uguali, anche i gusti personali meritano rispetto, ma non si può disprezzare o discriminare alcune varietà; purtroppo, l’uomo lo ha fatto eliminando varietà vegetali e animali, cioè riducendo la biodiversità.

Però noi abbiamo il diritto di avere delle preferenze, è una questione di gusto personale, lo facciamo anche quando acquistiamo un vestito, questo non significa che tante varietà o razze sono di minore pregio per tutti, l’uomo vive di pregiudizi ma, per omologarlo, non bisogna indottrinarlo all’errore e al pregiudizio.

Con il progresso e l’educazione, gli uomini migliorano il loro comportamento e il loro rispetto per gli altri, mentre l’indigenza e l’emarginazione li rendono inumani. L’uomo si distingue dagli animali, non dalla scienza e dall’intelligenza, che anche gli animali possiedono, anche se in grado miniore, ma dalla tecnologia, gli animali sanno fabbricare solo un nido o una tela di ragno; ciò malgrado, gli operai sono solo alla base dell’attuale scala sociale.

EUROPA

L’UE sta sbagliando a criticare e sanzionare Russia e Cina per i loro deficit democratici e per le loro repressioni delle minoranze e degli oppositori politici. Tutti i paesi hanno attraversato queste fasi, l’autoritarismo dello stato è sempre esistito e la democrazia è sempre in  evoluzione o è falsa, cioè, non ha una formula standard e alcuni  paesi, su quel terreno, sono più indietro di altri.

Tutti gli stati sono nati con la guerra, con il programma: “Tasse in cambio di protezione”, non sono nati per affermare la democrazia, la quale è stata gradualmente conquistata con le rivolte dei cittadini e non su imposizione o con i ricatti di stati esteri. Su questi temi, la Cina è più vicina dell’occidente al terzo mondo.

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Il piano Recovery Fund di 750 miliardi di euro, approvato dalla commissione europea per la pandemia e approvato il 25/3 anche dal parlamento tedesco, è stato bloccato dalla corte costituzionale tedesca, che perciò ha impedito al presidente federale, Steinmeier, di controfirmare l’atto;  senza le ratifiche dei parlamenti nazionali, Bruxelles non può erogare la prima tranche prevista.

Mentre Mattarella fa proclami a favore della costituzione e dell’europeismo, il presidente tedesco e la corte costituzionale tedesca, per difendere l’ordinamento tedesco e i trattati europei dalle giravolte delle istituzioni europee,  sono capaci anche di puntare i piedi. La corte aveva anche criticato il QE di Draghi, per finanziamento indiretto degli stati, non previsto dai trattati.

Il piano Recovery consente a Bruxelles di reperire i capitali nei mercati, all’interno di un’enorme budget 1800 miliardi di euro, il tutto da erogare fino al 2027. Il ricorso alla corte è stato portato avanti da 2200 cittadini tedeschi, coordinati dall’euroscettico di destra, Bernd Lucke.

Ad ogni modo, all’ultimo consiglio UE, Mario Draghi si è pronunciato anche a favore degli eurobond, affermando che il debito pubblico comunitario consente di affrontare meglio le crisi economiche e di affrontare meglio la speculazione, che porta al rialzo degli spread e degli interessi. Come lui la pensavano Tremonti e Berlusconi e oggi la pensano Francia e Spagna, ma non Germania e paesi “frugali” come l’Olanda, che guadagna con il suo paradiso fiscale, accettato dall’UE. 

I Recovery bond sono obbligazioni comuni con garanzia UE che, in pratica, condividono solo il debito nazionale nuovo mentre gli eurobonds, soprattutto con i rinnovi alle scadenze, metterebbero in comune anche dl debito passato. Draghi è europeista, vuole un titolo di debito comune europeo, un unico mercato dei capitali e un’unione bancaria europea. Sul fronte del credito privato, pare che questo cresca in Germania e in Francia, ma non in Italia e Spagna.

Secondo la visione di Draghi, gli eurobonds diventerebbero i titoli del debito pubblico comune, garantito da tutti i paesi dell’eurozona. Queste obbligazioni comuni avrebbero un rating elevato, i tassi sarebbero bassi e l’euro sarebbe una moneta forte. Sarebbe un passo verso l’unione bancaria, fiscale e politica, capace di favorire l’integrazione europea e la nascita, in forma federale, degli Stati Uniti d’Europa, come sognavano i padri fondatori del Mercato Comune Europeo. (Per le notizie, fonte: Mario D’Angelo – money.it; Carlo Terzano – Giulia Alfieri - piolicymakermag.it). 

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L’India attacca i brevetti sui vaccini, che pesano sui paesi emergenti e  sono una specie di tangente sul diritto di copiare, che industrie e insegnanti non riconoscono; in realtà, nel mondo, la scienza, la tecnologia e l’economia sono progredite e diffuse copiando; senza brevetti, divieti di stato e di religione, il progresso umano sarebbe stato più veloce. Anche gli uomini d’ingegno, ai quali sono attribuite grandi scoperte, sono partiti da idee e realizzazioni di altri; partendo da zero, nessuno potrebbe inventare l’automobile di oggi.

Nunzio Miccoli   www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

  

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 22/3/2021)

EUROPA

In Germania è esploso un altro crac di banche locali, per milioni di euro, si tratta soprattutto di piccole banche locali, cioè di banche popolarI e casse di risparmio; potrebbero rimetterci dei risparmi i cittadini di 50 comuni, soprattutto piccoli. Sembra che l’istituto di vigilanza bancario tedesco, la Bafin, il supervisore federale delle banche, non abbia vigilato efficacemente.

L’ammanco è stato causato dal mancato rinnovo, da parte di una società esterna, delle garanzie assicurative, per 4,6 miliardi di euro, sui prestiti e sugli anticipi alle fatture delle imprese. Il Credit Suisse, che opera attraverso la controllata tedesca Greensill Bank, denuncia la difficoltà di valutazione dei crediti di difficile realizzo e la Greensill Bank si è vista congelare le operazioni dall’autorità di vigilanza, che ha anche presentato denuncia in procura, per manipolazione dei bilanci.

Credit Suisse è convinta che 140 milioni di euro sono irrecuperabili e perciò dovrà indennizzare i clienti dei suoi fondi d’investimento. Le casse di risparmio tedesche applicano il tasso dello 0,5% sui depositi degli investitori istituzionali pubblici, costituiti spesso da comuni, ma lo stato garantisce solo i depositi privati e non quelli pubblici delle tesorerie dei comuni che, nel caso, ammontano a 500 milioni di euro.

I comuni hanno investito o depositato milioni di euro nella Greensill Bank, che rischia di fallire, ora dovrebbero comunicare ai cittadini di aver perso i loro soldi. Con la vigilanza della Bafin, il rating di questa banca è sempre stato elevato, ora i suoi amministratori chiedono al governo della Merkel di ripianare le perdite non coperte dal fondo bancario di tutela dei depositi. (Per le notizie, fonte: Claudio Paudice - huffingtonpost.it).

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In Germania, nei sondaggi e alle elezioni amministrative, nel Baden e in Renania, avanzano verdi, liberali e socialdemocratici, mentre arretra la coalizione di governo, fatta da CSU e da CDU della Merkel; con le elezioni politiche del 26 settembre prossimo (fortunati i tedeschi che possono votare!), probabilmente ci sarà un governo di coalizione di questi tre partiti e forse potrebbe cambiare anche la politica tedesca verso l’Italia.

Oltre la politica tedesca contro la pandemia e quella nell’UE, anche lo scandalo delle tangenti sulle mascherine vendute all’Azerbaijan ha favorito il tracollo democristiano; è anche la fine dell’era Merkel, sempre osannata dalla televisione europeista italiana.

ITALIA

Tra la corte di giustizia UE e la corte costituzionale italiana esiste un contenzioso sull’importazione in Italia di carne comunitaria su cui lo stato italiano riscuote i diritti per i controlli sanitari; la tesi della corte è che l’imposizione è contraria alla libera circolazione delle merci nel territorio comunitario. Anche la corte costituzionale tedesca è entrata in conflitto con la BCE, sostenendo che il suo acquisto di titoli di stato è finanziamento agli stati, vietato dalle norme comunitarie.

I padri europeisti pensavano che fossero sufficienti creare il mercato unico e una moneta unica per risolvere agevolmente gli altri problemi di raccordo normativo, mentre gli italiani ritenevano che gli ordinamenti dei paesi nordici, che hanno diretto l’UE, e la loro organizzazione, potessero ovviare a eventuali problemi di raccordo italiani; come dire che la farraginosità normativa e la necessità di un raccordo normativo tra stato e regioni, non esistono solo in Italia.

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Letta ha affermato che, per far rimanere l’Italia nell’UE, è stato spinto a fare il segretario del PD (naturalmente da suoi mandanti Francia, Germania e Mattarella); lo avevamo capito anche da soli, gli italiani non devono decidere la fissazione delle elezioni, né scegliere rappresentanti parlamentari e governi e nemmeno la politica dei governi; diversamente dagli altri paesi, per entrare nell’UE, non hanno fatto nemmeno un  referendum.

Facendo credere di essere disinteressato, Letta ha affermato di aver rinunciato ad altri incarichi retribuiti in Francia, perché l’Italia rimanga nell’UE; cioè, ha affermato ciò che la politica e informazione, per lo più generalmente europeiste, non osano affermare. Considerati i sondaggi che premiano la destra, Mattarella vuole rinviare le elezioni amministrative e ora bisognerà vedere l’esito delle prossime elezioni politiche italiane, se non saranno truccate, come i voti degli italiani all’estero.

Dal 1945 l’Italia non è più un paese sovrano e Mattarella, come Napolitano, è il garante locale di stati stranieri, i governi italiani sono telediretti da protettori stranieri, inoltre, grandi imprese e l’Italia intera, con le sue ricchezze, sono in svendita. La politica e l’informazione asservite a stati stranieri, dopo aver ostacolato scelte contrarie agli interessi nazionali, chiamano sempre dei salvatori, come Monti o Letta, ma anche carabinieri o militari, perciò gli italiani veramente democratici si preoccupano.

Il generale Francesco Figliuolo, commissario all’emergenza vaccini, salutato clamorosamente dalla televisione, potrebbe essere un test; sono molte le riserve popolari sulle azioni del governo contro il virus patogeno, condivise dagli esperti di corte della televisione, speriamo che anche il generale non cada in discredito.

Il piano di Letta prevede il voto ai sedicenni (Grillo voleva togliere il voto ai vecchi), lo jus soli, il rilancio del PD in calo nei sondaggi, una riforma elettorale più favorevole al PD, una politica ambientalista e la partecipazione dei lavoratori agli utili aziendali. Al riguardo, qualche cosa si può condividere, ma i programmi dei partiti servono ad attirare voti e non per realizzare programmi; le promesse politiche sono come le promesse commerciali e come le promesse di salvezza, in questo o nell’altro mondo.

Letta dichiara di non volere che il PD sia considerato un partito di potere, in realtà lo è, perché riceve contribuzioni da banche, grandi imprese e potenze estere, dopo, ci sono l’informazione e i sindacati collaterali al governo. I suffragi del PD, che rappresentano uno zoccolo duro del 20% dell’elettorato, derivano dai lavoratori beneficiati dalle politica, dal voto degli immigrati, degli italiani emigrati all’estero, delle femministe e dall’europeismo caro all’UE.

Intanto solo calati i voti degli operai, considerati dalla nuova classe dirigente del PD, un valore residuale. I militanti e i votanti al PD sono stati premiati con impieghi e promozioni presso la pubblica amministrazione, naturalmente, anche i loro figli. Ma questi, con il rapporto edipico e aprendo gli occhi, poiché di solito si va prevalentemente a sinistra e poi a destra, e viceversa, è facile che cambino partito;  perciò, com’è successo ad altri partiti, la durata biologia del PD non potrà superare, a partire da oggi, i venti anni, ne rimarranno solo le scorie. 

Secondo il presidente della corte costituzionale, Cesare Mirabelli, il voto ai sedicenni proposto da Letta ha un effetto a  cascata su norme civili, penali, del lavoro e anche sul conseguimento della patente. L’art.48 della costituzione attribuisce il diritto del voto alla maggiore età cioè, per l’articolo 2 del codice civile, 18 anni.

Per ovviare alla disarmonia normativa, fatta la legge per il voto a 16 anni, bisognerebbe modificare l’articolo 2 del c.c., portare a 16 anni l’imputabilità penale, l’età minima per il matrimonio, l’età massima per gli assegni familiari e l’età per la patente. Fra l’altro, la durata della vita si è allungata e i giovani arrivano alla maturità biologica più tardi, mentre il voto richiede più maturità.

PD e Letta ritengono che immigrati, emigrati, sardine, femministe e sedicenni voterebbero prevalentemente PD, Letta chiede anche una riforma elettorale che aiuti il PD a vincere le elezioni; chiede il voto per i sedicenni ma, nel suo programma, non ci sono novità su riforme importanti come la riforma della burocrazia e quella della giustizia, per le quali bisognava approntare delle commissioni e queste riforme richiederanno anche del tempo. (Per le notizie, fonte: Giacomo Galanti – huffingtonpost.it).

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Gli Usa, gelosi dei successi cinesi, rimproverano alla Cina concorrenza commerciale e tecnologica sleale, di aver diffuso la pandemia, di attentare alla sicurezza della rete e di avere scarsa democrazia e, per ritorsione, le applicano sanzioni economiche; anche se collaborano con essa nel commercio e nella stazione spaziale internazionale.

Alla Russia rimproverano intrusioni illegali nelle elezioni presidenziali americane, ma gli Usa, dal 1945, lo hanno fatto in tanti i paesi e anche in Italia, dove le intrusioni le ha fatte anche il Vaticano. In realtà, gli stati sono nati autoritari, con il programma “tasse in cambio di protezione” e si evolvono controvoglia.

Su richieste dei cittadini, hanno gradualmente adottato istituzioni democratiche, questa evoluzione non è ancora completa in nessun paese; inoltre, non tutti gli stati progrediscono allo stesso ritmo, economicamente, socialmente e culturalmente, perciò qualcuno è in  ritardo e la democrazia non è compiuta e completa in nessun paese.

Turismo, aperture culturali e istruzione, in tutti i paesi favoriscono l’adozione di standard più democratici, infatti, la Spagna lo sta facendo con l’eutanasia mentre la “sinistra” italiana non pare interessata. Quindi, le accuse degli Usa alla Cina sono provocazioni, propaganda e pettegolezzi, tipiche delle comari di scarso senno, che alimentano la discordia tra le nazioni e minano la pace internazionale.

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Il Regno Unito ha diffuso i dati sulle reazioni ai vaccini anti-Covid Astra Zeneca e Pfizer, al 28/2/2021 sono state somministrate 20.275.451 dosi, con 87.638 reazioni avverse, pari allo 0,43% e con decessi pari allo 0,0025%. Invece il governo italiano, tramite il megafono della televisione, ha generalmente definito i vaccini sicuri e senza conseguenze, cioè senza fornire questi dati.

In Italia è successo che chi è morto d’infarto positivo al tampone, è stato censito come morto per Covid, invece chi è morto d’infarto dopo la vaccinazione, si dice che è morto d’infarto; in Italia sono stati dati morti per Covid quelli che hanno contratto il virus, ma sono morti per altre patologie. Il bollettino di guerra del virus non ci ha fornito dati sulle reazioni avverse e sui decessi.

In Italia i morti di Covid sono stati cremati e non sono stati sottoposti ad autopsia, invece, per i morti da vaccino, bisogna fare l’autopsia; il governo vuole indurre i cittadini al vaccino e fa loro firmare un documento in base al quale, in caso di morte o reazione avversa, non ci sarà risarcimento (consenso informato), ma ne nasceranno sicuramente delle cause legali, perché la clausola è vessatoria.

Prima della vaccinazione, bisognerebbe fare un esame sierologico, per accertare se si è contagiati asintomatici con sviluppo di anticorpi, perché, in questo caso il vaccino non andrebbe somministrato, perché potrebbe scatenare una risposta immunitaria fatale. I contagiati dal virus, compresi gli asintomatici che ignorano di essere stati contagiati, dovrebbero essere già immunizzati e perciò non hanno bisogno del vaccino.

Relativamente alla pandemia, gli italiani non si fidano per ciò che è nascosto o propagandato dalla televisione. I contratti di fornitura dei vaccini, tra UE, governi e multinazionali del farmaco, sono segreti relativamente ai vaccini e alle mascherine e non si conosce la loro reale efficacia. L’UE e i governi europei non vogliono la trasparenza e negano l’accesso agli atti, il contratto di fornitura ha parti oscurate e il consenso informato, firmato da chi riceve il vaccino, solleva le case fornitrici da responsabilità.

Su questa materia, in parlamento sono mancati trasparenza, informazione, dibattito e una legge speciale per la somministrazione del vaccino. Chi nega la trasparenza, con la segretezza, alimenta sospetti e paure, il parlamento è stato escluso dalla possibilità di discutere e legiferare in materia, perciò tanti, compresi i medici, resistono all’invito a vaccinarsi. (Per le notizie, fonte: nicolaporro.it; Gianluigi Paragone – iltempo.it).

Nunzio Miccoli   www.viruslibertario.it viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 15/3/2021)

ITALIA

I predicatori della politica non dicono che l’Inflazione trasferisce risorse dal creditore al debitore ed è lo strumento migliore per ridurre i debiti. Gli uomini e i partiti vogliono elevarsi a disopra degli altri e, per avere consenso, predicano l’eguaglianza sociale; poi i partiti di sinistra occupano le posizioni privilegiate e dimenticano la loro precedente lotta per l’eguaglianza sociale.

In Italia le sardine del PD soffrono per il distanziamento, con la scusa del Covid, governo e Mattarella vogliono rinviare le elezioni amministrative, temono l’avvento della destra che però, grazie a Salvini e Berlusconi, sta evaporando; vincono mercati, Francia e Germania e perdono gli italiani, che non sono stati mai sovrani.

Democrazia significa sovranità o governo del popolo, anche indiretto tramite il parlamento, ma significa anche eguaglianza dei diritti e delle possibilità davanti alla legge. In realtà, le maggiori possibilità personali derivano dalla classe d’appartenenza, dalla famiglia, dall’istruzione, dalla razza e dalle relazioni politiche e religiose, dipendono meno dal sesso, infatti, anche i gay, con gli appoggi giusti, fanno carriera.

Il popolo è stato espropriato da istituzioni internazionali della sovranità diretta, di quella parlamentare, di quella di bilancio statale e di quella politica, che oggi dipendono dall’oligarchia. L’eguaglianza dei diritti non esiste perché si fanno leggi di favore, lo stato concede privilegi e nei concorsi pubblici vincono e fanno carriera i raccomandati della politica.

Gli uomini sembrano socialmente predestinati, il che è una discriminazione a largo raggio, e non solo per la donna; come accade all’interno dei partiti, le donne sono femministe e, contemporaneamente, tra loro rivali. La società è stata sempre contrassegnata dalla discriminazione, anche all’interno della famiglia, una volta, quando le famiglie erano numerose, solo il primogenito ereditava la terra e solo un figlio poteva studiare, poi il diritto fu esteso a tutti i figli e alle donne, che ora scelleratamente affermano che la discriminazione è esistita solo per loro.

Una volta solo l’uomo era soggetto alla leva obbligatoria e non era un privilegio. In realtà, la donna ha l’istruzione e tante risorse fisiche e mentali e oggi ci sono donne discriminate anche da altre donne, come gli uomini sono discriminati da donne e da uomini. In queste faccende, il ruolo dell’informazione è quello di fare propaganda e di assopire le menti, per favorire la governabilità e impedire alla gente di capire, perché l’eguaglianza legale è il primo principio rivoluzionario, anche se è stato tradito.

Mentre gli organizzati in partito levano strumentalmente voci di protesta contro la discriminazione delle donne, la discriminazione non colpisce solo le donne, che sono in ascesa e devono guardarsi anche dalle altre donne. Un tema interessante è quello sulla violenza sulle donne, ebbene nel mondo, le vittime di violenza, da parte di stato e di privati, sono uomini, donne, bambini e vecchi, a volte, i violenti sono anche donne, ma gli uomini sono forse di più.

Statisticamente, gli uomini uccisi sono più delle donne, ad ogni modo, la violenza, in famiglia e fuori, è stata sempre associata all’autorità, anche la gelosia è associata al potere; un uomo è geloso della sua auto solo se l'auto appartiene a lui, la cosa vale anche per la donna. Ebbene oggi pare che la gelosia della donna verso casa, marito e figli sia più forte di quella dell’uomo.

La ragione è data dal fatto che a casa la donna rappresenta l’autorità superiore, infatti i figli, contro i dettami dei codici, appartegono soprattutto alla madre; a breve, con il pensionamento degli anziani, le donne avranno gli stessi ruoli degli uomini nei posti di lavoro e al governo, anzi, poiché sono femministe, cioè inumane, saranno in maggioranza. Infatti, la rappresentanza politica non la decidono gli elettori, il relativo maggiore numero delle donne deciderà da se.

Per alcune donne, il loro odio verso gli uomini deriva, non solo dalle loro ambizioni di potere e di privilegi, ma anche dal loro respingimento, come mogli o fidanzate, da parte di alcuni uomini; il fatto le ferisce perché curano la loro persona. Purtroppo la televisione e l’informazione sono presi da un delirio da Covid e femminismo, perciò cercano di condizionare e di impedire alle persone l’esercizio della critica e delle libertà di pensiero.

Tanti conformisti, alla vigilia di una dittatura, hanno paura anche di quello che pensano; in questa epoca, grazie a politica, informazione e internet, nonostante una cultura più diffusa, anche se più artefatta e non originale, per inseguire anche il proprio tornaconto e il proprio opportunismo, pare che questi abbiano smarrito il senno e il senso della ragione.

Ci si lamenta della farraginosità burocratica, ma nel pubblico impiego assunzioni e promozioni si fanno con delle leggi e con le raccomandazioni della politica, senza dimenticare che anche chiesa e commercio fanno politica; però i tempi e i modi della pubblica amministrazione, fissati con leggi, regolamenti e circolari, sono stati studiati per favorire entrate straordinarie per lo stato e per aumentare il numero degli impiegati pubblici protetti dalla politica.

Per combattere e accelerare la burocrazia, bisogna snellire le procedure burocratiche e non raddoppiare gli impiegati protetti dalla politica, tanti uffici pubblici sono: “Uffici complicazioni affari semplici”. Commercio, politica e religione abusano della credulità popolare, il commercio lo sa perciò, per la comunicazione verbale, preferisce le donne che ora, a causa della pandemia, sono state temporaneamente mandate a casa ma, per le loro capacità, saranno tutte riammesse; infatti, un venditore deve convincere e sedurre il compratore e non può evidenziare i difetti del prodotto venduto, ammesso che li conosca.

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Poiché lo stato è nato per riscuotere le tasse in cambio di protezione, le leggi non sono sempre sociali ed equanimi; il gioco d’azzardo legale porta alla rovina tante famiglie e perciò andrebbe vietato, ma è un’entrata per lo stato, cioè favorisce le entrate fiscali dello stato, mentre l’evasione legale o autorizzata le toglie.

Pare che con il lockdown pandemico, il fisco ha perso 5 miliardi di euro con il gioco legale, a vantaggio di case da gioco illegali, delle scommesse offshore, di bische clandestine e delle giocate online; naturalmente a vantaggio anche di organizzazioni criminali, che così, anche grazie a questo cespite, si rafforzano. (Per le notizie, fonte: Giuliano Balestrieri – it.businessinsider.com).

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Il ministero dell’economia e finanza, per il piano nazionale per la ripresa s’è rivolto alla multinazionale di consulenza privata americana, McKinsey, il governo Draghi ha precisato che questa ha ricevuto l’incarico, non per la predisposizione dei progetti strategici, ma per un’attività di supporto ai piani futuristici della Next Generation.

Per trasparenza, il capo del governo avrebbe dovuto consultare prima il parlamento, come aveva promesso, invece ha preferito seguire una strada simile alla rete di consulenti del governo Conte. A causa del Covid, già abbiamo accertato speculazioni enormi su mascherine e vaccini, la mafia vuole comprare, a prezzi realizzo, ristoranti, alberghi, supermercati e centri commerciali.

Per l’incarico, McKinsey ha chiesto, 25.000 euro, una cifra modesta, perciò ci si chiede, se non lo fa per soldi, per cosa lo fa? La sua attività di consulenza, sempre in un’ottica liberista, è generalmente rivolta alle industrie, però contemporaneamente, attinge a informazioni sensibili, utili a molto suoi clienti.

Eppure il MEF italiano ha un centro studi qualificato, come anche la Banca d’Italia, sembra che il governo Draghi, osannato dalla televisione, si stia infilando nel tunnel che ha favorito le dimissioni di Conte, che probabilmente obbediva a qualcuno al disopra di lui. Comunque anche l’UE ha coinvolto la società di consulenza McKinsey in politiche proprie, come la crisi migratoria in Turchia. 

Forse il governo italiano è ricorso alla società per la fretta, perché i provvedimenti per l’utilizzo dei fondi europei devono essere presi entro la fine di aprile; ma sappiamo che in Italia certe decisione di spesa si prendono volutamente alla fine e poi, con la scusa della fretta, non si fanno gli opportuni controlli e accertamenti, naturalmente a vantaggio degli amici dello stato beneficiari degli stanziamenti, accade anche con la legge di bilancio.  (Per le notizie, fonte: Federico Del Prete – it.businessinsider.com).

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In questi primi mesi del 2021, il numero di sbarchi con immigrati supera tutti quelli dello scorso anno, alcuni giungono con loro barche a Lampedusa, altri sono recuperati, al largo della Libia, dalle navi ONG; gli immigrati provengono prevalentemente da Tunisia, Costa d’Avorio, Guinea, Bangladesh ed Eritrea. Diversi immigrati sono risultati positivi al coronavirus, perciò poliziotti italiani sono stati contagiati nell’hotspot di Lampedusa.

I decreti sicurezza di Salvini avevano fermato gi arrivi, il governo Conte II ha fatto una politica d’accoglienza e il governo Draghi cerca di mediare tra le opposte posizioni di PD e Lega i materia; perciò, vuole il controllo di chi entra in Italia, un piano europeo sui rimpatri e chiede all’UE di affrontare urgentemente la questione.

I governi italiani sono ambigui perché, per altri versi, pare che in Italia ci sia bisogno, in alcune attività, di lavoratori stranieri, ma trafficanti, ONG e mafie guadagnano su tutti gli immigrati. Tra le navi ONG impegnate nell’immigrazione clandestina, c’è la nave tedesca Sea Watch 3, la Mare Jonio italiana, accusata dai magistrati di Ragusa di favorire l’immigrazione, la nave Save the Children e quella di Medici Senza Frontiere, che trattano con i trafficanti. (Per le notizie, fonte: il giornale.it – Sofia Dinolfo).

CINA

Mentre le economie sono prese dal peso crescente dei debiti pubblici e privati, la Cina sfida il potere del dollaro e punta su tecnologie digitali capaci di ridurre l’uso del contante, la cui circolazione, con lo smartphone, si è già ridotta al minimo in Norvegia e in Svezia. Nel 2028 l’economia cinese supererà quella americana, all’inizio del XX secolo gli Usa superarono l’Inghilterra e fu il tramonto della sterlina come mezzo di pagamento internazionale; nel 1944 la conferenza di Bretton Woods sancì la supremazia del dollaro.

Ora la banca centrale cinese sta cercando una piattaforma digitale per la sua moneta, in Usa anche Facebook, con la Libra, minando l’intermediazione delle banche, punta a mezzi di pagamento digitali; anche la BCE sta affrontando la sfida digitale. Perciò è iniziato l’attacco al contante e all’egemonia americana sul sistema monetario mondiale, l’Italia lo fa anche con due lotterie, la Cina, per le olimpiadi invernali di Pechino del 2022, punta allo yuan digitale.

Con la moneta digitale, si paga con lo smartphone ma il conto è presso la banca centrale che sorveglia ogni movimento, il fine è anche quello di sostituire il dollaro nelle transazioni internazionali. Si creerà anche un sistema alternativo di pagamenti a Swift, il cui server è in Usa, che connette 11.000 banche di 200 paesi, con il quale gli Usa possono controllare e bloccare gli scambi con paesi sotto sanzioni.

La Libra d Facebook opera attraverso Blockchain, è basata in Svizzera ed è sostenuta da un paniere di valute, ma è usata solo in Usa; i debiti americani hanno depotenziato il dollaro e tanti se non vogliono liberare, inoltre, la Libra offre rendimenti migliori dei depositi bancari. A giugno prossimo, la BCE varerà un calendario per arrivare all’euro digitale, tra le altre cose, afferma che non vuole che alcune imprese dominino la situazione e guadagnino con le commissioni. (Per le notizie, fonte: Federico Fubini – Corriere.it).

EUROPA

Per tangenti sulle mascherine, in Germana sono accusati di corruzione due deputati di CDU e CSU, Georg NuBlein e Nikolas Lobel, anche se in Germania queste tangenti sono chiamate provvigioni o mediazioni; NuBlein ha incassato 660.000 euro e Lobel 250.000, relativamente al secondo, domenica si vota nel suo lander del Baden, perciò il partito l’ha spinto alle dimissioni dalla commissione esteri, inoltre, non si ricandiderà alle prossime lezioni.

In vista delle elezioni federali di settembre, i vertici dei due partiti cercano di ridurre i danni, intanto calano i consensi ai due partiti di centro che sostengono la maggioranza del governo Merkel. L’Unione di Centro si sta sgretolando, per il modo in cui è stata affrontata la pandemia e ora per la corruzione, sicuramente ci sono altri casi rispetti, oltre quelli segnalati, tutto il mondo è paese.

La differenza tra Germania e Italia è che i nostri politici e partiti italiani hanno maggiore faccia tosta, con gli scandali e le inchieste giudiziarie o di stampa, negano, si difendono, conservano gli incarichi e nessuno dà le dimissioni, preferiscono aspettare l’esito elettorale che in Italia, con “mani pulite”, ha azzerato DC e PSI. Anche in Francia ci sono scandali politici e casi di corruzione, l’ultimo è quello di Sarkozy, condannato a tre anni per corruzione.

Da presidente della repubblica, come Mitterand e Macron, questo ha fatto il gallo nel pollaio italiano; in Italia, la Francia ha referenti importanti in istituzioni, governo e tra i maggiori politici italiani, come Letta, che perciò, inviato dalla Francia, sta per diventare segretario del PD, mentre la Germania preferisce influenzare l’informazione italiana. 

Invece gli Usa, per controllare e influenzare la politica italiana, dal 1945 si sono generalmente appoggiati sul Vaticano, sui servizi segreti italiani e sulla Francia, che ha vinto “gloriosamente” la seconda guerra mondiale. Invece i governi italiani, per garantire la governabilità, hanno controllato le ribellioni italiane con l’aiuto della mafia; la sovranità e la costituzione italiana sono solo nominali.

Se l’Italia fosse un paese sovrano e i nostri governi fossero indipendenti da stati stranieri, per recuperare maggior prestigio, essa dovrebbe fare un patto con i paesi rivieraschi del Mediterraneo (eccetto la Francia), mettendosi alla loro guida; l’Italia unita è stata laica e indipendente solo in epoca liberale e in epoca fascista, perché oggi Mattarella attacca soprattutto i sovranisti. (Per le notizie, fonte: Pieluigi Mennitti –startmag.it).

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Il parlamento europeo ha revocato l’immunità parlamentare a tre deputati indipendentisti catalani, tra cui Puigdemont, l’eventuale estradizione sarà decisa dagli stati di residenza; questi sono sotto processo in Spagna per il referendum del 2017 a favore dell’indipendenza della Catalogna, non riconosciuta da Madrid. L’autodeterminazione, malgrado i trattati internazionali sottoscritti,  non è praticamente riconosciuta all’interno di nessuno stato, a volte gli stati riconoscono l’autodeterminazione solo a minoranze di altri stati.

Alcuni di questi indipendentisti sono già in carcere in Spagna, tra loro il vice presidente della Catalogna, Junqueras, l’eventuale arresto dei dissidenti dovrebbe passare attraverso il tribunale belga e il processo dovrebbe avvenire in Spagna ma, secondo la legge spagnola, solo alla presenza degli imputati. Per antipatie verso la Russia e per timore delle reazioni spagnole, l’UE, dopo aver accettato le devoluzioni cecoslovacche e jugoslave, ora sta applicando due pesi e due misure con Ucraina, Bielorussia e Spagna. 

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Democrazia è un concetto relativo, temporale ed evoluzionistico, nel senso che le democrazie non sono uguali e alcune sono delle frodi. Diversamente dall’Italia, la Polonia si è sviluppata con i soldi europei ma ora, con un colpo di stato strisciante, praticamente di un partito unico, sta riducendo la libertà di stampa e il precedente assetto democratico dello stato. Poiché il paese è stato sottratto al blocco russo, la Germania, che ha appoggiato l’evoluzione antisovranista dell’Italia, non pare esserne preoccupata.

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Grazie ai paradisi fiscali, le multinazionali sottraggono agli stati 245 miliardi di dollari di tasse l’anno, sono dieci i principali paradisi fiscali del mondo: Isole vergini, isole Cayman, Bermuda, formalmente indipendenti ma controllate dalla Gran Bretagna; poi Olanda, Svizzera e Lussemburgo, facenti parte dell’UE, quindi Hong Kong, Jersey, Singapore, pure legati alla Gran Bretagna e infine Emirati Arabi Uniti.

Sembra che la G.B., cessato il traffico di schivi, con il sostegno dei plutocrati del mondo che sono dietro i governi occidentali, abbia coltivato i paradisi fiscali, facendo divenire Londra la prima piazza finanziaria d’Europa e probabilmente la seconda del mondo, dopo New Yotk. Cayman non consente di risalire ai titolari dei depositi; non dovrebbe essere competente l’OCSE nella questione, ma l’ONU, perché l’OCSE ha stabilito regole che favoriscono l’elusione fiscale a favore dei superricchi.

Svizzera, Olanda e Lussemburgo fanno dell’UE, che finora ha preferito non intervenire, a causa di questa evasione fiscale, l’Italia ci rimette più di 10 miliardi di euro l’anno, a favore soprattutto dell’Olanda, che collabora con gli Emirati Arabi, e a favore dello stato americano del Delaware. Bisogna dire che i ricchi, che controllano i paesi ricchi, non hanno interessa a combattere i paradisi fiscali, perciò, a parte i proclami, gli stati non sono intervenuti nella questione, la democrazia è anche una manfrina. (Per le notizie, fonte: il fattoquotidiano.it – Mauro del Corno).

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Germania e Bundesbank, la banca centrale tedesca, sono in rotta di collisione con Lagarde e BCE, a causa del piano PEEP e della politica monetaria espansiva adottata per affrontare crisi economica e pandemica; la BCE, con il programma di acquisto, per 1.850 miliardi di euro, di titoli di stato ha contribuito anche ridurre interessi e spread sui debiti pubblici ma, nel consiglio direttivo della BCE, il consenso ottenuto a questa politica  è stato fragile.

Ci sono ancora mille miliardi da utilizzare entro marzo, il presidente della Bundesbank teme una risalita del tasso d’inflazione e pertanto chiede il ritiro della politica, una volta raggiunto il tasso d’inflazione prefissato al 2%. La Germania ritiene che la politica inflazionistica sia consigliabile solo in periodo di guerra, anche se l’inflazione riduce il debito pubblico; comunque, il consiglio ha lasciato invariati i tassi, già molto bassi.

Nello scontro tra Berlino e Francoforte, accademici, politici e finanziari tedeschi, sostenuti dal partito di destra AfD, sono ricorsi alla corte costituzionale tedesca, affermando che la BCE, con l’acquisto dei titoli, finanzia indirettamente i deficit degli stati. Questa politica del QE fu iniziata da Draghi, attaccato dalla Merkel; comunque è da ricordare che l’Italia trova credito all’interno e all’estero, anche senza l’aiuto della BCE.

Per sostenere famiglie e imprese americane, a causa della pandemia, della crisi economica americana e dei debiti americani, anche gli Usa hanno autorizzato un’emissione straordinaria di dollari, per 1.900 miliardi, che si aggiungeranno agli stimoli fiscali, ai crediti d’imposta e a una moratoria negli sfratti e nei pignoramenti.

Tra i beneficiari sono le famiglie a basso reddito, i disoccupati e le assicurazioni sanitarie, il governo Biden vuole diminuire il numero dei poveri (che la Cina afferma di aver eliminato, ma forse non è vero). I repubblicani hanno contestato le misure del governo, affermando che la spesa prevista aumenterà il debito pubblico, portandolo a 22.000 miliardi di dollari. (Per le notizie, fonte: huffingtonpost.it – Claudio Paudice; money.it – Violetta Silvestri).

USA

Il 5/3/2021, il centro americano per il controllo e la prevenzione delle malattie o CDC, ha pubblicato un rapporto che afferma che l’uso delle mascherine riduce i contagi di Covid-19 e morti solo dell’1,32%; inoltre, riferisce che, durante la pandemia, i casi d’influenza si sono quasi azzerati, ma forse alcuni casi sono stati diagnosticati come Covid.

Anche se la mascherina riduce l’afflusso di ossigeno al cervello, chi la usa  esce più facilmente di casa, va ai centri commerciali e ai ristoranti, che sono luoghi ad alto rischio di contagio. Durante il lockdown, sono aumentati i suicidi giovanili, in Giappone i suicidi di bambini sono aumentati del 49%; l’informazione mainstream, spesso reticente e non oggettiva, spalleggiata da esperti di corte, ignora questi dati, anche se forniti da settori della “scienza”, da essa esaltata.  (Per le notizie, fonte: Code Name Jumper).

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 8/3/2021)

EUROPA

Mentre i governi italiani e  suoi rappresentanti nell’UE, non vogliono usare dissenso o porre veti sulle deliberazioni, Austria, Danimarca, Romania, Repubblica Ceka, Polonia, Ungheria, Slovacchia e Norvegia, a causa dei ritardi europei nelle vaccinazioni, per i vaccini di seconda generazione, hanno deciso di rivolgersi a Russia, Cina e Israele.

A causa anche delle mutazioni del virus Covid 19, non intendono rivolgersi solo all’UE per i vaccini perché l’Ema, l’ente europeo di controllo, è troppo lenta nell’approvazione e nella distribuzione de vaccini; la commissione europea è stata perciò costretta ad autorizzare gli stati a rivolgersi anche ba compagnie farmaceutiche straniere.

Poiché i vaccini non sono stati adeguatamente sperimentati e testati, nel modulo per la vaccinazione anti Covid 19, AstraZeneca ha scritto che il paziente s’impegna a informare il suo medico sugli effetti collaterali del vaccino, il quale richiede due dosi, non è indicato per le persone di età superiore ai 55 ed è controindicato alle donne in gravidanza o in allattamento.

Si fanno presenti anche potenziali rischi per feto e neonato, non si sa se il vaccino sia escreto nel latte materno; i vaccinati sono protetti solo dopo 15 giorni dalla somministrazione della seconda dose. Come accade con altri farmaci, le reazioni avverse al vaccino sono date da dolori, infiammazione, prurito, stanchezza, malessere, brividi, mal di testa, nausea, eritema, febbre, vomito, diarrea, sonnolenza, vertigini, inappetenza, sudorazione, eruzione cutanea, svenimento e respiro corto o sibilante. (Per le notizie, fonte; Giusy Caretto – startmag.it).

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In Germania è previsto un allungamento del lockdown fino a Pasqua e aumentano le polemiche sulla campagna di vaccinazione; alcuni presidenti di regione criticano la politica fin qui seguita dalla Merkel, un lockdown rigido e uno più leggero hanno dato un colpo mortale al commercio e al settore della gastronomia.

Nonostante l’arrivo di una terza ondata della pandemia, chiedono un piano certo di ripresa, i presidenti dei lander che quest’anno vanno al voto sono sensibili agli umori degli elettori stanchi delle restrizioni; il ministro dell’economia, Altmaier, ha seguito le indicazioni della cancelliera ma, associazioni di commercio annunciano ricorsi in tribunale.

Migliaia di dosi di vaccino AstraZeneca sono fermi nei centri di vaccinazione, si propone di superare le liste di priorità, rendendoli disponibili a quelli che vogliono vaccinarsi presso i medici di famiglia. Alcune rigidità burocratiche hanno favorito questa situazione, non lenita dai generosi aiuti economici del governo.

Comunque, si ritiene troppo complessa la procedura per accedere a questi aiuti, gli insoddisfatti verso la politica del governo sono il 47%, i soddisfatti, il 22%; il governo vorrebbe legare l’allentamento delle restrizioni alla diminuzione dei contagi, in corrispondenza del ritorno alla normalità, però, con le varianti del virus, c’è stata una ripresa dei contagi.

L’industria legata all’export non ha sofferto molto per il lockdown, ma il commercio è stato colpito duramente, perciò chiede di riaprire per il giorno 8 marzo, promettendo controlli igienici, presenze contingentate, tracciamento dei contatti con App e acquisti su prenotazione. La Germania è preoccupata per la terza ondata della pandemia e accusa il governo anche di errori di comunicazione.

Del vaccino AstraZeneca sono state somministrate solo 450.000 dosi, sui 3,2 milioni disponibili, alcune persone, in lista di priorità, lo rifiutano e altri lo vorrebbero ricevere ma non possono averlo, ad aprile arriveranno altri vaccini Pfizer e di altre società. (Per le notizie, fonte: Pierluigi Minnitti – startmag.it).

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La corte di giustizia europea ha annullato, in secondo grado, la decisione della commissione europea sulla banca italiana Tercas, che doveva fondersi con la banca popolare di Bari; la decisione erra stata già accolta, in primo grado, dal tribunale, che aveva erroneamente sentenziato che il fondo interbancario che aveva soccorso la banca in difficoltà, era un aiuto di stato, invece non lo era perché questo era solo un ente di diritto privato.

La banca Tercas, assorbita dalla banca popolare di Bari, fu costretta a rimborsare la somma ricevuta di 300 milioni di euro, l’integrazione con la banca popolare saltò e l’istituto fallì. Nel 2015 questo tipo d’intervento fu negato ad altre quattro banche in difficoltà, cioè banca Etruria, Cassa di Chieri, Cassa di Ferrara e banca Marche.

Queste banche furono sottoposte alla liquidazione coatta amministrativa, con sacrificio di azionisti e obbligazionisti; il bail-in entrò in vigore il 2016, facendo precipitare del 60% la capitalizzazione di borsa del comparto bancario italiano. Ora si aspetta un risarcimento adeguato da parte della commissione europea. (Per le notizie, fonte: Giuseppe Liturri – startmag.it).

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Il piano del governo Merkel, sull’allentamento delle restrizioni in Germania, ha scontentato tutti, per il suo contenuto e per i soldi, in nome dell’autonomia, ogni Land sta decidendo da se; il piano vaccini è definito catastrofico e si attende un nuovo governo. La pandemia ha convinto che la Germania non è un paese ben governato e ben organizzato, si denuncia la lentezza della pubblica amministrazione e si chiede la sua riforma.

La commissione europea ha gestito male i contratti sui vaccini anti Covid e ora Ursula Von der Leyen afferma che l’UE si deve preparare a un’era di pandemie, perciò ha invitato i paesi membri ad adeguare le strutture sanitarie; nella vaccinazione di massa, l’UE è stata superata da Israele, Usa e Gran Bretagna.

L’abilità organizzativa della Germania non si è vista, negli uffici sanitari tedeschi manca il coordinamento, l’assistenza sanitaria non è on-line e si usano ancora i fax, la pubblica amministrazione non è digitalizzata e non è interconnessa, internet è lenta; pensavamo che queste cose accadessero solo in Italia. La Germania è entrata nel quinto mese di lockdown e non se ne vede la fine, le piccole imprese stanno andando in rovina.

Invece gli Usa, grazie alla vaccinazione di massa, si stanno riprendendo, la Merkel ha affidato alla commissione europea il compito di procurare i vaccini, ma le procedure per il loro acquisto sono state contrassegnate da lunghi negoziati e ritardi, che costringeranno a mantenere le restrizioni. Per conseguenza, Bruxelles ha bloccato i vaccini destinati all’Irlanda e l’Italia, che copia Bruxelles e Berlino, quelli destinati all’Australia, mentre l’Austria, per le forniture si è rivolta a Israele; queste violazioni contrattuali, in tempo di liberismo, dovrebbero essere contestate. Nemmeno Conte non si è distinto in materia, in Italia mancano i vaccini ma, milioni di dosi sono bloccate nei frigoriferi.

L’Italia non riesce o non vuole esercitare la sovranità sui propri confini e pone l’embargo ai vaccini, l’arbitrio di Bruxelles e Roma nasce dai loro fallimenti; nei negoziati con Londra per la Brexit, Bruxelles ha usato l’arroganza, approvata dalla televisione europeista italiana. Il fatto è che l’UE è un progetto egemonico, illiberale e antidemocratico, nelle mani di Berlino e Parigi. Nella sfera economica e commerciale, l’UE a trazione tedesca vuole resistere al primato politico e militare di Usa e Cina. (Per le notizie, fonte: Pierluigi Minniti – startmag.it; Tino Oldani – startmag.it; Federico Punzi – startmag.it).

ITALIA

Il Grande Reset, invocato nell’ultimo forum economico mondiale di Davos, ha puntato anche al lockdown e il Recovery Plan dell’UE è diventata per la mafia un’occasione per mettere le mani sui soldi europei. In Italia il processo di decadimento iniziò con la riduzione della domanda interna, il che, per compensazione aziendale, favorì le esportazioni.

La spesa pubblica serviva a stimolare la domanda interna, ma nel 1981 si arrestò con il divorzio tra Tesoro e Banca d’Italia, nel 1998 le cose peggiorarono  con i cambi fissi imposti dall’UE. Poi arrivò l’accordo tra Kohl e Mitterand  per la riunificazione tedesca, quindi la nascita dell’euro che favorì, dopo l’epopea di Mattei, le privatizzazioni delle principali industrie italiane e quindi, la deindustrializzazione dell’Italia.

Prima del 1981 ci fu lo sviluppo economico italiano e, dopo quella data, iniziò il declino. Nel 1976 Kissinger minacciò di morte Moro, secondo alcuni perché voleva aprire al PCI e prendere il controllo delle armi nucleari americane in Italia; allora il PCI aveva preso più voti della DC. Gli americani pensarono di far cadere Moro anche con qualche scandalo, come fanno le grandi potenze, che alimentano anche terrorismo e complotti.

La Francia, che controllava l’Italia su mandato americano, non accettava l’impetuosa crescita economica italiana e le sue iniziative, perché l’Italia doveva restare un paese sottomesso, come previsto dal trattato di pace di Parigi del 1947, invece trattava con gli arabi per il petrolio e puntava verso la tecnologia nucleare pacifica.

Kissinger era in buoni rapporti con Napolitano e Berlinguer, che voleva il compromesso storico, ma non disturbava la Nato. Dopo le rivolte studentesche del 1968, nel 1977 Luciano Lama, all’università di Roma, divenne il bersaglio di Autonomia Operaia e delle brigate rosse, sicuramente ispirate dall’estero e dai servizi segreti interni controllati dagli americani.

Alcuni brigatisti esuli trovarono rifugio in Francia, che nel 1980 abbatté l’aereo Itavia a Ustica, per colpire il terrorista Gheddafi che faceva affari con l’Italia. Il PCI era il più grande partito comunista dell’occidente, ma non era più un partito antisistema; mentre Moro intendeva lottare contro le brigate rosse, create da Renato Curcio e dalla P2, su emanazione di Vaticano, che era una spalla degli Usa, e di altri paesi Nato.

Però nel 1977 l’obiettivo delle brigate rosse non era il partito comunista, ma la democrazia cristiana, perciò nel 1978 Bachelet fu ucciso a Roma dalle brigate rosse. Il generale Dalla Chiesa accertò che in via Gradoli, a Roma, un palazzo del Sisde, cioè dei servizi segreti, ospitava uomini delle brigate rosse; in quell’occasione, Dalla Chiesa ricevette l’ordine di ritirarsi, forse da Licio Gelli, capo della P2.

Nel 1978 a Roma le brigare rosse sequestrarono e uccisero Moro, il presidente della repubblica, Cossiga, non fece nulla per la sua liberazione;  nel 1979 uccisero il giornalista Mino Pecorelli. Usa, Francia e Inghilterra volevano ridurre le ambizioni mediterranee e nucleari civili dell’Italia, perciò un referendum popolare, ispirato dall’estero, impose la chiusura delle centrali nucleari che producevano energia e plutonio per le armi nucleari; gli Usa hanno ricattato o minato solo i paesi temibili ma privi di armi nucleari.

Fino al 1981, con la spesa pubblica, lo stato aveva favorito lo sviluppo dell’Italia e i salari reali erano cresciuti, ma nel 1998, con l’accordo europeo sui cambi fissi e poi, con l’introduzione dell’euro, lo sviluppo si arrestò. Prima del 1981 il Tesoro spendeva più di quello che incassava con le imposte, emettendo biglietti di stato senza pagare interessi, mentre le banconote della banca centrale erano coperte da titoli pubblici che, a causa dei bassi interessi, a volte non trovavano acquirenti.

A causa di questa situazione, con l’emissione monetaria e l’aumento degli interessi, l’inflazione superò il 20% ed era superiore ai tassi, mentre il rapporto tra debito pubblico /Pil era ancora intorno al 60%. Con il divorzio, la Banca d’Italia non comprava più titoli, il Tesoro dovette venderli ai privati a tassi elevati e così i biglietti di stato e la sovranità monetaria furono dimenticati. Fino al 1981 la Banca d’Italia comprava titoli che lo stato non riusciva a piazzare e metteva nel passivo del suo bilancio la nuova moneta.

Nel 1971 il dollaro era stato slegato dall’oro, nella nuova situazione creata nel 1981, l’Italia, per esportare, era costretta a svalutare e questa svalutazione era vista dalla Francia come concorrenza sleale, comunque, fino al 1981, i tassi  d’interesse erano al disotto dell’inflazione, cioè esisteva ancora un margine per lo sviluppo. Quando i tassi aumentarono, aumentarono anche i guadagni delle attività finanziarie, gran parte della spesa pubblica fu destinata agli interessi e così l’Italia si fermò; gli italiani s’impoverirono, si contrasse l’occupazione e, dopo il 1992, il debito pubblico superò il PIL.

La spesa per investimenti crollò, per pagare gli interessi, aumentò l’emissione di titoli e aumentò il debito pubblico. Probabilmente il divorzio fu imposto dai nostri protettori esteri che volevano ufficialmente combattere la corruzione italiana, ma era una scusa, infatti, i fondi pensione americani acquistavano largamente i titoli pubblici italiani, perché sicuri e redditizi.

L’abolizione della scala mobile e del fiscal drag e poi i contratti di flessibilizzazione e precariato, mutarono il ruolo del sindacato che rinunciò a fare una politica salariale. Perciò Andreotti voleva tornare a prima del divorzio e voleva recuperare un po’ di sovranità monetaria, Federico Caffè era d’accordo ed era euroscettico e perciò fu ucciso, nemmeno il suo cadavere  fu ritrovato.

All’inizio la Francia era contraria alla riunificazione tedesca, poi ci fu l’accordo tra Kohl e Mitterand, la Germania rinunciò al marco e aderì all’euro e alla Nato. Il marco aveva messo in difficoltà la Francia, mentre l’Italia svalutava la lira, perciò le due visite in Italia della nave inglese Britannia, con le privatizzazioni italiane, puntarono a deindustrializzare l’Italia che esportava molto.

Allora nemmeno la Germania se la passava molto bene, perché era indebolita dal costo economico della sua riunificazione. Nella nuova situazione, l’Italia non controllava più il tasso d’interesse, la Banca d’Italia non produceva più moneta capace di aiutare la spesa pubblica, ci furono le privatizzazioni delle partecipazioni dello stato; quindi, con l’euro, con i vincoli di bilancio europei e il patto di stabilità successivi, l’Italia perse, dopo la sovranità monetaria, anche la sovranità di bilancio.

I giornali, finanziati da “lor signori”, parlavano male delle grandi imprese statali, in realtà i margini delle imprese pubbliche non erano inferiori a quelli privati, ma facevano più investimenti rispetto ai privati che accedevano ai profitti aziendali. La strategia estera a favore delle privatizzazioni fu replicata per l’abolizione della Cassa per il Mezzogiorno.

Eppure i cinesi presero a copiare l’economia mista italiana, anche per aiutare le zone meno sviluppate della Cina, copiando anche alla Cassa per Mezzogiorno. Invece la sinistra italiana si riciclò a vantaggio delle banche e della speculazione e, con la seconda crociera del Britannia, iniziarono le privatizzazioni.

Si svendettero le aziende di stato e a Sigonella solo Craxi, che era euroscettico e contro Reagan, sembrava difendere la sovranità italiana, perciò divenne il bersaglio della Nato e della magistratura di sinistra e fuggì e morì in Tunisia. Allarmato, Andreotti cambiò idea e non volle più tornare a prima del divorzio; nel 1992 iniziò, contro il governo DC-PSI,  l’inchiesta giudiziaria di mani pulite, diretta anche dall’estero, e nel 1994 nacque la seconda repubblica.

Le privatizzazioni impoverirono l’Italia e arricchirono stranieri; sparì DC , PSI e il PCI cambiò nome in PDS, inaspettatamente, con le elezioni politiche del 1994, vinse Berlusconi, intenzionato a sbarrare il passo al PDS. Alla fine degli anni ottanta, la disoccupazione giovanile era arrivata al 56%, da allora attenuata da flessibilità, precariato, partite Iva e contratti di formazione; negli anni novanta si favorì il prepensionamento, l’Inps ci rimise ma le imprese ne guadagnavano perché i giovani erano pagati la metà degli anziani, che presero in carico anche i figli maggiorenni disoccupati.

Fino agli anni ottanta, i salari reali furono difesi, ma con la flessibilità i sindacati e PDS pretesero solo posti di lavoro. Ciò portò alla precarizzazione del lavoro, con la spaccatura del mondo del lavoro tra precari e garantiti; tante imprese italiane finirono in mani straniere, il PDS era dalla parte delle banche e dei fondi pensione privati, ma resistevano le piccole imprese, anche se strangolate dagli interessi delle banche.

Negli anni trenta, per sanare i danni speculativi della crisi del 1929, erano state separate le banche d’affari da quelle commerciali, nel 2008 ci fu la crisi del mercato immobiliare e dei derivati subprime speculativi americani. Con la crisi economica, le piccole imprese italiane usavano le cambiali come moneta privata fiduciaria, con gli alti tassi d’interesse, le abbandonarono.

Su impulso dell’alta finanza speculativa, negli anni novanta fu il ritorno alla banca universale o banca mista, cioè non specializzata; il lavoro precario fu sfruttato soprattutto dalle multinazionali e, con l’avvento del commercio elettronico, chiusero le imprese commerciali. Tanti lavoratori divennero autonomi e si fecero una partita Iva.

Con i cambi fissi del 1998, tutti gli indicatori economici peggiorarono, l’Italia aveva perso flessibilità del cambio e con l’UE, sovranità monetaria e controllo del suo bilancio. I cambi fissi del 1998 prepararono il passaggio alla moneta unica, per reazione popolare, alle elezioni crebbe la destra e perse la sinistra, non più interessata al welfare e alla difesa del salario, ma ai mercati.

Sono decenni che in Italia non si sceglie più, per interferenze europee e del Quirinale, il presidente del consiglio e non si scelgono nemmeno i rappresentanti in parlamento, con lo scadimento della classe politica e dell’informazione, soprattutto televisiva. Sembra la crisi irreversibile della nostra ”democrazia”, mentre l’europeista Mattarella esalta la costituzione.

Dal 1998, con i cambi fissi, il Pil pro-capite crollò progressivamente, soprattutto dopo il 2008; soprattutto, a causa del debito pubblico, per il blocco della spesa pubblica imposto dalla commissione europea; le imprese con utili accumulati chiudevano perché in borsa si guadagnava di più. Quindi, con la pandemia e con il ruolo opaco dell'informazione, si è alimentato il panico generale e la crisi economica.

Il calo della domanda ha messo in  ginocchio le imprese e la sanità pubblica è stata depotenziata a vantaggio di quella privata che, come accade in Usa, è spesso in mano alla chiesa cattolica. Secondo l’articolo 128 del trattato di Lisbona, una moneta di stato nazionale, senza interessi e senza indebitamento, finché non sarà superata dalle monete virtuali moderne,  è legittima, mentre l’euro avrebbe corso legale nell’UE;  ma i governanti italiani non la vogliono perché intendono favorire gli speculatori, non sulla lira su cui si è speculato in passato, ma sul debito pubblico italiano.

Per favorire la ripresa, oltre gli aiuti statali, bisognerebbe sempre fare prestiti a basso interesse, non bisogna investire solo quando l’investimento supera il rendimento delle attività finanziarie e questo lo può fare soprattutto lo stato; i ricchi si possono pagare i servizi e devono pagare le imposte, l’UE dovrebbe combattere i paradisi fiscali.

Con tanti disoccupati giovani, bisognerebbe rivedere i nostri convincimenti su moneta, imposte e spesa pubblica, e non avallare la Disunione Europea, bisognerebbe anche salvaguardare il welfare e proteggere le imprese nazionali, strategiche e tecnologiche, dalle mire straniere. La moneta creata non dovrebbe essere a debito dello stato o la banca centrale deve acquistare titoli a interesse zero; bisogna combattere la dittatura sanitaria che limita la libertà e favorisce la speculazione economica.

Quando la domanda interna è insufficiente, aumentano le esportazioni e la bilancia valutaria è in attivo, accade a Germania, Italia e Spagna, mentre in Francia, il deficit valutario dipende dalla domanda interna troppo alta. Gli effetti nefasti dell’inflazione si combattono con l’indicizzazione dei salari, il che tiene alta la domanda interna e fa aumentare il Pil e le imposte, ma fa aumentare anche costi di produzione e prezzi.

La disoccupazione si combatte riducendo la produttività, proibendo il doppio lavoro, il lavoro ai pensionati, eliminando lo straordinario, riducendo le ore di lavoro e l’età per la pensione; l’aumento dei costi è compensato da aumento di domanda, produzione, Pil e occupazione che dovrebbe portare la disoccupazione a zero. L’UE doveva varare norme comuni sull’immigrazione, sull’antiriciclaggio e contro i paradisi fiscali e l’evasione fiscale invece, con le sue omissioni, ha indirettamente favorito, mafie e lavoro nero.  (Per le notizie, fonte: Antonio Galloni – “Come è stata svenduta l’Italia").

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it viruslibertario@gmail.com.

  

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 1/3/2021)

ITALIA

Con la pandemia da Covid 19, le multinazionali internazionali del farmaco hanno enormemente aumentato i loro profitti miliardari e l’UE ha prenotato centinaia di milioni di vaccini ancora in sperimentazione, in gran parte ancora non arrivati o non utilizzati; anche tamponi inaffidabili e mascherine hanno alimentato questi profitti.

Le circolari ministeriali 11285 e 15280 di aprile-maggio del 2020 hanno disposto che ai deceduti per la malattia Covid non si potevano fare autopsie, utili ad accertare le vere cause della morte. Intanto la penuria di vaccini o rarefazione indotta dei vaccini, a vantaggio della speculazione, ne ha fatto  aumentare i prezzi, oggi si prospetta l’introduzione di un passaporto sanitario che attesti la vaccinazione.

Per non bloccare l’economia, se i vaccini sono efficaci contro la pandemia, bisognava vaccinare prima i lavoratori, l’UE doveva coordinare i piani antipandemici dei singoli paesi, anche se la classe politica e dirigente italiana, più che dalla preparazione, è contrassegnata dall’obbedienza e dall’omertà verso i loro mandanti e padroni, occulti o palesi che siano.

L’OMS, presidio ufficiale della sanità mondiale, vive soprattutto di finanziamenti privati che condizionano e generano conflitti d’interesse; tramite le riviste scientifiche, ha voluto il boicottaggio dell’idrossiclorochina usata, con successo, da Trump, affermando che è dannosa. L’intossicazione alimentare e ambientale favorisce le infiammazioni e le epidemie stagionali come l’influenza, che è la risposta salutare dell’organismo per la sua depurazione.

Con la catena alimentare e con i veleni dell’ambiente, l’uomo accumula intossicazione e, alla fine della vita, muore di avvelenamento complessivo; comunque, Taiwan ha tempestivamente isolato i pochi contagiati da Covid provenienti dall’estero e perciò ha avuto pochi infettati e pochi morti. Trump accusava la Cina per la pandemia.

Montagnier affermava che il virus era stato manipolato in laboratorio, altri accusavano la Cia di approntare armi batteriologiche contro la Cina, la iniziale moria di anziani colpiva soprattutto l’Italia che ha avuto relativamente più persone colpite dagli effetti collaterali dei vaccini e più morti. I cinesi affermavano che il virus non era trasmissibile da uomo a uomo, ma igienizzarono il luogo originario della pandemia, perciò l’OMS non potette fare tempestivamente le sue indagini.

Il Prof. Roberto Burioni, che il 2/2/2020 aveva affermato che il virus non era pericoloso, in un secondo momento, a difesa della scienza e contro le false notizie, fondò un’associazione che minacciava ricorsi giudiziari contro i negazionisti, con intimidazioni e censure contro i medici non allineati. Quindi,  ha chiesto l’oscuramento dei canali indipendenti come ByoBlu e ha denunciato il prof. Montanari perché negazionista, chiedendo l’oscuramento delle notizie non ufficiali. Perciò Twitter, YouTube, Facebook, Google e Wikipedia hanno cancellato pagine di siti che offrivano tesi eterodosse.

Bill Gates, interessato all’industria farmaceutica, sollecitava un piano finanziario contro il virus, mentre Conte stanziava 140 milioni di euro, le scuole furono chiuse, i verbali del Comitato Tecnico Scientifico furono secretati, ma un ricorso contrario della fondazione Einaudi fu accolto dal TAR del Lazio. I test con tampone davano molti falsi, per ogni ricoverato Covid, agli ospedali italiani si riconoscevano 2.000 euro il giorno, perciò questi se li tenevano stretti.

Con la censura della televisione verso le notizie eterodosse sulla pandemia e con lo sviluppo dello smart working, si sono sviluppati programmi per rilevare l’allontanamento dei lavoratori dal PC, riducendo le ore retribuite e violando ancora la privacy; in Italia il decreto legge 34/2020 ha stanziato 50 milioni di euro a favore di stazioni radio e televisive perché informassero sull’emergenza sanitaria, secondo i dettami del governo.

Trump è stato curato, in tempi di record, con idrossiclorochina e anticorpi policlonali, pare invece, ma è controverso, che il vaccino AstraZeneca abbia favorito casi di mielite o infiammazione del midollo spinale. Elon Musk, fondatore di Tesla, ha affermato di essere stato testato quattro volte per Covid, due test hanno dato risultato negativo e due positivo. (Per le notizie, fonte: Pietro Ratto - Cronaca di una pandemia – Bibliotheka – byoblu.com).

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Per controllare o condizionare l’informazione esistono una legge fascista, con il direttore responsabile e concorsi pilotati, inoltre i reati d’opinione e di diffamazione, la pubblicità pagata da grandi imprese vicine al governo e finanziamenti diretti del governo, pari a 150 milioni di euro l’anno.

Al primo posto nei finanziamenti c’è Dolomiten, con oltre 6 milioni di euro l’anno (lo scopo nascosto è tenere buoni i tirolesi), al secondo Famiglia cristiana, con 6 milioni, al terzo Libero, con oltre 5 milioni, al quinto Il Manifesto, con 3 milioni, radio radicale, per averla amica dello stato, riceve 3 milioni.

Nel 2016 il governo Renzi ha abolito i sussidi ai giornali di partito e di sindacato e alle testate quotate in borsa che distribuiscono utili (però Conquiste del lavoro, legato alla Cisl, riceve ancora contributi per 800.000 euro l’anno (perché la legge non è uguale per tutti). I contributi non possono superare il 50% dei ricavi, grandi beneficiari sono i giornali cattolici come Famiglia cristiana, Avvenire, Civiltà cattolica e il mensile di Comunione liberazione, inoltre i giornali di diocesi e parrocchie.

Questi benefici vanno sommati alle esenzioni fiscali e all’8°% Irpef riservato alla chiesa cattolica (e poi si dice che l’Italia è un paese laico che lotta contro l’evasione fiscale). Il Secolo d’Italia, legato a Fratelli d’Italia, riceve oltre 900.000 euro l’anno, 2,5 milioni di euro l’anno vanno a 5 giornali italiani editi all’estero. (Per le notizie, fonte: startmag.it).

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Dal 1943 a oggi, cioè da Badoglio a Draghi, i governi italiani sono durati in media 1,2 anni e le legislature sono state in tutto XVIII; nel 1946 fu proclamata la repubblica, nel 1948 entrò in vigore l’attuale costituzione e ci furono le prime elezioni politiche della repubblica; ogni legislatura ha visto nascere in media 3,6 governi, che sono stati in tutto, fino a oggi, 74.

In quasi duemila anni, i papi sono stati 266 e gli antipapi, forse 40; dal 1946, i presidenti della repubblica italiana sono stati 11; i papi, che sono re elettivi, hanno governato in media per più di sette anni. I papi e presidenti italiani sono eletti da grandi elettori e non dal popolo, papi e presidenti della repubblica italiana sono politicamente più stabili dei capi di governo italiani.

I governi italiani durano poco e i capi di governo hanno pochi poteri rispetto al presidente della repubblica, perché i costituenti, per evitare la rinascita del fascismo e a vantaggio delle grandi potenze occidentali, hanno preferito un governo fragile; l’Italia, secondo la costituzione scritta, è una repubblica parlamentare, secondo quella materiale, è una repubblica presidenziale. Sono tante le bugie della costituzione.

Nella prima legislatura, dal 1943 al 1953, Badoglio ebbe due governi, Bonomi due, Parri 1 e De Gasperi 7; nella seconda legislatura, dal 1953 al 1958, si sono avuti i governi De Gasperi, Pella, Fanfani, Scelba, Segni, Zoli; nella terza, dal 1958 al 1963, i governi Fanfani, Segni, Tambroni, e altri due governi Fanfani.

Nella quarta, dal 1963 al 1968, un governo Leone e tre governi Moro; nella quinta, dal 1968 al 1972, un governo Leone, tre governi Rumor, un governo Colombo e un governo Andreotti. Nella sesta legislatura, dal 1972 al 1976, un governo Andreotti, due Rumor e due Moro; nella settima legislatura, dal 1976 al 1979, tre governi Andreotti; nell’ottava legislatura, dal 1979 al 1983, due governi Cossiga, un governo Forlani, due governi Spadolini e uno Fanfani.

Nella nona legislatura, dal 1983 al 1987, due governi Craxi e uno Fanfani; dalla decima legislatura, dal 1987 al 1992, un governo Goria, uno De Mita e due Andreotti. Nell’XI legislatura, dal 1992 al 1994, un governo Amato e un governo Ciampi; nella XII legislatura, dal 1994-1996, un governo Berlusconi e un governo Dini; nella XIII legislatura, dal 1996 al 2001, un governo Prodi, due governi D’Alema e un governo Amato.

Nella XIV legislatura, dal 2001 al 2006, due governi Berlusconi, nella XV legislatura, dal 2006 al 2008, un governo Prodi; nella XVI legislatura, dal 2008 al 2013, un governo Berlusconi e un governo Monti. Nella XVII legislatura, dal 2016 al 2018, un governo Letta, un governo Renzi, e un governo Gentiloni; nella XVIII legislatura, dal 2018 a oggi, due governi Conte e uno Draghi. (Per le notizie, fonte: policymakermag.it; sito del governo italiano).

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Berlusconi proponeva un’imposta sul reddito in misura fissa e Draghi, senza particolare dissenso da parte di Berlusconi e di Salvini, vuole aumentare la progressività; il PD afferma che la metà degli italiani non paga questa imposta, probabilmente perché questa platea è fatta di beneficiari di bassi redditi o perché evasori fiscali.

Si dimentica sempre di ricordare che esistono evasori legali di questa imposta, che la pressione tributaria e di oltre il 43%, che le imposte sono innumerevoli e che la costituzione afferma che l’imposta si paga in base al reddito, cioè è contro la moltitudine d’imposte e non accenna a detrazioni e deduzioni fiscali. Per inciso, non esistono evasori totali, perché quelli senza reddito o evasori, per i loro consumi, pagano l’Iva; inoltre, i pagamenti in nero si sono sviluppati soprattutto a causa dell’Iva.

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In Italia si fanno troppi decreti, anche di contenuto eterogeneo, il decreto mille proroghe è un decretone omnibus del governo, l’ultimo è del governo Draghi; il decreto mille proroghe non fornisce al parlamento il tempo di vagliare i vari provvedimenti, ma accade anche con la legge sul bilancio, in pratica, serve a ridurre la sovranità del parlamento e le discussioni parlamentari.

Per rendere operativi i decreti del governo Conte, occorrono 792 decreti attuativi, ma le camere ne hanno emanati, fino a ora, solo 253, tra quelli mancanti sono i ristori previsti per le attività colpite dal Covid. Urge rimettere il parlamento al centro della vita legislativa, non può continuare a ratificare i decreti dell’esecutivo, anche perché i predicatori laici della politica affermano che l’Italia è una repubblica parlamentare. In Italia si dice anche spesso che ci sono troppe leggi e troppi reati, ma non si fa niente per rimediare a quest’anomalia.

Il decreto mille proroghe di Draghi contiene proroghe a scadenze per banche, imprese, università, al blocco alle concessioni per trivelle, alla proroga del termine per l’individuazione di zone dove costruire depositi per le scorie radioattive, al termine, già fissato, del mercato di maggior tutela delle tariffe sull’energia; inoltre, il mille proroghe allunga la vita del bonus vacanze e prevede maggiori assunzioni nella pubblica amministrazione e negli ospedali. (Per le notizie, fonte: Carlo Terzano – policymakermag.it).

CINA

Grazie e notevoli stanziamenti, il governo cinese ha dichiarato di aver sconfitto la povertà nel suo paese; secondo i politologi di corte della televisione italiana, in USA e UE non abbiamo bisogno di raggiungere questo risultato, perché abbiamo la “democrazia”, per difendere la quale, si accetta qualsiasi sacrificio economico. 

La “democrazia” diversa da un paese all’altro, ma tanti paesi non se ne fanno una bandiera, è un muro deludente ed evanescente contro cui, con la richiesta costante di tante riforme, sbattiamo continuamente la testa; promette trasparenza, tolleranza, giustizia. sovranità popolare, diritti sulla vita, sul corpo, sul nome, sulla libertà personale e sulla piccola proprietà; in realtà, significa anche ipocrisia, oligarchia, doppiezza, speculazione, sfruttamento e inganno.

Nunzio Miccoli  www.vruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 22/2/2021)

ITALIA

A causa della diffusione della pandemia, potrebbe essere in  arrivo un nuovo lockdown totale, proposto da Speranza e Ricciardi, definito una misura barbara dall’infettivologo Matteo Bassetti e criticato da Meloni. Il governo Draghi, con qualche cambiamento di ministri, rispecchia gli schemi dell’ultimo governo Conte.

Ad ogni modo, pare che Draghi piaccia all’UE, agli USA, al Vaticano e ai mercati, che sono i protettori dell’Italia, però il suo governo potrebbe durare solo un anno, perché dopo potrebbe diventare presidente della repubblica; con Napolitano e Mattarella, l’europeismo è diventato una religione, recitata dalla televisione assieme al Covid. Draghi  rappresenta, come il Pd, i mercati e  Mattarella l’UE.

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Nell’ottobre del 2020, Luca Palamara, membro del CSM, con l’accusa di aver favorito cariche e nomine, dal CSM è stato radiato dall’ordine giudiziario, era stato anche presidente dell’Associazione nazionale magistrati. Il sistema messo in piedi garantiva la congiunzione di mondo giudiziario, diviso in tre correnti politiche, cioè destra, centro e sinistra, e mondo politico con cui s’interfacciavano.

Le azioni di Palamara sono state individuate con un trojan, un virus informatico introdotto nel suo telefonino, collocato dalla procura di Perugia e da quella di Roma; con il trojan sono stati scoperte anche le tangenti sugli appalti pubblici e rapporti discutibili con l’informazione. Il metodo Palamara condizionava la vita politica, falsando nomine, inchieste e processi e faceva cadere governi legittimamente eletti, come accadde con Craxi, con i governi DC-PSI, con i governi Berlusconi e con il governo Salvini.

Con Violante, politico del PDS, fu inaugurata una cinghia di trasmissione tra politica di sinistra e magistratura, destinata a succedere alla collaudata cinghia tra PCI e sindacati; dietro ogni nomina c’era un patteggiamento, politica e magistratura non erano tra loro indipendenti ma s’interfacciavano. I voti raccolti dalle correnti della magistratura pesavano sulle nomine, il plenum del CSM decideva tutto, dalle nomine alle sanzioni, inclusa la nomina del primo presidente della cassazione.

Il CSM della magistratura, che garantisce l’autogoverno della magistratura, cambia ogni quattro anni, ha come membri di diritto il procuratore generale e il primo presidente della corte di cassazione, 16 giudici eletti dalla magistratura e 8 membri eletti dal parlamento che scelgono il vicepresidente, rendendo così evidenti i collegamenti tra politica e magistratura.

Uno degli obiettivi recenti era sbarrare la strada all’ascesa del M5S nel governo della magistratura; come accade in tanti mestieri nobili, quello di magistrato, con i favoritismi, ledendo il principio costituzionale di eguaglianza, si tramanda da padre in figlio. Al tempo di tangentopoli, c’era uno scontro di potere tra le procure di Milano e quella di Roma, la legge del 1993 che abolì l’immunità dei parlamentari e la relativa autorizzazione parlamentare a procedere, per ritorsione, favorì lo sconfinamento della magistratura nella politica.

Poiché la politica e l’informazione dipendono dai finanziamenti privati, di stati, banche e grandi imprese, nulla accadeva per caso, perciò nel 1994 Berlusconi, inviso alla sinistra e al governo, fu raggiunto da un avviso di comparizione. La maggior parte dei magistrati è iscritta alla corrente di sinistra di magistratura democratica, collegata al PD, il quale è, a sua volta, collegato a informazione, televisione, banche, mercati, Vaticano e commissione europea, professando l’europeismo.

Non erano rare collusioni mafiose, infatti, il procuratore Giuliano Gaeta fu accusato di aver protetto le cosche mafiose, vi era propensione al clientelismo e alla lottizzazione delle cariche; le tre correnti della magistratura decidono nomine, promozioni e punizioni, orientano l’azione giudiziaria e fanno mediazioni.

La magistratura di sinistra, con il PCI e poi con il PD, afferma di avere il compito di plasmare e cambiare la società, anche con le sentenze; perciò erano considerati democratici solo i magistrati collaterali a PCI PDS e PD. Per favorire l’arrivo di magistrati democratici, il sistema mandava i suoi commissari ai concorsi per magistrati, perciò i figli dei componenti del CSM diventavano magistrati, si chiedevano anche raccomandazioni per gli esami  orali dei loro figli; si accaparrava il magistrato facendolo iscrivere alla propria corrente tramite un tutor.

Comunque, in Italia queste cose accadono in tutti i concorsi e appalti pubblici , i quali non rispettano il principio di eguaglianza; i magistrati segretari del CSM, attivi nelle nomine, sono nominati dai capi correnti, gli assistenti di studio della corte costituzionale sono cooptati e hanno un enorme potere di orientamento, influenzando le sentenze della corte.

Il giudice che afferma che è stato nominato dal CSM all’unanimità, in realtà è stato cooptato tra i capi correnti, il che vale anche per la pagella di valutazione, fatta ogni quattro anni, su ogni magistrato dal CSM. Comunque, il sistema correntizio è in maggioranza su posizioni di sinistra, il nemico era rappresentato dalla destra di Berlusconi, mentre la sinistra di magistratura democratica vantava una superiorità culturale.

L’8/5/2008 s’inaugurò il quarto governo Berlusconi, che voleva separare pm e giudici e riformare il CSM, affidando i provvedimenti disciplinari a organi al di fuori del CSM. L’indipendenza della magistratura non esisteva più e la giustizia si esercitava a fini politici, con la copertura di magistratura democratica e del PD che facevano un’opposizione feroce a Berlusconi.

Il sistema delle procure costituito da un procuratore, con aggiunti e sostituti, un ufficiale di polizia giudiziaria, con collegamenti con i servizi segreti e con i giornali, si reggeva su uno scambio di favori; la vera separazione avrebbe dovuto essere tra magistrati e i giornalisti, che erano una cassa di risonanza per un’inchiesta giudiziaria collegata alla politica.

Le inchieste giudiziarie nascevano da flagranza di reato, denuncia, verifiche fiscali, indagini e denunce anonime; le veline potevano essere cestinate o passate all’ufficiale giudiziario per un’indagine vera e propria. Il tutto a danno dell’obbligatorietà dell’azione penale, teoricamente valida per tutti gli italiani, l’esito dipendeva dal nome del soggetto attenzionato.

Berlusconi affermava di essere stato vittima di una persecuzione giudiziaria, comunque, l’ANM non si muoveva senza copertura del Quirinale, collaterale a sinistra e UE, il presidente della repubblica approvava le azioni della magistratura contro Berlusconi; poiché non si poteva assolvere Berlusconi, contro di lui fu applicata retroattivamente anche la legge Severino del 2012 contro la corruzione.

Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, su regia del Quirinale e della magistratura, per impedire la riforma della magistratura, mollò Berlusconi, forse perché la procura di Roma indagava su illecite vendite immobiliari di Fini, ma poi archiviò perché Fini si alleò con la sinistra. Le procure possono aprire un’inchiesta partendo da una notizia di reato, da una velina o denuncia anonima, a scopo di ricatto politico, possono tirarla per le lunghe, non iniziare mai il procedimento o di portarlo a termine velocemente.

Lo fanno grazie a un giornale amico e un partito amico, negando il principio che afferma che la giustizia è uguale per tutti. Con il lodo Mondadori del 2011, Berlusconi fu condannato a pagare 750 milioni di euro a De Benedetti, amico del PD, e poi si dimise, tutte le iniziative giudiziarie contro Berlusconi erano condivise da Napolitano; intanto dal Quirinale s’invitava Palamara a partecipare alla spartizione del potere, secondo il manuale Cencelli.

Il potere derivava anche dalla visibilità ottenuta con convegni, televisione e stampa, il nemico era Berlusconi e i magistrati facevano politica; con le elezioni, cambiavano alcuni nomi, ma il sistema non cambiava, ma aggiornava solo l’agenda. Dopo le lezioni del 2013, i governi europeisti di Monti e Letta si guardavano bene dall’interferire nella magistratura.

Il procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone, che aveva combattuto la ndrangheta, aveva capito che senza il sostegno delle correnti della magistratura e del Quirinale non poteva andare avanti; comunque, iniziò le indagini su mafia capitale, ma la corte di cassazione escluse il carattere mafioso degli imputati.

Anche i magistrati erano travolti in processi, nel 2010 Stefano Pesci finì sotto inchiesta perché aver inviato informazioni della procura al pm piacentino Luca Turco, ma poi fu assolto. Sergio Santoro fu prosciolto da un’accusa di corruzione in atti giudiziari, la competenza a indagare sui giudici romani spettava alla procura di Perugia; tanti finirono sotto inchiesta, ad esempio per traffici d’influenze.

Le audizioni per le promozioni erano un pro-forma e chi era ascoltato, era preparato per dire cosa dire; si faceva carriera per lottizzazione e tra magistrati si facevano scambi di favore. Pignatone aveva ottimi rapporti con Napolitano, che era sempre della partita, gravissimi illeciti erano stati commessi da ufficiali di polizia giudiziaria e da pubblici ministeri.

Come accade nelle sette, Nella casa di Paola Balducci si svolgevano cene riservate tra magistrati, politici, avvocati e giornalisti, i magistrati all’attacco erano spesso targati PD; l’inchiesta Consip di Napoli mirava a colpire Renzi. Antonio Ingroia, pm di Palermo, sulla trattativa stato-mafia partecipò a una manifestazione della sinistra a Roma, in difesa della costituzione, dimenticando che la giustizia si dovrebbe esercitare solo nell’aula dei tribunali.

Tra il Quirinale e la procura di Palermo non correva buon sangue, Ingroia intercettò illecitamente telefonate tra Napolitano e Mancino, vice presidente del CSM, coinvolto nell’inchiesta sulle trattative stato-mafia. Il direttore di Repubblica, Ezio Mauro, tirato in ballo da Ingroia, dichiarò di non conoscerlo, anche se lo intervistava spesso, per delle notizie contro il governo Berlusconi; anche Ingroia partecipò a Rimini a un convegno dei comunisti italiani, affermando di essere un pm partigiano.

Nino di Matteo, numero due di Antonio Ingroia a Palermo, divenne presidente dell’ANM di Palermo, diceva che Berlusconi era in rapporto con la mafia, Di Matteo non era benvisto dai suoi amici di sinistra, sosteneva che della morte di Falcone non era responsabile solo Cosa Nostra, perciò fu rimosso da tutti gli incarichi. Cosa Nostra, anarchici e brigate rosse sono stati usati anche come capri espiatori.

Di Matteo non divenne capo del Dap carcerario, deve si poteva accedere a informazioni su politici e imprenditori complici di mafiosi, affermava che bisognava stare lontani dalle correnti e dei giochi di palazzo e si rifiutava di mediare. Il 21.4.2015 Renzi divenne capo del governo, era contrario alla nuova legge elettorale Italicum, mentre il pm di Napoli, Woodcock, era coinvolto in inchieste riguardanti le cooperative di Modena, il Cpl Concordia per la metanizzazione di Ischia e le inchieste Consip, sulle forniture allo stato, fu accusato di fuga di notizie.

Napolitano non volle Nicola Gratteri ministro di Giustizia, proposto da Renzi, perché la magistratura di sinistra, legata al PD, non voleva la rivoluzione, perciò Pignatone e altri procuratori, contro Gratteri, presero d’assalto il Quirinale. Era consueto che i procuratori manifestassero il loro gradimento al nuovo ministro della giustizia; per rappresaglia, Renzi criticò ferie eccessive e irresponsabilità dei magistrati.

Renzi, da segretario del PD e capo del governo, non poteva sfidare la magistratura, inorridita anche per il patto del Nazzareno tra Renzi e Berlusconi, il sistema si reggeva su delicati equilibri. Alla procura di Genova giacevano fascicoli tributari e fallimentari che coinvolgevano i genitori di Renzi; questi fascicoli diventano importanti quando riguardano parenti di politici importanti e tutto può finire in mano ai giornali.

Pignatone indagava su Woodcock, per violazione del segreto istruttorio e c’èra uno scontro tra procure, il vicepresidente del CSM, Legnini, finì in un fascicolo della procura di Roma, per violazione del segreto d’ufficio a favore di un giornale, le procure di Roma e Napoli si attaccavano e un procedimento disciplinare contro Woodcock era in piedi.

L’1.8.2013 la corte di cassazione condannò Berlusconi per frode fiscale nei diritti Mediaset, perché si affermava che Berlusconi conoscesse e approvasse tutto sulle relative operazioni finanziarie, alla stampa la motivazione della sentenza fu anticipata; la corte di cassazione, dopo venti anni di caccia da parte delle procure, si comportò con Berlusconi come un plotone d’esecuzione. Con il lodo Mondadori si espropriò Berlusconi a favore di De Benedetti.

Il 16.8.2018 la nave della guardia costiera Diciotti soccorse immigrati e Salvini, secondo la legge e il desiderio della maggior parte degli italiani, ordinò il divieto di sbarco, poi toccò anche alle navi Gregoretti, Open Arms e Sea Watch; il procuratore di Agrigento, Patronaggio, ordinò lo sbarco immediato e Salvini ricevette l’avviso di garanzia. Com’era accaduto con Berlusconi e Renzi, Salvini attaccava i giudici e, per reazione, li compattava.

Sugli immigrati, dai sondaggi pareva che gli italiani la pensassero come Salvini, ma la magistratura dava manforte alla sinistra contro la destra, prendendo il vecchio ruolo dei sindacati. Intanto il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, dava parere contrario a indagare su Salvini, sequestrava le navi e faceva la guerra alle ONG, per immigrazione  clandestina. Era la rivincita di Salvini che tuttavia, per il suo divieto di sbarco, dovrà subire un processo per sequestro di persone.

C’è un blocco contro la destra che fa leva su magistratura democratica, lo aveva fatto anche negli anni settanta, lottando contro il capitalismo, poi contro Berlusconi, Renzi e Salvini; adesso la magistratura era a favore dell’immigrazione irregolare e illegale, scavalcando leggi e sentenze. Ma oggi non siamo nel 1968 e i magistrati vogliono godersi i vantaggi della tonaca, come gli uomini del PD vogliono godersi i vantaggi della politica e delle relazioni importanti, sostanzialmente sono anch’essi conservatori.

Sul tavolo del CSM arrivò un esposto del giudice Robledo a carico del procuratore di Milano Bruti Liberati, per essere stato escluso dalle indagini su Expo e Ruby, naturalmente con lo scopo di ottenere un risultato invece che un altro; nel 2006 la riforma Castelli aveva ridotto l’autonomia dei magistrati e il procuratore diventava responsabile unico nell’assegnazione delle inchieste, però la nomina dei procuratori dipendeva dalle correnti del CSM.

La giustizia è diventata elastica, si muove di fronte alle necessità della sinistra mentre, in altri casi, come nel caso Ruby che colpiva Berlusconi, va avanti; comunque, intervenne Napolitano e il ricorso di Robledo fu respinto. Bruti Liberati, da parte sua, denunciò Robledo per irregolare gestione di soldi sequestrati nel corso d'indagini.

Con l’uscita di scena di Bruti Liberati, nel 2016 Nicola Gratteri non era gradito come procuratore alle correnti di sinistra di Milano, mentre Giovanni Melillo era legato a  doppio filo con il ministro della giustizia, il sistema non poteva rimanere fuori dalla nomina del procuratore di Milano. Per un magistrato, autopromuoversi presso il CSM non è insolito, non valgono solo i curricoli, contano di più accordi, protezioni, legami, scambi e mediazioni.

I procuratori sono sempre approvati all’unanimità dalle correnti, naturalmente con criteri spartitori, i fratelli di Pignatone e del vice Ielo, con raccomandazione, avevano ottenuto dall’Eni incarichi ben remunerati. Un esposto contro Pignatone, per conflitti d’interesse, doveva rimanere segreto ma fu illegalmente reso pubblico da Fatto Quotidiano e da La Verità; però nessuno ha mai pagato sulla fuga di notizie del 1994, relativamente all’invito di comparizione per Berlusconi.

I politici sono nel mirino dei magistrati se sfidano il sistema dei magistrati e del potere del PD, gli atti giudiziari escono non per colpa degli avvocati difensori, come erroneamente si ritiene, ma la fuga di notizie inizia nelle procure stesse; c’è l’interesse del giornalista a dare le notizie, ma anche dei politici e dei magistrati a combattere un avversario politico.

A Palermo, il magistrato Alessia Sinatra accusò Giuseppe Creazzo, procuratore di Firenze, di molestie sessuale, il procuratore Salvi sentenziò che si era inventato tutto, però poi Creazzo fu bruciato nella carriera per le molestie. Il teatrino della politica non era il solo. Il 13/7/2019 Riccardo Fuzio, procuratore generale di Cassazione, annunciò a Mattarella le sue dimissioni, per avviso di garanzia della procura di Perugia, per aver rivelato segreti istruttori a Luca Palamara.

Per le azioni disciplinari dei magistrati e il loro esito, bisogna sempre valutare l’appartenenza, l’operazione trasparenza, pari trattamento ed eguaglianza non decolla per i magistrati. Anche Palamara era dentro il sistema, però ha fatto rivelazioni importanti e il sistema si è vendicato contro di lui; se non ci fossero le polemiche politiche, che non piacciono a Mattarella, noi cittadini non sapremmo mai niente e sarebbe il trionfo dell’omertà. (Fonte: Alessandro Sallusti intervista Luca Palamara – il Sistema – Rizzoli Editore).

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

      

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 15/2/2021)

ITALIA

Per contrastare la crisi economica, politica e sanitaria, spianando la strada a Draghi, è stato anche evocato il piano americano Marshall, teso alla ricostruzione dell’Europa, terminata la seconda guerra mondiale. Questo piano fu criticato da Stalin e l’Europa orientale non vi aderì, ma anche i comunisti italiani e francesi lo criticarono.

E’ opportuno ricordare alcuni contenuti del piano, che, come il Recovery Plan,  era fatto di aiuti a fondo perduto e da crediti; la metà delle merci importate doveva essere di produzione americana e le colonie inglesi e francesi erano tenute a fornire agli Usa materie prime pregiate, a prezzi scontati. Con la pauperizzazione dell’Europa occidentale, tutti i crediti esteri europei furono trasferiti agli Usa che perciò, grazie anche alle importazioni europee, da paese creditore, prese a fare investimenti in Europa e nel resto del mondo.

In Germania e in Europa, mentre la popolazione comune era impoverita, fornitori d’armi, accaparratori, speculatori e addetti al mercato nero si arricchirono e perciò, soprattutto in Germania, con i loro mezzi fecero investimenti produttivi che favorirono la ripresa tedesca. La Germania, sapendo trattare (diversamente dall’Italia), aderì alla Nato, le fu concessa la riunificazione e gli Usa gli abbonarono il resto dei suoi debiti di guerra.

Tuttavia, da allora, non è nata la pace in Europa, l’egemonismo tedesco cresce, la Nato applica sanzioni alla Russia, che perciò minaccia di rompere le relazioni con l’UE; la Turchia, per competere con gli Emirati Arabi rivali, nemici della fratellanza musulmana, minaccia la Grecia e progetta di mandare astronauti sulla luna, mentre gli “alleati” occidentali, per contrastare l’espansionismo di Pechino, fanno manovre militari navali nel Pacifico.

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Dal 2007 al 2012 l’Italia, secondo l’OMS, doveva sviluppare un piano contro le pandemie, che però non è stato fatto, perciò oggi un rapporto di 131 pagine del generale Lunelli, autore di protocolli per piani pandemici, è stato depositato dai familiari delle vittime della pandemia, presso la Procura di Bergamo, per il reato di epidemia colposa.

Questo ritardo nell’aggiornamento del piano pandemico nazionale ha favorito l’infezione di 2,4 milioni di persone, con 84.000 vittime, delle quali, almeno 10.000 si potevano risparmiare. Le linee guida del piano erano state predisposte nel 2013 dall’OMS, approvate dal parlamento europeo e dalla commissione europea.

Un piano del genere è poi entrato in vigore in Italia alla fine del 2020, cioè a pandemia inoltrata, esso prevede un dispositivo di sorveglianza e individuazione precoce della pandemia, il potenziamento delle strutture sanitarie dirette allo scopo, il coordinamento tra regioni e stato e tra ministeri e un centro di comando unificato per questo tipo di emergenze.

L’Italia non lo aveva però predisposto tempestivamente e non rispose nemmeno a un questionario di autovalutazione dell’OMS sulle sue capacità di gestire una pandemia; infatti, un rapporto OMS del 13/5/2020 sulla questione è sparito. Probabilmente, come affermava Trump, i governi italiani avevano la convinzione segreta dell’inutilità delle istituzioni internazionali, oppure erano incapaci di rispondere tempestivamente agli eventi avversi.

Per aumentare i vaccini disponibili contro la pandemia, bisognerebbe agire sui brevetti, secondo accordi WTO del gennaio 1995, i brevetti sui farmaci durano 20 anni, con diritto di monopolio che però ammette la licenza pagata a favore di altre case farmaceutiche. Tuttavia, nel 1997 Mandela, presidente del Sudafrica, per fronteggiare l’AIDS, con voto del congresso, autorizzò le aziende del paese a produrre autonomamente il farmaco, anche senza licenza.

Perciò 39 multinazionali farmaceutiche presentarono una denuncia presso il WTO, che poi ammise che, in condizioni di povertà, un paese poteva derogare da quell’accordo; perciò, nell’autunno scorso, India e Sudafrica hanno presentato, in sede WTO, la domanda per una moratoria sui brevetti per vaccini e per i farmaci anti Covid, la decisione è prevista per marzo del 2021.

Un’autorizzazione permetterebbe di aumentare la produzione di vaccini anche da parte d’industrie nazionali; i paesi dell’Unione Europea, appoggiando le richieste di India e Sudafrica, chiedono alla commissione europea di rilasciare le licenze per una moratoria sui brevetti, anche perché questi vaccini sono stati prodotti anche con finanziamenti pubblici di diversi paesi. I paesi non in grado di produrre questi vaccini potrebbero acquistarli, a prezzi contenuti, da altri paesi, senza rivolersi alle multinazionali. (Per le notizie, fonte: Pier Paolo Lunelli – Maria Scopece – startmag.it; Vittorio Agnoletto – Franco Sarcina – il sole24ore).

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I cambiamenti di Salvini, diventato improvvisamente europeista, sulle politiche dell’UE, sul Recovery Plan, sui vincoli di bilancio, sulle banche e su immigrazione, sembrano un tradimento; ma in politica, con tradimenti, benefit personali, ricatti e complotti, si può fare carriera. Ora il cambiamento lo avvicina a Roma e a Bruxelles, ma potrebbe allontanarlo dall’elettorato, soprattutto padano, facendogli perdere repentinamente voti, com’è successo a Berlusconi, Renzi e M5S.

Gli italiani, a causa della politica di Bruxelles, cioè della Merkel, verso l’Italia, sono diventati, in maggioranza, sovranisti, anche se Pd, Mattarella, governo e informazione hanno cercato, in tutti i modi, di contrastare questa presunta deriva. Comunque, l’informazione, per amore della verità e delle notizie complete, non avrebbe dovuto evidenziare solo il cambiamento epocale di Salvini.

Avrebbe dovuto anche evidenziare le dichiarazioni di questo che rilevano il cambiamento di atteggiamento europeo su immigrazione, austerità e vincoli di bilancio; inoltre, l’UE avrebbe dovuto dichiarare esplicitamente questo cambio d paradigma, precisando che i soldi destinati all’Italia sono una specie di risarcimento per le sue precedenti angherie contro questo paese. E’ abbastanza chiaro che la Germania non vuole perdere l’Italia, perciò usa il denaro con il governo italiano, ma anche con la politica e l’informazione italiana, secondo una prassi usata da tutte le grandi potenze in ascesa.   

Per fare qualche chiarezza sulla Lega, divenuta miracolosamente europeista, secondo Claudio Borghi, essa punta a un accordo con la Francia, mettendo in minoranza la Germania (ma non è detto che riuscirà nell’impresa); la Lega è passata dall’astensione al si sul Recovery, che però richiede come condizione l’aumento delle tasse sulla casa.

Ad ogni modo, Draghi è contrario all’austerità di Commissione, Merkel, Monti e Weidmann (presidente della Bundesbank); con lo spread e i tassi ai minimi, al momento non converrebbe prendere Mes e Recovery. Questi soldi vanno anche spesi bene, per impedire sprechi, sarebbe bene prenderli solo all’occorrenza; per quanto riguarda l’orientamento di Draghi, quota 100 e flax tax sono state tolte momentaneamente dalle trattative, anche perché la seconda prevede compensazioni con deduzioni e detrazioni fiscali.

Draghi è a favore di una fiscalità progressiva, com’è previsto dalla costituzione, però la cosa riguarda solo l’imposta sul reddito, ma le imposte sono tante e, con una vera riforma fiscale, andrebbero ridotte di numero, ma per una  riforma complessiva, bisognerà attendere. Per le partite Iva, si chiede una semplificazione fiscale, Draghi è contrario alla patrimoniale, già prevista, in maniera strisciante, da tante piccole imposte di tale natura.

Gualtieri è stato sostituito all’economia, come il ministro dell’istruzione; per Borghi l’europeismo dovrebbe significare non essere agli ordini di Bruxelles o della Germania ma essere a difesa degli interessi nazionali, rendendo l’Italia protagonista dell’UE; ma l’Italia ha forti legami economici con la Germania che è legata politicamente e militarmente alla Francia. Giorgetti la pensa  come Borghi o questo secondo fa solo opera di propaganda a favore delle scelte della Lega e di Salvini? (Per le notizie, fonte: Claudio Borghi – Federica Fantozzi – huffingtonpost.it).

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L’Italia è stata protettorato di Spagna, Francia, Germania e Usa, perciò dai suoi governanti, compensati con i privilegi, è stata indotta ad adorare l’europeismo invece che l’italianismo. Però gli italiani sono intelligenti perché hanno capito che il vero potere mondiale è in mano all’alta finanza, fatta di pochi uomini, che calpesta europei e americani, con loro dirigenti obbedienti e discreti nei suoi confronti; oggi attentano alla sovranità italiana la Germania e l’alta finanza internazionale; sovranità popolare, democrazia e decolonizzazione sono delle finzioni.

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 8/2/2021)

ITALIA

In Italia, la crisi economica esisteva prima dalla pandemia, causata dalle mancate riforme e dalle ingerenze economiche e politiche dell’UE, poi è stata enormemente amplificata dal distanziamento sanitario, imposto dal governo, per contrastare la pandemia.

Quindi, la principale ragione dell’attuale crisi economica italiana è data dai provvedimenti del governo contro il Covid. Trump era un po’ legato a Putin, perciò le tensioni tra i due sono state anche alimentate artificialmente, cioè con la propaganda, sono state alimentate per le armi e per mantenere alta l’insicurezza che, indirettamente, richiede l’esistenza di un governo.

Prima di diventare presidente, Trump aveva fornito informazioni a Putin, è legato alla banca Rothschild e al fondo investimenti Black Rock. Bill Gates propone di ridurre la popolazione mondiale e ora la moria di anziani per pandemia arriva a proposito; la massoneria è contro le frontiere e, come Biden, appoggia l’immigrazione di uomini adulti, è anche a favore del controllo delle nascite.

Perciò il coronavirus può essere lo strumento per resettare l’economia mondiale, ridurre i diritti, favorire un governo mondiale, favorire la digitalizzazione e il passaggio al transumanesimo, che rappresenta una nuova specie umana più evoluta, ma forse anche più manipolabile e governabile. E’ servito anche a rilanciare l’informazione mainstream, dalla quale gli italiani si erano allontanati.

Se i paesi alleati dell’Italia, d’accordo con i massimi dirigenti italiani, hanno consentito ai mercati di speculare selvaggiamente sull’Italia, vuol dire che le grandi potenze, anche appartenenti a due schieramenti contrapposti, per interessi economici, possono cooperare. Questi interessi hanno consentito di svendere l’Italia, anche il terrorismo ha a volte, come mandanti, stati “democratici”.

A gennaio 2021, a causa del Covid, in Italia sono morte 14.000 persone ultraottantenni, più che in un grande terremoto, il piano di vaccinazione europeo procede a rilento e perciò i vecchi sono preoccupati, ma lo sono anche per la situazione economica dei figli e dei nipoti che hanno perso il lavoro.

Inoltre, secondo alcuni studi, non pare che il vaccino anticovid fornisca la copertura al 95% e deve essere ripetuto, inoltre pare che il vaccino russo Sputnik, prima snobbato,  sia meglio del vaccino inglese AstraZeneca. Intanto l’Aifa ho dato il vai libera agli anticorpi monoclonali, le case produttrici, con la scusa di problemi di produzione, a causa delle incertezze scientifiche, sono nel panico e rallentano la produzione.

Secondo la rivista medica, The Lancet, il Covid 19 non è solo una pandemia ma, per concomitanza di più patologie, anche una sindemia, infatti, favorisce depressione, ansia e disagio mentale, cioè problemi psichiatrici; l’impatto sul benessere psichico è aggravato dalla morte dei cari, dal distanziamento sanitario e da problemi economici.

Gli esperti della televisione ci forniscono informazioni suffragate da statistiche, spesso di origine ignota, se fossero opinioni sarebbero contestabili. Il fatto è che, generalmente, i numeri non sono contestati ma sono metabolizzati per fede; come dire che le statistiche false sono diventate la migliore forma di propaganda. 

Il virus entra nei batteri, come fosse un loro parassita, si replica e muta velocemente, producendo tossine infiammatorie, cioè produce una risposta immunitaria che favorisce l’infiammazione; produce alcune proteine trovate nel sangue e nelle urine. Attacca i batteri del nostro microbioma buono e si riproduce anche nelle feci, colonizzando fogne e acque di fiume e di lago, contro di esso occorre usare disinfettanti e antibiotici. I batteri attaccati dal virus producono una proteina infiammatoria, poiché il tampone tradizionale può fornire dei falsi, è più efficace il tampone fecale, perciò il vaccino giusto dovrebbe combattere le tossine, come nella difterite. 

Sul fronte del Covid, la Svezia non ha attuato le restrizioni dell’Italia ma, in proporzione alla popolazione, ha avuto meno morti dell’Italia. Per l’attuazione delle misure anticovid dell’Italia, l’OMS ha offerto alla Bielorussia, tanti milioni di euro, questa ha rifiutato e, casualmente, nel paese sono scoppiate le rivolte di piazza. Con la collaborazione dei suoi governi, l’Italia è stata sempre il laboratorio preferito dei mercati.

Per combattere il Covid a domicilio con Unità Speciali di Continuità Assistenziale di ogni regione, il Comitato Cura Domiciliare Covid, formato dagli avvocati Erich Grimaldi e Valentina Piraino e composto da cittadini e medici, affiancato da un Comitato Medico Scientifico e da due gruppi Facebook, esercitobianco e terapiadomiciliarecovid19, hanno chiesto l’utilizzo di farmaci anche fuori dalle indicazioni dei foglietti illustrativi.

Finora hanno aderito centinaia di medici e cittadini, questi hanno anche impugnato una delibera della regione Lazio che ha limitato le prescrizioni dei medici di medicina generale, subordinando la prescrizione all’esito del tampone, spesso tardivo o falso negativo, impedendo con ciò la somministrazione tempestiva di farmaci al primo sintomo.

L’avvocato Grimaldi, in data 30/4/2020, ha mandato una diffida al presidente del consiglio, al ministro della salute e alle regioni, affinché si emanasse un protocollo nazionale, per tempestive cure domiciliari contro il Covid. Nel luglio del 2020 gli avvocati Grimaldi e Piraino, su valutazione di 140 medici, hanno inviato una richiesta d’accesso agli atti AIFA sul provvedimento del 20/5/2020 che ha sospeso l’uso dell’idrossiclorochina, depositando un ricorso al TAR del Lazio mirante a ottenere la riabilitazione di questo farmaco utile a combattere il Covid.

Il gruppo terapiadomiciliarecovid19 è diventato un supporto fondamentale per i pazienti, il comitato chiede pertanto al governo che, per l’atteso protocollo domiciliare, si prendano in  considerazione tali indicazioni, perché il trattamento domiciliare precoce evita la progressione della malattia e il collasso degli ospedali, rendendo con ciò più difficili le altre cure.

Gli uomini critici sono ingovernabili, infatti con essi, informazione e scuola non riescono nell’opera statale di condizionamento culturale; sia Trump che Biden hanno guidato una schiera di lobbisti, anche farmaceutici, che però in Usa sono registrati, mentre in Italia sono anonimi. (Per le notizie, fonte: Roberto Messina (Federanziani) – policymakermag.it; Carlo Brogna (Craniomed)- affaritaliani.it ; Adalgisa Marrocco – huffingtonpost.it).

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Sulla sorte del governo Conte, Mattarella, come si fa in “democrazia”, spinto dalle sue convinzioni europeiste personali, ha deciso dentro di se di dare a Draghi l’incarico di formare un governo del presidente d'unità nazionale, caro anche a Berlusconi; poi ha fornito le sue motivazioni che servivano a giustificare la scelta, ma il processo democratico sostanziale doveva essere l’opposto.

Il Quirinale, per correttezza democratica e costituzionale e per rispetto verso il parlamento, come ha accettato commissari europei, chiamati pomposamente tecnici, avrebbe anche potuto dare l’incarico di governo a Salvini, che non  piace agli europeisti e ha anche delle carenze o avrebbe potuto, riconoscendo la sovranità popolare, indire le elezioni anticipate.

Mattarella non se l’è sentita di dispiacere all’EU, cioè alla Germania che, per asservire l’Italia, ha favorito tutte le recenti crisi italiane; gli italiani l’hanno capito perciò, da europeisti, sono diventati in maggioranza, sovranisti, mentre larghi settori della politica e dell’informazione sono sempre al servizio di mandanti esteri.

In pratica Mattarella ha affermato, che vista la situazione, non bisogna perdere tempo con le elezioni, il M5S ha deciso di votare contro ma poi ha ritrattato, probabilmente Fratelli d’Italia voterà contro, sono le premesse per le future fratture a destra, che renderanno difficile anche un governo di destra, paralizzando ancora l’Italia, gli europeisti gioiranno.

Nel 1992 Draghi, su mandato dell’alta finanza, sostenne le grandi privatizzazioni italiane e poi i derivati non regolamentati, la svendita fu realizzata dai successivi governi di centro-sinistra; poi il commissario europeo Monti introdusse austerità, la riforma delle pensioni e inserì in costituzione il pareggio di bilancio.

Se l’Italia fosse veramente una repubblica parlamentare e se l’informazione, la mafia e i mercati non facessero sempre tifo per gli uomini dei mercati, l’incarico a Draghi dovrebbe venire dal parlamento e quest’incarico dovrebbe essere a termine e per l’ordinaria amministrazione; poi a luglio prossimo Mattarella dovrebbe sciogliere il parlamento e indire le elezioni anticipate.

Mattarella rimprovera a Conte di non aver coinvolto l’opposizione e di averla voluta dividere, di avergli fatto arrivare il bilancio di previsione alcune ore prima della scadenza, in modo da non avere il tempo per esaminarlo; perciò ha incaricato Draghi di formare un altro governo. Nell’attuale legislatura sono stati già bruciati due governi e il M5S ha rifiutato un rimpasto di governo; secondo l’art.88 della costituzione, si sarebbe potuti andare alle elezioni anticipate ma, non si poteva dispiacere alla Merkel, esaltata dalla televisione, meglio addomesticare prima Salvini.

Probabilmente Mario Draghi, uomo della finanza internazionale, è l’uomo migliore nel mercato, si dice che abbia salvato l’euro, io non ne sono convinto, però era indubbiamente una personalità in grado di muoversi autonomamente rispetto alla Merkel, che era contraria alla nomina di Draghi a capo della BCE e contraria al QE voluto da Draghi.

Non perché le indicazioni di Draghi fossero sbagliate, ma perché erano state prese senza la sua autorizzazione o approvazione, anche se la signora non era né a capo della commissione, né della BCE, né del consiglio dei ministri europeo; come dire che la separazione e l’autonomia dei poteri non esistono nemmeno nell’UE.

Il governo del presidente si potrebbe anche definire governo aperto e senza steccati, la televisione italiana ha esaltato tutti i papi e i presidenti della repubblica italiani, nessuno escluso; ora gli amici di Mattarella hanno paura del voto popolare, comunque, un dirigente nazieuropeista dell’UE ha affermato minaccioso: ”Insegneremo agli italiani come si vota!”.

Poiché l’Italia è diventato un protettorato europeo, pare che la commissione europea prema per un governo italiano di destra-sinistra, incluso il M5S, Conte potrebbe divenire commissario europeo; seppellita l’unità della destra, anche se ancora tenuta in vita dai proclami, la lega potrebbe governare di nuovo con il M5S, l’europeista Berlusconi lavora per questo.

Invece la Meloni, sul governo Draghi, propone l’astensione della destra, il che però potrebbe aprire spiragli a qualche voto a favore di leggi condivise dalla destra. Tutti vogliono un governo politico e non tecnico, fatto spesso di commissari europei, ma qualche tecnico potrebbe comparire ugualmente, perché anche i politici possono essere tecnici agenti d’interessi internazionali, pochi di loro lavorano per la sovranità del popolo.

Renzi vuole il ministro del lavoro per il suo partito e Draghi è gradito a UE, ai mercati e agli Usa, perciò la borsa italiana sale e lo spread scende; Draghi, diversamente dalla Merkel, che era praticamente il plenipotenziario europeo, era critico sul MES e a favore del QE e di un ministero del tesoro europeo, che potrebbe arrivare prima di un ministero della difesa, sancendo così la definitiva saldatura europea, sempre che l’UE non sparisca prima.

Gli stati uniti europei nasceranno solo quando l’UE accentrerà presso di se anche i debiti pubblici e le riserve degli stati, poi l’eventuale devoluzione di uno stato dalla federazione, come accadde negli Usa, renderà inevitabile una guerra interna; come si sa, l’autodeterminazione e la sovranità popolare sono solo delle chimere.

L’area euro, anche senza pandemia, ristagna economicamente e, a causa della bassa domanda, l’inflazione è bassa; perciò Draghi, scontrandosi con Francoforte e con la Germania della Merkel, propone anche di adottare la teoria monetaria moderna o MMT, tipica degli stati con sovranità monetaria, che prevede, da parte della BCE, il finanziamento diretto degli stati, invece di finanziare, come si fa adesso, le banche e, attraverso queste, l’economia e i governi.

In tal modo, non aumenterebbero né i debiti pubblici, né le tasse, ora, lo stato è finanziato con l’emissione di titoli pubblici, acquistati di privati, banche e BCE; la politica monetaria espansiva è stata rilanciata in Usa, con il QE e con il finanziamento gratuito diretto dei cittadini, per combattere la crisi economica, ma si può fare anche con la riduzione delle tasse, mentre la distribuzione gratuita di denaro potrebbe favorire l’inflazione.

Ora c’è il problema dell’epidemia, del riscaldamento climatico e del ristagno   economico che devono essere affrontati. Intanto con il QE, Fed e BCE hanno immesso nel mercato trilioni di dollari e, grazie a questa l’emissione monetaria da parte della BCE, sta anche indirettamente e gradualmente cadendo il dogma del divieto di finanziamento degli stati.

Alla BCE, Lagarde è sensibile ai richiami di Francoforte e della Merkel, perciò ha espresso dubbi sul nuovo paradigma monetario di Draghi, affermando che la distribuzione del denaro ai cittadini più bisognosi è compito del fisco e non della banca centrale, che deve controllare solo l’inflazione. Però la misura suggerita da Draghi farebbe intervenire lo stato nell’economia, anche se soprattutto a fini sociali.

Comunque andrebbe anche affermato che, quando il popolo è sovrano, anche la moneta appartiene al popolo e non alle banche centrali partecipate direttamente da altre banche centrali, come avviene con la BCE, e indirettamente da grandi banche private; quindi il muro di Francoforte potrebbe cadere. (Per le notizie, fonte: money.it; Francesco Damato – startmag.it)).

EUROPA

Passato Trump, il ritorno al multilateralismo di Biden, nei confronti di Cina e Russia, significa cooperazione, competizione e confronto comunque, a Davos, Putin e Xi Jinping hanno accusato gli Usa di arroganza. Sembra che  gli Usa puntino a minimizzare la cooperazione, a vantaggio  della competizione, perciò la Merkel ha sottolineato che con Biden non ci sarà la distensione, ma forse nemmeno la guerra fredda.

Gli imperi passano e per lo più hanno una durata di circa un secolo, ma Roma ah fatto eccezione, è probabile che in questi rapporti tra grandi stati ci sia tutta una regia falsa e concordata, potrebbero lavorare anche in accordo segreto e all’informazione fanno arrivare le notizie che vogliono; comunque, a stare alla recitazione, Russia e Cina hanno invitato gli europei di non legarsi troppo agli Usa.

Al World Economic Forum di Davos del 2020, presenti Merkel, Xi Jinping e Biden, dopo gli anni di Trump, c’è stata un’esortazione a impedire la guerra fredda, sostituendola con una competizione cooperativa; questi accordi sono stati fatti anche in passato, ma difficilmente durano, perché stati e persone voglono primeggiare, economicamente, politicamente e militarmente.

Biden vorrebbe legare gli europei agli Usa e vorrebbe giocare strumentalmente e propagandisticamente con Pechino la carta dei diritti umani, che anche gli Usa sono capaci di calpestare; ma vuole anche coinvolgere la Cina nella governance economica globale, obbligandola però a una maggiore reciprocità nei rapporti economici e commerciali.

La Germania è molto esposta commercialmente e negli investimenti nel mercato cinese, anche se per le imprese tedesche è più facile investire in Cina che per le imprese cinesi in Germania. Purtroppo per gli Usa, l’UE a trazione tedesca è l’anello meno convinto della strategia americana verso Pechino; comunque, poiché la politica è ricca di slogan, il multilateralismo è tornato sulla bocca di tutti.

Contro l’isolamento, Biden e Merkel hanno esaltato multilateralismo, globalizzazione e interdipendenza, in realtà gli stati, con l’immigrazione e la pandemia, non hanno fatto altro che chiudersi nei loro confini; per favorire il libero commercio con regole uguali per tutti, per il momento, nemmeno i dazi doganali e le differenze fiscali saranno eliminati.

L’UE non è stata capace d’organizzare una campagna di vaccinazione di massa, mentre ci sono riusciti meglio Usa, Regno Unito e Israele; comunque, la Merkel, per prevenire sorprese spiacevoli, prima dell’avvento di Biden, ha chiuso velocemente l’accordo sugli investimenti con Pechino, naturalmente, guardando prima agli interessi della Germania e non degli altri partner dell’UE, però fa delle eccezioni per la Francia.

E’ chiaro che la Germania, seguita dalla Francia, alla quale è legata con un patto, rifiuta la tutela americana perciò, l’accordo con la Cina, questo accordo  è cucito proprio sugli interessi tedeschi; comunque, per dare strumentalmente soddisfazione ai “democratici”, diffondendo fumo negli occhi, la Merkel ha rimbrottato la Cina sui diritti umani e sulla diffusione del coronavirus, poi ha lodato Biden per la sua decisione di restare nell’OMS.

Contro la Cina, Biden vorrebbe fare fronte comune con gli europei e con i paesi delI’Indo-Pacifico, cioè con il fronte delle “democrazie”; nonostante la disponibilità di Bruxelles a lavorare assieme agli Usa sulla Cina, al Forum di Davos, la cancelliera ha sabotato l’idea del fronte comune, preferendo interloquire isolatamente con la Cina. Cioè, non vuole che l’Europa si schieri con uno dei due grandi rivali, ma anche la Cina la vuole neutrale.

La democrazia è ipocrita, comunque e sinceramente, la Cina non vuole difendere i valori democratici e liberali, ai quali non crede, ma vuole solo separare l’Europa dagli Usa (nel mondo gli stati autoritari sono la maggioranza e le democrazie sono delle frodi). Con la globalizzazione, la Cina si è inserita economicamente in Europa, dove, come hanno fatto gli Usa, ora ha diversi fiancheggiatori, premiati per il loro attaccamento.

Invece Berlino vede nella Cina la chiave per la ripresa economica tedesca e per la sua rivincita su russi e americani, perciò Xi Jinping ha chiuso velocemente l’accordo sugli investimenti con la Germania, alla quale speriamo non riconosca anche il ruolo di tutore e arbitro dell’Europa. Gli stati fanno patti che non rispettano e hanno la vista corta, non prevedono i futuri sviluppi dei rapporti internazionali.

La Russia, tra UE a trazione tedesca e Cina, dovrebbe preoccuparsi; intanto la Germania, interessata al vaccino russo sputnik e al gasdotto nord stream 2, dopo essersi avvicinata a Putin, per aver richiesto il rilascio di Navalny, anche l’ambasciatore tedesco è stato espulso da Mosca . (Per le notizie, fonte: Carlo Pelanda- Federico Punzi - startmag.it).

Nunzio Miccoli   www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 1/2/2021)
ITALIA

Vista la situazione pandemica, mentre Lagarde, a capo della BCE, fa una politica monetaria flessibile e accomodante, con una pandemia che necessita di aiuti per lavoratori e imprese da parte dello stato, il ministro Gualtieri, in presenza di abbondante risparmio nazionale, rispetto a Germania, Francia e Spagna, sta emettendo pochi titoli di stato. 

Forse lo fa per tenere sotto controllo il debito pubblico italiano, ma non ci sono problemi di finanziamento, la richiesta di titoli di stato italiani è alta; nell’ultimo trimestre l’Italia ha rimborsato più titoli di quelli emessi e il Tesoro ha attinto nuova liquidità dalla Banca d’Italia, probabilmente si tratta di somme stanziate per investimenti e mai spese; con il Pil in flessione e con l’inflazione negativa, nel 2020 la Francia ha tatto emissioni di titoli doppie rispetto all’Italia.

Eppure l’Italia, con la pandemia, ha attuato più restrizioni, ha avuto il più alto numero di morti e il maggiore calo del Pil dell’eurozona. Nel 2020 la BCE ha acquistato nostri titoli di stato per 170 miliardi di euro e il governo ha concesso bonus e ristori, in attesa del fondi di Bruxelles, che dovrebbero arrivare alla fine del 2021

Con tanta liquidità depositata presso le banche italiane, la Francia, dopo aver preso il controllo di banche italiane, può finanziarsi presso di esse a costo quasi zero, assumendo il controllo d’imprese italiane con i risparmi degli italiani, acquistando anche gioielli italiani come Fincantieri e Leonardo. Facilitano l’operazione, regali ai partiti, alla politica e agli amministratori di queste società, è questa la democrazia! (Per le notizie, fonte: Giuseppe Liturri- Startmag.it).

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I governi, con i loro slogan, le inventano tutte, ora Conte dimissionario, a causa della crisi economica e della pandemia, affinché l’Italia rialzi la testa, propone un governo di salvezza nazionale, Berlusconi, trattenuto dalla coalizione di destra, è sempre attratto da questi richiami. In realtà, l’Italia ha la testa bassa a causa dei suoi governi, imposti dai poteri e dalle potenze come a Germania.

L'Italia ha la testa bassa a causa delle mancate vere riforme e della tutela coloniale subita per opera dell’UE. Ad ogni modo, con le dimissioni di Conte, è momentaneamente salita la borsa di Milano, segno che gli italiani sono intelligenti, mentre la televisione e la stampa che non vende giornali, ma riceve aiuti, per rendere gli italiani arrendevoli e rassegnati, facendo un servizio allo straniero, hanno ricordato che, con la crisi, è salito lo spread sui titoli di stato italiani.

Come si sa, il parlamento è un grande supermercato, con la crisi politica, le trattative per il nuovo governo continuano, governo uscente e presidente della repubblica non vogliono seguire le indicazioni dei cittadini e degli  elettori e le trattative sulla nomina del presidente del consiglio sono bloccate perché gli europeisti non vogliono accettare un governo sovranista uscito dalle elezioni.

Le recenti crisi politiche italiane hanno un solo mandante, l’Europa, con il presidente della repubblica suo garante locale; intanto questa ha conquistato Berlusconi, già pugnalato dall’UE, infatti, questo è ora favorevole all’UE e ai finanziamenti europei. Se nascerà dalle urne un governo di destra, Berlusconi, Giorgetti, Gentiloni e forse Salvini avranno il ruolo paralizzante dei mercenari della politica nazieuropeista, da noi già conosciuto, perché lor signori, spalleggiati dall’informazione, non ritengono che il popolo possa governare direttamente con i referendum o indirettamente attraverso il voto elettorale e quello parlamentare. Evviva la “democrazia”!

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Sul fronte della pandemia, pare che gli anticorpi monoclonali della Ely Lilli riducono del 70% ricoveri e morti per Covid, come dire che le importanti scelte dei governi possono avere, in tutti i settori, risultati diversi cioè, gli anticorpi possono funzionare meglio dei vaccini.

La Germania ha reso obbligatorie le mascherine FFP2, perché più sicure ma più care, per sei mesi il Lazio ha usato tamponi di scarsa qualità, perché tre positivi su dieci passavano per negativi. E’ stato arrestato un medico del pronto soccorso di Brescia, perché ha favorito la morte di pazienti colpiti dal Covid, prescrivendo anestetici che hanno favorito la caduta respiratoria.

In Usa un altro medico è stato imprigionato perché ha sabotato vaccini anticovid, impedendone dolosamente la conservazione, perché contrario a tutti i vaccini. I prezzi per gli appalti di forniture sanitarie antipandemia sono stati dichiarati segreti nell’UE e in Italia, sicuramente sono state pagate delle tangenti, ma ora la Corte dei Conti e la guardia di finanza, visti i prezzi delle siringhe e dei vaccini, accusando il danno erariale, pare vogliano vederci chiaro ugualmente.

Se l’informazione non avesse solo lo scopo di orientare, con mezze notizie, i comportamenti e le idee della gente, dopo aver accertato la sua buona salute mentale, bisognerebbe almeno chiedere, al medico e ai medici contrari al vaccino, perché sono contrari ai vaccini, perché l’informazione interroga anche i criminali.

L’OMS ha chiesto di non usare i vaccini Moderna e Pfizer per le donne in gravidanza con dei rischi, strano, perché sono stati definiti sempre sicuri dagli esperti della televisione. Sul fronte delle statistiche, utilizzate per orientare le scelte della gente, pare che le cifre sui contagiati da Covid siano sottostimate del 50%; ve vogliamo essere ottimisti, vuol dire, per chi ci crede, che si sta, pian piano, raggiungendo l’immunità di gregge.

Alcuni genitori altoatesini sono ricorsi al Tar del Lazio chiedendo per la figlia, che frequenta le scuole elementare, l’esenzione dall’uso della mascherina, perché poteva creare problemi di ossigenazione al cervello. In sede di appello, il Consiglio di Stato ha abolito l’obbligo dell’uso della mascherina per gli scolari fino a 12 anni e ha chiesto al governo di presentare motivazioni scientifiche all’obbligo dell’uso della mascherina in classe.

Perciò il comitato tecnico scientifico, investito della questione dal governo, dovrà chiarire gli effetti della mascherina sul cervello e sul sistema circolatorio dei minori. Il TAR aveva anche fissato 15 giorni per la risposta, che però non è mai arrivata ora, contro le scelte del governo per la pandemia, ci potrebbe essere un’esplosione di ricorsi giudiziari, utili al lavoro degli avvocati.

Di virus ne cadono a miliardi dallo spazio, medicine e vaccini hanno favorito un grande business, ma i brevetti sui vaccini sono stati imposti all’Italia dagli Usa e dall’Europa, patrie di tante case farmaceutiche, con stabilimenti anche all’estero; il prezzo oggi pagato dallo stato per ogni vaccino antiCovid è segreto.

Per quanto riguarda la propaganda televisiva, è chiaro che la televisione è pagata per suggerire comportamenti e idee raccomandati per popolo; adesso c’è paura per la sorte degli animali domestici d’affezione, abbandonati da padroni morti per Covid o altro, perciò si afferma che il virus Covid non può passare da questi animali all’uomo.

Tuttavia sappiamo che i virus mutano e si evolvono adattandosi ad altri organismi, perciò anche l’uomo può trasmettere virus e batteri agli animali e questi li trasmettono all’uomo. Animali, batteri, virus, funghi e piante hanno un’intelligenza, si difendono, si aiutano, si diffondono e mirano a riprodursi.

A tale fine, in una città sovraffollata, i virus che vivono nell’uomo e vogliono diffondersi, preferiscono contagiare un uomo che un asino. Inoltre, per la maggior parte, i batteri rafforzano il nostro sistema immunitario e mangiano i batteri patogeni e alcuni virus, alcuni virus hanno favorito l’evoluzione positiva del DNA umano. (Per le notizie, fonte: Antonio Cosenza-money.it).

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Al 31/12/2019, in Italia i pensionati sono 16.035.165 e i lavoratori che pagano i relativi contributi sono 23.376.000, con un rapporto 1,4578, prossimo alla soglia dell’1,5% che, contro i gufi europeisti, sancisce la stabilità del sistema, considerato che i contributi italiani sono alti. Le ultime riforme previdenziali hanno innalzato i requisiti anagrafici e contributivi, i pensionati di genere femminile sono il 51,9% e il loro tasso d’occupazione è del 50,1%, le donne rappresentano poco più della metà della popolazione.

Un populista potrebbe dire: ”non male per il progresso delle donne”, naturalmente, con la crisi, crescono del 20% le ore di cassa integrazione; manca però una rilevazione, la pandemia ha fatto strage di anziani e continuerà a farlo, facendo diminuire dal 2020 pensionati e oneri di sistema, vedremo quali saranno le prossime rilevazioni, insomma, la pandemia dovrebbe aver fatto bene all’Inps. (Per le notizie, fonte: Alberto Brambilla – startmag.it).  

ISLAM

L’Islam terrorista si procura denaro favorendo l’immigrazione irregolare, con pagamenti anticipati, tramite barconi partenti dall’Africa; esso ha 150 gruppi armati fatti anche di bambini. Queste emigrazioni di popoli sono aiutate dal fatto che Il continente aumenta la sua popolazione e i benpensanti sono contrari al controllo delle nascite.

USA

Con Biden, le relazioni Usa-Russia non miglioreranno, le tappe della tensione, utili a produrre armamenti, sono date dall’invasione della Georgia nel 2008, dall’annessione della Crimea nel 2014, dalla guerra civile in Ucraina, dalle sanzioni Usa del 2014, dalla critica al gasdotto Nord Stream 2 con la Germania, dall’avvelenamento nel 2020 di Novalny e dall’attacco informatico russo al governo americano.

Mentre Putin critica le “democrazie”, Biden si batte per i diritti umani in Russia e contro l’autoritarismo di Putin (ma anche la democrazia americana e quella italiana, sui diritti umani, hanno lati oscuri), perciò gli Usa offrono assistenza a Ucraina, Bielorussia e Georgia. La Russia ha sostenuto che gli Usa hanno ispirato le rivoluzioni colorate dei paesi vicini e nel 2013 a Maidan, con lo scopo di far cadere il governo filorusso di Kiev (dittature e “democrazie” hanno sempre agito così, tirano il sasso e nascondono la mano, mentre l’informazione drogata afferma che i complotti non esistono!).

La promozione della "democrazia" da parte degli Usa, è stata vista da Putin come ingerenza americana nella sfera d’influenza russa, perciò ha firmato una legge sugli agenti provocatori stranieri, includendo tra essi le Ong, giornalisti e attivisti dei diritti umani, tutti sovvenzionati dall’estero. In questo clima di guerra, continuano curiosamente, tra Usa e Russia, le trattative sulla riduzione delle testate nucleari.

Con l’insediamento di Biden, la Cina non intende modificare la sua politica verso gli Usa, che la vogliono isolare e la sanzionalo, dona attrezzature sanitarie al terzo mondo (che l’Italia paga lautamente, forse a causa delle mediazioni);  fa accordi economici con i paesi del Pacifico, con paesi africani, latino americani e con l’UE, l’anno 2021 si prospetta favorevole per il paese, il cui Pil aumenta, e cade con il centenario del partito comunista cinese.

Mentre la Cina non intende ammorbidire la sua posizione in Xinjiang e a Hong Kong, Biden porta avanti la sua battaglia sui diritti umani; con gli alleati, cerca di far fronte alla Cina, progettando per quest’anno un vertice delle “democrazie". Intanto all’ONU la Cina ha ottenuto il sostegno di 53 paesi sulla sua politica sullo Xinjiang musulmano, mentre lo stato d’Israele è stato sempre condannato, per le sue azioni spesso similari, dagli stati islamici dell’ONU.

In Asia e in Europa, la Cina porta avanti il suo progetto economico della nuova via della seta, mentre gli Usa cercano di chiudere i mercati alle reti 5G di Huawei cinese ma, per tanti paesi, soprattutto poveri, è difficile ridurre la dipendenza della tecnologia e dal mercato cinese. (Per le notizie, fonte: Nona Mikhelidze – startmag.it; Le Monde; affarinternazionali.it).

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I politici in carriera hanno sempre rapporti stretti e opachi con stati stranieri, perciò l’ex agente del KGB, Yuri Shvets, ha affermato che l’immobiliarista Trump, per 40 anni, avesse avuto rapporti con i servizi segreti russi, che perciò l’hanno salvato diverse volte dal fallimento.  A New York, Trump aveva rapporti cin l’ebreo ucraino, legato ai servizi russi, Semyon Kislin, che vendeva macchine fotografiche e registratori.

Così s’instaurarono rapporti fra Trump e gli oligarchi russi e soldi russi aiutarono le operazioni immobiliari di Trump, anche con operazioni di riciclaggio. Shvets legò Trump anche a Jeffrey Epstein, poi il rapporto si guastò ed Epstein cercò di bruciare Trump, con foto trasmesse al Cremlino, contenenti incontri sessuali con ragazze minorenni.

Perciò i russi, pensando di poterlo controllare, aiutarono l’accesso di Trump anche alla casa bianca (le potenze hanno sempre avuto rapporti stretti con le massime cariche, anche di stati apparentemente avversari. Per le notizie, fonte: Flavio Pompetti - ilmessaggero.it).

EUROPA

Russia e Cina vendono vaccini antiCovid, la Russia vende il vaccino Sputnik, la Cina, il vaccino Sinopharm, fra poco con l’autorizzazione dell’Ema, li venderanno anche nell’UE; questi due stati li distribuiscono anche negli altri continenti perché i paesi ricchi hanno opzionato l’80% delle produzioni di Usa ed Europa.

La Cina distribuisce tre vaccini antiCovid, acquistano vaccini russi e cinesi, Ungheria, Venezuela, Argentina, Cile, Messico, Brasile, Marocco, Egitto, Turchia, Emirati, Bahrein e Iran; per l’acquisto dei vaccini cinesi, Pechino finanzia i paesi asiatici. Poiché i vaccini sono un buon affare, a causa dei ritardi nelle forniture di Pfizer, AstraZeneca e Moderna, ora l’UE vuole puntare anche sulla sovranità vaccinale.

Perseguono quest’obiettivo, la tedesca Cutrevac, la francese Sanofi e l’italiana Reithera che, in estate, dovrebbe avere il via libera da parte dell’Ema. (Per le notizie, fonte: Alessandro Giorgiutti – liberoquotidiano.it). 

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Sulla strada delle vere riforme non esiste solo il ritardo dei governi italiani; infatti, il giornale economico tedesco di Dusseldorf, Handelsblatt, afferma che la commissione europea redarguisce il governo tedesco per le mancate riforme su lavoro, pensioni e liberalizzazioni, perché il Recovery Plan lega gli aiuti economici a progetti innovativi.

La commissione ha negato un’erogazione di fondi alla Germania, perché la spesa mancava di un piano riformatore, tuttavia, anche altri paesi UE hanno presentato piani deludenti (per la televisione italiana queste lacune sono solo italiane); ad ogni modo, i funzionari di Bruxelles affermano che il piano tedesco manca dello zelo riformatore richiesto dalla Germania agli altri paesi UE.

Com’è noto, secondo gli esperti della televisione italiana, la Germania, diversamente dall’Italia, rappresenta un modello virtuoso, in realtà non lo è sempre ed è capace di nascondere le sue magagne. In generale, per la commissione europea, i progetti richiesti devono essere legati alla tempistica ed essere innovativi, altrimenti è difficile invitare gli altri paesi a essere più rigorosi.

Bruxelles chiede alla Germania una riforma delle pensioni, una riforma fiscale con la riduzione delle imposte ai redditi più bassi e la liberalizzazione di alcune professioni (in Italia blindate dalle corporazioni professionali). La commissione europea rileva anche che, negli investimenti pubblici, esiste un gap tra i progetti presentati da Berlino e le aspettative di Bruxelles.

Nel piano tedesco non c’è alcuna traccia delle misure richieste dall’UE, com’è accaduto in Italia, il governo federale ha presentato come riforme la riduzione delle tasse per le auto elettriche, gli incentivi per la costruzione di edifici di legno e gli investimenti per la ricerca energetica, ma la ricerca non è un investimento immediato in opere pubbliche. E’ probabile che la commissione pretenda riforme strutturali, anche per giustificare l’esistenza dei funzionari e politici europei e della stessa UE che, a causa dell’arroganza della Merkel  dei suoi tirapiedi, potrebbe anche saltare.

Alcuni economisti tedeschi si sono schierati dalla parte di Bruxelles, denunciando che, dal 2013, si rileva una stanchezza riformistica da parte dei  governi tedeschi, coinvolgendo settori dei due maggiori partiti Spd e Cdu. Comunque, checché ne dica la televisione, la Germania non è un vero modello per le riforme e non ha fatto quelle richieste da Bruxelles; il fatto è che le vere riforme pesano sempre nelle tasche di qualcuno che teme di fare un passo indietro, e perciò, con l’aiuto di una politica arrendevole e legata alle classi forti e non al popolo, le procrastina,  accade anche in Italia.

Alcuni politici tedeschi hanno affermato che le riforme richieste potrebbero anche costare elettoralmente (ma forse si riferiscono ai finanziatori dei partiti), i funzionari europei hanno replicato che in Germania le elezioni si tengono ogni anno, perciò le riforme non si possono rinviare; forse i funzionari europei vogliano attuare un braccio di ferro con la Germania, come esempio per gli altri stati e per dimostrare che sono imparziali (infatti, non lo sono sempre stati, soprattutto a danno dell’Italia).

Il governo tedesco non enfatizza il conflitto, perché le carenze germaniche non si devono evidenziare, mentre in Italia l’Informazione e gli esperti della televisione, per screditare i cittadini italiani e i loro governi, si comportano diversamente. Bruxelles chiede alla Germania di affrontare il tema degli investimenti pubblici, utilizzando anche i fondi non utilizzati bloccati dall’amministrazione pubblica.

Grazie all’informazione nostrana, questo sembrava un tema solo italiano, in Italia questi soldi accantonati sono generalmente rimasti in banca ordinaria o presso la banca centrale e utilizzati per finanziare altre spese dello stato; qualche volta le banche ordinarie ci hanno lucrato in interesse, quando gestivano, come tesorieri, il denaro delle amministrazioni locali. (Per le notizie, fonte: Pierluigi Minnitti - startmag.it; Handelsblatt).

Nunzio Miccoli   www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 25/1/2021)

USA

Trump, inviso a partito democratico, informazione mainstream e Germania, è un presidente che ha ricevuto 70 milioni di voti e ora, per aver eccitato gli americani sui social alla rivolta e per la marcia di Capitol Hill, da parte dei social è stato messo al bando, anche se pure i negri hanno manifestato violentemente contro le azioni, pure violente, della polizia.

Con una forma di censura, Twitter, Facebook e You Tube, con una purga di tipo staliniano, hanno cancellato dai social solo Trump, invece contro l’estremismo Islamismo e l’antisemitismo non si sono adottate le stesse misure. In precedenza, questi social hanno sempre consentito la pubblicazione di qualsiasi contenuto, cioè anche a fake news, dando spazio ai predicatori di odio islamico, a persone di destra e di sinistra e anche a dittatori come Maduro e Kim Jong-un.

Anche Google e Apple hanno spento la voce di Trump, che si era rifugiato nei social perché criticato della stampa filo democratica, accade anche in Italia. I giganti del Web dovrebbero fare un esame di coscienza, non è solo Trump l’incendiario, perciò i “complottisti” denunciano la congiura del Web contro Trump, intanto i “democratici” intendono mettere severe regole sul Web, naturalmente a danno della libertà di parola.

In realtà a Trump, personaggio di carattere difficile, spontaneo e minaccioso, mancavano le doti tattiche della politica, attaccò Cina e Russia con le sanzioni; contro la libertà di commercio, introdusse dazi, si sganciò dalle istituzioni internazionali e non approvò accordi sull’ambiente e sul disarmo; criticò gli accordi nucleari con l’Iran, cercò di bloccare l’immigrazione, fonte di lucro per i trafficanti simpatici al papa, cercò di contrastare le delocalizzazioni industriali, attaccò l’informazione e Wall Street.

Per forza di cose, fu linciato dall’informazione, che vive grazie ai proventi di categorie potenti e ricche e non degli utenti e propina propaganda, mezze notizie e menzogne, perciò Trump, non poteva durare; ora sembra volere la rivincita, ma s’illude, le guerre si combattono e si vincono non con le idee, ma  solo con alleati potenti. Oggi i business migliori sono quello delle armi, quello della droga, quello dell’immigrazione, quello della sanità e quello del riciclaggio, favorito da alcune banche.

La Germania, sapientemente, si accosta economicamente a Russia e Cina; tramite la Francia, vuole allontanare gli Usa dall’Europa e si è messa sotto i piedi l’Italia; è vicina all’informazione mainstream e contraria a Trump, se riuscirà nel suo disegno imperiale, la Russia lo rimpiangerà. Invece Biden è un cattolico vicino a papa Francesco, che è favorevole all’immigrazione senza freni.

Ma la conferenza episcopale americana è più favorevole a Trump, perché preferisce difendere la vita, piuttosto che l’immigrazione; non è un caso che la massoneria ritenga che è meglio fare immigrare individui adulti, piuttosto che sostenere il costo dell’allevamento e dell’istruzione dei bambini.

Biden, per fermare la crisi economica e la generale pauperizzazione, ha previsto uno stanziamento, a favore dell’economa, di 1900 miliardi di dollari, a causa di ciò e del precedente aumento di liquidità,  per l’anno 2021 in Usa  è prevista un’inflazione del 3%. (Per le notizie, fonte: Il Giornale - Informazione corretta).

ISLAM

Contro l’espansionismo turco, la Grecia si arma, sostenuta da Usa, Francia, Emirati, Israele, e in prospettiva anche da Egitto e Arabia. La Francia, amica di Mattarella, vuole espandersi nel Mediterraneo, come hanno fatto gli USA, vuole menare le mani, vuole vendere armi e dare protezione; ora vende armi alla Grecia, prima dell’attuale crisi, lo faceva la Germania, intanto l’Italia mediterranea rimane alla finestra ed è meglio così.

Diversi paesi arabi hanno fatto la pace con Israele, tra essi è la Giordania, alla quale Di Maio, per combattere il Covid, ha concesso un aiuto di molti milioni di euro, l’Italia è generosa anche per il riscatto dei sequestrati, dal governo vietati agli italiani, con  il blocco dei loro conti correnti. Una volta il capo del governo albanese disse al ministro italiano De Michelis che il suo governo aveva ricevuto solo la metà degli aiuti italiani stanziati per il suo paese, questo rispose che la differenza serviva a coprire le spese d’amministrazione.

EUROPA

Bloomberg ha riportato che un’agenzia norvegese di medicina ha comunicato che 23 anziani sono morti dopo la prima somministrazione del vaccino contro il Covid. Pare che le reazioni avverse ai vaccini sono peggiori per gli anziani fragili, mentre i benefici potrebbero essere per loro irrilevanti; perciò esperti sanitari cinesi hanno proposto, per alcune categorie, uno stop alla campagna vaccinale, perché il vaccino non garantirebbe adeguati livelli di sicurezza.

Anche in Usa si sono verificati 21 eventi del genere, il taglio delle dosi fornite da Pfizer potrebbe essere una misura precauzionale, anche se non dichiarata; in generale, ci si chiede se il vaccino è efficace contro le mutazioni del virus, le reazioni allergiche e gli effetti collaterali, che esistono anche per i farmaci. Intanto, per poter continuare a vivere e per riaprire scuole, esercizi commerciali e posti di ritrovo, si propone l’obbligatorietà del vaccino e un passaporto vaccinale per tutti, anche perché il Covid 19 potrebbe perdurare a lungo.

Alcuni vaccinati sono risultati ancora positivi al Covid, cioè la vaccinazione avrebbe una durata limitata. Nella RSA di Treviso, a causa del Covid, i ricoverati sono diminuiti di 1.500 persone, il 50% dei francesi è contraria al vaccino ma, per la televisione italiana, sono contrari solo gli italiani ignoranti.

La Pfizer, ufficialmente a causa dell’adeguamento della produzione, prima ha interrotto momentaneamente le forniture di vaccino poi, secondo un’analisi dell’Ema, l’agenzia europea del farmaco, ne ha ridotto la qualità, rispetto a quelli usati per i testi clinici; però la ditta ha assicurato che i suoi vaccini sono ugualmente sicuri. Sembrano azioni più adatte agli italiani che ai tedeschi che sono definiti “seri”.

L’attuale virus è presente in diversi animali e, nel passaggio tra specie, come accade agli organismi inferiori, ha delle frequenti mutazioni, le varianti sudafricana e inglese del Covid-19 pare siano più resistenti e contagiose. In Francia si sconsiglia l’uso di mascherine di stoffa perché garantiscono un filtraggio di solo il 70%, le migliori sono quelle chirurgiche e quelle FFP2.

Le prime adatte all’aperto, le seconde più adatte ai luoghi chiusi, sui mezzi pubblici e nei negozi; in Francia non vogliono rallentare le restrizioni e pensano d’imporre un terzo lockdown. A casa della pandemia, in Italia i suicidi dei giovani sono aumentati del 30% e, in una prospettiva vegetariana, il consumo di carne bovina è pure diminuito del 30%.

L’accanimento statistico contro la Lombardia, per mancanze nell’affrontare la pandemia, pare sia stato eccessivo, perché le rilevazioni, fatte in Italia e in Europa, non sono state uniformi, intanto la regione, inserita nella zona rossa, ne ha sopportate notevoli perdite economiche, perciò minaccia azioni giudiziarie contro il governo. Ora l’indice RT sui contagi italiani, pare sia sceso sotto l’unità, sia in Lombardia che in Italia, il che dovrebbe favorire una riduzione delle restrizioni, dando un  po’ di respiro agli esercizi commerciali.

Il Covid e i suoi decessi, riservano molti misteri, in Italia, da marzo a novembre 2020, ci sono stati 85.000 morti in più rispetto alla media dei cinque anni precedenti, 55.000 dovuti al Covid e 30.000 ad altre cause, come l’assenza di cure ospedaliere; in alcune provincie i decessi non sono aumentati, è il caso di Cagliari, Caltanissetta e Rieti, invece in Lombardia sono esplosi, in Abruzzo e Friuli ci sono stati meno decessi del solito.

Le statistiche giornaliere e martellanti sul Covid sono state spesso anche il frutto di propaganda e di allarme indotto sapientemente, fatte con la copertura della scienza, che rischia la perdita di credibilità. Sembra che il lockdown, totale o parziale, sia anche diventato uno strumento di neutralizzazione e distrazione delle reazioni popolari dalla crisi economica e politica, che favorisce speculazioni sanitarie ed economiche in genere.

Le banche centrali hanno aumentato la liquidità del doppio rispetto alla crisi del 2008 e sembra aprirsi un’era di precarietà economica, con lo sviluppo di smart working, più indebitamento pubblico e privato e più deficit di bilancio pubblico. La politica di stimolo monetario delle banche centrali, superata la pandemia, potrebbe fare esplodere l’inflazione, comprimendo la domanda e l’occupazione, infatti, la liquidità immessa dalle banche centrali, dopo aver stazionato in banca e in borsa, sta per raggiungere le famiglie e le imprese.

In Italia preoccupa il debito pubblico, in alta Europa quello privato, alle imprese il leverage, cioè il profitto al lordo degli oneri finanziari. Il Covid potrebbe avere anche lo scopo di favorire la speculazione e di mantenere in vita i governi, come quello italiano, abbarbicati al potere.

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Per finanziare il Recovery Plan, il 14/1/2021, con il piano per la ripresa Next Generation EU, il consiglio europeo ha introdotto quattro nuove imposte, una sull’Iva (che però si sostanzia in una riduzione), una sulla plastica, una sulle società e una sulle emissioni di CO2; esse dovrebbero dare un gettito di 22 miliardi di euro l’anno, pari al 12% delle sue entrate totali e pari allo 0,6% delle entrate dirette.

Dei 750 miliardi stanziati, per gli anni 2020-2024, per il Recovery, 390 saranno finanziamenti a fondo perduto e 360 saranno prestiti da restituire entro il 2058, l’onere ricadrà particolarmente sui giganti della tecnologia, su evasori fiscali e su inquinatori stranieri. Al vaglio esiste anche un’imposta sui giganti del Web, una riforma sullo scambio delle quote di emissione di CO2, una sulla plastica riciclata e una sui beni importati da paesi che hanno scarsi standard ambientali.

L’imposta sulle società sarà calcolata su una base imponibile comune, avrà un’aliquota del 3% e frutterà 12 miliardi di euro, la plastic tax avrà un gettito di 7 miliardi di euro; tra i prelievi diretti rimarranno i dazi doganali che, secondo la televisione, solo Trump voleva abolire. Il costo del Recovery Plan prevede un  aumento dei contributi da parte di tutti i paesi, per gli aiuti del Recovery Plan, la commissione europeo chiede alla Spagna l’abolizione della pensione con 25 anni di lavoro e all’Italia l’applicazione della legge Fornero, con quota 102 al posto di 100. (Per alcune notizie, fonte: Laura Pellegrini – money.it).

ITALIA

Storia recente d’Italia. La storia d’Italia, paese ambito, è contrassegnata, grazie alla collaborazione remunerata d’italiani, da continue ingerenze straniere che si facevano forti delle continue crisi interne italiane, da loro stesse alimentate. L’Inghilterra aiutò l’unità nazionale in cambio dell’accollo, da parte dell’Italia, dei debiti esteri degli stati preunitari.

La Francia, prima sostenne il papa contro gli italiani poi, in cambio di Nizza e Savoia, sostenne l’unità italiana, l’Austria fu il principale avversario all’unità Italiana. Gli eserciti invasori, per orientarsi nel tragitto e per comunicare con le popolazioni, avevano guide italiane pagate che parlavano italiano, perché gli italiani parlavano in dialetto, erano per lo più analfabeti, ma capivano l’italiano parlato.

Questi eserciti, a causa delle rivalità interne italiane, avevano ottenuto, anche in cambio di contropartite, il diritto di transito da parte di alcuni stati italiani, nemici di altri stati italiani. Dopo la seconda guerra mondiale, gli Usa, informati dall’Inghilterra sulla situazione italiana, a causa della presenza comunista, si appoggiarono sul Vaticano, sul suo partito, la democrazia cristiana, sui servizi segreti italiani e sulla mafia, come i comunisti si appoggiarono sull’Urss.

Con la sconfitta militare italiana, con il patto atlantico di difesa e con la nascita dell’Unione Europea, esterofili italiani, dagli Usa e dai maggiori paesi europei, furono premiati e collocati al vertice delle massime istituzioni italiane. Oggi il ruolo degli Usa e del Vaticano è stato preso da Francia e Germania, mentre il Vaticano, con le banche, l’UE e l’informazione mainstream, è diventato sostenitore del partito democratico al governo, perciò non esistono più partiti laici in parlamento. Ad ogni modo, il Vaticano ingerisce meno che in passato sulla politica italiana.

Le informazioni sulle condizioni militari, politiche, economiche e sociali del paese erano fornite da ambasciatori, nunzi, diplomatici e uomini d’affari, perché l’informazione usuale e gli storici di corte hanno fatto solo propaganda, mentre le ricchezze artistiche dell’Italia, all’estero le conoscevano tutti. Oggi le crisi interne italiane di ogni tipo, imponendo governi fantocci o europeisti, sono alimentate anche dall’estero, non solo dagli italiani, sono utili per farsi un boccone di questo paese.

Gli attuali sussulti della politica italiana dipendono anche dalle ingerenze europee che hanno provocato delle crisi di governo che hanno richiesto l’invio di commissari politici in Italia, paese a sovranità limitata; secondo me, alla fine però, Francia e Germania litigheranno per l’Italia da loro contesa, il che seppellirà definitivamente l’Europa Unita.

Da rammentare però che Mussolini, che era un dittatore come la democrazia è una frode, non s'impadronì del potere su mandato francese, inglese o tedesco, ma su mandato del re d’Italia e del papa, ma gli storici di corte non lo vogliono dire o non lo possono dire. E’ probabile che la GB sia uscita dall’UE perché timorosa delle ambizioni egemoniche della Germania, invece Conte, con i suoi deficit mentali personali, si è fatto scudo dell’europeismo, conquistando con ciò il sostegno di UE e di Mattarella.

Benassi, ex ambasciatore a Berlino, è stato posto a capo dei servizi segreti italiani, prima controllati dagli Usa e ora probabilmente dalla Germania, come del resto, governo e informazione. Il governo presenta sempre, con grande enfasi, i suoi progetti, mentre l’informazione ci riserva mezze notizie e fa pubblicità alla propaganda di partito. Lo stato, escludendo il popolo, fa leggi su commissione e i giornalisti fanno informazione su commissione.

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Dalla procura di Catanzaro, Lorenzo Cesa, segretario dell’UDC ed europarlamentare, per fatti risalenti al 2017, è accusato d’associazione mafiosa; perciò sono stati arrestati esponenti delle ndrine calabresi, amministratori pubblici, imprenditori e professionisti, con sequestro di beni e di milioni di euro.

Per ottenere gli appalti con la mediazione di Cesa, si afferma che è stato utilizzato il voto di scambio tra uomini dell’UDC ed esponenti della ndrangheta; il fatto è rilevante, anche per i previsti appalti per gli investimenti pubblici, derivanti dai fondi del Recovery Plan, appoggiato caldamente dai partiti italiani al governo. Pare che anche dieci commissari del governo Conte siano indagati per appalti irregolari, sui quali la mafia guadagna.

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario.it;    viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 18/1/2021)

ITALIA

Mentre ai medici ospedalieri è stato vietato di precisare le ragioni per cui non vogliono vaccinarsi, in USA sono stati previsti i risarcimenti per danni da vaccino e il presidente della corte costituzionale italiana, Giancarlo Coraggio, ha precisato che, se il vaccino è obbligatorio o, fortemente raccomandato, ma fa male, lo stato qualcuno deve risarcire i danni. (Anche se lo stato italiano è sempre lento nel pagamento dei risarcimenti).

Il Codacons, Ente italiano per la difesa dell’ambiente e dei consumatori, ha dichiarato che il modulo firmato per il consenso informato alla somministrazione del vaccino contro il Covid-19, con il quale, il cittadino afferma di aver compreso benefici e rischi della vaccinazione, poiché esonera o limita le responsabilità di società farmaceutiche, azienda e personale sanitario e stato, è nullo perché il vaccino potrebbe avere delle reazioni avverse.

L’art.1229 del codice civile stabilisce che è nullo il patto preventivo di esonero o limitazione di responsabilità e la legge 210/1992 riconosce indennizzi a favore dei soggetto che riporta danni irreversibili cagionati dalle vaccinazioni, inoltre, la corte costituzionale ha affermato che la sua applicazione si estende anche alle vaccinazioni raccomandate.

Ciò malgrado, il Ministero della salute, invocando la scienza, ha affermato più volte che i vaccini sono sicuri, perché sono autorizzati solo dopo un’attenta valutazione; l’Aifa, l’agenzia italiana per il farmaco, aiutata da un comitato scientifico, esercita la farmacovigilanza e raccoglie le segnalazioni di reazioni avverse.

Da parte della corte, è stato anche precisato che l’obbligo del vaccino limita le libertà individuali dei cittadini perciò, secondo la Consulta, il governo, per cautelarsi, sentite le autorità sanitarie, è tenuto a valutare in possibili rischi dei vaccini, cioè, non deve limitarsi a raccomandare i vaccini. Secondo la Consulta, per scegliere la popolazione da vaccinare va seguito, oltre al criterio prudenziale, anche il criterio della solidarietà, cioè vengono prima medici, sanitari, docenti, anziani, fragili e ricoverati nelle RSA.

Le misure contro i vaccini hanno, anche sul piano formale, toni poco democratici e mortificanti per i cittadini, si obbliga al distanziamento sociale invece che al distanziamento sanitario e si parla d’immunità di gregge invece che d’immunità generalizzata. Contro gli ignoranti populisti, la televisione invoca la  scienza, Conte attacca l'opposizione nemica dell'unità parlamentare e  definisce costruttori i parlamentari di altri partiti reclutati dalla maggioranza, mentre, secondo lui, l’opposizione populista sarebbe fatta di demolitori. (Per le notizie, fonte: Carlo Terzano – policymakermag.it; studiocataldi.it).

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Il Recovery Plan UE o PNRR è retto da un regolamento che riguarda anche la Next Generation UE e condiziona le erogazioni al rispetto del Patto di Stabilità e del Fiscal Compact, con il controllo dei bilanci degli stati beneficiari e con il coordinamento e le raccomandazioni della commissione europea.

Il che riduce sovranità nazionale, libertà di bilancio e libertà di manovra di governi e parlamenti nazionali; tuttavia, a causa della pandemia, questa procedura è momentaneamente sospesa. Purtroppo, mentre la maggioranza degli italiani è diventata sovranista, Mattarella, Conte, Renzi e Berlusconi sono europeisti.

Ad ogni modo, il capo economista dell’OCSE ha rilevato che questa cura provocò la recessione del 2011-2012, si tratterebbe del solito elenco di tagli alle spese e di aumenti di tasse, per l’Italia, soprattutto sulla casa. Le inadempienze dello stato prevedono una procedura d’infrazione, con sospensione o cancellazione di sussidi e prestiti.

Inoltre prevedono la richiesta di avanzi primari annui pari ad almeno il 2% del Pil, con maggiori contributi al bilancio dell’UE, rientri del deficit e del debito pubblico. In buona sostanza, con la collaborazione degli europeisti nostrani, si tratterebbe di un’altra cura recessiva, cioè di un percorso di guerra che rallenterà la crescita italiana, a vantaggio della speculazione e di paesi che si vogliono annettersi l’Italia e le sue ricchezze.

I soldi europei per gli investimenti previsti dal piano, devono essere versati dagli stati membri, perciò gli attuali contributi di 5 miliardi di euro annui, per l’Italia potrebbero salire a 12 miliardi. Di questo particolare, nel PNRR non c’è traccia, mentre le aste dei titoli italiani, a tasso quasi zero, con le imposte  e senza particolari garanzie, hanno sempre avuto richieste molte volte superiori alle offerte; perché gli investitori, checché ne dicano le società di rating, non considerano l’Italia in default ma, grazie all’UE, potrebbe esserlo in futuro. (Per le notizie, fonte: Giuseppe Liturri – startmag.it).

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Dopo la fusione tra FCA e Peugeot, con la creazione del gruppo automobilistico Stellantis e, secondo una strategia tedesca per tenere buona la Francia, dopo la collocazione in Francia di tanti centri di ricerca dell’UE, i gruppi bancari francesi Crédit Agricole e Bnp Paribas continuano la corsa al controllo delle banche italiane, cioè di BNL, MPS, Mediobanca, Cariparma, Friuladria e Carispezia, anche nel comparto finanziario del credito al consumo di Findomesic e Agos Ducato.

Queste due banche possiedono 300 miliardi di euro del debito pubblico italiano, attraverso Mediobanca, controllano MPS, nella quale hanno una partecipazione del 14%, e attraverso questa, le Assicurazioni Generali, che è la terza in Europa. Eppure, il decreto legge 21/2012, per tutelare gli interessi nazionali, prevedeva il controllo su partecipazioni strategiche estere ei il decreto legga 23/2020 è intervenuto a difesa delle imprese italiane più importanti.

Purtroppo, spesso le leggi  migliori rimangono lettera morta; la Borsa italiana Spa sopraintende al mercato azionario italiano e, con il MTS, al mercato telematico italiano dei titoli di stato. Dal 2007 era sotto il controllo della borsa londinese; con l’uscita della Gran Bretagna dall’UE, il 9/10/2020, per 4,3 miliardi, è passata sotto il controllo del gruppo franco-olandese Euronext, con sede a Parigi; il cui principale azionista è la CDP francese, che possiede anche la borsa di Parigi.

Euronext è, controllata al 50% da fondi d’investimento anglosassoni, ora è previsto l’ingresso, con un miliardo di euro, anche della CDP italiana e inoltre di Banca Intesa; se la cessione fosse avvenuta, invece che con trattative politiche franco-italiane semisegrete, con un’asta competitiva e con la partecipazione della borsa svizzera e di quella tedesca, che avevano manifestato un interesse, forse la valutazione della Borsa italiana sarebbe arrivata a 5 miliardi di euro.

Al riguardo, il governo italiano, nonostante le altre offerte, non ha informato il parlamento, è un altro abuso di Conte e la televisione non ci ha informato. La cessione di MPS doveva essere fatta dallo stato a Unicredit, ma nel giugno del 2020 ci sono stati contatti, vittoriosi per i francesi, tra il governo italiano e le due banche francesi segnalate.

L’amministratore delegato di Unicredit è francese ed è prevista la separazione del ramo italiano da quello Europeo di Unicredit, da quotare alla borsa di Francoforte. La Francia detiene 300 miliardi del debito pubblico italiano e la pandemia ha favorito la svalutazione del capitale di Mediobanca e quindi la scalata francese al suo capitale; perciò oggi il 33% del debito pubblico italiano è in  mano agli stranieri, il 21% in mano alla Francia, ma la percentuale aumenta se si includono le banche italiane controllate dai francesi e gli impieghi privati dei francesi.

Il Giappone, per non esporsi ai ricatti dei mercati,  vende i titoli di stato solo ai giapponesi perciò, apparentemente, l’Italia rischia di perdere il controllo del suo mercato dei capitali domestici, anche se, visto come la speculazione internazionale ha scorazzato contro l’Italia, sembra che questo controllo, per carenze politiche, non lo avesse neppure prima. Il governo italiano dovrebbe favorire la quotazione azionaria delle PMI, fino a oggi troppo inclini al credito bancario, favorendo i PIR o piani d’investimento per i piccoli risparmiatori.

Lo fa con esenzioni fiscali per 5 anni a favore dei PIR e a favore degli ELTIF o fondi europei d’investimento a lungo termine, sempre a beneficio di piccole e medie imprese italiane. In Italia è stata anche prevista la creazione di un fondo sovrano d’investimento pubblico-privato, gestito dalla CDP italiana, che dovrebbe anche gestire i fondi del Ricovery Fund, destinati al rafforzamento patrimoniale delle imprese.

La borsa italiana dovrebbe anche indirizzate le imprese a investimenti alternativi ai titoli stato, operando con sagacia, per impedire che lo stato rimanga senza finanziatori. Per le piccole imprese da quotare in borsa, il governo, con la legge 205/2017, ha previsto un credito d’imposta del 50% sui costi di quotazione e aiuti fino a 500.000 euro per le piccole e medie imprese; il che dovrebbe aumentare la capitalizzazione della borsa italiana, che oggi vale solo 630 miliardi di euro, quella francese 2.500, quella tedesca 2.100 e quella spagnola 710.

E’ accaduto ciò perché nell’UE, la leva fiscale ha aiutato il decollo delle borse azionarie, in Italia invece, l’azionariato è stata penalizzata fiscalmente, a causa della critica al capitalismo, che ha favorito l’indebitamento e ostacolato l’azionariato popolare diffuso. Da ricordare che nei pesi baltici, per trattenere e attrarre anche lavoratori specializzati nelle start-up, si distribuiscono loro stock option (azioni ) gratuite.

Il governo e la Consob dovrebbero anche fronteggiare gli attacchi speculativi sulla borsa, il governo dovrebbe favorire l’innovazione tecnologica e favorire, in tutti i modi, l’accesso al mercato dei capitali da parte delle PMI, rafforzare il mercato telematico dei titoli di stato (MTS) e, per tutelare i piccoli risparmiatori, contrastare la volatilità, spinta dalla speculazione, dei prezzi delle azioni.

Occorre anche intervenire nel settore delle sofferenze bancarie e dei crediti deteriorati, aiutando, per contrastare gli usurai, il riscatto del debito delle famiglie; occorre anche aiutare il credito bancario alle imprese. Il tutto per favorire la crescita economica del paese e l’occupazione, rendendo l’Italia più attrattiva per gli investimenti stranieri. (Per le notizie, fonte: Giorgia Meloni — Fratelli d’Italia - startmag.it).

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In Italia si chiede spesso la riforma della giustizia che, per ragioni politiche e burocratiche, richiederà molto tempo, lo stato della giustizia mina lo stato di diritto e l’eguaglianza dei diritti, che è stata la prima istanza rivoluzionaria. Purtroppo, poiché bisogna tutelare gli interessi, le riforme sono spesso un passo indietro rispetto alla democrazia.

Comunque, andrebbero fatte prima le riforme  della procedura civile e penale, poi quella commerciale, poi la riforma del diritto del lavoro, quella del diritto amministrativo e poi gli altri codici, che sono numerosi, anzi troppi. Coloro che guadagnano dall’attuale assetto della giustizia, sono contrari a riforme del genere, mi riferisco soprattutto agli avvocati, infatti, le cause in discussione sono arrivate a dieci milioni; quelli che fanno le leggi sono soprattutto avvocati che devono difendere il loro lavoro, fanno leggi oscure e contraddittorie che favoriscono la litigiosità e il loro lavoro.

Alcune norme hanno minato la realizzazione di una vera giustizia, come quella sulla prescrizione, il patteggiamento e la conciliazione, tutti capaci, con la scusa dell’accelerazione della giustizia, di favorire il lavoro degli avvocati, riducendo nel contempo, con gli accordi tra avvocati, il ruolo dei giudici a notai e il rapporto tra giudici e parti in causa.

Invece, la riduzione dei gradi di giudizio e delle giurisdizioni e un giudice monocratico, separato anche nella carriera dal pubblico ministero,  con  altre riforme, avrebbero ridotto questi tempi. Per altri versi, pare si stia andando verso un diritto giurisdizionale che, con il libero convincimento dei giudici, si allontana dai codici; come  dire che, teoricamente, le sentenze, senza patteggiamenti, dipendono più dal giudice che dalle leggi, il che però mina la certezza del diritto e alimenta i ricorsi in appello, sempre a favore del lavoro degli avvocati. 

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 11/1/2021)

ITALIA

Per l’Italia, non conviene indebitarsi con l’UE invece che con gli italiani, che prestano al governo a tasso vicino allo zero. Il prestito SURE contro la disoccupazione da pandemia, riserva 27 miliardi di euro all’Italia, in dieci rate, di cui 16,5 già ricevuti; però il governo italiano ha accettato che alcune condizioni rimangano segrete, comunque, tutte le condizioni sono a favore del creditore.

Tra le condizioni, il tasso deve rimanere segreto, una eventuale dichiarazione di default provocherà il rimborso anticipato del prestito, lo stress finanziario farà aumentare gli interessi sugli altri prestiti e renderà più difficile il finanziamento dello stato. Il prestito è assistito da privilegio perché nessun creditore dell’Italia può avere priorità di rimborso sul prestito Sure, nemmeno le istituzioni finanziarie internazionali.

L’Italia non può concedere maggiori garanzie per altri prestiti se, viste le sue condizioni, questo prestito fosse dichiarato illegittimo dalla Corte di Giustizia europea, l’Italia dovrà rimborsarlo, rinunciando a pretendere la modifica delle clausole del contratto. Queste non sembrano condizioni riservate agli stati soci e sovrani, ma solo alle colonie irretite dai dominatori.

Con la richiesta di prestito, l’Italia dovrà indicare il tasso massimo che può pagare, il quale deve però rimanere segreto, comunque, in caso di aumento dei tassi di mercato, la commissione può pretendere di rivedere il tasso; in caso di diminuzione dei tassi di mercato, l’Italia non può chiedere una riduzione dell’interesse. La domanda di prestito va fatta alla commissione europea e l’erogazione spetta alla BCE. (Per le notizie, fonte: Giuseppe Liturri – startmag.it).

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Oggi, secondo un principio dialettico o dualista, i partiti si dividono in capitalisti e populisti, poiché i democratici attaccano i populisti, dovrebbero essere capitalisti; infatti, per andare a destra, occorre passare per la sinistra. Nella prossima futura maggioranza di governo di destra, con i ricatti a favore dell’UE e dei mercati, Berlusconi dovrebbe esercitare lo stesso ruolo di Renzi, rendendo instabile anche ilo prossimo governo di destra.

Meloni, i cui suffragi aumentano, farebbe bene a prendere le distanze da lui, purtroppo però, anche Salvini, come accade nell’opportunismo politico, pare andare alla deriva. L’oligarchia punta su trasformisti di fiducia, non su uomini  onesti, preparati o tesi al rinnovamento, cioè punta su uomini obbedienti alle sue direttive, da essa collocati o cooptati sapientemente nei gangli dello stato; è questa la nostra “democrazia”, caratterizzata da un popolo senza sovranità.

Come ho già detto, l’uomo e le donne propagandano l’eguaglianza ma mirano a elevarsi, politicamente ed economicamente, al disopra degli altri; alcuni uomini, senza un ruolo, seguono il cuore, altri seguono lo stomaco, cioè il proprio tornaconto, altri, poiché sembrano razionalisti, seguono il cervello, e tanti sono guidati dall’omertà, che non è un fenomeno solo mafioso.

Altri sono guidati dall’ipocrisia o falsità e altri dalla paura, che è l’istinto di autoconservazione, altri dalla fede in un partito. L’omertà è la complicità e la discrezione ed è richiesta a dirigenti e dipendenti, cioè è richiesta a tutti quelli che sono inseriti in un rapporto gerarchico d’ineguaglianza; anche chi, nel posto di lavoro, si esprime contro le discriminazioni, a favore  della legge o dell’eguaglianza, è condannato dai superiori.

Ciò che afferma la costituzione, che sembra il libro dei sogni,  è sempre irrilevante; infine, il parassitismo è comune a piante, animali e uomini, non è una cosa giusta, ma sembra una legge biologica, quando i parassiti danno qualche cosa in cambio, sono chiamati simbionti. La vocazione al furto, in tutte le sue forme, fa parte della natura dello stato e dell’uomo, lo stato accaparra terre con i suoi abitanti contribuenti e le persone accaparrano le ricchezze altrui in genere.

Per ridurre questi furti internazionali, bisognerebbe far ritornare la terra a bene comune. Una volta conquistato, grazie alla polemica dialettica dell’opposizione, governo e sottogoverno, i partiti rivoluzionari, per opportunismo di potere, hanno sempre predicato l’unità delle forse politiche, detta anche inciucio e ammucchiata.

I rivoluzionari, quando conquistano governo e sottogoverno, cambiano nome al loro partito, abbandonano la dialettica politica, che è conflittuale, a favore dell’unità e condannano l’istigazione del popolo ora fatta da altri. Televisione, Mattarella e papa sono apparsi come collaterali al governo Conte, Mattarella perché è europeista e papa Francesco perché è ingenuo e strumentalizzato.

Infatti, è a favore incondizionato del vaccino, è a favore dell’immigrazione incontrollata e critica Trump, che vorrebbe reimportare le imprese americane che hanno delocalizzato, diventando così strumento occulto della comunicazione e del governo. Noi ci accorgiamo che lo stato esiste dal fatto che esso pone divieti, obblighi, applica multe e concede autorizzazioni; esso, con il lavoro, la carriera e le cariche, favorisce soprattutto i suoi fedeli, quelli che tradiscono, le spie e quelli che sono omertosi a favore del governo.

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Il capo economista dell’Ocse, Boone, ha affermato che bisogna smettere di fare la guerra al deficit di bilancio e al debito pubblico e che bisogna smettere di pronunciarsi a favore dell’austerità di bilancio; invece bisogna fare una politica espansiva, perché il rientro troppo veloce dal deficit, dopo la pandemia, provocherebbe una reazione popolare negativa.

Lo stato deve aiutare le persone in difficoltà, aumentare la spesa pubblica e ridurre le tasse; nel 2012 fu imposto un rientro troppo rapido dalla crisi del 2008 il che provocò un’altra recessione. Quindi, fino al ritorno nella normalità, l’aumento del debito pubblico va accettato; l’Ocse afferma che i governi devono sostenere l’economia e non le banche centrali, puntando su una politica di bilancio e non sulla politica monetaria, anche perché la politica monetaria è gestita da persone non elette dal popolo.

La politica di bilancio deve avere effetti redistributivi, mentre le banche centrali devono avere solo il controllo dell’inflazione, la ripresa deve essere promossa dai governi e non dalle banche centrali. Assecondando la politica monetaria e di bilancio dell’UE, l’Italia ha rinunciato alla sovranità monetaria e al controllo della spesa pubblica da parte del suo parlamento, cioè ha rinunciato anche alla sua sovranità parlamentare.

L’Italia, senza sovranità monetaria e senza sovranità parlamentare, è diventato un protettorato europeo; nel 2012, contro l’Italia, l’Ocse la pensava diversamente, chiese austerità di bilancio, mentre oggi chiede una politica espansiva; pertanto, è giunto il momento di ripensare al ruolo della commissione europea e della banca centrale europea.

La BCE, senza ministro del Tesoro, è stata diretta subdolamente da Francia e Germania, mentre la Banca d’Italia, controllata dalle banche, è stata depotenziata a suo sportello; comunque, la commissione europea ha momentaneamente sospeso le vecchie regole ma, con la fine della pandemia, per le erogazioni del Recovery Fund, pretende il loro ritorno, ancora a danno dell’Italia. (Giuseppe Liturri – startmag.it). 

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L’Autorità bancaria europea o Eba, dall’1/1/2021, in materia di default di piccole e medie imprese e di famiglie, ha emanato nuove direttive, con le quali non sono più concessi sconfinamenti automatici ai correntisti, con ciò riducendo la discrezionalità prima accordata dai direttori di filiale. Le soglie sono 100 euro per le famiglie e 500 per le imprese.

Dopo la regolarizzazione, il cliente resta in default per 90 giorni; per le imprese con fido di 100.000 euro, lo soglia scende a 1.000 euro. Unimpresa ha reagito ha affermando che la sospensione degli addebiti automatici favorirà una stretta al credito, anche per i clienti solidi. La conseguente segnalazione alla centrale rischi, comporterà la revoca dei fidi per tre anni, facendo aumentare sofferenze, penalizzando famiglie e piccole imprese e facendo aumentare i fallimenti.

Secondo l’Abi, le nuove regole sono troppo rigide e devono essere modificate, forse dipendono dalle alte insolvenze private tedesche; comunque, queste nuove regole rischiano di comprometterla la ripresa, spingono le banche a restringere il credito, favoriscono la recessione e la cessione dei crediti a favore degli speculatori.

EUROPA

La Svezia, come la Cina, ha deciso di adottare un bitcoin digitale nazionale, sostitutivo della moneta cartacea, queste valute virtuali, per effetto della speculazione, si rivalutano continuamente.

Circa l’accordo commerciale tra UE e GB, Londra sta ancora trattando con l’UE per i servizi finanziari, intanto la Germania si accosta a Russia e Cina e si allontana dagli Usa.

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L’1/1/21 ha preso il via, nella capitale del Niger, l’accordo di libero scambio intergovernativo più grande del mondo, tra 53 stati africani, con 30 milioni di kmq e con 1,2 miliardi di abitanti; si stima che questo accordo farà aumentare il commercio interno e farà salire il Pil del continente, espandendo la produzione interna. Secondo alcuni, questo risultato si otterrà più con il miglioramento della burocrazia, che con l’eliminazione dei dazi alle frontiere, ora la pandemia ha causato al continente una perdita del Pil, ovvero, non è capitato solo all’Italia.

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Nel mondo alcune persone guarite dal Covi-19, dopo un mese dalla guarigione, a causa di nuova infezione, sono nuovamente positive, infatti, come accade con i raffreddori, l‘immunità dura 8-12 mesi ma, se la difesa immunitaria è persistente, la nuova infezione può essere asintomatica. In alcuni casi però, il nuovo contagio ha favorito una polmonite interstiziale causata da una mutazione del virus in forma più virulenta. (Per la notizia, fonte: Valeria Aiello – scienze.fanpage.it).

Con la pandemia, in Germania i disoccupati sono oltre 2,5 milioni, i profughi che ricevono un assegno sociale sono circa 1,7 milioni, mancano medici e infermieri. Accade anche in Italia.

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Mentre Trump, per arginare il deficit commerciale, ha aumentato i dazi  all’importazione, La Cina è diventato il primo partner commerciale dell’UE e la Germania punta a maggiori rapporti commerciali anche con il resto del mondo; però in genere continua a definire pericoloso il debito pubblico che, tuttavia, se lo stato ha credito, può essere rinnovato e consolidato, mentre gli interessi sul debito diminuiscono.

L’economista socialdemocratico tedesco Sudekum afferma che il pareggio di bilancio non sarà raggiunto nemmeno con la fine della pandemia e che il debito pubblico non sarà pagato, come si dice, dalle future generazioni; afferma che l’eventuale denuncia del debito sarà pagata soprattutto dai ricchi perché essi possiedono la maggior parte dei titoli di stato.

Afferma che i debiti dello stato sono diversi dai debiti privati, perché sono rinnovati alla scadenza, però gli oneri per gli interessi devono essere contenuti rispetto al Pil e, fortunatamente, oggi gli interessi sono diminuiti, anche se il debito è aumentato. Bisogna pertanto puntare su una politica espansiva, perciò anche la Merkel, per affrontare la pandemia, ha approvato l’aumento del deficit di bilancio; Sudekum afferma che, con il nuovo debito, bisogna finanziare gli investimenti pubblici, a favore dell’occupazione e delle future generazioni. (Per le notizie, fonte: Tino Oldani – startmag.it).

USA

Goldman Sachs lancia l’allarme, sembra che in Usa si avvicini un’altra bolla immobiliare, con le insolvenze dei mutui subprime, come avvenne nel 2007, quando fu travolta la banca Lehman. Da allora, i costi di costruzione sono aumentati, il prezzo delle case è aumentato e i tassi, con il QE, sono diminuiti; anche questa volta, con la crisi, i privati richiedono mutui di secondo grado, non per costruire o per acquistare casa, ma per acquisire disponibilità liquide.

Con la pandemia, la cartolarizzazione dei mutui ha già raggiunto i 2,8 trilioni di dollari, la FED, con il QE, ha fornito liquidità al mercato e poi ha portato la propria detenzione di MBS, cioè di queste cartolarizzazioni, a 800 miliardi di dollari; perciò nel paese sono prevedibili, oltre le insolvenze di banche e assicurazioni, anche un trend inflazionistico.

Con la crisi, la pandemia e la disoccupazione, i giovani, fino a 34 anni, vivono con i genitori e ora anche il mercato azionario e obbligazionistico sono coinvolti in questa bolla immobiliare. La FED Acquista questi crediti cartolarizzati che si potrebbero svalutare, all’aumento delle insolvenze sui mutui, seguono sfratti e pignoramenti, il che farà aumentare la tensione sociale.

Il tasso di occupazione degli alberghi è diminuito, come il prezzo di una camera; come accade in Europa, ci sono crisi nelle strutture di accoglienza e svago, con la rovina della stagione sciistica. Se il vaccino non arriverà presto o se non sarà efficace, il business non potrà che peggiorare perciò, considerata la ciclicità economica, la ripresa potrebbe arrivare solo nel 2023.

Ora, con la disoccupazione, nel settore alberghiero, i posti di lavoro sono diminuiti di due milioni e il 25% degli hotel è a rischio di pignoramento, inoltre, accade spesso che hotel, resort e centri commerciali hanno contratti d’affitto che non riescono a onorare. Dal 1981 gli Usa sono sopravvissuti alla decadenza, grazie al dollaro, a dichiarazioni ottimistiche di FED, governo, alta finanza e informazione, che attiravano capitali dall’estero.

In Italia invece, in qualunque clima economico, la politica asservita allo straniero e aiutata dall’informazione, ha riservato sempre giudizi critici sul paese, dandone la colpa agli italiani e non alla classe dirigente. Le violente manifestazioni degli americani contro il potere, sono addebitate, dagli esperti della televisione, a Trump, che li istigherebbe.

In realtà, il clima dipende soprattutto dalla situazione di crisi economica americana, che favorisce la guerra civile. Anche gli italiani ricordano una stagione del genere, quando erano i comunisti a istigare (Per le notizie, fonte: Mauro Bottarelli - it.businesseinsider.com).

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Gli Usa minaccino ritorsioni tariffarie per la digital tax italiana contro i colossi del tech, che colpisce soprattutto le società Usa e, secondo gli Usa, ostacola il commercio (dai dazi ostacolato anche dagli Usa). Il 62% delle società che forniscono servizi digitali all’Italia sono americane, le italiane sono il 7%. La commissione europea voleva imboccare la strada presa dall’Italia e dalla Francia, ma alcuni paesi europei hanno posto il veto, perciò afferma di voler puntare, nel 2021, su un accordo condiviso in sede Ocse.

L’imposta italiana colpisce, con un’aliquota del 3% sui ricavi, le società con ricavi superiori a 750 milioni di euro di cui il 5,5% realizzati in Italia, però la digital tax prende di mira i settori in cui le società Usa sono dominanti; poiché si applica al fatturato, per la società americana, con l’imposta sui profitti implica una doppia tassazione. (Per le notizie, fonte: Marco Cimminella - it.buionesseinsider.com).

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La Casa Bianca sembra diventata una succursale di Blackrock, il più grande fondo d’investimenti del mondo, dai tempi di Hillary  Clinton, la Casa Bianca è legata a Wall Street, perciò ora uomini di Blackrock andranno a occupare posti chiave anche nel governo di Biden; tra essi vi è Micheal Pyle, responsabile degli investimenti di Blackrock.

Invece Wally Adeyemo assumerà la carica di vice segretario del Tesoro, addetto alla regolamentazione finanziaria, questo aveva già collaborato con Obama. Blackrock è particolarmente attiva nello stabilire contatti con Washington, se Hillary Clinton avesse vinto le elezioni, il suo amministratore delegato Larry Fink sarebbe diventato segretario del Tesoro;  per spingere la sua candidatura aveva assunto molti ex funzionari dell’amministratore Obama.

La società fa attività di lobbying e mette uomini di sua fiducia nelle posizioni chiave governative, soprattutto quando si devono votare leggi per la regolamentazione finanziaria; anche Goldman Sachs si muove nello stesso modo; infatti, anche ministri e dirigenti del governo italiano sono stati consulenti pagati di queste società.

Le porte girevoli tra Casa Bianca e Wall Street sono una vecchia prassi, il segretario al Tesoro (Ministro dell’economia) di Bush, Henry Paulson, era amministratore delegato di Goldman Sachs; per Biden ricoprirà la carica l’ex presidente della Federal Reserve, Janet Yellen, che fa tante consulenze e conferenze pagate dalle grandi banche internazionali.

Anche Obama si avvicinò alle banche e perciò mise nel suo staff uomini che avevano voluto la deregolamentazione finanziaria, con ciò salvando banche in crisi. Questi legami hanno caratterizzato partito democratico americano e italiano, tuttavia, anche Trump ha preso tanti suoi collaboratori dal mondo della finanza. (Per le notizie, fonte: Mauro Del Corno . ilfattoquotidiano.it). 

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario.it viruslibertario@gmail.com.

 

ECONOMIA E POLITICA NEWS (lunedì 4/1/2021)

EUROPA

In Italia, all’inizio della pandemia, in percentuale sulla popolazione, c’erano pochi contagiati, poi medici, infermieri, inservienti e ricoverati furono collocati nelle case di ricovero e negli ospedali dove, senza distanziamento tra malati Covid-19 e non Covid-19 e senza ventilatori per la respirazione forzata, diffusero il virus tra i malati. La Germania è più avanti degli altri stati UE nella distribuzione dei vaccini però, come è accaduto in Italia, nell’Assia tedesca l’86% delle vittime da Covid si trova nelle case di riposto. 

Ora, con la seconda ondata di pandemia, mancano posti letto in cinque regioni, tre regioni sono più a rischio e c’è preoccupazione per la distribuzione del vaccino. L’UE non  ha ancora autorizzato il vaccino inglese AstraZeneca, che deve essere testato dall’agenzia europea del farmaco, ma è stato già acquistato da Argentina e India, anche per questo, l’Italia denuncia difficoltà di approvvigionamento; questo secondo vaccino arriverà in  Italia alla metà di gennaio.

Un istituto di ricerca svedese ha affermato lo sviluppo del Covid-19 è stato favorito da alcune cellule immunitarie della famiglia dei macrofagi, le quali alimentano le infiammazioni polmonari e, per conseguenza, anche gravi patologie polmonari, portando a gravi danni vascolari ai capillari dei polmoni.

In Italia, Francia, Spagna, Germania e Regno Unito, i morti per Covid-19 sono conteggiati diversamente, nel 2020 in Italia questi sono stati circa uno ogni mille abitanti e il 10% dei morti complessivi, perciò l’Italia è, relativamente, uno dei paesi più colpiti dalla pandemia. Percentualmente però, nel mondo i morti per Covid-19 sono inferiore ai morti in una guerra mondiale e di molto inferiori ai morti di spagnola o di peste.

Però, secondo alcuni, le statistiche italiane conterrebbero morti per Covid-19 persone morte per altre patologie, l’allarmismo, costante e ripetitivo, del governo e della televisione, difendendo la scienza e attaccando gli ignoranti,  favorisce questo sospetto; comunque, a causa di errori ed omissioni, anche colpevoli, nelle statistiche sbandierate dal terrorismo televisivo, esistono sicuramente degli errori.

Per altri, in tutti i paesi, pare che i morti per coronavirus siano sottostimati e non sovrastimati, lo vedremo con la statistica dei morti complessivi per l’anno, se l’Istat ce le fornirà senza censure e puntualmente, rispetto a quelli degli anni precedenti; va tenuto anche presente che, con la pandemia, altri malati gravi sono stati trascurati e abbandonati alla morte. Comunque, attribuire la morte a una singola causa può essere difficile, perciò il 20.4.2020 l’OMS, riconoscendo il problema che non esiste solo nella testa dei populisti sovranisti,  ha diramato delle linee guida per riconoscere i decessi per Covid-19.

Secondo l’OMS, i morti per Covid-19 sono quelli morti con una malattia clinicamente compatibile con il coronavirus e non deve esserci guarigione tra malattia e morte. Però alcuni paesi chiedono la conferma di un laboratorio, altri considerano solo le morti registrate negli ospedali, altri fissano un intervallo di giorni dalla positività, oltre i quali la morte non è più attribuita al Covid-19.

Come dire che i paesi europei non si muovono uniformemente; secondo l’Istituto superiore italiano di sanità, per rientrare tra i morti per Covid, la positività al coronavirus, certificata da un tampone molecolare, non è una condizione sufficiente ma, secondo le raccomandazioni dell’OMS, deve esserci anche un certificato medico, sintomi di febbre, difficoltà di respiro e tosse, non deve esserci causa di morte diversa o un recupero tra malattia e decesso.

La positività al Covid non è sufficiente per attribuire la morte al Covid-19, però cancro, diabete e malattie cardiovascolari possono favorire il decorso negativo della malattia. Le rilevazioni di Iss e Protezione civile possono differire a causa dei ritardi di comunicazione delle regioni; comunque, per lo più, le statistiche sembrano escludere che i decessi di persone positive al virus siano state addebitati al virus, escludendo le altre malattie, sicuramente non è andata sempre così.

La mortalità da Covid non è stata sovrastimata, anche perché,  all’inizio della pandemia, alcune persone decedute non sono state sottoposte al test e il sistema sanitario era impreparato a riconoscere il virus, quindi le stime dei morti per Covid-19 potrebbero essere anche sottostimate. Per morire di Covid-19, non basta essere positivi al coronavirus, bisogna anche avere un quadro clinico compatibile, non deve esserci una causa di morte diversa o una guarigione tra diagnosi e morte.

Tuttavia, con procedure sanitarie diverse, la Francia conteggia tra i morti per Covid anche i casi sospetti e non confermati con analisi di laboratorio, la Spagna conteggia tra i decessi per Covid-19 tutti i casi positivi al virus, la GB conteggia i decessi dei positivi al virus entro 28 giorni dalla diagnosi, in Italia l’Istat, per i casi sospetti, include il Covid-19 come causa di decesso nel certificato di morte.

Per l’assegnazione dei vaccini agli stati, la commissione europea ha previsto un piano di distribuzione, però la Germania ha previsto anche un suo piano nazionale di un’immediata ed estesa distribuzione di vaccini prodotti dalla Pfizer tedesca. Questo intervento straordinario dello stato limita la disponibilità immediata di vaccino per tutti e favorisce una fabbrica che, in caso di successo e di permanenza del virus, se ce avvantaggerà commercialmente.

Le prime dosi distribuite agli stati dell’UE, calpestando l’Italia, non sono state fatte in proporzione alla popolazione, forse perché consideravano l’Italia non era ancora pronta per una distribuzione a favore di milioni di persone, ma la commissione potrà rimediare con gli invii successivi, sempre che l’epidemia ci dia un po’ di respiro.

La commissione europea ha tenuto segreti i contratti per la fornitura dei vaccini di diversi produttori, il che non permette di controllare quantità acquistate, loro costo e loro distribuzione. Si potrebbe trattare di una grande speculazione, ripetibile con le pandemie successive, forse è per questo che alcuni vorrebbero rendere obbligatorio il vaccino

I vaccini sono approvati dalle autorità regolatorie e devono aver dato prove di efficacia tramite test che, per il Pfizer, sono stati fatti su 44.000 persone. Con la vaccinazione a DNA, è iniettato il virus o il batterio indeboliti, o parte di essi, per stimolare il sistema immunitario a produrre anticorpi. Con i vaccini a RNA, s’inietta l’istruzione per produrre una proteina che il virus usa per attaccarsi alla cellula, con ciò attivando gli anticorpi.

Ancora non si sa se le vaccinazioni contro il Covid-19 dovranno essere ripetute e se la vaccinazione impedisce la diffusione del contagio; al momento, dalla vaccinazione sono esclusi bambini, adolescenti e donne n gravidanza. (Per le notizie, fonte: startmag.it).

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Finalmente è stato raggiunto un accordo commerciale post Brexit, tra Bruxelles e Londra, questo sarà poi ratificato dai relativi parlamenti. I servizi finanziari saranno trattati in regime onshore; relativamente alla pesca, per 5,5 anni i pescherecci britannici ed europei continueranno a operare come in precedenza, ma con una riduzione delle quote del 25%.

Il problema delle tariffe è, per il momento, accantonato, ma i britannici saranno meno liberi di muoversi nell’UE, mentre gli europei, per entrare in GB, dovranno possedere il passaporto. Non sarà ammessa la concorrenza sleale (tra stati gentiluomini, non si capisce il significato); infatti, Londra conserverà autonomia finanziaria, potrà mantenere sue regole standard ma, in caso di necessità, l’UE potrà applicare tariffe speciali, chiedendo, per dirimere le controversie, anche l’istituzione di un’apposita autorità.

L’Irlanda del nord, come richiesto da tutti gli irlandesi, sarà considerata un’estensione dell’UE e le merci britanniche inviate in Irlanda del nord saranno trattate come prodotti d’importazione. A causa della Brexit, la Scozia vuole l’indipendenza; viste le incertezze e le riserve, in avvenire l’accordo, come sempre accade, subirà sicuramente delle modifiche.

La sovranità nazionale è bella ma, nel commercio internazionale, fa sicuramente aumentare le pastoie burocratiche, i dazi e il contrabbando; tutti questi problemi non  esistono per la sinistra partigiana italiana, perché oggi è stata sedotta ed acquisita dai teutonici, mentre la Francia ha ottenuto le sue compensazioni segrete.

L’Unione Europea poteva essere una bella idea, meno l’eurozona, tuttavia, la spinta egemonica e l’arroganza  di alcuni paesi, soprattutto a danno dell’Italia,  ne hanno minato l’esistenza, e così gli italiani sono passati da essere i più europeisti ai più euroscettici; però, passati, tra alcuni anni, Merkel, Macron, Conte e Mattarella, le cose potrebbero anche cambiare.

Con le elezioni politiche norvegesi del 2021, gli euroscettici del paese, che non sono pochi, vogliono recidere gli attuali legami con l’UE; la Norvegia non è membro dell’UE, ma nel 1994 fece un accordo con essa che ora vuole rivedere, seguendo le mosse del Regno Unito, pesi scandinavi e Islanda.

La Scozia vuole l’indipendenza dalla GB per rientrare, dopo la Brexit, nell’UE, mentre Svezia e Danimarca sono membri dell’Unione, ma non fanno parte dell’eurozona. Probabilmente le critiche all’UE di politici italiani, che insinuano intrighi della Germania e della Francia, autonominatisi direttorio dell’Europa, devono aver allertato i governi e l’opinione pubblica inglese, polacca, ungherese e scandinava, ma non il governo italiano, che è incondizionatamente europeista.

Con l’accordo del 1994, la Norvegia mantenne il controllo sulla pesca, ma dovette accettare le regole europee, rifiutate anche dalla GB, e versare 2,7 miliardi di contributi annui all’Unione (l’Italia ne versa 5); ora il partito del centro norvegese vuole un nuovo accordo con l’UE, simile a quello intrattenuto dalla Norvegia con il Canada.

Anche se il 70% dell’export norvegese, fatto di gas, pesce e altri prodotti, è diretto verso l’UE, secondo i sondaggi, partito del centro, partito laburista e partito conservatore hanno la maggioranza nel paese e sono polemici verso l’UE; dove non esiste solo il problema dei rapporti con Italia, Polonia e Ungheria, la televisione italiana, invece di attaccare, con mezze notizie, i sovranisti, avrebbe dovuto ricordarlo. (Per le notizie, fonte: Alessandro Sperandio – startmag.it; Pierandrea Ferrari – money.it).

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Con la presenza di Xi Jinping, von der Leyen, Charles Michel, capo del Consiglio europeo, Merkel e Macron, è stato siglato un accordo commerciale tra Pechino e Bruxelles, che dovrà poi essere ratificato dal parlamento europeo e dai governi nazionali. In genere, gli impegni presi dalla Cina sono quelli da essa accettati con il suo ingresso nel Wto nel 2001.

La Cina si è anche impegnata ad adottare le norme a tutela dell’ambiante (oggi inquina molto con il carbone), a rispettare i diritti dei lavoratori e i diritti civili (la Germania vuole dimostrare che tiene ai diritti democratici). Sono tutte chiacchiere e fumo negli occhi, nemmeno in occidente questi diritti sono sempre rispettati, inoltre, le potenze imperiali stipulano anche protocolli segreti, sconosciuti ai cittadini e violano i trattati.

Per i diritti umani, la Cina si è impegnata a ratificare le convenzioni internazionali (che gli stati non sempre rispettano), ad esempio contro il lavoro forzato; però, per le dispute commerciali, la Cina non accetta la giurisdizione di una corte internazionale. Biden avrebbe preferito che l’UE aspettasse per la firma, ma l’annuncio dell’accordo è stato fatto da Merkel e Macron, l’Italia, che per la sigla aveva chiesto solo l’intervento dei capi delle istituzioni europee, come al solito, è stata ignorata.

Il nostro paese manifatturiero doveva essere uno dei partner privilegiati con la Cina, l’accordo fatto nel 2019 dall’Italia con la Cina, sulla via della seta marittima, fu avversato dalla Germania, che ne sta costruendo una ferroviaria, essa  non vuole che gli stati europei di secondo rango si muovano da soli, la Francia è d’accordo.

Tuttavia, la Cina  avrebbe potuto chiedere la presenza di Di Maio alla stipula dell’accordo; questo accordo economico-commerciale tra UE e Cina non è ben visto dagli Usa, che intanto hanno aumentato i dazi sui prodotti europei importati, mentre la Merkel, tra le altre cose, vi vede opportunità economiche positive per le sue esportazioni e per le multinazionali tedesche presenti in Cina.

Forse sono a rischio i rapporti tra UE e USA, che nella seconda guerra mondiale intervenne a favore della Francia e restituì il bottino artistico fatto dai tedeschi, che anche i francesi hanno fatto in guerra. Da notare che la Francia, per intervenire nel risorgimento italiano, chiese come compenso Nizza e Savoia, perciò gli Usa, per il loro intervento, avrebbero potuto chiedere il Canada, invece si astennero e, per la ricostruzione, aiutarono gli europei con il piano Marshall.

Ora gli Usa, per fronteggiare la Cina, seguendo i dettami della vecchia politica, consolidano i rapporti militari, soprattutto navali, con Giappone, Corea del sud, Taiwan, Filippine e India. Quanto detto, non per ostilità verso gli Usa e la Cina che, in momenti di crisi, offre opportunità economiche a Italia e UE, ma solo per rammentare un  po’ di storia.

Intanto la Germania e la Francia vogliono riservare all’UE un ruolo autonomo e non subordinato agli Usa, mentre la Cina diventa il principale partner commerciale dell’UE, per un importo di 480 miliardi di euro l’anno, il Pil di USA, UE e Cina è all’incirca lo stesso. (Per le notizie, fonte: Federico Fubini - corriere.it; Riccardo Lozzi – money.it).

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Probabilmente nel 2021 finiranno i maxi acquisti di titoli di stato da parte della BCE e nell’ultimo trimestre dell’anno, se non ci sarà una terza ondata della pandemia, ci sarà la ripresa. Oggi si è allargato il differenziale di crescita tra Cina e UE e in occidente sono aumentate le disuguaglianze sociali, perciò in Usa, mancando gli ammortizzatori sociali, il governo è stato costretto a fare sostanziali trasferimenti di denaro ai cittadini.

La crescita impetuosa della Cina è anche dovuta al passaggio da un’economia agricola a una industriale, perché i piccoli contadini producono per l’autoconsumo e perciò le statistiche non rilevano le loro produzioni. La Cina cresce con produzione e esportazioni di prodotti industriali, inclusi quelli per fronteggiare la pandemia ma, per prevenire crisi, vuole anche incrementare la domanda interna.

Infatti, la decadenza del’occidente ha seguito questo trend, prima l’industria e il commercio estero e quindi la finanza, con il contenimento di produzione e domanda interna, il che ha portato alla decadenza, la Cina studia questi processi e non vuole ripetere gli stessi errori. Nell’UE, i ragazzi a basso reddito non hanno potuto ricorrere all’istruzione online, ad ogni modo, nell’Unione si è diffuso l’interesse per la  tutela dell’ambiente e, per il 2050, si punta a emissioni zero.

Il 2021 segnerà il passaggio, da parte della BCE, dalla politica monetaria a quella fiscale anticiclica e strutturale. Forse ci sarà la condivisione europea di una politica di bilancio a fini ridistributivi, favorita dal fatto che in Italia, grazie all’abbondante risparmio, il costo del nuovo debito pubblico sarà pari a zero. (Per le notizie, fonte: Andrea Delitala e Marco Piersimoni – startmag.it).

ITALIA

Da troppo tempo in Italia, la legge sul bilancio di previsione, con la scusa di voler evitare l’esercizio provvisorio, si vota in fretta e all’ultimo momento utile, anche con il voto di fiducia; nella nostra “democrazia” si è adottata questa prassi per evitare che il parlamento (poco sovrano) faccia una disamina o un sindacato puntuale delle spese e delle entrate di esercizio previste.

Accade ciò, anche se poi si votano, nel corso dell’esercizio, altre leggi contenenti altre spese e altre entrate. E’ inutile ricordare che la sovranità del popolo è stata riconosciuta proprio dal voto dei rappresentanti del popolo  sul bilancio, cioè dal voto sulle imposte e sulle spese, in precedenza soggette solo alle indicazioni del sovrano e della sua corte.

Non bisogna mai dimenticare che le supreme cariche statali e, in generale, la politica di alto rango e l’informazione sono collegate ai poteri forti, cioè a finanza, Vaticano, grandi potenze e, per gli appalti e per la conservazione dell’attuale assetto dello stato, alla mafia. La Germania, celata dietro l’UE, appoggiandosi agli europeisti nostrani, ha cercato, in tutti i modi, di orientare, in modo inadeguato e conservatore, il governo italiano, avendo come metro di riferimento solo il quadro tedesco e i suoi interessi economici e le sue mire imperiali, dimenticandosi armonizzazione fiscale europea e trascurando importanti riforme italiane che potevano essere richieste anche dalla commissione europea.

Ora la commissione europea, con i suoi ultimi provvedimenti, vuole mettere definitivamente in crisi le grandi banche italiane, che avevano meno insolvenze private di quelle tedesche di pari rango; questa è ancora la ricetta giusta per far fallire l’Italia, con il giubilo di avvoltoi e speculatori internazionali.

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La pressione dei costi sulle imprese, dovuta soprattutto a imposte, affitti e oneri bancari, per raggiungere il profitto, le spinge e ridurre il costo del lavoro; come dire che in pratica lo stato, più che puntare alla giustizia sociale, favorisce la pauperizzazione generale e la concentrazione della ricchezza. Nelle imprese lo stato, solo con l’Iva, guadagna più dell’imprenditore e poi ci sono le altre imposte da pagare, come quella sul reddito.

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Le indagini sull’uccisione di Regeni, per il quale la magistratura italiana pretende la condanna dei mandanti egiziani protetti dal governo egiziano, è stata probabilmente alimentata da chi, come la Francia, era contro le commesse egiziane a Fincantieri, ora in rotta con i cantieri francesi Stx. Informazione e magistratura sono solo e sempre casse di risonanza.

Per tangenti pagate su analoghe commesse, che fecero grande scandalo in India, saltarono analoghe forniture militari italiane di Fincantieri a questo paese. Sono rivalità e dispetti che esistono nell’Unione Europea adorata da Mattarella, forse i servizi segreti italiani ne sono al corrente, però non lo possono dire agli italiani che, per il governo, devono continuare a dormire.

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

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